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55555555........00000000 RRRRRRRReeeeeeeeggggggggnnnnnnnnoooooooo ddddddddeeeeeeeellllllllllllllll’’’’’’’’EEEEEEEErrrrrrrriiiiiiiiaaaaaaaaddddddddoooooooorrrrrrrr

• Ordinamento politico Monarchia assoluta

(attuale re Aldorin “il Bello”) • Popolazione

• Capitale Rohanur

• Lingua la prima è il Rohirric, la seconda

l’Ovestron. • Altre città importanti Darma, Nubra e

Tega • Esercito Da sempre la forza dei Rohirrim è

stata la cavalleria pesante. I cavalli hanno

sempre avuto un posto di privilegio nella vita

dei cavalieri del Mark. Così ora nell’Eriador la

cavalleria è il I° reparto dell’esercito, stimata e

temuta da tutti i popoli, per la rapidità dei

movimenti e per la terribile potenza distruttiva.

Un cavaliere in armatura pesante sopra al suo

cavallo da battaglia, incute timore a chiunque,

immaginate voi una schiera di migliaia di

cavalieri! Il comandante generale, Lord Pellar,

veterano di molte battaglie, tratta i suoi uomini

come figli, ma pretende il massimo sforzo in

ogni occasione. Ritiene che la cavalleria sia

ancora la migliore delle armi, ma ha elaborato

ultimamente nuove tattiche per renderla più

attuale. Oltre alla cavalleria ci sono anche scout

a cavallo, arcieri a cavallo e un reparto di

fanteria pesante. L’armamento di base

dell’esercito varia a seconda del reparto: i

cavalieri pesanti indossano pesanti corazze di

piastre come i loro cavalli, portano una lancia

pesante, uno scudo e la spada lunga; gli scout

indossano corpetti di cuoio borchiato, portano

una spada corta, un buckler e un arco corto; gli

arcieri a cavallo indossano una cotta di maglia,

portano una spada corta e l’arco medio; infine i

fanti pesanti indossano armature di piastre,

portano una spada lunga, uno scudo e una picca.

Ma la vera forza dell’esercito dell’Eriador è

rappresentata dal Sacro Ordine dei Vegliardi,

un’organizzazione militare e religiosa che

raduna tra le sue file monaci guerrieri e

paladini, la cui risolutezza non ha eguali. Essi si

pongono il fine di aiutare i deboli e portare la

luce di Dio tra i popoli, con tutti i mezzi

possibili, compresa la violenza. Sono

riconoscibili per il loro caratteristico mantello

bianco su cui spicca un occhio racchiuso in un

triangolo, e per le loro armature di grande

fattura. Essi sono abilissimi guerrieri, forgiati

da un durissimo allenamento che li ha

selezionati nel corso dei secoli. Essi però

obbediscono solo agli ordini del Gran Maestro e

non si mescolano volentieri con i semplici

soldati.

• Geografia L’Eriador confina a nord con il regno di Angmar, a nord-ovest con il Lindon, a

est con il Cardolan, a sud-est con il Minhiriath,

il resto si affaccia sul mare. La costa è separata

dal resto del territorio dai monti Azzurri, tranne

che per una striscia di terra a sud. La costa è

molto frastagliata e non ci sono punti d’attracco

tranne che nel golfo di Lhun, dove si trova la

città di Darma che ospita l’unico porto del

regno. Il territorio a ovest dei monti Azzurri è

ricco di colline e fiumi, e la vegetazione si

limita a cespugli e qualche albero isolato. Non

ci sono zone coltivate e sul territorio pascolano

maiali selvatici, conigli e alcune varietà

d’uccelli. A est delle montagne, il territorio si

presenta più fertile, specie a sud, con grandi

vallate verdi, abbondanti zone coltivate, fattorie

e pascoli. La vegetazione è sempre

caratterizzata da cespugli e bassi arbusti, ma ci

sono anche boschi di querce e faggi, dove

vivono molti roditori, uccelli e cinghiali. Nella

zone nord-est si estende il lago Vesproscuro,

nel cui centro sorge un isola sempre avvolta

nella nebbia. A nord del lago verso il confine,

c’è una zona collinosa e spoglia dove non

cresce vegetazione. Attorno al lago ci sono dei

piccoli villaggi di pescatori, poiché le acque

sono ricche di pesce. Le montagne non sono

altissime, tranne che per il ghiacciaio al centro,

dove le nevi sono perenni. Qui la vegetazione è

stratificata a seconda dell’altezza e gli animali

che ci vivono in prevalenza sono l’aquila, l’orso

e lo stambecco. L’unica foresta del regno si

estende a sud, lungo le pendici delle montagne,

e ospita molti cinghiali, cervi e qualche lupo. • Storia Il regno dell’Eriador è stato fondato

nell’anno 411 della QE, da re Aldoren. Egli

condusse il suo popolo in esilio in questa terra,

dopo la pesante sconfitta ad opera degli Alavi,

una popolazione discesa dalle montagne Grigie.

Questi barbari alleatisi con i nomadi della Piana

a sud di bosco Atro piombarono a Rohan,

colpendo con incredibile forza e violenza e

cogliendo del tutto impreparati i valorosi

cavalieri del Mark. Re Aldoren si rivolse al re

di Gondor, Aranuir II, ma egli non accorse in

aiuto dei roharrim e da quel momento fra i due

popoli si aprì una profonda e insanabile ferita.

Ancora oggi si mormora che Gondor volle

tutelare i propri interessi, stringendo un accordo

di non belligeranza con gli Alavi. Così sconfitto

e umiliato il popolo del Mark si spostò a nord-

est, verso la contea degli hobbit, ma quando vi

giunse trovò un grande caos, perché da anni una

violenta guerra civile sconvolgeva la vita del

piccolo popolo. Fu così che re Aldoren

conquistò la sua nuova terra in maniera

abbastanza facile, inglobando i legittimi abitanti

che in questi secoli sono quasi completamente

scomparsi. Nacque il regno dell’Eriador, che

inizialmente comprendeva anche il Forlindon in

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seguito separato e divenuto regno autonomo

(vedi regno del Lindon), e i roharrim cercarono

di ricostruire ciò che era stato distrutto, per

tornare nuovamente un popolo forte e fiero.

Inizialmente si dedicarono alla costruzione di

città, in parte modificando le vecchie città

hobbit, come la capitale Rohanur sorta dalle

rovine di Pietraforata. Poi si riorganizzarono

con l’esercito, con l’allevamento dei loro

preziosi cavalli e con un economia che in poco

tempo crebbe donando stabilità al regno.

Quando ci fu la separazione del Forlindon, il

regno attraversò nuovamente un periodo di crisi

e i roharrim temettero nuovamente per la loro

sorte, ma poi il periodo d’instabilità passò e

finalmente l’Eriador divenne un regno forte e

fiero, erede di quello che fu il regno di Rohan. • Politica ed economia Da sempre i re di

Rohan sono stati attenti a non tiranneggiare sul

loro popolo e questa “abitudine” si è tramandata

e si tramanda ancora. Il re attuale, Aldorin “il

Bello”, è quello che forse tiene di più alle

apparenze e alle manifestazioni mondane, ma il

popolo lo ama ed egli ricambia questo amore

organizzando molte feste e tornei di cavalieri.

Dopo la nascita dell’Ordine dei Vegliardi, la

politica del regno è cambiata e il re non prende

nessun tipo di decisione senza essersi consultato

con il Gran Maestro, figura religiosa

fondamentale per il popolo. Il regno si regge

sullo scambio commerciale, specie marittimo,

con molti paesi del sud, Gondor escluso,

esportando manufatti artigiani di grande valore,

oltre ai cavalli da sempre ritenuti i migliori

delle terre di mezzo. Nel paese circola lo

scellino d’oro e d’argento e si cerca di estendere

l’uso della moneta per eliminare il baratto,

ritenuto da molti un mezzo vecchio e incivile di

scambio. Vengono importati molti minerali,

specie ferro, per costruire armi, armature e

finimenti per i cavalli. Inoltre nelle fattorie si

alleva una specie di pecora dal caratteristico

muso nero, la cui lana è molto pregiata e

richiesta. • Organizzazioni segrete L’organizzazione

più importante del regno è rappresentata

dall’ordine dei Vegliardi. Questo gruppo è

formato interamente da nobili cavalieri,

Confratelli, capeggiati da sette Vicari e un Gran

Maestro dell’Ordine. La nascita di questo

ordine risale al 413 QE, due anni dopo l’esilio e

la fondazione dell’attuale regno dell’Eriador. La

sconfitta contro gli Alavi e soprattutto il

tradimento di Gondor, da sempre considerato

uno stato fratello, ferì profondamente tutto il

popolo dei roharrim che sperarono nei propositi

di riconquista del loro re. Ma Aldoren,

anch’egli profondamente turbato per gli eventi,

non volle rischiare di portare il suo popolo

verso la distruzione e preferì concentrarsi nella

ricostruzione del nuovo regno. Molti cavalieri

disapprovarono questo comportamento, primo

fra tutti Lord Eben, I° Maresciallo del Mark e

nipote del re, che giurò a se stesso che un

giorno il suo popolo sarebbe tornato a Edoras.

Così radunò attorno a se sette cavalieri fidati,

uomini d’onore come lui e fece prestare loro

giuramento di mantenere segreto l’ordine che si

sarebbe costituito e di impegnarsi per vendicarsi

di Gondor e degli Alavi. Come sede segreta

scelse l’isola nel lago Vesproscuro, così isolata

e sempre avvolta dalla nebbia non avrebbe dato

nell’occhio. Vi fece costruire una rocca e vi si

stabilì mettendo insieme le idee e formulando la

regola dell’Ordine, per dare delle leggi da

seguire ai suoi seguaci. Presto però egli si

accorse che non sarebbe stato facile nascondere

agli occhi del re la sua organizzazione e fu

tormentato dai dubbi, fino a quando comparve

una figura che cambiò la sua vita e quella di

tutto il popolo dell’Eriador. Giunse un uomo,

un profeta di nome Berem che parlava di un

Dio, Tesh, la cui grandezza non era seconda a

nessuno, e che aveva scelto il popolo di rohan,

esiliato e umiliato, per diffondere la sua dottrina

nel mondo. I roharrim, che vivevano ormai

senza più religione da molto tempo, furono

colpiti dalla solennità delle parole del profeta e

dalla sua grande cultura del passato e si

convertirono a Tesh e alla sua dottrina. Il re

accolse con benevolenza la venuta di questo

uomo, che predicava l’amore fra gli uomini

giusti e compiva gesta miracolose, così presto

tutto il regno divenne devoto al nuovo Dio.

Eben colse l’occasione al volo e propose al re di

creare un Ordine religioso di monaci guerrieri,

cavalieri della fede, che aveva il compito di

proteggere il regno e di portare la luce ove vi

fossero le tenebre. Il re accettò e così l’Ordine

dei Vegliardi divenne un ordine religioso e

militare a tutti gli effetti. Ma Eben e i sette

Vicari non vennero meno al loro giuramento

poiché il loro intento segreto rimase sempre lo

stesso. Così sfruttarono l’aiuto del re per

proseguire i loro scopi di vendetta e riconquista.

In pochi anni molti giovani cavalieri si unirono

all’Ordine, che prevedeva un intenso

allenamento fisico e mentale, e finalmente le

regole furono scritte per intero. Esse indicavano

gli abiti che i confratelli potevano indossare

nelle varie occasioni, le armi, le armature e

soprattutto i colori. Tutti i nuovi adepti

dovevano rinunciare ai loro beni, sia mobili che

immobili, che dovevano essere donati

all’Ordine. Soltanto il Gran Maestro e i Vicari

conoscevano per intero i segreti

dell’organizzazione e inculcarono nelle menti

dei giovani un desiderio di riconquista e

vendetta. Col passare dei secoli l’Ordine è

divenuto molto potente sia militarmente che

politicamente e il re si consiglia sempre, anche

se in segreto, con il Gran Maestro prima di

qualsiasi decisione. Inoltre i beni che sono stati

donati all’Ordine nei secoli, ne hanno

accresciuto la ricchezza: castelli, rocche, torri e

palazzi, oltre a beni mobili. L’Ordine è alla

continua ricerca di reliquie del passato che

possano aiutare la causa. Si mormora che

ultimamente siano state fatte incredibili e

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inquietanti scoperte. Dopo che l’Ordine si è

affermato, parallelamente alla diffusione del

nuovo credo religioso, è nata anche un’altra

organizzazione, alle dirette dipendenze

dell’Ordine, che ha il compito di giudicare i

nemici della chiesa e dello stato e gli eretici:

l’Inquisizione. Con tale strumento i Gran

Maestri possono mettere a tacere chiunque

minacci l’Ordine e lo stato. Quando ci fu la

separazione del Forlindon, l’Ordine non fece

granché per opporsi, anzi in un certo senso

favorì questa separazione, poiché considerava

quella regione soltanto un territorio privo di

ricchezze e quindi economicamente inutile. • Civiltà Dopo la nascita della nuova religione e

l’affermazione dell’Ordine, la cultura del regno

si è profondamente mutata. Da molti secoli

infatti gli uomini non seguivano più un credo

religioso assoluto e adesso, che ne hanno uno

con regole molto precise, si sono modificati nel

modo di pensare e di agire. Hanno per esempio

maturato una grande paura e odio per tutto ciò

che rappresenta la magia e la stregoneria, verso

le quali l’Inquisizione non esita ha intervenire

con durezza (la prigione di Nubra è piena di

aspiranti maghi o stregoni). Così sono nati molti

riti e festività durante le quali si ringrazia Dio

per la venuta della sua parola tra gli uomini,

portatrice di luce e di saggezza. L’Ordine da

parte sua ha cercato di fornire un’educazione

ristretta e molto ferma sulle proprie posizioni,

creando una classe ristretta di sacerdoti e

intellettuali, che hanno contribuito ad affermare

il potere della chiesa nel paese. Tutti i riti sacri

(matrimoni, battesimi, funerali), si tengono

nelle chiese e per questo sono vietati i riti tenuti

in luoghi differenti da essi, a meno che non si

tratti di disposizioni che provengano dall’alto. Il

popolo ama e soprattutto teme il potere della

chiesa (e il giudizio dell’Inquisizione), è molto

dedito al lavoro e alla famiglia. Nelle fattorie i

contadini hanno molti figli e lo stato incentiva

queste famiglie numerose diminuendo le tasse,

per avere maggiore forza lavoro. • Religione Come abbiamo visto la religione

gioca un ruolo fondamentale nella vita del

paese. I sacerdoti sono a stretto contatto con il

popolo e attraverso di loro parla Dio, quindi le

loro parole devono essere ascoltate e rispettate.

La chiesa ha preso molto potere, in particolare

l’Ordine, sia politico che militare e il re ne tiene

inevitabilmente conto. • Scienza e tecnologia Con il tempo si sono

migliorati i sistemi di costruzione di edifici,

ponti e strade. Si sono scoperti nuovi metodi

per l’agricoltura e l’allevamento e si sono

affinate le tecniche di lavorazione degli

artigiani, soprattutto di fabbri e armaioli. • Magia La magia è temuta come la peste e i

blasfemi che osano praticare riti diversi da

quelli indicati dalla chiesa, sono puniti

duramente e senza alcuna pietà. In poche parole

la magia non esiste all’interno di questo regno.

• Personaggi di rilievo Il Re Aldorin, il Gran Maestro Aron, i sette Vicari, l’Inquisitore, il

generale comandante dell’esercito Lord Pellai. • Opzioni culturali Tutto dipende dal tipo di

personaggio che si intende creare. Un paladino

dell’Ordine sarà sicuramente un ottimo

guerriero e cavallerizzo, ma dovrà assumere un

atteggiamento rigoroso. In linea di massima si

otterranno bonus per cavalcare e per combattere

con armi da mischia.

Le città

Rohanur La capitale, è la città che meglio rappresenta la mentalità

del “popolo della luce”, come amano farsi chiamare i figli

di Tesh.. Al centro della città si erge il palazzo del re,

meravigliosa struttura che ricorda in molti particolari la

vecchia Edoras. Attorno all’edificio si estende un

bellissimo giardino adornato da statue in bronzo,

raffiguranti grandi re e paladini del passato.

Le strade sono perfettamente simmetriche e anche le case

denotano una maniacale cura nella ricerca della

perfezione. Qui è possibile trovare le migliori armi ed

armature di tutti i territori conosciuti, ma i prezzi sono

spesso proibitivi per i giovani avventurieri.

Ci sono diverse scuole e università, ma alle biblioteche

possono accedere solo coloro che camminano nella luce

(praticamente agli stranieri è vietato, tranne che in rari

casi). Inoltre ci sono ospedali molto attrezzati, locande

confortevoli e naturalmente piccoli templi dove è

possibile chiedere un aiuto spirituale. Se poi qualcuno

volesse migliorare le proprie capacità nel combattimento,

troverà alcuni maestri che, in cambio di denaro (molto!),

potranno addestrarli. La città sorge sulle rovine di

Pietraforata, antica città hobbit, e ha mantenuto molte

zone di verde con lunghi viali alberati e molti fiori.

Tega E’ una città-tempio. E’ qui che vengono selezionati e

addestrati i confratelli dell’Ordine. Praticamente l’edificio

principale è una sorta di caserma dove ci si addestra sia

fisicamente che spiritualmente, per raggiungere la piena

consapevolezza di Dio. Gli adepti vengono selezionati da

un consiglio presieduto dal Gran Maestro dell’Ordine,

attraverso prove durissime, che hanno lo scopo di

temprare il carattere dei probabili e futuri paladini.

Superata la selezione si comincia il tirocinio vero e

proprio, ma solo pochi riescono a divenire Vegliardi. Per

gli altri c’è posto nell’esercito regolare, sempre che non

siano rimasti mutilati in qualche prova.

Per il resto la città non offre grandi servizi, tranne una

locanda abbastanza grande e naturalmente una chiesa per

i pellegrini. Poco a sud, ci sono le cave di marmo, ma gli

operai vivono in un paesino e non vengono quasi mai in

città, tranne che per le funzioni religiose.

Nubra E’ una città grigia e inquietante, le cui alte mura celano la

più grande prigione di tutte le terre. E’qui che i nemici

della chiesa e dello stato vengono imprigionati in attesa

del giudizio dell’Inquisizione, che ha sede stabile proprio

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in questo luogo di dolore. Nessuno è mai fuggito dalla

città-prigione di Nubra e si dice che ci siano celle in grado

di contenere creature dal potere spaventoso. Leggende

narrano che in passato siano state rinchiuse al suo interno

tali mostruosità, che ancora oggi l’Inquisizione non ha

avuto il coraggio di giudicare. Naturalmente non c’è

niente di interessante da vedere qui, e chiunque passi

vicino alla città prigione affretta il passo e volge lo sguardo

altrove, cercando di non ascoltare le grida che

provengono dall’interno delle sue mura.

Darma La città di Darma sorge a ovest, sul golfo di Luhn, e ospita

l’unico porto del regno. Naturalmente tutte le attività

commerciali ruotano attorno al porto, nel quale arrivano e

partono navi cariche di merci. La città è disposta secondo

una curiosa forma a gradoni, che vanno dal più alto, dove

sorge il Palazzo del Commercio, il Tempio di Tesh e un

palazzo dove risiedono alcuni membri dell’Ordine, al più

basso dove si allarga il porto. Questa forma curiosa rende

questa città molto affascinante per chiunque vi giunga dal

mare. Anche qui sono presenti negozi e mercati. Poiché

questo porto garantisce tutto il mercato estero del paese, la

sua importanza è vitale e nella città ha sede stabile un

reggimento dell’esercito. Il porto è molto controllato e non

è facile intraprendere loschi affari senza destare sospetto.

Oltre alle città, specie vicino alle strade e ai confini, sono sparse piccole

rocche e torri di guardia, nei cui pressi sono nati paesi più o meno grandi.

55555555........11111111 RRRRRRRReeeeeeeeggggggggnnnnnnnnoooooooo ddddddddiiiiiiii LLLLLLLLiiiiiiiinnnnnnnnddddddddoooooooonnnnnnnn (((((((( oooooooo HHHHHHHHiiiiiiiibbbbbbbbeeeeeeeerrrrrrrrnnnnnnnniiiiiiiiaaaaaaaa ))))))))

• Ordinamento politico Monarchia di tipo

feudale ( attuale re Beor II° “il Senza Paura” )

• Popolazione • Capitale Rhimnadir

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• Lingua la lingua dei Rohirrim è il Rohirric, la

seconda è l’Ovestron. Per i cimieri delle

montagne è il Cimiero.

• Altre città importanti

• Esercito L’esercito lindoniano è molto forte

fisicamente e si affida molto sulla fanteria.

Anche se sono ottimi cavallerizzi, utilizzano i

cavalli solo per spostarsi, preferendo affrontare

il nemico con i piedi ben saldi a terra. Il

generale comandante è Areck, un lindoniano di

stirpe rhoirrim, molto amato dai suoi uomini.

Egli crede molto sulla forza dei cimmeri e ha

abbandonato la cavalleria pesante, in favore

della fanteria pesante. Un barbaro di due metri

armato di scure bipenne è capace di tagliare in

due un cavallo con un colpo solo, in più un

uomo a piedi, anche se più lento, è più

dinamico di un cavaliere in armatura. Di contro,

la cavalleria pesante è in grado di spazzare via

qualunque cosa si pari davanti, per questo si

sono sviluppate diverse tecniche per resistere

alle cariche, come le lunghe lance da fante che,

puntate a terra, formano un muro mortale per i

cavalli al galoppo. Le armi da lancio non sono

molto sviluppate e sono pochi gli arcieri che

fanno parte dell’esercito del Lindon. • Geografia Il regno di Lindon confina a nord-

est con la Baia di Forochel, a est con il regno di

Angmar, a sud-est con l’Eriador. Per il resto

confina con il mare. Al centro è separato dai

Monti Azzurri, un’imponente catena montuosa

che lo attraversa da nord a sud, caratterizzando

il clima del regno. Ci sono molti fiumi presenti

sul territorio, alimentati dai ghiacciai delle

montagne, ma il più importante ( segna anche il

confine del regno ) è il Lhun, che sfocia nel

golfo omonimo. La costa è molto frastagliata e

non è possibile attraccare con grosse navi, per

la presenza di scogli e per le forti correnti.

L’unica zona di attracco sicura è il Golfo di

Lhun, dove sorge la capitale. Questo golfo è

protetto dallo stretto e le correnti non sono mai

pericolose. Il clima è differenziato a causa delle

montagne. A est l’inverno è più rigido e i venti

del nord spazzano le pianure senza incontrare

ostacoli, mentre a ovest il clima si mantiene più

mite per la presenza del mare e per la barriera

offerta dai Monti Azzurri. Comunque anche

l’estate non è mai caldissima. Di conseguenza

anche la flora e la fauna sono differenti. Lungo

le coste ci sono piccoli arbusti e pochi alberi,

poiché il terreno è in prevalenza sassoso,

mentre sono presenti una varietà consistente di

uccelli. Nella parte più interna il terreno diviene

più fertile e la vegetazione più rigogliosa con

boschi di querce, faggi e abeti rossi. Aumentano

anche i tipi di animali: cervi, cinghiali, gufi,

volpi e più a nord, vicino ai fiumi, anche orsi e

castori. Le montagne si diversificano a seconda

dell’altezza, comunque in linea di massima ci

sono boschi di conifere e pascoli, oltre ai

ghiacciai dove non si trova nessun tipo di

vegetazione. Sulle montagne vivono aquile,

camosci e stambecchi oltre a piccoli roditori,

ma soprattutto è forte la presenza di lupi che

minacciano costantemente il bestiame. La parte

est del regno presenta delle grandi praterie,

piccoli boschi ammassati lungo i numerosi corsi

d’acqua e molti pascoli. Anche qui troviamo

piccoli roditori e conigli selvatici, oltre a una

grande abbondanza di pesce nei fiumi.

• Storia Il Regno di Lindon fu fondato nell’anno 800 (QE) dal principe Erick, cugino del re del

Mark, Tengel. Egli fu considerato un traditore

da suo cugino, ma per i suoi egli fu un eroe (da

qui il nome Erick “il coraggioso”). Egli infatti

sapeva che sulle montagne abitavano delle rudi

popolazioni di barbari e capì che unendosi a

loro, che non avevano un ordinamento politico

stabile, avrebbe potuto guadagnarsi

l’indipendenza dall’Eriador e da suo cugino.

Con grande coraggio si spinse sulle montagne e

riuscì ad ottenere l’aiuto sperato. I barbari, il cui

nome era Cimmeri, erano un popolo molto forte

e fiero, che sotto la guida di Erick, che aveva

promesso loro possedimenti nel Forlindon,

riuscì a guadagnare l’indipendenza. Infatti re

Tengel non si aspettava una mossa simile e,

colto di sorpresa, fu sconfitto lungo il corso del

fiume Lhun nella primavera del 799 (QE, I°

Battaglia per l’Indipendenza). L’anno seguente

Erick si proclamò re del Lindon e organizzò il

suo nuovo popolo, cercando di fondere le due

culture. Egli aveva grandi doti di condottiero e

riuscì a far convivere i Cimmeri con i Rohirrim,

creando un sistema feudale che in breve tempo

donò stabilità al paese. Costruì Rhimnadir, che

nella lingua del Mark significa “pascoli di

mare” a testimonianza del passato di grandi

cavalieri, sulla foce del fiume Forlan. Insegnò a

costruire navi e a navigare in mare aperto. Il suo

popolo sebbene non numerosissimo, divenne

forte e i suoi guerrieri molto abili. Ma il regno

di Eriador covava vendetta e dopo dieci anni

mosse guerra a Erick per riprendersi ciò che gli

era stato tolto. Un giorno di primavera le truppe

di Tengel, composte in prevalenza dalla

cavalleria pesante, guadarono il fiume Lhun e si

diressero contro la città di Rhimnadir, ma

rimasero sorpresi poiché vi trovarono un

esercito ad attenderli. Non solo, poiché Erick

conosceva la forza della cavalleria pesante,

aveva disposto il terreno a loro sfavore

scavando profondi fossati nel terreno per

impedire le temibili e inarrestabili cariche. Fu

così che per la seconda volta si combattè per

l’indipendenza del Forlindon e per la seconda

volta i valorosi Cimmeri uscirono vittoriosi,

mettendo in rotta le truppe di Tengel (II°

Battaglia per l’Indipendenza, 810 QE). Erick

radunò velocemente una flotta e attraversò il

golfo di Lhun sbarcando nell’Eriador e

seminando il terrore sulla costa. Poi inviò un

messaggio a suo cugino dove si proclamava

definitivamente re del Lindon con il

suggerimento di non violare più i confini del

suo regno. Re Tengel, temendo di indebolirsi

troppo per combattere questo popolo di

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guerrieri così determinato, accettò e non mosse

più guerra verso re Erick. Così che dopo cento

anni il Regno di Lindon ha prosperato,

divenendo molto forte e temuto per i suoi

guerrieri e predoni del mare. Alla morte di re

Erick (860 QE), è succeduto suo figlio Beor II°,

attuale re del Lindon.

• Politica ed economia A Lindon il re ha potere pressoché assoluto, ma si consiglia

sempre con i suoi feudatari, che amministrano i

suoi territori individualmente. Essi sono dei

piccoli signori (perlopiù guerrieri) che vivono

in feudi disposti strategicamente per controllare

tutto il territoro in maniera efficiente. Pagano

un tributo al re e ottengono in cambio il potere

limitato alla loro zona di influenza. Gli scambi

commerciali all’interno del regno avvengono

sotto forma di merce (baratto), ma esiste anche

una moneta, il Tallo, utilizzata per gli scambi

con l’esterno. La maggiore ricchezza del regno

è data dalla pesca e dall’allevamento di

bestiame, ma sono presenti anche cave di ferro

e altri minerali nelle montagne. I rapporti con

l’esterno non sono molto buoni, specie con il

regno di Eriador. Gli unici scambi avvengono

con i nomadi del nord e a volte con il regno di

Angmar.

• Organizzazioni segrete Un commercio

così ristretto non può portare grandi ricchezze,

d’altronde i Cimmeri non sono abili artigiani e

si dedicano maggiormente all’allevamento e

all’agricoltura. Così quando re Erick si accorse

che non avrebbe potuto contare su un

commercio fiorente, decise di intraprendere

un’altra strada. Fondò una società segreta, che

chiamò Figli Prediletti, che aveva il compito di

portare ricchezza al regno nell’unica maniera

possibile: la pirateria. Infatti questi uomini

agivano in segreto (la loro identità era nota solo

al re e ai suoi più fidati consiglieri) depredando

le navi che transitavano lungo la costa fino alla

baia di Belfalas. In pochi anni portarono grandi

ricchezze nelle casse dello stato e il re si

compiacque di questa sua trovata. Oggi i Figli

Prediletti sono temuti in tutti i mari dell’ovest

per la loro ferocia e audacia, riuscendo a

penetrare a volte anche nei porti delle città. La

loro base è in una grande grotta a nord, nel

piccolo golfo del Lindon, in un luogo

inaccessibile per le altre navi, poiché ci sono

correnti fortissime e insidiosi scogli pronti a

frantumare chiunque si avvicini. In tutti questi

anni nessuno è mai riuscito a catturare un

membro di questa società e non si sa dove si

nascondano questi predoni del mare. L’attuale

capo dei Figli Prediletti è Burma “il

Sanguinario”, un imponente cimmero che si è

guadagnato il suo nomignolo per la sua ferocia.

I rapporti con il re si stanno facendo

ultimamente più tesi e Burma spesso agisce di

sua iniziativa. La situazione non è semplice

poiché se gli altri stati scoprissero che i

responsabili dei saccheggi sono dei lindoniani,

sicuramente muoverebbero guerra al regno. Per

il resto nel paese non ci sono organizzazioni

segrete, poiché i cimmeri sono uomini d’onore

che non amano molto i sotterfugi.

• Civiltà Una differenza fondamentale tra i

rohirrim e i cimmeri stà nella cultura. Quando

re Erick unì questi due popoli cercò di trovare

punti in comune, ma non ve ne erano molti. I

cimmeri erano un popolo più primitivo, molto

legato alla natura e agli eventi da essa generati.

Vivevano in case di pietra, ma non usavano

fortificare i loro villaggi, ne avevano capacità

costruttive per farlo. Così dovettero civilizzarsi,

ma lo fecero mantenendo sempre un grande

contatto con la natura. Impararono a coltivare i

campi e ad allevare animali (specialmente

cavalli), a costruire fortezze e mura di cinta, ma

soprattutto impararono a navigare, poiché mai

nessuno di loro aveva visto una nave in vita sua.

In poco tempo, data la loro determinazione,

hanno appreso molto e si sono integrati con il

resto della popolazione che ha imparato ad

apprezzare le grandi doti fisiche dei possenti

barbari. Anche molti riti erano e restano ancora

oggi differenti, ad esempio il matrimonio.

Quando un giovane cimmero vuole prendere

moglie, si reca dal padre di lei e chiede la mano

della figlia. Questi allora pretende una prova

dell’amore del giovane, e lo invia sulle

montagne per portare in dono un fiocco di neve,

un tipo di fiore che cresce soltanto sui picchi

più alti e desolati dei monti Azzurri. E’una

prova difficilissima che dimostra la grande

determinazione e resistenza fisica di questo

popolo. Al suo ritorno il giovane è accolto dal

futuro suocero che offre la mano della figlia e

un mese più tardi si compie il rito del

matrimonio. La cerimonia si svolge di notte in

un luogo abbastanza isolato, alla presenza di un

sacerdote cimmero, che unisce i due giovani nel

vincolo del matrimonio, un vincolo che mai

nessun barbaro ha osato spezzare. Dopo il rito

si inizia un banchetto che dura fino all’alba, a

cui partecipano tutti i parenti e gli amici degli

sposi.

• Religione • Scienza e tecnologia Le tecnologie sono

impiegate soprattutto nell’ambito della

navigazione.

• Magia I Lindoniani non sono molto avvezzi

alla magia, data la diffidenza della parte

cimmera che li compone. Tuttavia i sacerdoti

operano alcuni sortilegi, ma nessuno conosce

esattamente l’entità del loro potere. Questi

piccoli incantesimi si limitano alla

chiaroveggenza, all’accendere fuochi e

all’interrogare la natura per conoscere meglio

passato, presente e futuro. Nei confronti dei

druidi (di cui ci occupiamo in altra sede), ci

sono pareri diversi: alcuni li ritengono uomini

incredibilmente saggi, altri semplici eremiti con

qualche rotella fuori posto, altri ancora li

temono come la peste.

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• Personaggi di rilievo Re Beor II°, Arien e Lack (figli del re), Burma (capo dei Figli

Prediletti), Areck (generale comandante

dell’esercito), Thoss (capo spirituale dei

sacerdoti).

• Opzioni culturali Sicuramente un

lindoniano saprà nuotare bene e spesso anche

cavalcare. I lindoniani sono ottimi navigatori,

buoni cavalieri, grandi allevatori e soprattutto

feroci guerrieri. Non sono grandi artigiani,

tranne che per fabbricare armi da mischia

(spade, asce, martelli, ecc…).

55555555........22222222 RRRRRRRReeeeeeeeggggggggnnnnnnnnoooooooo ddddddddiiiiiiii SSSSSSSSTTTTTTTTYYYYYYYYGGGGGGGGIIIIIIIIAAAAAAAA

• Orientamento politico : RE SACERDOTE

• Popolazione: Caste chiuse…..

• Capitale: Achenoctha la rossa

• Altre città importanti

• Lingua: Stygio, Ovestron

• Esercito: La Stygia possiede un esercito ben

addestrano anche se non molto numeroso, ma la

vera forza di questo stato non deriva dalla fama

del suo esercito, ma dall’alone di mistero e

leggende che la circondano. Si narra che la

Stygya si dotata di vita propria, e come un

serpente, avvinghia e divora tutti coloro che

tentano di invaderla, e addirittura che le sue

città siano in grado di sparire nelle tenebre.

Qualsiasi sia la verità, l’unica cosa sicura è che

invadere la Stygia non è una cosa semplice, e

nessuno sano di mente può tentare un viaggio in

pieno deserto per mesi. L’esercito stygeo è

composto da fanteria, cavalleria e

arcieri/balestrieri. La fanteria è armata di spade

lunghe, lance e enormi scudi di acciaio lucido,

utilizzato per riflettere il sole negli occhi dei

nemici, mentre la cavalleria utilizza lance,

spade e mazze, con scudi grandi. Gli arcieri

hanno lughi archi, e talvolta utilizzano veleni.

Prediligono armature di scaglie, anche se la

fanteria utilizza protezioni in cuoio e cotte di

maglia. Tutte le truppe stygiane indossano

mantelli rossi ed elmi con pennacchi dello

stesso colore. Oltre queste normali truppe, ne

esistono altre due particolati. La prima si

occupa di costruire trappole nei punti strategici

e si occupa della manutenzione. Il secondo

gruppo comprende i GUARDIANI, un ordine

militare religioso, che si occupa della scorta

personale dell’imperatore e dei funzionari delle

case della morte, soldati incredibilmente

addestrati nel combattimento e tattiche militari.

Altro punto di forza della stygia sono i dragoni,

enormi lucertole carivore del peso di 200 chili,

addestrate ed impiegate in battaglia. Nei vessilli

di battaglia sono sempre presenti teschi, sia

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umani che di grossi animali, un contrasto tra

eleganza e barbaria, per incutere timore nei

nemici. Hanno uomini ben addestrati e tattiche

militari ben sviluppate, ricavate da lunghi studi

su altri popoli. Tutte le truppe militari hanno la

caratteristiche distintive, che comprendono il

normale abbigliamento alla capigliatura e tratti

nettamente distintivi che contraddistinguono i

vari ordini militari. Nella città di ::::::::::::..::

hhhhhhhhhhhhhh si trova la flotta navale

stygiana con i suoi sanguinari soldati, famosi

per non fare prigionieri e sacrificare tutti i loro

rivali sopravvissuti, in riti oscuri e misteriosi.

• Geografia: ssssss

• Storia:La Stygia, terra di miti, leggende e

antiche superstizioni. Si trova………

• Politica ed economia: La stygia si basa su un

sistema di caste chiuse, al di fuori delle quali

non si può accedere. Le caste si dividono in:

Famiglia imperiale, nobili( dei quali fanno parte

studiosi, sacerdoti, alti ufficiali dell’esercito,

custodi dei morti) suddivisi a loro volta in caste

in base al legame di sangue con l’imperatore, e

ne esistono ben 7 casate, la prima sono i parenti

più prossimi, ovvero coloro tra i quali scegliere

il nuovo imperatore nel caso non avesse eredi,

mentre l’ultima ha soltanto un leggero legame

di sangue. Poi ci sono, mercanti, ci sono i

contadini artigiani e uomini liberi in genere, ed

infine gli schiavi, privi di qualsiasi diritto.

Nessun appartenente a queste caste può unirsi

in matrimonio con appartenenti ad altre caste.

Il fatto di non appartenere alle prime caste

suscità molta invidia e malcontento nei nobili, i

quali covano rancore ed organizzano complotti

nell’ombra. L’attuale imperatore della stygia è

ELKANTAR RA ABEIR, uomo bellissimo e

maestoso che ispira riverenza in chiunque lo

incontri. Al suo fianco la sorella e moglie,

MAYA RA ABEIR. L’imperatore ha potere

assoluto, temporale e spirituale. Al suo fianco ci

sono tre consiglieri di origine nobile, un

sacerdote uno studioso, il generale delle armate

di stygia. Lo status sociale è la cosa più

importante nel mondo stygiano, ed ascendere a

nuovi livelli di potere è l’obbiettivo finale della

società (soprattutto tra i nobili), e il delitto è lo

strumento preferito in questo campo.

Comunque si tratta di un sistema da usare con

discrezione, perché assassinare o muovere

apertamente guerra ad un’altra casta nobiliare

provocherebbe l’immediata reazione della

spietata giustizia stygiana, non tanto per il gesto

in se, ma per aver commesso un atto

“sconveniente” in pubblico. L’allevamento è

poco praticato, se non per uso interno.

Comunque, il commercio più redditizio, è il

commercio di schiavi. Sono ottimi mercanti, ed

amano merci pregiate e lussuose.

• Organizzazioni segrete: Ruolo fondamentale e

di importante rilievo viene occupato dai

rappresentanti delle “case della

morte”,esecutori materiali dei riti funebri,

dell’arte della mummificazione, e grandi

sapienti. All’interno di questa congrega, si è

formata una societa segreta che opera su tutta la

stigya, e al di fuori. “Il culto dei THUG”. Essi

sono la più segreta e potente delle sette, della

quale fanno parte sia sacerdoti che studiosi,

filosofi e uomini d’arme. Lo scopo di questa

setta è quello di accumulare la conoscenza del

mondo, sia in campo militare, scienze

alchemiche,ed esoteriche, acquisirne i vantaggi,

in modo da detenere un vero e proprio potere.

Gli appartenenti a questa setta lo sono per

diritto di nascita. E’ molto influente sia in

politica che nella famiglia reale, ed ha occhi e

orecchie in tutta la stygia e nel resto del mondo.

Questa potentissima organizzaione è l’unica

che, attraverso fitte trame, può interferire tra le

varie caste spostando cosi individui ad essa

utili. DETENGONO LORO IL VERO

POTERE DELLA STYGIA. Con il passare

degli anni, sono riusciti a posizionare i loro

connfratelli al di fuori della Stigya, all’interno

di casate reali, come ministri, sacerdoti o

posizioni di rilievo inferiore. Comunque non

mancano sette e congraghe di minore entità.

• Civiltà: Le popolazioni della stygia non sono

particolarmente socievoli con gli estranei, sia

per il loro rigido sistema di caste chiuse, sia per

il disagio che provoca la loro presenza, anche se

nelle città portuali questo comportamento

cambia. Sono molto ricorrenti celebrazioni

religiose in onore degli dei, nascite e matrimoni

e riti funebri vengono celebrati anche per alcuni

giorni. I villaggi sono semplici e con poca

vegetazione, nulla a che vedere con le grandi

città, con i loro enormi templi, imponenti

palazzi ed enormi torri. Non mancano fiorenti

giardini, che fanno riesaltare ancor di più queste

città immerse nel deserto, varietà di animali, e

tra i più famosi, che pochi hanno avuto il

privilegio di vedere, i “DRAGHI” della stygia,

enormi lucertole carnivore agili e scattanti del

peso di circa 200 chili. Nonostante le città

stygiane possano sembrare paradisi terrestri, si

nascondono intrighi e macchinazioni politiche.

Al di fuori dei quartieri nobiliari, altamente

sorvegliati, vige tuttavia la legge del più forte, e

spesso la notte si può imbattere in spiacevoli

incontri. Altre caratteristiche che

contraddistinguono gli stygiani dal resto del

mondo e il loro assiduo amore per il proprio

corpo: -Amano fare e ricevere lunghi e

complessi massaggi che richiedono l’utilizzo di

Enti profumate, acqua calda e vapore, beni che

costituiscono un lusso supremo. – Amano la

bellezza della scultura e degli oggetti intarsiati

e la bellezza del corpo. Tutti gli stygiani di

ambo i sessi mostrano orgogliosamente il loro

fisico, talvolta mostrando tatuaggi che

occupano gran parte del corpo, numerosi

orecchini sparsi per il corpo o vestendo con

abiti particolari. Un tipico stigiano e

caratterizzato da lineamenti marcati, occhi

scuri, e capelli neri come la notte, acconciati

con pettinature bizzarre e suggestive agli occhi

degli estranei. Le città più importanti hanno

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anche un’arena, all’interno della quale

combattono ogni sorta di uomo e animale.

• Religione: Gli stygiani hanno una religione

pliteista, e gioca un ruolo fondamentale

all’interno della società. Adorano gli dei della

bellezza della guerra, e in particolar modo

ANOUTH e RATHE, padre e madre degli dei,

coloro che donano e tolgono la vita. Essi

vengono raffigurati in 2 serpenti che formano il

simbolo dell’infinito, ed il sole e la luna

presenti all’interno del simbolo, raffigurando il

continuo ciclo eterno dell’esistenza. Credono

nella continua reincarnazione, per questo

qul’ora un individuo abbia ancora questioni in

sospeso ( ad esempio la vendetta, per assere

stato assassinato….), si reincarna in una nuova

vita o nuova forma (quindi un buon motivi per

il quale agiscono sempre nell’ombra senza farsi

riconoscere). La loro religione vuole che

Anouth si manifesti sotto forma di enorme

drago serpentino, con zampe sottili e artigli

affilati, che si muove sinuosamente nell’aria,

mentre Rathe si manifesta come donna

bellissima , dai movimenti sinuosi e seduttivi. I

corpi dei defunti vengono mummificati, e i

nobili, sacerdoti,e stirpe imperiale riposti in

sarcofagi, in modo da onorare il defunto.

Considerano alcuni rettili come animali sacri,

specialmente i “dragoni”, i coccodrilli dello

styge, ed anche i gatti. Tutti i sacerdoti portano

i capetti rasati.

• Scienza e tecnologia: Hanno uno

sviluppatissimo livello tecnico e artistico per

quanto riguarda le costruzioni, sviluppando

acquedotti e fontane all’interno delle città. Le

città sono costruite seguendo uno schema simile

a quello di un’aspirale, al centro i personaggi

più importanti fino ai quartieri dei lavoratori

all’esterno. Gli schiavi hanno dei quartieri a

parte al di fuori di tutto questo. Al di fuori delle

città ci sono le necropoli, dove giacciono i

morti, e accanto alle necropoli gli schiavi.

Secondo leggende stygiane, qual’ora lo spirito

di un defunto torni nel suo corpo deve cibrarsi

di sangue fresco per trarne energia. Hanno

sviluppato anche tecniche agricole per poter

coltivare anche nei luoghi vicino al fiume stige,

non che alla coltura di cactus, faro, piante

tipiche dei deserti, e una particolare pianta di

cotone. Hanno un eccellente livello di sviluppo

nel campo dell’astronomia, dell’alchimia,

dell’erboristeria, e ragguingendo nella

medicina, in particolare, un livello di

conoscenze teorico/pratiche superiore a tutte le

civiltà della terra si mezzo (grazie anche ad

esperimenti effettuatu su pazienti vivi,

solitamente schiavi). Grazie alla scoperta di un

particolare liquido infiammabile, possono

illuminare le città a giorno anche la notte, e con

l’aggiunta di polveri che ne cambiano il colore

della fiamma, creano effetti suggestivi.

• Magia: La magia, superstizioni, leggende e riti

di ogni genere, fanno parte di tutta la cultura

della stygia, rendendola un regno misterioso e

per certi aspetti, oscuro. Il fatto di avere

moltissimi templi dedicati a più divinità, la

presenza di uomini di scienza e studiosi

rendono questo posto ricco di pratiche

esoteriche. La gente comune teme ciò che non

conosce, ma ha imparato a convivere tra riti

religiosi e culti di vario genere. Compiono

ricerche per scoprire il segreto della vita eterna,

ed i loro sortilegi si basano molto su questo

scopo. Sono perennemente alla ricerca di

antichi tomi e di pratiche alchemiche. Tra i

popolani degli stati vicino circolano voci,

secondo le quali gli stygiani sono in grado di

guardare e insinuarsi fin dentro l’animo,

facendo sentire spoglio anche il piu corazzato

dei cavalieri.

• Personaggi di rilievo: OSYLUTH SEDAI. Un

tempo giovane iniziato del culto dei THUG, ne

divenne membro del cosiglio (alcune voci

dicono addirittura il capo), dopo aver

recuperato un antico tomo, “lo Zarum”, e

riportato in stygia. Tra gli appartenenti al culto

si vocifera che quest’uomo sia circondato da

forze oscure misteriose che rendono la sua

figura ancora più inquietante. ELKANTAR RA

ABEIR: Sovrano della stygia, detiene potere

assoluto. MAYA RA ABEIR: Moglie e sorella

dell’imperatore, di incredibile bellezza, sembra

avere uno strano ascendente sul fratello.

OSIRISETH: Gran sacerdote capo delle case

della morte e appartenente al “culto dei

THUG”, è il consigliere spirituale della casata

reale. VELADORN BAERNE: Generale

supremo dell’impero di stygia, membro del

culto dei THUG, consigliere militare

dell’imperatore.

• Opzioni culturali: In line di massima uno

stygiano è un tipo riservato, schivo e di poche

parole. Sempre attento a quello che gli accade

attorno, e pronto a colpire nell’ombra. I sicari

stygiani sono molto famosi e temuti, quindi un

personaggio di questa cultura svilupperà le

abilità di sotterfugio, per essere veloce e letale.

LLLLLLLLeeeeeeee cccccccciiiiiiiittttttttttttttttàààààààà

Achenotca la rossa : La capitale della stigia, detta

anche la “città tempio”, prende il nome dalle rosse acque

del fiume stige, contenente il limo. La città è circondata

da grandi mura, all’interno delle quali sono situati i

quartieri della città. Grazie a “moderni” aquedotti,

possiede nuomerose fontane, e numerosi giardini, ricchi

di vegetazione e varie specie animali, sempre più grandi

e rigogliosi all’interno delle mura nobiliari. La cerchia di

mura esterna della città è costruita di ossidiana, che la

rende praticamente invisibile di notte, stesso materiale lo

si trova all’interno della città in alcuni monumenti

oppure nelle mura delle case della morte. Nella città

esistono cerchie di mura, entro ognuna delle quali si

trova una casta di stigiani. Nella prima cerchia vivono

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gli uomini liberi (artigiani, contadini, mercanti, soldati,

escluso gli alti ufficiali, che per legge devono essere di

origine nobile), nella seconda cerchia vivono i nobili e

alti sacerdoti, ed al centro si trova il palazzo imperiale.

Gli sciavi vivono in baracche al di fuori della città,

vicino ai quartieri dei morti, le necropoli. Durante la

notte vengono accesi enormi bracieri, dotati di composti

che colorano le fiamme, creando effetti veramente

guggestivi. Al palazzo imperiale è destinato il colore

bianco, nei quartieri nobiliari i colori verde e azzurro,

nelle necropoli il colore rosso, mentre nei quartieri

comuni il fuoco non viene trattato, tuttavia si trovano

lanterne con vetri colorati in quasi tutti i quartieri. La

cosa che colpisce immediatamente è la presenza di

enormi e maestosi templi,tanto elaborati e decorati da

superare il senso del buon gusto, l’enorme mercato, nel

quale si vendono merci di ogni genere,. Riti e cerimonie

sono all’ordine del giorno, ed il fanatismo religioso è

impressionante, talvolta alcuni riti si concludono con

sacrifici (spesso umani). Esistono locande di tutti i

generi, anche se non sono molte (dopotutto non è un

luogo pieno di visitatori), bagni turchi nei quartieri

agiati, ospedali, biblioteche ed impossibili da non notare,

le case della morte, luoghi di culto nei quali vengono

imbalsamati i morti. Ma la costruzione più imponente e

suggestiva (almeno nei quartieri della gente comune) è il

circo massimo, una costruzione capace di contenere

migliaia di persone, nel quale si svolgono corse di bighe,

e combattimenti tra gladiatori di ogni genere (un buon

gladiatore, se bravo, può condurre una vita piena di lussi

e agi nel quartiere dei mercanti, almeno fino a quando

sopravvive). Il palazzo imperiale è immenso e

bellissimo, costruito in marmo, con enormi colonne e

statue raffiguranti tutti gli imperatori. Comunque sia, è

importante non dimenticare che quella che di giorno

sembra una citta normale, di notte si trasforma in

qualcosa di completamente opposto. Nessuno al calare

del sole osa uscire di casa, taglia gole e sicari sono

sempre in agguato nell’ombra, e di notte l’intera città

sembra muoversi lenta e sinuosa come un serpente,

pronto a colpire e avvinghiare incauti viaggiatori.

Alcadia: E’ una piccola cittadella fortificata, costruita

sui monti alle foci del fiume stige. All’interno si

occupano dell’estrazioine di ossidiana e altri minerali.

Hamunaptra, la città dei morti: In questa città

vengono sepolti i nobili e gli imperatori. Si narra che al

suo interno siano sepolti grandi tesori, protetti da antiche

maledizioni e trappole mortali. Nonostante queste

leggende, a tenere alla larga eventuali curiosi c’è un

notevole numero di soldati, pesantemente armati,

provvisti di macchinari d’assedio, una notevole presenza

di “guardiani”, e numerose trappole al suo interno.

Nessuno, o in pochi, conosce esattamente l’ubicazione di

questa città, ed essendo costruita interamente di

ossidiana, trovarla è quasi impossibile.

Hhhhhhhhhh la nera: Imponente città portuale, con

un’umponente flotta navale. Il porto è interamente

costruito in ossidiana, mentre i palazzi principali sono

di marmo bianco. E’ l’unica città stygiana dove si

incontrano uomini di ogni nazione. E’ una città molto

caotica e in certi modi bizzarra

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