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«Trapianti di fegato anche a inizienti.. 1# acon tumori intermedi o avanzati»
La ricerca. In base allo studio coordinato dall'Istituto tumori con il contributo del Papa Giovannialla donazione può essere candidato anche chi è affetto da epatocarcinoma in stadio evolutoSARA VENCHIARUTTI
C'è anche il Papa Giovanni XXIII di Bergamo fra inove ospedali che hanno contribuito allo studio dedicato al
trapianto di fegato nei pazienti con epatocarcinoma. Unostudio di grande impatto, chedimostra in estrema sintesi
come il trapianto sia la migliore cura per il cancro al fegato,anche quando il cancro è inuno stadio avanzato. E sta proprio qui l'importanza dellostudio coordinato dall'Istituto nazionale dei tumori di Milano: se la comunità scientifica già riconosceva nel tnini;)rito la terapia migliore peri pazienticon tumori ristretti e contenuti al fe Mgato, per la primavolta gli ospedaliitaliani sono riu
sciti a dimostrarecome utilizzando
in una prima faseuna sorta di terapia«ponte» il trapianto diventi nonsolo una soluzione
praticabile ma anche ideale perfinoper chi, fino ad oggi, non poteva ambire alla donazione
dell'organo, perchèaffetto da un tumore in stadio inter
medio o avanzato.Per dirla con parole semplici: alcunifino ad oggi esclusipianto, in virtùsione avanzata deldell'alto numero
presenti, possonocandidabili a ricevere l'no. Lo studio, durato nove anni e finanziato con i soli fondi
del Ministero della Salute, haprodotto risultati eloquentiche dimostrano la superioritàdel trapianto su tutte le altreterapie nonchirurgiche attualmente utilizzate per questa malattia: 74 pazienti tra i 18e i 65 anni, con carcinoma epatocellulare senza metastasi,sono stati sottoposti a varie terapie per ridurre le dimensio
C'è anche il Papa Giovanni XXIII di Bergamo fra inove ospedali che hanno contribuito allo studio dedicato al
trapianto di fegato nei pazienti con epatocarcinoma. Unostudio di grande impatto, chedimostra in estrema sintesi come il trapianto sia la migliore cura per il cancro al fegato,anche quando il cancro è inuno stadio avanzato. E sta proprio qui l'importanza dellostudio coordinato dall'Istitu
to nazionale dei tumori di Milano: se la comunità scientifi
ca già riconosceva nel tnini;)rito la terapia migliore peri pazienticon tumori ristret
ti e contenuti al fe Mgato, per la primavolta gli ospedaliitaliani sono riu
sciti a dimostrare ^come utilizzandoin una prima faseuna sorta di terapia Michele«ponte» il tra Colledanpianto diventi nonsolo una soluzionepraticabile ma anche ideale perfinoper chi, fino ad oggi, non poteva ambire alla donazionedell'organo, perchèaffetto da un tumore in stadio inter Stefano
medio o avanzato. FagiuoliPer dirla con parole semplici: alcuni dei pazientifino ad oggi esclusi dal trapianto, in virtù della dimensione avanzata del tumore edell'alto numero di noduli
presenti, possono diventarecandidabili a ricevere l'organo. Lo studio, durato nove anni e finanziato con i soli fondidel Ministero della Salute, haprodotto risultati eloquentiche dimostrano la superioritàdel trapianto su tutte le altreterapie nonchirurgiche attualmente utilizzate per questa malattia: 74 pazienti tra i 18e i 65 anni, con carcinoma epatocellulare senza metastasi,sono stati sottoposti a varie terapie per ridurre le dimensio
ni del tumore. In seguito, sonostati divisi in due gruppi: il primo è stato sottoposto al trapianto di fegato, il secondo hainvece continuato ad essere
seguito con le altre terapienon chirurgiche. Ebbene, acinque anni, la sopravvivenzalibera da eventi tumorali è sta
ta del 76,8% nel gruppo dei pazienti che hanno eseguito iltrapianto di fegato, contro il18,3% nel gruppo di controllo.«E chiaro che i risultati di questo studio, a cui il nostro ospedale ha contribuito reclutan
do uno dei numeri maggiori diDazienti, allargano la platea di
persone candidabili per il trapiantodi fegato spiegaMichele Colledan,direttore del Di
partimento funzionale Insuffi
cienza d'organo etrapianti del PapaGiovanni XXIII. Il
trapianto si effettua di norma in pazienti che risultano avere almeno il
60% di possibilitàdi sopravvivenza acinque anni. Con lostudio abbiamo di
mostrato che, seinterveniamo sultumore con una te
rapia ponte che ciconsente di arriva
re a quella percensopravvivenza, ancheche non verrebberoidonei al trapiantodiventano. In cosa
terapia ponte? Neldimensioni e il nu
noduli del tumore con
chirurgici e terapiemirate: se questa
funziona, se cioè il tuin questo stadio
per un periodo cheai sei mesi, allora ildiventa candidabile
trapianto. Parliamo diad oggi, nemmemessi in lista d'at
che potevamocon cure palliati
anno in Italia circa
In seguito, sonoin due gruppi: il prisottoposto al tra
fegato, il secondo hacontinuato ad essere
le altre terapiechirurgiche. Ebbene, a
la sopravvivenzaeventi tumorali è sta
nel gruppo dei pahanno eseguito ildi fegato, contro ilgruppo di controllo.che i risultati di quea cui il nostro ospe
contribuito reclutan
numeri maggiori diallargano la platea dipersone candidabili per il trapiantodi fegato spiegaMichele Colledan,direttore del Di
partimento funzionale Insuffi
cienza d'organo etrapianti del PapaGiovanni XXIII. Il
trapianto si effettua di norma in pazienti che risultano avere almeno il
60% di possibilitàdi sopravvivenza acinque anni. Con lostudio abbiamo di
mostrato che, seinterveniamo sul
tumore con una te
rapia ponte che ciconsente di arriva
re a quella percentuale di sopravvivenza, anchepazienti che non verrebberoconsiderati idonei al trapiantodi fatto lo diventano. In cosa
consiste la terapia ponte? Nelridurre le dimensioni e il numero di noduli del tumore con
interventi chirurgici e terapieradiologiche mirate: se questaterapia funziona, se cioè il tumore rimane in questo stadiocontenuto per un periodo cheva dai tre ai sei mesi, allora ilpaziente diventa candidabileper il trapianto. Parliamo dipazienti che, ad oggi, nemmeno venivano messi in lista d'at
tesa: persone che potevamotrattare solo con cure palliative». Ogni anno in Italia circa
¦ I pazienti devonoessere sottopostia terapie per ridurrele dimensionidella lesionemilletrecento persone ricevono un trapianto di fegato, maaltre mille rimangono in listasenza riuscire ad ottenerlo. Al
Papa Giovanni, dove quello alfegato è il trapianto più diffuso, vengono effettuati fra gli80 e i 100 trapianti ogni anno.«Circa la metà dei pazienti chefino a oggi sono stati considerati inadeguati ora potrannoessere candidabili al trapianto fa sapere Stefano Fagiuoli,
milletrecento persone ricevono un trapianto di fegato, maaltre mille rimangono in listasenza riuscire ad ottenerlo. Al
Papa Giovanni, dove quello alfegato è il trapianto più diffuso, vengono effettuati fra gli80 e i 100 trapianti ogni anno.«Circa la metà dei pazienti chefino a oggi sono stati considerati inadeguati ora potrannoessere candidabili al trapianto fa sapere Stefano Fagiuoli,
direttore del dipartimento diMedicina del Papa GiovanniXXIII . E questo ci aiuta molto anche dal punto di vista etico. Com'è facile immaginare,ci siamo spesso trovati di fronte a persone che, con un tumore avanzato al fegato, ci chiedevano di fare il trapianto,consapevoli che l'alternativasarebbero state le sole cure
palliative: ma a tutte questepersone abbiamo dovuto negare, almeno fino ad oggi, ladonazione. Spiegando che superavano i parametri utilizzati comunemente in tutto il
mondo per selezionare i pazienti candidabili al trapianto,che ci impongono di fare buonuso degli organi, cioè di assegnarli a chi ha più possibilitàdi goderne a lungo. E non si
tratta di una cosa semplice dadire ai pazienti. Ecco, lo studioadesso ci consente di ampliaresignificativamente la platea dipersone candidabili al trapianto». I centri che hannocontribuito allo studio sonol'Istituto Nazionale dei Tu
mori di Milano con il dipartimento di Oncologia dell'Università di Milano, l'OspedalePapaGiovanniXXIII di Bergamo, l'Ospedale Cà Granda diNiguarda con l'Università Bicocca, la Città della Salute edella Scienza e l'Università diTorino, l'Ospedale MaggiorePoliclinico di Milano, l'Ospedale e l'Università Politecnica
di Ancona, l'Università TorVergata e la Sapienza di Roma,l'Ismett di Palermo.
Data: 12.07.2020 Pag.: 18Size: 590 cm2 AVE: € 10030.00Tiratura: 39643Diffusione: 33699Lettori: 405000
ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI 1
Un trapianto di fegato: finora i pazienti con lesioni intermedie o avanzate erano esclusi
MicheleColledan
Data: 12.07.2020 Pag.: 18Size: 590 cm2 AVE: € 10030.00Tiratura: 39643Diffusione: 33699Lettori: 405000
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