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Materiali e testimonianze sull’Anci Toscana Ottobre 2004

Una piccola storia Toscana

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Una piccola storia toscana è il racconto di trenta anni di vita dell’Associazione dei comuni toscani, scritto per il Congresso dell’ottobre 2004 e curato da Alessandro Pesci. Raccoglie le testimonianze di alcuni dei dirigenti politici che sono stati alla guida dell’Associazione in questi tre decenni di attività. Infine è riportata una relazione sull’attività della sezione regionale toscana dell’Anci nel biennio 1979-1980. Sono pubblicati all’interno del testo gli elenchi dei componenti degli organi politici dalla fondazione dell’Associazione fino ad oggi e sono presentati alcuni dei più importanti progetti a cui l’Anci Toscana ha dato vita. E’ possibile inoltre ripercorre la storia dell’Associazione attraverso una interessante documentazione fotografica delle iniziative e delle rassegne.

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Materiali e testimonianze sull’Anci Toscana

Ottobre 2004

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Una piccola storia toscanaMateriali e testimonianze sull’Anci Toscana

A cura di Alessandro Pesci

Si ringrazia per la collaborazione:Marcello BucciVannino ChitiVanessa De FeoLeonardo DomeniciFiorello FabbriMauro FavillaGiacomo MaccheroniPier Natale MengozziFiorenzo NarducciGianfranco SimonciniAntonio TripodiMichele Ventura

I testi sono stati raccolti da Tommaso GurrieriImmagini Archivio Anci Toscana

Grafica: Sonia Squilloni - Promopoint srl Chiuso in tipografia il 4 ottobre 2004Stampa: Media Graphic Group

Non è escluso che in questa pubblicazione vi siano errori ed omissioni,siamo grati a quanti vorranno rivolgerci delle segnalazioni in merito.

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Trent’anni di lavoro sono tanti. Una vita intera. E sono tanti anche perché sono statianni intensi, vivi, che hanno visto la nostra associazione crescere costantemente, ecostantemente aumentare il proprio ruolo nel dibattito politico e istituzionaleregionale e nazionale.Quello che avete in mano non vuole essere un opuscolo celebrativo, o un “bilancio”delle attività. È materiale di studio, un modo di mettere un punto fermo a un certopunto del percorso. Per capire che cosa abbiamo fatto, da dove veniamo, e quindianche dove possiamo pensare di andare. Ci troverete dati importanti, notizie, eanche testimonianze che aiutano a ricostruire. Perché ormai l’Anci, e anche l’AnciToscana, sono un attore fra i più importanti della vita italiana, ma questa è una parteche abbiamo dovuto conquistare con le unghie e con i denti, visto che all’inizio,quando questa storia è cominciata, il ruolo che ci era stato assegnato era poco piùimportante di quello di una comparsa. Adesso non siamo il primo attore, e forsenemmeno il secondo, ma i dialoghi che recitiamo sul palcoscenico sonodeterminanti per tutto lo spettacolo, e il pubblico ha capito che il personaggio cheinterpretiamo è uno di quelli fondamentali.Buona lettura.

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Introduzione

Tanti anni di lavoro

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Sommario

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Presentazione 3Tanti anni di lavorodi Gianfranco Simoncini

Sommario 4

L’Anci in movimento, come l’Italia di Leonardo Domenici 5

Testimonianze 7

Speranze, fatti e alcune delusionidi Gianfranco Simoncini 9

Lo “sciopero” dei Sindacidi Marcello Bucci 11

Partecipazione dei cittadini e responsabilità degli amministratoridi Michele Ventura 14

Parte il “sistema” delle autonomie toscanedi Vannino Chiti 16

Il “costruttore” dell’Anci toscanadi Goffredo Lohengrin Landini 17

Stop ai comuni sotto tuteladi Mauro Favilla 20

Un viaggio lungo trent’annidi Fiorello Fabbri 22

La costruzione dell’Anci in Toscana nel decennio 1975-85di Fiorenzo Narducci 22

Ho cominciato da lontanodi Giacomo Maccheroni 27

Progetti 29

Progetti 31Corsi di Formazione 33

Organi 35

Comunicazione 73

Campagne di comunicazione 75

Dire e fare 77

Aut&Aut 80

Documentazione fotografica 82

Rassegna stampa 85

Attività 89

Protocolli di intesa, convenzioni e accordi 92

Appunti 94

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Riforme costituzionali,devolution, federalismo fiscale,sussidiarietà,welfare locale:parole che, in questi anni, sono diventate sempre più‚familiari a tutti gli amministratori locali italiani.Parole che fotografano una società‚ in movimento,alla ricerca di prospettive che affondanole loro radici nel passato per prefigurare scenari futuri ancora tutti da definire (e da concertare, verrebbe da aggiungere). In questasituazione da “work in progress” l’ANCI ha cercato sempre – anche strutturalmente – di mantenere salda l'identità‚ e l’obiettivo di unaassociazione che si propone come rappresentanza delle oltre 8.000 amministrazioni comunali italiane. Dalla originaria strutturanazionale, pensata oltre cento anni fa dai fondatori dell’Associazione, si approdo‚ negli anni alla attivazione di “sezioni regionali”. Lanascita delle Regioni portò‚ poi – la trasformazione avvenne al congresso di Sorrento del ‘92 – alla nascita delle attuali “Anci Regionali”:strutture autonome ciascuna con i propri organi e la propria rappresentanza. Una risposta tempestiva e coerente alla necessità‚ di muoversi lungo la strada del decentramentoamministrativo, con una particolare attenzione ai rapporti con le neocostituite Regioni.A dodici anni da quella data credo si possa dire che l’ANCI fu lungimirante e concreta. Fu unascelta giusta e coraggiosa, volta a dare una voce in più‚ ai Comuni, su scala Regionale, e a costituire una struttura associativa capace di portare dalla periferia al centro le istanzedi tutte le 8.100 amministrazioni comunali. Questo è lo scenario che tutti noi conosciamo bene e nel quale abbiamo – chi più, chi meno – imparato a muoverci, seppur con risultatinon del tutto omogenei. Se pero‚ tentiamo di guardare avanti, allora credo non sfugga a nessuno la necessità‚ di fare ulteriori passi in avanti. Sul tappeto c’è‚ già‚ un'importantenovità‚ della quale – in sede ANCI – si è ampiamente discusso. Mi riferisco alla necessità‚ di una ulteriore crescita delle strutture delle ANCI Regionali, favorendo ogni forma diselezione della classe dirigente ed auspicando un impegno sempre maggiore delle amministrazioni dei comuni capoluogo, sia attraverso una partecipazione diretta degliamministratori che di quello delle strutture tecniche. In modo significativo questa richiesta dovrà essere diretta ai Comuni capoluogo di Regione. Solo così il “peso”‚ politico dellerappresentanze sarà sempre più forte. Secondo gli stessi principi, sarà poi necessario rispettare la previsione che il Presidente dell’ANCI Regionale sia un amministratore locale. Laperdita di tale requisito dovrà comportare la decadenza dalla carica. La giusta acquisizione di nuovi ruoli per le Province, renderà poi necessaria una iniziativa dell’ormai prossimaAssemblea Congressuale dell’Associazione per rendere operativa la norma statutaria che prevede la costituzione delle ANCI Provinciali. É evidente che questo processo, importanteper il futuro della Associazione,debba essere calibrato nelle varie realtà regionali e debba partire per impulso delle ANCI Regionali tenendo nella dovuta considerazione le peculiaritàstorico-territoriali e le stesse dimensioni regionali. Su questo punto si è già‚ espressa favorevolmente l’ultima conferenza programmatica ANCI, che si è tenuta a Rapallo lo scorsoanno. Non si tratta di costruire nuove strutture burocratiche che si sovrappongano all’esperienza delle ANCI Regionali, ma consentire un maggior legame con i territori ed elevare ilsistema di rappresentanza degli stessi.Alle ANCI Provinciali dovrà‚ essere riservata la competenza a trattare tutte le materie di interesse intercomunale e quelle dei rapporti delle realtà provinciali con le Regioni. Una sortadi Conferenza dei Comuni nel territorio provinciale. Il percorso dovrà essere necessariamente omogeneo su tutto il territorio nazionale. Nel rispetto dell’autonomia e sovranità diciascuna ANCI Regionale, sarà utile quindi concordare una data o un periodo entro il quale celebrare in tutte le Province le assemblee costitutive dell’ANCI Provinciale. Il panoramadelle attività‚ e degli impegni futuri e‚ quindi ricco e stimolante, anche se complesso. Per portarlo a termine c’è bisogno dell’impegno e del lavoro di tutti gli amministratori locali, diqualsiasi appartenenza politica.Perche‚ l’obiettivo è semplice:mantenere e accrescere il ruolo dei Comuni nella società italiana, il che equivale ad aumentare la capacità‚ di rispostadelle amministrazioni locali alle esigenze dei cittadini.

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L’Anci in movimento, come l’Italia

Leonardo DomeniciPresidente Anci dal 1999 al 2004

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Testimonianze

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Se dovessi sintetizzare in tre parolel’esperienza dei cinque anni di presidenzadell’Anci Toscana parlerei di speranze,fatti e qualche delusione.Le speranze risiedevano nel fatto chequesti anni potessero rappresentare unpassaggio decisivo nella storia del nostroPaese, con l’affermazione di un ruolonuovo e finalmente davvero centrale deglienti locali, intesi come una sorta di“sportello unico” della Repubblica.Penso ovviamente in primo luogo allariforma del Titolo V della Costituzione, maanche alle leggi di decentramentoamministrativo ed alla fase di riscritturadegli statuti regionali.Vi era e vi è ancora la speranza di realizzareun federalismo fiscale capace di dare unquadro di riferimento certo ai Comuni,chepermettesse di superare le difficoltà ormaicroniche per i bilanci comunali egarantisse attraverso una realeautonomia di entrata e di spesa di riuscirea salvaguardare i servizi e insiemecontenere le spese in un contesto di forteresponsabilizzazione degli amministratorilocali.In sintesi la speranza,sulla quale abbiamolavorato e ci siamo mobilitati anche nellanostra regione, era di veder attuato unnuovo quadro di riferimento legislativo che

desse ai Comuni, quale presidio dellarepubblica più vicino ai cittadini, e da essiritenuto il proprio punto di riferimentoimmediato, la possibilità di svolgere apieno la loro funzione di promozione dellosviluppo, di sostegno alla crescita civile esociale delle comunità .La riforma della Costituzione andava in talsenso, ma qui sta la delusione, questoprocesso si è sostanzialmente bloccato.Abbiamo avuto una lunga serie di LeggiFinanziarie che hanno tagliatopesantemente i trasferimenti ai Comuni ehanno,di fatto, legato le mani a chi volevaesaltare e liberare la capacità delleautonomie locali. Oggi, indubbiamente, citroviamo di fronte a un ritorno centralistadi non poco conto,basti pensare al decretotaglia spese, al blocco delle sediconcertative a livello nazionale, al ricorsosu diversi statuti regionali tra i quali quellodella nostra regione. Ma soprattutto, nonsi è verificato quel passaggio dicompetenze amministrative dallo stato aicomuni che avrebbe facilitato la rispostaai bisogni dei cittadini.Parlando dei “fatti”, direi che si è prodottoun forte rinnovamento nel funzionamentodegli enti locali. Si sono avviati importantiprocessi di associazionismo, e in moltiComuni si sono verificate fondamentali

innovazioni dei servizi che hanno messo incampo nuove tecnologie e un nuovo mododi intendere il lavoro. avvenute ancheattraverso esperienze di esternalizzazioni.Come Anci Toscana siamo riusciti avalorizzare queste novità.“Dire & Fare”harappresentato proprio questo,una vetrina,una sfida, un manifesto per raccontarecome ci si è rinnovati, una occasione perincentivare l’emulazione, e quindi ladiffusione delle innovazioni.Un altro fatto positivo è stato la crescitadella visione dei Comuni come “sistema”,anche dal punto di vista politico. Il nostropeso è sicuramente cresciuto.Lo vediamodal numero di Protocolli d’Intesa firmaticon la Regione, dal tavolo istituzionale diconcertazione su tutte le leggi cheriguardano i Comuni, dal fatto che molteleggi da noi richieste e promosse sonostate approvate. Quindi il riconoscimentodell’Anci come interlocutore privilegiato eormai istituzionale è potremmo direcompleto. Senza trascurare il passaggiodalla fase sperimentale a quella ormaiconsolidata del Consiglio delle AutonomieLocali, che è una nostra “creazione”e cheoggi, dopo cinque anni, è un elementoineliminabile del confronto politico nellanostra Regione,studiato e imitato in moltealtre regioni italiane.

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Speranze, fatti e alcune delusionidi Gianfranco SimonciniPresidente Anci Toscana dal 1999 al 2004

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L’Anci Toscana è senza ombra di dubbiol’associazione di riferimento per tutta lavita dei Comuni.Un riconoscimento ci è arrivato anchedall’Anci nazionale.Abbiamo avuto, comeAnci Toscana, un ruolo di trainoindiscutibile su molte questioni,penso alladiscussione sugli Statuti, a quella suldemanio marittimo, e siamo diventatimodello per altre Anci regionali. Anche ilrapporto con la Regione, di cui dicevamo,è un esempio che altri cercano di riportarenella loro realtà. E non dimentichiamociche l’Assemblea Nazionale dell’Anci che siè tenuta a Firenze si è svolta qui anche perla presenza di un Anci Toscana chefunziona.In questi anni la vita dell’associazione èstata sempre unitaria.Non c’è stato mai unconflitto eclatante, a parte la normaledialettica che fa parte del lavorare ediscutere insieme.Questo è merito di tutti,di un gruppo dirigente che ha saputo fareil proprio lavoro, ma anche dei sindaci deidiversi orientamenti, che non hanno maivoluto anteporre le esigenze di parte aquelle di tutti.Dal punto di vista personale si è trattata diun’esperienza formativa e di grandesoddisfazione. Sono stato orgoglioso dirappresentare uno dei sistemi delleautonomie più vivi del nostro Paese.Credo di lasciare la presidenza in unmomento in cui l’associazione è solida e increscita.Un’associazione in grado di funzionare,anche nei confronti dei tanti nuovi sindaci

eletti nell’ultima tornata di elezioniamministrative. A loro non si dovràspiegare che cosa è l’Anci,non solo perchémolti di loro arrivano da esperienzepolitico-amministrative, ma soprattuttoper il patrimonio di Anci Toscana, il suonome e il suo ruolo, ormai consolidati ericonosciuti.

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di Marcello BucciPresidente Anci Toscana dal 1989 al 1999

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Lo “sciopero” dei Sindaci

Il periodo in cui ho fatto il presidente dell’Anci Toscana è stato quello in cui èesploso il tema del federalismo: unaquestione che nella riflessione deisindaci era già emersa prima, e in modoben diverso,da come è avvenuto poi conl’entrata in scena della Lega Nord.E’ stato anche un periodo di passaggioparticolarmente travagliato nella vitadegli enti locali, travolti dall’esploderedella vicenda Tangentopoli e, al tempostesso, caricati di responsabilitàderivanti dalle aspettative chematuravano nella società. Sollecitati dadomande e problemi nuovi, ma frenati,nella loro azione, da vecchi eanacronistici vincoli, derivanti da unassetto istituzionale che aveva ormaifatto il suo tempo.Poco tempo dopo la mia nomina,di frontealla difficile situazione degli enti locali ead una Anci nazionale statica, legata allelogiche dei partiti più che alle realiesigenze dei comuni (ricordo ad esempioche i sindaci dell’allora PartitoComunista uscirono da tutti gli organisminazionali dell’Anci, in polemica con unalinea dell’associazione caratterizzata daun rapporto troppo collaterale con ilgoverno),mi sono trovato a confrontarmicon una forte insoddisfazione dei comuni

verso l’associazione.A questo reagimmocon la mobilitazione, nata soprattuttonell’area fiorentina, di un movimento disindaci che rilanciò con grandedeterminazione i temi crucialidell’autonomia politica e finanziariadegli enti locali, del riconoscimentopieno delle loro prerogative, delfederalismo.Uno dei momenti più importanti fu ilcosiddetto “sciopero dei sindaci”, unamanifestazione autoconvocata cheportò a Roma tutti insieme, per la primavolta dopo molti anni, un migliaio disindaci da tutta Italia, il tutto promosso egestito proprio dall’Anci Toscana. Fu unsegnale importante anche verso l’Ancinazionale,perché ne mise in discussionela capacità di interpretare e rapprentarele esigenze dei comuni; e anche perché daquel momento si cominciò ad affrontareeffettivamente il problema della“regionalizzazione” dell’associazione.Dopo sono venuti gli anni della profondariforma delle amministrazioni locali, conl’attuazione della legge 142/90, anni incui l’Anci ha cercato sempre di ricoprireun ruolo forte di rappresentanza deicomuni nei confronti sia del Governocentrale che della Regione.Tutto il processo legislativo del

decentramento ha posto le Anci regionaliin un ruolo di primo piano, ma ne harichiesto anche un cambiamento difisionomia e di funzioni. È stato unpassaggio di grande cambiamentorispetto al ruolo prevalente, disensibilizzazione e di mobilitazionepolitica, che avevano svoltodell’immediato passato. Si stavatrasformando la funzionedell’Associazione dei comuni, soprattuttonelle sue articolazioni regionali.Nella nostra regione abbiamofronteggiato con l’impegno di tantiamministratori e tecnici dei comuni (chehanno supplito alla scarsità di mezzi erisorse disponibili) i nuovi compiti. Cisiamo dovuti inventare competenze, datutti i punti di vista, per poter dire lanostra in modo pertinente, credibile eautorevole, intervenendo nel processolegislativo regionale, sempre più esteso,complesso e penetrante nella vita deglienti locali.Fino alla nascita del Consiglio delleAutonomie Locali,avvenuto nel 1998 pervolere in primo luogo proprio dell’AnciToscana, abbiamo dovuto svolgeredirettamente questo ruolo di organismodi consultazione legislativa con laRegione, cercando sempre di

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interpretare opinioni, pareri, interessi diun mondo molto articolato e sfaccettatocome quello dei comuni.C’è da dire che, in questi anni, con laRegione abbiamo collaboratomoltissimo, ma ci sono anche statimomenti di forte tensione. Abbiamomantenuto sempre un profilo spiccato diautonomia. Ciò nonostante la forteomogeneità politica fra le giuntecomunali e quella regionali esistente inToscana. Non sono mancati momentiacuti di scontro, su provvedimenti cheabbiamo ritenuto lesivi dell’autonomia edelle prerogative degli enti locali;soprattutto quando abbiamo vistoaffacciarsi tentazioni, mai del tuttoscomparse, di sostituire al centralismodei minsteri e dello Stato centrale, unnuovo centralismo della Regione. Diquesto abbiamo discusso anche con inostri “cugini” dell’Urpt, che talvoltahanno prestato il fianco, si sono residisponibili a qualche operazione chesupportava un’impianto gerarchico neirapporti fra i diversi enti locali, con leprovince che stavano “sopra ai comuni”.Abbiamo sempre mantenuto un rapportodi forte autonomia rispetto alla Regione,con una politica diversa rispetto anchead altre Anci regionali, dove il ruolo delleautonomie locali è stato forse menoattivo, più attenuato.Da noi c’è stata più dialettica, forse èanche per questo che l’Anci Toscana hacostruito nel tempo e riesce a mantenereanche oggi rapporti forti con i comuni.Da

noi non si sono mai verificate crisi diadesioni, pressochè tutti i comuni dellaregione sono stati associati e continuanoad esserlo.Il lavoro svolto per l’attuazione dellaLegge 142/90 e dei successiviprovvedimenti legati al decentramentoamministrativo, si è intrecciatocostantemente con il tema delfederalismo, che ha avuto in Toscana -sia per il lavoro e il ruolo svolto dallaRegione, sia per la vivace iniziativa deinostri sindaci- un punto di elaborazionee di iniziativa di interesse nazionale.Un aspetto rilevante del periodo in cuisono stato presidente, è stato l’esigenzadi dare alla associazione, oltre astrumenti di collegamento e dicomunicazione con i comuni, unasempre maggiore visibilità. Ricordo cheAnci Toscana à l’unica Anci che da undicianni stampa e distribuisce regolarmente-a quasi cinquemila fra amministratori edirigenti degli enti locali, responsabili diassociazioni, enti, organizzazioni dellasocietà civile- un proprio settimanale(“Aut & Aut”). Un’esperienza editorialeunica per la continuità e per laperiodicità. Il giornale è un canale dicollegamento che consente di rafforzareil legame con i comuni, ma anche persviluppare rapporti di collaborazione conaltri soggetti, come ad esempio il Cesvot-il Centro di servizi per il volontariato-con cui da anni realizziamo unsupplemento mensile (“Plurali”)dedicato proprio al rapporto fra

volontariato e autonomie locali.Anche “Percorsi di cittadinanza”, unmensile dedicato a un tema difficilecome l’immigrazione, ha permesso diallargare i rapporti, di dialogare e dipromuovere iniziative comuni con unmondo associativo e con realtà spessoanche conflittuali con gli enti locali.In questi anni si è venuta costruendo unanuova fisionomia dell’Associazione.L’Anci oltre a sostenere le prerogativedelle autonomie nei processi politicidelle riforme istituzionali e dei granditemi legati alla modernizzazione delpaese e alle linee dello sviluppo; asvolgere opera di sindacato nellarappresentanza degli interessi deicomuni; ha dovuto assumere anche ruolipiù operativi di supporto e sostegno aicomuni, affiancandoli nel lavoro diriorganizzazione,di riqualificazione dellestrutture, di innovazione, consguenti ainuovi compiti loro assegnati daldecentramento di responsabilità e difunzioni.Da qui nasce anche, nel 1998,l’esperienza di “Dire&Fare”, la rassegnadell’innovazione nella pubblicaamministrazione che vanta il primato, inItalia, del maggior numero di enti localipartecipanti con i propri progetti e leproprie esperinze.“Dire&Fare” nasce dalla consapevolez-za che in Toscana si faceva molto ebene, e che sarebbe stato utile farconoscere le buone esperienze, per dif-fondere e consolidare l’innovazione. Ma

nasce anche dalla constatazione che,proprio per la scarsa capacità di farconoscere e valorizzare le nostre espe-rienze, a livello nazionale emergevanosempre e soltanto altri modelli, eranoconosciuti e citati quelli di altre regioni.Ci siamo chiesti come superare questoproblema, e allora è nato “Dire & Fare”,che non è una fiera, ma un sistema permostrare le “buone pratiche” dei comu-ni, degli altri enti locali, di aziende pub-bliche e private, che propone l’AnciToscana come un soggetto di promozio-ne e di sostegno rispetto alla diffusionee alla comunicazione dell’innovazione ealla valorizzazione di quello che si fa.E’ anche una grande occasione dicontatto del mondo delle autonomie conla società toscana, contribuendo asuperare certi limiti di autoreferenzialitàche talvolta caratterizzano la vita delleassociazioni.Complessivamente quello in cui sonostato presidente è stato un decennio diforte crescita del sistema delleautonomie, nel quale si è inserita anchela riforma elettorale, che ha introdottoanche nell’Anci elementi nuovi rispettoalla visibilità e al protagonismo dei nuovisindaci eletti direttamente dai cittadini eche ha avuto anche l’effetto di farcrescere l’associazione.Dopo il momento “forte” dello “scioperodei sindaci” ci fu, nel 1993, il Congressodi Sorrento, che riconobbe laregionalizzazione e poi la nascita deglistatuti degli Anci regionali come

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associazioni dotate di autonomiastatutaria.Fu un momento decisivo nellosviluppo dell’Anci, e fu un momento nelquale il ruolo di Anci Toscana fuampiamente riconosciuto, tanto è veroche io fui nominato vicepresidentenazionale.Da qui partì un nuovo rapportoanche con l’Anci nazionale dove,seppure faticosamente, si aprì unariflessione sulla riforma dell’associazionesulla sua ulteriore regionalizzazione, sulrapporto con i neoeletti sindaci dellegrandi città che stavano costituendo–seppure in modo informale, ma efficaci-strumenti di coordinamento al di fuoridell’associazione.Fu proprio per iniziativa delle Anciregionali -in contrasto con il nazionale esoprattutto con gli orientamentiprevalenti nei partiti- che imponemmocome presidente dell’Anci il Sindaco diuna grande città, superando così la fasedel “partito dei sindaci”, nata dopo leelezioni del 1995. Con la nomina di EnzoBianco le cose cambiaronodefinitivamente, riportando anche isindaci delle grandi città all’internodell’associazione, che ne trassenotevole vantaggio in termini di visibilità,forza, incisività, assumendo unruolo diprimo piano nella dialettica politicaistituzionale italiana.Qui va cercata insomma la svolta forte alivello nazionale, fu forse quello ilmomento di maggiore visibilità dell’Anci.Che è proseguito poi, in un contestopolitico diverso,con il lavoro di Leonardo

Domenici a livello nazionale e diSimoncini nell’Anci Toscana.

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Partecipazione dei cittadini e responsabilità degliamministratori di Michele Ventura

Presidente Anci Toscana dal 1985 al 1989

Riandando con la memoria al lavorosvolto come Presidente dell’AnciToscana, la prima cosa che mi viene dadire è che, ricoprendo anche un incaricoimportante come amministratore, non sitrattò di una passeggiata. All’epoca erovicesindaco di Firenze e posso dire che èun ruolo che richiede un impegnorilevante.Ma cerchiamo di ricostruire un po’ ilquadro politico e anche le cose che sifecero. In Toscana la situazione erastabile, pur essendo in quegli anni unafase in cui cominciavano a delinearsielementi di forte sollecitazione per unrinnovamento del sistema istituzionale.Non dimentichiamoci che siamo allavigilia di Tangentopoli, che non eraancora esplosa all’attenzionedell’opinione pubblica, ma cheovviamente, come avviene per ognifenomeno, non emerse dal nulla, da ungiorno all’altro.Uno dei punti sui quali, all’internodell’Anci Toscana si discuteva di più,essendo la nostra regione uno dei luoghiprincipali nella vita delle autonomie inItalia, era sicuramente quello dellapartecipazione. È qui che erano nati,pochi anni prima, i primi Consigli diQuartiere. In tutta la Toscana le pressioni

per aprirsi alla società erano molto forti.Questo era dovuto ad una articolazionenon banale della sinistra, presentenell’associazionismo in modoimportante e organizzato molto più diquanto avvenga oggi, e anche ad unaarticolazione ricchissima del mondocattolico. Le questioni sociali,ambientali, urbanistiche, vedevanocomunque una presenza significativa diquelli che ancora non si chiamavano“movimenti”. Di tutto ciò, all’internodell’Anci, si discuteva animatamente econ ricchezza di argomentazioni, inquelle discussioni “a ruota libera” cheandavano al di là del lavoro “dovuto” suibilanci, sui convegni, sullaorganizzazione del personale e moltoaltro.In quegli anni si iniziò anche a risolvere,anche per rispondere a queste nuoveesigenze, il tema dell’indennità chefinalmente tendeva a considerarel’impegno degli amministratoricomunali come un impegno non di serieB: si intendeva cioè a risolvere il tema diun impegno istituzionale.Tutti questi segnali sono stati importantie i risultati ce li ritroviamo per fortunaancora oggi, perché nonostante labufera che si è scatenata negli anni

seguenti, i Comuni sono fra tutte leistituzioni, quelli che hanno resistitomeglio, continuando a rappresentare unriferimento per tutti i cittadini,e quindi unelemento indispensabile per la tenutadel sistema democratico. Senzatrascurare poi il fatto che tutti questipassaggi stanno a pieno titolo dentro ilpercorso delle autonomie toscane, cheha dei punti molto alti.Un altro tema che si discusse molto inquegli anni era quello del ruolo delleautonomie e dei Comuni nello sviluppoeconomico. In Toscana i Comuni sonostati gli artefici del fenomeno, ormaistudiato in tutto il mondo, dei distrettiindustriali, segno questo di unalungimiranza non comune. Si discutevadi un impegno nell’economia, di stimoloallo sviluppo, toccando temi allora pocoesplorati come la sostenibilità, lacompatibilità, l’innovazione, che sitraducevano anche nella ricerca di unnuovo rapporto con il sistema regionale,dove, non dimentichiamolo, c’era uninterlocutore come Gianfranco Bartolini,molto sensibile a queste tematiche. In uncontesto nel quale già iniziavano adiminuire i trasferimenti agli enti locali,un tema determinante era quello delmantenimento dei servizi sociali, con

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l’introduzione di criteri che facesseropagare ai cittadini una quota dei costi,una sorta di compartecipazione alsostegno di servizi. Pur nella ricerca delpiù importante equilibrio, e quindi,almeno in Toscana e in Emilia, conl’obiettivo di proporre anche unaeffettiva redistribuzione delle risorse.Un altro forte impegno fu poi quello delleriforme. Era già presente il tema dellegaranzie per la finanza locale. Alloraeravamo in un contesto in cui l’Ancinegoziava e rivendicava e quindisosteneva i Comuni sotto questoaspetto.Ma ci furono anche iniziative perarrivare a una riforma dell’urbanistica,del territorio, del regime dei suoli, temirimasti però tuttora irrisolti.Per concludere vorrei però dire che l’Anciha svolto fino ad oggi un ruolodifficilmente sostituibile, in primo luogonel campo della sensibilizzazione suitemi dell’amministrazione locale anchesu argomenti delicati come quello delpersonale, in un momento in cui erapresente una forte rigidità ed era assaidifficile poter ricorrere a consulenzeesterne o a forme flessibili di lavoro. Nondimentichiamo che erano ancora in pieditutte le municipalizzate, e in quelmomento,proprio all’interno dell’Anci,siiniziava a discutere di forme nuove diamministrazione dei servizi, e il tutto inun clima di fibrillazione politicafortissima.Dall’altro lato, l’Anci nazionale, dove hosvolto per un certo periodo il ruolo di

Vicepresidente, era molto impegnatasulle questione della finanza locale,lavorando con i gruppi parlamentari, unlavoro che si traduceva nella costantecontrattazione con il governo. Ma inquegli anni c’era la netta sensazione chele grandi città contrattassero per contoproprio,e dunque l’Anci in qualche modorappresentava soltanto i piccoli e mediComuni. Soltanto con l’elezione aPresidente di Signorello, Sindaco diRoma, la tendenza cambiò, e poi sonoarrivati personaggi come Bianco e poiDomenici, che hanno fatto dell’Anci lacasa di tutti i Comuni.Dal punto di vista politico c’era un forteisolamento di Comunisti e Repubblicani,che sostenevano l’uscita delle Provincedalla Costituzione per sostenere ilsistema delle autonomie, una battagliaperduta. Ma sostanzialmente il climadell’Anci nazionale era unitario, moltopiù di oggi.Vorrei concludere ricordando duepersone insostituibili, FiorenzoNarducci, consulente straordinario, chefece un lavoro eccezionale sulla finanzalocale, e soprattutto Fiorello Fabbri, chenon lavorava per l’Anci, ma si può dire“era” l’Anci.

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di Vannino ChitiPresidente Anci Toscana dal 1983 al 1985

Il mio ruolo di Presidente di Anci Toscana,un’esperienza che risale ormai a ventianni fa, è stato un momento dal punto divista personale molto significativo,soprattutto come formazione politica. Èstato un modo interessante e profondo dioccuparmi dei rapporti tra Comuni,Province e Regione, e anche unaesperienza che ha arricchito sia il mioincarico di Sindaco di Pistoia, sia poi,successivamente, quello di Presidentedella Regione Toscana. È stata unaesperienza interessantissima anche peril rapporto con lo Stato centrale,con Ancinazionale, con il governo e con ilParlamento. Allora, lo ricordo bene, cisentivamo oppressi da uno Statocentralista, poco aperto ad un verofederalismo.Oggi, vedendo la situazioneche stiamo vivendo, dobbiamo pensaredi essere tornati notevolmente indietro.Un altro aspetto importante è stato quellodel rapporto con alcuni Sindaci. Ricordoin particolare il Sindaco Ducci, di Arezzo,che fu un nostro prezioso collaboratore.E poi l’intenso rapporto tra Comuni didimensione più piccola e Comunicapoluogo.Un’esperienza bella dal punto di vistadella sollecitazione personale, sia per irapporti con i Sindaci, sia con tutti i

collaboratori con cui mi sono trovato alavorare.Sono stati anni, quelli, in cui si sonoaffrontati temi importanti, come quellodelle autonomie e di come, in Toscana,dopo quindici anni di governo regionale,si costruivano i rapporti fra la Regione, leProvince e soprattutto i Comuni.Anni dopo,quando sono stato Presidentedella Regione, quella esperienza mi si èrivelata preziosa,e sempre ho cercato, inquel nuovo ruolo, di fare in modo che laRegione lasciasse la maggioreautonomia possibile ai Comuni.Ci furono altri temi molto pressanti.Ricordo ad esempio il difficile momentodel rinnovo contrattuale del personaledegli enti locali, ma soprattutto ildibattito relativo al forte contrasto fra ilprocesso di rinnovamento dellemacchine comunali, che in quel periodostavano cercando alleggerire evelocizzare i meccanismi burocratici eamministrativi, e le leggi nazionali, chefrenavano la riorganizzazione. Poi ci fu ilfilone legato all’impegno delleAutonomie Locali rispetto alle tematichesociali, gli anziani, i servizi, e inparticolare l’istruzione e l’abbandonoscolastico.I rapporti con Anci nazionale furono in

quel periodo positivi. Forse ancheperché, arrivando, trovai una AnciToscana che, grazie alle capacità di chimi aveva preceduto e all’intrinsecovalore del nostro sistema delleautonomie, godeva di un grandeprestigio e funzionava benissimo,nonostante le ridotte dimensioni.Si trattò insomma di un periodo fecondoe ricco di importanti e significativimomenti.Cercammo di stabilire rapportifra Anci, Urpt e Regioni, che poi, comedetto, io ho riutilizzato come Presidentedella Regione e anche come Presidentedella Conferenza delle Regioni, percostruire un autentico processofederalista, lavorando su temi decisivi,come quello della finanza locale. È statain sintesi una esperienza, anche perquesto, molto bella e che non mi sonomai pentito di aver fatto.

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Parte il “sistema” delle autonomie toscane

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Il “costruttore” dell’Anci toscanadi Goffredo Lohengrin LandiniPresidente Anci Toscana dal 1975 al 1983

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RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DELLASEZIONE REGIONALE TOSCANA NELBIENNIO 1979-1980

PREMESSAIl consiglio direttivo che conclude oggi lasua attività fu eletto nell’assemblearegionale tenuta in Palazzo Vecchio il 2giugno 1978.I rendiconti finanziari e patrimoniali chesi allegano alla presente relazione e sisottopongono all’approvazionedell’assemblea riguardano gli anni 1979e 1980 in quanto quello relativo all’anno1978 venne, a suo tempo, approvatonell’assemblea del 23 gennaio 1979.

LE LINEE GENERALI DELL’AZIONE DELLASEZIONE REGIONALEIl periodo trascorso dalla metà del 1978alla fine del 1980 resterà nella storiadelle autonomie come uno dei piùsignificativi per le trasformazioni checoncretamente si sono verificate nelpaese e che sono state dominate da uncrescente processo di trasferimento algoverno locale delle pubbliche funzioniesercitate dalla nostra strutturaistituzionale.Avviata, con l’inizio degli anni ’70,l’attuazione dell’orientamento

regionale, la svolta determinante perl’ulteriore decentramento dellecompetenze statuali alle autonomielocali si è avuta con il D.P.R.24 luglio1977, n. 616 il quale, travalicando i piùampi confini posti dalla legge n. 382, haindirizzato verso il governo locale unasomma di compiti e di funzioni chehanno reso lo stesso protagonista dellavita delle comunità di base. Il processo didecentramento è stato avviato con ilD.PR.616 ed è continuato con la fortevalenza di decentramento contenuta inuna riforma essenziale, quella dellasanità ed in tutte le leggi di grandeimportanza settoriale, quali quella sullatutela degli inquinamenti,per la casa,perl’agricoltura ecc.La svolta operata dal D.P.R.616 haindirizzato verso i Comuni un primocospicuo “pacchetto” di funzionipubbliche ed ha soprattutto segnato unastrada nuova, sulla quale si sonoindirizzati tutti i successiviprovvedimenti legislativi approvati dalParlamento, arricchendo il ruolo delComune ma anche caricando le capacitàdelle amministrazioni locali di unasomma di compiti che le stesse hannoavuto sovente difficoltà a fronteggiarecon la dovuta tempestività e con

Riunione dell’Ufficio di Presidenza presso il Comune di Prato il 29/06/1977 Da sinistra, Ali Nannipieri, Sindaco di Livorno, Goffredo Lohengrin Landini, Sindaco di Prato e Presidente,Mauro Favilla, Sindaco di Lucca, Fiorello Fabbri, Segretario Anci Toscana

Landini è morto il 21 dicembre 2002. Abbiamo ritenuto di pubblicare questo rapportodi attività di due degli anni della sua presidenza.L’Anci toscana ricorda con affetto Landini, trai “costruttori” dell’Anci.

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l’efficienza che esse avrebberodesiderato di poter dimostrare.A questo “arricchimento” del ruolo delComune i provvedimenti legislativihanno solo aperto la strada: esso è statovoluto, imposto, nelle cose concrete,nell’attività quotidiana, dallepopolazioni; per la maggior parte deiproblemi emergenti sui quali si è formatae misurata l’opinione pubblica, lesoluzioni sono state richieste ai Comuni,posti quotidianamente di fronte allesigenze dell’assetto territoriale, dellapolitica della casa, dell’inquinqmento edel controllo ambientale, dell’assistenzae della sanità, dello sviluoppodell’economia, della diffusione dellacultura, per riunirsi e compendiarsi tuttiin quella nuova filosofia della qualitàdella vita,per la cui elevazione il Comuneè stato individuato come il polo centraledi riferimento di ogni iniziativa e di ogniintervento.Si è scritto che il localismo è forse ilfenomeno più importante dell’attualeevoluzione storica del nostro paese, cheesso esige eed impone la piena ecoerente attuazione di quello “stato delleautonomie”che la nostra costituzione hadisegnato e che negli enni ’80,inevitabilmente, malgrado il sussisteredi resistenze e di condizionamenti, finiràper affermarsi definitivamente,conquistandosi quell’assetto giuridicoistituzionale e finanziario che ècondizione indispensabile per dareorganicità, snellezza e piena efficienza

all’azione della nostre amministrazioni.La nostra sezione regionale, conl’appassionato impegno degliamministratori toscani che hannocontribuito in questi anni, con il loroconcorde apporto ai lavori, intensi eproficui, del Consiglio Direttivo e delleCommissioni di settore, ha cercato diassicurare un indirizzo omogeneo ed uncoordinamento concreto a questoprocesso di trasformazione che registrada noi probabilmente le punte piùavanzate di tutto il paese, realizzandonella Toscana condizioni di vita e disicurezza sociale più elevate che altrove,collocando il reticolo delle istituzionilocali in una posizione fondamentale delsistema economico e politico.Di fronte a questa radicaletrasformazione del ruolo del Comune, siponeva un problema primario, quellodella reale efficienza operativa della suaorganizzazione politica edamministrativa, della sua capacità diassumere il complesso delle nuovefunzioni che la legislazione – e le istanzedella popolazione – andavacontinuamente costituendo,assicurando alla stessa la capacità diinterpretare, rispondere, correlarsi allavita delle società locali.Lo sforzo necessario è stato imponente,quello che ancora rimane da fare èaltrettanto grande e impegnativo. Innessuna parte del paese i fenomeni chesi sono presentati di fronte ai Comunisono stati pienamente governati, le

risposte adeguate alle istanze popolari: ilfenomeno del decentramentoistituzionale ha avuto dimensioni tali dacreare ovunque difficoltà gravi, si èscontrato duramente con il vetustoordinamento giuridico, con le stringentilimitazioni finanziarie, con l’ancorainadeguata e disorganicaregolamentazione numerica eretributiva del personale, ha coinciso inmolti casi con la fuga di competenze chetutta l’Amministrazione Pubblica hasofferto e sta soffrendo perl’inadeguatezza dei trattamentieconomici.In questa sezione la sezione Regionaledella nostra Associazione è divenuta unpunto di riferimento costante ed hacercato, avvalendosi dell’impegnoconcorde degli Amministratori di ogniparte politica che in essa hanno operato,di superare i limiti oggettivi che lamancanza di strutture permanenti dicarattere organizzativo edamministrativo determinano, fornendoai comuni della regione, sui problemi difondo, ogni aiuto che è stato possibile.Verso la Sezione Regionale sono rifluiti -e stanno quotidianamente rifluendo – iproblemi più scottanti che hannoassillato le amministrazioni comunalitoscane, ricercando risposte che non siaveva la possibilità di offriresingolarmente e per le quali le difficoltàche ognuno aveva in sede locale sipresentavano, ovviamente, anche invisione più ampia, estesa a tutta la

regione. Anche in questo caso gli organidella Sezione hanno indirizzato il loroimpegno verso la ricerca di soluzionesufficientemente omogenee, evitandoche si presentassero anche da noi ifenomeni che caratterizzano altreregioni dove gli stessi problemi hannoavuto le soluzioni più disparate a livellodi singoli enti, creando situazioni disquilibrio e si sperequazione gravissimi,soprattutto in danno degli enti piccoli emedi.I dati recentemente pubblicati dalMinistro dell’Interno, relativi alledotazioni di risorse impiegate nellespese correnti dei Comuni italianinell’anno 1979, dimostrano in manieraestremamente chiara i risultati ai qualiquesta azione ha condotto: le medieregionali pro-capite della Toscana sicollocano tutte al di sopra delle medienazionali, in ciascuna fasciademografica; i comuni di dimensioniminori,quelli fino a 3.000 abitanti,hannole dotazioni pro-capite più elevate dellaregione. L’equilibrio esistente nellanostra regione non ha termini di raffrontoin nessuna altra parte del paese (vediallegati E – F – G).Lo stesso Ministro dell’Interno, nel suobreve commento illustrativo ai datipubblicati, rileva come la Toscana,regione nella quale i valori sono semprepiù alti della media nazionale, registraun’impennata iniziale della curva delledotazioni, dovuta ad una miglioria deiservizi nei piccoli centri, fenomeno che

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non trova riscontro altrove, neppure inregioni che hanno complessivamentedotazioni più elevate delle nostre ma cherisultano accentrate in alcune grandicittà, mentre i Comuni minoridispongono di valori sotto medianazionale.Questo non significa che ancheall’interno della nostra regione non cisiano situazioni squilibrate, chebeneficeranno della situazione diriequilibrio previste dai provvedimentidel prossimo triennio: dimostra tuttaviache in Toscana tali situazioni sono moltopiù ridotte di altrove e che non vi è stataprevaricazione da parte dei grandicomuni nei confronti di minordimensione geografica. Evidenzia unalinea politica amministrativa che hamirato ad una crescita equilibrata di tuttala comunità regionale, sottolineal’attenzione e la considerazione che iproblemi di tutti i comuni hanno ricevutoe la ricerca di criteri di equità nel dare aglistessi soluzione.

LE INIZIATIVE A CARATTERE REGIONALENel corso di questo biennio sono statetenute16 iniziative a carattere regionale,attraverso assemblee, convegni eseminari di studio sui problemi dellaFinanza Locale, del Personale, dellaCasa, dell’Educazione permanente,della Riforma Sanitaria, della nuovalegislazione contabile,della emigrazionedalle zone montane e depresse, della

tutela delle acque dall’inquinamento,delrecupero delle terre incolte, sui diversi eimportanti provvedimenti urbanisticiemanati dalla regione.La partecipazione plenaria degliAmministratori e dei Funzionari deiComuni toscani alle nostre iniziative asottolineato la loro utilità, l’incidenza cheesse hanno per determinarecomportamenti uniformi in tutta laRegione, per aprire a interpretazionicorrette e corrispondenti agli interessigenerali della popolazione leproblematiche più complesse che lalegislazione ha portato in questi anni.Le nostre Assemblee, i nostri Convegni,sono state anche occasione perconfronti, talvolta anche accesi, fra lediverse opinioni, ed hanno per questodato frutti proficui per indirizzare nelmodo più opportuno l’azione delleamministrazioni locali toscane.

LA NOSTRA PRESENZA NELL’A.N.C.I.NAZIONALELa presenza della nostra Sezione negliorganismi nazionali dell’Associazione èstata intensa e continua, sianell’Esecutivo Nazionale, sia nelConsiglio Generale, sia soprattutto nellaConsulta per la Finanza Locale, nellequali siamo rappresentati.Nessuna adunanza è stata mai disertatadai nostri rappresentanti, che hannoportato il contributo attivo e vivace, delleesperienze della nostra Regione, dellenecessità che maturavano nelle nostre

Amministrazioni.I RISULTATI FINANZIARIMalgrado le limitate disponibilitàfinanziarie di cui la Sezione Regionale hadisposto, tutte le attività programmatehanno avuto regolare svolgimento,contenendo ogni spesa entro i limiti chenon pregiudicassero le finalità che siintendevano raggiungere.Il rendiconto finanziario dell’anno 1979evidenzia un complesso di entrate per L.17.183.967, contro un totale di speseper L. 21.248.768, con un saldo passivodi L. 4.064.801, che è stato copertoutilizzando una parte della giacenza dicassa proveniente dall’esercizio 1978.(Allegato A).Il rendiconto finanziario dell’anno 1980ha registrato la stessa tendenza fra gliincassi (L. 17.562.672) ed i pagamenti(L. 21.659.420) con un saldo passivo diL. 4.096.748. (Allegato B):gli accennati, limitati squilibri,riguardano in effetti le dotazioni diliquidità, dipendenti dai tempi dierogazione della nostra quota dicontributo da parte dell’associazione alivello nazionale. L’Introduzione delnuovo sistema di riscossione a mezzoruolo, disposto con la legge n.299 del1980, assicura certezze di entrate con il1981, la ha prodotto notevoli ritardi perl’anno 1980, a seguito degliadempimenti che la SegreteriaNazionale dell’Associazione ha dovutocurare, in tempi ristretti, per dareattuazione ai ruoli riguardanti oltre 6.000

comuni.La situazione economica si presentaquindi all’incontro corrispondente aquella esistente alla fine dell’esercizio1978.La giacenza netta all’ora esistente – L.14.025.283 – frutto dell’oculataamministrazione del precedentebiennio, è stata ridotta a L. 10.581.766,tenuto conto della giacenza di cassa, deicrediti maturati verso l’Anci Nazionale edelle posizioni di credito e di debito percompartecipazione a pubblicazioni danoi distribuite. (Allegato C).Si tratta di entità finanziarie moltomodeste, che sottolineano ancor più lavalidità dei risultati concreti ottenuti conmezzi tanto esigui, ma che dimostranoanche l’attenzione e l’oculatezza con laquale gli Organi della Sezione hannoguardato anche a questo aspettodell’attività della nostra Associazione, icui risultati sono ora rimessi, assieme alpreventivo per l’anno 1981 (Allegato D)al vostro esame e alle vostredeterminazioni.

Febbraio 1981

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La Costituzione prevedeva già, fin dallasua emanazione, che la RepubblicaItaliana è fondata sui principi dellaautonomia e del decentramento, ma finverso gli anni ’70 gli enti locali(esistevano solo Comuni e Province)erano organismi posti di fatto sottotutela. Infatti le loro decisioni eranosottoposte a controllo, anche di merito,delle Prefetture, attraverso le G.P.A. edessi potevano realizzare operepubbliche significative solo se questerientravano nei grandi programmiformulati dal Governo nazionale e sebeneficiavano del contributo statale.L’autonomia di un ente si realizzasoltanto a condizione che esso possadecidere autonomamente il modo diaffrontare i problemi di sua competenzae che sia in grado di poter gestire il suobilancio finanziario, dal lato delle entratecome da quello della spesa. Autonomianon vuol dire sovranità e quindi ènaturale che un ente debba agire nelrispetto della legge generale, nel campodi sua competenza e non al di fuori; manon si può parlare di autonomia se gli attidi un ente sono sottoposti a controlli dimerito e se i mezzi finanziari gli sonoassegnati dall’alto e in misura inferiorealle esigenze minime

Passi decisivi verso l’autonomia furonocostituiti dalla soppressione dei controllidi merito e della G.P.A., dalla istituzionedel Comitati regionali di controllo sugliatti (limitati alla verifica della puralegittimità) e dalla istituzione delleRegioni.L’Associazione Nazionale dei Comuniesisteva da diverso tempo, ma nel corsodegli anni ’70 il suo apporto per losviluppo del sistema delle autonomielocali divenne sempre più importante erisultò talora decisivo. Quando fui elettoSindaco di Lucca per la prima volta, allafine del 1972, mi impegnai subitonell’ANCI, perché mi resi conto che igravi problemi in cui si dibatteva ancheil mio Comune potevano essere risoltisolo in campo nazionale e che era puraillusione pensare che bastasse soloamministrare bene.In quegli anni i problemi finanziari eranoveramente assillanti per tutti i Comuni: leentrate bastavano appena per pagare lerate dei mutui già contratti e si dovevaricorrere a nuovi prestiti bancari per farfronte alle altre spese: il massiccioindebitamento aveva già portato alcunienti alla paralisi e gli altri erano prossimiad arrivarci. Pur essendo diffusa nelleforze politiche nazionali e nel Governo

che la situazione era insostenibile e chebisognava uscire dal dissesto generaledei Comuni italiani, non si riusciva atrovare una via di uscita in quanto nonsarebbe stato giusto operare unasanatoria generale sulla base dello statodi fatto:tale soluzione,essendo le risorseassai limitate, avrebbe determinato unpremio ai Comuni che avevano già spesodi più (e quindi dotati di maggiori operepubbliche e servizi) e una permanentecondanna all’inferiorità per i Comuni cheerano stati più rispettosi della legge e deicriteri di buona amministrazione,perchéavrebbero avuto minori entrate, con unminor debito finanziario verso le banchema un maggior debito in termini reali (inopere pubbliche e in servizi) verso lerispettive comunità.L’ANCI toscana esisteva già, masvolgeva una limitata attività, riunendosiogni tanto a Firenze presso il Comune piùimportante della regione. Di giorno ingiorno le problematiche da affrontarecrescevano di numero e di importanza;non c’erano solo i problemi finanziari(che fra l’altro avevano un tavolo ditrattativa in sede nazionale), ma c’era inatto l’esplosione delle funzioni e dellecompetenze dei Comuni. Grazie allaapplicazione della legge n° 382 sul

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Stop ai Comuni sotto tuteladi Mauro FavillaVice Presidente Anci Toscana dal 1976 al 1987

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decentramento delle funzioni statali edalla istituzione delle regioni piovevanosui comuni sempre nuove e più pienecompetenze, sia nelle materie ditradizionale competenza che nellenuove attribuite.Fu così che quando nel 1975 fu nominatoPresidente dell’ANCI toscana il Sindacodi Prato Landini, egli propose ditrasferirne la sede a Prato, costituendoun apposito ufficio ed una segreteriapermanente. Anch’io, come vice-presidente, operai accanto a lui congrande passione e dedizione,rimanendovi per altri 10 anni.L’istituzione della sede regionalepermanente dell’Anci toscana fecenascere un nuovo impegno per tutti gliamministratori dei comuni dellaToscana, un nuovo corso. Tutti sidedicarono con entusiasmo ed impegnoad affrontare i nuovi problemi deicomuni, attraverso incontri diapprofondimento e di studio, assembleee dibattiti, mediante commissionipermanenti di lavoro. L’impegnonell’Anci ha costituito per gliamministratori degli enti locali toscaniun aggravio pesante, in quanto perciascuno rimanevano immutate leincombenze da svolgere nel rispettivoComune amministrato, ma è statoaffrontate con una grande carica didedizione, perché ognuno sentival’importanza del momento storico el’utilità di farlo.Credo poi che l’aver beneficiato di una

struttura permanente, costituita dalgruppo di persone che il Comune di Pratomise a disposizione fin dall’inizio e l’averpotuto godere dell’apporto di alcunifunzionari degli enti così esperti daessere punto di riferimento anche perl’ANCI nazionale, siano stati gli elementidi base che hanno consentito all’Ancitoscana di essere tanto incisiva nelcoordinamento dei comuni toscani, nelportare la voce e le esigenze regionali incampo nazionale, nel dare un indirizzounico e nel risolvere i problemi delpersonale dipendente,e, soprattutto,nelrapporto con la Regione Toscana, con lasua legislazione e la relativa attuazione.Ed oggi, a distanza di tanti anni, puressendo diminuita la positiva tensionedegli anni ’70, l’ANCI toscana continuaad operare efficientemente evalidamente nel tessuto regionale sullavia del consolidamento delle autonomielocali.

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L’idea di creare una sezione regionaledell’Anci in Toscana nacque nel 1975,principalmente per iniziativa del Sindacodi Prato Lohengrin Landini, che infatti nedivenne il primo Presidente. Io fuicoinvolto nella cosa fin dalla sua nascita,e infatti Landini fece la richiesta di un miodistacco totale, come Segretario, dalComune di Prato per essere assegnatoappunto alla Sezione toscana dell’Anci.Partimmo con un inserto di alcuni fogli,che conteneva fra l’altro un elenco dinominativi di Sindaci che facevano partedel Consiglio Direttivo dell’Anci regionale,con allegata una somma di 24.000 lire,che costituirono il nostro primo bilancio.La nostra prima sede si trovavapraticamente dentro l’ufficio del Sindacodi Prato Landini. Avemmo la prima verasede soltanto nel 1977, quando ci furonoassegnate due stanze all’interno delPalazzo Comunale di Prato. Fu anche ilmomento in cui chiedemmo edottenemmo il distacco di un altrodipendente del Comune di Prato, chevenne a lavorare con noi:Antonio Tripodi,un silenzioso lavoratore, ancora oggicollaboratore prezioso dell’Associazione.Il primo atto fu ovviamente l’elezione delConsiglio Direttivo, dell’Ufficio diPresidenza e delle Commissioni di

Lavoro. E devo dire che sin dall’inizio levarie componenti politiche, facenti partedel consiglio direttivo, hanno sempreespresso opinioni e pareri di vario genereall’unanimità.A parte gli aspetti organizzativi, prima ditutto avviammo i contatti con l’URPT,l’UNCEM e la Lega delle Autonomie. Unodei primi problemi che l’Anci Toscana sitrovò ad affrontare è stato il contributo disolidarietà ai Comuni del Friuli, colpiti dalviolento terremoto del 1976. Uncontributo, dato insieme alla RegioneToscana, all’Urpt e a Uncem, che si èmanifestato non solo economicamente,con una raccolta dai vari Comuni di circa47 milioni di lire, ma anche con unintervento dei vai uffici tecnici dei nostriComuni e con l’invio di personalespecializzato e macchinari.Nell’agosto del 1977 si verificò un altroevento calamitoso con il nubifragio inalcuni Comuni della Provincia di Massa edi Lucca, e anche questa volta AnciToscana si è prodigata con interventieconomici per sei milioni di lire, econtributi tecnici.Fin dall’inizio la maggior parte dei Comunitoscani e anche gli altri enti avvertirono lanecessità di aderire all’Associazione ealle iniziative che venivano proposte. Le

reazioni furono subito molto positive,anche perché prima di allora non vi erastato nessun coordinamento regionale,cosa di cui evidentemente in moltisentivano l’esigenza.Mi piace però a questo punto anchericordare le persone che hannodeterminato un’impronta concreta nellavita dell’Associazione in questo primoperiodo di attività, e non posso non citarealmeno Lohengrin Landini,che fu il primoPresidente; Mauro Favilla, Sindaco diLucca, che fu Vice Presidente e membrodella Commissione Finanze Nazionale;Paolo Barsacchi, Sindaco di Viareggio,che era Vice Presidente, e ancoraGianbattista Finetti,Sindaco di Grosseto eSilvio Tongiani, Sindaco di Massa, cheparteciparono a moltissime iniziative.Tutti, pur essendo di diverseappartenenze politiche, avevanoaffrontato le problematiche dell’Anci conpassione e determinazionecontribuendo, nel proprio ambito, ad unosviluppo costante dell’Associazione.I primi anni di attività si caratterizzanooltre che per le iniziative prima citateanche e soprattutto per il fatto che ilPresidente Landini era stato nominatoVice Presidente nazionale dell’Anci, unriconoscimento dovuto alla figura di

di Fiorello FabbriDirettore Anci Toscana dal 1975 al 2004

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Un viaggio lungo trent’anni

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Landini ma anche all’apprezzamento chela nostra sezione riscuoteva a livellonazionale, grazie alle importanti edinnovative iniziative che affrontava atutela dei diritti delle Amministrazionilocali. Quindi fin dalla sua nascita AnciToscana ha avuto un ruolo di primo pianoa livello nazionale.E’ in questi anni che per l’Anci Toscanainizia un rapporto di collaborazioneFiorenzo Narducci, allora Segretariocomunale di Prato, che perdura tuttora.La sua preparazione professionale è statasin dall’inizio,e lo è ancora oggi, un puntodi riferimento non solo per Sindaci ed ifunzionari dei Comuni toscani, ma anchea livello nazionale, per i quali le sueconsulenze ed i suoi pareri sono stati esono di grande aiuto. In questo periodouno dei temi portati avanti da Narducci fuquello di affrontare uno studioapprofondito sul D.P.R.616 sul passaggiodi poteri dallo Stato alle Regioni e aiComuni.La nostra associazione è stata laprima ad affrontare questo tema. Molteproblematiche che venivano poste dalDpr, nella fase dal 1978 al 1980,trovarono le soluzioni adatte grazie aquesto studio, che si concluse con lastampa di un volume diffuso ai Comuni,alle Istituzioni e alle Associazioni dicategoria.La seconda fase, che coincide con lapresidenza di Vannino Chiti, che eraSindaco di Pistoia e che ricoprì l’incaricodal 1983 al 1985, si caratterizza per lenumerose iniziative sui temi

dell’autonomia finanziaria, oltre che sualtre problematiche che si presentavanoall’attenzione in quel periodo.In questo periodo lavorammo anche adun fascicolo, prodotto all’indomani delleelezioni amministrative del maggio1985, che comprendeva i nominativi ditutti gli eletti nei Consigli Comunali, conrelativi organi esecutivi di tutti i Comunidella Toscana. Questa pubblicazione fumolto apprezzata perché era la prima inToscana e permetteva agi enti di avere adisposizione un quadro di consultazionecompleto ed efficiente.A Chiti subentrò come PresidenteMichele Ventura,che ricoprì l’incarico dal1985 al 1989. Ventura era il Vicesindacodi Firenze, e con lui affrontammo inparticolare il tema del condono edilizio, ilcontratto nazionale dei dipendenti degliEnti Locali, e le deleghe della Regione aiComuni, con un importante Convegno aViareggio, oltre ad altre problematiche.Nel 1989,con l’arrivo come Presidente diMarcello Bucci, Sindaco di Pistoia, lanostra Associazione fece un salto diqualità notevole. Per il suo impegno, maanche per il momento storico e politicoparticolare, che vedeva al centro deldibattito varie questioni legate al ruolo deiComuni.Da qui nasceva l’esigenza di dar vita alletante iniziative che mettemmo in cantierein quei dieci anni. Ne ricordo alcune,come la costituzione di una Societàeditoriale (S.T.E.A.) e poi la nascita di “Aut& Aut”, il primo giornale delle Autonomie

in Toscana, spedito in 4.000 copiegratuitamente agli Amministratori dellaToscana, alle Istituzioni regionali e alleAssociazioni di categoria, che coninformazioni e notizie sui principali temidel momento continua tuttora ad essereun preciso punto di riferimento. LaSocietà Stea ed “Aut & Aut” ci hannoconsentito di offrire all’Anci Nazionalel’opportunità vantaggiosa di affidare allanostra Associazione la redazione, lastampa e la spedizione del giornalesettimanale “Anci Notizie”, adivulgazione nazionale.In occasione del primo GovernoBerlusconi, nel 1994, organizzammo laCampagna del “Buon Governo” e poi, incollaborazione con la Regione Toscana,un Convegno a livello Europeo“Informagiovani Dove 6” che ha avuto ilpreciso scopo di migliorare il servizio deicentri di informazione giovanili europei,Informagiovani.Nel 1998 ha avuto inizio la nostrarassegna “Dire & Fare”,che quest’anno èarrivata alla VII edizione, confermandoogni anno un successo sempre piùapprezzato dai numerosi entipartecipanti.E’ anche il periodo in cui la nostra Sezioneviene cambiata in Associazione regionalecon l’approvazione dello Statuto.Un ricordo particolare va però anchededicato al primo sciopero dei Sindaciorganizzato dalla nostra Associazione,con presidio nella Piazza di Montecitorioe consegna simbolica delle chiavi dei

Comuni al Governo, per protesta contro itagli della finanziaria.Nel 1990, dopo le elezioniamministrative, viene predisposta laseconda pubblicazione della mappa sullacomposizione dei governi locali,visto cheancora la nostra Associazione rimanevala sola ad avere messo a disposizionedegli enti un utilissimo quadro diconsultazione regionale.L’ultima cosa che ricordo dellaPresidenza di Bucci, oltre alla sua VicePresidenza nazionale, è stato anche ilcoordinamento dei Presidenti e deiDirettori delle Anci Regionali.La Presidenza di Gianfranco Simoncini,partita nel 1999, si caratterizza per unrafforzamento dei rapporti tra Comuni eRegione in merito alle tante proposte dilegge e soprattutto per la costanteattenzione prestata ai temi legati allalegge finanziaria con infinite iniziative,coinvolgendo spesso i Parlamentari dellaToscana, le altre Istituzioni, leassociazioni di categoria, tutte iniziativemirate a dare una mano a Comuni in seriadifficoltà contributiva.In questo periodo vi è stato anche ilsecondo sciopero dei Sindaci, a cui iComuni della nostra Regione hannopartecipato massicciamente con laconsegna simbolica delle chiavi deiComuni al Governo per protesta contro lerestrizioni previste dalla leggefinanziaria.

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La costruzione dell’Anci in Toscana nel decennio 1975-85di Fiorenzo NarducciConsulente Anci Toscana dal 1976 al 2004

I Comuni della Toscana, attraverso lasezione regionale alla quale i loroSindaci ed amministratori hanno sem-pre attivamente partecipato,hanno con-corso in misura importante alle iniziati-ve dell’Associazione Nazionale deiComuni per far avanzare il movimentodelle autonomie fino ad assumere ilruolo che a Comuni e Province oggi attri-buisce l’art. 114 della Costituzione.L’ANCI-Toscana, così unitariamentedefinita dalla partecipazione di tutte leamministrazioni che attraverso la stes-sa hanno esercitato un’azione concordee coordinata per promuovere e sostene-re il progresso delle loro comunità, hasvolto la sua attività nell’ambito deicomuni della regione ed ha maturatoproposte importanti che hanno trovatoconsiderazione da parte degli organinazionali, nei quali la Toscana ha rico-perto un ruolo importante, oggi con ilPresidente Leonardo Domenici, Sindacodi Firenze, a suo tempo con ilVicepresidente Lohengrin Landini,Sindaco di Prato.Testimone per trent’anni dell’impegnoappassionato e dei molti obiettivi conse-guiti dai Sindaci che si sono succedutialla guida dell’ANCI-Toscana, Landini,Chiti, Ventura, Bucci, fino a Simoncini,

con l’apporto prezioso del Segretariogenerale Fiorello Fabbri e di AntonioTripodi, ricordo brevemente gli anni dal1975 al 1985, un periodo straordinarionel quale si crearono le condizioni perl’avanzamento conquistato dalle auto-nomie locali, il cui valore può esserecompiutamente giudicato considerandole condizioni nelle quali il percorso fu ini-ziato.Dieci anni caratterizzati da un primoperiodo, protrattosi fino al 1978, nelquale i Comuni si misurarono con le piùgravi difficoltà sofferte dopo il periodobellico,privati dalla riforma tributaria del’71 di risorse proprie e non sostenutidalle entrate sostitutive, inadeguate epolverizzate dagli elevatissimi tassid’inflazione, obbligati al ricorso all’inde-bitamento per far fronte alla gestionecorrente, un espediente adottato per iltempo di guerra e mantenuto per oltretrent’anni.In quel periodo l’impegno dell’ANCI-Toscana fu rivolto insieme ad assisteree sostenere i Comuni nella ricerca disoluzioni temporanee per governare ledifficoltà ed a proporre, in sede naziona-le, interventi che risolvessero radical-mente la situazione ed attribuisseronuova consistenza al ruolo dei Comuni

e delle autonomie. I Sindaci dellaToscana furono protagonisti dei memo-rabili Convegni di Viareggio partecipatida migliaia di amministratori di tuttaItalia, che seppero porre con forza l’ur-genza di interventi adeguati e capaci didare un futuro sereno alle comunitàlocali ed alle loro amministrazioni.L’istituzione delle Regioni a statuto ordi-nario aveva imposto l’esigenza di unariforma dell’amministrazione centrale edel trasferimento di funzioni statali alleamministrazioni regionali. Nel 1975 ilParlamento, con la legge 382, delegavail Governo a completare il trasferimentodelle funzioni amministrative nellematerie indicate, allora, dall’art. 117della Costituzione e ad attribuire alleprovince, ai comuni ed alle comunitàmontane le funzioni amministrative diinteresse esclusivamente locale, nellematerie di competenza regionale.Il D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, attuavala delega e disegnava una condizionenuova del sistema delle autonomie nelquale assumeva un ruolo importante ilComune, con l’attribuzione di compiti efunzioni rivolti ad un largo orizzonte dicompetenze che interessavano incisiva-mente l’organizzazione delle comunitàdei cittadini.

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Gli impegni che il decreto 616 compor-tava per i Comuni non erano, pratica-mente, sostenuti dall’attribuzione dirisorse per adempierli ed essi cadevanonel momento in cui la condizione finan-ziaria era assolutamente insostenibile.L’ANCI-Toscana seppe guardare avanti,comprendere che il primo sostanzialedecentramento delle funzioni andavacomunque attuato e che avrebbe inevi-tabilmente determinato la riforma anchedella situazione finanziaria generale.Il 31 ottobre 1977 presso il Comune diLucca l’ANCI regionale riuniva gli ammi-nistratori ed i funzionari degli enti loca-li toscani, approfondiva i contenuti deldecreto e valutava le nuove funzioni.Veniva rilevato che mai, nelle vita recen-te dei comuni, si era presentato unmomento così ricco di possibilità e diprospettive e, insieme, così avaro dirisorse economiche.Ma l’occasione nonpoteva essere perduta. Furono costitui-te immediatamente cinque commissio-ni di lavoro: per l’assetto del territorio, iservizi sociali, lo sviluppo economico, ilpersonale, le finanze. Il PresidenteLandini, i membri dell’esecutivo, ilSegretario seppero trasmettere ai com-ponenti delle commissioni il loro entu-siasmo, la loro consapevolezza dell’im-portanza di attuare al miglior livello ilnuovo ordinamento delle funzioni. I lavo-ri delle commissioni, raccolti in un volu-me diffuso subito dopo il termine deilavori e seguito, a metà dell’anno suc-cessivo, da un quaderno con ulteriori

approfondimenti, costituirono un’inizia-tiva unica nel Paese, un’esperienzapositiva di partecipazione e di associa-zione delle competenze e delle espe-rienze patrimonio dei nostri comuni.L’azione condotta con fermezzadall’ANCI nazionale, con l’apporto poli-tico e tecnico della sezione Toscana,maturò la svolta della situazione finan-ziaria, avviata con il decreto legge del 29dicembre 1977, n. 946, che indirizzavasu strade nuove, allora soltanto traccia-te ma sicuramente indirizzate, la finan-za locale. Il sistema della provvista dellerisorse attraverso l’utilizzo controllatodel credito, con i mutui che saldavanogli squilibri dei bilanci,praticata per oltretrent’anni, venne definitivamenteabbandonato. Cessava il rapporto defi-nito da Piero Giarda “delle responsabili-tà finanziarie associate” fra Governo epoteri locali, che avevano fatto perdereogni significato e valore reale ai bilancidei comuni e delle province, strumentodi contrattazione fra gli enti ed il siste-ma dei controlli regionali e centrali.La partecipazione di ANCI-Toscana insede politica e tecnica alle commissio-ni ministeriale che impostavano le pro-poste dei provvedimenti del nuovo ordi-namento finanziario, organizzativo econtabile, che il Parlamento definì edecise con le legge 21 dicembre 1978,n. 843 e 8 gennaio 1979, n. 3, fu conti-nua, attiva ed incisiva, confortata dallafiducia degli organi dell’ANCI nazionaledei quali il Sindaco Landini fu eletto

Vicepresidente.Un rapporto continuo di informazione edi assistenza ai comuni fu realizzatodalla sezione regionale con le memora-bili assemblee a Palazzo Vecchio, con unrapporto continuo di orientamento edincoraggiamento realizzato attraverso i“quaderni”, consentì un processo di rin-novamento nel quale i Comuni dellaToscana si trovarono nelle prime posi-zioni nel Paese.La revisione straordinaria delle passivi-tà, l’attuazione della nuova legge conta-bile e del nuovo sistema di bilancio sta-bilito con la legge 421 furono resi age-voli dalle iniziative che la Sezione orga-nizzava a Firenze e negli altri capoluo-ghi della regione, con un rapportocostante con gli amministratori, i segre-tari, i dirigenti delle ragionerie, funzio-nari che mostrarono un impegno ed unaprofessionalità elevata, che molto con-tribuì ai risultati particolarmente positi-vi dei nostri Comuni.La collaborazione costante ed apertacon l’UPI e con l’UNCEM dava maggiorforza alle iniziative della Sezione e laconsiderazione ed il sostegno dellaRegione Toscana le incoraggiava. Dopola prima applicazione del nuovo ordina-mento finanziario per iniziativa assuntadall’UPI e dall’ANCI-Toscana, realizzatada Roberto Bertoli con il mio incoraggia-mento ed aiuto, furono pubblicati in cin-que volumi, tre per i comuni e due perle province, i risultati della prima fasedel “risanamento” rappresentati attra-

verso l’analisi dei bilanci e consuntivi ditutti i comuni e di tutte le province, conelaborazioni statistiche significative edindicatori utili per indirizzare le ammini-strazioni verso risultati sempre migliori.L’iniziativa precedeva di alcuni anniquelle, estese a tutto il Paese ed impo-state con altri mezzi, del Ministerodell’Interno che forniva elementi di stu-dio e valutazione a tutti gli enti locali eche rendeva giustizia alle loro capacitàdi amministrare con accortezza e di svi-luppare e realizzare programmi di inve-stimento che arricchirono le nostrecomunità di opere e strutture che eleva-rono il livello di vita dei cittadini, risol-vendo problemi ed arretratezze causa-te da trenta anni di mancanza di risor-se.La vicenda della finanza locale e l’impe-gno per la stessa profuso a livello nazio-nale e con il concorso di ANCI-Toscana,sarebbe continuato per lungo tempo, inun rapporto di partecipazione di ammi-nistratori e tecnici che consentì di con-seguire risultati importanti e solidi equi-libri finanziari, sui quali hanno negativa-mente inciso i provvedimenti degli ulti-mi anni.Nello stesso periodo in cui si dava unanuova dimensione al ruolo dei Comunicon il decreto n. 616 e si risolveva la dis-sestata situazione finanziaria, con lalegge n. 833 del 1978 veniva istituito ilServizio sanitario nazionale che, conl’art.13,attribuiva ai comuni tutte le fun-zioni amministrative in materia di assi-

Testimonianze

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Testimonianze

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stenza sanitaria ed ospedaliera che nonerano espressamente riservate alloStato ed alle regioni. Le unità sanitarielocali nascevano, secondo l’art. 15,come “strutture operative dei comuni,singoli ed associati, e delle comunitàmontane”.ANCI-Toscana, insieme con la Regioneed avvalendosi delle migliori competen-ze professionali presenti, in Toscana,nell’ambito sanitario ed ospedaliero,concorreva in misura importante allarealizzazione del nuovo servizio sanita-rio ed a superare le difficoltà che la rifor-ma in un settore così complesso e deli-cato, aveva incontrato.Nello stesso periodo la legge 28 genna-io 1977, n. 10, sulla edificabilità deisuoli, impegnava i comuni in un settoreprimario per lo sviluppo e la gestione delterritorio, con una disciplina profonda-mente innovativa,non facile da interpre-tare ed applicare.La partecipazione e l’impegno di ANCI-Toscana, con il Comune di Firenze e laRegione Toscana consentì alle nostreamministrazioni, ai loro tecnici, ai pro-fessionisti, di interpretare ed organizza-re il nuovo regime urbanistico senzaincertezze, assolvendo agli impegni chelo stesso comportava senza ritardi e ren-dendo i cittadini consapevoli dei lorodiritti.Un periodo di profonde trasformazioni,delle quali abbiamo ricordato quelle piùsignificative, nel quale i comuni toscanie la loro associazione furono, nel modo

più efficiente, al servizio dei loro cittadi-ni e costituirono un punto di riferimentoimportante per il sistema delle autono-mie.Dieci anni nei quali il ruolo e l’importan-za assunta dalle Istituzioni locali nellavita del Paese fecero maturare il proget-to per il nuovo ordinamento delle auto-nomie, con le proposte che furono allo-ra presentate e che il Parlamento dopoun lungo confronto approvava con lalegge n. 142 del 1990, recidendo gli ulti-mi legami con i vecchi testi unici e costi-tuendo le condizioni per ulteriori avan-zamenti che avrebbero condotto allariforma della Costituzione, allaRepubblica così come definita dall’art.114.

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La mia storia è davvero una lunga sto-ria, e credo sia indispensabile raccon-tare un po’ di premesse per capire comesono arrivato all’Anci. La tessera del PSIio l’ho presa a quattordici anni, nel1950, e dopo varie esperienze, a venti-cinque anni ero nell’amministrazioneprovinciale di Pisa. Poi, a 28 anni, sonodiventato Sindaco di Pontedera, e losono rimasto per undici anni. Dal 1975al 1983 sono stato Assessore Regionaleall’urbanistica e poi, dall’83 all’87,Presidente del Consiglio Regionale. Frail 1987 e il 1994 ho fatto il deputato,nelle liste del PSI, ed ero vicepresiden-te del gruppo, capogruppo alla commis-sione trasporti e membro della commis-sione finanze della Camera.Ma cominciamo con il lavoro di Sindacodi Pontedera. Nel dicembre 1964 diven-tai Sindaco, nel gennaio 1965, un mesedopo, la Piaggio inviò duecentocin-quanta lettere di licenziamento senzapreavviso ad altrettanti operai, tutti fral’altro medaglia d’oro della Resistenza.Noi iniziammo subito con le manifesta-zioni, e non posso dimenticare la mar-cia a piedi da Pontedera a Pisa, fino adessere ricevuti dal Prefetto. Entrai poi incontatto con Umberto Agnelli, che vole-

va chiudere la fabbrica, e tutti insiemeriuscimmo a salvare la Piaggio, che,forse è importante ricordarlo, alloraaveva seimila dipendenti e oggi ne hatredicimila.Poco dopo entrai in contatto con ilSenatore Antonino Maccarone, che erapresidente della Lega dei Comuni, allo-ra molto disorganizzata, e cominciam-mo a lavorare insieme. Si andò alla riu-nione dei Comuni, che era presieduta daAldo Aniasi, Sindaco di Milano, insiemeappunto a Maccarone. Si fece delibera-re ai Comuni di aderire alla Lega, eMaccarone mi mandò nella bassamodenese a fare opera di convincimen-to e di organizzazione. Decidemmo allo-ra di andare al Consiglio Nazionaledell’Anci, presieduto da Darida, Sindacodi Roma, per vedere di smuovere lasituazione, visto che allora l’Anci servi-va soprattutto per organizzare le gite deiSindaci all’estero.Cominciammo a defi-nire che cosa si doveva fare. Si pensòprima di tutto che si doveva proporre laregionalizzazione dell’Anci. Ci fu ilConsiglio Nazionale, con una discussio-ne aspra, e si riuscì a far passare la que-stione come punto all’ordine del giornodel Congresso di Bordighera. Si prepa-

rarono tutte le delegazioni unitarie, maio il primo giorno non potei essere pre-sente, perché il giorno prima c’era statal’occupazione della fonderia di Larone,una lotta durissima che divenne imme-diatamente un fatto di rilevanza nazio-nale anche perché io fui denunciato epoi tutto il Consiglio Comunale si auto-denunciò. Poi fummo prosciolti dallamagistratura, ma se ne parlò molto. Ilgiorno dopo vado a Bordighera eMaccarone mi dice che di regionalizza-zione non si è ancora parlato. Io prendola parola e dico a Darida, alla presiden-za: ma non si doveva parlare di regio-nalizzazione? Io non lascio il microfonofinché non se ne parla. La questione fudiscussa, e passò. E io fui eletto primopresidente, con due vice presidente,Giorgio Vestri, Sindaco di Prato, eLuciano Bausi, Sindaco di Firenze. Iopiccolino, di Pontedera, con questi duegiganti a fare i miei vice.Quali furono le cose più importanti... Laprima riguardava proprio Pontedera, lamia città. Ci fu un corteo, e furono arre-stati sette operai, noi come AnciToscana, insieme all’Urpt e a tutti i sin-dacati, si convocò una manifestazionea Firenze, agli Uffizi, con la presenza di

Testimonianze

Ho cominciato da lontanodi Giacomo Maccheroni

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Testimonianze

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Trentin e Benvenuto e di tutti i Sindacidella Toscana e riuscimmo a risolvere laquestione.Poi ci fu la questione del compenso agliassessori, perché fino ad allora eranopagati solo i Sindaci. Insieme a Gnocchie a Bausi si stese un progetto di leggeche poi, anche grazie alla nostra mobi-litazione, fu approvato.Insieme a Elio Gabbuggiani organiz-zammo poi una celebrazione del 25aprile, a cui parteciparono Anci, Urpt,Anpi e perfino il Ministro della DifesaGiulio Andreotti, sempre a Firenze, conun corteo sterminato, forse il più gran-de di sempre. E poi ricordo una impor-tante mobilitazione per costruire unospedale in Vietnam, una delle primerealizzazioni di questo tipo. Ci si riuscìe anche in tempi piuttosto brevi, e ricor-do ancora quando si andò a portare isoldi a Parigi.

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Progetti

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Progetti

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Progetti

PROGETTO NICARAGUA Con finanziamento della RegioneToscana

Il decentramento istituzionale e laqualificazione delle risorse umane perlo sviluppo locale e nazionale delNICARAGUA.

Azioni di tipo formativo sui temi didecentramento istituzionale e dellapartecipazione delle Comunità locali aiprocessi d sviluppo socio-produttivolocale e di pace in particolare neiDipartimenti già teatro del recenteconflitto armato

Anno 1996/97

PROGETTO SARAJEVOCon finanziamento della RegioneToscana

1. PROGETTO SKENDERIJA “Dai una piazza a Sarajevo” –Ricostruzione della Piazza anti-stante il centro “Skenderija” diSarajevo.

Enti sostenitori:Anci Toscana, Provincia di Firenze,Cantone di Sarajevo, Comune diImpruneta, Centar Skenderija,Consolato Generale di Bosnia edHerzegovina, Comune di Greve inChianti, Università degli Studi diFirenze, Consiglio Nazionale dellericerche, Scuola professionaleedile di Firenze.

Anno 2000

2. PROGETTO CULTURALEINTERNAZIONALE “ARS AEVI”

Museo di Arte Contemporanea –Sarajevo Realizzazione di importantieventi culturali in diversi Paesieuropei ed extraeuropei, conl’obiettivo di costituire una col-lezione di opere di arte contem-poranea che andranno a costi-tuire il futuro “Museo d ArteContemporanea di Sarajevo”

Enti sostenitori:Anci Toscana, Regione Toscana,Provincia di Firenze, vari Comunidella Toscana

Agenzia delle Nazioni UniteUNOPS (United Nations OfficeProgram Service), braccio operati-vo della più nota UNDP (UnitedNations Development Programs).

3. Attivazione di un Focal pointa Sarajevo all’interno delProgetto ATLAS

Le attività del Focal point vannonella direzione di raccogliereinformazioni sulle attività di coo-perazione internazionale svoltenella capitale bosniaca.

In collaborazione con:Comune di Venezia per una azionedi coordinamento delle attività chea Sarajevo svolgono anche le cittàdi Amsterdam,Barcellona,Bradford e Stoccolma

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Progetti

PROGETTI NUOVI PER GIOVANINUOVIDOVE6 - Informagiovanicon il patrocinio della ComunitàEuropea

Regione Toscana – Anci Toscana –Comune di Prato – Comuni della Val diCecina

Progetto Forma Informa finanziato dalProgramma Gioventù per l’Europa,Azione E.I.

Partners nel Progetto:IJAB International Jugendaustauschund Besucherdenst der BRDDEVON Countres d’InformationJeunesseUGT Union general de Trabajadores deAndalucia/Departamento de laJuventudANCI, Forum degli InformagiovanitoscaniVEB, Accademia Europea, associazioneculturale

Obiettivi:Migliorare il servizio dei centri di infor-mazione giovanili europei attraverso lacreazione di un metodo comune divalutazione del servizio stesso.Creare una rete di collegamento ditutti i centri di informazioneMettere in luce le potenzialità che icentri di informazione hanno come“organi sensori” delle problematichegiovanili.Compiere una indagine sui bisogni for-mativi per gli operatori dei centri

Primo Seminario:28-30 Novembre 1996, Prato

Secondo Seminario:aprile 1997, Firenze

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Per il personale dei Comuni

Corsi di formazione

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Progetti

Corsi di formazione sulla Sicurezza esalute nei cantieri.Ex art. 10 Decreto Legislativo 494/96

In collaborazione con EUREMA S.c.r.l.(Sede legale via Cardinal Latino,11,Firenze)

1. Prato - Novembre 1999 Durata 60 ore

2. Prato - Febbraio 2000N. 2 Corsi Durata 60 - 120 ore

3. Firenze - Ottobre/Novembre 2003Durata 120 ore

In collaborazione con il Comune di Pisa

1. Pisa – Settembre 2004 Durata 120 ore

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Organi

Ufficio di Presidenza

Consiglio Direttivo

Consulte

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Organi

Gli appunti di Fiorello Fabbri per la prima riunione, nel1975, del Consiglio Direttivo

Giugno 1975

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Landini Goffredo Lohengrin Sindaco di Prato

VICEPRESIDENTI: Barsacchi Paolo Sindaco di Viareggio

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

CONSIGLIO DIRETTIVO

Abboni FulvioCons. Comunale di Firenze

Barsacchi PaoloSindaco di Viareggio

Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Bullentini RivaroSindaco di Capannori

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Cecchi Pandolfini RolandoSindaco di Pietrasanta

Dalle Mura SauroSindaco di Carrara

Degli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli

Ducci AldoSindaco di Arezzo

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Organi

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Falagiani PietroSindaco di Montevarchi

Favilla MauroSindaco di Lucca

Finetti Giovan BattistaSindaco di Grosseto

Gabbuggiani ElioSindaco di Firenze

Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato

Lazzari EliaSindaco di Pisa

Martini MaurizioSindaco di Calci

Monni CarlettoSindaco di Pontedera

Nannipieri AlìSindaco di Livorno

Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano

Presentini GirolamoSindaco di Castiglion Fiorentino

Raffaelli IlioSindaco di Montalcino

Ravazzini GuidoAssessore di Pontremoli

Ricconi LenioSindaco di Montecatini

Toccafondi FrancescoCons. Comunale Prato

Tongiani SilvioSindaco di Massa

Toni FrancescoSindaco di Pistoia

Uccelli MarioCons. Comunale di Viareggio

Vannini CanzioSindaco di Siena

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Maggio 1978

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Organi

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato

VICEPRESIDENTI: Favilla MauroSindaco di Lucca

Barni MauroSindaco di Siena

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

CONSIGLIO DIRETTIVO

Barbaresi UmbertoSindaco di Massa

Barni MauroSindaco di Siena

Barsacchi RobertoSindaco di Collesalvetti

Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze

Bernabei PaoloAssessore di Firenze

Bertocchi MarinoSindaco di Pontremoli

Bianchi ErmannoSindaco di Monteroni d’Arbia

Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno

Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Bulleri LuigiSindaco di Pisa

Caldarazzo AndreaConsigliere Comunale di Piombino

Cariglia NicolaConsigliere Comunale di Firenze

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Cecchi Pandolfino RolandoSindaco di Pietrasanta

Chiti VanninoSindaco di Pistoia

Cioni GrazianoAssessore di Firenze

Cirri AlessandroAssessore di Poggio a Caiano

Citti RomanoSindaco di Capannori

Conti LandoConsigliere Comunale di Firenze

Corazzesi FernandoSindaco di Pratovecchio

Corolini GiancarloAssessore di Livorno

Costa AlessandroSindaco di Carrara

Dabizzi BrunoAssessore di Prato

Degli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli

Dini OlintoU.S.L. di Firenze

Ducci AldoSindaco di Arezzo

Falagiani PietroSindaco di Montevarchi

Favilla MauroSindaco di Lucca

Ferrari AlbertoSindaco di Viareggio

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Organi

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Fiaschi GiancarloU.S.L. di Volterra

Finetti GiambattistaSindaco di Grosseto

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Gabbuggiani ElioSindaco di Firenze

Garzella AdrianoAssessore di Pisa

Giacomelli MarcoAssessore di Pistoia

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Grassi LuigiAssessore di Castelnuovo Garfagnana

Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato

Lupetti EnzoU.S.L. di Pisa

Maffei DanieleAssessore di Lucca

Masini MarioConsigliere Comunale di Prato

Meoni VittorioU.S.L. di Siena

Monni CarlettoSindaco di Pontedera

Morales GiorgioVicesindaco di Firenze

Nacci LucianoSindaco di San Miniato

Nannipieri AlìSindaco di Livorno

Nicolai CarloAssessore di Pistoia

Nidito LuigiAssessore di Prato

Papa DonatoAssessore di Grosseto

Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano

Piazza LuigiConsigliere Comunale di Livorno

Pieralli MilaSindaco di Scandicci

Polidori EnzoSindaco di Piombino

Scarlino AdalbertoConsigliere Comunale di Firenze

Zingoni SpartacoSindaco di Radicondoli

Page 41: Una piccola storia Toscana

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato

VICEPRESIDENTE: Favilla MauroSindaco di Lucca

COMITATO DI COORDINAMENTO:Chiti Vannino Sindaco di Pistoia

Braccesi Massimo Sindaco di Cutigliano

Bausi Rinaldo Consigliere Comunale Firenze

Cavini Bruno Sindaco di Palazzuolo sul Senio

Cioni Graziano Assessore Comune di Firenze

Citti Romano Sindaco di Capannori

Degli Innocenti Riccardo Sindaco di Bagno a Ripoli

Bisanti Luigi Sindaco di Viareggio

Fiaschi Giancarlo USL Volterra

Tattarini Flavio Sindaco di Grosseto

Garzella Adriano Assessore Comune di Pisa

Lupetti Enzo USL Pisa

Masini Mario Consigliere Comunale Comune diPrato

Monni Carletto Sindaco di Pontedera

Morales Giorgio Vicesindaco Comune di Firenze

Nannipieri Alì Sindaco di Livorno

Nidito Luigi Assessore Comune di Prato

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Sindaco di Carmignano

Dini Mario Sindaco di Londa

Boni Giancarlo Sindaco di Firenzuola

CONSIGLIO DIRETTIVO

Barbaresi UmbertoSindaco di Massa

Bardelli RenzoSindaco di Pistoia

Barsacchi RobertoSindaco di Collesalvetti

Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze

Benesperi PaoloSindaco di Piombino

Bernabei PaoloAssessore di Firenze

Bernardini VinicioSindaco di Pisa

Bertocchi MarinoSindaco di Pontremoli

Bianchi ErmannoSindaco di Monteroni d’Arbia

41

Organi

Marzo 1981

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Organi

42

Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno

Bisanto LuigiSindaco di Viareggio

Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Caldarazzo AndreaConsigliere Comunale di Piombino

Cariglia NicolaConsigliere Comunale di Firenze

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Cecchi Pandolfino RolandoSindaco di Pietrasanta

Cioni GrazianoAssessore di Firenze

Cirri AlessandroAssessore di Poggio a Caiano

Citti RomanoSindaco di Capannori

Conti LandoConsigliere Comunale di Firenze

Corazzesi FernandoSindaco di Pratovecchio

Corolini GiancarloAssessore di Livorno

Costa AlessandroSindaco di Carrara

Dabizzi BrunoAssessore di Prato

Degli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli

Dini OlintoU.S.L. di Firenze

Ducci AldoSindaco di Arezzo

Favilla MauroSindaco di Lucca

Fiaschi GiancarloU.S.L. di Volterra

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Gabbuggiani ElioSindaco di Firenze

Garzella AdrianoAssessore di Pisa

Giacomelli MarcoAssessore di Pistoia

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Grassi LuigiAssessore di Castelnuovo Garfagnana

Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi

Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato

Lupetti EnzoU.S.L. di Pisa

Maffei DanieleAssessore di Lucca

Masini MarioConsigliere Comunale di Prato

Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena

Meoni VittorioU.S.L. di Siena

Monni CarlettoSindaco di Pontedera

Morales GiorgioVicesindaco di Firenze

Nacci LucianoSindaco di San Miniato

Nannipieri AlìSindaco di Livorno

Nicolai CarloAssessore di Pistoia

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Organi

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RESPONSABILI DELLECONSULTE

Personale e strutture organizzativeCioni GrazianoAssessore del Comune di Firenze

Assetto del territorio e Tutela dell’ambienteFiaschi GiancarloUSL di Volterra

Sanità e sicurezza socialeLupetti EnzoUSL di Pisa

Attive economiche e produttiveBraccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Agricoltura, foreste, caccia e pescaDegli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli

Trasporti, porti e aeroportiNannipieri AlìSindaco di Livorno

Decentramento e partecipazioneMonni CarlettoSindaco di Pontedera

Rapporti con Regione, Province edaltri organismiMorales GiorgioVicesindaco di Firenze

Finanze ed investimenti pubbliciGarzella AdrianoAssessore di Pisa

Istruzione e culturaBausi RinaldoCons. Comune di Firenze

Casa, Viabilità e lavori pubbliciCavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Centri storici e sport Turismo, fiere, esposizioniLavoro e formazione professionaleCitti RomanoSindaco di Capannori

Page 44: Una piccola storia Toscana

Organi

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UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Chiti VanninoSindaco di Pistoia

VICEPRESIDENTE: Favilla MauroSindaco di Lucca

COMITATO DI COORDINAMENTO:Braccesi Massimo Sindaco di Cutigliano

Bausi Rinaldo Assessore Comune di Firenze

Cavini Bruno Sindaco di Palazzuolo sul Senio

Cioni Graziano Consigliere Comunale Comune diFirenze

Citti Romano Sindaco di Capannori

Bisanti Luigi Sindaco di Viareggio

Fiaschi Giancarlo USL Volterra

Tattarini Flavio Sindaco di Grosseto

Garzella Adriano Assessore Comune di Pisa

Lupetti Enzo USL Pisa

Monni Carletto Sindaco di Pontedera

Morales Giorgio Vicesindaco Comune di Firenze

Nannipieri Alì Sindaco di Livorno

Nidito Luigi Assessore Comune di Prato

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Sindaco di Carmignano

Dini Mario Sindaco di Londa

Boni Giancarlo Sindaco di Firenzuola

CONSIGLIO DIRETTIVO

Barbaresi UmbertoSindaco di Massa

Batisti GinoConsigliere Comunale di Firenze

Bausi RinaldoAssessore di Firenze

Benesperi PaoloSindaco di Piombino

Bernardini VinicioSindaco di Pisa

Bertinelli GiorgioAssessore di Pistoia

Bertocchi MarinoSindaco di Pontremoli

Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno

Bisanti LuigiSindaco di Viareggio

Novembre 1983

Page 45: Una piccola storia Toscana

45

Organi

Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Cariglia NicolaAssessore di Firenze

Carignani PieroAssessore di Viareggio

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Chiti VanninoSindaco di Pistoia

Cioni GrazianoConsigliere Comunale di Firenze

Costa AlessandroSindaco di Carrara

Dabizzi BrunoAssessore di Prato

Dini MarioSindaco di Londa

Dini OlintoU.S.L. di Firenze

Ducci AldoSindaco di Arezzo

Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca

Favilla MauroSindaco di Lucca

Fiaschi GiancarloU.S.L. di Volterra

Frangioni AldoSindaco di Fiesole

Gabbuggiani ElioConsigliere Comunale di Firenze

Garzella AdrianoAssessore di Pisa

Ghilarducci OlivoConsigliere Comunale di Capannori

Giacomelli MarcoAssessore di Pistoia

Giorgi IlioSindaco di Vagli

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi

Guazzi BenitoUSL di Siena

Guidi GalileoSindaco di Pescia

Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato

Lupetti EnzoU.S.L. di Pisa

Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena

Melani CarloUSL di Firenze

Meoni VittorioU.S.L. di Siena

Monni CarlettoSindaco di Pontedera

Morales GiorgioAssessore di Firenze

Moscardini GlaucoAssessore di Lucca

Nacci LucianoSindaco di San Miniato

Nannipieri AlìSindaco di Livorno

Nidito LuigiAssessore di Prato

Papa DonatoAssessore di Grosseto

Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Pettinati RossellaSindaco di Vinci

Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano

Pieralli MilaSindaco di Scandicci

Page 46: Una piccola storia Toscana

Organi

46

Pii PieroPresidente Associazione Intercomunaledi Val d’ Elsa

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Montemurlo

Scioltino SilvanaConsigliere Comunale di Lucca

Tattarini FlavioSindaco di Grosseto

Zei AugustoConsigliere Comunale di Altopascio

RESPONSABILI DELLECONSULTE

Personale e strutture organizzativeCioni GrazianoConsigliere Comunale di Firenze

Tutela dell’ambienteBenesperi PaoloSindaco di Piombino

Sanità e sicurezza socialeDini OlintoUSL di Firenze

Lavoro, sviluppo economico eturismoGhilarducci OlivoConsigliere Comunale di Capannori

Agricoltura, foreste, caccia e pescaGregorini MassimoSindaco di Montevarchi

Viabilità, porti, aeroporti e lavoripubbliciPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Finanze ed investimenti pubbliciGarzella AdrianoAssessore di Pisa

Cultura, scuola e sportBausi RinaldoAssessore di Firenze

Urbanistica e casaNannipieri AlìSindaco di Livorno

Page 47: Una piccola storia Toscana

47

Organi

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Ventura MicheleVicesindaco Comune di Firenze

VICEPRESIDENTE: Favilla MauroConsigliere Comunale Comune diLucca

Ducci AldoSindaco di Arezzo

COMITATO DI PRESIDENZA:Benvenuti Roberto Sindaco di Livorno

Pallini Luciano Sindaco di Pistoia

Cavini Bruno Sindaco di Palazzuolo sul Senio

Cariglia Nicola Assessore Comune di Firenze

Zei Augusto Assessore Comune di Altopascio

Marotti Antonio Consigliere Comunale Comune diFirenze

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Sindaco di Carmignano

Bartolozzi Paolo Sindaco di Londa

Boni Giancarlo Sindaco di Firenzuola

CONSIGLIO DIRETTIVO

Baccelli PieroSindaco di Lucca

Batisti GinoConsigliere Comunale di Scarperia

Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze

Benesperi PaoloSindaco di Piombino

Benvenuti RobertoSindaco di Livorno

Bernardini VinicioVicesindaco di Pisa

Bernazzi MassimoU.S.L. di Siena

Bertinelli GiorgioConsigliere Comunale di Pistoia

Bertoni GiampieroSindaco di Pontremoli

Bianchi MassimoConsigliere Comunale di Livorno

Bonuccelli AngeloSindaco di Viareggio

Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Cariglia NicolaAssessore di Firenze

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Cioni GrazianoAssessore di Firenze

Del Carlo AlbertoConsigliere Comunale di Lucca

Ducci AldoSindaco di Arezzo

Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca

Favilla MauroConsigliere Comunale di Lucca

Novembre 1985

Page 48: Una piccola storia Toscana

Organi

48

Federici LinoConsigliere Comunale di Viareggio

Fiaschi GiancarloConsigliere Comunale di Pisa

Frangioni AldoSindaco di Fiesole

Ghilarducci OlivoPresidente Associazione Intercomunaledi Lucca

Giorgi IlioSindaco di Vagli di sotto

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Granchi GiacominoSindaco di Pisa

Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi

Guazzi BenitoAssessore di Siena

Guidi GalileoSindaco di Pescia

Lupetti EnzoConsigliere Comunale di Pisa

Marchetti FaustoSindaco di Carrara

Marotti AntonioConsigliere Comunale di Firenze

Martini ClaudioSindaco di Prato

Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena

Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino

Migliorini MirnaAssessore di Firenze

Monni CarlettoSindaco di Pontedera

Morales GiorgioAssessore di Firenze

Nidito LuigiAssessore di Prato

Nigi LuigiSindaco di Montespertoli

Nigro GiampieroVicesindaco di Prato

Paci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia

Pallini LucianoSindaco di Pistoia

Papa DonatoAssessore di Grosseto

Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Pettinati RossellaSindaco di Vinci

Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano

Pieralli MilaSindaco di Scandicci

Pietosi UgoSindaco di Londa

Pii PieroPresidente Associazione Intercomunaledi Val d’ Elsa

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Montemurlo

Scioltino SilvanaConsigliere Comunale di Lucca

Sturlese LauraUSL di Firenze

Tattarini FlavioSindaco di Grosseto

Tonelli Pier LuigiSindaco di San Miniato

Ventura MicheleVicesindaco di Firenze

Zei AugustoAssessore di Altopascio

Page 49: Una piccola storia Toscana

Organi

49

RESPONSABILI DELLECONSULTE

PersonalePaci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia

Tutela dell’ambienteCosta AlessandroSindaco di Carrara

Sanità e sicurezza socialeGuazzi BenitoAssessore di Siena

Lavoro, sviluppo economico eturismoBraccesi MassimoSindaco di Cutigliano

AgricolturaNigi LuigiSindaco di Montespertoli

Viabilità, porti, aeroporti e lavoripubbliciPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato

Cultura, scuola, associazionismo,giovani e sportBausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze

Urbanistica, centri storici, casa esfrattiPallini Luciano Sindaco di Pistoia

Page 50: Una piccola storia Toscana

Organi

50

Rinnovo Ufficio di Presidenza

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Ventura MicheleVicesindaco Comune di Firenze

VICEPRESIDENTE: Ducci AldoSindaco di Arezzo

COMITATO DI PRESIDENZA:Benvenuti Roberto Sindaco di Livorno

Pallini Luciano Sindaco di Pistoia

Bausi Rinaldo Consigliere Comunale Comune diFirenze

Granchi Giacomino Sindaco di Pisa

Cariglia Nicola Assessore Comune di Firenze

Fiumi Piero Consigliere Comunale Comune diVolterra

Marotti Antonio Consigliere Comunale Comune diFirenze

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Presidente USL Prato

Ugo Pietosi Sindaco di Londa

Cammelli Paolo Vicesindaco Comune di Fiesole

CONSIGLIO DIRETTIVO

Adami AlessandroSindaco di Barga

Baccelli PieroConsigliere Comunale di Lucca

Batisti GinoConsigliere Comunale di Scarperia

Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze

Benesperi PaoloSindaco di Piombino

Benvenuti RobertoSindaco di Livorno

Bernardini VinicioVicesindaco di Pisa

Bernazzi MassimoPresidente U.S.L. Siena

Berti GiampieroSindaco di Casola in Lunigiana

Bertinelli GiorgioConsigliere Comunale di Pistoia

Bianchi MassimoConsigliere Comunale di Livorno

Bogianckino MassimoSindaco di Firenze

Bonuccelli AngeloSindaco di Viareggio

Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano

Bucci MarcelloAssessore Pistoia

Cariglia NicolaVicesindaco di Firenze

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Cirri AlessandroConsigliere Comunale di Poggio aCaiano

Citti RomanoConsigliere Comunale di Capannori

Del Carlo AlbertoConsigliere Comunale di Lucca

Ducci AldoSindaco di Arezzo

Page 51: Una piccola storia Toscana

Organi

51

Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca

Favilla MauroSindaco di Lucca

Federigi LinoConsigliere Comunale di Viareggio

Fiaschi GiancarloConsigliere Comunale di Pisa

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Franci Catia Assessore di Firenze

Frangioni AldoSindaco di Fiesole

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Granchi GiacominoSindaco di Pisa

Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi

Guazzi BenitoAssessore di Siena

Guidi GalileoSindaco di Pescia

Lupetti EnzoPresidente Associazione Intercomunaledi Pisa

Marchetti FaustoSindaco di Carrara

Marotti AntonioConsigliere Comunale di Firenze

Martini ClaudioSindaco di Prato

Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena

Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino

Menchetti AnselmoConsigliere Comunale di MassaMigliorini MirnaAssessore di Firenze

Migliorini PaoloPresidente di USL 10 D Firenze

Monarca ElianaAssessore di Prato

Monni CarlettoSindaco di Pontedera

Morales GiorgioAssessore di Firenze

Nidito LuigiAssessore di Prato

Nigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato

Paci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia

Pallini LucianoSindaco di Pistoia

Pennacchiotti MauroSindaco di Massa

Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Pieralli MilaSindaco di Scandicci

Pietosi UgoSindaco di Londa

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Montemurlo

Sciortino SilvanaConsigliere Comunale di Lucca

Sturlese LauraPresidente di USL 10 B Firenze

Tani DaniloVicesindaco di Arezzo

Tattarini FlavioConsigliere Comunale di Grosseto

Ventura MicheleVicesindaco di Firenze

Viegi FrancoSindaco di Cascina

Page 52: Una piccola storia Toscana

Organi

52

RESPONSABILI DELLECONSULTE

Ambiente, problemi d’inquinamentoCosta AlessandroSindaco di Carrara

Viabilità, porti, aeroporti,lavori pubbliciPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

AgricolturaNigi LuigiSindaco di Montespertoli

Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato

Urbanistica, centri storici,casa, sfrattiPallini Luciano Sindaco di Pistoia

SanitàGuazzi BenitoAssessore di Siena

Lavoro, sviluppo economico,turismoBraccesi MassimoSindaco di Cutigliano

PersonalePaci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia

Cultura, scuola, associazionismo,giovani, sportBausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze

Page 53: Una piccola storia Toscana

Organi

53

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Bucci MarcelloSindaco di Pistoia

VICEPRESIDENTE:Pacini ArturoSindaco di Lucca

Vannucci WalterSindaco di Arezzo

COMITATO DI PRESIDENZA:Benvenuti Roberto Sindaco di Livorno

Tattarini Flavio Sindaco di Grosseto

Cortopassi Sergio Sindaco di Pisa

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Conti Giovanni Vicesindaco di Firenze

Ferri EnricoSindaco di Pontremoli

Sacchini Luigi Assessore di Arezzo

Pennacchiotti Mauro Consigliere Comunale di Massa

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Presidente USL Prato

Ugo Pietosi Consigliere Comunale di Londa

Cammelli Paolo Vicesindaco di Fiesole

CONSIGLIO DIRETTIVO

Adami AlessandroSindaco di Barga

Baldassarri FabioSindaco di Piombino

Barani LucioSindaco di Aulla

Bartolini AmedeoSindaco di Montecatini Terme

Bausi RinaldoConsigliere di Mercafir

Bechelli GiovanniSindaco di Scandicci

Benvenuti RobertoSindaco di Livorno

Bernazzi MassimoPresidente di U.S.L. Siena

Berti GiampieroSindaco di Casola in Lunigiana

Bertinelli GiorgioConsigliere Comunale di Pistoia

Bianchi MassimoConsigliere Comunale di Livorno

Bucci MarcelloSindaco di Pistoia

Bucci MorenoConsigliere Comunale di Viareggio

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Cima AntonioSindaco di Viareggio

Conti GiovanniVicesindaco di Firenze

Cortopassi SergioSindaco di Pisa

Cuccaro EmanuelePres.USL 21 di Poppi

Dati CarlaSindaco di Camaiore

Ottobre 1990

Page 54: Una piccola storia Toscana

Organi

54

Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca

Fe Maria TeresaSindaco di Chianciano

Ferri EnricoSindaco di Pontremoli

Fiaschi GiancarloFunzionario di Volterra

Filippini CristinaSindaco di Cascina

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Franchini AlfredoAssessore di Firenze

Franci CatiaConsigliere Comunale di Firenze

Frangioni AldoSindaco di Fiesole

Ghilarducci OlivoSindaco di Capannori

Girolami GiancarloSindaco di Bagno a Ripoli

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Grassi BenitoSindaco di Monte Argentario

Guazzi BenitoConsigliere Comunale di Siena

Guidi GalileoSindaco di Pescia

Manfredi ErmenegildoSindaco di Massa

Marchetti FaustoSindaco di Carrara

Mari MauroVicesindaco di Quarrata

Marini StefanoSindaco di Quarrata

Marotti AntonioConsigliere Comunale di Firenze

Martini ClaudioSindaco di Prato

Mattei FabrizioAssessore di Prato

Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena

Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino

Menchetti AnselmoVicesindaco di Massa

Migliorini PaoloPresidente di USL 10 D Firenze

Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca

Morales GiorgioSindaco di Firenze

Mugnaini BrunoSindaco di Londa

Niccolai GiancarloConsigliere Comunale di SambucaPistoiese

Nicolai CarloAssessore di Pistoia

Nigro GiampieroVicesindaco di Prato

Paci RomanoAssessore di Pistoia

Pacini ArturoSindaco di Lucca

Pennacchiotti MauroConsigliere Comunale di Massa

Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Polli LuigiVicesindaco di Arezzo

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Rastelli RiccardoSindaco di Abetone

Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Prato

Page 55: Una piccola storia Toscana

Organi

55

Rossi VarisSindaco di Empoli

Sacchini LuigiAssessore di Arezzo

Saturnini PaoloSindaco di Greve in Chianti

Sparacino GiuseppeSindaco di Cantagallo

Sturlese LauraPresidente di USL 10 B Firenze

Tattarini FlavioSindaco di Grosseto

Toscano GiuseppeVicesindaco di Grosseto

Vannucci WalterSindaco di Arezzo

Zubbani AngeloAssessore di Carrara

RESPONSABILI DELLECONSULTE

Ambiente, problemi d’inquinamentoFerranti BrunoAssessore di Prato

Viabilità, porti, aeroporti, turismo,sviluppo economicoPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

AgricolturaGuidi GalileoSindaco di Pescia

Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroVicesindaco di Prato

Urbanistica, centri storici, casaMattei FabrizioAssessore di Prato

Sanità e sicurezza socialeGuazzi BenitoConsigliere Comunale di Siena

PersonalePaci RomanoAssessore di Pistoia

Cultura, scuola, associazionismo,giovani, sportPia MargheritaAssessore di Livorno

Page 56: Una piccola storia Toscana

Organi

56

Luglio 1992

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia

VICEPRESIDENTE: Pacini ArturoSindaco di Lucca

Cortopassi SergioSindaco di Pisa

UFFICIO DI PRESIDENZA:Bechelli Giovanni Sindaco di Scandicci

Ramacciotti Walter Assessore Lucca

Lamberti Gianfranco Sindaco di Livorno

Martini Claudio Sindaco di Prato

Morales Giorgio Sindaco di Firenze

Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca

Della Pina Luigi Sindaco di Massa

Fiumi Piero Consigliere Comunale di Volterra

Pennacchiotti Mauro Consigliere Comunale di Massa

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Gramigni Alessandro Sindaco di Vaiano

Santi Fabrizio Consigliere Comunale diCamporgiano

Cammelli Paolo Vicesindaco Comune di Fiesole

CONSIGLIO DIRETTIVO

Adami AlessandroSindaco di Barga

Baggiani LucianoSindaco di Borgo San Lorenzo

Baldassarri FabioSindaco di Piombino

Bartolini AmedeoSindaco di Montecatini Terme

Bechelli GiovanniSindaco di Scandicci

Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno

Bianco MarinoConsigliere Comunale di Firenze

Billi GiacomoConsigliere Comunale di Firenze

Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Chiappini SauroSindaco di Licciana Nardi

Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio

Cima AntonioSindaco di Viareggio

Cortopassi SergioSindaco di Pisa

Cuccaro EmanueleConsigliere Comunale di Poppi

Dati CarlaSindaco di Camaiore

Della Pina LuigiSindaco di Massa

Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca

Fiaschi GiancarloAmm.straord.USL di Lucca

Page 57: Una piccola storia Toscana

Organi

57

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Frangioni AldoSindaco di Fiesole

Ghilarducci OlivoSindaco di Capannori

Gianfranceschi MarcoSindaco di Montignoso

Girolami GiancarloSindaco di Bagno a Ripoli

Gori RiccardoSindaco di Calenzano

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Grassi LuigiSindaco di Castelnuovo Garfagnana

Guazzi BenitoConsigliere Comunale di Siena

Lamberti GianfrancoSindaco di Livorno

Marconcini MauroSindaco di Montespertoli

Mari MauroVicesindaco di Quarrata

Marini StefanoSindaco di Quarrata

Martini ClaudioSindaco di Prato

Mattei FabrizioAssessore di Prato

Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino

Menchetti AnselmoVicesindaco di Massa

Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca

Morales GiorgioSindaco di Firenze

Nicolai CarloVicesindaco di Pistoia

Nigro GiampieroVicesindaco di Prato

Paci RomanoAssessore di Pistoia

Pacini ArturoSindaco di Lucca

Pennacchiotti MauroConsigliere Comunale di Massa

Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Pia MargheritaAssessore di Livorno

Piccini Pier LuigiSindaco di Siena

Pincione AlbertoSindaco di Carrara

Polli LuigiVicesindaco di Arezzo

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Ramacciotti WalterAssessore di Lucca

Rastelli RiccardoSindaco di Abetone

Rossi CorradoSindaco di San Giuliano Terme

Sacchini LuigiAssessore di Arezzo

Scarciglia GabriellaVicesindaco di Pomarance

Scarpetti LidoSindaco di Pistoia

Simoncini GianfrancoSindaco di Rosignano Marittimo

Toscano GiuseppeVicesindaco di Grosseto

Valentini LorianoSindaco di Grosseto

Vannucci WalterSindaco di Arezzo

Page 58: Una piccola storia Toscana

Organi

58

Ziani ElioSindaco di Sambuca Pistoiese

Zubbani Angelo Assessore di Carrara

RESPONSABILI DELLECONSULTE

Trasporti e viabilitàBandini LauraAssessore di Livorno

AgricolturaRalli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroVicesindaco di Prato

Problemi del territorio e dell’ambienteMattei FabrizioAssessore di Prato

Sanità e sicurezza socialeMengozzi Pier NataleAssessore di Campi Bisenzio

PersonalePaci RomanoAssessore di Pistoia

Cultura, scuolaPia MargheritaAssessore di Livorno

Sviluppo economicoPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia

Page 59: Una piccola storia Toscana

Organi

59

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia

VICEPRESIDENTE: Cortopassi SergioSindaco di Pisa

UFFICIO DI PRESIDENZA:Bechelli Giovanni Sindaco di Scandicci

Lamberti Gianfranco Sindaco di Livorno

Martini Claudio Sindaco di Prato

Morales Giorgio Sindaco di Firenze

Modena Marcello Consigliere Comunale di Lucca

Fiumi Piero Consigliere Comunale di Volterra

Pennacchiotti Mauro Consigliere Comunale di Massa

Della Pina Luigi Sindaco di Massa

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Gramigni Alessandro Sindaco di Vaiano

Santi Fabrizio Assessore di Camporgiano

Cammelli Paolo Vicesindaco di Fiesole

CONSIGLIO DIRETTIVO

Baggiani LucianoSindaco di Borgo San Lorenzo

Baldassarri FabioSindaco di Piombino

Bandini LauraVicesindaco di Livorno

Bechelli GiovanniSindaco di Scandicci

Benigni AdrianoAssessore di Prato

Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno

Bianco MarinoConsigliere Comunale di Firenze

Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia

Bussolotti SirioSindaco di Cetona

Cammelli PaoloVicesindaco di Fiesole

Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio

Ceragioli CristianoSindaco di Camaiore

Chiappini SauroSindaco di Licciana Nardi

Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio

Cortopassi SergioSindaco di Pisa

Della Pina LuigiSindaco di Massa

Fazzi Contigli EmiliaSindaco di Carrara

Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra

Gasperini WalterSindaco di Suvereto

Luglio 1994

Page 60: Una piccola storia Toscana

Organi

60

Ghilarducci OlivoSindaco di Capannori

Gori RiccardoSindaco di Calenzano

Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano

Grassi LuigiSindaco di Castelnuovo Garfagnana

Lamberti GianfrancoSindaco di Livorno

Lazzarini GiulioSindaco di Lucca

Marconcini MauroSindaco di Montespertoli

Mari MauroVicesindaco di Quarrata

Marini StefanoSindaco di Quarrata

Martini ClaudioSindaco di Prato

Mattei FabrizioVicesindaco di Prato

Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino

Menchetti AnselmoVicesindaco di Massa

Mengozzi Pier NataleAssessore di Campi Bisenzio

Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca

Morales Giorgio Sindaco di Firenze

Nicolai CarloConsigliere Comunale di Pistoia

Nigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato

Paci RomanoAssessore di Pistoia

Pennacchiotti MauroConsigliere Comunale di Massa

Pesci AlessandroSindaco di Fiesole

Pia MargheritaAssessore di Livorno

Piccini Pier LuigiSindaco di Siena

Pistelli LapoAssessore di Firenze

Polli LuigiVicesindaco di Arezzo

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Rastelli RiccardoSindaco di Abetone

Rossi CorradoSindaco di San Giuliano Terme

Santi FabrizioConsigliere Comunale di Camporgiano

Scarpetti LidoSindaco di Pistoia

Simoncini GianfrancoSindaco di Rosignano Marittimo

Valentini LorianoSindaco di Grosseto

Vannini CarloSindaco di Montecatini Terme

Vannucci WalterSindaco di Arezzo

Zampoli MauroSindaco di Bagno a Ripoli

Ziani ElioSindaco di Sambuca Pistoiese

Page 61: Una piccola storia Toscana

Organi

61

RESPONSABILI DELLECONSULTE

Trasporti e viabilitàBandini LauraAssessore di Livorno

AgricolturaGasperini WalterSindaco di Suvereto

Finanze ed investimenti pubbliciBechelli GianniSindaco di Scandicci

Problemi del territorio e dell’ambienteMattei FabrizioAssessore di Prato

Sanità e sicurezza socialeMengozzi Pier NataleAssessore di Campi Bisenzio

PersonaleBenigni AdrianoAssessore di Prato

Cultura, scuolaPistelli LapoAssessore di Firenze

Page 62: Una piccola storia Toscana

Organi

62

Giugno 1995

UFFICO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE: Bucci MarcelloConsigliere Comunale di CampiBisenzio

VICEPRESIDENTE: Simoncini GianfrancoSindaco di Rosignano Marittimo

UFFICIO DI PRESIDENZA:Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio

Lippi AlfonsoSindaco di San Miniato

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

SEGRETARIO:Fabbri Fiorello

SINDACI REVISORI:Braschi FabrizioSindaco di Calzano

Bigozzi Anna MariaSindaco di Rufina

Conti ElenaAssessore di Fiesole

CONSIGLIO DIRETTIVO

Alfieri FrancescoCons.Comunale di Livorno

Billi GiacomoCons.Cmunale di Firenze

Brasca AlbertoVice Sindaco di Firenze

Bugli VittorioSindaco di Empoli

Capezzuoli MariaSindaco di Impruneta

Cappelli RobertoSindaco di San Giovanni d’Asso

Carli GiamilaSindaco di Santa Luce

Ceragioli CristianoSindaco di Camaiore

Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio

Cocchi PaoloSindaco di Barberino di Mugello

Danti NicolaVice Sindaco di Pontassieve

Doddoli GiovanniSindaco di Scandicci

Fazzi Contigli EmiliaSindaco di Carrara

Franchi LucianoSindaco di Capannoli

Giuntini MonicaSindaco di Castagneto Carducci

Guerrieri LucianoSindaco di Piombino

Landini GiacomoSindaco di Isola del Giglio

Laurenti GiacomoSindaco di Scansano

Lippi AlfonsoSindaco di San Miniato

Luchi MonicaSindaco di Collesalvetti

Page 63: Una piccola storia Toscana

Organi

63

Mandorli FrancescoAssessore di Massa

Marconcini MauroSindaco di Montespertoli

Matulli GiuseppeSindaco di Marradi

Meozzi AlduvincaSindaco di Scarlino

Micheli SilvanaSindaco di Torrita di Siena

Modena MarcelloCons.Circoscrizione di Lucca

Pellegrini VinicioSindaco di Marliana

Pesci AlessandroSindaco di Fiesole

Pontello NicolaCons.Comunale di Firenze

Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi

Simoncini GanfrancoSindaco di Rosignano Marittimo

Spini Rosalba Sindaco di Certaldo

Vangeri DanielaVice Sindaco di San Giovanni Valdarno

Vanni ClaudioSindaco di Cecina

Zampoli MauroSindaco di Bagno a Ripoli

RESPONSABILI DELLECONSULTE

OrdinamentoPesci AlessandroSindaco di Fiesole

TrasportiTaffini GiorgioAssessore di Pistoia

Attività ProduttiveGasperini WalterSindaco di Suvereto

Finanza LocaleBertoli RobertoAssessore di Firenze

Problemi del territorio edell’ambientePileggi AntonioAssessore di Pistoia

Sanità e sicurezza socialeMengozzi Pier NataleConsigliere Provinciale di Firenze

Personale e OrganizzazioneGennai StefanoAssessore di Sesto Fiorentino

CulturaVolterrani AndreaAssessore di Poggibonsi

ScuolaFrosini RitaAssessore di Prato

CasaFossati FilippoAssessore di Scandicci

ImmigrazioneFanciullacci LucaSindaco di Cerreto Guidi

CommercioLulli AndreaAssessore di Prato

AgricolturaGiuntini MonicaSindaco di Castagneto Carducci

Aziende PubblicheMacelloni RenzoSindaco di Peccioli

Page 64: Una piccola storia Toscana

Organi

64

TurismoRaffaelli FabrizioAssessore di Montecatini Terme

Piccoli ComuniGiari AlessandroLega Autonomie di Firenze

Comuni per la PaceMarini StefanoSindaco di Quarrata

Politiche ComunitarieJarach PaolaVice Sindaco di Livorno

Coordinamento Anci GiovaniPascucci MaurizioAssessore di Cecina

Coordinamento Presidenti ConsigliComunaliLastri DanielaPres. Consiglio Comunale di Firenze

COORDINAMENTI PROVINCIALI 1995

ArezzoRenzi GiorgioSindaco Bibbiena

Firenze/PratoChini AdrianoSindaco Campi Bisenzio

GrossetoAntichi AlessandroSindaco di Grosseto

LivornoLamberti GianfrancoSindaco di Livorno

LuccaCellai MassimoAssessore di Lucca

PisaFontanelli PaoloSindaco di Pisa

PistoiaGiusti RenzoSindaco Serravalle Pistoiese

SienaCarli AnnaVice Sindaco di Siena

Page 65: Una piccola storia Toscana

65

UFFICIO DI PRESIDENZA

PRESIDENTE:Simoncini GianfrancoSindaco Rosignano Marittimo

VICE PRESIDENTE VICARIO:Chini AdrianoSindaco Campi Bisenzio

VICE PRESIDENTE:Lucherini LuigiSindaco Arezzo

VICE PRESIDENTE:Matulli GiuseppePresiente Uncem-Sindaco Marradi

Vogesi FrancescaSindaco Sambuca Pistoiese

Pesci AlessandroPresidente Consiglio AutonomieSindaco Fiesole

Di Vincenzo Rolando Sindaco Orbetello

Scarpetti LidoSindaco Pistoia

Morelli AldoSindaco Lamporecchio

DIRETTORE: Fiorello Fabbri

COLLEGIO SINDACI REVISORI:Braschi FabrizioCons. Comunale di Comune Prato

Bigozzi Anna MariaSindaco di Comune Rufina

Morelli AlbertoVice Sindaco di Comune Arezzo

CONSIGLIO DIRETTIVO

Ageno GiovanniSindaco di Portoferraio

Bacci LuciaConsiglieri Comunale di San GiovanniValdarno

Bambagioni PaoloSindaco di Signa

Bertola RobertoSindaco di Forte dei Marmi

Bonifazi EmilioSindaco di Follonica

Bugli VittorioSindaco di Empoli

Bugliani VincenzoCons.Comunale di Firenze

Cacciamano CarloSindaco di Cascina

Cappelli RobertoSindaco di S.Giovanni d’Asso

Ceccarelli AndreaVice Sindaco di Firenze

Celoni MiriamSindaco di Buti

Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio

Cigliana RodolfoCons.Comunale di Firenze

Coggiola PaoloAssessore di Firenze

Di Vincenzo RolandoSindaco di Orbetello

Doddoli GiovanniSindaco di Scandicci

Fanciullacci LucaSindaco di Cerreto Guidi

Franchi LucianoSindaco di Capannoli

Gabellieri IvoSindaco di Volterra

Organi

Ottobre 1999

Page 66: Una piccola storia Toscana

Organi

66

Giuntini MonicaSindaco di Castagneto Carducci

Guerrieri LucianoSindaco di Piombino

Logli GinoCons.Comunale di Pisa

Mannelli LorenzoPres.Cons.Comunale di Livorno

Marchetti MaurizioSindaco di Altopascio

Marconcini MauroSindaco di Montespertoli

Marcucci MarcoSindaco di Viareggio

Marini StefanoSindaco di Quarrata

Martinelli MicheleSindaco di Capannori

Matulli GiuseppeSindaco di Marradi

Meozzi AlduvincaSindaco di Scarlino

Morelli AldoSindaco di Lamporecchio

Nannicini RolandoSindaco di Montevarchi

Nascosti NicolaCons.Comunale di Empoli

Pagani RobertoSindaco di Sillano

Pazzagli RossanoSindaco di Suvereto

Pesci AlessandroSindaco di Fiesole

Pesucci ElismoSindaco di Campagnatico

Ravenni FrancoCons.Comunale di Lucca

Rugi LucaSindaco di Poggibonsi

Sanavio GiacomoSindaco di Terricciola

Segnanini LucioSindaco di Carrara

Severi EttoreSindaco di Montecatini Terme

Spini RosalbaSindaco di Certaldo

Tarchi MauroSindaco di S.Giovanni Valdarno

Vallone BernardoSindaco di S.Maria a Monte

RESPONSABILI DELLECONSULTE

OrdinamentoPesci AlessandroSindaco di Fiesole

Finanza LocaleFontanelli PaoloSindaco di Pisa

Personale OrganizzazioneMoreli AldoSindaco di Lamporecchio

Sanità Sicurezza SocialeMengozzi Pier NatalePresidente di Federsanità Anci

Attività Produttive/industria Guerrieri LucianoSindaco di Pombino

AgricolturaMarconcini MauroSindaco di Montespertoli

TurismoPacini PaoloSindaco di Cecina

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Organi

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CommercioLulli AndreaAssessore di Prato

TrasportiTaffini GiorgioAssessore di Pistoia

Politiche programmazione e sviluppo Scarpetti Lido Sindaco di Pistoia

ScuolaLastri DanielaAssessore di Firenze

GiovaniPascucci MaurizioAssessore di Cecina

CulturaSpini RosalbaSindaco di Certaldo

ImmigrazioneFanciullacci LucaSindaco di Cerreto Guidi

Comuni per la PaceMarini StefanoSindaco di Quarrata

Politiche ComunitarieLamberti GianfrancoSindaco di Livorno

Assetto TerritorioPileggi AntonioAssessore di Pistoia

Politiche della CasaFossati FilippoAssessore di Scandicci

Difesa del SuoloFusi StefanoSindaco di Tavarnelle

Sicurezza Polizia Municipale Mattei FabrizioSindaco di Prato

AmbientePucci RobertoSindaco di Massa

Aziende PubblicheSeveri EttoreSindaco di Montecatini Terme

Piccoli Comuni Vogesi FrancescaSindaco di Sambuca Pistoiese

Coodinamento Consigli ComunaliBrasca AlbertoPresidente Consiglio Comunale diFirenze

Coordinamento EletteCapezzuoli MariaSindaco di Impruneta

Coordinameto ATOLippi AlfonsoSindaco di San Miniato

VolontariatoFranchi LucianoSindaco Capannoli

Lavori PubbliciCoggiola PaoloAssessore Firenze

Politiche ComunicazioneBucci MarcelloComunica - Firenze

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Organi

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SOSTITUZIONIRESPONSABILI DELLECONSULTE:

PersonaleLastrucci GiulianoSindaco Bagno a Ripoli

CommercioBertini MarcoAssessore Livorno

TrasportiPicchi BunoAssessore Livorno

Politiche ProgrammazioneMorelli AldoSindaco di Lamporecchio

GiovaniDello Sbarba RosaConsigliere Comunale di Volterra

Assetto TerritorioTarchi MauroSindaco di S.Giovanni Valdarno

Politiche della Casa Baldi AlfioAssessore Livorno

AmbienteBussotti LucaAssessore di Livorno

Sicurezza-Polizia MunicipaleRosati RobertoAssessore di Prato

Coordinamento ATOFazzi PietroSindaco di Lucca

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Organi

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Dal 1975 al 1986 l’Ufficio di Presidenzasi è riunito in media per 7 volte all’anno,mentre il Consiglio Direttivo è statoconvocato in media per 8 volte all’anno,e l’Assemblea a 3 volte ogni anno.

Riunioni degli organi dell’Anci toscana

Anno Numero riunioniUfficio di Presidenza Consiglio Direttivo Assemblee

1987 4 6 51988 6 7 31989 4 6 31990 5 7 31991 5 6 21992 9 6 41993 6 7 21994 6 10 21995 6 9 31996 15 7 21997 20 5 21998 6 8 21999 5 7 12000 18 5 32001 17 7 22002 19 7 32003 12 5 22004* 9 4 2* fino al 10 ottobre 2004

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Organi

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Il “sistema” Anci toscana

LA STRUTTURA

• DirettoreFiorello Fabbri

• Responsabili SegreteriaAntonio TripodiVanessa De Feo

MARCHI E TESTATE

• Aut&Aut,il settimanale delle autonomie

• www.anci-toscana.it,il sito istituzionale

• Dire & Fare,la rassegna dell’innovazione

PARTECIPATE

A & C srlsoci:• ANCI TOSCANA

• CISPEL TOSCANA

• FEDERSANITÀ

TOSCANA

ANCITELTOSCANAsoci:• ANCI TOSCANA

70%• ANCITEL SPA

30%

FEDERSANITÀANCI TOSCANA

SOVIM - ICQSOA SPAsoci:• BARACCHI MARIO

• RISTORI VIERI

• FONDIARIA SAI SPA

• CISPEL TOSCANA

CONFSERVIZI

• ANCE

• ANCI

• MONTE DEI PASCHI

MERCHANT SPA

• BANCA TOSCANA SPA

• IDEAZIONE SRL

STEA SRLsoci:• ANCI TOSCANA

90%• UNCEM TOSCANA

10%

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Questa potrebbe essere la concretatraduzione della sigla Federsanità Anci,Federazione delle Aziende USL edOspedaliere e delle Conferenze deiSindaci.Crediamo infatti che i presupposti dibase che supportano la credibilità delsistema sanitario nazionale sianoprevalentemente quelli dell’universalità,equità e qualità.Si tratta quindi di impegnarsi per definiremodelli gestionali e comportamentaliche, ferma restando la caratteristicasolidale del sistema sanitario pubblico,innovino i processi per una “produzione”di salute che risponda davvero alleesigenze dei territori e delle persone.Ecco perché rimane viva ed attualel’intuizione che fu costitutiva diFedersanità Anci, nel lontano 1995: lavolontà di rappresentare Aziende eConferenze dei Sindaci (autoritàsanitarie locali) per realizzare edassicurare un reale collegamento suitemi della tutela e del governo dellasalute pubblica tra le strutture delServizio Sanitario Nazionale ed ilsistema delle Autonomie locali, con ciòvolendo anche sottolineare il carattere di“istituzione” sul territorio delle Aziende.Scopo di Federsanità ANCI organizzata

anche in Federazioni regionali - è anchequello di attivare i rapporti necessari congli organi dello Stato e delle Regioni, conle Istituzioni, le forze politiche e le partisociali per concorrere al miglior sviluppoproprio della qualità ed efficacia delsistema sanitario e socio-sanitarionazionale e locale; di assicurare larappresentanza delle Aziende neirapporti con lo Stato e le Regioni al finedi concorrere alle decisioni pubbliche inmateria; di individuare linee di indirizzoe di coordinamento delle attività deglienti associati; di promuovere iniziative distudio e di proposta; di attivareorganismi di assistenza tecnico-giuridica agli associati.Caratteristica della Federazione - cheassocia oggi oltre 120 Aziende sanitarie,è quella di proporre nei propri organi lapresenza paritetica dei rappresentantidelle Aziende stesse, i direttori generali,responsabili della loro gestione, e degliEnti locali, i sindaci, titolari delle funzionidi indirizzo e programmazione sanitarialocale e garanti delle esigenze sanitariedelle popolazioni.

Una rete di aziende e Comuni per la qualità della sanità pubblica

Organi

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Comunicazione

Campagne di Comunicazione

Campagna di comunicazione Governare non è un gioco Un Comune più libero serve di più 1994

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Progetto forma informa 1996

Comunicazione

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Etichetta stampata in occasione del'Assemblea nazionale, Torino 23 ottobre 1998

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Comunicazione

Dire & Fare Rassegna dell’innovazione

Terza rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione 22-24 novembre 2000

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Comunicazione

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Dire & Fare Rassegna dell’innovazione

Quarta rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione

21-23 novembre 2001

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Comunicazione

Quinta rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione

13-15 novembre 2002

Settima rassegna dell’innovazione

nella pubblica amministrazione

13-15 ottobre 2004

Dire & Fare Rassegna dell’innovazione

Sesta rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione

2003

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Comunicazione

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Aut&Aut

Aut&Aut - Autonomia eAutonomieSettimanale delle autonomiedella Toscana

Distribuito da 11 anni tutte le setti-mane 1000 copie agli amministra-tori e dirigenti di tutti gli enti locali,è lo strumento edito dall’AnciToscana per l’aggiornamento el’appofondimento dei temi cheriguardano più da vicino la vita deiComuni, delle Province e delleComunità montane.A destra il primo numero.

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Comunicazione

Plurali - Volontariato e AutonomieSupplemento mensile di Aut&Aut

Percorsi di cittadinanzaSupplemento mensile di Aut&Aut sui temi dell’immigrazione,della cooperazione e della pace

Città e BenessereSupplemento mensile di Aut&Aut a cura di Federsanità e delleaziende sanitarie e ospedaliere della toscana

Gli inserti speciali di Aut&Aut

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Comunicazione

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Documentazione fotografica

Ufficio di Presidenza 29 giugno 1977 Palazzo Comunale di Prato

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Comunicazione

Convegno regionale Anci ToscanaViareggio 28 giugno 1991

Congresso regionale Ottobre 1999

Congresso 1990 PIstoia

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Comunicazione

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Assemblea annuale Anci 18 ottobre 2003

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Comunicazione

La protesta dei Sindaci nel 1976 nei giornali toscani

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Comunicazione

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Partita nel 1975, l’avventura di AnciToscana si apre con l’organizzazione,neiprimi tre anni di vita, di alcune iniziativeche coinvolgono i Comuni e la Regione sutemi importanti come l’applicazione delcontratto nazionale di lavoro dipendentidegli enti locali, le difficoltà perl’approvazione dei bilanci in seguito alleleggi Finanziarie, la conoscenza el’applicazione dei due decreti Stammatisulla finanza locale, la riforma sanitaria,il decentramento di funzioni dallo Statoalle Regioni e ai Comuni, il Dpr 616 el’applicazione del Decreto Legge 382.Un importante impegno di Anci Toscanaè la mobilitazione per aiutare il Friuli,colpito dal terremoto. L’associazionecoordina gli aiuti dei Comuni toscani, frai principali in quel difficile momento. Daricordare è anche la giornata dimobilitazione dei Sindaci della Toscanacontro la legge finanziaria del 6novembre 1976

Il triennio 1978-1981 si caratterizzacome uno dei più significativi nelprocesso di trasferimento al governolocale delle funzioni pubbliche. Il Dpr616/77 indirizza infatti agli enti localicompiti e funzioni decisive, e vieneseguito da riforme importanti che vannonella stessa direzione e riguardanosanità, ambiente, politiche per la casa eper l’agricoltura. “Filosoficamente” sipuò dire che finalmente i Comunivengono individuati come poli centrali diriferimento per ogni iniziativa e ogniintervento che riguardano la collettività.In questo contesto l’azione di AnciToscana è decisiva, con suggerimenti,studi e proposte che entranodirettamente nel cuore della riforma.Questo è però anche un periodo diintensa attività a livello di convegni eseminari (in tutto ben sedici iniziative),che riguardano la finanza locale, ilpersonale, la casa, l’educazionepermanente, la riforma sanitaria, lanuova legislazione contabile,l’emigrazione dalle zone montane edepresse, la tutela delle acquedall’inquinamento, il recupero delle terreincolte, i provvedimenti urbanisticiregionali.

Fra il 1981 e il 1983, a livello generale,si caratterizza come un momento digrave difficoltà per le accresciutefunzioni che non sono peròaccompagante da gli attesi nuoviordinamenti istituzionali e finanziari, maanche di intensa attività da partedell’Anci, in particolare sul tema dellaSanità. Complessivamente, in questoperiodo, si tengono 17 adunanze delConsiglio Direttivo, e numerose riunionidelle commissioni settoriali, soprattuttosui temi del personale e dell’istruzione.Numerosi sono anche i convegniorganizzati,su temi della organizzazionedel personale, sulla finanza locale,sull’ambiente,sulla edilizia residenziale,sulle associazioni intercomunali.Delegazioni di Anci Toscana partecipanoa incontri con l’Unione Europea aMonaco e a Strasburgo. Si intensifica ilrapporto con la Regione, che ricevedall’Anci ben 356 pareri e consulenze suiproblemi delle amministrazioni locali.

Gli anni 1983-1986 sono anni in cuiprosegue l’impegno di Anci Toscana asostegno degli enti locali della regione.Si organizzano convegni e incontrisull’applicazione del contratto nazionaledi lavoro dipendenti degli enti locali, ledifficoltà per l’approvazione dei bilanci inseguito alle leggi Finanziarie, la riformasanitaria, il decentramento di funzionidallo Stato alle Regioni e ai Comuni. Siintensifica il lavoro di sostegno aiComuni per rispondere alle questioniposte.

Comunicazione

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Attività

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Comunicazione

Gli anni fra il 1985 e il 1988 sono gli anniin cui entra nel vivo la riorganizzazionedegli enti locali di fronte a un crescentepassaggio di competenze che peròcontinua a non essere accompagnato daun adeguato trasferimento di risorsefinanziarie, nonostante la conversione inlegge del Dl 359, che impegnava ilgoverno a presentare un disegnoorganico del nuovo ordinamento, conparticolare riguardo all’autonomiaimpositiva degli enti locali. Il tema dellafinanza locale diventa dunque semprepiù centrale.Si tengono complessivamente 22adunanze e cresce la collaborazione conla Regione su temi come il trasportolocale, la programmazione, il welfare, ildiritto allo studio, l’informatica.Crescono anche i rapporti con altre entitàcome Iacp, Federcommercio,Confartigianato, Cispel, Inps, Irpet.Numerosi sono anche in questo triennioi convegni organizzati su temi come lafinanza locale, l’abusivismo edilizio e ilcondono, gli espropri, il trasportopubblico, la sanità, contratto degli entilocali, politiche giovanili, distribuzionecommerciale,scuola.Si tengono incontricon i parlamentari eletti in Toscana, e siavvia un rapporto anche con Consiglio di

Stato, Ministeri, Corte dei Conti,Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.Anci Toscana entra sempre più anchenella organizzazione dei servizi e delleattività toscane, partecipando in varimodi ai temi della refezione scolastica,dello sport, del diritto allo studio, dellasanità, degli anziani, della protezionecivile.Cresce in questo periodo il numero dipareri che Anci Toscana fornisce ai suoassociati, e anche quelli che vengonoinviati alla Regione a tutela degliinteressi dei Comuni. L’attività in questoambito raggiunge ormai livelli medi dialmeno un parere al giorno inviato aiComuni o alla Regione.

Fra il 1988 e il 1990, accanto a un ormaiquasi cronico problema di insufficienza dirisorse e di assenza di normeordinamentali, Anci Toscana accresceancor di più il proprio ruolo centrale comepunto di riferimento nella rappresentanzaistituzionale delle amministrazionicomunali nel rapporto con lo Stato e laRegione.Sul tema dell’autonomia e della finanzalocale, questi anni segnano tuttaviaimportanti novità. Il 1989 è infatti l’annodell’introduzione dell’Ici e dell’Isco e dellasoppressione di Iciap, tassa smaltimentorifiuti e imposta sui cani. L’attività di AnciToscana si articola in tredici riunioni delConsiglio Direttivo e in una crescenteattività settoriale, articolata adesso inconsulte su temi come l’istruzione, lacultura, l’urbanistica, la sanità, ilpersonale, la finanza, l’agricoltura. Inumerosi convegni vertono sui temi dellafinanza locale, di Ancitel, della sanità, deltrasporto locale, dell’ordinamento delleautonomie locali, ma anche su carceri,scuola, incendi, sullo sviluppo agricolo eforestale, agriturismi, caccia, informatica,servizi pubblici.Numerosi,anche in questotriennio, i pareri espressi in risposta aiComuni associati e anche quelli inviati allaRegione sulle questioni più diverse.

Il triennio 1990-1992 si apre con alcuniprovvedimenti legislativi che complicanoancor di più la vita di tutti i Comuni italiani,trasferendo loro ulteriori funzioni e serviziper i cittadini e al contempo incidendonegativamente sui mezzi necessari perattuarli, con un ulteriore taglio alle risorsefinanziarie e l’inasprimento del blocco delpersonale. Sono anche gli anni in cui siavviano fondamentali cambiamenti per glienti locali, con la nuova legge sullaelezione diretta del Sindaco (che avverràper la prima volta nel 1993), la legge142/90, che disegna un complessivoriordinamento della organizzazione deglienti locali, ma anche con il nuovoordinamento della finanza locale e nuoveleggi sui suoli, sulle espropriazioni, suiservizi pubblici locali, sullo status degliamministratori e dei segretari, tutte normeche aprono prospettive nuove ma che siaccompagnano, come detto, a unadiminuzione delle risorse. L’attività di AnciToscana si articola in dodici riunioni delConsiglio Direttivo,un crescente numero dipareri espressi, un accresciuto rapportocon enti e istituzioni diverse a livelloregionale e nazionale e con una importantequantità di convegni e seminari su temilegati ai rapporti degli enti locali con lo Statoe la Regione e sulle attività dei Comuni.

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Il triennio 1992-1994, in cui prendeeffettivamente il via il nuovo sistemadegli enti locali, è un triennio di grandisperanze e di ampie prospettive, ancorauna volta però ridimensionate e limitatedalle disposizioni delle varie leggifinanziarie,che legano le mani ai Comunie li mettono in serie difficoltà dal punto divista finanziario e organizzativo.In questo delicato passaggio l’attività diAnci Toscana si fa ancora più intensa, eriesce a ottenere risultati importanti,esercitando una presenza sempre piùattiva nell’Anci nazionale, nei rapporticon la Regione, nelle intese con altriorganismi associativi degli enti localicome Urpt, Uncem e Cispel. Si tengonoben sedici riunioni del ConsiglioDirettivo, e si organizzano convegni eseminari su finanza locale,immigrazione, sanità, Urp, carta deiSindaci, servizi socio-sanitari,occupazione, personale, solidarietà,uffici stampa, privato sociale, ediliziaresidenziale, condono edilizio, molestiesessuali, comunicazione pubblica. Iltriennio si chiude con l’approvazionedell’importante protocollo d’intesa fraAnci Toscana e il CoordinamentoToscano Prodotti Biologici per lautilizzazione di prodotti biologici nellerefezioni scolastiche della regione.Sempre più alto è il contributo di AnciToscana alle sollecitazioni e alledomande dei Comuni associati, esempre più ampio e intenso il rapportocon la Regione, che ormai non considera

nemmeno più di legiferare su temi diinteresse comunale senza consultarepreventivamente la sezione regionaledell’Anci.È in questo triennio, e più precisamentenel 1993, che si avvia la pubblicazionedi un giornale destinato agliamministratori locali per tenerlicostantemente informati delle attivitàdell’Anci e di tutto il sistema delleautonomie toscano.

Il percorso fra il congresso del 1995 equello del 1999 vede ben 27 riunioni delConsiglio Direttivo e una infinita messedi riunioni, convegni, incontri e seminari,oltre al ricorso a un numero semprecrescente di pareri espressi sia inrisposta agli associati che nel rapportocon la Regione. A questo proposito, ilquadriennio in questione, uno dei piùsignificativi nella vita di Anci Toscana, sicaratterizza soprattutto per la nascita delConsiglio delle Autonomie Locali,avvenuto nel 1998, che emerge comemodello in tutto il Paese in quantoorganismo interno alla Regione nel qualesi elaborano in modo istituzionale lequestioni legate alla vita degli enti localie che diventa una sorta di “camerapiccola” rispetto al Consiglio Regionalepartecipando direttamente allalegiferazione regionale.Da segnalare in questo periodo sonoanche l’approvazione del codice controle molestie sessuali, che verrà poiadottato da molti Comuni toscani,l’importante lavoro “Agricoltura eterritorio: un laboratorio per lo svilupposostenibile della Toscana”, concluso nel1996, l’approvazione dello Statuto diFedersanità,avvenuto nel gennaio 1998,ma soprattutto due veri e propri “eventi”organizzati dall’associazione: lamanifestazione dei Sindaci (passata allastoria con il nome di “sciopero deisindaci”), che porta a Roma un migliaiodi sindaci di tutta Italia a protestarecontro la Legge Finanziaria,avvenuta il 6

ottobre 1995 e la prima edizione di “Dire& Fare”, la vetrina sull’innovazione e lacomunicazione negli enti locali toscani,che si tiene a Pistoia nel novembre 1998.Fra i temi dei numerosissimi convegni eincontri di questo fecondo periodopossiamo ricordare la mobilità locale, lemolestie sessuali, lo sviluppo sostenibilein agricoltura, gli informagiovani, ilcommercio, la legge quadro sui lavoripubblici, il rapporto tra i Comuni e ilsistema sanitario, la riforma federalista,gli obiettori di coscienza, la banca deltempo, il rapporto fra Comuni toscani eUnione Europea, la sicurezza dei cantieriedili, la privatizzazione dei servizipubblici locali, la finanza locale, gliappalti, l’inquinamento acustico dellecittà, il piano energetico regionale emolto altro ancora.

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Fra il 1999 e il 2004 si consolidadefinitivamente il ruolo dell’Anci comeorganismo di tutela e di assistenza deiComuni toscani e come interlocutoreprivilegiato della Regione,delle Provincee di tutte le altre istituzioni ed enti toscaninel loro rapporto con il sistema delleamministrazioni comunali.Complessivamente nei quattro anni sitengono ventiquattro Consigli Direttivi emoltissime riunioni dell’Ufficio diPresidenza. Numerosi sono anche iconfronti con Anci nazionale enumerosissime le iniziative di studio:convegni, seminari e incontri su temicome la Legge Finanziaria, la finanzalocale, la gestione delle acque,l’autocertificazione, la sanità, lasicurezza, la scuola, l’immigrazione, lapace, l’elettrosmog, i sistemi turisticilocali, lo Statuto Regionale, i contratti dilavoro della pubblica amministrazione, ildemanio marittimo, il catasto comunale,le gestioni associate, il Titolo V dellaCostituzione, il Medioriente, leFondazioni Bancarie, il diritto alla casa ele politiche abitative, il patrimonioagricolo e forestale, la Società dellaSalute.Cresce in modo esponenziale,anche peril già citato accresciuto ruolo dell’Anci, ilnumero di pareri che l’associazionefornisce ai Comuni associati sulle piùdisparate materie, econtemporaneamente si stalibizza ilrapporto con il Consiglio delle AutonomieLocali, che consolida in questo periodo

definitivamente il ruolo di luogo dirappresentanza istituzionale delleistanze del sistema delle autonomie.

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15-04-78Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt - Uncem - OO -SS. RegionaliProtocollo d’IntesaRistrutturazione degli Uffici e dei Servizidegli Enti lali

16-02-93Enti firmatari:Regione Toscana - Associazioni delVolontariato ConvenzioneTrasporti sociali, portatori di handicap eanziani non autosufficienti.

4-10-93Enti firmatari:Auser regionaleConvenzionePredisposizione di una convenzionetipo sottoposta ai Comuni in ordine allapossibilità di utilizzare i volontaridell’Associazione in attivitàsocialmente utili

20-10-94Enti firmatari:A.I.M.A. (Associazione Italiana Malattiadi Alzeheimer- Firenze)Protocollo d’Intesa

Attività di ricerca e studio perl’assistenza socio/sanitaria rivolta asoggetti affetti da malattia di Alzheimer,anziani non autosufficienti

25-11-94Enti firmatari:Confederazioni CGIL/CISL/UILCodice di ComportamentoContro le molestie sessuali nei luoghi dilavoro per la tutela della dignità delledonne e degli uomini che lavorano neiComuni della Toscana

06-12-94Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-OO.SS. - PartisocialiProtocollo d’IntesaLaboratorio regionale servizi perl’orientamento professionale(informazione e consulenza)

09-02-95Enti firmatari:Produttori biologiciProtocollo d’IntesaIntroduzione dei prodottiagro/alimentari biologici nelle mensepubbliche.

24-02-95Enti firmatari:Scuola di specializzazione Universitàdegli Studi di SienaFormazione di funzionari e dirigentipubblici e predisposizione di comuniprogetti di formazione.

15-05-95Enti firmatari:Regione Toscana ProgettoProgetto di rete regionale per formatorisocio culturali - Gioventù per l’Europa-

23-01-96Enti firmatari:Regione Toscana - OO.SS. regionaliAccordoSistema sicurezza nel territoricomunale - Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro

10-01-97Enti firmatari:Conferenza degli Ordini dei DottoriCommercialisti della ToscanaProtocollo d’IntesaIniziative congiunte per approfondirescambio di esperienze per sostenere ilprocesso di riorganizzazione della

struttura amministrativa dell’entelocale.

20-10-97Enti firmatari:Regione Toscana - Associazioniregionali degli enti locali e parti socialProtocollo d’IntesaSviluppo e diffusione delle iniziative perla trasparenza negli appalti e per lalotta al lavoro nero.

25-01-98Enti firmatari:Urpt - Uncem - OO.SS. - Parti socialiCapitolato di appalto per l’affidamentodel servizio di pulizia nei locali degliuffici comunali.

09-02-98Enti firmatari:CNA RegionaleProtocollo d’IntesaServizi offerti dagli artigiani e dallePiccole e Medie Imprese per lamanutenzione impianti, edilizia eattività affini.

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Protocolli di Intesa, convenzioni e accordi

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01-04-98Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-UncemProtocollo d’Intesa

Attuazione Legge 15/3/97, n. 59.Conferimento alle regioni e agli entilocali delle funzioni e compitiamministrativi.

23-07-98Enti firmatari:Comitato scientifico UniversitàFirenze/Pisa/Siena - Comunià MontaneConvenzioneAgricoltura e territorio - Laboratorio perlo sviluppo sostenibile della Toscana-

27-10-98Enti firmatari:Regione Toscana - Prefetture dellaToscana - Urpt - UncemProtocollo d‘IntesaGestione eventi calamitosi nel territoriodella Regione Toscana

11-03-99Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt - UncemProtocollo d’IntesaPatto sociale per lo sviluppo el’occupazione tra Governo, OO.SS. deilavoratori e datori di lavoro su metododi concertazione per la regolazionedelle politiche contrattuali e di sviluppoeconomico del paese.

18-10-99Enti firmatari:Regione Toscana - FedersanitàProtocollo d’IntesaDefinizione percorso operativo per ilrilascio di autorizzazioni sanitarie

12-11-99Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-Uncem-FidiToscanaProtocollo d’IntesaSituazione economica-Iniziative persostenere il recupero di competitivitàdelle piccole e medie imprese.

12-12-99Enti firmatari:Poste ItalianeProtocollo d’IntesaServizio riscossione tributi

06-07-00Enti firmatari:OO.SS. - FedersanitàProtocollo d’IntesaApplicazione dell’ISEE/Riccometro

14-11-00Enti firmatari:Regione Toscana - Uncem-Protocollo d’IntesaAttuazione della misura D.2 del F.S.E.ob.3 2000/2006 finanziamenti per laformazione di operatori della PubblicaAmministrazione.

14-11-00Enti firmatari:Regione ToscanaProtocollo d’Intesa-Intervento a favore dei Piccoli Comuniper la partecipazione alla retetelematica della Regione Toscana

19-12-00Enti firmatari:OO.SS.regionalProtocollo d’IntesaPredisposizione dei bilanci comunali-Successivo incontro:26/02/01

20-04-01Enti firmatari:Regione Toscana Protocollo d’Intesa-Coordinamento sistema informativo -Innovazione tecnologica edorganizzativa tra Regione e Comuni neiconfronti con il Governo nazionale ed i Ministeri.

04-06-01Enti firmatari:Regione Toscana - Associazioni di categoria del turismoProtocollo d’Intesa-“Benvenuti in Toscana”

12-11-01Enti firmatari:Regione ToscanaProtocollo d’IntesaRassegna Dire&Fare - Collaborazione

29-01-02Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-Parti socialiProtocollo d’IntesaRapporti di lavoro all’interno dellestrutture con caratteristiche di poli diattrazione di interesse interregionale

11-09-02Enti firmatari:Giunta Regionale - Urpt - Uncem-Consiglio - Autonomie LocaiProtocollo d’IntesaRelazioni fra Giunta regionale erappresentanze degli enti locali:cooperazione, europeismo esolidarietà-Tavoli di concertazione

10-10-02Enti firmatari:Regione Toscana - Province - Comuni-Urpt - Uncem - Protocollo d’IntesaMessa in rete e coordinamento deiPortali Giovani

29-10-02Enti firmatari:RTV38ConvenzionePubblicazione attività e manifestazionipromosse da Anci Toscana e dai singoliComuni

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16-06-03Enti firmatari:Gruppo Cronisti Toscani ConvenzioneGaranzie per una perfetta informazionee completa nei confronti delle attivitàistituzionali dei Comuni della Toscana

04-07-03Enti firmatari:Poste ItalianeConvenzioneSpedizione della Carta d’identitàelettronica tramite posta assicurata

15-10-03Enti firmatari:Regione Toscana - ProvinceConvenzioneDefinizione dei contenuti efinanziamento del progetto relativo almonitoraggio dell’incidentalità stradalein Toscana

27-01-04Enti firmatari:Regione Toscana - Aziende Sanitarie-Cgil/Cisl/Uil Protocollo d’IntesaTrasparenza, informazione,sorveglianza, prevenzione, sicurezzasui loghi di lavoro negli appalti pubblicidi edilizia ospedaliera

01-03-04Enti firmatari:CGIL-UIL ToscanaProtocollo d’Intesa-Nuovo assetto finanza locale - Tagliotrasferimenti

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