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Il 15 novembre 2005 è stata pubblicata dal Ministero delle Attività Produttive la circolare n. 473 aven- te ad oggetto la registrazione dei nomi a dominio.EU. L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha messo a punto una procedura di esame e rilascio anticipato in tempi brevissimi delle domande di marchio di coloro che, essendo interessati a richiedere una registrazio- ne di nome a dominio.EU corrispondente al marchio, presentino all’U.I.B.M. apposita istanza per il rilascio anticipato di una domanda di marchio pendente. Per le modalità di presentazione della predetta istanza consultare il sito: www .uibm.gov .it. Dal 7 dicembre 2005 al 6 febbraio 2006 hanno priorità, tra gli altri, a registrare domini.EU i titolari di marchi nazionali e/o comunitari già registrati che potranno richiedere la registrazione di nomi a domini.EU identici a tali diritti anteriori. I titolari di domande di marchio nazionale (già depositate, ma tuttora pendenti) potranno ottenere la registrazione del proprio marchio secondo una procedura d’urgenza fino al 6 aprile 2006. Marchi e brevetti: domini.eu per i canoni dell’etica e della morale. Sono fatti che fanno riflettere e stan- no facendo emergere come l’unica risposta possibile sia fare sistema ed operare per un’economia solidale. Istituzioni nazionali e locali, associa- zioni rappresentative delle categorie economiche, organizzazioni dei lavo- ratori e società civile, in tutte le loro molteplici articolazioni, che, insieme, lavorano ad un progetto condiviso per lo sviluppo e la crescita economi- ca del territorio che abbia tra i suoi obiettivi espliciti l’incremento della coesione sociale e l’inclusione delle categorie più deboli e svantaggiate. Lavorare perché fare sistema non sia uno slogan di moda ma diventi il modo, l’unico, per affrontare ogni genere di problema e contribuire a riscoprire e ad affermare i valori del dialogo e del rispetto delle differen- ze sono un impegno convinto che la Camera di commercio di Viterbo, Camera delle economie e delle imprese, intende svolgere nella sua azione di promozione e sviluppo del sistema delle imprese della Tuscia. Editoriale Serenità e pace, in uno spirito soli- dale, per tutte le donne e gli uomini della terra: si sintetizza con queste poche parole l’augurio vero e profondo della Camera di commer- cio di Viterbo per il prossimo anno 2006. La fine di dicembre, come è noto, è il momento in cui si tira una riga per segnare l’ideale frattura del tempo - che pure è indivisibile- di fronte al quale si impone la necessità ed il bisogno di fare il bilancio dell’anno che si avvia alla conclusione. Impossibile trascurare i grandi drammi che si stanno consumando in regioni lontane, in altri continenti, ma che oggi come non mai sentiamo così vicini e pericolosi. Impossibile trascurare il persistere di una crisi economica la cui fine, di recente annunciata dagli Istituti di ricerca, risulta non essere ancora arrivata, tanto che la difficoltà per le famiglie di arrivare serenamente alla fine del mese è ancora attuale. E come, poi, non impressionarsi ed amareggiarsi di fron- te ad azioni e comportamenti di soggetti economici di grande rilievo per il paese adottati senza il mimino rispetto Mensile informativo edito dalla Camera di Commercio di Viterbo Direttore responsabile Franco Rosati Autorizzazione del tribunale di Viterbo n. 2 del 27-3-1948 via Fratelli Rosselli 4, tel. 0761 29221, fax 0761 345755, www.vt.camcom.it anno V numero 12 - dicembre 2005 Il Segretario generale Franco Rosati Il Presidente Ferindo Palombella SOMMARIO: Editoriale Marchi e brevetti: domini.eu Il marchio Tuscia Viterbese esteso anche agli alberghi e alle Associazioni di categoria Agenti immobiliari Intesa Ministero della Difesa- Unioncamere D i ffusione della Responsabilità sociale - CSR Innovazione e trasferimento tecnologico alle PMI Disagio giovanile figlio del benessere? DOP nocciola romana 1

tuscia economica 12 2005 - Camera di Commercio ViterboANNO V - NUMERO 12 - DICEMBRE 2005 Camera di Commercio di Viterbo Ce.F.A.S., Università della Tuscia e DINTEC impegnati nel progetto

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Page 1: tuscia economica 12 2005 - Camera di Commercio ViterboANNO V - NUMERO 12 - DICEMBRE 2005 Camera di Commercio di Viterbo Ce.F.A.S., Università della Tuscia e DINTEC impegnati nel progetto

Il 15 novembre 2005 è stata pubblicata dal Ministero delle Attività Produttive la circolare n. 473 aven-te ad oggetto la registrazione dei nomi a dominio.EU.

L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha messo a punto una procedura di esame e rilascio anticipato intempi brevissimi delle domande di marchio di coloro che, essendo interessati a richiedere una registrazio-ne di nome a dominio.EU corrispondente al marchio, presentino all’U.I.B.M. apposita istanza per il rilascioanticipato di una domanda di marchio pendente.

Per le modalità di presentazione della predetta istanza consultare il sito: www.uibm.gov.it.Dal 7 dicembre 2005 al 6 febbraio 2006 hanno priorità, tra gli altri, a registrare domini.EU i titolari di

marchi nazionali e/o comunitari già registrati che potranno richiedere la registrazione di nomi a domini.EUidentici a tali diritti anteriori.

I titolari di domande di marchio nazionale (già depositate, ma tuttora pendenti) potranno ottenere laregistrazione del proprio marchio secondo una procedura d’urgenza fino al 6 aprile 2006.

Marchi e brevetti: domini.eu

per i canoni dell’etica e della morale.Sono fatti che fanno riflettere e stan-

no facendo emergere come l’unicarisposta possibile sia fare sistema edoperare per un’economia solidale.Istituzioni nazionali e locali, associa-zioni rappresentative delle categorieeconomiche, organizzazioni dei lavo-ratori e società civile, in tutte le loromolteplici articolazioni, che, insieme,lavorano ad un progetto condivisoper lo sviluppo e la crescita economi-ca del territorio che abbia tra i suoiobiettivi espliciti l’incremento dellacoesione sociale e l’inclusione dellecategorie più deboli e svantaggiate.

Lavorare perché fare sistema nonsia uno slogan di moda ma diventi ilmodo, l’unico, per affrontare ognigenere di problema e contribuire ariscoprire e ad affermare i valori deldialogo e del rispetto delle differen-ze sono un impegno convinto che laCamera di commercio di Viterbo,Camera delle economie e delleimprese, intende svolgere nella sua

azione di promozione e sviluppo del sistema delleimprese della Tuscia.

EditorialeSerenità e pace, in uno spirito soli-

dale, per tutte le donne e gli uominidella terra: si sintetizza con questepoche parole l’augurio vero eprofondo della Camera di commer-cio di Viterbo per il prossimo anno2006.

La fine di dicembre, come è noto, èil momento in cui si tira una riga persegnare l’ideale frattura del tempo -che pure è indivisibile- di fronte alquale si impone la necessità ed ilbisogno di fare il bilancio dell’annoche si avvia alla conclusione.

Impossibile trascurare i grandidrammi che si stanno consumandoin regioni lontane, in altri continenti,ma che oggi come non mai sentiamocosì vicini e pericolosi.

Impossibile trascurare il persisteredi una crisi economica la cui fine, direcente annunciata dagli Istituti diricerca, risulta non essere ancoraarrivata, tanto che la difficoltà perle famiglie di arrivare serenamente alla fine del mese èancora attuale.

E come, poi, non impressionarsi ed amareggiarsi di fron-te ad azioni e comportamenti di soggetti economici digrande rilievo per il paese adottati senza il mimino rispetto

Mensile informativo edito dalla Camera di Commercio di Vi t e r b oDirettore responsabile Franco Rosati Autorizzazione del tribunale di Viterbo n. 2 del 27-3-1948via Fratelli Rosselli 4, tel. 0761 29221, fax 0761 345755, www.vt.camcom.itanno V numero 12 - dicembre 2005

Il Segretario generaleFranco Rosati

Il PresidenteFerindo Palombella

S O M M A R I O :

Editoriale

Marchi e brevetti: domini.eu

Il marchio Tuscia Vi t e r b e s eesteso anche agli alberghi ealle Associazioni di categoria

Agenti immobiliari

Intesa Ministero della Difesa-Unioncamere

D i ffusione della Responsabilitàsociale - CSR

Innovazione e trasferimentotecnologico alle PMI

Disagio giovanile figlio delbenessere?

DOP nocciola romana

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Camera di Commercio di ViterboANNO V - NUMERO 12 - DICEMBRE 2005

In data 5 novembre 2004 tra il Ministero della Difesa – Direzione Generale della Leva – e l’UnioncamereNazionale è stata sottoscritta un’”Intesa operativa Quadro a livello nazionale, per favorire la realizzazione diesperienze di tirocinio di personale militare volontario in congedo presso le Aziende e le Strutture camerali”.

La collaborazione tra soggetti interessati alla diffusione della cultura e della pratica dei tirocini fornisce, adun tempo, ai militari in congedo un’ottima opportunità di professionalizzazione e perfezionamento delle pro-prie capacità personali ed agli Enti e/o alle imprese un’ampia offerta di competenze professionali specifica-mente adeguate a rispondere alle diverse esigenze produttive e di mercato.

Alla luce di ciò, la Camera di commercio di Viterbo, con delibera n. 10/68 adottata dalla Giunta camera-le lo scorso 26 Settembre 2005, ha autorizzato la stipula della medesima Intesa operativa a livello territoriale,volta a favorire la realizzazione delle esperienze di tirocinio del personale di cui sopra, presso le Aziende dellaprovincia, la Camera di commercio I.A.A. di Viterbo ed, eventualmente, presso l’Azienda Speciale Ce.f.a.s..

Su successiva decisione della Giunta del 24/10/2005, la gestione operativa del servizio è stato affidataalla propria Azienda Speciale - Ce.f.a.s. che gestirà tale servizio per il tramite della banca dati POLARIS, gesti-ta, dall’Unioncamere nazionale.

Il marchio TusciaViterbese estesoanche agli alberghie alle Associazionidi categoria Il marchio collettivo Tuscia Viterbese èstato esteso agli alberghi della provin-cia di Viterbo, anche grazie ad unprogetto nazionale denominatoQuality Hotel, proposto dell’ISNART -Istituto Nazionale Ricerche Turistiche.Nella provincia di Viterbo, infatti, con-siderata la potenziale sinergia e puntiin comune tra il marchio di qualitàalberghiera ed il marchio TusciaViterbese, la Camera di Commercioconferirà lo status di licenziatario delmarchio collettivo alle strutture allequali viene attribuito il marchioQuality Hotel.Il marchio Quality Hotel viene attribui-to alle strutture alberghiere che rispon-dono a requisiti di qualità riportati inun apposito disciplinare, verificati nelcorso di una visita ispettiva a sorpresae valutati da una apposita Com-missione costituita presso il Ce.F.A.S..,composta da rappresentanti dellaCamera di Commercio di Viterbo,dell’ISNART, delle Associazioni dicategoria del settore turistico - alber-ghiero e dei consumatori.Agli alberghi giudicati idonei per ilmarchio Quality Hotel dalla Com-

missione di valutazione, e che avran-no conseguito il giudizio positivo daparte del Comitato di gestione e dicontrollo del marchio Tuscia Viterbese,verranno attribuiti entrambi i marchi.Le strutture selezionate usufruiranno dipromozioni che saranno svolte, sia alivello nazionale che estero, attraversocanali tradizionali (borse, fiere di set-tore, stampa specializzata, etc.) ecanali telematici (sito internet, I-mode),oltre alle comunicazioni attivate per ilmarchio Tuscia Viterbese. Inoltre tutte le strutture certificate con ilmarchio Quality Hotel saranno ripor-tate nell’annuario e sulle altre guidedell’ISNART per tutta la durata delpossesso del marchio.Gli alberghi della provincia di Viterboche, per l’anno 2005, hanno aderitoal progetto sono 25, di cui 6 già cer-tificati nel corso delle passate edizioni.Il Marchio collettivo Tuscia Viterbeseinoltre, potrà essere utilizzato ancheda parte delle Associazioni di catego-ria, presenti nel Consiglio camerale in

occasione delle manifestazioni pubbli-che o di eventi relativi alla loro specifi-ca attività e settore di operatività.Ai firmatari della convenzione vengo-no richiesti determinati vincoli per noningenerare in alcun modo confusionenel consumatore per quanto concernel’origine, la provenienza, la coltivazio-ne, la costruzione e le varie caratteri-stiche relative ai prodotti e ai serviziofferti o presenti in ogni caso nell’am-bito delle manifestazioni.

Informazioni più dettagliate sul proget-to Quality Hotel sono presenti sul sitowww.isnart.com/marchiodiqualitae sul marchio collettivo TusciaViterbese sul sito www.tusciaviterbese.it.

Sportello Tuscia Viterbese Ce.F.A.S. – Villa TedeschiViale Trieste 127 - 01100 VITERBOTel. +39.0761.324196 Fax+39.0761.345974E-mail [email protected]

La Commissione provinciale per la tenuta del ruolo degli agenti di affa-ri in mediazione ha raccolto alcuni consigli pratici rivolti a coloro che,nell’ambito di trattative per la compravendita di immobili, decidono diavvalersi di un’agenzia di intermediazione.Questi suggerimenti sono stati pubblicati, sottoforma di vademecum, sulsito della Camera di Commercio al seguente indirizzo:http://www.vt.camcom.it/img2/file/mediatori1.pdf

Agenti immobiliari

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Intesa Ministero della Difesa-Unioncamere

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Camera di Commercio di ViterboANNO V - NUMERO 12 - DICEMBRE 2005

Ce.F.A.S., Università della Tuscia e DINTEC impegnati nel progetto nazionale di “Innovazione e trasferimento tecnologico alle PMI”

Il sistema delle Camere di Commercio ritiene prioritario l’incremento del livello di competitività delle piccole emedie imprese italiane e per questo motivo sostiene tramite forme di finanziamento interne al SistemaCamerale (fondo di perequazione) l’attuazione di un insieme di progetti volti a promuovere l’innovazione edil trasferimento tecnologico. Scopo del progetto è la creazione di una rete territoriale di rilevazione dei bisogni tecnologici delle impreseche permetta di aggregare la domanda di innovazione tecnologica e di raccordarla con la relativa offerta.La Camera di Commercio di Viterbo ha quindi, nel corso dell’anno 2005 avviato, per il tramite della propriaAzienda Speciale Ce.F.A.S., la prima annualità dell’iniziativa focalizzando l’attenzione sul settore agricolo edagroalimentare della Tuscia Viterbese.Già in questi giorni sono state avviate le prime indagini presso un primo campione di imprese selezionate.Un gruppo di qualificati auditors, dopo un periodo di formazione prolungatosi per circa un mese e realizza-to presso la sede di DINTEC, prestigiosa società del sistema camerale partecipata da ENEA, opera a strettocontatto con i singoli imprenditori, sottoponendo loro un articolato check up tecnologico.L’obiettivo è quello che definire una griglia all’interno della quale sia possibile leggere i reali fabbisogni delsistema economico provinciale in termini di innovazione e di applicazione delle più recenti metodologie tec-niche applicate in azienda e colmare, in un prossimo futuro, eventuali gap tecnologici. Per rafforzare tale ultimo aspetto, a livello provinciale l’iniziativa vede il coinvolgimento operativo delDipartimento GEMINI dell’Università della Tuscia – Facoltà di Agraria. Il progetto, ricordano i responsabiliDott. Gasbarra per il Ce.F.A.S. e l’Ing Monarca per l’Università della Tuscia, rappresenta una prima realerisposta al sistema imprenditoriale della Tuscia Viterbese alla sempre maggiore richiesta di supporto nell’am-bito dell’innovazione dei processi produttivi. I risultati ottenuti dall’indagine campionaria, adeguatamente supportati in primo luogo dall’Ateneo viterbese,dovrebbero consentire di finalizzare alcuni specifici progetti di ricerca alla formulazione di concrete rispostein termini di know how tecnologico.

Per quanti fossero interessati ad ulteriori approfondimenti sul progetto o volessero entrare a far partedel gruppo di aziende soggette a check up, possono mettersi in contatto con il Dott. Gasbarra presso Ce.F.A.S.tel. 0761/32.41.96, e-mail [email protected].

Diffusione dellaResponsabilitàSociale per le imprese della Tuscia

Nel mese di gennaio 2006, laCamera di commercio di Viterbo haprevisto l’apertura dello s p o rtello CSR(Corporate Social Responsibility), unostrumento concreto per la diffusionedella cultura della ResponsabilitàSociale, di assistenza e di consulen-za per le imprese della Tuscia, perconoscere e usufruire dei vantaggiderivanti da comportamenti e pra-tiche aziendali socialmente respon-sabili.

Lo sportello CSR-SC ResponsabilitàSociale d’Impresa dell’ Ente camera-

le nasce a seguito del recepimentodel Protocollo d’Intesa tra Ministerodel Lavoro e delle Politiche Socialied Unioncamere, il quale prevedeuna politica di attuazione di campa-gne concernenti la diffusione dellacultura della Responsabilità Socialeper le imprese, ed attività di suppor-to e consulenza nella rendicontazio-ne sociale (compilazione del SocialStatement).

La Responsabilità Sociale delleImprese è l’integrazione volontariadelle preoccupazioni sociali ed eco-logiche delle imprese nelle loro ope-razioni commerciali e nei loro rap-porti con le parti interessate.

Essere socialmente responsabilisignifica non solo soddisfare piena-mente gli obblighi di legge, maandare oltre investendo di più e con-sapevolmente nel “capitale umano”,

nell’ambiente e nei rapporti con lealtre parti interessate. La letteraturaeconomica e la pratica manageria-le dimostrano come i risultati di unimpresa e le sue prospettive di suc-cesso dipendano sempre più dallacapacità della stessa di relazionarsicon le differenti categorie distakeholders (portatori di interes-se) e di sviluppare quei valori intan-gibili come: innovazione, immagi-ne, reputazione e disponibilità acontribuire direttamente al benesse-re del sociale e delle Comunitàall’interno della quale si trova adoperare. Si apre in tal modo unastrada nuova che consente di gesti-re i cambiamenti e di conciliare l’in-cremento della competitività con losviluppo sociale, ambientale edeconomico.

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Camera di Commercio di ViterboANNO V - NUMERO 12 - DICEMBRE 2005

N.B. - È possibile riprodurre, anche ai fini di altre pubblicazioni, i contenuti riportati in questa rivista purché se ne citi la fonte.

GIUNTA CAMERALE:Presidente: Ferindo PalombellaMembri di Giunta:Roberto Pepponi (Vice Presidente)Marco GiulianiPetronio CorettiAdalberto MeschiniMassimo PelosiVincenzo PeparelloFranco BoccoliniGiacobbe Tardani

Collegio dei revisori dei conti:Alberto Eramo (Presidente)Teresa RomeoLuca SerpieriSegretario Generale:Franco Rosati

La valorizzazione delle produzioni agro-alimentari di qualità, costituisce uno degli obiettivi di primaria importan-za nel panorama della promozione dello sviluppo dell’economia locale nella quale l’Ente Camerale svolge un ruoloda protagonista.

Con l’accoglimento ai sensi del Reg. CEE 2081/92 da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dell’i-stanza presentata a suo tempo dall’Associazione Produttori Nocciole della Provincia di Viterbo (APRONVIT) intesa adottenere il riconoscimento come DOP della “Nocciola Romana” e con la convocazione della riunione di pubblicoaccertamento da parte dello stesso Ministero per il giorno 19/01/2006 alle ore 11.30 presso la sala conferenzadella Camera di commercio, si è conclusa la prima importante e necessaria fase per il riconoscimento comunitario.

A seguito della audizione pubblica con tutti i soggetti interessati, e preso atto delle eventuali osservazioni, si avvieràla seconda fase con l’inoltro alla Comunità per riconoscimento definitivo. Con il riconoscimento da parte della CEEdella DOP TUSCIA Olio ed a seguito delle relative competenze amministrative espletate dalla Camera di Commercio,si sono assoggettate alla nuova denominazione circa 40 aziende olivicole. E’ imminente la commercializzazione delleprime confezioni di olio DOP TUSCIA da parte di aziende che hanno ottenuto il la relativa certificazione.

Riconoscimento DOP NOCCIOLA ROMANA: Riunione di pubblico accert a m e n t o

arriva da Ferindo Palombella, presi-dente della Camera di Commercio diViterbo: “Da diversi anni stiamo contri-buendo a far crescere una cultura diimpresa che tenga conto della realtàsociale in cui si opera e delle ricaduteche questa produce, sotto tutti i punti divista. Siamo convinti infatti che nelmodello di sviluppo Tuscia Viterbese,così caratterizzato dalla crescita endo-gena, il perseguimento di determinatistandard qualitativi preveda anche l’at-tenzione al benessere non solo econo-mico delle persone”.

Esito del Convegno:Disagio giovanile;figlio del benessere ?

Porre come tema centrale il males-sere dei giovani in un convegno propo-sto dalla Camera di Commercio diViterbo, potrebbe apparire come unaforzatura, ma se posto in relazione albenessere economico e ai ritmi di lavo-ro, allora la questione assume un’altraconnotazione che merita di essereapprofondita. È quanto avvenuto neigiorni scorsi (martedì 6 dicembre) nellaSala conferenze di via Fratelli Rosselli,durante i lavori del Convegno “Disagiogiovanile: figlio del benessere ? ”,organizzato dal Comitato per la pro-mozione dell’Imprenditoria femminiledella Camera di Commercio diViterbo, nell’ambito delle iniziative di“Viterbo con Amore”.

Ma cos’è che porta gli adolescentidi oggi a vivere un malessere cosìprofondo?

Don Alberto Canuzzi, presidentedel CeIS “S. Crispino” e presidenteonorario di “Viterbo con Amore”, nonha dubbi: “Ai nostri ragazzi manca lasapienza della vita, la capacità di vive-re nella sua interezza la dimensioneumana e familiare. Ciò genera in loroconfusione e sbandamento e alla finenon sanno distinguere tra ciò che èbene e ciò che è male”.

Una confusione su cui concordaR a ffaella Iacoucci, ricercatrice alDipartimento di Scienze demografichedell’Università “La Sapienza” diRoma: “Negli ultimi decenni il nucleo

familiare ha subito forti mutamenti, chedi certo hanno reso più complessa edifficile la crescita dei figli. Basti pen-sare alle separazioni con il moltiplicar-si delle figure genitoriali, o all’iperat-tenzione di nonni e bisnonni, o agliscontri tra mondi generazionali divenu-ti sempre più distanti. A tutto ciò siaggiunga il progressivo isolamento deigiovani dovuto dalla crisi delle nascite:molti ragazzi non hanno fratelli, cuginie coetanei con i quali avere rapporti”.

“E poi c’è il lavoro - interviene VitaSozio, presidente del Comitato per lapromozione dell’Imprenditoria femmi-nile - che nella maggior parte dei casiporta entrambi i genitori lontano dicasa per l’intera giornata, e quindi atrascurare le esigenze dei figli. Da quinascono quei disagi di cui spesso ci siaccorge solo quando è tardi. A mioavviso bisogna supportare soprattuttola donna nel suo ruolo familiare, ancheperché proprio da lì trae la sua forza.Per fare ciò c’è bisogno di organizzarel’orario di lavoro in modo da facilitarei rapporti familiari”.

Sulla stessa lunghezza d’onda èMaria Antonietta Russo, consigliera diparità della Provincia di Vi t e r b o: “Lanormativa nazionale e comunitaria intema di diritto della famiglia tende atutelare il minore, ma all’atto pratico sirivela insufficiente. Una soluzionepotrebbe venire dalla diffusione diforme di lavoro più flessibili come il tele-lavoro, il part-time reversibile o il lavo-ro a domicilio. Ma affinché tutto ciò sipossa realizzare è auspicabile unamaggiore sinergia tra le istituzioni, gliattori sociali e ovviamente le imprese”.

La prima adesione a questo appello

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