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Un laboratorio per la storiaUn laboratorio per la storia
Corso tenuto pressoCorso tenuto presso
Cento - S. M. “il Guercino”Cento - S. M. “il Guercino”
a. s. 2007/2008a. s. 2007/2008
“Il laboratorio (…) si propone (…) come il luogo in cui viene superata la visione trasmissiva tradizionale del sapere attraverso le lezioni frontali e i contenuti confezionati, e in cui viene sperimentato il sapere e il saper fare dell’insegnante e dei ragazzi”
Laurana Lajolo
Perché il laboratorio di storia?
Tempo lineare Molteplicità durate
Spazialità rigidaPluralità di dimensioni
Storia politico-istituzionale
Civiltà sociale e materiale
Storia-racconto Storia-problema
-intreccio con le scienze sociali
- nuove voci e nuovi corpi
nuove forme di comunicazione col passato
Perché il laboratorio di storia?
• rilevanza del “saper fare”• sviluppo capacità di “pensare” il passato valore
formativo della storia • lezioni di metodo dalla ricerca storiografica• complessità dei fenomeni storici scelte di
percorsi, aspetti e momenti significativi a cui porre domande e cercare risposte utilizzando fonti d’ogni genere
• esigenza di senso indicazioni di lettura per il presente dall’esperienza del passato
• scomposizione del dato secco dell’apprendimento in una serie di esplorazioni e operazioni, ricostruendo la storia dal suo interno, nella molteplicità dei suoi aspetti
Come cambia il rapporto insegnamento-apprendimento?
Docente che detiene e trasmette
la conoscenza
Docente che progetta e facilita la ricerca che impegna lo studente
Raggiungimento di competenze
Studente che ascolta, studia,
ripete
Acquisizione di contenuti
Studente protagonista della propria formazione
• seleziona contenuti significativi
• prepara percorsi didattici
• progetta un curricolo verticale
Quale metodologia?
• strategia dello stimolo• percorso presente-passato-presente• approccio induttivo e problematico• varietà di percorsi: storia politica, sociale, economica, culturale
breve, medio, lungo periodo storia locale, nazionale, europea, mondiale
• acquisizione di competenze graduate: analisi dei prerequisiti
operazioni gerarchizzate, dal semplice al complesso
• lavoro finalizzato alla realizzazione di un prodotto
domande
presente passato
risposte
dati di esperienzadati di esperienza formulazione ipotesi,
inferenze, confronti
lettura più consapevole e autonoma
Alcuni aspetti da approfondire:
• competenze• selezione dei contenuti• manuale• laboratorio• fonti
Le competenze
competenza: “ciò che in un contesto dato si sa fare (abilità) sulla base di un sapere (conoscenze), per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre conoscenza; è quindi la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare e/o risolvere un problema dato”
Forum delle Associazioni Disciplinari
Le competenze
• comunicare• selezionare• leggere• generalizzare• strutturare• progettare
comunicarecomunicare
• acquisire strumenti lessicali e concettuali relativi a tempi, spazi, relazioni umane
• ascoltare, come disponibilità ad accogliere e seguire percorsi e argomentazioni “dell’altro”
• utilizzare intenzionalmente il lessico per comprendere e/o strutturare una comunicazione
• scegliere e realizzare lo strumento comunicativo più idoneo per una specifica situazione
• transcodificare
selezionareselezionare
• osservare/percepire/scegliere dati (dall’esperienza o da materiali di studio) in relazione a una richiesta o in base a criteri, variabili, indicatori. Per esempio, la connotazione temporale, gli indicatori spaziali o le relazioni
• tematizzare e delimitare il campo di indagine
leggereleggere
• decodificare: analizzare e distinguere diversi tipi di fonte e di testi storiografici, riconoscerne la tipologia e individuarne gli elementi essenziali
• ricavare informazioni: dirette e indirette, semplici e complesse, pertinenti e non
• riconoscere argomentazioni: dichiarate, suggerite, implicite/inferite, mancanti
• riconoscere intenzioni di chi ha prodotto la fonte/il testo, individuando e problematizzando il punto di vista
generalizzaregeneralizzare
• indurre: dal particolare al generale (individuare elementi comuni, parole chiave; integrare fonti e storiografia; operare confronti)
• astrarre: dai dati raccolti a una loro elaborazione concettuale (ricavare modelli e interpretazioni, attr. analogie e differenze)
• rielaborare: utilizzare i dati concettualizzati in nuovi contesti
strutturarestrutturare
• comporre, mettere insieme dati e informazioni attr. chiavi di lettura temporali, spaziali, culturali, sociali, ecc. (individuare durate, permanenze, mutamenti, congiunture, soggetti, …)
• classificare, gerarchizzare, problematizzare fatti storici (individuando permanenze, mutamenti, cesure, rilevanze, …)
• interpretare dati e informazioni e costruire modelli (quadri di civiltà, diagrammi esplicativi di processi, …)
progettareprogettare
• definire le finalità di un proprio percorso conoscitivo
• organizzare una ricerca, un percorso di studio
• creare/inventare soluzioni pertinenti a problemi di percorso
• individuare criteri per valutare il proprio percorso
La selezione dei contenuti
Quali criteri di selezione dei criteri di selezione dei contenuticontenuti posso adottare per favorire un apprendimentoapprendimento del sapere storico significativosignificativo – cioè utile e interessante – per lo lo studente di oggistudente di oggi?
La selezione dei contenuti
A partire dalle competenze:• ridurre i nuclei tematici portanti (circa 4 moduli
all’anno)• organizzare i moduli per complessità crescente
(rispetto a tematizzazioni e competenze messe in gioco)
• prevedere varietà e ricorsività di competenze, strategie e materiali didattici, tematizzazioni (diversità di settori o dimensioni d’indagine, di soggetti storici, di tempi e spazi della storia)
La selezione dei contenuti
A partire dalle rilevanze del presente:• la globalizzazione esigenza di una
storia mondiale = una nuova storia generale che abbia come angolazione visuale il passato dell’umanità
• l’inclusione delle masse e di nuovi soggetti nella storia esigenza di una storia declinata al plurale
La selezione dei contenuti
A partire dalle rilevanze storiografiche:• se tematizzare significa periodizzare e
spazializzare scegliere temi di diversa scala spaziale e montarli in modo che il tema di
dimensione mondiale e di lungo periodo sia la mappa più ampia che fissa le coordinate generali, entro cui collocare le esplorazioni più fini e circoscritte
Una periodizzazione per la storia mondialea storia mondiale:
la proposta di Luigi Cajani
1° epoca
processo di processo di ominazione e ominazione e
PaleoliticoPaleolitico
fino al IX millennio a.C.
2° epoca
rivoluzione rivoluzione neoliticaneolitica
IX-IV millennio a.C.
3° epoca
dalle città dalle città agli imperiagli imperi
IV mill. a.C.-V sec. d.C.
4° epoca
imperi fra crisi imperi fra crisi e ristrutturaz.e ristrutturaz.
V-XV sec.
5° epoca
espansione espansione europea nel europea nel
mondomondo
XV-metà XVIII sec.
6° epoca
rivoluzione rivoluzione industrialeindustriale
metà XVIII-metà XIX sec.
7° epoca
imperialismo imperialismo e guerre e guerre mondialimondiali
metà XIX sec.-1945
8° epoca
mondo diviso mondo diviso in due in due
blocchiblocchi
1945-1989
9° epoca
storia del storia del tempo tempo
presentepresente
1989-presente
10° epoca
prospettive prospettive futurefuture
La selezione dei contenuti
Rivoluzione neoliti
ca
Espansione europ
ea
Rivoluzione industriale
Mondo
Eurasia
Europa
Locale
Mondo
Europa
Italia
Locale
Il manuale
Un repertorio di materiali da utilizzare:• per mettere alla prova e sviluppare le
competenze (anche lavoro sul testo base)• come archivio di documenti o di immagini• come atlante per le coordinate spaziali e
temporali• per puntualizzare o fare excursus,
attraverso schede, glossari, approfondimenti
Il manuale
Occorrerebbe “un manuale che tenti di
considerare la storia-racconto come uno ‘sfondo integratore’, e tutto il resto come particolari, problemi, narrazioni aggiuntive, più o meno riconducibili allo sfondo anche da un lettore non esperto”.
Antonio Brusa
Il laboratorio
Laboratorio come metodo:
• insegnamento/apprendimento basato su operazioni
• uso materiali e strumenti di tipo storiografico - uso critico del manuale
• allievi/e costruttori di un percorso di storia
Laboratorio come aula attrezzata:
• storiografia• repertori di fonti• carte geografiche• strumenti
audiovisivi e multimediali
• raccolta documentazione esperienze
Il laboratorio
• porsi un problema• definire le conoscenze della classe in proposito• analizzarlo per individuarne i nodi problematici e le
categorie storiografiche di riferimento• cercare la documentazione relativa (fonti e testi)• selezionarla e analizzarla• formulare delle ipotesi di risposta (anche con
l’aiuto della storiografia in proposito)• valutarne l’attendibilità (confermare o falsificare le
ipotesi)• scegliere la più convincente• saper giustificare la propria scelta mediante un
testo o altro prodotto
Le fonti
L’utilizzo delle fonti si configura come una delle competenze fondamentali a cui deve tendere la formazione storica dello studente
Le fonti
• Traccia: qualunque segno lasciato dagli uomini nel loro passaggio nel tempo
• Fonte: utilizzo da parte dello storico della traccia per estrarre informazioni, per via diretta o indiretta
• Documento: la fonte utilizzata diventa prova delle asserzioni dello storico
Le fonti
Concezione dinamica delle fonti (Jerzy Topolski):
• è lo storico a innalzare, interrogandola, la semplice traccia a livello di fonte storica
• è la relazione tra fonte e oggetto della ricerca che determina le caratteristiche della fonte
Uso delle fonti nella didattica della storia
• Valenza epistemologica: alla formazione storica di ogni studente
non può mancare la consapevolezza di che cos’è la storia come disciplina, attraverso quali procedimenti essa scopre le proprie informazioni, come costruisce le proprie narrazioni.
Uso delle fonti nella didattica della storia
• Valenza didattica: l’apprendimento più significativo,
destinato a diventare sapere stabile e trasferibile, è quello alla cui co-costruzione partecipa lo studente stesso. Nel caso della storia, tali didattiche attive sono facilitate dal lavoro sulle fonti.
Uso delle fonti nella didattica della storia
• Valenza formativa: il lavoro sulle fonti abitua alla ricerca
come metodo, alla critica della fonte, alla verifica delle informazioni, al loro collegamento, all’argomentazione delle conclusioni attraverso prove documentali autonomia dello studente
Uso delle fonti nella didattica della storia
• le fonti vanno affrontate con un programma di ricerca (domande mirate) chiaro e comprensibile agli allievi
• le fonti vanno contestualizzate – prima o dopo - rispetto ad un quadro storiografico generale
• deve esserci coerenza tra qualità e quantità delle fonti e scopo del loro utilizzo
• le fonti vanno selezionate in funzione delle operazioni cognitive che permettono, delle concettualizzazioni e delle problematizzazioni che inducono
• le fonti devono avere carattere esemplare
Uso delle fonti nella didattica della storia
La classificazione didatticamente più utile è quella basata sul codice comunicativo:
• Fonti scritte (archivistiche e narrative)• Fonti visive (iconiche e fotografiche)• Fonti materiali • Fonti orali• Fonti audiovisive o multimediali
Uso delle fonti nella didattica della storia
Schedare la fonte• indicatori base: - data (quando?) - luogo (dove?) - temi principali (cosa?) - autore/emittente (chi?) - destinatario e scopo/contesto di
produzione (a chi? perché?)
Uso delle fonti nella didattica della storia
Schedare la fonte• indicatori di classificazione: - codice - supporto (materiale) - intenzionalità (“testimonianza” o
“resto”) - livello di mediazione rispetto alle
informazioni che contiene (diretta o indiretta, originale o derivata)
Uso delle fonti nella didattica della storia
Analizzare la fonte• Sequenza delle operazioni suggerite da
Antonio Brusa: - selezionare in relazione alla
prospettiva di indagine - interrogare attr. una griglia di
domande predisposte dall’insegnante - interpretare problematizzare,
astrarre, confrontare, generalizzare - scrivere generalizzare, sintetizzare