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Comune di Rimini Servizi Educativi e di Protezione Sociale NIDO D’INFANZIA CAPPELLINI PROGETTO PER LO SVILUPPO E L’APPRENDIMENTO “UN NIDO DI SUONI” Anno scolastico 2008-09

“UN NIDO DI SUONI” - comune.rimini.it · L’esperienza è stata proposta in sezione, nella stanza del sonno e in bagno durante il momento del cambio. ... - chiavi; - carta (velina,

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Comune di Rimini Servizi Educativi e di Protezione Sociale

NIDO D’INFANZIA

CAPPELLINI

PROGETTO PER LO SVILUPPO E L’APPRENDIMENTO

“UN NIDO DI SUONI”

Anno scolastico 2008-09

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INDICE Il progetto per lo sviluppo e l’apprendimento “Un nido di suoni” 5 Sezione lattanti 7 Sezione piccoli 11 Sezione medi e grandi 21 Valutazioni conclusive del collettivo 35 Bibliografia 38 Discografia 38

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NIDO D’INFANZIA “CAPPELLINI” Anno scolastico 2008-09

IL PROGETTO PER LO SVILUPPO E L’APPRENDIMENTO

“UN NIDO DI SUONI”

Il “progetto per lo sviluppo e l’apprendimento” ha lo scopo di individuare il percorso educativo e formativo da attuare nell’anno scolastico di riferimento. L’individuazione degli argomenti, dei contenuti e delle finalità del progetto sono stati discussi e concordati in collettivo, successivamente nelle diverse sezione le finalità sono state declinate in obiettivi specifici in base all’età dei bambini. I bambini fin dai primi giorni di vita, producono suoni con evidente piacere, prima con la voce e poi con tutti gli oggetti che capitano loro tra le mani. Il bambino produce i suoni per richiamare l’attenzione, per affermare la propria identità, per esprimersi, per costruire una relazione con l’ambiente e le persone , relazioni progressivamente sempre più complesse e intenzionali. Le educatrici, partendo da questa riflessione, elaborano e condividono un ulteriore pensiero: i bambini nella loro quotidianità sono immersi in un ambiente acustico pieno di presenze che si sovrappongono e si confondono l’una con le altre. Spesso i bambini sono sottoposti ad una fruizione passiva che favorisce un’abitudine alla sonorità anziché attenzione partecipe all’esperienza sonora. Con il progetto per lo sviluppo e l’apprendimento le educatrici nell’anno scolastico 2008-09, hanno pensato di proporre ai bambini un’esperienza musicale di esplorazione sonora che permetta al bambino di coinvolgersi in maniera attiva nella sua globalità, così che diventi esperienza di ritmo, spazio, corpo e movimento, ascolto, attenzione, condivisione sociale. Gli adulti, grazie ad una riflessione collegiale, hanno predisposto gli spazi, ambienti e i materiali, hanno concordato il loro ruolo di adulti assumendo un atteggiamento di coinvolgimento partecipe con l’esperienza del bambino intervenendo solo quando richiesto o per promuovere ulteriori occasioni di esplorazione e gioco nel momento in cui si osservava un calo di interesse. Le attività ed esperienze sono state proposte ai bambini grazie ad un personaggio fantastico, un nuovo amico Simone Acchiappasuoni che abitando a pochi passa dal nido è venuto a trovarci con il suo zainetto magico ricco di sorprese.

FINALITA’ DEL PROGETTO: acquisire interesse verso il fenomeno sonoro, e favorire la percezione

attiva delle fonti sonore, delle storie raccontate; sviluppare sensibilità uditiva attraverso l’esplorazione, la scoperta e

l’uso attivo di materiali sonori; favorire il linguaggio del corpo attraverso il suono;

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favorire attraverso il suono lo sviluppo della creatività gestuale; favorire l’uso della voce come mezzo espressivo; facilitare nel gruppo dei bambini medi e grandi l'integrazione, la

relazione e la contaminazione linguistica; favorire un uso più consapevole degli spazi rafforzando la propria

identità. Le educatrici hanno osservato le diverse esperienze proposte (con carta e matita nella sezione lattanti e piccoli e con griglie nelle sezioni medi e grandi). Su tali osservazioni si è attivata una riflessione per cogliere ed evidenziare l’efficacia della proposta e la coerenza rispetto agli obiettivi.

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SEZIONE LATTANTI

Obiettivi e competenze:

- utilizzare i sensi per percepire e conoscere gli oggetti: toccare, manipolare, osservare, sentire, ascoltare;

- sperimentare e ripetere; - condurre e sperimentare sonorità; - produrre suoni e lallazioni per esprimere emozioni.

Le educatrici della sezione lattanti, in considerazione della fascia d’età dei bambini e per rispettare le loro abitudini ed esigenze, dedicano gran parte della mattinata alle routines. Nella consapevolezza del valore della routine come momento di relazione privilegiata, di scambio tra bambini e tra adulto e bambino, sarà durante questi momenti che verranno proposte le esperienze contenute nel progetto.

CANTILENE E FILASTROCCHE

Le educatrici hanno proposto l’ascolto di musiche, canzoni, versi degli animali, filastrocche ritmate anche per accompagnare i movimenti del corpo e stimolare andamenti ritmici diversi. L’esperienza è stata proposta in sezione, nella stanza del sonno e in bagno durante il momento del cambio. LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

I bambini si sono mostrati molto interessati e attratti dalle canzoncine mimate. Sono state proposte filastrocche come “Bella manina”, “Stracciaminaccia”, Filastrocche antiche-popolari, durante le quali è stato importante il contatto fisico con il bambino che rappresenta un momento fondamentale per consolidare l’attaccamento con l’adulto.

GIOCO LIBERO SENSORIALE E SONORO

I bambini erano liberi di scoprire e di sperimentare i suoni e i rumori prodotti da oggetti diversi. L’esperienza è stata proposta in sezione senza altri giochi che potessero distogliere l’attenzione. Sono stati utilizzati i seguenti materiali: maracas, bastone della pioggia, bottigliette ripiene di materiali diversi. LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

I bambini hanno accolto con interesse e coinvolgimento questa esperienza, chi faceva fatica a spostarsi autonomamente è stato avvicinato dalle educatrici al pannello. Il pannello stimolando la loro curiosità li ha spinti a migliorare la loro attività motoria.

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LIBERA ESPLORAZIONE DI UN PANNELLO TATTILE E SONORO SEMIPERMANENTE

In sezione e nella stanza del sonno è stato proposto un pannello con tasche nelle quali erano inseriti oggetti di diversi colori, dimensioni e consistenza che riproducevano suoni e rumori al tatto, come barattoli di latta, scatole di legno, coperchi di alluminio, cucchiai, ecc.

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ESPLORAZIONE, SPERIMENTAZIONE, RIPETIZIONE SONORA CON L’USO DI OGGETTI QUOTIDIANI E DI RECUPERO

Nella stanza del sonno e in giardino sono stati proposti diversi materiali come: carta delle uova pasquali, pentole, coperchi, scatole di latta e cartone, cucchiai di legno e acciaio, ecc.

RIFLESSIONI INTERMEDIE DELLE EDUCATRICI SUL PROGETTO

Il pannello con i tasconi, pieno di materiali sonori, è stato esplorato all'inizio dai bambini più grandi che, muovendo i primi passi, si sono spinti verso quella zona della sezione, fino ad allora poco considerata per la sua posizione appartata. La scoperta di barattoli, maracas e altri oggetti rumorosi hanno incuriosito e stimolato piano piano anche i più piccoli che hanno raggiunto l'angolo gattonando per impossessarsi dei nuovi giochi. I barattoli che rotolavano, producendo rumori diversi, hanno spinto i bambini a seguirli per tutta la sezione ed in poco tempo tutto l'ambiente è divenuto utilizzabile per questa nuova esperienza. Preso atto di queste osservazioni, consapevoli della necessità di creare continuamente nuovi stimoli e sollecitazioni diverse, abbiamo deciso di arricchire l'angolo sonoro con cuscini appositamente confezionati contenenti: fagioli, granaglie, riso e semi diversi per favorire la percezione sensoriale attraverso tutto il corpo.

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SPERIMENTAZIONE A LIVELLO CORPOREO DI MATERIALE AVVOLGENTE E SONORO

In sezione e nella stanza del sonno sono stati proposti ai bambini grandi cuscini con all’interno semi vari (fagioli, lenticchie, farro). I bambini percuotendo, tirando e battendo hanno prodotto i diversi rumori facendosi avvolgere dalla loro morbidezza.

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

I bambini non hanno dimostrato un grande interesse per questa esperienza. Si avvicinavano ai cuscini solo se attirati dall’educatrice. Probabilmente l’aspetto esteriore dei cuscini non era così accattivante. Nel rapporto individuale educatore-bambino il coinvolgimento è stato maggiore, il bambino si è fatto coinvolgere utilizzando tutto il corpo. In questo clima di gioco e divertimento l’attaccamento all’adulto ne ha notevolmente beneficiato.

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SEZIONE PICCOLI Obiettivi e competenze:

- sperimentare attraverso la manipolazione e l’esplorazione le differenti sonorità prodotte da materiali insoliti;

- riconoscere semplici situazioni di causa-effetto e coordinare i movimenti per produrre un suono;

- imparare a stabilire connessioni tra il mondo dei suoni e la realtà quotidiana ed esterna;

- modulare le espressioni vocali per riconoscere i vari aspetti del suono: piano-forte/lungo-corto;

- ritrovare e riconoscere, durante l’ascolto della favola “Simone Acchiappasuoni” situazioni, personaggi, azioni e materiali precedentemente sperimentati

GIOCO DI ESPLORAZIONE E MANIPOLAZIONE SONORA

I bambini sono stati invitati a scoprire, sperimentare e ascoltare i suoni prodotti da diversi materiali portati al nido da “Simone Acchiappasuoni”. Simone è stato presentato attraverso una drammatizzazione: “…Simone è il pupazzo di una bambina che abita vicino al nido e che, incuriosito dalle voci e dai rumori dei bambini, ha deciso di venirci a trovare…” Lo spazio utilizzato è stato quello del dormitorio, in quanto era povero di arredi e facilmente oscurabile. Con materiali naturali

Materiali proposti ai bambini in piccolo gruppo: - foglie; - acqua; - pigne; - conchiglie; - castagne.

I materiali sono stati proposti singolarmente e disposti sul pavimento del dormitorio sgombro da ogni materiale di gioco.

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Gioco sonoro con le foglie:

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Nel momento di presentazione di Simone e del suo zainetto contenente le foglie i bambini erano più incuriositi dal pupazzo che dal materiale proposto, infatti si sono soffermati a svestirlo e rivestirlo senza porre attenzione alle foglie. Solo successivamente, quando i bambini, hanno trovato la stanza piena di foglie si sono soffermati ad osservare con stupore. Uno di loro ha iniziato ad esplorare il materiale e così anche il gruppo lo ha seguito. I bambini hanno iniziato a schiacciare, strappare e tirare in aria le foglie producendo un forte rumore. L’intervento dell’adulto è stato necessario solo per mantenere l’armonia del gruppo. Gioco sonoro con castagne, pigne, conchiglie:

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LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Data la consistenza dei materiali alcuni bambini hanno trovato divertente e stimolante sbatterli a terra per produrre fragore. I bambini hanno prodotto suoni utilizzato i materiali al di fuori dello “spazio gioco”, cioè li sbattevano non tanto tra loro, ma contro parti diverse della stanza. La riflessione delle educatrici si è concentrata sul fatto che a volte si dà per scontato che quando si vuole creare un ambiente di gioco i bambini debbano fare l’esperienza all’interno di esso, ma in realtà visto con l’occhio del bambino, tutto nella stanza può essere utilizzabile. Gioco sonoro con l’acqua

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

L’attività con l’acqua stimola l’interesse e la curiosità dei bambini che amano manipolarla, schizzarla, agitarla, travasarla e batterci sopra le mani. Gli oggetti più utilizzati sono stati i contenitori e le spugne con i quali i bambini facevano i travasi. Le cannucce sono state difficili da utilizzare per produrre suoni, ma i bambini si sono soffermati ad osservare l’educatrice che soffiando nell’acqua produceva bolle. Per svolgere tale attività si è pensato ad un gruppo molto piccolo (3 bambini) e per apprezzare l’aspetto sonoro dell’attività è auspicabile avere un ambiente molto silenzioso.

Con materiali di recupero e d’uso quotidiano

Materiali proposti ai bambini in piccolo gruppo: - pentole, coperchi e cucchiai; - contenitori e tappi di metallo; - campanelli di ottone; - chiavi; - carta (velina, ondulata, cartone, carta dell’uovo di Pasqua e carta

d’alluminio).

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I materiali sono stati proposti singolarmente e disposti sul pavimento del dormitorio sgombro da ogni materiale di gioco. Percuotere con tegami, teglie, coperchi, barattoli e cucchiai

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

In un primo momento l’esperienza è stata di tipo esplorativo, i bambini hanno guardato, toccato e manipolato gli oggetti. Successivamente alcuni bambini hanno iniziato a battere i diversi materiali uno con l’altro per produrre suoni. I bambini hanno risposto agli stimoli dell’attività con modalità assai diversificate: chi si è limitato ad osservare, chi ha utilizzato il materiale percuotendolo e chi ha utilizzato l’oggetto secondo il suo quotidiano.

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Gioco con la carta

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI

L’attività è stata molto coinvolgente. I bambini hanno dimostrato molto interesse senza nessun bisogno di essere incoraggiati dall’educatrice. I bambini hanno tirato, manipolato, calpestato i diversi tipi di carta utilizzandola anche per nascondersi sotto e fare il gioco del cucù. Sicuramente la carta delle uova di pasqua ha attirato maggiormente la loro attenzione divertendosi a correre producendo rumore.

SCOPERTA DI SUONI

L’esperienza ha l’intento di far scoprire ai bambini, in piccolo gruppo, come i diversi materiali naturali producono suoni, timbri, intensità differenti se posti e manipolati in contenitori diversi. Materiali utilizzati:

- castagne; - granaglie; - conchiglie; - contenitori e scatole in metallo e cartone; - bottiglie di plastica; - bacinelle.

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LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Inizialmente la difficoltà dei bambini era di aprire e chiudere i diversi contenitori. Pertanto nelle proposte successive si sono utilizzati contenitori di più facile utilizzo. Alcuni bambini hanno utilizzato subito le scatole riponendo all’interno gli oggetti, altri si sono soffermati ad ascoltare il rumore dei materiali che lanciati in area ricadevano a terra. Le educatrici in primo momento hanno lasciato liberi i bambini di esplorare oggetti e materiali, successivamente hanno sollecitato i bambini a creare combinazioni diverse riponendo gli oggetti nelle tante scatole per ascoltare i diversi suoni. Dopo una prima sollecitazione dell’adulto i bambini in autonomia hanno partecipato attivamente creando combinazioni diverse. RIFLESSIONI INTERMEDIE DELLE EDUCATRICI SUL PROGETTO

Considerando le osservazioni e le valutazioni fatte dall'inizio del progetto ad oggi, rileviamo che: Partecipazione dei bambini Le attività fino ad ora proposte hanno suscitato interesse e coinvolgimento, questo dipende da:

le esperienze proposte esulano dalla routine quotidiana rappresentando una novità;

le esperienze, presentate dal personaggio mediatore “Simone Acchiappasuoni”, trasporta i bambini in una sfera fantastica e magica.

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Coerenza dell'attività rispetto agli obiettivi In questa prima fase del progetto abbiamo ritenuto importante soffermarci sulle attività di esplorazione e manipolazione coerentemente al primo obiettivo previsto nel progetto: ”Sperimentare attraverso la manipolazione e l'esplorazione le differenti sonorità prodotte da materiali insoliti”. Tali attività hanno promosso gradualmente sensibilità uditiva nel bambino, fondamentale per poter affrontare le tappe successive. Pertinenza ed efficacia dei materiali e degli spazi Il progetto prevede una vasta proposta di materiali/oggetti di varia natura, consistenza, dimensione (foglie, conchiglie, pigne, castagne, contenitori, bottiglie, pentole,coperchi ecc.,) notiamo che: i bambini prediligono quelli che creano sonorità tonanti, fragorose, acute (tipo percuotere pentole, coperchi...) e mostrano difficoltà nell'estrapolare l'oggetto dall'uso quotidiano ( es. chiavi utilizzate per aprire la porta e non per produrre suoni, castagne utilizzate come nel gioco del far finta di mangiare). La scelta dell'ambiente è ricaduta per tutte le attività fino ad ora proposte nello spazio dormitorio in quanto ampio, facilmente oscurabile e privo di arredo. Non abbiamo rilevato alcuna criticità a riguardo, anzi è risultato uno spazio funzionale ed efficace alle attività previste. Correttezza nella scelte dei tempi e nella composizione dei gruppi La composizione del gruppo è alla base della buona riuscita dell'attività pertanto è stato nostro compito rendere il gruppo più equilibrato possibile affinché si potessero generare dinamiche e scambi significativi. I tempi di attenzione/partecipazione dei bambini variano in relazione alla proposta, pertanto i tempi menzionati nel progetto sono indicativi e soggetti a variazione. Strategie educative messe in campo dall'adulto Tutti esprimono il desiderio di essere seguiti da uno sguardo attento ed interessato, capace di dare valore e significato a ciò che stanno facendo e lo richiedono come motivazione necessaria per continuare la loro attività. A tal proposito l'adulto riveste un ruolo di osservatore attento per divenire in seguito guida e sostegno. Alcuni bambini riescono a raggiungere l'obiettivo dell'attività proposta anche senza la dimostrazione e l'incoraggiamento di noi educatrici, mentre altri necessitano della guida e del supporto dell'adulto.

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GIOCARE CON LA PROPRIA VOCE PER SCOPRIRE SONORITA’ NUOVE

I bambini a piccolo gruppo vengono invitati a scoprire le possibilità timbriche della propria voce e come essa si può modificare tramite l’utilizzo di oggetti diversi che funzionano da “amplificatori” (ascolto della propria voce, giocare a passarsi la voce…) Materiali proposti:

- tubi di cartone e plastica; - imbuti; - stetoscopio; - gomme da innaffiare; - scatole di latta; - registratore.

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI L’esperienza ha catturato la curiosità e l’interesse dei bambini. E’ stato piacevole e divertente sperimentare le possibilità timbriche della propria voce e scoprire che la voce si può modificare. Lo stetoscopio è risultato uno strumento particolarmente affascinante e divertente. I bambini si sono lasciati coinvolgere dall’educatrice che li invita a sentire il rumore che lo stetoscopio produce se fatto scivolare sul corpo, i capelli e i vari oggetti.

ASCOLTO E RIPRODUZIONE DEI SUONI

Ai bambini è stato proposto, nella dimensione del piccolo gruppo, l’ascolto di musiche, rumori e suoni che riproducono eventi naturali (pioggia, vento,

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tempesta… ) e quotidiani (sveglia, rubinetto… ) e riproduzione degli stessi con materiale di recupero. I bambini sono stati invitati a sedersi sul tappeto disposto nello spazio dormitorio dove hanno partecipato attivamente all’ascolto e alla riproduzione dei suoni. I materiali utilizzati:

- carta; - granaglie; - foglie; - stereo; - registratore; - cd.

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI

Inizialmente l’attività non ha avuto un impatto immediato e per tutto il tempo della proposta è stato indispensabile la regia dell’educatrice. Alcuni bambini mostrano interesse per l’ascolto dei rumori e dei suoni, altri per la riproduzione. Complessivamente rimangono due esperienze separate e poco coinvolgenti. Solo successivamente, riproponendo la proposta, i bambini hanno mostrano interesse soprattutto per la realizzazione della produzione dei suoni.

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RACCONTO SONORO

Nel piccolo gruppo di bambini l’educatrice propone il racconto animato che prevede la riproduzione di suoni dal vivo della storia di “Simone Acchiappasuoni”. L’esperienza è stata proposta nello spazio biblioteca utilizzando i seguenti materiali:

- cartoncini formato A3 sui quali è stata riprodotta la favola; - materiali per la riproduzione dei suoni (sveglia, frullino, palloncini… ); - valigia di Simone che conterrà i vari materiali.

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI

Inizialmente l’interesse dei bambini si è rivolto ai materiali presenti che servivano alla riproduzione dei suoni della storia. Successivamente la storia è stata raccontata ai bambini e sicuramente l’arricchirla con i diversi rumori ha contribuito a sostenere l’attenzione dei bambini. Il fatto che Simone era un personaggio già conosciuto dai bambini ha reso la proposta familiare e riconoscibile.

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SEZIONE MEDI E GRANDI

Obiettivi e competenze:

- Ascoltare, osservare, riconoscere e individuare gli strumenti utilizzati per la produzione di un certo suono;

- manipolare, usare, semplici strumenti musicali e materiali sonori; - sperimentare il suono attraverso la ripetizione e l’elaborazione di azioni

motorie varie, combinate e complesse; - sperimentare attraverso la corporeità la musica, che può entrare in risonanza

con le caratteristiche e con le emozioni del bambino, rafforzando una maggiore sicurezza nel rapporto con lo spazio ed il movimento;

- riconoscere i vari aspetti del suono; piano/forte, lento/veloce...; - ritrovare le proprie tracce e i propri segni (grafici e vocali) rafforzando “la

percezione di sé”; - sperimentare il movimento che si intreccia con l’aspetto grafico e esprimere

sé stessi e le proprie emozioni attraverso il gesto che si accompagna alla musica;

- stabilire relazioni positive con i pari e con gli adulti.

L'atteggiamento delle educatrici in ogni esperienza proposta non è mai stato quello di porsi come modello, ma di essere facilitatore della percezione dell'evento sonoro e dell'esplorazione dei suoni. L’esplorazione dei suoni è intesa come scoperta delle qualità sensoriali dei materiali, dei suoni che il corpo può produrre (voce, soffio, grido, battito del cuore, riso), della percezione istintiva del movimento e del ritmo attraverso la fusione dell'espressione corporea e della musica.

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SUONI PER RACCONTARE Lettura animata della favola “Simone Acchiappasuoni” di F.Altan

La narrazione si è svolta in biblioteca rendendo l’ambiente “neutro” attraverso la copertura delle scaffalature con teli bianchi. Le sequenze illustrate della storia sono state fotocopiate e ingrandite in formato A3 per una migliore visibilità e per favorire una percezione più raffinata dei particolari.

Al termine della lettura animata i bambini scoprono e sperimentano, con l’aiuto dell’adulto, i materiali sonori utilizzati durante la lettura. LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Tipo di partecipazione dei bambini, interesse e coinvolgimento Analizzando le schede osservative si riscontra che la partecipazione dei bambini, è stata, nella maggioranza dei gruppi buona rispetto: - il coinvolgimento all'ascolto della storia; - l'interesse per l'animazione sonora (rilevato dal fatto che i bambini non si sono distratti e sono rimasti concentrati durante l'ascolto); - la curiosità nei confronti dei materiali usati per la sonorizzazione, (i bambini al termine della storia hanno liberamente esplorato i materiali e quelli che in loro hanno suscitato più interesse sono stati: la sveglia, il frullino, il richiamo per uccellini e il palloncino).

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Coerenza dell'esperienza rispetto agli obiettivi Rispetto all'ascolto della storia, l'obiettivo si ritiene raggiunto, visto il coinvolgimento e l'interesse sopra descritto. Rispetto al riconoscere e individuare gli strumenti utilizzati per produrre un certo suono della storia, l'obiettivo è stato raggiunto solo per pochi bambini e solo rispetto ad alcuni materiali che riescono ad associare alla sequenza corrispondente. Le educatrici hanno riproposto più volte la storia nelle rispettive sezioni a grande gruppo e questo ha facilitato il raggiungimento dell'obiettivo da parte di un maggior numero di bambini.

Pertinenza ed efficacia degli spazi e dei materiali usati Lo spazio utilizzato, è stato quello della biblioteca del plesso, le scaffalature dei libri, sono state ricoperte con teli bianchi per rendere neutro l'ambiente. In merito a ciò, non tutte le educatrici ritenevano questo necessario, in quanto, la biblioteca è spazio utilizzabile per questo tipo di esperienze, senza necessariamente modificarne l'aspetto e l'organizzazione dei materiali. Rispetto ai materiali utilizzati, si riflette sul fatto che alcuni, quali ad es. la sveglia, il richiamo per uccellini, il palloncino, il frullino, il secchio con l'acqua, hanno un effetto sonoro molto realistico, altri sono meno efficaci e troppo metaforici per bambini di questa età ( la grattugia e forchetta, borsina di plastica con polistirolo). Durante il pranzo si è verificato il seguente episodio: un bambino ha sentito il suono della campana che proveniva dalla finestra aperta e ha esclamato: “La campana di Simone!”. Ciò ha fatto sì che ogni giorno anche altri bambini, ora rilevino questo evento.

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Correttezza nella scelta dei tempi e nella composizione dei gruppi Il tempo utilizzato per la narrazione è stato di circa 7/8 minuti (narrazione frontale), in seguito il bambino diventa protagonista nella scoperta e nell'esplorazione dei materiali, anche sostenuto dalle educatrici, per un tempo di circa 15/20 minuti. Le educatrici ritengono questi tempi corretti per il tipo di esperienza, così pure la scelta di tre + tre bambini di età mista ha valorizzato e arricchito l'esperienza.

GIOCO DI ESPLORAZIONE SONORA

Le esperienze proposte hai bambini sono di libera esplorazione sonora a partire da oggetti quotidiani, materiali semplici naturali e non, strumenti musicali ed etnici per scoprire che ogni cosa ha le sue “voci”. Con tali esperienze si propone di: - dare spazio ai bisogni musicali dei bambini; - dare spazio alla dimensione espressiva e creativa del bambino che passa

attraverso, la sperimentazione, la ripetizione, l’elaborazione di azioni motorie combinate e complesse.

Le diverse esperienze sono state proposte nello spazio dormitorio delle sezioni medi e grandi. Gioco di esplorazione sonora: “La carta canta”

Ai bambini sono stati proposti diversi tipi materiali come: - fogli di giornale quotidiano; - carta velina; - carta dell’uovo di Pasqua; - cartoncino ondulato; - carta stagnola; - materiali utilizzati durante la narrazione della favola “Simone

Acchiappasuoni”.

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LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Partecipazione dei bambini interesse e coinvolgimento Analizzando le schede osservative circa un terzo dei bambini ha esaurito l'interesse in circa 10 minuti, e questo ci ha fatto riflettere su alcune presunte criticità che riguardano la varietà e quantità dei materiali utilizzati, e lo spazio. In quasi tutti i gruppi, l'attenzione dei bambini si è per prima rivolta alle tende di carta stagnola che sono state aggredite e distrutte con molto piacere, hanno suscitato meno interesse le tende di carta morbida e bianca. I bambini che hanno partecipato per un tempo più lungo, sono quelli che hanno trovato altre modalità di gioco per es. nascondersi sotto i mucchi di carta; una grande carta delle uova di pasqua è stata presa ai lati da 4 bambini e oscillata. Altri hanno appallottolato la carta oppure se la sono avvolta intorno al corpo.

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Coerenza delle esperienze rispetto agli obiettivi L'obiettivo di sperimentare il suono attraverso la ripetizione e l’elaborazione di azioni motorie varie, combinate e complesse per la maggior parte dei bambini si ritiene raggiunto, si riflette sul fatto che l'esperienza musicale con i vari materiali cartacei, porta i bambini ad operare azioni meno ripetitive e prevedibili dall'adulto e molto più personali. Dal punto di vista relazionale, questa esperienza ha sollecitato le occasioni di scambio tra i bambini; per es. una bambina si è coperta completamente con diversi tipi di carta, di seguito un bambino imitandola entra con lei sotto questa coltre di carta, un bambino ha srotolato un grande rotolo di carta e alcuni bambini ci hanno camminato sopra come su una strada o un percorso, ripetendo molte volte la stessa azione.

Pertinenza ed efficacia degli spazi e dei materiali scelti Rispetto agli spazi il gruppo condivide che lo spazio biblioteca è troppo piccolo per l'esigenza di questa esperienza, ma l'organizzazione e l'allestimento dell'ambiente comportavano una preparazione anticipata che non era realizzabile durante la mattinata. La varietà dei materiali si può ritenere sufficiente, ma lo spazio ristretto ha pregiudicato la resa dell'esperienza.

Correttezza nella scelta dei tempi e nella composizione dei gruppi Il tempo dedicato all'esperienza, come precedentemente anticipato, per circa un terzo dei bambini si è esaurito in breve tempo, ma per i bambini che hanno scoperto nuove interazioni con i materiali e con i pari, il gioco è stato vissuto con piacere per circa 30', 40' minuti. Questa esperienza ha coinvolto i bambini

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da un punto di vista motorio e sensoriale, la composizione dei gruppi (tre bambini medi e tre bambini grandi) è stata efficace, non si sono rilevate finora grosse differenze di età nelle modalità di azioni che i bambini hanno espresso durante il gioco. Gioco di esplorazione sonora: “ Percuotere”

Ai bambini sono stati proposti diversi tipi materiali come: - pentole di varie dimensioni; - coperchi; - scatola di metallo e cartone di varie dimensioni; - cucchiai di legno, legnetti, cucchiai di acciaio; - strumenti etnici.

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Partecipazione dei bambini interesse e coinvolgimento Il coinvolgimento da parte di tutti i bambini è stato alto, le modalità di partecipazione sono state varie; alcuni bambini sono entrati immediatamente nell'esperienza di gioco prendendo l'iniziativa con i materiali a disposizione e con lo spazio, (il gioco di esplorazione sonora è stato autonomamente sperimentato in vari punti della stanza anche per esempio dentro grandi scatoloni), questi bambini hanno anche interagito senza difficoltà con i pari. Alcuni bambini non sono entrati subito attivamente nel gioco, ma hanno trascorso un breve tempo ad osservare e ascoltare poi, anche se restando stanziali hanno scelto alcuni strumenti e li hanno esplorati.

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Coerenza delle esperienze rispetto agli obiettivi Gli obiettivi sono quelli sotto elencati: - manipolare, usare, semplici strumenti musicali e materiali sonori; - sperimentare il suono attraverso la ripetizione e l’elaborazione di azioni

motorie varie, combinate e complesse; - sperimentare attraverso la corporeità la musica, che può entrare in risonanza

con le caratteristiche e con le emozioni del bambino, rafforzando una maggiore sicurezza nel rapporto con lo spazio ed il movimento;

- stabilire relazioni positive con i pari e con gli adulti. Considerando la partecipazione dei bambini che si sono nella maggior parte dei casi coinvolti con entusiasmo e interesse gli obiettivi si ritengono raggiunti.

Pertinenza ed efficacia degli spazi e dei materiali scelti Rispetto agli spazi il gruppo condivide che lo spazio biblioteca forse è stato troppo piccolo per l'esigenza di questa esperienza, soprattutto per l'effetto sonoro assai intenso, ma l'organizzazione e l'allestimento dell'ambiente comportavano una preparazione anticipata che non era possibile attuare durante la mattinata in un altro spazio. La varietà dei materiali è stata varia e la riteniamo sufficiente. Correttezza nella scelta dei tempi e nella composizione dei gruppi.

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Questa esperienza ha riscosso molto successo e tutti i bambini senza distinzione di età si sono coinvolti attivamente con entusiasmo in maniera globale (motoria, sensoriale). I tempi di coinvolgimento sono stati fra i 20-30minuti. Positiva l'intersezione che ha permesso una interazione relazionale più ricca e movimentata. I gruppi sono stati preventivamente pensati cercando di riunire bambini con caratteristiche emotive e motorie diverse, ( bambini con bisogni motori molto forti a bambini più “statici” e timorosi). Gioco di esplorazione sonora: “La voce”

Ai bambini sono stati proposti diversi tipi materiali come: - imbuti di varie dimensioni; - tubi di cartone rigido; - coni di cartone tipo megafono; - canaline di plastica da elettricista; - “passavoce” realizzato con tubo in gomma e due imbuti.

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LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Questa esperienza di gioco si poneva l’obiettivo di sperimentare il suono della propria voce e l'ascolto di quella dell'altro con la possibilità di intrecciare, stabilire, rafforzare le relazioni positive con i pari e con gli adulti. L’obiettivo si ritiene raggiunto per la maggior parte dei bambini (dalle schede di osservazione risulta che su 42 bambini solo 7 hanno avuto difficoltà a relazionarsi e sono rimasti in disparte o comunque fuori dal gioco, soprattutto nella parte iniziale). Dall'analisi delle osservazioni emerge che questa esperienza di gioco rispetto alle precedenti contiene alcuni elementi da sottolineare: - i bambini hanno avuto bisogno di un maggior supporto dell'adulto sia

all’inizio del gioco che durante; - l'allestimento dell'ambiente, come visibile in fotografia, non consentiva da

parte dei bambini l'immediata comprensione dell'utilizzo dei materiali sonori.

Pertanto molte volte l'adulto ha dovuto fornire un modello che poi i bambini hanno imitato, in alcuni casi ampliato e arricchito con nuove modalità di gioco. Le educatrici hanno osservato che molti bambini hanno avuto una sorta di “pudore”, “timidezza” iniziale nell'emissione della propria voce, ma se sollecitati e invitati dall'educatrice, molti sono riusciti a raggiungere uno stato d'animo che ha permesso loro di giocare con piacere. In questa esperienza, inizialmente organizzata in intersezione, è stata più evidente la differenza di età rispetto ai comportamenti; i bambini della sez. medi hanno avuto più difficoltà a partecipare con naturalezza e spontaneità. I bambini della sez. Grandi sono riusciti a sperimentare in maniera più creativa e varia al di là del modello dell'adulto. L'esperienza è stata riproposta più volte per gli stessi gruppi e poi si è deciso di riproporla suddivisi per sezione nel proprio spazio dormitorio, molto più familiare ai bambini, questo ha dato un risultato positivo in quanto anche i più timorosi hanno vissuto il gioco con maggiore piacere e rilassamento.

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Il dono di n.4 stetoscopi veri per uso pediatrico, ha permesso di arricchire la sez. “Voce” di nuove possibilità di sperimentare il suono non solo sui materiali, (diversi tipi di carta e cartone), ma anche attraverso i corpi stessi dei bambini. Interessante osservare il gioco di relazione e socialità che ne è scaturito.

MUSICA E CORPO

E’ stato proposto ai bambini l’ascolto di tipologie diverse di musiche con l’obiettivo di: - far giocare i bambini muovendo il corpo liberamente grazie all’influenza di

andamenti ritmici, melodici, dinamici, timbrici diversi; - promuovere l’ascolto vissuto in maniera partecipe, attiva e di relazione con i

pari. Sono stati utilizzati i seguenti materiali: - registratore; - musica (contemporanea, classica, del mondo, suoni della natura); - telo paracadute;

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- telo da imbianchino di plastica. Inoltre: - nella sez. Medi: foulard di varie dimensioni, tessuti, costumi e accessori facenti parte dei travestimenti; - nella sez. Grandi: foulard di varie dimensioni. Le musiche ascoltate sono state varie (vedi bibliografia). I gruppi erano composti da un numero di bambini variabile fra 6 e 9, l'esperienza di gioco è stata vissuta fra i bambini della stessa sezione. Lo spazio utilizzato è stato quello dei rispettivi dormitori.

LE RIFLESSIONI DELLE EDUCATRICI:

Analizzando le varie osservazioni si può valutare che l'interesse e il coinvolgimento dei bambini è stato alto. Durante le esperienze di gioco i bambini hanno dimostrato curiosità, partecipazione, interesse; il suono ha spesso in maniera naturale offerto la possibilità ai bambini di muoversi nello spazio con il corpo e creare relazioni. L'adulto ha predisposto lo spazio, l'ascolto delle musiche, favorito la partecipazione senza alcuna forzatura così ogni bambino è stato libero fruitore del piacere di ascoltare e muoversi. Lo spazio utilizzato è stato quello dei rispettivi dormitori; tale spazio reso completamente libero da arredi e materiali si è rivelato particolarmente idoneo

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in quanto ampio, spazioso, spazio conosciuto dai bambini e fornito di uno specchio che ha favorito e arricchito l'esperienza.

VALUTAZIONI CONCLUSIVE DEL COLLETTIVO La condivisione nel collettivo del progetto e l'effettiva conoscenza da parte di tutti delle sue diverse fasi si ritiene sia effettivamente avvenuta per la parte iniziale del progetto, vale a dire “Bisogni e Motivazioni ” e “Argomento e Tema”. In seguito ogni sezione (tranne le sezioni medi-grandi che hanno svolto il progetto in intersezione) ha calato gli obiettivi, le finalità e le esperienze stesse sui bisogni dei bambini del proprio gruppo sezione in relazione all'età. Durante il percorso abbiamo osservato che finalità e obiettivi rispondevano ai bisogni dei bambini in relazione alla loro età e questo perchè:

Prendere spunto dalla casualità per creare un nuovo spazio da esplorare…

Lasciarsi catturare, coinvolgere, cooperare e rispettare le scelte dell’altro.

Vivere l’ascolto in maniera personale, misurarsi con lo spazio, con sé stessi, con gli altri, entrare, uscire, rotolare, lasciarsi andare.

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a) la stesura del progetto è stata preceduta da un momento di riflessioni condiviso dalle educatrici delle diverse sezioni, sulle osservazioni specifiche dei gruppi di bambini (ciò ha permesso di pensare le esperienze in base ai bisogni delle rispettive fasce d’età);

b) il coinvolgimento molto partecipe e attivo della stragrande maggioranza dei bambini riscontrata nelle varie esperienze proposte ha dato una conferma positiva rispetto a quanto organizzato.

Rispetto alla completezza del progetto nel coinvolgimento delle dimensioni di sviluppo del bambino (affettiva, relazionale, sociale e cognitiva) occorre fare alcune puntualizzazioni. Le sezioni Piccoli, Medi, Grandi: per la dimensione affettiva, relazionale e sociale►è stato molto efficace

l'utilizzo del personaggio fantastico mediatore, “Simone Acchiappasuoni”. Questo pupazzo ha sostenuto i bambini nell'affrontare le nuove esperienze musicali di gioco e alcuni hanno creato un particolare legame affettivo. Nella sez. Piccoli, la dimensione relazionale sia fra bambino e adulto che fra pari, è stata promossa e facilitata attraverso la proposta di esperienze di gioco quali, ascolto di suoni e rumori di eventi naturali e quotidiani e giochi con l'acqua. Alcuni bambini hanno affrontato tali esperienze inizialmente con timore, ma l'intervento e il sostegno dell'adulto ha permesso di arricchire l'aspetto relazionale e affettivo consolidando una fiducia che si è poi trasformata in maggiore sicurezza e piacere nel vivere pienamente le esperienze di gioco. Nella sez. Medi e Grandi proposte di gioco come : “La Voce”, “Percuotere”, “Musica e Corpo” hanno coinvolto i bambini in tutte le dimensioni di sviluppo, i bambini hanno avuto l'opportunità di esternare le proprie emozioni con piacere e coinvolgimento.

L'accurata scelta di brani musicali proposti come ascolto, selezionati con attenzione rispetto ai ritmi, alle melodie, alle eventuali emozioni che potevano suscitare ha permesso ai bambini di vivere esperienze molto coinvolgenti sotto tutti gli aspetti.

per la dimensione cognitiva►la fiaba sonora proposta nelle sez. Piccoli, Medi, Grandi ha favorito l'ascolto, l'attenzione, la capacità di individuare e riconoscere gli strumenti utilizzati per produrre un certo suono della storia. Nella sez. Piccoli il gioco di porre diversi materiali in contenitori differenti scoprendo così suoni, timbri e intensità diversi hanno favorito la dimensione cognitiva.

Per i Medi e Grandi, l'esperienza “la Carta Canta” ha sollecitato esperienze sensoriali tattili unite a quelle sonore interessanti, così pure l'uso dello stetoscopio, introdotto in corso di progetto grazie al dono di un genitore. L'esperienza del “Percuotere” ha sollecitato la scoperta di modalità di suoni varie, combinate e personali. L'esperienza “Musica e Corpo” ha facilitato e sostenuto la capacità di ascoltare e partecipare con il corpo, di condividere e relazionarsi in maniera originale e piacevole con i pari (non c'era nessun gioco da condividere e contendere, ma solo il piacere di ascoltare e muoversi nello spazio libero).

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Per la sez. Lattanti questo tipo di progetto si è dimostrato molto adattabile alle esigenze dei bambini di questa età nella quale le varie dimensioni di sviluppo, affettiva, relazionale sociale, emotiva, passano attraverso l'esperienza corporea. Le educatrici hanno scandito il ritmo delle routine con nenie, filastrocche, canzoncine mimate , cercando di rendere i vari momenti (cambio, attesa del pasto e pasto, sonno, gioco) più piacevoli e ricorrenti. L'aspetto affettivo/sensoriale è stato rafforzato anche con massaggi e coccole utilizzando non solo il contatto corporeo, ma anche “cuscini sonori” riempiti di granaglie, sui quali il bambino si poteva comodamente stendere per godere un momento esclusivo. La dimensione relazionale è stata favorita dai momenti di condivisione e utilizzo dei vari materiali proposti nello spazio organizzato. I bambini sono stati coinvolti, incuriositi, attratti e accompagnati a mettere in campo le personali competenze che giorno dopo giorno affioravano in maniera personale e distinta. Questo ha favorito anche sicurezza e autonomia.

Rispetto agli aspetti di innovazione delle proposte riteniamo che le proposte siano state molto varie, in particolare l'esperienza della “Voce” ha permesso attraverso l'utilizzo di semplici materiali di recupero di creare un ambiente ricco e stimolante capace di sostenere, accogliere la parte creativa di ogni bambino. La metodologia proposta ci è stata suggerita dalla lettura di alcuni testi (vedi bibliografia). Nella sez. Piccoli le strategie messe i campo dall'adulto oltre l’attenzione nell’allestimento dello spazio e nella scelta dei materiali sono state: la rassicurazione, l'incoraggiamento e l'invito a sperimentare. Nelle sez. Medi e Grandi l'adulto è stato facilitatore dell'esperienza attraverso la preparazione del “setting educativo” assumendo specialmente un ruolo osservativo, ma, qualora occorresse, anche un ruolo di sostenitore e di rilancio dell'esperienza. La partecipazione delle famiglie è stata presente nella raccolta di vari materiali di recupero funzionali alle esperienze e inoltre in occasione della festa hanno potuto vivere in prima persona e vedere ciò che i loro bambini hanno vissuto nelle varie fasi del progetto (la festa è stata organizzata con angoli che rispecchiavano il percorso del progetto).

FESTA DI FINE ANNO

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BIBLIOGRAFIA:

“I giochi musicali dei piccoli” di F. Mazzoli, A. Sedioli, B. Zoccatelli; edizioni Junior;

“Simone Acchiappasuoni” di F. Altan, Emme Edizioni; “Oggetti sonori” di M.C. Caroldi e G. Facchin, edizioni Erickson; Corso di formazione “La musica dei più piccoli” di Alessandra Tosi e

Tiziano Paganelli, documentazione interna del Comune di Rimini; Musiche: “Riding the winds”, “A walk in the deep woods” e cd di

rumori tratti da internet. “I giochi musicali dei piccoli” di F. Mazzoli, A. Sedioli, B. Zoccatelli,

edizioni Junior; “Musigiocando” di R. Coluzzi e Alessandra Tonelli, edizioni Il Gabbiano; “Fiaba e musica” di A. Bernardi, edizioni Junior.

DISCOGRAFIA: Classica

Cavalleria rusticana-interludio, Ma scagni; Bolero, Ravel; Lo schiaccianoci, Il walzer dei fiori, CajKovskij; Sinfonia n°5 in C-Adagietto, Mahel; Sul bel Danubio blu, Strass; Concerto per clarinetto kv 622, adagio, Mozart; Aria sulla quarta corda, Bach; Danza delle ore, Stokowski; Sinfonia n°5, Beethoven; Concerto per flauto e arpa k 299, Mozart; Walzer dal balletto Coppella, Delibes; Il flauto magico, Aria della regina della notte, Mozart; Lo schiaccianoci, Danza delle Zampogne, CajKovskij; La bella addormentata, Walzer; CajKovskij; Serenata, Nana Mouskouri interpreta Schubert.

Contemporanea e di diverse aree geografiche del mondo

Le onde, Ludovico Einaudi; Gymnopèdies, Lent e douloourex, Satie; The Story; Norah Jones; Sept guitars, Renè Aubry; King of the bongo, Manu Chao; Mama Africa, Chico Cèsar; A primeria vista, Chico Cèsar; Felicidade, Ara Ketu; Underground tango, Bregovic; Ju fiet Tirane, Bregovic-Folkabbestia;

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Moj Dilbere, Bregovic-Mostar Sevdah Reunion; Asfalt tango, Bregovic-Fanfare Ciocàrlia; Sirtaky, danza greca; Tango-El esilio de Gardel, Piazzola; Shara, Nunez G.; Cran, Abbey Reel; Hana hana, Safy Boutella K.

Colonne sonore

Rain, R. Sakamoto; Luci della ribalta, Chaplin & Larou J.; Il thè del deserto, R. Sakamoto; Schindler’s list, piano solo, Williams J.; Lezioni di piano, Nyman N. May it be, Il signore degli anelli, Enya; Romeo e Giulietta, Rota N.; Io non ho paura, Bosso E.; La mia Africa, Williams J.

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COLLETTIVO NIDO D’INFANZIA “CAPPELLINI” SEZ. LATTANTI Anna Maria Barnabè Anna Bologna Nadia Candoli Novella Urbinati SEZ. PICCOLI Lisa Leardini Milena Belli Maddalena Tosi Patrizia Arpino SEZ. MEDI Mariassunta Baffoni Anna Guidi Mariacristina Ricci Anna D’Auria SEZ. GRANDI Maria Pia Tedeschi Anna Lisa Capucci Morena Girometti Simona Tosi Silvia Berardi COORDINAMENTO PEDAGOGICO

Raffaella Giorgi Marica Fabbroni