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Ministero della Giustizia Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Relazione sulla Performance 2015 UCD - Ufficio dell'Organizzazione e delle Relazioni Coordinamento Istituzionale e Controllo di Gestione

UCD - Ufficio dell'Organizzazione e delle Relazioni ......Nel 2015 il ciclo della performance ex dlgs.150/09 è stato riallineato in tutte le sue fasi, dalla definizione delle priorità

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Ministero della Giustizia Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Relazione sulla Performance 2015

UCD - Ufficio dell'Organizzazione e delle Relazioni Coordinamento Istituzionale e Controllo di Gestione

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1. PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE ................................................................................ 1

2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI ALTRI STAKEHOLDER ESTERNI ............................................................................................................ 2

2.1 CONTESTO ESTERNO DI RIFERIMENTO, CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ ..................................................................................... 2

2.2 L’AMMINISTRAZIONE .......................................................................................................................................................... 4

2.3 I RISULTATI STRUTTURALI .................................................................................................................................................... 8

2.3.1 Composizione e caratteristiche della popolazione ristretta ................................................................................ 9

2.3.2 Benefici concessi alla popolazione ristretta ...................................................................................................... 13

2.3.3 Lavoro e corsi professionali .............................................................................................................................. 15

2.3.4 Istruzione scolastica ......................................................................................................................................... 18

2.3.5 Area penale esterna ......................................................................................................................................... 19

2.3.6 Gestione del disagio ......................................................................................................................................... 21

2.3.7 Traduzioni e piantonamenti ............................................................................................................................. 23

2.3.8 Edilizia penitenziaria ........................................................................................................................................ 25

2.3.9 Stato generale delle carceri .............................................................................................................................. 26

2.3.10 La tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti: i rimedi preventivi e rimedi risarcitori. ................................... 27

2.3.11 La formazione del personale ........................................................................................................................... 28

2.3.12 Comunicazione e sensibilizzazione ................................................................................................................... 30

3. OBIETTIVI, RISULTATI RAGGIUNTI E SCOSTAMENTI ...................................................... 31

3.1 ALBERO DELLA PERFORMANCE ......................................................................................................................................... 31

3.2 DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI E PIANI D’AZIONE....................................................................... 32

3.3 PIANI INDIVIDUALI ......................................................................................................................................................... 36

4. RISORSE, EFFICIENZA ECONOMICITA’ ............................................................................. 46

5. BENESSERE ORGANIZZATIVO, PARI OPPORTUNITÀ E BILANCIO DI GENERE ............ 52

5.1 BENESSERE ORGANIZZATIVO E PARI OPPORTUNITA’ ...................................................................................................... 52

5.2 BILANCIO DI GENERE ...................................................................................................................................................... 57

6. PROCESSO PREPARATORIO DELLA RELAZIONE SULLA PERFOMANCE .................... 60

6.1 FASI, SOGGETTI E TEMPI ................................................................................................................................................ 60

6.2 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL CICLO DELLA PERFORMANCE ............................................................................... 61

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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1. PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE

La presente relazione è predisposta ai sensi e per gli effetti dell’articolo 10, comma 1, lettera b), del

decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ed evidenzia, a consuntivo del 2015, i risultati raggiunti rispetto

alle risorse e ai singoli obiettivi programmati, con la rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di

genere realizzato.

I contenuti della relazione sono raggruppati in sei sezioni, compresa la presente, e negli allegati che

raccolgono le informazioni di maggiore dettaglio.

I dati trattati sono desunti dalle statistiche a cura dell’Amministrazione Penitenziaria rilevabili al

seguente link:

http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14.wp?facetNode_1=0_2&selectedNode=3_1_6_0_6&facetNode_3=3_1_6_0&facetNode_2=3_1_6

La seconda sezione riassume in modo diffuso le informazioni di interesse per i cittadini e per i

principali stakeholder; descrive le principali caratteristiche del contesto esterno ed interno nel quale si è

svolta l’azione ed espone una sintesi di dati qualitativi e quantitativi dell’amministrazione e della sua azione,

riporta altresì i dati sui risultati gestionali strutturali.

La terza sezione è dedicata ai risultati raggiunti rispetto agli obiettivi strategici a seguito dello sviluppo

dei piani operativi.

La quarta sezione pone in evidenza la spesa per missioni, programmi e priorità politiche in funzione

degli indicatori prestabiliti.

La quinta sezione riguarda il bilancio di genere e illustra gli obiettivi, le risorse utilizzate e i risultati

conseguiti in un’ottica di pari opportunità e di benessere organizzativo.

L’ultima sezione descrive il processo seguito per la redazione della relazione e rileva le fasi, i soggetti,

i tempi evidenziando i punti di forza e di debolezza del ciclo della performance.

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI ALTRI STAKEHOLDER ESTERNI

2.1 CONTESTO ESTERNO DI RIFERIMENTO, CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ

La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dell’8 gennaio 2013, Torreggiani e altri c. Italia,

ha accelerato il processo di revisione del sistema detentivo italiano. Superate le criticità da sovraffollamento,

lo Stato italiano è stato invitato ad includere nell’ordinamento penitenziario italiano, entro il primo dicembre

2015, la previsione di ricorsi per la tutela preventiva e compensatoria di detenuti vittime di violazioni dell’art.

3 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

La risposta del Governo italiano alle sollecitazioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa si è

tradotta nel decreto legge 23 dicembre 2013 n. 146 convertito nella legge 21 febbraio 2014 n. 10, che ha

inserito nel testo della legge sull’Ordinamento Penitenziario l’art. 35-bis, rubricato “Reclamo giurisdizionale”,

e nel decreto legge 26 giugno 2014, n. 92 così come convertito, con modificazioni, in legge 11 agosto 2014,

n. 117 che ha introdotto l’«Articolo 35-ter (Rimedi risarcitori conseguenti alla violazione dell'articolo 3 della

Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nei confronti di

soggetti detenuti o internati).

Per la corretta azione amministrativa sulla materia è stato istituito, con Decreto del 28 gennaio 2015,

un apposito “Servizio reclami giurisdizionali” che svolge funzioni di studio e supervisione della giurisprudenza

della Magistratura di Sorveglianza, di monitoraggio a fini statistici dei provvedimenti giurisdizionali e dei

procedimenti pendenti davanti alla predetta Magistratura di Sorveglianza e, di liquidazione delle somme

oggetto di risarcimento, disposte tanto dalla Magistratura di sorveglianza quanto dal Giudice civile ai sensi

dell’art. 35 ter O.P. secondo la disponibilità del capitolo di bilancio 1769 somme occorrenti per far fronte alle

spese derivanti dai ricorsi proposti da detenuti ed internati.

L’insieme degli interventi a carattere normativo1 che hanno avuto un effetto deflativo sulla

popolazione ristretta grazie all’ampliamento dei criteri di concessione delle misure alternative alla

detenzione, all’introduzione nell’ordinamento penale della sospensione del procedimento per messa alla

prova dell’imputato, al superamento degli Ospedali Psichiatrici giudiziari e, alla dichiarazione di

incostituzionalità della legge 49/2006 cd. Fini –Giovanardi, hanno contribuito a ridurre il numero dei ristretti

fino a 52.164 unità al 31/12/2015.

1 legge 26 novembre 2010 n. 199, legge 17 febbraio 2012 n. 9, legge 9 agosto 2013 n. 94, legge 21 febbraio 2014 n. 10, legge 28 aprile 2014 n. 67,

legge 30 maggio 2014 n. 81

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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Sotto l’aspetto organizzativo e strutturale, l’anno 2015 si è caratterizzato per il doveroso

mantenimento e accrescimento dei risultati di riallineamento delle condizioni detentive a canoni

costituzionali e a direttive europee, ma si è anche caratterizzato per il superamento dell’equazione

pena/carcere, per il quale l’esclusiva concezione di segregazione passiva non trova più spazio alla luce del

complessivo ripensamento del sistema dell’esecuzione della pena.

Gli ingenti tagli alle risorse, previsti nelle misure finanziarie contenute della Legge di stabilità 2015 –

legge 23 dicembre 2014, n. 190 – e il dovuto impegno ad adottare piani di rientro e di prevenzione di nuove

esposizioni finanziarie, con misure di razionalizzazione e riorganizzazione della spesa – art. 5, comma 4, del

D.L. 35/2013 convertito nella legge 64/2013 – hanno inciso sui servizi offerti dall’Amministrazione,

sull’organizzazione della spesa strutturale e, nello specifico, sui costi del personale e dei servizi connessi2.

Sul fronte della detenzione invece vi è stato un incremento delle risorse finanziarie investite sul lavoro

dei detenuti e degli internati finalizzato al miglioramento delle condizioni detentive e all’obiettivo di

realizzare il regime penitenziario ispirato dal Legislatore del 1975 e dal Regolamento di esecuzione del 2000.

A tal proposito è stato costantemente monitorato lo stato di avanzamento delle iniziative riguardanti

l’organizzazione della vita detentiva, attraverso un apposito database in cui ciascun istituto penitenziario

riversa, in tempo reale, i dati riferiti agli interventi migliorativi delle condizioni di detenzione.

Sul fronte dell’edilizia, vi è stato un rallentamento negli interventi di potenziamento della capienza

regolamentare degli istituti dovuto ai tempi tecnici del rientro delle attività e delle risorse finanziarie dalla

gestione commissariale straordinaria del c.d. Piano carceri – cessata in anticipo rispetto alla scadenza prevista

– al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e al Ministero delle infrastrutture. Ai fini

dell’aggiornamento del piano dei fabbisogni territoriali da soddisfare è stata promossa la riattivazione del

Comitato Paritetico interministeriale per l'edilizia penitenziaria, costituito tra rappresentanti del Ministero

della Giustizia e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; alcuni interventi di edilizia sono stati

progressivamente ridotti in favore del completamento e della riqualificazione di edifici e strutture carcerarie

già esistenti. Inoltre sull’arco temporale di sviluppo dei piani di edilizia penitenziaria ha inciso, in negativo, il

periodo di grave crisi economica sia nel settore dell'edilizia pubblica che privata.

Altro caposaldo del 2015 è il Regolamento di organizzazione del Ministero della giustizia e riduzione

degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche (del 14 luglio 2015, pubblicato in G.U. n. 148 del 29 giugno

2015), una riforma strutturale ed innovativa che risponde alle necessità di conciliare il generale contenimento

della spesa pubblica delle politiche di spending review con la relativa necessità di ri-attagliare gli apparati

amministrativi del Ministero della Giustizia. Uno tra gli aspetti più innovativi del Regolamento è il passaggio

di competenze e di risorse umane, finanziarie e strumentali tra l’Amministrazione penitenziaria e

2 I tagli sono intervenuti sulle spese di trasferta del personale, sulle spese relative alla prevenzione e sicurezza sul lavoro, sulle spese relative

all’esercizio dei mezzi di trasporto non strettamente connessi al servizio delle traduzioni dei detenuti, sulle spese per le utenze di acqua, energia elettrica e gas combustibili da riscaldamento delle sedi di servizio diverse dagli istituti penitenziari

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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l’Amministrazione della giustizia minorile in materia di esecuzione delle misure alternative e delle sanzioni

sostitutive alla detenzione in carcere. Nel 2015 il ciclo della performance ex dlgs.150/09 è stato riallineato in

tutte le sue fasi, dalla definizione delle priorità politiche – in piena coerenza con le linee programmatiche del

bilancio generale dello Stato, all’individuazione e realizzazione della relativa programmazione strategica. Ai

fini della valutazione della performance organizzativa, questo Dipartimento ha proseguito la ricognizione per

la definizione di collegamento fra le priorità di rendicontazione e valutazione della performance e i periodici

controlli gestionali. Per cui, allo scopo di favorire l’attuazione del controllo di gestione ma anche per

raccogliere ulteriori elementi per lo sviluppo e l’adeguamento dei controlli interni alle nuove esigenze, si è

esteso a livello territoriale il sistema informativo per il controllo di gestione che però non è stato ancora

informatizzato.

Sul tema della trasparenza, si è continuato ad alimentare la banca dati del portale della trasparenza,

secondo le modalità previste dalle delibere dell’ANAC.

Al di là degli obblighi imposti dalla normativa vigente, sempre nell’ambito della partecipazione e della

trasparenza, l’Amministrazione penitenziaria ha partecipato agli Stati Generali dell’esecuzione penale indetti

dal Ministro il 19 maggio 2015 e organizzati per giungere, attraverso un articolato coinvolgimento della

cittadinanza attiva, ad un mutamento del modello di esecuzione penale e della fisionomia del carcere, in

modo da rendere la detenzione più dignitosa sia per chi vi è ristretto e sia per chi vi lavora.

2.2 L’AMMINISTRAZIONE

Il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria è stato istituito dall’art. 30 della Legge 395/1990 e

ha le seguenti competenze:

• Attuazione della politica dell'ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari e del

trattamento dei detenuti e degli internati, nonché dei condannati ed internati ammessi a fruire delle

misure alternative alla detenzione;

• Coordinamento tecnico operativo, direzione ed amministrazione del personale e dei collaboratori

esterni dell'Amministrazione;

• Direzione e gestione dei supporti tecnici, per le esigenze generali del Dipartimento.

La riforma dell’assetto organizzativo del Dipartimento, prevista dal d.lgs. del 30 luglio 1999, è stata

progressivamente attuata con il D.lgs 21 maggio 2000, n. 146, con il D.M. 22 gennaio 2002 e, infine, con il

D.M. 27 settembre 2007 che ha definito la struttura dirigenziale in essere per buona parte del 2015.

Il 2015 segna infatti il solco di un profondo mutamento per l’amministrazione penitenziaria la cui

evoluzione era ancora in corso a fine d’anno.

Il Decreto del Presidente del Consiglio Dei Ministri del 15 giugno 2015, n. 84 è dedicato al Regolamento

di riorganizzazione del Ministero della giustizia, alla riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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organiche3, in esso viene definita la nuova forma strutturale del Dipartimento dell’amministrazione

penitenziaria.

La trasformazione di maggiore impatto organizzativo e funzionale ha investito la gestione

dell’esecuzione penale esterna che è stata del tutto attribuita all’originario Dipartimento di giustizia minorile

trasformandolo in Dipartimento di giustizia minorile e di comunità. Questa scelta ha prodotto una struttura

di governo della probation, in linea con i più avanzati modelli europei.

Nella presente relazione, considerato che il 2015 segna il momento di passaggio, si riporta la proiezione

della nuova strutturazione che si completerà nel 2016 con la pubblicazione del Decreto Ministeriale sugli

Uffici di secondo livello e con l’emanazione di tutti i decreti attuativi previsti4.

L’amministrazione penitenziaria, centrale e periferica, in forza del DPCM n. 84 del 2015, sarà articolata

in unità organizzative di livello di dirigenza generale così strutturate:

3 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 148 del 29.6.2015

4 Decreti sull’Individuazione presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria degli uffici di livello dirigenziale non generale, sulla definizione

dei relativi compiti e sull’organizzazione delle articolazioni dirigenziali territoriali ai sensi dell'art. 16 c1 e c2 del d.p.c.m. 84/2015, nonché

sull’individuazione dei posti di funzione da conferire nell’ambito degli uffici centrali e periferici dell’amministrazione penitenziaria ai sensi dell’art. 9

del d.lgs. 63/2006.

CAPO DEL DIPARTIMENTO

Direzione Generale Detenuti e

Trattamento

Direzione Generale Personale Risorse

Beni e Servizi

Direzione Generale

Formazione

VICE CAPO DIPARTIMENTO Insieme degli

UFFICI DI STAFF

(in via di definzione)

11

PROVVEDITORATI TERRITORIALI

ISTITUTI

PENITENZIARI

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

6

Nell’illustrare il contesto di riferimento e per facilitare la comprensione del funzionamento del sistema

penitenziario, si evidenziano le molteplici attività che implica la responsabilità della gestione della

restrizione della libertà personale5.

Ai sensi dell’art. 59 della L.354/1975 gli istituti penitenziari si distinguono in tre tipologie fondamentali,

legate al tipo di provvedimento giudiziario che ha condotto l’individuo in carcere. Pertanto sul territorio, a

fine 2015, si rilevano 195 istituti di cui: 142 case Circondariali, 47 case di reclusione e 6 istituti per le misure

di sicurezza.

Altri servizi sul territorio che, ancora per 2015, hanno partecipato al raggiungimento dei fini

istituzionali, sono gli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE), istituiti dalla legge 27 luglio 2005, n. 154 (che

ha modificato l'art. 72 della legge 26 luglio 1975, n. 354). Come sopra detto, i processi di riorganizzazione in

corso hanno trasferito questa funzione al nuovo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.

Su richiesta del magistrato di sorveglianza, i predetti Uffici provvedono ad eseguire le inchieste sociali

utili per l'applicazione, la modificazione, la proroga e la revoca delle misure di sicurezza e per il trattamento

e il reinserimento sociale dei condannati e degli internati. Prestano la loro opera per assicurare il

reinserimento nella vita libera dei sottoposti a misure di sicurezza non detentive. Inoltre, su richiesta delle

direzioni degli istituti penitenziari, forniscono consulenza per favorire il buon esito del trattamento

penitenziario. Si rilevano 83 Uffici dedicati all’esecuzione penale esterna distinti tra veri e propri Uffici e sedi

distaccate, per meglio servire le esigenze del territorio.

5 Nell’analisi sono stati utilizzati i dati desunti dalle statistiche pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della Giustizia

• imputati

• condannati ad una pena non superiore ai tre anni

Istituti di custodia cautelare

Case Circondariali

• detenuti con pena definitiva, condannati

Istituti per l'esecuzione della pena

Case di Reclusione

• colonie agricole case di cura e custodia

• case di lavoro ospedali pischiatrici giudiziariistituti per l'esecuzione delle

misure di sicurezza

142

47

6

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

7

Di rilievo i servizi offerti dalle agenzie dipartimentali per la formazione del personale dipendente, per

quasi tutto il 2015 l’amministrazione penitenziaria si è avvalsa delle seguenti articolazioni centrali e sul

territorio6 :

• L'Istituto superiore di studi penitenziari, con sede a Roma, con competenze in materia di formazione

iniziale e aggiornamento di dirigenti penitenziari, personale dirigenziale e direttivo del Corpo di

polizia penitenziaria e personale della terza area del comparto ministeri

• La Direzione generale del personale e della formazione che, con la sua sede centrale e le 9 sedi sul

territorio (cfr. seguito), ha competenze sulla formazione del personale di Polizia penitenziaria e di

alcuni profili professionali del personale del Comparto ministeri

• Le scuole di formazione e aggiornamento del personale che, ubicate sul territorio, si occupano della

formazione iniziale, dell'aggiornamento e della qualificazione dell'intero personale

dell'amministrazione penitenziaria.

Rispetto alle risorse umane il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si avvale di personale

appartenente ai diversi profili e comparti distinti tra Dirigenza, Comparto sicurezza (la Polizia penitenziaria)

e Comparto ministeri. Alla data del 31.12.2015 il personale in forza, ossia funzionalmente a disposizione del

sistema DAP, risulta così distribuito.

6 Anche su questo settore il dpcm di riorganizzazione ha avuto un impatto di rilievo accorpando in una sola articolazione l’intera funzione della

formazione che continua ad avvalersi di strutture territoriali dipendenti direttamente dalla nuova DG della formazione

•Uffici di esecuzione penale esterna 21

•Sedi distaccate 11Nord

• Uffici di esecuzione penale esterna 15

•Sedi distaccate 7Centro

•Uffici di esecuzione penale esterna 22

•Sedi distaccate 7Sud

•Uffici di esecuzione penale esterna 58

•Sedi distaccate 25

•TOT 83Totale

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

8

Il

grafico successivo è riassuntivo delle persone complessivamente coinvolte nel sistema carcerario.

2.3 I RISULTATI STRUTTURALI

L’azione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si è caratterizzata per il doveroso

mantenimento delle condizioni detentive in linea ai canoni costituzionali, ordinamentali e alle direttive

europee e, soprattutto, per l’attuazione della riforma del sistema di esecuzione delle pene che ha permesso

di mutare positivamente le condizioni di vita in carcere. La politica deflativa, attraverso i dispositivi legislativi

che si sono succeduti negli ultimi anni, è riuscita a ridurre la popolazione ristretta, tanto che dal dicembre

2014 al dicembre 2015 il numero dei detenuti è diminuito di ulteriori 1.459 unità.

0

50.000

100.000

Detenuti Comparto sicurezzaComparto ministeri Dirigenza

53.62337.279

5.989 371

53.62353.889 53.982

54.122

53.49853.283

52.754

52.14452.389 52.294

52.43452.636

52.164

51.000

51.500

52.000

52.500

53.000

53.500

54.000

54.500

Andamento mensile ristretti presenti 2015

Dirigenza Totale

Dirigenti Generali 16

Dirigenti 355

Totale 371

Personale Totale

Comparto Sicurezza 37.279

Comparto Ministeri 5.989

Totale 43.268

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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Al 31 dicembre 2015, i detenuti ristretti negli istituti ammontano a 52.164 mentre quelli in regime di

esecuzione esterna a 39.274. Il tasso di affollamento (detenuti ogni 100 posti regolamentari), considerata la

capienza regolamentare pari a 49.592 posti rispetto ai 52.164 detenuti presenti, passa da 108 del 2014 a 105

nel 2015.

L’azione amministrativa ha avuto come fulcro l’art. 115 del DPR 230/2000, il Regolamento

d’esecuzione dell’Ordinamento penitenziario, che prevede “un sistema integrato di Istituti differenziato per

le varie tipologie detentive”; il principio è stato interpretato in modo da soddisfare la territorializzazione della

pena, favorire le attività trattamentali e consentire un mutamento delle modalità di controllo verso una

sorveglianza dinamica, quale vero e proprio modello organizzativo per garantire la sicurezza all’interno degli

Istituti penitenziari.

2.3.1 Composizione e caratteristiche della popolazione ristretta

La popolazione detenuta al 31.12.2015 si compone di 52.164 ristretti di cui il 33% (17.340) è di

nazionalità straniera e solo il 4% dell’intera popolazione è di genere femminile (2.107 unità). Dal 2009 al 2015

la composizione è sostanzialmente stabile, si registra solo un decremento costante della presenza dei

detenuti stranieri.

Rispetto alla detenzione femminile, si segnala che presso gli Istituti dove sono ospitate gestanti e

madri con bambini sono organizzati appositi asili nido e vengono assicurate attività formative e ricreative in

funzione dell’età dei bambini. Negli Istituti penitenziari al 31.12.2015 insistono 18 tra asili nido e Istituti a

custodia attenuata per detenute madri – ICAM (in Lombardia, Veneto, Sardegna e Piemonte) per un bacino

di utenza di 50 bambini di età inferiore a tre anni, 49 madri e 12 detenute gestanti.

Donne

Uomini

Totale

0

10000

20000

30000

40000

50000

Istituti di custodiacautelare

Istituti perl'esecuzione delle

pene

Istituti perl'esecuzione delle

misure di sicurezza

316 1.785 6

9.866

38.794

483

10.123

40.579

489

Detenuti per tipologia di istituto

Donne Uomini Totale

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

10

Dato importante è rappresentato dai flussi in ingresso dalla libertà che ha riguardato, in corso d’anno,

la gestione di 45.823 ingressi di cui 20.521 stranieri e 25.302 italiani.

In coerenza con il vigente quadro normativo sugli indirizzi politici e amministrativi del Governo, dal

2009 si osserva la tendenza costante al decremento dei flussi in entrata nel sistema penitenziario (cfr. grafico

che precede). Il dato fornito distingue la popolazione detenuta tra italiani e stranieri per sostanziare anche il

necessario adattamento organizzativo richiesto nella composizione, ad esempio, delle diete alimentari,

considerata la dovuta attenzione alle diverse abitudini culturali/religiose delle diverse popolazioni. Dal grafico

si può evincere anche la tendenza, particolarmente evidente nel 2014, alla riduzione della forbice tra i flussi

di ingresso di italiani e stranieri.

Il flusso di entrata della popolazione ristretta femminile, negli anni di riferimento, si attesta

costantemente al 7 e all’8% rispettivamente di donne italiane e straniere sul totale delle presenze7.

In funzione dell’area geografica di provenienza, al 31/12/2015, si registrala presenza di 7.849

detenuti stranieri provenienti dall’Africa, 7.260 dall’Europa, 1.083 dall’ America e 1.138 dall’Asia, dato di

rilievo per la gestione e il trattamento degli stessi detenuti.

Complessivamente, nel periodo dal 2009 al 2015, i ristretti provenienti dal continente americano ed

asiatico sono rappresentati da una percentuale che oscilla fra l’11 e il 12% del totale dei detenuti8.

7 per l’enorme scarto con la popolazione maschile non si riporta il dato nel grafico

8 Tale dimensione è stata esclusa dal grafico relativo per meglio dar conto del trend del fenomeno più significativo degli stranieri provenienti dal

continente europeo ed africano

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Flussi di entrata detenuti maschi

Detenuti italiani Detenuti stranieri

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

11

Come si può evincere dal grafico, il maggior decremento di presenze straniere nelle carceri italiane,

a partire dal 2011, è in favore della quota di popolazione detenuta proveniente dall’Africa mentre è

mantenuta pressoché costante la presenza di popolazione di stranieri europei fino al 2013; dal 2014 le

presenze tra queste due fette di popolazione detenuta si avvicinano, a testimoniare livelli di carcerizzazione

analoghi tra stranieri europei e stranieri del continente africano. Ad incidere sulla diminuita carcerizzazione

degli stranieri, e soprattutto degli stranieri africani, può avere contribuito l’applicazione della disciplina delle

espulsioni a titolo i misura alternativa alla detenzione per i detenuti non appartenenti all’Unione Europea.

Nel 2015 si sono registrate infatti 725 espulsioni di questo genere.

In relazione alla posizione giuridica, i detenuti si distinguono in imputati (persone cioè private della

libertà perché in attesa di primo giudizio, o perché appellanti o perché ricorrenti), condannati ed internati.

Al 31/12/15 il numero di imputati è pari a 17.828 unità, quello dei condannati a 33.896 e

rappresentano rispettivamente il 34 e il 65% della popolazione ristretta. Si rileva una tendenza inversa tra le

due dimensioni. La forbice tra i dati dei condannati e imputati è visivamente ampliata: circa 3.300 unità nel

2009 e 16.000 unità nel 2015 (cfr. grafico). Ciò testimonia il buon andamento della politica di contenimento

dell’uso del carcere nei termini di custodia preventiva.

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Principali aree geografiche di provenienza dei detenuti stranieri

Europa Africa

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12

Il dato relativo agli internati, cioè i sottoposti a misura di sicurezza detentiva, è pari a 440 unità al

31/12/2015 e, nel periodo in esame, ha registrato una flessione, rispetto al totale dei ristretti, dal 3% nel

2010 allo 0,8% del 2015. In questo senso ha inciso il processo di dismissione degli Ospedali psichiatrici

giudiziari con il progressivo re-inserimento degli internati affetti da patologia psichiatrica sul territorio di

appartenenza. Occorre sottolineare come la mancata attivazione da parte di alcune Regioni delle REMS e la

insufficiente capacità ricettiva di quelle attivate non abbiano consentito il trasferimento di tutti gli Internati

dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari verso le nuove strutture entro il 1° aprile 2015, data fissata dalla Legge

81/2014 per il superamento degli Ospedali Psichiatrici giudiziari.

I grafici che seguono rilevano rispettivamente l’età, il titolo di studio e la religione della popolazione

detenuta da cui si deducono contributi utili alla gestione e alla promozione delle attività trattamentali.

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Condannati e imputati

imputati condannati

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

16000

18000

da 18 a 20 anni da 21 a 29 anni da 30 a 39 anni da 40 a 49 anni da 50 anni edoltre

Popolazione detenuta per età

donne uomini totale

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13

2.3.2 Benefici concessi alla popolazione ristretta

Un altro dato di rilievo riguarda i permessi premio concessi nel corso dell’anno, 29.224 (art. 30 ter L.

354/75), ed altri benefici previsti dall’Ordinamento penitenziario, rappresentati nel grafico seguente, che

hanno interessato 23.779 fruitori.

5133.380

422

16.553

5.7391.134

604

23.819

Detenuti per titolo di studioLaurea

Media superiore

scuolaprofessionalemedia inferiore

scuola elementare

senza titolo

analfabeta

56

11

4

4

25

Percentuale appartenenza religiosa

CATTOLICA ISLAMICA ORTODOSSA ALTRE NON RILEVATA

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14

L’esame del volume dei permessi premio concessi (cfr. grafico seguente) mostra differenze

significative tra una regione e l’altra, rispetto ai 33.896 potenziali beneficiari. Le percentuali sono ottenute

dal rapporto tra i numero di permessi premio concessi e il numero di condannati presenti nella data regione.

Tali differenze sono probabilmente indicative di un diverso gradiente di inclusione sociale.

735 1.457

9.043

3.053

9.491

Fruitori di benefici

Semiliberi - art.48 L.354/75

Lavoranti all'esterno - art.21 L. 354/75

Affidati in prova al servizio sociale - art.47L. 354/75

Affidati in prova al servizio sociale a scopoterapeutico - art.94 T.U. 309/90

Detenzione domiciliare - art.47 L. 354/75

86%

57%

34% 40%54%

118%

66%

39%

102%

179%

49%

84%

63%

30%

103%

76%

102%

55%69%

44%

104%

% Permessi Premio su Condannati

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15

2.3.3 Lavoro e corsi professionali

Considerata la finalità rieducativa della pena, all’interno degli Istituti possono essere istituite

lavorazioni organizzate e gestite direttamente da imprese (pubbliche e private) e possono essere stipulate

convenzioni con soggetti pubblici, privati o cooperative sociali interessati a fornire opportunità di lavoro

anche all’esterno degli Istituti.

Nel 2015 l’attività lavorativa dei detenuti ha riguardato 15.524 unità, pari al 30% della popolazione

detenuta. L’85% dei lavoranti, vale a dire 13.140 unità, ha prestato la propria attività alle dipendenze

dell’Amministrazione penitenziaria e il restante 15% per conto di terzi; tra questi ultimi 956 unità hanno

lavorato in Istituto per conto di imprese/cooperative e gli altri 2.113 in strutture esterne, ai sensi dell’art. 21

o quali semiliberi, ex art. 48 della L. 345/75. Questi dati testimoniano quante risorse del Dipartimento

dell’amministrazione penitenziaria vengano impiegate nel settore delle attività lavorative dirette e quanto

spazio di sviluppo vi sia, invece, nella partecipazione della comunità e del terzo settore nell’affidamento di

lavoro a detenuti ristretti o ammessi all’area penale esterna.

Nell’ambito delle lavorazioni pertinenti all’Amministrazione, il seguente grafico rappresenta il

numero dei lavoranti per settore di occupazione al 31/12/2015.

Il grafico successivo, specifica le caratteristiche del lavoro dei detenuti per datori terzi

all’Amministrazione.

Servizi d'istituto

Manutenzione ordinaria fabbricati

Lavorazioni gestite dall'A.P.

Colonie agricole

Lavoranti in istituto per conto di imprese/cooperative

Lavoranti in strutture esterne

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000

10.693

942

612

208

956

2.113

DETENUTI LAVORANTI

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16

350 Corsi Terminati

4.267 iscritti ai corsi terminati

3.594 promossi

(84%)

I lavoranti stranieri, pari a 5.387 unità, rappresentano il 31% dei detenuti stranieri presenti e lavorano

all’88% alle dipendenze dell’Amministrazione.

La finalità rieducativa della pena, oltre che del lavoro, si avvale di corsi professionali finanziati,

organizzati e svolti da aziende pubbliche, private o convenzionate e da associazioni, e si completa anche di

corsi scolastici e universitari e di molteplici attività culturali, ricreative e sportive. Segue il grafico della

distribuzione degli iscritti rispetto ai 350 corsi professionali attivati in base alla tipologia e terminati nell’anno

2015.

33

623

772

273

683

Lavoranti non alle dipendenze dell'Amministrazione

Semiliberi in proprio

Semiliberi per datori di lavoroesterno

Lavoro all'esterno art. 21

Lavoranti in istituto per conto diimprese

Lavoranti in istituto per conto dicooperative

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900

IMPIEGATIZIOMECCANICA

LINGUEIGIENE E AMBIENTE

PROFESSIONALITÀ SPORTIVEFALEGNAMERIA

LEGATORIA E TIPOGRAFIAIDRAULICA

ARTI GRAFICHE E TELEVISIVEARTIGIANATO

ORIENTAMENTO AL LAVOROTESSILE

ESTETICAELETTRICA

VARIOINFORMATICA

ARTE E CULTURAEDILIZIA

GIARDINAGGIO E AGRICOLTURACUCINA E RISTORAZIONE

Iscritti per tipologia dei corsi terminati nel 2015

382 Corsi attivati

4.294 iscritti

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17

Grazie al lavoro svolto in sinergia con gli Enti Locali, il volontariato, il privato sociale, il mondo

cooperativistico e imprenditoriale, è stato registrato un aumento delle attività trattamentali. Il maggiore

incremento, anche rispetto ai risultati attesi, riguarda la percentuale di partecipanti ai corsi di formazione

(3% risultato atteso contro 4,3% risultato realizzato) e degli iscritti ai corsi universitari (35% atteso contro il

38,3%, realizzato).

Sono state elaborate nuove proposte sul lavoro penitenziario e approvati dei progetti finanziati con

i fondi della Cassa ammende relativi a lavori in economia diretta con manodopera detenuta, funzionali al

miglioramento delle condizioni di vivibilità delle strutture nonché al nuovo modello detentivo. Di particolare

interesse, inoltre, i progetti che riguardano la digitalizzazione di parte degli archivi del Consiglio superiore

della magistratura presso la Casa circondariale Nuovo complesso di Rebibbia; la realizzazione di

un'autofficina per la riparazione degli automezzi dell'amministrazione presso l'istituto di Milano Bollate; il

potenziamento del laboratorio calzaturiero che permetterà di realizzare scarpe per gli agenti di Polizia

penitenziaria realizzato presso la CC di Pescara; l’impiego, tramite progetti finanziati da Cassa ammende, di

circa 100 detenuti del circuito penitenziario lombardo nell’ambito delle attività Expo 2015.

Nel consolidare l'orientamento volto a fornire competenze professionali spendibili all'esterno, oltre

al nuovo regolamento attuativo della L. 193/2000, che prevede le fruizioni di sgravi contributivi e fiscali per

l’assunzione di detenuti, di concerto con il Dicastero delle politiche agricole si è dato applicazione al Reg. CEE

1234/07 e si sono ottenuti anche per il 2015 i fondi per la realizzazione di corsi professionali in "apicoltura"

in 39 istituti penitenziari. L'amministrazione si è adoperata per potenziare i settori delle lavorazioni agricole,

attivando anche procedure amministrative di acquisizione di tenimenti attigui agli istituti penitenziari, dai

Comuni o da altri Enti e da privati.

Nel 2015 è stato avviato il monitoraggio delle competenze specialistiche della popolazione detenuta,

è stata avviata la ricognizione dei profili tecnici del personale del Comparto Ministeri e, con la proposta di

introdurre specializzazioni nel Corpo di polizia penitenziaria (funzionali allo sviluppo di officine meccaniche e

carrozzerie intramurali), si pongono le basi per il potenziamento del lavoro nel settore della manutenzione

ordinaria dei fabbricati e manifatturiero.

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18

2.3.4 Istruzione scolastica

L’istruzione è un altro dei cardini fondamentali in cui si incentra il trattamento rieducativo dei

ristretti. Corsi scolastici di ogni ordine e grado vengono organizzati intramoenia, in collaborazione con il

Ministero dell’istruzione. La seguente tabella e i grafici riportano i dati di interesse riferiti alle attività di

istruzione nel 2015.

TIPOLOGIA CORSI CORSI TOTALE ISCRITTI PROMOSSI/LAUREATI

% P

RO

MO

SSI

SESSO TOTALE ISCRITTI

U. D. TOT ITALIANI STRANIERI TOT. U. D. TOT. ITALIANI STRANIERI TOT.

Alfabetizzazione 212 2.751 215 2.966 213 2.753 2.966 1.074 65 1.139 93 1.046 1.139 38%

Scuola primaria 182 2.412 268 2.680 733 1.947 2.680 904 93 997 257 740 997 37%

Scuola secondaria di I grado 311 4.463 338 4.801 2.404 2.397 4.801 1.394 83 1.477 670 807 1.477 31%

Scuola secondaria di II grado 334 6.347 302 6.649 5.239 1.410 6.649 3.362 121 3.483 2.819 664 3.483 52%

Corsi brevi modulari 191 2.713 155 2.868 1.637 1.231 2.868 1071 91 1.162 627 535 1.162 41%

I corsi maggiormente frequentati sono quelli della scuola secondaria di secondo e di primo grado,

nell’ordine.

Una buona partecipazione si registra anche nei corsi di alfabetizzazione e di scuola primaria – con la

stragrande maggioranza di fruitori stranieri, come può essere intuibile (cfr. grafico successivo). Il minore

scarto nella partecipazione tra stranieri ed italiani riguarda i corsi relativi alla scuola secondaria di primo

grado (2.397 vs. 2.404) e i corsi modulari brevi (1.231 vs. 1.637).

212

182

311

334

191

2966

2680

4801

6649

2868

1139

997

1477

3483

1162

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000

alfabetizzazione

scuola primaria

scuola secondaria I grado

scuola secondaria II grado

corsi brevi modulari

Istruzione scolastica

promossi iscritti corsi attivati

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

19

2.3.5 Area penale esterna

L’attenzione alle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa in favore delle sanzioni di comunità, con la

previsione di pene che non contemplano solo la segregazione del condannato dal consorzio civile, trova

riscontro sui numeri delle persone ammesse a fruire delle misure alternative alla detenzione, delle misure di

sicurezza non detentive, delle sanzioni sostitutive ecc., tutto quel bacino di utenza, cioè, che appartiene alla

cosiddetta area penale esterna. Il trend, in quest’area, è in continuo aumento anche per i molteplici interventi

finalizzati a dare maggiore impulso alla sanzione del lavoro di pubblica utilità e per il nuovo istituto della

messa alla prova.

Nello specifico, come indicato negli art. 1 e 2 del decreto ministeriale 26 marzo 2001, sono state

individuate maggiori opportunità di impiego lavorativo presso enti pubblici e privati e si sono sottoscritte

numerose convenzioni con i tribunali ordinari, gli enti territoriali e il privato sociale. Ciò complessivamente

ha reso disponibili al 31/12/15 ben 5.654 posti di lavoro per lo svolgimento delle attività gratuite a favore

della comunità con un picco massimo di 6.011 a fine giugno 2015.

Per potenziare l’area penale esterna sono stati stipulati 3 ulteriori protocolli operativi con le Regioni,

oltre agli 11 del 2014 ed è stato sottoscritto un protocollo con il Ministero dell’ambiente per l’impiego dei

detenuti nei parchi nazionali.

Il grafico e la tabella seguenti scompongono qualitativamente i benefici e le misure alternative alla

detenzione erogate e seguite in tutto l’anno.

213733

2404

5239

1637

2753

19472397

1410 1231

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

alfabetizzazione scuola primaria scuola secondaria Igrado

scuola secondaria IIgrado

corsi brevi

Fruizione opportunità scolastiche tra italiani e stranieri

italiani stranieri

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

20

A seguito dell’entrata in vigore della Legge 67/2014,

dalla tabella n. 1, si evince il notevole incremento dei

dati riferiti al nuovo istituto giuridico della messa alla

prova per gli adulti, che al 31/12/2015, registrava

9.690 procedimenti. A questo tema è collegato il

Decreto ministeriale, D.M. 24 luglio 2014 n. 148,

concernente il “Regolamento recante sgravi fiscali e

contributivi a favore delle imprese che assumono

lavoratori detenuti”. E’ stato predisposto il

Regolamento per la disciplina delle convenzioni in

materia di lavoro di pubblica utilità conseguente alla

messa alla prova dell’imputato, che ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato.

La tabella successiva riporta il trend di fruizione delle

misure alternative negli anni. Il numero dei

condannati in affidamento in prova al servizio sociale

continua a registrare un incremento anche se in

misura più ridotta rispetto agli anni passati. I

detenuti usciti dagli istituti penitenziari per effetto

della Legge n. 199 del 2010 (che ha abbassato la

soglia di pena per la concessione della detenzione

domiciliare ad un anno di pena comminata o residua) della Legge n. 9 del 2012 (che ne ha ampliato il termine

a diciotto mesi) e del Decreto Legge n. 146/2013 (che ha stabilizzato tale istituto) sono 2.347 nel corso del

2015 e, dal 2010 a tutto il 2015 le concessioni ammontano a 18.193.

TIPOLOGIA

Affidamento in prova

Semilibertà

Detenzione Domiciliare

Totale

Eseguite 2010

17.032

1.851

12.539

31.422

Eseguite 2011

19.229

1.832

20.314

41.375

Eseguite 2012

20.152

1.714

24.112

45.978

Eseguite 2013

22.357

1.616

26.700

50.673

Eseguite 2014

24.439

1.530

25.523

51.492

Eseguite 2015

25.057

1.393

24.448

50.898

TABELLA 1 - MISURE DI SICUREZZA NON

DETENTIVE, SANZIONI SOSTITUTIVE E ALTRE MISURE

2014

2015

LIBERTA' VIGILATA 4.836 5.325

LIBERTA' CONTROLLATA 444 433

SEMIDETENZIONE 27 21

LAVORO DI PUBBLICA UTILITA' 14.566 15.033

MESSA ALLA PROVA 511 9.690

LAVORO ALL' ESTERNO 1.205 1.228

TOTALE 21.589 31.730

AFFIDAMENTO IN PROVA

31,0%

SEMILIBERTA' 1,7%

DETENZIONE DOMICILIARE

30,2%

LAVORO DI PUBBLICA UTILITA'18,6%

MESSA ALLA PROVA12,0%LIBERTA' VIGILATA

6,6%

Misure Alternative eseguite nel 2015

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

21

Gli interventi di consulenza eseguiti dagli Uffici preposti all’area penale esterna (UEPE), richiesti dalla

Magistratura, che valuta e decide in merito all’immissione all’area penale esterna, nel 2015 hanno

interessato 71.512 procedimenti.

Interventi di consulenza verso la Magistratura di Sorveglianza

Mentre le attività di trattamento hanno riguardato 4.852 casi distinti nelle seguenti categorie.

2.3.6 Gestione del disagio

Molta attenzione è dedicata a ridurre il disagio dei detenuti che spesso conduce ad azioni di

autolesionismo o di suicidio con esito letale. L’ingresso e la permanenza negli istituti penitenziari, lo sviluppo

delle vicende giudiziarie, l’allontanamento dalla famiglia o eventi a questa riconducibili possono condurre

l’individuo detenuto o internato a superare la soglia di adattamento alle difficoltà personali ed ambientali.

Gli elementi di rischio auto-lesivo possono poi risultare amplificati nei casi di soggetti tossicodipendenti,

alcool-dipendenti e/o affetti da disturbi psichiatrici e disabilità fisiche.

TIPOLOGIA

Osservazione Personalità

Indagini Socio/Familiari

Totale

Eseguite 2010

52.745

29.626

82.371

Eseguite 2011

52.209

36.180

88.389

Eseguite 2012

52.105

35.990

88.095

Eseguite 2013

62.332

24.617

86.949

Eseguite 2014

68.304

22.672

90.976

Eseguite 2015

44.501

27.011

71.512

1.768

1.212

1.872

Interventi di trattamento

TRATTAMENTO CONDANNATI in stato diDETENZIONE

ASSISTENZA FAMILIARE

ALTRI INTERVENTI

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

22

In questo ambito, oltre ad intervenire adeguatamente per fronteggiare i bisogni specifici dei ristretti

valorizzando l’impegno costante dei volontari e del terzo settore, è stato sottoscritto un protocollo operativo

tra il Dipartimento e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia.

Attraverso le appropriate figure professionali, è stata attuata un’attività di monitoraggio degli eventi

critici (cfr. tabella seguente) su 52.164 ristretti in custodia, 45.823 entrati in corso d’anno dalla libertà e una

presenza media della popolazione detenuta pari a 52.966 unità.

Anno

Suicidi Tentati suicidi Autolesionismo

Valore

assoluto

Tasso incidenza

ogni 10.000

ristretti

Valore

assoluto

Tasso

incidenza ogni

10.000

ristretti

Valore

assoluto

Tasso

incidenza

ogni 10.000

ristretti

2009 58 4,0 944 64,6 5.941 406,4

2010 55 3,7 1.137 76,1 5.703 381,6

2011 63 4,3 1.003 69,2 5.639 389,0

2012 56 4,3 1.308 100,7 7.317 563,2

2013 42 3,4 1.067 85,3 6.902 551,8

2014 43 3,8 933 82,7 6.919 613,6

2015 39 3,9 956 96,1 7.029 706,8

Un raffronto tra i trend delle tre rilevazioni nei sette anni di riferimento mostra un numero di suicidi

ad esito letale praticamente costante dal 2009 al 2012, un calo significativo nel 2013 (4 vs. 3 ogni 10.000

detenuti) la lievissima tendenza ad un aumento nel 2015.

Il tasso dei tentati suicidi (o suicidi mancati), registra un innalzamento negli ultimi anni considerati

(96,1 vs. 82,7 ogni 10.000 ristretti). La lettura di questo elemento, pur denotante un maggior disagio espresso

nella popolazione detenuta, unita al numero di suicidi con esito letale sostanzialmente costante negli stessi

anni di riferimento, depone per un maggior successo dei protocolli di prevenzione cd. terziaria. Il riferimento

è cioè ai protocolli di intervento sulla scena dello sventato suicidio e quelli successivi, tesi ad evitare che il

comportamento suicidario manifestato si ripeta.

4 3,7 4,3 4,33,4 3,8 3,9

64,6 76,1 69,2100,7 85,3 82,7 96,1

406,4 381,6 389563,2 551,8 613,6

706,8

1

10

100

1000

2011

Eventi critici

Suicidi Ogni 10.000 detenutiin custodia

Tentati suicidi Ogni 10.000detenuti in custodia

Autolesionismo Ogni 10.000detenuti in custodia

201320122009 2010 2014 2015

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

23

MEZZI

Stradali

Aeree

Altre

Totale

2010

183.543

5.824

4152

193.519

2011

178.013

5.121

3.477

186.611

2012

169.328

4.169

3.363

176.860

2013

163.533

3.736

2.963

170.232

2014

152.482

3.383

3.193

159.058

2015

147.952

3.298

2.975

154.225

2.3.7 Traduzioni e piantonamenti

Si rendicontano in questo paragrafo i risultati relativi alle traduzioni ed ai piantonamenti di detenuti

ed internati a seguito di esigenze ordinarie e straordinarie.

Il numero delle traduzioni e dei detenuti tradotti nel 2015 è notevolmente ridotto per il concorso di

due condizioni: la rivisitazione su base sistemica e territoriale del sistema di traduzioni di ristretti, in aderenza

all’obiettivo volto al perseguimento di migliori livelli di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione

amministrativa, e la riduzione della popolazione detenuta.

Altra azione che condurrà a dei risultati in questo ambito è data dalla convenzione stipulata con la

Guardia di finanza e riguardante particolari tipi di traduzioni, con l'utilizzo di propri mezzi aerei e navali.

Traduzioni

Segue il dettaglio suddiviso per tipologia di mezzi impiegati.

Tipologia traduzioni

Personale impiegato (turni di servizio)

799.956 767.589 731.190 710.576 668.170 638.579

Detenuti tradotti

398.420 381.333 358.304 340.719 309.699 274.307

Traduzioni effettuate

193.519 186.611 176.860 170.232 159.058 154.225

Anno

2010 2011 2012 2013 2014 2015

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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Personale impiegato (turni di servizio)107.951

Giorni di degenza14.311

Detenuti piantonati 3.537 DETENUTI

Comuni e Media Sicurezza

Alta Sicurezza

Altri

Totale

2015

2.790

489

258

3.537

L’ attività volta a garantire che il ricovero di detenuti e internati in strutture ospedaliere sia attuato

in condizioni di sicurezza (cfr. tabelle) rispetto a pericolo di fuga o altro, rappresenta un dato incomprimibile

in senso amministrativo, in quanto dipende da esigenze di sicurezza indipendenti dalla sfera decisionale

dell’amministrazione penitenziaria.

Piantonamenti per tipologia di detenuti

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

25

2.3.8 Edilizia penitenziaria

Gli interventi sull’edilizia penitenziaria e residenziale di servizio sono stati improntati alla

realizzazione di nuovi padiglioni detentivi ed al recupero dei reparti preesistenti mediante lavori di

manutenzione ordinaria e straordinaria, tesi al risanamento e ammodernamento del patrimonio immobiliare

penitenziario. I risultati sono l’attivazione di 1.555 posti detentivi, 300 dei quali appartenenti alla

realizzazione di due nuovi padiglioni nelle carceri di Livorno e Frosinone. In tutta Italia sono stati coinvolti

complessivamente 38 Istituti penitenziari, corrispondenti al 19% dell’intero patrimonio strutturale detentivo.

Lo scostamento attualmente verificabile sull'indicatore di risultato attinente alla capienza

regolamentare (52.000 contro 49.952, cfr. meglio paragrafo 4 – Risorse, efficienza economicità) è da

attribuirsi ai tempi tecnici del passaggio delle attività, delle risorse finanziarie e dei documenti relativi ai

procedimenti tra il cd. Piano carceri (attività commissariale cessata in anticipo rispetto alla scadenza prevista)

e Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e Ministero delle Infrastrutture.

A tal proposito nel 2015 è stata promossa la riattivazione del Comitato Paritetico interministeriale

per l'edilizia penitenziaria, costituito da rappresentanti di questo Ministero e del Dicastero delle

infrastrutture e dei trasporti con la proposizione di un aggiornato programma di modifica del Piano carceri in

relazione ai mutati fabbisogni territoriali rispetto alla situazione emergenziale del 2009.

Inoltre, alcuni interventi di edilizia sono stati progressivamente ridotti in favore del completamento

e della riqualificazione di edifici e strutture carcerarie già esistenti; sono poi stati aperti nuovi spazi detentivi

e resi funzionanti spazi esistenti ma inagibili.

Molto del lavoro sul fronte dell'adeguamento al DPR 230/2000 discende dai 576 progetti presentati

ed economicamente gravanti su Cassa ammende e/o sui fondi ordinari. Nel 2015 la percentuale di spazi

detentivi indisponibili si è ridotta al 5%, dato da considerarsi fisiologico considerata sia la vetustà di molti

Istituti penitenziari che le necessità di intervento manutentivo anche negli Istituti di ultima generazione,

bisognevoli – a rotazione – di interventi di manutenzione dedicata.

L’insieme delle azioni del Dipartimento sulla materia delle strutture penitenziarie può sintetizzata nel

modo seguente:

Proposta di emanazione dei decreti ministeriali di chiusura di alcuni piccoli istituti non

adeguati al nuovo modello detentivo e fortemente anti-economici in termini di

costo/benefici;

Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio demaniale in uso governativo

all'Amministrazione;

Revisione dei criteri di dimensionamento degli spazi detentivi in collaborazione con il

Ministero della salute per l’adeguamento ai canoni adottati nel resto d’Europa;

Incremento dei posti regolamentari;

Iniziative di recupero di risorse immobiliare inutilizzate e/o sottoutilizzate;

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

26

Finanziamento di attività manutentive mediante impiego dei fondi disponibili presso la Cassa

delle ammende;

18 provvedimenti nel settore dell'efficientemente energetico dei complessi demaniali in uso

governativo finanziati dal Ministero per lo sviluppo economico ma progettati, diretti e

collaudati dal personale tecnico.

Per l'adeguamento degli Istituti a quanto disposto nel DPR 230/2000 si è delineato un Piano di

interventi prioritari di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia per un importo di circa

335 milioni di euro.

Sul fronte del benessere del personale sono stati promossi investimenti per 5 milioni di euro per

interventi di manutenzione straordinaria delle caserme.

2.3.9 Stato generale delle carceri

L’attenzione al sistema penitenziario da parte della Corte Europea ha condotto, dal 2014, a

monitorare con costanza il territorio rispetto ai temi implicati da sentenze e da Raccomandazioni.

Superate le criticità logistiche maggiori (detenzioni al di sotto dei 3 metri quadrati, bagni separati

dalla zona di vita nelle stanze detentive, banconi divisori nelle sale colloqui, ecc.), gli altri aspetti su cui si è

accentrato l’intervento dell’amministrazione penitenziaria per migliorare le condizioni di vita detentive

hanno riguardato:

Il potenziamento nella qualità e nel numero di contatti tra detenuti e familiari e tra detenuti

e magistrati attraverso l’utilizzo di programmi di videoconferenza; il 36% degli Istituti

penitenziari affianca, alle modalità di colloquio ordinarie, i colloqui telefonici audio-visivi sia

nei rapporti tra detenuti e familiari sia nei rapporti tra detenuti e magistrati; un contatto

telefonico che permetta di incontrare visivamente, anche se virtualmente, i propri cari,

sicuramente contribuisce ad allentare tensioni e a ridurre costi da sostenere per raggiungere

il luogo ove è ristretto il congiunto, oltre a rendere meno traumatico (per bambini e per

familiari vulnerabili, per esempio) mantenere i contatti con il proprio parente detenuto; l’uso

delle medesime tecnologie applicate ai rapporti con i magistrati è di indubbio valore in

quanto abbatte i costi di trasferimento del detenuto; queste percentuali andranno ad

aumentare nel 2016, anche in considerazione del fatto che esiste un margine certo di

incremento dal 14 al 22% (si tratta cioè di situazioni in cui pur sussistendo le possibilità

tecnologiche queste non vengono ancora impiegate e di situazioni invece in cui è in corso

l’implementazione delle stesse).

L’introduzione delle tessere telefoniche presenti nel 66% degli Istituti penitenziari; si tratta

di un’altra innovazione con impatto sui contatti con familiari e terzi importanti per i ristretti,

grazie a cui i detenuti possono telefonare ai propri cari in appositi spazi attrezzati (es. aree

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

27

passeggio), contribuendo a garantire una certa libertà nel contatto e svincolando il processo

dall’appesantimento procedurale dei contatti ordinari.

I colloqui visivi, che è possibile prenotare nel 69% degli Istituti per evitare che i familiari

affrontino il disagio di dover ricorrere a code antelucane pur di garantirsi il diritto al colloquio

e che, nel 65% degli Istituti, possono effettuarsi in contesti esterni (es. aree verdi), in

condizioni dunque di maggiore naturalità.

L’estensione ad almeno una domenica al mese dei giorni di visita ai detenuti o internati nel

63% degli Istituti penitenziari.

Il potenziamento dell’assistenza legale ai detenuti: il 70% di istituti penitenziari si è dotato di

uno sportello dedicato, pur su base volontaria.

La pubblicizzazione della Carta dei diritti che è stata consegnata al momento

dell’incarcerazione nell’83% degli Istituti penitenziari; nel 59% degli Istituti penitenziari vige

il Regolamento di istituto, strumento che regola e norma l’organizzazione della vita

intramuraria; entrambi fondamentali per sviluppare informazione e consapevolezza delle

possibilità intramurarie e delle regole di vita che governano la quotidianità detentiva.

2.3.10 La tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti: i rimedi preventivi e rimedi risarcitori.

Con la nota sentenza 8 gennaio 2013 “Torreggiani”, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha invitato

il nostro Paese a dotarsi di un ricorso, o di un insieme di ricorsi, in modo da assicurare la tutela ai diritti dei

detenuti in via sia preventiva che compensativa.

Il Legislatore italiano – con il decreto legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito in legge 21 febbraio

2014, n.10 – ha innanzitutto configurato, con l’art. 35 bis O.P., il rimedio di tipo preventivo.

Quest’ultimo consente al detenuto di avviare una procedura giurisdizionale, dinanzi al Magistrato di

sorveglianza, in due ipotesi: a) sia stata pronunciata nei suoi confronti una sanzione disciplinare illegittima;

b) si trovi a subire un attuale e grave pregiudizio all’esercizio dei propri diritti dovuto all’inosservanza delle

norme da parte dell’Amministrazione.

Il Magistrato di sorveglianza, se ritiene fondato il reclamo, potrà: nel caso a) annullare la sanzione

disciplinare; nel caso b) ordinare all’Amministrazione di interrompere la violazione dei diritti del detenuto e

porre rimedio ad essa.

La tutela risarcitoria, invece, è stata introdotta nella legislazione italiana dal decreto legge 26 giugno

2014, n. 92 così come convertito, con modificazioni, in legge 11 agosto 2014, n. 117 prevedendo due

procedure specificamente dirette a riparare il pregiudizio derivante a detenuti ed internati da condizioni

detentive contrarie al rispetto della dignità umana.

La prima (disciplinata nei commi 1 e 2 dell'art. 35 ter O.P.) è destinata alle persone che si trovano in

stato di privazione della libertà. Costoro possono rivolgersi al magistrato di sorveglianza, al fine di ottenere

una riparazione in forma specifica, consistente in uno 'sconto' della pena ancora da espiare pari ad 1 giorno

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

28

ogni 10 di pregiudizio subito o, in alternativa - nel caso in cui il pregiudizio sia stato inferiore ai 15 giorni o nel

caso in cui lo 'sconto' sia maggiore del residuo di pena - un risarcimento in forma monetaria, pari a 8 euro

per ogni giorno di pregiudizio subito.

La seconda (disciplinato nel comma 3 dell'art. 35 ter O.P.) si svolge davanti al giudice civile e si rivolge

a coloro che abbiano finito di scontare la pena detentiva o abbiano subito il pregiudizio durante un periodo

di custodia cautelare non computabile nella pena da espiare.

L’amministrazione penitenziaria ha attivato un costante monitoraggio sul numero dei reclami ex art.

35 bis O.P. e delle istanze o azioni ex art. 35-ter OP, anche al fine di una precisa quantificazione del risparmio

di spesa derivante dall’introduzione del rimedio risarcitorio. Inoltre, è stato consentito accesso diretto alla

Magistratura di sorveglianza sugli applicativi gestionali e di monitoraggio utilizzati, per disporre delle

informazioni utili ai fini di una efficace e tempestiva trattazione e decisione dei due tipi di rimedi.

Per quanto concerne i ricorsi di detenuti ed ex detenuti al Giudice Ordinario ex art. 35ter, comma 3,

OP, i dati aggiornati al 31/12/2015 sono i seguenti:

• Ricorsi presentati al giudice civile pervenuti nell’anno 2015: n. 1179

• Cause definite: n. 133

• Sentenze sfavorevoli all’Amministrazione: n. 41

• Sentenze favorevoli all’Amministrazione: n. 92

Per quanto concerne l’ambito di competenza della Magistratura di Sorveglianza, il citato Servizio

Reclami Giurisdizionali, sovraintende l’intera attività del relativo contenzioso, predisponendo in proprio atti

di gravame secondo il riparto di competenze tra le articolazioni periferiche e l’Amministrazione centrale, ed

elaborando interpretazioni giuridiche finalizzate alla predisposizione di circolari in materia.

Di seguito si forniscono i dati delle istanze accolte dalla Magistratura di sorveglianza, a partire

dell’entrata in vigore del rimedio compensativo e pervenute al Servizio.

• Totale istanze accolte: n. 2343

• Totale somme liquidate dal Magistrato di Sorveglianza: 506.952

• Totale giorni concessi dal Magistrato di Sorveglianza a titolo di riduzione della pena detentiva ancora

da espiare: 103.853

Per la gestione della copertura finanziaria afferente ai rimedi risarcitori in favore dei detenuti in

violazione dell’art. 3 della Convenzione EDU è stato istituito un apposito capitolo di bilancio e, con riferimento

a quest’ultima funzione, continua l’attività volta a liquidare i provvedimenti divenuti definitivi.

2.3.11 La formazione del personale

La valorizzazione delle risorse umane attraverso l'attività di formazione si è basata sulle risoluzioni

internazionali e sulle raccomandazioni europee; i cardini fondanti si possono riassumere nel: valorizzare la

consapevolezza del sistema sul comune senso della pena, con particolare attenzione alla nuova dimensione

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

29

della messa alla prova; sostenere e consolidare la managerialità dei dirigenti anche nella prospettiva del

cambiamento organizzativo e gestionale; favorire lo sviluppo delle diverse professionalità in ambito

interprofessionale; rinforzare e promuovere le prassi sui principi di legalità e su una più oculata gestione

delle risorse per il contenimento della spesa pubblica.

I corsi hanno coinvolto:

Dirigenti e funzionari dei comparti Sicurezza e Ministeri, per un totale di 1.746 partecipanti a

livello centrale e 1.549 partecipanti a livello periferico

Altre qualifiche funzionali dei due comparti per un totale di 1.631 tra centro e periferia.

Oltre alla formazione annuale routinaria, i corsi hanno sviluppato le tematiche di interesse strategico

quali:

Radicalizzazione violenta e il proselitismo negli Istituti penitenziari

Nuova organizzazione dell'esecuzione penale esterna e i connessi aggiornamenti normativi

Responsabilità, competenze e opportunità della dirigenza

Cambiamento possibile, sul tema della sorveglianza dinamica

Formazione per l'accesso ai fondi europei ed euro-progettazione

Aggiornamento sulla fatturazione elettronica "SICOGE-COINT"

Aggiornamento per coordinatori dei nuclei di traduzione e di piantonamento del Corpo di

polizia penitenziaria

Aggiornamento su atti e attività di polizia giudiziaria

Formazione iniziale per il personale dei ruoli tecnici di Polizia Penitenziaria connessa alla

realizzazione del Laboratorio Centrale per la Banca dati nazionale del DNA.

Inoltre, il consolidamento delle attività formative ha interessato svariate forme di collaborazione e

attività:

Con la Scuola Nazionale dell'Amministrazione sui temi della Pubblica amministrazione e delle

normative di settore in tema di sicurezza, coinvolgendo 285 partecipanti

La pubblicazione de I Quaderni ISSP e L'eco dell'ISSP aventi ad oggetto i temi della formazione

annuale e temi attinenti all’esecuzione penale

Conferenze, Convegni e Seminari oltre che la partecipazione a programmi internazionali sulle

diverse tematiche afferenti il panorama penitenziario in termini di formazione, ricerca e

innovazione;

Molteplici eventi di confronto sulla formazione del personale penitenziario e della probation

che prevede la partecipazione alla "Rete di sensibilizzazione alla radicalizzazione - RAN, in

collaborazione con CEPOL il corso di formazione per la polizia europea Radicalisation: threats

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

30

and trends organizzato dall'Istituto superiore di studi penitenziari e la partecipazione allo

European Joint Master's programme

La presidenza italiana nell'ambito della" Rete europea delle accademie di formazione

penitenziaria - EPTA -" ha permesso lo scambio di percorsi formativi, la mobilità del

personale, visite di studio e seminari.

Sul tema del Benessere organizzativo si citano le indagini negli istituti penitenziari e la

formazione dei Referenti locali del benessere organizzativo che ha aggiunto 65 nuovi

referenti locali per il benessere integrando la rete già operativa in moltissimi Istituti

penitenziari

Sullo stesso tema è stato realizzato un corso sperimentale per avviare all'interno degli istituti

la figura del "Facilitatore delle relazioni" per l'ascolto del disagio organizzativo e individuale

del personale.

2.3.12 Comunicazione e sensibilizzazione

Il miglioramento della pena e delle condizioni di lavoro in carcere passa anche attraverso una dedicata

attenzione alla comunicazione verso l’esterno utile a sensibilizzare la comunità rispetto all’insieme delle

iniziative poste in essere e al bisogno di integrazione del momento detentivo con il tessuto sociale

circostante.

La comunità esterna con le sue istituzioni territoriali (università, scuole, enti locali, ecc.) è fondamentale

nell’opera di ricucitura necessaria all’integrale recupero del reo.

Si contano, in tutto il 2015:

66 eventi tra seminari, giornate studio, convegni, mostre

26 protocolli di intesa con Università, con la Magistratura, ecc.

1 ricerca

2 documentari, di cui uno televisivo sugli Ospedali psichiatrici giudiziari

1.562 autorizzazioni all’accesso negli Istituti penitenziari ad organi di informazione

5.000 ingressi al Museo Criminologico con sede a Roma, entro i quali 34 gruppi di studenti

visitatori

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3. OBIETTIVI, RISULTATI RAGGIUNTI E SCOSTAMENTI

3.1 ALBERO DELLA PERFORMANCE

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE

PENITENZIARIA

OBIETTIVI STRATEGICI

2 - Valorizzazione delle risorse umane

2.1 - Attività formativa iniziale e di

aggiornamento integrata dei moduli formativi sul tema della "detenzione

dignitosa, soggettivamente utile e

sicura"

2.3 - (trasversale, pianificazione spesa)

Incremento della raccolta informatica dei dati ddi gestione e dei

processi di dematerializzazione.

2.4 - Rimodulazione delle piante organiche regionali del personale appartenente al ruolo di agenti e

assistenti del corpo di Polizia Penitenziaria.

2 - 5 Implementazione dell'atttività di formazione propedeutica all'attivazione del labortorio

centrale del DNA

5 Infrastrutture -(Progettazione, costruzione,

ristrutturazione e ampliamento delle

strutture penitenziarie)

5.1 - (trasversale, miglioramento e circuiti detentivi) rilevazione e

monitoraggio capienze spazi detentivi inutilizzati (rif. Art.

115 DPR 230/2000)

5.2 - Attività volte all'ammoderanamento

strutturale e impiantistico degli istituti penitenziari

5.3 - Realizzazione di ambienti per attività trattamentali anche con previsione di realizzazione di fabbricati e con interventi di manutenzione straordinaria (ex

cap. 7301 ai PRAP)

5.4 -Risanamento degli alloggiamenti per il personale

e delle caserme secondo gli standard di vivibilità indicati dall'art. 15, tab A dell'AQN

5.5 - interventi di adeguamento al DPR 230/2000 (recupero

posri)

44 - Gestione dell'esecuzione penale

esterrna- (Nuova organizzazione nella

gestione dell'esecuzione penale esterna)

44.1 - Adozione di nuove modalità

organizzative per la gestione

dell'esecuzione penale esterna

44.2 Incremento delle misure alternative alla detenzione, in particolare all'affidamento in

prova terapeutico

44.3- Sostegno e monitoraggio impegni da protocolli operativi 2014 del

Ministro con 11 Regioni, con Presidenti tribunali sorveglianza e ANCI

44.4 - Implementazione di percorsi di inclusione sociale, con

riguardo soprattutto al lavoro all'esterno, anche sotto forma di

lavoro volontario relativo a progetti di pubblica utilità

44.5 - Attività volta a intensificare la

collaborazione con la Magistratura di sorvweglianza

47 - Pianificazione spesa e misurazione attività

(riduzione esposizione debitoria, tempi

pagamento fatture, volume attività e risultati

ai fini valutazione perfomance

47.1 -Attuazione di interventi mirati alla riduzione della spesa

strutturale

42.2 - Potenziamento dei processi di lavoro informatizzati volti alla riduzione del debito

dell'amministrazione nei confronti dei privati, nonchè alla riduzione dei tempi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture

47.3 - Rivitazione su base sistemica e territoriale del sistema di traduizione dei

ristretti

47.4 -Implementazione dei

processi di riorganizzazione

interna a fruizione telematica

47.5 - Attività volta all'adeguamento del cd. nuovo

processo civile telematico

47.6 - Attività e monitoeraggi periodici in materia di contenzioso

48 - Miglioramento delle condizioni di detenzione

48.1 - Incremento attività di studio, lavorative e ricreative trattamentali in sinergia con MIUR, Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo economico, Agenzia delle Entrate e Ministero

delle Politiche agricole e con associazioni di volontariato

48.2 - Attività volte al superamento delle criticità

(anche in materia di istruzione e formazione)

48.3 Estensione corsi livello universitario, frutto accordi tra l'Amministrazione e singole Università,

per la creazione di "poli universitari interni", specifiche sezioni detentive destinate ai reclusi

iscritti a corsi universitari

48.4 - Promozione e gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari

italiani, anche per accrescere il patrimonio librario a disposizione della

popolazione ristretta

48.5- Nuove modalità di fruizione degli sgravi

fiscali e contributivi della legge 193/2000, così come delineate nel

regolamento di cui al decreto 148 del 24 luglio

2014

48.6 - Rapporti di collaborazione e

scambio di informazioni con

l'Agenzia delle Entrate per un

utilizzo ottimale delle risorse

48.7 - Attività di studio e confronto

fra i sistemi penitenziari

internazionali

48.8 - Partenariato penitenziario volto

all'ampliamento dell'offerta trattamentale

attraverso la realizzazione di progetti e co-finaziamento europeo

49 - Sviluppo di regimi di detenzione aperti e responsabilizzanti al

trattamento rieducativo e della vigilanza dinamica

(attuazione di nuovi e più moderni modelli organizzativi

per la differenziazione dei circuiti detentivi

49.1- Attività volte alla riduzione della

permanenza dei ristretti nelle stanze di pernottamento

49.2 - Ampliamento degli spazi e dei tempi destinati alle attività trattamentali e

con l'incremento della sorveglianza dinamica

49.3 - Attività volte a valorizzare il modello di detenzione integrato con il territorio e con il privato

sociale

49.4 - Promozione delle attività di comunicazione e informazione interna ed esterna all'amministrazione in termini di

trasparenza

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30

3.2 DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI E PIANI D’AZIONE

Gli obiettivi strategici sono stati intesi come macro-aree in cui declinare le linee d’azione in cui

vengono scomposti mandato istituzionale, missione e vision. Ogni macro-area può riguardare un insieme di

attività, di servizi o di politiche. Gli obiettivi strategici del 2015 si sostanziano in sei macro-aree.

Segue il sommario dei piani operativi per linee generali e si rimanda l’analisi di dettaglio ai Piani

individuali al paragrafo 3.3. Sono stati realizzati 59 piani operativi nell’ambito dell’amministrazione centrale

e 121 nell’ambito dei Provveditorati regionali - per un totale di 180 piani.

Piani operativi

Amministrazione centrale

Provveditorati DAP

2 - Valorizzazione delle risorse umane (Formazione, reclutamento, carriera e sistemi premiali)

13 22 35

2.1 – Attività formativa iniziale e di aggiornamento integrata dei moduli formativi sul tema della “detenzione dignitosa, soggettivamente utile e sicura”

2 12 14

2.3. – (Trasversale, pianificazione spesa) Incremento della raccolta informatica dei dati di gestione e dei processi di dematerializzazione

8 3 11

2.4 – Rimodulazione delle piante organiche regionali del personale appartenente al ruolo di agenti e assistenti del corpo di Polizia Penitenziaria

1 5 6

2.5 – Implementazione dell’attività di formazione propedeutica all’attivazione del laboratorio centrale del DNA

2 2 4

5 - Infrastrutture – (Progettazione, costruzione, ristrutturazione e ampliamento delle strutture penitenziarie)

8 22 30

5.1 – (Trasversale, miglioramento e circuiti detentivi) Attività volte alla rilevazione e monitoraggio capienze spazi detentivi inutilizzati per l accertamento costante della configurazione strutturale istituti e sezioni ex art. 115 DPR 230/2000

2 2 4

5.2 – Attività volte all’ammodernamento strutturale e impiantistico degli Istituti penitenziari

3 8 11

5.3 - Realizzazione di ambienti per attività trattamentali anche con previsione di realizzazione di fabbricati e con interventi di manutenzione straordinaria eseguibili con i fondi assegnati sul cap. 7301 ai Provveditorati

1 2 3

5.4 - Risanamento degli alloggiamenti per il personale e delle caserme agenti secondo gli standard di vivibilità indicati dall’art. 15, tab. A dell’AQN

1 7 8

5.5 - Interventi di adeguamento al DPR 230/2000 (recupero posti) 1 3 4

44 - Gestione dell’esecuzione penale esterna – (Nuova organizzazione nella gestione dell'esecuzione penale esterna)

5 20 25

44.1 – Adozione di nuove modalità organizzative per la gestione dell’esecuzione penale esterna

1 5 6

44.2 – Incremento delle misure alternative alla detenzione, in particolare dell’affidamento in prova terapeutico

1 5 6

44.3 – Sostegno e monitoraggio teso alla realizzazione degli impegni assunti con i protocolli operativi stipulati nel corso del 2014 dal Ministro con 11 diverse Regioni, con i Presidenti dei tribunali di sorveglianza e dell’ANCI

1 3 4

44.4 – Implementazione di percorsi di inclusione sociale, con riguardo soprattutto al lavoro all’esterno, anche sotto forma di lavoro volontario relativo a progetti di pubblica utilità

1 2 3

44.5 – Attività volte a intensificare la collaborazione con la Magistratura di sorveglianza

1 5 6

47 - Pianificazione della spesa e misurazione dell’attività (riduzione esposizione debitoria; riduzione dei tempi di pagamento delle relative fatture; volume delle attività e dei risultati misurati, ai fini della valutazione del performance)

11 23 34

47.1 – Attuazione di interventi mirati alla riduzione della spesa strutturale 2 7 9

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

33

47.2 - Potenziamento dei processi di lavoro informatizzati volti alla riduzione del debito dell’amministrazione nei confronti dei privati, nonché alla riduzione dei tempi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture

2 2 4

47.3 - Rivisitazione su base sistemica e territoriale del sistema di traduzione dei ristretti

1 9 10

47.4 - Implementazione dei processi di riorganizzazione interna a fruizione telematica

3 4 7

47.5 - Attività volte all’adeguamento del cd. nuovo processo civile telematico 2 0 2

47.6 - Attività e monitoraggi periodici in materia di contenzioso 1 1 2

48 – Miglioramento delle condizioni di detenzione (Implementazione delle attività trattamentali e di osservazione. Incremento del lavoro dei detenuti con forme di collaborazione esterna)

16 20 36

48.1 – Incremento attività di studio, lavorative e ricreative trattamentali in sinergia con MIUR, Ministero del lavoro, Ministero dello Sviluppo economico, Agenzia delle Entrate e Ministero delle Politiche agricole e con associazioni di volontariato

4 11 15

48.2 – Attività volte al superamento delle criticità (anche in materia di istruzione e formazione)

3 1 4

48.3 - Estensione corsi livello universitario, frutto accordi tra l’Amministrazione e singole Università, per la creazione di “poli universitari interni”, specifiche sezioni detentive destinate ai reclusi iscritti a corsi universitari.

1 1 2

48.4 - Promozione e gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani, anche per accrescere il patrimonio librario a disposizione della popolazione ristretta

1 3 4

48.5 - Nuove modalità di fruizione degli sgravi fiscali e contributivi della legge 193/2000, così come delineate nel regolamento di cui al decreto 148 del 24 luglio 2014

1 2 3

48.6 - Rapporti di collaborazione e scambio di informazioni con l’Agenzia delle Entrate per un utilizzo ottimale delle risorse

1 0 1

48.7 – Attività di studio e confronto fra i sistemi penitenziari internazionali 3 0 3

48.8 – Partenariato penitenziario volto all’ampliamento dell’offerta trattamentale attraverso la realizzazione di progetti a co-finanziamento europeo

2 2 4

49 – Sviluppo di regimi di detenzione aperti e responsabilizzanti al trattamento rieducativo e della vigilanza dinamica (attuazione di nuovi e più moderni modelli organizzativi per la differenziazione dei circuiti detentivi)

6 14 20

49.1 – Attività volte alla riduzione della permanenza dei ristretti nelle stanze di pernottamento

1 1 2

49.2 – Ampliamento degli spazi e dei tempi destinati alle attività trattamentali e con l’incremento della sorveglianza dinamica

1 10 11

49.3 – Attività volte a valorizzare il modello di detenzione integrato con il territorio e con il privato sociale

1 1 2

49.4 – Promozione delle attività di comunicazione e informazione interna ed esterna all’amministrazione in termini di trasparenza

3 2 5

Totale 59 121 180

Il dato generale è riassunto nell’istogramma seguente. Si evidenzia che il ritardo e/o la sospensione

di Piani individuali (cfr. paragrafo 3.3) è da attribuirsi a cause spesso esogene all’Amministrazione e,

comunque, vincolanti per la loro realizzazione.

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

34

Considerato il profondo mutamento dell’Amministrazione penitenziaria emerge chiara la linea di

adozione delle nuove modalità organizzative per la gestione dell’esecuzione penale.

Il 20% dei piani attuativi è stato dedicato ad intervenire sulle condizioni di detenzione e sul

miglioramento della vita detentiva, per una pena più orientata al dettato costituzionale e ai vincoli della Corte

europea per i diritti dell’uomo (CEDU). Il 19% ha riguardato la valorizzazione delle risorse umane,

relativamente ad una intensa e generalizzata attività di formazione del personale orientata

all’implementazione del nuovo modello di organizzazione della sicurezza in sorveglianza dinamica. Il 17% ha

riguardato la progettualità in ambito edilizio, vale a dire la progettazione, costruzione, ristrutturazione e

ampliamento delle strutture penitenziarie e l’11% l’attuazione di nuovi e più moderni modelli organizzativi

per la differenziazione dei circuiti detentivi. In assonanza ai disposti normativi vigenti, la gestione

dell’esecuzione penale esterna ha assorbito il 14% delle attività. La ricerca della maggiore efficienza, efficacia,

trasparenza e razionalità d’azione pubblica – con la necessità di pianificare la spesa attraverso la riduzione,

prioritariamente dell’esposizione debitoria, dei tempi di pagamento delle relative fatture, dell’aumento del

volume delle attività e dei risultati misurati, anche ai fini della valutazione del performance – ha riguardato il

19% della pianificazione.

Un focus particolare, riaggregato su aree di azioni, permette di verificare quale sia stata la risposta

del territorio all’impulso strategico.

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20%

2 - Valorizzazione delle risorse umane

5 - Infrastrutture

44 - Gestione dell’esecuzione penale esterna

47 - Pianificazione della spesa e misurazione …

48 – Miglioramento delle condizioni di detenzione

49 – Sviluppo di regimi di detenzione aperti e …

19%

17%

14%

19%

20%

11%

PIANI OPERATIVI 2015

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

35

Come è comprensibile, la massima attenzione nel territorio è stata posta nello sviluppo dei circuiti a

regime aperto, nelle azioni di miglioramento delle condizioni di detenzione, nello sviluppo di corsi scolastici

e del lavoro, nei servizi riguardanti l’esecuzione penale esterna e nel recupero e risanamento degli spazi

detentivi. Tutte queste voci, sommate, assorbono ben il 54% delle risorse impiegate in ambito strategico

territoriale.

8%

12%

14%

6%

11%

4%

6%

6%

3%

3%

7%

9%

8%

4%

recupero spazi detentivi

elementi del trattamento (scuola e lavoro)

circuiti a regime aperto

potenziamento rete carcere e territorio

miglioramento condizioni detenzione

efficacia ed efficienza processi/servizi

comunicazione e sensibilizzazione

formazione verso detenzione dignitosa utile e sicura

ridefinizione piante organiche regionali Pol.Pen.

riduzione spese e tempi di pagamento

rivisitazione sistema traduzioni

esecuzione penale esterna

benessere del personale

informatizzazione/dematerializzazione processi

Sviluppo azioni su territorio

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3.3 PIANI INDIVIDUALI

Area Strategica

Obiettivo operativo Piano operativo Strategico e/o

strutturale

Ambito obiettivo

Risorse Finanziarie Costo del personale

Descrizione indicatori

Target

Valore consuntivo indicatori

% performance

2 -

Val

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zzaz

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e s

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rem

iali)

2.1 – Attività formativa iniziale e di aggiornamento integrata dei moduli formativi sul tema della “detenzione dignitosa, soggettivamente utile e sicura”

Progetto di struttura ISSP sì/sì

Istituto superiore di studi penitenziari

€ 172.032 € 1.030.218

ammontare delle attività completate; percentuale dei beneficiari dei progetti (risultato)

100% 70%

100% 70%

100%

Piano Annuale della Formazione 2015

sì/sì DG Personale e formazione

€ 266.120 € 535.973

ammontare delle attività completate percentuale dei beneficiari dei progetti (risultato)

100% 10%

90%

10% 95%

2.2 – Implementazione tecnologica delle attività formative

In sospeso per insufficienza fondi

2.3. – (Trasversale, pianificazione spesa) Incremento della raccolta informatica dei dati di gestione e dei processi di dematerializzazione

realizzazione programma gestione spacci e formazione gestori

sì/no UCD - Ente di assistenza

€ 60.259

realizzazione programma e attività formativa (risultato)

1 1 100%

Monitorare per gestire sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 0 € 58.323

N° applicativi sviluppati (realizzazione fisica) % alloggi inutilizzati (risultato) Tempi produzione report (realizzazione fisica)

1 4% 2 gg

1 2% 2gg

83%

PASSWEB 2 sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 214.246

Personale dipendente (risultato) % Dipendenti pos. Prev. Agg. (risultato) % soddisfazione utenza (impatto)

100% 20% 85%

0% 0% O%

0% *1

Implementazione sistema SIGP2 sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 137.446

Semplificazione ed implementazione sistema SIGP2 (risultato)

100% 50% 50%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

37

Dematerializzazione dei provvedimenti di attribuzione del trattamento economico riferiti al personale dell'amministrazione penitenziaria

sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 95.880

Snellimento procedure amministrative (risultato)

50% 50% 100%

Avvio della rilevazione dei dati sulle presenze effettive del personale PP ,CM e dirigente dei settori di impiego

sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 64.618

Conoscenza delle presenze effettive del personale e dell'impiego operativo (risultato)

30% 30% 100%

Rilascio tessere di riconoscimento in formato elettronico al personale del Dap sede centrale

sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 85.981 % Rilascio tessere elettroniche (risultato)

100% 75% 75%

Rilevazione informatizzata delle assenze del personale ai fini statistici

sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 46.819

Riduzione tempi lavoro Archiviazione informatizzata (risultato)

60% 20%

60% 20%

100%

2.4 – Rimodulazione delle piante organiche regionali del personale appartenente al ruolo di agenti e assistenti del corpo di Polizia Penitenziaria

Rimodulazione piante organiche Polizia penitenziaria

sì/sì DG Personale e formazione

€ 0 € 48.733

Riassetto e distribuzione dotazioni organiche PP sul territorio (risultato)

90% 85% 85%

2.5 – Implementazione dell’attività di formazione propedeutica all’attivazione del laboratorio centrale del DNA

Corso di formazione per il personale dei ruoli tecnici del Corpo (29 unità totali di cui 20 in parte a carico Uff. IV formazione e 9 a carico ISSP)

sì/sì DG Personale e formazione

€ 5.000 € 146.655

ammontare delle attività completate percentuale dei beneficiari dei progetti (risultato)

70% 70%

70% 70%

100%

Corso di formazione per vice direttori tecnici in prova dei ruoli tecnici del Corpo di Polizia penitenziaria (29 unità totali di cui 20 in parte a carico Uff. IV formazione e 9 a carico ISSP)

sì/sì

Istituto superiore di studi penitenziari

€ 165.000 € 14.430

ammontare delle attività completate percentuale dei beneficiari dei progetti (risultato)

30% 30%

30% 30%

100%

5 -

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5.1 – (Trasversale, miglioramento e circuiti detentivi) Attività volte alla rilevazione e monitoraggio capienze spazi detentivi inutilizzati per l' accertamento costante

Rilevazione patrimonio immobiliare sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 1.159.229 € 200.276

% somme impegnate (realizzazione finanziaria)

100% 50% 50%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

38

della configurazione strutturale istituti e sezioni ex art. 115 DPR 230/2000

Monitoraggio spazi detentivi sì/no

UCD - Ufficio sviluppo gestione sistemi informativi automatizzati e statistica

€ 0 € 199.982

n.° utenti che utilizzano l'applicazione (realizzazione fisica)

2.344 2.344 100%

5.2 – Attività volte all’ammodernamento strutturale e impiantistico degli Istituti penitenziari

Interventi di miglioramento locali adibiti al benessere del personale e familiari

sì/no UCD - Ente di assistenza

€ 2.400.000

€ 90.603

ammontare delle richieste di interventi completati (risultato)

50% 61% 100%

Valutazione e finanziamento di progetti di edilizia in economia

sì/no UCD - cassa ammende

€ 3.000.000

€ 99.953 % progetti valutati % progetti finanziati (risultato)

100% 60%

267% 90%

100%

Ammodernamento istituti penitenziari

sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 11.035.000 € 1.001.381

% somme impegnate (realizzazione finanziaria)

100% 50% 50% *2

5.3 - Realizzazione di ambienti per attività trattamentali anche con previsione di realizzazione di fabbricati e con interventi di manutenzione straordinaria eseguibili

Ambienti per il trattamento sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 13.650.000 € 1.001.381

% somme impegnate (realizzazione finanziaria)

100% 20% 20% *2

con i fondi assegnati sul cap. 7301 ai Provveditorati Regionali per la diretta progettazione ed esecuzione delle opere

5.4 - Risanamento degli alloggiamenti per il personale e delle caserme agenti secondo gli standard di vivibilità indicati dall’art. 15, tab. A dell’AQN

Adeguamento istituti al DPR 203/2000

sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 4.450.000 € 1.001.381

% somme impegnate (realizzazione finanziaria)

100% 20% 20% *2

5.5 - Interventi di adeguamento al DPR 230/2000 (recupero posti)

Alloggiamenti personale e caserme sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 5.000.000 € 801.105

% somme impegnate (realizzazione finanziaria)

100% 10% 10% *2

44

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a)

44.1 – Adozione di nuove modalità organizzative per la gestione dell’esecuzione penale esterna

Favorire l’accesso alla fruizione delle misure alternative alla detenzione con particolare riferimento all’affidamento in prova terapeutico (pluriennale)

sì/sì DG Esecuzione Penale Esterna

€ 501.473 € 104.777

n.° condannati in misura alternativa al 31/12/2015 (realizzazione fisica)

25.000 25.960 100%

44.2 – Incremento delle misure alternative alla detenzione, in particolare dell’affidamento in prova terapeutico

Ridefinizione dei processi di monitoraggio e degli strumenti informativi dell'esecuzione penale esterna (pluriennale)

sì/sì DG Esecuzione Penale Esterna

€ 5.000 € 100.065

numero processi da rimodulare (programma di trattamento, messa alla prova,

10 3 33%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

39

monitoraggio relazione annuale ) (realizzazione fisica)

44.3 – Sostegno e monitoraggio teso alla realizzazione degli impegni assunti con i protocolli operativi stipulati nel corso del 2014 dal Ministro con 11 diverse Regioni, con i Presidenti dei tribunali di sorveglianza e dell’ANCI

monitoraggio dei protocolli operativi sì/no

UCD- Ufficio rapporti con le regioni, gli enti locali e il terzo settore

€ 0 € 47.095 n. monitoraggi (realizzazione fisica)

1 1 100%

44.4 – Implementazione di percorsi di inclusione sociale, con riguardo soprattutto al lavoro all’esterno, anche sotto forma di lavoro volontario relativo a progetti di pubblica utilità

protocollo operativi ragioni Piemonte, Molise, Basilicata

sì/no

UCD- Ufficio rapporti con le regioni, gli enti locali e il terzo settore

€ 0 € 50.685 n. protocolli (realizzazione fisica)

3 3 100%

44.5 – Attività volte a intensificare la collaborazione con la Magistratura di sorveglianza

Migliorare ed intensificare i rapporti con la magistratura

sì/sì DG Esecuzione Penale Esterna

€ 0 € 89.638

Numero intese, collaborazioni e scambi realizzati a livello locale (realizzazione fisica)

20 20 100%

47

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) 47.1 – Attuazione di interventi mirati alla riduzione della

spesa strutturale

Ridefinizione , riassetto e ringiovanimento parco automezzi adibiti alle traduzioni

sì/no

UCD- Ufficio centrale sicurezza e traduzioni - UCTS

€ 0 € 167.677

Numero dei beneficiari del riassetto (realizzazione fisica) % Interventi completati (risultato)

>10 >30%

3 10%

22%

Estensione alle strutture territoriali del sistema prototipo del controllo di gestione SIGEST

sì/sì

UCD - UOR- Servizio coordinamento istituzionale e controllo di gestione

€ 0 € 49.490 % Integrazione del prototipo SIGEST (risultato)

50% 50% 100%

47.2 - Potenziamento dei processi di lavoro informatizzati volti alla riduzione del debito dell’amministrazione nei confronti dei privati, nonché alla riduzione dei tempi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture

COINT - FT.EL sì/sì DG bilancio e contabilità

€ 27.000 € 106.750

Riduzione dei tempi di pagamento delle fatture per la fornitura di beni e servizi (risultato)

120 gg

30 gg 100%

Riduzione tempi di pagamento dei corrispettivi

sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 0 € 126.539

riduzione % tempi (risultato) % solleciti (impatto)

15% 20%

15% 20%

100%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

40

47.3 - Rivisitazione su base sistemica e territoriale del sistema di traduzione dei ristretti

Pianificazione e coordinamento traduzioni nazionali

sì/no

UCD- Ufficio centrale sicurezza e traduzioni - UCTS

€ 0 € 343.540

% Di riduzione del numero delle traduzioni di livello nazionale (risultato) % Interventi completati (risultato)

>1% >65%

>1%

25% 88%

47.4 - Implementazione dei processi di riorganizzazione interna a fruizione telematica

Informatizzazione dei flussi gestionali del magazzino

sì/sì

DG Risorse materiali, dei beni e dei servizi

€ 3.500 € 420.457

rapporto % fra capi etichettati e totale capi presenti in magazzino (realizzazione fisica) rapporto % personale attagliato e personale in forza (risultato) % personale che ha percepito il miglioramento nella qualità del lavoro (impatto)

35% 100% 100%

35% 97,42% 100%

99%

Partecipazione al tavolo di lavoro istituito presso il Gabinetto sulle tematiche del controllo di gestione e della valutazione del personale e relativo sviluppo operativo

sì/sì

UCD - UOR- Servizio coordinamento istituzionale e controllo di gestione

€ 0 € 16.368

% avanzamento del sistema del controllo di gestione % avanzamento del sistema di valutazione (risultato)

50% 20%

50% 20%

100%

Individuazione di processi amministrativi interni e conseguente re-ingegnerizzazione pro snellimento

sì/no

UCD - UOR- Servizio coordinamento istituzionale e controllo di gestione

€ 0 € 14.573

% comunicazione processi interdirezionali su processi assegnati dal Capo DAP (risultato) N° processi individuati (realizzazione fisica) % attività per la re-ingegnerizzazione dei processi (risultato)

100% 3 20%

100% 3 20%

100%

47.5 - Attività volte all’adeguamento del cd. nuovo processo civile telematico

Realizzazione prototipale del fascicolo informatico

sì/no UCD - Ufficio del contenzioso

€ 0 € 19.132 N° incontri (realizzazione fisica)

3 2 67%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

41

Processo civile telematico sì/no UCD - Ufficio del contenzioso

€ 0 € 54.597 N° corsi di formazione (realizzazione fisica)

4 4 100%

47.6 - Attività e monitoraggi periodici in materia di contenzioso

Monitoraggi semestrali sì/sì UCD - Ufficio del contenzioso

€ 0 € 44.304 N° monitoraggi semestrali (realizzazione fisica)

2 1 50%

48

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zio

ne

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rna)

48.1 – Incremento attività di studio, lavorative e ricreative trattamentali in sinergia con MIUR, Ministero del lavoro, Ministero dello Sviluppo economico, Agenzia delle Entrate e Ministero

Lavoro alle dipendenze di terzi soggetti

sì/sì DG Detenuti e Trattamento

€ 9.801.158 € 190.568 detenuti lavoranti sui presenti (risultato)

4% 4%

100%

delle Politiche agricole e con associazioni di volontariato e mondo imprenditoriale e cooperativistico. Lavoro penitenziario sì/sì

DG Detenuti e Trattamento

€ 78.559.587 € 190.568 detenuti lavoranti sui presenti (risultato)

22% 22%

100%

Caratteristiche professionali dei detenuti e lavoro penitenziario

sì/sì DG Detenuti e Trattamento

€ 0 € 25.771

N° monitoraggi sulle caratteristiche professionali dei detenuti (realizzazione fisica)

1 1

100%

Istruzione sì/sì DG Detenuti e Trattamento

€ 1.764.131 € 122.997 detenuti studenti sui presenti (risultato)

28% 28% 100%

48.2 – Attività volte al superamento delle criticità (anche in materia di istruzione e formazione)

cfr. piano operativo 48.1 a carico della DG Detenuti e trattamento - Istruzione 100%

Analisi del disagio dei ristretti sì/sì UCD - Ufficio Capo Dipartimento

€ 0 € 41.429 % analisi su casi pervenuti (risultato)

100% 100% 100%

Monitoraggi quadrimestrali stato carceri

sì/sì UCD - Ufficio Capo Dipartimento

€ 0 € 37.116 N° monitoraggi quadrimestrali (realizzazione fisica)

3 3 100%

48.3 - Estensione corsi livello universitario, frutto accordi tra l’Amministrazione e singole Università, per la creazione di “poli universitari interni”, specifiche sezioni detentive destinate ai reclusi iscritti a corsi universitari.

cfr. piano operativo 48.1 a carico della DG Detenuti e trattamento - Istruzione 100%

48.4 - Promozione e gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani, anche per accrescere il patrimonio librario a disposizione della popolazione ristretta

Attività conclusa nei primi giorni del 2015 100%

48.5 - Nuove modalità di fruizione degli sgravi fiscali e contributivi della legge 193/2000, così come delineate nel regolamento di cui al decreto 148 del 24 luglio 2014

cfr. piano operativo 48.1 a carico della DG Detenuti e trattamento - Lavoro alle dipendenze di terzi soggetti 100%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

42

48.6 - Rapporti di collaborazione e scambio di informazioni con l’Agenzia delle Entrate per un utilizzo ottimale delle risorse

cfr. piano operativo 48.1 a carico della DG Detenuti e trattamento - Lavoro alle dipendenze di terzi soggetti 100%

48.7 – Attività di studio e confronto fra i sistemi penitenziari internazionali

Conferenza Europea di Probation (CEP)

sì/sì UCD - Ufficio studi e rapporti internazionali

€ 475 € 14.504 N° partecipazioni Conferenza (realizzazione fisica)

1 0 0

Programma di Cooperazione con la federazione Russa

sì/sì UCD - Ufficio studi e rapporti internazionali

€ 1.100 € 3.718 N° visite in Russia (realizzazione fisica)

1 0 0

Accordo Cooperazione con Servizio Penitenziario Polacco

sì/sì UCD - Ufficio studi e rapporti internazionali

€ 0 € 14.697 N° Eventi sportivi (realizzazione fisica)

1 0 0

48.8 – Partenariato penitenziario volto all’ampliamento dell’offerta trattamentale attraverso la realizzazione di progetti a co-finanziamento europeo

ME.D.I.C.S. - Mentally Disturbed Inmates' Care and Support

sì/sì UCD - Fondo sociale europeo

€ 239.162 € 83.849

N° personale formato n° detenuti n° istituti (realizzazione fisica)

60 300 3

50 0 3

58%

STEPS 2 Resettlement - Supporto al trasferimento di condannati

sì/sì UCD - Fondo sociale europeo

€ 0 € 32.352

+ % trasferimento detenuti (output) Personale sensibilizzato (realizzazione fisica)

50% 500

0 0

49

– S

vilu

pp

o d

i reg

imi d

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ten

zio

ne

ap

erti

e r

esp

on

sab

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fere

nzi

azio

ne

dei

cir

cuit

i

det

enti

vi)

49.1 – Attività volte alla riduzione della permanenza dei ristretti nelle stanze di pernottamento

cfr. piano operativo 49.2 a carico della DG Detenuti e trattamento - Implementazione sezioni 100%

49.2 – Ampliamento degli spazi e dei tempi destinati alle attività trattamentali e con l’incremento della sorveglianza dinamica

Implementazione sezioni sì/sì DG Detenuti e Trattamento

€ 0 € 59.281

attivazione nuove sezioni regime aperto vigilanza dinamica (risultato)

2,1% 2,1% 100%

49.3 – Attività volte a valorizzare il modello di detenzione integrato con il territorio e con il privato sociale

Iniziative per la presa in carico sanitaria dei detenuti

sì/sì DG Detenuti e Trattamento

€ 0 € 33.990

circolare (realizzazione fisica) % attività volte all'implementazione del benessere e della salute dei detenuti (impatto)

1 80%

1 80%

100%

49.4 – Promozione delle attività di comunicazione e informazione interna ed esterna all’amministrazione in termini di trasparenza

L'Amministrazione comunica sì/sì

UCD- Ufficio Stampa e relazioni esterne

€ 0 € 168.070

n. accessi organi di stampa tempi emissione provvedimenti (realizzazione fisica)

900 5 gg

900 5 gg

100%

Lungometraggio Ospedali Psichiatrici Giudiziari

sì/sì

UCD- Ufficio Stampa e relazioni esterne

€ 0 € 33.990 N° realizzazione lungometraggi n° OPG visitati

1 4

1 4

100%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

43

(realizzazione fisica)

Eventi al Mu.cri sì/sì

UCD- Ufficio Stampa e relazioni esterne

€ 0 € 40.593 n° ingressi visitatori al museo (realizzazione fisica)

700 700 100%

Area Strutturale

Obiettivo operativo Piano operativo Ambito obiettivo Risorse Finanziarie Costo del personale

Descrizione indicatori

Target

Valore consuntivo indicatori

% performance

46 – Mantenimento dello standard minimo di gestione delle strutture e dei servizi penitenziari

(Funzionamento delle strutture, fornitura di beni e servizi, ottimizzazione e riduzione dei costi di gestione anche prevedendo centri unitari di spesa)

no/sì DAP

vedi allegato 1 per la distribuzione delle risorse finanziarie anche ai servizi territoriali

€ 2.180.497.253

realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Cura dei rapporti con la Stampa, autorizzazione ingressi e riprese cinematografiche, promozione comunicazione del DAP e del Corpo di Polizia

UCD- Ufficio Stampa e relazioni esterne

€ 302.405 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Promozione e attività di ricerca, studio e documentazione nel settore dell'esecuzione penale, consulenze per l'amministrazione penitenziaria e per la produzione di normativa di settore

UCD - Ufficio studi e rapporti internazionali

€ 1.284.227 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Assistenza protocollare ai vertici del Dipartimento nell'ambito della rappresentanza ufficiale in Italia e all'estero; consulenza e protocollo delle manifestazioni e cerimonie pubbliche

UCD - Ufficio cerimoniale e rappresentanza

€ 544.372 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Cura degli affari generali; attività del Nucleo Progetti Fondo Sociale Europeo, Coordinamento istituzionale e controllo di gestione

UCD- Ufficio organizzazione e relazioni

€ 9.734.015 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Applicazione tecnologie informatiche a servizi istituzionali di custodia e rieducazione dei detenuti

UCD - Ufficio sviluppo gestione sistemi informativi automatizzati e statistica

€ 4.042.079 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Svolge compiti amministrativo contabili per il DAP, gestione amministrativa del personale di Polizia penitenziaria in servizio nelle sedi di Roma, fornitura di beni e servizi e manutenzione dei fabbricati

UCD - Centro amministrativo G. Altavista

€ 2.767.714 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

44

Cura la sorveglianza e il controllo della sede ministeriale e delle strutture decentrate, la sicurezza e la tutela delle autorità dipendenti dal Ministero

UCD - Ufficio per la sicurezza e la vigilanza -USPEV

€ 13.742.640 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Programmazione e coordinamento delle iniziative con le Regioni, gli enti locali e il terzo settore, in particolare il volontariato, per lo

UCD - Ufficio rapporti con le Regioni

€ 204.642 realizzazione finanziaria

100%

100% 100%

sviluppo di rapporti di collaborazione, raccordo tra organismi e autorità istituzionali di vertice politico e amministrativo 100% 100%

Attività ispettiva ordinaria per la verifica della corretta gestione amministrativa degli istituti penitenziari e straordinaria per eventi di particolare criticità

UCD - Ufficio attività ispettiva e controllo

€ 3.139.545 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Vigilanza sull'applicazione della legislazione che tutela la sicurezza e la salute dei lavoratori nei rispettivi posti di lavoro, cura dei rapporti con ASL, Ministero del lavoro, Ministero della salute e INAIL

UCD - servizio vigilanza su igiene e sicurezza dell'amministrazione - VISAG

€ 415.803 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Assicura gli interventi di protezione sociale nei confronti del personale dell'amministrazione penitenziaria ( assistenza orfani, concessione sussidi a coniugi superstiti e orfani, gestione degli spazi e di ogni

UCD - Ente di assistenza proprie da autofinanziamento degli iscritti

€ 497.156 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

iniziativa per favorire il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie UCD - Ente di assistenza

(Erogazione delle prestazioni assistenziali al personale)

€ 5.120.000

€ 210.756

% beneficiari interventi assistenziali (realizzazione finanziaria)

100% 100% 100%

Cura delle relazioni sindacali UCD - Ufficio relazioni sindacali

€ 600.425 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Custodia, traduzione e piantonamenti dei detenuti sottoposti a regime di detenzione speciale prevista dall'art. 41 bis OP e dei detenuti collaboratori di giustizia

Gruppo operativo mobile - GOM

€ 2.681.991 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

coordina, controlla le traduzioni e i piantonamenti dei detenuti e degli internati sul territorio nazionale e gestisce le risorse connesse a tale attività

UCD- Ufficio centrale sicurezza e traduzioni - UCTS

€ 2.360.327 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Tratta il contenzioso, i ricorsi e i pareri del settore UCD - Ufficio del contenzioso

€ 1.655.462 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

1

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

45

Dispone finanziamenti in materia di: infrastrutture ex L. 14/2009, reinserimento in favore di detenuti e internati e di programmi di assistenza per le famiglie dei predetti

UCD - cassa ammende € 464.105 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Realizza il" Piano di spostamento Casa Lavoro" cittadino di durata biennale, attiva convenzioni in favore del personale dipendente con il servizio del trasporto pubblico cittadino

UCD - Ufficio del mobility manager

€ 58.370 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Indirizza e coordina le attività degli uffici territoriali competenti nell'esecuzione penale esterna, cura rapporti con Magistratura di sorveglianza, EE.LL. e Terzo settore

DG Esecuzione Penale Esterna

€ 1.008.210 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Assegnazione e trasferimento di detenuti e internati extra circoscrizione territoriale, gestione detenuti sottoposti a regime speciale, del servizio sanitario e delle attivita trattamentali intramurali. Attività di analisi, studio e programmazione.

DG Detenuti e Trattamento € 6.996.815 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Dg Detenuti e Trattamento Ufficio IV^ (superamento Ospedali Psichiatrici Giudiziari)

€ 265.038 risultato 100% 92% 92%

Gestione e formazione del personale appartenente ai diversi comparti del lavoro. Attività di studio, analisi e programmazione

DG Personale e formazione € 14.322.178 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

Programmazione e consuntivazione finanziaria ed economica e gestione del bilancio

DG Bilancio e contabilità € 871.165 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

analisi, di studio, programmazione, direzione, gestione e controllo su : contratti di lavori, forniture e servizi, armamenti; casermaggio, vestiario, settore automobilistico, navale e delle telecomunicazioni;

DG Risorse materiali, beni e servizi

€ 1.665.727 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

edilizia penitenziaria e residenziale manutentiva

Attività di formazione dei quadri dirigenziali e direttivi , attività di ricerca e pubblicazioni

Istituto superiore di studi penitenziari

€ 3.358.000 realizzazione finanziaria

100% 100% 100%

N.B.: nota 1 indica risorse finanziarie proprie dell'Ente di assistenza

*1 sospeso (progetto avviato con Enti Locali la cui attuazione è prevista per il 2016)

*2 rimodulato in fase di monitoraggio semestrale da annuale a biennale (termine 31/12/2016)

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4. RISORSE, EFFICIENZA ECONOMICITA’

Il 2015 può essere considerato un anno di consolidamento rispetto ai risultati ottenuti sul fronte delle

criticità sollevate dalla Corte Europea dei Diritti Umani. Nell’arco dell’anno tale azione ha mantenuto e

garantito maggiori margini rispetto al superamento dell’annosa situazione di emergenza penitenziaria ed ha

contribuito al rafforzamento di nuovi modelli di esecuzione della pena. Ciò avvicina ulteriormente il sistema

penitenziario italiano ai principi costituzionali e di diritto internazionale convenzionale, oltre a realizzare una

più efficace tutela della dignità delle persone detenute, la promozione del loro reinserimento sociale e

condizioni di maggiore sicurezza per la collettività.

L’efficacia dell’azione dell’amministrazione penitenziaria, cioè la capacità di raggiungimento dei

risultati prefissati ad inizio anno, è illustrata nel seguente grafico.

Il territorio contribuisce notevolmente al raggiungimento degli obiettivi strategici. Il risultato

maggiormente trainante è quello della gestione dell’esecuzione penale esterna che si è avvalso del

potenziamento dei volumi di lavoro dovuti ai nuovi dispositivi di deflazione dall’area della detenzione

intramuraria (tra i principali: la messa alla prova, i lavori di pubblica utilità, l’allargamento dello spettro di

potenziali ammessi all’affidamento in prova) e del conseguente riallineamento organizzativo.

Ad un buon livello di realizzazione (oltre il 90% della performance realizzata) vi sono gli obiettivi legati

allo sviluppo del regime di detenzione aperto e della vigilanza dinamica (cfr. obiettivo 49), alla pianificazione

delle spese e alla misurazione delle attività (cfr. obiettivo 47). Il miglioramento delle condizioni di detenzione

(cfr. obiettivo 48) si attesta, sul territorio, al 94% di realizzazione.

Segue il dettaglio del bilancio di previsione e del bilancio a consuntivo completo del Piano degli

indicatori e dei risultati attesi di Bilancio e corredata, in coda, da una analisi dei relativi scostamenti.

87%

73%

98%

94%

94%

93%

86%

68%

96%

91%

84%

95%

50% 60% 70% 80% 90% 100%

2 - Valorizzazione risorse umane

5 - Infrastrutture

44 - Gestione esecuzione penale esterna

47 - Pianificazione spesa e misurazione attività

48 – Miglioramento condizioni di detenzione

49 – Sviluppo regimi detenzione aperti e vigilanza dinamica

Grado realizzazione Performance strategica

DAP Provveditorati regionali

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

47

ANNO FINANZIARIO 2015

Bilancio di previsione delle spese € 2.730.611.689 Consuntivo delle spese € 2.855.808.230

Nota integrativa di bilancio riassuntiva ed integrata (L.190 del 23.12.2014) Nota integrativa al Rendiconto

Obiettivi da perseguire Anno Stanziamenti

C/competenza

Indicatori Stanziamenti definitivi

c/competenza

Valori target a

consuntivo Descrizione Tipo Valori target

Area strategica

2015 € 40.105.858

Personale che fruisce di occasioni di formazione ed incentivi per l'efficienza del servizio

Indicatore di risultato (output)

90%

€ 41.554.261

90%

2 – Valorizzazione delle risorse umane

Grado di soddisfazione dell'utenza interna

Indicatore di impatto (outcome)

80% 91%

Lo scostamento rispetto alle previsioni di target sull'indicatore di impatto della formazione è positivo (80 contro

91%): i fruitori della formazione erogata hanno mostrato più soddisfazione rispetto alle previsione.

2016 € 40.118.990

Personale che fruisce di occasioni di formazione ed incentivi per l'efficienza del servizio

Indicatore di risultato (output)

90%

Grado di soddisfazione dell'utenza interna

Indicatore di impatto (outcome)

85%

2017 € 40.130.650

Personale che fruisce di occasioni di formazione ed incentivi per l'efficienza del servizio

Indicatore di risultato (output)

90%

Grado di soddisfazione dell'utenza interna

Indicatore di impatto (outcome)

90%

Area strategica

2015 € 62.062.971

Indice di affollamento degli istituti penitenziari

Indicatore di impatto (outcome)

110%

€ 67.794.656

105%

5 - Infrastrutture

Capienza regolamentare in numero di presenza giornaliera nella totalità degli istituti penitenziari.

Indicatore di risultato (output)

n. posti 52.000

49.952

Realizzazione di ambienti attrezzati per le attività in comune nelle case di reclusione

Indicatore di risultato (output)

mq. 10.000

2.000

Gli scostamenti in questa area sono da attribuirsi ai tempi tecnici del passaggio delle attività, delle risorse

finanziarie e dei documenti relativi ai procedimenti tra il cd. Piano carceri (attività commissariale cessata in

anticipo rispetto alla scadenza prevista) e Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e Ministero delle

Infrastrutture; è stato necessario promuovere la riattivazione del Comitato Paritetico interministeriale per l'edilizia

penitenziaria, costituito da rappresentanti di questo Ministero e del Dicastero delle infrastrutture e dei trasporti

con la proposizione di un aggiornato programma di modifica del Piano carceri in relazione ai mutati fabbisogni

territoriali rispetto alla situazione emergenziale del 2009.

E' anche da considerare che l'arco temporale di sviluppo degli interventi edilizi in molti casi travalica l'anno

solare; ha probabilmente inciso in negativo il periodo di grave crisi economica sia nel settore dell'edilizia pubblica

che privata.

2016 € 59.820.652

Indice di affollamento degli istituti penitenziari

Indicatore di impatto (outcome)

105%

Capienza regolamentare in numero di presenza giornaliera nella

Indicatore di risultato (output)

n. posti 55000

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

48

totalità degli istituti penitenziari.

Realizzazione di ambienti attrezzati per le attività in comune nelle case di reclusione

Indicatore di risultato (output)

mq.15.000

2017 € 59.437.417

Indice di affollamento degli istituti penitenziari

Indicatore di impatto (outcome)

100%

Capienza regolamentare in numero di presenza giornaliera nella totalità degli istituti penitenziari.

Indicatore di risultato (output)

n. posti 60000

Realizzazione di ambienti attrezzati per le attività in comune nelle case di reclusione

Indicatore di risultato (output)

mq. 25.000

Area strategica 2015 € 67.200.297

Condannati sottoposti a misure alternative

Indicatore di risultato (output)

n. 25.000 Per il 2015 si registra uno scarto positivo rispetto al target previsto (25.000 rispetto a 25.960) cui ha contribuito l'insieme di norme di riforma del sistema penale e del sistema penitenziario. _______________ € 67.118.295

25.960

44 – Gestione dell’esecuzione penale esterna

2016 € 66.039.088 n. 30.000

2017 € 67.808.895 n. 35.000

Area strutturale

2015 €

1.847.322.071

Evasioni dagli istituti penitenziari e durante le traduzioni

Output (risultati)

n. 4

€ 1.915.119.083

7

45 – Politiche di ordine e sicurezza degli istituti penitenziari

Traduzioni effettuate nell’arco dell’anno

Output (risultati)

n. 150.000 154.234

Eventi critici auto o etero aggressivi pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari

Output (risultati)

n. 9.000 13.620

1. Lo scarto dato dal maggior numero di evasioni rispetto al target per l'anno 2015, che rifletteva il dato del 2014, è legato probabilmente ad una dimensione di imprevedibilità fattuale su dati situazionali contingenti. La composizione qualitativa della popolazione detenuta (comunque elemento che varia nel corso dell'anno) probabilmente incide generando maggiori o minori probabilità dell'evento evasione.

2. Rispetto al dato del 2014 (circa 159.000 traduzioni) si registra un netto calo (traduzioni nel 2015 circa 154.000). Sullo scostamento di 4.234 traduzioni, rispetto al target previsto nel 2015, ha inciso l'attività di assegnazione e trasferimento dei detenuti dovuta all'esigenza di una più equa distribuzione sul territorio della popolazione detenuta appartenente al circuito "media e alta sicurezza". Decomprimere nell'immediato situazioni di sovraffollamento, che possono sfociare in condizioni di inumanità nella detenzione ha sicuramente inciso sul target delle traduzioni preventivato ad inizio anno. Un ulteriore apporto allo scostamento è comunque legato alle traduzioni effettuate per motivi di salute, incomprimibili. Sugli aspetti migliorativi delle traduzioni si cita, quale azione del 2015, la convenzione stipulata con la Guardia di finanza e riguardante particolari tipi di traduzioni, con l'utilizzo di propri mezzi aerei e navali.

3. Lo scostamento sui risultati degli eventi critici non consente una lettura ed una interpretazione lineare, si può supporre che il graduale processo di apertura della media sicurezza ha contribuito a ridurre l'incidenza della conflittualità (auto od etero diretta) espressa solo in una prima fase. Giunto il consolidamento, l'adattamento, l'abitudine riappaiono i sintomi di disagio detentivo classici. La conoscenza del fenomeno merita grande attenzione da parte dell'Amministrazione penitenziaria per la successiva adozione di contromisure organizzative di contenimento degli episodi critici.

2016 €

1.837.696.524

Evasioni dagli istituti penitenziari e durante le traduzioni

Output (risultati)

n. 3

Traduzioni effettuate nell’arco dell’anno

Output (risultati)

n. 140.000

Eventi critici auto o etero aggressivi pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza

Output (risultati)

n. 7.000

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

49

degli istituti penitenziari

2017 €

1.836.178.031

Evasioni dagli istituti penitenziari e durante le traduzioni

Output (risultati)

2

Traduzioni effettuate nell’arco dell’anno

Output (risultati)

n. 140.000

Eventi critici auto o etero aggressivi pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari

Output (risultati)

n. 6.000

Area strategica 2015 € 429.491.781 Riduzione, mediante

accorpamento, dei centri di spesa per forniture di beni e servizi, riduzione dei centri di gestione del personale

Indicatore di impatto (out come)

20%

€ 472.073.739

3%

46 – Mantenimento dello standard minimo di gestione delle strutture e dei servizi penitenziari

2016 € 416.496.550 20%

2017 € 410.831.968 25%

Area strategica

2015 € 7.457.856

Riduzione dell'esposizione debitoria verso i fornitori di beni e di servizi.

Indicatore di risultato (output)

€ 30.mln

€ 7.457.856

14,5 mln

47 – Pianificazione della spesa e misurazione dell’attività

Riduzione dei tempi di pagamento delle fatture per la fornitura di beni e servizi

Indicatore di risultato (output)

gg 120 30

Volume delle attività e dei risultati misurati ai fini della valutazione della performance

Indicatore di risultato (output)

50% 50%

Gli scostamenti sono di natura positiva. 1. Il servizio di ricezione e contabilizzazione delle fatture elettroniche su SICOGE – COINT, ha potenziato le

funzioni di gestione e di controllo dei debiti verso i fornitori di beni, servizi e utenze domestiche, consentendo la massima tempestività dei pagamenti e il miglioramento delle attività di programmazione da parte delle Direzioni generali e dei Provveditorati e la certificazione dei crediti certi, liquidi ed esigibili.

2. La corretta gestione e contabilizzazione delle fatture ha favorito ulteriormente la riduzione ad un quarto del target programmato ad inizio anno 2015 (da 120 a 30 giorni). Il loro tempestivo pagamento ha evitato immotivate giacenze di fatture insolute e interessi relativi per ritardato pagamento.

2016 € 7.335.529

Riduzione dell'esposizione debitoria verso i fornitori di beni e di servizi.

Indicatore di risultato (output)

15.mln

Riduzione dei tempi di pagamento delle fatture per la fornitura di beni e servizi

Indicatore di risultato (output)

gg 90

Volume delle attività e dei risultati misurati ai fini della valutazione della performance

Indicatore di risultato (output)

65%

2017 € 7.396.679

Riduzione dell'esposizione debitoria verso i fornitori di beni e di servizi.

Indicatore di risultato (output)

Riduzione dei tempi di pagamento delle fatture per la fornitura di beni e servizi

Indicatore di risultato (output)

30

Volume delle attività e dei risultati misurati ai fini della valutazione della performance

Indicatore di risultato (output)

90%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

50

Area strategica

2015 € 255.271.180

Lavoro alle dipendenze dell'amministrazione

Indicatore di risultato (output)

25%

€ 262.990.553

25,2%

48 – Miglioramento delle condizioni di detenzione

Lavoro alle dipendenze di imprese private o cooperative

Indicatore di risultato (output)

5% 4,6%

Istruzione - percentuale dei detenuti che hanno frequentato un corso di alfabetizzazione e di istruzione scolastica

Indicatore di risultato (output)

35% 38,3%

Formazione professionale - percentuale di detenuti che frequentano un corso di alfabetizzazione e di istruzione scolastica

Indicatore di risultato (output)

3% 4,7%

Grazie al lavoro svolto in sinergia con gli Enti Locali, il volontariato, il privato sociale, il mondo cooperativistico e imprenditoriale, è stato registrato un aumento delle attività trattamentali in genere. 1. Il primo scostamento in positivo, rispetto ai risultati attesi, riguarda la percentuale il lavoro alle

dipendenze dell’amministrazione (25 contro il 25,2%); il lavoro alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria è dunque cresciuto più del previsto. Hanno contribuito allo scopo le nuove proposte elaborato sul lavoro penitenziario e l’approvazione dei progetti finanziati con i fondi della Cassa ammende relativi a lavori in economia diretta con manodopera detenuta, funzionali al miglioramento delle condizioni di vivibilità nelle strutture.

2. Scarto si segno negativo (5 contro il 4,6% a consuntivo), è segnalato nella voce “lavoro alle dipendente di aziende o cooperative”. Naturalmente il settore soffre della crisi generalizzata dell’offerta di lavoro dovuta alla stagnazione persistente. Molti dei progetti sul tema hanno riguardato fasi preliminari (stipula di convenzioni, comunicazione/sensibilizzazione ecc.), di sensibilizzazione del mondo del lavoro.

3. Positivo è lo scarto sulla frequenza scolastica pur essendoci stato un minor numero di iscritti, rispetto al 2014, vi è stata un bell’incremento del numero di iscritti al momento della fine dei corsi (maggiore stabilità di frequenza) e un bell’incremento del numero dei promossi (il 77% contro l’84%).

4. Uno scarto positivo lo si ha anche nella formazione professionale (3 contro il 4,7% a consuntivo).

2016 € 251.974.578

Lavoro alle dipendenze dell'amministrazione

Indicatore di risultato (output)

25%

Lavoro alle dipendenze di imprese private o cooperative

Indicatore di risultato (output)

6%

Istruzione - percentuale dei detenuti che hanno frequentato un corso di alfabetizzazione e di istruzione scolastica

Indicatore di risultato (output)

37%

Formazione professionale - percentuale di detenuti che frequentano un corso di alfabetizzazione e di istruzione scolastica

Indicatore di risultato (output)

4%

2017 € 241.841.849

Lavoro alle dipendenze dell'amministrazione

Indicatore di risultato (output)

25%

Lavoro alle dipendenze di imprese private o cooperative

Indicatore di risultato (output)

7%

Istruzione - percentuale dei detenuti che hanno frequentato un corso di alfabetizzazione e di istruzione scolastica

Indicatore di risultato (output)

40%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

51

Formazione professionale - percentuale di detenuti che frequentano un corso di alfabetizzazione e di istruzione scolastica

Indicatore di risultato (output)

5%

Area strategica

2015 € 21.699.675

Livello di disagio da sovraffollamento degli istituti penitenziari.

Indicatore di risultato (output)

40%

€ 21.699.786

62,3%

49 – Sviluppo di regimi di detenzione aperti e responsabilizzanti al trattamento rieducativo e della vigilanza dinamica

Percentuale dei detenuti ed internati in regime di trattamento rieducativo aperto e della vigilanza dinamica da parte della Polizia penitenziaria

Indicatore di risultato (output)

35% 34,4%

1. Lo scarto del target sul livello di disagio (40 a preventivo, 62.3% a consuntivo) si lega all'aumento degli eventi critici già registrati e commentati (cfr. precedente riferito agli eventi critici). Verificando però i tassi di incidenza di eventi critici (suicidi mancati rispetto a suicidi ad esito letale) si può comunque ribadire (cfr. paragrafo dedicato) l’efficacia dei protocolli di intervento di prevenzione terziaria: ad un tasso di tentati suicidi di 82,7 contro 96,1 ogni 10.000 detenuti, rispettivamente nel 2014 e nel 2015, si rinviene un tasso di suicidio ad esito letale praticamente equivalente (3,8 e di 3,9 deceduti per suicidio nel 2014 e nel 2015, ogni 10.000 ristretti).

2. Il lieve scarto sul target relativo al regime aperto non può negare comunque l'impegno dell'amministrazione per garantire una detenzione costruttiva. Si è registrato un incremento generale delle attività trattamentali e del numero dei detenuti coinvolti. La circolare 23 ottobre 2015, ha definito le modalità di esecuzione della pena che chiarisce i presupposti per l’ammissione dei detenuti di media sicurezza alla “custodia aperta”. Il target programmato dunque, a parte un piccolo scarto, si può considerare rispettato.

2016 € 21.557.874

Livello di disagio da sovraffollamento degli istituti penitenziari.

Indicatore di risultato (output)

30%

Percentuale dei detenuti ed internati in regime di trattamento rieducativo aperto e della vigilanza dinamica da parte della Polizia penitenziaria

Indicatore di risultato (output)

45%

2017 € 21.596.446

Livello di disagio da sovraffollamento degli istituti penitenziari.

Indicatore di risultato (output)

25%

Percentuale dei detenuti ed internati in regime di trattamento rieducativo aperto e della vigilanza dinamica da parte della Polizia penitenziaria

Indicatore di risultato (output)

55%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

52

5. BENESSERE ORGANIZZATIVO, PARI OPPORTUNITÀ E BILANCIO DI GENERE

5.1 BENESSERE ORGANIZZATIVO E PARI OPPORTUNITA’

In questa sezione si rappresentano le attività dell’amministrazione in tema di benessere organizzativo

e pari opportunità dirette al personale dipendente.

Le iniziative relative all’anno di riferimento riguardano le attività di formazione (si consolida

l’impegno soprattutto sul versante del benessere ad opera delle due agenzie formative, soprattutto

dell’Istituto superiore di studi penitenziari) e l’insieme delle proposte e delle possibilità fornite dall’Ente

assistenza del personale istituito dall’art. 41 della legge 15.12.1990 n. 395.

L’ente di assistenza si autofinanzia attraverso la contribuzione volontaria dei dipendenti, gli aggi sulla

vendita dei tabacchi e gli introiti derivanti dalla gestione degli spacci. Si occupa degli interventi di protezione

sociale nei confronti del personale dell’Amministrazione penitenziaria, il comma 2 dell’art. 41 ne stabilisce

segnatamente gli scopi: assistenza agli orfani, elargizione di sussidi, erogazione di contributi scolastici, tenuta

di sale convegno, di spacci, organizzazione di colonie estive, nonché di attività sociali, ricreative e culturali in

favore del personale e dei loro familiari. L’ente si occupa inoltre dei centri balneari dislocati sul territorio e

del villaggio estivo di Is Arenas situato entro il territorio di una Casa di Reclusione in Sardegna.

Nel 2015 è stato aperto alla fruizione del personale uno stabilimento balneare in provincia di Lecce, è stato

realizzato un bar-spaccio, tavola calda e supermercato presso il Villaggio della Casa di reclusione di Is Arenas

(Sardegna), sono stati conclusi i lavori di de-cementificazione e di riconversione a strutture in legno del Lido

Balneare di Catania.

Nelle tabelle di seguito, il dettaglio sulle attività svolte dall’Ente di assistenza nel 2015 sostanziato anche dal

numero dei beneficiari di ogni singola iniziativa.

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

53

Come si evince dalla tabella l’attenzione verso il personale ha assunto forme diverse. In qualche caso

ha riguardato gli individui e lo specifico riconoscimento dell’impegno ad elevarsi culturalmente conseguendo

nuovi titoli di studio (259 dipendenti) in altri casi ha riguardato più il tempo libero da trascorrere con le

famiglie in strutture demaniali, a prezzi concorrenziali, garantendo soggiorni quindicinali in Sardegna (184

famiglie) e soggiorni settimanali a Castiglione delle Stiviere, e soggiorni a Verbania, a Sulmona, a Parma, a

Portici e a Catania per un totale di 4.510 persone ospitate. Altra forma di attenzione verso il personale

riguarda l’offerta di pacchi dono ai figli al di sotto dei dieci anni di età in occasione delle festività natalizie -

nel 2015 sono stati distribuiti 16.984 buoni acquisto giocattoli e sono state consegnate 24.450 confezioni

regalo ai dipendenti, comprensive di prodotti realizzati negli istituti. Si segnala, inoltre, che 72 caserme di

Polizia penitenziaria sono state dotate di abbonamento SKY mentre le Scuole di formazione di connessione

[1] Distribuiti premi al personale che nel corso del 2014 abbia conseguito un titolo di studio; l’entità del premio si incrementa al crescere del titolo

di studio conseguito;

[2] Possibilità per il personale con famiglia o amici di soggiornare per periodi definiti e a prezzi vantaggiosi, in una delle tre strutture elencate: Is

Arenas, in Sardegna, in veri e propri bungalows; l’Istituto di formazione del DGM di Castiglione delle Stiviere (MN); la scuola di formazione dell’AP di Verbania

Attività Attenzione al Benessere Ente Assistenza Beneficiari

Incentivo elevazione culturale

personale[1]

Premi conseguimento titolo studio 259 dipendenti

Soggiorni estivi per personale e

famiglia[2]

Soggiorni quindicinali Centro estivo Is Arenas 184 famiglie

Soggiorni Castiglione Stiviere (MN) c/o Ist. Formazione DGM 205 persone

Soggiorni settimanali Verbania c/o Scuola Formazione AP 1.174 persone

Soggiorni presso scuola di Sulmona 125 persone

Soggiorni presso scuola di Portici 700 persone

Soggiorni presso scuola di Parma 70 persone

Soggiorni presso scuola di Catania 2.236 persone

Natale/Epifania Buoni acquisto al personale per figli (0-10 anni) 16.984 buoni

Confezioni natalizie per restante personale 24.450 confezioni

Sussidi post mortem Devoluzione 54 famiglie

Sussidi per decesso congiunti Devoluzione 362 famiglie

Convenzione SKY Convenzione garantita a 72 Istituti Penitenziari per caserme 72 abbonamenti annui

Convenzioni per agevolazioni 74 convenzioni per agevolazioni in acquisti di beni o di servizi (salute, tempo

libero ecc.)

Iscritti, quiescenti

richiedenti e famiglie

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

54

WI-FI gratuita. Oltre alle 74 convenzioni per agevolazioni in acquisti di beni e servizi, si segnala la convenzione

con Telecom che consente al personale in quiescenza ed agli iscritti all’ente di fruire di tariffe agevolate in

relazione alla telefonia mobile.

Altre attività riguardano vere e proprie forme di assistenza (cfr. tabella seguente e relativi grafici) e

ancora, i figli dei dipendenti in età scolastica (con soggiorni estivi di vario tipo e attività ludiche quali la vela).

Il totale degli interventi di assistenza è stato di 1.515 casi; il totale dei figli dei dipendenti che hanno fruito di

soggiorni estivi è stato di 2.174 tra bambini e ragazzi.

[3] Garantita esclusivamente ai nuclei familiari ove il coniuge superstite non superi il tetto ISEE di 14.000 euro

[4] Si tratta di soggiorni in Italia o all’estero con la partecipazione di un contributo economico calcolato su base ISEE

Attività Pari Opportunità o attenzione al genere Ente Assistenza Beneficiari

Assistenza agli orfani[3] Sussidi mensili 240 orfani

Contributi scolastici 183 orfani

Contributo per Epifania a minori di anni 12 68 orfani

Assistenza situazione gravi Minori con invalidità 607 casi

Coniugi e/o figli maggiorenni con invalidità 262 casi

Interventi chirurgici e malattie 32 casi

Sussidi per riabilitazione protesica 108 casi

Sussidi straordinari una tantum 15 casi

Soggiorni estivi per figli[4] Soggiorni Londra, Dublino, Liverpool (15-18 anni di età) 700 ragazzi/e

Soggiorno USA, Boston (diplomati) 83 ragazzi/e

Soggiorni in Italia marini e montani (ragazzi/e) 607 ragazzi/e

Soggiorni in Italia marini e montani (bambini/e) 731 bambini/e

Soggiorno Scuola vela Tarquinia 53 bambini/e

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

55

Una fetta importante di attenzione dell’Ente assistenza è diretta a garantire sostegno (sussidi e

contribuzioni) agli orfani e a situazioni familiari gravate da disabilità permanenti o temporanee (cfr. grafici),

oltre alle devoluzioni di parte delle somme raccolte per le 54 famiglie colpite da lutto nel 2015.

Altro importante target dell’Ente Assistenza, che depone per una attenzione al genere e alle pari

opportunità, concerne la fruizione di soggiorni estivi per bambini e ragazzi; ciò permette al genitore di

proseguire nella propria attività lavorativa. Dal grafico si deduce l’utilizzo delle possibilità nelle diverse fasce

di età (bambini e ragazzi) con una lieve prevalenza di utilizzo di soggiorni marini e montani per bambini (il

34% contro il 31 e il 29%).

In coerenza a quanto disposto dagli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione

da parte delle pubbliche amministrazioni, nell’apposita sezione “Amministrazione trasparente” sono

pubblicati tutti i dati di interesse delle attività dell’Ente.

Si segnalano infine le attività svolte senza soluzione di continuità già dagli anni scorsi.

In tema di benessere organizzativo:

• Sul piano del mantenimento dei livelli essenziali di funzionamento e sicurezza continuano le

attività volte a promuovere, attraverso la formazione, interventi trattamentali degli eventi

critici con l’intento di favorire una cultura integrata della gestione degli stessi;

sussidi mensili42%

contributi scolastici46%

Contributo per Epifania 12%

Orfani

58%

25%

3%

10% 4%Situazioni GraviMinori con invalidità

Coniugi o figli maggiorenni con invalidità

interventi chirurgici o malattie

sussidi per riabilitazione protesica

sussidi una tantum

Londra, Dublino, Liverpool (ragazzi)

31%

Boston (USA), diplomati

4%In Italia marini e montani (ragazzi)

29%

In Italia marini e montani (bambini)

34%

Soggiorni estivi figli

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

56

• Riguardo alla semplificazione e allo snellimento delle procedure si sottolinea

l’informatizzazione delle procedure e tutte quelle attività che contribuendo a razionalizzare

e migliorare l’organizzazione del lavoro potenziano il clima relazionale del personale

promuovendone il benessere.

• Si rileva l’incremento su tutto il territorio della rete di referenti locali sul benessere. Per

rafforzare gli interventi locali sono stati formati dei facilitatori di gruppo che affiancano il

referente del benessere organizzativo già attivo sulle aree più critiche rilevate dall’indagine

sul clima organizzativo

• Presso l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari:

o E’ attivo un servizio di bike sharing che permette ai dipendenti di effettuare

facilmente spostamenti ed escursioni con la bicicletta. Il servizio è utilizzato anche

dai corsisti residenti. È stata attrezzata una palestra il cui accesso – permesso ai

dipendenti, ai familiari e ai corsisti residenti

o Presso la biblioteca attivo un servizio di prestito di DVD per la visione di film, il cui

catalogo è regolarmente aggiornato, disponibile sia per i corsisti durante l’attività

formativa che per il personale

o Prosegue il Master di secondo livello in Diritto Penitenziario e Costituzione realizzato

a seguito di convenzione biennale stipulata con l’Università di Roma TRE, che

prevede oltre ad una agevolazione economica per i dipendenti anche la possibilità di

pernottare presso la struttura di questo Istituto Superiore.

o Sul fronte delle risorse umane è opportuno evidenziare come le attività degli

Osservatori regionali sul benessere concorrano alla finalità generale di coniugare

aspetti gestionali di rilievo. Infatti, oltre a monitorare lo stato del benessere,

rappresentano un dispositivo pro-attivo strategico in grado di intercettare le

politiche penitenziarie, divenendo strumento a supporto della sostenibilità

organizzativa.

In tema di pari opportunità:

• Si rileva la presenza di parcheggi nella sede lavorativa centrale riservati alle donne in stato di

gravidanza;

• Si sottolinea l’attenzione alle problematiche inerenti la gestione della maternità per le donne

lavoratrici convocate a frequentare corsi di formazione a carattere residenziale presso

l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari per le quali è stata prevista la possibilità di ospitare

gratuitamente i figli al di sotto dei tre anni ed è stata attrezzata una ludoteca

• Si segnala un corso di formazione dedicato alle pari opportunità

• L’attivazione della convenzione con l’Azienda trasporti (ATAC) per favorire la mobilità dei

dipendenti su Roma.

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

57

5.2 BILANCIO DI GENERE

Il bilancio di genere è previsto dal D. Lgs. 150/2009 nel ciclo della performance quale strumento di

indirizzo per l’attuazione delle pari opportunità per indurre una migliore predisposizione delle relative

politiche. Il tema viene pertanto trattato con una specifica sezione.

L’analisi sul personale riguarda esclusivamente i dipendenti effettivamente a disposizione

dell’Amministrazione penitenziaria in modo da garantire maggiore coerenza nella definizione del relativo

contributo apportato nei termini di performance organizzativa. Dunque, i dati sulla Polizia Penitenziaria,

escludono il personale che presta servizio presso il Dipartimento della giustizia minorile o altre

strutture/servizi non penitenziari, in quanto non soggetti attivi in termini di performance diretta.

Le tabelle che seguono riportano la distribuzione dei dirigenti e del personale distinto per genere, al

31/12/2015.

I profili dirigenziali sono quelli da cui si

evince in modo netto il bias di genere in

sfavore delle donne: su 16 dirigenti

generali solo uno è donna. E’ necessario

che l’Amministrazione nel prossimo

futuro provveda ad un riequilibrio delle

quote, anche in previsione degli imminenti pensionamenti entro la categoria. Nel comparto sicurezza il

personale femminile di Polizia

Penitenziaria rappresenta solo il 10% a

fronte del 55% del Comparto Ministeri.

Tale distribuzione è solo

apparentemente sproporzionata perché

discende in maniera determinante dalla

organizzazione lavorativa e funzionale

delle carceri in Italia ove, nelle sezioni

detentive, opera esclusivamente personale del medesimo genere dei ristretti. L’apparente sproporzione

discende dalla sostanziale differente carcerizzazione tra i due sessi: solo il 4% della popolazione detenuta

(2.107 su 52.164) è di genere femminile. Questo è un dato praticamente costante negli anni e, dunque, rende

necessario un contingente di personale di polizia penitenziaria femminile nettamente minore rispetto a

quello maschile.

Dirigenza Totale Donne % Uomini % Tot.

Dirigenti Generali 16 1 6% 15 94% 100%

Dirigenti 355 243 68% 112 32% 100%

Totale 371 244 66% 127 34% 100%

Personale Totale Donne % Uomini %

Dirigenza 371 244 66% 127 34%

Comparto Sicurezza 37.279 3.733 10% 33.546 90%

Comparto Ministeri 5.989 3.292 55% 2.697 45%

Totale 43.639 7.269 17% 36.370 83%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

58

In altri termini, data la composizione di genere della popolazione detenuta (al 96% maschile),

l’attuazione della politica dell’ordine, della sicurezza e del trattamento viene soprattutto realizzata con

l’impiego di risorse di Polizia di genere prevalentemente maschile.

Si propone ora il dettaglio del

Comparto Sicurezza suddiviso per

ruolo/genere. Si distingue segnatamente

il ruolo dei Commissari in quanto unico profilo entro il comparto che operi trasversalmente nelle sezioni

detentive femminili e maschili prescindendo dal genere di appartenenza del personale. Nel ruolo dei

Commissari la percentuale di impiego

femminile raggiunge il 45% ed è

destinata, in prospettiva, ad aumentare

in considerazione della prevalenza di

commissari donne reclutate con pubblico

concorso (ruolo ordinario) rispetto alla

crescita di carriera verticale entro il

comparto sicurezza (ruolo speciale).

La tabella successiva rappresenta la distribuzione di genere del personale del comparto ministeri

rispetto alle aree funzionali di appartenenza.

Dalla distribuzione di genere del

personale del comparto ministeri

emerge una relazione inversa entro

il genere. Ciò significa che, per le

donne, al crescere delle aree,

aumenta, la loro frequenza; nel caso

degli uomini, la tendenza è inversa:

cioè al crescere delle aree diminuisce

la loro presenza (cfr. rappresentazione grafica). La forbice maggiore tra i due sessi (44 punti percentuale) è

proprio nell’area 3 dove ricadono i profili di maggiore specializzazione/responsabilità, che appaiono dunque

essere profili a maggiore appannaggio delle donne.

Ruolo Totale Donne % Uomini % Tot.

Commissari 500 223 45% 277 55% 100%

Ruolo Totale Donne % Uomini % Tot.

Ispettori 2.275 204 9% 2.071 91% 100%

Sovrintendenti 1.751 191 11% 1.560 89% 100%

Agenti e Assistenti 32.753 3.115 10% 29.638 90% 100%

Totale 36.779 3.510 10% 33.269 90% 100%

Area Funzionale Totale Donne % Uomini % Tot.

Area 3 3.055 2.202 72% 853 28% 100%

Area 2 2.819 1.054 37% 1.765 63% 100%

Area 1 115 36 31% 79 69% 100%

Totale 5.989 3.292 55% 2.697 45% 100%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

59

Altro dato rilevante per il personale del comparto Ministeri emerge nella tabella riguardante la

distribuzione del part-time in relazione al

genere. Appare subito evidente la

sproporzione: l’85% di coloro che

usufruiscono del part-time è costituito da

donne (324 donne su 381 fruitori),

sottendono il dato presumibilmente

motivi di conduzione organizzativa

familiare. L’esame di genere sulle scelte sul tipo di part-time nell’ambito evidenzia che l’universo femminile

del comparto ministeri sceglie il part-time

nel 10% dei casi contro il 2% dei part time

dell’universo maschile; otto donne in più

ogni 100 uomini scelgono il part-time.

Rispetto alla tipologia di part-time, il 7%

delle dipendenti sceglie il part-time misto.

La maggioranza dei dipendenti di entrambi

i generi, vale a dire il 53% delle donne e

l’81% degli uomini, sceglie il part-time verticale che permette giornate totalmente libere dal lavoro nella

settimana o lungo il corso dell’anno. Invece, il part-time orizzontale viene scelto dal 40% delle rispetto al 14%

dei dipendenti uomini.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

Area 1 Area 2 Area 3

Personale comparto ministeri

donne

uomini

Colonna1

Articolazione oraria Totale % Donne % Uomini %

Part-Time 381 6% 324 10% 57 2%

Tempo Pieno 5.608 94% 2968 90% 2640 98%

Totale 5.989 100% 3.292 100% 2.697 100%

Tipologia part-time Totale % Donne % Uomini %

Misto 25 7% 22 7% 3 5%

Orizzontale 137 36% 129 40% 8 14%

Verticale 219 57% 173 53% 46 81%

Totale Part-Time 381 100% 324 100% 57 100%

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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6. PROCESSO PREPARATORIO DELLA RELAZIONE SULLA PERFOMANCE

6.1 FASI, SOGGETTI E TEMPI

La piramide richiama il flusso discendente delle attività di programmazione e il flusso ascendente di

rendicontazione della performance del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Il processo di redazione della relazione sulla performance 2015 si è articolato nelle seguenti fasi

principali:

1. Predisposizione di schede di rendicontazione degli obiettivi, “Schede Obiettivo”, a cura del servizio

di controllo di gestione;

2. Compilazione, a cura dei dirigenti, delle schede obiettivo ad essi relative e della relazione di

accompagnamento dell’obiettivo che si vuole realizzare;

3. Aggiornamento, a cura dei dirigenti, dello stato di avanzamento dei progetti presentati;

4. Verifica dei risultati raggiunti a cura dell’ufficio di supporto;

5. Redazione della relazione e inoltro al Gabinetto del Ministro per il seguito di competenza.

Si riporta di seguito la tempistica del processo di redazione della relazione sulla performance:

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RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 – DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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6.2 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL CICLO DELLA PERFORMANCE

Le maggiori criticità riscontrate nell’adeguamento ai dinamismi della riforma del decreto legislativo

150 del 2009 derivano dall’assenza di un sistema informatizzato del Controllo di Gestione, vale a dire di un

sistema informativo integrato in grado di fornire parametri e dati raffrontabili. La presenza di molteplici

banche dati, non direttamente integrabili con i sistemi di controllo, non permette di disporre di informazioni

omogenee di immediato impiego. La necessità della rendicontazione dei risultati della performance,

coinvolgendo tutti gli attori del territorio in tutte le aree in cui si estrinseca l’intero operato del Dipartimento

dell’amministrazione penitenziaria, ha contribuito a sviluppare una visione d’insieme necessaria

all’amministrazione per adempiere alle sue funzioni in maniera razionale e percorribile sussistendo una

significativa contrazione della spesa pubblica.

Si segnalano, quali punti di forza, il progressivo perfezionamento della pianificazione degli obiettivi

in senso sistemico, il riallineamento in tutte le fasi tra programmazione finanziaria e pianificazione strategica,

la maggiore efficienza nell’allocazione delle risorse umane e strumentali entro la pianificazione, la più attenta

razionalizzazione organizzativa, il consolidamento delle possibilità di correlazione tra obiettivi

strategico-operativi, la migliore individuazione di obiettivi effettivamente misurabili e indicatori significativi

(coerenza con la nota integrativa al Bilancio di previsione). Per altro verso prosegue, la progettazione di una

piattaforma informatizzata sperimentale dedicata al controllo di gestione in grado di interagire con gli altri

sistemi informativi già in dotazione. L’ottica adottata è di consentire il collegamento del monitoraggio

gestionale sistemico con le necessità di valutazione delle performance.

gennaio

2015

• predisposizione atto di indirizzo Capo DAP sulla base della direttiva del Ministro

•predisposizione delle schede di rendicontazione degli obiettivi

febbraio aprile

2015

•compilazione da parte dei dirigenti delle schede obiettivo

luglio 2015

•aggiornamento semestrale da parte dei dirigenti dello stato di avanzamento dei progetti

luglio 2015

marzo

2016

•Verifica dei risultati raggiunti a cura dell’ufficio di supporto

marzo 2016

•Redazione della relazione