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Ing. Marco Mauri – Chief Country Officer DEKRA Italia – Comitato di Indirizzo DISS Un Centro Un Centro di Ricerca di Ricerca e e Progettazione Progettazione della Sicurezza Stradale della Sicurezza Stradale

Un Centro di Ricerca e Progettazione della Sicurezza Stradale E... · •procurare spunti di riflessione per le Istituzioni politiche, gli esperti del settore dei trasporti, i produttori,

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Un Centro Un Centro

di Ricerca di Ricerca e e ProgettazioneProgettazione

della Sicurezza Stradale della Sicurezza Stradale

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Strategie per prevenire incidenti sulle strade d’Europa

I Rapporti annuali DEKRA sulla Sicurezza Stradale si avvalgono di statistiche, analisi tecniche ed interpretazioni a livello europeo redatti e divulgati con l’obiettivo di:

•procurare spunti di riflessione per le Istituzioni politiche, gli esperti del settore dei trasporti, i produttori, le Istituzioni accademiche e le associazioni.

•promuovere e sostenere la cultura della mobilità in sicurezza, fornendo consigli agli utenti della strada affinché con il loro

comportamento, mediante la migliore conoscenza dei rischi e il rispetto delle norme, contribuiscano a ridurre ulteriormente

il numero degli infortunati e dei morti negli incidenti stradali.

Oltre ad analizzare statisticamente il fenomeno, i Report pongono particolare evidenza ai rischi connessi alla guida dei mezzi

(consapevolezza e prevenzione) e all’analisi e correzione dei comportamenti errati dei conducenti.

Attorno alle evidenze dei Rapporti, presentati agli stakeholder in tutta Europa (tra cui la Commissione Europea), vengono poi

realizzate attività mirate di sensibilizzazione e indirizzo sui temi della Sicurezza Stradale.

http://issuu.com/dekra_italia

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Alcune azioni concrete per la Sicurezza Stradale in Europa

• «La sicurezza richiede la testa»

• «Automobili Gulliver»

• «Controllo di sicurezza (Safety Check)»

• «Safety Plus (furgoni, camion)»

• «Angolo morto nei tir»

• «Riparazioni efficaci (Fair Repair)»

• «Progetto S3T – Street (con DISS)

• Simposi e incontri con le Istituzioni europee e italiane

• Studi sulla sicurezza su strada (fra cui BASt)

• Report di settore/Report sulla sicurezza stradale

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I Crash test come strumento di apprendimento e prevenzione

Un esempio: Attenzione, cantiere autostradale

Le autostrade sono le strade migliori e le più sicure ma con un eccezione: i tratti in prossimità dei cantieri autostradali,

dove le statistiche confermano che la pericolosità sia addirittura più elevata delle strade extraurbane e urbane.

Le prove di crash effettuate sono state fondamentali per gli esperti antinfortunistica nel segnalare una serie di

contromisure preventive per gli addetti alle Infrastrutture e per i conducenti:

Incidenti in Autostrada in Germania 2010 - Fonte:Ufficio federale tedesco di statistica

Miglioramento infrastrutture

•Bande sononore a fine corsia e per segnalare ostacoli

•Messa in sicurezza dei pannelli di segnalazione con

attenuatori d’urto

•Controllo periodico della segnaletica provvisoria e delle

demarcazioni scadenti

Comportamento conducenti

•all'interno dei cantieri, viaggiare su tutte le corsie, possibilmente alla

stessa velocità e in modo sfalsato

•nei cantieri, rinunciare alle manovre di sorpasso e al cambio di corsia

•in condizioni di traffico scorrevole, immettersi per tempo nella corsia

desiderata; in presenza di code procedere fino all'ostacolo e poi

incanalarsi rispettando il principio dell'immissione a cerniera

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Sicurezza Stradale: i numeri dell’Europa

*Fonte CARE 2011. Dati EU-19

2000 2009

1.438.867 1.145.985INCIDENTI

51.201 31.978VITTIME

-20%

-37%

43.004 28.888INCIDENTI MORTALI -33%

256.546 215.403

6.435 3.973

7.061 4.237 (4.090 nel 2010)

-16%

-40%

-38%

(31.029 nel 2010)

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Sicurezza Stradale: i numeri dell’Europa

*Fonte CARE or National Publications 2011

� Le previsioni riportano una riduzione delle vittime della strada del -2% nel 2011 per l’Europa (Italia -4%)

Serie storica vittime di incidente in Europa 2000-2010.

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Sicurezza Stradale: i numeri dell’Europa

*Fonte CARE 2009 – Dati EU24

Vittime per tipologia di infrastruttura Vittime per tipologia di mezzo

� Le infrastrutture più pericolose continuano ad essere le strade statali seguite dalle aree urbane

� Le categorie «deboli» (ciclisti e pedoni) registrano ancora tassi di mortalità elevati e hanno sperimentato negli ultimi 10

anni la minore riduzione nel numero delle vittime registrate rispetto alle altre tipologie di mezzo.

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Sicurezza Stradale: i numeri dell’Europa

*Fonte CARE 2008-2009 – Dati EU19

� Ancora troppo alto il numero delle vittime soprattutto tra giovanissimi e anziani

Vittime per classi di età

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I rinnovati obiettivi della politica UE al 2020

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Report AUTO

� 14.463 vittime della strada in auto nel 2010 in Europa (1.827 in Italia - 13% di tutta Europa).

La Francia (2.117), la Polonia (1.853) e la Germania (1.840) precedono l’Italia per mortalità sulle 4 ruote.

� - 46% riduzione delle vittime dal 2000 al 2009

� Neopatentati (18-24) e Anziani (over 65) le categorie più a rischio

� 90% degli incidenti in auto è causato dai comportamenti errati alla guida

– non conoscenza del codice della strada e non rispetto delle norme

– alta’ velocita’

– capacita’ alla guida (assenza di cinture, distrazione, alcool, droghe, telefonino …)

� 10% degli incidenti in auto è causato dai difetti tecnici del veicolo (anzianità e affidabilità dei veicoli) e altri

fattori esterni alla guida

− Le statistiche degli incidenti mostrano inoltre che, fra le vetture coinvolte in incidenti, circa il 30% appartengono al gruppo delle vetture

con più di 10 anni (35% del parco auto italiano). Le difettosità rilevanti ai fini dell’incidente sono pari all’1,1% delle cause primarie degli

incidenti stradali rilevati.

� 30,2 miliardi di € costo totale per la collettività degli incidenti stradali in Italia nel 2008

PREVENZIONE E CULTURA

� PROMUOVERE LA CONOSCENZA E IL RISPETTO DEL CODICE DELLA STRADA

� PROMUOVERE LA CULTURA DELLA GUIDA IN SICUREZZA

� INCENTIVARE L’ADOZIONE DELLE TECNOLOGIE SALVAVITA DEI VEICOLI

� NUOVA NORMAZIONE SUGLI INTERVALLI DI REVISIONE PERIODICA OBBLIGATORIA DEI VEICOLI

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Report MEZZI PESANTI

� 70% capacità di trasporto merci nazionale ed europea coperta dai camion (in crescita al 2015)

� 1.223 vittime nel 2010 in Europa in incidenti che hanno coinvolto mezzi adibiti al trasporto merci. Le reti

di trasporto merci meno sicure risultano Francia, Spagna, Germania e Polonia. In Italia il dato 2010 riporta

32 vittime.

� 40%-60% di tutte le cause di incidenti con morti e feriti gravi è riconducibile a:

– Uscita di carreggiata, tamponamento di un camion che precede, scontro frontale con un autoveicolo proveniente dalla corsia

di marcia opposta, collisione laterale con un autoveicolo e investimento di un pedone o di un ciclista.

� 95% delle cause di incidente è legato ad errati comportamenti del guidatore, mentre il 5% è da

attribuirsi a fattori tecnici del mezzo.

– Disturbi della percezione e dell’attenzione (stanchezza, colpo di sonno)

– Riduzione delle prestazioni psico-funzionali legate all’età avanzata (no ricambio generazionale)

– Visiblità non adeguata dei mezzi e specchi retrovisori regolati male

– Non rispetto delle norme sulla messa in sicurezza dei carichi

– Difettosità dei mezzi (impianto elettrico e sistema di illuminazione, pneumatici, freni e sterzo).

PREVENZIONE E CULTURA

� PROMUOVERE E SVILUPPARE LA FORMAZIONE, L’AGGIORNAMENTO PERIODICO E LA QUALIFICAZIONE DEI DRIVER

� ADOTTARE ACCORGIMENTI INFRASTRUTTURALI SULLA RETE (piazzole specchi, bande sonore sull’asfalto)

� MIGLIORARE IL COMFORT E INCENTIVARE L’ADOZIONE DI TECNOLOGIE DI ASSISTENZA AL CONDUCENTE (ESP, ACC, telecamere

per la retromarcia)

� ADOTTARE BORDATURE AUTORIFLETTENTI SUI MEZZI E MIGLIORARE LE PROTEZIONI ANTINCASTRO

� ARMONIZZARE A LIVELLO UE I PRINCIPI E I PARAMETRI PER IL CALCOLO DEGLI INTERVENTI DI SICUREZZA DEL CARICO

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Report MOTO

� 5.575 vittime in Europa sui motocicli (moto e scooter) nel 2010, nel 52% degli incidenti è coinvolta un

auto. Il negativo primato europeo spetta all’Italia dove le vittime sono state 1.186 su un parco di 22.5 milioni

di veicoli (+6,5 mil. dal 1995)

� 18 volte è la maggiore pericolosità della moto rispetto agli altri veicoli

� Le strade urbane sono le più pericolose, soprattutto nei mesi estivi

� Insidie esterne:

– toppe stradali, tombini, binari, pozzanghere e giunti stradali, guardrail senza protezione inferiore, avverse condizioni meteo,

– Automobilisti distratti

� 90% delle cause di incidente è dato da comportamento non adeguati

– Eccessiva velocità, errata distanza di sicurezza, sorpassi pericolosi, curve impostate male, distrazione, errata valutazione di

sé stessi e del mezzo.

� 8% delle cause di incidente è dato da difettologie tecniche dei mezzi

– Usura e manutenzione non corretta (luci, pneumatici, telaio, freni)

– Parti e componenti non omologate o non conformi

PREVENZIONE E CULTURA

� PROMOZIONE E SVILUPPO DI AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE NEI GIOVANI E GIOVANISSIMI

� ADEGUAMENTO E INNOVAZIONE NEGLI ELEMENTI INFRASTRUTTURALI DELLA RETE URBANA ED EXTRAURABANA

� INVESTIMENTO E INCENTIVAZIONE TECNOLOGICA: SVILUPPO E INTRODUZIONE DI SISTEMI DI SICUREZZA PASSIVA E ATTIVA

MEZZO/PILOTA

� CORSI DI GUIDA SICURA E TRAINING PER I MOTOCICLISTI (ANCHE «IN ERBA»)

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Report BICICLETTE e PEDONI

� Nel 2010 in Europa ci sono stati circa 33.000 decessi per incidenti, il 26% ha interessato le categorie

«deboli» ovvero pedoni e ciclisti: teen-ager (<15) e anziani (<65) sono le vittime piu’ frequenti (destinati a

crescere vista l’evoluzione demografica)

� Le citta’ sono più pericolose (76% di incidenti vs 24% degli spazi extraurbani) perche’ congestionate dagli

altri mezzi e per mancanza di cultura e di spazi (ciclabili).

� Il numero dei «ciclisti urbani» è in crescita soprattutto in questo periodo di fuel saving

� La causa degli incidenti a ciclisti e pedoni è spesso imputabile alla mancata conoscenza delle norme stradali e alla distrazione, ma soprattutto a causa degli altri veicoli (auto, camion, bus, moto)

� Le principali situazioni di pericolo per i pedoni:

– semafori, fermate dei mezzi pubblici, strisce pedonali, zone ztl, zone “cieche” e buie

� Le principali situazioni di pericolo per i ciclisti:

– Distrazione degli altri veicoli, scorretto utilizzo della careggiata e non rispetto delle norme stradali, strade ad elevata velocità

di scorrimento, situazioni di scarsa visibilità.

PREVENZIONE E CULTURA

� PROMUOVERE CULTURA E RISPETTO DELLE NORME DEL CODICE DELLA STRADA

� ADEGUARE LE INFRASTRURE STRADALI (illuminazione, pavimentazione, attraversamenti pedonali, isole spartitrafffico)

� SVILUPPARE UNA RETE CICLABILE AMPIA E SICURA

� INCREMENTARE L’USO DEL CASCO, DELLE PROTEZIONI E DEGLI INDUMENTI DEI GUIDATORI

� MIGLIORARE I SISTEMI DI ILLUMINAZIONE ATTIVA E PASSSIVA DEI MEZZI

� REGOLARI CONTROLLI DI SICUREZZA DELLE BICI

� MAGGIORE COMMERCIALIZZAZIONE DEI SISTEMI ELETTRONICI DI ASSISTENZA PER AUTOVETTURE E CAMION

� ARMONIZZAZIONE DELLE NORME STRADALI A LIVELLO EUROPEO

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L’interazione «uomo-tecnologia» nel nuovo Rapporto DEKRA 2012

I comportamenti degli esseri umani costituiscono il primo

fattore di rischio sulle strade. L’innovazione tecnologica nel

campo dei veicoli può contribuire a compensare il potenziale

errore umano. Ma i sistemi di assistenza alla guida possono

anche irritare e sovraccaricare il conducente o creare un

falso senso di sicurezza.

L’interazione tra uomo e tecnologia è oggi più che mai

piena di molte sfide.

Il nuovo Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2012 «People

and Technology", è dedicato proprio allo studio di questo

connubio, che viene analizzato sotto gli aspetti dell’analisi

degli incidenti, della piscologia del traffico e delle tecnologie

di testing.

Il Rapporto 2012 sarà presentato alle Istituzioni e alla

Stampa a Novembre in occasione della tradizionale Serata

Parlamentare.

NOVEMBRE 2012

PRESENTAZIONE ALLA STAMPA E ALLE ISTITUZIONI

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Alcune anticipazioni del Rapporto 2012

I sistemi ESPI sistemi di assistenza alla guida

L’uso del telefonino alla guida

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www.diss-it.org

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