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TRE STRADE FANNO UNA La Storia: ti racconto il mio mondo antico Scuola Primaria di Capoluogo classi 2^A-2^C a.s.2012-2013 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSO MARCONI

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PRESENTAZIONEIl progetto qui presentato si caratterizza come un lavoro di

avviamento alla metodologia storica imperniato sulla riscoperta degli

oggetti tradizionali .

Mi sembra importante , infatti, che in questa classe - la 2^

elementare- si inizi a prendere familiarità con il metodo storico:

ricerca di reperti, ipotesi sul loro uso, datazione, classificazione,

collocazione in una linea del tempo. Il tutto attraverso vecchi oggetti

di famiglia, che, perciò, ci “parlano” e ci raccontano la loro storia, e,

nel contempo, anche un modello di vita che oggi non esiste più . Un

mondo che non deve essere disconosciuto, con la sua portata di

valori, conoscenze, tradizioni che sì, stanno sparendo piano piano .

Alla scuola, credo, spetta il compito di tramandare ciò che era.

 Perché i miei bambini potranno avere un futuro solo se saranno

capaci di guardare indietro , per non dimenticare mai da dove

vengono. 

Maestra Michela

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TRE STRADE

Tre strade per un’unica via…..

Ecco il motivo del titolo: tre

percorsi differenti, che si

intrecciano e si intersecano per

affrontare un unico tema -la

riscoperta del passato-.

Tre vie, il tempo, la cultura,

lo spazio, per un cammino

lungo un anno intero

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Primo percorso……. il tempo

Il progetto storico, in un certo

senso, è anche il proseguimento del

lavoro dello scorso anno con le

scuole Saharawi. Infatti si cercherà

una classe partner presso i campi

profughi algerini con cui scambiare

l’esperienza: anche per i nostri

amici lontani è fondamentale

riscoprire valori e tradizioni che si

stanno perdendo attraverso lo

studio degli oggetti antichi

TRE STRADE FANNO UNA

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Secondo percorso….. la cultura

Il secondo percorso riguarda il

Progetto di ed. alimentare proposto

dall’amministrazione Comunale .

Infatti, se la cura dell’orto

scolastico è di per sé un incentivo

ad una sana alimentazione, lo è

anche la ri-scoperta dei cibi

tradizionali oggi decisamente

sconosciuti ai nostri bambini, ma

che meritano una grande

valorizzazione .

TRE STRADE FANNO UNA

Di questo percorso parlerò nella presentazione relativa alla ‘cultura alimentare’

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Terzo percorso….i luoghi

Il terzo sentiero percorso,

dopo quello storico (il

tempo) e quello

gastronomico (la cultura

alimentare) è stato quello

geografico (lo spazio):

com’era il nostro paese al

tempo dei nonni?

TRE STRADE FANNO UNA

Di ciò parlerò nella presentazione dal titolo ‘Il paese antico’

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IL TEMPO:INDICE

Le interviste ai nonni Gli oggetti antichi La linea del tempo La periodizzazione storica I grandi temi: -la cucina -il lavoro delle donne -il lavoro degli uomini -la scuola e i bambini L’uscita al Museo della Civiltà Contadina Le parole della storia Considerazioni finali

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Durante tutto l’anno scolastico è

capitato spesso di intervistare i

nonni sugli argomenti di cui

stavamo parlando in classe,

perché potessero raccontare

come si viveva nell’epoca in cui

erano bambini e tutto era

diverso.

Sono nati così brevi racconti

sulla scuola, le feste, i giocattoli.

LE INTERVISTE AI NONNI

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I giocattoli che avevo da

bambino erano molto diversi da

quelli di oggi: non avevo i

videogiochi o i lego, ma qualche

gioco di legno costruito da me.

Ad esempio mi facevo gli sci di

legno, o la carriola, o l’arco con

le frecce.

Non avevo tanti giocattoli,

perché avevamo pochi soldi che

servivano per mangiare e

vestirsi.

Il mio giocattolo preferito era

un trattore che vedevo sempre

alla fiera del paese, ma non

sono mai riuscito a comperarlo,

perché non avevo abbastanza

denaro.

DICE NONNO GIANCARLO….……

Allora giocavo con un coperchio

che aveva le righe; in questo

modo lasciavo le tracce come

se fosse un trattore!

Ci giocavo quando non andavo a

scuola, o a portare al pascolo le

mucche.

Non andavo in biblioteca,

leggevo solo il libro di lettura.

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GLI OGGETTI ANTICHI

Ecco il più antico…. …ed il più recente…..

E’ stato chiesto ai bambini di portare a scuola l’oggetto più antico presente in famiglia……

Tra questi due oggetti ci siamo mossi alla riscoperta del tempo passato.

1700

1975

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LA LINEA DEL TEMPO

A questo punto, in corridoio, abbiamo costruito una lunghissima

linea del tempo, evidenziando con colori differenti i vari periodi (si è

scelta una scansione ventennale). Per ogni epoca sono state scelte

foto evocative del periodo per renderlo più comprensibile…..

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P Primo periodo: dal 1880 al 1920….

1880 192

01900

L’Italia è da poco unita .Guglielmo Marconi inventa il telegrafo, che permette di comunicare senza fili con persone di terre lontane.Per spostarsi si usano i treni a vapore, le carrozze e i carri tirati da animali. Appaiono le prime auto.All’inizio del nuovo secolo una terribile guerra (la 1^ Guerra Mondiale) uccide moltissimi soldati.

 

1880

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Il primo periodo: i nostri oggetti

ecc..

1900

1880

Il portapillole di Matteo

Il macinino di Elia

Lo stampo per tigelle di Martina

La carrucola di Anita

Il ferro da stiro di Simone

1920

Per ogni ‘tratto ‘ di linea del tempo inseriremo gli oggetti portati a scuola, contrassegnati con una cornice colorata che ne evidenzia il periodo di appartenenza. Cliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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ecc..

1940

1920

Secondo periodo: dal 1920 al 1960….

1960

In questo periodo, all’inizio, in Italia c’è ancora il re. Le famiglie di solito sono molto numerose e i contadini conducono una vita semplice, senza

troppe comodità. Dopo molti scontri tra vari stati

europei, anche l’Italia entra in guerra e per cinque lunghi anni ci sono morte e distruzione.Finita la guerra, bisogna ricostruire tutto, di nuovo. Gli Italiani votano per diventare Repubblica e non essere più sotto il comando di un re.Piano piano rinascono case, strade, industrie; c’è di nuovo pace e lavoro.

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ecc..

1920 1940

1960

Il secondo periodo: i nostri oggetti

Il calamaio di Miriam Il

tempera=matite di Rebecca

Il macinino di Alice

L’orologio da taschino di Alessandro

Il ferro da stiro di Luca

Il porta pennini di Lorenzo

Cliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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1960 1980

2000

2013

Terzo periodo: dal 1960 al 1980, e poi fino al 2013….

E’ l’epoca in cui sono nati e cresciuti i nostri genitori.In questi anni c’è il primo sbarco sulla Luna: davvero gli uomini hanno al possibilità di viaggiare ovunque e di conoscere addirittura lo spazio!!Si sviluppano in questi anni la televisione, il computer…. Tutti hanno automobili, moto, biciclette (le famose mountain bike) ; ci si sposta in treni e navi comodi e veloci.Per andare in vacanza sempre più spesso si utilizza anche l’aereo.Come sono lontani i tempi in cui ci si spostava a piedi!!

 

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1960 1980

2000

2013

Il terzo periodo: i nostri oggetti

Il macinino di Gabriele

L’armonica di Chiara

La ‘strummola’ di Ginevra

La sveglietta di Andrea

Ed eccoci qui…. È il tempo di oggi!!

Cliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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A questo punto abbiamo

provato a suddividere gli

oggetti di una classe (il lavoro

è stato condotto su entrambe

le mie seconde ) a seconda del

loro uso, e non più per

parametri temporali….

In questo modo abbiamo

creato quattro grandi temi

I TEMI

La cucina della casa

contadina

Il lavoro delle donne

Il lavoro degli uomini

I bambini e la scuola

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LA CUCINANaturalmente non c’era l’acqua in casa e

perciò in un angolo doveva trovare posto il

secchio per l’acqua presa al pozzo con un

mestolo per poter bere.

In una parete c’era il farinaio, un grande

mobile che conteneva tutta la farina (di grano e

di castagne), e nell’altra parete era posizionata

la madia, che serviva per far riposare e

lievitare l’impasto del pane. Siccome

bisognava impastare un’enorme quantità di

pasta (il pane si faceva in casa una volta a

settimana ) c’era la gramolatrice, uno

strumento che aiutava a lavorare l’impasto del

pane che veniva poi cotto nel forno, spesso

fuori casa .

Sempre in cucina c’erano anche specchietto e

rasoio, perché gli uomini potessero farsi la

barba, visto che non c’era il bagno.

La cucina: c’era un grandissimo tavolo, per poter ospitare tutta la famiglia, che in media era formata da dodici persone. L’elemento fondamentale era il grande camino, che serviva per scaldarsi e cucinare. Il fuoco era ravvivato da una specie di ventaglio di piume , e attaccato alla catena c’era il paiolo per la polenta, tenuto fermo dal coppo. Nella parete accanto c’era il buco per i grandi fiammiferi e la cassetta del sale, (utile anche per conservare i cibi) con una croce sul coperchio.

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GLI OGGETTI DELLA CUCINACliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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IL LAVORO DELLE DONNELe donne di casa avevano una vita molto

difficile. Nei periodi di grandi lavori

aiutavano gli uomini nei campi, ma

normalmente si occupavano della casa e dei

numerosissimi figli (era normale averne

anche 8-10), cucinando per tutti e facendo il

pane , la pasta, le marmellate, la frutta

essiccata. Più volte al giorno attingevano

l’acqua al pozzo e la portavano in casa.

Spettava a loro la cura dell’orto, del pollaio,

dei maiali. Ogni dieci, quindici giorni c’era il

grande bucato, che portava via anche due

giornate intere. Nei tempi di riposo cucivano

o lavoravano a maglia per confezionare calze

o maglioni.

 

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IL LAVORO DEGLI UOMINI

Gli uomini di tutte le età lavoravano

nei campi, ed era un’attività molto

faticosa. Tutto veniva fatto con

attrezzi semplici, a mano, o con i

buoi, senza l’aiuto delle moderne

macchine agricole. La famiglia

dipendeva proprio dai prodotti

coltivati.

Ci si alzava all’alba, ci si recava nel

campo e si tornava a casa al

tramonto. Se si lavorava lontano, ci si

portava via il pranzo in un cesto; a

volte erano i bambini che a

mezzogiorno trasportavano i cesti

con qualcosa da mangiare . Non

c’erano vacanze, né ferie.

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GLI OGGETTI DEL LAVORO

Cliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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I BAMBINI E LA SCUOLA

Anche i bambini aiutavano come potevano i genitori,

nel lavoro dei campi o in casa. Quando riuscivano,

andavano a scuola (per almeno due anni).

Le scuole elementari erano di solito in città; nei piccoli

paesi a volte era la maestra che prendeva i bimbi –di

età diverse- a casa sua. Spesso la strada da casa a

scuola era molto lunga, e la si percorreva a piedi,

scalzi, perché l’unico paio di scarpe non doveva essere

sciupato. Si infilavano gli scarponi prima di entrare in

classe, in segno di rispetto. Si indossava anche un

grembiule nero, con il colletto bianco. D’inverno si

portava a scuola un pezzo di legna, da bruciare nella

stufa per scaldarsi. Ci si sedeva nelle panche, a due a

due, e i tavolini erano inclinati, per scrivere meglio. Si

usava il pennino con l’inchiostro, e si facevano esercizi

per migliorare la scrittura, che doveva essere molto

curata.

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GLI OGGETTI DELLA SCUOLACliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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COSE VECCHIE…..COSE NUOVE

Ecco due oggetti degli anni ‘70

del 900, che restituiscono proprio

l’idea del tempo che passa: una

macchina fotografica Kodak e

una monetina da 10 £, che i miei

bambini considerano antichi…..

E pensare che io, maestra, li

usavo da ragazzina……..

Sarò mica un po’ antica anche

io?

Cliccando sul tasto ‘i’ si accede alla scheda informativa.

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AL MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA

 E’ poi arrivato il giorno dell’uscita al Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio, a Villa Smeraldi.Ecco le nostre impressioni…… 

“Mi ricordo

bene del prete e della

suora che si

mettevano nel

letto per scaldarlo.

.”Nicholas

“Mi ha colpito lo stampo per la pasta: vuol dire che tutti i giorni le bisnonne facevano la pasta invece di comperarla!! (Susanna

“Mi è

piaciuto

quando

abbiamo

infilato i

grembiuli e

abbiamo

scritto..”

(Katia)

 

“Anche a me piacevano il prete e la suora, vorrei averli in camera mia”(Leonardo)

 

“Mi ha molto colpito quando dalla punta del pennino usciva l’inchiostro….” (Luca) 

“Mi è

piaciuta

la carrozza

tirata dai

cavalli:

anche a

me

piacereb

be

averla!”

(Thomas)

 

“Mi ha colpito il contenitore della farina , in

cucina .Era enorme ! (Simone)

Ho notato che il

grembiulino che

ci hanno fatto

indossare era

nero, senza

disegni e si

allacciava dietro.

Il collettino,

bianco, era tutto

liscio, senza

pizzo. “ (Chiara)

 

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LE FOTO DELL’USCITA….

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LE PAROLE DELLA STORIA  ELEMENTO 

 

CI SONO SERVITI PER……..

 Oggetti antichi 

 …capire quali oggetti usavano le persone di una volta.In storia si chiamano “reperti”

 Racconti deinonni 

 …provare a ricostruire con il pensiero il mondo in cui vivevano le persone attraverso i ricordi di chi è vissuto allora.Se uso le parole della storia parlo di “testimonianza orale”

 Fotografie   

 ….”vedere” scene di vita quotidiana come se anche noi fossimo lì.In storia si chiamano “testimonianze visive”

 Vecchi quaderni e “fumetto” 

 …come scrivevano e cosa leggevano i bambini di una volta.Per la storia sono “documenti scritti”

Leggenda Ci offre importanti informazioni sul modo di pensare della gente di un tempo

 Visita al Museo  

 …”entrare” in una cucina ed una camera da letto antiche. Sono ricostruzioni.

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CONSIDERAZIONI FINALI…..

Ed eccoci alla fine del lavoro.Come sempre, quando si lascia qualcosa di importante, c’è sempre la voglia di girarsi indietro e di ripercorrere i passaggi fondamentali della strada fatta.Anche in questo caso è così.Mi vengono in mente le faccine felici che raccontano degli oggetti di famiglia, l’allegra confusione di quando abbiamo costruito la linea del tempo, la meraviglia del Museo, la sensazione di dolce nostalgia nel vedere i miei bimbi con addosso i grembiulini neri, improvvisamente approdati in una classe del primo ‘900…Insomma, tanti ricordi, tante esperienze, tante giornate speciali.Ecco, vorrei che questo rimanesse. Esperienze diverse, importanti., ma soprattutto l’idea che nel tempo le cose cambiano , il mondo cambia, e se noi siamo qui, è perché una folla invisibile di uomini e di donne (nonni, bisnonni, trisnonni….)ci ha permesso di vivere nel mondo di oggi, nel nostro imperfetto presente.

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GRAZIE……

…..ai genitori, che volentieri mi hanno aiutato con gli antichi oggetti;

…..ai nonni, che in corso d’anno sono stati intervistati più e più volte;

….alle colleghe Milena ed Emanuela , che mi hanno

sempre offerto il loro preziosissimo aiuto.

E come sempre, per sempre, grazie ai miei bambini e alle mie bambine, perché questo lavoro è stato fatto da loro, e per loro soltanto.

Maestra Michela

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IL PORTAPILLOLE DI MAT TEO

 

Il mio oggetto antico è un porta pillole (pastiglie) in argento.

Apparteneva ad un’amica della nonna paterna, che era una negoziante

ed abitava a Roma attorno al 1900.

Il porta pillole serviva per contenere i medicinali, perché a quel tempo

non c’erano i blister.

Una volt ai medicinali non si vendevano nelle confezioni , perciò

venivano conservati nelle scatoline come queste.

Oggi il porta pillole non si usa più perché ci sono i blister a sostituirla.

Guardandolo penso che fosse un sistema comodo per portare le

pastigline sempre con sé.

(

 

Nome: portapillole Apparteneva : ad un’amica della nonna Epoca: inizi del 1900 Luogo: Roma Serviva per: contenere le pastiglie

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IL MACININO DI ELIA

Il mio oggetto antico è un macinino in legno e ceramica.

Apparteneva alla mia bisnonna, che intorno al 1900

abitava a Montasico.

Il macinino serviva per macinare i chicchi di caffè,

perché non c’era quello in polvere.

Si mettevano i chicchi e si tritavano girando la

manovella.

Oggi il macinino non si usa più perché c’è già il caffè in

polvere.

Guardandolo penso che fosse un po’ faticoso, perché

bisognava girare la manovella e delle volte si impigliava

e si doveva spingere

Nome: macinino da caffè Apparteneva : alla bisnonna Epoca: 1900 circa Luogo: Montasico  Serviva per: macinare il caffè

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LO STAMPO PER T IGELLE DI MARTINA

Il mio oggetto antico è uno stampo.

Apparteneva ai miei bisnonni che

abitavano a Castel di Casio.

Lo stampo serviva per fare le tigelle. Si

pressava dell’argilla nello stampo di legno,

poi le forme ottenute ,una volta essiccate,

venivano messe nel forno a legna: queste

forme di terracotta venivano usate per

cuocere le tigelle.

Oggi lo stampo non si usa più perché è

stato sostituito dallo stampo in ghisa.

Guardandolo penso che sono più comodi

gli stampi in ghisa!!

Nome: stampo da tigelle Apparteneva : ai bisnonni Epoca: primi anni del 1900 Luogo: Castel di Casio Serviva per: fare le tigelle

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IL FERRO DA STIRO DI S IMONE

Il mio oggetto antico è un ferro da stiro

tutto in ferro.

Apparteneva ai miei trisnonni, che

abitavano a Monte San Pietro intorno

all’inizio del 1900.

Il mio ferri da stiro serviva per stirare con

le braci, perché non c’era l’elettricità.

Si usava scaldandolo sulle braci o sulla

stufa a legna.

Oggi il ferro da stiro non si usa più perché è

stato sostituito da quelli moderni con

l’elettricità.

Guardandolo penso che non si usa più

perché è troppo pesante

Nome: ferro da stiro Apparteneva : ai trisnonni Epoca: 1900 circa Luogo: Monte San Pietro Serviva per: stirare

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LA CARRUCOLA DI ANITA

Il mio oggetto antico è una carrucola in ferro.

Apparteneva al bisnonno Angelo, che intorno

al 1910 abitava ad Altavilla Silentina.

La carrucola serviva ad alzare le cose pesanti

quando erano troppo pesanti da alzare a mani

nude.

Si infilava la corda e si tirava un’estremità,

mentre l’altra era legata all’oggetto.

Oggi la carrucola non si usa più, perché ci

sono attrezzature più moderne.

Guardandola penso che fosse facile da usare,

ma faticosa.

Nome: carrucola Apparteneva : al bisnonno Angelo Epoca: 1910 circa Luogo:  Serviva per: alzare carichi pesanti

Premere per tornare indietro

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Il mio oggetto antico è una trottola in legno, corda

e ferro.

E’ di mio fratello, ed è fatta come una volta; si

usava circa 50 anni fa in Sicilia.

La trottola serviva a far divertire i bambini. Si

arrotolava un filo nella trottola, dopo si lanciava su

di un percorso e i giocatori cercavano di far cadere

la strummola dell’altro. Perdeva il giocatore al

quale si fermava per primo la trottola.

Oggi si usa poco poco perché ci sono altri giochi

più moderni.

Guardandola penso che fosse un gioco di abilità.

Premere per tornare indietro

Nome: strummola (trottola) Apparteneva : al bisnonno Angelo Epoca: 1960 circa Luogo: Sicilia Serviva per: giocare

LA ‘STRUMMOLA’ D I GINEVRA

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Il mio oggetto antico è un macinino da caffè in

legno e metallo.

Apparteneva alla mia bisnonna che 80 anni fa

abitava in Calabria .

Il macinino serviva per macinare il caffè perché

non c’era il caffè in polvere.

Si mettevano i chicchi dentro il macinino e si

girava una manopola che ne permetteva lo

sbriciolamento: i chicchi così ridotti in polvere

si raccoglievano nel contenitore sottostante.

Oggi il macinino non si usa più perché il caffè è

già pronto nei sacchetti.

Guardandolo penso che era un po’ faticoso

macinare il caffè

Nome: macinino da caffè Apparteneva : alla bisnonna Epoca: 1930 circa Luogo: Calabria Serviva per: macinare il caffè

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IL MACININO DI ALICE

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L’OROLOGIO DI ALESSANDRO

Il mio oggetto antico è un orologio fatto in

vetro e acciaio del 1930.

Era dei miei nonni che abitavano a Napoli.

Serviva per vedere l’ora e si teneva nel

taschino.

Si caricava girando la rotella.

Oggi non si usa più perché ci sono gli

orologi da polso.

Lo guardo e penso che era scomodo.

Nome: orologio da taschino Apparteneva : al nonno Epoca: 1930 circa Luogo: Napoli  Serviva per: leggere l’ora

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IL CALAMAIO DI MIRIAM

Il mio oggetto antico è un calamaio in vetro.

Apparteneva alla mia nonna , quando era

alunna e nel 1960 abitava in Calabria.

Il calamaio serviva per mettere l’inchiostro.

Si riempiva d’inchiostro, per poi intingere il

pennino e scrivere.

Oggi il calamaio non si usa più perché è

stato sostituito dalle biro.

Guardandolo penso che sono più comode le

biro!!

Nome: calamaio Apparteneva : alla nonna Lina Epoca: 1950 circa Luogo: Calabria Serviva per: contenere l’inchiostro

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IL FERRO DA STIRO DI LUCA

Il mio oggetto antico è un ferro da stiro

tutto di ferro.

Apparteneva alla mia bisnonna che

abitava a Sasso Marconi intorno al 1940.

Il ferro da stiro serviva per stirare vestiti e

lenzuola.

Si metteva sulla stufa e quando si scaldava

si poteva stirare.

Oggi il mio oggetto non si usa più perché è

stato sostituito dai moderni ferri che

funzionano con l’elettricità.

Guardandolo penso che la bisnonna faceva

tanta fatica perché è molto pesante.

Nome: ferro da stiro Apparteneva : alla bisnonna Epoca: 1940 circa Luogo:  Serviva per: stirare 

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IL TEMPERAMATITE DI REBECCA

Il mio oggetto antico era un temperamatite: era in

ferro.

Apparteneva al mio nonno, che abitava a Chiavari

almeno 70 anni fa.

Il mio temperamatite serviva a temperare le matite,

perché tanto tempo fa non c’erano i temperini

moderni.

La matita si agganciava al foro e si girava la

manovella.

Il mio temperino oggi non si usa più, perché è stato

sostituito da quelli moderni, sicuramente più piccoli.

Guardandolo penso che era un po’ pesante da portare.

 

Nome: temperamatite Apparteneva : al nonno Epoca: 1940 circa Luogo: Chiavari  Serviva per: fare la punta alle matite

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IL PORTA PENNINI DI LORENZO

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Il mio oggetto antico è il porta pennino di

legno.

Apparteneva al nonno, che intorno al 1950

abitava a Vergato.

Il porta pennini serviva a contenere i pennini,

perché a quel tempo per scrivere si usava

l’inchiostro.

Si usava a scuola per tenere i pennini al

sicuro e riporli dopo averli puliti.

Oggi il pennino non si usa più perché ci sono

le matite e le biro. Guardandolo penso che

quando i bimbi scrivevano fosse faticoso

usare l’inchiostro: meglio le matite!!

Nome: porta pennini Apparteneva : alla nonna Epoca: 1950 circa Luogo: Vergato  Serviva per: contenere i pennini dopo averli usati

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IL MACININO DI GABRIELE

Il mio oggetto antico è un macinino in

metallo; apparteneva al nonno che abitava a

Montasico intorno al 1970.

Il macinino serviva per macinare i chicchi

perché non c’era il caffè in polvere.

Si prendevano i chicchi del caffè, si

macinavano e infine veniva fuori la polvere.

Oggi il macinino non si usa più perché il caffè

è già pronto.

Guardandolo penso che fosse un po’ faticoso.

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Nome: macinino da caffè Apparteneva : ai nonni Epoca: 1970 circa Luogo: Montasico  Serviva per: macinare il caffè

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L’ARMONICA DI CHIARA

Il mio oggetto antico è un’armonica di metallo.

Apparteneva al nonno, che abitava a Bologna

intorno al 1960.

L’armonica serviva per suonare quando si

facevano delle feste.

Si metteva la bocca sull’armonica e si soffiava.

Oggi l’armonica si usa poco, perché per

ascoltare la musica ci sono i CD.

Guardandola penso che fosse facile da suonare.

Nome: armonica a bocca Apparteneva : al nonno Epoca: 1960 circa Luogo:  Serviva per: suonare

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Il mio oggetto antico è una sveglietta in

metallo e vetro.

Apparteneva alla mia nonna , che abitava a

Sasso Marconi attorno al 1960.

La sveglia serviva per svegliarsi alla

mattina .

Si caricava all’ora giusta e alla mattina

suonava.

Quel tipo di sveglia oggi non si usa più.

Guardandola penso che è difficile caricarla

Nome: sveglietta Apparteneva : alla nonna Mirella Epoca: 1960 circa Luogo: Sasso Marconi Serviva per: svegliarsi al mattino

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LA SVEGLIET TA DI ANDREA

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Il mio oggetto antico è un macina caffè in

legno e ferro.

Apparteneva alla bisnonna Giovanna, che

abitava a Sasso Marconi e lo usava nel 1800.

Il macina caffè serviva per macinare i chicchi,

perché a quei tempi non c’era il caffè in

polvere.

Si apriva lo sportellino, si mettevano i chicchi

di caffè e si girava la manovella.

Guardandola mi immagino la nonna che

macinava il caffè.

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IL MACININO DI BEATRICE

Nome: macinino da caffè Apparteneva : alla bisnonna Giovanna Epoca: 1800 Luogo: Sasso Marconi Serviva per: macinare

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IL TAGLIAPASTA DI LORENZO

Il mio oggetto antico è un taglia ravioli in

legno e acciaio.

Apparteneva alla bisnonna, che abitava

vicino a Bologna e lo usava verso il 1960.

Il mio taglia ravioli serviva per tagliare la

sfoglia e oggi si usa ancora.

Si prendeva dal manico, andavi avanti con

la mano e tagliavi.

Guardandolo mi viene in mente quando la

mia nonna, adesso, taglia i ravioli.

Nome: taglia ravioli Apparteneva : alla bisnonna Epoca: 1960 Luogo: vicino a Bologna Serviva per: tagliare i ravioli

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IL MACININO DI CATERINA

Il mio oggetto antico è un macinino da caffè

in metallo decorato.

Apparteneva alla mia bisnonna che abitava in

Ucraina; l’usava circa dal 1902 in poi.

Il mio macina caffè serviva a macinare i

chicchi del caffè e non si comperava la

polvere già impacchettata.

Si riempiva di chicchi di caffè, si girava la

manovella , e la polvere era pronta.

Guardandolo mi viene da pensare che la

nonna era molto fortunata ad avere il

macinino, perché certo non trovava il caffè

pronto come oggi.

 

Nome: macinino Apparteneva : alla bisnonna Epoca: dal 1902 in poi Luogo: Ucraina Serviva per: macinare il caffè

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IL MACININO DI ANTONIO

Il mio oggetto antico è un macinino da

caffè in legno e metallo scuro.

Apparteneva al mio trisnonno, che abitava

a Massa Marittima e lo usava nel 1900-

Il mio macinino serviva a macinare il caffè:

non lo vendevano già macinato!

Si mettevano i chicchi del caffè dentro, si

girava la manovella e la polvere andava nel

cassettino di sotto.

Guardandolo, mi viene da pensare che il

nonno faceva molta fatica a macinare il

caffè!

Nome: macinino da caffè Apparteneva : al trisnonno Epoca: 1900 circa Luogo: Massa Marittima Serviva per: macinare i chicchi del caffè

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IL FERRO DA STIRO DI LUCA

Il mio oggetto antico è un ferro da

stiro in ferro pesante e legno.

Apparteneva alla mia nonna, che lo

usava negli anni attorno al 1950.

Per farlo funzionare, si prendevano

le braci dal camino o dalla stufa a

legna, si mettevano dentro al ferro,

poi si stiravano i vestiti.

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Nome: ferro da stiro Apparteneva : alla nonna Epoca: 1950 circa Serviva per: stirare i vestiti

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IL FERRO DA STIRO DI LEONARDO

Il mio oggetto antico è un ferro da stiro in

legno e ghisa.

Apparteneva all’amica della bisnonna, che

abitava a Zola Predosa ; il ferro si usava

attorno al 1940.

Il mio oggetto serviva per stirare con le braci,

perché a quel tempo non esisteva l’elettricità.

Lo si usava mettendo dentro le braci, così si

riscaldava.

Guardandolo mi viene da pensare che ai

vecchi tempi era molto difficile stirare.

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Nome: ferro da stiro Apparteneva : all’amica della bisnonna Epoca: 1940 Luogo: Zola Predosa Serviva per: stirare

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IL TAGLIA PASTA DI ARTURO

Il mio oggetto antico è un taglia ravioli in

legno e ferro.

Apparteneva alla mia nonna, che abitava

vicino a Granarolo e usava il taglia ravioli nel

1950 circa.

Il tagliapasta serviva a tagliare le sfoglie, ma

oggi nella mia famiglia non si usa più.

La mia nonna usava l’oggetto così: prima

impastava, poi tagliava delle striscioline.

Guardandolo penso che la nonna facesse

tanto lavoro.

Nome: taglia ravioli Apparteneva : al nonno Epoca: 1950 circa Luogo: Granarolo Serviva per: tagliare la sfoglia

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IL FERRO DA STIRO DI KATIA

Il mio oggetto antico è un ferro da stiro in

legno e ghisa.

Appartiene alla mia bisnonna , che abitava

in zone di montagna e usava il ferro da stiro

intorno al 1900.

Serviva per stirare la roba pulita con le

braci, perché a quel tempo non c’era

l’elettricità.

Si apriva il coperchietto e si mettevano

dentro le braci del camino.

Guardandolo mi viene da pensare che la

bisnonna fosse molto forte, perché l’oggetto

era molto più pesante di quelli di oggi.

 

Nome: ferro da stiro Apparteneva : alla bisnonna Epoca: 1900 Luogo: zone di montagna Serviva per: stirare

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LA GRAT TUGIA DI MELISSA

Il mio oggetto antico è una grattugia in legno e

ferro.

Apparteneva alla mia trisavola che abitava a

La grattugia serviva a grattugiare il grana; oggi

si compera il formaggio già grattugiato!

Si metteva il formaggio dentro la grattugia

alzando il manico in legno, poi, tenendolo

premuto, si girava la manovella e poi si alzava un

altro coperchietto per pulire l’oggetto.

Guardandolo mi viene da pensare che grattugiare

il grana una volta era un lavoro molto lungo!!

Nome: grattugia  Apparteneva : alla nonna Maria Epoca: 1950 Luogo:  Serviva per: grattugiare

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IL CAVATAPPI D I THOMAS

Nome: cavatappi Apparteneva : al nonno Epoca: 1900 Luogo: Sasso Marconi Serviva per: aprire le bottiglie

E’ un cavatappi di ottone e legno.Appartiene a mio nonno che abita a Sasso e nella sua famiglia si usava fina dal 1900.Il mio cavatappi serviva ad aprire le bottiglie con il tappo in sughero .Si usa svitando dal collo delle bottiglie i tappi e ancora lo usiamo.Guardandolo mi viene da pensare che i cavatappi sono rimasti uguali nel tempo.

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LO SPREMI L IMONI DI V IT TORIO

Nome: spremi limone Apparteneva : ai bisnonni Epoca: 1932 Luogo: Ferrara Serviva per: spremere il limone

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Il mio oggetto antico è uno spremi limone in

argento.

Apparteneva alla bisnonna, che abitava a Ferrara

e lo si usava nel 1932.

Il mio spremi limoni serviva a spremere il limone

nel the e su varie pietanze, perché non esistevano

quelli elettrici.

Si infilava una fetta di limone nel suo spazio, si

chiudeva e si spremeva.

Guardandolo mi viene da pensare che la bisnonna

fosse fortunata a d avere un oggetto così!!

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LA SQUADRET TA DI FEDERICO

Il mio oggetto antico è una

squadretta in legno.

Apparteneva al mio bisnonno Terzo,

che abitava a Zocca nel 1845.

La mia squadretta serviva per

prendere angoli di 90° e per

creare oggetti con grande

precisione.

Guardandola mi viene da pensare

che il bisnonno Terzo lavorava

molto e che era molto preciso.

Nome: squadretta Apparteneva : al bisnonno Terzo Epoca: 1945 circa Luogo: Zocca Serviva per: costruire oggetti perfettamente in asse

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LA BANCONOTA DI SUSANNA

Il mio oggetto antico è una banconota di

carta filigranata.

Appartiene al bisnonno che abitava a Sasso

Marconi e si usava nel 1904.

La mia banconota serviva per comperare

tante cose perché a quei tempi non esisteva

ancora l’euro.

I soldi si usavano come adesso: per esempio

io vado in un negozio, do i soldi al negoziante

per comperare qualcosa.

Guardando la banconota mi viene da pensare

che era faticoso guadagnare dei soldi,

soprattutto quando c’era la guerra.

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Nome: banconota da 5 lire Apparteneva : al bisnonno  Epoca: 1904 Luogo: Sasso Marconi Serviva per: acquistare

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LA P ISTOLA DI PAOLO

Il mio oggetto antico è una pistola in legno e

ferro.

Apparteneva al mio trisnonno che abitava a

Tolè e la usava nel 1700.

La mia pistola serviva per andare a caccia,

perché non c’erano le armi moderne.

Si usava mettendo la polvere da sparo

davanti nella canna, poi una pallina di ferro

che era il proiettile, infine si sparava

premendo il grilletto.

Guardandola mi viene da pensare che ai

vecchi tempi sparare era un’operazione

molto difficile.

Nome: pistola ad avancarica Apparteneva : al trisnonno Epoca: 1700 Luogo: Tolè Serviva per: sparare

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LA LAMPADA DI MAT TEO

Il mio oggetto antico è una lanterna di ferro e

vetro.

Apparteneva al bisnonno Pietro, che abitava a

Gioia del Colle e la usava nel 1800.

La mia lanterna serviva ad illuminare le stanze

perché a quei tempi non c’era l’elettricità.

Il serbatoio veniva riempito di petrolio , quindi

lo stoppino veniva imbevuto e poi incendiato.

Guardandola, mi viene da pensare che se non

fosse esistita , sarebbe stato tutto buio, la

sera!!

Nome: lampada a petrolio  Apparteneva : al bisnonno Pietro Epoca: 1800 circa Luogo: Gioia del Colle  Serviva per: illuminare

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LE P IALLE DI NICHOLAS

I miei oggetti antichi sono due pialle per

finestre in legno e ferro.

Appartenevano a trisnonno, che abitava a

Sasso Marconi e usava le pialle attorno al

1800.

Servivano per fare gli incastri delle

finestre, perché a quei tempi non c’erano

gli attrezzi di oggi.Si usava passandole

sul legno delle finestre antiche per farlo

diventare liscio.

Guardandole mi viene da pensare che il

mio trisnonno doveva lavorare molto per

fare gli incastri delle finestre, e

bisognava essere molto precisi!!

 

Nome: pialle per finestre Apparteneva : al trisnonno Epoca: 1800 circa Luogo: tra Sasso Marconi e Casa Rampone Serviva per: fare gli incastri nelle finestre antiche

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L’OROLOGIO DI ALAN

Il mio oggetto è un orologio da taschino in

acciaio e vetro.

Apparteneva al mio nonno Angelino, che

abitava a Bologna; lo usava negli anni 1960-

1970.

Il mio orologio serviva per leggere l’ora,

perché non esistevano gli orologi da polso.

Si usava tirandolo fuori dalla tasca dei

pantaloni o del gilet.

Guardandolo mi sembra di capire che sia

più scomodo di quelli di oggi.

Nome: orologio da taschino Apparteneva : al nonno Angelino Epoca: 1960-1970 Luogo: Bologna Serviva per: leggere l’ora

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L’ASTUCCIO DI CHIARA

Il mio oggetto antico è un astuccio con cannette

e pennini; l’astuccio è in legno.

Apparteneva alla famiglia del nonno dalla fine del

1800 e anche il nonno le usava, a Bologna.

Il mio astuccio serviva a tenere in ordine le

penne; le penne servivano per scrivere, perché a

quei tempi non c’erano gli oggetti scolastici di

oggi.

Si usava così: si intingeva il pennino dentro una

boccetta d’inchiostro e dopo si scriveva.

Nell’astuccio si mettevano le penne che stavano

lì e non si perdevano.

Guardandole mi viene da pensare che era molto

difficile scrivere e che io sono più fortunata!!

Nome: astuccio con penne Apparteneva : al nonno Piero Epoca: fine del 1800 Luogo: Bologna Serviva per: scrivere

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LA GIRANDOLA DI ALBERTO

Il mio oggetto antico è una girandola in

legno e filo.

Apparteneva la mio nonno, che abitava a

Bazzano e la usava nel 1950.

La ma girandola serviva per giocare, perché

non c’erano i giocattoli moderni.

Si arrotolava il filo su se stesso, poi si

tiravano le due estremità del filo e il legno

cominciava a girare.

Guardandola, mi viene da pensare che la

parte di legno è tagliente e perciò il nonno

doveva stare attento a non farsi male.

Nome: girandola Apparteneva : al nonno Epoca: 1950 Luogo: Bazzano Serviva per: giocare

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LE PENNE DI S IMONE

I miei oggetti antichi sono delle penne

stilografiche; il materiale è argento e

bachelite.

Appartenevano al mio nonno che abitava a

Chiavari e usava le penne nel 1950.

Le mie stilografiche si usavano per scrivere

perché a quei tempi non c’erano le penne a

sfera.

Si intingeva il pennino nel calamaio, si

caricava la penna con l’inchiostro e si poteva

scrivere.

Guardandole mi viene da pensare che mio

nonno da piccolo era meno fortunato di me

perché ai suoi tempi non c’erano le biro

cancellabili!

Nome: penne ad inchiostro Appartenevano : al nonno Epoca: 1950 Luogo: Chiavari Serviva per: scrivere

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LA KODAK DI EMANUELE

Il mio oggetto antico è una macchina

fotografica in vetro e plastica.

Apparteneva al mio nonno, che abitava in

Sicilia e la usava nel 1970.

La mia macchina fotografica serviva per

fotografare le persone, ma non è uguale a

quella di oggi!

Si inquadrava il soggetto, si premeva il

pulsante rosso e dopo un minuto avevi già la

foto in mano.

Guardandola , mi viene da pensare che fosse

molto difficile fotografare , perché la persona

doveva stare ferma, altrimenti la foto veniva

male.

Nome: Macchina fotografica Kodak Apparteneva : al nonno PompeoEpoca: 1970 Luogo: Sicilia Serviva per: fotografare

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LA MONETINA DI ALEX

Il mio oggetto antico è una moneta da

dieci lire in metallo argentato.

Apparteneva alla mia bisnonna

Gelsomina, che la usava nel 1975.

La mia moneta si usava per comperare

delle cose, perché a quei tempi non

c’era l’euro. Si dava in cambio delle

cose acquistate.

Guardandola penso che sia molto

diversa dalle monete di oggi

 

 

Nome: moneta da 10 lire Apparteneva : alla bisnonna Epoca: 1975 Luogo: Sasso Marconi Serviva per: acquistare Premere per tornare

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IL L IBRO DI SECONDA

La mamma di Susanna ci ha portato a scuola questo libro, usato da suo padre (il nonno di Susanna, appunto) proprio quando era in seconda classe…. Premere per tornare

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