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Transizioni al lavoro: i processi di scelta “Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione” Università del Molise, anno 2011 Relaziona: Amedeo Sabato matr.140323

Transizioni al lavoro: i processi di scelta Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione Università del Molise, anno 2011 Relaziona: Amedeo Sabato

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Transizioni al lavoro:

i processi di scelta

“Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione”

Università del Molise, anno 2011

Relaziona: Amedeo Sabato matr.140323

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I processi di scelta

• La transizione dalla scuola al lavoro è un momento determinante nella costruzione dello status di lavoratore.

• Abbandonare uno spazio conosciuto e protetto per immettersi in uno nuovo con nuovi:

- Valori; - Regole; - Responsabilità; - Premi e punizioni; • Si sceglie il futuro lavoro secondo esplorazioni

teoriche, differenti dalle reali e dalle quali dipenderà il futuro lavorativo.

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I processi di scelta

Scegliere il lavoro

• L’incontro con il lavoro può essere precoce o tardivo rispetto all’età, e al grado di formazione scolastica:

• L’impiego può essere stabile o temporaneo; In azienda, in casa propria, a domicilio come telelavoro:

- Nel periodo adolescenziale o formativo; - Rientri lavorativi dopo lunghi periodi di apettativa.

• Modalità di svolgimento eterogene cioè: autonomo, libero–professionale, dipendente.• Lunga durata dei processi di scelta. Il periodo di tempo per le decisioni è diverso da caso a caso,

serve per acquisire conoscenze da spendere nella vita lavorativa, avere un’immagine di se nella futura posizione occupazionale e il grado di attrazione.

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I processi di scelta

• Esplorare il futuro ambiente di lavoro:

Attraverso stage, borse, piccoli lavori.

• L’incontro con il lavoro è il risultato finale del percorso svolto da una persona sin dall’età giovanile.

• Può essere coerente con le aspettative adolescenziali, o molto distante da esse.

• È la scelta effettiva, o tante volte non lo è?

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I processi di scelta

• La decisione di fare un lavoro dipende da pressioni, spinte, offerte di lavoro che hanno una forte attrattiva anche per un lavoro diverso da quello pensato e desiderato.

• La possibilità di avere autonomia e indipendenza economica.

• Impossibilità di scelta, dovuta all’appartenere ad una famiglia con scarsi sostegni economici e relazionali; sono tutte spinte psicosociali che avvicinano al mondo del lavoro.

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I processi di scelta

Modelli teorici: le persone cercano nella vita completezza e soddisfazione;

- Attraverso l’impegno a trovare il fit ideale tra l’offerta di lavoro e l’esigenze del proprio self.

- Gratificazioni attese, soddisfazione dei bisogni più profondi, favoriscono adattamento psicologico. Quando ci sono conflitti interiori, generano insicurezza per la carriera intrapresa, rinvio delle scelte, e insoddisfazione.

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I processi di scelta

Le inclinazioni motivazionali:

• il bisogno di aiutare gli altri ha origine familiare e spinge verso professioni di aiuto o formative, per trasmettere valori; (Roe)

• i giovani ben scolarizzati sono interessati a professioni complesse e prestigiose;

• i creativi verso professioni espressive. (McClelland)

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I processi di scelta

Secondo Holland ci sono dei pattern o tipi di persone, e dei pattern di situazioni lavorative, maggiore è la congruenza tra essi, migliori sono i risultati lavorativi.

I pattern di persone individuate sono sei:

realistica, convenzionale, imprenditiva, sociale, artistica, e investigativa.

Sono tratti di personalità che si adattano a lavori congruenti.

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I processi di scelta

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Le individualità comprese negli spicchi hanno un qualche elemento di somiglianza con le adiacenti e sono molto diverse dalle opposte, all’aumentare della distanza.

il tipo convenzionale:

coscienziosità, self control, ordinato, no incertezze, si attività organizzate strutturate, si dati, numeri, istruzioni chiare.

I processi di scelta

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il tipo creativo:

immaginativo, originale, idealista, intuitivo, espressivo;

no situazioni strutturate, no regole, si lavori intellettuali, idee originali per progettare nuove situazioni.

Le preferenze espresse sono assimilabili a strumenti d’indagine della personalità per l’orientamento e le condotte lavorative.

I processi di scelta

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Approcci cognitivo-comportamentali.

nascono dalla psicologia dell’orientamento con lo scopo di ridurre le scelte inadeguate dovute al periodo prelavorativo, nel contesto scolastico e familiare, fatte di credenze illusorie.

L’attenzione principale e rivolta ai possibili effetti sulle persone e i processi di procrastination, che implicano esperienze di insoddisfazione e incapacità di scelte occupazionali.

I processi di scelta

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I processi di scelta• Nella scelta occupazionale interagiscono a livello mentale

aspetti cognitivi e affettivi.• La conoscenza di se, l’autoconsapevolezza, la conoscenza

del lavoro, il monitoraggio dei processi cognitivi e la capacità di prendere delle decisioni per la scelta occupazionale.

• Risolvere dei problemi, con complessità maggiori rispetto a quanto appreso. (problem solving)

• La capacità di trovare soluzioni (problem solver) adeguate ai problemi, con la possibilità di focalizzare questa propensione in prospettiva di ottenere soddisfacenti rinforzi.

• Autocostruire la realtà personale restando proattivi nei confronti dei problemi lavorativi e di eventuali sviluppi di carriera.

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I processi di scelta Prospettive evolutive: • Il lavoro influenza l’individuo sin dall’infanzia, le attese

degli adulti, i media indirizzano la persona verso lavori di successo. La persona nello scegliere la soluzione dei problemi restringe il campo delle opportunità delle fasi successive.

• Lo psicologo Super si è occupato della psicologia vocazionale e dell’orientamento, ritenendo che l’ottimo per la persona si ha quando il pattern di abilità del soggetto il self-concept è congruente e ben si adatta con il self.

• Il self-concept nell’esperienza soggettiva della vita, è una guida continua i cui cambiamenti implicano sequenze quali:

crescita, esplorazione, stabilizzazione iniziale, mantenimento e declino.

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I processi di scelta• La carriera di ognuno viene influenzata in rapporto

alle risorse socioeconomiche e culturali della famiglia, alle abilità, alle competenze e istruzione, alle opportunità e alle costrizioni alle quali si è esposti nella vita, all’interazione con colleghi e superiori.

• Le risorse di coping nel risolvere i problemi, costituite da risorse fisiche, sociali, e psicologiche maturate; permettono di risolvere i problemi di un dato momento della carriera. (career maturity)

• Soddisfazione nel lavoro dipenderà dalla congruenza tra i valori e gli interessi personali e il self lavorativo.

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I processi di scelta Congruenza tra self e occupazione:• Il self nell’adolescenza può essere definito,

stabile, e realistico, successivamente ci deve essere la possibilità di riconsiderare il proprio Sé, rispetto al proprio lavoro, e verificare la congruenza con la propria personalità.

• Le scelte lavorative sono guidate da aspetti del Sé ideale e non dal Sé percepito e reale,

non per affermare ciò che si è, quanto ciò che si desidera, per un cambiamento personale, per realizzare le proprie intenzioni e acquisire le capacità desiderate.

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I processi di scelta

• Bandura con la nozione di self-efficacy mette in relazione le autopercezioni del soggetto, rispetto alle competenze richieste dal compito. Competenza percepita. Aspettativa di riuscire positivamente a svolgere i compiti.

• Percepire di possedere le competenze per risolvere i problemi motiva fortemente l’impegno anche di fronte alle difficoltà, scegliendo strategie efficaci, maggiore fiducia in se stessi e soddisfazione.

• Tali credenze caratterizzerebbero anche la carriera.

il risultato è > soddisfazione > qualità delle prestazioni rese.

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I processi di scelta Il contesto e l’eperienza Krumboltz enfatizza i ruoli di: • Condizioni ambientali.• Esperienze di apprendimento (la scuola).• La competenza per la soluzione dei problemi e le

decisioni. • Le norme politiche del lavoro facilitanti i giovani.• Nuove profili tecnici e occupazionali.• Risorse familiari.• Risorse connesse con i livelli d’istruzione. “in sintesi le persone scelgono un’occupazione e sono loro

stesse scelte dall’occupazione”

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I processi di sceltagli approcci di congruenza

• La carriera individuale, molto legata alle diverse filiere formative, non è legata alla progettazione iniziale del proprio futuro professionale.

• È molto legata ad adattamenti progressivi e agli scontri che la persona ha con la realtà lavorativa.

• Ambizioni, aspirazioni si modificano (impoveriscono) per adattarsi al lavoro ottenuto.

• Il concetto di vocazione è criticato da Roberts in quanto solo le classi sociali abbienti potrebbero scegliere il lavoro e la carriera, per gli altri meno abbienti, appare realistico parlare di adattamento e accettazione a quanto offerto dal momento storico-sociale.

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I processi di sceltareinterpretazione e adattamento

Dopo l’avvio lavorativo ci possono essere incongruenze tra il desiderato o l’aspettato e ciò che si è ottenuto.

Tale situazione genera disagio, forte contrasto, tra fantastica illusione professionale prelavoro e la realtà.

La persona è consapevole di aver fatto delle scelte escludendone altre, mortificando le proprie aspirazioni e adattandole al lavoro avuto col risultato di divenire:

Insoddisfatto, critico verso se steso più che verso l’ambiente di lavoro; ciò è legato alla necessità di avere un ruolo occupazionale; notevole importanza rivestono le limitate informazioni dei giovani sul lavoro e il livello di scolarizzazione posseduto.

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I processi di scelta Le persone più dotate intellettualmente

prendono decisioni rapide ed efficaci, senza essere influenzate dal contesto sociale, dal gruppo dei pari o dal contesto familiare.

Le condizioni socioeconomiche familiari fanno emergere una differenza rispetto le scelte professionali future, per cultura e condizioni economiche.

Propensione a svolgere lavori già presenti in famiglia, attrattività, criteri di accettabilità sociale, o per contro lavori scartati perché non ritenuti alla propria portata per scarse condizioni economiche, e restringimento professionale.

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I processi di sceltale filiere formative

Le influenze sono anche di genere per lavori destinati alle donne, come infermiere, insegnanti o segretarie.

Per lavori meno pagati o meno prestigiosi, con scarso potere d’influenza sociale.

Le filiere formative delle scuole prefigurano la carriera futura dei giovani.

Gli abbandoni degli studi o la motivazione con cui sono stati intrapresi, o la non motivazione, comportano delle variabili importanti nel processo di scelta occupazionale, legata all’immagine di sé e delle proprie qualità.

Insegnanti, gruppo dei pari, tutor , incontrati nel periodo formativo rivestono notevole importanza insieme alla consapevolezza delle proprie risorse e competenze per progettare scelte e inserimenti occupazionali futuri.

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I processi di sceltala socializzazione prelavorativa

Processo multideterminato costituito da:

Esperienza formativa; sequenza di scelte scolastiche; contatti diversi con più soggetti e agenzie di socializzazione, famiglia, scuola, gruppo dei pari, mass- media;

esercitano pressioni dirette o indirette verso modelli da privilegiare, riducendo le opzioni di scelte future, privilegiandone alcune, prefigurando ricavi per quel lavoro, prima di averlo sperimentato.

(socializzazione anticipatoria)

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I processi di sceltala socializzazione prelavorativa

La conclusione del lungo iter formativo comporta l’immissione al lavoro con:

• La rappresentazione della vita lavorativa, significati e valori;

• Le informazioni possedute sul lavoro;• Padroneggiare le competenze e conoscenze;• La conoscenza di sé e delle proprie qualità e l’interazione

sociale;• I propri progetti e aspettative future. Le preoccupazioni o le paure espresse per il

futuro potranno farci scoprire le zone critiche su cui lavorare per sostenere e potenziare le capacità e portare la persona a compiere scelte lavorative di successo.

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I processi di sceltaincertezza occupazionale

Sarebbe importante nella scelta prefigurare le fasi post-scelta, spesso viene privilegiato il processo di scelta della prima occupazione, minore attenzione è data alle scelte successive e al percorso di carriera.

Tale situazione andrebbe colmata in forza dei cambiamenti del mercato del lavoro:

diffusione di forme di flessibilità, precarietà e instabilità.

Altrimenti l’ingresso nel mondo del lavoro risulta distante dalle aspettative della persona manifestando le caratteristiche della temporaneità e precarietà.

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I processi di sceltala presa di decisione

Il modello classico di Gelatt prevede attraverso cinque diversi passaggi di raggiungere una decisione tramite il riconoscimento di una necessità, identificare gli obiettivi, l’acquisizione di notizie, raccogliere informazioni, i possibili corsi d’azione rispetto alle convinzioni personali, e dopo aver valutato attentamente prendere una decisione provvisoria ancora di carattere investigativo.

In considerazione che passato presente e futuro sono intrisi d’incertezza.

Costruire il futuro con responsabilità con domande tipo:

Cosa vuoi? Cosa vuoi sapere? In cosa credi? Cosa fai per ottenerlo?

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I processi di scelta Gati considera che la situazione decisionale

presenta due incertezze una dovuta al decisore e all’immagine che ha di sé e l’altra legata alla carenza di informazioni su cosa accadrà dopo la decisione.

Può esserci una decisione soddisfacente, pur non ottima, in base al percorso compiuto per raggiungerla, ed in base al risultato della decisione.

Si può fare carriera tramite decisioni, (Tversky) cioè eliminando con le scelte, le varie alternative ritenute meno utili, meno importanti, eliminando ciò che è fuori dal range stabilito, se la lista è ampia si può ripetere il ciclo.

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I processi di sceltail disagio decisionale

La scelta finale comporterà di essere riusciti a discriminare e valutare bene tra i vari aspetti in termini di vantaggio e svantaggio con forme di compensazione ragionevoli.

Indecisione e procrastinazione Il dover decidere mette in moto non solo

processi cognitivi ma anche emozioni e forze motivazionali, conflitti interni tra alternative che comportano rischi. Per decidere occorre essere attrezzati per superare difficoltà che emergono nell’adolescenza e in presenza di pressioni familiari.

L’indecisione è evitamento e disagio psicologico.

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I processi di scelta

• Con atteggiamenti di fatalistica attesa, aspettando altri perché scelgano, paralizzati dall’ansia, con decisioni apparenti come scatti di nervosismo superficiali. Senza considerare possibili alternative.

• L’indecisione di carriera è intesa come un insoddisfacente stato soggettivo che procura effetti di stress e ansia.

• È correlata a cattive autopercezioni, a sentimenti di inadeguatezza e paura di non riuscire.

• Stili improduttivi.

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I processi di sceltapocrastinazione

La gestione del disagio decisionale attraverso il rinvio delle scelte comporta:

• Rinviando le decisioni non si è veramente felici;• Crea disagio alle persone affettivamente vicine;• Si hanno sentimenti di inadeguatezza e

insoddisfazione;• Perdita di tenacia, impegno, sottostima dei

tempi necessari a svolgere un compito;• Incapacità a comprendere la complessità dei

compiti; Tale indecisione può essere espressione di un

certo perfezionismo dovuto ad una scarsa fiducia in se stessi, ribellione e una condizione psicopatologica depressiva.

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I processi di scelta

“Scegli un lavoro che ti piace e in vita tua non dovrai

lavorare neanche un giorno”

Confucio

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Corso di psicologia del lavoro

La difficoltà è scegliere.

Grazie per l’attenzione …

amedeo sabato