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1 1 Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce. Charles Darwin

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Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce.

Charles Darwin

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La selezione e le sue influenze: dalla biologia alla storia e

dalla letteratura Italiana alla letteratura Inglese

L’Esperienza di Darwin

• Charles Darwin nacque il 12 febbraio 1809 a Shrewsbury, in una famiglia agiata. All’età di

sedici anni, è inviato all’università di Edimburgo per compiere studi di medicina. Ma, poiché questi non lo coinvolgevano affatto, suo padre gli propose di diventare pastore e seguire, di conseguenza, l’insegnamento classico dispensato all’università di Cambridge. Tuttavia, la materia che lo interessa da sempre è la storia naturale. A Cambridge si lega molto con il suo professore di botanica, il reverendo Joseph S. Henslow, dal quale sarà reclutato per partecipare, nel 1831, ad un viaggio ufficiale d’esplorazione delle coste del Sudamerica, a bordo di una nave della marina reale, il “Beagle".

• Durante tutto il viaggio, durato 5 anni, Darwin compie osservazioni geologiche sulle coste sudamericane,africane e australiane, raccoglie fossili ignoti ed esemplari di qualsiasi tipo di animali contemporanei. Il suo catalogo alla fine del viaggio indicizza ben 3.907 esemplari diversi riportati a bordo. Da questa massa enorme di osservazioni trae pubblicazioni scientifiche in ambito geologico e zoologico, che appaiono negli anni che seguono il suo ritorno (1840-1843). Nello stesso tempo pubblica anche il suo giornale di viaggio. Tutto ciò lo rende famoso presso il pubblico, ed è accolto dai suoi colleghi sia come geologo sia come zoologo.

• Profondamente influenzato dal pensiero di Charles Lyell, nella prima edizione del suo libro “sull’origine delle specie mediante selezione naturale” adottò l’espressione discendenza con modificazioni che racchiude la sua visione della vita secondo la quale tutte le specie viventi sono correlate fra loro attraverso un comune progenitore di qualche specie sconosciuta vissuta in un’epoca remota.

La Teoria di Darwin

• Darwin ricevette importanti spunti per la formulazione della sua teoria dalla conoscenza dei

meccanismi della selezione operata dall’uomo su piante e animali e dalla lettura del saggio di Thomas R. Malthus sulle popolazioni. Egli sosteneva che la popolazione si accresce molto più rapidamente dei mezzi di sussistenza; ne derivano la fame e la miseria per molti. Darwin vide in questa lotta per la vita e la conseguente sopravvivenza degli individui più dotati il processo che dirige l’evoluzione dei viventi e lo chiamò selezione naturale.

• Selezione Naturale: Darwin osservò che la sopravvivenza dipende almeno in parte dalle caratteristiche ereditate dai genitori. Conclude quindi che gli individui dotati di tratti ereditari

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che permettono di adattarsi meglio all’ambiente hanno maggiore probabilità di sopravvivere e di riprodursi. Tali caratteristiche sono dette adattamenti evolutivi.

• Selezione Artificiale: Darwin trovò prove sufficienti a sostenere le sue teorie osservando i risultati della selezione artificiale che l’uomo opera su piante e animali. L’uomo incrociando individui con caratteristiche scelte e prestabilite si era di fatto sostituito all’ambiente e aveva modificato le specie.

“Se un grande cambiamento nelle specie poteva essere effettuato in poco tempo tramite selezione artificiale, esso poteva essere attuato in maniera altrettanto valida dalla selezione naturale nel corso di migliaia di generazioni”

Darwin e la Biologia

1. Le diverse forme di vita si sono originate, attraverso successive modificazioni, da un antenato comune.

2. Il meccanismo che ha portato alla formazione delle diverse specie è stato la selezione naturale, che ha agito per lunghissimi periodi di tempo.

• Darwin sviluppò la sua teoria della discendenza con modificazioni basandosi principalmente sulla distribuzione geografica delle specie e sui fossili; i fossili documentano infatti i cambiamenti che la vita ha subito nel tempo. Le sostanze organiche degli organismi morti, generalmente, vanno incontro a rapida decomposizione, ma le parti dure degli animali, che sono ricche di minerali, possono dare origine e fossili. La documentazione fossile documenta che gli esseri viventi si sono evoluti in una sequenza cronologica. Prove molecolari e cellulari fanno ritenere che i procarioti siano i precursori di tutti gli organismi viventi. [pesci�anfibi�rettili�mammiferi�uccelli]

• Anatomia Comparata: gli arti anteriori dell’uomo, del gatto, della balena e del pipistrello (e in generale di tutti i mammiferi) sono costituiti dagli stessi elementi scheletrici la loro funzione è tuttavia differente. La loro somiglianza strutturale non ci sorprenderebbe se tutti i mammiferi discendessero da un antenato comune. Gli arti considerati costituiscono la variazione di una comune radice anatomica, che si è adattata a funzioni diverse. I biologi chiamano le strutture che sono simili perché derivano da un antenato comune strutture omologhe.

∗ I problemi che l’uomo si ritrova ad avere durante la vita a ginocchia e spina dorsale sono causati dal

fatto che sono ossa atte a sostenere strutture non bipedi.

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• Embriologia Comparata: le specie strettamente imparentate, nel loro sviluppo embrionale, presentano stadi simili. Per esempio, in tutti gli embrioni di vertebrati esiste uno stadio in cui ai lati della gola sono presenti strutture chiamate tasche branchiali. Gli embrioni assumono caratteristiche diverse a mano a mano che lo sviluppo procede. Nei pesci le tasche branchiali diventano branchi mentre nei mammiferi vanno a costituire parte della gola e dell’orecchio.

• Biologia Molecolare: L’universalità del codice genetico costituisce un’importante prova delle correlazioni esistenti tra tutte le forme viventi. Il DNA e le proteine di individui appartenenti alla stessa famiglia mostrano più somiglianze rispetto ad individui della stessa specie non consanguinei. Le specie che risultano strettamente correlate hanno in comune una percentuale di DNA e di proteine maggiore rispetto alle specie non imparentate.

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Codice Genetico

Nel 1961 gli scienziati iniziarono a costruire il dizionario del codice genetico sintetizzando artificialmente molecole di RNA partendo da triplette di nucleotidi sempre diverse, in questo modo riuscirono a vedere ogni codone per quale amminoacido sintetizza. Per ogni codone esiste un solo possibile amminoacido ma per ogni amminoacido vi possono essere più codoni che lo sintetizzano, perciò il codice genetico è detto ridondante. Inoltre è condiviso da tutti gli organismi, dai batteri più semplici agli animali più complessi con rarissime varianti. Da una specie all’altra ciò che cambia è solamente la sequenza amminoacidica. L’universalità del dizionario genetico fa ritenere che il codice genetico abbia avuto un’origine evolutiva molto precoce.

Dna Il DNA è un acido deossiribonucleico costituito da lunghe catene di nucleotidi a loro volta composti da uno zucchero a 5 atomi di carbonio detto deossiribosio perché rispetto al ribosio ha un atomo di ossigeno in meno, un gruppo fosfato e una base azotata (adenina, citosina, guanina, timina). È un doppio filamento avvolto ad elica e spiralizzato grazie alla presenza di istoni che a gruppi di 8 vanno a costituire il nucleosoma.

• La Selezione Naturale in Azione: un esempio di evoluzione in atto è la comparsa della resistenza agli insetticidi degli insetti. Ogni volta che viene usato un nuovo insetticida una quantità di veleno relativamente piccola, sparsa per la prima volta su una coltura, uccide il 99% dei parassiti: durante le successive applicazioni, l’efficacia diminuisce progressivamente. I pochi insetti che sopravvivono al primo trattamento sono quelli che possiedono qualche caratteristica genetica che li rende resistenti al pesticida; dal momento che tutti gli altri muoiono, sono gli unici in grado di riprodursi, trasmettendo i geni per la resistenza ai loro discendenti.

� Un insetticida non crea organismi resistenti ma seleziona quelli già presenti nella popolazione.

• Modifiche e

Caratteri Ereditari: Darwin osservò che la selezione naturale, favorendo alcuni caratteri ereditari rispetto ad altri modifica le popolazioni nel corso delle generazioni, ma non poteva spiegare la causa della variabilità tra gli individui di una popolazione né dimostrare come si trasmettessero i caratteri dei genitori alla prole. Oggi sappiamo che i caratteri ereditari sono portati da geni presenti nei cromosomi e che le mutazioni possono crearne di nuovi. Inoltre sappiamo come le leggi di Mendel della segregazione e dell’assortimento indipendente degli alleli operino durante la meiosi determinando variazioni

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genetiche nei gameti e di conseguenza anche nella discendenza.

Gregor Mendel

Legge della Segregazione: 1. esistono versioni alternative di un gene che determinano i caratteri ereditari, queste sono chiamate alleli; 2. un organismo che possiede due alleli identici di un gene è detto omozigote per quel gene; un organismo che possiede due alleli diversi dello stesso gene è chiamato eterozigote; 3. gli alleli vengono definiti dominanti se sono espressi fenotipicamente e recessivi se danno effetti visibili [legge della dominanza]; 4. le cellule spermatiche e le cellule uovo possiedono un solo allele per ogni carattere ereditario (gene) [legge della segregazione]. ***Le coppie di alleli si separano (segregano) durante la formazione dei gameti, la fusione durante la fecondazione dei gameti riaccoppia nuovamente i geni.

Legge dell’Assortimento Indipendente: incrociando due piante che differiscono per due caratteri anziché uno si effettua un incrocio diibrido , si uniscono così quattro tipi di gameti maschili con quattro tipi di cellule uovo. Il rapporto della nuova generazione sarà quindi di 9:3:3:1. ***Ogni coppia di alleli segrega indipendentemente durante la formazione dei gameti, questo comportamento dei geni è detto legge dell'assortimento indipendente.

Darwin e la Storia • Quando si prendono in esame le opere, i discorsi e i documenti di Hitler e di altri ideologi

nazisti, è facile riscontrarne l’influenza darwiniana. Hitler pensava di poter migliorare la razza umana come fanno gli allevatori. Per lui si doveva eliminare chi "contaminava" la razza ariana, chi soffriva di malattie genetiche e i deboli, quindi i meno evoluti. A questo scopo, ordinò il feroce sterminio di molti, prova che considerasse gli esseri umani come animali e che fosse fissato con il darwinismo.

• "L’idea di Darwin della lotta per la sopravvivenza servì da giustificazione al concetto razzista di persone e nazioni superiori e inferiori e avvalorò il conflitto fra di essi“. Hitler vedeva la lotta come il principio darwiniano della vita umana che costringeva ogni popolazione a tentare di dominare le altre; senza lotta il mondo sarebbe marcito e morto.

• Nuovo Ordine: messo in atto da Hitler prevedeva quindi la

spartizione del mondo fra le poche nazioni ritenute degne di esercitare la sovranità. I tedeschi avrebbero naturalmente avuto il primo posto ottenendo così il famigerato spazio vitale. I popoli sottomessi venivano così schiavizzati oppure eliminati per fame, lavoro o camere a gas nei “campi di concentramento” e nei “campi di sterminio” (questi ultimi adibiti esclusivamente all’uccisione).

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• Soluzione Finale: essa portava a termine le persecuzioni disumane a cui erano stati sottoposti in

particolare gli Ebrei dall’avvento di Hitler, lo sterminio non toccava, però solamente le popolazioni ebree ma anche zingari, omosessuali, prigionieri politici e chiunque potesse ostacolare la “vita” del nazismo.

*Lo sfruttamento dei prigionieri arrivava persino all’obbligo di stesura delle tesi di laurea per i membri delle SS.

• Hitler riteneva che la razza Ariana fosse la più forte e che il popolo tedesco fosse il suo rappresentante più puro. Il dominio del mondo poteva essere realizzato solamente da un gruppo di superuomini [ubermensch, termine di influenza Nietzschiana] che avrebbero dominato i sottouomini [untermensch].

Razza Ariana

• Chi erano veramente gli Ariani? Storicamente erano gli Arii, quindi tribù indoeuropee che si stanziarono nell’India settentrionale nel 2000 a.C. Attualmente i loro discendenti sono gli Indiani induisti o comunque chi proviene dall’India.

• Chi Hitler immaginava fossero? Hitler estese indebitamente la denominazione di “Ariani” a tutte le popolazioni di lingue indoeuropea e in particolare alle popolazioni di lingua germanica. Perciò gli ariani più puri si distinguerebbero “biologicamente” da tutte le altre razze perché sono alti, belli, biondi e hanno gli occhi azzurri (caratteristiche che tra l’altro avevano anche alcuni ebrei).

• L’operazione della soluzione finale fu gestita da Himmler e

Heydrich e consistette nel progressivo estraniamento dalla vita pubblica degli Ebrei giungendo alla pubblicazione delle leggi di Norimberga nel 1935 con le quali venivano proibiti i matrimoni misti e chiunque avesse avuto almeno un nonno ebreo sarebbe stato considerato di conseguenza di razza ebraica. Durante la notte dei cristalli, (Novembre 1938) 1500 negozi ebrei vennero distrutti e bruciate quasi 200 sinagoghe. Dopo avere poi confinato gli ebrei nei ghetti, si arrivò all’attuazione della deportazione nei campi di Auschwitz, Dachau, Mauthausen, Buchenwald, Terezin…

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Auschwitz Come Auschwitz si indica il complesso concentrazionario nato nei pressi della cittadina polacca Oświęcim di cui facevano parte 3 lager principali e 39 sottocampi.

• Auschwitz I: fu fondato nel maggio 1940 inizialmente per accogliere prigionieri di guerra. All’ingresso del campo campeggiava la cinica scritta “Arbait Macht Frei ”. All’interno le SS selezionarono dei gruppi di criminali comuni di origine tedesca come supervisori degli altri detenuti che venivano chiamati Kapò. Questi si macchiarono dei crimini più efferati abusando del loro potere. Gli internati vivevano in baracche chiamate Block dotate di letti a castello a tre piani; il sovraffollamento costringeva i prigionieri a condividere il pagliericcio con altri, favorendo la trasmissione di germi. Le disumane condizioni di lavoro, le scarse razioni e le condizioni igieniche pressoché inesistenti portavano rapidamente i detenuti alla morte.

• Auschwitz-Birkenau: divenuto operativo il 7 Ottobre 1941, qui giunsero alla morte più di 1 milione di persone. Il luogo venne selezionato per la vicinanza della linea ferroviaria che avrebbe semplificato le operazioni logistiche per le previste grandi deportazioni successive. Il campo era circondato da filo spinato ed arrivò a contenere fino a 100000 persone internate. Lo scopo primario del lager era l’ eliminazione di massa, infatti, era dotato di quattro camere a gas con annessi crematori, l’eliminazione iniziò nella primavera ‘42.

• Auschwitz-Monowitz: il campo fu creato con lo scopo di fornire manodopera a basso costo per il grande impianto chimico Buna Werke proprietà della I.G.Farben. Il prodotto consisteva nella gomma sintetica, la cosiddetta Buna S (stirene-butadiene) che salvò Primo Levi in quanto era stato “assunto” grazie alla sua qualificazione di chimico e quindi utile alla lavorazione/produzione della gomma.

Darwin e la Letteratura Italiana

Le teorie di Darwin hanno profondamente influenzato il mondo della letteratura italiana dalla fine del 19esimo secolo ad oggi. Questa influenza ebbe inizio con l’avvento del verismo di Verga derivante comunque dal Naturalismo Francese.

Giovanni Verga Nacque a Catania il 2 settembre 1840 da una famiglia agiata. La sua vita si distribuì equamente fra il paese di origine e salotti culturali di Firenze e Milano. Egli sostituì l’aspetto scientifico dell’esperimento con la tecnica con cui lo scrittore presenta la storia. Il Naturalismo perde la volontà di fare scienza e diventa un modo di fare letteratura. Verga diventa così il massimo esponente del Verismo Italiano i cui capisaldi sono:

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Impersonalità: quindi fare in modo che i fatti raccontati non siano filtrati attraverso l’ottica dell’autore, ma devono essere riportati documenti umani, ciò che viene raccontato deve essere reale e documentato. Il lettore è così posto faccia a faccia col fatto nudo e schietto. Eclisse dell’autore: l’opera dovrà sembrare essersi fatta da sé, quindi il lettore dovrà essere introdotto nel mezzo degli avvenimenti e le opinioni, le riflessioni e le spiegazioni dell’autore non dovranno mai essere presenti nel testo. Deve essere come se l’autore fosse scomparso. Regressione: il narratore si mimetizza nei personaggi, adotta il loro modo di pensare e di sentire, adottando anche la loro morale. È come se a raccontare fosse direttamente uno di loro. Non giudicabilità: il fatto narrato è una conseguenza della lotta per la vita (per cui il più forte schiaccia necessariamente il più debole), quindi un avvenimento obbligato e non dipendente da scelte, perciò chi osserva questo spettacolo, non ha il diritto di giudicarlo.

Pessimismo Verghiano: la visione di Verga risulta pessimistica in quanto la società umana è dominata dalla lotta per la vita dove vince il più forte e gli uomini sono mossi esclusivamente da interessi economici, dal loro proprio egoismo e dalla volontà di sopraffare gli altri. Per questo motivo non ci sono alternative alla realtà esistente, quindi sarebbero inutili sforzi per cambiare la propria posizione. Da ciò deriva una profonda sfiducia sia nel passato (JJ Rousseau) sia nel futuro (Positivismo). Produzione Letteraria: Preverismo: nel periodo preverista che si estende fino al 1875, scrive diversi romanzi di stampo melodrammatico e critico nei confronti della società moderna: “Una Peccatrice” (1866), “Storia di Una Capinera” (1871), “Eva” (1872), “Eros” (1875) e “Tigre Reale” (1875). Verismo e Vita dei Campi: Con l’approdo al Verismo nel 1878 esce “Rosso Malpelo”, opera ispirata ad una rigorosa impersonalità. Intende ora studiare i vari strati della società (partendo dalle basse sfere) utilizzando i nuovi strumenti acquisiti quali la visione materialista della società e l’impersonalità. Un’influenza particolare su Verga l’aveva avuta l’Assomoir di Zola, dove spesso la voce narrante diventava l’interprete del “coro” dei personaggi popolari. Altri racconti pubblicato fra il ‘79 e l’80 vennero poi raccolti nel volume Vita dei Campi (Cavalleria Rusticana, La Lupa, Fantasticheria, ecc.) ove però vi è ancora una minima influenza Romantica.

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Il Ciclo dei “Vinti” e “I Malavoglia”: con l’intento di tracciare un quadro sociale di tutte le classi e la fisionomia della vita italiana del tempo, Verga volle scrivere un ciclo di romanzi basato sulla “lotta per la sopravvivenza”, concentrandosi sulle vicende dei “vinti ”, quindi di coloro che vengono travolti dalla fiumana del progresso. Perciò assumerà il nome di “Ciclo dei Vinti ” il cui primo romanzo è “I Malavoglia”. Questo romanzo è scritto nel 1881 ed è ambientato nelle campagne della Sicilia all’indomani dell’Unità e la storia ruota intorno alla famiglia di pescatori Toscano immersa all’improvviso in un mondo di innovazioni a cui si devono adattare in fretta. Il romanzo tratta quindi le vicende del ceto più basso in un modo rurale e arcaico. La caratteristica particolare del romanzo si individua nella presenza del “coro” costituito dai Malavoglia e dal Paesello che offre due diversi punti di vista. Il Gesualdo: nel 1889 Verga pubblica il secondo romanzo del ciclo dei Vinti, “Masrto-don Gesualdo”. Ora non si tratta più di un ambiente popolare di contadini, pescatori e operai, ma di un ambiente borghese e aristocratico. Il livello del narratore si

innalza e ha uno sguardo critico e sarcastico. La gran parte della narrazione e focalizzata sul protagonista e l’osservazione dei fatti coincide con la sua visione. Avviene qui la vittoria dell’economicità a discapito dei valori. La Duchessa de Leyra e gli ultimi romanzi: del romanzo “La Duchessa de Leyra” Verga scrive solo il primo capitolo oltretutto molto scialbo. Gli ultimi due romanzi del ciclo, “L’Onorevole Scipioni” e “L’Uomo di Lusso”, invece non saranno nemmeno affrontati. L’interruzione probabilmente fu dovuta a più cause, fra cui l’inaridimento dell’ispirazione e la difficoltà di affrontare gli ambienti dell’alta società con la tecnica da lui utilizzata.

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Darwin and English Literature

Charles Dickens

The “struggle for life” appears also in Dickens’ works. In particular he remark that in his novel “Oliver Twist” appeared for the first time in instalments in 1837 and later published as a book. The Plot: Oliver is a poor boy of unknown parents; hi is brought up in a workhouse and in an inhuman way. He is later sold to an undertaker as an apprentice, but the cruelty and the unhappiness experiences with his new master, force him to run away to London. There he falls into the hands of a nasty gang of young pickpockets, who try to make a thief out of him, but

the boy is helped by an old gentleman. Oliver is eventually kidnapped by the gang and forced to commit burglary; during the job he is shot and wounded. It is a middle-class family that adopts Oliver and shoes kindness and affection towards him, at last. Investigations are made about who the boy is and it discovered he has noble origin. The gang of pickpockets and Oliver’s half-brother, who paid the thieves in order to ruin Oliver and have their father’s property all for himself, are arrested in the end.

Meaning:

• This novel explains as the industrialization , due to the human progress, cause some situations in which the weak and the outcasts must fight for survive in civilized world. Instead, the strongest, in this case the middle class, can

dominate the others using their best quality, consequential from the heritage of their predecessors.

• There is also another meaning of the novel. Besides the struggle for life the character of the fortune is also expressed, therefore of the case. In fact, just the name Twist means the turn of the fortune that can intervene in any moment and in any place.