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12 Credere 31/2020 UN UOMO IN CAMMINO Conoscendo noi stessi trasformeremo il mondo

UN UOMO IN CAMMINO di Giuseppe Gazzola «S

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31/2020 Credere 1312 Credere 31/2020

di Giuseppe Gazzolafoto di Alessia Giuliani/CPPUN UOMO IN CAMMINO

ono ancora oggi una persona mol-to difficile. La mia vocazione poetico-

profetica è estrema: mi porta sem-pre ai confini di tutto. Non a caso la collana che dirigo per le Paoline si chiama Crocevia. Io amo vivere al crocevia, nei punti di incrocio. Sono punti di incontro, di ricerca e anche snodi pericolosi dove, come si diceva un tempo, passano i briganti».

Marco Guzzi parla così di se stes-so. Poeta, filosofo, autore spirituale, è l’ideatore e il leader carismatico dei gruppi Darsi pace, diffusi ormai in tutto il mondo. È stato, negli anni Novanta, autore e conduttore radio-fonico di punta della Rai. Un perso-naggio a tutto tondo che, per i lettori di Credere, si racconta come persona. A modo suo, sempre sul confine tra l’esperienza quotidiana che accomu-na tutti noi e la profondità della vita nello Spirito che coltiva ogni giorno: «Come tutti gli umani vivo nell’invi-sibile. Invisibile ed essenziale, per esempio, è il linguaggio. E ho impa-rato che, se lavori bene nell’invisi-bile, allora il visibile diventa bello».

È nato il 25 marzo del 1955 e, per lui, non è casuale: «Il mistero dell’in-carnazione è misteriosamente scrit-to nella mia vita sin dalla nascita. Ho sempre vissuto la mia stessa espe-rienza poetica, che iniziai quando avevo solo 13 anni, come una parola altra che, al di là di me, mi raggiun-ge. Una parola che io non controllo, ma ascolto e trascrivo, mi abita, di-venta la mia carne. In fondo questo è il mistero cristologico fondamen-tale. L’incarnazione del Verbo. Per questo Cristo nella mia vita è tutto. Tutta la vita».

IL CAMBIO DI ROTTA

Sembra di risentire san Paolo. Come lui, anche Marco ha percorso strade impervie e, a un certo punto, si è trovato per terra, sbalzato dal ca-vallo: «Verso il 1994, a metà dei miei giorni, come dice Isaia, cominciò il tempo più critico e doloroso della mia vita. Nello stesso giorno in cui

«S

«Ogni mattina prego e ricomincio la mia ricerca.

Solo in Cristo ho trovato il fondamento della gioia»,

dice il conduttore radiofonicoche ha fondato i gruppiDarsi pace, oggi diffusi

in tutto il mondo

Conoscendonoi stessi

trasformeremo il mondo

arco Guzzi, 65 anni, è sposato dal 1985 con Paola Balestreri

e ha tre figli: Gloria, Chiara, e Gabriele. Poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi Darsi pace - Liberazione interiore per la trasformazione del mondo: possiamo conoscerne la proposta e i percorsi sul sito (www.darsipace.it). Per Radio Rai ha condotto 3131, Dentro la sera, Lo Specchio del cielo, Sognando il giorno. È autore di sette raccolte di poesia e 22 saggi di filosofia, spiritualità, religione. L’ultimo libro, pubblicato dalle edizioni Paoline, si intitola La vita è l’opera. Una biografia. Dal 2004 dirige la collana Crocevia presso le Paoline. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia accademia di belle arti e lettere dei Virtuosi al Pantheon.

MChi è?

_04BNY_CR_IN31p012p013_ROMANO.pdf July 27, 2020 11:34:22

31/2020 Credere 1312 Credere 31/2020

di Giuseppe Gazzolafoto di Alessia Giuliani/CPPUN UOMO IN CAMMINO

ono ancora oggi una persona mol-to difficile. La mia vocazione poetico-

profetica è estrema: mi porta sem-pre ai confini di tutto. Non a caso la collana che dirigo per le Paoline si chiama Crocevia. Io amo vivere al crocevia, nei punti di incrocio. Sono punti di incontro, di ricerca e anche snodi pericolosi dove, come si diceva un tempo, passano i briganti».

Marco Guzzi parla così di se stes-so. Poeta, filosofo, autore spirituale, è l’ideatore e il leader carismatico dei gruppi Darsi pace, diffusi ormai in tutto il mondo. È stato, negli anni Novanta, autore e conduttore radio-fonico di punta della Rai. Un perso-naggio a tutto tondo che, per i lettori di Credere, si racconta come persona. A modo suo, sempre sul confine tra l’esperienza quotidiana che accomu-na tutti noi e la profondità della vita nello Spirito che coltiva ogni giorno: «Come tutti gli umani vivo nell’invi-sibile. Invisibile ed essenziale, per esempio, è il linguaggio. E ho impa-rato che, se lavori bene nell’invisi-bile, allora il visibile diventa bello».

È nato il 25 marzo del 1955 e, per lui, non è casuale: «Il mistero dell’in-carnazione è misteriosamente scrit-to nella mia vita sin dalla nascita. Ho sempre vissuto la mia stessa espe-rienza poetica, che iniziai quando avevo solo 13 anni, come una parola altra che, al di là di me, mi raggiun-ge. Una parola che io non controllo, ma ascolto e trascrivo, mi abita, di-venta la mia carne. In fondo questo è il mistero cristologico fondamen-tale. L’incarnazione del Verbo. Per questo Cristo nella mia vita è tutto. Tutta la vita».

IL CAMBIO DI ROTTA

Sembra di risentire san Paolo. Come lui, anche Marco ha percorso strade impervie e, a un certo punto, si è trovato per terra, sbalzato dal ca-vallo: «Verso il 1994, a metà dei miei giorni, come dice Isaia, cominciò il tempo più critico e doloroso della mia vita. Nello stesso giorno in cui

«S

«Ogni mattina prego e ricomincio la mia ricerca.

Solo in Cristo ho trovato il fondamento della gioia»,

dice il conduttore radiofonicoche ha fondato i gruppiDarsi pace, oggi diffusi

in tutto il mondo

Conoscendonoi stessi

trasformeremo il mondo

arco Guzzi, 65 anni, è sposato dal 1985 con Paola Balestreri

e ha tre figli: Gloria, Chiara, e Gabriele. Poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi Darsi pace - Liberazione interiore per la trasformazione del mondo: possiamo conoscerne la proposta e i percorsi sul sito (www.darsipace.it). Per Radio Rai ha condotto 3131, Dentro la sera, Lo Specchio del cielo, Sognando il giorno. È autore di sette raccolte di poesia e 22 saggi di filosofia, spiritualità, religione. L’ultimo libro, pubblicato dalle edizioni Paoline, si intitola La vita è l’opera. Una biografia. Dal 2004 dirige la collana Crocevia presso le Paoline. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia accademia di belle arti e lettere dei Virtuosi al Pantheon.

MChi è?

_04BNY_CR_IN31p012p013_ROMANO.pdf July 27, 2020 11:34:22

31/2020 Credere 1514 Credere 31/2020

mio papà viene operato di prostata, iniziai ad avere i sintomi di una pro-statite acuta. È stata la mia malattia iniziatica, lo strumento con cui lo Spirito mi ha fatto capire che dove-vo cambiare strada».

IL BUIO SI FA RICERCA

Nel 1998, al culmine del successo come autore e conduttore radiofoni-co e televisivo, ma anche sempre più prostrato dai sintomi della sua ma-lattia, rinuncia a un ricco contratto e si ferma. «Decido di riprendere in mano la mia vita. Mi chiudo in casa e mi dedico per 10-12 ore al giorno a un lavoro profondo su me stesso. Inizio a praticare lo yoga, riprendo il nuoto. Mi addentro in pratiche psi-cologiche. E mi dedico, ogni giorno, alla meditazione, alla contemplazio-ne, alla preghiera».

Dentro quel buio che si fa ricer-ca, Marco trova la sua nuova vita, la strada: inizia a proporre modi di-versi di vivere gli esercizi spirituali, con particolari pratiche meditative ed esercizi scritti per conoscere se stessi. Nell’estate 1999 avvia così i

«Se vuoi la pace,datti pace.

Non pretendere l’amore da nessuno.

La pace dalla tu.Scroscia, donati, irradia,

sii felice»

grande dono che Dio mi ha dato».Un dono che Marco e Paola ali-

mentano ancora oggi: «Da anni io e Paola andiamo insieme, due matti-ne alla settimana, a Villa Ada, a Ro-ma. Lei, quando insegnava nei licei, si era presa il part-time proprio per questo. Ci andiamo per stare insie-me, per passeggiare, per litigare, per immergerci nella pace della vegeta-zione. È stato il primo luogo in cui ho sentito il desiderio di tornare quan-do è finito il lockdown».

LA PREGHIERA QUOTIDIANA

Ecco, le sue esperienze dicono chi è Marco Guzzi, esattamente come le parole invisibili che lo abitano e condivide. Forse questo è il segreto dei gruppi Darsi pace, che chiedo-no sette anni di percorsi impegna-tivi di formazione, silenzio “menta-le”, meditazione, preghiera, studio. Per conoscere e cambiare se stessi. Per trasformare il mondo. Non per caso, probabilmente, si sono diffusi in tutto il mondo.

Eppure, 21 anni dopo aver cam-biato la vita propria e poi quella di

migliaia di persone, Marco non si sente ancora arrivato. Anzi. «Ogni mattina», dice, «mi alzo e ricomin-cio la mia ricerca. Ogni giorno prego per due o tre ore, al mattino, dopo pranzo, alla sera. Ho cercato tutta la vita, ho letto tutti i libri. E cercando l’essenziale solo nel Cristo ho tro-vato la via che mi aiuta a darmi pa-ce, a trovare quell’integrità che è il fondamento della gioia e della pos-sibilità di amare nella libertà. Però intendiamoci, io non sono arrivato da nessuna parte. Come dicono a Roma “hai voglia a lavorà”».

E allora, come viatico per riusci-re a ripartire ogni giorno, Marco ci regala un’ultima sorpresa: «Vorrei augurare a tutti noi l’esperienza del-lo Spirito. Lo Spirito non invecchia mai, è sempre nuovo. Adesso è ap-pena nato. Mentre lo dico, lo sen-to. Sento di essere appena nato, di essere assolutamente giovane. Nella via dello Spirito non vedremo mai la morte. Nella via dello Spirito il cri-stianesimo è appena incominciato. E rinasce nuovo ogni giorno, in cia-scuno di noi».

gruppi Darsi pace: «Un percorso di trasformazione interiore che però possiamo condividere in gruppo, in tutto il mondo. Se vuoi la pace, dat-ti pace. Non pretendere l’amore da nessuno. La pace dalla tu. Scroscia, donati, irradia, sii felice».

Allora, temerariamente, parte per Medjugorie con la moglie Paola e i suoi tre figli piccoli. «Fu un perico-loso e angoscioso viaggio iniziatico. Ma sboccò nella giornata del 1° gen-naio del 2000. Era il passaggio del millennio e mi ritrovai dentro il sole splendente nella Bosnia, nel giorno dedicato alla Madre di Dio, con una luce cristallina e il senso interiore di avere finalmente toccato terra dopo il naufragio».

Ci è voluta tanta strada, per arri-vare lì. E non è stata facile. Nel per-corso, è stata indispensabile Paola, sua moglie: «Ero un bambino ferito. Venivo dall’esperienza traumatica della separazione dei miei genitori. Quando l’ho conosciuta le ho detto che non mi sarei mai sposato. Lei non è scappata: voleva e vuole solo stare con me, senza chiedere nulla

in cambio. Io ci ho messo otto anni a chiederle se ci sposavamo, sorpren-dendola con una proposta che non si aspettava più. E dopo sposati ci ho messo altri tredici anni per acqui-stare con lei un letto matrimoniale e

La vita è l’opera è la biografia di Marco Guzzi,

curata da Francesco Marabotti per le Paoline.

Sollecitato dalle domande di Francesco Marabotti,

che da molti anni partecipa ai gruppi Darsi pace, nel

testo Marco Guzzi racconta la propria vita, spesso

percorsa da travagli e sfide esistenziali, e nello stesso

tempo affronta le tematiche umane, culturali e sociali che hanno caratterizzato gli ultimi cinquant’anni di

storia italiana e occidentale.

dormire nella stessa stanza. La sua accoglienza senza condizioni, che è uno dei nomi dell’amore reale di Paola, è stato per me un luogo sor-prendente, la mia vera grande te-rapia, la salvezza. Paola è stata il

Il nuovo libro

_04BO0_CR_IN31p014p015_ROMANO.pdf July 27, 2020 11:34:28

31/2020 Credere 1514 Credere 31/2020

mio papà viene operato di prostata, iniziai ad avere i sintomi di una pro-statite acuta. È stata la mia malattia iniziatica, lo strumento con cui lo Spirito mi ha fatto capire che dove-vo cambiare strada».

IL BUIO SI FA RICERCA

Nel 1998, al culmine del successo come autore e conduttore radiofoni-co e televisivo, ma anche sempre più prostrato dai sintomi della sua ma-lattia, rinuncia a un ricco contratto e si ferma. «Decido di riprendere in mano la mia vita. Mi chiudo in casa e mi dedico per 10-12 ore al giorno a un lavoro profondo su me stesso. Inizio a praticare lo yoga, riprendo il nuoto. Mi addentro in pratiche psi-cologiche. E mi dedico, ogni giorno, alla meditazione, alla contemplazio-ne, alla preghiera».

Dentro quel buio che si fa ricer-ca, Marco trova la sua nuova vita, la strada: inizia a proporre modi di-versi di vivere gli esercizi spirituali, con particolari pratiche meditative ed esercizi scritti per conoscere se stessi. Nell’estate 1999 avvia così i

«Se vuoi la pace,datti pace.

Non pretendere l’amore da nessuno.

La pace dalla tu.Scroscia, donati, irradia,

sii felice»

grande dono che Dio mi ha dato».Un dono che Marco e Paola ali-

mentano ancora oggi: «Da anni io e Paola andiamo insieme, due matti-ne alla settimana, a Villa Ada, a Ro-ma. Lei, quando insegnava nei licei, si era presa il part-time proprio per questo. Ci andiamo per stare insie-me, per passeggiare, per litigare, per immergerci nella pace della vegeta-zione. È stato il primo luogo in cui ho sentito il desiderio di tornare quan-do è finito il lockdown».

LA PREGHIERA QUOTIDIANA

Ecco, le sue esperienze dicono chi è Marco Guzzi, esattamente come le parole invisibili che lo abitano e condivide. Forse questo è il segreto dei gruppi Darsi pace, che chiedo-no sette anni di percorsi impegna-tivi di formazione, silenzio “menta-le”, meditazione, preghiera, studio. Per conoscere e cambiare se stessi. Per trasformare il mondo. Non per caso, probabilmente, si sono diffusi in tutto il mondo.

Eppure, 21 anni dopo aver cam-biato la vita propria e poi quella di

migliaia di persone, Marco non si sente ancora arrivato. Anzi. «Ogni mattina», dice, «mi alzo e ricomin-cio la mia ricerca. Ogni giorno prego per due o tre ore, al mattino, dopo pranzo, alla sera. Ho cercato tutta la vita, ho letto tutti i libri. E cercando l’essenziale solo nel Cristo ho tro-vato la via che mi aiuta a darmi pa-ce, a trovare quell’integrità che è il fondamento della gioia e della pos-sibilità di amare nella libertà. Però intendiamoci, io non sono arrivato da nessuna parte. Come dicono a Roma “hai voglia a lavorà”».

E allora, come viatico per riusci-re a ripartire ogni giorno, Marco ci regala un’ultima sorpresa: «Vorrei augurare a tutti noi l’esperienza del-lo Spirito. Lo Spirito non invecchia mai, è sempre nuovo. Adesso è ap-pena nato. Mentre lo dico, lo sen-to. Sento di essere appena nato, di essere assolutamente giovane. Nella via dello Spirito non vedremo mai la morte. Nella via dello Spirito il cri-stianesimo è appena incominciato. E rinasce nuovo ogni giorno, in cia-scuno di noi».

gruppi Darsi pace: «Un percorso di trasformazione interiore che però possiamo condividere in gruppo, in tutto il mondo. Se vuoi la pace, dat-ti pace. Non pretendere l’amore da nessuno. La pace dalla tu. Scroscia, donati, irradia, sii felice».

Allora, temerariamente, parte per Medjugorie con la moglie Paola e i suoi tre figli piccoli. «Fu un perico-loso e angoscioso viaggio iniziatico. Ma sboccò nella giornata del 1° gen-naio del 2000. Era il passaggio del millennio e mi ritrovai dentro il sole splendente nella Bosnia, nel giorno dedicato alla Madre di Dio, con una luce cristallina e il senso interiore di avere finalmente toccato terra dopo il naufragio».

Ci è voluta tanta strada, per arri-vare lì. E non è stata facile. Nel per-corso, è stata indispensabile Paola, sua moglie: «Ero un bambino ferito. Venivo dall’esperienza traumatica della separazione dei miei genitori. Quando l’ho conosciuta le ho detto che non mi sarei mai sposato. Lei non è scappata: voleva e vuole solo stare con me, senza chiedere nulla

in cambio. Io ci ho messo otto anni a chiederle se ci sposavamo, sorpren-dendola con una proposta che non si aspettava più. E dopo sposati ci ho messo altri tredici anni per acqui-stare con lei un letto matrimoniale e

La vita è l’opera è la biografia di Marco Guzzi,

curata da Francesco Marabotti per le Paoline.

Sollecitato dalle domande di Francesco Marabotti,

che da molti anni partecipa ai gruppi Darsi pace, nel

testo Marco Guzzi racconta la propria vita, spesso

percorsa da travagli e sfide esistenziali, e nello stesso

tempo affronta le tematiche umane, culturali e sociali che hanno caratterizzato gli ultimi cinquant’anni di

storia italiana e occidentale.

dormire nella stessa stanza. La sua accoglienza senza condizioni, che è uno dei nomi dell’amore reale di Paola, è stato per me un luogo sor-prendente, la mia vera grande te-rapia, la salvezza. Paola è stata il

Il nuovo libro

_04BO0_CR_IN31p014p015_ROMANO.pdf July 27, 2020 11:34:28