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SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 2148 SEDUTA HESOCONTO PUBBLICA STENOGHAFICO MERCOLEDì 14 DICEMBRE 1977 (Pomeridiana) Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente CATELLANI e del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia INDICE CORTE DEI CONTI Trasmissione di relazione sulla gestione finanziaria di ente . . . . . . . . Pag. 9344 DISEGNI DI LEGGE Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante .......... Deferimento a Commissione permanente in sede referente . . . . . Presentazione di relazioni Trasmissione dalla Camera dei deputati 9343 9343 9343 9343 Seguito della discussione: « Norme per il controllo parlamentare sul- le nomine negli enti pubblici» (913), d'ini- ziativa dei deputati Bozzi ed altri; Almi- rante ed altri; Zuccalà ed altri (Approvato dalla Camera dei deputati); « Norme per le nomine negli enti pubblici economici» (385), d'iniziativa dei senatori Anderlini ed altri: PRESIDENTE . . . . . . . Pag. 9344e passim BRESSANI, sottosegretario di Stato alla Presi- denza del Consiglio dei ministri 9350, 9353, 9354 MANCINO(DC), rel'atore 9345 e passim NENCIONI (DN-CD) 9354, 9355 Seguito della discussione: «Norme per la tutela dell'uguaglianza tra i sessi» (4), d'iniziativa del senatore Ro. magnoli Carettoni Tullia. Approvazione, con modificazioni, con il se. guente titolo: «Abrogazione della rilevan- za penale della causa d'onore »: ANDERLINI (Sin. Ind.) . BENEDETTI (PCI) BONIFACIO, ministro di grazia e . . . . 9370 .. 9361, 9368 giustizia 9358 e passim TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

DELLA · tesi ~ che l'area del Regolamento parla-mentare èun'area diversa daquella dcil'or-dinamento giuridico generale. In effetti, citroviamo dif,rO\l1lteadu.na leggecheattlribrnsce

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SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

2148 SEDUTA

HESOCONTO

PUBBLICA

STENOGHAFICO

MERCOLEDì 14 DICEMBRE 1977(Pomeridiana)

Presidenza del presidente FANFANI,

indi del vice presidente CATELLANI

e del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

INDICE

CORTE DEI CONTI

Trasmissione di relazione sulla gestionefinanziaria di ente . . . . . . . . Pag. 9344

DISEGNI DI LEGGE

Deferimento a Commissione permanente insede deliberante ..........Deferimento a Commissione permanente insede referente . . . . .Presentazione di relazioni

Trasmissione dalla Camera dei deputati

9343

9343

9343

9343

Seguito della discussione:

« Norme per il controllo parlamentare sul-le nomine negli enti pubblici» (913), d'ini-ziativa dei deputati Bozzi ed altri; Almi-rante ed altri; Zuccalà ed altri (Approvatodalla Camera dei deputati);

« Norme per le nomine negli enti pubblicieconomici» (385), d'iniziativa dei senatoriAnderlini ed altri:

PRESIDENTE . . . . . . . Pag.9344e passimBRESSANI,sottosegretario di Stato alla Presi-denza del Consiglio dei ministri 9350, 9353, 9354MANCINO(DC), rel'atore 9345 e passimNENCIONI (DN-CD) 9354, 9355

Seguito della discussione:

«Norme per la tutela dell'uguaglianza trai sessi» (4), d'iniziativa del senatore Ro.magnoli Carettoni Tullia.Approvazione, con modificazioni, con il se.guente titolo: «Abrogazione della rilevan-za penale della causa d'onore »:

ANDERLINI(Sin. Ind.) .BENEDETTI (PCI)BONIFACIO,ministro di grazia e

. . . . 9370

. . 9361, 9368giustizia 9358

e passim

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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Senato della Repubblica V1/ Legislatura~ 9342 ~

14 DICEMBRE 1977

~

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RE SOCONTO STENOGRAFICO

MINISTERO DELLA DIFESACAMPOPIANO (PSI) . . o."

Pag. 9374

· Coco(DC) . . .. ..9367, 9385GOZZINI(Sin. Ind.), relatore 9358 e passimGUARINO(Sin. Ind.) 9382LUBERTI (PCI) . . . . 9366

· LUGNANO (PCI) . . . . 9377NENCIONI(DN~CD) 9365, 9367, 9372ROMAGNOLICARETTONITullia (Sin. Ind.) 9364VENANZETTI(PRI) . . . . . . . . . . 9384

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio 9388, 9390Interrogazioni da svolgere in Commissione 9394

Trasmissione di programmi di ammoder~namento Pag. 9344

MINISTERO DELL'INTERNO

Trasmissione di relazione . 9344

UNIONE DELL'EUROPA OCCIDENTALE

Trasmissione di raccomandazioni . 9344

INVERSIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-

PRESIDENTE. . . . . . . . . . . . . 9358 scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

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VII LegislaturaSenato della Repubblic(i ~ 9343 ~

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Presidenza del presidente F A N F A N I

dal senatore Orlando, sul disegno dilegge: «Adesione ai Protocolli che proroga~no per la terza volta la Convenzione sul com-mercio del grano e la Convenzione relativaall'aiuto alimentare, costituenti l'Accordo in-ternazionale sul grano del 1971, aperti allafirma a Washington il17 marzo 1976, e loroesecuzione» (651);

dal senatore Santi, sul disegno di legge:«Ratifica ed esecuzione dello Scambio diNote tra la Repubblica italiana e la Repub-blica somala, concernente la cessione del ter~

,reno demaniale in località Holrnessale, ef~

Deputati Morn ed altri. ~ «Determimazio- . fettuato in Mogadiscio il19~20 maggio 1976 })

ne ddl'aliquota de1!'wposta sul valore ag- ¡ (944) (Approvato dalla Camera dei deputati);

P R E S I D E N T E. La seduta è aperta ¡(ore 17). I

S'i dia lettura del processo verbale.

P A L A, segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta del giorno prece-dente.

P R E S I D E N T E. Non essendoviosservazioni, il processo verbale è appro-vato.

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

P R E S I D E N T E. Il Pres.idente del-la Camera dei deputati ha trasmesso i se-guenti disegni di legge:

C. 1539. ~ Deputati BATTINO VITTORELLI

ed altri. ~ « Rinnovo del contributo all'Isti~

tuta affari internazionali (lAI), con sede inRoma» (1039);

C. 1788.~ Deputati MOLÈ ed altri. ~ « De-

terminaÚone dell'aliquota dell'imposta sullvalore aggiunto per le cession~ e i servizirelativi alla stampa degH atti e pubblicazio-ni parlamentari}} (1040);

C. 1823. ~ « InterpretaZJione autentica del-l'articolo 9 del decreto~legge 5 novembre1973, n. 658, convertito, con modificazioni,nd1a legge 27 dicembre 1973, n. 868» (1041).

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede deli-berante

P R .E S I D E N T E. Il seguente dise~odi legge è sta1to defe~ito in sede deliberante:

alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

giunto per Je cessioni e i servizi ,re1artivi allastampa degli atti e pubblicazioni parlamenta-ri» (1040) (Approvato dalla 6a Commissionepermanente della Camera dei deputati), pre-vio parere della sa Commissione.

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede refe-rente

P R E S I D E N T E. Il seguente dise~gno di legge è stato deferito in sede refe-rente

alla Ja Commissione permanente (Affariesteri) :

Deputati BATTINO-VITTORELLIed altri. ~«Rinnovo del contributo all'Istituto affariinternazionali (lAI), con sede in Roma}}(1039) (Approvato dalla Ja Commissione

'permanente della Camera dei deputati),previo parere della sa Commissione.

Annunzio di presentaZiione di relazioni

P R E S I D E N T E. A nome della 3aCommissione permanente (Affari esteri),sono state presentate le seguenti relazioni:

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9344 ~

14 DICEMBRE 1977214" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

dal senatore Peritore, sul disegno di leg-

Ige: «Ratifica ed esecuzione della Convenzio-ne sul Regolamento internazionale del 1972per prevenire gli abbordi in mare, con an-nessi, firmata a Londra il 20 ottobre 1972)}(956) (Approvato dalla Camera dei deputati)e sul disegno di legge: «Ratifica ed esecuzi0-ne dell'Accorda, fra il Governo della Repub-blica italiana. ed il Governo militare provvi-SQrio dell'Etiopia socialista, eon Allegato,firmato ad Addis Abeba 1'8 novembre 1975,riguardante i servizi aerei tra l'Italia e l'Etio-pia» (957) (Approvato dalla Camera dei de-putati).

Annunzio di relazione della Corte dei contisulla gestione finanziaria di ente

P R E S I D E N T E. Il Pnes,1den1JedeLlaCorte dei conti, .in adempimento alI dispostodeŒ:l'artÍ'colo7 deBa ,Legge21 matrzo 1958, nu-mero 259, ha tr.asmesstO la ~elazi.cme coneeT-nente la gesticme finam~iar.i.adelJ'Ente di iSV'i-luppo in CampanÎ!a, per gli eseroÎ!zi dal 1970al 1975 (Doc. XV, n. 64).

Tale ,documento sarà trasmesso alla Com-missione competente.

Annunzio di relazionetrasmessa dal Ministro dell'interno

P R E S I D E N T E. Il Miia:1ÎstrodeJ¡1'in-tierno ha tra-smes,so ,la relazione suLl'attivitàsvolta e sui r1sulta1Ji conseguiti presso le,>cuole di poliizia, prevista da}¡l'<I1rt'Î!cOllo5 del-la legge 11 giugno 1974, n. 253 (Doc. XXXVIII,n. 1).

Annunzio di programmi di ammodernamentotrasmessi dal Ministro della difesa

P R E S I D E N T E. Il Ministro delladifesa ha trasmesso:

ai sensi dell'articolo 1, secondo comma,della legge 16 febbraio 1977, n. 38, il program-ma di ammodernamento dei mezzi dell'Aero-nautica miJlitare che si intende reaHzzare con

i fondi resJ disponibili daLla legge predetta(Doc. L, n. 1);

ai sensi dell'articolo 1, terzo com,ma, del-la legge 16 giugno 1977, n. 372, il programmadi ammodernamento degli armamenti, deimateriali, delle apparecchiature e dei mezzidell'Esercito (Doc. L, n. 2).

Annunzio di raccomandazionitrasmesse dall'Assemblea dell'UEO

P R E S I D E N T E. lil Presidente del-l'Assemblea dell'Unione deLl'Europa Occiden-tale ha trasmesso dI testo di cinque Racco-mandazioni approvate da quell'Assemblea nelcorso della Sessione tenutasi a Parigi dal 28al30 novembre 1977 e riguardanti:

l'applicazione de~l'Atto finale della Con-ferenza 'sulla Sicurezza e da Cooperazione inEuropa (eSCE);

i sistemi di cOll'trono in materia di tele-comunicazioni;

il contributo dell'UED alla realizzazionedeJ.1'unificazione europea;

la diffusione del,l'energia r..udeare ed iconnessi problemi di prevenm(ìl!:le e dì assi-stenza civile;

gli sviluppi del settore aerospaziale.

Copia dei testi anzidetti sarà inviata allIecompetenti Commissioni.

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

« Norme per il controllo parlamentare sullenomine negli enti pubblici» (913), d'ini-ziativa dei deputati Bozzi ed altri; Almi-rante ed altri; Zuccalà ed altri (Approva-to dalla Camera dei deputati);

«Norme per le nomine negli enti pubbliciecol1omici}) (385), d'iniziativa dei senato-rI Anderlini ed altri

P R E S I D E N T E. L'ordine del gior-no reca il seguito della disoussione dei di-segni di legge: «Norme per il controllo par-lamentare sulle nomine negli enti pubblici }),

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Senato della Repubblica ~ 9345 ~

14 DICEMBRE 1977

VII Legislatura

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGR.<\FICO

d':mi:z¡1~t'Ìvadei deputati BOZZJied aMori; Almi-mIJlte ed ailtri; Zuccalà ed a.ItIii, già approvatoda1,la Camera dei dep'ut~tiJ 'e: «NOInrne pEil' lenomÍ:ne negli :entiÍ pubblici eCJc)¡fiolffiid», diinizialt!Îva dei senrutoni Amdel11ini ed a,1t:ri.

Ha facolth di parlare il relatore.

M A N C I N O, relatore. Signor Presi-dente, anorevole Sattosegretario, anocevolioo]leghi, devo preliminarmente ringraziare icolleghi Basadonna, Luzzato Carpi, Ruffino,Maffioletti, Anderlmi, Balba, Cifarelli, Nen-ciani e Grassini per il notevole cantributoche ciascuno di loro ha portata al dibattitogenerale sui disegni di ,legge che sona dinan-zi a questa Assemblea.

Non replicherò a lunga, anche per nontediare i pochi contesi colleghi qui presentirispetto ad un al'gŒl1ento che ha formatooggetto di ampio dibattita dinanzi atlle Com-missioni riunite 10 e sa e precedentementedinanzi all'altro ramo del Parlamento, dovela questione delLe namine negli enti pubbli-ci ha formato oggetto di vasta approfondi-mento.

Qui molto brevemente accennerò, sia pureper sintesi, a questioni che sono state salle-vate nel dibattita di ieri in Assemblea, rela-tive a dubbi di legittimità sia in ardine aHala:mentruta commistiOine di poteri cost¡jjtUZ]O-nali, in particolrure tra il legislativo e l'ese-cutivo, sia in ardine alla interferenza dellaLegge rispet'to ai regolamenti interni delleCamere. Il dubbio sollevato soprattutto dalsenatore Cifarelli sulla interferenza del le-legislativo rispetto all'esecutivo è stato giàapprofondi,to in sede di Cammissioni riu-nite, che hanno ritenuto, con la perplessitàdi qualche coHega, che non vJ sono ragia.,ni vaHde perchè esso possa permamere.Peraltro, eccezioni farmali nOTI ne sona sta-te avanzate ed è stato ritenuto, giustamentea mio avviso, che qui non si traÌita di inter-ferenza del potere legislativo rispetta all'ese-cutivo, ma di regolamentare i[ procedimen-to delle nomine, rispetto al quale sia l'in-terventa delle Camere, attraverso le Com-missioni competenti, sia il'intervento del Go-veI1I1JOrappresentano momenti autonomi edistinti.

Il disegno di legge impone al Governa diadottare una determinata procedura, che èquella di richiedere il parere parlamentaree precisamente il parere delle Commissio-ni competenti per materia in ordine allenomine dei presidenti e dei vicepresidentidi enti pubblici a di istituti di diritto pub-bl:iJCa,mentre ripete la disposiziorne di ca-rattere generale per quanto riguarda il re-sto degli amministratori.

Le Commissioni di merito hanno compe-tenza, limitata anche nel tempo (di ventigiorni, protraibili a trenta), per esprimerej[ proprio parere. Dal punto di vista giuri-dico-costituzionaJ.e il parere, emesso dalleCommissioni competenti dei due rami delParlamento, non si inserisce nel procedimen-to di formazione del p.rovvedimento del Go-Vlerno: può influenzarlo, ma non condizio-narla, anche perchè il Governo, nonostanteill parere contrario emesso da tutte e dueo da una sola delle Commissioni dei duerami del Parlamento, può prescinderne.

È stata sollevato dal senatore Nencioniun dubbio di legittimità della Œegge in or-diJne aHa :ÎJnterferenZJa ohe essa av;rebbe d-spetto ai regolamenti interni delle due Ca-mere. La questione è stata oggetto di ap-profondilto dibattito sia in sede di Commis-sione affari costituziO'Ilali della Camera, siain sede di Assemblea deLla Camera e il re-latore in Aula, l'onorevole Bozzi, a mio av-viso giustamente, alle osservazioni avanzateda parte dell'onarevole La Loggia ha repli-cato sostenendo ~ ed io candivido questatesi ~ che l'area del Regolamento parla-mentare è un'area diversa da quella dcil'or-dinamento giuridico generale.

In effetti, ci troviamo di f,rO\l1ltead u.nalegge che attlribrnsce competenza aMe COIffi-missioni di meJrÍ<to dei due rami dell Par-lamento. Io dico che giusiaiIDem:te attri-buisce competenza alle due Commissioni dimerito perchè, come si è già rilevato in se-de di CommÍisS]OiniÍ iI'.ÌiunÎte J a e 53, 1:a tenden-za alla creazione di Commissioni bicameralidov,œbbe essere 3.!ttenuata: semmai, ,La.crea-Úone delle Commissioni bicamerali poneproblemi. non salo di legittimità costÍJtuzio-naIe ma anche di praticabHità rispetto allediverse norme regolamentari delle due Ca-

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Senato della Repubblica VII Legislatura,,,,,,"~~",,,,,,,,,,,,,"~~-~O~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

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14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

mere e alla diversa composizione delle me~desime.

Le CommissiOll1Ji di rmer1to SiOID!OsLate ri.tenute 'Ie sedi idonee per espI1imere questipareri. Non si tYClitta,perciò, di mtenfer:enza:semma'Í, nel 'I1j,spetJto delle I1JOrmen~gol1amoo~tari, Cliutonome, dei due rami del P,a;rÙlamer1Jto,si tratta di attribuire, con legge ordinaria,alle Commissioni la competenza ad esprime-re parere intorno ad un «affare », comerecita l'articolo 34 del Regolamento del Se.nato della RJepubblka, che mi peiITIletto dileggere a me stesso: « 11PireSliooThBedell Sena-to assegna alle Commissioni permanenti com.petenti per materia o a CommissiOŒ1i spe~ciali i disegni di l'egge e in generale gli af.fari sui quali le Commissioni sono chiamatea pronunciarsi ai sensi del presente Regola~mento... ».

N E N C I O N I. Del presente Regola~mento, non de1:l'ordinamento.

M A N C I N O, relatore ...là dove « pre-sente Regolamento» significa osservanza daparte della Commissione delle norme pro ce-dimentali, che sono previste dall'attuale Re~golamento, che «regola» ~ si badi ~ gli

affari interni di questa Assemblea, ma nonpuò escludere aprioristicamente di dare ese~cuzione ad una legge ordinaria o costituzio~naIe. Tutto si riduce a stabili.re se non oc-carra una norma di adeguamento. Una leg~ge ordinaria, ad avviso del relatore, può at-tribuire chiaramente alle Commissioni com-petenti per materia o alle Cammissioni spe-ciali la istruttoria come di disegni di leggecosì anche di affari; e questo è un « affare»

che si inserisce in un procedimento moltopiù .comp~esso qual è quello relativo allenomine negli enti pubblici da parte del Go~verno.

È stata sollevata un'altra questione, rela-tiva alla natura del parere delle Commissio-ni permanenti su UDia queselmcme ohe aptpar~tiene alla competenza esclusiva dell'Esecu~tivo. Nessuno contesta N potere governati~va in materia.

Si è detto gius:tamente, sia in sede di di~scussione generale neùl'altro ramo del Par-

lamento, sia in sede di discussiane generalenelle due Commissioni riunite del Senato lae S", che non si tratta eLiun atto procedi~mentale che si inserisce nel processo com~pIessivo di formazione della volontà del Go-verno ma, semmad, di un atto paJraiIle:lJoohepuò anche influenzare, ma non condiziona~n:-, }a formaZJio:nedeIla voJontà; la mail1JÎfieslta~zio'l1e di volontà, tutJtavda, appalrtÌ>Emein ma~niera autonoma e specifica al Governo dellaHepubblica: nessuno contesta, infaJHi, iJ dÍirirt~to del Governo di procedere a nomine dipersone ebe Thon abhiaJJ1JÛ ottenuto lEI con~

forme parere delle due CommissioI1JÍ o diuna de11e due Commissioni.

Già nella relazione scrit1a rassegnata allaAssemblea, ho rilevato come oggi si possae si debba parlare di una diversa colloca-zione dei poteri .costituzionali tra di loro;cadesti poteri non possono essere conside-rati rigidamente autonomi, l'uno rispetto aglialtri; i condizionamenti che subiscono sonopiù forti che non ieri, al punto che gli equi~libri finatli risultano essere di difficile, manon impossibile realizzazione ed il risu1tatoè che nessun potere può rimanere e rimaneinsensibile rispetto agli altri due, di cui fi-llisce con l'a'ssürbire concreti :coiIldi'Zi'Üm.a~menti: nom SiClill10all'epoca hl oui la stepa~razione dei poteri era tale nom. solo nellateoria ma anche nella pratica di tutti i gior-ni: MontesquEeu è ancora tanto valido, maanche tanto lontano. Oggi le forbici dellaseparazione dci poûemi tira il legilsllaimvo e'l'esecutivo siÍ sono sempre 'Più a:llrurgate alpunto .che il Œeg.iSlllativo,lJ.~isp'etlto,aJ'l'eseouti~va, .!l'on è più ial grado di eOOl'citaJre l,e.TholITIliaŒifunzioni di indirizzo e di controllo, che era~no prÜlpri'e dei primi Istartuti 'Cosltirtu:zIDonalj.La funzione di indirizzo ,e di controllo sfug~ge sempre di più ad UiIl leg.is1a,t1vo nispetto

ad un esecutivo, che crea, sia pure cOlIcon-corso del legislativo, una serie di ammd.ni~strazioni indirette, di enti strumentali e fun-zionali, per un più sollecito andamento deHapubblica amministrazione, sicchè, man manoche si creano strutture parallele rispetto alGOVlernocentrale, viene sempre meno la fun-ziOJI1edi indkizzo e di coJ11Jtrollosbahl:lìito dal~la Carta costituzionale in favore del Jegisla~

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9347 ~

2140. SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

tivo rispetto ail Governo oontratle. Da quideriva l'esigenza di riguardare il problemada una angalazione meno tradizionali sta qua-le quella della separazione dei poteri costi-tuzionali e dei rapporti correnti tra legisla-tivo ed esecutivo: siamo in un momento incui proprio l'equilibrio che bisogna ricercareall'interno della Carta costituzionale, tra po-teri costituzionali, impone una più attivapresenza del Parlamento, rispetto ad unaattività, parallela al Governo, che, comun-que, solo incidentalmente è offerta al con-trollo del legislatore.

So che questo può non soddisfare ~ nonè presente e me ne dispiace ~ il collegaCifarelli che ieri rispetto a queste stesse con-siderazioni svolte nella relaziane scritta hadetto che ho « armeggiato» sofismi. Ho in-teso argomentare con tiJ. convincimento dichi assis\te e partecipa ad una revisione pro-gressiva, non solo concettuale, dei tradizio-nali poteri costituzionali; non mi sento dicondividere le osservazioni, pure lucide, chesono state avanzate dal senatore Cifarelli,perchè delle due l'Ulna: o versiamo àrn UJnaipotesi di palese violazione costituzionale o:Limitarsi a insinuare il sospetto di incosti-tuziorralità di una norma, anche per ill modocome è stata formulata, rappresenta unabuona esercitaziooe, anche accademica, cheDOOsIÌfa carko, però, di oonsliderazi'olillipoli.tiche di c~:mt:teI1egelilerale, pos-vea fon:dameI1.-lO deŒIaeSiÎgelilmdi rendere comp~rteciJpe ilParlamento ~ attraverso il parere sulle no-mine ~ dei fini e degli indirizzi di politicaeconomica da parte di istituti o di enti pub-Mici, che tanta incidenza hanno sullo svi-luppo o sul mode11o di sviluppo della no-stra società.

A mio avviso giova essere cauti in ordinead una legge che, certoO, non <entusiasma enon mi entusiasma, ma che pur cont!I'ibui-sce e deve contribuire a correggere tenden-ze non certo teoriche di male uso del ¡poteredi amminiSltrare enti di rHevante importan-za politica, economica e socia:le. L'occasioneè però utile per svolgere, approfittando del-l'auto.revale presenza del signor Presidentedel Senato, una considerazione che ho avu-to modo di articolare nella competente sededi Commissione e che riguarda il:a possibilità

di un collegamento necessario tra le nor-me di questa Jiegge ed ,i prmdpi. g.enreralidel nostro ordinamento.

La legge coosentirà di discutere non solodei criteri di scelta, ma anche dell'idoneitàdelle persone a <rivestire determinate cari-che pubbliche; si discuterà, dunque, in unaaula di Commissione competente per mate-ria, non solo degli indirizzi e dei criteri se-guìti dailGovernü, ma anohe deLla qualità,della professionalità, della onorab1lità dellepersone: i princìpi generali del nostro or-dinamento impongono che, quando si discu-te di persone, !la discuS's1:OIile dowebbeesseœ amma\TIitata deJJla necessaria riser~vatezza, come ha osservato il collega Ruffi-no nel suo pregevole mtervento svolto inCommissione, che ha ribadito in quest' AuIaneRa seduta di ieri pomeriggio.

.MIa esigenza della segretezza, rappresen-tata dal senatore Ruffino, ho risposto chei princìpi generali del nostro ordinamentoconsentono di utilizzare i meccanismi propridelle sedute segrete, coo l'obbligo della ri-servatezza da parte dei parlamentari. Giova,però, la seduta segreta? Non ci nascondia-mo dietro un dito, colleghi: imporre il mas-simo di puhbLicità, forse, è UJl1 rirrnediÌosuperiore alla stessa seduta segreta, perchèmora:1izza ill giudizio e 10 mo:nida da 1JeIilta-zioni di irresponsabilità politica. Ma restia-mo aHa osservazione. 11 nostro Regolamen-to consente di assicurare la riservatezza deldibattito, che qualche coLlega o la stessaPresidenza del Senato reputassero di garan-tire? E se non potesse assicu:rarla, quali ini-mative bisognerà prendere? Si tenga conto¡che, se non SOllO diecine di migliaia, comeebbe ieri ad osservare il senatore Anderlini,le nomine sono molte e aprono il problemada me illustrato, posto dal collega Ruffino:oooorre una riflessione del Presidente delSenato, per assicurare che la riservatezza

~ ove necessaria e ove richiesta ~ comun-

que sÎia galraa1Jti'ta:personalmente, per me ilproblema non esiste, ma essendo stato postomerita una risposta.

Un ahro problema è stato sollevata ierinella discussiane, relativo alla conciliabili-tà della pubbLicità dei criteri di scelta, qualiassunti nel disegno di legge, rispetto alla esi-

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Senata della Repubblica VIl Legislatura~

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14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

genza di riservatezza di cui ho parlato po-c'anzi. A mio avviso le due cose possono coe-sistere: c'è una esigenza di carattere ogget-tivo, che la pubblica opinione deve sapere,ed è quella della conoscenza dei criteri disœ1ta che sono stati adottati da parte delGoverno. In ordine a questo problema è sta~ta avanzata una perplessità, esplicitata nel-la presentazione di qualche emendamentoda parte del senatore Nencioni, relativa allaopportunità che la Commissione competenteper materia conosca i oriteri e vaJ.uti il can-didato anche in relazione ai fini che devo-no essere perseguiti da parte deLl'ente pub~blico o dell'istituto di diritto pubblico. Pre-velntivarnoote Siiareerebbe, ccm ta ÏŒ1dÏ'Caz!Ï'Ü~Ille dei fini, una sorta di condizionamentodell'attività amministrativa nei confronti delcandidato presidente o vicepresidente; si con-testa, infine, la possibilità di dare al pre-scelto UIIlavia obbligata di arnmj¡niSi11ra:z~ollle.

A mio avviso, la legge trova una sua ra-dice profonda proprio nell'esigenza di unaqualche preventiva determinazione di criterie di indirizzi generali; altrimenti il dubbiodi invadenza di un potere rispetto ad unaltro, da qualcuno affacciato, potrebbe an-che avere una sua consistenza. TI Parlamen-to e, per esso, le Commi:ssionti cOimpelÛerrtiper materia, danno risoluzioni di indirizzo,che in quel momento ritengono debbano es-sere osservate da parte degli amministrato-ri di enrt:i pubblici. Il rapporto tra legisla-tivo ed esecutivo è proprio qua: non pO'ten-do molte volte ,contro!Uar,e di1ret'tametThtel'in-dirizzo pOl1itrr.co~aJIlminist:rativo seguìto daquesto o da quell'ente, bisogna pur creareun meccanismo che eviti l'uso incontrollatodella geSltione di tanti enti pubblici o un rap-porto asettico Governo-'enti sltrumenta1Ï, sot-tratto aJ. controllo del Parlamento. A mioavviso, il Parlamento, proprio nella sua fun-zione di indirizzo e di controllo, può preci-sare gli indirizzi che debbono essere pen:'se-guiti attraverso determinati enti che fun-gono da enti strumentali rispetto all'OTga-nizzazione generale dello Stato, ma che ilIlci-dono direttamente o indirettamente sullosviluppo e sull'andamento dcll'lecolIlomia nelnoS/tra paese.

Ho voluto affidare all'attenzione dei co]Je-ghi queste considerazioni, lIlel cO'l1vincimen~to ,che la legge in approvazione poteva es~sere formulata meglio e più SlÌntetioamentearticolata: sono cOlIlvinto che i comporta~menti. soprattutto qUallldo attengono ral 00-stume O a:~la buolIla .arn.mirrlistiI'a:z;ione, 11'0111aJYl..drebbero codificati. Tuttavia, in una situa~zione quale quella che attraversa il nostropaese, in un corretto rapporto fra legislati~vo ed esecutivo, questa legge anche se nonentl1siClisma va a1ppr.ovata. VoueL a:-asSlilcu-rare il senatore Nendoni che da prurte delrelatore non è stato creato akun muro, siapure elastico, per respingere tutte le pro~poste, pur di mandare avanti una iniziativalegislativa che ho gJià detlÌ'o 'Sripresta a qít.1aI~che sottolineatura in rosso: la volontà delleforze politiche è stata quella di assicUirareche l'andamento deIJe amministrazioni in~dh~0tlte deillo Stato avvenga nel tr.Îspento .diun corretto rapporto tra i poteri costituzio-nali, che affidano al Governo un'autonomascelta, ma non sottraggono al Parlamentoil potere di dire preliminarmente se quellascelta è nella direzione delle linee generalidell'economia del paese e della esigenza dimoralità pubblica del prescelto.

Rispetto, perciò, la legge; non elica diesserne entusiasta; nessuno però può con-testare che facciamo con questa legge deinotevoli passi ~n avanti, soprattutto se sioonsiderano ~ ma questo, ahimè, non haformato oggetto di considerazioni, nel di-battito svoltosi nelle Commissioni riunite equi in Aula ~ i casi di incompatibilità, chesono stati previsti e che rappresentano certoun contributo notevole allo sneUimento del-la procedura delle nomine e al tassativo¡precetto, in base al quale elevati gradi de'l~l'3Jmmilnistraz]0!Th~ ce1I1tiI'a[eIQ pell1ifer1ca lliCü.ìpossono più prestare 1a propria opera inaltri enti, distraendo il proprio impegno daifini 'Ï.s'tituZÎonaH degli Oirgalnidj cui 501110paiTteintegra,n'te: si traltta di un p!1oMema di 'note-vole portata, la cui soluzione servirà a dareun contributo alla moralizzazione del co~stume nel nostro paese.

Vorrei richiamare da ultimo l'attenzionedei colleghi sul fatto che ci tiI'oviamo di fron-te ad una iniziativa legislativa che, ad avvi-

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

so del relatore, confortato dal parere dellastragrande maggioranza delle Commissioniriunite la e sa, non intende interferire e nondeve interferire negli autonomi poteri rego~lamentari delle due Assemblee, ma non vuoleinterferire neppure nel potere proprio delGOVlerllOin materia di nomine. Vedremo,alla luce dei risultati, se, come qualcunoha detto, la lottizzazione progressiva, anzi-chè avvenire all'interno del Governo, avverràa livello di forze politiche. Credo valida laconsiderazione fatta dal coHega Anderlini:con questa legge ogni candidato sarà espo-sto come in una vetrina, nella quale guardaeon severità la pubblica opinione: e se il can-didato è in vetrina, anche Ja deprecata lottiz~zazione subirà profondi condizionamenti inpositivo. I parrtlLtiguarderanno allIa pubbilikaopinione e proporranno ~ è il mio augurio~ dal proprio seno candddati capaci, forte-mente competitivi, moralmente sani, in mo-do che si realizzi davvero il vecchio ma an-cor valido auspicio che ai posti giusti va-dano gli uomini giusti.

P R E S I D E N T E. Onorevole re-latore, ella ha posto, o meglio ha sottolinea-to, nel corso della sua relazione, un partico~lare problema segnalandolo alla Presidenzacle:lSenato. Il problema è quelLo che nÍlguaI1dala riservatezza delle del'ibere ~ e vorrei dire

dd dibattito e delle delibere ~ al~'internodellIe Oommilssioni competent'i' chÏrMllrute adare li pareri previsti dal disegnlO di legge inesame.

Le faccio osservare che già gli artico l'i31 e 33 del nostro Regolamento si occupanonon di questo caso, ma del caso in generalee prevedono i modi nei quali ci si può at-tenere o ci si debba attenere ad una certariservatezza.

Mi domando ~ e credo che la risposta siaaffermativa ~ se per caso le dispos'izioni esi~

stenti non coprano anche i casi che lei hasegnalato.

Aggiungo ~ nell'ipotesi che, a giudizio

suo o di altri colleghi di questa Assemblea,riJRegolamento non preveda e non copra tut-ti i casi da lei 'segnalati ~ che.1e procedure

da seguire s'Ono tre. Una è quetlla prevista dal

Regolamento all'articolo 31, ultimo comma,in cui si dice che {( Le CommissioI1lÍ possonodecidere che, per determinati documenti, no-tizie o discussioni che interessano lo Stato,i propri componenti siano V'incolati dal se-greto ». Quindi spetta alle Commissioni deci-dere. In questo caso si diee anche che cosaavviene: per esempio, una garanzia è quellache i seJnrutori che TIOillfìaoC'Ìaillopall'te orgaJIli-camente deHe Commissioni stesse non debba-no partecipare alle riuniO!Ili.

Secondo punto. Ove questa previsione del-rarticoiLo 31 non sembri su[fiÓelIl1:e, c'è da do-m3!ndarsi ,come mai le Commissio'OJÍ 'l'1UJI1Jitenon ha'l]Jno proposto ~ e illo:rl sappiao:no se ÌIIl-

tendruTI:oprOpOilìDe ~ un emendamento al Re-~wlamento. O\Oe ¡Ie Oomm1ss¡i'O'l1Jio quakunodei SeillaltOiripropcmesse:ro Uil1,emendamentoal Ilosltro Regolamento, in questo caso 1'e:m:e1Il~damento verrebbe ad essere produttivo dieffetti per tutte le Commissioni del Senatocventuaìlmente 'ÌIJ1Jtevec;sate,ma nOll1 s'amebbeproduttivo di effetti per le Commiss'ioni del-la Camera. Allora ~ ecco la terza ipotesi ~

bisognerebbe ricorrere ad una norma di leg-ge, in questa o inaJltra sede, onde stabi-lire con precisione le modalità da rispettarealle quali il relatore ha fatto accenno.

Però mi domando Ce lo domando anchea lei, onorevole relatore, oltre che ai colle-ghi): qual è lo spirito secondo il quale ~

se malI non ricordo in dibattiti che ormairisalgono al 1960-61 ~ si è prospettata piùvolte la necessità che il Parlamento venisseinvestito di questi problemi per esprimereun parere? Lo spirito era appunto quello direndere pubbl'iche le ragioni delle nomine, evorrei dire che non possiamo, nel momentoin cui diciamo che deve essere pubblico ilparere sulle nomine, dire che però questapubblicità deve essere limitata o .che addi-rittura debba esservi il vincolo del segreto.Dopo di che, che cosa si verificherebbe? Chesi avrebbe un giudizio negativo, o parzial-mente negativo o anche positivo, ma l'opi-nione pubblica e, vorrei dire, le Assembleedelle due Camere non ne sarebbero infor-mate.

Faccio questi rilievi non per dire come sidovrebbe risolvere il problema, ma sempli-

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

cemente per rimettere, per ragioni di com-petenza, la questione nelle mani delle Com-missioni che hanno esaminato il provvedi~mento per vedere se in questa sede ~ e na-turaàmente bisognerebbe a questo punto so-spendere la seduta per rifletteroi sopra ~

o in aàtro momento esse non ritengano op-portuno dare incarico a qUMeuno dei loromembri per eventuali proposte di modifica,di aggiornamento, di completamento del no-stro Regolamento o per la ¡presentazione dlun disegno di legge che investa il compor-tamento di entrambi i rami del Parlamento.

M A N C I N O, relatore. Domando diparlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A N C I N O, relatore. La ringrazio¡signor Presidente, perchè è stato esaurien,te; perrultro ha risposto oon ahÏiarezza IDionad un ques'ito ma ad una sollecitazione diriflessione, che è stata avanzata in sede diCommissioni riunite. Il parere della mag-giomnza delle Commissioni è che il criteriodella pubblicità venga comunque osservato,sia in ordine agti indirizzi ed ai criteri scel-ti dal Governo per quanto riguarda le pro.poste di nomine, sia per quanto riguarda ladiscussione sulle persone. In sede di Com-missione, soprattutto da parte del senatoreRuffino, fu avanzata l'esigenza di non espor-re il candidato ad una sorta di giudizio po.polare, il che avrebbe potuto comportareuna I1iduzione ,deLlo'spazio del1e candidaturedisponibili da parte di cittadini che, per nonsottostare a schermaglie inevitabili fra i par-titi, potrebbero preferire di ritirare la can-didatura o ringraziare per la candidaturaofferta e 1100 consentire che eSiSavenga po-sta.

In sede di Commissioni riunite, feci os-servare che i :prindpi g.eneraL1 de}l'ordina-mento, ma 'aJllJchein particolare le Dorme delnostro Regolamento, av:rebbero potuto catUJte-lare la discussione dinanzi alla Commissionecompetente attraverso la riservatezza che èun istituto previsto tempestivamente e pun"

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tualmente, come ella giustamente ha fattoosservare. Il dibattito potrebbe dare luogoad ~lteriori riflessioni, ma io credo che nepotremmo discutere semmai in sede ŒiCom-missioni riunite, affidando all'iniziativa in-dividuale o dei Gruppi una più puntuale ri-flessione in ordine a questo problema. Per-sonalmente, condivido l'opinione di quellamaggioranza che si è espressa in sede diCommissioni riunite secondo cui sull'esigen-za deHa ,riservrutezza dovrebbe eSisere fruttaprevalere l'esigenza della pubblicità della di-scuss'ione.

P R E S I D E N T E. Onorevole relatore,le faccio presente che il coordinamento tra ilsecondo comma dell'articolo 33 e 1'ukimo del31 già mette la Commissione in condizione,se lo ritiene, di non procedere rul resocontostenografico della seduta; quindi già un cer-to elemento di riservatezza si viene ad intro-durre. Però mi domando: con la riservatezzadifendiamo 1'0norabilità dai candidati o laesponiamo a qualche rischio maggiore diindiscrezioni e di chiacchiericci di fronte aiquali non si potrebbero poi più difendere?

Quindi, come vede, il problema ~ e laringrazio di averla sollevato ~ merita unaulteriore meditazione e riflessione. Mi au-guro che le Commissioni competenti si dedi-chino a questo per arrivare a delle eventual'iconclusioni e a dei suggerimenti, come po-trebbe anche essere quello di investire i duePresidenti delle Camere ~ nel caso specifi-co, invitando il vostro Presidente a prenderegli opportuni contatti col Presidente dellaCamera dei deputati ~ per vedere se si può

ovviare ad alcuni inconvenienti qui paven-tati attraverso una pressochè identica, nuo-va disciplina di questo caso nell'ambito deirispettivi Regolamenti.

Ha facoltà di parlare il rappresentante delGoverno.

B R E S S A N I, sottosegretario di Sta-to alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Signor Presidente, onorevoli sen~tori, il Go-verno condivide le finalità del disegno dilegge: un disegno di legge che è la rismtan-

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V11 LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9351 ~

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

te di iniziative parlamentari 'assunte sia allaCamera che a,l Senato, alcune delle quali ri-producono proposte già presentate neHe pre-cedenti legislature. L'ampiezza del dibattitoche in questo e nell' altro ramo del Parlamen-to è stato dedicato al tema delle nOITÙneneglienti pubblici è già cIdper sè indice certo dellacomplessità dei problemi che esso comporta.Non mi riferisco soltanto aMa discussione diquesto disegno di legge che oggi il Senato staesaminando, ma ad un più ampio discorsosull'amministrazione indiretta dello Stato,amministrazione indiretta che in questi de-cenni ha avuto una rilevante estensione inquanto ha alñla'rgato la sua presenza per ilmoltiplrkrursi deglri intervernti dei pl1bb;l¡ki po.

tE'ri ~n campo eoonomioo e sociale. È un datI().questo del ricorso ad enti strumentali per ilpers.eguhnelllto di fini rpubMid, che dobbi'a-ma valutare nella sua portata quantitativa,ma anche nena sua rispondenza ad esigenzeeffettive del nostro sistema.

Certo a questo fenomeno ineriscono alcuniaspetti che possiamo definire senz'altro pa-tologici; tale ad esempio è queno dena proti-f.eraZJrolJJedegili enti di cui qui si è p3ll'1,ato.cioè un processo :Ìlroppo accentuato di sl1bret-tivazrone di pubblic:i im.'teressi, che vengonoaffida.t,]-ad organismi, ad iJstÌituti di.stilI1ltidaI-J'amminrlstraZJ1olne diretta delLo Struto.

Ma almeno due leggi nel 1965 hanno se-gnato al riguardo un'utile inversione dItendenza: sono la legge n. 70 con le dispo-sizioni dirette a sopprimere gli enti non ne-cessari e la legge n. 382 che ricompone nel-le regioni e negli enti locali la cura di pub-blici interessi ora amministrati da enti divaria specie. Quindi, se il ricorso ad entistrumentali è un dato non patologico, ma fi-siologico del sistema, si pone l'esigenza diuna regolamentazione più appropriata denanomina dei loro principali amministratori.Si tratta di enti pubblici non solo del para-stato, ma anche economici, dotati di autono-mia di grado diverso nel perseguimento deifini istituzionali che sono loro propri, dienti che nena svolgimento della loro atti-vità concorrono ,ad attuare l'indirizzo com-

piessivo del Governo, di enti che in formediverse sono sottoposti a controlli delle au-torità governative.

Su un punto mi pare che vi sia generaleconcordanza di valutazione: sull'importanzache ha la scelta degli amministratori ai finidel buon andamento di questi enti o di que-sti istituti, ai fini della realizzazione delle fi-nalità che sono proprie di detti enti o isti-tuti. E pure su un altro punto si riscontralarga convergenza: sul fatto che la nominache appartiene e che continuerà ad appar-tenere alla competenza del Governo deveavvenire secondo criteri e con modalità chegarantiscano, per quanto possibile, la obiet-tività della scelta in termini di competenza edi professionalità del nominando. Indicazio-ni in questo senso sono già contenute nel-l'articolo 33 della legge n. 70 del 1965, laddo-ve è previsto che il Governo informi le Ca-mere dei motivi che giustificano la sceltadegl'i amministratori. Si vuole qui con questost'rumento legislativo rendere esplioi:to quan-to è già implicito in quella norma. Le indi-cazioni governative ~ così dispone l'artico-lo 4 del disegno di legge ~ vanno giustifi-

cate 'in base alla capacità professionale deilcandidato, quella capacità professionale cheè desumibile anche dall'adempimento, dallosvolgimento di altri incarichi; una capacitàprofessionale non considerata in astratto maintesa invece come idoneità del candidato acorrispondere aille finalità e agli indirizzidell'ente alla guida del quale esso deve esse-re preposto.

C'è un terzo punto sul quale mi sembra dinon aver rilevato disparità di opinioni tragli onorevoli senatori e cioè che il Governodeve dare informazione al Parlamento deimotivi che lo inducono ad una scelta perporre 'il Parlamento in condizione di eserci-tare in modo puntuale le proprie funzionidi controllo. E credo sia questo l'obiettivoprincipale della normativa che stiamo esa-minando: consentire al Parlamento un con-trono efficace su un ampio settore dell'appa-rato pubblico, un settore di importanza cer-tamente non inferiore all'amm'inistrazione di-retta dello Stato.

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Al fine di un controllo valgono sicuramen-te gli strumenti tradizionali del sindacatoispettivo e, come suggerisce il relatore nellasua chiara e pregevole re1azione, vi sono an~che ulteriori sedi di controllo sulla gestionedegli enti. Possono essere individuate questesedi anche valorizzando istituti e procedureche già esistono nel nostro ordinamento. Maciò che con questo disegno di legge si vuolerealizzare è un controLlo del Parlamento sul~le nomine dei presidenti e vice presidenti de-gli enti nel momento in cui, attraverso lapreposizione agli enti dei principaJli ammi~nistratori, si effettua, come ricordavo, unascelta rilevante per il buon andamento del-l'ente.

n problema che i:llegislatore deve sc'ioglie-re è come, con quali modalità attuare questocontrollo. n senatore Ruffino ha ricordatoche l'accordo a sei prevedeva un'alternativadi soluzioni al problema. La prima di que-ste soluzioni comportava la comunicazioneal Pa]1lamento di una nomina già perfezio-nata. n rappresentante del Governo, nellaComm'issione della Camera che si è occupa-ta di questo testo, non ha mancato di richia-mare l'attenzione della Commissione stessasu questa possibile soluzione. Ma anche se~guendo quelIa indicazione, che pure viene dal-l'accordo a sei, non sembra sufficiente il ri-corso agli strumenti del s'indacato ispettivoda attivare per iniziativa dei singoli parla-mentari, perchè si vuole invece individuareuna sede di valutazione, sia essa preventiva,sia essa success'iva alla nomina, nella qualeil controllo possa avvenire in modo, percosì di/re, silSitemaJtioo.

Concordemente i Gruppi deLla Camera han-no optato per il controllo da eserdtarsi nellaforma del parere preventivo, preferendo que-sta forma a quella di una valutazione suc-cessiva che portasse ad una eventuale revocadella nomina da parte del Governo. :È:unascelta alla quale ha aderito anche il Governoin considerazione degli inconvenienti che po-trebbero derivare dalla revoca di un atto giàperfezionato, nel caso in cui il Governo stes-so intendesse conformarsi alla valutazioneche della nomina intervenuta facesse il Par~lamento.

Ma che il parere sia preventivo o succes-sivo, che il controllo del Parlamento avvengasu una proposta o su un atto già perfez'io-nato ha importanza relativa, quando si par-ta dal principio che il controllo debba alVve~nire in forma sistematica sulla base dellacomunicazione governativa e si accetti l'al-tro principio per cui la nomina o, nell'ipotesiailternativa, la revoca rientrano pienamenteed esclusivamente nena sfera di responsabi-lità governativa.

Ho parlato di un esame che deve avvenirein forma sistematica. Certo ha ragione il se-natore Anderlini quando c'i avverte che nontutte le nomine polarizzeranno l'interesse el'attenzione del Parlamento; su alcune pro-poste è probabile che :ill Parlamento non ri-terrà di esprimersi e Ja nomina interverràdopo il decorso del termine anche in assen-za del parere parlamentare. Comunque leCamere devono essere investite, attraverso lacomunicazione governativa, di questa spe-cifica funzione di controllo.

Ma si tratta appunto di controllo e pro-prio per questo esso rimane distinto dallafunzione e dalla responsabilità che sono pro-prie del controllato, cioè del Governo, nellacui competenza rientra la nomina.

A mio giudizio, la normativa che il Senatosta esaminando non lede il pl'incipio dellaresponsabilità governativa, posto che vI Go-verno è libero di conformarsi o meno al pa-rere delle Camere. Questo principio della re-sponsabilità governativa è un princip'io sulquale ta perno tutto il sistema dei rapportitra esecutivo e legislativo nel nostro ordina~mento di democrazia parlamentare, quell'or~dinamento di democrazia parlamentare che

~ come osservava il senatore Cifarelli ~ è

ben diverso dall'ordinamento, ad esempi'O,degl'i Stati Uniti d'America, così come è di-versa la posizione del Senato, du quel paese,nei confronti del Governo federale.

Questa disciplina delle nomine, quindi, mipare si conformi a quanto la Camera dei de~putati ha raccomandato con la mozione ap-provata nello scorso mese di luglio a seguitodegli accordi programmatici intervenuti tra ipartiti, cioè di salvaguardare da un lato la

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Senato della Repubblica VU Legislatura~ 9353 ~

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STB~OGRAFICO

funzione di indirizzo e ,di controllo del Par~lamento, d3ll'altro la responsabílità del G<rverno nella materia. Nessuna commistione diresponsabilità, quindi, tra Governo e Par-lamento; pieno esercizio da parte del Go-verno delle proprie attribuzioni in materiadi nomine; puntuaile 'eserCÎ21ioda palrte delParlamento dei propri poteri di controllo,anche se nella normativa proposta Ïil con~tralla viene inteso come possibilità di orien-tare la discrezionalità del controllato e diifllfluire politicamente sulla sua scelta.

Diversa è la questione che solleva il sena~tore NencioIii quando manifesta l'avviso checon questa legge si comprometterebbe il po-tere che le Camere hanno di autoregolamen-tarsi. In realtà, qui ci troviamo di fronte aduna normativa che vincola il Governo; il Go~verno deve trasmettere una proposta, il G<rverno non può procedere alla nomina fintanto che non sia trascorso il termine pre~visto o nel frattempo non abbia acquisito ilparere che Je Camere sono libere di espri-mere o di non esprimere. Nè credo possacensurarsi il riferimento, che nel disegno dilegge è contenuto, alle Commissioni parla~mentari delle due Camere come sede diquella attività di controllo prevista nel dise-gno di legge, per la considerazione che è pursempre il Regolamento che determina la com~petenza per materia delle Commissioni e cheil Regolamento dota le Commissioni di stru-menti che le pongono in condizione di se-guire in modo sistematico e penetrante laattività del Governo, sicchè le Commissi<rni appaiono la sede più idonea all' esercizioeli queste funzioni.

C'è anche un fatto che ha avuto il suopeso nella scelta che ha operato la Camera

de'i deputati e che ha portato ad attribuirealle Commissioni legislative permanenti loesercizio di queste funzioni di controllo, edè che il Senato ha manifestato contrarietàa ricorrere troppo frequentemente all'istitu-zione di Commissioni bicamerali, nell'assun-to che tale tendenza o tale ricorso eccessivo,troppo frequente a Commissioni bicameralipossa attenuare il principio di reciproca in-dipendenza e di assoluta parità di poteri...

14 DICEMBRE 1977

P R E S I D E N T E. Vi è u:rÚultra ragio-ne, onorevole Sottosegretario: la difusa del-l'moolumità fisica dei senatori, dato che essisono come numero la metà dei deputati edebbono parteoipaœ a tutte Je Commissionidel Senato, e maItre aUe Commissioni inter-partlamentari, per ~ui domando ai coldeghise :r,iesoono a respirare!

B R E S S A N I, sottosegretario di Sta-to alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Onorevole Presidente, onorevoli senatori, lanormativa proposta sembra adeguata nel suocomplesso alle finalità che si vogliono rag-giungere e che paiono condivise dalla gran-de maggioranza del Senato. Alcune riserveespresse, che si traducono nella presentazio-ne di emendamenti, non mi pare attenganoalla sostanza delIla legge ma ad alcuni aspet-ti, certamente non marginali, ma secondaririspetto al tema del controllo parlamentaresulle nomine.

Il testo è certamente suscettibile di perfe~zionamenti ma sarà soprattutto l'esperienzaad indicare le eventuali modifiche da appor-tare, esperienza che comunque suppone, se-natore Luzzato Carpi, una rigorosa applica-

r

zione della legge, ma non certo una sua 'inter-pretazione che porti ad estendere la normaa fatti specie non considerate.

,

Il Governo dà la sua adesione al disegnodi legge non solo perchè esso corrispondead una intesa politica, ma perchè ritiene chequesta legge possa dare un ¡suo contributoa creare condizioni di maggiore efficienzanegli enti pubblici e possa altresì contribui-re a rafforzare il contro!llo parlamentare suquesto ampio settore della pubblica ammi-nistrazione.

Non dobbiamo cedere, senatore Maffiolet~ti, alla suggestione dell' efficientismo ma nondobbiamo cedere neanche alla suggestionedi un democraticismo che sarebbe paraliz~zante e incompatibile con una logica di re-cupero di produttività del sistema: tSono pe~ricoli che ritengo si possano evitare o supe-rare. Per far questo è necessario far leva sul

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Senato della Repubblica ~ 9354 ~ VIl Legislaturá

2l4a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

Parlamento, sull'esaltazione delle sue funzio-ni di indirizzo e di controllo, su un correttorapporto tra il Parlamento e l'esecutivo nelrispetto deHe attribuzioni e delle responsabi-lità dell'uno e dell'altro. (Applausi dal cen-tro).

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esamedegli articoli del disegno di legge n. 913, ncltesto proposto dalle Commissioni riunite1a e sa.

Si dia lettura dell'articolo 1.

P A L A, segretario:

AI1t. 1.

Il Presidente dell Consig¡Ho dei ministri,il Cons,iglio dei m:ûnistri ed i singoli MIDi-stri, prima di procedere, secondo le rispet-tive competenze, a nomme, proposte o de-signaz.iOiIli di presidenti e vkerpresidoo.ti diistituti e di enti pubblici, anche ocooomici,devono richiedere il parere padamoo.tareprevisto daMa presente Œegge.

P R E S I D E N T E. Su questo articolo,da parte dei senatori Nencioni e Basadonna,è stato presentato l'emendamento 1. 1, ten-dente a sopprimere la parola: {( parlamen-tare ».

N E N C I O N I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. L'emendamento pre-sentatta, signor Pœs:üdente, aJ~l'arÜcOllo1 deri-va da una oons:ûdera:m;OiIledicarattere I1ogioo.perchè è il S'oggetto che qualifica l'azione;non è che il par,ere diventa parlamentare per-chè lo dice la legge, n parere diventa parla-mentare quando è espresso da un orgalllO delParlamento. Pertanto la parola {( parlamen-tare» non solo è inutile, ma è frutto di unaconcezione Dion certo chiar.a di quello Chèdeve essere una norma di legge.

P R E S I D E N T E. Invito la Com-missione ed il Governo ad esprimere il pa-rere sull'emendamento in esame.

M A N C I N O, relatore. La Commis-sione è contraria.

B R E S S A N I, sottosegretario di Sta-to alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Anche 'il Governo è contrario.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 1. 1, presentato dai senatoriNencioni e Bassadonna. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai votli. l'articolo 1. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 2. Se nedia 'lettura.

P A L A, segretario:

Art.2.

U parere parlamentare è espresso dailileCommissioni permooooti competenti permateria dcl;le due Camere ed è motivatoanche :in relaziooe ai fini ed agli ÎI1Jdirizzidi gestione da perseguire.

Per le nomme dei pres1denti e dei vice-presidenti degli enti di gestio.ne de]le par-tecipaziooi Istataili il parere è espresso. daMaCommis1s'iooe padamentare di roi ailJ'arti-colo 13 deHa le~ge 12 agosto 1977, n. 67S.

P R E S I D E N T E. Su questo arti-colo è stato presentato un emendamento. Sene dia lettura.

P A L A, segretario:

Sostituire il primo comma con il seguente:{( Il parere è espresso dalle Commissioni

permanenti competenti per materia previ-ste dai Regolamenti parlamentari per la Ca-

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

mera dei deputati ed il Senato della Repub-blica, entro 30 giorni dalla presentazionedella richiesta di parere, alle Presidenze del-Je due Camere. Il parere deve essere mo-tivato ».

2. 1 NENCIONI, BASADONNA

N E N C ION I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. I1lustre Presidente,nclnntervento, che ho ¡avuto l'oDlOre ,di svol-gere ieri, avevo fatto presente anche che ¡SIi¡era

creata una situazione che mi consigliava diritirare tutti gli emendamenti. Mi ero resoconto, soprattutto in Commissione ~ e inAula si ripete identica situa:zJÌone ~ chequalunque fosse l'errore che si intendessecorreggere con un emendamento, anche unerJ.1oremater1ailJe,un lapsus calami, ¡SIi sa-rebbe dovuto lcede-re di fronte :aM'e.S!~politica dell'approvazione del disegno dilegge.

Se così è, sembra assolutamente inutileinsistere, anche perchè sono in gioco la di-gnità personale di chi parla e la dignità del-

l'Aula. Sarebbe opportuno che il relatore fa.cesse una dichiarazione in tal senso; forsesaremmo lieti di ritirare gli emendamentirendendoci conto che è assolutamente inuti-le mantenerli.

Per quanto concerne l'emendamento all'ar-ticolo 2, ci troviamo di fronte ad una situa-zione a mio avviso insuperabile. Il relatoreHv:evafatto presemJte iÎInCOiIllmissione UŒ1Jaresiche ha ,ripetuto pO'inena sua espoSlÌzilOneoralee che non era contenuta m::!llarelazione scrit.ta. Secondo la sua vaJU!tazione,<l'Mela dei.Re-golamenti parlamentari è diversa dall'areadell'ordinamento giuridico. Al relatore è sem.brato con questa spiegazione di giustificareun evidente errore dell'articolo 2, ma sitratta di una evidente petizione di principioche non ha alcun significato. Se non fossecosì, di fronte ad una violazione di U!llanor-ma costituzionale si potrebbe ripetere: l'areadeJ.ilie norme ooSitÎtuzÌJonaH è wVlersa .d:aM'area

deWOl1dinaa:nento giummoo. E coo ciò non srdarebbe a1lcuna spiegazi:OIl1Je:lUIIl 'luogo '00-

mune che spiega troppo per poter spiegarequalche cosa. In realtà è una semplice peti-zione di principio.

I RegolameŒJ!ti, neilJa gerarchia de~1e IIJ!O'T-me, hanno una precisa collocazione: sonoprevisti dall'articolo 64 della Costd:tuzione, so-no previsti per determinate materie, sonoprevisti con una vigenza specifica e posti inessere anche con una maggioranza qual'ifi-cata. Le norme di legge ordinaria non pos-sono mai, in nesSiun caso, iDlOid¡e¡œsui Rego-lamenti parlamentari, proprioO perchè l'areadei Regollam.etnti è di'Versa da quel,la dell'or-dinamento giuridico: la spiegazione datadal relatore m'i chiarisce la posizione inver-sa. Ora, che cosa contiene l'articolo 2? «Ilparere parLamentare è espresso» ~ si ripe-te qui il termine « parlamentare» che è ultro-neo ~ « dalle COiIllmissioni permanenti com-petenti per materia ». In Commissione, ono-revole Presidente ~ il relatoOre non lo ha ri-cOJ:1dato ~ il problema noOn venne sollevatosolo da me, ma venne soOllevato con dov.iziadi argomenti anche dal senatore Gui. Si fecepresente anzi che era la prima volta che conuna legge ordinaria si attribuivano specifi-che competenze alle Commissioni parlamen-tari. E l'aver ric{}rdato il oontenuto dell'ar-ticolo 34 del Regolamento prova il contrarioperchè l'articolo 34 dà potere al Presidentedi attribuire all'esame delle Commissioni tut-to quanto è previsto dail Regolamento. Que-sta attribuzione peregrina, da parte di unanorma estranea al RegoOlamento, non puòche considerarsi una indebita interferenzadi 'Una ilegge orœi:narila nei Re¡goJaa:nenti pair-la'IJ.'1ie!ntari,come sosteneva .illsenatore GU!i,eoltre che nei Regolamenti, nelle norme costi-tuzionali, come sostenevo io. Pertanto fecipresente dmanzi alle Commissioni riuniteche era opportuno che questa norma fossesottoposta ad una maggioOre meditazioOneperchè l'argomento è delicato, porterà a di-scussioni, a polemiche, anche aspre. Nonvedo la ragione di lasdare senza um.a modi-fica una norma che la modi:Eica impone pro-prio per le ragioni che sinteticamente hoesposto.

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Senato della Repubblica Vll Legislaturá~ 9356 ~

14 DICEMBRE 1977,." c>..~. .~~~~. . ~~~~c.. ~~ ~.~.":=======--==:==;co=====-=====,,:-.=,"=~-=-=-.==o--===--=---==~-:.:=c~:;:.~~~~ ~~.~~~=":::--:"""'...

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

L'emendamento che proponiamo riguardail primo comma. Feci presente alle Commis~sioni riunite quanto il relatore aveva chiestoalla fine della sua relazione, cioè che sarebbestato opportuno provvedere, poi, alla modi~fica dei Regolanw.Ò'nticieHedue Ass1emblœ, perpotere, prima di tutto, attribuire alle Com~missioni delle due Assemblee questa compe~tenza e ,in secondo luogo regolare la di~nam:ica .interna delle Commissioni. NOIllsi dimentichi che l'articolo 3, onorevole Pre~s'idente, prevede un compito ed una funzioneche sono specifici del Presidente come previ~sto dall'articolo 34 del nostro Regolamento,mentre la legge non prevede quello che avreb~be dovuto pwvedere, cioè, nell'ipotesi di com-petenza deHe CommÎissioni, non .indÎioa a chidebbono essere presentate le richieste, cioèalle Presidenze delle due Camere; provvede,invece, a dare dei comp'iti anche alla Presi-denza e a dire ed a stabilire le procedure eil termine di venti giorni daH'assegnazionealle Commissioni della richiesta di parere,che sono fatti meramente interni.

Ora, onorevoli colleghi, c'i troviamo in unperiodo in cui tutto si sfilaccia e non sonopiù rispettati rigorosamentel:e competenze,i termÎini, i concetti e tutto passa selllZa ap~profondimento, seTIlZa oss.ervazio11!Ì e ~

aggiungo ~ senza senso di responsabilità.Infatti ci sarà senza dubbio una valutazio~tll:edel contenuto di questo disegno di leg~ge da parte deUa Corte cos.ti.tuzi:OIllale,oeilloipoi torneremo daccapo e allora riprende~remo le giusÜficazioni consacrate nelle re-lazioni, le giustificazioni date dal relatore inquest' Aula; riprenderemo le giustificazionidate nell'altro ramo del Parlamento e scol-piœmo nel bronw che l'area dei Regollamen-ti è area diversa da quella dell'ordinamentogiuridico; porteremo alla conoscenza dei giu-spubblicisti queste amene trovate e cerche-remo di darci una ragione della nostra azio-ne, del nostro consenso al disegno di legge.

Premesso che avevo suggerito una pausadi ripensamento, attraverso poi la modificadei Regolamenti, per poter attribuh1e1ie com-?etenze, avevo prospettalto che m parere ve~nisse espresso daille Commissioni permalllemJti

competenti per mated!a pœviste dai Regola~menti, pertanto con la procedura prevista daiRegolamenti, ent:PO trenta giorni dalla pre~sentazione della richiesta di parere, alle Pre-sidenze delle due Camere e la prescrizionedi una motivazione, perchè l'atto della Com-missione ha delle conseguenze di carattereesterno che Il'ordinamento può e deve rego~lamentare.

Ecco le ragioni di questo emendamentoche involge, onorevole Presidente, una que~stione di grande momento che è un erroreaccantonare come se non esistesse: è un er-rore perchè non è possibile che la legge ordi~naria dncida sui Regolamenti parlamenrtari;non è possibile prevedere delle norme ordi~narie che di,ano disposizioni anche alle Pre-sidenze per i loro compiti .di carattere in-tern'O pœvisti e regœati dai RegollauneIllti.

P R E S I D E N T E. Vorrcl selTIJtiÌlre,J'avvis.o deJJ'onarevolie œelatoI'e sul probJemasoi1Levato dal 'sen:atore Noodani.

M A N C I N O. relatore. SÎig¡nor P,relsi~dente, devo 'l1'I1lapreILimiillGtre risposta rall .se~lla!toœ Neno~oTIJi, dn 'OvdllJJJelad U!D!apremes~sa, da lui svolta nell'illustrare l'emendamen-to 2.1, circa un atteggiamento pregiudizi aIeda paDte odi ,chi panla e det1J1eCommilJsls:ilOlniriunite nei cO!l1:fflOlllti ,di emcDldan:nlentd tplI'e-S0n!tat,i daJi1a sua p.aDte pooli'tiÌlca.

Dirò poohis'S'ÌJme 'cose. Il g¡~L1JdiiZ10'S't1IUaval1ÌJdità di un .emendamem.t:o ilion è maiÎ as-soluto, ma relativo: non c'è, almeno dapaDte mi,a, un'a pmdilsp.o.sizionc al ¡rigettocomUll1que. C'è una valutaz.ilCiI1ledi ,ca¡rarU¡eregiur.id&co geDlem1e e una vallutazione di ca-rattere pOllitko, mi'a peIlsonale, tllelWa qUia-lità di l'e:lator.e, e del Gruppo alI qualemd .onoro di apparten~ll"e; r:iJt1en¡g0ohe egua-Je giudizio YeTI/ga eSJpres.so, ,hl assoluta '&1-'tol1omlla, da palrte deJI¡e forze pOiliJtiJOl1le, rehefurono presentlÌi 'lldle CommÎiSis,Ï1ollliiriJ11J11JÎ~ee che sono presen:ti iÌn queslt'A:ula. EISioludo,perciò, che possa esserci una predisposilJÎo~ne al rigetto comunque; vi è semmai un'at-tenta valutazione delle argomentazioni ad~dotte, ad illustrazione di questo

°di quel~

l'emendamento, naturalmente nell'autono-

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Senato della Repubblica ~ 9357 ~

14 DICEMBRE 1977

VII Legislatura

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

mia di ciascun padamentare; e credo vi siaun diritto all'autonomia da parte del rela-

':ore nell'esprimere il propri'Oparere in or-dine agli emendamenti presentati.

Ho già deuto c.he nOil1 è suata e 1l1J()1llè miajn1:en?Ji.one '5'Ü011JfiIllJal'enel giul1.ñdlidsmo, !I1JeII-la vEIIl.U!tazione ,complessiva del dilsegno dilegge: viè ,staJta aiOiche da paJ:rwe mÌia U'DiadispOlllibi.liltà 'a ,oomprandeme ,])e tfina:Htà, ladÎ!r.ez:Îtone.di maJraia ¡lungo La quaLe esso Iim.-tende muoversi; non è mancata ~ devoasskurare i ,ooli1eghi~ una valut,azi:onrec'Om- ¡piessirva in ordine alla gerarchia deil potere di ¡

normaJziooe aH'rnteI1no d<el nostro ordma- !mento. Mi semb:r,a es¡fil~ema:mente sempl\iJcrus.ti-co ~ e può essere quilIldi 'I1cstdtui,ta a[ mi:t-tente l'affermazione di « amena trovata» ~

I

voler l1i:ntuzzane l'osservazione da ,me ,sv:oil.,J;a ohe ':l'area cLetlle11IoI1mecostituzillo1I1lal1i I$lia

area dÎiversa da queLla delle leggi o.rdma:rieo da queUa delle norme :r:egollarne!I1tami. IJ~ost:ro ordilllé\Jmento è fatto 1n ma;n;Îiera ta:leche gLi equi,wbri si ritrova:no lungo ill eam-mmo che -si :peroorI1e e nlOn da Ulna :p0siÎiz;io.TIe di pregiudizia1e asÜ<\Jttezm intor.no al]laclef.im:izione deNe nOirme gilurild:i:che e deLLa10.110'lla\tum: IllOlllv'è dubbio, però, che YalUlto-r.egdlaa:neŒ1ltazione eleHe Camere (t1ÍiguaI1da,gliinterna corporis, non i rappoIiui eSitle:r1nii.Noi,mi pare pacifico, non si vuo~e afferma!!'{:che le nOtI1IIledie:1nostro Rego1a:me:nto mter-no scadono rispetto a IIliOrme pill ,gienelPalidell' ordinamento g1upildiao: si V'Uoll.eiSola~meTI!ie affermare 'l.1TJasepar,aIZ1o[)e di caIlI1pi,

in dspetto della quale iLa¡legge gener.aŒe puÒCìbilitare Commissioni delle œue Oamere adefinire questioni o affari. Il campo di auto-rego.lamentazdone, ,p:rop/rio di ,questa Oame-

l'a, non mi pare, però, invaso da una disci-plina ¿i carattere generale. Peraltro sposta~

re dl soggetto destilllataTio della l'tohitœta diparere non dovrebbe cos,titutÌire :iJnvadOO0aII1Jelcampo proprio deU'autoregollamernJt.az:ione diquesta Assemblea. !i1 soggetto ahilHtaJto la da-

re m parere è :la CommissilO!l1le permanentecompetente per mart:er.ia. Na:turahneiIl:te, i1giorno [n c.ui H Governo Ìintlenda chiedere aidue rami de'l PamameI1!to iQparere, ,SIiseguo-

no le norme proaeduraJli che sono previslte,proprie dei due rami del ,Pwlamento. La

8U1toregolamem1JazJi!o!l1e è auto é'mtonomo epertaJnto appart'iene, carne ho già detto, lô.igliinterna corporis e non può subire interfe-renze, m~ppUJre da lliîa legge ardinlaY'Ìla.

È ques,ta la IragiOLl1Jeper owi, nQinostaJt1:tegLi sforzi :indubbiamente oTI'otev'OJi,dai punItodi vista dialettica, fatti dal senatore Nencioni,aIllche a questo emendamento non do il miooonsenso.

P R E S I D E N T E. Ono.revoli colle.ghi, il'i'l1.terve:mtodel senatore Nell'doni chia-ma in 'Causa il P'l'esideJl1te del Se11la1:o:nelJasua funzione dà PreslÍ:ckmte .della G1ufiita pelI'dI Regolamento e quiludii .come ,tutore dei!RJegot1:a:me.ntoaJllche nei c.onfmnti di a~t['ipOIt'eri ddl'O StMO. Su queSito mi paire nOlnd possano esser.e equivoci.

L'illisdleme del provvedimento mi paœ nonincida, salvo il di,sposto dell'articolo 3, suiRegolamenti del Senato e de1la Camera. Cir-ca l'articolo 3, inrveae, nasce un problema.forse per d.nesartta fO!'ITlu[amooe dcl,testo, enon mi riferisoo 'rull'emendamclll:t'OdeJ sena-tOìl'e Nendon:i, bensì .ail complesso deilil'ar-ticol'O.

La pI1eoccUlpazi'Onedei pmpoiile!I1t'iè sltartadi eviJtare che questi pa1reI1i,ques\te prooe-duree questi controlili non siano posti inessere entro un ter,rnine e il'insieme delleprescrizioni fa obbligo al Governo, pill cheal Parlamento, di provvedere, ove sia trascor-so un certo termine. Malauguratame!I1te quiSIÎindica un termine di venti giorni, cioè cin-que gio.rni 'in pill di quanto è previsto dalnostro. Regolamento. Nasce quindi per me illdovere di sottoporre la questione al~a Giun-ta prer m Regolamento.

NatUlralmente, dat1a ll'impo¡I'tama dal prov-vedimento, non .intendo che ciò possa COSlti.tuire un pretesto per dif:6erÌlre Ja so[ledtacondusdone della discussione in co.rso.

So.spendo quindi per .il mo.mento il prose-gU'Í1merutodeNa d1Jscussione di questo dise~gno dli legge. Per dOlt11aJD.:Ìmattilna sarà COIn-vocata la Giunta per il Regolamento, le sot-toporremo questo caso e, srCu1:Ïlte'anche leCommissitmi competent:i per quan;io Je 'ôon-cerne e per lIa potestà di eIlle'ndamerutro o

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ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

meno, vedremo oame proceœere 1mmodo chenon n:as'CaThOsu questo pDovv,e¡dilmtento p.Te~'Í,eSlti di nartUJ:r.a costÏituz'ÌoJl:aLeo ,di altro ,ge-nere che ne d!mpedisca:ITo Il'clìficaoe !Í1u,nZliOJIlia-mento 'Û re{f1i~caJceentraJta in '~Ìlgore.

Domal11d illaJtt1Ìma si pj¡unirà la GiuJThta :per

'il Regolamento ,e iJJJelpomeI1i¡ggio di ,c1ollTIalIlisì Il'iprendelrà, senza che venga diffmta al-

k oafuende greche o aH',a:nJ1Jo prossdmo, lad'iscussiÌloJl:e. ~

Inversione dell'ordine del giorno

P R E S I D E N T E. Non essendo amco-

'ra pervenuto da pall'te delila CommilsSiÌJOIIle,che file ha uLtimato l'esame poClhi mÏiruuiti:fa,fI testa del dlÌ!segno di }egge n. lOIS, i1s0riJt¡t0

al s.eoondo pu:nJ1Jo:de11'Qvdine deil gilOimo e re.ca:nte: «Ooov;ers1IOne in legge, con modlifka.ZiOllli, del decrClto-legge 29 ottobre 1977, ml~

mero 798, COiD.œr.nen!tea'a diSltÌi11a:zJÏiOlIleaJgelVO~Ialta di paiate », dÌ!spoiD.gonawerslÍone dcll'oc~dilI1!edetl giomo /ThelSlellllSOche si proœda alladisCUSSliloDJedel dise,gno di legge n. 4, iscritto

al terzo pUIllitO,deŒl'OJ1d!inediet1 giœm:o.Non lessendovi ossenl1aZJÌoni,così I1eISItasita.

b11irto.

Seguito della discussione del disegno dilegge:

ti: Norme per la tutela dell'uguaglianza tra isessi» (4), d'iniziativa del senatore Roma-gnoli Carettoni Tullia

Approvazione, con modificazioni, con ilseguente titolo: «Abrogazione della rile~vanza penale della causa d'onore»

P R E S I D E N T E. L'ordm.e delgilorr-no reca la -cLiIscuss'lOŒ1!edell dilsegno di 'regge:{( Noville per La tutela deU'uguagHanza ¡trai 'Sessi »', d'inqzmt'ÌJVadel ,senlatQre Tuma Ro-magn()!J¡iCaretUOllIi.

Non eSSlellidoVlÌ¡isarit¡tli a pa:rŒar.enletJ1l1adi-scussione generale, do la parola al relatore.

G O Z Z I N I, relatore. Si'gllor P¡l1es~de.n-te,IN. re1atore si II1Ïime1:Jte a¡}i1:a :rel¡azrone saI1Ìl1Jta.

Vorred però chiedere una breve sospen.sione per far avvert:Ì/re ill ,Pmsidente delLa 2"CommÍss~O'll1eche è i¡m¡pegnato altrove.

P R E S I D E N T E. Non eSls:endO'Vlios~servazioni, la richiesta è accolta.

La 'SedUJtaè 'sospesa.

(La seduta, sospesa allu, ore 18,25, è ri-presa alle ore 18,35).

Presidenza del vice presidente C A T E L L A N I

P R E S I D E N T E. Ra facoltà ebtpa'r-lare ml MmiSltm ,di graz1.a e gtusil:izda.

B O N I F A C I O, ministro ái grazia egiustizia. Signar PJ1e¡sidente, onore'VlQllii.seam-tori, nella seduta deil 9 miOvembre mIGOIVIeIr~:110espresse l'opÌ'llIiOiD.eIOhe, pure eSlS'emldoIlle.œssarÎo un momooto di p]£lessÌ!o:rue,si d'Oves-se Tap1damelllJte prooedrere a¡]J.acall1loo1laziollleda:D1a n08'vra ~egislazione penalLe .del .residuo~ Ja ri!1evanza.del oosddc1eútoonore SielS5UJa-le ~ di una concez~one soda/le risa!eaJJte atempi ris;petlto ,ai qualJ .la aresaha mOll'ale eciviJe dJeJ.nostro paese ha dìeails.ametnlte 'Vol-

talto 'Pa:gin<:\..

Il diba,ttito svoltosi 1n quel11a seduta, lavoLontà lespressa da tUItti i Groppi di .acco-gldJere I}e proposte formulate da.lù.a ls,eIllJa1JI1ÌœCareú1Jollii, 1'iJffipegno a prooedeme Iiin temp,}

brevÌJs.sdmi almappr.ofond1I111e1DitlOdi ,all,ouni

aspetti prob1ematiicit: tutt'O dò tgJià .coSl11Íitui~va ,segno paJeSle e ,non equi\l1Û1colCLet11a re~spolliSalbi.le a1JtenZ\Ìlomeportata daJ Se11latJOsuŒn tema che per ill suo cOllltemuto,e 'pier }lsuo silgnifìka1Jo è di p.aI1tiœlar:e 'I1M1Ïievo.

Varcle volte ho espresso Œ''Üpbll1ÍOi11Je.ohe èormai 'tempo di aggredilire 'La pavte speaj¡,dedel cornee penalle per I1enderi1a piÙ adeguataaUe profonde 'Íms>foI1ffia'ZÌQlllIisub1te daLla 00-

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VII LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 9359 ~

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

stra 'sooietà. Nulla Ipiù de1!1a legge pEma,leesprime ti vail.ori :che caratterie.zamJo UiIl 'P'e~¡riada stoI1ioo 'e la geralI'chia ilwLla qUatte ess.isi cOl~locaJno; ,s'e .questa è Ulna verità tamJtoevtiJdentedia non ,aver b.is.ogm.o di dimost\I"a-zione al1CU1lla,dabbi'amo PU1le cOIllvÎJnœroi .oheH tuttora vi¡geTIJte codiiœ piem\lle ,I1Î!speochiauna realtà che non è più la nas.tra: all'ispi-razÍlone autocit~riJa del regime p01i.t1Ì1oodlell-l'epoca si contrappone la nost,ra COISI1:ÜltUztO-ne con li 'SUOlifC)Illjdiamen1aillipl'ÎmiCÌpiÍieLil1lilber-tà e di demacrazia, eLi 'eguagLianza 'Sootlaln-Úalle; ad una conœZJkme dJe¡l}a V/nta iSodaleche ,pri:vHegta:va i bend <connessi ad Ulna ¡Î!deo.logia di discr:iminazione economica e di, emar-ginazione si contrappone una ideologia co-stituzionale che, ponendo al centro dell' or-dinamento la dignità dell'uomo, privilegiai valori di fondo che Idi questo !SonoJa diretta o. 'ÌlnclÏ,retta es.presiS1cme: aIll~afun.zione di: mera oons:ervazione assegnata alct1I1ÎJtto'Si contnappoTI!e una diiV1etr:safun'ZJÍJonevallta ail PŒ"OlIlUoiVJimentod€l~la sooietà; ,a¡]laprotezdone qualSIÌ esclusiva di mt:eressi ;Îln-di1vidU'ailis:tioi s:i oontrappOll1ie l',esigenza dii ap-prestare adeguaJ1:a pI1otezione alIJJClhe[ag¡Lidln-teI1ess:i diffuSli,; ai val'ori propri di Ulna sode-tà struHc.a e so.SltanZÏ'allmente agIT'ioola si con~trappongOll1o i 'V1aŒOIl1iche emengono dia Ulna50c1età dàJnamioa e ii'll aammÎlno.

Tut:to dò nain può non i:ndurOÌi, Oil1JOI1wolisenatonì, a 'VaJlutalre con aUemzilone Œia,nleces-si,tà sempœ più presS'aIlIte di una Inifomna ge-

nemle :aliLaquall'e è tempo di plOrre mano. EtUlttaVii1a,se :ai si 'Oiff.re l'occas.Î'OIllle di 'elldmi~

nare dal codice, senza attendere i tempi nonbrevi di una sua totale revìisilone, ,la pan:''Ìepiù eViidente ddla sUla 'arcaiaÌità, non dQibbia~ma fra¡PpoI're remare, gÎlacchè an:ahe mlter-v:entli parZJiaJ:i possono 'acqui.sta,re un mile~vante SIignifìkatü e cos:tÏltui'I1e li'l se¡~ delformars:i .dii Ulna Violontà poH.ltica voûlta alllIl!e-oessario l1Íinnovamel1Jto deŒla 1egilsLaziO!l1e.

lin qUlesiJa ,pro~pettiva acquiSltano un pamt:i-C'OlIare si'g¡ni£Î1Cato Je V:~oende del dÎ!segno dilegge 1m esame. L'illlÍZJÎJatÌiVadelUa Slenatniœ

RomagnoLi GarettollJi era voha, con 'UIllla:se-de di artkOIlate e Sl1gnÎ!£j¡ca1i'V1e.proposte, a

rÍmuoV!eJ1e aI1cUll1ienorme di dÎJSiCl1imilI1JaZJ1onediretta 'O '1ndiI'letta ali danni deLla d011lI1lae

dunque a favOIÙ:œ 1',effetti'V1ÎJtàdi qruel pr:i.."'1-cipio di paniltà 'tra i sessi .che, scri1Jto J.lI~Lk\.noSit,ra CostiÌltuz!ÎJone, fa:tlkosameTht~, 'moho

f8JtiÌ'cosament'e ,sollo ,Î!n 'am'Dli Iletcemtli ha ,oo~m1ndato a fars:i stmda nelle nosltme ¡~eggi enella realtà quotidiana. MaLte delle propo~s1,eformu:lat!edmquell .di,scgnodi ILeg~ 'SIO/110

s1é\1tesuperate da 's.opI1~vvenu.ti interventi le.gis.lativi:, e di dò dabbÎJa.mo Itu1JmraŒlegmrcie si :palllegra, 1000edo, ¡la stessa pf/o:pcmeIJJtecui V'a Iri,cOllI01SC:iUtlO'ill merito di11aJVereŒntra-preso una generosa ed impegnata battaglia.

Delle originarie proposte sopravvivonopemiò qU'eHe .cOlllcetJ1nentdl'albrogaZJione de,l-l'articolo 587 (omicidio e lesione personalea causa d'onore) e dell'articolo 544 (il cosid-de1Jtü matr.ÌlmonÌo rip.ara!tolre) l'Ul1!a e l'.a¡]Jt,ranorma strumenti certo di sopraffazione del-iJa donna.

Ndl'otiÌlÌloa in oui ill oosegm.o dii ilegge simuoveva. la proposta giust'alrne:nte sii 'Lilmilta-va aLFabrogaz.10ne di queste sOiIe due fd1sp'o~simoni. Ma dil Senato ~ e qui s:ta ill palntilCo,

la>œ s.ignid.ìica!to delle VlÌ!oendieptmceldur.a¡l~ diquesta legge ~ trovando alI suo esame diuenorme che dalIJJno'n11lile\llOall.costitddiet:toonolresessual'e. ha ,ritenuto .che l'dlI1lûewoo,torisa-namOI1edovesse 'es.sere più ampi'o, taile da,cancellrure dailila!legge penal,e ogni dispOisi~il()-ne ispiiI'ata é\I~lalogica conll!es.sla aUa vallulta-zÌone di quelll'()jllJore che la nostIra coodell1-za moder-ilia respinge. Questa, come è Incito,è 's:tata :la !11ll1easu,ggwilta daŒlo'slt,essoGaver-no a.ttraverso ,la presentazione, IJJdtJ:a s.eduta.del 9 I1JQIV'embre,di' approipI1i1atlierll€tnœamelIl-ti .che hanno 'pOli COS\t]t11:1tooggetto di am-piü esame in Siede di Commissione; skchèog~i la proposta, vah.1:ûata 11Ielsuo compŒes-so, non riguavda più ~ IC megliio InmI ¡rj.gUJail"da sO'lo ~ 'l'eHmmazi,ome dd nOTime ohe

di\rettamelrlte 'o IÎlndi:rettamente dÎ!S'oI1imÌiIliava~

no la dOlllI1Ja,ma 'I1InobÏiettivo più :ampio. NOtTIcredo che si .debbanlO ancorasp.endere pa-.role 'sUlI sÌ!gn:iJficruto ,ohe assume ¡}',abmgaZ1Ì\o-

ne dëH' artlcoIlo 587. Questa dWSpOS1ZJÎJOiIle~davvero ,€ImblemaltJica di un mOlndo ,che IDiOInè piÙ .:Llnostro mondo. La ,naSItra üÜisdenzamamie ri,f:iU!ta crutegonÏicamente la supposi-7ione che r ODore deLla pers.ona sila oollegalt.oalla condotta S:e1SSiUatl<edei propri cO'ng¡iuTI!ti.

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Sellato della Repubblica ~ 9360 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 19772l4a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Può 'anche essere veJ:1Oche, pur nell mart:u-rare di U:DJadivers.a c.osoieI1lZa socrlJaI1e,p:e.r~S'1S1taJJ\ospecie wn alcune zone del paese 1<IJIl-'Üchi e resis,temrti pregiudiZli, ma è proprio.compito del 'legisilatore ccmtdbUlÌJre a com-oauterl:i, negando ad essi ogmä positivo re fa-vorevole rilievo, giacchè proprio per questavia }.a Legge assolve al compito suo p,roprtÌ!o,che è anche quello .di 'SoIl1ecitare e iI1afforza-re qUleUe 'spinte soaiaJ]¡i che siÍ'all'o vo1te atraguardi ,di più moderna dvHtà.

Finchè rIa Œegge aff.el'ma, n'ella soLerm]tàdell,la sua f,ormulaZÌlOI1e, che 1'0IIlore deUapersona è 'legato alI oonretto cœnpontaa:neI1ltos.essualle ,del coniuge, deDla figJrua, dclla .so-r.eJllia,fÏ¡nchè ,tuuto queSito aocade iSlilalLiJmentaJa pos,siibiJlätà dii ,diSltorte ed inJOÌvi:HvalUlta-Úoni sociali. Ma 'C'è di piÚ; 1'j¡J:1dsonÌletà dell-~a pena si 'Ìnaduoe iin Ulna I1ÌIpUlgJ1lalltegerar-chita ,di va'tori. Qui l'Oll'OIfe ISíeSiSUlat1eprevaJesul bene della mUa; hasta questa IOOnstata-zione per COIllVi]noeiI1ciche 11'aI1t:ÎtcoiLo587 sipone addkitrtura ;iJncOIntrasto con la ben di-versa gemrchia di valori che emerge cLa1l1aCé\!rta cOSitJÏt:uziona!lc.

L'rubrogazione delll'artli<aol.o 592, cOlIlla con-seguente espaDisione del disposto cLeLI'lartLi~colo 591, è ovv1ameJ.1!te strettamente ~-sa aille ragioni che gÏ'USJtif.1oaa:ro J"aibrog¡a.zdo-

ne d:èH'anbkoi1o 587. Più complessi ¡probloolÌha paSIto aIlla .commissiol1le e pone aIlI'As-semblea Ilia lievisi!ODJe ,deJJl'a:I1ticolo 578. QuillOl1lè Siembr.arto OppOJ1tllmo proctedere ad unaradd,caJle abrogazione. Per l'dmfuntidd'ÌJo ¡SIièeliminato ogm¡i trattalmento di cle.rIl¡elŒa per

'le pe¡rs'OŒl!e,diverse dalla malore, ma si è ri-toouto che per questa :noTI!può non d.aJrsirj,1iJevo aJi10 statû soggettivo OOS.tÌlÚl1IÍJtodagfalve turbamenJto che lIle riduca la cé\!paoiltÜ

di intendere le ,di vœer.e. L'.eqWtà di quesl1:asOiI'11:zJilOil1ie :emerge chÌ!aromelllVe se solo <SiÍJcQ!n-

sidera che, .ove l'articolo 578 fosse sta,to sic

et simpliciter abrogato, sa¡r,ebhe divenuto aIp-plIDcabile anche per la madre -l'arotJioolo 577,n. 1, eon ,LaOODJseguente pen¡a deJà'ergastolo.

III Governo cOlI1idiVlidela sostaJnZa de1Ja di-soiplma così comeptrQpOsta c1aJilia CornrnÎ!s-silOne,ma, aocog\J:iJendoanohe un ,ÌII1IV1ÍItio'I1iJvol-

t.o al senatore AgI'imi ID 'sedie dii CommiISlSio-ne ad un approfœdito 'studio degLi aspet-

ti 'tecn:1oi, r.iJtilene che sia proferibi:le UlnaformulaziOJ.1Je diversa del 'nuovo testo del-l'aI'tic0l1o 578 e .cioè la chié\!ra cOll1:f;1gu¡raz1o-ne di una ipotesi autOl!lJoma di lrealto ,anzichèdii una ciI'costoo:zJa ati!enuante del deli:tto diomicidi'o.

La 'sollu:z¡ione'Proposta daDta CommÍissiJOine,infatti, ,post.o che V'einga:imtesa e intellpveta-ta secando lIa letterale fOllmU!lazÍOInedallarubrica, .sul che può cadere qUa1lche d'11bhio,presenta ,la oaraiterÌlSltica di ,1aso:Ì1areID og¡nj-caso 'illfatt.o oommessa d~Ha madre J1IelH'am.bita deùfomÍioiœo, 00ln H veI'1£ÍJcarrsi sul pia-no praroico cLirukune oonSleguenze che è op-po.rtumo tenere pr:esenti. In primo Œuogo, laa1JteiIllUaJ!1tepreV'Í&ta dal IlJUO'V>Otesto d.eJl'arrti.cOllo 578 potJr.ebbe fOlm:ra,re 'Oggetto di Cœlì-pa:rtooiip'aZlÍone COIIl Je alggnavG\ill't:1 'Con1!lLI1Ì',

eventuallmente presootli nrel caso ÌIr1'Specie,o ,anche eon ¡la lœoiŒwa, lIe quailti portirebbe.1:1oes.sere ri:tenU!te prev.allent'i .o eq.1.1Ì'vaLentIÍ1C00nl'attenuante deŒl'alrtilcOIlo578, eon iliac'Onse.guenza che }a madre sarebbe punÍ¡ta ICODl',ergas.tolo 'Oçcml!unque ,COinlIa ,reolusione fi-.rI10ta 21 .anni. In secondo <luogo ¡La,sussIsten-za deDla drcostanza ex a:rtkoJo 578 n;QIndm-pooirebbe che ,illreato fosse da cOlI1istid~a::rea vari effetti come omicidio. Si pensi, a ti-tolo ,esempldi£ioa¡ttvo, afIlia dumta delLla ou-stadia preventiva fino alla conclusione delgjJU!diziodi primo grado. Hno a queSIto ma-mento '5'UlHadete:rm:iJnazione deŒJ:apena 'I1ille.valThtea norma dell disposto dell"aI1tdJcdlo272non potvebbe avere ,alouna ¡ÌinaiJdeœa lla cirocosté\!llZaattenuante speciaLe ila CUlisus.sisten-za non poúreb be assumere rilHervoprima delsuo Ticon'Oscimento a1meno OOin1a ,SleiDl1Jem.za di primo .grado. ,Si penSl1 ,oo.oora .a11a'li-bertà prO'Vv:isonia che non potrebbe ess.erecooœssa .a:l.ladOlIDa per il ,dilspoSit:odelbl'ar-tjoolo primo de/lila 'legge n. 152 del 1975, laquail:e appunto Inon :prevede .la LibeI'tà prov-vÍ's.oria per dl ¡reato prev:isto daM'aJJ:1ticOlLo575

Gli esposti 'ID,oOlDlvenientisono SlUipemûidalla formulaJZÍione di una alUtOlIliOima.i'PotesicI'Í!miinosa che confLgu;ra un reato proprioin quanto commesso dé\!Uasola ma:dœ. Pernon féllr beneficiaiI'e i 'COI1Jco.nr:e:ntlÌdeLLami.nore e.rutità deJ'1apena ;pnevj'S:taa favore del-Ja madre, è suffiiciente aggiungere una pre-

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Senato della Repubblica ~ 9361 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

visione specifioa per J'ipobesd di ooncorsoche, m deroga aW1a pre\l'tsd.otne de¡}J'amtilcolo117, Sltabi1i:sca d:]!e ad 'concor.renti nel IDeato

si app1ilcano l1e dÌJs¡posjzioni 'rela:tirv:e ,a)LI'omi~cidÌJo. In tall modo si 'conserva l,a 'stmtturagiuridica de1!l'attua1e nlOrmativa deLI'.aœtdlco-Jo 578 che è fondata sullia cOln:fiÌJgurazii()(lJ'ediun autonlOmo Ireato ,e Sill una par:tJioolrurediS'oiplma per i cOIDIcorrenti, mutoodo perì'>profondamente .Je sœl1Je po1itk:he e qUlÎlIlidliiwntenuti dei1!le norme vigentL.

I senatOlri ll'J.co1'der.aDJlloche, ÌJn riJ£eœimen-10 'all'ahmgaziolDie dell'articolo 584, che pre-v,ede come speoi,aJ1e causa di es1JÍlnZÌJonededdeHtti contro ILa libeI1tà 'seSisUJalle,,del deLLi~t.o di OOI1ruZJÎOlDiedi minorenne, dei deJ1:iitidl sotrtra2'JÌJO\l1ie,di ,cui a¡gli ar.ticodi 573 e 574,11 matrimonio :lira autore del reato e ¡perso-na offesa, 111GOV1eI'110av.eva ¡proposto una

so\llU7'Jone che ,ConSelDitÍ'SSleuna possib.iilitàtemporaneamente limitata di 1íemissiÍnne dcl-

'1a querela, ora per alcuni di qUiei reaItIÌ noncOlIl'sentlÎta.

P,rood:endo atto delle pI'eooClUpazÌJoniespres:se ,daHa Commissione in or.dJil!1le<all lri~

sohÌio ohe per questa v:Ìa s,arebbe Istata m-trodotta la possi!hHÌJtà di press&OIni,ohe pe-raltro non SOiDiOdell tutto escluse dal momen-to che possono pur sempre eSSlere es:erairtaJteprima della pno¡poS'izÌIOinedella quer:ella, <co-munque pnmdoodo atto di ciò 'e 'Theilioon-lempo dappooohè ia }Jifobllema dÌ! fondo è-di nOll scoraggiare la oosiJiJtUZÌlone,di unafamigJ.ia attmV1erso un pesa:n1Je ]ll1t<er.vel1Jtopenale, prendendo avt.o delriJnV1ÌJtoCOiDitoouto.neilil<a stessa 'rel'az'iIO:IIJe del sleJI1<atore Goz:zIDn.i,

il GovemoSIÌ propOlI1:e di approfondire ildelicato tema deUa dÌ!saiJp.Jilln:ade:1LatiItol1:a-rHà della quer.cla.

Signor Presidente, onorevoli senator-i, ore-do che 'Ci aco1ngÏ'amo questa sera a somiVlelreuna pagina che sarà 'I"ùcordata Icome un COIl1-tributo notevole ad un indirizzo volto ad ade-

guare lil nostro oI1di'Diamemtoai tempi Œ1IU'Oviche stiamo VlÌJVendo.A11Jœ,malrt:e 'al1tre ¡pagi-ne dovremo scrivere e dal voto di oggideve nascere l'impegno ad uDla più ,a¡mpiaopera di 1111l'llovamen¡todelLa I1!OSi1Jrawegi:sŒa-z:Îone.

P R E S 1 D E N T E. P,assiÍ:ronoalI' esa~me degli articoli nel testo proposto dallaCommissiOll1e. Se ne dia lettura.

B A L B O, segretario:

Art. 1.

Gli articoli 544, 587 e 592 del codice pe-nale sono abrogati.

B E N E D E T T I. Domando ,di pa:r11areper dichia¡raziooe diJ voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha f:acœtà.

B E N E D E T T I. Signor PII1es.id'ffi1te,onorevoli cOlHeghi, onorevole Mmistoo, noicomunis,td cOŒlsÍtderiam.o ['.abrogaZJiOI1e deùlenorme penali sllLImat11imODiÌlOcosiddetto ifÌ-pamtor.e, ,sul delitto ,commes'SO la caUSIa dionore ~nel 1atmetto causa honoris, ma iopref.emirei dir.e honoris causa, quasi a deli-neare una 'SQI1t1adi ¡laurea in assassiI1lio) sul-l'abba,ndono dì Illeonato per Ila stessa 'causa,come d'LevaI1lte con1mibuto a1ll'lUJl,teriore e:vo~IUZJionedi qudla lmea dì pollitka ,della fa-miglia che da 'anni, I1JÜInsenza diffj¡cohà eresÌ!stenze, si sta affermando so¡prattut1Jo perl'iÏmpegno del movimento femmmle e deJlle.masse popolari TIleIIpiù vasto quadro ,di unobiettivo pol:ûtioo di l1iforma deliLestrutturee del .costume deNianostra società OÏJviire.

Per questo œ:gistrÌJamo corne fatto pos:irti-vo ;1'UD!itàreaJiÏ.zzatas.i su questi 'PIiOblea:nidopo ohe til primo dibattito ,in OommÍlSSio-ne ci aveva viSito di nocesSiÌltà siOhier.art:i.,main mÌ:nomn:z.a, COI1Jtrola ]JIfQ'POSlt.adi st!f.a:laioavamzatla e soste.nutJa 'ÌJn CommiiSiSiÍonedalGroppo democristiano 'e poi in AuLa ir:eSipÍl1l-ta con il contributo de1lo \Stesso Gruppo.

Per lIa 'relazilOiDies:ul progetto del codliœRocco ~ affronto ,adesso ID pa!1tiÌlcoLarelamaJt'e,ria defÌlDiita :dall'artilcüi1o 1 ~ M matri-monio !fipara'ÌlOll'e è «UI1l fatto di coll'valida-7jone che faoiHJta 1'as.ooSlto ,delle famig1:ile )\.Il !fa.ffron to con la d¡efiniZiione contenuta nelpl1Ogetto del ,codice Zall'alfdeJ.lli ~ «la piùgra:lJ1de ripar.a7JÏ!Oneche <l'uorno possa dare,alla dOlI1Jla da IUJi disOlIIDrata» ~ ci aiuta

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Senato della Repubblica ~ 9362 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

a cogliiere ll'.introccÏo tma J'ideo1iOigÏ!adei1l'OIIlO"re e 'la filosofiia ,deHa sltabillizzaziOtl1Je fami~liare come un momemtodi qUielLlairellaarlonedi continuità pur ne1Jla rottura tra Stato li-lJeraJ,e ,e Stato fascista orilllali 'acquis:ita adJ1econclusioni daLla moderna Sitorlografla.

È per questo che il nostro discorso, nelmomento ,j¡noui diohiaro ]1 nosltro pieno ron-senso a:II'art'ÎicOllo 1, vuoI privlillel?Jiare d va~lod rkonosCÍluti aHa famÏigilœa daLla COSl1JÍ\tu-:tiOlne che è nata ID posizÎ!oDle di ,roltItu.ra ver-so gli orOOnal1I1en'ti e dcHa Sta:to £aSOJJsta edello Stato liitberale prefas.oÏiSi1Ja.

Ci si offre così l'opportunità dJi.vet1i£j¡ca:ree sperimentare anche S'tl questo ,te~reno quel-la che è SItMa più vo.1te deHnJÍita la «'Lungi-m'Íranza» d'el legiSlla!tOlre coSltj¡tuente -iba-lÌ1ooo.

È proprio vero che noi operiamo UJDJa'00ll-tÌinua l'Iiscoperta deLla COSitÎ!tuZJÌOnema:no amano che vengcmo aV3lThtJÏDlel paese ILeil!Ottedemocratiche. Il modello ,cosrt!Í!tum<m8llesulqua:le e per jI}quale si oono mossi id movi-mento di ri,forma ,e ,La Illuova '}¡e¡gi:Sl1aziOlIlefamiLiare è queLlo del1a famigilii:a oome cen-t ra ,di affetti e di sentimeruti. È 'S!UquesctaUnea che va :rioe:r.cato ~ io V.OfI'J.1eÍmre me.glio si arresta ~ il favor matrimonii e lostesso favor legitimitatis, pur lI'eso I1IOOeISsa.rio da eSÍJgenze di certezza ,del œiJr.:iltto.

Ecco per.ehè con ~'abrogazione detlla illiOlI'-ma sul cosiddetto matrimO'n~o ripa:rartoI'le, omeglio sull matrimaniO' oosÎ!ddettiO II1ÍIpair.a:to-re, togliamo di mezza un ai1Jtro reSlkllUo del-l'idooti£icazione tra :dolIDa e ,oûÙ,pa, esaspe-rata s'rno a far cO'inoidere ii1 ,disOinOlI'eMIadonna anche con la violenza ca,male da leisubita. Per questo abhiamo apprezzMo l'at-teggiamento del Governo (Ille ha paI1la1:o po-,co fa :1'o.norevOlle minrs,tro BOI11iÍtfacio) che

ha nitirato illl Commissione l'ennendamenltoche 'tendeva a modificare, diù.ata:ndOlllle i tem-pi, l'irr.evocabill'Îltà della querela pelI' i de-litti contro 'la IdtbeJ1tà sessuale. PO'l'se nonvoleva essenlo, onorevole Ministro, s~amod'accordo, ma poteva ap.parire .come Uill sur-rogato del ma.trimanio riparatol1e. Fm il'al-

tro arvrebbe reso più fad¡le le certamentemeno responsabile, 'anche se le pressioni ,del-le quaLi lei ha parla:to. possono ;permaiIlJere,

l'eserciziO' del ,d¡jJI1Ì!ttodi quere}a rununa ma~reria così deJ1ica¡ta.Se mai ipeo:liSiiarnoche ilproblema che ne emerge (i1'OlI'ilevava TIelcor-so del dibat¡ti,to 1m Commissione la nosrtracompagna senatrice GigHa Tedesoo ailJlaqua-le voglio riconoscere il ¡primato di questaidea) potrà comportaœ una 'approfondiltal'Iiflessione ~ nella riconsiderazione generaledelila materia aÙlla quaLe faooVla rifer.Ì1neIIlttoanche l'on'Orevole MinÌ!stro ~ suLla !pOSisÎibi-

lità o meno .di abbaS/sare illl WimJJte di ¡etàCQl11partl~b:ille'Con i],atÍltolarità esclusi 'Va ,deil di~

ritto di querela. A !tanto potI1emmo esSletreincoraggiati dat! fenomeno ,dJe1Jlapiù ,rap.idamaturazione fisi'Opsilchica e qumdi dd1a pittrap.ida acqui:siz::i¡one di caipa:a1tà ghwidilca.

Pertanto ,il clisoors.o di fondo, oome pr.Íi1TIopunto, è l'abrogaziJO\Il\e ,di questo is1rl!tuto bail"bal'ÍlCo del Testo, lo sotto1iDJeO, sconosciwtoaHe alltre ~egi'sl.a.zi:iOini'europee. Ma Il'abroga-zione è condiziOl11e neoessada e Thon 'Suffi-doote; e qui c'è un nodo da afifirOiI1Jtare.PJ:'Û'-prio perchè con essa S'i vuo1Je rimuovere,con1e v'Ogl¡;iamo ~imuoveI'le, UI11']JIeniooloSiOiÍin-c()ra:.ggiam~lj)o alla 'VIidIenza OOlI1l1Jro¡Ja don-

na, tI dilscors:o di .fondo è a'11lchee ,s.opmttu.t-to quel:1o dcl ,oome affrontare queSito pro-blema, questo .tipo di vÎiolenza. Dobhii8l1TIo.l!I1IarHiza:re le nume f.Ol1IDe (pIlendiamo 'VO-l,entieri arto deHe coS'e mOllto opportUllle che

'sono state dette da:œonorevo1e Ministro) an-che per œrœ.re di ca¡piJre le combattere Hpiù generale problema dei11a viÍ!OIJ.ooza[}Je:!'£1'0-stro 'Palese. È da quella ool1Jtro le doniIlCche Sii può .rJiœ:vare 'Un dato, se II1cmrI dato,si11ìtomatÎ!co ,del nuovo che dobbiJamo sfo['-za:rci di esplOtr~re e di oapj¡r.e.

NOli 1egÍiSila>touisoprattutto ahbiamo 1a ne-cessità, rI dovere di oapire fino iÎIIl fondodò .ohe di ThUOVOpuò es'wrvJ ion og¡nd com-p01I'tamento amooSlO.oÍaIe.D()Ibbilamo cogffiÎlereanche i più ¡lonrtani moventd e d £iIlli di que-sta violenza di oggi, iÎ nurneroSIÍ particolaripelrchè delila proiezione dd tante volO1Illtà or,i.ffilmaJrl: OOl1t.robeni essenziaLi come la 'VIita,J.a 1ibe.rtà e ila libwtà sessua1e. Mi: augurodi non sbag1iJane S'e perIIso e qUÎindi sommes-saammte dico clIe nelLa 'V'idlenza contI1o lad>Oill.lIlJac'è un eJ.lemeThtorivelatore di più ge-nerald. fenomend, forse perchè attraverso la

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Senato della Repubblica ~ 9363 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

emanCÏipa:zJioœ dellla d<m1lJapassa e si af.fer-ma una diversa 'Mea, iUna diveI1Sia org3JI]iz-zazione della famiglcita e delUa sodetà, pire-messe ldi vaJLori:,atti a contI1astla:re il domi-nio delie sottocultuœ deHa I1IUovadelitnqUJe!O.-za. Penso ad tanti episo,di di violenza digruppo contro 'la dorma, aiLLaSCo,TIlCeI1tantedimensione che 1a pratdica, spesso, ,anche subase 'spontaJ1JeisItÎ'ca,dell gruppo mira 'ad as-<;umere sotto j¡l pro£tlo, antropologico e ori-mmo,logko, quasi delmeando un soggettocr1mj¡nale coMettiV'O.

Mi rendo ben conto dei problemi e .deiconseguenti ris.chi che sim~le affer.mallOlllepuò fD're per porre ,S'otton pmfil10 dellapersonalità deJl]a respanSlabÌlHtà ¡penal1e,manan posso fame a meno di consrderare ,illTap-por-to tra i modelLi, magami dmpmvVlÌls:ati,del gruppo e que:Llio.rganiz:zJatilinvece delHallluova crimmaldrtà. C'è im comune :ill Itetlliba-'!ivo obiettivo, se iThonH rÎ!su~tJa1Jo,di .dimirnuJ-'re ;le 'responsahiJ1ità peI'Sona1rl.,l'area ldeilCOll-corso mamIe, più SpeSiSOi'J]cOlllsapeVloilmen-te []'eHa Ilogica cO'J1Let,tivadel g1I1UPPO,ID for-ma più 'l'azi.omale ncll' organÌzzC!lta program-maz&one ,del crimÍine.

Basta nilfletrere .un po' su queslte cose, lI1iOicrediamo, per convincersi di quanto <g¡Î!alIle-cess,aiI1iail'e1imi'l1'az1onedeù:1enorme ,sul ma-trÌlrnonio IriparaJtOlre e sul .deHttJo Id"Ollore.seppure soiltJant'O'come premessa di un pillampio discorso che tocca ,da V'Lemo aID!chela ariS:Ï che diliIliOstI10paese 'attraVJerSla. Sia-mo tutti d'accordo, si tratta di UiIlJa'Œisianche di valol1i ohe ci ¡mduae a ritV:ederemoùJi s.chemi determiil1iistid propI1i .di unaepoca nella quale le origini del movimentosocialista 'si comonde:vano jn parte con quel.le dell pensiero pOS'~tiV'ista.È ll1€1oessariorl..fLettere su queste .cose per loapÌlre meglioguanto sia sdagumta e dannosa quell'j¡dJeadeil doV'ere ucddere, che è pl fondamento,')ub-cui1turale del de1Ïitto d'Qnore e quantos~a preoccupalIlte l'aumento registrato mglitr]¡tÎil11ianni dei prooesSli per omiotdio o perlesioni a .causa d'OiIlol1e.Se tra v:ecchia eln;uO'Va'de1Ïtnquenza per.siste un momeDlto disaMatU!ra :da indirvidua:re nel oomUDIe moor-so altla v,iolem:a, Ul1ia ,cos'a è Icerta però epiù co1pisce: ila l1!U.ovavioLenza werre assUiIl-

ta come valœe .a!lternativo sempre, se \nonaddirittura preva!1enûe ¡rispetto ad ogni aLtrobene essenz1ale. E questa ~ [};OIl dimenti-ch:Uarnolo (basta pensare agli a:ssasSÎll1iÎpercampione) ~ è anche ;una ,ddle cmgIDe ditnasmissdone del tterI1Orismo eversiVlO.

LI deHtto .d'onore è stato defilllÌlto un de-litto 'Pl1Ívillegilato 'Ü ~ vorrci aggiUiIlJgere ~

un quasi delitto, se 'DI«'I1Oma:nJÎsta» profes-sOIr Guama me ¡J,oconsente: ¡penSiiamo allarecente sentenza dehla Corte d'asS'ÎJse di: Mi-lano. Una cosa è certa: La lIlorma !Sull'orni-cidiio e lesiOI1Ji a causa .d'onore, dopo aJVe\rdelLillleato, COll ,il I1i:fe11imen:toal COIJJÜJuge,UiIlaastratta condizione di parità tra i sessi, £iIni-see per neutraí1izzaI1la intmducendo subitoJa pr.evisione del'la sorella e deLla £ilgLm. ,Laverità è che aDlche quando .a madre è ¡l'uo-mo, l'obiettivo è sempre la dorma e quellaidentificazJÍoIlJe ,tra donna e colpa, propriadell'idea der1a :iJJllegi:tt:imità, in sè, delila J:1eIla-Úone calmale della dOillna, se .pur TIIOn 1noCOiThfHtooaon la legge (pensiamo aiLla ¡re1a-ÚOille calmale dten:u1Ja dìliliegitrtima deUa £i¡~iao ,della sorena nub1H e rnaggiOlI'etIliIlli,pensia-mo a qUellla pOlV'era ragazza di Cuœo a.1laquale llIOI11fu oonrsent1to di divend.re madrredaL}a sua stessa madre).

Di qui rra 'I1eoesSiÍtà di abrogare, .ÎIl1stÌeo:necon il matrimonio riparato re, questa indul-genziaile figuna di rea1o" m COSliddJetto delllittod'OIllOiœ, c.osttrnilta oon l'impaJloatura di duedrcostanze a1Jte¡nuanti e punirta 0011 pena pre-vjJsta nel minimo in 8iIl!DJÌ'tire, tale che lIlelconcorso, di ,altre attenuanti ~ Je generichead esempio ~ ¡potrebbe addiI1Î\t'ÚUTatlroV3Ire

comodo mgresso :nell'a¡rea della sospens:Ì.OIIlecondizion;al1e.

SigI1iütr Presidente, onoreV'Ole MimistJro.,onorevoM COI11eghi,,la n:eaessità di e1rl.1milnarela causa d'OiTholre,che .a nos<tro giudizio è ilvero e propnio soggetloo 'attivo ~ so benedi usare una definiziO!t1e dmpropria ~ ditutte queSite figure per oosì dire CI1imiJnose,[(10nha posto problema a:liCUTI.oŒ1Jemmenoperl'a:broga~ilÜlne ,deW1a norma sU!lil'abbaindOiIlodi neonato. Sono quesre 'le cr:agiom del votofavorevole dell Gruppo comUiIlis1a, coerente-mente ad una poSlÏzÌiOllledi lotta su1Ja quale.siamo da sempre attesltaJti. (Applausi dallaestrer,na sinistra).

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Senato della Repubblica ~ 9364 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977

v

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

ROMAGNOLI CARETTONIT U L L I A. Domando di paml'are petr di-chiaraziODle di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha falcoiltà.

ROMAGNOLI CARETTONlT U L L I A. SÍignor Presidente, onorevoleMiniS:tro, Oillorev01icolleghi, salrò brevà;ssd:ma~ a nome del mÍ'o Gruppo ~ :anche peiJ.ìchèabbiamo parfLato molto di questi argomenti.A noi paœ che queHo ,che st,iwno per vota-re :abbia 'SQpmUUitto UiIl vailore ,di s:imboloperchè non c'è dubbio che, per illUJIDerosiche siaa10 'i casi 'ai quali Sii I1]feriscono gliarticoli del codiœ ,penaJe ŒDtamoore ;nonSOOO problemi che oOtÍinvolgOll1lo~ per mr-tuna ~ gra:nde parte delIla nostra rpopo}a-zione.

Questo che noi compiamo oggi però èun atto ,dj¡ ooerenza nei coolfronti .d<eI~1aCo-stituzione il'epubb1icana, nei confronti ,del di-ritto di famigHa che noi .srtessi qUiÍ 'albb1aa:noelahoratto ed approvato. È iÍI '11ÍiCODloscimen-to del1a reahà della pos'Íiñ10!11!eche o.ggi ladonna ha neilJla nostra sodletà; è .ill lI1i¡oo:I1io-soimento di una illuova oonœzrO\l1e dei ,DaIp-pO'rti i[]¡terper.sonaH; è 11a,responsahiŒizzamo-ne della persona; è ~ questa non certo unaconquista rooente del pensillero! ~ iÍ.11IfiiJneil

ri,cort1'OS.cÍmento che 'iJl prQPI1Ío OIJ.1JOIre,mpen-de dalle proprille azioni e non da1Le :az¡ilQlIlidi altri per congiunti che siano; è, alla fine,ancora una v:oha una tes¡timOOJliaillZadel ,ri-spetto che s&.deve aiLlapersona ed ¡aililiavitaumana nei cas¡i piÙ grarv:i dell'uso delle at-:ern.uanti peil' 'causa d'onore.

Cade finalme¡nre runooe una seI1ie di nor-me che sono state oggetto ,di 'imslÍiooe edi .schermo da palrte di alLtri popoLi :nei C'Üll1-fronti dellJ.1Jostropaese.

Queste. credo che sono l,e mgi¡oni dir ¡fOID.-do per cui :n¡OÍdobbiJamo compÍ!élioerd diessere fÌ!rnalm~e alrI1iVlama :queslto ;voto.

Se i:l Pres<iidente me /10'Consente, per nonriprendere poi la parola, vorrei ,dire che sonoanche d'accordo <corn.quemo che IliaCommis-sione ha staooidito per quanto ,rÍ.guélJ!"darat-tenualnte da ClO\I1\cederSi1:allla dOrJ:lInanel casodi irn.fa:ntircidi:o.A:nche se questo mio 'accolI'-

,do ~ mi scusi, PresJc:Lente, se alDJnun<OÍlo in

qualche modo N mio VlOtO~ deriva daJ. fat.to che io ~ dico io perchè ques;ta è un.amila persolD:alLe oo¡nViÍ!ruZJi'Ü<Ile~ 'Diten¡go chevivita.mo in un peIlÍodo di 1Jratnsizwne tra unaciviltà e un'a1tra, .:i!1 periodo di arisi cui fa-ceva giustamente riferiimento iÏll00I11egaBe-Thede-Hi Io, come donna, SemJtüals:sai v:i;voilsalto di qualiità per quanto rig'U!arda i pro-bLemi atti<nenti a11a ma:termirtà e aillI'apportotra la madre e figHro.A me paire ohe un paeseci\'lile dovrebbe vedere pÌ!utJtOlstO una 1ia::uea

I:n cui fosse poss:ibHe a tutte Je ailÌtaoonedi non aJrrÍ!vare mai lalla aberrazione delil''Íin-fcmticidio. Certo dovn~hbe 'essere poSlsÍibiile,come speI1iamo che tra breVle SlÍia,La '\llÍladelI-la cOiJ.1Jt1mccez,Í¡oJlJe,.la \'Ii'a di una giusta weg-ge sUIli'aborto che consenta aLla dœ1Illa dinon aTriVlare a:1 termine .di una gravid:anzaindesiderata. ALlora, se noi ravesSlÍlmo:questeco:ndiZ:LOil1i che, ahimè, norn. ,atbbiamo 'aJllcara,avremmo potuto abr.ogare tout court 'atJ.1Jah~

l'aI1t:koloche :ri¡gltaJrdaile attenuanti per nn-falntide1Ji,o.Ma :Di()i[]siamo Íil1¡questa <Q<mdi-zione ed è questa la ragione per la quale ioaccetto ~ e mi scuso se dico {{ io » ma ne hogià esposto Il,e ragioni ~ questa ¡propostad£ma Comm'Íiss'ÍJone.

Un'Ul1tima cQiJ.1Jstatazi¡()i[]e.Onrorevol1:i oOllie-ghi, credo dle IllOi'dovremmo fare qUlal10hebreVie rifles.sione su quest'a vkenda. SLamoabbaS'tam.z>aaill"ill'Í'modi urn cammimlO di pm-fonda modif1ca del costume itaLiano e deiriEless:i che ,ra tlrastormazione ¡di queSito 00-c;tume ha Il'eLLaIllorma .Ieg~sla1\i'V.a.Ed 'io are-do che dobbiamo tenere illl COIJ.1JtoLa 'St~ao.r-dimrada ,eao che questa quest1one, pUII':Limi-taita, ha avutlO Illetlla stampa e n:e1Jl'opiilllionepubblica, cer:to con le soliJte esa:gel1aÛOilli.A me sono stat,e attI1ibu:ite dichialraZÍODIimeYl'()i[]salo non ho fatto ma non ho neppurepensato. Ma questo non vuoI diJre nult1a. Nonc'è dubbio ohe noi. con questa vioemda, chepure riguarda una oosa partiookl!l1e, abbia-mo oonstaltato che l'o:priJn1onepubbIruca e glio1tgani di stampa ha!11Jl1¡orecepito queSite cose.La veriltà è, ornor:evOlleMinÌ'Slt110.di ,gI1alZi¡aegiustizia, che ,il paese .è più avam.ti dei co-dici, è più avantd, OII1Jorevo1icoUeghi, del~enostre prudenze! Cmd:o, aillor.a, che la 'I1ifJ.es-

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Senato della Repubblica ~ 9365 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Slone che doibbiamo fare è che bisogna sta-œ molto rutte:nti prima di tollerare ohe ri-manga una qualsiasi nOI1ffia di I~e;~ge ¡ohe ilcomune serutire giucLioa 'ÎingiuSita o cOIDwn.qure estra11Jea alla sua se11Siilbillità.Perchè que-9to è poi certo un inoentiv.o a gelD.eratLitzza-re, un ÎincenID.'vo 'a far sì che la goote ¡pe¡rl'sd:

ma se quella legge è così 10l1t:alna .cla1ÙJan:ui.anealtà, anche quest'aMra legge potrò ip'OIf'lain llOlIl caJle.

Ed a~[;oI1adobbimn.o riflettere mOllto, oor-t.o essere prudenti, ma stare moLto lat'ÌiOOtia non appaI11re lantan] daUa seJ]¡Slib]~iJtàdelnostro paese. E guaIÌ :ad aconedÎitare Il'rudeache gLi 'eletti del popolo IllOn siaŒ1JOrun gradodi 'Lntie:rpre:tare realmente -la VIOlantà popo.Jare!

Credo che queste r.j¡f¡lesSÌ!OInile ¡dobbiamofare ¡Îinquesta .oocasione -e 'sempœ se vog!}ia-ma adempj¡ere ail nOSltr.o mandato. Con que-sto .spirito ,i'! Gruppo deliLa si11JÌstm m,dipen-dente è mo1to Meta di votare queS/ta leggeche ha origine da una tI10stJ:1ailI1,iziati'Via,oheha v1sto dIl DiOS1!l'OGruppo impegnato e cheha visto però ¡ancme con graŒ1Jde soddÎisdJa.

ziJone iJ Senato e l'.onorevoLe Mil111Si1Jro (citeè artefice in talIllt::aparte di questo suc.œs-so dell Sen:ato in generaìle) compI1oodelI1e que-ste richieste che, 'a nostro giudizio, .cOiJ:1I1i-spondono alla volontà popolare. (Vivi ap-plausi dall' estrema sinistra).

N E N C ION I. Domando d!Ì:p.anlareper ,dii.ohia~aziOlnedi VlOtO.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION l" Rioordo .che [}jell'roter-vento deFla ,discussione genemJe Sim d:ÌiSieignodi legge, >alIvecohio arDioo/lo 1 Jìaoommo pre-s.ente -l'esj¡genza di una mediltazione nlOn !piernon dare ~ oome si è ,dette sUIlla stampa ~~

,immediJat-amente il .n:ostr.o p.aJ:1e:œ.ID meIÙlto

ad un problema che .già da malti aI1iIJjÌclaV'l1eb-be dovuto ¡es-seve risoLto, ma petr compI1en-dere IJ1tei11-a abrogazj.one anche aJ1JI1e .jlpotes.ipI1evi:s:te dal ,codioe pell>alLeche eratl1JOanalo-ghe carne contenuto e oome dinamioa ori-mÍlnosa: l'abbando.llio di il100nato per causa

d'onore, -La <:::ausa speaiJa:Le ,d!Ì res-mmOŒ1edelr0atto, ill ,oosiddetto matrimonio mpar.artlO:re,omiddj¡o e lesd,oni personalli per oausa d'on.o-r.e. Siamo amdvatlÌ, dopo UII1 ,a:ptpI1ofonJdiJt:oesame deNa Cotmmissi!OlI1le,a dis:pOI1I'e £ilI1al-mente à'abroga:zJi<me delle J1JOrrne 'OOllrtJeI1IUtenegLi articOlli 544, 587 e 592,

Pertanto dichiaro, a J10me del mio Gruppo,il voto fav:oJ:1evoile a questo aJDti:oolo .a:broga-tiv.o cielNe ipotesi che av:evamo -mvocaÌlO erkhiesro neJÙJadiscu.ssÌlO11JegenetrMe.

P R E S I D E N T E. Metto rari'\'TOlti(l'ar-i i¡oolo 1. Chi l'approva è pregato -di .alzarœlCI.manO.

~ approvato.

Passi'amo alIl',esame debl'amtiooLo 2. Se Ille(Ha letúura.

P A L A, segretario:

Ant. 2.

L'artlco10 578 del codice pei]]iaJle è sOSiti-tUJÌ:to da1 seguentle:

«Avt. 578. - (Circostanza attenuante spe-ciale). ~ La penapI1e'VlÌ!sta,dagtli art!ÌiCold575e segU!en1:íidel cadilce per1a1le è dJimiJnuiltadal]1a metà a due .terzi per Ja .œ0I1lI1:achecagiona la morte del pl1OpriOneonatlo rumme-diia!tamente ,dopo j¡Jpartlo, .oVVeI1OcLeJ propriote1Jo durante :il parto, trovandosi run U[)J()sta-i.o di allteramone psriohi1oa, conseguente alparto, che ne riduca da capaoità di iÌII1:tenderee di vole:œ, anche 'Sienan I1.ÌJCOJ:1ra:110,Le aOll-diztoni delll',aI1Ìlilcolo 89 del codioe pel11aWe».

P R E S I D E N T E. Su questo art1coloè 's,tato presentalto un emendamento. Se lIledia lettuI'a.

P A L A, segretario:

Sostituire l'artic.olo con il seguente:

L'airtiic010 578 del codj¡ce penalLe è sosti-tui.to dal 'seguente:

«Art. 578. - (Infanticidio in stato di alte-razione psichica). ~ La donna che cagiona

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Senato della Repubblica ~ 9366 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

la morte dcl proprio neonato immedj¡a..ta~mente dopo il parto, OVV'eJ.1Odel propr.io :lietodurante ill parto, trovao::rdosi in uno ,staJto dia11:!eraziJoneps>ilch1cacOlIlseguente ail parto eche ne rrirduoa la capacità cIdintendere e divolere, è pUDJita con la pena deLla ,reclusio-ne da 6 .a 12 aIllni.

Ad concorronii nel rea:1:!o si applicano ledisposiz1oni Telat:Ï;ve alJl'omiddio ».

2.1 Il GoVERNO

P R E S I D E N T E. Onoce'V'.oleMi!l1istro,intende aggiungere quaJlcosa?

B O N I F A C I O. ministro di grazia ef.!,iustizia.Ho già &llustlrato lIe ,ragi<mi,de\lloemendamento 2. 1.

P R E S I D E N T E. A quesrto emenda-mooto .del GOV1er.noè stato presenia1Jo unsubemendamento. Se ne ,dia lettura.

P A L A, segretario:

Aggiungere dopo le parole: «di volere» leparole: «anche se non ricorrano le condi-zioni ,deLl'a-rticolo <89del codice ¡penale ».

2.1/1 Coco, GoZZINI, LUBERTI, DE CARO-LIS, VIVIANI, TEDESCO TATÖ Gi-glia, DELLA PORTA, IANNARONE

L U BER T I. Domando cId¡paruaTe.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

L U BER T I. OnorevOll1ePreS1rde!l1te,on:oI1eVOIlicoLleghi, oon questo Isube:mel11dJa~mento vogliamo 'r.eÏintlI'oduPre l'espress'ilOne« ooche se non ,ricoJ:1I'ooo le ocmdiZÛ'o!l1Qdel.l"artk()llo 89 ,deil codice penale », ohe !I1ie11oemendamento del Governo era stata sop-pressa.

In effetti noi ám1JI1odooiamouna N,gur.agiu.ridica diversa ,e .si t:r~aUad'i stab111rtn:ei aan-fini ed i limiti. PaI1Hamo dal testo di uninfan1Jici:d10per caus.a d'onore; abMamo af-fl~O!I1Jtato¡j¡J.discar.so 'suLla ca:usa d'onore. Sitr-atta ()Ta di daxe a questa fi~:r:a giuriœca

una espress:io1OJecompiuta. Se nod lascialSsi-mo puramente oe semp1ioomente l'es!}JIresslio-TIe relativa a/Ha capaoità ,di iDltendere e elivall,ere (faccio Dlotare en passant che è sba~gJ.iaroo dire {( di i:n:tendere le di volere» ; ilcodice penale usa sempre l'espres.sdOfIJJe« diinteDldere o di volere », e q<t:ÜJnœ così doib.biamo ,d1re anche noi) J :noi ai troveremmonella CO!I1JdiÚonedi dover I1ÏcO!DJOlSœroe que-sta atltenuante 'sOlltooto qU8.lOJdovi è la se.m!ÍJnfermità me!l1Jta:le,con J'a consegue:n1Za chenon solo qualche vo1m !I1!OIIl trIÌ'COIrree puònon rko.rrere ma eon la conse:gUe.nrLa pdùgrav:e -della necessaria appMoa:ZJirone deLla mi-sur,a di siÏicurezza. Dire ~ come noi vog¡fu.mo di¡re COin 11 subemendaIIlie'nto ~

{( aŒ1Che

se non r'ÌtCOllra;DlOle condi:z10!11Jidell'a¡rt;iJoolo89 del oodilce penale» SlÌgnJ1fiœ-d:iJlatare laportata di quell' espressione HmiltatiV1a.Giàsento l'obi:ezione però ~ e cr:edo ohe rono-revoIe Ministro ,ed wl Governo si Siia:nogiàposti il pPOblema~: se ,non ai Ilim1t1imnoaquesto e ,dilatiamo H senso della espress>ioneaggiunÍiÌva potremmo arrivare ailil',aI1tiÌicOIlo90,agli stati emotivii e pass:ÌJonali che costi,tui.SCOIl!Ouno sbwra:men1Jo œl lDIoSitrocodicepenale.

Noi vogHamo sostenJere illlVece con la no-stra dizione e V'O¡~Hamofa:roone oarioo ,oomel,egislaJtori che occorre creare una £ÌlgUillal11UO-va ,che sira un tertium genus ,ohe Dion SlÌa laincapacità di iDlt:elDJdereo di vdLere di cud .al.l'a¡rÜoolo 89, nè uno stato emotlivo :o :paSSi1o-naLe. Non è 10 stato errlotLvo e passiiO!l1JaJ.eche vogliamo privilegiare, 10 stato emotivoe passionale qualunque, 10 stato d'ira, 10sconforto, ma non è neppure la seminfermitàmentale, ma quella grave e specifica turbapsichica, particolare e qualificata, in cui sirinvengono e la frustrazione per una mater~nità non voluta e il senso di colpa che obnu.bila la coscienza e offusca il valore degli atticompiuti nello stato di prostrazione natura-le conseguente o connesso al parto.

n codice peIlla:le tedesro p3iI1La,Í!n S\ÎtuaíZJÍo-ni ¡ana:1oghe, «di .grave drnsperazione», ossiausa una t,erminologia ohe sembra .poco itleani.ça ma ohe esprÌJme La realtà deLla V1ita.

Qwndi nessUlna timidezza da paJrte nostracome ,1egislatoninel ,de.l3indreleg1s1aJtivamem.t,e un pal1tiçw~!re status che tutti ben COllO-

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9367 ~

2l4a SEDUTI\ Cpomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

scij¡amo ~ perchè questa pod è La SiÍiIligoJ,a:ri~

,tà del pmbl'ffilla ~ anche 'Se illl pruradiigu:na

talI1iffato fimo ad oggi C'0!110SlC'ÌUltOIlJOInJo ,ri.comprendeva. Per ta.1imotivi aredo che que-sto subemendamento dehba essere VOlta¡tOedaccolto.

P R E S I D E N T E. Invito Ja CO:rnmIDS-8100.1eed dil Governo ad espriJJJJeiJ'e:ill pareresull'emendamento in esame.

G O Z Z I N I, relatore. Il parere del re-lntore è faV'Olrevole per ,lie mOlmvaZlÍIû\IlIÍ,potr-tate ora dal collega Luberti, che sono del re-

st'O sÌintert::1camenrte espres'Se anche ntell:LareIa.zÌ\01le scritta.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Ad avviso deO.Governo, ques1te pa~mIe che già 'eraJno comprese neil .t'eSitopropo-slü daHa Commissione è i'TIiutŒ1er.ipomtJaII11e,

data specialmeIJJte la CIOiIl'£igm:a:zJiane,iJJ!eJdi~segno di I~egge. Tut1JaVJi:a,poichè 11'espressi!o~ne può serv,Ìire a chiarire que]¡]¡o che ,a mioaVViiso è già chÌiaIlÌiSsimo nella £attispecie nelnuovo <testo .deI11'.a:rtkof10 578, mon ho mati-va per oppo:rn:nJÌ.

Accolgo moltœ la modiHca « di Ìinf'"£IJJdereo di volere ».

P R E S I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione del subemelndamento 2. 1/1.

N E N C IO N I. nomando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. Onorevœe ,Presidente,a me sembra che le osservtWoni fatte in me-rito ail subemendamento siano corrette dalpunto di vista delila dinamica criminale. Sa-rei d'opinione, per evitare possibili compli-cazioni ~ e mi pare che sarebbe stato mo~to più agevole ~ sempre rimanendo nel sub-emendamento perchè è corretto e rimediaad una svista, che dI subemendamento se-guisse le parole « ovvero del proprio feto du-

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rante il parto, trovandosi in uno stato diailterazione psichica conseguente al parto)}e toglierei «e che ne riduca la capacità diintendere o di volere »: tale precisazione èinfatti limitativa e di difficilissima prova;imporrebbe nella pratica giudiziaria periziee controperizÍie, mentre vogliamo venire in-contro ad una situazione attraverso un ac-corgimento tecnico, che è quello appunto diprevedere una autonoma ipotesi criminosaed am.che che n'ÜIJJricornm.o ,le OOtIlidizio-TId di cui aJJl'antiJcol.o 89, oioè la capacitàdi intendere e di volere; ma nello stessotempo chiediamo una prova diabolica, cheè lo stato di alterazione pskhica Ce in ciòmi insegnate che c'è tutto il dramma di unpotere critico che non riesce più ad intrav-vedere le azioni criminose e le lecite); nonvedo cile cosa poissa aggiungere «e che neriduca la capacità di intendere o di volere ».A questo punto il subemendamento è sacr<rsanto, ma propongo aUa Commissione ed alGoverno di esaminare questa situazione edi vedere se non sarebbe opportuno toglie..re quella condi~ione « e che ne riduca lacapacità di intendere o di volere ».

Quando ci troviamo di fronte al drammadi una donna che è sconvolta da uno statodi alterazione psichÌica, mi pare che aggiun-gendo quell'inciso facciamo qualcosa di ul-troneo che non dovrebbe essere previsto dallegislatore, il quale già prevede un'ipotesiautonoma di reato in un dramma umanodi così grave momento. Questa ripetizionea mio avviso non aggiunge nulla, anzi com-plica l'accertamento delle condizioni previ-ste dalla figura autonoma di reato.

C O C O. Domando di parlare per di-chiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* C O C O. Sono evidentemente favorevoleall subemendamento, essem:done il primo fir-matario, perchè le opinioni si possono cam-biare, ma non così presto.

Vog1io però aggiungere che quella espres-siooe «che ne riduca la capacità ,di' inten-

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dere e di volere» dovrebbe restare, e ne dicobrevemente le ragioni. In Commissione siè arrivati a questa ipotesi autonoma, o cir-costanza attenuante, .in base alle seguenticonsiderazioni: non si è voluto accordare,mi si passi il 1rguaggio un po' crudo, nes-suno sconto per alcuno che si rendesse col-pevole di così grave reato. Non abbiamo ri-tenuto in Commissione che lIa madre, inquanto tale, debba avere un qualche scontodi pena, perchè prima veniva dato dalI codiceper la causa d'onore; anzi, siamo stati tuttid'accocdo, se mal non ricordo, che, abolitala causa d'onore, tutti cOlloro che concorronoin questo così grave delitto debbano esserepuniti secondo le norme generali sull'omi-cidio.

Abbiamo invece formulato questa ipotesiautonoma per La cO'l1lsideraziODJe,che è :sta<tasvolta dalla scienza medica sia ginecologica,sia medico~legale, per cui la donna, subitodopo il parto, o nel travaglio del parto, puòtrovarsi in una situazione di aJterazione psi-chica che ne riduce la capacità di intenderee di volere. Quindi non una qualsiasi altera~zione psichica determinata dalla sempliceemoricme potrebbe oomportare ques1ta falttlÍ~specie, ma solo quella alterazione psichicache, pur senza arrivare allo stato di malat-tia, di infermità che prevede J'articolo 89,tuttavia determina una aocertata diminuzio-ne de1la capacità di intendere e di volere.

Ritengo quindi, anche a nome deíl mioGruppo, che questa espressione debba re-stare, perchè non aggiunge qualcosa di equi-voco alla espressione« alterazione Ip'sichica »,ma chiarisce e determina qual è il signifi-cato deJla situazione che deve comportarel'applicazione di questa fattispecie e noo in-vece della fattispeci.e generale sull'omicidio.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti il.subemendamento 2.1/1, accettato sia dallaCommissione che dal Governo. Chi ['appro-va è pregato di alzare la mano.

£ approvato.

Passiamo alla votazione deJl' emendamen-to 2.1.

B E N E D E T T I. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.I

B E N E D E T T I. Signor P.residente,onorevoli coneghi, pensiamo che anche suquesto punto, e in particolare sul nuovo te-sto proposto dal Governo, da soluzione adot-tata sia la più rrispondente adIa tutela dellapersonalità della donna e a moderni criterie indirizzi .di politica penale.

Vorrei brevemente ricordare che la dot-trina medico-legale ha più volte espressofandati dubbi sulla stessa capacità deBa ge..stante di rendersd conto deBa cosiddetta, fa-mosa causa d'onore. Un interessante riscon~tro di queste sintomatiche perplessità sitrova proprio in quelle sentenze ~ e non

sono poche ~ neLle quali, aocertata almenoprocessualmente ~ sottolineo questo punto

e dirò poi perchè ~ resecUZÎone del detlitto

da pame del,la donna, il drrscorso si diffondesul particolare stato mentale della donnastessa. Eppure, esclusa l'ipotesi, che è bendiversa, deLla infermità di mente, questo nonè assolutamente richiesto daI['articolo 578del vigente codice penale. La ragione diTUlttooiò è evlÍdemtte: ¡Ja previs'Ïione .cLeO.codi~ce è 'tutta foodata sulla considerazione de1-l'elemento psicologico, sull'esaltazione dellafamosa causa d'o1IDre che vogliamo abro-gare.

Credo di non ,sbagLilare IQ pelÙoIDerro dinon sbagliare di malto se affermo che, alIdi là di queUa che viene comunemente defi.nita come la «verità processuale », Ja con-sumazione del delitto di infanticidio è piùmramente riferibile, almeno nella materia-lità, affilamadre e assai più frequentementead autoI'Í diversi.

E. chiaro ~ e questo evidentemente fuben presen:te al [egislatore fascista ~ che

i terzi avrebbero potuto beneficiare dell'in-dulgente previsione legislativa soltanto se lanorma fosse 'stata costruita suI risvolto psi-c0I1ogko ,deHa oausa .d'OInore,escluso qtualllsáa-si richiamo a condiziOlnÌ particollari, stretta-mente .merihi.Ii, sUlI piano s:oggetItÌiVo,alla

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gesrtante; un diverso discorso infatti avreb-be introdotto ne:Lla definizione del reato unrilevante elemento di distinzione, :incompati-bile COIIlquel trattamento preferenziale cheinvece nella Jogica attuale, purtroppo finoa questa sera vigente (l'abrogheremo trapoco) è estensibile agli autori del reato di-v,ersi daUa madre e ai cütnoorœnti.

Voglio fare un raffronto: nel caso dei de-Jitti contro la libertà sessuale il ¡legislatorefascista del 1930 aveva mutuato dal costumedella causa d'onore l'isti:tuto del mat:drnoniocosiddetto riparatore, abrogato quarlche mo-mento fa, estendendone gli effetti ai COlIl-correnti con un vero e proprio cœpo eLiforza, con un atto di imperio di rilIlunciaalla potestà punitiva, giustificato con la ra-gione della famiglia ,identificata nella ragio-ne di Stato.

Nel caso dell'fu:1fanticidio invece non c'erapossibilità alcuna di 'cosiddetta « riparazio-ne », ovviamente al di Jà di queMa, ben di-versa, di carattere 'economico-risarcitorio. Nederiva che la causa d'onore è stata di voltain volta, in un gioco perfido di controluci,governata ed usata, a seconda delle conve-nienze, o nella logica delle ragioni di poli-:tica ,penale (vedi ill matrimonio riparatore)oppure nella dinamica del reato (vedi l'[nfan-tkidio) .

Se queste considerazioni sono vaJ.ide ~ esommessamente credo che poss:am.o esserecondivise largamente dai colleghi dell'As-semblea ~ emerge la vera natura (vogJiosottolineare questo punto anche in relazio-ne ane polemiche sorte scll'opport1IDità omeno di ancorare il nostro intervento ail piùgenerale tema della causa d'onore) di questoreato che è frerocemente contro Ja dOlIlna,anche se con una indulgente preV'isiOlIle dipena cerca di mascherare H suo feroce sotto-fondo. Qui la violenza contro Ja donna, rife-'!ibile sempre a quella identificazione « don-na-colpa» di cui ho già parlato, sta nedfiingere di non vedere che essa neHa mag-gior parte dei casi è costretta ad uccidere oa consentiTe che sia ucciso il figlio che stanascendo. Mi si dirà: costretta da chi? Dallaideologia della causa d'onore, ;ma siccome è~ne çlar~ sempre un nome e un cognome

I

agli autori di fatti criminosi, anche se mol.te volte restano « i soliti» ignoti, dirò dacolOJ:1oche di volta in volta ¡si faranno segua-ci e propugnatori dema causa d'onore. Equand'anche sia stata in :ipotesi Ja sola donnaa vivere il dramma di un ritenuto conf.li1:tocon quel mode]lo d',O!l1JOflìe,è diffic:iJ1e'Ílpot:iz-zar,la sola, senza aLtri possibili complici oistigatori, nel momento deJ parto. Vogliodire che è tutta questa logica, che definireiperversa, che viene ribaltata con J'ipotesdche stiamo discutendo.

Che cosa camhia, dUiIlque? Siamo convin-ti ~ e qui entro un po' nel vivo di quelloche è stato il dibattito ~ che o ~'infantici-d~o non avviene o di norma (salva l'infer-mità di mente della madre «soggetto atti-vo », ipotesi ben diversa e del tutto auto-noma scientificamente e giuridicamente: lainfermità, infartti, si può aggiungere, può coe-sistere, ma allora questo è un problema dicarattere gener3Ùe e tale è la ragione dipolitica penale della formulazione autono-ma proposta dai] Gav,el11noquesta sera); dinorma, dicevo, J'dnfanticidio è lI"iferibHe alcOlIlcorso di partioolari condizioni di altera-zione psichica nelle quali può venirsi a tro-vare la donna durante il parto. Ed allora secon la nuova definizione wene innanzi tuttoribarltata la logica del vigente articoJo 578,questo è il punto di maggior rilievo. Il di-scorso passa dalla valutazione dell'elementop£Ôc~logico, ÎIThOemJtraJton~Ua oa'UJsa d'IOiIlorediffusa, valida per tutti e per tutte le ruOlte

~ H che va rigorosamente canceLlato ~ allapiù genera:le considerazione della imputabi-lità tale da influire direttamente sulla defi-nizione del,la pena, qui preventivamente de-terminata, senza il giuoco delle possibilia:ttenuanti, come è nel testo giunto in Aula.

Perchè questo? Perchè Ja casdstica clinica,¡la psichiatria clinica e forense elencano !pos-

sibili fattori su base fisiologica ~ e non stoa ripeter1i in quanto sono largamente noti~ ed altri su base psicologica, ricol,legabilial parto: tra questi ultimi ho trovato ricor-iCe:nte,neLla casiÎs.tlÍca che ho consuJ1t1a1iO,lapreoccupazione per ,il futuro. IJ compagnoLuberti parlava dcila definizione data daŒcodice penale tedesco; ci sono moJ.ti autori

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

che definiscono dl fatto cOPle « stato di smar.rimento ».

Ed allora ~ insisto su questo ~ qui non

siamo nel campo della infermità mentale;Ja ,riprova è data dalla prevalente osserva-zione clinica per Ja quale neLle inferme dimente il parto si svolge di norma più rego-Ja:rmerJlte ,che nelle altre donne: di 'solito leinferme di mente nlOn hanno i ¡problemi che,invece, hanno le donne pienamente capaci.L'antropologia estende questo discorso alrapporto tra popoli cosiddetti primitivi e p0-poli cosiddetti evoluti.

Quall è, onorevole Presidente, onorevoleMinistro, onorevoli colleghi, il discorso checerchiamo di faŒ'e? Il valore di questo di.scorso è nel fatto che ~'imputabilità, chenoi vediamo privilegiata iII1 questa nuovadefinizione normativa, è uno dei nodi attra-verso i qua:li può passare il disegno di unì.ficazione del d.ia:1i,btopen:aI1e 'su base, 'Su ,am-bizione europea, cioè r.ilferirtoaid um'aJr.elanel-Ja quale anche la ¡politica di prevenzione pe-narIe ha bisogno di tanti punti di unità.

Il codice penale fascista, escludendo dallanozione di capacità di rin:tendere e di volerequalsiasi possibilità di indagine sulla capa-cità di valutazione etico-sociale, pmvHegiasoltanto ~ delle tre facoltà psichiche sotte-se, come oggi u:sa dire, alla imputabildtà ~

l'iDJte1l.i1genza e ila vo1ontà, adc1inirtJ1:rutraelesvalIl-

do a possibile aggravante la mancanza ~ e

che colpa ne ha colui che di questa man.canza viva e soffra? ~ di sentimenti mo-raIli e sociali; tanto che J'insufficiente o de.ficiente valutazione etico-sociale può essereconsiderata soltanto se associata a disturbipatologici della sfera intellettiva o volitiva.

Si può affermare che questa scelta hachiuso la porta in faooia ad una grandepossibilità di prevenzione che, invece, dovràessere rimeditata .in sede di riforma del co-dice penale.

Che cosa voglio dire? Voglio dire che quel-lo che è importante questa sera è il segnaleche ne viene fuori. Non pretendo che questascelta sia considerata rivoluzionaria e nem-meo:1O ill1InovaJtrÏice; 1'dmportarnte è iŒ 'Seg1l1iaJJe

che ne viene fuom, cioè l'indicazione della:necessità di Javarare 'Più iÏa:1 profondo sul

terreno dell'imputabilità e ,di considerare ilpeso che in questo campo possono averemolte ipotesi di anormalità.

Mi avvio a:J.:laconclusione, ma prima misia consentita una considerazione rapidissi-,ma. Piò o meno cento anni fa fu elaboratauna duplice formula la cui sfortuna all'epo-ca ai dice quanto fosse in !t'ealtà rivoluzio.-naria. Ma non c'è da meravigliarsene se po-co più di cernto anni fa anche i,l comunismoera uno spettro che si aggirava per l'Europa:.La formula era quella della politica socialeintesa come la IIIrigliore politica criminale edel diritto penale come estremo rimedio del-la politica sociale. A tale formula si sonoprima o poi ispirate molte legislaz1Ï.OInÌstra-niere, non quella del nostro paese. Perchè10 voglio ricordare qui? Mi spiilnge la consi-derazione (mi appello alla grande esperien-za professionale e po1itica del nostro colle-ga Lugnano, penalista di valore, e anchedegli altri ovviamente; ma Lugnano è delforo di S. Maria Capua Vetere ed è tuttodiJre!); mí spinge, dircevo, la oOlllls1der.a:zñ.o.nedei talliti drammi umaIlrÎ e sociali che deter-minano o concorrono notevolmente a deter-minare nella realtà tante ipotesi di infan-ticidio.

Ecco perchè il voto favorevole del Grup-po comunista all'artkolo 2 nel testo modifi-cato daBa nuova formulazione del Governo,integrata con l'emendamento, muove da esi-genze di civiltà ma soprattutto vuole sotto.lineare la necessità che abbiamo, e che im-pegna la forza politica a nome della quaJeparlo, di offrire in tutte le sedi, non sol-tanto in questa di riforma di alcune normedel codice penale, validi contributi all'eman-cipazione deBa damna e quindi all'avanzamen-to democratico deU'intero paese. (Applausidall'estrema sinistra).

A N D E R L I N I. Domando di par-lare per dichiaJI'az1onedi voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D E R L I N I. Sembrerà certamen.te strano, signor Presidente e onorevoli coll~ghi, che uno come me, digiuno totailmente

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Senato della Repubblica ~ 9371 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

di ogni fondamentale nozione di diritto, osiprendere la par01a su U!Il articolo come que~sto sul quale già altri colleghi molto più :pre~parati di me sono intervenuti con una dovi~zia, una ricchezza, una finezza di analisi edi riferimenti a confronto dei quali certa~meute le mie modeste considerazioni avran~no un rilievo tutt'altro che significativo. Inrealtà ho chiesto ,la parola suill'articolo 2per ragioni, come dire, piuttosto procedu-rali. Il nostro Gruppo ha ,ritenuto che fossecorretto che sul complesso deUa legge fa~cesse una dichiarazione di voto M collegaGuarino il quale qualche settimana fa inquest'Aula ebbe occasione di fare un ,discor-so piuttosto significativo, a titolo persona~le ma interpretando un certo starto d'animodc;ill'Assemblea, e stasera è chiamato a dirvia :nome del Gruppo le mg¡~OŒ1Ii generai1i ;perle quali la sua insoddisfazione di a:llora siè trasformata in una soddisfazione piena,consapevole e responsabile.

Jn queste condizioni M capogruppo dellaSinistra indipendente, che pur doveva inquaJlche modo fìar senti,re la ¡sua voœ dm.que-st' Au1a in um'oocasi'OIIle corne questa, datoche la Sinistra indipendente ha avuto in tut-ta questa vicenda un certo ruolo, un ruoloforse non irrilevante, non aveva altra sceltache quella di chiedere di parlare sull'artico-lo 2. Tuttavia i colleghi giuristi consentiran~no a me che giiUlI'.istamon sono che, primadi fare alcune dichiarazioni di carattere ge-nerale, ohe ,la benevoiltenza d~l PresidentepI10babiilmente mi ccms,entÏirà di faire, ioesponga aìD:chequœlche dilohi:alrazÏ'olne,più spe-cifica relativa proprio all'ar1Jicoilo 2.

Vorrei permettermi innanzitutto di chie~dere al Governo se ritiene del tutto corret.ta quella variante, chiamiamola così, che èstata apportata al testo proposto dal Go-verno stesso, laddove alia parola «coI1lD.es-sa» si è 'Sostituita (a penna) la parola « con~seguemte ». Sj¡gn¡orPresidente, jo sonlOun filo-logo e non un giurista e mi guardo benedalt1"interferire nelle ragioni dei giuristi chei fiLoIQginon OÜlllOSOOl1!O,cOlme qualche vol~ta i giuristi non conoscono le ragioni deif1.1ollogi.Se Don vado enr.ato, comunque, quelftwnseguente » si riferisce ai due incisi pre-

cedenti: « ovvero del proprio feto dUT'anteil parto» e « immediatamente dopo N parto ».È chiaro che il «conseguente» indica unasituazione diacronica, non sincronica, equindi, aggiunto alla locuzione «durante ilparto », mi pare del tutto incongruo. Erapiù corretto dal punto di vista filologico, senon dal puna di vista giuridico, dire « con-nessa al parto ».

Vorrei fare un'aLtra osservazione sempredi natura fi.lologica. nato per scontato chevoterò l'alTÜeo,lo2 cosÌ come è I1i:s.u:1ta1to

da:1la ViotaZÎÜIl1redel suheJ.TIlenldamentJÛcheritengo del tutto COll1re:trt:o,oosÌ aome 1rÌ-teJ1\gocamretta la teSIÌ .de:! ool1ega Coco oheha sostenuto l'opportunità di mantenere lalocuzione «che ne riduca Wacapacità di in~tendere e di volere », sempre dal punto divista filologico vo:nrei chiedere al signor Mi-nistro se ritenga corretto mantenere dopo lapaTOila({parto» e prima ddl1a rparo1a « che »la congiIunziolIle« e », perchè limLtiJ1men¡teag-ghmtiva. Se i giurLsti ooIIllUIliqu:e sanlO ingrado di spiega1rm,i 'a oosa serve que:1Ila iOOll-g1UJJ1:zJione sono qui a 1Tecepire le latro IragiJoni:~e mgioni .del fi¡1011ogo sarebbero ÔJ11.vecejn fa'Vore dell' aiholizione della 1C0000giUi11JZÌo-ne {{ e ».

Detto questo, SÙignlOTMj¡n~SitI1O,re ven!efl1do,')empre con ,jllpermesso deil signor P¡ms¡jJde.n~te, ad un discorso di CaJTattere più generale,credo sia dovere deHa Sinistra mdipendente,che su questo argomento qualche volta hasuscitato in AuIa contrasti, disparità di opi-nioni anche sensibili e vivaci, dire a ltuttii Gruppi del Senato, a queHi che voterannoa favore (e che credo saranno la grandemaggioranza) ed anche a coloro che voteran-no contro, che noi siamo consapevoli deUosforzo che comunemente abbiamo compiutoin una certa direzione e riteniamo in qualchemodo di dover ùare atto agli altri di avercimdotto a riflessioni, aggiustamenti e mod:-Hcazioni del nostro punio di vista considt.revoli e rilevanti. Così come credo che pro-babilmente gli altri Gruppi vorranno dareiatto che in tutta questa vicenda abhiamosvolto una certa funzione di ;propulsione. Ilfatto che il Senato, la Camera alta, quellache si qualifica per ragioni gerontologiche

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9372 ~

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

rispetto a1l'altra Camera ~ la Costituzionesu questo punto è estremamente chiara ~ ab-

bia osato affrontare, sia pure sotto lo stimo~lo o la frusta della collega Carettoni e deUecolleghe senatrici presenti in quest' Aula, unadiscussione di questo genere e prendelI"e inconsiderazione problemi piuttosto spinosi edincisivi nella coscienza e nella esperienza dimolti senatori (pa:r.lo della loro esperienzapersonale, della loro esperienza professio~nale di avvocati ad esempio, di giuristi o diuomirui che si 'OCcupano ,di problemi gä.lUri~dici in maniera ravvicinata) non è un fattoThegatÍ'V'O, bensì un frutto che soÏiÏ,sor'ilVe 'Pos:ÌJti.~vamente nella storia di questa Assemblea.

Siamo qui a ringraziare gli altri (.Tlìlppi~ se la parola ringraziamento può avereun senso nei rapporti poliltici ~ e a dareatto comunque alle altre forze che insiemea noi hanno contribuito ad approdare a que-sto che certamente è un risultato positivo,che certamente siamo riusciti a compiereun altro piccolo ma non irrilevante passoin avanti sulla vÌla della parità.

E vorrei concludere con una os'Serv,azione.Chi come me e come gran parte della sini-stra itaH:ana (e non mi rivolgo solamenteai banchi che sono collocati nell'area occu-paœ dal Partito oomunista o dai suoi alleati,evidentemente; quando dico sinistra intendouno schieramento che coinvolge forze le piùdisparate e che oocupano banchi che si col-locano anche molto ,~oI1Jta:nodal mio) si muo-ve sulla via del rinnovamento generale del-la società, in una di quelle fasi di crisi incui il vecchio sia morendo ma ancora inparte sopravvive e :i,l nuovo sta nascendoma non è ancora interamente nato (siamocioè neUa fase più difficile, se volete, delparto, tanto per fare riferimento ai testiche stiamo esaminando), in una fase di que-sto genere non deve dimenticare una cosaes.senZÏialle. In questo prooesso <di rÍinnOlVa-mento, che per me è la spinta, la via verson sociaHsmo (altri può chiamarlo in manie-ra diversa; non me ne adonterei certamente),su questa strada dunque che tende al rinno-vamento della società :italiana non possJamodimenticare che dobbiamo contemporanea-mente risolvere i problemi delila emancipa-

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zione del mondo del lavoro, delle classi su~ba:lterne, dei disCII"edati, degli stram più umi~ti ~ vedete che uso espressioni ,dferibili avocabolari e culture assa:i dilVerse tra loro ~

e i problemi della donna, ti problemi dellaparità tra i sessi.

C'è stato un grosso ideologo, uno scrittoreche non ha bisogno di essere ricordato pernome e 'cognome perchè tutti 10 conosciamoabbastanza bene, che ha affermato che unarivoluzione' democratica o una rivolUZJionesocialista che non risolvano contemporanea~mente insieme al problema det1la emancipa-zione del proletariato anche il problema del-l'emancipaziOíIle femminile sarebbe una rivo-luzione a metà. E siccome noi le rivoluzio-ni o gli avanzamenti democratici non li vo-gliamo fare a metà, ecco le ragiond per lequa:li, tutto sommato, ci avete trovato schie-rati su questo argine di battaglia proprioperchè insieme ai11a emancipazione genera~le, al moto in avanti di sviluppo della demo-crazia itaJliana si risO:lvano anche i proble-mi della emancipazione femminile, va]e adire della metà e forse qualcosa di più dellametà della società itailiana che siamo chia-mati a rappresentare e a guidare. (Applausidall' estrema sinistra).

N E N C ION I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. Premetto prima il votofavorevœe all'articolo 2. E dato che il sena-tore Anderlini ha fatto dei ,rilievi di carat-tere filologico vorrei fare presente che sa~II"Cbbeopportuno considerare le osservazio-ni di carattere filologico che ha detto ¡perchè« conseguente» si riferisce ad una fase suc-cessiva, mentre rFipotesti. nel suo complessosi riferisce ad un'azione antigiuridica rela-tiva aH'atto della gesIDazione.

Io posso osservare ~ ed ho finito, ono-revole Presidente, perchè non voglio in unadichiarazione di voto fare una discussioneapprofondita ~ che :noi ci troviamo di frontead un testo che sarebbe stato bene appro-

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214a SEDUTA (pO'merid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO'

VII Legislatura

14 DICEMBRE1977

fOilldiTe ma:gg1ÏoI1lnente rperchè si par:la .di Sita-to di ,alterazione psichica., merente aillo srta-to fisiologico (qui si dice « conseguente ailparto », ma è certamente inerente allo statoJisiIOJOig1ÏlCo),cheriduoe la capaldtà ,di dID-tendere e di volere; cioè ci sli ,:r.iJ£e:rThsceadun'O stato patologico perchè l'alterazione psi-chica non vi è dubbio che non riflette ilsistema neurovegetativo, ma il sistema neuro-centrale: pertanto è uno !Stato patologico.Quando poi si esclude, eon quell'inciso, l'ar-ticolo 89, che fa discendere la capacità diintendere e di volere da uno stato patolo-gico, si crea una contraddizione pericolo-sissima.

P,eITtaJllto, sdla pure com.M mio voto favore-vole perchè non voglio ritardrure di un mi-nuto l'approvazione del disegno di legge, madato che il senatore Anderlim ha sollevatoquesta questione, io dico che a ragione cisi doveva limitare ad indicare l'alterazionepsichica inerente allo stato fisiologico ~

perchè è uno stato fisiologico ~ e si dovevacerCaTe di togliere la contraddizione di unaalterazione del sistema neurocentrale e nonperifel1Í!co.

Ecco, siamo di fronte ad una nocma chemeritava un approfondimento in questo sen-so. Ci sono deNe contraddizioni! che sarebbestato meglio eliminare, perchè le conJt:raddi-zioni fisiologiche poi neilla pratica si tradu-cono in dispute a non finire per l'aderenzadeHa previsione letterale deil.la norma al ca-so concreto.

P R E S I D E N T E. Onorevole Mini-s'tro, mantiene il testo dell'emendamento dalei proposto?

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Per quanto riguarda la congirumio-ne « e» l'abbandono senz'altro. Per quantoIrÍguarda il «conneS/sa» e dl « conseguenJt:e »,il testo originario diceva « connesso », c0-me si può vedere. Era sorta J'op!portunitàdi allontanarsi irl meno pos'Sib1le dal testoeosì come elaborato dalla Commissione cherecita appunto « conseguente ». Per me per-sonalmente va bene « connesso ». La ragio-ne della variazione è questa...

P R E S I D E N T E. Dipende da lei,in definitiva, mantenere « conseguente» oriproporre « COI1iIlleSS'O».

B O N I F A C IO, ministrO' di grazia egiustizia. Ripropongo « connesso» purchènon sorgano Ullte:r.ioriproblemi, signor Pre-sidente. Qui amche ,lo spostamento di unavirgola o l'uso di un vocabolo diverso puòfar supporre che si nasconda una certa pro-blematica lì dove non è.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sull'emendamen-to del Governo, modificato con gli ulterioricorrettivi proposti.

G O Z Z I N I, relatore. III 11eI1atore,si.,gnor Presidente, signor Minils,tro, è vincolatodal parere della Commissione e quindi do-vrebbe essere contraI1Îo, fOrrna!lmente, alloemendamento proposto dal Governo. Va tut-tavia rilevato che tra l'emenda,mento delGovlerno ed 11testo proposto dalla Commis-sione sostanziaJ1mente (e specialmente dopol'approvazione del subemendamento con ilrichiaJmo a..l]'anticolo 89) ,nOII1ci sono ,diffe-renze. Anche l'entità della pena, fatti tuttii calcoli, è pressochè la stessa.

Credo, quindi, che dovere del relatore aquesto punto sd.a quello di rimettersi allavolontà dell'Assemblea. Credo anche che, co-me relatore, debba sottolineare alcune que-stioni formali, emerse daNa discussione, edaltre che non sono emerse.

Per quel che riguarda la frase « conseguen-te al ¡parto», mi: pare che possiamo essered'accordo nel sostituiI11a con «connessa colparto ». L'articolo suonerebbe « in uno statodi alterazione psichica, connessa col ¡parto ».Suggerirei di togliere la « e », come propostodalI senatore AnderlÌini; i:l 'testo sUOiI1rerebbecosì: «alterazione ps.ilChica,connessa col par-to, che ne l1idUloa.. . ».

In ultimo, segnalerei amche l'oppor.tunità,in sede di coordinamento, di togliere il rife-rimento al codice penale, fuori Juogo per-chè di codice penale appunto si 'tratta.

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Senato della Repubblica~

~ 9374 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEJ.\,fJ3LEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Mi corre l'obbligo di segnalare un'altraquestione che probabilmente non saremmopiù in grado, ,proceduralmente, di affronta-re in questa sede: la dizione del subemen~damento {{ anche se non ricorrano le circo-stanze. . . », tenendo conto del punto in cuiil subemendamento stesso è inserito, potreb~be essere interpretata, dato che non si trattapiù di una diminuzione di pena, ma di unafissazione di pena ~ la reclusione da 6 a 12

anni ~, come escludente le attenuanti pre-viste dall'articolo 89, mentre la volontà dellegislatore ~ della Commissione e, mi pare,

dei colleghi che sono intervenuti ~ è quella

di evitare le conseguenze dell'infermità men-tale rol ricovero lin manico;mio giudiziariodopo.

P R E S I D E N T E. Onorevole relato-re, la prego di precisare il punto in cui bi-sognerebbe inserire la frase da lei citata.

GO Z Z I N I, relatore. L'emendamentodOlVrebbe suoname: {{ in UJno s,tato di atltera-

zione psichica, connessa col parto, senza chericorrano le circostanze..., che ne riduca lacapacità di intendere o di volere ». Forse,così la difficoltà potTebbe essere evitata.

P R E S I D E N T E. Onûrevûle Mini-stro, la prego di esprimere il parere su que-sta proposta.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Non credo possa esistere il proble-ma aI quale iŒrelatore faceva riferimento.Mi pare che sia chiaro l'intento deUa nQrma:non esclude affatto che, ricorrendo altrecondizioni, si debbooo appHcare altre norme.

P R E S I D E N T E. Mettû ai voti loemendamento 2.1, presentato dal Governo,sostitutivo dell'articolo 2 nel testo della Com-missione, cIOnla precisazione deH'aboHzionedella congiunziûne «e », eon la sostituzionedelle parole « connessa col» alle parole « con-seguoote ;tÍ», per il quaJlle il relarore sm è

rimesso all'Assemblea. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

:£ approvato.

Passiamo ora alla votazione del disegnodi legge nel suû complesso.

C A M P O P I A N O. Domando di par-laa:-eper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A M P O P I A N O. Onorevole Presi-dente, onûrevole Ministro, onorevoli colle-ghi, la decisione unanime della Commissio-ne giustizia di sottoporre aHa immediarta ap-provazione del Senato l'abrogazione degli ar-ticoli 544 e 587 del codice penale relatividSlpett.iJV'amel1lt<~a:l mart:rimOlIlliompara!rore.all':ÍJnfanticidio per causa d'onore e all'omi-cidio lo lesione personale a causa d'onore èstata dettata dalla consapevolezza che è im-pûssibile esplorare, in un lasso di tempo bre-ve, tutta l'area del diritto penale mfluenzatadalla cosiddetta « causa d'onore ».

D'altra parte i cennati istrituti' giuridici so-nû respinti con tanta ripugnanza dalla co-,scienza civile della grande maggioranza de1paese che la loro sopravvivenza è divenutaingiustificata ed assurda.

Si è discusso in ordine ai motivi che han-no determinato il legislatore del vigente co.dice penale a considerare Œacausa d'onûrecome riduttiva di pena.

Si è rispostû che la causa d'onore è stataescogiJtata come un rimedio inteso ad elimi-nare o comunque a dimi:nuire i casi di cla-;morose assoluzioni che venivano concessedalle cûrti giudicatrici eccessivamente sensi-bilizzate al concetto dell'onore sessuale.

Tale giustificazione, come dato storico ri-sponde a realtà. Essa .tuttavia non costitui-sce una risposta ail vero prûblema che èquello di dare ragione del comportamento diquei giudici.

Se è vero che, in definitiva, il delitto, sût-tû il profilo sociale, è costituito dalla cûn-dûtta che, in un determinato momento sto-ricû, viene considernta come violatrice del

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Senato della Repubblica ~ 9375 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE1977214a SEDUTA (vomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

minimo etilCo, occorre indagare sui motiviche portavano quei giudici a qualifkarelecite azioni che oggi la 'COScienza collettivaqualifica delittuose.

Del resto quelle decisioni incontravanomolto spesso l'a¡pprovazione popolare.

Non erano rare le manifestazioni di soli~darietà e di trionfo tributate ai colpevolidei più efferaN delitti consumati nel nomedi un malinteso concetto di onore.

L'indagine antropologica offre qualche ri~sposta convincente per spiegame valutazionie comportamenti tanto lontani daNa nostracoscienza moderna quanto vicini nel tempo.

n Mair, in una attenta analisi antropo-logica sul matrimonio, ritiene che le sucietàle quali dimostrano uno spiccart:o interesseper l'onore della sessualità femminile, inrealtà ai1r.ibuiscono molta importanza allalegittimazione dei figli.

In altri telI1mini s:a]1eibber.ovagi'Oilllidi ca-rattere patrimoniaJle ad aveTe determinatola difesa esasperata della JegiJttimità delrladiscendenza.

n concetto d'onore sessuale, riferito pres-sochè esclusivamente alla donna, costitui-rebbe il presidio ddla certezza di legittimi~tà della discendenza.

Può darsi che l'analisi del Mair sia ecces-sivamente niduttiva; essa tuttavia contieneun fondo di vefÍJtà se è vero che ¡la legitti-maz¡iOlIle,aIlLChesuccesSlÍva al de¡li,trt:o,dei ¡rap-porti familiari costituisce sufficiente motivoriparatore dell'offesa a1l'onore sessuale.

Il matrimonio riparatore infa1ti, viene con-siderato daI codice vigente, edemonto suffi-ciente a cancellare l'offesa all'onore.

D'altra parte la pena lievissima riservataaU'infan1icidio consumato sull'altare deJI~l'onore sessuale può costituire un'altra con-ferma della vera essenza di tale onore comepresid10 di difesa della legitti:rrriJtà della di~soondenza.

La lievità della pena infatti non è riser-vata alia sola madre infanticida, ma è este-sa ai suoi congiunti prossimi ed a coloroche concorrono allo scopo di favorire talipersone.

Si di¡rebbe che Ja 'Società :iJnteDJdeliberarela famiglia legittima dall'ingombro di unintruso mal sopportato.

L'ipotesi antropologica del Mair è rjveIa~trice della identica matrice giustificativa deidelitti d'onore e del matrimonio riparntore.

Matrice affatto spidtuale e ideologica, magrossolanamente ¡legata ad interessi di di-fesa patrimoniale, di classi e di œti sociali.

.IJ tumultuoso rimesoolamento dell1e clas-si sociali determinato dailla crescita rapidadel processo di industr:iaIizzazione del paese,d:l1 consumismo e dallivellamento del teno-re di VÜ,tache ne è de]1ivato, ha inferto sericolpi di maglio aNa struttura stessa dellefamiglie e conseguentemente a vecchie con-cezioni ad esse collegate.

La prevalenza del reddito da lavoro suquello della proprietà immobiliare, Ja im-

¡ missione della donna in posti di Javoro inprecedenza riservati ai soli uomim.i, hannotrasformato il terreno !Sociale sul quale eragermogliata la difesa delJa legalità dei rap-porti sessua1i, elevata alla dignità di difesadeLl'onore familiare.

Nella società, in via di estinzione, che da-va prevalenza ai redditi immobHiarÍ', la tu-teLa dell'onore famiJiare era affidata al ma-schio al quale veniva parallelamente garan-tita, per i delitti che egli era chiamato a con-sumare in nome di tale concezione dell' ono-re, una semi impunità mediante l'irrogazio-,ne di pene tievissime

°addirittura l'as~

soàuzione da ogni forma di condanna.Al maschio veniva anche affidaIto Ìil com-

pito deBa vendetta qualora la violenza su-bita daiI:ladonna n'on fosse 11Ìpamta col matri.monio tutte .le volte che ricorressero i pr~supposti legali e sociali per Ja celebrazionedel matrimonio.

DifficiJmente la donna poteva sottrarsi al-Je pressioni sociali e familiari intese a chiu-dere episodi di violenza incresciosa col n'todel matrimonio riparatore.

In taJ. .modo, alla violenza subita da partedello stupratore la dOlnna era costretta asommaire quella meno appariscenrte, ma al~irettanto umiliaa1.te che deriV'alVa da[ peso

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14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

delle tradizioni e dalle pressioni deHa fa-miglia.

Travolta una certa realtà sociaile devonoessere !travolti con essa gli ÌlStituti giuridiciche la puntellavano.

Tenere in piedi i delitti d'onore e 1>1ma-trimonio riparatore nel nostro codice costi-tUÍisce ormai un non senso. Essi restano atestimoniare a quali aberrazioni di caratte-re etico porta una società che non esa1lti ivalori del lavoro.

Peraltro gli isrtituti giuridici che andiamoad abrogare si trovano ,in contrasto con ipri!ndpi ispiratori del1a Costituzione repub.blicana Ja quale pone l'uomo e la donnasu un piano di assoluta parità giuridica men.-tre solennemente proclama che Ja nostra Re--pubbMca è fondata sul ~avoro.

:g probabile che esistano in Italia sacchedi resistenza ancora dncapaci di compren-dere la realtà dei! nuovi tern¡pi.

Tali sacche coincidono con zOlllesocialmen-te non ancora evoilute, peralt]}o molto Umi-tate.

n forte movimento migratorio che si èverificato dal profondo Sud verso J'estero everso rotre regioni d'Italia (movimento chein certe zone ha assUil1to le dimensioni diun esodo), ha portato le nostre popolazionipiù tradizionali a contatto con diverse e piùmoderne concezioni di vita cancellando dal-le coscienze certi residui arcaici deil. tuttoincomprensibili dalle nuove generazioni.

D'altra parte le norme penali nel registra-re Io stato deHa società, dei suoi costumi,deHa sua evoluzione devono tener conto deJ...la generalità dei fenomeni.

Il recupero delle pieghe più conservatricidella società va affidato oltre che al vailorepedagogico delle stesse norme penaili alleiniziative di carattere cu:1turaie che la socie-tà saJrà in grado di esprimere.

Bisogna tuttavia aver chiara coma¡pevolez-za che l'abrogazione dell'artioolo 544 delcodice penale relativo al matrimolllio ripara-tore non elimina da sola lo stato di infe.riorità deLla donna nella deternrinazione deJ...la propria vita sessuaile e della sceilta del tipodi famiglia che essa intende costruirsÌ.

Con tale soppressiOll1e la donna verrebbesolo sottratta alIa sostanzÏaJe i,mposizioo.edella sua famiglia di accettare il matrimo-nio con una persona della cui violenza è sta-ta vittima, ma non verrebbe ancora 1ibe--rata da altri più sottili condizionamenti diorigine famiLiare.

È ancora vivo in malte fasce saciaH e inlarghe zone del nostro \paese un aLtro di-storto senso delJl'{(onore ».

Esso riguarda Ja salvaguardia di certi 'Or-pelli di distinzione sociale o addirittura fa-miliare. CQsì, per fare esempi pratici, ilprofessionista o l'industriale tollererebberomail volentieri chela propria HgJia sposasseun operaio o un artigiano.

Pesa ancora fortemente sulla nostra socie-tà la lconsiderazione che i lavori manualisiano da considerarsi umilianti.

Lo Zorzoli I1Îiúi.eneche tale diffusa convin-zione deriva dal fatto che essi, in angIne,erano svolti da schiavi, quindi da uominiprivi di libertà.

Di contro la privazione delila Jibertà costi-tuiva la condiziOllle necessaria per disporredi mano d'opera a buon mercato.

L'avvento deHa civiltà industriale, attra-verso 10 sfruttamento più feroce del prole--tariato urbano, ha contribuito a conservarela sca<rsa considerazione sociale attribuitaal lavoro manuale.

CODitrotale retrograda mentalità reagisco-no spesso i giovani. Alle arcaiche concezionidei genitori rispondono ~e aziollle concretedei figli decisi a valere essere essi medesimii protagonisti della loro IsceJta coniuga:1e.

La lotta viene oombattuta !tra la libertàd:i scelta dei figli e le interferenze delle lorofamigilie.

Generalmente è la donna che soffre mag-giormente di taM ,condiziOll1amenti. Quandole ragioni dell'amore prevalgOI1!o sUJÎ tabùdella società i giovani seguono il loro volere.

Talvolta pongono in essere pratiche amo-rose prematrimoniali, talvolta fuggono dicasa e vanno a vivere insieme consensual.mente per creare il fatto compiuto e supera-re, in tal modo, l'e resistenze familiari.

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ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Può capitare che uno dei due giovani (ge-neraJ~mente è .Ja donna) abbia una età infe-riore agli anni 16 e talvolta agli anni 14.

Il codice penale, in tali casi presume laesistenza di reati graviS'simi, a prescinderedal consenso prestato dalla persona ;minoredi età.

A1meno tre fattispecie di reart:o sono pre-viste dal codice penale per punire ¡le con-dotte ipotizzate. Esse sono /1a viOllenza car-nale presunta; Ja corruzione di minori deglianni 16; la soÜ'razione consensuale di mi-nore.

Tali reati sono puniti a querela irrevoca-bile dei genitori della persona minore.

Potrà così accadere (e le statistiche rivela-no che accade spesso) che iÎgiovani corutinua-no nelle loro pra:tiche amo['ose malgrado leirrevocabiJi querele dei genHl()lri e le ineso-rab:iJli pendenze penali.

Quando, divenuti titolari del diritto di spo-sarsi, i giovani filIlalmente potratliIlo costi-tuire .la famiglia .legittima che hanno tantodesiderata, essi dovranno fare anCOTa i con-ti con la giustizia per colpe che serutJono dinon avere mai commesso.

JI Governo ha avverrt:ito, 1,n sede di Com-missione, .l'esigenza di porre rimedio a situa-zioni di questo genere. Ha presentato unemendamento inteso ad intl10durre !'istitu-to della revocabi!lità deHa querela.

I! rimedio proposto è stato rÏitenuto impra-ticab:i:Ledalla quasi unanimità della Commis-sione per ragioni di ordine >teorico e di or-dill1iepratico.

Il problema tuttavia esiste e della sua so-luzione devono farsi carico le forze progres-siste con soLlecitudine, senza attendere lariforma integrale del codice penale che èdi \là da venire.

Forse una soluzione potrà trovarsi affi-dando al giudice la valutazione dei singolicasi concreti, conferendogli poteri discrezio-nali incidenti sulla esistenza stessa del reato.Egli dovrebbe tuttavia avere la prova nonsospetta del consenso inizia:le e succes'sivodel minore alia condotta colpita da sanzionepenale.

Potranno essere escogitati strume!DJti giu-ridici più o meno validi di quello proposto.

Ciò che conta è il convincimento che occor-re dare una ri'Sposta a situazioni merite-voli di tutela giuridica.

Con la eliminazione della causa d'onoredal nostro codice penale noi abbattiamo unrelitto storico che affonda 'le radici nel pri-vilegio delila proprietà immoMliare sul red-dito da lavoro.

Occorre faT cadere presto anche .Je barrie-re sociali che si fondano suMa disarimina-:z;Î!onedel lavoro manuale.

Questi convincimenti che certamen:te favo-riscono il processo di .liberazione della don-na sono stati fraintesi in sede di prima di-scussione in Commissione giustizia.

Il ddbattito successivo ha avuto invece Uill3più attenta conSiÌderazione per essi.

Oppor.tunamente la relazione del coHegasenatore GozZ!1niv,i dedica la sua positivaattenzione.

Costituisce un impegno delJ:a nostra par-te politica sviluppare una azione legislativa,culturale e sociale che favorisca, nei fatti,la parità piettla dell'u'Omo e della donna.

Tale nostra posizione non è nè Decente nèequivoca.

Essa ha nutrito ,tutte Je nostre battagliesui diritti civili le quaM hanno trovato unposto di rilievo nella politica del PSI.

Per i motivi succintamente i.llustrati, di-chiaro il ViOtofavorevole del Gruppo socia-Jista arI disegno di legge. (Applausi dalla si-nistra).

L U G N A N O. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoLtà.

* L U G N A N O. Onorevole Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi, credoveramente di dover dire soltanto pochissimeparole, ,e questa non è la solita battuta in-troduttiva di chi poi alla fine chiederà scu-sa per aveme dette troppe.

Vorrei soLtanto precisare lIe ragioni perle quali anche da un pUJllto di visita perso-nale noi possiamo essere ~ senza frasi sto-

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ASSEMBU1~ . RESOCONTO STF:NOGRAFICO

riche, s'intende ~ soddisfatti del Javoro cheabbiamo fatto; soddisfatti anche della sere-nità che abbiamo avuto in certi momenti incui ci siamo visti aggrediti e in cui ci sia-mo visti quasi descl1Ítti come una sorta disenatori o duri d'orecchio, o giovani svo~gliati (si capisce: giovani ultraquaTalntenni!),oppure come uomini afflitti da alan si S'aquale artrosi e da chi ,diagnosticata, cheavevano bisogno di eterne riflessioni e dipermanenti rinvii per approfondimenti re-sponsabili e ,consapevoli. Frasi queste chenessuno mai ha pronunciato per il sempli-ce motivo che qui è Slta¡to soltanto dettoin verità ~ anche Ise FI senatore professoreGuarino, che aveva le sue valide ragioni, nonera d'aocordo, perchè riteneva che si scri-vesse una pagina non nera, 'ma oscura, opacanella storia del nostro Par}amento ~ chewa forse opportuno aggiungere altre cose a

queLle che già erano contenute nel disegnodi legge della senatrice Romagnoli Caretto-ni (alla quale ceI1tamente non devo aggiun-gere le mie lodi ed il mio riconoscimentoper Ilo stimolo che costantemente, e mi per-metto di dÎiI'e .anche con simpatica ostina-zione, ostinazione in senso positivo s'intende,ha esercitato su tutti quanti perchè questodisegno di legge vedesse finalmente il varofelice e positivo). Ognuno di noi SiÍ erareso conto ,che, avendo il Governo presen-tato emendamenti diretti ad estendere l'areadell'intervento a tutto l'arco del cosiddettoonore, era evidente che si dovesse o si po-tesse dire da parte di qualcuno di qualchesettore che ~ e ill verità era ragionevole,ed è onesto riconoscere che era lJ."agdonevoJe~ si poteva aver bisogno di qualche tempoper decidere meglio e per approfondire ndiscorso su tal'UlIliprofiH e su ltaluni aspetti.

Presidenza del vice presidente R O M A G N O L I C A R E T T O N I Tullia

(Segue L U G N A N O ). La prova eviden~te che era una I1Íchiresta giusta ed equa èdata dal fatto ohe noi lin fondo questa se-ra a¡bbiamo avuto un dibattito che SiÍè con-centrato Ln modo quasi esclusivo sul temadell'infantidd10 perchè tutti dicevamo chesi poteva in un modo piuttosto rapi-do eliminare la vergogna del matrimol1lÍodparatore e del deLÍitJto d'onore; perciòtutti quanti ci siamo resi conto questa se-ra di una verità che qualcuno ha voluto igno-rare fino lin fondo, fino al punto di soste-nere ~ e ci ha fatto piacere che ci sia

I

venuta .una smentita diretta daUa voce dellasenatrice Romagnoli Carettoni ~ che la 2a

Commissione giustizia avrebbe dato, mentretutti a questo tema avrebbero daJto apportie contributi di aLto valore scientifico, appe-na appena un contributo deludente, debole,fragile e quasi inesistente. Mi pare che que-

sta sera non si possa dire più questo, ed ègià un fatto posiltivo.

È un fatto positivo, per esempio, che siconsideri che chi teonicamente ha la respon-sabiJ.ità di vaTalre una .legge sappia ancheprevederne i riflessi negativi, quelle che ingergo medico si chiamano le controindica-zioni. In altri termini vorrei dire a tutti quel-li che si interessano di ciò che noi facciamoche, come noi non ci sogneremmo mai di di-re ad un medico di darci subito una terapiaper il fega10 senza preoccuparsi che quellaterapia non abbia una oontroindicamom.e per

I .1 . h . . hI 1 rene, vorreI c e SI nconoscesse anc e a

Inoi che quando abbiamo fatto alcune richie-

I ste di approfondimento ,le abbiamo fatte per-i

chè ci rendevamo conto, per esempio, che: Uina cosa è il delitto d'onore, una cosa è dl

matrimonio riparatore, che in verità sonocosì assurdi, ridicoli, grotteschi, come è sta-

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14 DICE~BRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSE~BLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

to detto, che non richiedono da parte mianemmeno lo spreco di una sola parola ag-giuntiva, e altra cosa è il dramma di isola-mento della donna durante il parto e su-bito dopo il parto: durante ij parto quandosopprime il feto, subito dopo quando uccideiJ neonato. Infatti oredo che siamo tutti pron-ti a riconoscere che si tratta di una donnache viene terrorizza1a da chi per un maHn-teso senso dell'onore la induce, quasi la co-stringe, quaSii la forza all'infanticidio, al feti-cidio. Si tratta cioè di due cose distinte e se-parate. Una cosa è il delitto d'onore, che ilpiù delle volte è stata un'invenzione di chi,dopo aver ucciso, aveva bisogno di utilizzareun onore che ,probabilmente non aveva madc<JLtivatonè in segreto nè in pubblico, altracosa è il dramma 'Che viene fuori dall'isola-mento di una donna che si trova a doverpartorire in condizioni falli che J'atto con-nesso e conseguente o inerente o attinente,dite come volete (facciamo tutti UJl po' di({ Accademia della Crusca», un po' di filo--logia elevata), è certamente ratto di una don-na terrorizzata, per ese.rnp¡io, da una madreesaltata. La madre di Cuneo che uccide lafiglia incinta perchè non sposata è un' esal-tra'ta, è una fanatica. Immaginiamo, onorevo-le Ministro e onorevoli colleghi, che cosa puòprodurre il faJl1iatismo di una madre, il piùdeUe volte accompagnato da un corteo pocoonorevole d'i figli, di ma'l11ti, di nonni chesi riuniscono in santÌ/ssima congrega dell'ono-re e premono su queSlta donna. A questadonna noi abbiamo voluto dedicare una pre-mura e un'attenzione che fosse tale da di-stinguerla.

Ecco perchè siamo anche lieti ~ e perquesto esprimiamo il nostro plauso al Mini..stro di grazia e giustizia ~ che sia venutafuori una fi.gru;raautonoma di reato che pre-vede per questa donna un trattamento chenon è di privilegio ilIlgiustificato, ma checorrisponde all'entità politica, morale, so-ciale del fatto che a lei si può attribuire.E se dobbiamo riconoscere che permane ilpericolo, tra Scilla e Cariddi, dell'artkolo89 e de}J'articoJo 90, dobbiamo però al tem-po stesso riconoscere, onorevole Presidentedella mia Commissione, che certamente i ma-gistrati o coloro che dovranno intenpretare

queste norme dovrebbero essere da noi ri-chiamati a leggere tutti gli atti pa:r1amen-tari per vedere qual è la volontà che è aNabase di un nostro indÌ/rizzo di codificazioneo di rinnovamento della legislazione. Nonvorrei essere irriverente nei confronti di nes-suno, tanto meno nei confronti deLla magi-stratura, anche se oggi è di moda diiTe chetutti abbdamo paura, perfino Cadi che credonon abbia mai avuto paura di nessuno. Ioche modestamente della magrstratura nonho paura, posso però permettermi di invi-tada a considerare .che quando vogliono sa-pere La cosiddetta ratio di una Jegge, loroche padano spesso latino, dovrebbero comin-ciare ad abituarsi aW1dea che la possono pe-scare attraveJ:1SO il dibattito, attraverso 10scontro, attraverso dìl confronto, le finezze,se v'Olete, attraverso reliminazione del su-perfluo, iÍnsomma attraverso gI.i a:tti per cuipassa poi la pa~ola che si mette nel codicee che poi si suole defin:rre nd tempo, conbrutta espressione, normativa vigente.

ALlora il problema è questo: è vero che c'èil pericolo che, affidandosi ad un perito, co-stui per pigrizia menta:le, per forza di tradi-zione ò per aLt,recose può dire che la capaci-tà dii!ntendere e di volere della donna è gran-demente scemata e nel momento in cui di<..,'eoiò entra nena <trappola, da cui è difficile usci-re, della seminfermità mentale prevista dal-l'articolo 89. È altrettanto vero che se si faun passo in av:arnti ~ da Sd1Ja a Cariddi ~ si

va aU'articolo 90 che prevede l'assoluta inin-cidenza o inconsistenza degli stati emotivi epaSisionaJi e quindi si \Ticade in una specie dimarcia aH'indietro.

È anche vero però che, essendo state ag-giunte le parole « anche se >11Otll.ricorrono lecondizioni di cui aLl'articolo 89 », quando sivalluteranno le ragioni per cui è stato ritenu-10 di riservare alla donna in quelle condizio-ni un trattamento diver.so da qœLlo che sen-za 'nemmeno contrapposizione netta o alIltite-si eccessivamente ,esplicite non si riserva acoloro .che stanno a guardia di un onOiTechepresumibilmente non hanno mai avuto e che!inV\elCevogliono sia salvato in extremis da!ll'in-fanticidio o da un omicilio, se ne capiJrannobenissimo i motivi; quindi penso che non ci

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Senato della Repubblica VII Legislaturo~ 9380 ~

14 DICEMBRE 1977,"''''

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSm..fELEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

salranno una giurisprudenza negativa in que-sto senso ed il pericolo che questa poveradonna che vogliamo tutelare vada a finire,come sarebbe inesorabilmente stabŒto perlei, in un manicomio per tre o quattro annicome minimo. Siccome quanto abbiamo det-to risulterà dai resoconti stenografici, cosìcome risulteranno le ragioni per le quali ilMinistro ha proposto oggi un emendamentoche ripoI'lta la proposta originaria del Grup-po comunista riguardante la :figura. di reatoautonomo, non credo che dO'Vremmo aHar-marci troppo o avere eccessive preoccupazio-ni, senza dire che, come spesso accade e comeci ha giustamente suggerito di fare il senato-!fe Guarino di cui sono un umHissimo disce-polo ed un devotissimo ammiratore, siccomenon lavoriamo per ,1'et'ern:ità o per la glorì.adi generaziOlI1Ìfuture, potremo correre ai ri-pari attraverso r.itocchi che non è offenSlÍvochiamare anche quotidiani o giornalieri, se èvero che un Parlamento in tanto è più vivoin quanto scatta a seconda delle esigenze de-rivanti anche daH'applicazione di una norma.

Detto questo mi si consentirà dì aprire unapiccola parentesi, dopo di che avrò quasifinito rperchè, anche se ho promesso di parIa-re pochi minuti, qualche altra cosa devo di-re. Era comunque dell' opinione che meglioavremmo fatto ad accettare la proposta dellaistituzione di una Commissione permanemedi indagine suI.la condizione della donna inItaLia; signor Pres,idente, mi permetto di direproprio a lei in questo momento che quelloera un aspetto che noi siamo abituati a chia-mare più qualif.icante e caratterizzante. Nonera una novità e per questo ha ragione la se-natrice RomagnoH quando dice che neanchea farlo apposta ci si è ,ricordati della oocessi-va proliferazione dell'istituzione di Commis-sioni di indagine proprio quando si è ¡tratta-to di guardare alla condizione della donna,dimenticandosi che in F:rancia esi,ste addirit-tura qualcosa di più. Si trattava di compierenan soltanto l'inventario di ciò che si sareb~be dovuto fare e non si è fatto, ma anche laesplorazione di quella che è stata definita unagiungla od un groviglio di -regolamenti e dileggi attraverso i quali passa la lacerazionec;u0tic:,;ana che denunciamo in astratto,la parità di dignità e di diritti tra uomo e

donna, ohe viene progressivamen:te e quoti-dianamente lacerata proprio attraveI'SO reg~lamenti che non conosciamo, circolari chenon sappiamo da dove V'ellgano ¡emanate ea chi siano dirette.

Certamente non si può dire che, seppureabbiamo oggi in questo felicissimo .momen-,to una .legislazione molto avanzata in difesadeilla donna, aNa enunciazione astratta corri-sponda una applicazione coerente e costantedelle norme che stiamo emanando e V'arandoin difesa della donna, soprattutto dopo 11vo-to del 20 giugno.

Allora cog.liama questa occasione per direall'onorevole Ministro, che su questo ha pro-messo un impegno a breve scadenza, che be~ne sarebbe pensare se non .MI'istituzione diuna Commissione d'indagine, all'iSltituzionepedomeno di un organismo stabile e penna-nente il quale ci assicuri che si guardi', che siverifichi, che si gridi a110 scandalo e che simetta iill stato di allarme l'opinione pubblicademocratica cosciente e conSlalpevole che vi-v.iamo in una Italia che cambia, che vuolecambiare, che vuoLe andare avanti, che vuolediventare 'sempre di più e di fatto un paeseciviJe, che metta in uno stato di allarme chiin questo paese cammina nel sens.o dea pro-gresso, perchè DiOnsia possibile più che allaenunciazione astratta subentrino e suoceda-no pOlil'indifferenza e la dis2-pp1icazione piùo meno costante e più o meno puntuale.

Resta da dire, onorevole Ministro e onore-voli colleghi, che quando abbiamo fatto que-sto lavoro ci siamo preoccupati di dare uncontributo tale che evitasse ¡proprio il peri-colo, che in Ita.lia spesso dobbiamo registra-re can grande amarez:zJa, che aJ!lepiù genero-se sortite subentri poi un periodo dì prosciu-gam'ento di ciò che produciamo. Questo è ilpaese che ha una sua altissima qualificazianeprofessionale nel rimangiarsi aUe volte o nelrisucchiare gli spa:zJi,che faticosamente riu~saiamo a conquistare, di ¡libertà e .di progres-so altre che di civHtà. E siccome avevamoavuto questa preoccupazione anche in que~Sito ca,mpo, abbiamo voluto adeIiÌ:l1eaŒla ri-chiesta, che pure noi in verità non abhiamoformulato, di allargare un poco il discorso, difare in modo che, senza dar corso ad un ten~tativo dilataría ~ a cui ci saremma opposti

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO214a SEDUTA (pomerid.)

con decisione ed energia ~ il discorso fosse

fatto più IGtrgo ma fosse portato in tempiconcentratissimi a matura1lÏone, al punto

Iche oggi stiamo per approvare questa legge ,che irnlegabilmente rappresenta un passo in

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avanti piuttosto decisivo e rilevante per il Iprogresso e per l'affermazione nel nostro pae~

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se di una dignità e di una ¡parità di diritto tra¡uomo e donna.

Vorrei soltanto aggiungere che nel corso diI

questa mia attività di parlamentare ~ si ca~ !pisce ~ ho avuto anche io le mie depressioni

I

l

e dei momenti in cui ~ senza logorarmi, siintende ~ ho pensato che in fondo i tempisono lunghi, che le lungaggini sono tali daesasperarmi e da esasperare le cose, che ftprocessi sono tanto lunghi che alle voLte ci sddomanda se è possibile che in un paese comequesto, dove le crisi in verità hanno una for-za di propulsione enorme fino al pUiIlto daarrivare alle estreme conseguenze con unarapidità sconcel1tante, ai rimedi e ai ripari siarrivi sempre con estremo ritardo. E in ve~rità mi sono trovato quatSi a domandarmi ~

chiedo scusa: è una battuta; consideratelasoltanto una battuta anche se c'è una puntadi amarezza di meridionale ~ s'e quasi quasi

si è dovuto aspeútare che questo fenomenoche si oredeva 10CaJlizzatoin S:iciJia o ridottosoltarnto all'Italia meridionale esplodesse aCuneo e a Milano per poter subito sentÏ<r direda ltutti: ma a Milano, tre anni e mezzo oquattro anni per un marito che ha uccisol'amante presunto della moglie! E quando poici si è trovati di fronte alla madre di Cuneo,la quale ha ucciso una fâgLia dndnta soltan~to perchè a questo \Stato era ~rrivata senzaessere passata nè attraverso jJ municipio nèattraverso un altare, è evideI1Jteche sorge qua-si il sospetto che si doveva proprio aspettaredi avere la prova che questo fenomeno cheavremmo dovuto eliminare da anni si espan~desse ¡per poter no] comunisti chiedere ~ e

chiedere secondo me veramente a pieno dirit-to e con una voce che non vuole essere sta~voLta molto umile e mOilto sommessa ~ che

si prendesse da ques:to anche una lezione,onorevole Ministro; ed è la lezione che vieneindicata a tutti quanti noi da un grande giuri-sta (giurista davvero queSlta volta, perchèspe&so in ItaJ:ia i giuristi sono una spiritosa

VIl iegislaturà-~~~~~~~-~~~~~~~

14 DICEMBRE 1977

invenzione; ve Jo dilDeun operatore del dirittoche giurista non ha mai voluto essere chia-mato e qualiiìicáto): parlo di GiovaiIl:IliConso,che certamente non è un rivoluzionrurio diprofess:ione, nè credo che appartenga agli au~'Í'OiIlomio a quelli deliLaP-38. E. un uomo cheattraverso gli studi rigorosi e severi è ar.riva~to a concepire, f.orse tra i primi in Italia (ecerto nOiIlè spinto dalla stessa nostra matri~ce ideologica), che niente incoraggia il delit~to più di una benevolenza eccessiva, tale ri~conosciuta da tutti e dalla coscienza mediadel paese. Anche per altre cose (sono sempreparole di Giovanni Conso, non mie; io non ciavrei mai pensato) sappiate che la colpa il piÙdeUe volte è ne]l'immob1lismo di chi gover-na, malgrado la buona volootà del singolocomponente di un Governo. E noi riconoscia~fiO quanti sforzi vengono fatti da alcuni nü-stri Ministri per poter fare in modo che anchealla giustizia s.ia riservato un bilancio che va-da oltre l'l per ceI1Itodi quello generale deiloStato. Sappiamo anche tante altre cose, peròè evtidente ~ dice sempre Giovanni Conso enoi non possiamo che accogliere questo in-vito ~ che il più delle volte, quando si d:if~feriscono nel tempo riforme che sono maiÍu~re o quando si rende intoccabile una leggenon più approvata daHa coscienza popolare,quando si fa œn modo che tutto diventi im-mobile, statico, permanentemente impan:ta~nato nel velleitarismo e resti tale e qualementre ill paese cammina, allora veramentesi incoraggia il delitto, così come è accadu~to per 'il delitto d'onore; quando poi si cor~re ai ripari è troppo tardi. Allora non pos~siamo nemmeno lamenrtarai se ci vengono ri~vol1:!iattacchi dalla stampa che, se sul mo~mento ci spingono quasi a reagire, dobbia~mo rÍCOiIloscere il più delle volte oome giu~stificaúi anche dal rMardo oon cui arriviamoag1i appuntamenti con le cose.

Per queste ragioni, e per altre che vi rispar-mio, noi esprimiamo H nostro voto favorevolea ques.to disegno di legge. Senza pronunziare~ come ho premesoo ~ frasi 'storiche, dirò

che questa è una delle giorn~te per me piùvalide deUa mia attività di parlamentare; ecredo che così sia per tutti voi e per il paeseche domani ~ se non stasera stessa ~ ap~

prenderà che finalmente una vergogna è stata

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Senato della R.epubblica ~ 9382 ~ Vll Legislatura

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eLiminata daJ nostro codiœ. (Vivissimi ap-plausi dall'estrema sinistra e dalla sinistra).

G U A R I N O. Dütmando ldi parr1l,a¡r.eperdichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha faoOlltà.

G U A R I N O. S!ignor PlreSlideu::lJte,slignorMilnistro, onore:voH c:oHeghi, .genem1rne:nrtle sidà ;]ni;zi1Oad un intervento di,cmalI1alndio « sa.:rò .br.eve», e si: dioe Ulna menwgna. l'O lin-veœ '1nizirerò questa mia bre:vJe alUocuZJÌonedìchiialrando «sarò caLmo», re dico la ve.rità.

Sarò calmo perchè nioordo di mon ¡esserest3lto a1trettamto oalmo, aIl1ZJ.di essere 'Statoaffattú caJ!mo, un mese fa drca, .quaIl1IdodiJsoubemmo <già del del1llitto ,d'onore ]n AuLa.E 'S'ano veramel11rbe gmbo alI Groppo deJil¡a si.nilstra 'Ílllditpend!eI1Ite, il qU'all,e mi ha dato Œ'I]n-carico di esppime:re il voto favOlrev'Oíle, nonsOIII1Jamtoa Tlio:me mio ma anche e ,sopratrt:!ut-lo 'a nome .del Gruppo, ,alla legge cire alll-diamo 'a V'ùtare. Son'O ¡Lieto ,delwe parole Icheha prOlIlUJnlCÏato H mio capo¡grupp'O Amderli.ni quando si è augurato ohe appUl11Jtù ioespr:imes si lOon cosdene:a e r.esponSialbillij¡tà(come si dioe per la ;procreazione, SIe nonsbag~io) io!VOltOfavorevole ,dcl Gru;ppo.

Se io Uù1mese f.a ho forSie lesrugemDo lUeitoni, qUlando ho vis,to iÌmprovvils.ame:nte t'Or-nare in Commis.sione La .de}j¡bera SUlI.deLi1tJtod'ono~e, è stabo pepchè pensavo ,che Mw-gnass.e sul momem1Jo. eliminare di OOIlpo l~macchDe piÙ gm~Ì! de1la nostna 11egis!l~one,vaile a diTe s'Ìia LI delitt.o o lIe ¡LeSlioll!i:pemso-naLi per oaus.a d'omore, sÌia ~l oo.s.iddett.o ma-tl'ÌmOlThi:o ,r.i:paraJtOire.

CO\D!fesso (e 'fÌ¡coIiderete Icbre ho paxlaitopiutt.ost'O 'aSipra\IIlente anche looi 'COITIIfrontidetIl'infantlLcÌJdio per Icausa d' ollore) Iche ¡n0ll1mi auguravo che saremmo ¡giUlnti allrÌisultla-t.o di oggi, cioè ,al ,pisltÛltaûo .de]la eüiim~]J;a-zione anche deH'imantkiddo ¡per causa d'ÚIUIO-:re e della creazione di Ulna fiJgur!a di rneé1!todi manticidÌio a pella attenlUalta, ohe trovoaltamente civile, pienamente giustificata esu cUli non mi intratterrò.

Aille soddilsfa~iQni che smom ho maiI1ife-Sllato devo a,ggiungerne un',aLtra: SOlDOCoo-

tentù. dopo aver VÏSiSUl1JOper q¡uaLche me.sela vi.ta .dehla CommÌissÌione giUlSltiiZ:ia,¡La V/iltaden'Ailla, ¡la vita ,anche dei ICOI1r:~doi,Iperchèalllch'ess'i farmo parte del Senato, S'OI11IOcOln-tento dcll''l1l11anlooità di ogg1Ìiin¡torno la/n'cl i-mÌlnazi,OIIle di questo deldtlto ,d'an!OiPe. Mi. vie-ne tuttaiVÏia 1n mente ~ se posso flaire lUIllacitlazÍOIlle non latma ~ il ge:n,erale Pi3lU1

Beckendorf von Hindenburg, il famoso vin-dtore deLla hattagbila di Tall!nenberg, lUnabattagUa forse non tooto gIioode .qUlantoqueLla. che 'Oggi qui .si v'tnce, che disse: «Laba>1Jtaglia di TanmenbelIig, a c'Ose fiatte, ;l'han-no vIDta 'Ì1.lûti quanti; se £os.se sta:ta persa,

f'a'Virei persa .solo io ». L'abbiamo vi:ll!ta rtut-ti, la ha1JtagHa ,del deLitto d'Ol1!ore, petrahèpilalll piano alcune tenaci reS1S1Ì't:mzeconser.vative, lalauni: ,residUIÍ di VJeoah1e IEdee, di vec-chie ÌJm'Po.stazion:i, attraverso Ulna dilS.ouss!i'O-Ine pacat,a e tram¡quillla iiI'a ¡tuui sono SltMefejHoemente supemte. Quest'O era, deJ ,peSlto,l'im.portall1lte.

Mi sd: pe:rme1Jta a ,questo pUll1to di 'OsseI"V8JI'e,ll!eHo spidto di q\UeUa che è stata .l'runi-zj¡atd.va della senatriœ Carettonii ROl11ia!glllOH,che se 'Ia ba~taglia è st'at!a :vinta, la !g)UIeII'ira'nOlll è sotalta wnta ancora. QuelHa té1!1eCom-mis:s1one di mdagine, deHa quale IÍIn que.sta sedoe nOll! ,S!ipuò parlar.e perchè \IlIODfapaJrte della Œegge, ma di oui tutti Isa¡pp1a-mo ohe è stata proposta, ~n UIl1 modo iÜ il11

un ,altro dowà 'Sort1r:e dal nostro voto, ¡per-chè es.iston.o dci p.robiliemi ulteri:ori ¡rispet-to al pI10blema che Qggi ,abbÌia:m.o lfiSiO'1to.EsistOlno problemi peDialH,e dvili ultelrbri,che irnplircano la 11lecessÌltà, oLtre .che J'.op-pOiI'tUlDiÌità,di elimmare uno s1Jat.o TI101Il dioodi ÌIIlferiopità ma di cLiIv:ersj¡tà,delUa donnanei confronti del maschio neUa ,ll!ostra iliegi-sIMione.

I penailii1sti che S:ÌleoonlOne!ll'AU!La,e chenri soverohiano da tutti i punti di VIÌIs.t:a,'Slan~110hooi,sSiÍmo che vi sona dei deU1Jtiche ham-n'O ,per oggetto. s,peoiiiico ill «mÌinoI1e» diqualUlnque sesso si!a ~ per es.emp10, .gLia¡ttddd ¡1Œbidine v:iolOOlta ~ e la donm.a maggio-f.enne. Ecco un aIltro VJarco che SIi IGlipre!a/lJenostre Iriforme. N'Oi111011dobbiamo permette..Ire queste cose n'elI secOIlo ventesimo; nlOndobbilaim.o permettere che esista nel iIlO:SiÌ'rOpaese un delitto per lesempio di ¡fatto di

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Senato della Repubblica ~ 9jB3 ........... Vll Legislatura

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danna maggi;oreIIDe, 'Oppure .di' ,s.ec1u2'JiIOŒlleconpromessa di ma,trimon'Ï-o a donna milll,001e\tl-~1,e, e vda ,dicendo; ma dobbiarrno t:1JillmÌlI1l3Jre

a]ç.une di ques.te fi~'1e Ol1imi:nose ed aLtre

dobhiamo .equtpaJI1a'I1le nei trattamelllto diuomini e donlI1le. E oiò t'3Jllt'Opiù penchè vi~viamo in un',ep()ca in cui a poaa ,dilst3Jnzadal nostro ,epioe11!tm, che ~ Roma o Bdlsan~

7'iO ~ nÜln rÌiC'Ü'I1do bellle ~, esi'Sltono a/ltlre

cap'Ì.ltali neUe q¡uaM avveDlgono, si l,egge suigiornaLi, <COlse,a diœ così, moder,llIe, l3Jg~or.nate. È di Lonidr:a ¡la not'Ìzia di quei1la e'(<regÎnetJta di be(bl,ezza che ha sedotto oem hyjoWenz:a, 'Pcrvenendo aIlla cOll1g¡hmzj1ol1lecar-nale, UIll 'masch:iJo, u.n mormOlllie oolla spieoie(pertanto, un UOIIllO pontata ,ad lavere ¡piÚmogli) .

P,rQpr1o perchè H mio intervento deve es~sere pI1odut:tirv.oe nOln devo nipetere rottoque.l1o me è SltrutomoLto me¡gHo di me ,d'et-to da coloro che mi hanno preceduto, osoa¡ppellarmi alLl'Assemblea a£fj.nchè soprat-tutto si 1avOIT'i:per l1a e1iminaZlÎOIlle<d'elll'ipo-teSIÍdi ,seduzJÎlOneCOiIlpromessa di matrimo-nio. P.enal:iSita 11IOIIlSOlllO,.però Isono ci'V'1liiSlta,e dal fatto che esiste un freato di sedurionecon promesSla ,di matrimonia, Slia pume ILÍiII1i-taita alla donna minlOlI'e, susseg.ue neLLa CÍ1vi-HS!vioa IÌIta<liana, a Itutf.o¡g.gi, UIl1aser.ÏJe di qlUe-stioni civiiliS!tiche di nrSlalrCÏ!mento per ,tallefatto «iiIllg¡iusto ». Solo per indicaœ Ji datipiù :Decenti, :J.'}¡e.ll'ultÌlmonumero dd¡}a ,rivi.<;1a « La giuni,s¡pl1udenza iltaHana » ho q'U'ÌiUJ11asetI1Itenza de1!1a Oa<ssazioTIle, rddl"aprlle 1976,jn cui aJ1iOÜ'l'a si afferma che, qUlando si

attua Ulna seduzione COlTIpI1œnessa di rmaJtrr1i-monio, se ¡ra sec1u~Í1O'l11eè 'alttUalta da IUn UOlIllOnei nigua'rdi della donl1!a, din questo ,CalSO,pUlrchè vi sia sltata <ooŒlgiunz1ÌOIne'caJrŒl!a.I.e,siha didtto da paDte de/Ha .donna ail ¡cisaœci-mento dei .dal1lll'i; il faIVore, nelILa specie, èalllia .don.Thaper:il ,risairoilmento d<ei damm.i.,maV()d ,capite che dalI punto <cHVl.ÌJstadeJaa .di-

gnità 1'a donna 'S'cade Iterrib.iLmente .s1Uquestopiailla. Analizzamdo Ilia 'l1!ostI1a ¡gilUir1spnudie:n-za, ho tfrovato soLo una nobHe senrtlell1lZladeliriibunalle di PiSla, del lll1Ja¡rzodelU'.a;n¡no SCOir-so, in CUJÌ si è affermato il pI1ind¡pio drelllairI1Ìllevanza delUa sedu~j¡one con .promessa dima1Jrimonio sia .di donna sia di uomo, maquesta SeI1Jtenza oertamente sarà ,tll'a/VoLta.dal-

la Suprema corte, che :si è già ritpetut:ameJl1-te espressa sU'l<YaDgomento, ;e già iSU!coessdlVa-mente aH'emissione eLi queHa sentenza, se1100 propIÙlO .illlriforma del[a SIeIlltenza stessa,1la dilchiarato esartrt:ametnte il cOll1tmr.io.

Vedete qumdi, onorevol<i ooU~hi, cire .dab-bi:alIDo ,stare s:emp['e su quailcb!e trilnJceia. Su.perata 1a prima Itrmcea, come fwemo tirapoco, queLla dei del.itti d'on'Ore, dobbiamo:immediatamente cer.calre di s.uper:are [a :se-conda, lIa 'te.rza, la qual1ta, per ten1Jall1edj, lI"en-dwe ,più moderno, più ci'Vile, più d1gn1tosoil nostro diritto penale. Pe<r ciò !Olle 'Dig.uialr-da ,iil paese, le TiÌipel1oussdonJÌ,,di 'questo iI10~stiro voto saxa;n¡no T-ip¡ercusSliOllli di 'SlUace:s-so: così aJlmen¡o voglio sp.eva'l1e, guiaJndiaJndoalLe malte rampogne ohe abbiamo T.ÌiCeV'Utodai g¡iolffiaJli peœhè non ci erarv,amo ,atl1iOOradecisi a,n'eHmi!l1!azione drel de1Ï<ttlo ,d'lOIl1O.I'e.

Ma non c:r:edIDatreche TIlell'amhilentle deg¡1d lav-vooati e dei giunist~gÌlUr1st1, vale a dime dicoilooo che insegn¡ano diJJ:liltrto'ali .gi!ovan<ill1'el-le università, iI1!0Il1 vi Si:ÏiaonIOn v.i .sarà CJ.IUal-,che reaziOllle. Ho tr:a Ile mani ~ e voLuta-meil1lte .nOll1facoio i1 nome dd g¡iormralre ~

nn fogldo appartenente ad Ulna CÌitltà <didlt1reun md.J:ionre di ab1ta/I1)t:Í!,che ha dedicato inoccas1ÌOIle :del VIOto ,di oggi Uin':tnte.r'a :p.aginaaHa macchia dell deliJttrO ,d'onore. Ma in que-sta pagina, acœ:nJto a diohiJaraz:iOJJJÌ :di per-SOIIlrefavorevoLi aLI'abaLitZ!Îone del< dieL1tto diOIllOlI'e,tra cui ~ m<ettJÎ1amoll0bene lin ohio.-

ro ~ un magiSltTato, il presidente deUa pri-ma .sezione d'Assise d'appé!Jlio ¡di Nalpœd, viSOJI]JOdiJcMamz:ÏionJisconvolgenti di avvocatiche d1oOlJJiO:attenxione, JJJelInostro paese, siaal Nord ,che al,S'Uld, ma soprat\tut1io all Sud,l'eLimi:nazione del deiHrbtod'onore è peI11oo-loSla. E vi è persino, ,m quella pag1na di rgÍ1ar-

nalle, 'iJllu.ngo e IraJgiOThaJtoartJÎCroilodi um pro.fessore di dilritro penalLe ~ ValLe a 'drure, 'su!pi1ano £ormaJie, ,di un .palni g¡md'O deLl',amicoCanso, che è stato dtato or lOra dJa¡1iSenlatlOlre

LUgnlalllO ~ M qiUalle¡addirittura l:aJI1retl1lta,per

quanto riligu:alrcLa l'abO!Lizione del del:ÌJÌ1todiOnJore, che Slirastato laJJil1U1I'la/ÛOl',a¡rttioo~o 587anche neilil'u\JroiJmaipotesi, 'JJa,ddlove !si dettauna esllirnente per le peI1Cosse illlfer-De¡dia]l'of-faso !3JlI'ofìfesore. Dice questo ooIlleg¡a UII1Ii'V'er-si.tlario: v:a benJe che ÎlI m3lI"ÏDo o ,m padre

uccida pagando :to srreSlS'OpI'ezro degli rad1Jri,

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Senato delta Repubblica"~ ~

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLE.'-\ - RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

ma per 10 menlO che egLi prenda a sohÍiaiffigra>trntaanenre coniuge, figHa, SioI1el~1ae com-plice della tresca disonorante, diamine; seil Senato oi toglie l'impuni.tà persino dellepercosse dove andiamo a finrl:re? 1:0~o so do..ve andiamo a finire con queste iÍnnovaZiÍonidella legge penale. AneLiamo a finire a qual-cosa che cer.ti giuristi non apprezzano perchètogliamo loro il pane del 10m insegnamento,perchè riduoiamo l'area della doro docenza.

Abb1amo ,i[}lsQmmaopenato benissimo, lan-che se abbiamo infecto Uillcolpo, £OIrse,laJilanostra Letteratura. L'altra volta che ci siamovisti <nOLl1feci :LadtaœÍi01llepiù evidente cheavrei dovuto fare, qud>1a del libro di GiiOV'.an-nil Arpi'no >sulcLeWÏ!ttod'onore, li:bro che è Sita-10 modelLato su un caso reallmente avvenu-10. Il ,caso ce ~'ho qui tra le ca'l1te, TI'altur.al-mente; non ~e ilia leggo data l'ora talrcLa,veIlf,) Jri.sprurmio. Si tratta cLell'omidcLiJo Oavbo.

ne, di cui !Si discusse allie assise di AveLlinonell 1923 con 1'0inJOlrevOllrePorz,Íio, il'OIJ1iOI1evoleRubiJH e 'altri impoI1ta:nm avvÜlcat,i cMama'ÌÍ

a difendeTe dil Carhone. QueSiti, aame 'Pl1Oba-bHmente ,r.iIOOlrdie:rete,non per pires'a :dÍiret-ta, ma oattraveI1SO la lettura dell oomalllZJO di

Arpino, durant.e 'la prima notte di matI1Ìmo-n,jo si accorse ,che ,rul,Irasposa malllcaV1a IUn

requisito che a ¡lUlie a!Uamen taJiltà COil11'(mte

sembra:va essenœilaÙ.,e. In un pI1Ïmo illOiffien-to, dñ:ce i,l Carbone, egli pensò ~ scusateil mio ottocentÏsmo lJ:1IeJnon voler USia,recer.tetelPrnÌTIJOIlogi.ed:ùsilI1vollte, come si usa lades-so ~ di ,trovaI1si d1' fronte ad una :confor-mazione s:em¡j¡IUillalredella pa'rre mteresSialtadeLla sposa; ma poi fece un'a'Ltna prova,'lUJ1ndduna t'CIrZJa,una quarta, e ISIÌ,cOllVlÍinseche non si llìealHzzavano ,le cons.eguenze ,DrJ!en-te del pdmo applìOlccio 'SiessUialle. DUralnteun successivo mese di lÍiti'gi e tOiI1mentd, lamoglie confes<sa al maI1tto di aver aVUlto imp-par.tj pregressi, aome usi'amo dJire .nél'le ,au-le di gil1.lstiÚa,con altra ¡persona e £ÍinaIIJ.TIJelll-

te un:a notte, dopo ,lungo travaglio ~{( 'Spi-

rito 1ab1rimÛco» ILoha defimto, 'Se nOlll ,sba.glio, 'Porzio ~ '11 CarhO\11'e sceglie .tra ¡la 'Pi-sbDlla che ha sul comodino e mI rasoi!O abeha 'suJŒa toilette e taglia la gO/la alla moglie,baC:Îlallloolape:ra~tro atff.ettuosroneTIJtee dioon-dole: {( BeJ1inda, Be1Hnda, io ti amo, ti a¡do~

;ra, ma H ,tuo OIllore e i~ mio onOJ1e debbono

es'sere saJlVi ». Do¡po aver uccilSO ,la 1Ill00gllie,si reca, il giÍorno dopo, a uccidere aoche b<¡oreUa ideI presunto ,amante deliLa mog1llie percompiere com;p!letameDlt:e Ja velIlcLettla. Coon-piluto questo eccidio VI~ene 'feI1mato, confes-sa, e fina1mente :si svolge H pmoesso.

A quetU'.epoctl c'erlaIlO i gÏiuTatil. 111:sdgnorCar.bone è stato dai giUlrati aSSoDlltoper totaleinfermità di mente daŒ1a responJS,abiŒità perl'omioidilo ,compiuto Thei oommnti deiHa mo-glie, vale a dilre pe¡r l'uxo[1ioiidio, me1l1fL:re:per

l' omioid10 lJ:1IeIiC'onfr()\l1¡t1deUa sorella: ddl pre-sunto amalnte, fiorse unicamente ,perchè l'av~voca,to di palrte aiVÎlle em run a;ltr.o grandeavviOcato, 'e:ra jll De Mrursilco :in queSit'O caso,che tuonav.a COIIlIÌll'Oil Porz¡ilQ ~ un 'ÍlllJcoa1.~

tra di cOIrazza'te run un maTe di parole ~

gLi è stata concessa SoOlltJantola IsemimfemnÍJtà

di mente, coOn conseguente cOtndalTIlna a ,tren-ta mesi.

Se ,La nost'ra legge Siarà appil10vata ,alnohea MontleCÌJtor1o,fmirà ,dunque ,una ~Let:11enatu-

ra. NessUiIl nuovo ('.J'Í!ovanni AI1pi'Dlodiedi:che-rà palgime a,l del~ittiO d'onore, ad un ,allit!rode-lítto Carbone. Ed è £orse per ciò che Äl1pÎ1l1.o,,1ctterat:o £Íinis.simo, ha a'P'elllto la se <s.t:ess'Oe,ai 'SuOliÌJm.Ìtatori una nuova sbrada, d:a:ndosinon dic'O la1nppica, ma al ,caldo. Ha f:iJn¡tta.(Applausi dall'estrema sinistra e dalla sini-stra. Congratulazioni).

V E N A N Z E T T I. Domando dii PaIr-lar.e per dichia:r.azione eLivoto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoLtà.

V E N A N Z E T T I. On'Ûlrevüilie ~msi-dente, tOITorevdIi cob1eghi, moho bœvemen-te, SlÍia perchè illOlll credo che, d.opa la di-

sousS:~OIIle genera:le di un m<eSle ¡[ìa e ,anchedimi dopo La cLiscus's:ione generaLe che si èisvoilta .oggi (perchè tut:to Isommaro gLi ,ÍIIlte:r-

venti che ci S01l1JOst:ati in dichi1araiZÍ!one divoto, sia sui SIÍIIlgoil18Il1tico1i, SiÍiasUlLLa¡leg-ge, ha,llJIl¡{)assUIIl1Jo più ~l oaraltteœ di :una

drscu5'sione gemenaJ1e, pTobabiilmel1ite resa Ille-cessaria pmpdo dailIla ThUOVIa,foJ:1mulaziiOlIlcdel disegn¡o di 'legge), ci sIDa necesslÎ.tà di ag~

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Senato della Repubblica ~ 9385 ~ VII Legislatura

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

giungere altro. SiilaaI1!che rperchè do il1ion¡sononè un gtiurista lIlè un 'avvooato .e nJemmenoun fiJIalogo, come ,~l.co1l1ega AndemLÌini, Itant'èvero che mi stavo domalndand:o a quaLe ti.

tol'O avrei potuto p.aJ:1La:œ,visto dil tipo didibattito che si è svolto.

Ho preso la pam1a perohè, 'anche se Jam1a dkhÏiarazione è QVvi'a per 1e p os<iZJÌ!oniche ha assLillto ill Partito 'repubbLicano suquesti probJffiI])i da molti aJnl1li, <J1'Ü1IlvOllevoche mancas,se 1'<eSipHcito ,assenso .del Grupporepu.bbHcalno a queSito dÌiseg1D1Odi legge.

LI cor1JIega GuaJ1ÌJno nkordava ohe su que~sto argomento ancora oggi un profìess'Üil'euniversiJtaœio aveva dei dubbi o ,addÎiI1ittUlrafaceva derivare peI1icoli dall' approvazionedi queSito disegn.o di legge. Ebbene, iÌIO ,devorkOI1Œare come più di dieai anrui .fa, !lletl1966,al nostro amioo OrolliZO ReaLe (che VQg]io,ricordaJre per questa sua a:zjioTIle),aillara mi.niis/tro cLelilJa giuSltizia, quando ,SIidkhiocò fa.vorevoLe alLJ'abnogaz:iJone d!ell'am1JÌcollO587 delcodice penaLe, vennero quantn meno ,degliil1JsuLti, de/He reazioDIÌ ,di gi'UJJ1Ì-sit:.i,di 'UamimipollÜici ri:speuto a queSlta sUla :iJniziai1Ji'Vaoheappunto Sii a'renò priOpr.io <per.chè ,non tmovòun 'terreno anCOiI'a favorevole.

Pa-do solo di 10~11 anni fa, del 1966. Qum-di di strada ceI1tamente ne ha fìatta 111nOSl1Jropaese se oggi possiamo appJ:1ovare questalegge ppaticamenite. dÌirei, ,ailil'unan:1m1tà, seJ/e reazioni si sono limi,tate a qUei]le che aÏita-

va poco fa n cûlUega Guarino e se app1IDtotutti siamo cons:ap0\Noli del~la vall<idÍità di questo dilsegno di Legge.

È stato osservato ~ e ]0 dieo aJllch',iJo ~

che si compie un rimportaJll.te pas,so sul1a via

di queiLl'uguagHa:nza dei sessi ohe è TIJeiprim-cìpi c1dla nostna Cos:t,ÌituziOIThe;e qui forse,(ahimè, dobbiamo dire a trent'anni di distan-za, anche se TIlon è mai troppo t8Jrdi) fraqUJaJlche gÌ'onno, celebrando iÌ1l rtJ:1oot'e'SlÌimoarmÏ\lIersar.1O de;!Jla f,:Ìirma delUa Costitu:zjÍonerepubbLicall1a, potremo asorì'VeJ:1ea menilto delPar.1amento 'Ìt'alia!llo, anche se appunto cOInri¡taœdo, quest'O u1teI1Ïiore passo aVaJl1!1JÌ.

Certo si'amo cosCÌ:001Ji, come già è statodetto da moLti ,altri, che n probil,ema mOJ:1alee sooiaŒe deHa violen:m sulLa dOTIlDJail1ion siesaurisce con questo d1segno eLi ,legge :e ,s:alp-

14 DICEMBRE 1977

pÏtamo che occorre ancona modilf1care o:nen~ta¡li!tà, costumi, pregmuc1izi ohe a Violte ,SlOillOsecœami. È un fenomeno di crescita, comesi USia dire. un foooIDeno, come sempre di-,jamo noi 'J:oepubbLioani secondo la tradiZJione

mazzi:r:rÌ!ooa, di eduoazione Gei piace di piiÜquesta parola de¡]la pa¡rol'a cl1esd1:Ja). Qu1n-cl; è un problema di nappoJ:1to ,neHa ¡naSItrasoci,età. Ma intaJlllto 'rimuoviamo una ,di que-ste cause. La .Legge nOln è una cO!lldiziJO[lesuffidente ma è un'a oondizlÏ,one J1JecessaIìÎla.COIn l'app:DOvazi'Oille di questo diiseglJJJodi leg-ge, onorevole Minis-um e ono:rev0l1i aoi1leghi,l,e dOllnJe non dovranno prill v:eniÍJre davanti

al PalJ1bmento, come ha11!no fìaJtto drüa unmese fa, a scandire qudlo slogan ,cosÌ ama-ro, e pur ,cosÌ 'Vero lIlel TIIOSvrOor.dinaJmentogiuri,dico fiinchè non ¡}'avremo modifioato,che diceva: «S:e mi v:iJolen1:Jimi puoi SlpO'sa~re, se ti vradÍisco mi puoi aJmmazz;aJne ». Ec~

C'O, a ques.to punto, oon l'approvamone diquesto dis:egno di legge pOSisiramo diJre ohef,,'coiamo un ~oss:o passo avantii e ohe quan-to ,meno que11e donne ¡non dov,ranno VleDiÌiredaViaDltlial Parlamento a ripetere queLlo slo-gan ,casI amaJro e cosÌ dramman1co. (Applausidal centro-sinistra e dall' estrema sinistra).

C O C O. Domando di panIme per diiÜhi:a~razione di voto.

P R E S 1 D E N T E. Ne ha faJcol1tà.

C O C O. Onoir'evole Pres,idente, OIDIorevo-

li colleghi, amivo buon ultimo e quasiÌ IrÌ'11iuiIl~

cerei aLla palro1a pelI'chè mai 'ComeÌ!n que-sta occasione si può .ripeter-e oiò 'Che è sorit.~o ,nel Faust: tutto dò che è 'Íintel~Lige!llteè&t,ato già det,tiO. Ma qualche ,cosa debbö pur

dire nO!n perchia:dre, ma per IJ:1iJbadíÌire lapoSlizione deLLa DemocraÛa üris'tÌ8Jna su que.sta ,legge.

lil Grupp.o demoaristiJano ha loo11!t:rlÌJbutlo'at-tivamente, come può v,eder,e chiunqU!e il1eggagli atti dei '1avor.Ì deL1a Cormmi,s.SlÌone, ¡ail:laf:ormurlazione fina,l'e deLla legge che oggi etut-ti dicono di approvare pienamoote e aonentusiasmo. Come tutti ormai san11lO, in unpr'Ì1:m:oItempo è st'ata ,presentata 1IDa l1eggeche prevedeva Il'abrogazi0iI1e soltM1lto degli

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14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.)

VII Legislatura

ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

arbicoli 544 e 587 dell codice peiI1IaWe; su taleproposta, prendendo 'La pamlat '¡:}jel.L1a.proce-dente seduta, qUaaldo 'si deoise ,dri lI1Îmetteregli <litH alla Commissione gius.tizia, 00 dettoche ,la Democrazia cmstiaI1!a m'ieva già decisodi 'approvaiI'la e che nuLl'!é1JJmroaVleva da me-ditare ü da 'ripensoo.:e. Però é1Jbh~a¡moIsubi-to 'noté1Jto che dietro la ratio piÙ 'Ìtll1..o:nediatadi quella prima proposta di abI'olgamcme,c'1oèla 'tutela delLa parità deLla donna ~ cheveniva certamen1Je ca:lpeSitata dagli aiI'1JÌtooI.i544 e 587, non già perchë fossero vo1uta-mente 3.J1:uifemm.1m.1sti,nel momento in Icuifuronü progetté1Jti ed .elaboratIi, ma perchèsanzÌtOTI'aVlanouna cO\Ild!Ì:z;ioneobiettiva e <gra-visSiÍma di iruferioI1ità del:la donna ~ dÌieltlI'oquesta ratio piÙ immedila1a oe n'era um'aI-t,l'a: non si po1ieva piÙ acœttaiI'e oomeattenUaJllte o come .discrimimalllte una 00Il1~cezione arcaica deLl'onore nè che.l' onore pro-['pro dipendesse dal compOName[1¡to di altrie neppure che ¡l'onore comumque si potesses2Jlvaresoppr.imel1ldoo cOi11diz:Í101Dlé\Il1Jooa que-"to pretes'O vaLore il dj¡ritto assoLuto ed in.dispoITibil}e delila vita, sm che fosse ~a v:Í1tadel cOThiuge.deRa figlia <OdelLa sarolta ISor-presi a macchiaJre questo onore, SlÍ;aohe d.ìos-se la vita del neonatto assOOutamente iÏDool-peva~e.

Quindi abhiamo suooto p.mposlto che iDiOnsi ,supeJ:'asse, ma si avdochisse l'oIìÍg:i\T1a!riaîmpostazio!Ile e che perciò TI:Oinsi abrogé1Js.se-ra soota!ITto glti artkoIi 544 e 587, ma anchegH artiooli 59~ 'el 578,aillche se poi l':é1JI11J:i,oo-lo 578 non è stato semp'~icemem.te abrogatoma SOSltituitOda ,a:ltm fa1Jtispecie. Pel1Ciò mipaire che Siidebbano superare, -oome .del'reSltoabbiamo fatto tutti, a1cUlIJ¡igiudizi af£retta-ti che si diedero arllora, quando .si disse roeŒaDemooraZlÍla 'cristial11a, ,o .aLtri Pé1JI1t:Í1tàa :ri-morchia della Demoora.zJia ,oriSlti:a11la,vo:1eva-no snaturare ;1'O/riginaria ispkazione £emmi-niS!ta di queHa ¡legge. Questa ispiraz:Lone iIliOnè stata snatmata, ma è stata arI1kchita conJa normativa che dobbiamo ora votare.

VoJ:lrei agg¡1U111gea'equalcosa per qUaI11tori-gU3wda l'abrogazj¡Ol1Je pura e semplioe del-l'articO/Lo 544 e Ja nuova formulazione dClI-l'articolo 578. Come aTI!oheoggi ci ha futtorkordare H cOI1lregaOampopk¡,no, IFabJ1ogae;io-

ne pura e sempld.ce dell' artkola 544 portaa qualche rlnconrve\Il'iente; inlfatlti, per allOu\Ilireati ~

'Î meno gravi, quelliIi ohe !1101lloom-portano una ~ealle violenza suLla dOTIlna ecioè :la sOtttraziOiOieconsensuale di minOlre,la corruzione presuma di minore di sedicianni ~ sj n1tiene iniquo infHggere la penaanche quand'O il rappoI1to e Lavolontà di spo-sarsi siano del tutto J.iheri e spontanei. Que-sto è gius1to, però abbÍiamo anche osservatoin Commissione che s.e sj fosse sostituita almaJtrimoniÏlO piparat<Olre l'a pOSlsihilità di ,re-mrssioil1JedeJJ1aqueI1ela, o sempre o Hno aqUa1I1doThon srano ceLebratie per 'la pr:i,mavolta ,Je formaillità di apertura del dibatti.mento, sa'l'emmo andati IDoontro 'ad ¡j¡nc'Ûln~veniooti peggiori: sarebbe dtOlI1llaltOsottoaI.tro .titolo o sotto altra espressione il ma-trimonio riparé1Jtore e, peggio a:I1ioora,aVloom-ma favorito maggiori n1catItJ di qU3mti inpassato se ne siano avuti con il matrimonioriparatoiI'e.

Siamo sta'ti pe:rdò tutti d'accordo per laabmgaziOlDe pura e semplice ddl'aiI't1oo1o 544,pur ritenendo che questa sÍia 'sté1Jtauna de.

cisione um' po' giacohina, e che deve essererirvedUito tutto ,ij si,steo:na deUa querela inquesÍIÌ reati.

Per quanto poi riguarda ¡la modiJì1ca del.l'aI1ticOllo578 nOI11mi pare che sia .impor.tan-te il problema se debba esserv.i U[]a ~pot\CIsispecif.1ca di reato o se imr.ece soharrtto unaattemuante speciaiLe. Pwsona1ment'e sono sta-10 sempre favorevQle ad uTIlaipOltesi specia-\1('.di reato 'ed aŒl:zJÍho preseDJtato peI1Si01l1Jal.mente un emendam'C'l1to in questo senso.Successiva¡m.en1Je sono state pI10spettatepr.eoccupazioni tecniche che ,nOlnho mali COIIl-diviso, ma delLe qUiatJrimi SOil1Odato œri-co. Comunque oggi SOllOcontento ohe dJISe-nato, seguendo 'l'emendamento proposto dalGoverno, abbia scelto questa Sio1u:zJio11le,chetra .l'altro ev1ta ohepOSSaalO sorgere tr.oppidispareri ,j¡nterpretati'Vi suna appHcazione diquella attenuante che aveva Í\Ilvece formu-¡Iata la Commissiome.

VogHo però aggiul11gere qurulche osserva-7ione pelI' quanto riguarda la sostacrrza diquesta norma, spero più dri~os'taœa norma-tiva che di struttUiI'a g:ÍJUr.idica.Questa 1egge

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Senato della Repubblica VII Legislatura~ 9387 ~

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214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

non è stata, come allcUlDIÌhalllno sostenuto,poco ponderaIta; amzi a me p<\ire che abbia~

ma lavomto in breve tempo, ma mtensa-mente e abbiamo ampiamente pOJlJder.a:to leùecisiiOln:i prese in CommisSlione.

Le considera2J1Ü1nl daUe quaœi siamo paT~titi sono state l1e seguenti. Già alttuallmente

molte vlO'lte i giudici halDlllo chiesto aJÎ peritise, pur in manoanza delLo s.ta,to di :Í1n¡fenni~

tà previst'O da11',a¡rtko]0 89. tutrtaviÍJa si pos~sa ,riscontrare l1J;eÌcasi di infamHaiJdJio o difetJ1ddiiO Ulna :iJncapa:cità di intendere :O divdler.e determinata .dai! parÌ'ÌJCo]<\ire travagl:iodel pa:rto. Si è giustameJD!te osserv<\ito inCommiss,ione che attua:Lmente si è Hmi1talt1,da una parte, daiHa []orma per cui nonpuò v1alere ilia menomruta capacità di inten-dere o di volere se 11J0iIlè dete'I'mÌltltata da im..fermità e, dall'altra, dalla norma per CUligli stati emotivi e pruss~onali non pOSS:OiIlOesser:e 'influooti neLLa deteJlmÌin!aZiÌ:OIllec1eI11aimputabi.JiJtà.

Ora, sioc()[lle aboLendo 1a causa d'onore, I

l'i:nbntkidio e 'il fet1ddio diventavano OIll1j.ddi come tutti gli aI1tri, lanzd OIllliddi aggra-valÌÍ per i[ mpp:œto di parent'ella tira La ma~dre e dJI feto o il neonato, e perciò si sa-

rebbe potuto applic<\ire anche ,l'ergastolo ocomunque, facendo li ,oalcoH piÙ favorffi'1o~i,una pena non infe:rro,re a 14 'anni ~ per dareUIlla pena minore bisognava poi irroga-re necessariamente, per il titolo del reato,lil manicomio criminale ~ per queste con~

siderazi1on:i, .la Commissione ha :f\LtooutO chefoi dovesse dare ri!l:iJevo g1uridi1co penale au~tODoma alla m:ÏJnorata capadtà di ,:iJntellldeif'ee di vOILere, anche 'Se non detenrniiI1!<\ita dainfermità, come di:spOiIle l'al'ilicoilo 89.

Abbiamo falUo una operazione delHoata di.ch:iJrurgÌia penaLe penchè abbi.amo modrlfka-

to alcune norme, incidendo ancneSiUùilia si.stematica c1e!11ainfenmtà e deUa SIell1Jinfer~mÏ!tà meJD!tale da una pante e dffiJl'altra Slul~la l1i1eVlanzadei iffioti'VIi.c1eg1i Ista:ti emotivie passâlOn:ali.

P.erò Ifitengo 'Che SlÌiastata una opponûUiIla,anche se in certo qual modo Iall'dita, opera.zí.one, perchè abbiamo gUlal1Œato sopr.atturtltoaHa sOSltanza deUe cose. Saranlllo 'Pod i giu-

risti di professione ¡a dare la ql1aliif:kazionedogmatica piÙ OppŒltUlDJae più ca:lmnte. Noiabbiamo ,ni/tenuto di dover gU<\ifda:re Is.oprat~tutbo a1!la sostanza delire cose, alia deteI1ll1Í-naZJioJl1e deUa pena che nÎtenilaiffio più equaper questo tipo di reato, qUaJDido d si dia

C3!rÎ<CodeLlo s.tato di mim'Ülralta capaoÜà :p'SJ.~chiüa derivante dal travaglio del pa,r,to e di

1u:tl2e queJ!1e 'Col1sliderazioni di ina,tiu,ra soda~le e Ul11!aI1iache oosì benJe sono 'state Isvolte.

Quindi a me p<\ife ~ nom per aUitolodar~(i ~ che abbramo svolto UIll buO'Il ¡Lavoro.

B mi fa piaœre che tutti oggi apprezzjÌcr10fluamto la Commissione ha £altto. Debbo per~ciò dire una pal10la ~ non aelltamente didrcostanza, perchè sentita ~ di considera~

zlÌone per il Presidente della 2a Commissioneche ha V'aIuto ohe la Commissione operassecelermente ma nello stesso tempo non affret-1rutameThûe, con pondenaz1one g)ÎiUSltadii tuttii probLemi che dovevéllno essere pO[)Jderati,senza cedere da UIlla parte nè :aJHafretta ec~cessiva di ohi ha .fatto un po' di fo1clmeattomo a questa legge nè daLl'altra ~ se

ce ne fossero stati ~ ai .tentativi di '11ÏI1\VÌiare

qUles'ta riforma, tanto alHesa e ÌJaltJIto.necessa~áa, al:leca:lande greche, con H pretesto del.Ja necessità di ,appl'ofollldke i prob}emi.

Non mi paTe :che ci sia biisoglllo di aggiun-ge:œ aJ1trospecialmente per coloro che OOIlillIOl'abitudine di giudioare dopo aver letto gliatti dei lavori deHa Commiss,]OItle. La Demo-crazia ori,stjana (come ho arvUlto l'onore didj¡re nella precedente ril1nÌiolDJeneHa quaJe

abbialll10 dedso il rinvio .c1eg¡1i,a:t.tialLa COŒn-missione) ha voluto con cOiIlVlÌlnZi!onee confermezZla l'abrogazione di tutte qUielle illiOr-me che si basavano su un arcaico, sbagHato,illogico ed anticdstiano oonceUo dell'onoree soprattutto ha voluto gettare via dal no~stro codice .n principio che la vœta umanapotesse essere condizionata a qualsiasi va~lore, sda esso di natura pseudomoral'e o dinatura economica, come ha sostenuto il col-l'ega Campopiano; questo Io lasciamo all',in~dagine degli storici del diritto. L'importan-te è, tra le altre oase, l'aver riaffermato ¡jJvaílore primario e intangibile della vha uma.na. (Vivi applausi dal centro).

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ASSEMBLEA - RESOCONTO ST£ìN(IGRAFICO

GOZZINIpaTlare.

relatare. DomandQ di gno di legge n. 4. Chi l'appll'olV'aè pregato dialzare la mano.

:Ë approvato.P R E S J D E N T E. Ne ha facoll,tà.

G O Z Z I NI, relatare. S~gnor PresidemJte,D~fini del coordina,me.nto, anche peraoqui-sire auspioahillmente i'3Jss>ensoillll11JeldÌiatodelGoverno, ä<lsubeme.nc1amento che .abbiamoapprovato ,eche:va introdotto TIlelll"armüo}oso-stÌitutÌvo ,del!l'anticolo 2, diI1eÌ che !potrebbeessere formulato ed inser.ito così: «trovan-dosi in uno stato di alterazione ps:khica,cOl11l1essocon il parto, che, pur non ricorren-do le condìÛoni dell'articolo 89, ne riducal~ capacità di intendere o di volere. . . ».

P R E S l D E N T E. NOD faoem.dosìi os-,,,eiTVazioni, così :resta slrabiUto.

Da part'e del reila¡tore è SltatO pmsentaltol'emendamento Tit. 1 tendente a sostJÌituÌtreIl tito1,o: «Nonne per ,la 1Jutella deùll'ugua-gHail1za tra i sessi» 00IIl il segUlente: «Abro-gazione de:lLa rilevail1za penJa1e della CaiUsad'onore ».

G O Z Z I N I, relatare. Domando di pa:r-lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha ua0CJl1tà.

G O Z Z J N I, relatore. Questo emenda-mento s,i must.~a da sè. CI1edo che il'.u:nÌiCacosa da chiari:r.e sia che la oausa d'onone IstaaHa ba<se anche dell'artkolo 544, che lI1JOIJ¡)arla ailla lettena di calUsa d'onoI1e eSlpi:LiOÌltJa.mente, ma esp-mme ,i:lconcatJto che H matri-monio I1ipara il'onore offeso o mSianaJa ,Liber-tà violata.

P R E S I D E N T E. Iil1vi:toil Govemnoad esprimer:e il pé\!rere sulll'emendamento ììlesame.

B O N I F A C IO, ministro di grazia egiustizia. U Governo è d'acool1do.

P R E S I D E N T E. Metto ari voti 1'e-mendament.o sostitutivo del titolo del dise-

Met'to ai vOlti lil disegno di !l~gge neJ suocomplesso. Chi il'approva è pregato di a:lzatrela mano.

:È approvato.

Annunzio di interpellanze

P R E S I D E N T E. ItTIv]totHsenaltOresegretario a dare annunzio deLle iThterpel-Janze pervenuie ailJla P,resÌidenza.

P A L A , segretario:

CHIAROMONTE, FERMARIELLO, DI MA-RINO, VALENZA, MOLA, SPARANO, IAN-NARONE, LUGNANO. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri. ~ In cünsideraziünedella crisi econümica e sociale senza prece-denti che scuüte l'area napületana e la Cam-pania, che si esprime drammaticamente:

nei 347.000 disüccupati iscritti nelle li-ste di collocamentü e nei 137.000 giovani nel-le liste speciali;

negli oltre 15.000 üperai licenziati negliultimi mesi o messi a cassa integraziüne;

ndla sjtuaz]one prodUiut.Î"Viade:6m,rt.iva.mente cünclusa Olassai precaria delle azien-de: Italsider, Alfa Sud, Aeritalia, Müntefi-bre, Deriver, ex Merre11, Angus, Unidal, SniaViscosa, Vetrümeccanica, Decopün nünchèdi quelle addette alla produziüne e riparazio-ne nalVale e di materiale ferroviario e alla tra-sformazione dei prodotti agricoli .a Napoli;Sorrentinü, Cia, S. ErasmOl, Landis, Ferro,Harris moda, Mem, Cava, Casarte, Uda,D'Agostino, Pennytalia e Sir a Salernü; lma-tex a Avellino; Alfa-cavi a Benevento; Poz-zi, 3M, P,ierreltl, Zerbinati e Kodak a Caserta;

nel tracollo della piccola e media im-presa,

per sapere quando il Governo intenda fi-nalmente rispondere alla rich'iesta, ripetuta-mente avanzata dal Comune di Napoli e dallaRegione Campania e sostenuta unanimemen-

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9389 ~

214a SEDUT<\ (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

te dai partiti e dai sindacati, di un urgenteincontro per concordare, a livello istituzio-nale, Je decisioni da adottare per fronteggia-re la grave situazione e favorirne il positivosuperamenta, con particolare riferimento aimmediate e qualificate misure straordina-rie di potenziamento dell'apparato industria-lIe,di 'spesa pubblica e di aVVliamento e ipreav-viamento al lavoro.

(2 - 00164)

TODINI. ~ Ai Ministri del tesoro, del bi-lancio e della programmazione economica edell'industria, del commercio e dell'artigia-nato. ~ Premesso:

1) che è in atto una violenta campagnaa seguito delle iniziative giudiziarie che han-no investito il presidente della società SIR,Nino Rovelli, e i presidenti dell'IMI, GiorgioCappon, e dell'ICIPU, Franco Piga, campa-gna dalla quale si ricava la sensazione cheinteressi attestati a monte mirino a distor-cere la questione riducendola in termini ditruffa allo Stato per la mancata esecuzionedi opere, a fronte delle quali sono stati ero-gati contributi pubblici sotto forma di finan-ziamenti agevolati e di somme a fondo per-duto, operazioni che, peraltro, comportanosevere istruttorie in sede ministeriale e ban-caria;

2) che la questione di fondo, invece, ap-pare di natura politica, essendo stato con-sentito in altre occasioni a potenti gruppi delsettore chimico di distrarre parte dei fondipubblici ottenuti a fronte di programmi diinvestimento, come fu il caso dell'ENI allaepoca dell'impiego dei fondi ottenuti dalParlamento per investimenti di cui era statadata ampia e dettagliata documentazione eche, invece, vennero impiegati per consentireal signor Eugenio Cefis di dare la scalata allapresidenza della Montedison;

3) che nel caso dell'ingegner Rovelli sihanno fondate ragioni per ritenere che i fi-nanziamenti che gli hanno consentito opera-zioni di rastrellamento di azioni Montedisonsiano stati erogati dal sistema bancario ordi-nario attraverso operazioni assistite da ga-ranzie collegate alla situazione economico-patrimoniale delle società capofila dell'im-

pero societario di Rovelli, cioè la SIR e laRumianca;

4) che tale sospetto è stato avanzato indata 16 luglio 1976 quando l'interpeHanteha chiesto ai Ministri del bilancio e del-l'industr.ia di conoscere se il meccani-smo dei finanziamenti pubMici destinatial settore dell'industria chimica prevede for-me di controllo dei fondi stessi per scopi chene giust1ficano l'erogazione, facendo espres-so riferimento alle operazioni condotte dalsignor Raffaele Ursini, amministratore dele-gato della società Liquigas, che aveva appe-na rilevato la compagnia di assicurazioniSAI e la quota di minoranza della raffineriaISAB di Siracusa con l'esborso di circa qua-ranta miliardi di lire e con riferimento an-che alla manovra di rastrellamento di ingen-ti quantità di azioni Montedison da parte delpresidente della SIR, Nino Rovelli;

5)che in relazione a quanto sopra l'in-terpellante aveva chiesto di c'onoscere se i Mi-nistri ai quali era stata diretta l'interrogazio-ne fossero in grado di indicare la provenien-za delle diecine di miliardi impiegati daigruppi chimici per aggredire il mercato fi-nanziario e assicurarsi il controllo di impor-tanti strutture operative del settore indu-striale di loro interesse;

6) che i Ministri in parola non hannomai risposto all'interrogazione;

rilevato che più recentemente l'interpel-

l'ante ha chiesto, con altra interpellanza nonancora svoJta, se il cavaliere del lavoro Ro-velli abbia ottenuto finanziamenti da akunebanche,

si chiede di conoscere:a) se il sistema bancario ordinario ab-

bia erogato al cavaliere del lavoro Nino Ro-velli finanziamenti impiegati per l'acquistodi azioni Montedison in misura sufficiente atrasformare il Rovelli nel maggiore azioni-sta privato di detta società;

b) se tra le banche erogatrici figurano~~ 'e per quali .importi ~ l'Ita1casse, la Cari-plo, il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia, ilBanco di Sardegna, il Banco di Roma e ilCredito italiano;

c) a quanto ammonti l'esposizione delgruppo SIR-Rumianca nei confronti del-

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9390 ~

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

l'IRFIS e del CIS e se sono state ultimamen~te effettuate operazioni di finanziamentoanche da parte dell'ISVEIMER.

(2 ~00165)

Annunzio di interrogazioni

P R E S I D E N T E. Inv:ito il senatoresegretario a dare annunzio dell~ interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

P A L A, segretario:

FERMARIELLO, MOLA, VALENZA. ~ Al

Ministro delle partecipazioni statali. ~ Per

sapere dettagliatamente e con assoluta chia~rezza:

se risulti a verità che, nonostante le di~chiarazioni in contrado e le motivazioni am~bigue portate a copertura di gravissime de-cisioni già eseguite, il centro decisionale del-l'Aerita1ia, da tempo ubicato a Napoli,sia stato smembrato e sostanzialmente giàportato a Roma;

quali si ritiene che siano le prospetti~ve produttive deHo stabilimento di Pomi~gliano d'Arco in seguito al fallimento delcostoso accordo con la Boeing e all'inspie-gabile rifiuto di partecipare all'iniziativa eu-ropea per la costruzione dell'Airbus 300.

(3 - 00837)

FERMARIELLO, DI MARINO, VALENZA,IANNARONE, SPARANO, LUGNANO. ~ AlMinistro delle partecipazioni statali. ~ Inrapporto all'obiettivo fondamentale di raf-forzare e qualificare l'apparato industrialee di ammodernare e rilancìare l'agricolturadel Mezzogiorno anche ai fini della acutaesigenza di creare nuove, ampie possibilitàdi lavoro,

per sapere:1) quale sia l'attuale, vera situazione or-

ganizzativa, produttiva e finanziaria dellaCirio, e se vi sia un piano di risanamentoche ne assicuri lo sviluppo;

2) se tale piano risulti coordinato colprogramma di ristrutturazione dell'industria

alimentare pubblica e, in caso affermativo,in cosa concretamente consista tale pro~gramma;

3) se l'azione di recupero e di risana-mento delle aziende produttive che operanonel settore non esiga che finalmente si defi-nisca e si riassetti la finanziaria che ne costi-tuisce il concreto strumento di intervento ese essa manterrà a Napoli il suo centro di~rezionale.

(3 - 00838)

SPARANO, CIACC!. ~ Ai Ministri dellasanità e del tesoro. ~P:remesso:

che con .la legge n. 565 del 1977 s'Ûnostati stanziati 1.650 milliardi di lir.e per i:n.teg,raziOlne per ¡,¡ 1975 e 1976 dello stanzia-mento annuo di 2.700 mil1ardi dì .lire peril fondo naziona!le assistenza Ü'speda1Ìiera;

che non risulta fino a questo mOlIlleIlltoavere ill CIPE deliberato alcuna Íindicazionerelativa aH'enÜtà della spesa pubblica ospe-druliera pelTgli aIlillJi1977 e 1978 e che pelI'tal1ltoil Par1amento fmora non ha potuto appro~vare alcun provvedimento legislativo concer-nerne il con:ltributo aggiuntivo per il 1977 e n1978 al fOt11doospedaHero annuaJe di 2.700mj¡liardi previsto ,dalla legge n. 386;

che comunicaziOil1e esplicé\ltiva s~ebbestata trasmessa alle Regioni per Il'esolusivadestiJ1J3zioil1edei fo.ndi !Ìllltegrativ.i deUa ,Leggen. 565 del 1977 a:l1a oopertura dei debiti rela-tivi agli anni 1975-76 e non del 1977;

che la rité\lrdata determinaz¡ione ed ero-gazione dei fondi integrativi per ,H 1977 haposto e pone oggettivamelllte le RegionJ. inconflitto con la [egge per aver dovuto affron~tare le maggiori spese nel 1977 seIllza 'la 'rela-tiva e suffici:eIll'tecopertura :finJanziaria;

che gravissima è ,la situazione gestionaledegli ospedali gravati dall'obbligo del paga~mento della 12ae Ba mensilità del 1977, dagliobblighi (inadempiuti) contributivi verso glienti assistenziali e ¡previdenziali del persona~le ospedaJiero, dai debiti con i forni tori an-ch'essi pesantemente sollecitati e giustamen-te preoccupati per ,la sopravvivenza delle lo-ro attività industriaLi e commerciali;

che sempre più pesante diviene l'inde-bitamento per capitali ed interessi con gli

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Senato della Repubblica ~ 9391 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

istituti di credito per Je aIlltidpazioni effet-tuate agli ospedali e aLle Regioni nella caren-za di puntualità e correntezza del Governo,

si chiede di sapere:1) quanto resta da erogare alle Regioni

dei 1.650 miliardi di lire stanziati con la leggen. 565 del 1977;

2) se il Governo ritiene di poter comple-tare l'erogazione alle Regioni entro il corren-te esercizio finanziario;

3) quale intervento urgente intende svol-gere presso il CIPE per indudo a delibea:-arecon urgenza circa l'entità della maggiore spe-sa pubblica ospedaliera rispetto alla sommafinanziata oOlnla legge n. 386, œlativa al 1977e alI 1978, ivi compresi gH importi degli inte-ressi da corrispondere agli istituti di creditoper le anticipazi'Oni cui 'Ospedali e Regionisono stati e sarann'O ancora costretti a ricor-rere per i ritardi delle erogazioni statali.

(3 -00839)

FINESSI, TALASSI GIORGI Renata. ~

Al Ministro dell'interno. ~ Per sapere:se sia informato che il questore di Fer-

rara aveva vietato ai delegati delle forze dipolizia ferraresi di partecipare alla riunionenazionale per la costituzione del propriosindacato;

se non ritenga che tale provvedimentosia lesivo dei diritti costituzionali dei citta-dini appartenenti alle forze di polizia e, per-tanto, di avviare gli opportuni accertamen-ti al fine di garantire l'esercizio delle libertàdemocratiche.

(3 - 00840)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

GADALETA. ~ Al Ministro dei lavori pub-blici. ~ Per sapere se è a conoscenza del-l'esito della gara di appalto indetta dal Mi-nistero per l'esecuzione del progetto gene-rale di studi ed esperimento per il miglio-ramento della segnaletica stradale nell'areaurbana e itinerari di arrivo e di uscita dellacittà di Bari, svoltasi il 30 novembre 1977e, più in particolare, del fatto che l'impre-

sa «Tesoro Antonio », che ha partecipatoa detta gara e che risulta essere stata laprima per aver fatto l'offerta più vantag-giosa, è stata arbitrariamente ed illegalmen-te esclusa, successivamente all'espletamen-to della gara stessa, con lo specioso motivodi non aver bollato un allegato riguardantel'elenco descrittivo delle voci fornito dalMinistero dei lavori pubblici.

L'interrogante chiede di sapere se nelladecisione di esclusione dell'impresa «Te-sora» sono stati tenuti presenti i chiari-menti applicativi del decreto del Presiden-te della Repubblica n. 642 del 26 ottobre1972 formulati dal Ministero delle finanze

~ Direzione generale delle tasse e delle im-poste dirette sugli affari ~ in data 15 gen-naio 1973 con circolare n. 9, protocollo417283, indicati specificamente al punto 5)della stessa.

Si chiiede Ìil10i1treeLisapere perchè le ope-re Ln oggetto della citata ga.-ra Isono sta-te già aggí'U:dÎJcate in via defi:IlIirtiVlaaltaimpresa SSS di Roma, risuiltata secondanella graduatoria delle offerte, prima anco-ra che trascorressero i termini di 30 gior-ni concessi ai sensi di legge ad altri con-correnti per la presentazione di eventualiricorsi, creando così una situazione di fat-to che, da una parte, espone l'Amministra-zione pubblica a pagare di più per opereche si possono realizzare a costi più bassie, dall'altra, al rischio di risarcire danni acoloro che risultano manifestamente dan-neggiati da atteggiamenti che contrastanocon le leggi vigenti.

(4 -01570)

LI VIGNI. ~ Al Ministro dei trasporti. ~

Fiducioso nell'efficienza del1'Uffioio stampade-I Mi,m.stero, l'iinteiI'rogarute fI1i.tÌieneche ilMinistro sia già stato ,~nformato della pub-blica offerta di vendita che, attraverso gior-n3\li e riviste, viene fatta di apparecchi.a;tureantiradar che, 1nstal1ate sugH automezzi, evi-1émo con ragionevole preavvj,so d.mpatti [le-ga tivi con quanto predisposto per ,fair rispet-tare i farraginosi limiti di velocità recente-mente imposDi.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9392 ~

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Scopo dell'interrogazione è di sapere seal Min1stero il fatto pubblico runteresS1ie seintenda assumere iniziative, possibilmente di-verse da quella recente che ~mpone :l'obblj¡goper le ciMil1drate minori di iÌindicare con ap-posito con1rassegmo ÌJIproprio Limite di ve-locità senza però sancire alcuna penalità,primo atto di lodevole fiducia 1lleÌ'confrOll1tidell'utente della strada.

(4 -01571)

FERMARJELLO. ~ Al 1ÌIlinistro della di-

tesa. ~ Per sapere se risponda a verità lasconcertante notizia che la « corderia » deHaMarina militare di CasteLlammare di Stabiaver,rebbe smantellata e, in CéltSOcontr,éltrio,quaIi si ritiene che siano le prospettive pro-duttive dello stabilimento.

(4 - 01572)

FABBRI. ~ Al Ministro dei trasporti. ~Per sapere se non ritenga di dover sollecitaredall'Azienda delle ferrovie dello Stato rac-coglimento delle giuste rich'ieste formulatedal Comitato permanente dei lavoratori pen-dolari della VaI di Taro in occasione del con-vegno svolto si recentemente a Borgotara inordine al problema dd potenziamento dellaferrovia « Pontremolese ».

Tali lavoratori, allo scopo di alleviare i di-sagi connnessi alle trasferte giornaliere cheessi compiono per raggiungere il posto di la-voro, e al fine di evitare che si aggiunganoaltre ragioni di sollecitazione dell'esodo dallezone montane, hanno richiesto in partico-lare:

1) la modificazione degli orari nella re--lazione Borgotaro-Parma (posticipazione del-la partenza del treno delle ore 4,50, rispettodell'orario di arrivo a Parma del treno delleore 6,12, servizio in favore dei turnisti cheiniziano il lavoro alle 14 a Parma, e per gliDItri turnisti che iniziano il lavoro all'e 21);

2) il miglioramento delle carrozze, ondeevitare il sovraffollamento ed assicurare mag-giore conforto;

3) la riduzione dei tempi di percorrenza,privilegiando il transito dei treni utilizzati

14 DICEMBRE 1977

dai pendolari rispetto a quelli adibiti al tra-sporto merci.

S'i fa presente che Je misure richieste, ol-tre a venire incontro alle esigenze dei lavora-tori, consentirebbero anche all'azienda fer-roviaria di aumentare il numero degli utentiin virtù del miglioramento dei servizi.

(4 -01573)

FABBRI. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Per sapere 'Se sia a conoscenza del compor-tamento singolare adottato dall'ufficio dì-strettuale delle imposte dirette di Fidenza (inprovincia di Parma), che negli ultimi tempiha inflitto un numero straordinariamente ele-vato di sanzioni pecuniarie a contribuenti delluogo, ai quali è stata contestata la violazio-ne dell'articolo 46 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n. 600(omissione, incompletezza e infedeltà delladichiarazione dei redditi), sulla base di unainterpretazione iniquamente vessatoria dellalegge.

Infatti, come sarà agevole constatare a se-guito di i's.pezione, ,le penalità irrogate nonsono connesse a casi di reale evasione fiscale,ma sono collegati ad evidenti errori o ritardicompiuti in perfetta buona fede dai contri-buenti, i quaJi sono, nella stragrande maggio-ranza, modesti percettori di reddito fisso, col-pevoli al massimo di non aver saputo compi-lare in modo tecnicamente perfetto (come in-vece sanno fare i grandi evasari fiscali) la lo-ro dichiarazione dei redditi.

Si fa presente che tale atteggiamento ap-pare tanto più :ing.iuS1Jificabilese si pensa cheH ritardo del tutto incolpevole nella presenta-zione deUa denU!l1:oiasi è in moltli oa'Siverifica-to :Íincooncidenzja ddla Isoppr:essiÌiOlllledegli uf-fici delle imposte dirette di Busseta di Bardie dd Sorania, per cui nOù1pochi cOllltlr1buent'Íhanno el1I'oneamel1luepresentato la denumdaall'ufficio imposte di Parma, anzichè a quellodi F1denza. Per di più, malgrado la naturadelle contravvenzioni contestate, la pena pe-cuniaria è stata determinata in misura sensi-bilmente elevata, in oontrasto con quanto di-spone rarticolo 54 del decreto n. 600 del1973.

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Senato della Repubblica ~ 9393 ~ VII Legislatura

214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 14 DICEMBRE 1977

Si chiede peI1tanto se non si ritenga di do-ver intervenire con tutta urgenza, sia peraccertare la portata e la gravità di quantosopra segnalato, sia per rendere giustizia aicontribuenti annUJ1lando o modificando tuttii provvedimenti adottati a loro carico senzavalide ragioni giustificative.

Si fa presente infine che i cittadini più col-piti dalle inclementi sanzioni pecuniarie ir-rogate dal direttore dell'ufficio distrettualedi F:idenza risiedono nei comuni di Hardi,Bare, Busseta, Fidenza, FOiOitevivo,Noceto,Salsornaggiore, Soragna, Polesine Parmense,Zibella.

(4 - 01574)I

FABBRI. ~ Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni. ~ Per sapere se sia a co-noscenza della improvvisa chiusura dell'uffi-cio postale di Iggio, in comune di PellegrinoParmense (Parma), che la locale direzionedelle poste ha disposto senza tener fede al-l'impegno assunto di una preventiva consul-tazione con l'Amministrazione comunale e,soprattutto, senza tener conto delle seguen-ti considerazioni che avrebbero dovuto scon-sigliare il provvedimento adottato:

1) la frazione di Iggio dista oltre 6 chi-lometri dal capoluogo di Pellegrino, ove èposto il più vicino ufficio postale;

2) Iggio è la frazione più popolata delcomune di Pellegrino, ma non esistono ade-guati mezzi di trasporto pubblico. Per di piùla popolazione è composta in larga parte dipersone anziane e valitudinarie, sfornite dimezzo proprio, le quali hanno necessità direcarsi all'ufficio postale, particolarmenteper la riscossione della pensione;

3) la non soddisfacente attività dell'uf-ficio postale di Iggio non è dovuta a ragioniobiettive, ma in larga misura al modo scar-samente efficiente con cui l'ufficio è stato ge-stito.

L'interrogante chiede pertanto se non si ri-tenga di dovere impartire le necessarie istru-zioni per l'immediata riapertura dell'ufficio,anche allo scopo di non penalizzare ulterior-mente gli abitanti che ancora risiedono inquesta zona depressa dell'Appennino.

(4 - 01575)

TEDESCHI. ~ Ai Ministri dell'interno, digrazia e giustizia e del tesoro. ~ Con riferi-mento all'inchiesta in corso sui finanziamen-ti alla SIR, dell'ingegner Nino RoveIli, non-chè alla evidente necessità di accertare even-tuali interferenze politiche nei detti finanzia-menti, e con riferimento alle voci corse cir-ca un intervento dell'ingegner RoveIli, in tut-to o in parte, per pagare il miliardo che erastato richiesto dai rapitori del figtio dell'ono-revole De Martino, si chiede di sapere:

a) se risponda al vero che J',ingegner Ni-no RoveIli concorse, in tutto o in parte, di-rettamente o con fidejussione, al reperimen-to di un miliardo di tire, da destinare al ri-scatto di Guido De Martino;

b) se risponda al vero la notizia secon-do cui fra le banconote del predetto riscat-to, gli organi di vigilanza ne identificaronouna percentuaJle eccezionalmente alta, comeproveniente da altri riscatti;

c) se risponda al vero che, nel marzodel 1976, in occasione di un controllo esegui-to dalla {{ Polaria » all'aeroporto di Milano-Linate sui bagagli dell'ingegner RoveIli, fu-rono rinvenute almeno due banconote dacentomila lire provenienti da somme pagateper riscattare persone sequestrate.

(4 - 01576)

BONAZZI, LI VIGNI, MARANGONI, GIA-CALONE, SESTITO, PINNA, DE SABBATA.

~ Al Ministro del tesoro. ~ Premesso:

che la Zecca ha iniziato, in queste ul-time settimane dell'anno, la produzione dellemonete metalliche del valore di 200 lire;

che le monete prodotte entro la fine del-l'anno non potranno che essere in numerorelativamente limitato, e porteranno l'indi-cazione dell'anno 1977, acquistando così unvalore numismatico che ne determinerebbela tesaurizzazione, come è accaduto, in ana-loghe circostanze, per altre monete metal-liche,

per sapere se non ritenga opportuno di-sporre che l'indicazione dell'anno 1977 siamantenuta nelle monete da 200 lire anche seprodotte dopo il 31 dicembre 1977 .fino ad

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Senato della Repubblica ~ 9394 ~ VII Legislatura

14 DICEMBRE 1977214a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

una quantità che renda tali monete non ap-prezzabili sul mercato numismatico, e, peril futuro, sia soppressa l'indicazione dell'an-no di produzione sulle monete metalliche.

(4 -01577)

Interrogazioni da svolgere in Commissione

P R E S I D E N T E . A norma dell'ar-ticolo 147 del Regolamento, l'interrogazionen. 3 -00832, dei senatori Occhipinti ed altri,sarà svolta presso la lia Commissione per-

manente {MìfaTi costituzionaoli, Affa,ri delJa

Presidenza del Consiglio e dell'interno, or-dioomento generale deBa Stato e deLla 'pub-Mica AmmÍŒ1!ÌJstrazione).

Il Senato tornerà a iI'ÎiUnirs:iin ,seduta iplUb-Wica oggi, alle ore 21,30, anzichè alle ore 21come in :pr.ecedenza a:nnunziato, IConJo stes-so .ordine del g.iorno.

La seduta è tolta (ore 21,15).

Dott. PAOLO NALDINI

Consigliere vicario del Servizio dei resoconti parlamentari