Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) · contestuale eliminazione dei cassonetti stradali in tutti i comuni dell’ambito (Dossier Comuni ricicloni Umbria 2017 Legambiente

Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)

Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.

Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Perugia Indirizzo: Via della Viola 1 ‐ 06122 Perugia Tel:075.5725016 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciperugia.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Massimo Camerieri Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Massimo Camerieri 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: Comunità smart: dai dati scientifici per stili di vita sostenibili 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: AMBIENTE Area di intervento: Prevenzione e monitoraggio dell’inquinamento delle acque Codifica: C01 6) DESCRIZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: Premessa “Comunità green e smart: dai dati scientifici agli stili di vita sostenibili” è un progetto proposto da Legambiente Umbria, l’articolazione regionale di Legambiente Onlus, che opera dal 1982 in Umbria nel settore ambientale con iniziative rivolte a cittadini, amministrazioni locali, aziende e scuole in modo capillare e diffuso. Il progetto ha come sede operativa la sede regionale a Perugia, ma la sua visione è molto più ampia in quanto con esso si vuole dare un contributo alla lettura delle tematiche ambientali del territorio regionale e




al cambiamento degli stili di vita dei cittadini umbri partendo dall’affrontare i problemi legati alla gestione e la salvaguardia dell’acqua, la principale risorsa naturale dalla quale dipende in larga misura la sopravvivenza del Pianeta, degli ecosistemi e dell’Uomo. L’obiettivo è quello di trasmettere le basi di conoscenza per ridurre le criticità e i fenomeni di degrado ambientale in Umbria, aumentando la comprensione dei fenomeni di inquinamento, aggressione e illegalità portate all’ambiente, monitorando l'evoluzione delle principali vertenze territoriali che vedono l'associazione esporsi in prima linea, fondando l’informazione e la divulgazione delle tematiche affrontate su solide basi scientifiche, proponendo stili di vita sostenibili, la salvaguardia della biodiversità e delle risorse naturali, e promuovendo buone pratiche territoriali. Più in generale l’obiettivo del progetto è contribuire, attraverso l’informazione, la conoscenza e la crescita della consapevolezza e della responsabilità individuale e collettiva, a costruire una comunità green e smart capace di raccogliere le sfide economiche e ambientali della contemporaneità, muovendosi nella prospettiva della green society e di un'economia fossil free. 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: L’Umbria è una piccola regione di circa 8.500 Kmq, caratterizzata da un territorio prevalentemente montano o collinare e presenta insediamenti urbani diffusi nel territorio con una forte prevalenza di comuni di piccole dimensioni (60 su 92) con meno di 5000 abitanti che ospitano circa il 15% della popolazione. Solamente sette comuni hanno più di 25.000 abitanti e di questi solo i due capoluoghi di provincia Perugia e Terni superano i 100.000 abitanti, raccogliendo complessivamente circa un terzo della popolazione regionale. L’Umbria rispetto alle altre regioni del centro Italia ha un modello economico ancora molto tradizionale, legato al pubblico impiego (soprattutto nella provincia di Perugia) e all’industria manifatturiera (soprattutto nella Provincia di Terni) con conseguenze rilevanti per l’ambiente e poco disponibile ad innovarsi verso modelli più sostenibili. Un modello economico che ha portato l’Umbria negli ultimi anni ad una profonda crisi, evidenziata dal tasso di disoccupazione al 9,6%, leggermente in calo nel 2016 rispetto agli anni precedenti, ma emblematico della fragilità sociale ed economica di questa regione. Ventimila sono le persone che non hanno più lavoro, 10 mila sono ex inattivi e 7 mila disoccupati senza nessuna esperienza lavorativa. Il dato a preoccupare maggiormente è quello dei 22 mila neet (Not in education, employment or training), giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. (Dati ISTAT 2016). Nemmeno le politiche sociali del lavoro (Garanzia Giovani, Garanzia Adulti, WELL, ecc) promosse dalla Regione Umbria sono state utili per invertire questa tendenza. Il contesto territoriale e socioeconomico e le dinamiche del tessuto produttivo umbro sono strettamente connesse alle pressioni antropiche, quali la produzione di rifiuti, le emissioni in atmosfera, i consumi energetici e di risorse ambientali, la mobilità non sostenibile, ecc. Anche le imprese faticano ad investire in innovazione e nei miglioramenti ambientali, crescono i reati ambientali (Rapporto Ecomafie 2017 Legambiente), mancano politiche di governo del territorio adeguate e capaci di superare le criticità ambientali. Dal Rapporto Ecomafie 2017 pubblicato da Legambiente emerge che in Umbria nel 2016 i reati ambientali sono aumentati, passando da 154 del 2015 a 392 del 2016. Cresce, anche il numero di denunce 346 (a fronte delle 90 della precedente edizione di Ecomafia), diminuiscono invece leggermente i sequestri, si




passa dai 18 del 2015 ai 15 del 2016. Nel 1016 si registra anche un arresto, legato alla ben nota vicenda Gesenu. La Regione Umbria è una regione ricca di risorse idriche, è interessata quasi interamente all’interno del bacino idrografico del fiume Tevere, che comprende anche quello del Fiume Nera e di un ampio reticolo idrografico minore. In particolare il sistema idrografico del Nera, con il suo affluente Velino, la cascata delle Marmore, rappresenta uno dei sistemi idrici più importanti d’Europa. In Umbria inoltre ci sono due importanti laghi naturali il Trasimeno e quello di Piediluco, che però nel corso dei secoli sono stati interessati da profondi e importanti interventi di regimentazione delle acque sia per motivi irrigui (Trasimeno) sia ad uso idroelettrico (Piediluco) e diversi invasi artificiali realizzati dallo sbarramento ad uso idroelettrico del Tevere. A dimostrazione della ricchezza di risorse idriche anche la presenza di ben 9 stabilimenti di imbottigliamento in Umbria e 21 le marche di acqua confezionate. Una risorsa così preziosa e presente in grandi quantità che però subisce forti pressioni per l’uso industriale, civile e agricolo che viene fatto e che influenzano inevitabilmente la qualità della risorsa idrica e dell’ambiente in generale. Le principali criticità che costituiscono elemento comune e diffuso su tutto il territorio regionale e che mettono a rischio la qualità delle risorse idriche così riassumibili (Fonte Piano di Tutela delle Acque della regione Umbria introdotto dal Decreto Legislativo n 152 del 1999 e Aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque ai sensi della Direttiva 2000/60/CE):

● eccessiva disponibilità di nutrienti proveniente da fonti di inquinamento di tipo diffuso; ● carenza di fasce filtro con funzione di ridurre il carico di inquinanti che giunge ai corpi idrici; ● incompletezza o non ottimizzazione dei sistemi di collettamento e trattamento dei reflui civili ed

industriali; ● difficile gestione dei reflui zootecnici; ● non ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche e mancato risparmio idrico; ● eccessivo frazionamento dei prelievi pubblici e privati, civili, agricoli ed industriali; ● presenza di microinquinanti di origine industriale e fitofarmaci nelle acque superficiali e

sotterranee. Criticità strettamente collegate a tutte le tematiche che caratterizzano le politiche ambientali e di governo del territorio, dalla gestione dei rifiuti, al consumo di suolo, dal modello di produzione e di consumo energetico alla mobilità. Anche la gestione dei rifiuti rimane un ambito dove si fatica a raggiungere obiettivi virtuosi. I dati complessivi ci dicono che nella nostra Regione la raccolta differenziata ha raggiunto nel 2016 la quota del 57,7% con un aumento rispetto all’anno precedente del 7,1%. Migliorano le performance dell’ATI4, ambito territoriale della provincia di Terni, che ha visto crescere la propria percentuale fino al 57,4% del 2016, un balzo in avanti dovuto all’applicazione del piano d’ambito che ha previsto l’estensione del porta a porta con contestuale eliminazione dei cassonetti stradali in tutti i comuni dell’ambito (Dossier Comuni ricicloni Umbria 2017 Legambiente Umbria). Meno positiva la situazione della Provincia di Perugia, dove la raccolta differenziata continua a rimanere stradale e di scarsa qualità. Nel 2016 l’Umbria è stata al centro di una importante inchiesta sui rifiuti di Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello stato e Magistratura, che ha coinvolto alcune aziende di gestione del ciclo dei rifiuti, facendo emergere quello che Legambiente denuncia da anni, ovvero il distorto core business instauratosi nella gestione dei rifiuti, soprattutto quelli della frazione organica, che in ampie zone del territorio è




risultata di qualità così scarsa da alimentare ulteriormente i conferimenti in discarica. Dall’inchiesta denominata “Spazzatura Connection” emergono reati quali gestione illecita di rifiuti, smaltimento illecito, inquinamento ambientale, associazione a delinquere, truffa ai danni dello stato, dei comuni e dei cittadini. Altra criticità è dovuta all'utilizzo del mezzo privato che ha egemonizzato la mobilità. Il 70% degli spostamenti interni interessano i due capoluoghi di Provincia o i maggiori centri della regione, verso i quali confluiscono gli abitanti per lavoro e per studio. Ne consegue che anche in Umbria i parametri per il controllo dell’inquinamento urbano (biossido di azoto, PM10 e ozono) sono sempre più spesso al di fuori dei limiti previsti dalla legge. Perugia, Terni e Foligno sono le cittadine umbre con maggiori problemi dovuti alla qualità dell’aria. (Dati Arpa Umbria 2015 e 2016). L’Umbria è la regione con la percentuale più alta rilevata di persone che vanno al lavoro in auto come conducente, ed è al primo posto anche per bambini e studenti che si recano a scuola accompagnati in auto, con contestuale crollo nell'utilizzo dei mezzi pubblici (Rapporto di ISTAT "Noi Italia 2017"). L'Umbria è sufficientemente virtuosa dal punto di vista energetico, soprattutto per l'introduzione in questi ultimi anni di incentivi economici e disposizioni per il risparmio energetico. Significativo è lo sviluppo che si sta evidenziando soprattutto nell’ultimo anno delle energie rinnovabili. Complessivamente in Umbria ad oggi sono stati installati 41.375,19 kW da impianti fotovoltaici e sono in grado di produrre circa 60 milioni di kWh/a di energia elettrica pari al fabbisogno di circa 24 mila famiglie. E’ di 2.959.98 mq invece la superficie coperta da impianti solari termici, distribuita tra edifici pubblici, privati e aziende (dati Legambiente, Comuni Rinnovabili 2016). Stentano ad essere realizzati nuovi impianti eolici, ad oggi è presente solo il piccolo impianto di Cima Mutali a Fossato di Vico (due aerogeneratori installati nel 2003). Notevoli resistenze da parte di comitati di cittadini si registrano anche per gli impianti alimentati a biomasse e biogas, soprattutto quelli che impiegano sottoprodotti agricoli o la frazione organica della raccolta differenziata. Questa contrarietà, che si manifesta soprattutto nel Centro Italia e in regioni come Umbria e Toscana in nome della tutela del paesaggio, prende raramente in considerazione la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e si basa spesso su informazioni approssimative e senza basi scientifiche. In questi anni si registra comunque un impegno da parte di alcuni comuni umbri, primo tra tutti il Comune di Narni, per avviare azioni per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici e di incremento di produzione di energia rinnovabile, riducendo quindi le emissioni di CO2 come previsto dagli accordi europei. Altro nodo critico rimane il governo del territorio. L’Umbria ha il 100% del proprio territorio a rischio idrogeologico. L’agricoltura intensiva, soprattutto della monocultura del tabacco ha impoverito la maggior parte delle aree agricole irrigue e potenzialmente migliori per l’agricoltura. Oltre un milione di metri quadrati è la superficie occupata in Umbria da strutture commerciali medie e grandi, un negozio ogni 52 abitanti e ogni 500 metri. Sono 1.267 le strutture medie (fino a 2.500 metri quadri) e 36 le grandi. 42 i centri commerciali e 14 invece i cosiddetti poli commerciali (Rapporto 2012 dell’Agenzia Umbria Ricerche sulla distribuzione commerciale). Una regione caratterizzata da un «modello nord» di distribuzione, con una rete molto sviluppata, dove le superfici di media e grande distribuzione superano la metà di quelle di vendita complessive. La padanizzazione dell’Umbria si percepisce chiaramente soprattutto percorrendo la superstrada da Perugia a Spoleto, nella Valle Umbra e tra Perugia e Corciano, dove i capannoni commerciali e industriali si susseguono senza sosta e dove nonostante molti siano rimasti vuoti per la crisi economica, si continua a costruirne degli altri.




La rete ecologica dell’Umbria è costituita da 102 siti di cui 94 ZSC (Zone Speciali di Conservazione), 5 ZPS (Zone di Protezione Speciale) ,1 SIC "Lago di S. Liberato", 1 ZSC/ZPS "Palude di Colfiorito" e 1 SIC/ZPS "Monti Sibillini" che interessano il 15,9% del territorio regionale per una superficie complessiva di circa 140.000 ettari, con parziale sovrapposizione areale di alcuni ambiti. (Dati sito Regione Umbria http://www.regione.umbria.it/ambiente/rete‐natura‐2000). Un patrimonio naturale e di biodiversità straordinario per il quale ancora non sono state individuate misure di conservazione e di valorizzazione adeguate. Emblematico è che ancora a distanza di oltre venti anni i parchi regionali vengono percepite, da cittadini e politica, solo come dei vincoli e dei limiti allo sviluppo dei territori invece che strategiche opportunità per le aree più marginali della Regione. Devono essere ancora definiti i Piani dei parchi regionali e la loro forma di governance, così come lontana è l’approvazione del Piano paesaggistico regionale. Anche in Umbria, come nel resto del Paese, si registra maggiore sensibilità intorno ai temi ambientali, producendo nel tempo una consistente domanda sociale di informazione che evidenzia quanto la consapevolezza e l’informazione dei cittadini sulle tematiche ambientali sia strategica per la salvaguardia e la tutela del territorio, per promuovere nuovi stili di vita e politiche di governo del territorio più adeguate. Tematiche quali la gestione dei rifiuti, le fonti rinnovabili e i consumi energetici, l’inquinamento atmosferico, la mobilità, la qualità delle acque e le questioni che riguardano la governance urbana investono la vita quotidiana dei cittadini e, per affrontare in maniera efficace i problemi ad essi collegati, i governi e le amministrazioni, soprattutto a livello locale, devono informare e coinvolgere la collettività nelle decisioni. Con il progetto “Comunità green e smart: dai dati scientifici agli stili di vita sostenibili” si vuole dare un apporto critico all'analisi del contesto ambientale che ci circonda. Partendo da uno dei temi più attuali e determinanti delle politiche ambientali, quello della qualità delle acque e delle risorse idriche, per poi affrontare anche tutte le altre criticità ed emergenze ambientali e naturalistiche in atto. Oltre allo studio e all’analisi dei dati ambientali è determinante la capacità di divulgazione, di comunicazione alla cittadinanza tutta per proporre stili di vita sostenibili ed ecologici. Impegnarsi per la costruzione di una “Comunità green e smart” vuol dire impegnarsi coralmente per una comunità di buone pratiche per contribuire a creare un nuovo protagonismo del tessuto socio‐economico del territorio che sposi la sfida ambientale come fattore competitivo che sappia coniugare ambiente, economia, conoscenza e lavoro. Una “Comunità green e smart” ha bisogno di cittadini consapevoli e informati capaci anche di orientarsi tra le innumerevoli, diverse e spesso contraddittorie informazioni e di partecipare attivamente alla risoluzione di grandi problemi ambientali anche attraverso specifiche attività di citizen science. Una “Comunità green e smart” ha infine bisogno di cittadini attivi, che si impegnano direttamente sul proprio territorio anche con iniziative di volontariato. 6.1.1 Settore di intervento Il settore in cui si inserisce il presente progetto è il mondo della conoscenza dei fenomeni di aggressione all’ambiente, a cominciare da quelli alle risorse idriche, dell’informazione fondata su solide basi scientifiche e di promozione di pratiche sostenibili e stili di vita per cercare di ridurre i fenomeni di degrado ambientale in Umbria. Oggi, al contrario di qualche anno fa, anche in Umbria sono sempre più frequenti i rapporti sullo stato di salute dell’ambiente curati soprattutto da Arpa Umbria, ASL, Uffici regionali in collaborazione con istituzioni nazionali come ISPRA ed è aumentata anche da parte dei soggetti istituzionali l’attenzione verso una più efficace comunicazione ambientale e partecipazione dei cittadini, grazie anche all’istituzione di Forum (ad esempio Forum degli stakeholders di Arpa Umbria), processi di partecipazione (ad esempio Contratti di Paesaggio o di Fiume promossi dalla Regione Umbria), osservatori (ad esempio l’Osservatorio




regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità promosso dal Consiglio regionale e di cui anche Legambiente Umbria fa parte). Ciononostante resta fondamentale l’apporto fornito dalle associazioni ambientaliste con la realizzazione di monitoraggi ambientali e la pubblicazione di analisi di approfondimento, al fine di stimolare il continuo miglioramento del quadro ambientale della nostra regione e promuovere una cultura attenta all’ambiente e agli stili di vita sostenibili. Nell’ambito delle diverse attività di informazione scientifica curate da Legambiente Umbria, con il presente progetto saranno realizzate specifiche iniziative e campagne sui seguenti temi:

● Ambiente Naturale (oasi, parchi, laghi, fiumi, suolo); ● Ambiente urbano (gestione dei rifiuti, smaltimento reflui, qualità dell’aria e mobilità); ● Legalità ambientale (inquinamento, traffico illecito dei rifiuti, cementificazioni e abusi edilizi); ● Energia e cambiamenti climatici (fonti pulite e rinnovabili, efficienza energetica, riduzione di CO2,

processi di desertificazione). 1) Ambiente Naturale Legambiente Umbria ha contribuito al raggiungimento di obiettivi di tutela e promozione delle aree naturali protette della Regione attraverso progetti ed iniziative di conservazione delle risorse naturali e della natura, campagne di sensibilizzazione per i cittadini e attività di educazione ambientale. Nell’anno scolastico 2016‐2017 Legambiente Umbria ha proposto alle scuole dell’Umbria specifici percorsi sul tema della biodiversità come “Sulle tracce della fauna selvatica dell'Umbria”, rivolto alle classi primarie e secondarie di primo grado dei comuni di Spoleto e Foligno e realizzato in collaborazione con ATC2 (Ambito territoriale di Caccia 2), “Citizen scienze per il Lago Trasimeno” rivolto prevalentemente alle classi secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado sul tema del monitoraggio microbiologico e delle microplastiche del Lago Trasimeno e “Squirrels@school” rivolto alle scuole superiori del Comune di Perugia sul tema della salvaguardia dello scoiattolo rosso. Con la campagna Goletta dei Laghi l’associazione pone l’attenzione sulla salvaguardia del Lago di Piediluco e del Lago Trasimeno, effettuando ogni anno il monitoraggio microbiologo delle acque, alla ricerca soprattutto di scarichi fognari illegali e malfunzionamento del sistema di depurazione. Negli ultimi due anni al campionamento microbiologico si è aggiunto anche il monitoraggio delle microplastriche al Lago Trasimeno, in collaborazione con ENEA e Arpa Umbria. Entro la fine del 2017 prenderà il via anche il progetto Multipark (Multifunzionalità nelle Aree Parco PSR Umbria 2014‐2020 Misura 16.1 “Sostegno per costituzione e gestione Gruppi Operativi dei PEI in materia di produttività/sostenibilità dell’agricoltura” www.multipark.it) che vede Legambiente Umbria tra i partner di progetto insieme ad aziende agricole del Parco del Trasimeno e del Monte Cucco, di Arpa Umbria, Università di Perugia, CNR, CIA, Arci Umbria, ecc. che ha l’obiettivo la conservazione e la salvaguardia delle risorse naturali, contestualmente alla valorizzazione sostenibile del territorio e della comunità locale. Rafforzare l’impegno di Legambiente Umbria su questi temi, prevedendo collaborazioni con altre associazioni, operatori agricoli e amministrazioni ed Enti di gestione (Ufficio aree protette della Regione Umbria e Parco Nazionale dei Sibillini), con iniziativa rivolte ai cittadini e alle scuole del territorio, rappresenta un’occasione di crescita culturale per l’associazione e per il territorio e un modo per promuovere politiche più attente alla salvaguardia e la gestione della biodiversità e del patrimonio naturale regionale. 2) Ambiente urbano




Legambiente Umbria per la prima volta a marzo del 2017 ha presentato il Primo Rapporto Comuni Ricicloni Umbria con una raccolta e elaborazione dei dati di Arpa Umbria sulla gestione dei rifiuti in Umbria. A dicembre 2017 invece è già programmato il Primo Ecoforum Regionale sull’Economia Circolare dei rifiuti, per promuovere le migliori esperienze nel settore e uno sviluppo pieno dell'economia circolare in Umbria. Inoltre l’associazione collabora con Legambiente Onlus nella predisposizione di Ecosistema Urbano, il rapporto che da anni si occupa dello stato di vivibilità dei capoluoghi italiani, con un’indagine che coinvolge le principali amministrazioni locali e Mal’Aria sul tema della qualità dell’aria nelle aree urbane. 3) Legalità ambientale L’illegalità ambientale, le ecomafie, il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, l'abusivismo edilizio, le attività di escavazione illegali, la corruzione, sono temi al centro dell’impegno di Legambiente Umbria. Con il proprio Centro di Azione giuridica Legambiente Umbria segue le principali vertenze ambientali tanto che nel corso degli anni si è costituita parte civile in diversi procedimenti che hanno riguardato per lo più lo smaltimento illecito dei rifiuti e l’inquinamento dei fiumi. Legambiente Umbria partecipa insieme ad altre associazioni del territorio all’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità, istituito dal Consiglio regionale dell’Umbria con lo scopo di monitorare i fenomeni di illegalità presenti sul territorio regionale. 4) Energia e cambiamenti climatici Come già ampiamente descritto in precedenza, pur continuando a crescere la produzione distribuita da energie rinnovabili di solare termico, fotovoltaico e idroelettrico ‐ soprattutto per le opportunità legate alla riduzione dei costi energetici ‐ appare ancora poco presente la necessità, soprattutto da parte dei decisori tecnici e politici, di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e quindi di aumentare l’impegno contro i cambiamenti climatici. Riqualificazione energetica degli edifici a cominciare da quelli pubblici e dai condomini anche attraverso specifiche misure di sostegno e detassazioni, interventi sulla mobilità in area urbana, sono azioni che anche a livello locale possono essere programmate per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici e di incremento di produzione di energia rinnovabile, riducendo quindi le emissioni di CO2 come previsto dagli accordi europei. Determinante sarà anche l’istituzione del Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide” promosso da Arpa Umbria, con la collaborazione di legambiente Umbria, Cittadinanzattiva Umbria, Cooperativa Pescatori lago Trasimeno, ecc che ha come obiettivo la gestione delle zone umide in relazione ai cambiamenti climatici. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1

CRITICITA’ INDICATORI MISURABILI




Criticità 1 Scarso interesse delle amministrazioni locali, di alcuni settori economici e dei cittadini in genere, al risparmio idrico in tutti i settori economici, alla qualità delle risorse idriche.

● Numero di iniziative pubbliche organizzate per promuovere l’informazione dei cittadini sul tema delle risorse idriche

● Numero di amministrazioni che promuovono informazione ambientale attraverso siti, newsletter, canali social sul tema delle risorse idriche

● Numero di comitati di cittadini costituiti in Umbria a difesa delle risorse idriche

● numero di richieste di informazioni e segnalazioni che arrivano a Legambiente su fenomeni di inquinamento delle acque

Criticità 2 Scarsa conoscenza dei fattori di inquinamento delle acque dei laghi umbri, dei possibili danni per la salute e l’ambiente e delle possibili azioni da attivare per risolvere il problema

● Numero di iniziative pubbliche organizzate per sensibilizzare ed informare i cittadini sui fattori di inquinamento delle acque dei laghi umbri

● Numero di amministrazioni che hanno avviato progetti e azioni per migliorare la qualità delle acque dei laghi umbri

● Numero di articoli dedicati dai media al tema della qualità delle acque dei laghi umbri

● Qualità microbiologica delle acque dei laghi umbri ● % di depurazione al Trasimeno ed a Piediluco ● Quantità di microplastiche presenti nelle acque del Trasimeno

Criticità 3 Scarso interesse delle amministrazioni locali, di alcuni settori economici e dei cittadini in genere, alla salvaguardia delle risorse naturali, della biodiversità e delle aree protette dell’Umbria

● Numero di iniziative pubbliche organizzate per promuovere la salvaguardia delle risorse naturali, biodiversità e la salvaguardia delle aree protette

● Numero di amministrazioni sensibili al tema della biodiversità e della salvaguardia delle risorse naturali e delle aree protette

● Numero di cittadini sensibili al tema della biodiversità e della salvaguardia delle risorse naturali e delle aree protette

● Numero di articoli dedicati dai media al tema della biodiversità e della salvaguardia delle risorse naturali e delle aree protette

● numero di aziende agricole biologiche presenti nelle aree protette

● Numero di aziende agricole presenti nelle aree protette che promuovono attività educative

● Numero di specie aliene invasive presenti in Umbria ● Numero di specie a rischio

Criticità 4 Scarso interesse delle amministrazioni locali unita ad una non corretta informazione dei cittadini sulle principali emergenze ambientali del territorio.

● Numero di iniziative pubbliche organizzate per promuovere l’informazione dei cittadini

● Numero di amministrazioni che promuovono informazione ambientale attraverso siti, newsletter, canali social

● Numero di processi di partecipazione (Agende 21 locali, Forum, Osservatori, Contratti di Fiume, Tavoli di confronto, ecc) attivati sul territorio regionale

● Numero di comitati di cittadini costituiti in Umbria a difesa del proprio territorio

● numero di richieste di informazioni che arrivano a Legambiente




Criticità 5 Scarsa conoscenza dei fattori di inquinamento dell’aria nelle aree urbane, dei possibili danni per la salute e l’ambiente e delle possibili azioni da attivare per risolvere il problema

● Numero di iniziative pubbliche organizzate per sensibilizzare ed informare i cittadini sui fattori di inquinamento dell’aria nelle aree urbane, dei possibili danni per la salute e l’ambiente e delle possibili azioni da attivare per risolvere il problema.

● Numero di amministrazioni che hanno avviato progetti e azioni per migliorare la qualità dell’aria

● Numero di articoli dedicati dai media al tema della qualità dell’aria

● Dati sulla qualità dell’aria ● Numero di auto circolanti ● Numero di auto elettriche circolanti ● Numero di piste ciclabili e percorsi protetti in aree urbane ● Numero pedibus attivati in Umbria ● Estensione delle ZTL in aree urbane ● Incremento delle aree a ZTL previsti ● Estensione delle aree verdi in aree urbane ● Incremento delle aree verdi previsti ● Numero di utenti che utilizzano i mezzi pubblici

Criticità 6 Raccolta differenziata urbana e gestione dei rifiuti non efficiente con basse percentuali e scarsa qualità

● Numero di iniziative pubbliche organizzate per sensibilizzare ed informare i cittadini sulla corretta gestione dei rifiuti

● % di raccolta differenziata dei comuni umbri ● indice di riciclo dei comuni umbri ● Numero di articoli dedicati dai media al tema della gestione dei

rifiuti ● Numero di iniziative di ripulitura da rifiuti abbandonati

organizzate da cittadini e associazioni ● Numero comuni aderenti a Puliamo il Mondo ● Quantità di discariche abusive

Criticità 7 Scarsa conoscenza dei fattori che causano i cambiamenti climatici. Scarsa conoscenza da parte dei decisori tecnici e politici e dei cittadini delle conseguenze dei cambiamenti climatici e delle possibili soluzioni.

● Numero di iniziative pubbliche organizzate sui cambiamenti climatici

● Numero di amministrazioni che hanno avviato progetti per la riduzione dei consumi energetici e il rispetto delle indicazioni europee

● Numero di articoli dedicati dai media al tema dei cambiamenti climatici

● Quantità di energia rinnovabile prodotta in Umbria

Criticità 8 Proposte educative sulle tematiche della sostenibilità ambientale, della gestione delle risorse ambientali e naturali, della salvaguardia della biodiversità ancora non completamente adeguate alle esigenze del mondo della

● Numero di scuole che svolgono attività di educazione ambientale

● Numero di scuole che promuovono o aderiscono a progetti di citizen science

● Numero di scuole che promuovono o aderiscono a progetti di volontariato ambientale

● Numero di proposte educative promosse da amministrazioni o associazioni

● Numero di ragazzi, famiglie e adulti che partecipano a soggiorni,




scuola. Metodologia didattica ed educativa degli operatori di educazione ambientale e degli insegnanti non aggiornata alle nuove programmazioni scolastiche e poco innovativa

campi scuola e campi di volontariato a carattere ambientale

Criticità 9 Mancanza di corretta e approfondita comunicazione ambientale, anche riferita a specifici target. Scarsa capacità di divulgare correttamente le informazioni legate alle tematiche ambientali. Scarso approfondimento delle tematiche ambientali, superficialità e approssimazione da parte dei media.

● Numero di articoli dedicati dai media locali ai temi ambientali ● Numero fake news nella stampa locale ● Numero di fake news rilanciate dai cittadini sui social

Criticità 10 Aumento dei reati ambientali e mancanza di una cultura della legalità diffusa su tutti i livelli della società

● Numero dei reati ambientali ● Numero delle segnalazioni che arrivano ad Arpa Umbria

attraverso arpAllert http://www.arpa.umbria.it/articoli/arpalert‐segnalazione‐rifiuti‐abbandonati

Criticità 11 Costante incremento del consumo di suolo (nuove urbanizzazioni), impermeabilizzazione e impoverimento

● Quantità di suolo consumato in Umbria ● Superficie occupata da nuovi GDO ● Numero di piani regolatori adeguati per ridurre consumo di

suolo ● Quantità di materiale di cava estratto in Umbria

6.3 Individuazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 6.3.1 Destinatari diretti I destinatari diretti del progetto sono coloro che contribuiscono attivamente alla buona riuscita del progetto attraverso azioni di cittadinanza attiva e alla raccolta di dati sul monitoraggio, parliamo dei volontari che operano nell'associazione e che su tutto il territorio regionale danno un contributo importante alla riuscita delle campagne di sensibilizzazione e della raccolta dei dati. In Umbria Legambiente è costituita da 9 presidi associativi, tra circoli regolarmente riconosciuti e gruppi informali in corso di costituzione in associazione, che contano complessivamente circa 50 volontari attivi coordinati da circa 10 tecnici con varie competenze tra chimici, ingegneri ambientali, agronomi, biologi, comunicatori. E’ attivo inoltre il Servizio di vigilanza ambientale con 3 guardie giurate. Le attività educative e formative invece sono progettate e svolte attualmente da 8 educatori ambientali.




6.3.2 Beneficiari indiretti I beneficiari indiretti sono le altre associazioni con cui Legambiente collabora per iniziative comuni; le aziende che spesso chiedono le nostre competenze per migliorare il loro ciclo produttivo, le famiglie e tutta la cittadinanza che potrà godere dei benefici risultanti dal raggiungimento degli obiettivi del progetto, le pubbliche amministrazioni che non sempre partecipano direttamente alle iniziative organizzate da Legambiente Umbria ma che ne possono vedere i risultati finali (es. le campagne di pulizia). 6.4 Soggetto attuatore ed eventuali partners LEGAMBIENTE UMBRIA APS Nel panorama ambientalista umbro, Legambiente è una delle organizzazioni più conosciute e attive. E’ costituita formalmente nel 1982 è organizzata con un coordinamento regionale ed è presente a Perugia, al Trasimeno, nell’Alta Valle del Tevere, a Foligno, a Spoleto, a Terni, a Narni, a Stroncone, ad Amelia ed in Valnerina con 9 presidi associativi, tra circoli regolarmente riconosciuti e gruppi informali in corso di costituzione. Dal 2003 è iscritta all’albo nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Partecipa a numerosi Enti e associazioni:

● socio fondatore del CESVOL di Perugia e socio fondatore del CEVOL di Terni; ● socio fondatore del CEDRAV (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra); ● socio della Fiera delle Utopie Concrete; ● socio fondatore di Arci Servizio Civile di Perugia; ● membro di Living Lakes in rappresentanza del Lago Trasimeno, ● socio di Libera Umbria; ● aderisce al Forum del terzo settore dell'Umbria; ● é partner del Centro per la biodiversità lacustre e i cambiamenti climatici dell’Isola Polvese di cui è promotrice Arpa Umbria.

L’attività di Legambiente Umbria si concentra su ogni aspetto ambientalmente rilevante attraverso l’attività diretta della struttura regionale o attraverso l’azione dei circoli locali. Durante l’ultimo anno, in particolare, Legambiente Umbria ha posto maggiormente l’attenzione su alcune tematiche prioritarie: la gestione dei rifiuti e all’economia circolare, all’informazione e all’educazione ambientale, al tema della mobilità e della qualità dell’aria e alla gestione degli ecosistemi lacustri e della qualità delle acque superficiali. Le principali campagne ed eventi organizzati nel corso dell’anno (a cavallo tra il 2016 e 1017) da Legambiente Umbria sono stati: Goletta dei laghi (luglio 2017) Ogni anno, ormai da 13 anni, ogni estate Goletta dei laghi fa tappa al Trasimeno ed a Piediluco. Quest’anno oltre al campionamento microbiologico, in collaborazione con ENEA e Arpa Umbria si è svolto il monitoraggio delle microplastriche nel Lago Trasimeno. La tappa umbra di Goletta dei Laghi è stata




realizzata con la collaborazione e il supporto scientifico di Arpa Umbria, la collaborazione del Centro canottieri di Piediluco. http://umbria.legambiente.it/contenuti/articoli/i‐dati‐della‐goletta‐dei‐laghi‐su‐trasimeno‐e‐piediluco Edizione Comuni Ricicloni (marzo 2017) Presentazione del primo rapporto Umbro dei comuni ricicloni. L’iniziativa, che ha premiato i comuni con le migliori performance di qualità di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti procapite prodotti, è stata anche l’occasione per una riflessione ed un confronto con cittadini, amministrazioni e gestori, sulla gestione dei rifiuti in Umbria. di un nuovo modello di valutazione che guarda alla riduzione dei rifiuti e al massimo riciclo a partire della frazione organica, in linea con quanto andrà a richiedere l’Euorpa nel nuovo pacchetto sull’economia circolare. http://umbria.legambiente.it/contenuti/articoli/comuni‐ricicloni‐umbria

Treno verde (marzo 2017)Il Treno Verde, una delle storiche campagne di Legambiente ha fatto tappa a Foligno, il 16, 17, 18 marzo 2017, per affrontare il tema dell’economia circolare, un modello di sviluppo economico sostenibile e innovativo che sta prendendo sempre più piede in Italia ed è ora al centro del dibattito europeo e che porta con sé nuove opportunità ambientali, economiche, sociali. La tappa umbra realizzata in collaborazione con Arpa Umbria e il patrocinio della Regione Umbria è stata ricca di incontri con aziende, amministratori e cittadini del

territorio. Le scolaresche hanno potuto visitare il treno e partecipare alle attività educative proposte. http://umbria.legambiente.it/contenuti/articoli/save‐date‐16‐17‐e‐18‐marzo‐il‐treno‐verde‐foligno Ecosistema Urbano (novembre 2016) Ecosistema Urbano è la ricerca di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani realizzata in collaborazione con l'Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Al centro dell’analisi di Legambiente anche i due capoluoghi Perugia e Terni. La presentazione dei dati è l’occasione per mettere l’attenzione sulle principali problematiche ambientali e per proporre possibili soluzioni. http://umbria.legambiente.it/contenuti/comunicati/ecosistema‐urbano‐perugia‐al‐17‐posto‐e‐terni‐al‐48 LIFE USavereds (da ottobre 2014, termine previsto per ottobre 2018) Legambiente Umbria è partner del progetto Life Usavereds per la salvaguardia dello scoiattolo rosso e la gestione di quello grigio, considerata una delle specie invasive più pericolose per gli ecosistemi boschivi. Il progetto è coordinato da ISPRA e Legambiente Umbria è impegnata nelle azioni che riguardano l’informazione e la comunicazione rivolta ai cittadini e nelle attività di educazione ambientale. www.usavereds.eu Fa La Cosa Giusta Umbria (ottobre 2016)




Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibile che si svolge da tre anni presso il Centro Fieristico di Bastia Umbra. Legambiente Umbria fa parte del Comitato promotore e ha collaborato nell’organizzazione del programma culturale Puliamo il mondo (settembre 2016) Legambiente Umbria coordina e supporta i circoli umbri nella realizzazione di giornate di pulizia in occasione di Puliamo il Mondo. Ripristino di aree degradate, pulizia di parchi e strade, educazione ambientale con i ragazzi delle scuole attraverso giochi e attività all’aperto, sensibilizzazione alla riduzione dei rifiuti e alla corretta differenziazione. People4soil (da ottobre 2016, termine previsto settembre 2017) Iniziativa dei Cittadini Europei con lo scopo di introdurre una specifica legislazione a tutela del suolo in Europa. Una ICE non è una normale petizione: è lo strumento ufficiale per invitare la Commissione Europea a proporre nuovi atti legislativi. L'iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei, e inoltre è richiesto un numero minimo di firme in almeno 7 Stati Membri. Legambiente Umbria è impegnata nel fornire informazioni ai cittadini umbri sul consumo di suolo e nella raccolta firme a livello locale. Anche gli eventi sismici del 2016 sono stati al centro dell’attività dell’associazione. Le attività dell’associazione si sono indirizzate su tre iniziative specifiche in collaborazione con Legambiente Onlus ed altre associazioni: La rinascita ha il cuore giovane (da novembre 2016 in corso) Raccolta fondi a sostegno delle aziende delle aree del terremoto gestite da under 30 con l’obiettivo di sostenere e valorizzare l'impegno di chi, nonostante il dolore e i danni subiti, ha deciso di rimanere nelle aree colpite dal sisma, cercando di mitigare gli effetti del terremoto sulle attività economiche locali legate al turismo o alle specialità agroalimentari, come su quelle connesse al patrimonio naturale, legate ai parchi e alle aree protette. Valner.In.A.Box (ottobre dicembre 2016) Iniziativa promossa da Legambiente Umbria insieme a Aiab Umbria e Fa La Cosa Giusta Umbria per la promozione e la distribuzione su tutto il territorio nazionale di un box regalo natalizio con i prodotti delle piccole aziende agricole della Valnerina colpite dai recenti terremoti con l’obiettivo di sostenere la vendita e il lavoro nell’immediato e un progetto di finanziamento per contribuire allo sviluppo futuro. Osservatorio nazionale per una ricostruzione di qualità (da aprile 2017 in corso). Promosso da Legambiente e da Fillea per aiutare i cittadini e monitorare l'andamento della ricostruzione, mantenendo alta l'attenzione anche sulla necessità di una gestione virtuosa delle macerie finalizzata al riutilizzo e sulla sicurezza del lavoro più in generale.




Grande attenzione viene data da Legambiente Umbria alle attività di educazione ambientale, con proposte educative e specifiche campagne (Puliamo il Mondo, Nontiscordardime, la Festa dell'Albero) rivolte alle scuole. La proposta educativa per l'anno scolastico 2016/2017 ha avuto come finalità principale quella di fornire agli alunni e alle alunne strumenti operativi sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile che permettano un più facile raggiungimento delle competenze di cittadinanza. Ecosistemi, paesaggi, animali, agricoltura, alimentazione, rifiuti, energia, mobilità, cambiamenti climatici, sprechi, sono i temi proposti, in linea con le competenze base dell’Asse Scientifico Tecnologico http://umbria.legambiente.it/contenuti/articoli/educare‐alla‐cittadinanza‐scientifica L’obiettivo è quello di contribuire alla formazione di cittadini critici e consapevoli, capaci di assumere stili di vita sostenibili. Le attività educative, attraverso campi scuola e campi di volontariato per fragazzi, famiglie ed adulti sono state svolte anche presso il Centro di Educazione Ambientale “il Sentiero di Poggiodomo” che Legambiente Umbria gestisce a Poggiodomo in convenzione con il Comune http://umbria.legambiente.it/legambiente/il‐sentiero‐di‐poggiodomo Legambiente Umbria collabora attivamente con molte associazioni territoriali come Cittadinanzattiva, ADIC (Associazione per i diritti dei cittadini), GreenPeace di Perugia, Arci Umbria, Rete della Pace, ACLI Umbria, CIA, AIGAE. Collabora anche con realtà del mondo della cooperazione sociale e con gli uffici nazionali e regionali di Legambiente per quanto riguarda l’organizzazione delle campagne e delle attività di educazione e formazione ambientale. Legambiente Umbria inoltre accoglie persone in regime di messa alla prova. In particolare, ai fini del progetto, si segnalano le seguenti collaborazioni: ARPA UMBRIA (C.F. 94086960542 – P.IVA 02446620540) E’ il partner istituzionale con cui Legambiente Umbria ha stretto negli ultimi anni una proficua collaborazione su molte iniziativa di informazione sul tema dei rifiuti, della legalità e di citizen science. Il Rapporto Comuni ricicloni Umbria e i contenuti dei documenti che riguardano le principali criticità ambientali dell’Umbria sono stati realizzati da Legambiente Umbria utilizzando i dati che Arpa Umbria ha messo a disposizione. Inoltre Legambiente Umbria è partner del Centro della Biodiversità lacustre e dei cambiamenti climatici dell’Isola Polvese promosso da Arpa Umbria e collabora con Arpa Umbria anche nel progetto Multipark. Nel progetto Arpa Umbria sarà di supporto scientifico, documentario e informativo. Metterà a disposizione del progetto le proprie figure tecniche specializzate ed in particolare 1 consulente scientifico (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2 ‐ Azione 1.1.1, Azione 1.2.1, Azione 2.1.1, Azione 5.1.1, Azione 6.1.1, Azione 7.1.1, Azione 7.1.3, Azione 11.1.1). Inoltre fornirà l’uso della Biblioteca scientifica e dei propri dati, una sala conferenze, apparecchiatura per videoconferenze, un




laboratorio per le analisi dei campioni (cfr box 25) utili per il raggiungimento degli obiettivi delle Azione 1.1.1, Azione 1.2.1, Azione 2.1.1, Azione 5.1.1, Azione 6.1.1, Azione 7.1.1, Azione 7.1.3, Azione 11.1.1 LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONE (C.F. 97208870580) E’ l’associazione professionale degli insegnanti, dei formatori e degli educatori di Legambiente. Legambiente Umbria svolge le attività di formazione ed educazione ambientale in stretta sinergia con il livello nazionale. In particolare Legambiente Scuola e Formazione garantisce la formazione e l’aggiornamento periodico agli educatori ambientali e supporto metodologico e didattico. Nel progetto Legambiente Scuola e Formazione sarà di supporto scientifico, documentario e informativo. Metterà a disposizione del progetto le proprie figure tecniche specializzate 1 consulente formatore (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2 ‐ Azione 8.1.1 e Azione 8.1.2.). Inoltre fornirà i propri materiali didattici, l’accesso intranet riservato per tutoraggio dei docenti nello svolgimento dei percorsi educativi utili per il raggiungimento degli obiettivi nelle Azione 8.1.1 e Azione 8.1.2 MENTE GLOCALE (C.F 94095340546) MenteGlocale è un’associazione non profit nata nel 2001 dall’incontro tra professionisti della comunicazione, laureati e studenti. “Pensare globalmente ed agire localmente” è il concetto che ha ispirato il nome stesso dell’associazione. MenteGlocale realizza laboratori formativi attraverso l’ideazione di contenuti per pubblicazioni a stampa, video multimediali, portali tematici interattivi, periodici; collabora con associazioni, enti pubblici, enti locali, sindacati e Università, organizzando stage e corsi professionalizzanti; interagisce con scuole superiori tenendo seminari sulle tecniche della comunicazione, orientamento al lavoro, progetti editoriali per le pubblicazioni d’istituto. Nel progetto Mente Glocale sarà di supporto per la definizione di una strategia di comunicazione adeguata ed efficace sulle tematiche ambientali oggetto del progetto. Metterà a disposizione le proprie figure tecniche specializzate. In particolare un consulente della comunicazione (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2‐ Azione 9.1.1 e Azione 9.1.2). Inoltre metterà a disposizione 1 computer utile per il raggiungimento degli obiettivi nell’Azione 9.1.1 e Azione 9.1.2 LANDSCAPE OFFICE AGRONOMIST Srl (P.IVA 0296508054) E’ uno studio agronomico che presta assistenza e consulenza alle aziende agricole. Landscape Office Agronomist Srl si è occupato della progettazione di Multipark, di cui anche Legambiente Umbria è partner. Nel progetto LANDSCAPE OFFICE AGRONOMIST Srl sarà di supporto nelle azioni del progetto Multopark. Metterà a disposizione le proprie figure tecniche specializzate ed in particolare 1 consulente di progettazione (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2 ‐ Azione 3.1.1, 3.2.1 e 3.1.3). Inoltre metterà a disposizione 1 sala riunioni, 1 proiettore e 1 computer utili per il raggiungimento degli obiettivi nelle azioni 3.1.1, 3.2.1 e 3.1.3 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: L’obiettivo principale dell’associazione è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso l’informazione e la divulgazione dei dati riguardo le principali criticità ambientali quali:

● Inquinamento delle acque interne ed esterne, risparmio risorse idriche (es: Goletta dei Laghi, Servizio di Vigilanza ambientale, Centro ricerche Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide);




● Gestione dei rifiuti ed economia circolare (es. Rapporto Comuni ricicloni Umbria, EcoForum Economia Circolare Umbria);

● Cambiamento climatico, decarbonizzazione ed efficienza energetica (es. Comuni rinnovabili, Tutti in classe A, Ecosistema Scuola, Centro ricerche Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide );

● Perdita di biodiversità, minaccia alla flora e alla fauna, distruzione degli ecosistemi (es. Attività educative sul tema della biodiversità, partecipazione alle comunità dei Parchi regionali dell’Umbria, Multipark, Centro Ricerche Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide);

● Pratiche agronomiche non sostenibili (es: Dossier Stop Pesticidi); ● Mobilità urbana ed extra‐urbana (es: Pendolaria, Ecosistema Urbano); ● Protezione e tutela del suolo dai disastri ambientali, cambiamenti climatici (es: Ecosistema Urbano,

Festa dell’albero, Salva il suolo); ● Engagement della cittadinanza ai temi della sostenibilità (es. Puliamo il mondo, Non ti scordar di

me); ● Pcromozione della legalità (es: Servizio Vigilanza Ambiernatale, Centro Azione Giuridica regionale,

partecipazione Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità, ● Educazione ambientale (es: progetti educativi e formativi rivolti alle scuole e specifiche campagne

come Nontiscordardimè, Puliamo il Mondo, la Festa dell’Albero) Legambiente Umbria studia ed elabora queste tematiche attraverso dossier e rapporti di approfondimento (Ecosistema Urbano, Rapporto Comuni Ricicloni) realizzati in collaborazione con Legambiente Onlus e li diffonde attraverso vari canali di comunicazione come convegni/forum (Ecoforum), social network (sito web, facebook, twitter) e stampa (comunicati stampa). Tenendo presente che l’obiettivo principale del Progetto di Servizio Civile è la sensibilizzazione del cittadino alle problematiche ambientali, tutti gli obiettivi previsti hanno questa finalità principale. 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati da criticità e bisogni

CRITICITA’ OBIETTIVI SPECIFICI




Criticità 1 Scarso interesse delle amministrazioni locali, di alcuni settori economici e dei cittadini in genere, al risparmio idrico, alla qualità delle risorse idriche.

Obiettivo 1.1 ‐ Sensibilizzare e coinvolgere gli enti, gli operatori economici, i cittadini sul tema del risparmio idrico e della qualità delle risorse idriche. Obiettivo 1.2 ‐ Raccolta dati e dossier sulla depurazione in Umbria

Criticità 2 Scarsa conoscenza dei fattori di inquinamento delle acque dei laghi umbri, dei possibili danni per la salute e l’ambiente e delle possibili azioni da attivare per risolvere il problema

Obiettivo 2.1 ‐ Monitoraggio degli inquinanti ambientali durante la campagne Goletta dei Laghi per analizzare la qualità del dei laghi, a caccia di inquinamento, punti critici e scarichi fognari non depurati, rifiuti e microplastiche che mettono a repentaglio la salute dei bagnanti e quella dell'intero ecosistema

Criticità 3 Scarso interesse delle amministrazioni locali, di alcuni settori economici e dei cittadini in genere, alla salvaguardia della biodiversità e delle aree protette dell’Umbria

Obiettivo 3.1 Sensibilizzare e coinvolgere gli enti, gli operatori economici (soprattutto le aziende agricole e gli operatori turistici) nella salvaguardia della biodiversità e delle aree protette dell’Umbria. Progetto Multipark, finanziato dal PSR dell’Umbria che coinvolge il Parco del Trasimeno e del Monte Cucco e che ha come obiettivo la multifunzionalità delle aziende agricole nelle aree protette. Obiettivo 3.2 ‐ Approfondire lo stato di salute della biodiversità in Umbria e i servizi ecosistemici e valutare la presenza delle specie aliene

Criticità 4 Scarso interesse delle amministrazioni locali unita ad una non corretta informazione dei cittadini sulle principali emergenze ambientali del territorio.

Obiettivo 4.1 Sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e gli enti in merito alle criticità ambientali per promuovere la partecipazione dei cittadini, aumentare il numero di amministrazioni sensibili al tema della sostenibilità e il numero delle azioni concrete organizzate dagli Enti locali.

Criticità 5 Scarsa conoscenza dei fattori di inquinamento dell’aria nelle aree urbane, dei possibili danni per la salute e l’ambiente e delle possibili azioni da attivare per risolvere il problema

Obiettivo 5.1 ‐ Implementare campagne di monitoraggio sullo stato di salubrità dell’aria al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini sul tema e sensibilizzare scuole e famiglie sulla protezione e prevenzione dai possibili effetti nocivi provenienti dall’esposizione alle polveri sottili.




Obiettivo 5.2 ‐ Implementare campagne sul tema della mobilità al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini sul tema della mobilità urbana, degli spostamenti casa scuola, casa lavoro, promuovere l'uso dei mezzi pubblici e della bicicletta

Criticità 6 Raccolta differenziata urbana e gestione dei rifiuti non efficiente con basse percentuali e scarsa qualità

Obiettivo 6 .1‐ Monitoraggio della gestione dei rifiuti in Umbria Obiettivo 6.2 – Monitoraggio e prevenzione dell'abbandono dei rifiuti

Criticità 7 Scarsa conoscenza dei fattori che causano i cambiamenti climatici. Scarsa conoscenza da parte dei decisori tecnici e politici e dei cittadini delle conseguenze dei cambiamenti climatici e delle possibili soluzioni.

Obiettivo 7.1 ‐ Implementare campagne sul tema dei cambiamenti climatici al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini e dei decisori tecnici e politici e promuovere azioni sul territorio

Criticità 8 Proposte educative sulle le tematiche della sostenibilità ambientale, della gestione delle risorse ambientali e naturali, della salvaguardia della biodiversità ancora non completamente adeguate alle esigenze del mondo della scuola. Metodologia didattica ed educativa degli operatori di educazione ambientale e degli insegnanti non aggiornata alle nuove programmazioni scolastiche e poco innovativa

Obiettivo 8.1 ‐ Promuovere l’educazione ambientale attraverso la formazione e l’aggiornamento degli studenti, docenti e degli operatori di educazione ambientale

Criticità 9 Mancanza di corretta e approfondita comunicazione ambientale, anche riferita a specifici target. Scarsa capacità di divulgare correttamente le informazioni legate alle tematiche ambientali. Scarso approfondimento delle tematiche ambientali, superficialità e approssimazione da parte dei media.

Obiettivo 9.1 Implementazione delle comunicazioni sui temi ambientali attraverso il numero di comunicati stampa rivolti alle tematiche ambientali, delle newsletter inviate, numero di accessi al sito web

Criticità 10 Aumento dei reati ambientali e mancanza di una cultura della legalità diffusa su tutti i livelli della società

Obiettivo 10.1 Promozione della cultura della legalità nel campo ambientale




Criticità 11 Costante incremento del consumo di suolo (nuove urbanizzazioni), impermeabilizzazione e impoverimento

Obiettivo 11.1 Promuovere politiche di governance territoriale per la riduzione del consumo di suolo

7.2 Obiettivi rivolti ai volontari: I volontari saranno coinvolti, ciascuno secondo le proprie attitudini e competenze, nel lavoro sulle diverse aree di intervento di Legambiente, collaborando con gli uffici e fornendo supporto all’attività degli stessi. I Volontari avranno la possibilità di collaborare anche con gli uffici nazionali (Ufficio Scientifico, Ufficio Energia e Clima, Ufficio Campagne, Ufficio Volontariato, Scuola e Formazione, Ufficio città e mobilità, Redazione La Nuova Ecologia), e con i seguenti gruppi di lavoro regionali: − Servizio di Vigilanza ambientale − Centro di Azione giuridica di Legambiente Umbria, − Centro di Educazione ambientale “Il Sentiero di Poggiodomo” − I circoli locali di Legambiente; − La Biblioteca Montagne di Libri gestita da Legambiente Spoleto − il gruppo di acquisto gestito dal circolo Legambiente Spoleto Per la stesura dei dossier/rapporti/documenti i volontari affiancheranno i responsabili di settore di Legambiente Umbria nelle diverse fasi di redazione, pubblicazione e presentazione finale. Si occuperanno di reperire dati ed informazioni contattando gli enti preposti (sia pubblici che privati), altre associazioni o circoli territoriali ed attingendo alle banche dati in rete. Per la divulgazione dei risultati, i volontari saranno coinvolti nell’organizzazione ed allestimento dei convegni/forum di presentazione e prenderanno parte alle attività di accoglienza e accreditamento dei partecipanti. I risultati potranno essere pubblicati anche attraverso i media con la realizzazione di articoli o post sui social network. I ragazzi del servizio civile verranno coinvolti anche in numerose altre iniziative promosse dall’associazione sempre allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche ambientali che saranno previste nel corso dell'anno. 7.3 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto e confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo

OBIETTIVO INDICATORI ex ANTE Ex POST

Obiettivo 1.1 ‐ Sensibilizzare e coinvolgere gli enti, gli operatori economici, i cittadini sul tema del risparmio idrico e della qualità delle risorse idriche.

Indicatore 1.1.1 Numero di iniziative o campagne dedicate al tema del risparmio idrico e della qualità delle risorse idriche

Nel corso dell’ultimo anno Legambiente Umbria non ha organizzato specifiche iniziative sul tema dle risparmio idrico

Organizzazione di almeno 1 iniziativa sul risparmio idrico e la qualità delle risorse idriche




Obiettivo 1.2 ‐ Raccolta dati e dossier sulla depurazione in Umbria

Indicatore 1.2.1 Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della depurazione

Breve riferimento ai dati della depurazione in occasione della presentazione dei dati Ecosistema Urbano e Goletta dei Laghi

Dossier sui consumi idrici e la depurazione Almeno 5 comunicati sul tema del risparmio delle risorse idrice e della qualità dell’acqua

Obiettivo 2.1 ‐ Monitoraggio degli inquinanti ambientali durante la campagne Goletta dei Laghi per analizzare la qualità del dei laghi, a caccia di inquinamento, punti critici e scarichi fognari non depurati, rifiuti e microplastiche che mettono a repentaglio la salute dei bagnanti e quella dell'intero ecosistema

Indicatore 2.1.1. Numero dei campionamenti microbiologici effettuati nei laghi umbri

Circa 10 campionamenti microbiologici

15 campionamenti microbiologici Monitoraggio microplastiche al Trasimeno ed a Piediluco

Indicatore 2.1.2 Numero di iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema della qualità delle acque dei laghi umbri

Ogni anno Legambiente Umbria organizza Goletta dei Laghi con iniziative al Trasimeno ed a Piediluco

Goletta dei laghi Operazione lake beach litter al Trasimeno e Piediluco

Indicatore 2.1.3 Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della qualità dell’aria

Circa 5 comunicati stampa e documenti pubblicati nel corso dell’ultimo anno

10 comunicati stampa 20 post sui social

Obiettivo 3.1 Sensibilizzare e coinvolgere gli enti, gli operatori economici (soprattutto le aziende agricole e gli operatori turistici) nella salvaguardia della biodiversità e delle aree protette dell’Umbria. Progetto Multipark, finanziato dal PSR dell’Umbria che coinvolge il Parco del Trasimeno e del Monte Cucco e che ha come obiettivo la multifunzionalità delle

Indicatore 3.1.1. Numero di aziende agricole presenti nelle aree protette coinvolte nel progetto Multipark

0 10




aziende agricole nelle aree protetto

Obiettivo 3.2 Approfondire lo stato di salute della biodiversità in Umbria e i servizi ecosistemici e valutare la presenza delle specie aliene

Indicatore 3.2.1 Numero di iniziative dedicate al tema della biodiversità

Nel corso dell’ultimo anno Legambiente Umbria ha organizzato una sola iniziativa sul tema della biodiversità

Organizzazione di almeno 2 iniziative sulla biodiversità

Indicatore 3.2.2. Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della biodiversità

Circa 5 comunicati stampa e documenti puibblicati nel corso dell’ultimo anno

10 comunicati stampa 20 post sui social Dossier su Biodiversità

Obiettivo 4.1 Sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e gli enti in merito alle criticità ambientali per promuovere la partecipazione dei cittadini, aumentare il numero di amministrazioni sensibili al tema della sostenibilità e il numero delle azioni concrete organizzate dagli Enti locali.

Indicatore 4.1.1 sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini

0 1




Obiettivo 5.1 Implementare campagne di monitoraggio sullo stato di salubrità dell’aria al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini sul tema e sensibilizzare scuole e famiglie sulla protezione e prevenzione dai possibili effetti nocivi provenienti dall’esposizione alle polveri sottili.

Indicatore 5.1.1. Numero delle iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema della qualità dell’aria

Nel corso dell’ultimo anno Legambiente Umbria non ha organizzato specifiche campagne sul tema dlela qualità dell’aria

Campagna Mal’aria

Indicatore 5.1.2. Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della qualità dell’aria


10 comunicati stampa 20 post sui social Dossier Mal’Aria

Obiettivo 5.2 Implementare campagne sul tema della mobilità al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini sul tema della mobilità urbana, degli spostamenti casa scuola, casa lavoro, promuovere l'uso dei mezzi pubblici e della bicicletta

Indicatore 5.2.1. Numero delle iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema della mobilità

Nel corso dell’ultimo anno Legambiente Umbria ha organizzato una sola iniziativa sul tema della mobilità urbana (Pendolaria)

Campagna su mobilità urbana

Indicatore 5.2.2. Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della mobilità


10 comunicati stampa 15 post sui social Dossier Mobilità

Obiettivo 6 .1 Monitoraggio della gestione dei rifiuti in Umbria

Indicatore 6.1.1 Numero di iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema della gestione dei rifiuti

Nel corso dell’ultimo anno Legambiente Umbria ha organizzato un’iniziativa pubblica sul tema dei rifiuti

Ecoforum 5 incontri con amministrazioni su gestione rifiuti

Indicatore 6.1.2 Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della gestione dei rifiuti

Circa 20 tra comunicati stampa e documenti pubblicati nel corso dell’ultimo anno Presentazione Rapporto Comuni ricicloni

Rapporto Comuni ricicloni dell’Umbria 30 comunicati stampa su rifiuti 30 post sui social




dell’Umbria

Obiettivo 6.2 Monitoraggio e prevenzione dell'abbandono dei rifiuti

Indicatore 6.2.1 Numero di giornate di vigilanza ambientale organizzate

10 20

Indicatore 6.2.2 Numero di iniziative di sensibilizzazione organizzate sul tema della gestione dei rifiuti

5 iniziative Puliamo il mondo 10 iniziative su gestione dei rifiuti e volontariato ambientale

Obiettivo 7.1 Implementare campagne sul tema dei cambiamenti climatici al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini e dei decisori tecnici e politici e promuovere azioni sul territorio

Indicatore 7.1.1 Numero di iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema dei cambiamenti climatici

Nel corso dell’ultimo anno Legambiente Umbria non ha organizzato iniziative sul tema dei cambiamenti climatici

Campagna su cambiamenti climatici “Civico 5.0” campagna rivolta ai condomini Almeno una iniziativa nell’ambito delle attività promosse dal Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide”

Indicatore 7.1.2 Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema dei cambiamenti climatici

Circa 3 tra comunicati stampa e documenti pubblicati nel corso dell’ultimo anno



Indicatore 8.1.1 Numero di scuole e classi, studenti e insegnanti da coinvolgere in progetti e percorsi educativi che mirano a sensibilizzare e a promuovere azioni per l’ambiente

Coinvolgimento di 20 classi nelle attività educative e nelle campagne

Coinvolgimento di 20 classi nelle attività educative e nelle campagne

Indicatori 8.1.2 Numero partecipanti ai campi scuola, campi di

Circa 300 partecipanti 500 partecipanti




volontariato e soggiorni educativi presso il CEA il Sentiero di Poggiodomo

Obiettivo 9.1 Implementazione delle comunicazioni sui temi ambientali attraverso il numero di comunicati stampa rivolti alle tematiche ambientali, delle newsletter inviate, numero di accessi al sito web

Indicatore 9.1.1 Numero di comunicati stampa rivolti alle tematiche ambientali, delle newsletter inviate, numero di accessi al sito web

Circa 50 comunicati stampa, 1000 accessi in un anno al sito, circa 6000 contatti su social network

100 comunicati stampa, 20 newsletter con cadenza quindicinale e 2000 accessi al sito, 10000 contatti su social network

Obiettivo 10.1 Promozione della cultura della legalità nel campo ambientale

Indicatore 10.1.1 Numero di iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema della legalità ambientale

1 3

Indicatore 10.1.2 Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema della legalità ambientale


10 comunicati stampa 15 post sui social Rapporto ecomafie

Obiettivo 11.1 Promuovere politiche di governance territoriale per la riduzione del consumo di suolo

Indicatore 11.1.1 Numero di iniziative di sensibilizzazione e delle azioni concrete organizzate sul tema del consumo di suolo

0 1

Indicatore 11.1.2 Numero di documenti, dossier, comunicati stampa pubblicati sul tema del consumo di suolo



I volontari inseriti all’interno del progetto acquisiranno:




● formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007;

● apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla

acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit;

● strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;

● crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale;

● ricerca di conoscenze in campo ambientale (tecnico scientifiche, normative);

● formulazione progetti, anche in base a bandi, gestirli e valutarli;

● collaborazione in un lavoro di gruppo;

● riconoscimento e valutazione dei propri limiti, le proprie capacità e potenzialità in un contesto

operativo reale;

● utilizzo di strumenti informatici per la raccolta di informazioni, l’elaborazione dei dati, la comunicazione.

8) DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto: Precedentemente all’avvio del progetto le Associazioni si sono impegnate nell’ideazione dello stesso attraverso l’analisi delle finalità e delle attività dell’organizzazione, delle risorse umane e strutturali possedute, dei bisogni che va a soddisfare sul territorio e loro compatibilità con il SCN quindi si è studiato il coinvolgimento dei giovani nelle attività associative e nella comunità di riferimento. Successivamente a ciò si è passato a verificare la procedura preliminare di individuazione e formazione delle figure coinvolte, idea progettuale, condivisione degli obiettivi, pianificazione, progettazione di massima, confronto con il nazionale di Arci Servizio Civile quindi la presentazione all’UNSC. Nell’attesa dell’approvazione del progetto le associazioni avranno predisposto la possibile informazione e pubblicizzazione del progetto (attraverso Sportello informativo, siti internet www.arciserviziocivile.it,




www.legambienteumbria.it, mail, incontri divulgativi), pianificando l’eventuale ricezione delle domande dei candidati, le procedure di selezione e la preparazione della struttura all’avvio al servizio. 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

OBIETTIVI AZIONI ATTIVITA’

Obiettivo 1.1 ‐ Sensibilizzare

e coinvolgere gli enti, gli

operatori economici, i

cittadini sul tema del

risparmio idrico e della

qualità delle risorse idriche.

Azione 1.1.1 Campagna informativa sul risparmio idrico e la qualità delle risorse idriche

Attività 1.1.1.1 ‐ raccolta dati sui consumi idrici in Umbria Attività 1.1.1.2 ‐ Raccolta dati sulla qualità delle acque Attività 1.1.1.3 ‐ raccolta dati sui principali casi di inquinamento delle acque superficiali e profonde in Umbria Attività 1.1.1.4 ‐ Presentazione dei dati raccolti attraverso specifica informazione social e comunicati stampa

Obiettivo 1.2 ‐ Raccolta dati

e dossier sulla depurazione

in Umbria

Azione 1.2.1

Dossier sui consumi idrici e la

depurazione

Attività 1.1.2.1 ‐ raccolta dati sulla depurazione Umbria Attività 1.1.2.2 ‐ Presentazione del dossier sulla depurazione e specifica informazione social e comunicati stampa

Obiettivo 2.1 Monitoraggio

degli inquinanti ambientali

durante la campagne Goletta

dei Laghi per analizzare la

qualità del dei laghi, a caccia

di inquinamento, punti critici

e scarichi fognari non

depurati, rifiuti e

microplastiche che mettono

a repentaglio la salute dei

bagnanti e quella dell'intero

ecosistema.

Azione 2.1.1

Campagna Goletta dei Laghi

Attività 2.1.1.1 ‐ Campionamento

microbiologico delle acque del Lago

Trasimeno e del Lago di Piediluco

Attività 2.1.1.2 ‐ Campionamento delle

microplastiche del lago Trasimeno

Attività 2.1.1.3 ‐ Operazione lake beach

litter al Trasimeno e Piediluco

Attività 2.1.1.4 ‐ presentazione dei dati

del monitoraggio

Attività 2.1.1.5 ‐ comunicati stampa e

informazione da pubblicare su sito e

social network sulla qualità delle acque




dei laghi umbri

Obiettivo 3.1

Sensibilizzare e coinvolgere

gli enti, gli operatori

economici (soprattutto le

aziende agricole e gli

operatori turistici) nella

salvaguardia della

biodiversità e delle aree

protette dell’Umbria.

Progetto Multipark,

finanziato dal PSR

dell’Umbria che coinvolge il

Parco del Trasimeno e del

Monte Cucco e che ha come

obiettivo la multifunzionalità

delle aziende agricole nelle

aree protette.

Azione 3.1.1

Modello Fattoria Didattica in

un Parco

Attività 3.1.1.1 ‐ Indagine conoscitiva

Attività 3.1.1.2 ‐ La Carta di Qualità

delle Fattorie didattiche delle aree

protette dell’Umbria

Attività 3.1.1.3 ‐ Definizione di un

modello di proposta educativa delle

Fattorie didattiche delle aree protette

Azione 3.1.2

Buone pratiche di

valorizzazione turistica

ambientale e sostenibile


Azione 3.1.3

Buone pratiche di

valorizzazione turistica

sostenibile

Attività 3.1.3.1 ‐ Creazione di una rete

qualificata riconosciuta e riconoscibile di

attori locali in grado di dar vita ad un

progetto di valorizzazione turistico

locale sostenibile

Obiettivo 3.2 Approfondire lo stato di salute della biodiversità in Umbria e i servizi ecosistemici e valutare la presenza delle specie aliene

Azione 3.2.1 Realizzazione del Dossier “Biodiversità a rischio”

Attività 3.2.1.1 ‐ Raccolta dati sulla biodiversità e i servizi ecosistemici in Umbria Attività 3.2.1.2 ‐ raccolta dati e informazioni sulle specie aliene presenti in Umbria Attività 3.2.1.3 Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema della biodiversità, i servizi ecosistemici e le specie aliene




Attività 3.2.1.4 ‐ comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla biodiversità

Obiettivo 4.1

Sensibilizzare e coinvolgere i

cittadini e gli enti in merito

alle criticità ambientali per

promuovere la

partecipazione dei cittadini,

aumentare il numero di

amministrazioni sensibili al

tema della sostenibilità e il

numero delle azioni concrete

organizzate dagli Enti locali

Azione 4.1.1

Sportello informativo tecnico

giuridico rivolto ai cittadini

Attività 4.1.1.1 ‐ Raccolta dati

Attività 4.1.1.2 ‐ Gestione sportello

informativo tecnico giuridico rivolto ai

cittadini (sportello front‐office, mail e

telefonico)


informazione periodica da pubblicare su

sito e social network

Obiettivo 5.1 Implementare

campagne di monitoraggio

sullo stato di salubrità

dell’aria al fine di

incrementare la

consapevolezza dei cittadini

sul tema e sensibilizzare

scuole e famiglie sulla

protezione e prevenzione dai

possibili effetti nocivi

provenienti dall’esposizione

alle polveri sottili.

Azione 5.1.1

Campagna Mal’Aria

Attività 5.1.1.1 ‐ Raccolta e

aggiornamento dei dati relativi al

superamento dei limiti di legge per gli

inquinanti principali. Analisi e

contestualizzazione dei dati raccolti,

elaborazione degli stessi e stesura dei

contenuti del dossier e dei comunicati

stampa.

Attività 5.1.1.2 ‐ predisposizione

Dossier Mal'Aria Umbria

Attività 5.1.1.3 ‐ Organizzazione di

iniziative di divulgazione sul tema

dell'inquinamento atmosferico.



sito e social network sulla qualità

dell’aria nelle cittadine umbre


campagne sul tema della

mobilità al fine di

incrementare la

Azione 5.2.1

Campagna e dossier sulla

mobilità urbana

Attività 5.2.1.1 ‐ Raccolta e

aggiornamento dei dati relativi alla

mobilità urbana in Umbria. Analisi e

contestualizzazione dei dati raccolti,





sul tema della mobilità

urbana, degli spostamenti

casa scuola, casa lavoro,

promuovere l'uso dei mezzi

pubblici e della bicicletta

elaborazione degli stessi e stesura dei

contenuti del dossier e dei comunicati

stampa.


iniziative di divulgazione sul tema della

mobilità urbana.

Attività 6.2.1.3 ‐ Comunicati stampa e


sito e social network sulla qualità

dell’aria nelle cittadine umbre

Obiettivo 6 .1 Monitoraggio

della gestione dei rifiuti in

Umbria

Azione 6.1.1

Campagna Comuni Ricicloni ed

Ecoforum

Attività 6.1.1.1 ‐ raccolta e

elaborazione dati per predisposizione

Rapporto Comuni Ricicloni Umbria

Attività 6.1.1.2 ‐ Raccolta buone

pratiche di gestione dei rifiuti

Attività 6.1.1.3 ‐ Organizzazione

Ecoforum



social network sulla gestione dei rifiuti

in Umbria attività collegata all'azione

8.1.1, 8.1.2)

Obiettivo 6.2 Monitoraggio

e prevenzione

dell'abbandono dei rifiuti

Azione 6.2.1

Vigilanza ambientale del

territorio per individuare le

discariche abusive

Attività 6.2.1.1 ‐ Formazione e

aggiornamento volontari

Attività 6.2.1.2 ‐ Organizzazione

giornate di vigilanza ambientale per

controllo del territorio


documentazione per segnalazione agli

organi competenti




Azione 6.2.2

Campagna Puliamo il Mondo

Attività 6.2.2.1 ‐ Invito ad Enti,

associazioni e scuole ad aderire alla

campagna

Attività 6.2.2.2 ‐ Coordinamento delle

iniziative organizzate sul territorio

Attività 6.2.2.3 ‐ Promozione e

comunicazione della campagna


campagne sul tema dei

cambiamenti climatici al fine

di incrementare la


e dei decisori tecnici e

politici e promuovere azioni

sul territorio

Azione 7.1.1

Campagna su cambiamenti

climatici


iniziative di divulgazione sul tema dei

cambiamenti climatici



sito e social network sui cambiamenti

climatici

Azione 7.1.2

“Civico 5.0” campagna rivolta ai

condomini per promuovere la

riduzione dei consumi

energetici e l'efficienze

energetica

Attività 7.1.2.1 ‐ Presentazione

pubblica studio Legambiente Onlus sulla

gestione efficiente dei condomini

Attività 7.1.2.2 ‐ Individuazione

condomini aderenti all'iniziativa con cui

realizzare progetto di audit energetico e

coinvolgimento residenti in azioni di

risparmio e efficienza energetica

Attività 7.1.2.3 ‐ Formazione

amministratori di condominio


informazione periodica sul progetto da

pubblicare su sito e social network sui


Azione 7.1.3

Centro “Cambiamento

Climatico e Biodiversità in

Attività 7.1.3.1 ‐ collaborazione con

Arpa Umbria nelle attività educative

sulle conseguenze dei cambiamenti




Ambienti Lacustri ed Aree

Umide”

climatici nelle aree umide

Attività 7.1.3.2 ‐ collaborazione

nell'organizzazione di seminari e

iniziative pubbliche sul tema dei

cambiamenti climatici nelle aree umide

Obiettivo 8.1 Promuovere

l’educazione ambientale

attraverso la formazione e

l’aggiornamento degli

studenti, docenti e degli

operatori di educazione

ambientale

Azione 8.1.1

Percorsi di educazione

ambientale e di citizen sciense

rivolti ai bambini e alle

bambine, ai ragazzi e alle

ragazze e ai loro insegnanti

delle scuole umbre

Attività 8.1.1.1 ‐ Progettazione percorsi

educativi

Attività 8.1.1.2 ‐ Incontri di

coprogettazione con gli insegnanti

Attività 8.1.1.3 ‐ Tutoraggio insegnanti

durante lo svolgimento dei progetti

educativi

Attività 8.1.1.4 ‐ Svolgimento delle

attività educative

Attività 8.1.1.5 ‐ Valutazione delle

attività svolte

Attività 8.1.1.6 ‐ Aggiornamento e

autoaggiornamento operatori

educazione ambientale

Azione 8.1.2 Organizzazione

campi scuola, soggiorni estivi,

campi di volontariato per

famiglie e adulti presso il

Centro di Educazione

ambientale Il Sentiero di

Poggiodomo

Attività 8.1.2.1 ‐ Aggiornamento e

autoaggiornamento operatori

educazione ambientale

Attività 8.1.2.2 ‐ Definizione calendario

e programma campi e soggiorni

Attività 8.1.2.3 ‐ promozione campi e

soggiorni

Attività 8.1.2.4 ‐ gestione campi e

soggiorni

Attività 8.1.2.5 ‐ Comunicati stampa




promozione azione

Obiettivo 9.1

Implementazione delle

comunicazioni sui temi

ambientali attraverso il

numero di comunicati

stampa rivolti alle tematiche

ambientali, delle newsletter

inviate, numero di accessi al

sito web

Azione 9.1.1

Campagna social su tematiche

ambientali

Attività 9.1.1.1 ‐ progettazione

campagna social

Attività 9.1.1.2 ‐ aggiornamento profili

social

Attività 9.1.1.3 ‐ aggiornamento sito

Attività 9.1.1.4 ‐ predisposizione news

etter

Attività 9.1.1.5 ‐ aggiornamento

mailing list

Attività 9.1.1.6 ‐ monitoraggio e analisi

data base accessi profili social, sito

Azione 9.1.2 Implementazione

ufficio stampa

Attività 9.1.2.1 ‐ aggiornamento

mailing list e gestione rapporti con

giornalisti e testate giornalistiche


comunicati stampa

Attività 9.1.2.3 ‐ organizzazione

conferenze stampa


rassegna stampa

Attività 9.1.2.5 ‐ organizzazione di

incontri formazione e di

approfondimento su specifici temi rivolti

ai giornalisti




Obiettivo 10.1

Promozione della cultura

della legalità nel campo

ambientale

Azione 10.1.1

Centro di azione giuridica

Attività 10.1.1.1 ‐ Monitoraggio dei

reati ambientali attraverso la stampa e

le informazioni raccolte dalle forze

dell'ordine

Attività 10.1.1.2 ‐ supporto ai cittadini

e ai comitati nelle vertenze a carattere

ambientale

Attività 10.1.1.3 ‐ gestione dei

procedimenti legali (esposti, costituzioni

di parte civile, ecc)




Azione 10.1.2

Rapporto ecomafie

Attività 10.1.2.1 ‐ collaborazione alla

stesura del capitolo sull'Umbria del

Rapporto Ecomafie

Attività 10.1.2.2 ‐ presentazione

pubblica Rapporto Ecomafie

Obiettivo 11.1

Promuovere politiche di

governance territoriale per

la riduzione del consumo di

suolo

Azione 11.1.1

Campagna sul consumo di

suolo

Attività 11.1.1.1 ‐ Raccolta dati sul

consumo di suolo e storie sul consumo

di suolo in Umbria

Attività 11.1.1.2 ‐ Incontro pubblico di

presentazione dei dati e delle storie sul

consumo di suolo




CRONOGRAMMA

Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12




Azioni

Obiettivo 1.1 ‐ Sensibilizzare e coinvolgere gli enti, gli operatori economici, i cittadini sul tema del

risparmio idrico e della qualità delle risorse idriche.

Azione 1.1.1 ‐ Campagna informativa sul risparmio idrico e la qualità delle risorse idriche

Attività 1.1.1.1 ‐ raccolta dati sui consumi idrici in Umbria

x x

Attività 1.1.1.2 ‐ Raccolta dati sulla qualità delle acque

x x

Attività 1.1.1.3 ‐ raccolta dati sui principali casi di inquinamento dlele acque superficiali e profonde in Umbria

x x

Attività 1.1.1.4 ‐ Presentazione dei dati raccolti attraverso specifica informazione social e comunicati stampa

x

Obiettivo 1.2 ‐ Raccolta dati e dossier sulla depurazione in Umbria

Azione 1.2.1 ‐ Dossier sui consumi idrici e la depurazione

Attività 1.1.2.1 ‐ raccolta dati sulla depurazione Umbria

x x

Attività 1.1.2.2 ‐ Presentazione del dossier sulla depurazione e specifica informazione social e comunicati stampa

x

Obiettivo 2.1 ‐ Monitoraggio degli inquinanti ambientali durante la campagne Goletta dei Laghi per

analizzare la qualità del dei laghi, a caccia di inquinamento, punti critici e scarichi fognari non depurati,

rifiuti e microplastiche che mettono a repentaglio la salute dei bagnanti e quella dell'intero ecosistema

Azione 2.1.1 ‐ Campagna Goletta dei Laghi

Attività 2.1.1.1 ‐ Campionamento

microbiologico delle acque del Lago

Trasimeno e del Lago di Piediluco

x

Attività 2.1.1.2 ‐ Campionamento delle

microplastiche del lago Trasimeno x

Attività 2.1.1.3 ‐ Operazione lake

beach litter al Trasimeno e Piediluco x

Attività 2.1.1.4 ‐ presentazione dei dati

del monitoraggio x



social network sulla qualità delle acque

x x




dei laghi umbri

Obiettivo 3.1 ‐ Sensibilizzare e coinvolgere gli enti, gli operatori economici (soprattutto le aziende agricole e gli operatori turistici) nella salvaguardia della biodiversità e delle aree protette dell’Umbria. Progetto Multipark, finanziato dal PSR dell’Umbria che coinvolge il Parco del Trasimeno e del Monte Cucco e che ha come obiettivo la multifunzionalità delle aziende agricole nelle aree protette.

Azione 3.1.1 ‐ Modello Fattoria Didattica in un Parco

Attività 3.1.1.1 ‐ Indagine conoscitiva x x x

Attività 3.1.1.2‐ La Carta di Qualità delle Fattorie didattiche delle aree protette dell’Umbria

x x x

Attività 3.1.1.3 ‐ Definizione di un modello di proposta educativa delle Fattorie didattiche delle aree protette

x x x

Azione 3.1.2 ‐ Buone pratiche di valorizzazione turistica ambientale e sostenibile

Attività 3.1.2.1 ‐ Indagine conoscitiva x x x

Attività 3.1.2.2 ‐ Definizione di un modello di proposta turistica agricola/rurale in area protetta

x x x

Azione 3.1.3 ‐ Buone pratiche di valorizzazione turistica sostenibile

Attività 3.1.3.1 ‐ Creazione di una rete qualificata riconosciuta e riconoscibile di attori locali in grado di dar vita ad un progetto di valorizzazione turistico locale sostenibile

x x x x

Obiettivo 3.2 ‐ Approfondire lo stato di salute della biodiversità in Umbria e i servizi ecosistemici e valutare la presenza delle specie aliene


Attività 3.2.1.1 ‐ Raccolta dati sulla biodiversità e i servizi ecosistemici in Umbria

x x x

Attività 3.2.1.2 – raccolta dati e informazioni sulle specie aliene presenti in Umbria

x x x

Attività 3.2.1.3 ‐ Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema della biodiversità, i servizi ecosistemici e le specie aliene

x x x

Attività 3.2.1.4 ‐ comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla biodiversità

x x x x x x x x x x x x




Obiettivo 4.1 ‐ Sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e gli enti in merito alle criticità ambientali per promuovere la partecipazione dei cittadini, aumentare il numero di amministrazioni sensibili al tema della sostenibilità e il numero delle azioni concrete organizzate dagli Enti locali.

Azione 4.1.1 ‐ Sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini

Attività 4.1.1.1 ‐ Raccolta dati x x x x x x x x x x x x

Attività 4.1.1.2 ‐ Gestione sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini (sportello front‐office, mail e telefonico)


Attività 4.1.1.3 ‐ comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network


Obiettivo 5.1 ‐ Implementare campagne di monitoraggio sullo stato di salubrità dell’aria al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini sul tema e sensibilizzare scuole e famiglie sulla protezione e prevenzione dai possibili effetti nocivi provenienti dall’esposizione alle polveri sottili.

Azione 5.1.1 – Campagna Mal’Aria

Attività 5.1.1.1 ‐ Raccolta e aggiornamento dei dati relativi al superamento dei limiti di legge per gli inquinanti principali. Analisi e contestualizzazione dei dati raccolti, elaborazione degli stessi e stesura dei contenuti del dossier e dei comunicati stampa.

x x x x x

Attività 5.1.1.2 ‐ predisposizione Dossier Mal'Aria Umbria

x

Attività 5.1.1.3 ‐ Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema dell'inquinamento atmosferico.

x x x

Attività 5.1.1.4 ‐ comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla qualità dell’aria nelle cittadine umbre

x x x x x

Obiettivo 5.2 ‐ Implementare campagne sul tema della mobilità al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini sul tema della mobilità urbana, degli spostamenti casa scuola, casa lavoro, promuovere l'uso dei mezzi pubblici e della bicicletta

Azione 5.2.1 – Campagna e dossier sulla mobilità urbana

Attività 5.2.1.1 – Raccolta e aggiornamento dei dati relativi alla mobilità urbana in Umbria. Analisi e contestualizzazione dei dati raccolti, elaborazione degli stessi e stesura dei contenuti del dossier e dei comunicati

x x x x x x




stampa.

Attività 5.2.1.2 ‐ Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema della mobilità urbana.

x x x x x x

Attività 5.2.1.3 ‐ Comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla qualità dell’aria nelle cittadine umbre

x x x x x x

Obiettivo 6.1 ‐ Rapporto sulla gestione dei rifiuti in Umbria con la raccolta e la descrizione delle migliori esperienze messe in pratica dai comuni Umbria

Azione 6.1.1 ‐ Campagna Comuni Ricicloni ed Ecoforum

Attività 6.1.1.1 ‐ raccolta e elaborazione dati per predisposizione Rapporto Comuni Ricicloni Umbria

x x x x

Attività 6.1.1.2 ‐ Raccolta buone pratiche di gestione dei rifiuti

x x x x

Attività 6.1.1.3 ‐ Organizzazione Ecoforum

x x

Attività 6.1.1.4 ‐ comunicati stampa e informazione da pubblicare su sito e social network sulla gestione dei rifiuti in Umbria


Obiettivo 6.2– Monitoraggio e prevenzione dell'abbandono dei rifiuti

Azione 6.2.1 ‐ Vigilanza ambientale del territorio per individuare le discariche abusive

Attività 6.2.1.1 – formazione e aggiornamento volontari


Attività 6.2.1.2 ‐ organizzazione giornate di vigilanza ambientale per controllo del territorio

x x x x x x

Attività 6.2.1.3 – predisposizione documentazione per segnalazione agli organi competenti

x x x x x x

Azione 6.2.2 – Campagna Puliamo il Mondo

Attività 6.2.2.1 – invito ad Enti, associazioni e scuole ad aderire alla campagna

x x x x

Attività 6.2.2.2 – coordinamento delle iniziative organizzate sul territorio

x x

Attività 6.2.2.3 – Promozione e comunicazione della campagna

x




Obiettivo 7.1 ‐ Implementare campagne sul tema dei cambiamenti climatici al fine di incrementare la consapevolezza dei cittadini e dei decisori tecnici e politici e promuovere azioni sul territorio

Azione 7.1.1 – Campagna su cambiamenti climatici

Attività 7.1.1.1 – Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema dei cambiamenti climatici

x x x x x

Attività 7.1.1.2 ‐ Comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sui cambiamenti climatici


Azione 7.2.1 – “Civico 5.0” campagna rivolta ai condomini per promuovere la riduzione dei consumi

energetici e l'efficienza energetica

Attività 7.2.1.1 – presentazione

pubblica studio Legambiente Onlus

sulla gestione efficiente dei condomini

x

Attività 7.2.1.2 – individuazione

condomini aderenti all'iniziativa con

cui realizzare progetto di audit

energetico e coinvolgimento residenti

in azioni di risparmio e efficienza

energetica

x x x x x x

Attività 7.2.1.3– formazione

amministratori di condominio x x x x


informazione periodica sul progetto da

pubblicare su sito e social network sui



Azione 7.3.1– Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide”

Azione 7.3.1.1 – collaborazione con

Arpa Umbria nelle attività educative

sulle conseguenze dei cambiamenti

climatici nelle aree umide

x x x

Azione 7.3.2.1 – collaborazione

nell'organizzazione di seminari e

iniziative pubbliche sul tema dei

cambiamenti climatici nelle aree umide

x x x


Azione 8.1.1 ‐ Percorsi di educazione ambientale e di citizen sciense rivolti ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze e ai loro insegnanti delle scuole umbre




Attività 8.1.1.1‐ progettazione percorsi educativi

x x

Attività 8.1.1.2 ‐ incontri di coprogettazione con gli insegnanti

x x

Attività 8.1.1.3 – tutoraggio insegnanti durante lo svolgimento dei progetti educativi

x x x x x x x

Attività 8.1.1.4 ‐ svolgimento delle attività educative

x x x x x x x

Attività 8.1.1.5 ‐ valutazione delle attività svolte

x x

Attività 8.1.1.6 – aggiornamento e autoaggiornamento operatori educazione ambientale

x x

Azione 8.2.1 – Organizzazione campi scuola, soggiorni estivi, campi di volontariato per famiglie e adulti presso il Centro di Educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo

Attività 8.2.1.1 – aggiornamento e autoaggiornamento operatori educazione ambientale

x x

Attività 8.2.1.2 – definizione calendario e programma campi e soggiorni

x x

Attività 8.2.1.3 – promozione campi e soggiorni

x x x

Attività 8.2.1.4 – gestione campi e soggiorni

x x x x x x x

Attività 8.2.1.5 ‐ Comunicati stampa promozione azione

x x x x x x x

Obiettivo 9.1 ‐ Implementazione delle comunicazioni sui temi ambientali attraverso il numero di comunicati stampa rivolti alle tematiche ambientali, delle newsletter inviate, numero di accessi al sito web

Azione 9.1.1 – Campagna social su tematiche ambientali

Attività 9.1.1.1 – progettazione campagna social


Attività 9.1.1.2 – aggiornamento profili social


Attività 9.1.1.3 – aggiornamento sito x x x x x x x x x x x x

Attività 9.1.1.4 – predisposizione news letter


Attività 9.1.1.5 – aggiornamento mailing list


Attività 9.1.1.6 – monitoraggio e analisi data base accessi profili social, sito





Azione 9.1.2 – Implementazione ufficio stampa

Attività 9.1.2.1 ‐ aggiornamento mailing list e gestione rapporti con giornalisti e testate giornalistiche


Attività 9.1.2.2 – predisposizione comunicati stampa


Attività 9.1.2.3 – organizzazione conferenze stampa


Attività 9.1.2.4 ‐ predisposizione rassegna stampa


Attività 9.1.2.5 – organizzazione di incontri formazione e di approfondimento su specifici temi rivolti ai giornalisti

x x x x

Obiettivo 10.1 ‐ Promozione della cultura della legalità nel campo ambientale

Azione 10.1.1 – Centro di azione giuridica

Attività 10.1.1.1 – Monitoraggio dei reati ambientali attraverso la stampa e le informazioni raccolte dalle forze dell'ordine


Attività 10.1.1.2 – supporto ai cittadini e ai comitati nelle vertenze a carattere ambientale


Attività 10 .1.1.3 – gestione dei procedimenti legali (esposti, costituzioni di parte civile, ecc)


Attività 10.1.1.4 ‐ comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network


Azione 10.1.2 – Rapporto ecomafie

Attività 10.1.2.1 – collaborazione alla stesura del capitolo sull'Umbria del Rapporto Ecomafie

x x x

Attività 10.1.2.2 – presentazione pubblica Rapporto Ecomafie

x x

Obiettivo 11.1 ‐ Promuovere politiche di governance territoriale per la riduzione del consumo di suolo

Azione 11.1.1 – Campagna sul consumo di suolo




Attività 11.1.1.1 – Raccolta dati sul consumo di suolo e storie sul consumo di suolo in Umbria

x x x x x x

Attività 11.1.1.2 – Incontro pubblico di presentazione dei dati e delle storie sul consumo di suolo

x x

Attività 11.1.1.3 – comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network


Azioni trasversali per il SCN*

Accoglienza dei volontari in SCN x

Inserimento dei volontari in SCN x x

Formazione Specifica x x x

Formazione Generale x x x x x x

Informazione e sensibilizzazione x x x x x x x

Monitoraggio volontari x x x x x

Monitoraggio olp x x

Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso Legambiente Scuola e Formazione (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane complessive saranno numero 32. Per una migliore comprensione esse, in questa fase, vengono elencate per professionalità e appartenenza tra i partner del progetto. La tabella successiva specificherà il loro intervento, che per alcune, interverrà anche in più attività del progetto.

● 1 Esperto di Comunicazione Comunicatore; ● 1 Formatore Responsabile attività educative; ● 1 Responsabile scientifico ● 1 Responsabile Biodiversità e aree protette, ● 1 Responsabile Centro Azione Giuridica,




● 1 Responsabile Servizio di Vigilanza ambientale ● 1 responsabile organizzativo e campagne; ● 15 Soci di Legambiente; ● 5 Educatori ambientali e guide escursionistiche ● 1 Responsabile campi di volontariato ● 1 Consulente formazione ed educazione ambientale (Legambiente Scuola e Formazione) ● 1 Consulente Comunicazione (Mente Glocale) ● 1 Consulente scientifico (Arpa Umbria) ● 1 Consulente progettazione (LANDSCAPE OFFICE AGRONOMIST Srl)

AZIONI Professionalità Ruolo nell’attività Numero

Azione 1.1.1 ‐ Campagna informativa sul risparmio idrico e la qualità delle risorse idriche

Responsabile scientifico di Legambiente Umbria, gestisce e cura le attività di raccolta e elaborazione dati

Coordina la raccolta e l’elaborazione dei dati, predispone documenti e dossier

1

Responsabile comunicazione, gestisce e cura la comunicazione

Coordina la comunicazione relativa all’azione Coordina le iniziative rivolte ai cittadini

1

Consulente scientifico (Arpa Umbria)

Supporto nella raccolta e elaborazione dati

1

Azione 1.2.1 ‐ Dossier sui consumi idrici e la depurazione



1



1



1

Azione 2.1.1 Campagna Goletta dei Laghi



1



1






1

Azione 3.1.1 Modello Fattoria Didattica in un Parco

Responsabile progetto Multipark per Legambiente Umbria

Coordinamento progetto 1

Consulente progettazione (LANDSCAPE OFFICE AGRONOMIST Srl)

Supporto alla realizzazione delle azioni del progetto Multipark

1

Azione 3.1.2 Buone pratiche di valorizzazione turistica ambientale e sostenibile


Coordinamento progetto

1



1

Azione 3.1.3 Buone pratiche di valorizzazione turistica sostenibile


Coordinamento progetto

1



1


Responsabile ambiente e territorio Legambiente Umbria, gestisce e cura le iniziative e i progetti legati alla salvaguardia delle aree protette, del paesaggio

Coordina l’azione

1


Coordina l’editing e la comunicazione relativa all’azione

1

Azione 4.1.1 Sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini

Responsabile del Centro di azione giuridica

Coordina le attività dello sportello informativo

1

Responsabile del Servizio di Vigilanza ambientale Legambiente Umbria

Coordina il servizio di vigilanza ambientale

1

Azione 5.1.1 Campagna Mal’Aria



1





Coordina l’editing e la comunicazione relativa all’azione Coordina le iniziative rivolte ai cittadini

1



1

Azione 5.2.1 Campagna e dossier sulla mobilità urbana



1



1

Azione 6.1.1 Campagna Comuni Ricicloni ed Ecoforum



1



1


Supporto nella raccolta e elaborazione dati e individuazione buone pratiche di gestione rifiuti

1

Azione 6.2.1 Vigilanza ambientale del territorio per individuare le discariche abusive

Responsabile del Servizio di Vigilanza ambientale Legambiente Umbria

Coordina il servizio di vigilanza ambientale

1

Azione 6.2.2 Campagna Puliamo il Mondo

Responsabile campagne di volontariato

Coordina le iniziative di volontariato rivolte ai cittadini

1





Coordina la comunicazione relativa all’azione

1

Soci volontari Partecipano alle iniziative di volontariato

15

Azione 7.1.1 Campagna su cambiamenti climatici



1



1



1

Azione 7.1.2 “Civico 5.0” campagna rivolta ai condomini per promuovere la riduzione dei consumi energetici e l'efficienze energetica



1



1

Azione 7.1.3 Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide”



1



1

Azione 8.1.1 Percorsi di educazione ambientale e di citizen sciense rivolti ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze e ai loro insegnanti delle scuole umbre

Responsabile attività educazione ambientale

Coordina le attività, cura i rapporti con le scuole, progetta percorsi educativi,

1

Educatori ambientali Svolgono attività di educazione ambientale con i ragazzi e si occupano della progettazione educativa

5


Coordina la comunicazione relativa all’azione si occupa della promozione

1




delle attività educative

Consulente formazione ed educazione ambientale (Legambiente Scuola e Formazione)

Collabora alla progettazione delle proposte educative, si occupa dell’aggiornamento e della formazione degli educatori

1

Azione 8.1.2 Organizazzione campi scuola, soggiorni estivi, campi di volontariato per famiglie e adulti presso il Centro di Educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo

Responsabile di campo Progetta e coordina le attività, 1

Educatori ambientali e guide escursionistiche

Svolgono attività di educazione ambientale, animazione con i ragazzi e volontari

5


Coordina la comunicazione relativa all’azione si occupa della promozione delle attività

1

Consulente formazione ed educazione ambientale (Legambiente Scuola e Formazione)

Collabora alla progettazione delle proposte educative, si occupa dell’aggiornamento e della formazione degli educatori

1

Azione 9.1.1 Campagna social su tematiche ambientali


Coordina la comunicazione predispone comunicati stampa, gestisce sito e profili social. Gestisce rapporti con la stampa

1

Consulente Comunicazione (Mente Glocale)

Collabora all’organizzazione e allo sviluppo della comunicazione sui profili social

1

Azione 9.1.2 Implementazione ufficio stampa


Coordina la comunicazione predispone comunicati stampa, gestisce sito e profili social. Gestisce rapporti con la stampa

1

Consulente Comunicazione Collabora 1




(Mente Glocale) all’organizzazione e allo sviluppo dell’uffcio stampa

Azione 10.1.1 Centro di azione giuridica


Coordina le attività del centro di azione giuridica raccoglie dati sui reati ambientali

1



1

Azione 10.1.2 Rapporto ecomafie


Coordina le attività del centro di azione giuridica raccoglie dati sui reati ambientali

1



1

Azione 11.1.1 Campagna sul consumo di suolo

Responsabile ambiente e territorio Legambiente Umbria, gestisce e cura le iniziative e i progetti legati alla salvaguardia delle aree protette, del paesaggio

Coordina l’azione

1


Coordina l’editing e la comunicazione relativa all’azione

1



1

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:

AZIONI ATTIVITA’ Ruolo Volontari SCN




Azione 1.1.1 Campagna informativa sul risparmio idrico e la qualità delle risorse idriche

Attività 1.1.1.1 raccolta dati sui consumi idrici in Umbria Attività 1.1.1.2 Raccolta dati sulla qualità delle acque Attività 1.1.1.3 raccolta dati sui principali casi di inquinamento delle acque superficiali e profonde in Umbria Attività 1.1.1.4 Presentazione dei dati raccolti attraverso specifica informazione social e comunicati stampa

I volontari parteciperanno alla raccolta dei dati sulla qualità delle risorse idriche e sul risparmio idrico in Umbria. Parteciperanno all’organizzazione di iniziative rivolte ai cittadini sul tema della qualità delle risorse idriche e sul risparmio idrico in Umbria.. Affiancheranno il responsabile della comunicazione nella strutturazione di specifica campagna comunicativa.

Azione 1.2.1 Dossier sui consumi idrici e la depurazione

Attività 1.1.2.1 raccolta dati sulla depurazione Umbria Attività 1.1.2.2 Presentazione del dossier sulla depurazione e specifica informazione social e comunicati stampa

I volontari parteciperanno alla raccolta dei dati sulla depurazione. Parteciperanno alla predisposizione del dossier. Affiancheranno il responsabile della comunicazione nella strutturazione della presentazione del dossier

Azione 2.1.1 Campagna Goletta dei Laghi

Attività 2.1.1.1 Campionamento microbiologico delle acque del Lago Trasimeno e del Lago di Piediluco Attività 2.1.1.2 Campionamento delle microplastiche del lago Trasimeno Attività 2.1.1.3 Operazione lake beach litter al Trasimeno e Piediluco Attività 2.1.1.4 presentazione dei dati del monitoraggio Attività 2.1.1.5 comunicati stampa e informazione da pubblicare su sito e social network sulla qualità delle acque dei laghi umbri

I volontari seguiranno tutte le fasi di organizzazione e realizzazione della tappa di Goletta dei Laghi; quindi potranno conoscere direttamente tutto l’iter di costruzione di un’analisi scientifica, dalla mappatura delle sponde dei laghi e la gestione dei contatti con le amministrazioni locali e le associazioni dle territorio. Prenderanno parte agli equipaggi di Goletta dei Laghi e insieme ai tecnici parteciperanno alla gestione territoriale del recupero dati, all’analisi sul campo dei campioni di acqua prelevati e successivamente alla elaborazione degli stessi su supporto informatico.




Azione 2.1.1 Modello Fattoria Didattica in un Parco

Attività 2.1.1.1 Indagine conoscitiva

Attività 2.1.1.2 La Carta di Qualità delle Fattorie didattiche delle aree protette dell’Umbria

Attività 2.1.1.3 Definizione di un modello di proposta educativa delle Fattorie didattiche delle aree protette

I volontari seguiranno tutte le fasi del progetto Multipark. Parteciperanno alla raccolta dei dati, anche attraverso la somministrazione di questionari alle aziende agricole e con contatti diretti. Successivamente parteciperanno all’elaborazione dei dati e alla stesura dei documenti e della Carta di Qualità delle fattorie didattiche dell’Umbria

Azione 2.1.2 Buone pratiche di valorizzazione turistica ambientale e sostenibile


Azione 2.1.3 Buone pratiche di valorizzazione turistica sostenibile

Attività 2,1.3.1 ‐ Creazione di una rete qualificata riconosciuta e riconoscibile di attori locali in grado di dar vita ad un progetto di valorizzazione turistico locale sostenibile


Attività 2.2.1.1 Raccolta dati sulla biodiversità e i servizi ecosistemici in Umbria Attività 2.2.1.2 raccolta dati e informazioni sulle specie aliene presenti in Umbria Attività 2.2.1.3 Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema della biodiversità, i servizi ecosistemici e le specie aliene Attività 2.2.1.4 comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla biodiversità

I volontari parteciperanno alla raccolta dei dati sulla biodiversità in Umbria e alla presenza di specie aliene. Parteciperanno all’organizzazione di iniziative rivolte ai cittadini sul tema della biodiversità. Affiancheranno il responsabile della comunicazione nella strutturazione di specifica campagna comunicativa sul tema della biodiversità e parteciperanno alla stesura del Dossier sulla Biodiversità.




Azione 3.1.1 Sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini

Attività 3.1.1.1 Raccolta dati Attività 3.1.1.2 Gestione sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini (sportello front‐office, mail e telefonico) Attività 3.1.1.3 comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network

I volontari parteciperanno alla gestione dello sportello informativo svolgendo attività di “front office”. raccolta dei dati sulla biodiversità in Umbria e alla presenza di specie aliene. Parteciperanno all’organizzazione di iniziative rivolte ai cittadini sul tema della biodiversità. Affiancheranno il responsabile della comunicazione nella strutturazione di specifica campagna comunicativa sul tema della bioidiversità e parteciperanno alla stesura del Dossier sulla Biodiversità.

Azione 4.1.1 Campagna Mal’Aria

Attività 4.1.1.1 Raccolta e aggiornamento dei dati relativi al superamento dei limiti di legge per gli inquinanti principali. Analisi e contestualizzazione dei dati raccolti, elaborazione degli stessi e stesura dei contenuti del dossier e dei comunicati stampa. Attività 4.1.1.2 predisposizione Dossier Mal'Aria Umbria Attività 4.1.1.3 Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema dell'inquinamento atmosferico. Attività 4.1.1.4 comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla qualità dell’aria nelle cittadine umbre

I volontari saranno coinvolti attivamente nell'aggiornamento dei dati relativi ai superamenti dei limiti degli inquinanti atmosferici previsti dalla legge nei comuni coinvolti; seguirà l'elaborazione dei dati e l'analisi sui risultati ottenuti per la creazione di statistiche utili alla stesura del dossier.

Azione 5.2.1 Campagna e dossier sulla mobilità urbana

Attività 5.2.1.1 Raccolta e aggiornamento dei dati relativi alla mobilità urbana in Umbria. Analisi e contestualizzazione dei dati raccolti, elaborazione degli stessi e stesura dei contenuti del dossier e dei comunicati stampa. Attività 5.2.1.2

I volontari saranno coinvolti attivamente nell'aggiornamento dei dati relativi alla mobilità urbana. Parteciperanno inoltre a tutte le fasi di organizazzione della campagna informativa e di animazione territoriale




Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema della mobilità urbana. Attività 5.2.1.3 Comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sulla qualità dell’aria nelle cittadine umbre

Azione 5.1.1 Campagna Comuni Ricicloni ed Ecoforum

Attività 5.1.1.1 raccolta e elaborazione dati per predisposizione Rapporto Comuni Ricicloni Umbria Attività 5.1.1.2 Raccolta buone pratiche di gestione dei rifiuti Attività 5.1.1.3 Organizzazione Ecoforum Attività 5.1.1.4 comunicati stampa e informazione da pubblicare su sito e social network sulla gestione dei rifiuti in Umbria

Dopo una specifica formazione, i volontari saranno coinvolti attivamente nella gestione dei contatti con i comuni, con le aziende che si occupano della gestione dei rifiuti, di Arpa Umbria per la raccolta dei dati sulla raccolta differenziata. Parteciperanno inoltre a tutte le fasi organizzative dell’Ecoforum

Azione 6.2.1 Vigilanza ambientale del territorio per individuare le discariche abusive

Attività 6.2.1.1 Formazione e aggiornamento volontari Attività 6.2.1.2 Organizzazione giornate di vigilanza ambientale per controllo del territorio Attività 6.2.1.3 predisposizione documentazione per segnalazione agli organi competenti

I volontari avranno la possibilità di partecipare ad attività di vigilanza ambientale, apprendere come si compila un verbale di segnalazione e un esposto agli organi competenti per abbandono dei rifiuti. Parteciperanno inoltre alla mappatura delle discariche abusive e alla compilazione di specifiche schede di monitoraggio




Azione 5.2.2 Campagna Puliamo il Mondo

Attività 6.2.2.1 Invito ad Enti, associazioni e scuole ad aderire alla campagna Attività 6.2.2.2 Coordinamento delle iniziative organizzate sul territorio Attività 6.2.2.3 Promozione e comunicazione della campagna attività

I volontari saranno coinvolti attivamente nella gestione dei contatti con i comuni, scuole e associazioni, per l’adesione a Puliamo il mondo. Affiancheranno i circoli locali nell’organizzazione delle giornate di volontariato ambientale, partecipando a loro volta all’iniziativa.

Azione 7.1.1 Campagna su cambiamenti climatici

Attività 7.1.1.1 Organizzazione di iniziative di divulgazione sul tema dei cambiamenti climatici Attività 7.1.1.2 Comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network sui cambiamenti climatici

I volontari saranno coinvolti attivamente nell'aggiornamento dei dati relativi ai cambiamenti climatici. Parteciperanno inoltre a tutte le fasi di organizzazione della campagna informativa e di animazione territoriale

Azione 7.1.2 “Civico 5.0” campagna rivolta ai condomini per promuovere la riduzione dei consumi energetici e l'efficienza energetica

Attività 7.1.2.1 Presentazione pubblica studio Legambiente Onlus sulla gestione efficiente dei condomini Attività 7.1.2.2 Individuazione condomini aderenti all'iniziativa con cui realizzare progetto di audit energetico e coinvolgimento residenti in azioni di risparmio e efficienza energetica Attività 7.1.2.3 Formazione amministratori di condominio Attività 7.1.2.4 Comunicati stampa e informazione periodica sul progetto da pubblicare su sito e social network sui cambiamenti climatici

Parteciperanno a tutte le fasi di organizzazione della campagna informativa e di animazione territoriale. Parteciperanno inoltre alla definizione di un data base di amministratori di condominio ai quali sarà inviata una specifica informazione sulla campagna. Parteciperanno ad un audit energetico di un edificio.




Azione 7.1.3 Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide”

Attività 7.1.3.1 collaborazione con Arpa Umbria nelle attività educative sulle conseguenze dei cambiamenti climatici nelle aree umide Attività 7.1.3.2 collaborazione nell'organizzazione di seminari e iniziative pubbliche sul tema dei cambiamenti climatuci nelle aree umide

I volontari svolgeranno prevalentemente attività di segreteria a supporto dell’organizzazione delle iniziative previste dall’azione.

Azione 8.1.1 Percorsi di educazione ambientale e di citizen science rivolti ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze e ai loro insegnanti delle scuole umbre

Attività 8.1.1.1 Progettazione percorsi educativi Attività 8.1.1.2 Incontri di coprogettazione con gli insegnanti Attività 8.1.1.3 Tutoraggio insegnanti durante lo svolgimento dei progetti educativi Attività 8.1.1.4 Svolgimento delle attività educative Attività 8.1.1.5 Valutazione delle attività svolte Attività 8.1.1.6 Aggiornamento e autoaggiornamento operatori educazione ambientale

I volontari svolgeranno attività di segreteria contattando le scuole e inviando la proposta educativa. Parteciperanno alla progettazione e alla gestione delle attività educative e avranno la possibilità di partecipare alle attività di aggiornamento e formazione organizzate da Legambiente Scuola e Formazione destinate ai formatori ed educatori.

Azione 8.1.2 Organizzazione campi scuola, soggiorni estivi, campi di volontariato per famiglie e adulti presso il Centro di Educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo

Attività 8.1.2.1 Aggiornamento e autoaggiornamento operatori educazione ambientale Attività 8.1.2.2 Definizione calendario e programma campi e soggiorni Attività 8.1.2.3 promozione campi e soggiorni Attività 8.1.2.4 gestione campi e soggiorni

I volontari svolgeranno attività di segreteria, raccogliendo prenotazioni e rispondendo ad eventuali richieste di informazioni sulle attività proposte dal CEA Il sentiero. Potranno partecipare al Campo di formazione per responsabili di Campo di Legambiente Volontariato e a tutte le fasi organizzative dei soggiorni e dei campi di volontariato.




Attività 8.1.2.5 Comunicati stampa promozione azione

Azione 9.1.1 Campagna social su tematiche ambientali

Attività 9.1.1.1 progettazione campagna social Attività 9.1.1.2 aggiornamento profili social Attività 9.1.1.3 aggiornamento sito Attività 9.1.1.4 predisposizione news letter Attività 9.1.1.5 aggiornamento mailing list Attività 9.1.1.6 monitoraggio e analisi data base accessi profili social, sito

I volontari dopo una specifica formazione parteciperanno alla gestione del sito e dei profili social. Parteciperanno alla progettazione e alla gestione di specifiche campagne comunicative sulle principali tematiche ambientali. Predisporranno quotidianamente la rassegna stampa, monitoreranno gli accessi alla pagina web e ai profili social.

Azione 9.1.2 Implementazione ufficio stampa

Attività 9.1.2.1 aggiornamento mailing list e gestione rapporti con giornalisti e testate giornalistiche Attività 9.1.2.2 predisposizione comunicati stampa Attività 9.1.2.3 organizzazione conferenze stampa Attività 9.1.2.4 predisposizione rassegna stampa Attività 9.1.2.5 organizzazione di incontri formazione e di approfondimento su specifici temi rivolti ai giornalisti

I volontari dopo una specifica formazione parteciperanno a tutte le fasi organizzative di una conferenza stampa, dalla predisposizione dell’invito alla stampa, dai contatti con i giornalisti, alla stesura del comunicato stampa.

Azione 10.1.1 Centro di azione giuridica

Attività 10.1.1.1 Monitoraggio dei reati ambientali attraverso la stampa e le informazioni raccolte dalle forze dell'ordine

I volontari parteciperanno alla raccolta delle informazioni sui reati ambientali attraverso la rassegna stampa. Raccoglieranno le segnalazioni dei




Attività 10.1.1.2 supporto ai cittadini e ai comitati nelle vertenze a carattere ambientale Attività 10.1.1.3 gestione dei procedimenti legali (esposti, costituzioni di parte civile, ecc) Attività 10.1.1.4 comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network

cittadini che arriveranno via mail o attraverso segnalazioni telefoniche

Azione 10.1.2 Rapporto ecomafie

Attività 10.1.2.1 collaborazione alla stesura del capitolo sull'Umbria del Rapporto Ecomafie Attività 10.1.2.2 presentazione pubblica Rapporto Ecomafie

I volontari parteciperanno alla selezione e all’elaborazione dei dati e delle informazioni raccolte sui reati ambientali. Svolgeranno prevalentemente un lavoro di segreteria per l’organizzazione della presentazione del rapporto ecomafie, predisponendo gli inviti per la stampa e i cittadini e occupandosi dell’accoglienza degli ospiti in occasione della presentazione del rapporto

Azione 11.1.1 Campagna sul consumo di suolo

Attività 11.1.1.1 Raccolta dati sul consumo di suolo e storie sul consumo di suolo in Umbria Attività 11.1.1.2 Incontro pubblico di presentazione dei dati e delle storie sul consumo di suolo Attività 11.1.1.3 comunicati stampa e informazione periodica da pubblicare su sito e social network

I volontari saranno coinvolti attivamente nell'aggiornamento dei dati relativi alla mobilità urbana. Parteciperanno inoltre a tutte le fasi di organizzazione della campagna informativa e di animazione territoriale

9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 4 quattro 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 ‐ zero 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4 quattro




12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 ‐ zero 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1.400 ore totali con un minimo di 12 ore settimanali 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 ‐ cinque 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. Flessibilità oraria ‐ Impiego in giorni festivi ‐ Partecipazione ad eventi di promozione del servizio civile. Disponibilità ad effettuare servizio civile al di fuori della sede indicata per un massimo di 30 giorni nell’anno di servizio civile. Disponibilità alla fruizione di giorni di permesso in occasione di chiusura delle associazioni (festività natalizie, estive, ponti, etc.) e del progetto, per un massimo di 10 permessi su 20 a disposizione. 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:

- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione

- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con

cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:




- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale);

- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette);

- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dalle associazioni).

Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. A livello locale il progetto verrà pubblicizzato attraverso: il sito dell’ente centrale www.arciperugia.it per tutta la durata del bando. Pagine face book dell’ente “Arci Comitato Perugia” per tutta la durata del bando Comunicati su testate online Umbria24.it, Umbria Left, Comunicati su Corriere dell’Umbria, Giornale dell’Umbria, La Nazione, Il Messaggero Comunicati radiofonici su radio locali/regionali in particolare RCC (Radio Comunità Cristiana), Radio Onda Libera, Umbria radio, radio Tiferno uno., Comunicati su televisioni locali in particolare: Tele Radio Gubbio, Tef Perugia, RTE24h, Tevere tv, Umbria Tv Locandine, Volantini Sito Comune di Umbertide: www.comune.umbertide.it Sito Informagiovani di Umbertide:www.informagiovaniumbertide.com Strumenti di comunicazione del Cesvol di Perugia e sito: www.pgcesvol.net Rete degli “sportelli del cittadino” della provincia: www.provincia.perugia.it

18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si




22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) 5.000,00

Materiali informativi (opuscoli e brochure realizzate e diffuse in occasione delle iniziative

pubbliche, delle campagne e delle attività dei circoli su tutto il territorio regionale, testi tecnici

per dossier)

1.000,00

Sedi ed attrezzature (lavagna luminosa, pc, fotocopiatrici, proiettore, scrivanie, aule per

incontri/riunioni, telefonia, automezzi) calcolo ammortamento attrezzature.

3.000,00

Spese viaggio (comprensive delle uscite programmate nel progetto nel corso dell’anno per i vari

eventi nazionali e locali, campagne e iniziative sia con mezzi associativi che con il trasporto

pubblico locale)

4.000,00

Materiali di consumo (dispense, colori, carta colorata, materiali per feste aperte al territorio,

pennarelli, materiale per laboratori, strumenti per le analisi, indumenti, cappelli e gadget per le

varie iniziative specifiche)

1.000,00

Totale 14.000,00

24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI e/o PARTNERS):

Nominativo Copromotori e/o Partner

Tipologia

Attività Sostenute(in riferimento al punto 8.1)

ARPA UMBRIA (C.F. 94086960542 – P.IVA 02446620540)

Ente pubblico

Nel progetto Arpa Umbria sarà di supporto scientifico, documentario e informativo. Metterà a disposizione del progetto le proprie figure tecniche specializzate ed in particolare 1 consulente scientifico (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2 ‐ Azione 1.1.1, Azione 1.2.1, Azione 2.1.1, Azione 5.1.1, Azione 6.1.1, Azione 7.1.1, Azione 7.1.3, Azione 11.1.1) Inoltre fornirà l’uso della Biblioteca scientifica e dei propri dati, una sala conferenze, apparecchiatura per videoconferenze, un laboratorio per le analisi dei campioni (cfr box 25) utili per il raggiungimento degli obiettivi delle Azione 1.1.1, Azione 1.2.1, Azione 2.1.1, Azione 5.1.1, Azione 6.1.1, Azione 7.1.1, Azione 7.1.3, Azione 11.1.1

LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONE (C.F. 97208870580)

Non profit Nel progetto Legambiente Scuola e Formazione sarà di supporto scientifico, documentario e informativo. Metterà a disposizione del progetto le proprie figure tecniche specializzate 1 consulente formatore (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2 ‐ Azione 8.1.1 e Azione 8.1.2.) Inoltre fornirà i propri materiali didattici, l’accesso intranet riservato per tutoraggio dei docenti nello svolgimento dei percorsi educativi utili per il raggiungimento degli obiettivi nelle Azione 8.1.1 e Azione 8.1.2




MENTE GLOCALE (C.F 94095340546)

Non Profit Nel progetto Mente Glocale sarà di supporto per la definizione di una strategia di comunicazione adeguata ed efficace sulle tematiche ambientali oggetto del progetto. Metterà a disposizione le proprie figure tecniche specializzate. In particolare un consulente della comunicazione (vedi box 8.2) che interverrà nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2‐ Azione 9.1.1 e Azione 9.1.2). Inoltre metterà a disposizione 1 computer utile per il raggiungimento degli obiettivi nell’Azione 9.1.1 e Azione 9.1.2

LANDSCAPE OFFICE

AGRONOMIST Srl

(P.IVA 0296508054)

Profit Nel progetto LANDSCAPE OFFICE AGRONOMIST Srl sarà di supporto nelle

azioni del progetto Multopark.

Metterà a disposizione le proprie figure tecniche specializzate ed in

particolare 1 consulente di progettazione (vedi box 8.2) che interverrà

nelle Azioni del progetto (vedi box 8.2 ‐ Azione 3.1.1, 3.2.1 e 3.1.3).

Inoltre metterà a disposizione 1 sala riunioni, 1 proiettore e 1 computer

utili per il raggiungimento degli obiettivi nelle azioni 3.1.1, 3.2.1 e 3.1.3

25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’Associazione, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore:




Scrivanie con postazione computer e accesso internet dotati di programmi office open source e software open source per fotoritocco e video editor (di cui uno MenteGlocale)

6

Pc portatile (di cui uno Landscape) 2

Telefono 1

Cellulare 1

fotocopiatrice 1

autovettura 1

videocamera 1

fotocamera 1

Schemi per raccolta dati, questionari 1

sala riunioni (Landscape) 1

proiettore (Landscape) 1

Schemi per raccolta dati, questionari, monitoraggi q.b

Raccolta dossier e pubblicazioni con testi specifici su tematiche ambientali

Biblioteca (Arpa Umbria)

Banca dati (Arpa Umbria)

Archivio Legambiente Umbria e Legambiente Onlus

Kit per analisi ambientali q.b

Sala conferenze, apparecchiatura per videoconferenze (Arpa Umbria)

un laboratorio per le analisi dei campioni (Arpa Umbria)

Lavagna fogli intercambiabili 2

Materiale minuto: pennarelli per le attività di gruppo, pannelli informativi e bacheche, cartoncini, pennarelli adeguato

Materiale promozionale: magliette, cappelli di Legambiente, palloncini ecc. adeguato

Sito www.legambienteumbria.it 1

strumenti web 2.0:

● facebook https://www.facebook.com/LegambienteUmbria/

● Twitter https://twitter.com/LegambienteUmbr

● canale youtube https://www.youtube.com/legambienteumbria

● Istragam

● posta elettronica a disposizione dei volontari

Accesso area riservata materiali (Legambiente Scuola e Formazione) 1

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: NO 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: NO 28) ATTESTAZIONE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO UTILI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: Le conoscenze acquisite, di seguito indicate, saranno attestate, ognuno per il proprio ambito, sia da Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580), non accreditata come ente di servizio civile nazionale, che da Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582).




Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580) Associazione qualificata presso il MIUR per la formazione del personale scolastico (DM 177/2000, Direttiva n.90/2003) rilascerà, su richiesta degli interessati, l’attestazione delle conoscenze acquisite. La funzione di messa in trasparenza e validazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582) rilascerà, su richiesta degli interessati, una attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae, in merito: ‐ all’acquisizione di una formazione rivolta ai valori dell’impegno civico ‐ all’apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione di attività svolte in un contesto progettuale ‐ acquisire strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; ‐ sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Inoltre tutti i partecipanti, con accesso volontario, avranno a disposizione nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze al fine di favorire e valorizzare un percorso di auto valutazione e condivisione dell’esperienza di SCN. L'associazione partner Legambiente Scuola e Formazione rilascerà ai volontari la certificazione finale delle competenze acquisite nei differenti aspetti del loro impiego (tecnico, scientifico, relazionale, formativo, informativo, divulgativo). Corso nazionale per responsabili di campi di volontariato Il corso organizzato da Legambiente Volontariato della durata di circa 30 ore, nel mese di giugno di ogni anno, prevede l’acquisizione di competenze di gestione, conduzione e coordinamento di attività di volontariato, con particolare riferimento ai campi che Legambiente organizza ogni anno sul territorio nazionale. Attestato di partecipazione rilasciato da Legambiente Volontariato. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione sarà erogata presso la sede locale dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente

progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente

30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: ‐ Mod. FORM ‐ Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:




I corsi di formazione tenuti dalle nostre associazioni prevedono: ● lezioni frontali ‐ LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione

di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.

● dinamiche non formali – DNF‐ (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.

● formazione a distanza ‐ F.A.D. ‐ (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e‐learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi).

33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no‐profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN”

a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva”

a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore




attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente. 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: cognome e nome: Brigida Stanziola nato il: 28/02/1981 luogo di nascita: Sapri codice fiscale: STNBGD81B68I422J Formatore B: cognome e nome: Maurizio Zara nato il: 07/07/1979 luogo di nascita: Terni codice fiscale: ZRAMRZ79L07L117G Formatore C: cognome e nome: Daniela Riganelli nata il: 04/08/1966 luogo di nascita: Magione codice fiscale: RGNDNL66M44E805A Formatore D: cognome e nome: Alessandra Paciotto nato il: 06/07/1966 luogo di nascita: Spoleto codice fiscale: PCTLSN66L46I921A Formatore E: cognome e nome: Lucia Coscia nato il: 03/04/1985 luogo di nascita: Perugia codice fiscale: CSCLCU85D43G478R Formatore F:




cognome e nome: Vanessa Pallucchi nato il: 11/06/1966 luogo di nascita: Spoleto codice fiscale: PLLVSS66H51I921N 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore A: Brigida Stanziola Titolo di Studio: Laurea in scienze della comunicazione Ruolo ricoperto: Direttrice Legambiente Umbria, responsabile progetti educativi e progettazione Esperienza nel settore: ha una decennale esperienza nel campo della comunicazione ed in particolare in quella ambientale, sia in Legambiente Umbria, sia in altre associazioni. Ha esperienza nella creazione di contenuti per il web, redazione testi, campagne pubblicitarie, organizzazione eventi. Si occupa anche di educazione ambientale e ha progettato e coordinato numerosi progetti educativi rivolti a bambini e ragazzi. Da novembre 2015 è direttrice di Legambiente Umbria e membro dell’Assemblea dei delegati di Legambiente Onlus Formatore B: Maurizio Zara Titolo di Studio: Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, indirizzo Progettazione e Gestione del Territorio. Ruolo ricoperto: Vicepresidente di Legambiente Umbria e membro dell’ufficio di presidenza del Comitato scientifico e dell’assemblea dei delegati di Legambiente Onlus, responsabile rifiuti ed energia Esperienza nel settore: collabora dal 2006 con Alleanza per il Clima e la Fiera delle Utopie concrete, curando gli aspetti scientifici e tecnici e normativi legati alle energie rinnovabile e all’efficienza energetica in numerosi progetti europei. Ha collaborato anche con Azzeroco2 seguendo l’energy audit di 4 edifici scolastici siti presso il Comune di Narni (TR) e la redazione del Piano d’azione energia sostenibile, PAES, del Comune di Maserada sul Piave (TV). Da Novembre 2015 è vicepresidente di Legambiente Umbria e segue in particolare le vertenze della gestione dei rifiuti. Nel 2017 ha curato la prima edizione di Comuni Ricicloni dell’Umbria. E’ membro dell’Ufficio di Presidenza del Comitato scientifico e membro dell’Assemblea dei delegati di Legambiente Onlus. Formatore C: Daniela Riganelli Titolo di Studio: Laurea in chimica Ruolo ricoperto: membro della segreteria di Legambiente Umbria, Esperienza nel settore: è consulente Comunicazione, Marketing territoriale, Rapporti istituzionale e gestioni eventi sostenibili presso NOVAMONT SpA, Azienda Chimica Leader nel settore della produzione di Bioplastiche da fonte rinnovabili e compostabili. Per Novamont in particolare si occupa di progetti condivisi PA, sviluppo sistemi di raccolta differenziata che valorizzano la filiera della frazione organica (biodegradabile), attivazione di buone pratiche di sostenibilità ambientale nei territori, progetti formativi con scuole del territorio, coordinamento attività Cluster chimica verde Umbria e PSR. E’ esperta in cultura del territorio, Ambiente e Cucina Naturale e si occupa di progettazione e coordinamento di attività culturali nel campo dell’agrolimentare, e ambiente, di attività di formazione e consulenze per aziende o associazioni, di ideazione, sviluppo e attivazione progetti scolastici relativi alla cultura del territorio, alimentazione, ambiente e chimica verde. Dal 2015 ha conseguito l’abilitazione all’attività di insegnamento per la classe di concorso A013 (Chimica).




Formatore D: Alessandra Paciotto Titolo di Studio: Diploma di Pittura Accademia delle Belle Arti Ruolo ricoperto: Presidente Legambiente Umbria, membro dell’assemblea dei delegati di Legambiente Umbria, Presidente di Arci Servizio Civile di Perugia, membro della segreteria del Forum del Terzo settore dell’Umbria Esperienza nel settore: dal 2003 al 2007 ha coordinato la rete dei Centri di esperienza ed educazione ambientale di Legambiente Umbria e le campagne sulla salvaguardia del patrimonio storico artistico e culturale. Dal 2007 è Presidente di Legambiente Umbria, ha coordinato l’associazione occupandosi dei rapporti istituzionali, della comunicazione e delle campagne associative. Dal 2011 al 2014 è stata presidente della rete italiana di Living Lakes per conto di Legambiente Onlus. Formatore E: Lucia Coscia Titolo di Studio: Laurea Magistrale in Biologia Ambientale Ruolo ricoperto: membro dello staff del laboratorio mobile di Goletta dei Laghi, campagna di monitoraggio delle acque dei laghi italiani, come educatrice ambientale aderisce al registro degli educatori e dei formatori di Legambiente Scuola e Formazione. E’ guida escursionistica ambientale affiliata ad AIGAE e responsabile campi di volontariato per Legambiente Onlus. Esperienza nel settore: è esperta nel monitoraggio e campionamento delle microplastiche nelle acque dolci interne: nel 2014 ha collaborato al progetto “Identification and Assessment of Riverine Input of (Marine) Litter ” presso l'Istituto per le Acque della Repubblica di Slovenia effettuando campionamento microplastiche in 4 fiumi europei e analisi quantitativa e qualitativa, caratterizzazione chimica, gestione e elaborazione dati. Dal 2016 partecipa come tecnico alla campagna Goletta dei laghi organizzata da Legambiente Onlus effettuando il campionamento di microplastiche nei laghi subalpini e del centro Italia, attività di laboratorio suddivisione particelle in classi dimensionali. Inoltre svolge attività di Educazione ambientale con Legambiente Umbria. Formatore F: Vanessa Pallucchi Titolo di Studio: Laurea in Filosofia Ruolo ricoperto: dal 2008 è Responsabile Nazionale dell'associazione professionale di insegnanti ed educatori di Legambiente Onlus Legambiente, Legambiente Scuola e Formazione, è membro dell’assemblea dei delegati di Legambiente Onlus Esperienza nel settore: Si occupa di formazione ed educazione ambientale ed ha collaborato in qualità di docente e/o coordinatrice in numerosi corsi di formazione promossi da Legambiente Onlus. E’ stata la responsabile del programma di percorsi di educazione ambientale “Progettiamo il futuro”, proposto e ideato da Legambiente in collaborazione con Volkswagen, coordinando e redigendo i testi del volume di percorsi didattici “Consumo sostenibile”. Ha partecipato come docente a corsi di formazione professionale e aggiornamento per insegnanti promossi dalla Provincia di Foggia, dall’ARPA della Regione Basilicata, dall’Agenzia Provinciale per l’Orientamento e la Formazione Professionale S.p.A. di Matera, dal Consorzio ARIS di Perugia, dalla facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. Ha un’attiva collaborazione in qualità di docente con il Centro Studi sul Turismo di Assisi in corsi professionali sul turismo ambientale. Ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento nella scuola Secondaria Superiore di Filosofia e Storia e Filosofia, Psicologia e Scienze dell’Educazione. 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:




Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ➢ Lezione partecipata: consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di

conoscenze teoriche; ➢ Lezione frontale: finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; ➢ Il lavoro di gruppo: permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su

aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”;

➢ Learning by doing: apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.

➢ Casi di studio: finalizzati a esemplificare le buone prassi. ➢ FAD: Formazione A Distanza con piattaforma Moodle.

Alla teoria, esposta nel box 41, farà seguito un periodo di applicazione pratica con esercitazioni di gruppo tendenti alla condivisione della conoscenza, in modo tale che questa venga condivisa da tutti e, le novità apprese, interiorizzate e metabolizzate, entrino a far parte del bagaglio culturale di ognuno. Questo favorirà la conoscenza e l’integrazione tra i volontari in servizio che potranno anche confrontarsi con gli altri volontari impegnati nei progetti di Legambiente. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione specifica, riservata ai volontari in servizio civile, sarà modulare e svolta secondo il seguente programma: MODULO 1: AZIONE/ATTIVITÀ: trasversale a tutte le azioni del progetto FORMATORE: Alessandra Paciotto DURATA: 4 ore ARGOMENTO PRINCIPALE: l’Associazione e i diversi settori: indirizzi associativi di Legambiente, le alleanze, la conoscenza scientifica e la situazione ambientale in Umbria. TEMI: l’ambientalismo in Italia e in Umbria. I contenuti del progetto associativo del documento congressuale, lo statuto. Gli organismi dirigenti e il loro ruolo. L’identità dei circoli locali e loro funzione territoriale. Le alleanze e le collaborazioni locali e sovra locali. Gli strumenti associativi e la cittadinanzattiva. La partecipazione promossa dalle istituzioni. MODULO 2: AZIONE/ATTIVITA’: Azione 1.2.1 ‐ Dossier sui consumi idrici e la depurazione

Azione 2.1.1 ‐ Goletta dei Laghi

Azione 3.2.1 ‐ Realizzazione del Dossier “Biodiversità a rischio”

Azione 6.1.1 ‐ Campagna Comuni Ricicloni ed Ecoforum

Azione 11.1.1 ‐ Campagna sul consumo di suolo

FORMATORE: Maurizio Zara, Daniela Riganelli, Lucia Coscia con il supporto dell’Ufficio scientifico nazionale




ARGOMENTO PRINCIPALE: ambientalismo scientifico: i dossier e le campagne di Legambiente su aria, acque, energia, città, aree protette, biodiversità DURATA: 20 ore suddivise in 5 giornate TEMI DA TRATTARE: Strumenti e tecniche per la raccolta e l’elaborazione dei dati per i dossier scientifici. Utilizzo degli strumenti per il rilevamento della qualità di acqua, aria, aree naturali e biodiversità. Monitoraggio scientifico delle microplastiche. Le campagne di l’informazione scientifica nella cittadinanza attiva. MODULO 3: AZIONE/ATTIVITA’: Azione 1.1.1 ‐ Campagna informativa sul risparmio idrico e la qualità delle risorse idriche Azione 5.1.1 ‐ Campagna Mal’Aria Azione 5.2.1 ‐ Campagna e dossier sulla mobilità urbana Azione 6.2.2 ‐ Campagna Puliamo il Mondo Azione 7.1.1 ‐ Campagna su cambiamenti climatici Azione 7.1.2 ‐ “Civico 5.0” campagna rivolta ai condomini per promuovere la riduzione dei consumi energetici e l'efficienza energetica FORMATORE/I: Brigida Stanziola, Maurizio Zara con il supporto dell’Ufficio campagne di Legambiente Onlus ARGOMENTO PRINCIPALE: Il calendario delle campagne e degli eventi previsti nel progetto: ruoli e competenze, la struttura organizzativa, la pianificazione del lavoro, lavorare in team Durata: 16 ore suddivise in 4 giornate TEMI DA TRATTARE: L’articolazione delle campagne e delle attività. Gli aspetti organizzativi e il metodo di lavoro: organizzazione delle fasi di lavoro, definizione del cronoprogramma, come identificare gli obiettivi, il target di riferimento, come interagire con le alleanze e le collaborazioni. La gestione di una segreteria organizzativa di un evento. Cittadinanza attiva e democrazia partecipata, strategie e strumenti per la promozione della cittadinanza attiva. Simulazione di una campagna. Utilizzo degli strumenti e delle attrezzature. MODULO 4: AZIONE/ATTIVITA’: Azione 9.1.1 ‐ Campagna social su tematiche ambientali Azione 9.1.2 ‐ Implementazione ufficio stampa FORMATORE/I: Brigida Stanziola con la collaborazione di Alessandra Paciotto ARGOMENTO PRINCIPALE: comunicazione e gestione dell’Ufficio stampa DURATA: 8 ore divise in due giornate TEMI DA TRATTARE: pianificazione della comunicazione. Il lavoro dell’ufficio stampa: rapporto con i media, redazione dei comunicati stampa, rassegna stampa. Aggiornamento e gestione sito web, dei social network e dei video report. Realizzazione e divulgazione di materiali informativi. MODULO 5: AZIONE/ATTIVITA’: Azione 3.1.1 ‐ Modello Fattoria Didattica in un Parco Azione 3.1.2 ‐ Buone pratiche di valorizzazione turistica ambientale e sostenibile Azione 7.1.3 ‐ Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità in Ambienti Lacustri ed Aree Umide” Azione 8.1.1 ‐ Percorsi di educazione ambientale e di citizen sciense rivolti ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze e ai loro insegnanti delle scuole umbre




Azione 8.1.2 Organizzazione campi scuola, soggiorni estivi, campi di volontariato per famiglie e adulti presso il Centro di Educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo FORMATORE/I: Vanessa Pallucchi con Brigida Stanziola e la collaborazione degli educatori e dei formatori di Legambiente Umbria e Legambiente Scuola e Formazione ARGOMENTO PRINCIPALE: educazione ambientale e la progettazione DURATA: 12 ore divise in 3 giornate TEMI DA TRATTARE: illustrazione delle proposte educative rivolte ai giovani e al mondo della scuola, agli adulti. Il ruolo dell’educatore e dell’animatore; lavoro interprofessionale e lavoro di equipe. Tecniche di animazione dei gruppi, giochi cooperativi, di ruolo e simulazione. Il lavoro in gruppo come occasione di scambio, come laboratorio di esperienze e di confronto, come strumento di lavoro e crescita professionale. Scrivere un progetto. MODULO 6: AZIONE/ATTIVITA’: Azione 4.1.1 ‐ Sportello informativo tecnico giuridico rivolto ai cittadini Azione 6.2.1 ‐ Vigilanza ambientale del territorio per individuare le discariche abusive Azione 10.1.1 ‐ Centro di azione giuridica Azione 10.1.2 ‐ Rapporto ecomafie FORMATORE/I: Alessandra Paciotto con il supporto e la collaborazione dei referenti del CEAG di Legambiente Umbria e dei Volontari della vigilanza ambientale di Legambiente Umbria ARGOMENTO PRINCIPALE: le principali vertenze ambientali e gli strumenti di autodifesa del cittadino DURATA: 4 ore TEMI DA TRATTARE: Normativa ambientale, diritto di accesso alle informazioni sulla normativa relativa all'ambiente. La nuova normativa sugli ecoreati. Organizzazione ed enti preposti al controllo. Come sollecitare l'intervento attraverso esposti, denunce, semplici segnalazioni, azioni in sede giudiziaria civile e amministrativa. La vigilanza ambientale e l’azione legale. FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Manager dell'emergenza; ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e




sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore CONTENUTI: ‐ Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza

→ cos’e’, → da cosa dipende, → come può essere garantita, → come si può lavorare in sicurezza

‐ Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione

→ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)

→ fattori di rischio → sostanze pericolose → dispositivi di protezione → segnaletica di sicurezza → riferimenti comportamentali → gestione delle emergenze




‐ Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza

→ codice penale → codice civile → costituzione → statuto dei lavoratori → normativa costituzionale → D.L. n. 626/1994 → D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore CONTENUTI: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore ambiente, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Ambiente

→ fattori di rischio connessi ad attività di prevenzione e monitoraggio di acque, aria, ambiente acustico ed elettromagnetico

→ fattori di rischio connessi ad attività di salvaguardia e tutela di parchi, oasi naturalistiche, patrimonio forestale, agricoltura in zone montane

→ fattori di rischio connessi ad attività di campagne, sensibilizzazione, promozione dell’ambientalismo e dei temi della sostenibilità ed ecologia

→ Focus sui contatti con l’utenza e servizi alla persona → modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni → gestione delle situazioni di emergenza → sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione → segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali → normativa di riferimento

Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni




con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore, di cui 64 con un piano formativo in aula e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nei modelli: ‐ Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: ‐ momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow‐up con gli OLP ‐ note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre‐strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN




Data, 7 novembre 2017 Il Responsabile Legale dell’Ente/

Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente Dott. Licio Palazzini

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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) · contestuale eliminazione dei cassonetti stradali in tutti i comuni dell’ambito (Dossier Comuni ricicloni Umbria 2017 Legambiente