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Un appunto importante… Una bella domanda, nel mio lavoro di consulente, quando entro in una nuova organizzazione chiedo subito l’organigramma e le situazioni che si verificano sono due; la prima, occhi sgranati e sguardi che dicono e non dicono, e io capisco, l’organigramma c’è ma è un disegno, un pezzo di carta che si deve fare, spesso per la qualità, ma che non rispecchia la realtà. La seconda è, un grande sorriso e dopo aver avvertito la collaboratrice che se ne occupa ecco che arriva un bellissimo disegno. Bene, penso io, questa volta ci siamo, ma anche qui si aprono due scenari, uno auspicabile è che l’azienda abbia un vero organigramma, che rispecchia l’organizzazione e che è “fatto bene”, l’altra è che ti presentano un foglio bellissimo, a volte sono due o tre fogli A3 messi insieme, colorati, con linee che congiungono a fianco, a lato, sopra e sotto e con giri strani, le varie posizioni organizzative. Diciamo che a volte sono creativi. Ma, veniamo a noi, serve l’organigramma? Direi proprio di sì, è la lettura dell’organizzazione, determina responsabilità deleghe, risorse, confini di ruolo e molto di più di quello che si riesce a sintetizzare in poche righe. Quindi perché alcune organizzazioni sottovalutano la sua importanza? Beh, risposta facile, io sono una consulente che opera in Emilia Romagna e qui l’organizzazione è centrata sul “fare” e a volte ci sfugge che una buona e corretta interpretazione dei ruoli è la chiave per creare un’organizzazione efficace. Una dimostrazione? “Un gruppo di amici decide di organizzare una cena per il fine settimana, la solita cena, si trovano così spesso… e come sempre il messaggio è ognuno porta qualcosa. Inutile specificare, di solito Rosa porta il primo, Luca e Mara sono bravissimi con gli arrosti e i dolci? Luisa è straordinaria, vale la pena di organizzare una cena solo per le sue famose crostate!!!. E’ sabato e finalmente arrivano tutti, bene si mangia… ma…un momento, Luisa, perchè hai fatto l’arrosto e non i dolci? Rosa poi, non ha avvertito che non poteva venire e quindi ci troviamo con due arrosti, niente primo e niente dolce, che delusione!!”. Bene senza dubbio i nostri amici hanno comunque la pancia piena, ma non sono completamente soddisfatti, con un minimo di organizzazione poteva certamente andare meglio. Questo è quello che succede, a volte, ma direi troppo spesso alle nostre aziende. Certo, fanno utili, fanno uscire il prodotto o servizio, ma… con un po’ di organizzazione si vedrebbe assicurato un maggior successo. E’ davvero un peccato per un consulente vedere il genio, perchè sì, questo ci appartiene, i nostri imprenditori, tecnici, ingegneri, sono davvero bravi, che riesce ad esprimersi solo in parte, basterebbe davvero poco per spiccare il volo. E allora? Cosa aspettiamo? Mettiamo mano a questo disegno organizzativo che ci sosterrà nella nostra quotidianità. ORGANIZZAZIONE O ORGANNIGRAMMA? STEFANIA SALA

Un appunto importante…€¦ ·  · 2016-07-26Microsoft Word - ART-01.docx Created Date: 20160711122329Z

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U n a p p u n t o i m p o r t a n t e …

Una bella domanda, nelmio lavoro di consulente, quando entro inuna nuova organizzazione chiedo subito l’organigramma e lesituazioni che si verificano sono due; la prima, occhi sgranati esguardichediconoenondicono,eiocapisco,l’organigrammac’èmaèundisegno,unpezzodicartachesidevefare,spessoperlaqualità,ma che non rispecchia la realtà. La seconda è, un grande sorriso edopoaveravvertitolacollaboratricecheseneoccupaeccochearrivaun bellissimo disegno. Bene, penso io, questa volta ci siamo, maanche qui si aprono due scenari, uno auspicabile è che l’aziendaabbiaunveroorganigramma,cherispecchial’organizzazioneecheè“fattobene”, l’altraèchetipresentanounfogliobellissimo,avoltesono due o tre fogli A3 messi insieme, colorati, con linee checongiungonoafianco,a lato,sopraesottoecongiristrani, levarieposizioniorganizzative.Diciamocheavoltesonocreativi.Ma, veniamo a noi, serve l’organigramma? Direi proprio di sì, è laletturadell’organizzazione,determinaresponsabilitàdeleghe,risorse,confinidiruoloemoltodipiùdiquellochesiriesceasintetizzareinpoche righe. Quindi perché alcune organizzazioni sottovalutano lasuaimportanza?Beh, risposta facile, io sono una consulente che opera in EmiliaRomagna e qui l’organizzazione è centrata sul “fare” e a volte cisfuggecheunabuonaecorrettainterpretazionedeiruolièlachiavepercreareun’organizzazioneefficace.Unadimostrazione?“Un gruppo di amici decide di organizzare una cena per il finesettimana, la solita cena, si trovano così spesso… e come sempre ilmessaggioèognunoportaqualcosa.Inutilespecificare,disolitoRosaporta ilprimo,LucaeMarasonobravissimicongliarrostie idolci?Luisaèstraordinaria,valelapenadiorganizzareunacenasoloperlesuefamosecrostate!!!.E’sabatoefinalmentearrivanotutti,benesimangia…ma…unmomento, Luisa,perchèhai fatto l’arrostoenon idolci? Rosa poi, non ha avvertito che non poteva venire e quindi citroviamo con due arrosti, niente primo e niente dolce, chedelusione!!”.Bene senza dubbio i nostri amici hanno comunque la pancia piena,ma non sono completamente soddisfatti, con un minimo diorganizzazione poteva certamente andare meglio. Questo è quelloche succede, a volte, ma direi troppo spesso alle nostre aziende.Certo,fannoutili,fannouscireilprodottooservizio,ma…conunpo’diorganizzazionesivedrebbeassicuratounmaggiorsuccesso.E’davverounpeccatoperunconsulentevedere il genio,perchèsì,questo ci appartiene, i nostri imprenditori, tecnici, ingegneri, sonodavvero bravi, che riesce ad esprimersi solo in parte, basterebbedavveropocoperspiccareilvolo.E allora? Cosa aspettiamo? Mettiamo mano a questo disegnoorganizzativochecisosterrànellanostraquotidianità.

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