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TESINA EDUCAZIONE FISICA DI: GIULIA MORELLI THE INTERNATIONAL SCHOOL IN GENOA ANNO SCOLASTICO: 2009/2010 IL NUOTO Il nuoto e’ conosciuto fin dai tempi preistorici. Disegni risalenti all’Eta della Pietra sono stati trovati nella “caverna dei nuotatori” nell’Egitto sud-occidentale. Il nuoto competitivo in Europa iniziò attorno al 1800, principalmente con il dorso. Il Crawl venne introdotto nel 1873. Il nuoto era già nel programma delle prime Olimpiadi moderne quelle di Atene 1896. Nel 1908,

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TESINA EDUCAZIONE FISICA DI: GIULIA MORELLI THE INTERNATIONAL SCHOOL IN GENOA

ANNO SCOLASTICO: 2009/2010

IL NUOTO

Il nuoto e’ conosciuto fin dai tempi preistorici. Disegni risalenti all’Eta della Pietra sono stati

trovati nella “caverna dei nuotatori” nell’Egitto sud-occidentale. Il nuoto competitivo in

Europa iniziò attorno al 1800, principalmente con il dorso. Il Crawl venne introdotto nel 1873.

Il nuoto era già nel programma delle prime Olimpiadi moderne quelle di Atene 1896. Nel

1908, venne fondata la Federation Internationale de Natation Amateur (FINA)

Il primo Italiano a scendere sotto la barriera di primo nei 100 m stile libero fu Carlo Pedersoli,

meglio noto come Bud Spencer.

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Il nuoto e gli sport ad esso correlati, vengono praticati per diversi scopi. Spesso questi scopi si

sovrappongono e un nuotatore amatoriale, ad esempio può nuotare anche per motivi di salute

e benessere fisico.

La piscina e’ un luogo popolare per il nuoto a livello ricreativo cosi come il mare, il lago, il

fiume e talvolta canali.

Il nuoto viene praticato anche per soccorso e per evitare affogamenti. Tali tecniche sono

studiate ad esempio dagli ‘Assistenti Bagnanti’ o dai membri della Guardia Costiera.

Il nuoto e’ una buona forma di esercizio poiché la densità del corpo umano e’ all’incirca simile

a quella dell’acqua, il corpo viene sostenuto da questa e quindi meno stress viene posto su

giunture e ossa. Inoltre, la resistenza al movimento dipende pesantemente dalla velocità del

movimento permettendo una calibrazione degli esercizi in base alla capacita di ciascuno. Per

questo esso viene frequentemente usato come esercizio nella riabilitazione a seguito di

incidenti o per disabili.

Questo sport esercita tutti i muscoli del corpo. Soprattutto le braccia e il tronco sono

sollecitati più delle gambe poiché la maggior parte del movimento in avanti viene generata

dalle braccia. Nel nuoto agonistico, un’eccessiva muscolatura delle gambe può essere vista

come uno svantaggio, in quanto esse consumano più ossigeno, che potrebbe essere necessario

ai muscoli delle braccia.

L’abbigliamento usato per questo sport e’ il costume da bagno. Esistono speciali costumi da

bagno per il nuoto agonistico, progettati per ridurre l’attrito alla pelle. L’utilizzo di questi

costumi, iniziato negl’anni novanta ha riscosso un successo enorme ma ne e’ permesso

l’utilizzo solo nelle categorie agonistiche più grandi secondo il nuovo decreto della

“Federazione Italiana Nuoto.”

TECNICHE: Tutti gli stili si compongono per la bracciata di due fasi alterne: la fase attiva e la

fase passiva. La fase attiva da propulsione, solitamente usando le mani come fossero pale, e

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sbattendo le gambe in modo da spingere l’acqua lontano dal corpo; la fase passiva serve a

recuperare gli arti. LA fase attiva si divide a sua volta in tre fasi:

- l’Appoggio o presa dal momento in cui la mano entra in acqua, fino a quando entra

nella fase successiva;

- l’Attrazione, ovvero la fase in cui la forza esercita dal nuotatore e’ prevalentemente

orientata parallelamente al suo corpo.

- La spinta, ossia la fase in cui si lascia indietro la massa d’acqua. La rana fa eccezione a

questa suddivisione in quanto e’ l’unico stile che non presenta la fase di spinta,

Al giorno d’oggi esistono quattro stili ufficiali con cui si disputano le gare regolate dalla

“Federazione Italiana Nuoto.”

- STILE LIBERO

La maggior parte delle gare viene disputata usando il cosi detto CRAWL che e’ lo stile

più veloce

effettuato

spingendo le

braccia una alla

volta

all’indietro e

battendo le

gambe dall’alto

al basso non contemporaneamente, senza restrizioni di simmetria.

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- DELFINO

In queste gare al

nuotatore e’ richiesto

di mantenere un

movimento

simultaneo con

simmetria bilaterale.

- RANA

E’ lo stile del quale si e’

evoluta la “farfalla”, pone

l’ulteriore restrizione che le

mani del nuotatore devono

essere spinte in avanti dal

petto, che le mani durante il

movimento non superino mai la linea dei fianchi, apparte nella prima bracciata subacquea

dopo la partenza e virate e che i gomiti devono rimanere sott’acqua.

- DORSO

Non pone

restrizioni di

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simmetria ma i nuotatori devono stare girati sul dorso per tutto il tempo ad eccezione delle

virate.

Non essendo il nuoto una disciplina in cui viene premiata la tecnica di esecuzione, ma la

velocità con cui vengono coperte le distanze, il perfetto metodo di esecuzione dei quattro stili

e’ spesso oggetto di controversie. Il modello tecnico viene individuato quindi dalla nuotata di

coloro che ottengono le migliori presentazioni mondiali.

Esistono due tipi di gare agonistiche: LE gare disputate in piscina più corte ( massimo 1500m)

e le gare di fondo, disputate in mare molto più lunghe.

Le gare in piscina (25m “vasca corta”, 50m “vasca lunga”) sono le più conosciute e si

disputano in uno dei quattro stili a seconda della gara. Più le gare miste in cui ogni quattro

della gara viene nuotato in uno stile diverso.

Oltre alle gare singole esistono anche delle staffette in cui una squadra di quattro nuotatori

gareggia con atleti uno dopo l’altro: quando uno dei nuotatori tocca il bordo l’altro si puo’

staccare dal trampolino e tuffarsi in acqua.

Le staffette possono essere a stile libero o miste.