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28 Periodico di informazione Shiatsu N 28 - marzo 2010 - Aut. Trib. di Milano N 113 del 24/02/2003 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale 70% D.C. Roma PROTOCOLLO D’INTESA FIS – APIS DOPO UN VENTENNIO UNO STORICO ACCORDO FIS-APIS TOCCHIAMO IL CUORE DELL’ABRUZZO HARA KOAN, BUKKUSAN ROKU CASO 5 LA MONTAGNA È CORPO E L’ESSERE UMANO È MONTAGNA NOVITÀ FISCALI 2010 NOTIZIE DALLE REGIONI Un solo shiatsu

Un solo shiat su BH.pdf · 42 Regione Lazio 43 Regione Calabria Fabrizio Bonanomi Giuseppe Montanini Giuseppe Montanini, R oberto Taverna Roberto Taverna ... stato siglato l’accordo

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PROTOCOLLO D’INTESA FIS – APISDOPO UN VENTENNIO UNO STORICOACCORDO FIS-APISTOCCHIAMO IL CUORE DELL’ABRUZZOHARA

KOAN, BUKKUSAN ROKU CASO 5LA MONTAGNA È CORPO E L’ESSEREUMANO È MONTAGNANOVITÀ FISCALI 2010NOTIZIE DALLE REGIONI

Un solo shiatsu

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE

1° trimestre: marzo 2° trimestre: giugno3° trimestre: settembre 4° trimestre: dicembre

ABBONAMENTO ANNUALEA SHIATSUNEWS: 15 europer informazioni: [email protected]

SCONTO DEL 20%per 4 uscite consecutive La 4ª di copertina dovrà essere richiesta volta per volta

A B C D

LISTINO RISERVATO AI SOCI FISA (cm 21x29,7) 340,00 euro

470,00 euro (2ª di copertina)550,00 euro (4ª di copertina)

B (cm 21x14,5) 200,00 euroC (cm 10,5x14,5) 110,00 euroD (cm 7,5x7,5) 65,00 euro

LISTINO STANDARDA (cm 21x29,7) 370,00 euro

490,00 euro (2ª di copertina)590,00 euro (4ª di copertina)

B (cm 21x14,5) 220,00 euroC (cm 10,5x14,5) 120,00 euroD (cm 7,5x7,5) 70,00 euro

Scrivete a [email protected] specificando formato e trimestre di uscita, dati per ricevuta/ fattura (nome/ragione sociale, codice fiscale/partita iva, indirizzo, telefono e fax)

Follie Deliri

Direttore ResponsabileMaurizio PariniDirettore RedazionaleFabrizio BonanomiRedazioneFabrizio BonanomiFabrizio DiemMonica PiviRoberto Scanagatti

Hanno partecipatoGiuseppe MontaniniRoberto TavernaAdelina RigoniTiziana BottoniDaniele BinarelliGianni ToselliPatrizia RebegoldiGiovanna e MariangelaViviana IannazzoMonica e DonataMassimo CantaraDaniele GiorcelliEngaku TainoPierre LaufreTiziano MatteiLiliana Maria GrillSavina BonninRenzo ChiampoNadia SimonatoBarbara AllegrezzaElena FaesMichele UlianaValter VicoGianluca RoffiRenato ZaffinaUri Ardesi Luciano

La Redazione ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo numero.www.shiatsunews.com

Pubblicità[email protected]@shiatsunews.com

Edito dalla Federazione Italiana ShiatsuPiazza S. Agostino 24 20123 Milanot. 02 89457325 f. 02 89457326www.fis.it

Art DirectorMario Longhi FumagalliImpaginazioneContemporanea [email protected]. temporanea.comStampaTipografia Colitti – Roma

La carta utilizzata per stampareShiatsunews è ecologica perché ottenuta con un impasto al 100% di carta riciclata.

Copie stampate: 3100

Contenuti del 284 Editoriale

4 Un solo shiatsu

5 Protocollo d’intesa FIS – APIS

6 Dopo un ventennio uno storico accordo FIS-APIS

8 Tocchiamo il cuore dell’Abruzzo

12 Hara

14 Musica e Shiatsu 2

20 Koan, Bukkusan roku caso 5

22 La montagna è corpo e l’essere umano è montagna

34 Novità fiscali 2010

36 Accordi ed Opportunità

40 Notizie dalla segreteria

41 Seminario Interregionale “scintille di vita”

42 Regione Piemonte

42 Regione Lazio

43 Regione Calabria

Fabrizio Bonanomi

Giuseppe Montanini

Giuseppe Montanini, Roberto Taverna

Roberto Taverna

A. Rigoni, T. Bottoni, D. Binarelli

G.Toselli, P. Rebegoldi , Giovanna e Mariangela

V. Iannazzo, Monica e Donata

Massimo Cantara

Daniele Giorcelli

Engaku Taino, Fabrizio Bonanomi

Pierre Faure

Savina Bonnin, Renzo Chiampo

Nadia Simonato

Segreteria FIS

Barbara Allegrezza

Elena Faes, Michele Uliana

Valter Vico

Gianluca Roffi

Renato Zaffina

INCONTRO DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESEtenuto da

Elisabeth Rochat de la Vallèe

le Follie e i DeliriL’incontro si rivolge a danzaterapeuti, operatori shiatsu, medici, agopuntori e studiosi di medicina olistica che desiderano approfondire le loro conoscenze direttamente da chi ne è fonte così preziosa.L’argomento scelto si rivela di fondamentale importanza per i danzaterapeuti, in quanto la psichiatria è campo di applicazione prediletto. La visione cinese riguardo a “follie e deliri” arriva a toccare la questione della patologia prendendo in esame la dimensione fisica epsichica da punti di vista che si rivelano sorprendentemente moderni. Ingloba non solo lapersona ma il suo inserimento nel flusso vitale.

Sabato 22 maggio 2010 ore 10.00 – 17.30 presso Sarabanda

Per informazioni ed iscrizioniAssociazione Sarabanda Ripa Ticinese 55 20143 Milano tel. 02 89404056

MM Porta Genova [email protected]

Associazione per la diffusione di danza teatro e musica Scuola di formazione in Danzamovimentoterapia accreditata APID con D.D. del 27.01.02 prot. n. 12/02/S

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4 EDITORIALE

Cari lettori,

con tutto l’impegno che possiamoriporre nelle azioni quotidiane, con tutti gli sforzi che possiamo fare perperseguire un risultato stabile, con tuttii nostri buoni propositi, con tutti iprogetti che siamo in grado diformulare, la Vita penso sia ladimostrazione tangibile dell’ “instabilitàdelle cose”.

Ogni giorno può accadere l’imprevisto. Il fato che modifica il corso normale della vita e chemette in discussione certezze e programmi. Quando l’imprevisto porta con sé conseguenzepiacevoli e positive, scivola via.Ma quando si tratta di fare i conti con qualcosa dinegativo, allora tutto cambia. Accade per esempioquando una mattina il tuo corpo non è più quello delgiorno prima perché scopri che dentro di te qualcosanon funziona, perché un ospite sgradito è entrato, si è fatto spazio, si è perfino accomodato. Ha deciso di convivere in te, senza che tu l’abbia maiinvocato. Eppure è lì e la sua presenza sai già checambierà il corso della tua vita. Le tue scelte, i tuoidesideri improvvisamente diventano altri. Speri di sbarazzartene il più presto possibile, di dimenticare in fretta.Ma nel frattempo, durante quella convivenza forzata,che cosa conviene fare? Conviene “stare bene”, assaporando il gusto del vivereche l’ospite ti vorrebbe togliere. E conviene esseresereni, o perlomeno il più sereni possibile, poggiandosisulla certezza dell’impegno che ciascuno di noi mettenel contenitore dei progetti della propria vita. La Vita,poi, penserà a Tutto il resto…

Dopo questo lungo inverno, carico di neve, la primavera è tornata, con la sua voglia di colori e diaria chiara. Anche Shiatsu News torna, forse in leggeroritardo, frutto anch’esso dell’instabilità delle cose.

Un caro saluto e buona primavera

Fabrizio Bonanomi

Nei giorni scorsi è venuto a mancare Ilario Pescarolodopo una lunga malattia, compagno di vita dell’amica e collega Maria Silvia Parolin alla quale, fraternamente,con amicizia, calorosamente, fortemente va il nostrolungo abbraccio solidale.

Un saluto a Silvia, insieme al gradevole ricordo che rimane di Ilario.

Fabrizio Bonanomi

Un solo ShiatsuL’unità nella diversità

Durante il Direttivo della FIS del 18/19 gennaio èstato siglato l’accordo tra NSE Italia e la FIS e laconfluenza degli operatori dello stile Namiko-shi dell’APIS, nella FISÈ la conclusione di un lungo cammino iniziato circaquindici anni fa, che ha portato prima al dialogo,poi all’avvicinamento e alla organizzazione di eventiin comune ed infine, durante il Convegno di Roma-Castelfusano della FIS, a gettare le basi per un’uni-ficazione che oggi viene sancita formalmente.Non si tratta solo di due associazioni che si unisco-no, ma della fine di quella barriera che, fino ad og-gi, ha diviso lo shiatsu in tutto il mondo, tra opera-tori e scuole di derivazione Masunaga ed operatorie scuole Namikoshi. Lo shiatsu è finalmente tornato, anche formalmen-te, alla sua unitarietà, nella diversità degli stili, chesono la sua ricchezza, abbandonando le inutili di-spute sul “vero shiatsu”. Speriamo che questo siadi buon auspicio per superare presto, le residue di-visioni che ancora esistono a livello nazionale. Anche a questo proposito ci sono segnali moltopositivi, sono in corso incontri e discussioni sullapossibilità di arrivare ad unificare molte delle sigleche oggi dividono il mondo dello shiatsu, eventoche sarebbe veramente auspicabile. È infatti necessario arrivare al più presto ad unaidentificazione del nostro shiatsu in modo univoco,che superi le varie sigle, è necessario adottare unmarchio unico, che contraddistingua tutti gli ope-ratori shiatsu con formazioni triennali, come le no-stre, e tutte le scuole che forniscono tale prepara-zione. Dobbiamo distinguerci con la chiarezza diun marchio unico, dalle infinità di “shiatsu truffa”che prolificano in ogni centro benessere, palestra,spa, centro estetico, etc. Intanto registriamo questo importante momentodell’accordo con la NSE Europa e con l’APIS, cheraccoglie gli operatori Namikoshi in Italia.

Giuseppe Montanini

Riportiamo i punti del Verbale

del Direttivo che chiariscono

i vari aspetti di questo accordo

Punto 18 verbale direttivo del 18/1/ 2010[...] L’Apis, Associazione Professionale Italia-

na Shiatsu, fa parte di Namikoshi Shiatsu Eu-

rope assieme ad altre associazioni del mondo

Namikoshi: Ains (professionisti ed aggiorna-

mento professionale), Avisn (volontariato),

Anvos (volontariato), Upter Sport (formazio-

ne), Vivere Vivendo (volontariato).

I Soci attuali dell’APIS sono tutti Operatori

Professionisti con curriculum formativo certi-

ficato dal Japan Shiatsu College di Tokyo.

Roberto Taverna comunica che il JapanShiatsu College e Namikoshi Shiatsu Eu-rope hanno dato il nulla osta alla decisio-ne del Consiglio Direttivo dell’Apis di con-fluire nella Fis. Il 5 dicembre scorso si è riunita l’Assem-blea Nazionale dell’Apis che ha ratificatola decisione [...]

Si concorda di rivedere il curriculum Fis per

l’ammissione all’Esame inserendo il percorso

formativo nello stile Namikoshi. La Commis-

sione Esaminatrice dovrà conseguentemente

essere attrezzata in modo da consentire la va-

lutazione dei candidati che presentano lo stile

Namikoshi entro la data del 19/6/2010 previ-

sta dall’accordo. [...]

Si concorda sulla necessità di valorizzare in

Fis l’apporto culturale dello stile Namikoshi e

l’esperienza professionale ed associativa spe-

cifica dei colleghi che lo praticano. È quindi

necessario che esso sia adeguatamente rap-

presentato nei vari organi dell’associazione

senza però creare in alcun modo frazioni in-

terne. [...]

Attualmente l’Apis è presente particolarmente

in Lazio, Toscana, Marche e Sardegna e poi in

Emilia, Lombardia, Umbria, Abruzzo e Sicilia.

Nelle varie regioni è opportuno che almeno un

Socio di provenienza Namikoshi si inserisca

nello staff del Responsabile Regionale. È inte-

ressante notare che in Sardegna la Fis non è

di fatto attualmente presente. [...]

Si delibera di dedicare d’ora in poi uno spazio

fisso allo stile Namikoshi su Shiatsu News.

Viene richiesto a NSE di indicare al più presto

un redattore da inserire nell’organico della ri-

vista. [...]

Tutti i presenti esprimo profonda soddisfazio-

ne per l’accordo raggiunto. È chiara la consa-

pevolezza che si tratta di un momento impor-

tante per lo Shiatsu italiano e per il suo cam-

mino verso l’unità.

Pubblichiamo di seguito il protocollo d’intesa tra NSE Italia e la FIS

Questi accordi verranno presentati all’assemblea della FIS di Giugno.

Protocollo d’intesaNSE Italia – Namikoshi Shiatsu Europe Italia e

FIS – Federazione Italiana ShiatsuPremessa

le Associazioni:

Namikoshi Shiatsu Europe Italia e Federazione Italiana Shiatsurilevato che:

è in corso da tempo un processo di interazione, di unificazione e di

coordinamento delle associazioni nazionali ed europee di operatori shiatsu,

constatato che:

è giunto il momento di concretizzare tale processo, con un accordo che

contenga un reciproco riconoscimento degli operatori iscritti alle varie

associazioni, che abbiano un iter formativo triennale e rispondano

ai parametri riconosciuti da entrambe le associazioni,

preso atto che:

questo accordo costituisce anche il conseguente e necessario sviluppo

di quel processo di dialogo, reciproco riconoscimento e unificazione tra

associazioni che riuniscono operatori shiatsu che si rifanno

all’insegnamento di Shizuto Masunaga e operatori

che seguono lo stile Namikoshi,

tenuto conto che:

tale processo si è sviluppato anche grazie all’apporto del

Japan Shiatsu College di Tokyo e della NSE - Namikoshi Shiatsu Europe,

ed è stato da loro approvato,

concordano quanto segue:

gli attestati professionali acquisiti alla data del 18 giugno 2010 al termine del

processo formativo triennale, nell’ambito di ciascun stile, vengono reciproca-

mente riconosciuti e saranno validi ai fini dell’ammissione al Registro Italiano

Professionale FIS;

successivamente a tale data per quanto attiene l’ammissione degli Operatori

(che abbiano completato il percorso formativo presso le singole Scuole) al Regi-

stro Italiano Operatori Shiatsu della FIS, si stabilisce che la loro formazione de-

ve avere un iter triennale di almeno 700 ore accademiche e deve prevedere il

superamento di un esame teorico-pratico, dinanzi ad una Commissione FIS;

la NSE Italia opererà per favorire l’ingresso degli Operatori Professionali ap-

partenenti alle varie Associazioni ed Enti che ad essa aderiscono o che comun-

que operano secondo lo Stile Namikoshi, nella Federazione Italiana Shiatsu;

la Federazione Italiana Shiatsu opererà nel rispetto dei vari stili in essa rappre-

sentati e che ne costituiscono una fondamentale ricchezza culturale e profes-

sionale favorendo tutte le soluzioni che possano meglio esaltarne le specificità;

Il presente documento costituisce un accordo quadro, nell’ambito del quale

ciascuna Associazione aderente alla NSE potrà definire apposito accordo con

la Federazione Italiana Shiatsu.

per la Federazione Italiana Shiatsu per la Namikoshi Shiatsu Europe Italia

Il Presidente Il Responsabile

Giuseppe Montanini Roberto Taverna

Montegrotto Terme 18 gennaio 2010

6 ACCORDO FIS -APIS

Venti anni , fa nel 1990, nasceva la Federazione ItalianaShiatsu. Alla base di questo evento che nel tempo haassunto le dimensioni di un fatto storico, vi furonoinsieme un elemento di grande unione e uno di profondalacerazione.Si unirono infatti tutti gli stili, in particolare quelli che sirichiamavano allo stile del Maestro Masunaga, mentre sicreò una lacerazione profonda con lo stile Namikoshi. Ilrifiuto netto del Maestro Palombini, allora il massimo eunico esponente dello stile Namikoshi, si basò sull’assuntoche lo stile Namikoshi era l’unico e vero Shiatsu e che tuttigli altri stili non appartenevano allo Shiatsu ed erano unimbroglio.Così andarono le cose nel 1990. Da allora sono trascorsi20 anni, non pochi dei quali improntati ad un reciprocorisentimento, ad una ostilità animata e sostenuta da unareciproca disistima ciascuno proponendosi come il veroShiatsu.Da allora sono passati tanti anni e tanto lavoro. Tantaricerca e tanta volontà di comprendere le ragioni altruiche i più lucidi e aperti maestri dello Shiatsu Italianohanno posto al centro della loro azione. Non pochi sono stati gli appuntamenti che hanno messoal centro il confronto fra gli stili e ai quali sono statichiamati a dare la loro testimonianza Maestri provenientida numerosi paesi europei e in particolare dal Giappone.Nato in Giappone lo Shiatsu trova nei Maestri giapponesi ipiù autorevoli sostenitori dell’unità della grande famigliadello Shiatsu.Sono contento di essere insieme a tutto il gruppo dirigentedell’APIS all’interno di questo processo di unità e sonolieto di poter dare atto al gruppo dirigente della FIS nonsolo di non essere stato secondo in questo processo, ma diaver avuto il coraggio di proporre una generalerifondazione dell’ articolato e complesso mondo delloShiatsu Italiano.

L’unità FIS-APIS anticipa e sostiene con forza questoprocesso di rifondazione. Quali sono le ragioni di fondoche stanno alla base di questo processo unitario? Noncerto la volontà di confondere stili e tecniche, che anzidevono uscirne esaltate e rispettate nella loro diversità especificità, ma piuttosto il desiderio di proseguire da unlato nella ricerca e nel confronto culturale e tecnico,dall’altro di rilanciare con tutta la forza che abbiamo adisposizione la battaglia per la regolamentazione dellafigura professionale dell’Operatore Shiatsu. Tutto ciòaffinché chi lavora con lo Shiatsu lo possa fare con ladignità che compete a qualunque lavoratore, a qualunqueprofessionista, senza più rischi, senza più offese, senzapiù arroganti minacce corporative.Chiunque si attardi a contrastare questo processo unitarioin nome di una supremazia del proprio stile, si collocaoggettivamente contro coloro che hanno creduto nelloshiatsu e ne hanno fatto una professione, un lavoroesclusivo o prevalente. Chiunque si ostini a difendere lapropria piccola realtà associativa come se la forza delmondo dello shiatsu potesse derivare da una sommainfinita di piccole e debolissime realtà si poneoggettivamente come ostacolo al sogno di vederericonosciuta la nostra professione.Il processo unitario che FIS e APIS pongono in esseretrova il sostegno del Presidente del JSC di Tokyo,Kazutami Namikoshi e del Presidente della NSE ShigeruOnoda e trova la copertura della NSE Italia.Dopo vent’anni una ferita profonda viene sanata e unanuova stagione di unità si può aprire. Speriamoprevalgano in questa importantissima fase le donne e gliuomini di buona volontà. L’accordo quadro sottoscrittonon è un vincolo per nessuno, ma apre per chi lo vuolenuove prospettive.

Il Responsabile della NSE in Italia

Roberto Taverna

Dopo un ventennio uno storico accodo FIS - APIS Roberto Taverna

e con tanto amore verso la strada delbenessere e della serenità.Per queste persone scosse dal terre-moto e dalla Paura, le problematichepreesistenti di salute, poi le più co-muni, tendenzialmente si aggravano,o altre ne insorgono e accelerano ildecorso. E se ne incontrano di schie-ne dure e assopite! Nella lista di ap-puntamenti infatti si è presentatagente che aveva ricevuto shiatsu giàpiù volte nei fine settimana prece-denti, soddisfatti e disponibili. E nonè poco, per chi prima di allora nonsapeva assolutamente cosa fosse ecome funzionasse!Certo una mia riflessione immediataè stata quella, e quindi un invito, chetutti noi, al di là degli eventi catastrofi-ci e sconvolgenti che possono accade-re (e ne accadono e ne accadranno), siprenda coscienza di noi stessi e si ac-quisisca consapevolezza sulle enormirisorse individuali che possediamo,con un approccio e una visione olisti-ca con metodiche e rimedi naturaliper mantenerci quanto più in salute.Lo Shiatsu può offrirci questo!Il miglior shiatsu per tutti, e che sem-pre più gente possa entrare nel no-stro mondo.Un caro saluto e un buon lavoro

Daniele Binarelli

Ammetto spudoratamente cheil pensiero che mi girava intesta da un po'di giorni era

“ma cosa ci vado a fare?”, pensierorafforzato dal vedere che, arrivandodall'autostrada, tutto sembrava scor-rere liscio come un qualunque gior-no di un dicembre pre-natalizio: filedi auto e camion per strada, addobbinei negozi, orribili fantocci di babbonatale che cercano di arrampicarsi aibalconi... insomma tutto normale.Così mi saliva la “sindrome della goc-cia infinitesima nel mare infinito”,ovvero “ma cosa sono venuto a fare?”Poi, mano a mano che si andava ver-

so il centro dell' Aquila, ma quanteauto dei vigili del fuoco, ma anchedell' Esercito, della protezione Civi-le… ed all'ultima svolta per cercareun parcheggio ti si balza incontro agrandezza naturale quello che primaavevi visto spiaccicato nei pochi pol-lici piatti del tuo tv, senza nemmenoun giornalista che enfaticamente tiprepari “Ecco, ora le crude immaginidell' Aquila”.Perché crude lo sono, perché Tu seilì, e non capisci come quella selva diimpalcature, di legni inchiodati, di ti-ranti e cavi e nastri possano impedi-re a palazzi, chiese, negozi di espri-mere il loro ultimo grido fracassan-dosi a terra come hanno fatto le altrecostruzioni, sbriciolate lì a fianco.E già, proprio a fianco di cumuli disabbia impastati con ferri piegati daquella notte di aprile magari ci sta unpalazzone apparentemente intocca-to, intero, nemmeno una crepolina,una differenza atroce accomunatasolo dal silenzio, irreale e profondo,che avvolge tutto, come la neve chesi sta sciogliendo, e ti stupisci di ve-dere tra le impalcature un bar aperto,e da quel caffè comincia a crearsiuna risposta.Vado a portare un po' di normalità,senza compiangere e senza compati-re, vado ad ascoltare persone che daquella notte non riescono più a dor-mire, e per le quali anche una solaora vale la riscoperta di sé, e dei pro-pri bisogni sopiti. […]Alcuni riceventi erano alla loro pri-ma volta, altri alla sesta! Tanti anziani, quindi applicare unapproccio assolutamente garbato eprogressivo, anche perché poi non livedi più, e questo è un peccato.In effetti è strano trovarsi a lavoraresu persone che hanno ricevuto diver-si trattamenti secondo modalità an-che molto diverse, ma poi quando tidicono che ora riescono a muovere ilginocchio bloccato da mesi o che an-

che con te sono riuscite a lasciarsiandare, la domanda che ti girava intesta non te la ricordi nemmeno più.Spunti:- materiale informativo, sarebbe bel-lo un volantino SEMPLICE su cosa èlo Shiatsu, e su chi sono questi ufodella FIS- corsi: a molti piacerebbe conosceremeglio lo Shiatsu, come gestire la ri-chiesta?- il dopo: chi vuole proseguire i tratta-menti che fa ? Cosa suggeriamo ?Lasciamo che vadano a cercarsi ope-ratori della zona che magari si iscri-vono alle federazioni solo per un ri-torno pubblicitario mentre sino aquel momento stavano a guardare?Occorre a mio parere valorizzarel'appartenenza alla FIS e alla APIS.In chiusura ci sta un frasetta di Epit-teto che a mio avviso è il miglior con-siglio per i prossimi che partiranno:"Dio ci ha dato due orecchie ed unasola bocca per ascoltare il doppio eparlare la metà".

Gianni Toselli

Ciao a tutti, […] L’Aquila è unpugno nello stomaco. Vedi ipalazzi puntellati, fasciati di

impalcature, le pareti sventrate, scor-gi all’interno i mobili coperti di calci-nacci, i resti di un lampadario ed ècome trovarti in un’altra dimensione,dove il tempo si è fermato, la vita si èfermata. Ti chiedi come abbiano fatto ad usci-re di casa quella notte, al buio, con laterra che continuava a tremare (tantepersone ci hanno detto “non finivamai”), ti chiedi come faranno a di-menticare tutto questo e se mai ciriusciranno.Poi ti accorgi che, tu che sei lì permettere in pratica quello che hai im-parato nel tuo corso di shiatsu, puoiessere un aiuto. Vengono a farsi trattare e si concedo-no un’ora di stacco, per un’ora una

Iniziativa divolontariato socialeFIS – APIS

a cura della Redazione

Continua l’iniziativa di“volontariato sociale” rivoltaalla cittadinanza di Pizzoli,località interessata dal sismaaquilano. L’attività che coinvolgeoperatori shiatsu FIS ed APIS,ha avuto un grandeapprezzamento, lo shiatsu si èrivelato un importante supportoalla popolazione colpita daltrauma post sisma, popolazioneche ha risposto con richieste ditrattamenti sempre piùcrescenti. Gli organizzatoriringraziano tutti coloro chehanno reso possibile questaimportante iniziativa, il Comunedi Pizzoli, la Protezione Civile,gli Operatori Shiatsu e lapopolazione di Pizzoli.Di seguito potete apprezzare unasintesi delle testimonianze dialcuni operatori impegnati sulterritorio.

Carissima Nadia e colleghi co-me mai non ho fatto una rela-zione? Non c'è un motivo pre-

ciso, forse il fatto che non volevo ripe-termi e raccontare cose che già eranostate ben esposte, oppure perché vera-mente sono stata molto colpita daquello che mi sono trovata di fronte.Le giornate erano grigie dalle nuvolecolme di pioggia e neve in arrivo, ma

è lo stesso grigiore che si vedeva ne-gli occhi delle persone che incontra-vi sia nella casa accoglienza che inquelle che sono venute a ricevereShiatsu.Mi hanno colpito tante cose.Aver conosciuto un'anziana nella ca-sa alla nostra prima cena di nomeVittoria, lei ci ha fatto compagnia atavola per tutta la nostra permanen-za con i racconti della sua vita e diquello che il terremoto alla fine leaveva donato: una casa, pasti pronti ela compagnia di altre persone visto ilsuo percorso di vita dalla nascitamolto difficile, ma lei aveva sempreil sorriso e la barzelletta pronta. Miha trasmesso la gioia di vivere nono-stante le sue disgrazie e nonostantela perdita della casa. […]Poi tanti giovani,[…] i loro sguardidopo il trattamento ci hanno riempi-to di carica e voglia di trasmettere lo-ro questo strumento di contatto daloro molto apprezzato. Ecco l'idea ditornare da loro in primavera per uncorso amatoriale di Shiatsu e Tai-Chi, sperando di poter mantenere lapromessa fatta.Comunque come è successo a tanticolleghi, nel ritorno la sensazioneche rimane dentro è semplicementeche è più quello che ci portiamo a ca-sa che quello che noi abbiamo potutolasciare a loro, […]. Oltretutto ci tor-nerei anche subito, anzi ringraziotutto lo staff che mi ha permesso diarrivare nel cuore dell'Abruzzo.Questo è lo Shiatsu e tutto ciò che cidona. Un abbraccio forte forte, allaprossima...

Adelina Rigoni

APizzoli, con Luciano mi sonotrovata molto bene. Lui è diun'altra scuola e lavora in

modo diverso, ma è stato un confron-

to utile e proficuo e ho avuto modo diapprezzare il suo modo di lavorare.L'albergo era confortevole, cibo asufficienza, l'aria buona e il paesag-gio pittoresco. […]Ho trovato un grande entusiasmo euna grande disponibilità nella genteche è venuta a farsi trattare, tutte de-siderose di saperne di più sullo shiat-su e la possibilità di avere una scuolaed operatori in loco. […]Quasi tutti i riceventi erano già al3/4° trattamento, ed erano molto gra-ti quando dalle mie osservazionitraevano punti di riflessione su lorostessi.Sarebbe auspicabile, a mio parere, fa-re una scheda per ogni persona da la-sciare in una busta chiusa alla ragaz-za della reception o a Benedetto, cosìche ogni operatore si sappia regolaremeglio sul trattamento da fare, in ba-se a ciò che è stato fatto la volta prece-dente. Credo, questo sia un gesto dirispetto verso queste persone che sisentono un pò smarrite nell'incontra-re operatori sempre diversi e che ven-gono da scuole diverse.Una signora mi ha chiesto se siamopagati e non capiva perché gli opera-tori cambiavamo sempre.[…]

Tiziana Bottoni

Ciao a tutti, Anche io e Cristi-na in questo ultimo weekendabbiamo vissuto l'esperienza

Shiatsu in Abruzzo con grande inte-resse e attenzione, e ce ne siamo ar-ricchiti!Per alcuni quello che riusciamo a da-re è veramente un notevole sostegnoed in certi casi si è rivelato determi-nante. Il Contatto e la Pressione fun-zionano!Riusciamo a muovere, sensibilizzarecoscienze nella giusta maniera e nelgiusto modo, con cortesia, in silenzio

Tocchiamo il cuore dell'Abruzzo

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Spero che questa attività di volonta-riato possa durare ancora a lungo, aPizzoli, ma magari anche in altre zo-ne; Ringrazio tutti coloro che hannocollaborato perché questa attività divolontariato sia stata possibile.

Viviana Iannazzo

Naturalmente confermiamotutto quanto già espressodalle nostre colleghe che ci

hanno precedute. […]Tutte le persone che abbiamo trattatoe che avevano già ricevuto trattamen-ti (sia su sedia, sia su lettino, sia su fu-ton) erano tutte molto soddisfatte ehanno tutte manifestato l'intenzionedi continuare a ricevere. Dalla nostraesperienza l'emozione maggiormentemanifestata dai riceventi è stata lagrande paura provata e quella ancorapresente dentro di loro. Si potrebbedefinire un "continuo stato di allerta".E' stato veramente un fine settimanaintenso e ricco e, come già detto, ciportiamo a casa molto più di quelloche abbiamo lasciato.

E' stato bello scoprire come "lo stru-mento shiatsu" in queste situazioni,dove si vorrebbe trovare le paroleche possano essere di aiuto/confortoalle persone, riesca a trasmettere "leparole giuste" senza parole!Un grazie veramente di cuore a tuttiquelli che hanno permesso tutto que-sto. Grazie Nadia per averci accom-pagnate anche durante il viaggio!

Monica e Donata

Un particolareringraziamento

alla Società TREVILANA

che ha partecipato da sponsor

a questa iniziativa, fornendo i futon per i trattamenti.

persona, seppur estranea, si occupadi loro, cerca di dare sollievo a unmalessere manifestato nel fisico mache viene da dentro.Sabato nella struttura che ci ospitaper fare i trattamenti,c’era il dottoredi turno per la guardia medica. Io eFabrizio abbiamo parlato a lungo conlui (ha voluto avere informazioni sul-lo shiatsu, che non conosceva, e poiha ricevuto molto volentieri un trat-tamento che ha alleviato la sua lom-balgia). Ci ha detto che il terremotoha sconvolto le loro vite non solo dalpunto di vista “materiale”: non ci so-no più punti di riferimento, non cisono più centri di aggregazione, loca-li, cinema, c’è la paura che accada dinuovo e non hanno nessuno di cui fi-darsi (“ci avevano detto di stare tran-quilli, di non preoccuparci, che nonsarebbe accaduto nulla e invece…per fortuna è accaduto di notte, tantagente era fuori, i ragazzi non erano ascuola, se no sarebbe stata una cata-strofe immane”). Hanno vissuto questi mesi quasi av-volti in una nebbia, adesso che la ten-sione fortissima dei primi momenti ècalata avvertono tutti una stanchez-za buia, profonda, molto più che fisi-ca. Hanno tanto bisogno di parlarecon qualcuno e di parlare di argo-menti che non siano il terremoto, ilvedere persone non conosciute cre-do faccia loro molto bene.Il nostro medico ha apprezzato moltol’empatia che si crea tra operatore e ri-cevente, e soprattutto ll contatto, han-no tanto bisogno di questo, definire iloro confini significa farli sentire vivi. Gli operatori (sanitari, volontari, for-ze dell’ordine) che si sono prodigatinell’emergenza e si prodigano tut-t’ora hanno bisogno di un supporto,se devono continuare a reggere è ne-cessario che possano trovare soste-gno; il dottore mi diceva che sarebbebello poter pensare di poter riservareloro un piccolo spazio. Avranno tan-to da lavorare anche per il futuro.Gli ho consigliato di consultare il sitodella FIS e di leggere l’articolo deldott. Di Stanislao (di cui ha sentitoparlare perché è medico all’ospedaledell’Aquila), io e Fabrizio gli abbiamolasciato le nostre mail per tenerci incontatto. Speriamo si possa mettere

in piedi qualcosa.Mi auguro che questo progetto possacontinuare a lungo. Quando sono partita mi chiedevo seun fine settimana di trattamenti po-tesse servire a qualcosa o non fossela classica goccia nell’oceano, quan-do sono tornata avevo la consapevo-lezza che quelle poche e semplicimanovre avevano portato un mo-mento di serenità in un universosconvolto e, spero, la possibilità di fa-re un altro passo per lasciarsi allespalle tanto dolore.

Patrizia Rebegoldi

Il sabato abbiamo iniziato i tratta-menti al poliambulatorio, le per-sone prenotate sono puntualissi-

me, alcune di loro erano al settimotrattamento! In tutti i riceventi abbia-mo avvertito un vero interesse a rice-vere shiatsu, un’attenzione al lavoroche ricevono e un ascolto degli effet-ti che i trattamenti producono. Daparte nostra abbiamo sentito di trat-tare persone già educate nel loro la-voro di ricevente, abbiamo constata-to quanto l’impegno dei nostri prede-cessori abbia generato e lasciato otti-mi frutti. Quasi tutti i riceventi cihanno restituito dei feedback sponta-nei e ci hanno comunicato la loro ri-conoscenza. Una signora ci ha porta-to due panini buonissimi preparatida lei e dei dolci altrettanto buoni![…] Abbiamo avuto l’impressioneche, pur vivendo in uno stato di pre-occupazione e paura, le persone gra-zie allo shiatsu, stanno andando ver-so una consapevolezza più profondadel proprio corpo, parlano di meno esi ascoltano di più, sono più coscientidi cosa stanno ricevendo e come loshiatsu li stia aiutando.Ringraziamo tanto gli organizzatoridi questo progetti e tutti gli operatoriche ci hanno precedute, per noi è sta-ta un’esperienza in cui ci siamo sen-tite insieme a voi tutti e felici di poteraggiungere un pezzettino del nostrolavoro sulla via dello shiatsu.Cari saluti e buon shiatsu a tutti.

Giovanna e Mariangela

Queste le mie ultime conside-razioni sull'esperienza aPizzoli. Sono stata in Abruz-

zo il 19/20 dicembre e il 16/17 gen-naio. La prima volta non sapevo cosami aspettava, ero un po' ansiosa euna volta passato il w.e. ancora nonriuscivo a metabolizzare l'esperien-za. Al secondo w.e. sapevo già tutto,per lo meno non dovevo preoccupar-mi dell'organizzazione logistica...Anche questa volta ho incontratopersone molto diverse tra loro, uomi-ni e donne, giovani, adulti, anziani,ognuno con i propri problemi allespalle, familiari e di salute: li univatutti la paura, la preoccupazione e lostraniamento che il terremoto avevaprovocato, e che si erano andati adaggiungere improvvisamente ai pre-cedenti quotidiani problemi. Pochisanno davvero cosa sia lo Shiatsu,pensano che sia una sorta di fisiote-rapia, oppure si immaginano chepossa alleviare magicamente le pro-prie sofferenze. Molti avevano biso-gno anche solo di essere ascoltati perqualche momento, bisogno di esserepresi in considerazione. Persone chehanno provato sollievo e mi sono sta-te grate solo per il fatto di essere state“coccolate” e ascoltate per qualcheminuto, per avere avuto un contattoumano, che mi hanno raccontato i lo-ro problemi personali, le loro ango-sce, le loro preoccupazioni. Persone a cui sono stata molto vicinaper qualche momento e di cui moltoprobabilmente non saprò più nulla,neanche se il mio trattamento li hapotuti almeno temporaneamente aiu-tare (questo molto mi spiace).In queste mie considerazioni parlopiù di solidarietà che di Shiatsu.... Lo Shiatsu è stato il mezzo che mi hapermesso di fare questa esperienzadi reale solidarietà, un'esperienza in-tensa, che permette di avvicinarsi edi rendersi davvero conto di cosapossa voler dire perdere improvvisa-mente tutti i più importanti punti diriferimento sociali (la casa in primoluogo, ma anche i luoghi che si è soli-ti frequentare, il lavoro...), e di comemolto spesso, i medici di famiglianon sono in grado, non hanno voglia,tempo di ascoltare: di contatto uma-no e di ascolto ce n'è bisogno ovun-que, e forse nelle zone in cui la gentesta materialmente bene ci si è dimen-ticato di questo. […]

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Massimo CantaraImmagini di Fabrizio Diem

Riflesso, pensiero profondo econsapevolezza Hara è uno deitermini più usati nell'insegnamentodello Shiatsu. A questo aspetto vie-ne data molta importanza, in parti-colare per quanto riguarda modali-tà e qualità della pressione. Que-sta, secondo i canoni consueti delloShiatsu, va esercitata o meglio an-cora va espressa coinvolgendo at-tivamente tutto il corpo, ma in ma-niera focale, il nostro HARA.

CHE COS' E' HARANoi siamo tutti consapevoli dell'im-portanza di iniziare bene quello checi siamo prefissi di fare. Per assicu-rare i risultati migliori, è sempreconsigliato ed opportuno sviluppa-re delle fondamenta solide. Senzaradici profonde e solide, la pianta èdebole e la crescita incerta. Hara èil centro vitale del proprio IO, la fo-calizzazione e le radici dell'esisten-za. Per l'essere umano Hara rappre-senta la nostra casa. La casa è ilnostro spazio fermo e sicuro.Dal punto di vista energetico i nostri pri-mi tre Chakra risiedono nel nostro Hara.Stiamo parlando di focalizzazione egrounding, di connessione con il nostroaspetto fisico, di bisogni base e forzamotivante. Le nostre gambe poi posso-no essere viste come una estensione delnostro Hara, ci radicano alla terra maallo stesso tempo permettono di muo-verci. Questo tipo di conoscenza e diconsapevolezza, sono da attribuirsi nonsolo alla popolazione del Giappone edell'estremo Oriente, ma dimostra di es-sere patrimonio universale dell'umanità. Il concetto di Hara rappresenta un fat-tore primario dell'esistenza, da coltiva-re e sviluppare. Purtroppo però abbia-mo perso il rapporto privilegiato conquesta zona del corpo per noi così im-portante e per lo più tendiamo ad ave-re una sensazione vaga della zona ad-dominale, relegando ciò che percepia-mo, come appartenente prevalente-mente alla sola funzione intestinale o

di altri organi limitrofi.I bambini naturalmente sono connessicon il proprio Hara. Il loro addome è ri-lassato ed il respiro profondo. I bambinirisplendono con abbondanza e vitalità,spontaneità e giocosa curiosità. Manmano che ci avviciniamo all'età adulta,impariamo a distanziarci dalle sensa-zioni della parte bassa del corpo; ci vie-ne anzi insegnato a privilegiare e svilup-pare il nostro aspetto mentale a scapitodella nostra vitalità e spontaneità. Culturalmente siamo portati a pensareche la forza e il potere siano posiziona-ti ben al di sopra del nostro addome,nelle braccia e nelle spalle, nel nostrocervello. Nel pensiero Asiatico il con-cetto di forza si esprime con modalità econcetti alquanto diversi. L'energia èimmagazzinata nell'Hara dove viene ri-scaldata prima di essere distribuitanell'intero corpo. L'energia da questazona può essere diretta/utilizzata vo-lontariamente per far fronte ad ogni ri-chiesta che l'ambiente impone sul no-stro essere, come fosse una grande ri-serva di calore che al momento del bi-sogno si diffonde attivando il corpo, ot-timizzandone le prestazioni. In mo-menti di riposo invece il nostro Harasvolge un importante funzione di im-magazzinamento dell'energia.Nello Shorinji Kempo (arte marzialeGiapponese) si ritiene importantecoltivare la forza del proprio Hara at-traverso varie tecniche. Il manteni-mento di un buon tono muscolare ad-dominale viene incoraggiato sia me-diante esercizi, sia durante la medita-zion. L'inspirazione inizia dalla zonaaddominale ma non si completa inquesta area. A circa metà del riempi-mento della capacità polmonare, sicontrae la muscolatura addominale(leggermente), opponendo una lieve

resistenza all'espansione addominalee costringendo l'utilizzo della cavitàtoracica per il completamento dellafase inspiratoria. Durante la medita-zione le mani sono in contatto condan-tien, palmo destro sotto e sini-stra sopra la destra. Ciò ha un signifi-cato nel cui merito non intendo en-trare ora: quello che è importante pe-rò è che le mani prendono parte atti-va in quanto non solo sono a contatto- e quindi portano la nostra attenzio-ne su Hara - ma nella fase di contra-zione del muro addominale, anche lemani partecipano comprimendo l’ad-dome nel la fase di trattenimentod'aria (circa 1-2 secondi).Non dimentichiamoci però che il no-stro Hara racchiude e contiene anchenumerosi visceri ed organi. Il più volu-minoso è l' intestino tenue, che occupala parte più cospicua del volume delnostro addome e che assolve a nume-rose funzioni.

HARA E SUA RELAZIONE CON GLI ORGANI INTERNI La complessa rete neurale che inner-va l ' intestino ha una massa pari aquella del cervello ed è capace di rac-cogliere, in maniera indipendente,una moltitudine di sensazioni dal trat-to intestinale e da altri visceri dellacavità addominale, andando a forma-re un asse privilegiato cervello/pan-cia. Ciò fa sì che le nostre azioni, istin-tive e razionali, abbiano una profondacomponente viscerale. Il sistema ner-voso presente nel nostro Hara è an-che capace di produrre molti neuro-trasmettitori. Generalmente i neurotra-smettitori svolgono un ruolo a livello si-naptico interagendo con le capacitàsensitive/ percettive del SNC, comeuna specie di filtro che ci permette di

arricchire di sfumature il nostro mododi interpretare la realtà.Pensiamo al legame che esiste nellaMTC fra il Cuore e l'intestino tenue: ilprimo controlla i 5 sensi e quindi modulai nostri rapporti a livello percettivo con larealtà ed è la casa dello Shen e dellamente, il secondo esercita un'importan-te azione nel fornire all’individuo capaci-tà di giudizio e di scelta. In altre parolepotremmo dire che svolge un’ importan-te azione di ancoraggio della nostraenergia che, non dimentichiamolo, siesprime anche come pensiero ed attivitàmentale. Non è un caso forse che il no-stro Hara rappresenti proprio anche ilbaricentro corporeo, il nostro centro digravità, il punto di bilanciamento.

HARA E COSCIENZAHara è un posto dove si concretiz-zano le azioni e dove manifestiamoi nostri desideri e pensieri, ma èanche un posto di immobilità e pro-fondità. Contiene sia l'aspetto yangche l'aspetto yin. Dal nostro addo-me noi ci muoviamo con confiden-za. La nostra saggezza corporea ciguida. Non c'è alcun bisogno dipensare a quello che stiamo facen-do o di comprendere quello chedeve essere fatto. Senza l'interfe-renza ed il giudizio della mente, laparte femminile del nostro Hara ac-cetta le cose così come sono, sen-za per forza volerle cambiare. Col-tivare il proprio Hara porta a svilup-pare la profondità necessaria adintegrare l'aspetto dinamico ma-scolino con l'aspetto misterioso ed

accogliente femminileMi sento a mio agio nell'asserire che ilnostro Hara assolve ad un ruolo im-portante e spesso non considerato,che potrebbe essere riassunto nei ter-mini: “modulazione della coscienza”. Questo non perché la nostra consape-volezza risieda nell'intestino ma inquanto l' Haraesercita un'importantemodulazione su di essa attraverso levie sensitive, motorie e quant'altrocomponga la struttura neurale intesti-nale. Quindi possiamo asserire che piùsi coltiva lo spazio dentro il nostro Ha-ra, più spazio avrà la nostra consape-volezza per espandersi. Per noi che facciamo shiatsu lo spazioè fondamentale: noi cerchiamo di in-coraggiare il movimento del Ki nel cor-po della persona e questo può avveni-re solo se si ricrea lo spazio necessario.Edelman scrive: “Il processo della co-scienza è un processo non un oggetto(...) .è un risultato dinamico delle attivi-tà distribuite di popolazioni di neuroniin molte aree diverse del cervello (…)”.Ora se noi ritorniamo al fatto che il no-stro intestino possiede una massaneurale impressionante, c'è da pensa-re che i rapporti tra questo ed il cervel-lo siano innumerevoli. E' stato scopertoche esistono più neuroni che portanodalle aree profonde a quelle corticaliche non viceversa, così da azzardarel'idea che la nostra coscienza sia inqualche modo modulata anche dallenostre sensazioni addominali. “La comprensione della stretta relazio-ne tra pancia, sistema nervoso e cer-vello ci aiuta a stabilire un migliorequilibrio ed a superare uno dei mitidella nostra epoca: quello, purtroppoormai profondamente radicato, dellasupremazia dell'intelletto; dell'evolu-zione dell'umanità vista come il supe-ramento dell'istintualità animale a fa-vore della pura razionalità”Nell'apprendimento dello shiatsu ci vie-ne ripetutamente detto di portare la no-stra attenzione nel proprio Hara e diesercitare le nostre pressioni come sequeste partissero da questa zona.Fare pressione dal proprio Hara non èbasato però solo sull' esercizio fisico delportare in avanti il proprio Hara duranteogni fase pressoria, ma il concetto do-vrebbe esprimere qualcosa di più vastoe profondo che dovrebbe avvenire se-

guendo alcune modalità importanti: 1- attraverso l'uso consapevole di vi-sualizzazioni capaci di avere un effettodi condensazione e rarefazione delproprio Ki interno 2- Un corretto uso del peso corporeo3- Uso di una corretta postura e respi-razione.Tutto questo non può prescindere dafattori quali quantum energetico per-sonale e da un lavoro interno cheognuno di noi dovrebbe intraprendereai fini di garantire lo sviluppo del rap-porto con il proprio Hara. Nella vita di tutti i giorni una personacon un Hara sviluppato ed in contattocon esso, ha la forza e la precisionenecessaria per raggiungere degli ob-biettivi che altrimenti sarebbero im-possibili.Non bastano tecnica, conoscenza eforza di volontà, solo ciò che viene fat-to con il pieno uso del nostro Hara faràottenere un successo completo.I Giapponesi hanno coniato una parolache riassume questo principio: HARAGEI.Questa parola letteralmente significa :Pancia e arte/performance.Il concetto di Haragei qualche voltaviene tradotto con “comunicazioneemotiva” o meglio “l'azione verbale ofisica che una persona mette in attoper influenzare gli altri attraverso lapotenza della ricchezza delle sueesperienze unite alla sua forza” e an-cora “l'atto di relazionarsi con altrepersone o di influenzare gli eventi at-traverso l'uso di rituali formali ed espe-rienza accumulata”.In un certo senso non è forse quelloche l'operatore Shiatsu cerca di farenella sua pratica quotidiana?Un HARAGHEISTA per sua natura, ri-fiuta la limitatezza della risposta SI/NO,la ragione e la motivazione non è quelladi offuscare ma tutt’altro, è quella dievitare di delineare delle differenze, didiminuire l'ambito delle controversie, edi promuovere ARMONIA.In occidente la nostra cultura si basamolto di più sulla ricerca dei perché. Dibattito, definizione, distinzione e de-lineazione sono costantemente inco-raggiati. Chi lavora con il proprio Harapreferisce il vago, l'imprecisione, il nonspecifico e l'ellittico. ( l'essenza della vita non è il SI o il NOma il SI e il NO)

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MUSICA E SHIATSU 2Shiatsu arricchito o shiatsu impoverito?di Daniele Giorcelli, immagini di Fabrizio Diem

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si incontrano e quindi conmaggiori potenzialità diquelle offerte da un cerottocon sferetta ma anche daun ago di metallo. Per questo motivo lo Shiat-su può essere qualcosa dipiù, e lo shiatsuka deve es-sere qualcosa di meglio diun elastico, di un braccia-letto di gomma o di una pol-trona shiatsu. Ma cosa ren-de diverse queste pressio-ni? Cosa fa funzionare co-sa? Anche se istintivamen-te si affollano una granquantità di risposte (ancheindignate), una chiara e so-lida spiegazione non è cosìbanale.La spiegazione può esseremolto interessante e artico-lata ma non è questa la se-de adatta. Mi è sufficienteperò tirare in ballo anchesolo uno degli elementifondanti la teoria energeti-ca per comprendere alcunimeccanismi d’azione delloShiatsu: l’attenzione. I gam-baletti non vengono vendu-ti con l’avvertenza di nonindossarli nei primi mesi digravidanza perché se l’ela-stico è troppo stretto e pre-me su M6 si rischia l’abor-to, un berretto anche se cal-zato con forza sulla frontenon stimola il terzo occhio:sono pressioni che non atti-rano l’attenzione del nostrocorpomente. Quando inve-ce ho grande interesse a

non vomitare durante unviaggio, sarò molto coinvol-to dalla pressione del brac-cialetto che sento sul polso.Dove va l’attenzione lì val’energia. E non si tratta dieffetto placebo che è pursempre dietro l’angolo. Quisi sta parlando di esserepresenti, attenti, partecipa-re al processo. Se lo shiatsuka si pone solocome esecutore di giustepressioni dal punto di vistameccanico, non è esclusoche la tecnologia possa for-nire validi sostituti del pol-lice.Tutte le informazioni chericeviamo durante la no-stra formazione di shiatsu-ka servono a portarci difronte alla porta della “giu-sta pressione” ma siamonoi, ovvero la nostra sensi-bilità ed empatia a permet-terci di varcarla. Per questolo Shiatsu è e rimarrà sem-pre un’Arte.Lo shiatsuka deve farepressioni coinvolgenti, atti-rare con forza l’attenzionedel corpomente di uke nelmodo più totalizzante pos-sibile e realizzare una ri-sposta molto intensa.Non serve a nulla fare beneil compitino, indovinare imeridiani, le zone e i puntise poi li tratto in modo in-sulso e superficiale. E’ mol-to meglio fare buone pres-sioni anche se in zone non

particolarmente azzeccate.Da qui il mio motto: “E’ me-glio un trattamento sbaglia-to fatto bene, che uno giustofatto male”.Si possono fare pressioniformalmente corrette chehanno un certo effetto, maper attingere al pieno po-tenziale della risposta ci vaben altro che la perpendi-colarità e l’uso del peso. Ec-co perché durante i tratta-menti possiamo realizzarediverse qualità:pressionenon c’é uso di hara, la forzaderiva tutta da uno sforzomuscolare, siamo nel cam-po della digitopressione.Questo tipo di tocco può at-tivare una risposta anchese le percezioni di uke sonodel tipo “Qualcuno sta fa-cendo qualcosa là fuori” equelle di tori sono “Qualcu-no sta facendo qualcosa làdentro”.appoggiohara è presente ed è fisico,è nella sua veste di centrodi gravità, la pressione èmuscolare (posturale). Larisposta di uke si attiva piùfacilmente di prima e lapercezione é di “Incontroall’esterno”.entrare, penetrarehara diventa più sottile, piùmentale, si ottiene il per-messo di entrare e una vol-ta dentro la risposta coin-volge strati più profondi del

corpomente. Tori riesce adavere il giusto atteggiamen-to, il giusto Come. Questacomunicazione attiva e da’una direzione alla risposta.La percezione è di “Incon-trarsi dentro uke”.fusionehara acquisisce una valen-za spirituale, si entra in re-ciproca risonanza, in reci-proca attivazione. “Ognunoentra dentro l’altro”.

Queste qualità sono in pro-gressione, non c’é fusionesenza entrare, non c’é en-trare senza appoggio. Perattivare i punti non bastatoccarli, bisogna arrivarciquando sono pronti, eccoperché ci va un certo tem-po per generare una forterisposta, il tempo di prepa-rare il terreno, di passareda una modalità all’altra. Ilpassaggio può avvenire piùo meno velocemente manon è mai una questione dipeso, il peso dipende da ciòche è gradito a uke, da ciòche serve in quel momento.Non si può associare la pro-gressione ad un progressi-vo alleggerimento. Anchelo spirituale può essere rag-giunto con pressioni moltopesanti. Ricordiamoci chela pressione gentile può sfo-ciare nell’insulso e quindiirritante e quella forte puòsfociare nel violento e quin-di invadente.

COME IO STESSO HO AF-FERMATO NELLO SCOR-SO ARTICOLO, BISOGNAFARE MOLTA ATTENZIO-NE NELL’UTILIZZARE LAMUSICA DURANTE UNTRATTAMENTO SHIAT-SU. PARTENDO CON LAPIÙ CHE LEGITTIMA AM-BIZIONE DI OTTENEREQUALCOSA IN PIÙ, PO-TREMMO AL CONTRA-RIO ESSERE PRESI INCONTROPIEDE E RITRO-VARCI INVISCHIATI INTUTTA UNA SERIE DIPROBLEMI INASPETTATICHE RIDUCONO GLI EF-FETTI DELLE NOSTREPRESSIONI. QUESTO RI-SCHIO SI CORRE TUTTELE VOLTE CHE DECIDIA-MO DI “ARRICCHIRE” LOSHIATSU, NON SOLOCON LA MUSICA MACON QUALSIASI ALTROELEMENTO, TEORICO OPRATICO. NON È MALEQUINDI FARE ALCUNEULTERIORI CONSIDERA-ZIONI PRIMA DI DEDI-CARCI AGLI ASPETTI PIÙTECNICI E OPERATIVICHE TRATTERÒ NELLAPROSSIMA PUNTATA.SONO CONVINTO CHEQUESTE RIFLESSIONISIANO MOLTO UTILI AN-CHE AL DI LÀ DELLAPROPOSTA MUSICALE ESE CONTINUATE A LEG-GERE CREDO CAPIRETEBEN PRESTO IL PERCHÉ.

LESS IS MOREIl Blues a volte assomigliaallo Zen. Spesso i maestridi questo genere musicaleaffermano che less is moreovvero che meno è di più,intendendo che poche noteben suonate e ben collocatesono meglio di troppe noteammassate. L’arte di consi-derare e di ricercare il vuo-to ed il silenzio come ele-menti di pienezza.Analogamente nello Shiatsuquando cerchiamo di fare dipiù dobbiamo fare attenzio-ne a non cadere nella trap-pola di fare peggio. Anche seanimati da buone intenzio-ni, cercando di arricchire lanostra tecnica, potremmoinvece impoverire la qualitàdei nostri trattamenti.Masunaga è venuto dopoNamikoshi ed ha “arricchi-to” lo Shiatsu preesistentedi nuove manovre (adesempio gli stiramenti) e dinuovi strumenti (ad esem-pio i gomiti). Anche dalpunto di vista teorico ha ag-giunto molto e la sua map-pa dei meridiani con nuovipercorsi ne è un esempio.Ma i rappresentanti dellascuola Namikoshi hannoaccusato per lungo tempolui (e i suoi imitatori) diaver in realtà “impoverito”lo Shiatsu, inseguendo fan-tasie energetiche e utiliz-zando tecniche e strumentiinadeguati per eseguire le

pressioni. Ma anche i prati-canti dello stile Iokai e deri-vati non si sono risparmiatile critiche dando dei “sem-pliciotti” ai sostenitori dellashiatsuterapia Namikoshiperché agiscono solo sulpiano fisico del corpomen-te senza tenere in conside-razione il piano di esisten-za energetico. Nel mio percorso, f in datempi non sospetti ho utiliz-zato entrambi i modelli edho sempre ritenuto sterili,superficiali e sostanzial-mente errate anche dalpunto di vista teorico lecontrapposizioni delle duescuole. Anche se orgoglio epolitica a volte offuscano leidee la verità alla fine pre-vale e sono quindi molto fe-lice di sentire spirare oraun vento ecumenico: perfortuna si stanno superan-do le reciproche diffiden-ze. Possiamo però utilizza-re questa esperienza di op-posizione come un impor-tante spunto di riflessionesulla relatività di cosa siagiusto aggiungere o toglieredalla nostra pratica, cosaconsiderare evoluzione ecosa involuzione.

DALLA CINTURA DEIPANTALONI ALLO SHIAT-SU PRANOTERAPICOQual è il “principio attivo”dello Shiatsu? Ovviamentela pressione, ma non tutte

le pressioni sono Shiatsuanche se portate su tsubo emeridiani. E’ probabile chementre state leggendo que-sto articolo stiate indossan-do dei pantaloni che sonotenuti da una cintura chesta premendo diversi punti,ad esempio nella zona delTanden e in quella del Min-gMen. Però non credo cheindossare tutti i giorni ipantaloni ci stimoli partico-larmente la vitalità e nonincida sulla circolazionedel Ki nei canali straordina-ri. E che dire di certi orolo-gi con fibbia che lasciano avolte addirittura i segni sulpolso? Sono utili in caso diansia? Direi di no, anzi aguardare l’ora di continuol’ansia aumenta. In com-penso se ci mettiamo unmorbido braccialetto digomma per il mal di mareche preme discretamentesul punto NeiGuan moltofrequentemente la stimola-zione ha effetto e ci rispar-mia la nausea da cinetosi. Perché vestiti e accessorid’abbigliamento non agi-scono in modo significativosulla circolazione energeti-ca ma un braccialetto sì? Domanda interessante, enon siamo ancora nel cam-po dello Shiatsu. Lo Shiat-su è una pressione che vie-ne portata da una personasu un’altra, sono due siste-mi energetici, due vite che

Quella troppo leggera puòsfociare nel non-shiatsu,quella troppo pesante puòsfociare in un brutto tratta-mento ma pur sempreShiatsu.

Voglio sottolineare peròche tutto ciò deve essererealizzato attraverso la tec-

nica Shiatsu per come laconosciamo e la proponia-mo. Mentre premiamo nondobbiamo fare operazionienergetiche come un prati-cante di Chi Kung od unpranoterapeuta. Ci dobbia-mo basare sulla “sola” (!)qualità del tocco e della no-stra centratura.Anche se a volte inconscia-mente si rischia di scivolarenello shiatsu “pranoterapi-co”, specie quando ci sem-bra che quello che faccia-mo non sia sufficiente peraiutare una persona conproblemi gravi o situazionidifficili. E così arricchiamolo shiatsu di pratiche cheshiatsu non sono più.

SHIATSU ARRICCHITO OSHIATSU IMPOVERITO?Siamo tornati finalmente alpunto di partenza: cosa ar-

ricchisce e cosa impoveri-sce lo Shiatsu?Aggiungere stiramenti allepressioni migliora o peggio-ra la qualità di un tratta-mento? Aumentare il nu-mero di meridiani è un’evo-luzione o un’involuzione?Fare operazioni sull’aura orecitare mantra duranteuna pressione fisica è anco-ra identif icabile comeShiatsu?Cosa ci fa sentire la neces-sità di introdurre altro oltrealla pressione perpendico-lare portata con hara? La si-curezza e la creatività o laricerca di soluzioni alterna-tive dettate dalla pigrizia edall’insicurezza nei nostrimezzi? Ho appena aperto una fine-stra su un panorama moltovasto che ora riduco al solocampo della musica. A cosa

serve aggiungere la musicadurante un trattamento? E’ancora Shiatsu?Ovviamente la mia rispostaè positiva, la musica puòaggiungere un maggiorcoinvolgimento, una mag-giore attenzione e parteci-pazione e quindi maggioreenergia attivata (sia in ukeche in tori!). La singolapressione può essere vissu-ta più intensamente. La se-quenza delle pressioni puòrimanere impressa più alungo ed il trattamentoShiatsu acquisire un sensocomplessivo più forte. Realizzare tecnicamentequesto connubio è una bel-la avventura. Che il dio Pan sia con Voi,apresto,

Daniele Giorcelli [email protected])

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propria stupidità e continua-no ad esserlo sempre. Questaé appunto la grande maggio-ranza a cui si riferisce il mae-stro. Ma se si é stupidi comesi può essere intelligenti? Co-m’é possibile che uno stupi-do diventi intelligente? Èuna contraddizione apparen-temente insormontabile: éstupido o é intelligente, nonesiste il passaggio da stupidoa intelligente. Però può es-serci la comprensione dellapropria stupidità, siccomeogni essere, in essenza, é in-telligente. Ma vivendo nelmondo si é costretti ad avvol-tolarsi nella stupidità che facommettere tutti gli erroriche l’esistenza umana richie-de, affinché il mondo possaestrinsecarsi. È come esserespettatori di una commedia,sapendo che il personaggio,che gli attori pensano sia unservitore, é invece un re, op-pure credono che sia un re einvece é un servitore. Chi ésul palcoscenico fa la partedi non accorgersene, mentregli spettatori ridono di tuttigli equivoci che accadonosulla scena. Alla stessa ma-niera, tutti siamo attori sullascena del mondo, e dobbia-mo indossare i costumi perrecitare la tragedia chiamataesistenza. Ma il maestro puòdare questa spiegazione?Certo, ma non arriverebbe alpunto, e dice solo che ci vuo-le intelligenza. Però vai a ca-pire cos’é l’intelligenza. Suc-cessivamente, alla domandaspecifica, non si sbilanciacon un’altra affermazione ecerca di scappare. In veritànon é una fuga ma un modoperché l’interlocutore, da

stupido che é nel fare la do-manda, s’accorga della pro-pria stupidità e lasci venirfuori l’intelligenza per com-prendere quanto vuole ilmaestro. Il maestro dice: “Hocomprato un paio di scarpe,siccome sono troppo strettemi fanno male. Credo che leporterò ad allargare”. Mache sta dicendo, capisce fi-schi per fiaschi, che centra-no le scarpe strette? Quandoha comprato le scarpe non sele poteva misurare bene? Gliarrampicatori comprano lescarpe molto strette, pensan-do che con l’uso si allarghi-no. Ma il problema é che tut-ti i maestri dicono che biso-gna lavorare per cambiare ilmondo, e la vocina: “Armia-moci e partite”, ovvero fate-lo, cambiate il mondo! Maperché non cominciano loro,invece di venire a predicare:“Dovete migliorare, cambia-re il mondo”. “I maestri dico-no che si può fare solo se si éintelligenti” e “Il maestro haaffermato che la maggioran-za dell’umanità é compostada stupidi”. É come se conl’analisi del sangue si sco-prisse chi é stupido e chi no,e sapendo di esserlo quasitutti ci si domandasse: “Chesi può fare?”. É importantericonoscere la stupidità, an-che se é la scoperta dell’ac-qua calda. D’altro canto, esi-stere da essere umano, portadi per sé a comportarsi dastupido. Allora, può essereche l’intelligenza sia nel ve-dere la stupidità nel com-prarsi scarpe strette renden-dosi conto che non c’é altroda fare. Sì, si potrebberocambiare le scarpe, ancora

meglio si potrebbe non na-scere: chi ci obbliga a nasce-re? Il fatto é che uno s’é tro-vato ai piedi queste scarpe,certo danno un po’ fastidio, emagari portandole ad allar-gare potrebbero sistemarsi. Enon se ne compra un altropaio per provare ad usarequeste che già ha ai piedi.Nella poesia é detto che percamminare si deve sapere lastrada e avere le scarpe giu-ste. É talmente ovvio, le scar-pe larghe fanno le vesciche,e se sono strette si ha male aipiedi e si cammina storti. Echi non sa la strada cammi-na in tondo e mai arriverà.Ma che significa esattamen-te sapere la strada? Fonda-mentalmente significa saperriconoscere la propria stupi-dità, e poi, fra le tante, trova-re il maestro, e di conseguen-za la pratica. Ci sta pure tro-vare la persona con la qualevivere, la casa nella qualeabitare, il lavoro da fare conle scarpe, i vestiti, e tuttoquello di cui c’é bisogno. Masi sbaglierebbe pensandoche si arrivi perché si ha lagiusta pratica e le scarpe giu-ste. Attaccarsi all’idea di ar-rivare per mezzo di zazen, oun’altra pratica, mangiandocerte cibi invece di altri e re-citando i Voti, vuol dire con-tinuare a comportarsi da stu-pidi. Se ci si attacca all’ideadi arrivare, qualunque prati-ca si usi, si fallirà completa-mente. C’é solo da impararea godersi la strada. Soltantocosì si riuscirà a camminarestando fermi, senza scarpené strada. E ci si accorgequanto sia stupido pensareche la vita sia avere le scarpe

giuste per camminare sullastrada giusta. Il momento incui si diventa intelligenti, équando: “Si riesce a cammi-nare tra la terra e il cielo libe-ramente”, come é detto nelMumon kan. Camminandoliberamente tra la terra e ilcielo, pure se il mondo conti-nua ad andare avanti a modosuo, siccome noi siamo cam-biati, vediamo che é cambia-to anche il mondo.

JUNKEIDue compagni di pratica so-no venuti da Roma per parla-re dei problemi che attengo-no all’organizzazione del-l’Unione Buddista Italiana.Io ho sempre cercato di ri-manerne ai margini, pure seho partecipato alla formazio-ne e alla crescita dell’UBI.Però, alla parte che si può di-re politica, essendo l’UBIuna specie di sindacato, hopreferito che partecipasseroi discepoli che avevano piùtempo, o erano più portati.All’inizio Loredana, succes-sivamente Margherita Tei-shun e Carlo Vittorio Ha-kuun, mentre per il prossimoconsiglio direttivo é candida-to Alfredo Daishio. Siccomeé un’unione di centri di medi-tazione, si e portati a confon-dere la parte che attiene allapratica interiore con quantoha a che fare con l’organizza-zione di un’associazione. In-vece sono due ambiti com-pletamente distinti: l’associa-zione attiene al relativo e lapratica nei propri centri attie-ne all’assoluto. Per la pasta-sciutta del Vesak non c’é bi-sogno di scomodare il Bud-dha per decidere se fare i ri-

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Ogni essere umano, appenanasce, comincia a cercare unmodo per stare meglio e poi,crescendo, impara a pensareagli altri. Nel libro di Mai-gret, che ho finito ieri, si leg-ge che quando entra in unastanza il suo primo atto con-siste nel mettere a posto unquadro attaccato storto: iquadri storti gli davano fasti-dio. Se danno fastidio i qua-dri storti quanto possono da-re fastidio le ingiustizie, losfruttamento e le sofferenzeche esistono nel mondo, am-

messo che si vogliano vede-re? Magari vedere solo le in-giustizie che ci tocca soppor-tare, per ciò, chi non vuoleun mondo migliore? Alcunereligioni, non sentendoseladi impegnarsi per migliorarel’esistenza sulla terra, predi-cano di accontentarsi delmondo migliore dopo lamorte. Però il problema dimigliorare se stessi e così ilmondo circostante esiste pertutti. Si comincia da appren-disti e si vuole diventare piùbravi. L’assunto fondamenta-

le del buddismo é proprio: seillumini te stesso, nello stes-so momento s’illuminerà ilmondo. E proprio questo é ineffetti ciò che il koan inten-de. Il maestro prima dice: “Imaestri dicono che bisognalavorare per il miglioramen-to del mondo, sia il proprio,personale, individuale, comequello intorno, ovvero la fa-miglia, la città e il mondo ingenerale”. Poi specif ica:“Certo, per riuscirci ci vuoleintelligenza! “. E dov’é chenon ci vuole intelligenza? Si

può riuscire in un’impresaqualsiasi senza intelligenza?E poi, intelligenza, che signi-fica? Intelligenza dovrebbeessere riconoscere l’essen-zialità, realizzare il mondonel suo dispiegarsi e nellostesso tempo nella sua vacui-tà, ovvero nella sua non esi-stenza. Ecco l’intelligenza.Ma quello chiede ancora:“Lei ha detto che ci vuole in-telligenza e che la maggio-ranza é costituita da stupidi”.L’essere umano di per sé éfondamentalmente stupido.E non é che chi é qui a farezazen sia intelligente e glistupidi solo quelli che stan-no fuori. La stupidità perva-de tutti, ognuno di noi é in-trinsecamente stupido. C’échi si accorge della propriastupidità e s’impegna per svi-luppare l’intelligenza origi-nale dell’essere. É l’unicomodo per capire come cam-biare il mondo, non miglio-rarlo ma proprio cambiarlocompletamente. Altri, sicco-me pensano di essere intelli-genti, non si accorgono della

Koan, Bukkosan rokuLA PRIMAVERA NELLA “TRADIZIONE”, caso n° 5

A cura di Fabrizio Bonanomi

Per i praticanti di arti e discipline estremo orientali è tappa d’obbligo fare esperienza di “vuoto”, su cui il Maestroesorta il discepolo in ogni dove. Il tempo dedicato e le metodiche adottate per questa “ricerca-viaggio interiore” è assolutamente personale e discrezionale per ciascuno. Tuttavia nella Tradizione esistono diverse proposte di metodo,per poter seguire un “percorso” senza il quale ci si potrebbe “perdere”. Una di queste si chiama Zen e in alcune scuolesi adotta la pratica dei “Koan”. Koan letteralmente significa “caso pubblico”, sono domande paradossali che il Maestrodà al discepolo, hanno lo scopo di renderlo capace di vivere l’arte della vita, nella tensione ultima alla comprensionedelle cose, un sentiero verso l’illuminazione. Diviene inevitabilmente una sorta di legame fra maestro e discepolo. Per portare qualche esempio, i koan “kensho”, più conosciuti nella tra¬dizione, sono fondamentalmente tre: il piùantico è "Il (tuo) vero volto prima che nascessero i (tuoi) genitori" di Hui-Neng; poi il "MU" (il suono del vuoto) di Joshu, e terzo il "(battendo le mani si ha un suono, qual è il) Suono di una mano sola" di Hakuin.Qualche anno fa un maestro contemporaneo, italiano, Engaku Taino, affondando le radici nella Tradizione haelaborato una interessante nuova rassegna di Koan che, con il consenso del Maestro, siamo onorati di proporre comerubrica periodica su queste pagine, usando gli stessi suoi scritti. Buona riflessione

BUKKOSAN ROKU 4 GIUGNO 2003 - CASO N° 5MIGLIORARE IL MONDO E LE SCARPE STRETTE

UN DISCEPOLO CHIESE AL MAESTRO (SEMPRE A FARE DOMANDE, SERVONO A LORO O AL MAESTRO?): "TUTTI I MAESTRI ESORTANO A MIGLIORARE ILMONDO (ARMIAMOCI E PARTITE), MA DICONO CHE SI PUÒ FARE SOLO SE SI È INTELLIGENTI (APPENA T'AZZARDI A DIRE COME LA PENSI TE LA TIRANOFUORI ALLA PRIMA OCCASIONE). SICCOME LEI HA AFFERMATO UNA VOLTA(MA ALLORA É UN VIZIO) CHE GLI STUPIDI SONO LA GRANDE MAGGIORANZA(LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA) COM'É POSSIBILE RIUSCIRCI?". IL MAESTRO RISPOSE: "HO COMPRATO UN PAIO DI SCARPE, SICCOME SONOTROPPO STRETTE MI FANNO MALE (STAVOLTA NON SI SBILANCIA CONUN'ALTRA AFFERMAZIONE E CERCA DI SCAPPARE). CREDO CHE LE PORTERÒAD ALLARGARE (NON SAREBBE MEGLIO COMPRARNE UN ALTRO PAIO?) ".PER CAMMINARE SI DEVE SAPERE LA STRADAE AVERE LE SCARPE GIUSTE. MA NON É SICURO CHE SI ARRIVI. IL MEGLIO É RIUSCIRE A CAMMINARE STANDO FERMI: NIENTE STRADA NÉ SCARPE.

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gatoni, i fusilli o le penne. Ba-sta un po’ di buon senso e chié abituato a cucinare decide-rà cosa fare. Nel teisho non siaffronta questo problema,perché il koan é il luogo del-l’assoluto, per dimostrare lapropria capacità di sapersimuovere da relativo ad asso-luto e viceversa. E fondamen-tale non confondere questipiani per evitare di scimmiot-tare le parole dei maestri. Vi-vendo a Shofukujì, mai hosentito Mumon parlare dizen al di fuori del teisho e disanzen. Così quando incon-tro mia madre non parlo dibuddismo. Invece una cogna-ta, testimone di Geova, hacercato di convincerla, ma isuoi sforzi si sono infranticontro l’indifferenza di miamadre. Gli aderenti alla sokagakkai provano a convincerei famigliari e gli amici. Chi fail maestro di zen non parla dizen. Così, Mumon, al qualesono stato vicino per dodicimesi, con tutte le personeche l’ho visto incontrare nonparlava di zen. Lo faceva sol-tanto durante il teisho e nellastanza di sanzen. Normal-mente chiedeva di portargliil tè, di preparare per le calli-grafie, di non essere troppolento, di chiamare il tassì,comprare i biglietti del treno,preparare il bagno e lamen-tarsi se l’acqua era troppocalda o troppo fredda. C’eraforse zen nel dire che l’acquaé troppo calda o troppo fred-da? Certo, a stare attenti, lozen sta in qualunque atto. Eun discepolo, tutti siamo di-scepoli della vita, deve stareattento. Ma non dovrebberoessere i maestri illuminati a

dover decidere come deve onon deve essere un’associa-zione come PUBI. Si dovreb-be forse fare l’esame del san-gue per vedere quanta illumi-nazione ha chi decide sul-l’UBI? Quando si scelgono legomme per l’automobile chié illuminato non le scegliemeglio di chi non lo é: nonc’entra niente! Come tutti sicalcola la qualità e il prezzo,la macchina che si ha, quan-to va veloce, quanto si pensadi consumarle, e poi si sce-glie. E magari si segue il con-siglio del gommista. E fonda-mentale comprendere i pianisui quali muoversi: seduti sulcuscino, durante il teisho o asanzen é diverso da stare incasa o al lavoro. É vero cheogni istante può essere vissu-to come se si stesse in medi-tazione, ma bisogna stare at-tenti perché appena si co-mincia a parlare si può entra-re in un’altra condizione.

MONDOMi viene da pensare che c’éuna contraddizione nell’af-fermare che l’uomo é intrin-secamente stupido, se é lostesso uomo che va a ricerca-re la vera natura. Oppurel’intelligenza e la stupiditànon hanno a ché fare con lareale natura?Nel koan il maestro dice:“Ho comprato le scarpe…”una r isposta giusta in unsenso ma che non rispondedirettamente alla domanda.Solo la risoluzione del koanpermette di comprendere lecontraddizioni. Magari eli-minandole tutte, che é lostesso. Così mi prendo la re-sponsabilità di affermare la

validità della scuola Rinzai,che attraverso il koan, al dilà di qualunque parere e opi-nione, dà modo di realizzareuna reale comprensione deiproblemi. Nel momento incui si dà quella r isposta,quella risposta é giusta. Poi,tornati fra la gente, si po-tranno trovare delle spiega-zioni, perché ognuno vorràdire la propria visione delmondo e si discuterà senzafine per mettersi d’accordosu quale sia quella migliore.Invece i koan r isolvono iproblemi non risolvibili in-tellettualmente. Il koan é lachiave per entrare nella in-solubilità dei problemi, epermette di rispondere: “Vabene così, mi tengo le scarpestrette e se mi fanno male lefaccio allargare”.

La pratica può porci sull’av-viso, farci capire in anticipo,in modo chiaro, quando dellepersone, delle situazioni ne-gative ci vengono ad attraver-sare la strada?Alcune scuole cercano di svi-luppare dei poteri che per-mettano di contrastare le for-ze negative, oppure per leg-gere nei pensieri degli altri oper impressionarli alfine diottenere ciò che si vuole. Lacomprensione del dharma, ocon altre parole la buddità, ilsatori, l’illuminazione, ecc.,non fa acquisire poteri stra-ordinari. Ciò che si realizza éla comprensione della realtàe il proprio posto nel mondo.In questo modo non si é at-taccati all’interno e nemme-no all’esterno. É come unoche va in giro attento allezecche, alle zanzare o alle vi-

pere, e un altro invece é tal-mente vaccinato che se lo at-taccano non gli fanno delmale. Si potrebbe dire che lapratica può portare a questaspecie di vaccinazione, piùche a migliorare nei confron-ti dell’esterno, ovvero si mi-gliora di per sé. I maestri di-cono sempre che si acquistala libertà, ma libertà di che?La non paura cosa é? Perquanto riguarda la nostrascuola, il lavoro non é versol’esterno ma verso l’interno,per liberarsi di tutti gli attac-camenti, per rimanere saldiqualunque cosa succeda. Efondamentale comprendereche non si diventa inattacca-bili, e la sofferenza può attac-carci per qualche azione sba-gliata, dal caso, da un inci-dente, perché questo é ilmondo nel quale tutti vivia-mo. A tutti muoiono i genito-ri, negli anni moriranno gliamici e si ammalano le per-sone alle quali si vuole bene.Queste cose succedono a tut-ti, non si può rimanere indif-ferenti a ciò che succede, mala pratica e i koan permetto-no di mettersi nella condizio-ne per poterli accettare ed af-frontare.

Che bisogna fare per avere ilkoan?Basta praticare zazen, e poichiederlo.

In tutte le religioni si parladell’accettazione, dal taoi-smo al cattolicesimo, poi pe-rò tutti i fedeli vanno a chie-dere, of frendo preghiere,pentimenti, atti di contrizio-ne, fioretti, ecc., la grazia perrisolvere i loro problemi, i lo-

ro drammi. Allora le chiedodove va a finire l’accettazio-ne, e questo modo di fare noné vagamente diabolico?É fondamentalmente diabo-lico, però é naturale. Perchéognuno genera la sofferenzacon le proprie mani, senzabisogno di andare lontano.La sofferenza segue l’uomocome la sua ombra e ognunosi crea da sé un’esistenza se-rena o di sofferenza. Ci sonocomportamenti così ovvi chesembra strano non si adotti-no. Oggi dicevo a Timo, ve-nuto dalla Finlandia con lamoglie e il figlio per una set-timana, che io conosco bene

solo due paesi: Giappone eFinlandia. Altri paesi li cono-sco solo per sentito dire purse in qualcuno ci sono stato.Questi due, per me, sonopaesi ovvi. Per ovvio intendoche le persone si accordanoper stare meglio tutti. A que-sto fine stabiliscono delle re-gole, che cercano di osserva-re, consapevoli della debo-lezza umana. Se in Finlandiail livello di corruzione é a unlivello quasi inesistente, di-penderà forse dall’essersi re-si conto che la corruzionenon conviene. Comunque,ognuno si gioca la propriaesistenza come gli pare, e

tanti italiani potrebbero tro-vare la scusa che quelli sonofinlandesi, lì fa freddo, sonopochi, eccetera. Secondo menon é così, sono soltanto piùintelligenti degli italiani. Pervedere quanto siamo stupidibasta percorrere la SalernoReggio Calabria, come c’ésuccesso qualche giorno fatornando dalle arrampicatein Basilicata. È una diecinad’anni che lavorano per faretre corsie, e é tanto se fannola media di un metro al me-se! Però che si può pretende-re da una società dove unapartita di calcio viene vistain Italia da venticinque mi-

lioni; Beautiful lo vedono seimilioni e mezzo, e così via? Epadre Pio ha otto milioni emezzo l’anno di visitatori.Che possiamo fare noi con lenostre poche forze? Hai vo-glia a parlare di Rinzai, di ko-an, di respiro! Si vede che ilresto dell’umanità gode l’esi-stenza in questa maniera. Ame non sembra che se la go-dano veramente, ma se pen-sano che vada bene così nonsi può fare niente. Per loro.

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34 FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 35FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA

NOVITÀ FISCALI 2010Il saggio dell’interesse legale scendeall’1% (era il 3%).Pertanto nel conteggio degli interessidovuti da ravvedimento operoso, dal 1gennaio 2010 gli stessi dovranno esse-re calcolati all’1%.

Le prestazioni di servizio all’estero so-no soggette all’IVA del paese del desti-natario.

Il contributo INPS alla gestione sepa-rata, per chi non ha altra coperturaprevidenziale, passa dal 25,72 al26,72%. Rimane fisso al 17% per chi haaltra copertura.

Viene prorogato di un anno: sino a tut-to il 2012, lo sconto IRPEF del 36% sul-le ristrutturazioni. Limite 48.000 europer unità immobiliare. Condizione: co-sto della manodopera evidenziato infattura.

Decade la deduzione dell’ammorta-mento e dei canoni di leasing degli im-mobili strumentali per i professionisti.

Nel 2010 saranno deducibili:- il 10% della rendita catastale per ileasing stipulati dal 1 gennaio.- il 50% della rendita catastale per gliimmobili ad uso promiscuo acquistatiod acquisiti in leasing.

IL RAVVEDIMENTO OPEROSOQualora si sia omesso il versamento diun tributo, oppure lo si sia versato perun importo inferiore al dovuto, è possi-bile avvalersi del Ravvedimento Opero-so, entro il termine di presentazionedella dichiarazione relativa all’anno incui è stata commessa la violazione, alfine di evitare l’applicazione delle san-zioni previste per l’omesso od insuffi-ciente versamento.

Per potersi avvalere del RavvedimentoOperoso è indispensabile che il contri-buente non abbia avuto formale cono-scenza di accessi, verifiche o controllida parte dell’Amministrazione Finan-ziaria, o che la violazione sia stata giàconstatata.

L’istituto del Ravvedimento Operoso èstato attivato al fine di consentire alcontribuente, che sia incorso in un er-rore od in una dimenticanza, di regola-rizzare la propria posizione senza in-correre in sanzioni eccessive, e nonper fornire un insperato finanziamentoda parte del Ministero delle Finanze.

Pertanto, il contribuente che intendeversare una somma dovuta oltre la da-ta di scadenza deve trasmettere unMod. F24 nel quale indicherà:• L’importo che si intende regolarizzare

• La sanzione del 2,5% se la regolariz-zazione avviene entro i 30 giorni (non 1mese!) dalla scadenza• oppure la sanzione del 3% se la re-golarizzazione avviene tra il trentunesi-mo giorno e la data di scadenza dellapresentazione dei redditi relativa al-l’anno in cui è stata commessa la viola-zione. (Un mancato versamento del2009 è ravvedibile, in assenza di ac-cessi, verifiche, controlli, entro il 30settembre 2010).• L’interesse del 3% annuo (interessesemplice) calcolato dalla data di sca-denza al 31 dicembre 2009, e del 1%annuo calcolato dal 1° gennaio 2010alla data del versamento.I dati da riportare nel Mod. F24 (codicetributo, rateazione, anno) sono quelliche si sarebbero utilizzati per il versa-mento nei termini prescritti.L’istituto del Ravvedimento Operoso sipuò utilizzare anche per sanare l’omes-sa presentazione della dichiarazione an-nuale, purché la stessa venga presenta-ta entro 90 giorni dal termine previsto.La sanzione prevista è di 1/12 del mini-mo della sanzione edittale:258 : 12 = 21,5 Codice tributo 8911.

SANZIONI FISCALIQualora gli adempimenti previsti dalla normativa tributaria siano stati omessi o siano stati adempiuti oltre i termini stabiliti,vengono applicate sanzioni amministrative (oltre che penali nel caso ricorrano) D. Lgs. 471/1997.Si tenga presente che le sanzioni saranno determinate in funzione della gravità della violazione e della “personalità fiscale” delcontribuente, nonché della posizione assunta (collaborazione od ostruzionismo) in sede di verifica.La normativa in merito alle sanzioni è piuttosto complessa, e non può essere riassunta in poche pagine. Lasciamo pertanto alcommercialista del contribuente la definizione delle sanzioni specifiche, limitandoci ad esporre, a titolo informativo, le sanzio-ni edittali relative alle principali violazioni nelle quali può incorrere l’operatore shiatsu.

DICHIARAZIONE DEI REDDITIOmessa presentazionese risultano dovute imposte dal 120% al 240%, minimo euro 258se non risultano imposte dovute da euro 258 a euro 1.032, raddoppiabile per i soggetti tenuti alle scritture contabiliDichiarazione infedele (minori debiti o maggiori crediti dichiarati)per redditi prodotti in Italia da 1 a 2 volte la maggiore impostaper redditi prodotti all’estero da 1,33 a 2,66 volte la maggiore impostaDICHIARAZIONE IRAPOmessa presentazionese risultano dovute imposte dal 120% al 240%, minimo euro 258se non risultano imposte dovute da euro 258 a euro 1.032Dichiarazione infedele da 1 a 2 volte la maggiore impostaMODELLO 770 semplificatoOmessa presentazionese le ritenute non sono state versate dal 120% al 240%, minimo euro 258 più euro 51 per ogni percipientese le ritenute sono state versate da euro 258 a euro 2.065 più euro 51 per ogni percipienteDichiarazione infedele da 1 a 2 volte i compensi non dichiarati - Minimo euro 258

VERSAMENTI OMESSI OD INSUFFICIENTI 30% dell’importo non versatoMANCATA EFFETTUAZIONE DELLE RITENUTE ALLA FONTE 20% dell’importo non trattenutoOMESSA PRESENTAZIONE DEL MOD. F24 A ZERO euro 154OMESSO VERSAMENTO DELL’IVA DOVUTA dal 100% al 200%, minimo euro 516

OMESSA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE IVAin assenza di debito di imposta da euro 258 a euro 2.065se risulta dovuta imposta da 120% a 240%, minimo euro 258OMESSA PRESENTAZIONE DELLA COMUNICAZIONE ANNUALE IVA da euro 258 a euro 2.065MANCATA TENUTA O MANCATA ESIBIZIONE DELLE SCRITTURE CONTABILI da euro 1.032 a euro 7.746

Filo diretto col commercialistadi Savina Bonnin e Renzo Chiampo

I codici da utilizzare sono i seguenti

cod. tributo cod. sanzione cod. interessi

IRPEF 40xx 8901 1989

ADDIZ. REGIONALE 3801 8902 1994

ADDIZ. COMUNALE 3843-4 8903 1998

I.V.A. 60xx 8904 1991

SOSTITUTO D’IMPOSTA 1040 8906 addizionato all’imposta

IRAP 3800-12-13 8907 1993

IMPOSTE SOSTITUTIVE 1798-99- 8913 19921800-4025

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ACCORDI 373636 ACCORDI

PARTNERS

Cral Banca Intesa e Cral CariparoCircolo Ricreativo Aziendale Lavoratori, promuove iniziativenell’ambito del tempo libero di carattere artistico, assisten-ziale, culturale etc. onde favorire l'incontro di tutti i soci permigliorare la qualità della vita e la crescita personale e col-lettiva attraverso reciproci scambi di valori.

Arvu e urbe capitolium La Fis si impegna attraverso i suoi soci a riconoscere ai sociArvu — Associazione Romana Vigili Urbani — e URBE CAPI-TOLIUM ed ai rispettivi familiari uno sconto del 10% sul com-penso per un trattamento della durata di 50/60 minuti. Laconvenzione copre tutto il territorio regionale; potrete sce-gliere l'operatore shiatsu a voi più comodo consultandol'elenco degli operatori professionisti su www.fis.it o telefo-nando ai responsabili regionale o al responsabile convenzioni.

Riservato ai Soci ProfessionistiL’ELENCO DEGLI ACCORDI SOTTOSCRITTI DA FIS CON AZIENDE ED ENTI PER PROMUOVERE L’ATTIVITÀ DEI SOCI PROFESSIONISTI

Fin dalle sue origini la FIS si è molto adoperata per trovare un linguaggio comune, insieme ad un confronto tra gli operatori, cheha permesso una crescita culturale complessiva a tutti i livelli. Di pari passo la FIS si è attivata per promuovere e diffondere lapresenza dello Shiatsu nella realtà sociale, con iniziative importanti sul territorio: carceri, ospedali, mondo dello sport, mondoscolastico, ecc., con lo sguardo rivolto alla sfera del volontariato. In questo periodo, la logica evoluzione ha fatto maturare i tem-pi per un confronto di tipo più professionale, di certo non meno importante per la diffusione dello Shiatsu: quello economico efiscale. Le nuove proposte delle Convensioni con i Soci, hanno un taglio che si colloca in ambito commerciale, una sorta distrutturazione professionale della figura dell’operatore Shiatsu nei rapporti con altre realtà del mondo dell’economia. Lo sforzocomune è significativo perchè permette di incentivare la crescita personale nell’ambito professionale, immediatamente attuabi-le attraverso la stipula di accordi sul modello delle convenzioni. Inoltre offre la possibilità di promuovere la propria figura pro-fessionale di Operatore Shiatsu rendendola visibile sul territorio italiano e quindi raggiungibile da più ambiti sociali.Le convenzione stipulate sono riservate ai soci professionisti in regola con il pagamento della quota associativa. I nominatividegli aderenti saranno disponibili sul sito www.fis.it

Novità 2009 Dal gennaio 2009 gli Accordi in essere verranno uniformati dal punto di vista delle seguenti condizio-ni economiche: Sconto 10% che i Soci Professionisti applicheranno alle loro normali tariffe, per un trattamento shiatsudella durata di 50/60'.Questo accordo viene automaticamente accettato dai Soci Professionisti all’atto del Rinnovo dell’Iscrizionealla Federazione. Il socio professionista che non desiderasse mettere in atto le condizioni previste dall’accordo, è invita-to ad informare l'utente della sua indisponibilità al trattamento, dando indicazione a rivolgersi ad un altro Socio Profes-sionista FIS.

I titolari di carte fedeltà Selecard: nuovi clienti per i professionisti Fis!La Federazione Italiana Shiatsu ha stretto una collaborazione con SINT S.p.A., società specializ-zata in attività di marketing e fidelizzazione, che opera attraverso il marchio di Circuito Sele-

card, che aggrega oltre 2.500.000 card e 20.000 partner commerciali. SINT realizza programmi di fi-delizzazione distribuendo a tutti i partecipanti una CARTA FEDELTÀ che propone SCONTI per l’acquisto di prodotti

o servizi.Tali sconti sono offerti da grandi realtà, come la FIS, che operano in tutti i settori merceologici. Le attività commerciali e diservizi riconoscono le carte fedeltà distribuite da SINT perché queste riportano il marchio SELECARD. CHE COSA DEVE FARE ILPROFESSIONISTA FIS? È semplicissimo: riconoscere a tutti coloro che presentano una CARTA SELECARD le seguenti condizio-ni: Sconto del 10% sul costo di un trattamento Shiatsu di 50/60 minuti eseguito da un operatore professionista iscritto al RegistroItaliano Operatori Shiatsu della Federazione Italiana Shiatsu. Numero Verde 800-218990 (9-13 e 14-18). SINT sarà lieta di dartitutte le informazioni sulla partnership. La carta Selecard sarà inviata gratuitamente a tutti i soci professionisti così oltrea promuovere il loro lavoro, potranno anche usufruire di sconti e agevolazioni in vari settori legati al servizio.

Studi commercialistiLa FIS ha stipulato una convenzione con diversi Studi Professionali di Dottori Commercialisti, per offrire a condizioniagevolate i servizi di consulenza fiscale e contributiva, esponiamo di seguito nel dettaglio le opportunità.Attività di consulenza fiscale relativa all’inquadramento ed apertura posizioni presso Uffici fiscali prepostiGestione contabile e fiscale, comprensiva di:elaborazione del reddito fiscale e redazione della dichiarazione dei redditi; gestione delle relative scadenze fiscalie contributive; tempestivo aggiornamento sulle novità fiscali inerenti l’attività; registrazione ed elaborazionedelle scritture contabili (ove necessario).a) regime normale contabilità semplificata b) regime nuove iniziative c) regime contribuenti minimiConsulenza fiscale ulteriore su domanda

I servizi offerti coprono un ampio ventaglio di casistiche inerenti l’attività dell’operatore shiatsu, riteniamoperaltro importante sottolineare che l’aspetto logistico non è vincolante, nel senso che è possibile usufruiredelle agevolazioni anche se si risiede in una città o regione diversa dalla sede fisica dello Studio del Commercialista che si è scelto, visto che è sempre più diffuso l’invio telematico dei documenti e l’uso della posta elettronica per comunicazioni.

Hanno aderito alla convenzioneStudio Gamma di Bonnin Savina via Pasquale Paoli 52, 10134 TORINO Tel./Fax 011.3190702Studio professionale Matteo Lazzaro via Monte Ricco 1, 35031 Abano Terme PD Tel. 049.824781Studio dott. Vittoria Colombo via Gorizia 3, LISSONE MB Tel. 039.465204Studio Martorana - Vasarri & Associati viale Gramsci 18, 50132 FIRENZE Tel. 055.2345903Rag. Bruno Livoli via Giannetto Valli 95 pal. B16, 00149 ROMA Tel. /Fax 06 45495896

Responsabile Accordi e Opportunità

Nadia Simonato [email protected]

cell. 355.7050842

ENPACLEnte Nazionale Previdenza e AssistenzaConsulenti del LavoroViale del Carvaggio 78, 00147 [email protected] www.enpacl.it

L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per iConsulenti del Lavoro è istituito nel 1971 e il suoscopo è quello di erogare e gestire trattamenti diprevidenza e di assistenza a favore degli iscritti e deiloro familiari. Consapevole del valore dei servizi“accessori” con cui agevolare i Consulenti del Lavorosia nell’esercizio della professione che nel loro tempolibero, l’ ENPACL ha creato un progetto che possafornire un piccolo ma concreto contributo alla qualitàdella vita dei propri iscritti: la “Carta servizi” che permette di avere sconti su varieprestazioni con cui ha sottoscritto le convenzioni.L’Ente è presente su tutto il territorio nazionale econta circa 24.000 iscritti.Ecco i recapiti della persona che ha contattato la FIS

Daniela PiraniSegreteria Organi Collegiali ENPACLDirezione Amm.ne e PatrimonioViale del Caravaggio 78, 00147 Romatel. 06/51054405 fax 06/51054432daniela.pirani @enpacl.it

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di decongestionare e aumentare la circolazione di ener-

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impediscono di lavorare serenamente.

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Opportunità e agevolazioni per gli associati FIS(Studenti, praticanti, ordinari e professionisti) a cura del Direttivo

La FIS, sull’onda degli Accordi, ha pensato di attivare delle Opportunità fruibili da tutti gli as-sociati FIS in regola con il pagamento della quota associativa, attivando degli accordi in ambi-to commerciale attraverso i quali è possibile ottenere degli sconti, agevolazioni e facilitazioni.L’idea è quella di far conoscere la FIS e lo Shiatsu al mondo del commercio e, perché no, trar-ne beneficio dal punto di vista economico. Per informazioni approfondite contattate la Segre-teria FIS o inviate richiesta di informazione all’indirizzo [email protected].

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Responsabile Accordi e OpportunitàNadia Simonato [email protected]. 355.7050842

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40 SEGRETERIA FIS 41REGIONI

QUOTE SOCIALIIL CONSIGLIODIRETTIVO HA DELIBERATO LE QUOTE SOCIALI

Socio Professionista euro 187 in caso di invio telematico euro 182Iscrizione FIS euro 92Copertura legale euro 30Responsabilità civile verso terzi euro 15Tenuta albo RIOS euro 50

Socio Ordinario euro 137 in caso di invio telematico euro 132Iscrizione FIS euro 92Copertura legale euro 30Responsabilità civile verso terzi euro 15

Iscritto al Registro Studenti/PraticantiPraticanti euro 70 Studenti euro 30

Studenti e Praticanti hannola facoltà di sottoscrivere la Polizza Assicurativa di Responsabilità CivileUnipol, con una quotaaggiuntiva di euro 15,00. La Polizza copre danni aterzi fino a euro 1.000.000mentre la Copertura Legalecopre per un massimo di euro 5.000.

Per iscriversi alla FIS Usare il modulo pubblicatonella rivista o scaricarlodal sito www.fis.it o telefonando alla Segreteria FIS al numero 02.89457325.

INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ESAMI FIS

SESSIONE AUTUNNALE 2010Data: 19 - 20 ottobre. Città: MILANOSede: in fase di definizioneTermine iscrizioni e consegna documentazione6 settembre 2010

Per gli aggiornamenti controllare www.fis.it Sezione Esame.Possibilità di aggiunta della data del 28 ottobre nel caso in cui il numero di iscritti lo richieda. Il termine ultimo per le iscrizioni14 settembre 2009. Per le modalità di iscrizione all’esameconsulta il sito FIS o contatta la segreteria.

CANDIDATI CHE HANNOSUPERATO L’ESAME DIAMMISSIONE AL REGISTROITALIANO OPERATORISHIATSU NELLA SESSIONE DIVERONA DEL 09 - 10 MARZO BERTASA GIOVANNILEARDINI GABRIELLAZANIN PAOLAMASCI ANNA MARIAFRANCESCHINI DANILACOBELLO GRAZIA SOLIDEAFARINAZZO LUISALOTTI MARCOPERIN ELIOPICCOLO GIAMPIERORAGNO NICOLAIORIO ROBERTOLUGOBONI LORISPATANÈ GLORIAPOLICARDI MASSIMOSOLTYK BOZENA AGNIESZKAMAZZA GIORGIOGABRIELLI CINZIABREDA LUCAFORNASA PAOLAFURIOLI ANTONELLALONGO CLAUDIOVESCOVO ANTONELLASAVANT ILARIAVEGGI PATRIZIAZAMPIROLO ADRIANOSIMIONI PAOLOPAPA ROBERTASEVALIÈ REBECCAGOTTI MILENALENA LISAMORANDO BEATRICE

CANDIDATI CHE HANNOSUPERATO L’ESAME DIAMMISSIONE AL REGISTROITALIANO OPERATORISHIATSU NELLA SESSIONE DIROMA DEL 23 MARZO 2010BUONAIUTO LUCIOCOPPI GIOVANNIDE BORTOLI DONATELLAFINOTTO BARBARAMARCON CINZIA

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UTILIZZO DEL LOGO REGISTRATOComunichiamo a tutti i Soci Professionisti della Federa-zione Italiana Shiatsu ®, che il Consiglio Direttivo, nellariunione dell'8 e 9 marzo 2010, in relazione all'uso del lo-go Fis da parte dei soci professionisti, ha precisato che tut-ti i Soci Professionisti regolarmente iscritti al Registro Ita-liano Operatori Shiatsu ed in regola con la quota associati-va possono fare uso del logodella Federazione perpubblicizzare la pro-pria attività profes-sionale evidenzian-do, laddove lo con-senta lo spazio, cheil trattamentoShiatsu non è tera-peutico, non è sani-tario e non è finaliz-zato alla cura delle pa-tologie. E' vietato l'utiliz-zo del logo in qualsiasi conte-sto (volantini, pubblicazioni, siti internet o altro) in cui loShiatsu venga accostatoalla risoluzione di distur-bi che possano comun-que essere collegati o de-rivanti da patologie ed aterminologia medica. Illogo deve essere utilizza-to unitamente alla dicitu-ra: “Iscritto al RegistroItaliano Operatori Shiat-su”. Il logo può essere ri-chiesto alla Segreteria

L’indirizzo di posta elettronica della segreteria FIS è cambiato, inviare tutte le comunicazioni a:

[email protected] numeritelefonici

tel 02 89457325 fax 02 89457326

PIEMONTEClaudio [email protected]. 333.1740177 LOMBARDIABarbara [email protected]. 338.4030662TRENTINO ALTO ADIGEElena [email protected]. 0464.390086 - 340.2571988VENETOMichele [email protected] - tel. 347.4741579LIGURIADavide Staunovo [email protected]. 0183.296932 - 339.4408830EMILIA ROMAGNACarla [email protected]. 339.2263449TOSCANAAlbina [email protected] - tel. 055.579872MARCHEGiuseppe [email protected] - tel. 338.8536903UMBRIAVittoria [email protected] - tel. 328.3060422 LAZIOGianluca [email protected] - tel. 340.3784613ABRUZZOIvano Ciotti - [email protected]. 0863.412436 - 333.8442331CAMPANIASalvatore [email protected] - tel. 337.375508CALABRIARenato [email protected]. 0968.4337600968.29272 - 338.7450429SICILIACarmela [email protected] - tel. 349.3757284

Coordinatore R.R.Luciano [email protected]. 0471.201044 - 339.6711794

Responsabile ConvenzioniVicepresidente: Nadia [email protected]. 335.7050842

Responsabili regionali FIS

PIEMONTE Valter Vico

LAZIO Gianluca Roffi

Due righe per presentarmiCari amici dello Shiatsu desidero presentarmi: sono Gianluca Roffi

e lo scorso dicembre sono stato eletto Responsabile Regionale per il Lazio.

Ho già incominciato a visitare alcune scuole di Roma per incontrare

gli Operatori e conoscere direttamente i problemi legati alla loro attività.

Mi propongo di proseguire con le scuole laziali e in tal senso vi segnalo

la mia disponibilità. Credo sia importante mettere a fattor comune

le esperienze di tutti per rafforzare la nostra organizzazione e avanzare

proposte concrete. Il mio recapito telefonico è 3483342153 e ringrazio

tutti fin da ora per la collaborazione.

Gianluca Roffi

VOLONTARIATO SHIATSU CON GLIANZIANI A MONCALIERI (TO)Prosegue a Moncalieri (TO), questo è il 10° anno di attività, ilprogetto di volontariato in collaborazione fra la Fis, che vedeattualmente impegnati una dozzina di Soci, e l’AssociazioneCO.V.A.O. per il trattamento degli anziani:- che frequentano il centro d’incontro Casa Vitrotti o- che sono ricoverati alla RSA LatourChi è interessato a partecipare può contattare Valter Vico,333.26.90.739, [email protected].

L’impegno richiesto è di almeno 2 ore settimanali, per un minimo di 6 mesi e lafrequenza del corso gratuito per volontari ospedalieri.

42 REGIONI

Seminario a Lamezia TermeNel “paese albergo” Borgo Santa Maria di Lamezia Terme, si èsvolto il 6 e 7 febbraio scorsi un Seminario residenziale dal te-ma “SHIATSU E SALUTE” promosso dall’ASSOCIAZIONESOCIO – CULTURALE “In Volo” (Onlus) e dalla FederazioneItaliana Shiatsu Regione Calabria.All’evento hanno preso parte una quarantina di persone, alcu-ne delle quali già beneficiarie dei trattamenti shiatsu ed altreinvece in veste di operatori. I lavori sono stati introdotti dal Re-sponsabile della FIS calabrese Renato Zaffina, che nel fornirealcune informazioni sulla disciplina e sulla Fis, ha affermatoche lo shiatsu è un’arte della salute annoverabile tra le cosid-dette metodiche “complementari” alla medicina e ai tratta-

menti tradizionali. Dopo aver messo in evidenza la necessità di allargare la gamma di contributi of-ferti nel campo della salute e di come, in questo contesto, lo shiatsu può sicuramente assumere unaparte importante, Zaffina ha continuato sottolineando come la Fis sia costantemente impegnata inun attento lavoro di salvaguardia delle caratteristiche essenziali dello Shiatsu trasmesse dalla tradi-zione, rappresentando così un sicuro punto di riferimento per i cittadini interessati a questa discipli-na. L'Operatore Shiatsu, attraverso la FIS, oltre a offrire la più alta qualità delle prestazioni profes-sionali, garantisce una precisa identità culturale e sociale finalizzata ad una diversa relazione con iconcetti di salute, cura di se stessi, benessere dei cittadini e dell’intera collettività. Renato Zaffina ,dopo aver ricordato che il Comune di Lamezia Terme ha concesso il suo patrocinio al Seminario, haquindi presentato il presidente dell’associazione “In Volo” Valentina Isabella - anch’essa socia Fis -mettendo in evidenza l’importanza della sinergia fra le varie associazioni presenti sul territorio. Va-lentina Isabella ha messo in risalto lo scopo dell’associazione, che è quello di operare nel sociale e dipromuovere la cultura in tutte le sue forme, compreso il concetto di salute, attraverso lo Shiatsu,un’antica disciplina che si rifà alla Medicina Tradizionale Cinese. E’ stata poi la volta di Claudio Mi-calizzi, relatore del Convegno, Claudio Micalizzi, Responsabile F.I.S. Regione Piemonte. Micalizziha offerto una dimostrazione pratica delle tecniche del trattamento e su ciò che il ricevente trasmet-te e l’operatore raccoglie in una sintesi empatica. Con la partecipazione attiva delle persone presentiClaudio Micalizzi, grazie alla sua sensibilità e professionalità, ha trasferito ai partecipanti al mee-ting, attraverso il contatto, i suoni, gli odori, il suo sapere, il suo dare e il suo ricevere, tutti principifondamentali dello shiatsu. Al termine di una breve interruzione durante la quale l’AssociazioneFratello Sole, Fragiacomo, ha offerto tisane e prodotti biologici, i lavori sono ripresi con l’interventodell’operatrice Gabriella De Capitani che ha illustrato il metodo Tomatis, altra pratica “dolce” che fauso della musica – soprattutto Mozart e canti Gregoriani– per rivolgersi particolarmente ai bambiniche vivono un disagio psico-affettivo, assumendo un atteggiamento di chiusura nei confronti di tuttociò che li circonda. La prima parte del meeting si è quindi conclusa con una nutrita “batteria” di do-mande da parte del pubblico agli operatori presenti. E’ seguita una cena ricca di specialità locali e,complice l’incessante pioggia mista a neve, nella sala si è creata un’atmosfera rendendo più intima ecalda. La serata e poi terminata con la felice esibizione di due giovani musicisti “Il duetto essenzialeO Ronco De Cicua”. Il giorno successivo, dopo la meditazione e la prima colazione, il programmadel Seminario è proseguito con un nuovo intervento di Claudio Micalizzi, che non si è risparmiatoaffatto nel comunicarci il suo sapere e il suo saper fare. E’ stata poi la volta dei ringraziamenti neiconfronti degli organizzatori: Valentina Isabella,Maria Concetta Cristiano, Nella Pettinato, SilviaBaratta, Renato Zaffina, Andrea Sinopoli, Ortensio Ianni e Pasquale Mancuso. Un ringraziamento èandato anche ai proprietari e gestori del Ristorante e del Borgo “Paese Albergo” Bucolia, che con laloro gentilezza , professionalità e comprensione, hanno contribuito alla riuscita del Seminario. Altermine è stata offerta dall’Associazione la “Via degli Ulivi”, la “mpanata”, un piatto tipico locale abase di pane indurito, ricotta e siero, particolarmente apprezzato da tutti. Prima di tornare ciascunoa casa propria, i partecipanti si sono lasciati con la promessa di tornare presto ad incontrarsi, consa-pevoli che si è trattato di un week end durante il quale ciascuno ha trovato piacevoli momenti di se-renità e, perché no, anche di arricchimento culturale.

Renato Zaffina R.R. Regione Calabria

REGIONE CALABRIA Renato Zaffina

ASSEMBLEA ORDINARIA FIS19 GIUGNO 2010 ORE 10

presso il Centro Congressi dell’Hotel Michelangelovia Scarlatti 33 Milano

(a lato della Stazione Centrale)

ORDINE DEL GIORNORelazione del Presidente

Relazione del Tesoriere e del Revisore dei Conti sul bilancio consuntivo 2009Votazione bilancio consuntivo 2009

Relazione del Tesoriere e del Revisore dei Conti sul bilancio preventivo 2010Votazione bilancio preventivo 2010

Ipotesi di riunificazione delle sigle Shiatsu in ItaliaModifiche al Regolamento per accordi nazionali

Modifiche al Codice DeontologicoRatifica curriculum di ammissione all'Esame Fis

Esame Fis presso le ScuoleNotifica accordo con Namikoshi Shiatsu Europe

Ratifica procedure del Collegio dei ProbiviriRatifica Codice Etico

Elezione delle cariche sociali (Presidente, Consiglio Direttivo, Collegio dei Probiviri e Revisori dei Conti)

Eventuali e varie