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Anno XXVII. (CONTO CORRENTE CON LA POSTA) PISA, 2 Aprile 1899 1~1111~111111■1111■ Ytatoss. (CONTO CORRENTE CON LA POSTAY':‘. Num. 14 CROCE PISANA LA F9E IR, I C) 1:1 I C> S r11 I M A- 1\T -4_ LI 1E vos beuedicat, duramodo Veritas praecedat, comitetur et sequatur P. PP. IX. PIO IX agli scrittori della CROCE PISANA. Benedico tutti gli associati alla CROCE PISANA coraggio I LEONE XIII a/ Direttore (16 Ottobre 1881). Deus UFFICIO D' AMMINISTRAZIONE presso la Curia Arcivescovile. Le lettere non affiancate si respingono.— I manoscritti ancorché non pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Libri e Giornali spediti all' Ufficio. ABBONAMENTI E INSERZIONI SI PUBBLICA LA DOMENICA In Italia Italia per un Anno . . L. 8,00 — Per un Semestre . . L. 1,50. Per l'Estero aumento della spesa postale. ANNUNZI e INSERZIONI Centesimi 15 per linea o spazio di linea. Un Numero Centesimi Cinque AMM1111.111 Dispensa dal magro. Sua Eccellenza Reverendissima l'Arcive- scovo nostro, chiesta e ottenuta dal Santo Padre la conferma di far uso dei cibi di grasso in tutti i sabati non eccettuati, la notificava ai MM. RR. Parrochi della Città e Diocesi con la seguente lettera: Molto Reverendo Signore La S. V. notificherà al suo popolo che, con benigno rescritto del 28 No- vembre p. p. il S. Padre Leone XIII, inerendo alle nostre umili istanze, si è degnato confermare fino a tutto il corrente anno 1899, la licenza di far uso dei cibi grassi in tutti i giorni di sabato eccettuati i sabati consacrati al digiuno. Vuole per altro il Santo Padre la inviolabile osservanza della legge della astinenza nei giorni di venerdì ; e, quanto ai giorni di sabato, esorta i fe.deli che possono a continuare l'uso dei cibi magri, per devozione speciale alla SS. Vergine; come pure esorta (non comanda) alla recita della terza parte del S. Rosario coloro che inten- dono valersi del presente. apostolico indulto. Il Signore benedica Lei e il suo popolo. Pisa, 26 Marzo 1899. Aff.mo in G. O. FERDINANDO ARCIV. or PISA. RISORTO! I nemici della Chiesa Cattolica, quelli dei quali Cristo disse: Voi siete i figli del Diavolo, hanno messo e mettono in opra ogni mezzo per ve- dere se possono sterminarla dalla ter- ra; e nella lotta la Chiesa talvolta è, come la barca di Pietro sul lago di Tiberiade, investita talmente dalla tem- pesta, che pare prossima ad essere in- gojata da' flutti. In quei momenti di feroce persecuzione la Chiesa desti- tuita d'ogni umano presidio sembra per soccombere sotto il peso della forza materiale; e i nemici allora le- vano il grido dicendo: La Chiesa Ro- mana è per precipiiare nel Sepolcro, vinta dalla luce del nostro progresso. Non c' è fora ornai che possa più re- sistere a noi. E insieme coi nemici tanti timidi amici della chiesa, senza dire come i discepoli del Nazareno: Signore sal- vaci perchè stiamo per perire, a di- rittura prendono l' ultima parte della trepida preghiera dei discepoli e dico- no: Noi siam per perire. Agli uni e agli altri. in questo gior- no di solenne gaudio, noi diciamo : Accade nel corpo quello che è cuc- cesso nel capo. Si sa da tutti che la Chiesa è il corpo mistico di Nostro Signore, e •come il Nostro Signore durante la sua vita mortale andò sog- getto a persecuzioni d'ogni genere fino dal suo primo nascere, così è forza che alle persecuzioni vada soggetta la Chie- sa, e la storia di 19 secoli ci mostra che la vita della Chiesa militante è un perfetto riscontro della vita di G. C. Chi vuole rendersi ragione &Wall° e del basso dell' azione e della vitalità della Chiesa in mezzo ai popoli deve tenere gli occhi rivolti al suo Di vino Fondatore Cristo Gesù. In questi giorni abbiamo assistito nelle nostre chiese ai divini misteri e abbiamo veduto la feroce persecuzio- ne a cui fu fatto segno il nostro Gesù, e quando Gesù fu messo in Croce, i giudei ironicamente e villanamente be- stemmiando, gli dicevano: Se tu se: il figliuolo di Dio scendi ora dalla Croce. E volevano dire: Tante volte tu ti sei spacciato per Iddio, ora è tempo che tu ti mostri tale. Gesù non dette mostra d'intendere quelle parole: l'opera sua era di mo- rire per la salvezza del genere umano, e morì perchè tutti volea salvare colla sua mostra preziosa. I giudei concluse- ro, non avendo veduto il miracolo: Lo vedi che era un seduttore nè più meno! Ora non è potuto sfuggir dalle mani nostre. E Gesù fu messo nel sepolcro, ma il suo sepolcro addivenne glorioso, anzi il sepolcro fu la sua più splen- dida glorificazione. Era appena spun- tata in cielo l'alba del terzo giorno, da che il corpo di Gesù era stato posto nel sepolcro, che il Redentore ripren- deva la sua umanità SS.ma glorificata e n'usciva senza ostacolo alcuno, co- me la luce per un terso cristallo en- tra a illuminare la stanza senza es- serne menomamente impedita. Un Angelo sceso dal Cielo bianco vestito e risplendente di vivida luce s'appressa al sepolcro e rovescia la lapide. I soldati di guardia si spaven- tano e lasciando armi e bagaglio cor- rono esterrefatti a Pilato a dirgli : Nazareno è risorto. E Gesù non la- scia subito la terra, ma si fa vedere non solo ai suoi diletti Apostoli, alla sua Madre Maria, ma anche al popolo e a più centinaia di persone insieme. E i giudei lo sanno e Pilato e Erode e Caifasso e il Sinedrio e la Sinagoga ur- lano e strepitano; ma Gesù è impas- sibile e glorioso e le mani a dosso i Giudei non le possono più mettere. Colla morte di Gesù i giudei crede- vano di averlo schiacciato per sempre, e la morte invece dando luogo alla Risurrezione trionfo pi sen-ipre da suoi nemici. Se anche la Chiesa potesse essere messa nel Sepolcr6, anch' essa come corpo di Cristo risorgerebbe gloriosa e impassibile. CRONACA POLITICA. Metteva proprio conto di inferociro cogli stati d'assedio? Se non hanno perduto il ben dell'inteletto, questa domanda deve sorgere spontanea al cuore così tenero dei forcaioli, dopo le elezioni di Milano e di Ravenna nelle quali i condannati politici, On. Turati e de Andreis, erano rispettivamente rieletti il primo coa 4343 voti, mentre ne aveva a- vuti 2560 solamente nel 1897, e cori 2823 il secondo, ossia colla maggioranza assoluta sul numero degli iscritti che sono 5203. Ecco i bei frutti degli stati d' assedio! E dire che i cosiddetti conservatori cercano di mitigare il dolore di tanta sconfitta af- fermando che non tutti socialisti repub- blicani sono gli elettori dei due reclusi! Ma tanto peggio in questo caso, dacché la rea- zione non ha portato per effetto che di rin- forzare le file degli avversari. Ma già a che confondersi con gente stolta fino al grado più superlativo? O non è sempre vera la sentenza: Quem Dela ?mit perdere, dementat. HO il cuore anch' io, ed a parlarvi con tutta sincerità, mi dispiace di quel povero Caporal Pelloux. Lui così fiero ed energico, no n riuscire a militarizzare anche gli elet- tori di Milano e di Ravenna, via! l' è bar- bina! Frattanto l' ammiraglio Grenet fila rapi- damente alla volta della China, a capo di una, nnmerosa flottiglia , per ottenere la baia di.... San Man. Avuta anche la baia dai Chinesi Caporal Pelloux potrà esser contento! 133 APPENDICE. LA GENESI D'HA CONVERSIONE E il P. Domenico disse come quel panno- lino candido, messo sulla testa del neonato, pannolino che negli adulti battezzati solen- nemente è sostituito da una bianca veste indossata dal neofito, sta a significare la mu- tazione avvenuta nell'anima del battezzato: il quale, fino allora legato dal peccato origi- nale, e se adulto può anche essere da pec- cati attuali, viene rigenerato alla grazia di Dio, e addiviene puro, senza alcuna bruttez- za, candido conio la neve, tempio dello Spi- rito Santo. Quanto poi alla candela accesa osservò, che essa sta a significare l'operosità della vita cristiana, ricevuta nel Santo Battesimo; e sopratutto l'operosità della prima virtù soprannaturale, la Fede, che deve risplendere nelle nostre azioni, come una luminosa face diradante sempre tutto intorno per lungo tratto le tenebre, finché giungiamo a vivere inebriati nella luce eterna indeffettibile. Terminato il Battesimo la Baronessa Edle disse al P. Domenico: La ringraziamo delle sue spiegazioni, che ci hanno fatto tanto bene, e forse dopo, sa ci sarà tempo, le chiederò nuove spiega- zioni. Ora intant , ) le dico, e con me tutti questi altri signori, che noi siamo rimasti edificatissimi del contegno dei Padrini, di quei due cari vecchi — e li guardavano men- tre uscivano di Chiesa. — Essi debbono es- sere due cristiani ferventi. Ferventissimi. rispose il Can.co Sainati. Se sapesse chi sono? Ma o dove vanno?„ Credevo che salis- sero in carrozza... Vanno in Duomo a portare, disse il Sainati, la bimba all' altare della Madonna e per fare recitare dal Sacerdote alcune preghiere, che sono ne' nostri vecchi rituali per mettere la neonata sotto la protezione della Madonna di Sotto gli Organi. — Andiamo, andiamo anche noi, disse la Signorina Agnese, quei due vecchi mi han- no destata una cara simpatia e sono anche curiosa di dare un bacio a quella cara pic- cina, che si è lasciata mettere il sale in bocca senza punto far le boccucce e piangere. E tutti di conserva si misero dietro alla neonata e entrarono in Duomo. Giunti all'al- tare della Madonna trovarono tutto acceso; e dopo brevi istanti videro uscire dalla sa- grestia D. Pietro vestito da Canonico, che si mise sulla predella dell'altare recitando, a norma di un antico rituale della nostra Basilica Maggiore, alcune preggiere, tra- mezzate dal tratto del Vangelo di S. Matteo, dove è detto che furono presentati a Gesù dei fanciulli perchè imponesse loro le mani e pregasse; preghiere con le quali la neo- nata, tenuta dalla Madrina, veniva messa come abbiamo detto sotto la protezione spe- ciale della SS. ma Vergine. I nostri forestieri, che capivano molto bene, uomini e donne, il latino, gustarono tutta la bellezza di cotesta cerimonia e vi presero parte con un interesse tutto speciale, perchè la presenza di D. Pietro a quell'ora, un po' prima del fissato, aveva un signifi- cato non indifferente. Questa é gente, disse fra sè la Baronessa Edle, che appartiene al nostro amico, e chi sa che quei due santi e cari vecchi non sieno i genitori di D. Pie- tro. Cercava la Baronessa di stare attenta alla cerimonia, ma l'occhio ora era rivolto ai padrini, ora a D. Pietro per vedere se c'era da scoprire una qualche somiglianza. E la somiglianza c'era perfettissima e nei lineamenti del volto e nell' atteggiamento della persona, tanto, che quando D. Pietro ebbe finito la cerimonia e l'oblazione della neonata alla SS.ma Vergine, la Baronessa Edle si avvicinò a lui e gli disse: (Continua). t ... .. ti tt r i'

tt. nn XXV. 8 4 A COCE ISAAopac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac... · vt 260 lnt nl 8, r 282 l nd, ll rnz lt l nr dl rtt h n 20. b frtt dl tt d d E dr h ddtt nrvtr rn

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Anno XXVII. (CONTO CORRENTE CON LA POSTA) PISA, 2 Aprile 18991~1111~111111■1111■

Ytatoss.

(CONTO CORRENTE CON LA POSTAY':‘. Num. 14

CROCE PISANALA

F9E IR, I C) 1:1 I C> S r11 I M A- 1\T -4_ LI 1E

vos beuedicat, duramodo Veritas praecedat, comitetur et sequatur P. PP. IX.PIO IX agli scrittori della CROCE PISANA.

Benedico tutti gli associati alla CROCE PISANA coraggio I •LEONE XIII a/ Direttore (16 Ottobre 1881).

Deus

UFFICIO D' AMMINISTRAZIONEpresso la Curia Arcivescovile.

Le lettere non affiancate si respingono.— I manoscritti ancorchénon pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Librie Giornali spediti all' Ufficio.

ABBONAMENTI E INSERZIONI SI PUBBLICA LA DOMENICA In ItaliaItalia per un Anno . . L. 8,00 — Per un Semestre . . L. 1,50.

Per l'Estero aumento della spesa postale.ANNUNZI e INSERZIONI Centesimi 15 per linea o spazio di linea. Un Numero Centesimi Cinque

AMM1111.111■

Dispensa dal magro.Sua Eccellenza Reverendissima l'Arcive-

scovo nostro, chiesta e ottenuta dal Santo

Padre la conferma di far uso dei cibi digrasso in tutti i sabati non eccettuati, lanotificava ai MM. RR. Parrochi della Città

e Diocesi con la seguente lettera:

Molto Reverendo SignoreLa S. V. notificherà al suo popolo

che, con benigno rescritto del 28 No-vembre p. p. il S. Padre Leone XIII,inerendo alle nostre umili istanze, siè degnato confermare fino a tutto ilcorrente anno 1899, la licenza di faruso dei cibi grassi in tutti i giornidi sabato eccettuati i sabati consacratial digiuno.

Vuole per altro il Santo Padre lainviolabile osservanza della legge dellaastinenza nei giorni di venerdì ; e,quanto ai giorni di sabato, esorta ife.deli che possono a continuare l'usodei cibi magri, per devozione specialealla SS. Vergine; come pure esorta(non comanda) alla recita della terzaparte del S. Rosario coloro che inten-dono valersi del presente. apostolicoindulto.

Il Signore benedica Lei e il suopopolo.

Pisa, 26 Marzo 1899.Aff.mo in G. O.

FERDINANDO ARCIV. or PISA.

RISORTO!I nemici della Chiesa Cattolica,

quelli dei quali Cristo disse: Voi sietei figli del Diavolo, hanno messo emettono in opra ogni mezzo per ve-dere se possono sterminarla dalla ter-

ra; e nella lotta la Chiesa talvolta è,come la barca di Pietro sul lago diTiberiade, investita talmente dalla tem-pesta, che pare prossima ad essere in-gojata da' flutti. In quei momenti diferoce persecuzione la Chiesa desti-tuita d'ogni umano presidio sembraper soccombere sotto il peso dellaforza materiale; e i nemici allora le-vano il grido dicendo: La Chiesa Ro-mana è per precipiiare nel Sepolcro,vinta dalla luce del nostro progresso.Non c' è fora ornai che possa più re-sistere a noi.

E insieme coi nemici tanti timidiamici della chiesa, senza dire come idiscepoli del Nazareno: Signore sal-vaci perchè stiamo per perire, a di-rittura prendono l' ultima parte dellatrepida preghiera dei discepoli e dico-no: Noi siam per perire.

Agli uni e agli altri. in questo gior-no di solenne gaudio, noi diciamo :Accade nel corpo quello che è cuc-cesso nel capo. Si sa da tutti che laChiesa è il corpo mistico di NostroSignore, e •come il Nostro Signoredurante la sua vita mortale andò sog-getto a persecuzioni d'ogni genere finodal suo primo nascere, così è forza chealle persecuzioni vada soggetta la Chie-sa, e la storia di 19 secoli ci mostrache la vita della Chiesa militante è unperfetto riscontro della vita di G. C.Chi vuole rendersi ragione &Wall° edel basso dell' azione e della vitalitàdella Chiesa in mezzo ai popoli devetenere gli occhi rivolti al suo Di vinoFondatore Cristo Gesù.

In questi giorni abbiamo assistitonelle nostre chiese ai divini misteri eabbiamo veduto la feroce persecuzio-ne a cui fu fatto segno il nostro Gesù,e quando Gesù fu messo in Croce, i

giudei ironicamente e villanamente be-stemmiando, gli dicevano: Se tu se:il figliuolo di Dio scendi ora dallaCroce.

E volevano dire: Tante volte tu tisei spacciato per Iddio, ora è tempoche tu ti mostri tale.

Gesù non dette mostra d'intenderequelle parole: l'opera sua era di mo-rire per la salvezza del genere umano,e morì perchè tutti volea salvare collasua mostra preziosa. I giudei concluse-ro, non avendo veduto il miracolo:Lo vedi che era un seduttore nè piùnè meno! Ora non è potuto sfuggirdalle mani nostre.

E Gesù fu messo nel sepolcro, mail suo sepolcro addivenne glorioso,anzi il sepolcro fu la sua più splen-dida glorificazione. Era appena spun-tata in cielo l'alba del terzo giorno, dache il corpo di Gesù era stato postonel sepolcro, che il Redentore ripren-deva la sua umanità SS.ma glorificatae n'usciva senza ostacolo alcuno, co-me la luce per un terso cristallo en-tra a illuminare la stanza senza es-serne menomamente impedita.

Un Angelo sceso dal Cielo biancovestito e risplendente di vivida luces'appressa al sepolcro e rovescia lalapide. I soldati di guardia si spaven-tano e lasciando armi e bagaglio cor-rono esterrefatti a Pilato a dirgli :Nazareno è risorto. E Gesù non la-scia subito la terra, ma si fa vederenon solo ai suoi diletti Apostoli, allasua Madre Maria, ma anche al popoloe a più centinaia di persone insieme.E i giudei lo sanno e Pilato e Erode eCaifasso e il Sinedrio e la Sinagoga ur-lano e strepitano; ma Gesù è impas-sibile e glorioso e le mani a dosso iGiudei non le possono più mettere.

Colla morte di Gesù i giudei crede-vano di averlo schiacciato per sempre,e la morte invece dando luogo allaRisurrezione trionfo pi sen-ipre dasuoi nemici.

Se anche la Chiesa potesse esseremessa nel Sepolcr6, anch' essa comecorpo di Cristo risorgerebbe gloriosae impassibile.

CRONACA POLITICA.Metteva proprio conto di inferociro cogli

stati d'assedio? Se non hanno perduto il bendell'inteletto, questa domanda deve sorgerespontanea al cuore così tenero dei forcaioli,dopo le elezioni di Milano e di Ravennanelle quali i condannati politici, On. Turatie de Andreis, erano rispettivamente rielettiil primo coa 4343 voti, mentre ne aveva a-vuti 2560 solamente nel 1897, e cori 2823il secondo, ossia colla maggioranza assolutasul numero degli iscritti che sono 5203.

Ecco i bei frutti degli stati d' assedio! Edire che i cosiddetti conservatori cercanodi mitigare il dolore di tanta sconfitta af-fermando che non tutti socialisti nè repub-blicani sono gli elettori dei due reclusi! Matanto peggio in questo caso, dacché la rea-zione non ha portato per effetto che di rin-forzare le file degli avversari. Ma già ache confondersi con gente stolta fino al gradopiù superlativo? O non è sempre vera lasentenza: Quem Dela ?mit perdere, dementat.

HO il cuore anch' io, ed a parlarvi contutta sincerità, mi dispiace di quel poveroCaporal Pelloux. Lui così fiero ed energico,no n riuscire a militarizzare anche gli elet-tori di Milano e di Ravenna, via! l' è bar-bina!

Frattanto l' ammiraglio Grenet fila rapi-damente alla volta della China, a capo diuna, nnmerosa flottiglia, per ottenere labaia di.... San Man. Avuta anche la baiadai Chinesi Caporal Pelloux potrà essercontento!

133 APPENDICE.

LA GENESI D'HA CONVERSIONEE il P. Domenico disse come quel panno-

lino candido, messo sulla testa del neonato,pannolino che negli adulti battezzati solen-nemente è sostituito da una bianca vesteindossata dal neofito, sta a significare la mu-tazione avvenuta nell'anima del battezzato:il quale, fino allora legato dal peccato origi-nale, e se adulto può anche essere da pec-cati attuali, viene rigenerato alla grazia diDio, e addiviene puro, senza alcuna bruttez-za, candido conio la neve, tempio dello Spi-rito Santo.

Quanto poi alla candela accesa osservò,che essa sta a significare l'operosità dellavita cristiana, ricevuta nel Santo Battesimo;e sopratutto l'operosità della prima virtùsoprannaturale, la Fede, che deve risplendere

nelle nostre azioni, come una luminosa facediradante sempre tutto intorno per lungotratto le tenebre, finché giungiamo a vivereinebriati nella luce eterna indeffettibile.

Terminato il Battesimo la Baronessa Edledisse al P. Domenico:

— La ringraziamo delle sue spiegazioni,che ci hanno fatto tanto bene, e forse dopo,sa ci sarà tempo, le chiederò nuove spiega-zioni. Ora intant , ) le dico, e con me tuttiquesti altri signori, che noi siamo rimastiedificatissimi del contegno dei Padrini, diquei due cari vecchi — e li guardavano men-tre uscivano di Chiesa. — Essi debbono es-sere due cristiani ferventi.

— Ferventissimi. rispose il Can.co Sainati.Se sapesse chi sono?

— Ma o dove vanno?„ Credevo che salis-sero in carrozza...

— Vanno in Duomo a portare, disse ilSainati, la bimba all' altare della Madonnae per fare recitare dal Sacerdote alcune

preghiere, che sono ne' nostri vecchi ritualiper mettere la neonata sotto la protezionedella Madonna di Sotto gli Organi.

— Andiamo, andiamo anche noi, disse laSignorina Agnese, quei due vecchi mi han-no destata una cara simpatia e sono anchecuriosa di dare un bacio a quella cara pic-cina, che si è lasciata mettere il sale inbocca senza punto far le boccucce e piangere.

E tutti di conserva si misero dietro allaneonata e entrarono in Duomo. Giunti all'al-tare della Madonna trovarono tutto acceso;e dopo brevi istanti videro uscire dalla sa-grestia D. Pietro vestito da Canonico, chesi mise sulla predella dell'altare recitando,a norma di un antico rituale della nostraBasilica Maggiore, alcune preggiere, tra-mezzate dal tratto del Vangelo di S. Matteo,dove è detto che furono presentati a Gesùdei fanciulli perchè imponesse loro le manie pregasse; preghiere con le quali la neo-nata, tenuta dalla Madrina, veniva messa

come abbiamo detto sotto la protezione spe-ciale della SS. ma Vergine.

I nostri forestieri, che capivano moltobene, uomini e donne, il latino, gustaronotutta la bellezza di cotesta cerimonia e vipresero parte con un interesse tutto speciale,perchè la presenza di D. Pietro a quell'ora,un po' prima del fissato, aveva un signifi-cato non indifferente. Questa é gente, dissefra sè la Baronessa Edle, che appartiene alnostro amico, e chi sa che quei due santi ecari vecchi non sieno i genitori di D. Pie-tro. Cercava la Baronessa di stare attentaalla cerimonia, ma l'occhio ora era rivoltoai padrini, ora a D. Pietro per vedere sec'era da scoprire una qualche somiglianza.E la somiglianza c'era perfettissima e neilineamenti del volto e nell' atteggiamentodella persona, tanto, che quando D. Pietroebbe finito la cerimonia e l'oblazione dellaneonata alla SS.ma Vergine, la BaronessaEdle si avvicinò a lui e gli disse: (Continua).

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LA CROCE PISANA

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i.

— In Francia l'affaire che pareva dovesseuccidere la repubblica e corrodere le basidello stato, entra ormai nel suo periodo ri-solutivo. La Corte di cassazione ha già in-trapreso ufficialmente l'esame dell' inchiestasulla domanda di revisione del processo Dre-yfus, ma se si tien conto che l'insieme deglielementi d'informazioni che ogni magistratodeve analizzare comprende 4000 pagine, si

• capisce che a compiere l'immane lavoro nonpossono occorrere meno di una quarantinadi giorni.

— Un avvenimento politico importantis-simo è la convenzione che la Francia el'Inghilterra di comune accordo hanno con-cluso per regolare tutte te questioni pen-denti fra le due nazioni a proposito dellasfera d'influenza nel Sudan e nel bacino delNilo. Si son fatte concessioni dall'una partee dall'altra. ma chi più specialmente si ab-bia guadagnato, manco a dirlo, é l' astutaAlbiollo. In ogni modo ringraziamo Dio cheanche il pauroso incidente di Fashoda è fi-nito in una pacifica soluzione!

— È un buon augurio per la ormai famosaconfere iza che la Ra.sia sta da un pezzoconvocando pro pace, sebbene, come purtroppo si aveva ragione di paventare giàda tempo, questa generosa iniziativa delloCzar abbia tutte l'apparenze di rimaner fru-stranea.

— A dar retta ai giornali, quanto agli affa-ri interni la Germania si propone di esten-dere l'autonomia all'Msazia-Lorena e, quan-to agU affari esterni, terrebbe d'occhio ilMarocco. Ma di che cosa oggi n m ciancia-no can sicumera i giornali? A sentir loro,la carta geogeafica del mondo, parrebbe chedovesse cambiar di giorno in giorno.

— Per non seguire il loro andazzo ed esserveritiero, finirò io col dire che la guerradelle continua. Degli Americanine muore, degli hasorti poi, da tanti che nemuoiono, non dovrebbero rimanerne più. Al-l'infuori delle tantafere dei comunicati uffi-ciali, il fatto si è che la rivolta continuae quanto ad esser c.mpletamente repressa,chi vivrà....vedrà!

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La salute del vescovo di LivornoDieteo notizie assmite in proposito, sap-

piamo che le condizioni di salute di Mons.Matteoli, Vescovo di Livorno, sebbene con-tinuino ad esser gravi, lasciano aprire ilcuore alla speranza e accennano, grazie a Dio,ad il i leggiero insensibile miglioramento.

AZ tONE CATTOLICA.Il Circolo Cattolico Universitario di Roma

inaugurò la propria bandiera. V' interven-nero il Cardinale Agliardi e molte notabilitàdel clero e del laicato romano.

— In Guastalla si è fondata un' Agenziaagraria guaslallese dell'Uaione Cattolica a-gricola del Veneto.

— Ia Treviso ebbe luogo una grandiosaadunaar.a generale della Lega per il riposofestivo, nella quale si fecero voti perchè lariforma sia attuata nei municipii nei con-t•atti di appalto e nei lavori comunali.

— In Sicilia, ad Acireale, si inaugurò so-lennemente, presente il vescovo, il Comitatoparrocchiale di Santa Venera.

— li comitato parrocchiale di S. Cosi-mo in Catania ha festeggiato l onomasticodell'Arcivescovo con distribuire 200 razionidi vitto ai poveri della parrocchia e conuna accademia cui presero parte anche lesezioni giovani studenti ed operai.

— II giorno di S. Giuseppe a Cosenza,il Circolo giovanile operaio tenne una riu-nione straordinaria, con intervento di altresocietà cattoliche, per festeggiare il santol'atrono.

L'adunanza con-linciò col canto dell' InnoCattolico. Vi furono (Inindi discorsi sul mo-vimento cattolico e sul risorgimento cristia-no, pronunziati con calore giovanile da seisoci dei %•arii

— In Cefalù si è costituito un CircoloCattolico della Gioventù studiosa. La suasede, si è inaugurata nell'aula del palazzoVescovile.

Questioni del giorno.Parlavo, la settimana scorsa, di giovani che bal-

danzosamente si sono messi attorno al programmadella democrazia cristiana e con intelletto d'amo-re lo dilucidano in tutti i suoi molteplici aspetti.Ecco come uno di questi — Paolo Arcari di Mi-lano — chiudeva l'altro giorno un suo discorso. ùdomenica di Resurrezione oggi, e la parola sem-pre calda e smagliante dell'Arcari possa, o mieibuoni amici, farvi palpitare di gioia e di entu-

siasmo, per il santo ideale:democratico- cristiano,ideale di resurrezione....

Cin

Così, o signori, non dimentichi degli ammae-stramenti che l'ieri ci ha dati, uscendo più fortie migliori, temprati a buone ed a nobili cose,dalle prove che nell'oggi abbiamo subite, noitroviamo integre e secure tutte le nostre forze etutte le nostre speranze per muovere con fede in-domita alle novelle battaglie che l'avvenire ciriser ba. -

La democrazia cristiana, che è fede e speranzadi popolo, ha la gioventù gagliarda ed operosadella vita del proletariato; al domani essa nonguarda come 9,43, una minaccia, come ad un'ora,perigliosa e nemmeno siccome ad istante di ripo-so dopo un trionfo completo e finale.

No, perchè sarà nostra virtù, del pari che adaltri sembrerà nostra condanna, il mirare in al-to; sempre più in alto; domani noi avremo altrebattaglie da vincere, altre prove da sostenerenel nome e per la gloria di Cristo.

Ho udito un giorno un socialista dire a deiconservatori: voi ci chiamate sovversivi e sia, manoi non siamo altro che il frutto delle vostre in-giustizie, che l'effetto ultimo dei vostri errori;come il dolore rivela la malattia, non siamo ilmalcontento che rivela la violenza, noi l'assilloche vi tormenta e che vi spinge avanti e chenasce dalle vostre piagge.

Ebbene, no ! la democrazia è qualche cosa dipiù alto, di più grande, di più intiero: essa nonè solo la forma antitetica delle ingiuiustizie al-trui, essa e la formula positiva, precisa, sicuradella giustizia; noi non potremmo dire ai nostriavversarii: siate equi, e noi non esisteremo più:noi possiamo ripetere loro invece: siate equi evoi sarete l'espressione del nostro ideale.

La democrazia cristiana è anch'essa l'assillo chespinge innanzi; ma non nasce, come sola reazio-ne, dal male che commettono gli altri, essa é labandiera che iudiea il bene che desideriamo noi;essa rappresenterà non già il cumulo degli altruierrori, ma la somma delle nostre speranze; essaè l'interpretazione più fedele e compiuta che nel-l'ora presente si possa dare del pensiero cristia-no sociale.

Noi abbiamo osservato il mondo che ci circon-dava; ma più che esso abbiamo guardato, con in-telletto d'amore, la sublimità della fede che ciscaldava il cuore e ci illuminava la mente; e ab-biamo detto: non qui, non ancora, non così; nonqui è l'applicazione della legge evangelica, nonancora essa é passata nella coscienza degli uomi-ni, non così essa può rivelarsi nella vita civile.

Ti precetto cristiano, bisogna che regni in unmondo più alto, più giusto, più libero; non quiancora possiamo dirci cristiani, non così possia-mo esserlo davvero: avanti ! dice la democraziacristiana, avanti a conquistare un regno a Cri-sto, a prepararglielo nella elevata purità del pen'sier, nella equità delle leggi, nella libertà, dellavita.

Così la democrazia cristiana è l'espressione delprogresso umano; essa ne ripete le speranze, leforme, il motto non dagli errori delle cose tran-seunti, sibbene dalla luce dell'ideale immutabile;essa non astrae come un collettivismo empiricodall'errore il meglio; esso alla luce del vero eli-mina l'errore.

Fatti dalla carità divina ogni giorno più vici-ni alle verità eterne, noi andiamo comprenden-done ogni istante maggiormente il fulgore e lagrandezza e vediamo come con esse sieno incom-patibili i eriterii odierni della vita; e li voglia-mo mutare conformandoli a quelle.

Noi non siamo degli empirici, ma degli speri-mentalisti della vita politica; noi non abbiamodelle induzioni vertiginose di chi dice: qui è loerrore, la giustizia sarà là; e procede cercandola,brancolando i noi non conosciamo che una dedu-zione semplice: questa è la verità, questa è lagiustizia; sono une ed invisibili, tutto ciò chenon è con loro è contro di loro, è non può esse-re nè vero nè giusto.

Così noi ora die'arno: i criterii che guidano lavita non sono quelli che Dio insegna, questa nonè la fase della vittoria del principio cristiano;avanti per ricercarla.

La troveremo noi domani? chissà! i criteri del-la vita saranno migliori; ma alla nostra animafatta più pura nella lotta per Cristo, non si ri-velerà ancora 'più alta, ancora più sublime lalegge d'amore del Golgota ?

Noi proseguiremo instanéabili, dicendo: nonancora, non così; avanti verso la luce con spe-ranza e con fede: forse la morte ci coglierà, ane-lanti ancora alle vette sublimi della giustiziacristiana.

Che vale? altri vi giungerà, vi arriverà, e sa-rà il figlio delle nostre idee per ricevere il pri-mo raggio del sole della vittoria.

E sarà il proletariato cristiano ! Poichè collaforza e col nome di Cristo noi abbiamo novella-mente compiuto il miracolo: al proletariato chegiaceva afflitto e vergonoso delle sue miserie, conpoca fede e con nessuna speranza, simile a vit-tima predestinata della rivoluzione e dell' uto-pia, noi abbiamo mostrato nella croce e nel Cal-vario il segno della redenzione e della giustizia.E a lui abbiamo detto: sorgi e cammina, surge etambula. Chi ne può dire dove egli andrà coi tran-quilli e maestosi passi del gigante ? chi l'ora delsuo trionfo e del suo riposo ?- Nessuno! Solo que-sto sappiamo, che egli cammina collo sguardofisso nel cielo.

E vi scorge la vittoria'coi

Eppure queste sante aspirazioni giovanili, comeaccennavo l'altra volta, son contrariate; eppurec' è chi.... ma non intorbidiamo oggi - giornoi Pasqua - il tripudio del nostro cuoreCantiamo trionfalmente Alle'tzia Non è un

(*rido democratico l'Alleluia? LABN

UN PROSSIMO CENTENARIO.Si legge nell' ottima Croce di Napoli

— Le figlie della Carità di s. Vincenzo deil'aoli il di I I Aprile prossimo celebrerannoil centenario della loro istituzione. Nonimvvi centenario che debba celebrarsi con

più trasporto di gioia e vera consolazionedei cuori bennati, sapendosi bene quantograndi ed ammirabili siano stati i benefiziche nel campo del sacrificio e dell' eroismoabbiano versato questi angeli di carità, che

sono le benemerite Suore, a vantaggio dellachiesa, della società e di ogni sorta disventurati.

CHONICHETTA RELIGIOSACalci (Italo Adamz). — La sera del venerdì

Santo, ebbe luogo qui in questo ridente paese lafesta triennale di Maria SS. Addolorata.

Fin dalle prime ore del mattino, era un accor-rere di gente, mesta e silenziosa, alla chiesa diS. Piero dove per cura della confraternita, ve-niva esposto alla pubblica adorazione il simula-cro di Gesù morto e della sua desolatissima ma-dre.Alla sera, dopo cantato l'ufflzio, veniva fatta

una solenne processione, accompagnata dalla di-stinta filarmonica locale.

Molte furono le signore che accompagnaronoGesù morto, nelle diverse contrade di questaquesta gentile borgata, e Calci non vide mai fe-sta così bella e commovente, quanto questa di S.Piero.

Per quanto le condizioni degli abitanti nonsiano floride, pur nonostante tutti prestaronoil loro aiuto e illuminarono le loro case. Frai doni offerti in questa circostanza furono am-mirati, quello delle spose di S. Piero, consistentein un anello, la tovaglia lavorata dalla Signori-na Adelina Magagnini e due angioli eseguitiespressamente dalla Signorina Selica Monti. An-che il Club della Corte concorse colla somma diL. 20, raccolte fra i componenti il sodalizio. Siabbiano le meritate lodi i componenti la compa-gnia di S. Piero l'egregio nostro Proposto, le fa-miglie Magagnini, e Fascetti e quanti col lorovolevole appoggio hanno cooperato alla riuscitadi questa cara festa.

Solenne Omaggio a G. C. RedentoreLa parola dell' Episcopato.

La voce unanime dei Vescovi raccomandaed esalta il grande atto che deve compiersialla fine del secolo, ne afferma la massimaopportunità, ne presagisce la grande maestà,e fa sentire quanto il cuore dei Pastori neesulti, e come bramino di cornmunicare alloro gregge il fuoco che arde nei loro cuoriper la gloria di Gesù Cristo e pel bene delleanime.

Ne veniamo dando qualche saggio perquanto lo spazio lo consente.

Il Vescovo di Fossano fa tema della suapastorale Il Secolo XIX e l'Omaggio a Cristo Re-dentore. Ne togliamo alcuni brani. « Si crede dinon dover più credere, il che vuol dire si credetroppo all' uomo per rinnegare Gesù Cristo. Quista la sorgente dei nostri mali, il malessere dellapatria nostra, il malcontento del passato, la tre-pidazione per l'avvenire. Gesù Cristo ha portatosulla terra il germe fecondo di civiltà; la ChiesaCattolica colla grazia e la sapienza di Dio ha ci-vilizzato il mondo, ovunque potè coltivare l' al-bero della vita, e inalberare il vessillo della re-denzione. I barbari, che gustavano i frutti diquell'albero meraviglioso e riposavano all' ombradella croce, sentivansi come cadere di dosso lesquame della barbarie, sentivansi illuminati allamorigeratezza dei costumi, alla civiltà cristiana.La civiltà dei popoli, lo si ammetta o no dai mi-scredenti, e tutta opera di Gesù Redentor nostro,la barbarie è tutta opera del paganesimo. Doveregna Cristo, vi è civiltà, e giustizia dove imperaBelial, tutto è barbarie ed oppressione. Libertàciv,ile con Cristo, schiavitù selvaggia con Belial .

E più innanzi « si ritorni a Gesù Cristo, si ri-conosca Dio, e Colui che ha mandato per la no-stra salute, ed il secolo che sta per venire ci sipresenterà sereno sotto i migliori auspici. Si apra,il Vangelo, se ne apprendano i precetti, si tradu-cano in atto pratico: avremo assicurata la pace ela prosperità dei nostri paesi »

Accennando poi all' Omaggio così dice Oh! fe-lice ispirazione quella di raccogliere in un secoloi cuori credenti di tutte le nazioni per far coronaa Gesù Cristo ed al suo Vicario in terra, e deporreai piedi dell'uno e dell'altro l'Omaggio dell'amorfiliale e della fede cattolica. L' Omaggio sarà, dolcesacrifizio di espiazione pei mali del secolo, chemuore e rendimento di grazie pei doni ricevuti,sarà 'preghiera di cuore, frutto di fede e di amoreperciò la misericordia di Dio si muova verso dinoi e voglia donarci il secolo che si avvicina, mi-gliore del presente che si allontana. Ai piedi dellaMaestà divina e dinanzi al Pontefice, noi prostrati,offriremo il male ed il bene del nostro secolo, per-chè Dio misericordioso perdoni, e non ricordi lenostre colpe, accolga invece benignamente il pocodi bene che abbiamo operato col mezzo della suagrazia e ci benedica » .

Espansione ed Organizzazione. In Fran-cia il Comitato conta corrispondenti in quasitutte le Diocesi, ed anche le CommissioniDiocesane si vanno istituendo come a Nev .rsLimoges Tarentaise, Besancon.

In Spagna. — Le sventure di quella no-bile Nazione e le conseguenze inevitabili, deigrandi sacrifizi per una guerra sfortunata,si sono ripercosse sull' Opera dell'Omaggio;ma ora una nuova lena rifluisce, e le sven-ture stesse sono impulso a riconoscere lanecessità di prender parte alla grande di-mostrazione di espiazione, di fede e di amore.La Giunta Regionale di Catalogna ha avutadi fresco la consolazione di poter esser pre-sieduta dal venerando Vescovo di Vich, ilquale ha accolta benignamente la fattaglipreghiera.

3Ialgrado la trista situazione di quel Re-gno le Giunte Diocesane vi si moltiplicanoe se ne contano a Digo a Majorea, a Sivi-glia, a Burgos, a Borgo d'Osala, a :Umido-ncdo, a Palencia, a Plasencia, mentre in al-

1,1,14a '1,1;1 , la

tre parecchie Diocesi vi sono corrispondentidell'Opera, e Giunte in via di formazioae;e questo prezioso ingranaggio ha il suo cen-tro motore in Madrid, ove risiede il Comi-tato Nazionale, del quale ha la presidenzad'onore l'Arcivescovo Vescovo di Madrid, el'effettiva il signor Duca di Bailen e contanel suo seno tutti i superiori degli ordinireligiosi e distinti laici. Quel Comitato dàindubitati segni di zelo ed attività.

Pellegrinaggio a BolognaNei giorni 16 e 17 del prossimo Aprile avrà

luogo un pellegrinaggio alla tomba di S. Dome-fico in Bologna per apparecchiarsi al SolenneOma,e-oio a Cristo Redentore sul chiudersi del se-colo XIX e coll'aprirsi del XX.

In questa occasione si godono ribassi ferrovia-ri affatto straordinari. Il biglietto d'andata e ri-torno, valevole per dieci giorni, con diritto a 2fermate al ritorno, costa:

Da PisaIn prima classe L. 19,15In seconda classe » 10,70In terza classe » 6,25

Questi biglietti servono anche per coloro chedesiderano Prender parte al Congresso cattolico,che si fa appunto in quei giorni a Ferrara, es-sendo questa città assai vicina a Bologna.

Le tessere ai pellegrini si distribuiscono allaLibreria della Croce Pisana di M. Filidei, inBorgo Largo, mediante l'offerta di Cent. 50 perle spese del pellegrinaggio.

SU E GIÙ PERLA PROVINCIA

Cascina. — La sera del 25 core. il chia-rissimo prof. O. Caruso presidente del CO-

111 ili.) agrario di Pisa tenne una conferenzasull'innesto delle viti al teatro Bellotti-Bon.Vi assistevano il Sindaco avv. Mugnai, moltiassessori comunali, e parecchi agenti agrari.Il Caruso fu ascoltatissimo e applaudito.

Terricciola. — É morto l'avv. AntonioCempini-Meazzuoli, nepote del ministro delGranduca, Francesco Cempini. Fu per 40anni cancelliere capo del Tribunale di Li-vorno e per la sua modestia e socievolezzacon tutti, seppe cattivarsi la stima e l'affet-to di quanti lo conobbero. Al trasporto fu-nebre prese parte tutta la popolazione. A-veva 85 anni.

Pontedera. — L'affare della Stazioae fer-roviaria é sempre allo stata quo. La com-missione incaricata, suda quattro camice nellostudiar progetti.... d'ogni dimensione, ma fi-nora non è venuta ad alcun resultato prati-co. Intanto le popolazioai si lamentano, lespedizioni diminuiscono e... il danno è comu-ne. Ma... attendiamo ancora!

M.

FASCTO(Interno)

Notizie Vaticane. — Alla nunziatura diParigi in luogo del compianto Mons. Clari an-drà Mons. Tarnassi.

— L'll del prossimo aprile sarà tenuta la Cap-pella Sistina che si dovette sospendere in causadella operazione subita dal S. Padre.

— Mi si assicura che alla conferenza della Pa-ce il Papa sarà rappresentato da Mons. Loren-zelli Nunzio a Monaco di Baviera.

— Vi confermo la notizia consolante che ilPapa — non ostante qualunque notizia in con-trario, sta bene.

Mons. Nazzari ritornato a Trevi-glio. — Ierl'altro a sera, alle 22,15, arrivava aTreviglio proveniente da Milano il prevosto MonsNazzari, accompagnato da un sacerdote suo ni-pote.

Erano ad attenderlo alla stazione alcuni sacer-doti trevigliesi : in vettura chiusa si recò allacasa parrocchiale.

Iermattina celebrò la messa all'ora consueta.La cittadinanza è lieta che così sia chiuso lo

spiacevole episodio.Mons. Lanza è stato creato primo cappel-

lano della Real Casa. È degno successore diMons. Anzino.

A Torino nella chiesa del S. Cuore, allapresenza delle principesse Isabella, Letizia edElena, nonchè del prefetto e del sindaco, il 25,fu eseguita la messa nuovissima del maestro Pe-rosi.L'Ammiraglio Grenet è partito per la

Cina.A Firenze ha avuto termine lo sciopero del

personale tranviario. Il servizio è stato riattivato.A Trieste fu tenuto il 26, un concerto po-

polare per l'istituzione di una università italianain detta città.

Zanardelli, malgrado le voci sparse, nonha intenzione di ritirarsi : I rapporti amiche-voli tra lui e Pelloux sono rotti realmente.

11 dott. Lapponi ammalato. E affettod' influenza, l' illustre dott. Giuseppe Lapponimedico privato di S. S.

All' illustre uomo giunga l'augurio più fervidodi una sollecita guarigione.

Pel congresso della stampa. I gior-nali hanno pubblicato in questi giorni il pro-gramma delle feste che si faranno in Roma, nelprossimo aprile, in occasione del sesto congresso

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LA CROCE PISANA auireer~~~111

internazionale dell'associazione di stampa. Il pro-gramma è svariato e attraente ; vedremo come sisvolgerà.

A Formula l'infezione tifoidea accenna ad unlieve ma progressivo m:glioramento.

I fiaschi di MaPiicaged. Sappiamo che aLondra una compagnia dovea fare eseguire l'Irisdi Mascagni, ma che la censura l' ha proibitaperché quest' opera è stata giudicata impudica.immorale e pericolosa.

Intanto al S. Carlo di Napoli è stata rappre-sentata in questi giorni ed ha avuto i suoi braviapplausi. Possibile che i protestanti di Londradebbano insegnare ai cattolici della città piùcattolica

Per le manovre navali. Il ministrodella marina ha cominciato già a compilareprogramma delle manovre navali, le quali que-st' anno avranno un' importanza grandissima.

È vecchia 2 .. L' Avanti dà per certo chealcuni agenti di pubblica sicurezza scoprirono

esistenza di una grossa bisca in un palazzo si-gnorile, ma avendo trovato tra i giuocatori deipezzi grossi, si astennero pure dal fare la solitacontravvenzione ».

La notizia è grave, ma non è peregrina. Soncose che avvengono tutti i giorni e possiamo dired' averci fatto l' uso...

Al Papa durante la sua malattia, sono per-venuti 30,000 telegrammi e 60,030 circa, fra let-tere e indirizzi.

Eloquenza di cifre !! .Amnistia? Si riparla di clemenza e di amni-

stia. A. quanto si afferma dovrebbe precedere ilCongresso internazionale della stampa.... Ci pos-siamo credere? Confidiamo nell'avvenire e speria-mo anche un'altra volta....

Per Mons. Citavi, sono stati fatti solennifunerali nella cattedrale di Sinigallia, dove futrasportata la salma.

Sequestroinania. — A Carpi è stato se-questrato l'egregio confratello L'operaio cattolicoper un'articolo intitolato « Roma ed il Papato »

Una chiesa al Papa. — L'ex pontificio ilComm- Avv. Ruggeri Assuero, ha deciso di fon-dare una chiesa sull'Appennino bolognese in Lo-gnola e di dedicarla al Papa. Il S. Padre ha con-cesso che la nuova chiesa venga aggregata alla,Basilica di S. Pietro, goda delle medesime indul-genze e che l'arciprete c pro tempore » sia insi-gnito del titolo di Monsignore.Luzzatti — Dopo le feste pa-

squali, Fon. Luzzatti commemorerà Gladstone.Al Card. di Canossa, si stanno preparan-

do a Verona grandi feste, perchè il 20 Aprilecompie il 90.mo anno d'età.

(Estero)A Darcellona hanno avuto luogo dimo-

strazioni ed assembramenti. Si gridava: Evvivala Catalogna libera viva la Repubblica.

Dalla Stefani 2 Orano 26 - L' Echo annun-zia che il 22 corr : le tribù Djedi e Beni-assenattaccarono alla frontiera marocchina la tribùMehava. 400 morti fra le due parti. Si dice chei Beni-Assen siano vincitori. 800 Mehay sareb-bero prigionieri.

Ad Alby in Francia moriva Mons. Fonte-nati arcivescovo di quella città. Nato il 14 ago-sto 1825 a Bordeaux. Fu creato arcivescovo il13 novembre 1884.

Inglesi e Russi in Cina. La stampa lon-dinese ha pubblicato una nota officiosa per di-chiarare che i negoziati anglo-russi relativi allaCina, promettono di risolversi abbastanza bene.

Alla camera Francese si sollevò la que-stione, per l' indennità ai deputati. Alcuni de-proposero di portare l'indennità da 9000 a 15,000*lire ; alcuni che il numero dei rappresentanti allacamera, subisse qualche riduzione, alcuni chieseroche il mandato di deputato dovesse essere gra-tuito. La discussione fu animatissima, ma quandos' arrivò ali' ergo si pensò meglio lasciar le cosecome sono... e mandare a monte la partita ...

Per una scomunica. Il Vescovo di Ma-drid avrebbe minacciato il prefetto di quellacittà di scomunica. per essersi rifiutato di ceder-gli un immobile. Il prefetto però, cattolico fer-vente, avrebbe preferito dare le dimissioni piut-tosto che incorrere nella scomunica. A chi ap-partenga l' immobile la Stefani non lo dice ; èda supporre però che sia proprietà della chiesa eche in Spagna il problema del mio e del tuo siaun enigma come pur troppo è un rebus inespli-cabile anche per l' Italia intangibile...

Perosi giustificato in Francia. La.Revue de Paris » ha pubblicato un notevole ar-

ticolo dell' illustre scrittore Rolland Romano,che suona encomio al genio divinamente artisticodel sac. Perosi. Hanno voglia i tedeschi di scara-ventare manate di fango contro il sole: non solonon lo oscureranno, ma correranno rischio di ri-portare il muso tutto impillaccherato.

Lincianientl (Ag. 8€,) Notize da Texarcanaalla frontiera di Arkansas (Texas) recano cheuna banda di 23 negri complottavano per attac-care i bianchi. Questi inseguirono la banda e lin-ciarono 13 persone.

DISOrdlill• Si segnalano disordini alla Uni-versità di Pietroburgo. Al quel che pare anchegli studenti russi, par che abbiano poca vogliadi dormire e si agitano e tumultuano a più nonposso. Qnesti tumulti si accentuarono per operadei nichilisti L'opinione pubblica gli difende....

11 prof. Kocia in Italia. Si annunzia im-minente il ritorno dell'illustre scenziato in Italiaallo scopo di continuare i suoi studi sulla febbremalarica.

Da Berlino: Pare che una grande societàisdraetica, abbia in animo di comprare la Pale-stina.

" A Parig i è morto Mizaou ottvernatore di Gi-buti

Da Lacca,.29 Marzo 1899

Giovedì sera, a S. Giusto, tenue una pubblicaconferenza il rev.mo prof. Conti sul tema: Il veroconcetto della libertà. Il nome dell'oratore el'im-portanza dell'argomento avevano richiamato unpubblico numeroso e scelto. Il dottissimo sacer-dote, con irrefutabili argomentazioni. e con unaacutezza di ragionamento piuttosto unica che ra-ra, provò luminosamente che la pretesa iibertàdei liberali è la negazione di quella libertà verache portò al mondo il Divin Redentore. Essa, nonispirandosi ai principi di quella vera giustiziache viene da Dio, è come una vaporiera che correfuori dalle rotaie verso il precipizio. Accennò fu-gacemente alle falsità messe in giro dalla libe-raleria intorno a Galileo, all'Inquisizione e allaNotte di S. Bartolommeo, e chiuse il suo direaugurando una pronta amnistia pei condannatipolitici (e specialmente per quelli che sono statiimprigionati per avere espresso idee contrarie algoverno) e augurando pure una prossima conci-liazione fra Stato e Chiesa, secondo le idee del-l'immortale Leone XIII.

Fu salutato da un'entusiastica acclamazione.

Devesi alla lodevole iniziativa di alcuni egregigiovani la formazione di una nuova filarmonica,che ha preso il nome di Giacomo Puccini. A diret-tore è preposto l'amico Luigi Pietrasanta, un gio-vane pieno d'intelligenza e d'amore per l'arte,che si è accinto all'opera con vero entusiasmo.Lunedì sera la filarmonica dette il primo concertopubblico, ed il maestro Pietrasanta mostrò di es-sere all'altezza della sua missione, non solo comeprovetto direttore, ottenendo degli effetti ammi-rabili nella esecuzione dello svariato programma,ma si rivelò eziandio conoscitore profondo deglistrumenti e della loro applicazione, come eviden-temente lo dimostrarono gli applusi del numero-sissimo pubblico. Sono sicuro che la nuova ban-da, mercè l'ingegno e la fine intuizione artisticadell' ottimo direttore, potrà presto conquistarequel posto che ha diritto di occupare la musicanella gentile patria dell'immortale Boccherini.

I lib,íraloni cha imperano al Municipio non neimbroccano una! In questi' giorni, infatti, laGiunta comunale ha deliberato di fare alcunemodificazioni alla divisa dei componenti il corpodella musica municipale, e tali modifìcazioni so-no addirittura ridicole. Si tratta di caricare ilcapo dei poveri musicanti di un pesante elmo,sulla foggia di quelli che portano adesso i pom-pieri, luccicante di ottoni e fiammante di... cre-ste rosse. E, quasi ciò non bastasse, si è deciso dicingere il fianco dei suonatori con una daga... achiodo, simile a quella che portavano gli antichiromani, coli' impugnatura a croce, come si dannoai coristi, quando eseguiscono delle opere tragi-che. Si tratta, insomma, di un'armatura da vereguardie... del sepolcro !...

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FERRO-CHINA B1SLERiVolete lar:Salute 72.CURA PRIMAVERILE

DEL SANGUE

Modena, scrive:Vanni della Università di .F; -Efrio.Il chiarissimo Profess. loro, keD efft

i

miLalto« Ebbi più volte occasione di sperimentare

il FERRO-CHINA-BISLERI, e ne constatainotevoli va.litaggi come liquore eupeptico etonico ». (3)

ACQUA 11)1 »CERA DMA(Sorgente Angelica)

Raccomandata da centinaia di attestati me-dici come la migliore fra le acque da ta-vola. F. BISLERI E C. - MILANOQ1•1111~1111~111

LA 11. PERPETUA DA MI

non curanza delle terrene cose, l umile mona-cella aveva fatto acquisto di quella sublime sa-pienza che è stoltezza agli occhi del mondo,come insegna S. Paolo (I. Let. ai Cor. III, 18).Ma Iddio che esalta gli umili, circondò di tanta,oloria la defunta sua serva, che tosto la famadei portenti avvenuti e della santità di lei sidiffuse per tutta la città. Solenni funerali le fu-rono celebrati, ed in progresso di tempo le sueossa, tratte dalla tomba, furono collocate sottol' altare del coro, sopra di cui stava il miracolosocrocifisso che parlò. Da quelle ossa sgorga,va unolio portentoso che guariva gl' infermi, il perchèla venerazione delle monache e di molti altri an-cora cresceva sempre più. Sopraggiunto però l' in-fausto tempo della soppressione di tanti mona-steri e pie confraternite, anche le domenicane diS. Marta doverono abbandonare il loro pacificoasilo. Ciò fu nell' anno 1789 ; ed allora le ossadella 13. Perpetua furono poste in chiesa, nellacappella e sotto l' altare del suddetto Crocifisso,racchiuse sempre nell' urna di cipresso nel cuicoperchio vedevasi dipinta la morte di lei, eco-m• era avvenuta. A tempo nostro, cioè l' anno1857, l' Eminentissimo Card. Arcivescovo Corsifece costruire un' urna nuova a cristalli e vi feceriporre quelle sacre ossa. In tal congiuntura sifecero indagini per rinvenire notizie autenticheintorno alla vita dì Perpetua, e specialmente unmanoscritto antico che si sapeva essere stato con-servato dalle monache nel loro archivio ; ma que-sto prezioso documento non si potè in verunmodo rintracciare, ed il meritissimo nostro con-cittadino, sig. canonico Sainati, dovè limitarsi ainserire helle sue Vite de' Santi e Beati Pisaniquel poco che della B. Perpetua si sapeva.

Ed ecco ora finalmente si è latta la luce sullavera patria di essa. Nell'archivio della Pieve diButi si è rinvenuta una copia del suddetto smar-rito documento, tratta dall'originale da suor Fran-cesca Frosini, monaca di s. Marta, il 10 lugliodell' anno 1780. Su questo manoscritto il prelo-dato canonico ha compilato una nuova e brevevita della B. Perpetua, che è uscita teste allaluce coitipi Orsolini-Prosperi, in elegante edi-lo

Buti dunque, e non Cisauello, diè i natali aquesta beata. Il Card. Corsi che era convinto diciò, donò alla pieve di quel paese una reliquiadella B. Perpetua racchiusa in teca d' argento,affinché vi fosse tenuta in venerazione. I geni-tori di Perpetua erano poveri, ma pii e virtuosi.Essi di buon grado si privarono della figlia quan-do essa volle abbracciare lo stato religioso dietroinvito che ne ebbe in visione dal patriarca S. Do-menico. Il convento di s. Marta dove entrò inqualità di conversa era stato fondato dal nostrocelebre fra Domenico Cavalca da Vico. Buti puòdunque vantare come una sua gloria la B. Per-petua ; e se il culto di lei venisse approvato dallas. Sede, la B. Perpetua sarebbe per i butesi quelche è s. Ubaldesca per i calcinaioli, cioè caro og-getto di venerazione e presidio contro ogni sortadi mali ed avversità.

D. S.Nota - Buti ha dato i natali anche al celebre

commentatore della Divina Commedia, il gram-matico professore Francesco.

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*5*~~)~~~,~4~§.~*Agricoltori, Orticultori, Giardinieri!!

(Vedi in «Itparta pagina)W<C53«t~ -.0:0?"\0:0b;.~~3~34~

CO33R LOCALI.DIARIO SACRO.

do di riparare a certi inconvenienti che de-rivavano dalle ristrettezza del locale.

Le signore patronesse ed i soci giudiche-ranno mercoldì sera.

La settimana santa. — Affatto straordi-naria è stata l'affluenza dei fedeli in tuttele chiese per le funzioni di questa settima-na: al Duomo poi il concorso è stato vera-mente immenso.

Gli ullizi delle tenebre sono stati cantatisolennemente nelle varie chiese sedi di con-fraternite; a S. Giuseppe per detti tittizi v'èstato lin ottimo servizio musicale, sotto l'abiledirezione del 111.0 Giorgi.; — a S. Barnaba,in ciascuna sera é stato cantato inappunta-bihnente il Christus (lel Benvenuti.

Il Giov. santo folla enorme alla visita deisepolcri, tutti splendidissimi di luce e pro-(lucenti bell'effetto agli occhi dei pii visi-tatori. Ammiratissimi quelli di S. Niccola,S. Sisto, S. Michele in Borgo, S. Ceoilia ecc.,per gli ;d'Ostici addobbi.

La chiesa di S. Francesco è stata ce-duta dal nostro comune al comitato cittadi-no, il quale lavora attivamente per riaprirlaPresto al culto.

Musica Sacra. — Nello SO1 10 di merco-ledì, giovedì e venerdì 29, 30, 31 marzoebbero luogo al Duomo gli Uffizi della set-timana santa, ai quali concorse una quantità,straordinaria di persone che fu molto mag-giore degli anni passati ed andò ogni seraaumentando.

In questa occasione venne eseguito tuttoil servizio in musica del Maestre Cav. ()-veste Guidotti, eccettuato il Christus delMaestro Niccola Benvenuti che è stato can-tato nelle tre sere; ed in omaggio alla me-moria del defunto maestro, la sera di ve-nerdì fu pure eseguito il suo Miserere.

Al servizio prasoro parte, oltre i compo-nenti la cappella, dei valentissimi artisti dicanto venuti appositamente da altre città.

La musica del Guidotti ha un carattereappropriatissimo al significato sacro: in ogniversetto del Miserere si riscontra espressacon elevata passionalità la nota del dolore:i Responsi hanno il merito della originalitàe sono ispirati, euritmici, perfettamente e-quilibrati con dotte armonie e con ben in-tesi artifizi strumentali e di contrappunto:tutta la musica inoltre è resa più bella daardite modulazioni che sebbene di scuolamoderna, non escono dal carattere della mu-sica sacra.

Quest'anno poi il Guidotti ci ha fatto an-che sentire delle nuove composizioni; e pertacere dei responsi, nei quali vennero intro-dotti alcuni cambiamenti efficacissimi e dimolto effetto, meritano di essere segnalatela prima Lamentazione per basso e la ter-za per tenore nel mercoledì, la seconda delgiovedì pure per tenore e la seconda delvenerdì per soprano, le quali piacquero mol-tissimo e vennero ottimamente interpetratedal nostro basso Cesari, dal tenore "Cav.l'asini di Brescia e dal soprano Ceri' diLucca, i quali non solo si distinsero in que-ste nuove composizioni, ma anche nel Mise-rere e nelle altre Lamentazioni, come si di-stinse egualmente il bravo e noto tenoreMenni di Lucca e tutti gli altri artisti eprofessori della nostra città mercé lo zeloe l' impegno dei quali l'esecuzione riuscì ac-curati ,sima in ogni sua parte.

Nella chiesa dei Cavalieri, gentilmenteconcessa, per iniziativa del consigli() diret-tivo dell' Unione cattolica, lunedì scorso,ebbe luogo l'annunziato concerto di musicasacra con la conferenza del chiarissimo prof.Castellano, a benefizio dellj scuole dei bam-bini poveri dirette dai Salesiani.

Diciamolo subito : fu una vera festa del-l'arte di un successo brillante, reale, sin-cera, nie•e il gentilissimo concorso di tantecelebri individualità artistiche. La storicachiesa, affollata di scelto pubblico, presen-tava un aspetto imponente. Il ben compilatoprogramma fu svolto colla massima inap-puntabilità, venendo applaudito ripetutamen-te ed unanimente ciascun pezzo musicale.La _signorina Mietimi nell' Ave Maria diMercadante e la signorina Marchesini nel -l' aria di Chiesa e nell' Agnus Dei dellaMessa di Rossini, da quell'artiste di vagliache sono, elettrizzarono addirittura l'uditorioprorompente in applausi intsrminabili. Il ce-lebre violinista prof. cav. Franci nell' Elegiadi Bazzini e nella Prima suonata di con-certo di Corelli trascinò il pubblico fino aldelirio, siccome quegli che, trasfondendo nelprezioso strumento tutta l'anima stia, sa e-sprimere colle corde del suo violino, comeun tempo Cammillo Sivori, « la gioia e lamestizia, lo sdegno e 1' accasciamento, lacalma serena della natura e la spaventosatempesta ». Riscossero applausi anche i sigg.U. Bianchi, Ciuti, Orsolini e O. Bianchi, ese-guendo i quartetti Contemplazione (Luzzi), Asera (Catalani), Ora mesta (Giorgi), e Re-

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In uno dei trascorsi giorni della settimanasanta si udirono leggere nel Passi° quelle parbleche il Redentore dalla croce su cui era confittorivolse al pentito ladrone : Oggi sarai meco in pa-radiso (S. Luca XXIII, 43). Parole quasi identi-che a quelle risuonarono qualche secolo fa nelcoro del convento di s. Marta della nostra cittàmentre tutte le monache ivi accorse, e stupe-fatte dal suono improvviso delle campane nonmosse da mano umana, trovarono la loro conso-rella Perpetua esanime davanti a un Crocifisso.Perpetua è meco in Paradiso, disse miracolosamentequella venerata immagine del Salvatore, e questeparole in armonia al festevole e prodigioso suonodelle campane rivelarono di un tratto la santitàfino allora sconosciuta di Perpetua, la quale permolti anni aveva vissuto vita di perfezione manascosta agli occhi delle sue consorelle, presso lequali era riputata demente e perciò non stimatama derisa e disprezzata. Con quel tenor di vita,tutta assorta nella divina contemplazione e nella

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(Aprile) ).14 2 Domenica della insurre-zione del N. S. Gesù Cristo, solennitae Pasqua nostra (Vangelo S. Marco XVI).S. Francesco di Paola. Al Duomo messa e vesproin Pontificale. Dopo la messa Benedizione l'opale.Le 40 ore in s. Giovanni al Gatano, in s. Stefanodi porta a Lucca, in s. Apollinare di Barbaricina,in s. Jacopo alle Piagge, in s. Jacopo di Agnanoe in s. Ermete. In s. Torpè, prima dell'alba, mat-tutino, messa e processia,ne solenne. In s. Chiaraassoluzione pei terziarii di s. Francesco. Alla Pie-ve di Cascina cominciano le Quarantore.

3 Lun. di Pasqua. S. Pancrazio V. e M. In s.Torpè circa ore 8 Benedizione Papale.

4 Mart. di Pasqua. S. Isidoro V. D. Al Duomoultima predica a ore 11 con Benedizione. Al Car-mine circa mezzogiorno Benedizioae Papale, e lasera ultima predica.

5 Merc. di Pascola S. Vincenzafferra.ri C. Le4t) ore in s.

Giov. di Pasqua. S. Sisto I. P. e M. In S.Torpè novena di S. Francesco di Paola.

7 Ven. di Pasqua. S. Epifanio V. e M.8 Sab. in Albis. S. Edesio M. Le 40 ore in S.

Chiara.

All'Unione Cattolica, mercoldì pros. 5aprile avremo trattenimento musicale e perquanto sappiamo sarà eseguito un bellissi-ino programma.

Avremo quindi la conferenza del chiaris-simo prof. can.co Vincenzo Paoli. che ha ri-scosso tanti allori a Livorno dove ha predi-cato l'attuale quaresima. Il tema che trat-terà il can. Paoli è — un ricordo de' mieivent'anni. —

Crediamo opportuno avvertire che per isoci e patronesse non vi è bisogno d'invitospeciale per intervenire ai trattenimenti,come qualcuno ha creduto. Vengano perciòtutti mereOldi pr0s. e troveranno maggiorecomodità che non per il passato, perchè la di-rezione dell'Unione ha cercato di fare in mo-

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LA CROCE PISANAvene (Schumann); — i sigg. m.. Viviani eSimoneschi nella sinfonia S. Paolo di Men-delssoltn, e i sigg. maestri Cav. Siracusa,Viviani e A. Micheletti nella marciaoiosa di Gounod.

Il prof. Castellano poi, il simpatico ed e-loquente oratore, fu festeggiato quanto me-ritava e la sua conferenza Aspettando! con-guise affatto gli animi degli uditori che ap-plaudirono a più riprese.

Cose comunali. — Nel consiglio comu-nale, adunatosi .martedi scorso, il sindaco,commemorato il cav. prof. Sbragia, diedecomunicazione delle diinissioni date dall'as-sessore Triglia, le quali dimissioni furonorespinte ad unanimità: quindi il consiglioapprovava un ordine del giorno per il qualesi dà facoltà alla giunta di mettersi d'ac-cordo colla giunta ani mi nistrativa pro v i celaleper la modificazione di alcuni titoli del bi

INSE117101

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lancio 1899. Veniva stabilito poi di chiedereun mutuo di L. 400,000 per dimissione dialcune passività e si approvavano alcune tuo-dificazioni al capitolato per la costruzionedel nuovo acquedotto, approvando in ultimol'organico per gl'insegnanti elementari.

Per Curtatone e Montanara. — Il co-mitato per i festeggiamenti da farsi in oc-casione del 500 anniversario della battagliadi Curtatone e Montanara, deliberava di ag-gregare altri membri al comitato, di far cir-colare note di sottoscrizione, di rivolgersiagli istituti bancari della città e, stabilendoil programma della cerimonia, deliberavadi preparare un corso di fiori per il gior-no 28 maggio e d'invitare « un' alta perso-nalità politica » a tenere una conferenza.

Fioritura di nuovi cavalieri. — Il prof.Granati, insegnante al R. Liceo, e il prof.Arturo Rosenthal venivano nominati cava-

lieri nell'ordine della corona d'Italia, mentreil direttore delle Poste, cav. Navarrini, ve-niva nominato cavaliere nell'ordine dei SS.Maurizio e Lazzaro, e al concittadino prof.Puntoni veniva conferita la commenda dellacorona d'Italia.

Le rassegne semestrali di rimando pertutti i militari in congedo illimitato, a qua-lunque classe e categoria appartengono, a-vranno luogo nel corrente mese d'aprile. Ciòper norma dei militari che per ragione disalute ritengono di non esser più idonei alservizio.

Dal « Bollettino ufficiale dell'Interno »:— Chiarini Teodoro, alunno, nominato dele-gato, è destinato a Pisa; Trinchera Giovannidelegato, trasferito da Brindisi a Pisa ; IsolaLuciano, delegato, trasferito da Pisa a Ur-bino.

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