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02/2016 PROGRAMMI, STORIE DI VIAGGIO E VITA ASSOCIATIVA MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO

Trekking Italia Milano - mag-ago 2016

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Il catalogo della sede di milano di Trekking Italia, 2° quadrimestre 2016

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02/2016 PROGRAMMI, STORIE DI VIAGGIO E VITA ASSOCIATIVAMAGGIOGIUGNOLUGLIOAGOSTO

4 LE SERATE DI TREKKING ITALIA

5 LA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE

6 IL PROFILO DEI NOSTRI CAMMINATORI

8 ANTICHE VIE D’EUROPA: LA VIA FRANCIGENA

9 PERCH ACCOMPAGNO

10 MAROCCO, LA CAROVANA DEL DESERTO

12 FOCUS - S_M#02: IL SENTIERO DELLA MILANO POPOLARE

14 FOCUS - VAL DI MELLO, LA VALLE DEI SASSI

17 INSERTO STACCABILE SENTIERI_METROPOLITANI GRANDI TREK I TREK DEL WE E GIORNALIERI SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

21 SENTIERO ROMA

22 NEL CUORE DELLA MIA VAL D’OSSOLA

24 IL REGNO DEI FANES

26 ISOLE DELLA CROAZIA

28 CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE

30 MEDITAZIONE E TREKKING

32 EQUIPAGGIAMENTO

33 ORGANIZZAZIONE

35 CARTOLINE

SEZIONE LOMBARDIA20122 Milanovia Santa Croce 2tel. 02 8372838 - 8375825fax 02 58103866da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - [email protected]

Il marchio FSC® garantisce che i prodotti acquistati derivano da fonti gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Trekking Italia ha deciso di farne uso.

Ringraziamo tutti i soci che hanno contribuito alla stesura di questo catalogo e a donare i pensieri e le immagini delle loro esperienze sui sentieri.

INDICE

24IL REGNO DEI FANES

28/29CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE

17

INSERTO STACCABILE

SENTIERI_METROPOLITANI

GRANDI TREK

TREK DEL WE E GIORNALIERI

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

Associazione Amici del Trekking e della Natura

Riceverai i programmi dell’Associazione, potrai partecipare ai trek di tutte le sedi, avrai l’assicurazione infortuni durante i trek, utiliz-zerai le nostre attrezzature, dove previste. La quota ordinaria 2016 è di euro 20, per iscriverti invia la quota tramite:CCP n. 31777204 intestato a Trekking Italia oppureBanca Prossima, IBAN IT76B0335901600100000011868

Per i soci over 80: prima di iscriversi ad un trek contattate le sedi per gli aspetti assicurativi.

ASSOCIATI!

É

MILANO trekkingitalia.org 3

Il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino.

(Jean Giono)

EDITORIALE

Un po’ di numeri... perché anche i numeri ci dicono chi siamo.Nel 2015 i soci della sede di Milano (più correttamente sezione Lombar-dia) sono stati 1.797, 16 in più del 2014.Il trend positivo è in crescita: se facciamo una comparazione sul perio-do, al 30/03/2015 i soci 2015 erano 1.003, mentre al 30/03/2016 i soci 2016 sono 1.128. Un aumento del 12%.Hanno camminato nei trek organizzati dalla sede 5.791 partecipanti to-tali, di tutte le sedi, in 327 trek, per un totale di 1.002 giorni camminati e 14.957 persone/giorno.Questo ci da un’idea dell’impatto e della portata che ha l’attività della no-stra Associazione.Il nostro obiettivo è diffondere la cultura del cammino: ci interessa che sempre più persone conoscano il mondo a piedi, meglio se in compa-gnia, e ci piacerebbe che chi non ha mai camminato inizi a farlo.Anche per questo sono importanti le iniziative di Sentieri_Metropolitani, che ci fanno riscoprire un legame con le nostre città attraverso la nar-razione delle molteplici storie che vi si intrecciano, percorrendo strade meno battute che rivelano identità nascoste. Avvicinando allo stesso tempo al cammino anche i cittadini inizialmente restii.In effetti la maggior parte di noi ha cominciato così, dai trek giornalieri, magari quelli più vicini a Milano e più facili... Per poi scoprire che a cam-minare in gruppo si sta bene, e tornare magari su tracciati un po’ più im-pegnativi e meno familiari, con sempre più voglia di scoprire e scoprirsi.Si contatta il socio conosciuto la domenica prima, con cui ci siamo scam-biati il numero, ci si dà appuntamento per la prossima... e così si crea l’Associazione. Trekking Italia è fatta soprattutto da chi cammina di frequente nei trek del fine settimana, i nostri soci abituali che ci conoscono e si conoscono.Ed è per favorire questo sano processo di aggregazione sui sentieri che un anno fa abbiamo deciso di abbassare le quote dei trek giornalieri, da 12 euro + mezzo di trasporto, a 10 o 8 euro per molti trek.Oggi abbiamo deciso di fare un nuovo passo in questa direzione con lo stesso intento, quello di favorire la partecipazione di un sempre più am-pio numero di persone, e a più trek.Troverete anche che nella maggior parte dei casi per i trek giornalieri è previsto che ogni socio acquisti in autonomia il biglietto ferroviario: gli strumenti tecnologici hanno reso sempre più facile reperirlo, le tariffe scontate per over 60/65 rendono più conveniente l’acquisto indipenden-te per molti soci, mentre invece sono quasi scomparsi i treni su cui si possa richiedere la tariffa comitiva.Snellendo in questo modo il lavoro della nostra segreteria operativa, ri-usciamo a ridurre ulteriormente la quota trek da 10 a 8 euro, e a curare

maggiormente altri importanti dettagli, a favore della qualità del trek.Da maggio dunque tutti i trek di un giorno avranno un ricarico associati-vo di 8 euro, a copertura delle spese dirette dell’accompagnatore volon-tario (viaggio e spese) ma soprattutto indirette (la struttura, il “dietro le quinte”). Faranno eccezione le escursioni con viaggio in auto, quelle con destinazione Liguria (dove il costo del treno è alto e quindi va ad inci-dere maggiormente nella copertura spese del socio accompagnatore), dove il ricarico rimarrà 12 euro.Abbiamo mantenuto un trek giornaliero a settimana con biglietto fornito dalla sede, per non penalizzare chi avesse problemi nell’acquisto, con ricarico di 10 euro.L’intento è quello di venire incontro alle esigenze dei Soci, che preferi-scono spendere meno ed essere più autonomi.Attenzione però... sarà sempre necessario iscriversi ai trek telefonando in sede entro le 12 del venerdì o mandando una mail e attendendo rispo-sta: sapere quanti soci saranno presenti ci consente di organizzare al meglio il trek, per esempio prevedendo un secondo socio accompagna-tore per gruppi più numerosi; verificare che tutti siano soci serve anche per essere certi che tutto il gruppo abbia la copertura assicurativa, e camminare tranquilli.

La bella stagione ci aspetta... Buon cammino con Trekking Italia!

Elena CortellessaCoordinatrice sede Milano

Piace... a tante persone!

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Su Facebook, nella meravigliosa Community di Trekking Italia Milano, puoi trovare le nostre attività, i nostri sentieri d’incontro e i tuoi com-pagni di trek, le foto e le storie dei nostri viaggi, tante notizie dal mondo dell’escursionismo ma, soprattutto, tutta la nostra amicizia!

4 trekkingitalia.org MILANO

VITA ASSOCIATIVA

APPUNTAMENTI

Venerdì 27 maggiovia Santa Croce 2ore 20

DON’T PANIC! LEGGENDE E VERITA’ DALLA PARTE DEI SERPENTI

con Luciano Lanzarini, erpetologo e proprietario del Reptilarium di San Marino, e Chiara Blasone

Martedì 7 giugnovia Santa Croce 2ore 19,30

DANZE POPOLARI DI GRUPPO CON APERITIVO AUTOGESTITO (graditi contributi enogastronomici)

con Massimo Teruzzi

Mercoledì 25 maggiovia Santa Croce 2ore 19

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “UNO SPIRITO PURO. ENNIO DE GIORGI, GENIO DELLA MATEMATICA”

La “Beautiful Mind” italiana sull’Alta Via n° 2 delle Dolomiti

con Andrea Parlangeli, autore

Martedì 31 maggiovia Santa Croce 2ore 19

ACQUARELLO & CO

con Patrizia Incerti e Chiara Blasone

LE SERATE DI TREKKING ITALIA

Lunedì 2 maggioore 19via Santa Croce 2

NORDIC WALKING: LEZIONE DI PROVA E APERINORDIC con Rita e Cristiana

ore 19 - breve lezione- prova al Parco delle Basilicheore 20 - aperitivo autogestito

CAMMINARE IN SINCRONICITÀUn modo più sensibile e partecipato di connetterci con noi stessi, la Natura, gli Altri, il Mondo intorno a noi

con Cristina Senappi

via Santa Croce 2ore 20,30-22

Giovedì 19 maggio: il vedereGiovedì 16 giugno: sentireGiovedì 7 luglio: l’intuizione

I FILM SCELTI DA ENRICOvia Santa Croce 2ore 20

Giovedì 12 maggio WILD

Giovedì 23 giugnoA SPASSO NEL BOSCO (A WALK IN THE WOODS)

Giovedì 5 maggiovia Santa Croce 2ora 20,30-22

ABBRONZARSI CON MENO RISCHI

con Dott.ssa Anita Cappello e Chiara Blasone

MILANO trekkingitalia.org 5

VITA ASSOCIATIVA

STRUMENTI E COMUNICAZIONE

LA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE DI TREKKING ITALIA: TAPPE E CONTENUTI DI UN PROGETTO IN REALIZZAZIONEPaolo Barbieri, responsabile di progetto

Il progetto “nuovo sito” avrà ricadute importanti non solo sulle capacità di comunicazione e di interazione con i soci (attuali e potenziali), ma anche nella efficienza/efficacia di gestione delle attività caratteristiche (i Trek Classici e Trek Scuola) e di quelle di supporto tecniche, contabili e amministrative. Un progetto dunque complesso e impegnativo, anche sotto il profilo economico, ma strategico per il futuro dell’associazione e reso necessario dalla consapevolezza che le crescenti esigenze di comunicazione e di gestione richiedono un rinnovamento complessivo delle dotazioni esistenti, per mettere l’associazione in grado di mantene-re e aumentare il livello di servizio verso i propri soci e la vasta platea di utenti in rete e agevolando l’orga-nizzazione delle proprie attività tramite soluzioni condivise online.

A partire da tale consapevolezza il Consiglio Esecutivo Nazionale aveva deliberato nel giugno 2014 di rinnovare i due siti internet nazionali (isti-tuzionale e scuola) e il sistema gestionale operando in due fasi, la prima di individuazione di un partner che ci aiutasse a focalizzare le nostre specifiche esigenze e a mettere a punto idonei capitolati tecnici da utilizzare per sceglie-re, nella seconda fase, il soggetto realizzatore della nuova piat-taforma digitale. Si è così dato avvio a due procedimenti di gara, accuratamente documentati: la prima gara ha coinvolto comples-sivamente 8 aziende del settore e si è conclusa nell’ottobre 2014, la seconda ha coinvolto 18 aziende e si è svolta tra aprile e luglio 2015. In entrambe le gare l’incarico è stato aggiudicato a Connexia, società di primaria importanza nel settore della web comunication.

I lavori per la progettazione e la realizzazione della nuova piatta-forma digitale hanno avuto inizio nell’ottobre 2015 e si conclude-ranno entro luglio 2016, sulla base di un piano di lavoro, che ne definisce in dettaglio tempi e attività. I mesi successivi saranno dedicati alla formazione interna e alla messa in esercizio del nuovo sistema, che sarà operativo a tutti gli effetti entro la fine dell’anno. La conduzione complessiva del progetto è affidata ad un gruppo operativo di lavoro formato dall’equipe tecnica specialistica di Connexia e, lato Trekking Italia, da un Comitato di Pilotaggio (CdP), composto dallo scrivente, che ne è il coordinatore, da Jean-Marie Bouroche e da Gianluca Migliavacca. Il CdP segue tutte le fasi di la-

voro ed è responsabile dell’approvazione dei work in progress e dei documenti di analisi e progettazione. Le attività sono raggruppate in quattro macro aree, per ciascuna delle quali si sviluppa un ciclo di analisi dei requisiti, progettazio-ne, sviluppo e rilascio: Sito pubblico (inclusa la scuola), Trek Panel (sistema gestionale), Dashboard (cruscotto reportistica), E-com-merce (acquisti e pagamenti on line).

Dopo aver riassunto molto sinteticamente le tappe e la metodo-logia del progetto, vediamo ora di fornire almeno qualche

flash su contenuti e caratteristiche tecniche. Innan-zitutto il nuovo sito sarà centrato sulla relazione

(interattiva) con il socio-utente: ciò si esprimerà in particolare con la profilazione degli utenti in diverse tipologie (utente anonimo, utente regi-strato, socio, socio accompagnatore, insegnante socio e non socio) per ciascuna delle quali potrà

aversi un accesso differenziato ai contenuti e alle funzionalità disponibili sul sito. Il socio-utente da un

lato avrà accesso alle esperienze di trekking a lui ten-denzialmente più congeniali a livello nazionale (Grandi Trek)

e locale (Trek Giornalieri e Week End), dall’altro sarà indirizzato alla partecipazione alla vita associativa nelle Sezioni regionali, secon-do un approccio che potremo definire “spirito nazionale, identità locali”.

Di rilievo le funzionalità di associazione e iscrizione ai trek on line, inclusi i pagamenti. Ciascun utente disporrà inoltre di una propria scheda utente (my profile, my download area) e potrà inserire con-tributi fotografici e recensioni ai trek effettuati. I soci accompagna-tori disporranno di uno specifico “forum” dedicato. Sotto l’aspetto tecnico segnaliamo il layout “responsive” del sito, ottimizzato per i diversi tipi di device (desktop, tablet e smartphone) e l’utilizzo di piattaforme software opensource leader di mercato (Liferay, Ma-gento). In conclusione l’associazione verrà a disporre di una stru-mentazione web di comunicazione e gestione tecnologicamente avanzata e funzionalmente potente e articolata.

Starà poi a tutti noi, ciascuno nel proprio ambito e ruolo, farne l’uso migliore e sfruttarne le potenzialità: un impegno importante che nei mesi a venire ci coinvolgerà ai diversi livelli associativi.

Dopo un lungo “cammino” (è il caso di dirlo!) sta finalmente per arrivare in porto il progetto che per brevità definiamo ”nuovo sito”, ma che in realtà riguarda la progettazione e realizzazione di una nuova piattaforma digitale integrata che abbraccia sia il sito pubblico propriamente detto (trekkingitalia.org), sia il sistema gestionale dell’associazione (l’ambiente ad accesso interno chiamato “trekpanel”).

6 trekkingitalia.org MILANO

VITA ASSOCIATIVAGOOD NEWS

Sono quasi 1.700 i soci della sezione Lombardia che nel 2015 si sono iscritti ad almeno un trek organizzato da Trekking Italia. Di questi, circa il 28% sono soci che in quell’anno hanno per la prima volta scelto di camminare con l’associazione. Un ulteriore 19% è costituito da persone che si erano associate a Trekking Italia nel corso dei due anni precedenti (2013 e 2014): i soci “nuovi” o comunque “recenti” sono quindi circa la metà del to-tale.L’altra metà dei soci è invece rappresentata da persone “affeziona-te”, che frequentano Trekking Italia da più tempo, e di cui una parte significativa è socia da oltre 10 anni. Questi dati mostrano una situazione di equilibrio tra soci “nuovi o recenti” e soci “affezionati”, ma sarà interessante osservare cosa accadrà nei prossimi anni, in particolare in quale misura i soci re-centi diventeranno soci affezionati.

I SOCI DELLA SEDE DI MILANO NEL 2015: IL PROFILO DEI NOSTRI CAMMINATORI*Paola Zito e Fanny Gerli

LE CATEGORIE DI RIFERIMENTO

A QUALI TREK SI SONO ISCRITTI QUESTI SOCI NEL 2015?A seconda del tipo di trek cui partecipano, è possibile raggruppare i quasi 1.700 soci della sezione di Milano in tre grandi categorie: nel-la prima categoria, i MORDI E FUGGI, che concentra il 39% dei soci, rientrano coloro che si sono iscritti esclusivamente a trek di uno o due giorni (giornalieri o week end). La seconda categoria, i FEDELI AFFEZIONATI, con una quota del 25%, concentra coloro interessati sia a trek “brevi” sia a trek “lunghi”, mentre la terza, i VIAGGIATORI con il 36%, comprende i soci interessati soltanto ai trek di lunga du-rata.

MORDI E FUGGI Per i soci in questa categoria, interessati soltanto ai trek di uno o due giorni, si rilevano 3, 4 giorni di cammino in media per socio nel corso del 2015, un dato molto più basso rispetto a quello che si osserva in riferimento alla categoria “VIAGGIATORI”. Ciò si deve naturalmente al fatto - forse sorprendente - che anche nella categoria “MORDI E FUGGI” i soci partecipano a pochi trek: durante il 2015, la metà di essi si è iscritta a soltanto un trek, e il 29% a due o tre trek. Gli iscritti ad almeno quattro trek, che possiamo considerare “fidelizzati”, sono quindi soltanto il 21% del totale.

FEDELI AFFEZIONATIRisultano decisamente fidelizzati i soci che partecipano a tutte le tipologie di trek, sia di breve sia di lunga durata, a differenza di “MORDI E FUGGI” e “VIAGGIATORI”. Per questo gruppo, il “tasso di fidelizzazione” è pari al 71% (il 47% dei soci si è iscritto a un numero di trek compreso tra 4 e 10, e ben il 24% si è iscritto a più di 10 trek nel corso dell’anno). Questi soci sono infatti dei gran camminatori, facendo registrare, ciascuno, una media di 19 giornate di cammino nel 2015.

MORDI E FUGGIISCRITTI A TREK DI 1 O 2 GIORNI

39%

VIAGGIATORIISCRITTI A TREK

DI 3 O PIÙ GIORNI36%

FEDELI AFFEZIONATI

ISCRITTI A TREK

DI TUTTE LE DURATE

25%

SOCI DA 1 A 2 ANNI 19%

ASSOCIATI NEL 201528%

SOCI DA 3 A 5 ANNI 19%

SOCI DA 6 A 10 ANNI 15%

SOCI DA OLTRE 10

ANNI 19%

* le informazioni qui presentate riguardano i soci della sezione Lombardia che nel 2015 si sono iscritti ad almeno un trek, di qualsiasi durata e organizzato da qualsiasi sede. I dati sono stati estratti dal sistema interno di gestione dei trek nel mese di marzo 2016. Fonte: elaborazione su dati estratti da TrekPanel

DISTRIBUZIONE DEI SOCI PER ANZIANITÀ DI

ISCRIZIONE

MILANO trekkingitalia.org 7

Sarebbe indubbiamente interessante - nonché utile - indagare sui motivi che determinano una differenza così accentuata tra la fide-lizzazione dei soci che partecipano soltanto ai trek giornalieri (o week end) e quelli che partecipano anche ai trek di durata più lunga. In altre parole, per quale ragione i “trekker giornalieri” non parteci-pano con maggior frequenza alle uscite di uno o due giorni? E per-ché non partecipano anche ai trek lunghi?Inoltre, da cosa deriva l’elevata fidelizzazione di coloro che parteci-pano ai trek di tutte le durate? È indubbio che la fidelizzazione vada di pari passo con il livello di “affezionamento” di queste persone a Trekking Italia, ossia da quanti anni esse sono socie. Dai dati emerge infatti che ben il 45% dei partecipanti ai trek di tutte le durate è socio da più di 5 anni, il 37% è socio da 1-5 anni, e solo il 18% si è associato nel 2015 stesso.Per il gruppo dei partecipanti esclusivamente ai trek di un giorno, la quota di coloro che sono soci da oltre 5 anni è invece decisamente più bassa, pari al 30%. Questa riduzione va a favore dei “nuovi soci”, la cui quota quasi raddoppia, raggiungendo il 35%.

MORDI E FUGGISolo trek di 1 o 2 giorni

DISTRIBUZIONE DEI SOCI PER CATEGORIA E NUMERO DI TREK EFFETTUATI DURANTE L’ANNO

VERSO LA FIDELIZZAZIONE...

FEDELI AFFEZIONATItrek di tutte le durate

MORDI E FUGGI: ISCRITTI A TREK DI 1 O 2 GIORNI

FEDELI AFFEZIONATI: ISCRITTI A TREK DI TUTTE LE DURATE

VIAGGIATORI: ISCRITTI A TREK DI 3 O PIÙ GIORNI

PARTECIPAZIONE A UN SOLO TREK DURANTE L’ANNO

PARTECIPAZIONE A 2 o 3 TREK DURANTE L’ANNO

PARTECIPAZIONE DA 4 A 10 TREK DURANTE L’ANNO

PARTECIPAZIONE A PIÙ DI 10 TREK DURANTE L’ANNO

Ciò apre spazio a un’ulteriore domanda: cosa porta le persone ad affezionarsi a Trekking Italia?La risposta richiede altre analisi per le quali ci piacerebbe avere anche il vostro contributo. Che cosa vi ha fatto affezionare a Trekking Italia? Che cosa vorreste di diverso per potervi affezionare? Scriveteci e faremo tesoro dei vostri spunti! [email protected]@gmail.com

SOCI DA OLTRE 10 ANNI13%

29%50%

29%

76% 20%

47% 24%

17% 4%

4%

SOCI DA 6/10 ANNI17%

SOCI DA 3/5 ANNI16%

SOCI DA 1/2 ANNI19%

ASSOCIATI NEL 201535%

SOCI DA OLTRE 10 ANNI25%

SOCI DA 6/10 ANNI20%

SOCI DA 3/5 ANNI16%

SOCI DA 1/2 ANNI21%

ASSOCIATI NEL 201518%

VIAGGIATORII soci in questa categoria, che sono effettivamente più viaggiatori che “trekker”, partecipano a pochi trek ogni anno: circa tre quarti di essi si sono iscritti soltanto ad un viaggio nel corso del 2015. Occorre però considerare che un solo trek di lunga durata corrisponde a molte giornate di “cammino”. Infatti ognuno di questi viaggiatori ha “camminato” in media 9,1 giorni nel corso del 2015.

8 trekkingitalia.org MILANO

VITA ASSOCIATIVAANNI IN CAMMINO

Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell’apostolo Pietro, era nel Medioevo una delle tre “peregrinationes maiores”, insieme alla Ter-ra Santa e a Santiago di Compostela. Per questa ragione l’Italia era per-corsa continuamente da pellegrini provenienti da ogni parte d’Europa.I primi documenti d’archivio che citano l’esistenza della Via Francige-na risalgono al IX secolo, mentre nel X secolo il vescovo Sigerico de-scrisse il percorso di un pellegrinaggio che fece a Roma per ricevere dalle mani del pontefice il “pallium”, cioè l’investitura a Vescovo di Can-terbury. Il documento di Sigerico rappresenta una delle testimonian-ze più significative della Via Francigena. Nel 990, dopo aver visitato in due giorni 23 chiese romane, ritornò a Canterbury annotando le 80 “mansiones”, le tappe dove fece sosta.Il tragitto originario da Canterbury a Roma era di 1.600 chilometri e le difficoltà incontrate, considerate un atto di penitenza, consegnavano simbolicamente il pellegrino nelle mani di Dio. La Via divenne strategica per trasportare verso il nord Europa le merci provenienti dall’oriente, in particolare seta e spezie, e scambiarle nelle fiere della Champagne con i panni di Fiandra e di Brabante. Nel XIII secolo i traffici commerciali crebbero a tal punto che si svilupparono numerosi tracciati alternativi alla Via Francigena che si frazionò in numerosi itinerari.Oggi non si corrono più i pericoli di un tempo e percorrere la Via Franci-gena è l’occasione per un rinnovato rapporto con la natura e il territorio, ma anche con la storia, le tradizioni, il folclore del passato e del presen-te. Il cammino lungo la Francigena rappresenta per i viandanti e i pel-legrini moderni un viaggio alle radici della cultura italiana ed europea. Un viaggio che procede dai pascoli valdostani ai campi arati del Pie-monte, dalle acque del Po alle colline dell’Emilia, passando dalle salite della Toscana alle discese senesi e ai laghi laziali fino a Roma.Il Ministero dei Beni Culturali ha proclamato il 2016 Anno Nazionale dei

Lungo le strade che hanno percorso i pellegrini si è costruita nel Medioevo la coscienza dell’Europa e della sua comune identità. La Via Francigena, o Romea, è parte di un fascio di Vie dette anche Vie Romee che con-ducevano dall’Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Gerusalemme passando per Roma.

2016 ANNO DEI CAMMINIANTICHE VIE D’EUROPA: LA VIA FRANCIGENALoretta Dante e Giovanni Schiavi

PROPOSTE IN PROGRAMMA

PIEMONTE - Santhià - Palestro: 7/8 maggio, pernottamento a VercelliLOMBARDIA - Palestro - Mortara: 21 maggioLOMBARDIA - Mortara - Pavia: 11/12 giugno, pernottamento a Garlasco

Valutazione: facileViaggio in trenoPernottamento nelle strutture delle Associazioni della Via FrancigenaSoci accompagnatori: Loretta Dante e Giovanni Schiavi

Cammini, “che rappresenterà il punto di svolta per il turismo italiano: non più vacanze mordi e fuggi nelle città d’arte italiane, ma una valo-rizzazione dell’intero territorio nazionale che racchiude in sé perle di bellezza ancora poco conosciute”. L’intento che il Ministero si propone ora è da anni la mission di Trekking Italia che scopre e valorizza percor-si e territori poco conosciuti e spesso dimenticati.Trekking Italia ha già presente nel suo catalogo tratti di cammini stori-ci: la Via Romea, la Via degli Abati, il Cammino di San Benedetto e la Via Francigena da Pontremoli ad Aulla.Quest’anno ci si propone di ampliare le offerte e soprattutto di far conoscere e valorizzare i tratti di Francigena ancora poco conosciuti dell’antico territorio “longobardum”. Le proposte riguardano percorsi giornalieri e di weekend per conoscere e riconoscere i segni e le testi-monianze dei pellegrini e dei viandanti nostri antenati che per centina-ia di anni ci hanno preceduto lungo le strade della Lombardia.Dormiremo presso le strutture messe a disposizione dalle Associa-zioni della Via Francigena per essere più facilmente coinvolti nell’at-mosfera che caratterizza il pellegrinaggio. Il nostro progetto prevede l’esplorazione di altri tratti nell’area piemontese ed emiliana.

MILANO trekkingitalia.org 9

Trekkers,sono luminosa, bella e dai bei riccioli biondi; sono dolce e soavemente incito le ancelle e gli scudieri. Sempre gentile e premurosa; senza scatti di ira e non mi lascio prendere dalla disperazione.Pensate forse che io sia Maria? Dopo il trek a Malta potrei essere la ninfa Calipso!No, in realtà sono Ulisse... un Ulisse al femminile!!!Forse oggi è venuto il momento di fare due chiacchiere su questa mia passione di viaggiare, desiderio di scoperta che mi ha sempre contrad-distinto sin dal primo viaggio a 14 anni nell’Unione Sovietica del 1982.Ho combattuto contro Vulcano: il Piton des Neiges e il Piton de la Fournai-se all’isola de la Reunion, percorrendo falsopiani che in realtà erano solo altopiani. In Perù ho scoperto altre civiltà a Machupicchu, e ho giocato a dadi Maxime con gli Indios; mi sono avventurata in terre selvagge e ino-spitali nel GR 20 in Corsica, sopravvivendo alle cimici grazie al Biokill e valicato la Breche du Roland nei Pirenei emulando le gesta del paladino. Attraversando i sentieri della bellissima Creta mi sono imbattuta nello Spirito di Minosse che, con fare alquanto irato, mi chiese: “Oh che ci fai tu con quel gruppo al seguito?”. “Vieni con me e capirai da solo! Viaggio per ammirare i tramonti mozzafiato, i fiori dai mille colori, paesaggi sorpren-denti nella loro unicità, popoli dai molteplici suoni e sapori, per scoprire luoghi sempre nuovi, che in solitudine non avrebbero la stessa vivacità e la stessa intensità”.A questo punto perché non trasmettere l’entusiasmo ai miei gruppi di Argonauti ? Questo è uno dei punti di forza dell’Associazione: mirare alla condivisione e al coinvolgimento appassionato di un insieme di persone con l’obiettivo di sentirsi bene e in libertà. Organizzazione, programma-zione, svolgimento, termine, sembra la griglia di un tema, ma quanto la-

PERCH ACCOMPAGNOdi Maria Tirico

VITA ASSOCIATIVAACCOMPAGNARE IN ASSOCIAZIONE

voro si svolge dietro le scrivanie della Trekking!Per quanto mi riguarda, viaggio dopo viaggio, ho conosciuto persone fantastiche con cui continuo a condividere momenti di socialità anche dopo anni di frequentazioni. Eh sì, perché il nocciolo è proprio questo. Le relazioni sempre più multimediali e sempre meno personali ci rendono desiderosi di trovare il Vello d’Oro dell’Amicizia, capace di farci sognare e spartire esperienze che ricorderemo per tutta la vita. Con spirito di avventura, dormendo in camerate con chi ti russa nell’o-recchio, con la sveglia che suona alle sei, o meglio, alle cinque, perché anticipata da qualche trekker che inizia a far scricchiolare tutti i sacchet-ti del suo zaino; camminando in montagna, e non avere i piedi, ma i calli con le dita! Addormentandoti la sera col ginocchio fuori uso, sei vesciche, otto cerot-ti, e al mattino, come se nulla fosse, fresca come una rosa, vai a CAMMI-NARE! ...E avere voglia di camminare!Naturalmente ho capito il panismo di D’Annunzio con la natura mentre facevo la pipì da sola in mezzo ad un bosco. Per non parlare di altro...Capita anche questo a un eroe, ma si sa benissimo che quel male ai piedi passa in secondo piano davanti a tutti quei sorrisi, a quelle gentilezze così vere e incondizionate che ogni giorno si danno e si ricevono. Quanto è emozionante e bello parlare lungo i sentieri, cenare, conoscere perso-ne che ti insegnano ed imparano. Questa è la storia di Ulisse al femminile che spera di aver lasciato qualco-sa a qualcuno, quanto meno di aver dato un po’ di quello che ha ricevuto. Di quanto ogni trek non sia altro che un inizio, un piacevole inizio, non una esperienza meravigliosa scollegata dalla vita di tutti i giorni, l’inizio di un nuovo modo di stare con gli altri. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.

É

RACCONTO

10 trekkingitalia.org MILANO

MAROCCO, LA CAROVANA DEL DESERTOABBIAMO VISSUTO COME NOMADI, SEGUENDO LE ROTTE DI ALTRI NOMADICarmelo Vanadia

Abbiamo attraversato il deserto. Anzi, i deserti! Perché non ne esiste solo uno. Nell’immensa pianura, l’ham-mada, sono poggiati ordinatamente sassi, lucidi per il sole e il vento. Sulle rocce, come una carezza lunga un’era, resta impressa la direzione del vento. I sassi si sbriciolano in ghiaia e sembra di camminare sul letto di un fiume pietrificato. Passaggi stretti tra scheletri di montagne, consumate e nude. Guardano dall’altro lato, in lontananza, ad altri monti spalmati come loro. A separarli l’infinito plateau.

Ho conosciuto Adid, un cammelliere. Batte con la mano il suo “djellaba” per togliere qualche ciuffo secco d’erba e si mette fiero in posa. Migra e lavora con i dromedari da sempre. Non conosce una parola di francese, solo berbero. Abbiamo bevuto tè alla sera: ci è bastato scambiarci rassicuranti sorrisi, dicendoci “bismillah”, accompagnato da lenti cenni della testa. Un pomeriggio, arrivati finalmente sull’erg, vedo il mio amico che cammina in cima alla duna. Lo seguo con lo sguardo finché non sparisce oltre il crinale. Il suo giovane aiutante lo segue anche lui con lo sguardo, accarezza un dromedario. Mi fa pensare a una leggenda della lontana Mongo-lia che parla di un’epoca antichissima in cui il cammello aveva un aspetto altamente fiero ed elegante: una lunga coda rendeva mor-bide le sue linee e un imponente palco in testa lo rendeva regale e possente. Il cammello era anche un animale molto generoso ed è per questo che, quando si presentò a lui un cavallo che gli chiese in

prestito la sua coda, lui non batté ciglio e gliela diede. Diede in pre-stito anche il suo bel palco a un cervo furbo, ma con la testa priva di qualsiasi ornamento: così si presentavano i cervi in quell’epoca antica. Il cammello fu beffato, perché mai, né il cervo né il cavallo, tornarono per restituirgli i suoi ornamenti preziosi. Ecco perché il cammello ha sempre questo sguardo malinconico che guarda l’o-rizzonte, in attesa di veder tornare l’eleganza perduta. Ho visto che i dromedari, che invece vivono nel Maghreb, hanno lo stesso sguar-do dei loro cugini asiatici. È una malinconia intercontinentale.Nel deserto ti aspetti di trovare l’assenza della vita. Invece la vita è forte nel deserto! Altamente specializzata, difficile da sopprimere anche per i letali 52 gradi estivi.

Ci sono piante e animali che hanno imparato con la calma imposta dall’evoluzione. Sanno cavare fuori l’acqua da falde profonde e con-

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servarla usando la chimica e la fisica dei fluidi oppure chiudendosi e riducendo al minimo i bisogni. Crescono alte palme da dattero che fanno ombra a ricchi frutteti e a curatissimi orti verdi. Cocomeri sel-vatici, grossi come un pugno, pro-fumano di cetriolo, ma sono amari al punto che solo le capre e qualche dromedario inesperto si azzardano a mangiarli. Alcune piante sono ritte e orgogliose, ma morbide e gialle; altre invece hanno un’essenza balsamica, di un colore verde sbiancato da teneri peli. Olio per conservare, reti per cat-turare.

E poi ci sono le persone. Nel deserto s’incontra molta gente: pastori, alle-vatori, gruppi di ragazzi sbucati dal nulla tra le dune che scimmiottano il modello occidentale, sognando Ro-naldo sullo smartphone e chiedendo soldi. Bambini scalzi e meravigliati, bambini con la cartella, bambini na-scosti dietro alle zampe dell’asino, altri che invece per attirare l’atten-zione ci salivano in groppa, al volo. Anziani soli, anziani produttivi, an-ziani babysitter e anziani come mio nonno. Alcuni, timidi, guardavano da lontano, altri invece ridevano com-piaciuti e sdentati.In città, a Marrakech, la gente è di-versa da quella che s’incontra nel de-serto rurale: altre pose, altri sguardi, altri atteggiamenti, altra simmetria. Snodo fondamentale di piste caro-vaniere, è un luogo dove ci s’incrocia da sempre. La gente del deserto qui diventa gente di mondo: del sole, del-la sabbia, dei dromedari restano solo tracce visibili a distanza. Cammino, sperduto per le vie del suk, in cerca di contatti non filtrati con gli abitanti di Marrakech.

Dopo un lungo viaggio a piedi, un bar-biere dagli occhi azzurri e i capelli d’argento mi ha sfoltito la barba ed eliminato qualche ciocca di troppo. Parla un francese precario ma ci tie-ne a dirmi che è contento di armeg-giare sui miei capelli giallissimi. Si è commosso quando gli ho detto che mio nonno faceva il barbiere come lui, nel centro della Sicilia, e che mi pia-ceva per questo il rumore delle sue forbici cigolanti.Un giovane macellaio beve un tè nella sua bottega piastrellata. La foto del Re Muhammed VI pare benedire le sue bistecche. Gli dico che so-miglia a qualche attore italiano di cui non ricordo il nome. Questo è

sufficiente a concentrare su di lui l’attenzione di altri bottegai. In breve in molti si avvicinano, esclamando nomi di attori italiani: uno

dice Giancarlo Gianninì! Un altro dice Francesco Benigno! Un altro Raffaella Carrà! Alla fine diventa una festicciola prima di cena dove ognuno dice cose a caso.

Lontano da tutto il fragore della piazza, piena di musicisti di strada e imbonitori, incantatori di serpenti e scimmie beffarde, cibo e spremute d’arancia, lontano dai turisti, lontano dal centro ma anche dal deserto c’è un signore stanco e fiacco. Mi chiama con un verso flebile della voce. Allun-ga la mano secca, chiede la carità. Nel deserto, in mezzo al mondo rurale, che in tutto il mondo soffre per l’infi-nita potenza della cultura industria-le, non ho elargito una sola matita. Viaggiatori-salvatori, con il pesante fardello del senso di colpa, generiamo terremoti culturali. La nostra presun-ta ricchezza ha creato in “loro” una reale insoddisfazione e la nostra ca-rità cieca il “loro” bisogno crudo. Di fronte a quest’uomo, però, mi sento solo, come lui. L’antropologia non mi serve. La sociologia nemmeno. Così, protetto dal buio, prendo dalla mia tasca 20 dirham, due euro, e li poggio stropicciati sul palmo della sua mano. Quest’uomo, con il suo viso intarsia-to, mi ha benedetto.

Marrakech è il Sud di tutti i sud. Qui ri-bolle l’umanità che si muove come se volasse in preda all’estasi, ma che si siede a terra quando vuole riposare. Trovi meraviglia dove meno te l’aspet-ti: al fianco di una porta mangiata dal vento, nei tappeti che scaldano interi quartieri, nel cesso di una griglieria sporca e affumicata, dove la luce ta-glia il fumo come se modellasse un diamante e ti viene voglia di aspetta-re e guardare finché non arrivi la not-te. È una città fatta di vene e sangue pulsante. È energia pura, ancestrale, chiassosa e fine a se stessa. Respira. Inspira polvere ed espira luce.

Io e i miei fantastici compagni di viag-gio, guidati da Brahim abbiamo speri-mentato che il deserto è un concetto che va sbriciolato, valorizzato nelle mille sfaccettature che lo compongo-no. Non c’è spazio che sia vuoto. Non

c’è nulla che sia morto. Viaggiare, ancora una volta, ci ha cambiati e illuminati.

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Albergo Diurno CobianchiErmanno, 6 anni sul finire degli anni ‘50. La sua casa di Via Ciovasso, ultimo piano, abbaini, bilocale, bagni in comune nel corridoio. Esce dal portone, mano nella mano del padre, un po’ di nebbia e ciottoli che torcono le suole. Sabato, o domenica, indistintamente: il giorno del bagno. Dove? All’Albergo Diurno Cobianchi, piazza del Duomo. Ecco due storie legate ad una città anco-ra piccola, popolare ed industriosa, che viveva nel pieno centro cittadino con servizi essenziali e collettivi. Cleopatro Cobianchi di ritorno da Londra decide di importare una struttura dedicata alla cura della persona: un riferimento nella città, un luogo di vapori ed effluvi di eau de toilette.

Quarto OggiaroUn quartiere popolare al cui centro un brano di città per molti anni dimenticato. Un recinto con-siderato la più grande piazza di spaccio del nord Italia. Ora, dalle rovine e dalla natura inselvati-chita, è rispuntata Villa Scheibler e il suo parco. E grazie alla forte presenza delle associazioni la vita è ripresa. Come lo Spazio Baluardo con il piccolo locale: è contenitore di un energico progetto di aggregazione dal basso, gestito da volontari, per i giovani e motore di creatività per le associazioni della zona.“A Quarto dobbiamo andarci tutti. Ma non oggi o fra una settimana a fare i turisti dell’orrore. Dobbiamo andarci, numerosi, il mese prossimo e quello dopo ancora. Non per l’ennesimo albe-ro criminale che crolla, ma per la foresta di legalità che cresce. Rigogliosa.”Gianni Biondillo

LOMBARDIA

S_M#02: IL SENTIERO DELLA MILANO POPOLAREsabato 21 maggio

Sembra incredibile oggi raccontare che Corso Garibaldi, ancora alla metà del secolo scorso era considerato un quartiere popolare. Così come oggi molti non sanno che l’Isola era considerato un po-sto pericoloso, abitato dai ranghi più bassi della società. E che dire della Bovisa operaia, o di Quarto Oggiaro, quartiere sorto per accogliere la nuova immigrazione dal sud Italia? A Milano le periferie sono sempre state nel centro della città. E oggi della metropoli.

Il progetto “Sentieri Metropolitani” (www.sentie-rimetropolitani.org) è una infrastruttura leggera da utilizzare individualmente o in gruppo, grazie all’ausilio di strumenti (app, sito, mappe). Sentieri che si arricchiranno nel tempo grazie ai contributi degli esploratori metropolitani, rendendolo così un progetto aperto e condiviso. Il progetto ha ottenu-to il sostegno di Fondazione Cariplo, di AKU e l’inte-resse del Comune di Milano, della RegioneLombardia.

Trek giornalieroITINERARIOPiazza Duomo, Piazza della Scala, Madonnina, San Sempliciano, Corso Garibaldi, Piazza XXV aprile, Maroncelli, Bussa, Isola, S.M. della Fonta-na, Jenner, Boscaiola, Ex Ospedale Bassi, Bausan, Bovisa, Villapizzone, Negrotto, De Pisis, Parco Vil-la Scheiblermedia tappa 4,30 oreascesa: 90 metri - discesa: 70 metrisviluppo: 13 km

Valutazione: facileViaggio con mezzo pubblico

ITINERARIFOCUS

WWW.SENTIERIMETROPOLITANI.ORGse vuoi saperne di più.

FACILE

Sei un esploratore metropolitano. Segui la traccia e costruisci con noi la narrazione di questo sentiero. Come? Quando troverai delle storie interessanti, condividile:[email protected]

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Il borgo “nato sulla Via”: Corso Garibaldi“Meritano dunque ammirazione, in tanta città e nel suo contado le belle, innumerevoli case. Le chiese consacrate, i borghi, le ville, i municipi, i mulini, le cascine, le case dei religiosi, le canoniche, i cenobi, e... inoltre gli orti, i frutteti, i prati, le vigne, i pascoli, le selve, le riserve, i fiumi, le fonti vive, gli eremi”.Bonvesin de la Riva “De magnalibus Mediolani” (1288).

Non sembra, passeggiando al giorno d’oggi, che si tratti di un borgo fra i più popolari di Milano. Nato a ridosso delle mura medievali e cresciuto sulla direttrice per le “Groane” milanesi e Como, legando tre grandi insediamenti religiosi: Chiesa del Carmine, San Simpliciano e la “chiesa dop-pia” di Santa Maria Incoronata, superata la quale si sfociava nel contado attraverso la Nuova Porta Comasina. Borgo “nato sulla Via”, dunque: con un via-vai di scambi e mercati, casa e bottega, ospitando mano d’opera avventizia nel ramo edile e agricolo. Ora di popolare resta ben poco...

Quartiere IsolaEl Lenin, Papillon, El Negrett, Micetto il rosso... Soprannomi legati ad un mondo e ad un luogo: un’Isola che c’è, con tutta la sua storia radica-ta e difesa, dagli strattonamenti di una città in trasformazione, dagli abitanti del quartiere. Popolare, artigiana e industriale: le trattorie con biliardo, le macchine elettriche della Tecnoma-sio Italiano Brown-Bovery, la fabbrica di pettini Janecke e quella di saponi Heinemann. Un pro-filo identitario ben definito: un’eredità, un sen-timento attrattivo, che in questi ultimi decenni l’ha trasformata e l’ha resa esclusiva.

La Cascina Boscaiola e la Fernet-BrancaCampagna, siamo in aperta campagna! La Ca-scina Boscaiola è lì con il suo toponimo a ricor-darci il bosco che la circondava e i lieti giochi di caccia dell’epoca sforzesca. È una superstite... Sino a qualche anno fa non la riuscivamo a ve-dere perché assediata dalle attività industriali legate allo Scalo Farini, avvolta da capannoni e dopolavori, confinata dalle circonvallazioni poco rispettose e solo attente a fluidificare il nuovo traffico di Milano, al carico e scarico delle merci.Ehi, cosa è questo profumo intenso?È una città che cresce sempre più e che dispo-ne le nuove fabbriche nella sua periferia ancora disabitata. Un’alta ciminiera di mattoni, ora di-ventata un murales cilindrico che svetta colo-rato nel cielo, circondata da una sobria fabbrica con ampie vetrate e alte mura: la Fernet-Branca. Una storia tutta milanese, con un intruglio tutt’ora misterioso: un amaro curativo, si dice-va allora, di malaria e colera.

Via Negrotto e la tenda degli indianiQuante “tende degli indiani” a Milano! Con la carta cittadina alla mano, si può notare come, con l’accrescimento urbano, nuovi confini si formavano e contenevano la città. Il piano dei trasporti su ferro circonda la città formando degli snodi alcuni dei quali, seguendo la curvatura ferroviaria, tracciano delle figure triangolari che i bambini (di qualche decennio fa...), carta geografica alla mano, chiamavano le “tende degli indiani”. Ora, siamo proprio in una di queste tende: in quella parte di via Negrotto, superato il ponte pedonale di Villapizzone, compressa dai fasci ferroviari in cui, anche qui, l’artigianato e la piccola industria sono riusciti ad insediarsi.

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LOMBARDIA

VAL DI MELLO LA VALLE DEI SASSI domenica 31 luglio

Silenziosa e selvaggia, la Val di Mello è una sintesi completa di quasi tutti i processi presenti nell’ar-co alpino. Modellata dal lavoro dei ghiacciai, la val-le presenta un tipico profilo ad U con due versanti molto diversi tra loro. Un lato coperto di boschi fitti e ombrosi, L’altro sovrastato da immense mura-glie di granito dove sopravvivono larici rigogliosi e faggi secolari. In testa la valle è chiusa da un ampio circo montuoso dominato dalle pareti del Monte Pioda (m 3.431) e del Monte Disgrazia (m 3.678). Nel fondovalle s’incontrano numerose ca-scine e malghe che svelano un passato produtti-vo. Da molti viene considerata la valle più bella di tutte le Alpi.

Trek giornalieroITINERARIOSan Martino (m 937), Rifugio Rasega (m 1.164), Casera Pioda (m 1.559), Contrada Piana (m 1.102), San Martino (m 937)media tappa: ore 3 (escluse le soste)ascesa: 700 metri - discesa: 700 metrisviluppo: 13 kmValutazione: facile/medioViaggio in pullman

ITINERARIFOCUS

m 937m 937 m 1.164 m 1.559 m 1.102

RIFUGIO RASEGA

CASERA PIODA

CONTRADA PIANASAN MARTINO SAN MARTINO

Sulla via della transumanzaCome lische di pesce, le valli laterali si immettono, verticali e ordinate, in quella centrale. A differenza di altre valli in cui lo sviluppo è stato determinato dall’essere sempre state vie di passaggio, il motore dello sviluppo antropico di questo paesaggio è stata invece la transuman-za. In passato la valle ospitava numerosi nuclei familiari provenienti dal paese di Mello, nella costiera dei Cèch, ed era una sorta di “campo base” del percorso di transumanza del bestiame. Da qui le mandrie risalivano le rigogliose valli laterali per trascorrervi i mesi estivi. I “melàt” potevano in tal modo prolungare un po’ di più la stagione utile sfruttando i ricchi pascoli della Valle dei Sassi, rimasti intatti per l’assenza di vie di comunicazione, sia in primavera sia nel primo autunno.

La Cascata del ferroNon ci sono miniere di ferro ne particolari depositi ferrosi ma l’onomastica della cascata e della valle ci permette di sbirciare la storia geologica di questi luoghi. Guardano il rosso ferruginoso dei sassi che costeggiano il torrente e i grandi bastioni della cascata si ipotizza che questo colore sia il frutto dell’ossidazione dei minerali presenti nelle rocce. Queste si sono formate nel quaternario e sono definite genericamente “plutone del Masino”. Sono rocce vulcaniche raf-freddatesi in profondità, permettendo ai cristalli di ricomporsi con lentezza. Alte temperature e forti pressioni le hanno poi “metamorfizzate” facendole diventare granito.

EL GIGIAT Sappi che il Gigiat ci guarda! “El Gigiat, nume tutelare de esta splendida valle. Buono con lo homo che natura rispetta, mala sorte a chi lo trovasse non rispettoso. Onori et gloria a chi el vedesse e notizia ne desse...”.Questa scritta campeggia sulla parete di una casa a San Martino. Ci mette in guardia sul fatto che la valle è popolata e protetta da una creatura leggendaria, il Gigiat, dalle sembian-ze che ricordano il dio Pan, con corna e zoc-coli, ma più grosso di statura e soprattutto puzzolente. Nonostante il suo difficile ruolo di custode della valle, il suo umore è comun-que giocoso. Ama infatti saltare da un picco all’altro e farsi tosare in primavera da qualche pastore ignaro. La gente del luogo lo rispetta molto e in cambio dell’abbondanza nei rac-colti futuri lascia ancora oggi qualche grap-polo appeso alle vigne o delle mele, qualche pagnotta di pane e del fieno pulito fuori dalle stalle.

FACILE MEDIO

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Trovanti...Lungo tutto il sentiero, in particolar modo nei pressi del rifugio Rasega, saltano subito all’occhio gli enormi “sassi” ormai inglobati nel paesaggio. Elementi così grandi non possono che essere stati modellati da forze ancor più grandi: il ghiacciaio ha scavato il paesaggio solcando la valle ma anche creando una pressione enorme e profonde crepe sulle sue pareti. Al momento del suo ritiro è venuta a mancare la forza di contenimento e quindi sono avvenuti dei crolli di grossi pez-zi di montagna poi trasportati per tutto il territorio. Toccare quel sasso è come essere appesi alle verticali pareti che costeggiano la valle. Il movimento dei ghiacciai ha creato il paesaggio che a sua volta, coi suoi sassi, ha influenzato il movimento dell’arrampicata. La valle dei sassi è infat-ti famosa in tutto il mondo per essere la mecca del boulder. Cos’è il boulder? È una disciplina dell’arrampicata sportiva che ha portato all’ennesima potenza l’isolamento del gesto tecnico: niente corde, niente protezioni, niente verticalità, solo passaggi ultra tecnici in orizzontale e un materasso a protezione delle cadute. Oggi questa disciplina fa parte del tessuto economico della valle in cui si organizza un importantissimo festival -il Melloblocco- che attira atleti da tutto il mondo.

Architettura ruraleIn contrada Piana è impossibile non notare un enorme sasso piatto. Sul sasso, adagiata, c’è una casa. Questo elemento del paesaggio è un evidente segnale di come l’adattamento al territorio sia diventata qui un’arte. Sfruttando le insenature e la solidità della roccia si è potuto ottimiz-zare sui materiali, costruendo sulle pareti della roccia esclusivamente quelle mancanti. Inoltre, gli spazi freschi e asciutti si sono rivelati adatti alla conservazione del cibo e hanno in qualche modo contribuito al perfezionamento di salumi e formaggi ormai considerati delle eccellenze culinarie.

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PROGETTI

SENTIERI_METROPOLITANI

I SENTIERI DELLE PROPRIE EMOZIONIGianluca Migliavacca, responsabile di progetto

1. La App SENTIERI_METROPOLITANI,su AppleStore e GooglePlay.

2. MAPPA SM#01 - IL SENTIERO DEI MERCANTI, DELLE FIERE E DELLE ESPOSIZIONI, 18 km dal Duomo alla Fiera di Rho.

3. PASSAGGIO A NORD-OVESTdi Gianni Biondillo, edito da Terre di Mezzo, racconta il SM#01.

E così, dopo un anno di lavoro, siamo arrivati al lancio del progetto. Gli obiettivi che ci eravamo posti sono stati raggiunti: un’applicazione per cam-minare su Milano e per contribuire alla raccolta di storie, “Passaggio a Nord-Ovest” il libro scritto da Gianni Biondillo e la mappa del SM#01 verso Nord-Ovest, appunto.

Sono il risultato visibile del lavoro. Ma quanto c’è di invisibile? Nei progetti è sempre così: la parte più interessante è quell’iceberg sommerso di relazioni, incontri, fogli di calcolo, confronti serrati, risa e suole consumate visti i sentieri e i km percorsi...

È stata un’esperienza che ha superato ogni aspettativa sotto ogni punto di vista. Ma un accento lo vogliamo sull’aspetto emozionale. Per-ché un conto è affacciarsi al Grand Canyon, scendere nelle sue viscere, e godere di “un’emozione naturale”. E un’altra cosa è sbirciare, tra le sbarre, il cortile della tua vecchia scuola media, o passare davanti alla casa che ti ha visto nascere: ritrovare camminando i luoghi che appartengono alla nostra sfera personale. I nostri paesaggi interiori. La città, la metropoli è l’habitat che ci ha cresciuto.

Al termine del progetto non possiamo che abbracciare Trekking Italia che l’ha coltivato, la rete delle realtà associative che ha collaborato, gli enti che l’hanno sostenuto, il Team che l’ha fertilizzato prima e condotto al termine poi.

Grazie

LE PROSSIME ESPERIENZE

SABATO 30 APRILES_M#10: IL SENTIERO DELLE CAVE

SABATO 14 MAGGIOS_M - ITINERARIO TEMATICOAL DI LÀ DI BAGGIO: LA CAMPAGNA DI MILANO

SABATO 21 MAGGIOS_M#02: IL SENTIERO DELLA MILANO POPOLARE

SABATO 11 GIUGNOS_M#03: IL SENTIERO DELLA RENOVATIO URBIS

Valutazione: facileS.A. [email protected]

porre

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MAGGIO sabato 7, 8 gg.Grecia, ISOLE DI TINOS E MIKONOS trek residenziale

mercoledì 11, 4 gg.Inghilterra, LONDRA È UNA MODERNA BABILONIA trek residenziale

sabato 14, 9 gg.Sicilia, ISOLE EOLIE trek residenziale

sabato 21, 8 gg. Malta, MALTA E LE SUE ISOLE trek residenziale

sabato 28, 9 gg.Sardegna, SENTIERO SELVAGGIO IN FIORE trek itinerante

sabato 28, 8 gg. Croazia, ISOLA DI RABtrek residenziale

sabato 28, 8 gg.Grecia, GOLE E MARE DELL’ISOLA DI CRETAtrek con bagaglio trasportato.

sabato 28, 8 gg. Portogallo, TRILHO DOS PESCADORES trek con bagaglio trasportato

domenica 29, 7 gg.Lazio, PARCO DEL CIRCEO E ISOLA DI PONZA trek residenziale

GIUGNO mercoledì 1, 6 gg. Germania, TRAVERSATA DELLA FORESTA NERA trek con bagaglio trasportato

mercoledì 1, 5 gg. Emilia-Romagna/Marche, MONTEFELTROL’ELEGANZA DELLA STORIA trek residenziale

mercoledì 1, 5 gg. Toscana, FIORI E COLORI DELL’ISOLA DEL GIGLIO trek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Liguria/Piemonte, LA VIA DEL SALEtrek itinerante

giovedì 2, 4 gg. Francia, HYERES E LE SUE ISOLE trek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Friuli/Venezia Giulia,TRIESTE, IL CARSO, IL MAREtrek residenziale

ITINERARI

I GRANDI TREK

giovedì 2, 4 gg. Francia,LE GRAND CANYON DU VERDON trek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Trentino/Alto Adige, SUL CIGLIONE DELL’ADIGEtrek itinerante

giovedì 2, 4 gg. Germania, REICHENAU E IL LAGO DI COSTANZAtrek residenziale

domenica 12, 7 gg.Sicilia, ISOLA DI MARETTIMO E ZINGARO trek residenziale

martedì 14, 4 gg. Olanda,ROTTERDAM: LA BOCCA D’EUROPA trek residenziale

giovedì 16, 4 gg.Svizzera, SENTIERI DI GRUYÈRE trek residenziale.

sabato 18, 8 gg. Molise, NELL’ALTO SANNIOtrek con bagaglio trasportato.Sezione Toscana e Lombardia

sabato 18, 8 gg. Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE trek residenziale

sabato 18, 7 gg. Veneto, ASIAGO: SETTE GIORNI SULL’ALTOPIANOtrek residenziale

sabato 25, 9 gg. Portogallo, ISOLA DI MADEIRAtrek residenziale

LUGLIO sabato 2, 9 gg.Inghilterra, CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE trek con bagaglio trasportato

sabato 2, 8 gg.Trentino-Alto Adige, DOLOMITI DI SESTO trek residenziale

mercoledì 6, 5 gg.Trentino-Alto Adige, NEL REGNO DI FANES trek itinerante

mercoledì 6, 5 gg.Slovenia, TRIGLAV: IL TRICORNO SLOVENO trek itinerante

sabato 9, 8 gg. Trentino-Alto A., LA VALLE DI NONtrek residenziale

sabato 9, 5 gg.Lombardia, SENTIERO ROMA trek itinerante

domenica 10, 7 gg.Marche/Umbria, UN TREK A QUATTRO ZAMPE trek con bagaglio trasportato dai muli

sabato 16, 8 gg.Francia, PARCO DES ÉCRINS trek residenziale

domenica 17, 7 gg.Valle d’Aosta, NEL PAESE DEGLI STAMBECCHI trek residenziale

venerdì 22, 9 gg.Inghilterra, IL VALLO DI ADRIANOtrek con bagaglio trasportato

sabato 23, 15 gg. Francia, ILE DE LA REUNIONtrek itinerante

sabato 23, 10 gg.Piemonte, SULLE ALPI LEPONTINEtrek itinerante

sabato 23, 9 gg.Francia, CORSICA, TRA MARE E MONTI trek residenziale

domenica 24, 8 gg.Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE trek residenziale

domenica 24, 8 gg.Austria, I SENTIERI DELL’OTZTAL E LANGEFELD trek residenziale

domenica 24, 7 gg.Trentino-Alto Adige, DOLOMITI: ALTA VIA N° 8trek itinerante

domenica 24, 7 gg.Trentino-Alto Adige, VAL SARENTINOtrek residenziale

lunedì 25, 8 gg.Olanda, PAESAGGI D’OLANDA IN VELIERO E BICIviaggio&trek

venerdì 29, 5 gg.Piemonte, DOVE... IL VENTO FA IL SUO GIRO trek residenziale

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ITINERARI

I GRANDI TREK

CONSULTA IL CATALOGO GRANDI TREK O IL SITO WWW.TREKKINGITALIA.ORG

Associazione Amici del Trekking e della Natura

Alla scoperta

della natura

2016

Allascopertadellanatura

sabato 30, 10 gg.Trentino-Alto Adige, Veneto, DOLOMITI: ALTA VIA N° 1trek itinerante

sabato 30, 9 gg. Francia, CORSICA MARE E MONTI trek con bagaglio trasportato

domenica 31, 8 gg.Trentino-Alto Adige, ORTISEItrek residenziale

domenica 31, 8 gg.Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE trek residenziale

AGOSTO lunedì 1, 6 gg.Trentino-Alto A., PARCO NATURALE ODLE-PUEZ trek residenziale

sabato 6, 11 gg.Trentino-Alto A., ALTA VIA N° 2 DELLE LEGGENDE trek itinerante

sabato 6, 10 gg. Francia, BRETAGNA, LA COTE D’EMERAUDE trek con bagaglio trasportato

sabato 6, 10 gg. Francia, CORSICA MARE E MONTI, IL CLASSICOtrek itinerante

sabato 6, 8 gg.Trentino-Alto A., ALPE DI SIUSI ALLO SCILIAR trek residenziale

domenica 7, 9 gg. Francia, BRETAGNA MEDIOEVALEtrek con bagaglio trasportato

domenica 7, 8 gg.Trentino-Alto Adige, ORTISEItrek residenziale

domenica 7, 8 gg.Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE trek residenziale

martedì 9, 7 gg.Piemonte, NATURA E SAPORI DELL’ALPE DEVERO trek residenziale

mercoledì 10, 13 gg.Turchia, DAI MONTI TAURO ALLA CAPPADOCIA trek con bagaglio trasportato

mercoledì 10, 12 gg. Germania, TRAVERSATA DRESDA-BERLINO trek con bagaglio trasportato

venerdì 12, 10 gg. Francia, CORSICA, GR 20 SUDtrek itinerante

venerdì 12, 4 gg. Valle d’Aosta, ALTA VIA N° 2 DELLA VAL D’AOSTAtrek itinerante

sabato 13, 9 gg. Francia, Svizzera, Italia, GRAND TOUR DU MONT BLANCtrek itinerante

sabato 13, 8 gg.Lombardia, SEGRETI DELLA VALMALENCO trek con bagaglio trasportato

domenica 14, 8 gg. Irlanda, WESTERN WAYtrek con bagaglio trasportato

domenica 14, 8 gg.Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE trek residenziale

domenica 14, 8 gg.Friuli-Venezia Giulia, NELLE ALPI CARNICHEtrek residenziale

domenica 14, 7 gg. Germania, TRAVERSATA DELLA FORESTA NERA trek con bagaglio trasportato

lunedì 15, 7 gg. Veneto, DOLOMITI DI CORTINAtrek con bagaglio trasportato.

sabato 20, 15 gg.Tanzania, ZANZIBAR, LA COSTA DEI PESCATORI viaggio&trek

sabato 20, 9 gg. Inghilterra, CANTERBURY, LUNGO LE ANTICHE VIE DELLA STORIAtrek con bagaglio trasportato.

sabato 20, 8 gg.Croazia, MARE E SENTIERI DELL’ISTRIA trek residenziale.

sabato 20, 8 gg.Trentino-Alto Adige, LA VAL D’EGA: trek residenziale

giovedì 25, 4 gg.Marche, CONERO E GROTTE DI FRASASSI trek residenziale

SETTEMBRE venerdì 2, 10 gg.Scozia, WEST HIGLAND WAYtrek con bagaglio trasportato

sabato 10, 9 gg.Sicilia, ISOLE EOLIE trek residenziale

sabato 10, 8 gg.Molise, NELL’ALTO SANNIOtrek con bagaglio trasportato

mercoledì 14, 4 gg.Inghilterra, LONDRA LA WORLD CITYtrek residenziale

sabato 17, 8 gg.Croazia, SELVAGGE ISOLE DEL QUARNAROtrek residenziale sabato 17, 8 gg.Grecia, SENTIERI DELL’ISOLA DI ANDROStrek residenziale

mercoledì 21, 4 gg.Francia, PARIGI LES TRAVERSÉES DE PARIStrek residenziale

sabato 24, 8 gg.Malta, MALTA E LE SUE ISOLEtrek residenziale

domenica 25, 4 gg.Piemonte, LANGHE DAL BARBARESCO AL BAROLO trek residenziale

20 trekkingitalia.org MILANO

TREK ITINERANTEprevede ogni giorno una diversa tappa (albergo o rifugio). Bisogna quindi portare lo zaino con tutto l’equipaggiamento richiesto per l’intera durata del trek.

TREK RESIDENZIALEsi tratta di escursioni ogni giorno diverse che hanno come base un solo albergo o rifugio. Basta avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.

TREK CON BAGAGLIO TRASPORTATOtrek itinerante di più giorni in cui il bagaglio (preferibilmente una borsa molle) dei partecipanti viene trasportato ad ogni posto tappa. È necessario avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.

TREK DELLA SCOPERTAtrek composto da un ristretto numero di soci che hanno partecipato, nei mesi precedenti, alla progettazione e organizzazione del viaggio coadiuvati da un esperto dell’Associazione. Una serie di incontri, organizzati dalla sede propo-nente, viene indirizzata dal tutor alla costruzione del trek e del suo Pre-libro. Al rientro il gruppo dovrà redigere una relazione, il definitivo Libro del Trek, che consentirà al trek stesso di entrare, l’anno successivo, nella programmazione dell’Associazione.

A OGNUNO IL SUO TREK

VITA ASSOCIATIVASCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

TREK CON RACCHETTE DA NEVEper continuare a camminare anche d’inverno! Un’esperienza priva di difficoltà nella suggestiva cornice dell’innevamento montano.

VIAGGIO & TREKproposta che unisce al trek la visita di luoghi di alta valenza ambientale, storica, arti-stica, che arricchiscono la qualità della conoscenza di un territorio con un approccio più ravvicinato al paesaggio. Le differenti tipologie delle attività sono:

Viaggio & Trek itineranteViaggio & Trek residenzialeViaggio & Trek con bagaglio trasportato

INCONTRI PREPARATORI In corrispondenza della partenza di alcuni Grandi Trek può essere previsto un incon-tro preparatorio, organizzato dalla sede promotrice: è il momento in cui il gruppo si incontra e si prepara al trek. Infatti, il socio-accompagnatore, o la guida prescelta, darà in questa occasione tutte le informazioni riguardo il territorio che si andrà a scoprire, le difficoltà dell’itinerario, l’equipaggiamento e gli appuntamenti principali.

Tabella di valutazione per aiutare i soci a meglio comprendere l’itinerario e a valutare la propria preparazione fisica per affrontare il trek.

FACILE FACILEMEDIO MEDIO MEDIOIMPEGNATIVO IMPEGNATIVO IMPEGNATIVO+

DISTANZA PERCORSA < 10 km 10/15 km 15/20 km > 20 km > 25 km

ORE DI CAMMINO < 4 ore < 5 ore 4/6 ore 5/7 ore 7 ore

DISLIVELLO IN SALITA < 300 m 300/600 m 600/900 m 900/1200 m 1200 m

DISLIVELLO IN DISCESA < 500 m 500/800 m 800/1000 m 1000/1500 m > 1500 m

CARATTERISTICHE TERRENO

pianeggiantenon sconnesso(strade bianche)

pianeggiante/sconnesso(mulattiere, sentieri ben battuti)

sconnesso (sentieri tracciati con gradoni e breccia libera)

diversi tipi di fondo: da sconnesso, sdrucciole-vole, fangoso, con neve

sdrucciolevole, scivoloso, roccette, neve

possibilità di:catene, corde, cenge, scale, passaggi su roccia

ZAINO E LOGISTICA zaino in giornata

zaino in giornata

zaino da 2/3 gga stella

zaino grandeitinerante

itinerante con zaino in spalla; pernottamento in tenda o bivacco

ALLENAMENTO NECESSARIOAUTOVALUTAZIONE

per iniziare,buona salute

minimo,buona salute

“cammino regolarmente ho effettuato del dislivello”

“sono allenato e posso percorrere trek di più giorni/dislivello”

“ho un buon allenamento, ho l’attrezzatura neces-saria e sono disposto a condizioni impegnative”

“non soffro di vertigini ne ho timore di passaggi più complicati”

MAGGIOTREK DEL WE E GIORNALIERI

MAGGIO - SETTIMANA 17 MAGGIO - SETTIMANA 18 MAGGIO - SETTIMANA 19 MAGGIO - SETTIMANA 20 MAGGIO - SETTIMANA 21

SAB. 30 APR / DOM. 1 MAG - VALLE D’AOSTAVIA FRANCIGENA IN VALLE D’AOSTAValutazione: medioS.A. in definizione

DOMENICA 1 - SVIZZERACASTELLI DI BELLINZONAValutazione: facile / Viaggio: in pullmanS.A. Valentino / [email protected]

DOMENICA 1 - PIEMONTEMONTORFANOValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 1 - LOMBARDIANARCISI DEL MONTE LINZONEValutazione: medio S.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 4 - LOMBARDIAVIA VALERIANA: MARONE-PISOGNEValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 7 - LOMBARDIAPIAN DELLE BETULLEVAL BIANDINO-INTROBIOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 7 - LOMBARDIAIL CANCERVO E IL VENTUROSAValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 7 / DOMENICA 8 - PIEMONTEVIA FRANCIGENA: SANTHIÀ-PALESTROValutazione: medioS.A. Giovanni [email protected]

DOMENICA 8 - LOMBARDIAVILLE DI CORBETTAValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 8 - LOMBARDIACASCATA CENGHENValutazione: facileS.A. Giuseppe / [email protected]

LOMBARDIA - DOMENICA 8 SAMOLACO-SORICO, FESTA DI SAN MIROValutazione: medioS.A. in definizione

MERCOLEDÌ 11 - LOMBARDIAFRANCIACORTAValutazione: medio / Viaggio: in treno S.A. [email protected]

SABATO 14 - LOMBARDIAS_M - ITINERARIO TEMATICOAL DI LÀ DI BAGGIO: LA CAMPAGNA DI MILANOValutazione: facileS.A. Umberto/[email protected]

SABATO 14 - LOMBARDIATREK SOLO PER ACCOMPAGNATORI IN VAL CURONE Valutazione: medio

SABATO 14 / DOMENICA 15 - LOMBARDIAGIRO DEI 5 LAGHI E PIZZO DEI 3 SIGNORIValutazione: medio / impegnativoS.A. Riccardo / [email protected]

DOMENICA 15 - LOMBARDIAESPERIENZE IN CAMMINO: IL BIVIOValutazione: facile S.A. [email protected]@yahoo.it

DOMENICA 15 - LOMBARDIAMETEOTREK A CERNOBBIO E VILLA ERBAValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 15 - LOMBARDIARIFUGIO MURELLIValutazione: medioS.A. [email protected]

DOMENICA 15 - LOMBARDIATRAVERSATA DEL CORNO MEDALEValutazione: impegnativoS.A. Valentino / [email protected]

MERCOLEDÌ 18 - PIEMONTEPARCO CAPANNE DI MARCAROLOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 21 - LOMBARDIAS_M#02: IL SENTIERO DELLA MILANO POPOLAREValutazione: facileS.A. Gianni/[email protected]

SABATO 21 - LOMBARDIAVIA FRANCIGENA: PALESTRO-MORTARAValutazione: medioS.A. Giovanni [email protected]

SABATO 21 / DOMENICA 22 - LOMBARDIAPANORAMI DEL LAGO MAGGIOREValutazione: medioS.A. [email protected]

DOMENICA 22 - PIEMONTESACRA DI SAN MICHELEValutazione: facile/medioS.A. [email protected]

DOMENICA 22 - LOMBARDIAA SPASSO CON LA LORYUN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI(SI PAGA SOLO IL VIAGGIO)LE VIE D’ACQUA: MILANO-GESSATEValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 22 - LOMBARDIAMONTE BOLETTONEValutazione: facile / medioS.A. Giuseppe / [email protected]

DOMENICA 22 - LOMBARDIAMONTE MAGNODENOValutazione: medioS.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 25 - LOMBARDIAMONTE MEGNAASSO-MADONNA DEL GHISALLOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 28 / DOMENICA 29 - LIGURIASAN FRUTTUOSO CON IL FAIValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 29 - LOMBARDIAVAL TALEGGIOValutazione: medio / impegnativo S.A. [email protected]

DOMENICA 29 - LOMBARDIALUNGO LA VALLE DELL’OGLIOValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 29 - LOMBARDIAPARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIAValutazione: facileS.A. Valentino / [email protected]

GIUGNOTREK DEL WE E GIORNALIERI

GIUGNO - SETTIMANA 22 GIUGNO - SETTIMANA 23 GIUGNO - SETTIMANA 24 GIUGNO - SETTIMANA 25 GIUGNO - SETTIMANA 26

MERCOLEDÌ 1 - LOMBARDIARIFUGIO CALVI Valutazione: medio S.A. [email protected]

GIOVEDÌ 2 - LIGURIASENTIERI LIGURI, LA VIA DEL PURCHINValutazione: facile S.A. [email protected]

VENERDÌ 3 / DOMENICA 5 - LOMBARDIAPARCO DELL’AVETOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 4 - LOMBARDIAMULINI DI GURONEValutazione: facile S.A. Sonia /[email protected]

SABATO 4 / DOMENICA 5 - LIGURIACINQUE TERRE E ISOLA PALMARIAValutazione: medio S.A. Valentino / [email protected]

DOMENICA 5 - LOMBARDIAVAL BIANDINOValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 5 - LOMBARDIAA SPASSO CON LA LORY UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI(SI PAGA SOLO IL VIAGGIO)LE VIE D’ACQUA: GESSATE-PORTO D’ADDAValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 5 - VENETOVICENZA E IL PALLADIOValutazione: facile S.A. Pietro / [email protected]

DOMENICA 5 - LOMBARDIAMONTE SAN MARTINOValutazione: medio S.A. Giuseppe / [email protected]

MERCOLEDÌ 8 - LOMBARDIAVAL GEROLAValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 11 - LOMBARDIAS_M#03: IL SENTIERO DELLA RENOVATIO URBISValutazione: facileS.A. Gianluca/ [email protected]

SABATO 11 - LOMBARDIALE DIGHE DEL PANPERDUTOValutazione: facileS.A. Sonia /[email protected]

SABATO 11 - PIEMONTESPECIALE AVVENTURAPIZZO CAMINOValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 11 / DOMENICA 12 - LOMBARDIAVIA FRANCIGENA, MORTARA-PAVIAValutazione: medio S.A. Giovanni [email protected]

DOMENICA 12 - PIEMONTEANELLO DELLA VAL D’OTROValutazione: medioS.A. [email protected]

DOMENICA 12 - PIEMONTEMONTE CAMOSCIOValutazione: medio S.A. [email protected]

DOMENICA 12 - LOMBARDIALAGHI GEMELLIValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 15 - LOMBARDIACASCATE DELL’ACQUA FRAGGIAValutazione: facile S.A. [email protected]

LIGURIA - SABATO 18FORTI DI LEVANTE DI GENOVA Valutazione: facileS.A. [email protected]

SABATO 18 / DOMENICA 19 - VALLE D’AOSTARIFUGIO SELLAPARCO NAZIONALE GRAN PARADISOValutazione: medio / impegnativoS.A. Riccardo / [email protected]

DOMENICA 19 - LIGURIATRAVERSATA TORRIGLIA-BARGAGLISANT’ALBERTO Valutazione: medio S.A. [email protected]

DOMENICA 19 - LOMBARDIACOLLETTA DEI CORNIValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 19 - LOMBARDIASELVAGGIA VAL MERIAValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 22 - LOMBARDIATRAVERSATA BASSA DELLE GRIGNEDAI RESINELLIValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 25 - LOMBARDIAESPERIENZE IN CAMMINO: LA METAValutazione: facileS.A. [email protected]@yahoo.it

SABATO 25 - LOMBARDIAVILLA BOZZOLO CON IL FAIValutazione: facile S.A. [email protected]

SABATO 25 / DOMENICA 26 - LOMBARDIA MADESIMO, TREK E DANZEValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 25 / DOMENICA 26 - PIEMONTESPECIALE AVVENTURAMONTE MASSONEValutazione: impegnativo S.A. [email protected]

DOMENICA 26 - LOMBARDIALAGHI DEL PORCILE1 VIAGGIO 2 TREKValutazione: facile; medio / impegnativoS.A. in definizione

DOMENICA 26 - LOMBARDIAMONTISOLA Valutazione: medioS.A. Valentino / [email protected]

DOMENICA 26 - LOMBARDIAANELLO ZUCCONE CAMPELLIValutazione: medio / impegnativoViaggio: in treno e bus S.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 29 / GIOVEDÌ 30 - EMILIAPARCO DEI 100 LAGHIValutazione: medioS.A. [email protected]

LEGENDA

AUTO

AUTOBUS DI LINEA O RISERVATO

TRENO

FUNIVIA

BATTELLO

OGNI TITOLO UN COLORE, OGNI COLORE UN’ESPERIENZA

PENNE BIANCHE

SENTIERI_METROPOLITANI

LUGLIOTREK DEL WE E GIORNALIERI

LUGLIO - SETTIMANA 26 LUGLIO - SETTIMANA 27 LUGLIO - SETTIMANA 28 LUGLIO - SETTIMANA 29 LUGLIO - SETTIMANA 30

VENERDÌ 1 / DOMENICA 3 - PIEMONTEALPI MARITTIMEValutazione: medio / impegnativo S.A. [email protected]

SABATO 2 - LIGURIAANDAR PER CREUZEValutazione: facileS.A. [email protected]

SABATO 2 / DOMENICA 3 - PIEMONTESPECIALE AVVENTURASENTIERI DEL BALZALESKValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

DOMENICA 3 - PIEMONTELAGO GABIET E SENTIERI WALSERValutazione: facile / medioS.A. Riccardo / [email protected]

DOMENICA 3 - LOMBARDIAPIANI D’ERNA, CULMINE SAN PIETRO, MAGGIOValutazione: facile / medioS.A. Claudio / [email protected]

DOMENICA 3 - LOMBARDIALA VIA DEL LATTEValutazione: medioS.A. in definizione

MERCOLEDÌ 6 - LOMBARDIAVAL CODERA E TRACCIOLINOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 9 - LOMBARDIADIGA DEL GLENO Valutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 9 / DOMENICA 10 - LIGURIAPARCO NAZIONALE MONTE DI PORTOFINO SOTTO LE STELLEValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 9 / DOMENICA 10 - LOMBARDIALA VIA DEL BITTOValutazione: medioS.A. Andrea / [email protected]

DOMENICA 10 - SVIZZERAPASSO DEL LUCOMAGNOValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 10 - LOMBARDIAA SPASSO CON LA LORYUN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI(SI PAGA SOLO IL VIAGGIO)LE VIE D’ACQUA: ADDA INDUSTRIALEPOZZUOLO-CRESPI-TREZZOValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 10 - LOMBARDIANASCOSTA VAL DEI RATTIValutazione: impegnativoS.A. in definizione

MERCOLEDÌ 13 - LOMBARDIARIFUGIO ROSALBAValutazione: medio / Viaggio: in treno e bus S.A. [email protected]

SABATO 16 - PIEMONTESPECIALE AVVENTURAROCCE DEL GRIDONEValutazione: impegnativo S.A. [email protected]

SABATO 16 / DOMENICA 17 - VALLE D’AOSTAMONTE AVICValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

DOMENICA 17 - SVIZZERAALLE SORGENTI DEL TICINOValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 17 - LOMBARDIAMANTOVA E I FIOR DI LOTOValutazione: facileS.A. in definizione

DOMENICA 17 - LOMBARDIAALPE DELEGUACCIOValutazione: medioS.A. in definizione

MERCOLEDÌ 20 - LOMBARDIATRAVERSATA BOBBIO-ARTAVAGGIOValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 23 - LOMBARDIACAPPELLA SAVINAValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 23 / DOMENICA 24 - TRENTINOCIME DEL BRENTAValutazione: medio / impegnativoS.A. Valentino / [email protected]

SVIZZERA - DOMENICA 24PASSO DEL SEMPIONEValutazione: facile / medioS.A. Claudio / [email protected]

DOMENICA 24 - VALLE D’AOSTAPASSO SALEROTORKOGRESSONEY, CHAMPOLUCValutazione: medioS.A. in definizione

DOMENICA 24 - LOMBARDIALA VIA DEL PELLEGRINOValutazione: medio / impegnativo S.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 27 / GIOVEDÌ 28 - LOMBARDIAVIA DEL LATTEPREMANA-PIAN DELLE BETULLE Valutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 30 - LOMBARDIAVAL LESINA Valutazione: medioS.A. in definizione

SABATO 30 / DOMENICA 31- PIEMONTEOSPIZIO SOTTILE Valutazione: medioS.A. [email protected]

DOMENICA 31 - LOMBARDIAVAL DI MELLOValutazione: medioS.A. Valentino / [email protected]

DOMENICA 31 - LIGURIASENTIERO LIGURIA LA VIA DEL PELLEGRINOValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 31 - LOMBARDIAZUCCO DI SILEGGIOValutazione: impegnativoS.A. in definizione

AGOSTOTREK DEL WE E GIORNALIERI

AGOSTO - SETTIMANA 31 AGOSTO - SETTIMANA 32 AGOSTO - SETTIMANA 33 AGOSTO - SETTIMANA 34 AGOSTO - SETTIMANA 35

SABATO 6 - LOMBARDIAPOLENTATA AL CHIARO DI LUNAAI PIANI DI ARTAVAGGIOValutazione: facile / medio S.A. Riccardo / [email protected]

SABATO 6 / DOMENICA 7 - PIEMONTESPECIALE AVVENTURAALTA VAL GRANDE: PIZZO RAGNOValutazione: impegnativo S.A. [email protected]

DOMENICA 7 - LOMBARDIAGOLE DEL CARDINELLOValutazione: medio S.A. in definizioneS.A. [email protected]

LUNEDÌ 15 - LOMBARDIAPIANONI DEL FORMICOValutazione: facileS.A. in definizione

SABATO 20 / DOMENICA 21 - VALLE D’AOSTAMONTE EMILIUSValutazione: impegnativo+S.A. Riccardo / [email protected]

DOMENICA 21 - LIGURIABAIA DEI SARACENI CON BAGNOValutazione: facile / medioS.A. in definizione

DOMENICA 21 - LOMBARDIAVAL PERLANAValutazione: medioS.A. in definizione

SABATO 27 - LOMBARDIARIFUGIO ELISAValutazione: impegnativoS.A. in definizione

SABATO 27 / DOMENICA 28 - PIEMONTESOTTO LA GRANDE PARETE EST DEL MONTE ROSAValutazione: medioS.A. Maurizio / [email protected]

DOMENICA 28 - LOMBARDIACONSONNO, IL PAESE FANTASMAValutazione: facileS.A. Riccardo / [email protected]

DOMENICA 28 - LOMBARDIAPANORAMI DELLA GRIGNAValutazione: medio S.A. [email protected]

LOMBARDIA - MERCOLEDÌ 31TRAVERSATA PIANI D’ERNA RIFUGIO MONZESIValutazione: facile / medioS.A. in definizione

20122 Milanovia Santa Croce 2tel. 02 8372838 - 8375825 / fax 02 58103866da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - [email protected]

ANTEPRIMASETTEMBRESABATO 3 / DOMENICA 4 - PIEMONTEMONTE GIOVE UN 3000 PER SOGNARE Valutazione: impegnativoS.A. Claudio / [email protected]

DOMENICA 4 - LIGURIARISERVA BERGEGGI Valutazione: facileS.A. [email protected]

SABATO 13 - LOMBARDIAVAL DI TOGNOValutazione: medioS.A. in definizione

SABATO 13 / DOMENICA 14 - LOMBARDIAMONTE LEGNONEValutazione: impegnativoS.A. in definizione

SABATO 13 / LUNEDÌ 15 - SVIZZERATRENINO ROSSO DEL BERNINATREK ITINERANTE Valutazione: medio / impegnativoS.A. in definizione

DOMENICA 14 - LOMBARDIARONCO DELLE MONACHEUN BAGNO NEL LAGO MAGGIOREValutazione: facileS.A. in definizione

Io comprendo le ragioni dei contrari, ma mi schiero tra i favorevoli. Con-sapevole del fatto che si tratta di un’eccezione, mi sembra giusto offrire un’opportunità di cammino così bella. Certamente vi possono parteci-pare solo persone ben allenate e con piede ben fermo: si tratta di un’e-sperienza indimenticabile.

Le alte vie sono una delle grandi ricchezze del nostro territorio e dob-biamo ringraziare i francesi che per primi hanno iniziato a praticare questa modalità. Oggi anche in Italia c’è una rete impressionante di percorsi: solo tra Alpi e Appennini sarebbe possibile, partendo da La Spezia, arrivare a Trieste rimanendo costantemente in quota! In tutte le zone montuose si possono effettuare camminate di più giorni restando sempre immersi nella natura, a volte anche selvaggia. Spesso le uniche presenze di insediamenti umani sono rappresentate da malghe di pa-stori o da rifugi alpini e può succedere di fare un’intera settimana senza vedere automobili. Gli interessi storici e culturali sono inferiori rispetto al fondo valle, ma la ricchezza è nell’esclusivo rapporto con la natura e con i compagni di avventura. L’aria di montagna e le difficoltà rendono le persone più disponibili all’aiuto reciproco: se imparassimo a compor-tarci in città allo stesso modo che su un’alta via, forse vivremmo in un mondo migliore. Succede di sovente che nascano amicizie così profon-de da resistere anni.

Per affrontare queste esperienze di cammino è necessario essere ade-guatamente preparati e attrezzati. Cosa si deve mettere nello zaino pri-ma di partire? Anche in questo caso ci sono due scuole di pensiero. La prima: “viaggiate leggeri”. La seconda: “portatevi tutto”. Penso che sia necessario trovare l’equilibrio corretto tra l’esigenza di mettersi sulle spalle poco peso e quella di controllare la propria ansia all’idea di aver lasciato a casa cose indispensabili. Le cose indispensabili sono, a mio parere, le dotazioni di sicurezza e gli

SENTIERO ROMA, ALTA VIA DELLA VALTELLINARiccardo Cerastico

Questa alta via rappresenta un sogno, una meta da raggiungere per molti escursionisti. Quest’anno la sezione lombarda la ripropone dopo un periodo di assenza: è stato argomento di discussione se inserirla o meno in pro-gramma. I favorevoli sostengono che si tratti di uno dei più bei percorsi delle Alpi e che bisogna offrire ai soci più esperti la possibilità di cimentarsi anche su un percorso così difficile. I contrari pensano che sia un po’ troppo difficile e che sia meglio proporre escursioni accessibili a tutti.

LOMBARDIASENTIERO ROMATrek itinerante di 5 giorni da sabato 9 luglio Valutazione: impegnativo +Viaggio con mezzi pubbliciPernottamento in rifugioSocio accompagnatore: Riccardo Cerastico

indumenti per proteggersi dal freddo. Scarponi adeguati, bastoncini, nel caso di attraversamento di grandi nevai i ramponi, anche quelli piccoli o con aggancio rapido e, se si affrontano zone di facile arrampicata, im-bracatura e casco. Queste ultime attrezzature vengono richieste molto di rado: le alte vie che abitualmente percorre Trekking Italia si svilup-pano su sentieri più facili. La prima dotazione di sicurezza però non si mette nello zaino ma sta nella nostra testa: serenità, concentrazione e senso dei propri limiti. Indumenti caldi e impermeabili ci devono esse-re, anche se siamo in luglio e splende il sole: se si raggiungono quote superiori ai 2500 metri un improvviso cambio del meteo o temperature notturne rigide devono essere messe in conto. Quando il vostro zaino sarà pronto, salite su una bilancia prima senza e poi indossandolo. Se la differenza è superiore a dieci kg dovete alleggerire: quel peso tende a sbilanciare il camminatore e una zona scoscesa diventerebbe proble-matica. Si tratta chiaramente di un’indicazione generica: contano anche la stazza e la forza del trekker.

Siamo quasi pronti per affrontare quattro incantevoli giorni sulle Alpi lombarde!

MILANO trekkingitalia.org 21

ITINERARI

22 trekkingitalia.org MILANO

La Val d’Ossola, estrema punta del Piemonte verso la Svizzera, ha una schietta e silenziosa bellezza. L’Ossola è una terra stupenda che può soddisfare sia l’escursionista appassionato della natura che l’alpinista amante delle altezze vertiginose: Ed è proprio con l’alpini-smo che ho imparato a conoscerla, arrampicandomi sulle sue pareti, sciando sui suoi ghiacciai, camminando con le ciaspole nel fitto dei suoi boschi.Sin da bambino, con mio padre e in ogni stagione, ho percorso l’Osso-la e i suoi sentieri che portavano all’attacco delle pareti, ho dormito sotto coperte di foglie nei suoi boschi, bevuto il latte appena munto sugli alpeggi, superato creste e vallate, fatto bagni gelati nei suoi la-ghetti di montagna o nei torrenti. Per arrivare in Ossola prendevo il traghetto da Laveno a Intra: da ra-gazzino ci arrivavo in bici, poi in motorino, in auto e ultimamente, con i soci di Trekking Italia, anche con i mezzi pubblici. Ma ogni volta che passo sotto i Corni di Nibbio il mio cuore cambia il suo pulsare: non è più un battito meccanico che varia con l’intensità del movimento. Il suo battito è legato all’emozione, ai ricordi, al sogno di una nuova avventura. La vista delle pareti della Val Grande, sul versante osso-

lano, ha sempre esercitato su di me una forza di gravità inversa, una spinta verso l’alto, verso le cime, verso i versanti impervi.La Val Grande! Come potevo rimanere insensibile al fascino della sua natura, della più grande area selvaggia d’Europa? Con i suoi silenzi e le sue meraviglie è stata per me una fucina di sogni, di idee, di incredi-bili scoperte. Una notte passata all’Arca, nel cuore di quel parco, vale un’enormità, e conservo il ricordo di sentieri inesistenti, dei guadi, dei passaggi esposti appesi ad un filo da bucato, degli incontri con i suoi abitanti, degli animali, delle storie del suo passato.

Ma l’Ossola non è solo la Val Grande. Questo luogo nasconde tesori vari e pittoreschi: altre valli, altopiani, laghi, cime e ghiacciai. È famosa per le sue rocce e per i minerali, per l’oro un tempo estratto dalle miniere e per le acque minerali, per l’orgoglio di un passato ricco di storia e per la passione per le attività tradizionali, le feste e i cibi genuini. Il parco Veglia Devero, ad esempio - e ammetto di essere poco obietti-vo - è per me il posto più bello delle Alpi: è come una seconda casa! La prima volta che ci sono stato ero dentro uno zaino sulle spalle di papà. Ho scalato le sue pareti da ragazzo, ho percorso tutti i sentieri e quan-

NEL CUORE DELLA MIA VAL D’OSSOLAESTREMA PUNTA DEL PIEMONTE VERSO LA SVIZZERAEnrico Ferrari

1996 - 2016: venti anni che sono un socio accompagnatore di Trekking Italia. Sta arrivando una nuova esta-te e con lei la mia voglia di camminare, di guardare, di sentire la montagna. Ho accompagnato tanti trek, in questi 20 anni, ma c’è un posto in particolare dove il mio cuore mi porta spesso: l’Ossola, il mio parco giochi.

ITINERARI

MILANO trekkingitalia.org 23

PROPOSTE IN PROGRAMMA

LOMBARDIA - PANORAMI DEL LAGO MAGGIORE: 21/22 maggio - Valutazione: medioPIEMONTE - PIZZO CAMINO: 11 giugno - Valutazione: impegnativoPIEMONTE - MONTE MASSONE: 25/26 giugno - Valutazione: impegnativoPIEMONTE - SENTIERI DEL BALZALESK: 2/3 luglio - Valutazione: impegnativoPIEMONTE - ROCCE DEL GRIDONE: 16 luglio - Valutazione: impegnativoPIEMONTE - ALTA VAL GRANDE, Pizzo Ragno: 6/7 agosto - Valutazione: impegnativoPIEMONTE - SULLE ALPI LEPONTINE: Trek itinerante di 10 giorni da sabato 23 luglio - Valutazione: impegnativo Viaggio con mezzi pubbliciPernottamento in rifugioSocio accompagnatore: Enrico Ferrari

do mi sono sposato ho trascorso una fantastica luna di miele in una baita. Era il 1979 e in quei tempi d’inverno ci si arrivava solo in funivia e solo la domenica: così, quella domenica sera, scesi tutti a valle, io e Lorella siamo rimasti soli nella piana: una settimana indimenticabile!

La Val d’Ossola, formata dal bacino idrografico del fiume Toce, ha poi sette valli laterali, ognuna con la sua storia e il suo fascino. Vi trovia-mo la Val Anzasca, che termina nella Walser Macugnaga, dove incom-be l’himalayana parete est del Monte Rosa, la più alta delle Alpi. La Val Antrona, ricca di acqua, stretta e montuosa, ha una piccola curio-sità nel paese di Viganella: qui, data la scarsa insolazione nei mesi invernali, è stato sviluppato un progetto molto interessante che ha permesso l’installazione di uno specchio sul monte antistante: a circa 870 metri di distanza, 480 di dislivello e con una grandezza di ben 40 m², riflette il sole nella piazza del paese dando luce per pa-recchie ore al giorno. La Val Bognanco era un tempo famosa per le sue acque termali: proprio l’acqua di Bognanco fu la prima in Italia dal 1928 ad essere imbottigliata con procedimento completamente automatizzato. C’è poi la Val Divedro, porta d’accesso alla vicina Sviz-zera, attraverso il passo del Sempione: oggi è percorribile a piedi con il rinnovato Sentiero Stockalper. La Val Antigorio, che, oltre a portare all’Alpe Devero, continua verso nord con il nome di Val Formazza, è interamente percorsa dal fiume Toce, che vi si immette con la sua famosa cascata e che nasconde angoli suggestivi e misteriosi, come gli orridi di Uriezzo. C’è la Val Isorno, stretta e incassata, con pochi paesi, che ha il più alto campanile dell’Ossola a Montecrestese. E per finire c’è la Val Vigezzo: quante storie in questa valle, con i suoi famo-si spazzacamini e i suoi numerosi pittori!

È in questo contesto che, la prossima estate, ho voluto rendere omaggio alle mie montagne, promuovendo dei trek solo nel suo terri-torio per soddisfare il mio desiderio di accompagnarvi verso orizzonti meno angusti, in un’aria più libera e pulita. Accompagnarvi non sol-tanto in un’avventura che percorre un sentiero sconosciuto o vi per-mette di sperimentarvi su crinali difficili, nella tensione di raggiunge-re la meta e con essa il meritato relax, ma verso una vera “avventura” che stimoli una sorta di nomadismo e di vagabondaggio mentali che producano, come contropartita, la ricostruzione di un equilibrio più sereno con se stessi, con gli altri e con la natura. Qui l’espressione di energie psichiche e spirituali normalmente represse, l’effusione romantica e contemplativa, la violazione e insieme il recupero della propria intimità più profonda - pensiamo ai rifugi di montagna! - si co-

stituiscono come l’anima dell’esperienza del trekking.Così il camminare insieme ad altri diventerà una sorta di autoeduca-zione al guardarsi dentro, al guardar fuori, al vedere finalmente ciò che solo l’emozione di un panorama spettacolare, di un’intesa pro-fonda coi compagni di viaggio, di una sintonia tra la fisicità dello sfor-zo, della materialità degli imprevisti, della spiritualità del pensiero che si libera passo dopo passo, ci può comunicare.

In questo quadrimestrale abbiamo cercato di organizzare per voi le occasioni che ci sembravano più adatte per farvi vivere questo gene-re di avventura. Abbiamo sperimentato e selezionato percorsi, sen-tieri, visioni che, seppure nel breve volgere di un week-end, potesse-ro consentirvi di sperimentarvi nella situazione a voi più consona: dai trek più impegnativi, per chi desidera unire lo sforzo fisico e un mini-mo di rischio, alla sensazione di libertà connaturata al trekking, alle camminate notturne dove sono più intense le fragranze del bosco o della macchia, alle esperienze di bivacco, col fuoco, il vino, le risate e le confidenze. E infine le “tranquille passeggiate” con un passo medi-tativo e insieme foriero di possibili nuove conoscenze.

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Nell’immagine sopra, le ombre del tramonto, che risalgono l’impo-nente muraglia del Sass dla Crusc, evocano la fantastica “tessitura” delle Dolomiti dei gnomi Salvani per non immalinconire la principessa venuta dalla Luna in sposa al principe. Così la leggenda dei Monti Pal-lidi di Karl Felix Wolff. Il cuore del “C’era una volta...” abita qui. La Saga dei Fanes: un mosaico di eventi fantastici raccolti in “Dolomitesagen” all’esordio del Novecento dall’etnografo Wolff, grazie ai racconti d’u-na anziana valligiana e, da adulto, intervistando i vecchi montanari ladini sulle antiche fiabe popolate da re, principi, principesse, fate, gnomi, streghe e mostri della tradizione orale.

La storia locale fa riferimento a una tribù che tra il XVI-XIII sec. a.C. vive di caccia e abita nelle grotte degli altipiani di Senes e Fanes. In quel tem-po dal valico di San Candido sopraggiungono le prime ondate d’invaso-ri che costringono la tribù dei Fanes a rifugiarsi negli anfratti e grotte della montagna. I Fanes occupano così il lunare e omonimo altopiano costruendo un solido rifugio nelle Conturines. Si instaura cosi una forma di monarchia ereditaria che trae la sua sacralità dall’alleanza simbolica con la marmotta (incarnata dalla principessa Dolasilla) e, in seguito, con l’avvoltoio (il fratello principe erditario). La rivalità che ne segue porterà ad armare Dolasilla con l’infallibile arco dalle frecce d’argento. ...C’era una volta un feroce drago che viveva sul Sasso della Croce e che terrorizzava le genti della val Badia. Ma ecco che un giorno un possente

cavaliere di nome Gran Bracun comparve nelle valli di Marebbe deciso a uccidere il mostro. E cosi, il cavaliere, risalita la val Medesc, raggiun-se la grotta. Attese l’uscita del drago e, teso l’arco, scagliò la freccia dritta al cuore che fece stramazzare al suolo con urla terrificanti il ter-ribile mostro.

“Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre” ci ricorda lo stori-co Sallustio. Così Dolasillas e la corte di nani, la si può incontrare all’Alpe Fanes con la bionda chioma, il lucente corsetto stellato, la vaporosa gonna, l’arco in spalla e le 13 frecce d’argento nel canestro. Alla for-cella Travenanzes, sopra il Passo Falzarego (Falza-rego = Falso-re) è imprigionato per sempre nella roccia, per aver tradito il suo popolo, il malvagio re dei Fanes. Nei pressi del rifugio Lavarella, invece, un luogo caro a Dolasilla, l’anfiteatro naturale roccioso rappresentato dal “parla-mento delle marmotte”.

Facile farsi contagiare dalle suggestioni delle leggende della memoria ladina e dell’enigmatico mondo fiabesco. Sollecita il cammino annun-ciato e, ci piace pensare, meglio preparati rispetto ai frammenti orali della Saga dei Fanes. Scarponi ai piedi scendiamo dall’autobus in val Badia che ci scodella al principio dell’itinerario. Un percorso di 60 km con altimetria di 3.500 m salita, 3.300 m discesa e che cammina cir-colare attorno al gigantesco atollo dolomitico costituito dal Sass dla Crusc-Conturines.

IL REGNO DEI FANESRoberto Monguzzi

Le Dolomiti: crode e cime celebrate da poeti, scrittori, alpinisti e naturalisti son state inserite per “bellezza e unicità paesaggistica” nel Patrimonio dell’Unesco. Fra queste le lunari Dolomiti del Parco Fanes-Senes-Braies, legate alle leggende dei Monti Pallidi, con i grandiosi panorami del Sass dla Crusc: luoghi segnati da muraglie rocciose, valloni detritici, praterie alpine, altipiani calcarei che cadono nei silenzi contemplativi.

“Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre”(Sallustio, Degli dei e del mondo)

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— GIORNO 1Pederoa-Pra d’Armantera-Rifugio Santa Croce. L’auspicio d’un avvio decoroso si dissolve presto con le suole penzolanti dagli scarponi dell’incredula Sonia. Fasciate le malmesse pedule con il cerotto-te-lato si riprende il cammino passando accanto alla sorgente termale di Al Bagn dove inizia il sentiero che risale il bosco. Usciti dalla fitta pineta l’itinerario attraversa i ricchi pascoli d’Armentara e dove im-provviso appare l’imponente Sass dla Crusc. Guadagnata quota affio-rano le cime dei monti: Gardenaccia, Sass di Putia, Odle, Sassongher, Sella... Risalito un dosso erboso ecco il campanile della chiesa di San-ta Croce ai piedi della spettacolare Croda della Croce. La leggenda narra che il santuario fu fatto erigere dal conte Volkhold di S. Lorenzo Sebato. La chiesa attuale fu consacrata nel 1484 dal vescovo di Bri-xen. Nel 1650 fu collocata la statua di “Gesù che porta la croce”. Al tramonto il luogo è contemplativo con le pareti del Sasso della Croce che avvampano rossastre.

— GIORNO 2Rifugio S. Croce-Forcella dla Crusc-Rifugio. La luce del mattino illu-mina la Marmolada con i riflessi del ghiacciaio sommitale: buon au-gurio per l’impegnativa giornata di cammino. Il sentiero fra balzi di roccia, pini mughi, ghiaioni e cenge (corde fisse), raggiunge l’altopia-no del massiccio della Croda della Croce. Dalla forcella spettacolare il catino roccioso del gruppo Fanes e chiuso dall’anfiteatro lunare dove torreggiano le cime Cavallo e i Sassi Nove e Dieci. A ridosso di quest’ultima, nel deserto di pietra, si trova un isolato castello di roc-cia (Ciastel) con i resti d’una possente cinta muraria con 60 metri di diametro e leggibile per 50 metri di lunghezza. Un insediamento prei-storico scoperto dall’archeologo G. Innerebner che accredita la tradi-zione del regno dei Fanes e Salvanes. Si segue la traccia che saltella fra rocce montonate e fazzoletti prativi alla forcella de Medesc: qui si apre lo spettacolare omonimo vallone con detriti di frana, ghiaio-ni e rocce scomposte che ospitano il sentiero e che giunge a valle celandosi nella boscaglia di mughi. I prati di Medes, tra pini e larici, accompagnano alla quiete alpestre dell’ospizio.

— GIORNO 3Rifugio S. Croce-Passo Sant’Antonio-Alpe Fanes. Aggirata a nord la possente muraglia del Sass dla Crusc, affrontiamo l’assolato Vallon di Fanes dove gli scarponi semi-affondano nel ghiaione. Il caldo sole, esaltato dall’ambiente lunare, rende la salita lenta e faticosa (non così per Tiziano, maratoneta, che guadagna di buon passo il valico, schiaccia un pisolo e, ridestato, ridiscende in aiuto). Dopo la meritata sosta, affrontiamo l’avvincente discesa nella “valle sospesa” che cul-mina al gradone glaciale della Costaccia con aerea veduta sul Vallon di Rudo, serrato dalla Forca di Fers e dal dirimpettaio Ciastel Bancda-le. L’articolato sistema di altipiani delle alpi Fanes e Senes è movi-mentato da dossi rocciosi, gradinate calcaree, serpeggianti torrenti, minuscoli laghi alpini e ampi pascoli. La sosta indugia nell’incanto dell’Alpe Fanes Piccola con la verde prateria, solcata dalle acque cri-stalline del rio e il lago dove s’abbevera il pascolo e si specchiano le vanitose crode dolomitiche. Un breve tratto di sentiero ed eccoci al leggendario lago del Limo: ormai prossimi all’arrivo di tappa e inco-raggiati da Cristina, ci concediamo un rigenerante bagno di gruppo.

— GIORNO 4Alpe Fanes G.-Vallon Bianco-Monte Cavallo. Attorno alla malga, le sor-genti del rio Fanes che zigzaga nell’ampio pianoro prativo e dove pa-scolano in libertà mucche e cavalli. Attraversato il bucolico ambiente, si risale il brecciato militare fra affioramenti rocciosi, disordinati cem-bri e macchie erbose. Raggiunto il bivio ai piedi delle crode della Furcia Rossa, pieghiamo verso l’inospitale Vallon Bianco, caratterizzato dalla

lucente pietraia. Spettacolare affaccio alle forcelle Castello e Casa-le sulla Val Travenanzes e Tofane. Ancora un balzo e raggiungiamo il superbo belvedere del monte Cavallo con vedute sui maggiori gruppi dolomitici. Il ritorno in discesa con i propri ritmi (alcuni s’affrettano a raggiungere il rio Fanes per un tonificante pediluvio) invita alla rifles-sione sulla bellezza del luogo e si comprendono i valori scenografici del “paesaggio dolomitico”: i caratteri chiave del dettato Unesco.

— GIORNO 5Alpe Fanes G.-Col dla Locia-San Cassiano. Inaspettata partenza tardi-va perché i tuoni del temporale di ieri sera han fatto fuggire Lindàro-sa... e così s’è dovuto attendere il ritorno della mucca latterina per la colazione del mattino. Percorriamo un tratto dell’Alta Via Classica che passeggia tra i pascoli di fondovalle, chiusi da un lato dal trio Campe-strin-Cavallo-Fanes e, dall’altro, dal severo Piz Conturines. Al bivio ci separiamo dall’AV-1 e proseguiamo sul sentiero principale che arriva al Col dla Locia. Osservato il panorama e stretti i lacci degli scarponi, affrontiamo la lunga discesa con ripidi gradoni della selvaggia forra Gardera. Approdo alla Capanna Alpina per un caffè e, seguendo la pe-donale di valle, concludiamo a San Cassiano dove riappare con gran soddisfazione la grande muraglia rocciosa del mitico Sass dla Crusc.

“Le Dolomiti non son sempre state montagne - ci ricordano gli stu-diosi - e nel Permiano erano una pianura solcata da fiumi. Nel Triassi-co un ampio mare tropicale punteggiato da atolli e qualche vulcano. Quando si formò l’Oceano Atlantico tutta l’area sprofondò! Poi l’Africa ruotò verso l’Europa e si formarono le Alpi, e le Dolomiti emersero così dal mare”. Fantastico! Un processo fantastico che si marita con la genesi leggendaria dei Monti Pallidi e che farà dire all’esteta Le Cor-busier: “les plus belles constructions du monde!”.

TRENTINO ALTO-ADIGEIL REGNO DEI FANESIn cammino nel Parco naturale Fanes-Senes-Braies, legato alle leggende dei Monti Pallidi con i grandiosi panorami del Sasso della Croce: ampi sol-chi vallivi, lunari altipiani, laghetti e praterie alpine. Trek itinerante di 5 giorni da mercoledì 6 luglioItinerario: Pederoa, Ospizio Santa Croce, Sass dla Crusc, Valico di San An-tonio, Alpe Fanes, Vallon Bianco, Monte Cavallo, San CassianoValutazione: medio-impegnativo (brevi tratti con corde fisse)Viaggio in treno e pullman di lineaPernottamento in rifugioSocio accompagnatore: Roberto Monguzzi

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Ho percorso più volte i sentieri di queste Isole: a Lussino come partecipan-te e negli ultimi anni come accompagnatrice. Mi piace viaggiare e scoprire luoghi diversi, ma a Krk e a Rab, anche senza gruppo, ogni tanto ritorno: l’attrazione dei loro profumi è troppo forte! Lussino, l’isola per tutte le stagioni, è senza dubbio la più frequentata: è la più verde, ricoperta da macchia mediterranea e da pinete, con un microcli-ma salubre. Dai tempi degli Asburgo venne riconosciuta stazione climatica.Nella stagione invernale è possibile fare delle escursioni al riparo dalla bora e, costretti dalla brevità delle giornate ad un rientro anticipato in al-bergo, approfittare degli spazi di relax che la struttura offre. Nella stagio-ne estiva l’ombra dei lecci permette di camminare al riparo dal sole e c’è sempre una baia in cui sostare per uno splendido bagno: i fondali sabbiosi e l’acqua cristallina non fanno invidiare i Caraibi!I percorsi, quasi privi di dislivelli, si snodano lungo il promontorio. Si co-steggia la turistica baia di Cikat e si sale al Monte Baston, da qui si comin-cia a percepire la complessa geografia del luogo.Attraversando i borghi di Mali e Veli Losinj con le case colorate che fanno da cornice ai porticcioli, si sente ancora nell’aria il respiro dei capitani di vascello che al rientro dai loro viaggi portavano con sé opere notevoli: una di queste è un dipinto del Vivarini, custodito nella chiesa di Lussingrande.Di baia in baia si percorre tutto il periplo della penisola tra macchia medi-terranea, muretti a secco e ampi scorci sul mare. La possibilità di gustare un piatto di calamari alla griglia non manca.Ma per me l’escursione più attesa è quella che raggiunge i circa 600 metri della vetta del monte Osor. La traversata parte da Nerezine e il panorama

che si presenta, giunti alla chiesetta di San Nicola, non mi ha ancora sa-ziato. Sotto di noi è un susseguirsi di insenature mentre di fronte, tra le tante isole minori, spiccano Unije, la più lontana e selvaggia e Susak, l’iso-la di sabbia fossile: le sue stradine ricordano le vie cave e, all’interno della chiesa dell’abitato, un crocifisso del XII secolo, venuto dal mare, si mostra in tutta la sua grandezza. Infine appare Ilovik, la più ridente.Inizia poi la discesa verso il piccolo rifugio, dove è impossibile resistere alla fagiolata, piatto tipico non propriamente estivo ma che ridà la carica. Raggiunta la storica Osor, si assiste all’apertura del ponte che collega le isole di Cherso e Lussino, ora separate da un taglio fatto anticamente dai Romani.La sera, al rientro dalle escursioni, ci attende la cucina semplice a base di piatti locali, prevalentemente di terra, preparati dal proprietario della pen-sione che ci ospita.Krk, l’isola aurea, così definita fin dall’antichità per le sue bellezze, è for-se quella che prediligo. Ho percorso più volte la sua fitta rete di sentieri accompagnata da Loredana. Quello che più mi affascina sono le sue tinte pastello, il bianco abbagliante della roccia calcarea che a volte, specchian-dosi nel mare, lo colora di rosa.Una parte dell’isola è ricoperta dal verde, ma la più caratteristica è quella aspra che racchiude anche il vallone di Baska: è impressionante il contra-sto della fascia boscosa che ricopre le pendici con quella lunare delle sue alture: quasi sempre, alzando lo sguardo verso il cielo, ho visto i grifoni volteggiare sopra di noi. Al ritorno si raggiunge la chiesetta romanica di Santa Lucia nei cui pressi è stata ritrovata la lapide di Baska, documento

ISOLE DELLA CROAZIACHE MERAVIGLIA!Luisa Mambretti

Un arcipelago di 1.000 isole e più se si contano scogli e isolotti: un regalo che lo scioglimento dei ghiacciai,avvenuto circa 12.000 anni fa, ci ha fatto. L’acqua, insinuandosi nelle vallate, ha trasformato le cime delle montagne in iso-le e secche di sabbia. Situate nell’arcipelago settentrionale, Krk, Cherso, Lussino e Rab sono facilmente raggiun-gibili in treno fino a Trieste per poi proseguire con un minibus.

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linguistico importante per i croati scritto in caratteri glagolitici.La geometria dei muretti a secco è una caratteristica forte dell’isola: co-struiti per delimitare le proprietà e per riparare dal vento i piccoli lembi di terra coltivabili strappati alla pietraia, evocano antichi siti megalitici. Dall’alto la vista spazia sulle altre isole e tra saliscendi si raggiungono le baie sottostanti.A Vbrnik, antico borgo arroccato su uno sperone che si affaccia sul mare, ci si arriva camminando nel verde: qui si coltiva la vite. Perdersi nelle sue tortuose viuzze e degustare un bicchiere di vino in compagnia è un im-menso piacere! La giornata può così terminare con la visita alla cittadina fortificata di Krk ricca di monumenti storici.Ma una delle mete che mi attirano di più sono le Baie di Mala e Vela Luka, due profonde insenature che assumono il colore delle lagune glaciali.Rab, la bella dell’Adriatico: così fu definita agli inizi del secolo scorso dai suoi primi visitatori. Nonostante la sua originalità mi è apparsa come una sintesi tra Lussino e Krk.È piacevole percorrere i vicoli dell’antico capoluogo delimitato da mura e da un bellissimo parco. E sono molteplici le occasioni per interessanti escursioni lungo i sentieri del bosco Dundo circondato da calette. Partire dall’antichissima chiesa di San Pietro per raggiungere l’altopiano Fruga, punteggiato da giganteschi lecci e caratterizzato da fenomeni erosivi. Da qui, proseguire sulla cosiddetta “via romana” fino all’apparire della peniso-la di Lopar e di Krk per terminare poi sulla spiaggia di S. Marino.Inoltre è facile raggiungere Kameniak, il punto più alto dell’isola, aspro e inospitale da cui si domina la terraferma. Camminare a saliscendi lungo le baie della Penisola di Lopar, immersi nella macchia mediterranea, è un’e-sperienza emozionante: qui si percepisce tutta la fragilità di questo ter-ritorio, osservando le strane formazioni a fungo, frutto dell’erosione, per raggiungere poi Sahara, la profonda baia con le sue dune di sabbia.Spesso, ricordando questi luoghi, il mio pensiero va a Domenico e a Lau-ra che oggi non ci sono più. Domenico, che per anni si è fatto carico della spedizione dei cataloghi della Trekking a tutti i soci, insieme a Loredana ha esplorato i sentieri di queste isole per poi accompagnare, sempre con lei, centinaia di partecipanti. Lo vedo ancora in fondo al gruppo in paziente attesa di chi, non ancora sazio di scatti fotografici, si attardava. E in quei luoghi penso sovente a Laura, una nostra accompagnatrice che, come me, amava anche essere accompagnata. Non posso dimenticare i momenti in cui, affiancandomi sul sentiero e guardandomi, sussurrava... “che meraviglia”!

ISOLA DI RABTrek residenziale di 8 giorni da sabato 28 maggioValutazione: facile

ISOLA DI LUSSINOTrek residenziale di 8 giorni,

dal 18 al 25 giugno, dal 24 al 31 luglio,dal 31 luglio al 7 agosto, dal 7 al 14 agosto, dal 14 al 21 agosto,

Valutazione: facile

SELVAGGE ISOLE DEL QUARNARO: UNIJE, SUSAK E ILOVIKTrek residenziale di 8 giorni da sabato 17 settembre Valutazione: facileViaggio in treno e pulmino riservatoPernottamento in hotel

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Il South West Coast Path si snoda per 1.014 chilometri lungo le coste sud occidentali dell’Inghilterra, da Mi-nehead nel Somerset fino alla Contea di Devon per raggiungere la mitica Cornovaglia di Re Artù: sfiora i suoi villaggi di pescatori nei tramonti velati dalle umide brume che anticipano i cieli notturni di stelle nascenti dal mare.

CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE“South West Coast Path - National Trail” Alberto Del Re

Un tempo era il sentiero dei doganieri che tra faro e faro vigilavano sugli approdi dei contrabbandieri. Oggi è un susseguirsi di forti emo-zioni scandite dal variare della luce che accende di verde le ripide scogliere e sbianca lo spumeggiare del mare che si infrange nelle loro sinuose calette. Così ci appare la tiepida “riviera inglese”, mitigata dalla Corrente del Golfo. Eriche viola e fiori di campo arancioni fanno da sponda, col giallo intenso delle ginestre, al lento cammino. Sopra volteggiano a coppie i gabbiani a contendere i nidi a strapiombo degli uccelli che migreranno. Il vento è fresco e leggero, ma a volte bizzar-ro: può sollevarsi animoso tra improvvisi e fugaci scrosci di pioggia. Poi, repentino, riappare il sole a far luccicare le cupe e nere pietraie. Una storia geologica che tiene insieme un grande mare emerso tra affioramenti granitici antichi e giovani strati arenari. Qui l’uomo si è insediato nei millenni ad estrarre il rame e lo stagno fusi nel bronzo delle legioni dell’Impero Romano. Le miniere furono chiuse sul finire del 900 e la migliore gioventù espatriò. Rimangono non solo leggen-de ma anche ricordi legati a un laborioso passato.

— GIORNO 1Dopo aver raggiunto Londra in aereo si prosegue il viaggio con il treno verso Newquay dove inizia il percorso del South West Coast Path.Newqway, villaggio di pescatori di granchi e sardine e di cavatori di argilla fino alla seconda metà dell’800, con l’arrivo dei primi treni pas-seggeri, diventa una delle più famose cittadine balneari per le sue

numerosissime spiagge sabbiose, oggi frequentate anche dagli ap-passionati di surf. Caratteristici i pub e i locali notturni che offrono musica dal vivo.

— GIORNO 2Trek: Newquay - Kelsey Head - Holywell - Perranporth Sviluppo: 20 km - Media tappa: 6 oreLungo il limitare del mare si incomincia ad assaporare l’aria carica di salsedine portata dai venti dell’ovest. Occorrerà attendere la bassa marea per guadare un tratto del fiume Gannel. Il percorso continua su alte falesie fino a raggiungere un’immensa striscia di dune sabbio-se: un’oasi preziosa per piante rare e per una ricca avifauna. Perran-porth, un tempo villaggio minerario, appare in lontananza adagiato su una dolce collina.

— GIORNO 3Trek: Perranporth - Saint Agnes Head - Porthtowan - PortreathSviluppo: 22 km - Media tappa: 7 oreIl sentiero diventa molto selvaggio e panoramico. Le onde del mare si abbattono sulle scogliere frastagliate delle falesie cesellate dal vento. Qui nidificano le chiassose colonie dei gabbiani reali in compe-tizione con le urie e le gazze marine. Immense brughiere, macchiate dalle eriche in fiore, si estendono lungo i perimetri marroni e color ocra dei campi arati e falciati. Si giunge al piccolo e accogliente villag-

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gio di Portreath: dal suo strettissimo porto partivano per il Galles le imbarcazioni cariche di rame per ritornare poi colme di carbone.

— GIORNO 4Trek: Portreath - Godrevy Point - Gwithian Towans - Hayle Sviluppo: 21 km - Media tappa: 6 ore Il cammino procede tra pascoli e distese di ginestre. La vista, dall’alto, continua a spaziare su una miriade di rocce affioranti che invadono le morbide sabbie durante la bassa marea. Slanciato, al largo, verso il suo faro, il promontorio di Godrevy appare nella sua preistorica bel-lezza: antichissimo lascito di arenarie sedimentarie, oggi è dimora di rare farfalle e cormorani. Superata la riserva naturale di Gwithian, ricca di stagni e di erbe alte, si entra in un ampio estuario che ospita la cittadina di Hayle. Le scorie della fusione del rame, mescolate negli scuri mattoni degli edifici, testimoniano il suo fiorente passato.

— GIORNO 5Trek: Saint Ives - Zennor Head - Porthmeor Point - Pendeen Watch Sviluppo: 24 km - Media tappa: 7 ore La mattinata inizia negli ateliers delle strette stradine di Saint Ives, un famoso e pittoresco villaggio di pescatori che ha sempre attratto per ispirarsi artisti da tutti i paesi. Ben presto il paesaggio diventa di un’asprezza impressionante: possenti graniti a forma di lingue che si gettano tra i flutti di un blu cobalto, grandi dita di pietra protese al cielo e spezzate dal vento, cuspidi piramidali mozzate dall’erosione. È mare possente di leggendari naufragi di marinai scomparsi al tramon-to nel canto ammaliante delle sirene.

— GIORNO 6Trek: Pendeen Watch - Bottalack Mine - Cape Cornwall - Land’s End Sviluppo: 18 km - Media tappa: 6 ore La visita alla miniera di Geevor è imperdibile per comprendere la vita dura degli abitanti di questa parte di Cornovaglia che scendevano in pozzi profondi sotto il livello del mare per scavare i filoni di stagno e di rame posti in verticale. È un’introduzione al paesaggio archeologico e minerario che seguirà tra turrite ciminiere a strapiombo sul mare. Il cam-mino procede lento e rilassato fino a Cape Cornwall: è qui che avviene l’impercettibile incontro delle acque della Manica con il Mare d’Irlanda.

— GIORNO 7Trek: Land’s End - Porthcurno - Lamorna - MouseholeSviluppo: 19 km - Media tappa: 7 ore Sulle rumorose scogliere di Land’s End i falchi pellegrini roteano in cielo in cerca di prede e guidano l’occhio verso il lontano faro di Longships, custode di rotte di grandi navi e vascelli nel tratto più tur-bolento di queste acque insidiose, passaggio obbligato anche di molti cetacei intenti a migrare. Il Teatro di Minack, scavato nella roccia, at-tende i suoi attori tra le quinte di sfolgoranti tramonti. Da qui gli ultimi passi verso il porticciolo di Mousehole dove le mani si stringono da-vanti al giallo schiumare del sidro!

— GIORNO 8La bella cittadina di Penzance con le sue regolari abitazioni a schiera di epoca georgiana è famosa per il suo clima mite e salubre. I suoi pic-coli parchi e i giardini sono ricchi di camelie, rododendri e magnolie. Molto vivaci e animate sono le strade che dal centro portano verso il porto e il lungomare. L’isolotto di Saint Michael’s Mount è raggiun-gibile dalla vastissima spiaggia che emerge durante la bassa marea. L’abbazia benedettina, dedicata al santo a cui sono devoti i pescatori, riporta alla memoria Mont Saint Michel in terra di Francia proprio sulla costa opposta della Normandia.

INGHILTERRACORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERESouth West Coast Path - National TrailScogliere a picco e spiagge lavorate dal rinnovarsi delle maree, unite dall’antico ”sentiero dei doganieri” che corre lungo la costiera dal quale si potranno avvistare foche e rapaci.Trek itinerante con bagaglio trasportato di 9 giorni, da sabato 2 luglioValutazione: medioViaggio in aereo e trenoPernottamento in albergo e B&BSocio accompagnatore: Alberto Del Re

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NUOVE ESPERIENZE

MEDITAZIONE E TREKKING?UNA NUOVA E COINVOLGENTE PROPOSTACristina Bhalia Senappi

Prima di addentrarmi nella risposta alla domanda, voglio fare una premessa relativa alla mia storia con Trekking Italia. Era il 1991 quando mi approcciavo alle prime escursioni in Associazione. Avevo già un po’ di esperienza di montagna, ma l’opportunità di avventurarmi in gruppi nuovi a contatto con la natura mi af-fascinava molto. E proprio in un momento storico della mia vita, appena separata con una bambina ancora piccola, questa mi pareva una grande occasione di divertimento, apertura e socializzazione.

Infatti fu così: di trek ne feci diversi, di persone ne conobbi molte, di luoghi più o meno selvaggi ne vidi tanti fino a quando decisi di por-tarci anche compagnie più insolite, come i “miei” ragazzi dei “Mar-tinitt” e delle “Stelline”, di cui già da qualche tempo ero educatrice.Esplorare insieme a loro mi sembrava davvero un’avventura: da una parte mi erano grati per l’esperienza che offrivo loro, dall’altra mi apparivano scalpitanti nel respirare libertà, spazio, avventura, amicizia, accoglienza e natura! Erano veramente esperienze belle e impegnative. Ho ancora negli occhi sguardi fecondi di bellezza, amore e curiosità. Un’epoca che ricordo con tanta gratitudine per me e per loro e naturalmente per chi ci ha accolto sempre con sim-patia e comprensione!Alla fine degli anni ‘90 decisi di cambiare città e mi trasferii in Emilia Romagna. Anche questo fu un viaggio insolito e un po’ stordente: così ritornai in breve tempo a Milano e da qui nel Varesotto dove per il momento abito ancora. I miei contatti con Trekking Italia cessaro-no per un po’ di anni, ma non con la montagna e l’esplorazione.Fu proprio l’esplorazione che, per varie vicissitudini di vita, mi portò ad “indagare” più su me stessa attraverso gruppi di terapia e medi-tazione. Il Maestro che mi fece da guida è stato Osho, un illuminato che fece scalpore negli anni ‘70 e ‘80, ma che ha lasciato, a chi lo segue ancora oggi, un patrimonio di consapevolezza e crescita nel-

la grande sfida per conoscere più profondamente se stessi dentro la dimensione della gioia, della risata, della totalità, del silenzio e dell’amore per la vita e per l’esistenza.Davvero un “viaggio” interessante e bello, di quelli che ti ribaltano un po’ e ti portano su strade mai conosciute ed incerte, ma altret-tanto ricche di doni e di novità! Così addentratami nella “ricerca spirituale” - ci sarebbe da dire mol-to su questo anche in senso ironico - ho cominciato ad interessarmi di più di meditazione e di varie pratiche affini fino a quando, soste-nuta dai miei insegnanti meravigliosi dell’Oregon, ho conseguito e seguito un Counseling sui talenti e un Training di Meditazione sul Chakra del Cuore.Affascinata da questa nuova esperienza, non ho però mai perso l’interesse per il trekking e la natura: tra l’altro in un momento an-cora difficile della mia vita, dovuto alla grave malattia di mia madre che mi ha lasciato circa otto mesi fa. Ho reagito riproponendomi alla Trekking Italia con la partecipazione al Corso Formativo per Soci Accompagnatori che si è svolto nel 2015: un’altra bella opportunità per esplorare ed essere consapevoli di ciò che ci circonda e ci stimo-la nel “nostro” meraviglioso ambiente naturale.È stato un supporto importante in un passaggio esistenziale vera-mente triste ed impegnativo, ma intriso di energia e di voglia di fare.

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Le serate del giovedì erano un bel “tirare il respiro” per me e i ritorni in metrò con la mia amica Pinuccia rappresentavano una bellissima condivisione di apertura e comprensione: lei che la mamma l’aveva persa di recente.Ho pensato che questa mia premessa fosse utile per offrire qual-che spunto di riflessione in più sulle nostre storie personali, ognuna diversa dall’altra, ma tutte indicative delle scelte che il corso della vita ci porta a fare.E ora torniamo alla domanda iniziale: “perché meditazione e trekking?”Camminare, sentire il corpo, usare i nostri sensi e la nostra gestua-lità, come comunicare e come diventare responsabili di noi stessi sono ottimi stimoli per conoscerci meglio, per raggiungere una mag-giore consapevolezza, per amare di più la natura e il nostro mondo.Muovere il corpo attraverso il cammino, a piedi, con le ciaspole o in cordata appesi ad una parete, necessariamente ci porta nel “mo-mento” e in questo momento possiamo aprire di più la nostra sen-sibilità, sia verso noi stessi che verso l’ambiente che ci circonda: i sensi sono delle bellissime porte che ci danno il dono di una con-sapevolezza più espansa in cui possiamo anche rilassarci e godere del silenzio.Riuscire a non riempirci di parole quando camminiamo o di falsi gesti ripetitivi, ma semplicemente godere di noi stessi, nell’attra-versamento di un ambiente naturale o di una città con tutti i loro elementi, è un atto già di per sé profondo e contemplativo, intriso di benessere e di gratitudine per ciò che ci circonda, compenetrati, come siamo, nell’energia del luogo e della sua bellezza.Sì, il trek offre questa bellissima opportunità e più ne siamo consa-pevoli più la nostra partecipazione diventa qualitativa e profonda, il nostro umore migliora e il nostro modo di stare con gli altri diventa

più comprensivo e accogliente, circolare e rilassante. Non di corsa ma “presenti”!Credo a tutto questo e la mia proposta “meditazione e trekking” è stata così sperimentata a Framura il 27 marzo scorso insieme a sette persone che, altamente motivate e a cui sono grata, hanno percorso insieme a me i sentieri tra Framura e Bonassola, in uno squarcio di tempo e in un luogo davvero sublime e nutriente, in una cornice di amichevolezza e comunicazione davvero toccanti!Anche il brindisi nella casa sospesa sul mare dopo il “salto della le-pre”, presso una mia cugina acquisita e ritrovata per caso, ha ben inframmezzato il percorso che si è concluso presso la Cappelletta di Bonassola, sulla punta del golfo davanti ad un mare parlante.Ascoltare il mare, i ruscelli nel bosco, le nostre voci, vedere il glicine e avvertire i profumi delle erbe aromatiche, oltre che sentire i nostri corpi nella fatica ma anche nell’entusiasmo, mi hanno riempito di bellezza.Per questa prima giornata di meditazione ringrazio ancora i parte-cipanti e tutta l’Associazione: è stata grande l’opportunità offerta e spero in futuro di continuare a proporre molti altri itinerari ad un’in-finità di persone!

PUOI INCONTRARE IL PROGETTO E CRISTINA NELLE SERATE DI:Giovedì 19 maggio: il vedereGiovedì 16 giugno: sentireGiovedì 7 luglio: l’intuizione

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lo zaino (30 litri per un giorno e 40 - 60 litri per i trek itineranti) va preparato limitandosi all’essenziale, alle cose strettamente utili al trek!;- riempirlo in modo omogeneo ed equilibrato: uno zaino ben caricato “sta in piedi da solo”;- mettere sul fondo e contro la schiena le cose pesanti e sopra quelle leggere

Scegliere lo zaino:- spallacci larghi ed imbottiti- schienale ergonomico, rigido per aderire il più possibile alla schiena- tasche laterali- cintura ventrale che scarichi il peso sul bacino

Come va usato:- va indossato ed equilibrato su entrambe le spalle- regolare gli spallacci in modo che lo zaino non scenda sui glutei per evitare un effetto leva e gravare sulla zona lombare- allacciare sempre la cintura ventrale perché “scarica” il peso sul bacino e quindi sulle gambe, alleggerendo il carico della schiena.

gli scarponi e le calze sono a volte snobbati, eppure sono le attrezzature che garantiscono maggiore sicurezza sui sentieri, minor affaticamento al cammino e cura dei nostri piedi. Particolare importante è allacciare le stringhe in modo che piede-scarpa siano corpo unico (l’inosservanza è spesso causa di slogature, lussazioni, cadute)

l’abbigliamento corretto è a strati per assecondare le variazioni di temperatura, sia esterna che corporea. Consigliamo magliette tecniche traspiranti, pile, pantaloni comodi, giacca e pantaloni in materiale impermeabile e traspirante, mantellina impermeabile, borraccia, guanti, berretto, coltello milleusi, occhiali da sole

i bastoni telescopici li possiamo considerare come il prolungamento artificiale degli arti superiori. Rappresentano un valido supporto perché favoriscono il perfetto equilibrio, ed il bilanciamento del corpo, durante la camminata. Per una maggiore stabilità e l’uso corretto è bene utilizzare due bastoncini

SBAGLIATO CORRETTO

VITA ASSOCIATIVAEQUIPAGGIAMENTO

Una buona “educazione al cammino” prevede di camminare in gruppo seguendo il passo e le indicazioni del socio accompagnatore che avrà premura di adottare un passo di gruppo capace di dare continuità e respiro al cammino. Fermarsi inutilmente, abbandonare i sentieri, tapparsi le orecchie con auricolari d’ogni genere, utilizzare il cellulare, oltre che segno d’estraneità al gruppo, possono pregiudicare la sicurezza e il buon esito dell’escursione.

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IL CARATTERE DEI NOSTRI TREKAlle definizioni statutarie, possiamo aggiungere che i nostri sono VIAGGI A PIEDI: puntano a creare un ba-gaglio di emozioni, percorrendo i sentieri del mondo, incoraggiando la curiosità, il desiderio di conoscere e di incontrarsi. Non è detto che questi siano solamen-te immersi nella natura e che il trek si svolga solo in montagna: la nostra avventura è un girovagare per la Terra nei suoi aspetti naturali, culturali e antropi-ci e tra le sue contraddizioni. Questo lento viaggio è volto all’incremento della conoscenza, alla creazione di uno stile di vita che rispetti le risorse della Terra e le culture del mondo. È fondamentale, dunque, che i nostri soci si dimostrino aperti all’incontro e che si dispongano serenamente allo scambio delle idee e sensazioni che “l’andare a piedi” promuove e, nel momento in cui risultasse necessario, dimostrino ca-pacità di affrontare costruttivamente i disagi che si potrebbero presentare in condizioni avverse o in pa-esi lontani, molto diversi dal nostro. Il nostro viaggio a piedi è quindi l’occasione per valutarsi in situazioni non domestiche, incrementando la propria autostima in condizioni d’impegno fisico e di autosufficienza.

IL GRUPPO Tutti i nostri trek si svolgono in gruppo perché que-sta entità favorisce la circolazione delle idee, delle esperienze - quelle proprie della vita, quelle legate all’attività dell’Associazione ed ai viaggi intrapresi - il reciproco aiuto: in gruppo si crea amicizia e solidarie-tà utili alla ricostruzione/costruzione di una nuova cittadinanza. Ebbene sì! Il trekking è un’attività che, nella stra-grande maggioranza, viene praticata da cittadini. E le sedi urbane, con le loro attività, oltre alle opportunità che indubbiamente forniscono rischiano tuttavia di orientare i rapporti verso aridità e solitudine. Il no-stro gruppo, in cammino sui sentieri del mondo, è un antidoto a questa possibile tendenza, se in grado di reimportare, nelle relazioni della vita cittadina, la stessa tensione amicale e la stessa curiosità pre-senti durante l’esperienza del camminare nei diversi ambienti, naturali e culturali. Questa sintonia si fonda sulla disponibilità di ogni socio partecipante ad esse-re attore di tale progetto, ad accettare le limitazioni presentate dalle situazioni per l’armonia generale: entusiasmo e disponibilità sono le doti efficaci per il superamento delle difficoltà che l’individuo, da solo, raramente affronterebbe.

DATE & ORARI DI EFFETTUAZIONEOgni socio, o chiunque ne faccia richiesta, potrà verificare le date definitive tramite il sito o telefo-nando nelle sedi dell’Associazione. Gli orari dei tre-

ni, pullman (riservati o di linea) delle iniziative del week-end e giornalieri saranno riportati nei rispettivi programmi-trek e consultabili sul sito una settima-na prima della partenza oppure richiesti in sede al momento dell’iscrizione. Per queste iniziative i Soci devono prenotarsi entro le ore 12 del venerdì prima della partenza, telefonando a: 02 8372838 o per e-mail a: [email protected] sarà quindi possibile presentarsi direttamente alla partenza senza la preventiva iscrizione al trek e il Socio Accompagnatore non potrà accogliere chi non si è attenuto a questa indicazione. Confidiamo nella collaborazione dei Soci.Le date delle proposte, compresi i Grandi Trek, posso-no comunque variare a seguito della disponibilità dei vettori o eventi imprevedibili, ma vengono definite con il Programma Definitivo.L’Associazione si riserva la facoltà di non effettuare le escursioni, qualora non venga raggiunto il numero minimo di 6 / 8 partecipanti.

QUOTA DI PARTECIPAZIONELe proposte qui contenute non definiscono la quota di partecipazione per motivi legati all’impossibilità di preventivare, con anticipo, la quantità dei trek propo-sti. Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, verrà aggiornato sulle quote di partecipazione tramite il sito dell’Associazione.Per quanto riguarda le iniziative del week-end e gior-nalieri in caso di iscrizione e rinuncia alla partecipa-zione al trek, verranno addebitate al socio iscritto le spese di viaggio e, se previsto, le spese del pernot-tamento.Per quanto riguarda i Grandi Trek al momento dell’i-scrizione il socio provvederà a versare un acconto pari al 25% della quota di partecipazione e il saldo entro la data specificata prima della partenza.La quota di partecipazione è stabilita per le partenze dalle località definite dal Programma Definitivo e può includere:_trasportitreno in seconda classe, pullman turistici o pulmini ad uso esclusivo del gruppo o bus pubblici. Alcuni trek prevedono il noleggio di veicoli.L’Associazione non è responsabile di eventuali ritardi o annullamenti da parte delle compagnie aeree;_pernottamentise non precisato diversamente, i pernottamenti si in-tendono in alberghi, ostelli, rifugi o gîte d’étape, case locali, con sistemazioni variabili dalla camera doppia o tripla solitamente dotate di servizi, alla camerata con più letti. In alcuni pernottamenti bisogna essere dotati di sacco a pelo o sacco lenzuolo e di salviette personali.

Essere soci di Trekking Italia vuol dire essere in sintonia con i principi che lo statuto definisce ed essere soggetti che hanno intenzione di curiosare nella natura ed approfittare del trek per aprire, o ristabilire, rapporti di amicizia orientati alla creazione di socialità. Conviene ricordare che Trekking Italia non è un’agenzia viaggi e che gran parte dell’organizzazione poggia sul contributo responsabile di soci volontari; il suo obiettivo è quello di educare chi la frequenta a camminare sui sentieri del mondo, accentuando in loro la capacità di autorganizzarsi un viaggio a piedi. L’iscrizione all’Associazione permette, oltre che di partecipare alle sue attività, di riceverne la programmazione attraverso il catalogo annuale Grandi Trek e il quadrimestrale Week End delle sedi. Le attività dell’Associazione vengono sviluppate solo ed esclusivamente per i propri iscritti. L’iscrizione è annuale, con apertura dei rinnovi dal 1° dicembre di ogni anno, ed include la copertura assicurativa. Trekking Italia è iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.

_pastisolitamente il trattamento è di mezza pensione con pasti e colazioni presso la struttura di pernottamen-to. Altre volte sono previsti pasti al di fuori della strut-tura; altri trek prevedono il solo trattamento di Bed & Breakfast; altri ancora non comprendono il tratta-mento di mezza pensione per motivi organizzativi o di trasferimento e questo viene risolto mediante l’u-tilizzo della Cassa Comune: ciò viene specificato nel Programma Definitivo.Durante i bivacchi l’attrezzatura per la cucina da campo e le stoviglie vengono fornite in loco; in alcu-ni itinerari è prevista una tenda refettorio, in altri no. L’Associazione può fornire le tende e i fornelletti.

LA QUOTA NON INCLUDETutti i servizi che non possono essere preventivati e comunque che non sono esplicitati nelle voci prece-denti o non compresi nel Programma Definitivo.In linea indicativa possiamo così sintetizzarli:visti d’ingresso, contratti di assistenza sanitaria, as-sicurazioni di viaggio integrative, estensione polizza assicurativa noleggio auto, i supplementi treni, delle cuccette e delle cabine, le camere singole e ogni tipo di bevande.

ALTRE UTILI INFORMAZIONIPer la variegata proposta risulta molto difficile esse-re esaustivi: oltre alle informazioni sopra scritte e a quelle che seguiranno, chiediamo ai nostri soci di contattare le sedi organizzatrici per integrare le lacu-ne con i corretti ragguagli.

AssicurazioneTutti i soci dell’Associazione sono coperti da polizze per i casi di morte, invalidità permanente conseguen-te ad infortunio occorso durante il trek. Le polizze sono consultabili presso le diverse sedi.Per i soci partecipanti ai Grandi Trek all’estero, l’Asso-ciazione prevede un’estensione assicurativa tramite contratto di assistenza Allianz. Questo ulteriore ser-vizio in genere è escluso dalla quota di partecipazio-ne ed il suo costo varia a seconda della destinazione e verrà versato, dal socio partecipante, al momento dell’iscrizione al trek. L’assistenza decorre dal giorno di partenza dall’Italia e termina il giorno di rientro in Italia. Al momento della partenza verranno consegna-te, a ciascun socio partecipante, le condizioni gene-rali e particolari dell’assistenza.

ItinerariGli itinerari dei trek possono essere modificati per avverse condizioni meteorologiche, per interruzioni di sentieri o eventi non prevedibili.

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Milano, Via Burigozzo 11 - tel 0258314666 - fax 0258324408 - [email protected], Via delle Tofane 21 - tel 0303368563 - fax 0303398349 - [email protected], Viale Gobio 13 - tel 0376363792 - [email protected]

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