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n.42 aprile 2011
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I l n u o v o g i o r n a l e d e l t e r r i t o r i owww.tuttoabruzzo.it
Anno 4 Numero 42Aprile 2011
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Abruzzoterra del vino
SpecialeVinitaly 2011
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Vittorio Festa
Aziende
CANT INE
il Vino dal 1925
Abbiamo deciso di allestire uno stand nello stesso padiglione dell’Abruzzo, ma fuori dagli spazi istituzionali utilizzati dalla Regione! Uno stand che con semplicità e modernità sappia trasmettere l’enorme passione ed amore per il vino, ma soprattutto l’enorme rispetto per il nostro territorio!Ci siamo impegnati veramente tanto per cercare di creare uno spazio che sappia accogliere i nostri amici/clienti/visitatori, nel migliore dei modi, con cordialità, gentilezza e… ottimi vini!In un settore creativo come questo l'individualismo non basta più, perché non riesce più a gestire l'impegno economico sempre crescente. Ecco perché abbiamo sentito il bisogno di unire la forza e l'intelligenza di più persone per ottenere certi risultati.Dietro al concetto ispiratore con cui questi vini sono stati concepiti e realizzati, c’é l’attenzione per la conoscenza e il rispetto del territorio. Un valore, quello della considerazione dell’ambiente, che non è certo dettato dalla moda dei tempi, ma dalla reale e profonda convinzione che bisogna ritornare a dare importanza al ciclo naturale della vite e della terra.
Vittorio Festa
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Ristorante PiratesMontesilvano (Pe) Via Moro Aldo, 2tel: 085 4451476 cell. 320 4445119
Prossimamente a Pescara Centro Pirates City Wine & Food
Pesce vivo, cruditè assortite, primi piatti che spaziano dal classico spaghetto alle vongole alla mugnaia in versione marinara, dolci della casa. Il tutto accompagnato dalla massima cura
e attenzione verso il cliente. Cucina no glutine, riconosciuta dalla Celiachia Food.
Vittorio Festa
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CANT INE
il Vino dal 1925
Abbiamo deciso di allestire uno stand nello stesso padiglione dell’Abruzzo, ma fuori dagli spazi istituzionali utilizzati dalla Regione! Uno stand che con semplicità e modernità sappia trasmettere l’enorme passione ed amore per il vino, ma soprattutto l’enorme rispetto per il nostro territorio!Ci siamo impegnati veramente tanto per cercare di creare uno spazio che sappia accogliere i nostri amici/clienti/visitatori, nel migliore dei modi, con cordialità, gentilezza e… ottimi vini!In un settore creativo come questo l'individualismo non basta più, perché non riesce più a gestire l'impegno economico sempre crescente. Ecco perché abbiamo sentito il bisogno di unire la forza e l'intelligenza di più persone per ottenere certi risultati.Dietro al concetto ispiratore con cui questi vini sono stati concepiti e realizzati, c’é l’attenzione per la conoscenza e il rispetto del territorio. Un valore, quello della considerazione dell’ambiente, che non è certo dettato dalla moda dei tempi, ma dalla reale e profonda convinzione che bisogna ritornare a dare importanza al ciclo naturale della vite e della terra.
Vittorio Festa
L’Hotel Pagnani, struttura ricettiva categoria tre stelle, si trova a Pescasseroli. Immersa nel verde, rappresenta il luogo ideale per una vacanza all’insegna del relax in ogni stagione dell’anno, sia d’estate che d’inverno. L’impegno in prima persona dei gestori nella rivalutazione del territorio nonché la bellezza paesaggistica dello stesso sono elementi utili ad aumentare la gradevolezza del vostro soggiorno. L’Hotel è collocato in una posizione tranquilla ed invidiabile, a circa 400 metri dal centro di Pescasseroli e 1.5 km dagli impianti di risalita della omonima stazione sciistica. Le camere dell’Hotel Pagnani sono insonorizzate e tutte dotate di riscaldamento regolabile nonché di ogni comfort: dai servizi privati con vasca o doccia al phon, tv, pay per view e telefono. La cucina particolarmente curata allieterà le vostre vacanze. Proposti piatti della tradizio-ne abruzzese ma anche nazionali ed internazionali. Tanti i servizi proposti ai clienti della struttura: dalla piscina coperta con idromassaggio (aperta solo in alta stagione) al solarium. L’Hotel dispone di una sala polivalente utilizzabile per convegni, un ampio giardino attrezzato con giochi per bambini. Garage e ascensore completano il quadro. Al cliente viene offerta la possibilità di conoscere le bellezze del Parco Nazionale attraverso escursioni guidate.
HOTEL PAGNANIVia Colli dell’Oro, 5 - Pescasseroli (AQ)tel. 0863.912866 - www.hotelpagnani.it
Hotel Pagnani a Pescasserolidivertimento in ogni stagione dell’anno
sommario
Fermata a Richiesta…Vietato scendere!
pagina 8
Quattro itinerarialla scoperta di un Abruzzo Segreto
pagina 10
Istantanee dall’Abruzzo medioevaleSanta Maria del Lago a Moscufo
pagina 17
Abruzzo, regione del vinoI “numeri” del panorama vitivinicolo
pagina 18
pagina 20 pagina 22
Movimento Turismo del Vino verso Cantine Aperte 2011
pagina 23
La Docpiù piccola d’ItaliaPecorino Tullum al Vinitaly 2011
pagina 24
Olio d’Abruzzo, protagonista di un territorio
Con VITTORIOalla…FESTA del vino
Da Chieti a SulmonaI riti della Pasqua in Abruzzo
Indimenticabili soggiorni a contatto della natura del Parco Nazionale d’ Abruzzo, a soli 200 metri dal lago. Vicino a Scanno, Pescasseroli e
Civitella Alfedena, per visitare i borghi più belli del Parco Nazionale d’ Abruzzo...
Albergo Ristorante Il Pescatore ***Via Roma - Villetta Barrea ( Aq) Tel.0864.89347 Fax [email protected] - www.albergoristorantepescatore.com/
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editorialedi Gianluca De [email protected]
AbRuzzO DEL VInO TRA PRODuzIOnE E TuRISMO: “SQuADRA” E “SISTEMA” LE PAROLE VInCEnTI
I colori compongono lo sfondo, l’aria che si respi-ra e la conformazione del territorio fanno il resto: il quadro armonioso che ne viene fuori si chiama Abruzzo, la regione del vino. Vigneti ubicati tra mare e montagna e condizioni climatiche ideali: la conseguenza più logica è la produzione di uva di straordinaria qualità. Eccolo l’Abruzzo vitivinicolo, “paradiso” ancora lon-tano dallo sfruttamento a pieno regime delle innu-merevoli risorse che ha in serbo, ma già da tempo in vetrina nel panorama nazionale ed in continua ascesa nelle speciali classifiche “appeal” e “vendite”.
Il Montepulciano rappresenta il veicolo trainante di un settore dal segno positivo: oggi il vi-gneto in Abruzzo conta circa 33 mila ettari ripartiti però non in maniera equa tra le quattro province. Domina Chieti, arranca L’Aquila. Ma questo deve contare poco: il marchio Abruz-zo è quello che deve spiccare, mettendo al bando provincialismi e concorrenze interne. Solo con il “gioco di squadra”, spesso richiamato in termini turistici, deve spingere ognuno a mettere da parte la propria bandiera a favore dei colori sociali della “regione verde d’Eu-ropa”, la regione del Montepulciano e non solo. Montepulciano appunto: è il vitigno più diffuso con oltre 15mila ettari, seguito dal Trebbiano d’Abruzzo con circa 10mila anche se la modernità dei tempi ha spinto i produttori a puntare anche su vitigni nazionali ed inter-nazionali, impiantati con soddisfazione e buoni risultati per una produzione media totale di 3.6 milioni di ettolitri tra i quali spiccano Doc e Docg che ogni anno ottengono premi a destra e a manca al punto da riuscire a stuzzicare l’interesse dei mercati stranieri. Il lavoro dietro le quinte è notevole, ma va rafforzato, non c’è dubbio. E va rafforzato a 360° perché il panorama vitivinicolo non è da considerare esclusivamente produzione di vino. Il vino infatti va considerato, oggi ancor più di ieri, il “veicolo” turistico di un territorio. Il turismo del vino infatti cresce anno dopo anno, in presenze ed economia per un territorio. L’Abruz-zo è ancora lontano dai “colossi” del settore. Lontano ma non certo fuori dal “giro”. Vino e turismo: un binomio che al momento non si può considerare vincente ma sicuramente forte, dai mezzi notevoli ma dal “sistema” (usando un termine tanto caro al nostro assessore al turismo Mauro Di Dalmazio) ancora poco fluido. Speriamo che, ritrovandoci qui tra 365 giorni, potremo dire…“ce l’abbiamo fatta”.
diario d’Abruzzodi Luigi Sette
1: Da Chieti direzione Pretoro, nel Parco Nazionale della Majella, per visitare l’ area faunistica del lupo. Il borgo mantiene viva la tradizione artigiana del legno. Culla dell’arte è Lanciano, per la presenza di numerosi monumenti; la chiesa di San Francesco con-serva la testimonianza del più antico miracolo eucaristico. Muo-vendo per Casoli, l’itinerario porta a scoprire i luoghi del versante orientale della Majella. Guardiagrele, centro della tradizione orafa e del ferro battuto; Fara S. Martino, nel nome le origini longobarde, accesso naturale alla
montagna Madre attraverso la forra delle “Gole di San Martino”.Si fa qui la pasta famosa in tutto il mondo. Per la fondovalle del Sangro a Villa S. Maria, “patria dei cuochi”. Non distante, uno dei luoghi più affascinanti dell’itinerario: Roccascalegna. Magico ca-stello longobardo su una rupe; una leggenda che narra dello “ius primae noctis”. All’orizzonte la “Costa dei Trabocchi”: ripide sco-gliere e brevi calette; luoghi di fascino, piccoli centri raccolti in in-senature. I trabocchi, antiche “macchine da pesca”, caratterizzano questo tratto di costa.
2: Dalle spiagge ampie e sabbiose della costa teramana, spalleggiate da lussureggianti pine-te, con splendide località balneari, si passa alla campagna e ai dolci profili di colline rigogliose di oliveti, frutteti e vigneti, dove sorgono luo-ghi di grande interesse. Civitella del Tronto è un borgo sospeso tra mare e monti, sovrasta-to dalla Fortezza edificata dagli spagnoli (sec. XVI), importante opera di ingegneria militare. Campli, antichissima città con insigni monu-menti romanici e gotici tra cui la cattedrale di S. Maria in Platea e la Scala Santa presso San Paolo. Atri, fondata dai Piceni, città d’arte tra le più interessanti del Medio Adriatico; nella Cat-tedrale gli affreschi di Andrea Litio, il più gran-de ciclo pittorico del rinascimento abruzzese. Intorno è rilevante il fenomeno geologico dei Calanchi (riserva naturale dei calanchi), che of-
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Quattro itinerarialla scoperta di un Abruzzo segreto
Morino (Aq) Cascata naturale di Zompo lo Schioppo
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diario d’Abruzzo
fre al visitatore spettacolari esempi dell’azione erosiva degli agenti atmosferici. Lungo la valle del Vomano si possono raggiungere le abbazie benedettine di S. Maria di Propezzano, S. Clemente al Vomano, S. Maria di Ronzano e l’antica abbazia di S. Giovanni ad Insulam, ai piedi del Gran Sasso d’Italia, e arrivare a Castelli, alle falde del Monte Camicia, una delle capitali italiane della maiolica. Pietracamela, invece, è un antico insediamento di montagna, nel Parco Nazionale del Gran Sasso - Monti della Laga. Le sue origini sono testimoniate dalla struttura urbanistica, che conserva alcuni monumenti singolari ( Chiese di San Giovanni e di San Rocco, case medioevali, edicole, icone, antiche iscrizioni spagnole). Ai Prati di Tivo la più famosa stazione invernale del Gran Sasso d’Italia.
3: Da Pescara, a 21 Km: Rosciano e Villa Badessa. Un’oasi orientale in Abruzzo, su una collina, circondata da numerose piantagioni di oliveti e vigneti. Nella Chiesa ortodossa di Maria SS. Assunta (1754) una preziosa collezione di icone bizantine (sec. XV), 75 preziosi di-pinti su tavole, pregevoli iconostasi di grande interesse. Su di un terrazzo fluviale di Villa Badessa, sulla riva de-stra della Nora, i resti di un villaggio neolitico. A circa 12 Km. c’è Manoppello: il luogo dove si conserva il “Volto Santo” di Cristo, il velo iden-tificato con quello della Veronica e conservato nella CHIESA DEL VOLTO SANTO dei frati Mi-nori Cappuccini. L’Abbazia cistercense di Santa Maria Arabona (1209) è nell’omonima frazione. Per Abbateggio, a Roccamorice, suggestivo paese medievale. Fuori dal centro abitato due “tesori”: l’eremo di S. Spirito (XI sec.) e l’eremo di S. Bartolomeo in Legio (XIII sec.), nel vallone di S. Spirito, dimora di Pietro da Morrone (Papa Celestino V). I “ tholos “, capanne di pietra a secco per il ricovero di greggi, caratterizzano il territorio. A 15 km: Caramanico Terme, dalla voce longobarda “harimann”, località termale, scrigno prezioso del Parco Majella, con il Mu-
seo Naturalistico ed Archeologico, il Centro Lontra e il Museo della Fauna abruzzese ed italiana.
4: L’autostrada A24-A25 porta ad Alba Fucens, l’antica città co-lonizzata dai Romani (450-304 a.C.). Notevoli le sue fortificazioni ben conservate. Non distante, una perla medievale: Santa Maria in Valle Porclaneta (sec. XI), nella frazione di Rosciolo (Magliano dei Marsi). Da Avezzano per la Valle Roveto si va a Morino: all’interno della Ri-serva Naturale Regionale la cascata naturale di “Zompo Lo Schiop-po, la più alta (80 m.) dell’Appennino. Riprendendo per la Valle Roveto, direzione Pescasseroli - valico di Forca d’Acero, si scende ad Opi, borgo medioevale tra i più belli d’Italia, arroccato a 1.250 m., che domina la Val Fondillo nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Non distante Civitella Alfedena, piccolo centro d’incanto in una delle aree più belle ed importanti del Parco, con la più grande riserva in-tegrale d’Italia “La Camosciara “, ove si possono ammirare in libertà gli esemplari più preziosi e rari della fauna appenninica.
Roccascalegna (Ch) Il Castello
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diario d’Abruzzodi Rita Trasacco
Ai margini del paese di Moscufo, in prossimità del cimite-ro, dietro una folta schiera di verde che sembra proteg-gerlo e precluderlo allo sguardo, sorge un monumento
di grande rilievo storico e artistico: è la chiesa di Santa Maria del Lago, le cui origini vengono fatte risalire al XII secolo e che deriva il suo nome proprio dal bosco latino, “lucus”.Proprietà di monasteri benedettini, era parte di un complesso de-stinato all’accoglienza dei pellegrini: nel corso del tempo fu sotto-posta a numerosi rifacimenti, che avevano occultato gli elementi originali. Fortunatamente un intervento di restauro effettuato negli ultimi decenni ha riportato alla luce dettagli che fanno di questo luogo di culto un documento di rara bellezza dell’arte me-dioevale abruzzese. All’esterno la fisionomia dell’edificio trasmet-te una sensazione di sobria essenzialità, decorato solo dalle figure
che adornano il portale in pietra, davanti a uno spiazzo verde su cui troneggia una vasca battesimale in pietra.La struttura interna è suddivisa in tre navate, a cui corrispondono le tre absidi posteriori, e si sviluppa in una teoria di otto colonne ornate da raffigurazioni particolarmente raffinate e significative.Gli elementi di maggior pregio che caratterizzano questo am-biente sono l’ambone e l’insieme degli affreschi che decorano le pareti.Il pulpito in stucco, messo in sicurezza a scopo precauzionale a seguito dell’evento sismico del 6 aprile 2009, è un’opera attribuita al maestro Nicodemo da Guardiagrele e viene datato nel 1159: è ornato da sculture policrome che in gran parte mantengono ampi tratti della coloritura originale.Sono ben visibili scene bibliche che nei bassorilievi rendono tri-dimensionali i racconti di Giona ingoiato dalla balena e di Davide che lotta con un orso e un leone, mentre viene illustrata l’intera simbologia legata ai quattro Evangelisti: l’aquila di Giovanni, il bue di Luca, l’angelo di Matteo e il leone di Marco.Del ciclo di affreschi originari restano soltanto alcune zone che, pur nella loro ridotta estensione, non perdono il loro potere co-municativo: con il loro potenziale iconografico, infatti, danno all’interno della chiesa un aspetto solenne e al tem-po stesso familiare, riempiendo lo sguardo con ritratti e raffigu-razioni che accompagnano il fedele e lo inducono alla preghiera e alla riflessione, come la scena che sovrasta l’altare, residuo di un’ampia rappresentazione del Giorno del Giudizio.L’affresco resta una tecnica pittorica estremamente efficace sul piano della comunicazione e l’uso che ne viene fatto nelle chiese
Istantanee dall’Abruzzo medioevaleSanta Maria del Lago a Moscufo
diario d’Abruzzo
medioevali ne esalta la funzione narrativa, tanto da far diventare questi luoghi di preghiera ambienti “da leggere”, dove i testi sacri diventavano immagini di agevole lettura per i fedeli di allora ,per la maggior parte analfabeti: coniugando la componente mistica con una ricorrente missione di “cantastorie”, spesso gli autori fan-no comparire in queste composizioni murali anche personaggi dell’epoca, rappresentati sempre in proporzione al loro potere e al loro prestigio sociale.Vale la pena di ricordare che Michelangelo definì l’affresco “la pit-tura degli uomini”, poichè essa richiede il massimo delle capacità e
dell’impegno dell’artista, mentre qualcun altro l’ha definito “il più dolce e il più vago lavorare che sia” per le emozioni che può dare.Per questi motivi è doveroso riservare sentimenti di gratitudine oltre che di ammirazione verso gli artefici di tali raffigurazioni, che ci hanno lasciato tracce prestigiose che ancor oggi solidamente resistono, sfidando il passare dei secoli e parlando di un tempo in cui il sentimento religioso era strettamente legato alla quotidia-nità, alla vita sociale e alla capacità di ogni uomo di progettare e costruire. Foto di Rita Trasacco
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L’agnello e le uova sono i cibi simbolo della Pasqua, soprattutto perché sono i frutti della Primavera che arriva, questa ricetta tipi-ca della cucina abruzzese li usa per preparare un saporito e robusto piatto. In questa ricetta l’agnello viene cotto semplicemente con un po’ di vino e aglio e alla fine completato con uova e cacio, cioè del formaggio pecorino. Il risultato sarà la carne di agnello avvolta da una saporita salsa. Questo piatto non è leggerissimo dal punto di vista delle calorie, ma potete migliorarlo, sgrassando accuratamente l’agnello prima della cottura.
Ingredienti per l’agnello cacio e uova (dosi per 4 persone)1,5 Kg. di agnello preferibilmente nella spalla o nella coscia5 uova fresche1 bicchiere di vino bianco secco di ottima qualità (non il vino nei cartoni: non va bene neanche per un piatto rustico come questo)100 g. di pecorino grattugiato (più o meno stagionato a seconda di quanto volete che il risultato abbia un gusto deciso) 4 cucchiai di olio d’oliva extra vergine 3 spicchi di aglio sbucciati sale e pepe q.b.
PreparazionePer prima cosa tagliate l’agnello a pezzi piccoli, noi vi suggeriamo di lasciare le ossa se volete mantenere la tradizione (altri suggeri-scono invece di eliminarle ma in questo caso il piatto avrà un’aria “patinata”). Vi consigliamo anche di eliminare la maggior parte del grasso visibile, per ottenere una ricetta più leggera. Mettete l’olio e gli spicchi di aglio schiacciati in un tegame e fateli rosola-re leggermente, poi aggiungete i pezzi di agnello e rosolate uni-formemente anche loro.Bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare, salate, pepate e completate la cottura. Poco prima della fine della cottura, ver-sate nel tegame le uova sbattute con il pecorino, e mescolando continuamente fatele addensare a fuoco basso. Servite subito ben caldo. Accompagnato con delle patate al vapore l’agnello cacio ed uova diventerà un bel piatto unico. A piacere potete de-corare al momento di servire con erbe aromatiche..
L’agnello “cace e ove”
un posto a tavola
Invia le tue ricette a [email protected]
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Pescasseroli Via Della Piazza 1 Tel. 0863 911055
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S. Stefano Di Sessanio (Aq)Via Nazario SauroTel. 0862 899110
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Abbateggio (Pe)Borgo San Martino
Tel. 347 9331082
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Caramanico Terme (Pe) Via Roma 48
Tel. 085 9231058
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San Salvo (Ch)Via Pigafetta, 21 Tel.0873 803142
Osteria delle Piane
Chieti Scalo (Ch)Viale B. Croce, 500 Tel. 348 3040199
Hotel Lo Scoiattolo
Pescasseroli (Aq)Via Collacchi, 2
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Pineto (Te)Via Morandi 2 Borgo S. Maria
Tel. 085.9492065
Hotel Corfù
Pineto (Te)Via Michetti Sn
Tel. 085 9490482
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tuttoAbruzzo consigliaDOVE MAnGIAREIn PROVInCIA DI CHIETI
AGRITuRISMO CASALE SAn GIOVAnnIFossacesia (CH)Viale San Giovanni in Venere, 33Tel. 0872.607353
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LA CASCInASan Vito Chietino (CH)C.da Quercia del Corvo, 52Tel. 0872.619084
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LA DIMORA DI bACCOCanosa Sannita (CH) – Via Verso TolloTel. 0871.937049
LA MASSARIA DI SARCHIAPPOnEFrisa (CH) - Loc. Piane di Maggio Tel. 085.9032372
LA PICCOLA OASI Chieti (CH) – Via Dei Vestini, 60/BTel. 0871.564526
LA TAnA DEL LuPOGuardiagrele (CH) Loc. Bocca di Valle, 140/BTel. 349.8340387
LA VIGnAIOLAChieti (CH) – Via Dei Frentani, 341Tel. 0871.360809
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CASCInA ALLE PRECISante Marie (AQ) – Via Don Paolo FezziniTel. 0863.679267
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GARnI’ DuCA DEGLI AbRuzzI Pescasseroli (AQ)P.zza Duca degli AbruzziTEL. 0863.911075
HOTEL CRISTALRoccaraso (AQ) – Via PietransieriTel. 0864.63619
HOTEL IL buCAnEVEPescasseroli (AQ) – Viale Colli dell’OroTel. 0863.910098
IL PESCATOREVilletta Barrea (AQ) – Via RomaTel. 0864.89347
LA CAPAnnInARoccaraso (AQ) – Via Aremogna, 44Tel. 0864.602406
MOnTEMARSICAnOPescasseroli (AQ) – Via Della Piazza, 1Tel. 0863.910721 - 0863.911055
O’SFIzIORoccaraso (AQ) - S.S. 17 Loc. Il PoggioTel. 0864.63437
PLISTIAPescasseroli (AQ) Viale Principe di Napoli, 28Tel. 0863.910732
TRA LE bRACCIA DI MORFEOSanto Stefano di Sessanio (AQ) Via Nazario SauroTel. 0862.899110
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Segnalaci il tuo ristorante a [email protected]
TRATTORIA DEL PESCATOREVilletta Barrea (AQ) Via Benedetto Virgilio, 181 Tel. 0864.89152
HOTEL SPORTInGRoccaraso (AQ) – Via Claudio Mori, 5Tel. 0864.602358
DOVE DORMIREIn PROVInCIA DI L’AQuILA
bOSCHETTORoccaraso (AQ) - Via Aremogna, 42 Tel. 0864.602367
buCAnEVEPescasseroli (AQ) – V.le Colli Dell’OroTel. 0863.910098
CIPRIAnI PARK HOTELRoccaraso (AQ) V.le Gabriele D’Annunzio, 159Tel. 0864.641105
CRISTALRoccaraso (AQ) - Via PietransieriTel. 0864.63619
DAnIELPescasseroli (AQ) – Via Fausto GrassiTel. 0863.912898
GARDEnScanno (AQ) – Via Del Lago, 79Tel. 0864.74382
GARnI’ DuCA DEGLI AbRuzzI Pescasseroli (AQ) P.zza Duca degli AbruzziTel. 0863.911075
GRAnDE ALbERGO ROCCARASORoccaraso (AQ) – Via RomaTel. 0864.602352
HOTEL DEGLI OLMI Villetta Barrea (AQ) – Via Fossato, 8B Tel. 0864.89159
IL PESCATOREVilletta Barrea (AQ) – Via Roma Tel. 0864.89347
IL PICCHIOPescasseroli (AQ) – Via Valle dell’Oro Tel. 0863.910760
PARK HOTEL IL POGGIORoccaraso (AQ) – C.da Il Poggio, 1 Tel. 0864.619081
IL VECCHIO PESCATOREVilletta Barrea (AQ)Via Benedetto Virgilio, 175Tel. 0864.89274
LA POIAnA Barrea (AQ) – Loc. GravareTel. 0864.88106
LO SCOIATTOLO Pescasseroli (AQ) – Via Collacchi, 2Tel. 0863.910483
MOnTE MARSICAnOPescasseroli (AQ) – Via Della Piazza, 1Tel. 0863.911055
ORSO bIAnCOPescasseroli (AQ) – Via Collacchi, 1Tel. 0863.912887
PAGnAnIPescasseroli (AQ) – Via Collacchi, 4Tel. 0863.912866
PARADISO Pescasseroli (AQ) - Via Fonte Fracassi, 4 Tel. 0863.910422
PLISTIAPescasseroli (AQ) V.le Principe di Napoli, 28Tel. 0863.910732
PRIMuLAPescasseroli (AQ) – Via Delle PineteTel. 0863.9141
REALERoccaraso (AQ) – Via Roma, 50Tel. 0864.602349
RESIDEnzA LA TORRESanto Stefano di Sessanio (AQ)Via Gabriele D’AnnunzioTel. 0862.89448
RObuR MARSORuM Rovere (AQ) - Via Milanetti Tel. 0862.917249
SPORTInGRoccaraso (AQ) - Via Claudio Mori, 5Tel. 0864.602358
TRA LE bRACCIA DI MORFEO Santo Stefano di Sessanio (AQ) Via Nazario SauroTel. 0862.899110
TRIESTERoccaraso (AQ) – Viottolo degli Sciatori, 9Tel. 0864.602346
VETTA D’AbRuzzORoccaraso (AQ) - P.le della Stazione Tel. 0864.62285
VILLA MOn REPOSPescasseroli (AQ) – Via Santa Lucia, 2 Tel. 0863.912858
DOVE MAnGIAREIn PROVInCIA DI PESCARA
DOn PEPPInOCepagatti (PE) - Via delle Piscine, 6 Tel. 085.974289 - 328.6554671
FOnTE RICCIOnERosciano (PE) – C.da Casalonga Tel. 085.8505832 - 393.3565540
IL PORTOnEAbbateggio (PE) – C.da S.Martino, 2 Tel. 347.9331082
PESCO FALCOnECaramanico (PE) – Via Roma, 48Tel. 085.9231058
PIRATESMontesilvano (PE) – Via Aldo Moro, 2 Tel. 085.4451476
DOVE DORMIREIn PROVInCIA DI PESCARA
IL PORTOnEAbbateggio (PE) – C.da S. Martino, 2 Tel. 347.9331082
ORSInICaramanico (PE) – V.le Roma, 54Tel. 085.922161
PESCO FALCOnECaramanico (PE) – Via Roma, 48Tel. 085.9231058
SAn FRAnCESCOCaramanico (PE) – V.le Roma, 46Tel. 085.922274
VILLA ALESSAnDRAAlanno (PE) – Via G. D’Annunzio, 15Tel. 085.8573108
DOVE MAnGIAREIn PROVInCIA DI TERAMO
FATTORIA CERRETOMosciano S.Angelo (TE) C.da Colle Cacio Ex Colle CerretoTel. 085.8069119 - 085.8069139
L’AnCORAGiulianova (TE) - Via Filippo Turati, 142Tel. 085.8005321
LA LOCAnDACorropoli (TE) - Viale Adriatico, 91Tel. 0861.810129
LE MACInE Silvi (TE) – C.da Cerrano, 36 Tel. 085.9354033
PARCO DEI PICEnICampli (TE) Loc. Campovalano Via MazziniTel. 0861.569296
TIzIAnAGiulianova (TE) – Lungomare Spalato, 88 Tel. 085.8005317
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VILLA IRELLI Castelnuovo Vomano (TE) SS 150 Via Nazionale, 300 Tel. 0861.57136
zEnObIColonnella (TE) – C.da Rio MoroTel. 0861.70581
DOVE DORMIREIn PROVInCIA DI TERAMO
AGRITuR PAnAMA Teramo (TE) – C.da De ControTel. 0861.242690
AMOROCCHIPietracamela (TE) - Loc. Prati Di TivoTel. 0861.959603
bALTICGiulianova (TE) – Via L.Mare ZaraTel. 085.8008241
CORFu’Pineto (TE) - Via Michetti sn Tel. 085.9490482
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HOLIDAYVillarosa (TE) – Via AmalfiTel. 0861.713555
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LA nuOVA CERRETOMosciano Sant Angelo (TE)Contrada Colle CacioTel. 085.8069119
MARIAPineto (TE) - Via Morandi, 2 Borgo S.Maria Tel. 085.9492065
MIRAMOnTIPietracamela (TE) – Loc. Prati Di TivoTel.0861.959621
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SOLEGiulianova (Te) – Via Thaon de Ravel, 60Tel. 085.8008758
SAn REMOVilla Rosa di Martinsicuro (TE) Via Lungomare Italia, 74 Tel. 0861.710110
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A Pineto sorge l’Hotel Jean Pierre, gestito sapientemen-te dalla famiglia Santarelli. Il luogo, bellissimo e molto suggestivo, spicca tra le località più gettonate dell’intera
costa adriatica. Per una vacanza estiva all’insegna del divertimen-to e della qualità questa struttura rappresenta la scelta ideale. I servizi offerti al cliente sono tantissimi al punto da farlo sentire a casa propria. L’accesso alla spiaggia privata è gratuito compreso l’uso di lettini, sdraio ed ombrelloni. La cucina è gestita dai pro-prietari che la curano personalmente. L’animazione, che allieterà il vostro soggiorno, organizza anche serate a tema a base di alle-gria e divertimento. Si organizzano anche escursioni verso le vet-te del Gran Sasso Monti della Laga e nei paesi limitrofi. Durante il soggiorno ai clienti vengono messe a disposizione biciclette per muoversi in totale libertà lungo la pista ciclabile capace di colle-gare tutta la costa teramana.
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A Pineto Hotel Jean Pierremare, servizi di qualità e divertimento
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speciale Vinitaly 2011
Abruzzo, regione del vinoI “numeri” del panorama vitivinicolo
La conformazione dell’Abruzzo rende questo territorio na-turalmente predisposto alla vitivinicoltura. Oggi il vigne-to in Abruzzo conta circa 33 mila ettari, concentrati sulla
collina litoranea, ma con alcune microzone anche nelle aree in-terne, nelle piane e nelle zone pedemontane: in particolare, oltre il 75% dei vigneti è coltivato nella pro-vincia di Chieti, seguita da Pescara e da Teramo con circa il 10% ognuna e infine da L’Aquila con meno del 4%. Il Monte-pulciano è senz’altro il vitigno più dif-fuso con oltre 15mila ettari, seguito dal Trebbiano d’Abruzzo con circa 10mila e da una serie di vitigni locali a bacca bianca (pecorino, passerina, cococciola, montonico), nazionali (sangiovese) ed internazionali (chardonnay, cabernet sauvignon, merlot). Di conseguenza la produzione media annua di vino è di circa 3,6 milioni di ettolitri, oltre 1 milio-ne dei quali certificati come Doc e Docg (Denominazione di origine controllata/Denominazione di origine controllata e garantita), pari al 6% della produzione nazionale: 800mila ettolitri di Monte-pulciano d’Abruzzo (che conta anche la tipologia Cerasuolo), quasi 200mila di Trebbiano d’Abruzzo, mentre per il Con-
troguerra (nelle diverse tipologie bianco e rosso) la produzione è limitata a 3 mila ettolitri. Cresce la rivendicazione di Montepul-ciano d’Abruzzo Colline Tramane Docg (/circa 7 mila ettolitri) che può essere prodotto esclusivamente nei territori più vocati della provincia di Teramo. Infine, riguardo ai vini ad Igt (indicazione ge-
ografica tipica) la quota si attesta intor-no a 200 mila ettolitri. Il 75% della pro-duzione complessiva di vino in Abruzzo proviene da 39 cantine cooperative (33 delle quali operanti in provincia di Chie-ti) che affiancano circa 130 aziende di trasformazione, la maggior parte delle quali imbottigliano con propria etichet-ta, per circa 100 milioni di bottiglie. I più importanti mercati di riferimento per i vini abruzzesi sono Germania (23%), Stati Uniti (22%) e Canada (10%), seguiti da Inghilterra, dai Paesi del nord Europa come Svezia, Danimarca e Norvegia e da quelli asiatici. Le strutture associative di riferimento per la valorizzazione del-le produzioni sono il Consorzio Tutela Vini Doc d’Abruzzo (che rappresenta oltre il 68% della produzione regionale) e il Consorzio Tutela Colline Teramane Docg che riunisce quasi tutti i produtto-ri della zona della Docg.
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speciale Vinitaly 2011
Con VITTORIOalla…FESTA del vinoAnticonformista e spiritoso, spiazzante, allegro e pun-
gente: Vittorio Festa racconta e si racconta senza veli, proponendo un’idea di vino che fa certamente innamo-
rare, ma sempre supportata da argomentazioni chiare e puntuali. A cominciare dai vitigni preferiti…“Mi diverto con tutte le varietà, anche se ce ne sono alcune più diver-tenti di altre perché più impegnative, dagli esiti più incerti e compli-cati. Ovviamente, la mia attività professionale gira molto intorno al Montepulciano, ma anche a Trebbiano, Pecorino, Cococciola e così via. Eppure, negli ultimi tempi ho avuto spesso a che fare col San-giovese, con il Verdicchio o con la Passerina visto le che le mie con-sulenze non coprono solo l’Abruzzo, ma anche le Marche, il Molise, il Lazio e… il Canada! Davvero, mi diverto con tutti questi vitigni, perché il mio mestiere/passione è fare il vino in qualsiasi condizione mi sia richiesto e con le varietà che si hanno a disposizione, sempre rispettando il territorio di produzione”.Sempre di corsa come Forrest Gump, sempre alla ricerca della perfezione e...della sfida!“Perché il mio vino preferito devo ancora farlo. Il mio vino preferito sarà quello che inseguirò per tutta la vita”Chi pensa che la qualità dei prodotti abruzzesi corrisponda solo al Montepulciano d’Abruzzo, si sbaglia:“A questo straordinario vino va certamente il merito di aver reso la nostra regione famosa in tutto il mondo, ma l’Abruzzo è una terra feconda di molte altre tipicità e l’offerta di anno in anno sempre più ricca lo dimostra. L’enologia della quarta regione italiana per produ-
zione, è radicalmente cambiata: non più vini problematici e grezzi come era stato nei decenni passati, ma centrandosi intorno alle tipo-logie tradizionali (Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo) e alla mo-derna riscoperta degli autoctoni (Pecorino, Passerina e Cococciola su tutti) una generazione di nuovi e vecchi produttori hanno saputo creare un entusiasmo e successo tangibile dei vini abruzzesi in Italia e nel mondo. Ma chi pensa all’enologia abruzzese come a qualcosa di fermo nel tempo sbaglia di grosso! Al fianco di produttori/artigiani che giustamente conservano e difendono la propria storia, abbiamo una moderna enologia che ha saputo imporsi e diventare una cer-tezza nel panorama nazionale. L’Abruzzo è ormai unanimemente considerata la regione emergente nel panorama vitivinicolo nazio-nale. Ci sono territori come il Piemonte e la Toscana che vantano una tradizione straordinaria in fatto di produzioni enologiche. Tuttavia, il dinamismo e la vitalità che, da qualche tempo, si registrano tra i no-stri imprenditori del settore ha eguali in poche altre zone del Paese. Ora la speranza e’ che i produttori facciano squadra, che non siano invidie e gelosie a togliere immagine e credibilita’ a questa impor-tante realtà vitivinicola! La filiera è composta da moltissimi soggetti, che non sono mai riusciti a mettersi d’accordo, perché oltre essere in tanti sono rappresentati da associazioni e categorie che non riesco-no a dialogare tra di loro”.Che 2010 è stato per Vittorio Festa?“Devo ammettere che il 2010, per me è stato un anno ricco di soddi-sfazioni personali e professionali. Sono stato premiato come miglior enologo abruzzese dall’A.I.S. e sono rientrato tra i migliori enologi
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speciale Vinitaly 2011
del panorama nazionale stabiliti dalla rivista Civiltà del Bere. Non amo fermarmi, sono sempre alla ricerca di nuove sfide, nuovi stimo-li. Spero di veder crescere le Aziende che seguo, spero di continuare ad essere considerato da loro “uno di famiglia”. A tal proposito voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e che collaborano con me perchè il gioco di squadra è fondamentale nel perseguire certi ri-sultati. Il merito dei successi non è solo mio dunque ma di tutti coloro che sono al mio fianco ogni giorno”.E i progetti per il 2011? “In questo momento ho in mente tre grandi progetti: il primo, pra-ticamente già realtà, è per il Vinitaly 2011! Con 7 Aziende (Cantina Sangro, Azienda Jasci, Azienda Agricola Terzini, Marchesi de’Corda-no, Cantina Ciampoli; Fattoria Teatina e Tenute Santarelli), abbiamo deciso di allestire uno stand nello stesso padiglione dell’Abruzzo, ma fuori dagli spazi istituzionali utilizzati dalla regione. Uno stand che con semplicità e modernità sappia trasmettere l’enorme passione ed amore per il vino, ma soprattutto l’enorme rispetto per il nostro territorio. Ci siamo impegnati veramente tanto per cercare di creare uno spazio che sappia accogliere i nostri amici/clienti/visitatori, nel migliore dei modi, con cordialità, gentilezza e… ottimi vini! In un settore creativo come questo l’individualismo non basta più, perché non riesce più a gestire l’impegno economico sempre crescente. Ecco perché abbiamo sentito il bisogno di unire la forza e l’intelligenza di più persone per ottenere certi risultati. Dietro al concetto ispiratore con cui questi vini sono stati concepiti e realizzati, c’é l’attenzione per la conoscenza e il rispetto del territorio. Un valore, quello della con-siderazione dell’ambiente, che non è certo dettato dalla moda dei tempi, ma dalla reale e profonda convinzione che bisogna ritornare a dare importanza al ciclo naturale della vite e della terra. Il secon-do progetto è la costituzione di un’associazione di produttori; con l’appoggio delle “mie” Aziende, ho pensato di creare un’associazio-ne che si inspira a principi dell’Agricoltura Civica, quali la solidarietà, l’ecologia, l’etica, il senso di responsabilità e reciprocità.
L’Associazione proporrà strumenti, provvedimenti e politiche che sostengano la viticoltura, ed in particolare la produzione di vino di qualità, e l’attività agricola a basso impatto ambientale in Abruzzo e nelle regioni confinanti. Il mio terzo progetto, riguarda la distribu-zione dei vini delle mie Aziende, ma di questo progetto parlerò in seguito. Ora voglio godermi e vivere al meglio questo Vinitaly 2011, fortemente voluto e pieno di aspettative che certamente non saran-no deluse”. Chiusura dedicata a…Benedetto Croce:“Vi lascio con una frase di Benedetto Croce, abruzzese doc, che sia d’in-coraggiamento al popolo vitivinicolo: quando c’è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persi-stenza e resistenza io mi sono detto a voce alta: tu sei abruzzese!”
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speciale Vinitaly 2011
La Doc più piccola d’ItaliaPecorino Tullum Radica al Vinitaly 2011
Passo dopo passo VIGNETI RADICA, la giovane cantina di Tollo in provincia di Chieti, continua a far parlare di se. Se il 2010 e’ stato l’anno del lancio, nel 2011 VIGNETI RADICA
si presenta al Vinitaly 2011 con due prodotti esclusivi ad edizione limitata e destinati agli amanti del buon bere: il Pecorino Tullum Doc ed il Montepulciano d’Abruzzo Doc Paparocco. L’orgoglio di VIGNETI RADICA è proprio costituito dalla Doc Tullum, ricono-sciuta alle uve provenienti dai terreni di Tollo, dove grazie una vantaggiosa posizione geografica (a pochi chilometri dal Mar Adriatico e al Monte Maiella), a suoli collinari argillosi ed ad un rigido disciplinare, si creano vini dalle fragranze inimitabili. Grande cura e passione e’ stata dedica-ta alla produzione del Montepulciano d’Abruzzo DOC “Paparocco”: vino pro-dotto in sole 900 bottiglie, selezionando le migliori uve e riservando una partico-lare accuratezza a tutti i processi, dalla pressatura all’affinamento in barrique.Chiediamo ad Antonio, il senior della famiglia Radica, quali sono i “segreti” di VIGNETI RADICA:“Innanzitutto il microclima delle zone dove le nostre vigne sono impiantate; microclima capace di esaltare al meglio le potenzialità dei vitigni. I 10 ettari del-
la tenuta di Fara Filiorum Petri, ai piedi del Monte Maiella, grazie alle elevate escursioni termiche producono rossi importanti, che usiamo per creare vini di particolare struttura. I bianchi, impian-tati soprattutto a Tollo, vantano un’ottima mineralità e sapidità. Poi ci sono i controlli che i nostri tecnici effettuano durante tutto l’anno sia sui vigneti che sul processo di vinificazione.“Antonio, queste scelte, insieme a tanto lavoro, vi stanno senza dubbio regalando grandi soddisfazioni”“Il bilancio è positivo, considerando la fase di start-up ed il par-ticolare momento che il mondo vinicolo sta affrontando in que-
sti anni. Con i nostri vini cerchiamo di essere innovativi, offrendo prodotti di qualita’, che sorprendano quei clienti annoiati dai soliti sapori, sia a livello locale che internazionale.“Della vostra produzione, quali sono i vini che riscontrano il maggior successo?” “Sicuramente il Montepulciano e Pecorino, ma anche il Cerasuolo e il Pinot Grigio hanno suscitato un interesse inatteso. I nostri vini hanno ottenuto riconoscimenti sia in Italia che all’Estero. In Irlanda la rivista “The Sunday Tribune” ha segnalato il nostro Montepulciano come il miglior rosso per l’autunno 2010. In Italia gli stessi vini sono stati positivamente valutati da Veronelli”.Giacomo Radica
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speciale Vinitaly 2011
Movimento Turismo del Vino verso Cantine Aperte 2011Con l’arrivo della primavera, c’è già aria di Cantine Aperte,
la più nota manifestazione enogastronomica con prota-gonista il vino, la sua gente e i suoi territori, che si svolge
nelle cantine socie del Movimento Turismo del Vino lungo tutta la penisola. Oltre ottocento Cantine Aperte e un milione di eno-turisti, sono le cifre sorprendenti dell’ultima edizione della mani-festazione: numeri che dimostrano il crescente successo dell’ini-ziativa dovuto al rinnovato interesse verso il mondo del vino e alla grande passione dei produttori stessi che ogni anno fanno a gara per offrire la migliore ospitalità agli enoturisti, svi-luppando potenzialità di accoglienza straordinarie. In Abruzzo Cantine Aperte festeggia quest’anno la sedi-cesima edizione e, come di consueto negli ultimi anni, tornerà puntuale nell’ultimo week end di maggio, in particolare nel pomeriggio di sabato 28 maggio e per l’intera giornata di domenica 30. Confermata anche la partnership con il periodico Tuttoabruzzo.it che, dopo il successo dello scorso anno, torna a proporre il proprio “evento nell’evento”, con l’organizzazione di un servizio pullman, che toccherà varie destinazioni, per consen-tire anche a chi non disponesse di mezzi propri o sem-plicemente volesse lasciare l’auto a casa, di effettuare il suo personale tour alla scoperta dell’Abruzzo del vino. E le attività del Movimento Turismo del Vino non fini-scono certo con Cantine Aperte. Sull’onda del successo di questa prima manifestazione, infatti, sono nati nu-
merosi altri appuntamenti per favorire l’incontro diretto tra ap-passionati di vino e produttori: Calici di Stelle, in programma il 10 agosto; Benvenuta Vendemmia, che avrà luogo il 18 settembre, San Martino in Cantina in programma il 13 novembre e Natale in Cantina l’11 dicembre. Per informazioni ed aggiornamenti è possibile consultare il sito internet www.movimentoturismovi-no.it nella sezione dedicata all’Abruzzo, o contattare la segreteria regionale ai seguenti recapiti: tel. 085 4715036 - 347.7261233, e-mail [email protected]
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speciale Sol 2011di Stanislao Liberatore
Olio d’Abruzzo, protagonista di un territorio.Con il vino e il pane di frumento, l’olio completa la trinità dei
cibi sacri alle civiltà nate attorno al Mediterraneo. Non a caso, nel De Re Rustica Lucio Giunio Moderato Columella, uno dei
più grandi esperti di trattati di agricoltura dell’epoca antica, nel I se-colo d.C. scrive Olea prima omnium arborum est, vale a dire “l’ulivo è il primo di tutti gli alberi”. In Abruzzo l’olivo fu introdotto sin dal V se-colo a.C. e la sua coltivazione, così come la produzione dell’olio di oli-va, vennero sviluppate dai predecessori di Gaio Giulio Cesare, come confermano diversi torcularia tuttora conservati nell’area aprutina che comprende quattordici importanti centri intorno alla cittadina di Loreto Aprutino. In questa regione, infatti, sono oltre 40.000 gli ettari di territorio collinare dove il vento che bisbiglia da secoli tra le valla-te ha obbligato gli ulivi alla loro caratteristica forma ritorta facendo assumere al paesaggio una precisa identità ed è sempre qui che la raffinata conoscenza contadina ha permesso, nel tempo, di selezio-nare il numeroso patrimonio varietale presente: il Leccino, la Dritta, la Gentile, la Nebbio, la Cucco, il Tortiglione, la Castiglionese, la Car-boncella e la “peligna” Monicella. Ogni anno, tra la metà di ottobre e la prima decade del mese di dicembre, Madre Natura invita gli abruz-zesi alla raccolta a mano delle drupe, ovvero alla “brucatura”: è questo il periodo solare nel quale i contadini meditano, tastano, rimandano, decidono; il loro rapporto con il cielo e con le stelle è intenso, sedu-
cente e assume un fascino che si gemella solo con quello provato dai naviganti. Attorno alla raccolta delle olive, in Abruzzo, resiste dunque un’aura ancestrale fatta di esperienza, talento, divinazione e fortuna. L’olivo e l’olio, come tali, sono infatti fortemente radicati nel tessuto più intimo delle vicende umane dei centri e dei borghi dannunziani dove questi prodotti, anzi questi alimenti, grazie alla maestria dei frantoiani, hanno rappresentato per secoli la base dell’economia agricola loca-le. Azzeccare il momento migliore per la raccolta, che coincide con l’invaiatura dei frutti, una fase cioè che precede considerevolmente la maturazione fisiologica degli stessi, significa ottenere un olio extra vergine (costituito, per legislazione, per oltre il 98% da trigliceridi, oltre a piccole quantità di di- e mono-gliceridi) di massima qualità che ec-celle in maniera superba per caratteristiche fisico-chimico e organo-lettiche. A tal proposito è doveroso segnalare come molti ricercatori di diversi atenei italiani hanno portato a termine, di recente, una lunga e meticolosa indagine scientifica sulle proprietà salutistiche relative alle tre DOP abruzzesi che sono risultate essere di eccellente qualità e, soprattutto, particolarmente ricche di oleocantale, una molecola che in questi anni viene studiata in tutto il mondo per le sue sorprendenti proprietà anti-infiammatorie. Davvero alte, infine, anche le concen-trazioni in polifenoli, molecole che conferiscono all’olio di oliva poten-ti attività antiossidanti.
Il territorio abruzzese è pervaso da un forte spirito religioso, pro-fondamente radicato nelle tradizioni locali. Una regione attra-versata da itinerari della fede, che conducono a luoghi di antica
devozione, permeati di sacro e di mistero dove aleggiano memorie. Nella segretezza dei monti, nel verde di una natura che seduce, sul-le acque che scorrono limpide, fari di religiosità affacciati sul mare o in solitudine ai margini di praterie montane. Alcuni in attesa del tempo del ritorno. Nel corso dell’anno l’attaccamento ai valori del-la fede si manifesta in cerimonie di grande suggestione e bellezza vissute con ampia partecipazione. I riti della Settimana Santa sono testimonianza della religiosità della gente d’Abruzzo e del legame
di questo popolo alla tradizione. Nelle città e nei borghi le manife-stazioni incentrate sulla Passione e sulla Resurrezione di Gesù sono vissute con intensità. La religione si fa racconto per narrare la storia delle comunità. Le visite ai “Sepolcri ” allestiti nelle chiese, le proces-sioni del Venerdì Santo in cui sfilano antiche Confraternite, i rituali, le musiche, sono momenti di grande emozione che fanno viva la fede. Tante le cerimonie, in centri piccoli e grandi. Una, alla sera del sabato che precede la Pasqua: “la traslazione della statua della Madonna”, a Sulmona. Un corteo di silenzio e semplicità, una cerimonia intima. Cristo è morto. La Vergine, vestita del manto nero in segno di lutto, lascia la chiesa di S. Maria della Tomba, portata dai confratelli di S.
Da Chieti a SulmonaI riti della Pasqua in Abruzzo
eventi e culturadi Luigi Sette
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eventi e cultura
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Maria di Loreto. La sua figura sembra sprigionare un carico di tristez-za e dolore. Un rito poco conosciuto, che dà un’emozione profonda, sincera e rende, nella sua semplicità, ancor più vero lo spirito della Pasqua. La gente che crede e vive questo momento con intensa partecipazione, l’accompagna lungo il percorso, nel buio della notte che s’accende della luce calda delle candele man mano che il corteo si fa strada, verso la chiesa di S. Filippo, in fondo a Piazza Maggiore. E’ lì che attenderà il mattino seguente, quando apprenderà che il Figlio è risorto e, vestita ancora a lutto, incredula, esitante, si lascerà condurre poi in una folle corsa sulla piazza per riabbracciarLo, dando così vita alla rappresentazione più bella e più conosciuta, non solo in Abruzzo, della Pasqua di Resurrezione, nota come ” La Madonna che scappa in Piazza “. Personaggi di una rappresentazione antica ed emozionale popolano la scena; e sono uomini, statue, colombe, e perpetuano un rituale arcaico. Ad organizzarlo è la Confraternita di Santa Maria di Loreto. L’evento puntualmente si ripete ogni anno la mattina della domenica di Pasqua in un teatro naturale: la sce-nografica piazza Maggiore, con sullo sfondo le cime della Majella e del Morrone ancora innevate, mentre la valle si riempie dei colori e
dei profumi di primavera. Durante la corsa cade giù l’abito nero del lutto: la Madonna ha visto il Figlio in fondo, tra la gente che s’accalca intorno. Ora è vestita di un abito verde che risplende e tutt’intorno voli di colombi bianchi e lo scoppio dei mortaretti. “La Madonna a scappà , i picciun a vulà, i spar a sparà e la banda a sunà ”… L’at-mosfera si fa densa di gioia: è il colore della Pasqua di Resurrezione celebrata da questo rito. Poi il popolo che s’abbraccia e piange di gioia: è festa collettiva. Dalla buona riuscita della manifestazione, in particolare dalla caduta del manto, i sulmonesi traggono auspici per il futuro. L’originale processione dei Talami, quadri viventi ispi-rati ad episodi del Vecchio e Nuovo Testamento, impersonati da fanciulli su carri semoventi, chiude infine a Orsogna (Ch), il lunedi dopo Pasqua, le manifestazioni della Settimana Santa in Abruzzo, La scenografica sfilata composta da ben sette carri, che si posso-no ammirare da vicino a Piazza Mazzini nel corso della mattinata, è uno spettacolo unico che associa la platealità al culto popolare. A mezzogiorno inizia la sfilata che attraversa tutto il centro storico di Orsogna, rinnovando una delle più suggestive espressioni della religiosità contadina abruzzese.
processione del Venerdì Santo a Chieti
Anno 4 Numero 42 - Aprile 2011tuttoAbruzzo.it - LA RIVISTAIl nuovo giornale del territorioRegistrazione pubblicazione periodici presso Tribunale di Chieti - numero 10/05 del 12/10/2005
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