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Una piccola storia toscana è il racconto di trenta anni di vita dell’Associazione dei comuni toscani, scritto per il Congresso dell’ottobre 2004 e curato da Alessandro Pesci. Raccoglie le testimonianze di alcuni dei dirigenti politici che sono stati alla guida dell’Associazione in questi tre decenni di attività. Infine è riportata una relazione sull’attività della sezione regionale toscana dell’Anci nel biennio 1979-1980. Sono pubblicati all’interno del testo gli elenchi dei componenti degli organi politici dalla fondazione dell’Associazione fino ad oggi e sono presentati alcuni dei più importanti progetti a cui l’Anci Toscana ha dato vita. E’ possibile inoltre ripercorre la storia dell’Associazione attraverso una interessante documentazione fotografica delle iniziative e delle rassegne.
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Materiali e testimonianze sull’Anci Toscana
Ottobre 2004
Una piccola storia toscanaMateriali e testimonianze sull’Anci Toscana
A cura di Alessandro Pesci
Si ringrazia per la collaborazione:Marcello BucciVannino ChitiVanessa De FeoLeonardo DomeniciFiorello FabbriMauro FavillaGiacomo MaccheroniPier Natale MengozziFiorenzo NarducciGianfranco SimonciniAntonio TripodiMichele Ventura
I testi sono stati raccolti da Tommaso GurrieriImmagini Archivio Anci Toscana
Grafica: Sonia Squilloni - Promopoint srl Chiuso in tipografia il 4 ottobre 2004Stampa: Media Graphic Group
Non è escluso che in questa pubblicazione vi siano errori ed omissioni,siamo grati a quanti vorranno rivolgerci delle segnalazioni in merito.
Trent’anni di lavoro sono tanti. Una vita intera. E sono tanti anche perché sono statianni intensi, vivi, che hanno visto la nostra associazione crescere costantemente, ecostantemente aumentare il proprio ruolo nel dibattito politico e istituzionaleregionale e nazionale.Quello che avete in mano non vuole essere un opuscolo celebrativo, o un “bilancio”delle attività. È materiale di studio, un modo di mettere un punto fermo a un certopunto del percorso. Per capire che cosa abbiamo fatto, da dove veniamo, e quindianche dove possiamo pensare di andare. Ci troverete dati importanti, notizie, eanche testimonianze che aiutano a ricostruire. Perché ormai l’Anci, e anche l’AnciToscana, sono un attore fra i più importanti della vita italiana, ma questa è una parteche abbiamo dovuto conquistare con le unghie e con i denti, visto che all’inizio,quando questa storia è cominciata, il ruolo che ci era stato assegnato era poco piùimportante di quello di una comparsa. Adesso non siamo il primo attore, e forsenemmeno il secondo, ma i dialoghi che recitiamo sul palcoscenico sonodeterminanti per tutto lo spettacolo, e il pubblico ha capito che il personaggio cheinterpretiamo è uno di quelli fondamentali.Buona lettura.
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Introduzione
Tanti anni di lavoro
Sommario
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Presentazione 3Tanti anni di lavorodi Gianfranco Simoncini
Sommario 4
L’Anci in movimento, come l’Italia di Leonardo Domenici 5
Testimonianze 7
Speranze, fatti e alcune delusionidi Gianfranco Simoncini 9
Lo “sciopero” dei Sindacidi Marcello Bucci 11
Partecipazione dei cittadini e responsabilità degli amministratoridi Michele Ventura 14
Parte il “sistema” delle autonomie toscanedi Vannino Chiti 16
Il “costruttore” dell’Anci toscanadi Goffredo Lohengrin Landini 17
Stop ai comuni sotto tuteladi Mauro Favilla 20
Un viaggio lungo trent’annidi Fiorello Fabbri 22
La costruzione dell’Anci in Toscana nel decennio 1975-85di Fiorenzo Narducci 22
Ho cominciato da lontanodi Giacomo Maccheroni 27
Progetti 29
Progetti 31Corsi di Formazione 33
Organi 35
Comunicazione 73
Campagne di comunicazione 75
Dire e fare 77
Aut&Aut 80
Documentazione fotografica 82
Rassegna stampa 85
Attività 89
Protocolli di intesa, convenzioni e accordi 92
Appunti 94
Riforme costituzionali,devolution, federalismo fiscale,sussidiarietà,welfare locale:parole che, in questi anni, sono diventate sempre più‚familiari a tutti gli amministratori locali italiani.Parole che fotografano una società‚ in movimento,alla ricerca di prospettive che affondanole loro radici nel passato per prefigurare scenari futuri ancora tutti da definire (e da concertare, verrebbe da aggiungere). In questasituazione da “work in progress” l’ANCI ha cercato sempre – anche strutturalmente – di mantenere salda l'identità‚ e l’obiettivo di unaassociazione che si propone come rappresentanza delle oltre 8.000 amministrazioni comunali italiane. Dalla originaria strutturanazionale, pensata oltre cento anni fa dai fondatori dell’Associazione, si approdo‚ negli anni alla attivazione di “sezioni regionali”. Lanascita delle Regioni portò‚ poi – la trasformazione avvenne al congresso di Sorrento del ‘92 – alla nascita delle attuali “Anci Regionali”:strutture autonome ciascuna con i propri organi e la propria rappresentanza. Una risposta tempestiva e coerente alla necessità‚ di muoversi lungo la strada del decentramentoamministrativo, con una particolare attenzione ai rapporti con le neocostituite Regioni.A dodici anni da quella data credo si possa dire che l’ANCI fu lungimirante e concreta. Fu unascelta giusta e coraggiosa, volta a dare una voce in più‚ ai Comuni, su scala Regionale, e a costituire una struttura associativa capace di portare dalla periferia al centro le istanzedi tutte le 8.100 amministrazioni comunali. Questo è lo scenario che tutti noi conosciamo bene e nel quale abbiamo – chi più, chi meno – imparato a muoverci, seppur con risultatinon del tutto omogenei. Se pero‚ tentiamo di guardare avanti, allora credo non sfugga a nessuno la necessità‚ di fare ulteriori passi in avanti. Sul tappeto c’è‚ già‚ un'importantenovità‚ della quale – in sede ANCI – si è ampiamente discusso. Mi riferisco alla necessità‚ di una ulteriore crescita delle strutture delle ANCI Regionali, favorendo ogni forma diselezione della classe dirigente ed auspicando un impegno sempre maggiore delle amministrazioni dei comuni capoluogo, sia attraverso una partecipazione diretta degliamministratori che di quello delle strutture tecniche. In modo significativo questa richiesta dovrà essere diretta ai Comuni capoluogo di Regione. Solo così il “peso”‚ politico dellerappresentanze sarà sempre più forte. Secondo gli stessi principi, sarà poi necessario rispettare la previsione che il Presidente dell’ANCI Regionale sia un amministratore locale. Laperdita di tale requisito dovrà comportare la decadenza dalla carica. La giusta acquisizione di nuovi ruoli per le Province, renderà poi necessaria una iniziativa dell’ormai prossimaAssemblea Congressuale dell’Associazione per rendere operativa la norma statutaria che prevede la costituzione delle ANCI Provinciali. É evidente che questo processo, importanteper il futuro della Associazione,debba essere calibrato nelle varie realtà regionali e debba partire per impulso delle ANCI Regionali tenendo nella dovuta considerazione le peculiaritàstorico-territoriali e le stesse dimensioni regionali. Su questo punto si è già‚ espressa favorevolmente l’ultima conferenza programmatica ANCI, che si è tenuta a Rapallo lo scorsoanno. Non si tratta di costruire nuove strutture burocratiche che si sovrappongano all’esperienza delle ANCI Regionali, ma consentire un maggior legame con i territori ed elevare ilsistema di rappresentanza degli stessi.Alle ANCI Provinciali dovrà‚ essere riservata la competenza a trattare tutte le materie di interesse intercomunale e quelle dei rapporti delle realtà provinciali con le Regioni. Una sortadi Conferenza dei Comuni nel territorio provinciale. Il percorso dovrà essere necessariamente omogeneo su tutto il territorio nazionale. Nel rispetto dell’autonomia e sovranità diciascuna ANCI Regionale, sarà utile quindi concordare una data o un periodo entro il quale celebrare in tutte le Province le assemblee costitutive dell’ANCI Provinciale. Il panoramadelle attività‚ e degli impegni futuri e‚ quindi ricco e stimolante, anche se complesso. Per portarlo a termine c’è bisogno dell’impegno e del lavoro di tutti gli amministratori locali, diqualsiasi appartenenza politica.Perche‚ l’obiettivo è semplice:mantenere e accrescere il ruolo dei Comuni nella società italiana, il che equivale ad aumentare la capacità‚ di rispostadelle amministrazioni locali alle esigenze dei cittadini.
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L’Anci in movimento, come l’Italia
Leonardo DomeniciPresidente Anci dal 1999 al 2004
Testimonianze
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Se dovessi sintetizzare in tre parolel’esperienza dei cinque anni di presidenzadell’Anci Toscana parlerei di speranze,fatti e qualche delusione.Le speranze risiedevano nel fatto chequesti anni potessero rappresentare unpassaggio decisivo nella storia del nostroPaese, con l’affermazione di un ruolonuovo e finalmente davvero centrale deglienti locali, intesi come una sorta di“sportello unico” della Repubblica.Penso ovviamente in primo luogo allariforma del Titolo V della Costituzione, maanche alle leggi di decentramentoamministrativo ed alla fase di riscritturadegli statuti regionali.Vi era e vi è ancora la speranza di realizzareun federalismo fiscale capace di dare unquadro di riferimento certo ai Comuni,chepermettesse di superare le difficoltà ormaicroniche per i bilanci comunali egarantisse attraverso una realeautonomia di entrata e di spesa di riuscirea salvaguardare i servizi e insiemecontenere le spese in un contesto di forteresponsabilizzazione degli amministratorilocali.In sintesi la speranza,sulla quale abbiamolavorato e ci siamo mobilitati anche nellanostra regione, era di veder attuato unnuovo quadro di riferimento legislativo che
desse ai Comuni, quale presidio dellarepubblica più vicino ai cittadini, e da essiritenuto il proprio punto di riferimentoimmediato, la possibilità di svolgere apieno la loro funzione di promozione dellosviluppo, di sostegno alla crescita civile esociale delle comunità .La riforma della Costituzione andava in talsenso, ma qui sta la delusione, questoprocesso si è sostanzialmente bloccato.Abbiamo avuto una lunga serie di LeggiFinanziarie che hanno tagliatopesantemente i trasferimenti ai Comuni ehanno,di fatto, legato le mani a chi volevaesaltare e liberare la capacità delleautonomie locali. Oggi, indubbiamente, citroviamo di fronte a un ritorno centralistadi non poco conto,basti pensare al decretotaglia spese, al blocco delle sediconcertative a livello nazionale, al ricorsosu diversi statuti regionali tra i quali quellodella nostra regione. Ma soprattutto, nonsi è verificato quel passaggio dicompetenze amministrative dallo stato aicomuni che avrebbe facilitato la rispostaai bisogni dei cittadini.Parlando dei “fatti”, direi che si è prodottoun forte rinnovamento nel funzionamentodegli enti locali. Si sono avviati importantiprocessi di associazionismo, e in moltiComuni si sono verificate fondamentali
innovazioni dei servizi che hanno messo incampo nuove tecnologie e un nuovo mododi intendere il lavoro. avvenute ancheattraverso esperienze di esternalizzazioni.Come Anci Toscana siamo riusciti avalorizzare queste novità.“Dire & Fare”harappresentato proprio questo,una vetrina,una sfida, un manifesto per raccontarecome ci si è rinnovati, una occasione perincentivare l’emulazione, e quindi ladiffusione delle innovazioni.Un altro fatto positivo è stato la crescitadella visione dei Comuni come “sistema”,anche dal punto di vista politico. Il nostropeso è sicuramente cresciuto.Lo vediamodal numero di Protocolli d’Intesa firmaticon la Regione, dal tavolo istituzionale diconcertazione su tutte le leggi cheriguardano i Comuni, dal fatto che molteleggi da noi richieste e promosse sonostate approvate. Quindi il riconoscimentodell’Anci come interlocutore privilegiato eormai istituzionale è potremmo direcompleto. Senza trascurare il passaggiodalla fase sperimentale a quella ormaiconsolidata del Consiglio delle AutonomieLocali, che è una nostra “creazione”e cheoggi, dopo cinque anni, è un elementoineliminabile del confronto politico nellanostra Regione,studiato e imitato in moltealtre regioni italiane.
Testimonianze
Speranze, fatti e alcune delusionidi Gianfranco SimonciniPresidente Anci Toscana dal 1999 al 2004
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L’Anci Toscana è senza ombra di dubbiol’associazione di riferimento per tutta lavita dei Comuni.Un riconoscimento ci è arrivato anchedall’Anci nazionale.Abbiamo avuto, comeAnci Toscana, un ruolo di trainoindiscutibile su molte questioni,penso alladiscussione sugli Statuti, a quella suldemanio marittimo, e siamo diventatimodello per altre Anci regionali. Anche ilrapporto con la Regione, di cui dicevamo,è un esempio che altri cercano di riportarenella loro realtà. E non dimentichiamociche l’Assemblea Nazionale dell’Anci che siè tenuta a Firenze si è svolta qui anche perla presenza di un Anci Toscana chefunziona.In questi anni la vita dell’associazione èstata sempre unitaria.Non c’è stato mai unconflitto eclatante, a parte la normaledialettica che fa parte del lavorare ediscutere insieme.Questo è merito di tutti,di un gruppo dirigente che ha saputo fareil proprio lavoro, ma anche dei sindaci deidiversi orientamenti, che non hanno maivoluto anteporre le esigenze di parte aquelle di tutti.Dal punto di vista personale si è trattata diun’esperienza formativa e di grandesoddisfazione. Sono stato orgoglioso dirappresentare uno dei sistemi delleautonomie più vivi del nostro Paese.Credo di lasciare la presidenza in unmomento in cui l’associazione è solida e increscita.Un’associazione in grado di funzionare,anche nei confronti dei tanti nuovi sindaci
eletti nell’ultima tornata di elezioniamministrative. A loro non si dovràspiegare che cosa è l’Anci,non solo perchémolti di loro arrivano da esperienzepolitico-amministrative, ma soprattuttoper il patrimonio di Anci Toscana, il suonome e il suo ruolo, ormai consolidati ericonosciuti.
di Marcello BucciPresidente Anci Toscana dal 1989 al 1999
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Lo “sciopero” dei Sindaci
Il periodo in cui ho fatto il presidente dell’Anci Toscana è stato quello in cui èesploso il tema del federalismo: unaquestione che nella riflessione deisindaci era già emersa prima, e in modoben diverso,da come è avvenuto poi conl’entrata in scena della Lega Nord.E’ stato anche un periodo di passaggioparticolarmente travagliato nella vitadegli enti locali, travolti dall’esploderedella vicenda Tangentopoli e, al tempostesso, caricati di responsabilitàderivanti dalle aspettative chematuravano nella società. Sollecitati dadomande e problemi nuovi, ma frenati,nella loro azione, da vecchi eanacronistici vincoli, derivanti da unassetto istituzionale che aveva ormaifatto il suo tempo.Poco tempo dopo la mia nomina,di frontealla difficile situazione degli enti locali ead una Anci nazionale statica, legata allelogiche dei partiti più che alle realiesigenze dei comuni (ricordo ad esempioche i sindaci dell’allora PartitoComunista uscirono da tutti gli organisminazionali dell’Anci, in polemica con unalinea dell’associazione caratterizzata daun rapporto troppo collaterale con ilgoverno),mi sono trovato a confrontarmicon una forte insoddisfazione dei comuni
verso l’associazione.A questo reagimmocon la mobilitazione, nata soprattuttonell’area fiorentina, di un movimento disindaci che rilanciò con grandedeterminazione i temi crucialidell’autonomia politica e finanziariadegli enti locali, del riconoscimentopieno delle loro prerogative, delfederalismo.Uno dei momenti più importanti fu ilcosiddetto “sciopero dei sindaci”, unamanifestazione autoconvocata cheportò a Roma tutti insieme, per la primavolta dopo molti anni, un migliaio disindaci da tutta Italia, il tutto promosso egestito proprio dall’Anci Toscana. Fu unsegnale importante anche verso l’Ancinazionale,perché ne mise in discussionela capacità di interpretare e rapprentarele esigenze dei comuni; e anche perché daquel momento si cominciò ad affrontareeffettivamente il problema della“regionalizzazione” dell’associazione.Dopo sono venuti gli anni della profondariforma delle amministrazioni locali, conl’attuazione della legge 142/90, anni incui l’Anci ha cercato sempre di ricoprireun ruolo forte di rappresentanza deicomuni nei confronti sia del Governocentrale che della Regione.Tutto il processo legislativo del
decentramento ha posto le Anci regionaliin un ruolo di primo piano, ma ne harichiesto anche un cambiamento difisionomia e di funzioni. È stato unpassaggio di grande cambiamentorispetto al ruolo prevalente, disensibilizzazione e di mobilitazionepolitica, che avevano svoltodell’immediato passato. Si stavatrasformando la funzionedell’Associazione dei comuni, soprattuttonelle sue articolazioni regionali.Nella nostra regione abbiamofronteggiato con l’impegno di tantiamministratori e tecnici dei comuni (chehanno supplito alla scarsità di mezzi erisorse disponibili) i nuovi compiti. Cisiamo dovuti inventare competenze, datutti i punti di vista, per poter dire lanostra in modo pertinente, credibile eautorevole, intervenendo nel processolegislativo regionale, sempre più esteso,complesso e penetrante nella vita deglienti locali.Fino alla nascita del Consiglio delleAutonomie Locali,avvenuto nel 1998 pervolere in primo luogo proprio dell’AnciToscana, abbiamo dovuto svolgeredirettamente questo ruolo di organismodi consultazione legislativa con laRegione, cercando sempre di
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Testimonianze
interpretare opinioni, pareri, interessi diun mondo molto articolato e sfaccettatocome quello dei comuni.C’è da dire che, in questi anni, con laRegione abbiamo collaboratomoltissimo, ma ci sono anche statimomenti di forte tensione. Abbiamomantenuto sempre un profilo spiccato diautonomia. Ciò nonostante la forteomogeneità politica fra le giuntecomunali e quella regionali esistente inToscana. Non sono mancati momentiacuti di scontro, su provvedimenti cheabbiamo ritenuto lesivi dell’autonomia edelle prerogative degli enti locali;soprattutto quando abbiamo vistoaffacciarsi tentazioni, mai del tuttoscomparse, di sostituire al centralismodei minsteri e dello Stato centrale, unnuovo centralismo della Regione. Diquesto abbiamo discusso anche con inostri “cugini” dell’Urpt, che talvoltahanno prestato il fianco, si sono residisponibili a qualche operazione chesupportava un’impianto gerarchico neirapporti fra i diversi enti locali, con leprovince che stavano “sopra ai comuni”.Abbiamo sempre mantenuto un rapportodi forte autonomia rispetto alla Regione,con una politica diversa rispetto anchead altre Anci regionali, dove il ruolo delleautonomie locali è stato forse menoattivo, più attenuato.Da noi c’è stata più dialettica, forse èanche per questo che l’Anci Toscana hacostruito nel tempo e riesce a mantenereanche oggi rapporti forti con i comuni.Da
noi non si sono mai verificate crisi diadesioni, pressochè tutti i comuni dellaregione sono stati associati e continuanoad esserlo.Il lavoro svolto per l’attuazione dellaLegge 142/90 e dei successiviprovvedimenti legati al decentramentoamministrativo, si è intrecciatocostantemente con il tema delfederalismo, che ha avuto in Toscana -sia per il lavoro e il ruolo svolto dallaRegione, sia per la vivace iniziativa deinostri sindaci- un punto di elaborazionee di iniziativa di interesse nazionale.Un aspetto rilevante del periodo in cuisono stato presidente, è stato l’esigenzadi dare alla associazione, oltre astrumenti di collegamento e dicomunicazione con i comuni, unasempre maggiore visibilità. Ricordo cheAnci Toscana à l’unica Anci che da undicianni stampa e distribuisce regolarmente-a quasi cinquemila fra amministratori edirigenti degli enti locali, responsabili diassociazioni, enti, organizzazioni dellasocietà civile- un proprio settimanale(“Aut & Aut”). Un’esperienza editorialeunica per la continuità e per laperiodicità. Il giornale è un canale dicollegamento che consente di rafforzareil legame con i comuni, ma anche persviluppare rapporti di collaborazione conaltri soggetti, come ad esempio il Cesvot-il Centro di servizi per il volontariato-con cui da anni realizziamo unsupplemento mensile (“Plurali”)dedicato proprio al rapporto fra
volontariato e autonomie locali.Anche “Percorsi di cittadinanza”, unmensile dedicato a un tema difficilecome l’immigrazione, ha permesso diallargare i rapporti, di dialogare e dipromuovere iniziative comuni con unmondo associativo e con realtà spessoanche conflittuali con gli enti locali.In questi anni si è venuta costruendo unanuova fisionomia dell’Associazione.L’Anci oltre a sostenere le prerogativedelle autonomie nei processi politicidelle riforme istituzionali e dei granditemi legati alla modernizzazione delpaese e alle linee dello sviluppo; asvolgere opera di sindacato nellarappresentanza degli interessi deicomuni; ha dovuto assumere anche ruolipiù operativi di supporto e sostegno aicomuni, affiancandoli nel lavoro diriorganizzazione,di riqualificazione dellestrutture, di innovazione, consguenti ainuovi compiti loro assegnati daldecentramento di responsabilità e difunzioni.Da qui nasce anche, nel 1998,l’esperienza di “Dire&Fare”, la rassegnadell’innovazione nella pubblicaamministrazione che vanta il primato, inItalia, del maggior numero di enti localipartecipanti con i propri progetti e leproprie esperinze.“Dire&Fare” nasce dalla consapevolez-za che in Toscana si faceva molto ebene, e che sarebbe stato utile farconoscere le buone esperienze, per dif-fondere e consolidare l’innovazione. Ma
nasce anche dalla constatazione che,proprio per la scarsa capacità di farconoscere e valorizzare le nostre espe-rienze, a livello nazionale emergevanosempre e soltanto altri modelli, eranoconosciuti e citati quelli di altre regioni.Ci siamo chiesti come superare questoproblema, e allora è nato “Dire & Fare”,che non è una fiera, ma un sistema permostrare le “buone pratiche” dei comu-ni, degli altri enti locali, di aziende pub-bliche e private, che propone l’AnciToscana come un soggetto di promozio-ne e di sostegno rispetto alla diffusionee alla comunicazione dell’innovazione ealla valorizzazione di quello che si fa.E’ anche una grande occasione dicontatto del mondo delle autonomie conla società toscana, contribuendo asuperare certi limiti di autoreferenzialitàche talvolta caratterizzano la vita delleassociazioni.Complessivamente quello in cui sonostato presidente è stato un decennio diforte crescita del sistema delleautonomie, nel quale si è inserita anchela riforma elettorale, che ha introdottoanche nell’Anci elementi nuovi rispettoalla visibilità e al protagonismo dei nuovisindaci eletti direttamente dai cittadini eche ha avuto anche l’effetto di farcrescere l’associazione.Dopo il momento “forte” dello “scioperodei sindaci” ci fu, nel 1993, il Congressodi Sorrento, che riconobbe laregionalizzazione e poi la nascita deglistatuti degli Anci regionali come
associazioni dotate di autonomiastatutaria.Fu un momento decisivo nellosviluppo dell’Anci, e fu un momento nelquale il ruolo di Anci Toscana fuampiamente riconosciuto, tanto è veroche io fui nominato vicepresidentenazionale.Da qui partì un nuovo rapportoanche con l’Anci nazionale dove,seppure faticosamente, si aprì unariflessione sulla riforma dell’associazionesulla sua ulteriore regionalizzazione, sulrapporto con i neoeletti sindaci dellegrandi città che stavano costituendo–seppure in modo informale, ma efficaci-strumenti di coordinamento al di fuoridell’associazione.Fu proprio per iniziativa delle Anciregionali -in contrasto con il nazionale esoprattutto con gli orientamentiprevalenti nei partiti- che imponemmocome presidente dell’Anci il Sindaco diuna grande città, superando così la fasedel “partito dei sindaci”, nata dopo leelezioni del 1995. Con la nomina di EnzoBianco le cose cambiaronodefinitivamente, riportando anche isindaci delle grandi città all’internodell’associazione, che ne trassenotevole vantaggio in termini di visibilità,forza, incisività, assumendo unruolo diprimo piano nella dialettica politicaistituzionale italiana.Qui va cercata insomma la svolta forte alivello nazionale, fu forse quello ilmomento di maggiore visibilità dell’Anci.Che è proseguito poi, in un contestopolitico diverso,con il lavoro di Leonardo
Domenici a livello nazionale e diSimoncini nell’Anci Toscana.
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Testimonianze
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Partecipazione dei cittadini e responsabilità degliamministratori di Michele Ventura
Presidente Anci Toscana dal 1985 al 1989
Riandando con la memoria al lavorosvolto come Presidente dell’AnciToscana, la prima cosa che mi viene dadire è che, ricoprendo anche un incaricoimportante come amministratore, non sitrattò di una passeggiata. All’epoca erovicesindaco di Firenze e posso dire che èun ruolo che richiede un impegnorilevante.Ma cerchiamo di ricostruire un po’ ilquadro politico e anche le cose che sifecero. In Toscana la situazione erastabile, pur essendo in quegli anni unafase in cui cominciavano a delinearsielementi di forte sollecitazione per unrinnovamento del sistema istituzionale.Non dimentichiamoci che siamo allavigilia di Tangentopoli, che non eraancora esplosa all’attenzionedell’opinione pubblica, ma cheovviamente, come avviene per ognifenomeno, non emerse dal nulla, da ungiorno all’altro.Uno dei punti sui quali, all’internodell’Anci Toscana si discuteva di più,essendo la nostra regione uno dei luoghiprincipali nella vita delle autonomie inItalia, era sicuramente quello dellapartecipazione. È qui che erano nati,pochi anni prima, i primi Consigli diQuartiere. In tutta la Toscana le pressioni
per aprirsi alla società erano molto forti.Questo era dovuto ad una articolazionenon banale della sinistra, presentenell’associazionismo in modoimportante e organizzato molto più diquanto avvenga oggi, e anche ad unaarticolazione ricchissima del mondocattolico. Le questioni sociali,ambientali, urbanistiche, vedevanocomunque una presenza significativa diquelli che ancora non si chiamavano“movimenti”. Di tutto ciò, all’internodell’Anci, si discuteva animatamente econ ricchezza di argomentazioni, inquelle discussioni “a ruota libera” cheandavano al di là del lavoro “dovuto” suibilanci, sui convegni, sullaorganizzazione del personale e moltoaltro.In quegli anni si iniziò anche a risolvere,anche per rispondere a queste nuoveesigenze, il tema dell’indennità chefinalmente tendeva a considerarel’impegno degli amministratoricomunali come un impegno non di serieB: si intendeva cioè a risolvere il tema diun impegno istituzionale.Tutti questi segnali sono stati importantie i risultati ce li ritroviamo per fortunaancora oggi, perché nonostante labufera che si è scatenata negli anni
seguenti, i Comuni sono fra tutte leistituzioni, quelli che hanno resistitomeglio, continuando a rappresentare unriferimento per tutti i cittadini,e quindi unelemento indispensabile per la tenutadel sistema democratico. Senzatrascurare poi il fatto che tutti questipassaggi stanno a pieno titolo dentro ilpercorso delle autonomie toscane, cheha dei punti molto alti.Un altro tema che si discusse molto inquegli anni era quello del ruolo delleautonomie e dei Comuni nello sviluppoeconomico. In Toscana i Comuni sonostati gli artefici del fenomeno, ormaistudiato in tutto il mondo, dei distrettiindustriali, segno questo di unalungimiranza non comune. Si discutevadi un impegno nell’economia, di stimoloallo sviluppo, toccando temi allora pocoesplorati come la sostenibilità, lacompatibilità, l’innovazione, che sitraducevano anche nella ricerca di unnuovo rapporto con il sistema regionale,dove, non dimentichiamolo, c’era uninterlocutore come Gianfranco Bartolini,molto sensibile a queste tematiche. In uncontesto nel quale già iniziavano adiminuire i trasferimenti agli enti locali,un tema determinante era quello delmantenimento dei servizi sociali, con
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l’introduzione di criteri che facesseropagare ai cittadini una quota dei costi,una sorta di compartecipazione alsostegno di servizi. Pur nella ricerca delpiù importante equilibrio, e quindi,almeno in Toscana e in Emilia, conl’obiettivo di proporre anche unaeffettiva redistribuzione delle risorse.Un altro forte impegno fu poi quello delleriforme. Era già presente il tema dellegaranzie per la finanza locale. Alloraeravamo in un contesto in cui l’Ancinegoziava e rivendicava e quindisosteneva i Comuni sotto questoaspetto.Ma ci furono anche iniziative perarrivare a una riforma dell’urbanistica,del territorio, del regime dei suoli, temirimasti però tuttora irrisolti.Per concludere vorrei però dire che l’Anciha svolto fino ad oggi un ruolodifficilmente sostituibile, in primo luogonel campo della sensibilizzazione suitemi dell’amministrazione locale anchesu argomenti delicati come quello delpersonale, in un momento in cui erapresente una forte rigidità ed era assaidifficile poter ricorrere a consulenzeesterne o a forme flessibili di lavoro. Nondimentichiamo che erano ancora in pieditutte le municipalizzate, e in quelmomento,proprio all’interno dell’Anci,siiniziava a discutere di forme nuove diamministrazione dei servizi, e il tutto inun clima di fibrillazione politicafortissima.Dall’altro lato, l’Anci nazionale, dove hosvolto per un certo periodo il ruolo di
Vicepresidente, era molto impegnatasulle questione della finanza locale,lavorando con i gruppi parlamentari, unlavoro che si traduceva nella costantecontrattazione con il governo. Ma inquegli anni c’era la netta sensazione chele grandi città contrattassero per contoproprio,e dunque l’Anci in qualche modorappresentava soltanto i piccoli e mediComuni. Soltanto con l’elezione aPresidente di Signorello, Sindaco diRoma, la tendenza cambiò, e poi sonoarrivati personaggi come Bianco e poiDomenici, che hanno fatto dell’Anci lacasa di tutti i Comuni.Dal punto di vista politico c’era un forteisolamento di Comunisti e Repubblicani,che sostenevano l’uscita delle Provincedalla Costituzione per sostenere ilsistema delle autonomie, una battagliaperduta. Ma sostanzialmente il climadell’Anci nazionale era unitario, moltopiù di oggi.Vorrei concludere ricordando duepersone insostituibili, FiorenzoNarducci, consulente straordinario, chefece un lavoro eccezionale sulla finanzalocale, e soprattutto Fiorello Fabbri, chenon lavorava per l’Anci, ma si può dire“era” l’Anci.
di Vannino ChitiPresidente Anci Toscana dal 1983 al 1985
Il mio ruolo di Presidente di Anci Toscana,un’esperienza che risale ormai a ventianni fa, è stato un momento dal punto divista personale molto significativo,soprattutto come formazione politica. Èstato un modo interessante e profondo dioccuparmi dei rapporti tra Comuni,Province e Regione, e anche unaesperienza che ha arricchito sia il mioincarico di Sindaco di Pistoia, sia poi,successivamente, quello di Presidentedella Regione Toscana. È stata unaesperienza interessantissima anche peril rapporto con lo Stato centrale,con Ancinazionale, con il governo e con ilParlamento. Allora, lo ricordo bene, cisentivamo oppressi da uno Statocentralista, poco aperto ad un verofederalismo.Oggi, vedendo la situazioneche stiamo vivendo, dobbiamo pensaredi essere tornati notevolmente indietro.Un altro aspetto importante è stato quellodel rapporto con alcuni Sindaci. Ricordoin particolare il Sindaco Ducci, di Arezzo,che fu un nostro prezioso collaboratore.E poi l’intenso rapporto tra Comuni didimensione più piccola e Comunicapoluogo.Un’esperienza bella dal punto di vistadella sollecitazione personale, sia per irapporti con i Sindaci, sia con tutti i
collaboratori con cui mi sono trovato alavorare.Sono stati anni, quelli, in cui si sonoaffrontati temi importanti, come quellodelle autonomie e di come, in Toscana,dopo quindici anni di governo regionale,si costruivano i rapporti fra la Regione, leProvince e soprattutto i Comuni.Anni dopo,quando sono stato Presidentedella Regione, quella esperienza mi si èrivelata preziosa,e sempre ho cercato, inquel nuovo ruolo, di fare in modo che laRegione lasciasse la maggioreautonomia possibile ai Comuni.Ci furono altri temi molto pressanti.Ricordo ad esempio il difficile momentodel rinnovo contrattuale del personaledegli enti locali, ma soprattutto ildibattito relativo al forte contrasto fra ilprocesso di rinnovamento dellemacchine comunali, che in quel periodostavano cercando alleggerire evelocizzare i meccanismi burocratici eamministrativi, e le leggi nazionali, chefrenavano la riorganizzazione. Poi ci fu ilfilone legato all’impegno delleAutonomie Locali rispetto alle tematichesociali, gli anziani, i servizi, e inparticolare l’istruzione e l’abbandonoscolastico.I rapporti con Anci nazionale furono in
quel periodo positivi. Forse ancheperché, arrivando, trovai una AnciToscana che, grazie alle capacità di chimi aveva preceduto e all’intrinsecovalore del nostro sistema delleautonomie, godeva di un grandeprestigio e funzionava benissimo,nonostante le ridotte dimensioni.Si trattò insomma di un periodo fecondoe ricco di importanti e significativimomenti.Cercammo di stabilire rapportifra Anci, Urpt e Regioni, che poi, comedetto, io ho riutilizzato come Presidentedella Regione e anche come Presidentedella Conferenza delle Regioni, percostruire un autentico processofederalista, lavorando su temi decisivi,come quello della finanza locale. È statain sintesi una esperienza, anche perquesto, molto bella e che non mi sonomai pentito di aver fatto.
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Parte il “sistema” delle autonomie toscane
Il “costruttore” dell’Anci toscanadi Goffredo Lohengrin LandiniPresidente Anci Toscana dal 1975 al 1983
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RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DELLASEZIONE REGIONALE TOSCANA NELBIENNIO 1979-1980
PREMESSAIl consiglio direttivo che conclude oggi lasua attività fu eletto nell’assemblearegionale tenuta in Palazzo Vecchio il 2giugno 1978.I rendiconti finanziari e patrimoniali chesi allegano alla presente relazione e sisottopongono all’approvazionedell’assemblea riguardano gli anni 1979e 1980 in quanto quello relativo all’anno1978 venne, a suo tempo, approvatonell’assemblea del 23 gennaio 1979.
LE LINEE GENERALI DELL’AZIONE DELLASEZIONE REGIONALEIl periodo trascorso dalla metà del 1978alla fine del 1980 resterà nella storiadelle autonomie come uno dei piùsignificativi per le trasformazioni checoncretamente si sono verificate nelpaese e che sono state dominate da uncrescente processo di trasferimento algoverno locale delle pubbliche funzioniesercitate dalla nostra strutturaistituzionale.Avviata, con l’inizio degli anni ’70,l’attuazione dell’orientamento
regionale, la svolta determinante perl’ulteriore decentramento dellecompetenze statuali alle autonomielocali si è avuta con il D.P.R.24 luglio1977, n. 616 il quale, travalicando i piùampi confini posti dalla legge n. 382, haindirizzato verso il governo locale unasomma di compiti e di funzioni chehanno reso lo stesso protagonista dellavita delle comunità di base. Il processo didecentramento è stato avviato con ilD.PR.616 ed è continuato con la fortevalenza di decentramento contenuta inuna riforma essenziale, quella dellasanità ed in tutte le leggi di grandeimportanza settoriale, quali quella sullatutela degli inquinamenti,per la casa,perl’agricoltura ecc.La svolta operata dal D.P.R.616 haindirizzato verso i Comuni un primocospicuo “pacchetto” di funzionipubbliche ed ha soprattutto segnato unastrada nuova, sulla quale si sonoindirizzati tutti i successiviprovvedimenti legislativi approvati dalParlamento, arricchendo il ruolo delComune ma anche caricando le capacitàdelle amministrazioni locali di unasomma di compiti che le stesse hannoavuto sovente difficoltà a fronteggiarecon la dovuta tempestività e con
Riunione dell’Ufficio di Presidenza presso il Comune di Prato il 29/06/1977 Da sinistra, Ali Nannipieri, Sindaco di Livorno, Goffredo Lohengrin Landini, Sindaco di Prato e Presidente,Mauro Favilla, Sindaco di Lucca, Fiorello Fabbri, Segretario Anci Toscana
Landini è morto il 21 dicembre 2002. Abbiamo ritenuto di pubblicare questo rapportodi attività di due degli anni della sua presidenza.L’Anci toscana ricorda con affetto Landini, trai “costruttori” dell’Anci.
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l’efficienza che esse avrebberodesiderato di poter dimostrare.A questo “arricchimento” del ruolo delComune i provvedimenti legislativihanno solo aperto la strada: esso è statovoluto, imposto, nelle cose concrete,nell’attività quotidiana, dallepopolazioni; per la maggior parte deiproblemi emergenti sui quali si è formatae misurata l’opinione pubblica, lesoluzioni sono state richieste ai Comuni,posti quotidianamente di fronte allesigenze dell’assetto territoriale, dellapolitica della casa, dell’inquinqmento edel controllo ambientale, dell’assistenzae della sanità, dello sviluoppodell’economia, della diffusione dellacultura, per riunirsi e compendiarsi tuttiin quella nuova filosofia della qualitàdella vita,per la cui elevazione il Comuneè stato individuato come il polo centraledi riferimento di ogni iniziativa e di ogniintervento.Si è scritto che il localismo è forse ilfenomeno più importante dell’attualeevoluzione storica del nostro paese, cheesso esige eed impone la piena ecoerente attuazione di quello “stato delleautonomie”che la nostra costituzione hadisegnato e che negli enni ’80,inevitabilmente, malgrado il sussisteredi resistenze e di condizionamenti, finiràper affermarsi definitivamente,conquistandosi quell’assetto giuridicoistituzionale e finanziario che ècondizione indispensabile per dareorganicità, snellezza e piena efficienza
all’azione della nostre amministrazioni.La nostra sezione regionale, conl’appassionato impegno degliamministratori toscani che hannocontribuito in questi anni, con il loroconcorde apporto ai lavori, intensi eproficui, del Consiglio Direttivo e delleCommissioni di settore, ha cercato diassicurare un indirizzo omogeneo ed uncoordinamento concreto a questoprocesso di trasformazione che registrada noi probabilmente le punte piùavanzate di tutto il paese, realizzandonella Toscana condizioni di vita e disicurezza sociale più elevate che altrove,collocando il reticolo delle istituzionilocali in una posizione fondamentale delsistema economico e politico.Di fronte a questa radicaletrasformazione del ruolo del Comune, siponeva un problema primario, quellodella reale efficienza operativa della suaorganizzazione politica edamministrativa, della sua capacità diassumere il complesso delle nuovefunzioni che la legislazione – e le istanzedella popolazione – andavacontinuamente costituendo,assicurando alla stessa la capacità diinterpretare, rispondere, correlarsi allavita delle società locali.Lo sforzo necessario è stato imponente,quello che ancora rimane da fare èaltrettanto grande e impegnativo. Innessuna parte del paese i fenomeni chesi sono presentati di fronte ai Comunisono stati pienamente governati, le
risposte adeguate alle istanze popolari: ilfenomeno del decentramentoistituzionale ha avuto dimensioni tali dacreare ovunque difficoltà gravi, si èscontrato duramente con il vetustoordinamento giuridico, con le stringentilimitazioni finanziarie, con l’ancorainadeguata e disorganicaregolamentazione numerica eretributiva del personale, ha coinciso inmolti casi con la fuga di competenze chetutta l’Amministrazione Pubblica hasofferto e sta soffrendo perl’inadeguatezza dei trattamentieconomici.In questa sezione la sezione Regionaledella nostra Associazione è divenuta unpunto di riferimento costante ed hacercato, avvalendosi dell’impegnoconcorde degli Amministratori di ogniparte politica che in essa hanno operato,di superare i limiti oggettivi che lamancanza di strutture permanenti dicarattere organizzativo edamministrativo determinano, fornendoai comuni della regione, sui problemi difondo, ogni aiuto che è stato possibile.Verso la Sezione Regionale sono rifluiti -e stanno quotidianamente rifluendo – iproblemi più scottanti che hannoassillato le amministrazioni comunalitoscane, ricercando risposte che non siaveva la possibilità di offriresingolarmente e per le quali le difficoltàche ognuno aveva in sede locale sipresentavano, ovviamente, anche invisione più ampia, estesa a tutta la
regione. Anche in questo caso gli organidella Sezione hanno indirizzato il loroimpegno verso la ricerca di soluzionesufficientemente omogenee, evitandoche si presentassero anche da noi ifenomeni che caratterizzano altreregioni dove gli stessi problemi hannoavuto le soluzioni più disparate a livellodi singoli enti, creando situazioni disquilibrio e si sperequazione gravissimi,soprattutto in danno degli enti piccoli emedi.I dati recentemente pubblicati dalMinistro dell’Interno, relativi alledotazioni di risorse impiegate nellespese correnti dei Comuni italianinell’anno 1979, dimostrano in manieraestremamente chiara i risultati ai qualiquesta azione ha condotto: le medieregionali pro-capite della Toscana sicollocano tutte al di sopra delle medienazionali, in ciascuna fasciademografica; i comuni di dimensioniminori,quelli fino a 3.000 abitanti,hannole dotazioni pro-capite più elevate dellaregione. L’equilibrio esistente nellanostra regione non ha termini di raffrontoin nessuna altra parte del paese (vediallegati E – F – G).Lo stesso Ministro dell’Interno, nel suobreve commento illustrativo ai datipubblicati, rileva come la Toscana,regione nella quale i valori sono semprepiù alti della media nazionale, registraun’impennata iniziale della curva delledotazioni, dovuta ad una miglioria deiservizi nei piccoli centri, fenomeno che
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non trova riscontro altrove, neppure inregioni che hanno complessivamentedotazioni più elevate delle nostre ma cherisultano accentrate in alcune grandicittà, mentre i Comuni minoridispongono di valori sotto medianazionale.Questo non significa che ancheall’interno della nostra regione non cisiano situazioni squilibrate, chebeneficeranno della situazione diriequilibrio previste dai provvedimentidel prossimo triennio: dimostra tuttaviache in Toscana tali situazioni sono moltopiù ridotte di altrove e che non vi è stataprevaricazione da parte dei grandicomuni nei confronti di minordimensione geografica. Evidenzia unalinea politica amministrativa che hamirato ad una crescita equilibrata di tuttala comunità regionale, sottolineal’attenzione e la considerazione che iproblemi di tutti i comuni hanno ricevutoe la ricerca di criteri di equità nel dare aglistessi soluzione.
LE INIZIATIVE A CARATTERE REGIONALENel corso di questo biennio sono statetenute16 iniziative a carattere regionale,attraverso assemblee, convegni eseminari di studio sui problemi dellaFinanza Locale, del Personale, dellaCasa, dell’Educazione permanente,della Riforma Sanitaria, della nuovalegislazione contabile,della emigrazionedalle zone montane e depresse, della
tutela delle acque dall’inquinamento,delrecupero delle terre incolte, sui diversi eimportanti provvedimenti urbanisticiemanati dalla regione.La partecipazione plenaria degliAmministratori e dei Funzionari deiComuni toscani alle nostre iniziative asottolineato la loro utilità, l’incidenza cheesse hanno per determinarecomportamenti uniformi in tutta laRegione, per aprire a interpretazionicorrette e corrispondenti agli interessigenerali della popolazione leproblematiche più complesse che lalegislazione ha portato in questi anni.Le nostre Assemblee, i nostri Convegni,sono state anche occasione perconfronti, talvolta anche accesi, fra lediverse opinioni, ed hanno per questodato frutti proficui per indirizzare nelmodo più opportuno l’azione delleamministrazioni locali toscane.
LA NOSTRA PRESENZA NELL’A.N.C.I.NAZIONALELa presenza della nostra Sezione negliorganismi nazionali dell’Associazione èstata intensa e continua, sianell’Esecutivo Nazionale, sia nelConsiglio Generale, sia soprattutto nellaConsulta per la Finanza Locale, nellequali siamo rappresentati.Nessuna adunanza è stata mai disertatadai nostri rappresentanti, che hannoportato il contributo attivo e vivace, delleesperienze della nostra Regione, dellenecessità che maturavano nelle nostre
Amministrazioni.I RISULTATI FINANZIARIMalgrado le limitate disponibilitàfinanziarie di cui la Sezione Regionale hadisposto, tutte le attività programmatehanno avuto regolare svolgimento,contenendo ogni spesa entro i limiti chenon pregiudicassero le finalità che siintendevano raggiungere.Il rendiconto finanziario dell’anno 1979evidenzia un complesso di entrate per L.17.183.967, contro un totale di speseper L. 21.248.768, con un saldo passivodi L. 4.064.801, che è stato copertoutilizzando una parte della giacenza dicassa proveniente dall’esercizio 1978.(Allegato A).Il rendiconto finanziario dell’anno 1980ha registrato la stessa tendenza fra gliincassi (L. 17.562.672) ed i pagamenti(L. 21.659.420) con un saldo passivo diL. 4.096.748. (Allegato B):gli accennati, limitati squilibri,riguardano in effetti le dotazioni diliquidità, dipendenti dai tempi dierogazione della nostra quota dicontributo da parte dell’associazione alivello nazionale. L’Introduzione delnuovo sistema di riscossione a mezzoruolo, disposto con la legge n.299 del1980, assicura certezze di entrate con il1981, la ha prodotto notevoli ritardi perl’anno 1980, a seguito degliadempimenti che la SegreteriaNazionale dell’Associazione ha dovutocurare, in tempi ristretti, per dareattuazione ai ruoli riguardanti oltre 6.000
comuni.La situazione economica si presentaquindi all’incontro corrispondente aquella esistente alla fine dell’esercizio1978.La giacenza netta all’ora esistente – L.14.025.283 – frutto dell’oculataamministrazione del precedentebiennio, è stata ridotta a L. 10.581.766,tenuto conto della giacenza di cassa, deicrediti maturati verso l’Anci Nazionale edelle posizioni di credito e di debito percompartecipazione a pubblicazioni danoi distribuite. (Allegato C).Si tratta di entità finanziarie moltomodeste, che sottolineano ancor più lavalidità dei risultati concreti ottenuti conmezzi tanto esigui, ma che dimostranoanche l’attenzione e l’oculatezza con laquale gli Organi della Sezione hannoguardato anche a questo aspettodell’attività della nostra Associazione, icui risultati sono ora rimessi, assieme alpreventivo per l’anno 1981 (Allegato D)al vostro esame e alle vostredeterminazioni.
Febbraio 1981
La Costituzione prevedeva già, fin dallasua emanazione, che la RepubblicaItaliana è fondata sui principi dellaautonomia e del decentramento, ma finverso gli anni ’70 gli enti locali(esistevano solo Comuni e Province)erano organismi posti di fatto sottotutela. Infatti le loro decisioni eranosottoposte a controllo, anche di merito,delle Prefetture, attraverso le G.P.A. edessi potevano realizzare operepubbliche significative solo se questerientravano nei grandi programmiformulati dal Governo nazionale e sebeneficiavano del contributo statale.L’autonomia di un ente si realizzasoltanto a condizione che esso possadecidere autonomamente il modo diaffrontare i problemi di sua competenzae che sia in grado di poter gestire il suobilancio finanziario, dal lato delle entratecome da quello della spesa. Autonomianon vuol dire sovranità e quindi ènaturale che un ente debba agire nelrispetto della legge generale, nel campodi sua competenza e non al di fuori; manon si può parlare di autonomia se gli attidi un ente sono sottoposti a controlli dimerito e se i mezzi finanziari gli sonoassegnati dall’alto e in misura inferiorealle esigenze minime
Passi decisivi verso l’autonomia furonocostituiti dalla soppressione dei controllidi merito e della G.P.A., dalla istituzionedel Comitati regionali di controllo sugliatti (limitati alla verifica della puralegittimità) e dalla istituzione delleRegioni.L’Associazione Nazionale dei Comuniesisteva da diverso tempo, ma nel corsodegli anni ’70 il suo apporto per losviluppo del sistema delle autonomielocali divenne sempre più importante erisultò talora decisivo. Quando fui elettoSindaco di Lucca per la prima volta, allafine del 1972, mi impegnai subitonell’ANCI, perché mi resi conto che igravi problemi in cui si dibatteva ancheil mio Comune potevano essere risoltisolo in campo nazionale e che era puraillusione pensare che bastasse soloamministrare bene.In quegli anni i problemi finanziari eranoveramente assillanti per tutti i Comuni: leentrate bastavano appena per pagare lerate dei mutui già contratti e si dovevaricorrere a nuovi prestiti bancari per farfronte alle altre spese: il massiccioindebitamento aveva già portato alcunienti alla paralisi e gli altri erano prossimiad arrivarci. Pur essendo diffusa nelleforze politiche nazionali e nel Governo
che la situazione era insostenibile e chebisognava uscire dal dissesto generaledei Comuni italiani, non si riusciva atrovare una via di uscita in quanto nonsarebbe stato giusto operare unasanatoria generale sulla base dello statodi fatto:tale soluzione,essendo le risorseassai limitate, avrebbe determinato unpremio ai Comuni che avevano già spesodi più (e quindi dotati di maggiori operepubbliche e servizi) e una permanentecondanna all’inferiorità per i Comuni cheerano stati più rispettosi della legge e deicriteri di buona amministrazione,perchéavrebbero avuto minori entrate, con unminor debito finanziario verso le banchema un maggior debito in termini reali (inopere pubbliche e in servizi) verso lerispettive comunità.L’ANCI toscana esisteva già, masvolgeva una limitata attività, riunendosiogni tanto a Firenze presso il Comune piùimportante della regione. Di giorno ingiorno le problematiche da affrontarecrescevano di numero e di importanza;non c’erano solo i problemi finanziari(che fra l’altro avevano un tavolo ditrattativa in sede nazionale), ma c’era inatto l’esplosione delle funzioni e dellecompetenze dei Comuni. Grazie allaapplicazione della legge n° 382 sul
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Stop ai Comuni sotto tuteladi Mauro FavillaVice Presidente Anci Toscana dal 1976 al 1987
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decentramento delle funzioni statali edalla istituzione delle regioni piovevanosui comuni sempre nuove e più pienecompetenze, sia nelle materie ditradizionale competenza che nellenuove attribuite.Fu così che quando nel 1975 fu nominatoPresidente dell’ANCI toscana il Sindacodi Prato Landini, egli propose ditrasferirne la sede a Prato, costituendoun apposito ufficio ed una segreteriapermanente. Anch’io, come vice-presidente, operai accanto a lui congrande passione e dedizione,rimanendovi per altri 10 anni.L’istituzione della sede regionalepermanente dell’Anci toscana fecenascere un nuovo impegno per tutti gliamministratori dei comuni dellaToscana, un nuovo corso. Tutti sidedicarono con entusiasmo ed impegnoad affrontare i nuovi problemi deicomuni, attraverso incontri diapprofondimento e di studio, assembleee dibattiti, mediante commissionipermanenti di lavoro. L’impegnonell’Anci ha costituito per gliamministratori degli enti locali toscaniun aggravio pesante, in quanto perciascuno rimanevano immutate leincombenze da svolgere nel rispettivoComune amministrato, ma è statoaffrontate con una grande carica didedizione, perché ognuno sentival’importanza del momento storico el’utilità di farlo.Credo poi che l’aver beneficiato di una
struttura permanente, costituita dalgruppo di persone che il Comune di Pratomise a disposizione fin dall’inizio e l’averpotuto godere dell’apporto di alcunifunzionari degli enti così esperti daessere punto di riferimento anche perl’ANCI nazionale, siano stati gli elementidi base che hanno consentito all’Ancitoscana di essere tanto incisiva nelcoordinamento dei comuni toscani, nelportare la voce e le esigenze regionali incampo nazionale, nel dare un indirizzounico e nel risolvere i problemi delpersonale dipendente,e, soprattutto,nelrapporto con la Regione Toscana, con lasua legislazione e la relativa attuazione.Ed oggi, a distanza di tanti anni, puressendo diminuita la positiva tensionedegli anni ’70, l’ANCI toscana continuaad operare efficientemente evalidamente nel tessuto regionale sullavia del consolidamento delle autonomielocali.
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L’idea di creare una sezione regionaledell’Anci in Toscana nacque nel 1975,principalmente per iniziativa del Sindacodi Prato Lohengrin Landini, che infatti nedivenne il primo Presidente. Io fuicoinvolto nella cosa fin dalla sua nascita,e infatti Landini fece la richiesta di un miodistacco totale, come Segretario, dalComune di Prato per essere assegnatoappunto alla Sezione toscana dell’Anci.Partimmo con un inserto di alcuni fogli,che conteneva fra l’altro un elenco dinominativi di Sindaci che facevano partedel Consiglio Direttivo dell’Anci regionale,con allegata una somma di 24.000 lire,che costituirono il nostro primo bilancio.La nostra prima sede si trovavapraticamente dentro l’ufficio del Sindacodi Prato Landini. Avemmo la prima verasede soltanto nel 1977, quando ci furonoassegnate due stanze all’interno delPalazzo Comunale di Prato. Fu anche ilmomento in cui chiedemmo edottenemmo il distacco di un altrodipendente del Comune di Prato, chevenne a lavorare con noi:Antonio Tripodi,un silenzioso lavoratore, ancora oggicollaboratore prezioso dell’Associazione.Il primo atto fu ovviamente l’elezione delConsiglio Direttivo, dell’Ufficio diPresidenza e delle Commissioni di
Lavoro. E devo dire che sin dall’inizio levarie componenti politiche, facenti partedel consiglio direttivo, hanno sempreespresso opinioni e pareri di vario genereall’unanimità.A parte gli aspetti organizzativi, prima ditutto avviammo i contatti con l’URPT,l’UNCEM e la Lega delle Autonomie. Unodei primi problemi che l’Anci Toscana sitrovò ad affrontare è stato il contributo disolidarietà ai Comuni del Friuli, colpiti dalviolento terremoto del 1976. Uncontributo, dato insieme alla RegioneToscana, all’Urpt e a Uncem, che si èmanifestato non solo economicamente,con una raccolta dai vari Comuni di circa47 milioni di lire, ma anche con unintervento dei vai uffici tecnici dei nostriComuni e con l’invio di personalespecializzato e macchinari.Nell’agosto del 1977 si verificò un altroevento calamitoso con il nubifragio inalcuni Comuni della Provincia di Massa edi Lucca, e anche questa volta AnciToscana si è prodigata con interventieconomici per sei milioni di lire, econtributi tecnici.Fin dall’inizio la maggior parte dei Comunitoscani e anche gli altri enti avvertirono lanecessità di aderire all’Associazione ealle iniziative che venivano proposte. Le
reazioni furono subito molto positive,anche perché prima di allora non vi erastato nessun coordinamento regionale,cosa di cui evidentemente in moltisentivano l’esigenza.Mi piace però a questo punto anchericordare le persone che hannodeterminato un’impronta concreta nellavita dell’Associazione in questo primoperiodo di attività, e non posso non citarealmeno Lohengrin Landini,che fu il primoPresidente; Mauro Favilla, Sindaco diLucca, che fu Vice Presidente e membrodella Commissione Finanze Nazionale;Paolo Barsacchi, Sindaco di Viareggio,che era Vice Presidente, e ancoraGianbattista Finetti,Sindaco di Grosseto eSilvio Tongiani, Sindaco di Massa, cheparteciparono a moltissime iniziative.Tutti, pur essendo di diverseappartenenze politiche, avevanoaffrontato le problematiche dell’Anci conpassione e determinazionecontribuendo, nel proprio ambito, ad unosviluppo costante dell’Associazione.I primi anni di attività si caratterizzanooltre che per le iniziative prima citateanche e soprattutto per il fatto che ilPresidente Landini era stato nominatoVice Presidente nazionale dell’Anci, unriconoscimento dovuto alla figura di
di Fiorello FabbriDirettore Anci Toscana dal 1975 al 2004
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Un viaggio lungo trent’anni
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Landini ma anche all’apprezzamento chela nostra sezione riscuoteva a livellonazionale, grazie alle importanti edinnovative iniziative che affrontava atutela dei diritti delle Amministrazionilocali. Quindi fin dalla sua nascita AnciToscana ha avuto un ruolo di primo pianoa livello nazionale.E’ in questi anni che per l’Anci Toscanainizia un rapporto di collaborazioneFiorenzo Narducci, allora Segretariocomunale di Prato, che perdura tuttora.La sua preparazione professionale è statasin dall’inizio,e lo è ancora oggi, un puntodi riferimento non solo per Sindaci ed ifunzionari dei Comuni toscani, ma anchea livello nazionale, per i quali le sueconsulenze ed i suoi pareri sono stati esono di grande aiuto. In questo periodouno dei temi portati avanti da Narducci fuquello di affrontare uno studioapprofondito sul D.P.R.616 sul passaggiodi poteri dallo Stato alle Regioni e aiComuni.La nostra associazione è stata laprima ad affrontare questo tema. Molteproblematiche che venivano poste dalDpr, nella fase dal 1978 al 1980,trovarono le soluzioni adatte grazie aquesto studio, che si concluse con lastampa di un volume diffuso ai Comuni,alle Istituzioni e alle Associazioni dicategoria.La seconda fase, che coincide con lapresidenza di Vannino Chiti, che eraSindaco di Pistoia e che ricoprì l’incaricodal 1983 al 1985, si caratterizza per lenumerose iniziative sui temi
dell’autonomia finanziaria, oltre che sualtre problematiche che si presentavanoall’attenzione in quel periodo.In questo periodo lavorammo anche adun fascicolo, prodotto all’indomani delleelezioni amministrative del maggio1985, che comprendeva i nominativi ditutti gli eletti nei Consigli Comunali, conrelativi organi esecutivi di tutti i Comunidella Toscana. Questa pubblicazione fumolto apprezzata perché era la prima inToscana e permetteva agi enti di avere adisposizione un quadro di consultazionecompleto ed efficiente.A Chiti subentrò come PresidenteMichele Ventura,che ricoprì l’incarico dal1985 al 1989. Ventura era il Vicesindacodi Firenze, e con lui affrontammo inparticolare il tema del condono edilizio, ilcontratto nazionale dei dipendenti degliEnti Locali, e le deleghe della Regione aiComuni, con un importante Convegno aViareggio, oltre ad altre problematiche.Nel 1989,con l’arrivo come Presidente diMarcello Bucci, Sindaco di Pistoia, lanostra Associazione fece un salto diqualità notevole. Per il suo impegno, maanche per il momento storico e politicoparticolare, che vedeva al centro deldibattito varie questioni legate al ruolo deiComuni.Da qui nasceva l’esigenza di dar vita alletante iniziative che mettemmo in cantierein quei dieci anni. Ne ricordo alcune,come la costituzione di una Societàeditoriale (S.T.E.A.) e poi la nascita di “Aut& Aut”, il primo giornale delle Autonomie
in Toscana, spedito in 4.000 copiegratuitamente agli Amministratori dellaToscana, alle Istituzioni regionali e alleAssociazioni di categoria, che coninformazioni e notizie sui principali temidel momento continua tuttora ad essereun preciso punto di riferimento. LaSocietà Stea ed “Aut & Aut” ci hannoconsentito di offrire all’Anci Nazionalel’opportunità vantaggiosa di affidare allanostra Associazione la redazione, lastampa e la spedizione del giornalesettimanale “Anci Notizie”, adivulgazione nazionale.In occasione del primo GovernoBerlusconi, nel 1994, organizzammo laCampagna del “Buon Governo” e poi, incollaborazione con la Regione Toscana,un Convegno a livello Europeo“Informagiovani Dove 6” che ha avuto ilpreciso scopo di migliorare il servizio deicentri di informazione giovanili europei,Informagiovani.Nel 1998 ha avuto inizio la nostrarassegna “Dire & Fare”,che quest’anno èarrivata alla VII edizione, confermandoogni anno un successo sempre piùapprezzato dai numerosi entipartecipanti.E’ anche il periodo in cui la nostra Sezioneviene cambiata in Associazione regionalecon l’approvazione dello Statuto.Un ricordo particolare va però anchededicato al primo sciopero dei Sindaciorganizzato dalla nostra Associazione,con presidio nella Piazza di Montecitorioe consegna simbolica delle chiavi dei
Comuni al Governo, per protesta contro itagli della finanziaria.Nel 1990, dopo le elezioniamministrative, viene predisposta laseconda pubblicazione della mappa sullacomposizione dei governi locali,visto cheancora la nostra Associazione rimanevala sola ad avere messo a disposizionedegli enti un utilissimo quadro diconsultazione regionale.L’ultima cosa che ricordo dellaPresidenza di Bucci, oltre alla sua VicePresidenza nazionale, è stato anche ilcoordinamento dei Presidenti e deiDirettori delle Anci Regionali.La Presidenza di Gianfranco Simoncini,partita nel 1999, si caratterizza per unrafforzamento dei rapporti tra Comuni eRegione in merito alle tante proposte dilegge e soprattutto per la costanteattenzione prestata ai temi legati allalegge finanziaria con infinite iniziative,coinvolgendo spesso i Parlamentari dellaToscana, le altre Istituzioni, leassociazioni di categoria, tutte iniziativemirate a dare una mano a Comuni in seriadifficoltà contributiva.In questo periodo vi è stato anche ilsecondo sciopero dei Sindaci, a cui iComuni della nostra Regione hannopartecipato massicciamente con laconsegna simbolica delle chiavi deiComuni al Governo per protesta contro lerestrizioni previste dalla leggefinanziaria.
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La costruzione dell’Anci in Toscana nel decennio 1975-85di Fiorenzo NarducciConsulente Anci Toscana dal 1976 al 2004
I Comuni della Toscana, attraverso lasezione regionale alla quale i loroSindaci ed amministratori hanno sem-pre attivamente partecipato,hanno con-corso in misura importante alle iniziati-ve dell’Associazione Nazionale deiComuni per far avanzare il movimentodelle autonomie fino ad assumere ilruolo che a Comuni e Province oggi attri-buisce l’art. 114 della Costituzione.L’ANCI-Toscana, così unitariamentedefinita dalla partecipazione di tutte leamministrazioni che attraverso la stes-sa hanno esercitato un’azione concordee coordinata per promuovere e sostene-re il progresso delle loro comunità, hasvolto la sua attività nell’ambito deicomuni della regione ed ha maturatoproposte importanti che hanno trovatoconsiderazione da parte degli organinazionali, nei quali la Toscana ha rico-perto un ruolo importante, oggi con ilPresidente Leonardo Domenici, Sindacodi Firenze, a suo tempo con ilVicepresidente Lohengrin Landini,Sindaco di Prato.Testimone per trent’anni dell’impegnoappassionato e dei molti obiettivi conse-guiti dai Sindaci che si sono succedutialla guida dell’ANCI-Toscana, Landini,Chiti, Ventura, Bucci, fino a Simoncini,
con l’apporto prezioso del Segretariogenerale Fiorello Fabbri e di AntonioTripodi, ricordo brevemente gli anni dal1975 al 1985, un periodo straordinarionel quale si crearono le condizioni perl’avanzamento conquistato dalle auto-nomie locali, il cui valore può esserecompiutamente giudicato considerandole condizioni nelle quali il percorso fu ini-ziato.Dieci anni caratterizzati da un primoperiodo, protrattosi fino al 1978, nelquale i Comuni si misurarono con le piùgravi difficoltà sofferte dopo il periodobellico,privati dalla riforma tributaria del’71 di risorse proprie e non sostenutidalle entrate sostitutive, inadeguate epolverizzate dagli elevatissimi tassid’inflazione, obbligati al ricorso all’inde-bitamento per far fronte alla gestionecorrente, un espediente adottato per iltempo di guerra e mantenuto per oltretrent’anni.In quel periodo l’impegno dell’ANCI-Toscana fu rivolto insieme ad assisteree sostenere i Comuni nella ricerca disoluzioni temporanee per governare ledifficoltà ed a proporre, in sede naziona-le, interventi che risolvessero radical-mente la situazione ed attribuisseronuova consistenza al ruolo dei Comuni
e delle autonomie. I Sindaci dellaToscana furono protagonisti dei memo-rabili Convegni di Viareggio partecipatida migliaia di amministratori di tuttaItalia, che seppero porre con forza l’ur-genza di interventi adeguati e capaci didare un futuro sereno alle comunitàlocali ed alle loro amministrazioni.L’istituzione delle Regioni a statuto ordi-nario aveva imposto l’esigenza di unariforma dell’amministrazione centrale edel trasferimento di funzioni statali alleamministrazioni regionali. Nel 1975 ilParlamento, con la legge 382, delegavail Governo a completare il trasferimentodelle funzioni amministrative nellematerie indicate, allora, dall’art. 117della Costituzione e ad attribuire alleprovince, ai comuni ed alle comunitàmontane le funzioni amministrative diinteresse esclusivamente locale, nellematerie di competenza regionale.Il D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, attuavala delega e disegnava una condizionenuova del sistema delle autonomie nelquale assumeva un ruolo importante ilComune, con l’attribuzione di compiti efunzioni rivolti ad un largo orizzonte dicompetenze che interessavano incisiva-mente l’organizzazione delle comunitàdei cittadini.
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Gli impegni che il decreto 616 compor-tava per i Comuni non erano, pratica-mente, sostenuti dall’attribuzione dirisorse per adempierli ed essi cadevanonel momento in cui la condizione finan-ziaria era assolutamente insostenibile.L’ANCI-Toscana seppe guardare avanti,comprendere che il primo sostanzialedecentramento delle funzioni andavacomunque attuato e che avrebbe inevi-tabilmente determinato la riforma anchedella situazione finanziaria generale.Il 31 ottobre 1977 presso il Comune diLucca l’ANCI regionale riuniva gli ammi-nistratori ed i funzionari degli enti loca-li toscani, approfondiva i contenuti deldecreto e valutava le nuove funzioni.Veniva rilevato che mai, nelle vita recen-te dei comuni, si era presentato unmomento così ricco di possibilità e diprospettive e, insieme, così avaro dirisorse economiche.Ma l’occasione nonpoteva essere perduta. Furono costitui-te immediatamente cinque commissio-ni di lavoro: per l’assetto del territorio, iservizi sociali, lo sviluppo economico, ilpersonale, le finanze. Il PresidenteLandini, i membri dell’esecutivo, ilSegretario seppero trasmettere ai com-ponenti delle commissioni il loro entu-siasmo, la loro consapevolezza dell’im-portanza di attuare al miglior livello ilnuovo ordinamento delle funzioni. I lavo-ri delle commissioni, raccolti in un volu-me diffuso subito dopo il termine deilavori e seguito, a metà dell’anno suc-cessivo, da un quaderno con ulteriori
approfondimenti, costituirono un’inizia-tiva unica nel Paese, un’esperienzapositiva di partecipazione e di associa-zione delle competenze e delle espe-rienze patrimonio dei nostri comuni.L’azione condotta con fermezzadall’ANCI nazionale, con l’apporto poli-tico e tecnico della sezione Toscana,maturò la svolta della situazione finan-ziaria, avviata con il decreto legge del 29dicembre 1977, n. 946, che indirizzavasu strade nuove, allora soltanto traccia-te ma sicuramente indirizzate, la finan-za locale. Il sistema della provvista dellerisorse attraverso l’utilizzo controllatodel credito, con i mutui che saldavanogli squilibri dei bilanci,praticata per oltretrent’anni, venne definitivamenteabbandonato. Cessava il rapporto defi-nito da Piero Giarda “delle responsabili-tà finanziarie associate” fra Governo epoteri locali, che avevano fatto perdereogni significato e valore reale ai bilancidei comuni e delle province, strumentodi contrattazione fra gli enti ed il siste-ma dei controlli regionali e centrali.La partecipazione di ANCI-Toscana insede politica e tecnica alle commissio-ni ministeriale che impostavano le pro-poste dei provvedimenti del nuovo ordi-namento finanziario, organizzativo econtabile, che il Parlamento definì edecise con le legge 21 dicembre 1978,n. 843 e 8 gennaio 1979, n. 3, fu conti-nua, attiva ed incisiva, confortata dallafiducia degli organi dell’ANCI nazionaledei quali il Sindaco Landini fu eletto
Vicepresidente.Un rapporto continuo di informazione edi assistenza ai comuni fu realizzatodalla sezione regionale con le memora-bili assemblee a Palazzo Vecchio, con unrapporto continuo di orientamento edincoraggiamento realizzato attraverso i“quaderni”, consentì un processo di rin-novamento nel quale i Comuni dellaToscana si trovarono nelle prime posi-zioni nel Paese.La revisione straordinaria delle passivi-tà, l’attuazione della nuova legge conta-bile e del nuovo sistema di bilancio sta-bilito con la legge 421 furono resi age-voli dalle iniziative che la Sezione orga-nizzava a Firenze e negli altri capoluo-ghi della regione, con un rapportocostante con gli amministratori, i segre-tari, i dirigenti delle ragionerie, funzio-nari che mostrarono un impegno ed unaprofessionalità elevata, che molto con-tribuì ai risultati particolarmente positi-vi dei nostri Comuni.La collaborazione costante ed apertacon l’UPI e con l’UNCEM dava maggiorforza alle iniziative della Sezione e laconsiderazione ed il sostegno dellaRegione Toscana le incoraggiava. Dopola prima applicazione del nuovo ordina-mento finanziario per iniziativa assuntadall’UPI e dall’ANCI-Toscana, realizzatada Roberto Bertoli con il mio incoraggia-mento ed aiuto, furono pubblicati in cin-que volumi, tre per i comuni e due perle province, i risultati della prima fasedel “risanamento” rappresentati attra-
verso l’analisi dei bilanci e consuntivi ditutti i comuni e di tutte le province, conelaborazioni statistiche significative edindicatori utili per indirizzare le ammini-strazioni verso risultati sempre migliori.L’iniziativa precedeva di alcuni anniquelle, estese a tutto il Paese ed impo-state con altri mezzi, del Ministerodell’Interno che forniva elementi di stu-dio e valutazione a tutti gli enti locali eche rendeva giustizia alle loro capacitàdi amministrare con accortezza e di svi-luppare e realizzare programmi di inve-stimento che arricchirono le nostrecomunità di opere e strutture che eleva-rono il livello di vita dei cittadini, risol-vendo problemi ed arretratezze causa-te da trenta anni di mancanza di risor-se.La vicenda della finanza locale e l’impe-gno per la stessa profuso a livello nazio-nale e con il concorso di ANCI-Toscana,sarebbe continuato per lungo tempo, inun rapporto di partecipazione di ammi-nistratori e tecnici che consentì di con-seguire risultati importanti e solidi equi-libri finanziari, sui quali hanno negativa-mente inciso i provvedimenti degli ulti-mi anni.Nello stesso periodo in cui si dava unanuova dimensione al ruolo dei Comunicon il decreto n. 616 e si risolveva la dis-sestata situazione finanziaria, con lalegge n. 833 del 1978 veniva istituito ilServizio sanitario nazionale che, conl’art.13,attribuiva ai comuni tutte le fun-zioni amministrative in materia di assi-
Testimonianze
Testimonianze
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stenza sanitaria ed ospedaliera che nonerano espressamente riservate alloStato ed alle regioni. Le unità sanitarielocali nascevano, secondo l’art. 15,come “strutture operative dei comuni,singoli ed associati, e delle comunitàmontane”.ANCI-Toscana, insieme con la Regioneed avvalendosi delle migliori competen-ze professionali presenti, in Toscana,nell’ambito sanitario ed ospedaliero,concorreva in misura importante allarealizzazione del nuovo servizio sanita-rio ed a superare le difficoltà che la rifor-ma in un settore così complesso e deli-cato, aveva incontrato.Nello stesso periodo la legge 28 genna-io 1977, n. 10, sulla edificabilità deisuoli, impegnava i comuni in un settoreprimario per lo sviluppo e la gestione delterritorio, con una disciplina profonda-mente innovativa,non facile da interpre-tare ed applicare.La partecipazione e l’impegno di ANCI-Toscana, con il Comune di Firenze e laRegione Toscana consentì alle nostreamministrazioni, ai loro tecnici, ai pro-fessionisti, di interpretare ed organizza-re il nuovo regime urbanistico senzaincertezze, assolvendo agli impegni chelo stesso comportava senza ritardi e ren-dendo i cittadini consapevoli dei lorodiritti.Un periodo di profonde trasformazioni,delle quali abbiamo ricordato quelle piùsignificative, nel quale i comuni toscanie la loro associazione furono, nel modo
più efficiente, al servizio dei loro cittadi-ni e costituirono un punto di riferimentoimportante per il sistema delle autono-mie.Dieci anni nei quali il ruolo e l’importan-za assunta dalle Istituzioni locali nellavita del Paese fecero maturare il proget-to per il nuovo ordinamento delle auto-nomie, con le proposte che furono allo-ra presentate e che il Parlamento dopoun lungo confronto approvava con lalegge n. 142 del 1990, recidendo gli ulti-mi legami con i vecchi testi unici e costi-tuendo le condizioni per ulteriori avan-zamenti che avrebbero condotto allariforma della Costituzione, allaRepubblica così come definita dall’art.114.
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La mia storia è davvero una lunga sto-ria, e credo sia indispensabile raccon-tare un po’ di premesse per capire comesono arrivato all’Anci. La tessera del PSIio l’ho presa a quattordici anni, nel1950, e dopo varie esperienze, a venti-cinque anni ero nell’amministrazioneprovinciale di Pisa. Poi, a 28 anni, sonodiventato Sindaco di Pontedera, e losono rimasto per undici anni. Dal 1975al 1983 sono stato Assessore Regionaleall’urbanistica e poi, dall’83 all’87,Presidente del Consiglio Regionale. Frail 1987 e il 1994 ho fatto il deputato,nelle liste del PSI, ed ero vicepresiden-te del gruppo, capogruppo alla commis-sione trasporti e membro della commis-sione finanze della Camera.Ma cominciamo con il lavoro di Sindacodi Pontedera. Nel dicembre 1964 diven-tai Sindaco, nel gennaio 1965, un mesedopo, la Piaggio inviò duecentocin-quanta lettere di licenziamento senzapreavviso ad altrettanti operai, tutti fral’altro medaglia d’oro della Resistenza.Noi iniziammo subito con le manifesta-zioni, e non posso dimenticare la mar-cia a piedi da Pontedera a Pisa, fino adessere ricevuti dal Prefetto. Entrai poi incontatto con Umberto Agnelli, che vole-
va chiudere la fabbrica, e tutti insiemeriuscimmo a salvare la Piaggio, che,forse è importante ricordarlo, alloraaveva seimila dipendenti e oggi ne hatredicimila.Poco dopo entrai in contatto con ilSenatore Antonino Maccarone, che erapresidente della Lega dei Comuni, allo-ra molto disorganizzata, e cominciam-mo a lavorare insieme. Si andò alla riu-nione dei Comuni, che era presieduta daAldo Aniasi, Sindaco di Milano, insiemeappunto a Maccarone. Si fece delibera-re ai Comuni di aderire alla Lega, eMaccarone mi mandò nella bassamodenese a fare opera di convincimen-to e di organizzazione. Decidemmo allo-ra di andare al Consiglio Nazionaledell’Anci, presieduto da Darida, Sindacodi Roma, per vedere di smuovere lasituazione, visto che allora l’Anci servi-va soprattutto per organizzare le gite deiSindaci all’estero.Cominciammo a defi-nire che cosa si doveva fare. Si pensòprima di tutto che si doveva proporre laregionalizzazione dell’Anci. Ci fu ilConsiglio Nazionale, con una discussio-ne aspra, e si riuscì a far passare la que-stione come punto all’ordine del giornodel Congresso di Bordighera. Si prepa-
rarono tutte le delegazioni unitarie, maio il primo giorno non potei essere pre-sente, perché il giorno prima c’era statal’occupazione della fonderia di Larone,una lotta durissima che divenne imme-diatamente un fatto di rilevanza nazio-nale anche perché io fui denunciato epoi tutto il Consiglio Comunale si auto-denunciò. Poi fummo prosciolti dallamagistratura, ma se ne parlò molto. Ilgiorno dopo vado a Bordighera eMaccarone mi dice che di regionalizza-zione non si è ancora parlato. Io prendola parola e dico a Darida, alla presiden-za: ma non si doveva parlare di regio-nalizzazione? Io non lascio il microfonofinché non se ne parla. La questione fudiscussa, e passò. E io fui eletto primopresidente, con due vice presidente,Giorgio Vestri, Sindaco di Prato, eLuciano Bausi, Sindaco di Firenze. Iopiccolino, di Pontedera, con questi duegiganti a fare i miei vice.Quali furono le cose più importanti... Laprima riguardava proprio Pontedera, lamia città. Ci fu un corteo, e furono arre-stati sette operai, noi come AnciToscana, insieme all’Urpt e a tutti i sin-dacati, si convocò una manifestazionea Firenze, agli Uffizi, con la presenza di
Testimonianze
Ho cominciato da lontanodi Giacomo Maccheroni
Testimonianze
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Trentin e Benvenuto e di tutti i Sindacidella Toscana e riuscimmo a risolvere laquestione.Poi ci fu la questione del compenso agliassessori, perché fino ad allora eranopagati solo i Sindaci. Insieme a Gnocchie a Bausi si stese un progetto di leggeche poi, anche grazie alla nostra mobi-litazione, fu approvato.Insieme a Elio Gabbuggiani organiz-zammo poi una celebrazione del 25aprile, a cui parteciparono Anci, Urpt,Anpi e perfino il Ministro della DifesaGiulio Andreotti, sempre a Firenze, conun corteo sterminato, forse il più gran-de di sempre. E poi ricordo una impor-tante mobilitazione per costruire unospedale in Vietnam, una delle primerealizzazioni di questo tipo. Ci si riuscìe anche in tempi piuttosto brevi, e ricor-do ancora quando si andò a portare isoldi a Parigi.
Progetti
Progetti
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Progetti
PROGETTO NICARAGUA Con finanziamento della RegioneToscana
Il decentramento istituzionale e laqualificazione delle risorse umane perlo sviluppo locale e nazionale delNICARAGUA.
Azioni di tipo formativo sui temi didecentramento istituzionale e dellapartecipazione delle Comunità locali aiprocessi d sviluppo socio-produttivolocale e di pace in particolare neiDipartimenti già teatro del recenteconflitto armato
Anno 1996/97
PROGETTO SARAJEVOCon finanziamento della RegioneToscana
1. PROGETTO SKENDERIJA “Dai una piazza a Sarajevo” –Ricostruzione della Piazza anti-stante il centro “Skenderija” diSarajevo.
Enti sostenitori:Anci Toscana, Provincia di Firenze,Cantone di Sarajevo, Comune diImpruneta, Centar Skenderija,Consolato Generale di Bosnia edHerzegovina, Comune di Greve inChianti, Università degli Studi diFirenze, Consiglio Nazionale dellericerche, Scuola professionaleedile di Firenze.
Anno 2000
2. PROGETTO CULTURALEINTERNAZIONALE “ARS AEVI”
Museo di Arte Contemporanea –Sarajevo Realizzazione di importantieventi culturali in diversi Paesieuropei ed extraeuropei, conl’obiettivo di costituire una col-lezione di opere di arte contem-poranea che andranno a costi-tuire il futuro “Museo d ArteContemporanea di Sarajevo”
Enti sostenitori:Anci Toscana, Regione Toscana,Provincia di Firenze, vari Comunidella Toscana
Agenzia delle Nazioni UniteUNOPS (United Nations OfficeProgram Service), braccio operati-vo della più nota UNDP (UnitedNations Development Programs).
3. Attivazione di un Focal pointa Sarajevo all’interno delProgetto ATLAS
Le attività del Focal point vannonella direzione di raccogliereinformazioni sulle attività di coo-perazione internazionale svoltenella capitale bosniaca.
In collaborazione con:Comune di Venezia per una azionedi coordinamento delle attività chea Sarajevo svolgono anche le cittàdi Amsterdam,Barcellona,Bradford e Stoccolma
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Progetti
PROGETTI NUOVI PER GIOVANINUOVIDOVE6 - Informagiovanicon il patrocinio della ComunitàEuropea
Regione Toscana – Anci Toscana –Comune di Prato – Comuni della Val diCecina
Progetto Forma Informa finanziato dalProgramma Gioventù per l’Europa,Azione E.I.
Partners nel Progetto:IJAB International Jugendaustauschund Besucherdenst der BRDDEVON Countres d’InformationJeunesseUGT Union general de Trabajadores deAndalucia/Departamento de laJuventudANCI, Forum degli InformagiovanitoscaniVEB, Accademia Europea, associazioneculturale
Obiettivi:Migliorare il servizio dei centri di infor-mazione giovanili europei attraverso lacreazione di un metodo comune divalutazione del servizio stesso.Creare una rete di collegamento ditutti i centri di informazioneMettere in luce le potenzialità che icentri di informazione hanno come“organi sensori” delle problematichegiovanili.Compiere una indagine sui bisogni for-mativi per gli operatori dei centri
Primo Seminario:28-30 Novembre 1996, Prato
Secondo Seminario:aprile 1997, Firenze
Per il personale dei Comuni
Corsi di formazione
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Progetti
Corsi di formazione sulla Sicurezza esalute nei cantieri.Ex art. 10 Decreto Legislativo 494/96
In collaborazione con EUREMA S.c.r.l.(Sede legale via Cardinal Latino,11,Firenze)
1. Prato - Novembre 1999 Durata 60 ore
2. Prato - Febbraio 2000N. 2 Corsi Durata 60 - 120 ore
3. Firenze - Ottobre/Novembre 2003Durata 120 ore
In collaborazione con il Comune di Pisa
1. Pisa – Settembre 2004 Durata 120 ore
Organi
Ufficio di Presidenza
Consiglio Direttivo
Consulte
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Organi
Gli appunti di Fiorello Fabbri per la prima riunione, nel1975, del Consiglio Direttivo
Giugno 1975
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Landini Goffredo Lohengrin Sindaco di Prato
VICEPRESIDENTI: Barsacchi Paolo Sindaco di Viareggio
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
CONSIGLIO DIRETTIVO
Abboni FulvioCons. Comunale di Firenze
Barsacchi PaoloSindaco di Viareggio
Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Bullentini RivaroSindaco di Capannori
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Cecchi Pandolfini RolandoSindaco di Pietrasanta
Dalle Mura SauroSindaco di Carrara
Degli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli
Ducci AldoSindaco di Arezzo
Organi
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Falagiani PietroSindaco di Montevarchi
Favilla MauroSindaco di Lucca
Finetti Giovan BattistaSindaco di Grosseto
Gabbuggiani ElioSindaco di Firenze
Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato
Lazzari EliaSindaco di Pisa
Martini MaurizioSindaco di Calci
Monni CarlettoSindaco di Pontedera
Nannipieri AlìSindaco di Livorno
Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano
Presentini GirolamoSindaco di Castiglion Fiorentino
Raffaelli IlioSindaco di Montalcino
Ravazzini GuidoAssessore di Pontremoli
Ricconi LenioSindaco di Montecatini
Toccafondi FrancescoCons. Comunale Prato
Tongiani SilvioSindaco di Massa
Toni FrancescoSindaco di Pistoia
Uccelli MarioCons. Comunale di Viareggio
Vannini CanzioSindaco di Siena
Maggio 1978
39
Organi
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato
VICEPRESIDENTI: Favilla MauroSindaco di Lucca
Barni MauroSindaco di Siena
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
CONSIGLIO DIRETTIVO
Barbaresi UmbertoSindaco di Massa
Barni MauroSindaco di Siena
Barsacchi RobertoSindaco di Collesalvetti
Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze
Bernabei PaoloAssessore di Firenze
Bertocchi MarinoSindaco di Pontremoli
Bianchi ErmannoSindaco di Monteroni d’Arbia
Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno
Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Bulleri LuigiSindaco di Pisa
Caldarazzo AndreaConsigliere Comunale di Piombino
Cariglia NicolaConsigliere Comunale di Firenze
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Cecchi Pandolfino RolandoSindaco di Pietrasanta
Chiti VanninoSindaco di Pistoia
Cioni GrazianoAssessore di Firenze
Cirri AlessandroAssessore di Poggio a Caiano
Citti RomanoSindaco di Capannori
Conti LandoConsigliere Comunale di Firenze
Corazzesi FernandoSindaco di Pratovecchio
Corolini GiancarloAssessore di Livorno
Costa AlessandroSindaco di Carrara
Dabizzi BrunoAssessore di Prato
Degli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli
Dini OlintoU.S.L. di Firenze
Ducci AldoSindaco di Arezzo
Falagiani PietroSindaco di Montevarchi
Favilla MauroSindaco di Lucca
Ferrari AlbertoSindaco di Viareggio
Organi
40
Fiaschi GiancarloU.S.L. di Volterra
Finetti GiambattistaSindaco di Grosseto
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Gabbuggiani ElioSindaco di Firenze
Garzella AdrianoAssessore di Pisa
Giacomelli MarcoAssessore di Pistoia
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Grassi LuigiAssessore di Castelnuovo Garfagnana
Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato
Lupetti EnzoU.S.L. di Pisa
Maffei DanieleAssessore di Lucca
Masini MarioConsigliere Comunale di Prato
Meoni VittorioU.S.L. di Siena
Monni CarlettoSindaco di Pontedera
Morales GiorgioVicesindaco di Firenze
Nacci LucianoSindaco di San Miniato
Nannipieri AlìSindaco di Livorno
Nicolai CarloAssessore di Pistoia
Nidito LuigiAssessore di Prato
Papa DonatoAssessore di Grosseto
Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano
Piazza LuigiConsigliere Comunale di Livorno
Pieralli MilaSindaco di Scandicci
Polidori EnzoSindaco di Piombino
Scarlino AdalbertoConsigliere Comunale di Firenze
Zingoni SpartacoSindaco di Radicondoli
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato
VICEPRESIDENTE: Favilla MauroSindaco di Lucca
COMITATO DI COORDINAMENTO:Chiti Vannino Sindaco di Pistoia
Braccesi Massimo Sindaco di Cutigliano
Bausi Rinaldo Consigliere Comunale Firenze
Cavini Bruno Sindaco di Palazzuolo sul Senio
Cioni Graziano Assessore Comune di Firenze
Citti Romano Sindaco di Capannori
Degli Innocenti Riccardo Sindaco di Bagno a Ripoli
Bisanti Luigi Sindaco di Viareggio
Fiaschi Giancarlo USL Volterra
Tattarini Flavio Sindaco di Grosseto
Garzella Adriano Assessore Comune di Pisa
Lupetti Enzo USL Pisa
Masini Mario Consigliere Comunale Comune diPrato
Monni Carletto Sindaco di Pontedera
Morales Giorgio Vicesindaco Comune di Firenze
Nannipieri Alì Sindaco di Livorno
Nidito Luigi Assessore Comune di Prato
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Sindaco di Carmignano
Dini Mario Sindaco di Londa
Boni Giancarlo Sindaco di Firenzuola
CONSIGLIO DIRETTIVO
Barbaresi UmbertoSindaco di Massa
Bardelli RenzoSindaco di Pistoia
Barsacchi RobertoSindaco di Collesalvetti
Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze
Benesperi PaoloSindaco di Piombino
Bernabei PaoloAssessore di Firenze
Bernardini VinicioSindaco di Pisa
Bertocchi MarinoSindaco di Pontremoli
Bianchi ErmannoSindaco di Monteroni d’Arbia
41
Organi
Marzo 1981
Organi
42
Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno
Bisanto LuigiSindaco di Viareggio
Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Caldarazzo AndreaConsigliere Comunale di Piombino
Cariglia NicolaConsigliere Comunale di Firenze
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Cecchi Pandolfino RolandoSindaco di Pietrasanta
Cioni GrazianoAssessore di Firenze
Cirri AlessandroAssessore di Poggio a Caiano
Citti RomanoSindaco di Capannori
Conti LandoConsigliere Comunale di Firenze
Corazzesi FernandoSindaco di Pratovecchio
Corolini GiancarloAssessore di Livorno
Costa AlessandroSindaco di Carrara
Dabizzi BrunoAssessore di Prato
Degli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli
Dini OlintoU.S.L. di Firenze
Ducci AldoSindaco di Arezzo
Favilla MauroSindaco di Lucca
Fiaschi GiancarloU.S.L. di Volterra
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Gabbuggiani ElioSindaco di Firenze
Garzella AdrianoAssessore di Pisa
Giacomelli MarcoAssessore di Pistoia
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Grassi LuigiAssessore di Castelnuovo Garfagnana
Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi
Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato
Lupetti EnzoU.S.L. di Pisa
Maffei DanieleAssessore di Lucca
Masini MarioConsigliere Comunale di Prato
Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena
Meoni VittorioU.S.L. di Siena
Monni CarlettoSindaco di Pontedera
Morales GiorgioVicesindaco di Firenze
Nacci LucianoSindaco di San Miniato
Nannipieri AlìSindaco di Livorno
Nicolai CarloAssessore di Pistoia
Organi
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RESPONSABILI DELLECONSULTE
Personale e strutture organizzativeCioni GrazianoAssessore del Comune di Firenze
Assetto del territorio e Tutela dell’ambienteFiaschi GiancarloUSL di Volterra
Sanità e sicurezza socialeLupetti EnzoUSL di Pisa
Attive economiche e produttiveBraccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Agricoltura, foreste, caccia e pescaDegli Innocenti RiccardoSindaco di Bagno a Ripoli
Trasporti, porti e aeroportiNannipieri AlìSindaco di Livorno
Decentramento e partecipazioneMonni CarlettoSindaco di Pontedera
Rapporti con Regione, Province edaltri organismiMorales GiorgioVicesindaco di Firenze
Finanze ed investimenti pubbliciGarzella AdrianoAssessore di Pisa
Istruzione e culturaBausi RinaldoCons. Comune di Firenze
Casa, Viabilità e lavori pubbliciCavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Centri storici e sport Turismo, fiere, esposizioniLavoro e formazione professionaleCitti RomanoSindaco di Capannori
Organi
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UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Chiti VanninoSindaco di Pistoia
VICEPRESIDENTE: Favilla MauroSindaco di Lucca
COMITATO DI COORDINAMENTO:Braccesi Massimo Sindaco di Cutigliano
Bausi Rinaldo Assessore Comune di Firenze
Cavini Bruno Sindaco di Palazzuolo sul Senio
Cioni Graziano Consigliere Comunale Comune diFirenze
Citti Romano Sindaco di Capannori
Bisanti Luigi Sindaco di Viareggio
Fiaschi Giancarlo USL Volterra
Tattarini Flavio Sindaco di Grosseto
Garzella Adriano Assessore Comune di Pisa
Lupetti Enzo USL Pisa
Monni Carletto Sindaco di Pontedera
Morales Giorgio Vicesindaco Comune di Firenze
Nannipieri Alì Sindaco di Livorno
Nidito Luigi Assessore Comune di Prato
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Sindaco di Carmignano
Dini Mario Sindaco di Londa
Boni Giancarlo Sindaco di Firenzuola
CONSIGLIO DIRETTIVO
Barbaresi UmbertoSindaco di Massa
Batisti GinoConsigliere Comunale di Firenze
Bausi RinaldoAssessore di Firenze
Benesperi PaoloSindaco di Piombino
Bernardini VinicioSindaco di Pisa
Bertinelli GiorgioAssessore di Pistoia
Bertocchi MarinoSindaco di Pontremoli
Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno
Bisanti LuigiSindaco di Viareggio
Novembre 1983
45
Organi
Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Cariglia NicolaAssessore di Firenze
Carignani PieroAssessore di Viareggio
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Chiti VanninoSindaco di Pistoia
Cioni GrazianoConsigliere Comunale di Firenze
Costa AlessandroSindaco di Carrara
Dabizzi BrunoAssessore di Prato
Dini MarioSindaco di Londa
Dini OlintoU.S.L. di Firenze
Ducci AldoSindaco di Arezzo
Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca
Favilla MauroSindaco di Lucca
Fiaschi GiancarloU.S.L. di Volterra
Frangioni AldoSindaco di Fiesole
Gabbuggiani ElioConsigliere Comunale di Firenze
Garzella AdrianoAssessore di Pisa
Ghilarducci OlivoConsigliere Comunale di Capannori
Giacomelli MarcoAssessore di Pistoia
Giorgi IlioSindaco di Vagli
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi
Guazzi BenitoUSL di Siena
Guidi GalileoSindaco di Pescia
Landini Goffredo LohengrinSindaco di Prato
Lupetti EnzoU.S.L. di Pisa
Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena
Melani CarloUSL di Firenze
Meoni VittorioU.S.L. di Siena
Monni CarlettoSindaco di Pontedera
Morales GiorgioAssessore di Firenze
Moscardini GlaucoAssessore di Lucca
Nacci LucianoSindaco di San Miniato
Nannipieri AlìSindaco di Livorno
Nidito LuigiAssessore di Prato
Papa DonatoAssessore di Grosseto
Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Pettinati RossellaSindaco di Vinci
Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano
Pieralli MilaSindaco di Scandicci
Organi
46
Pii PieroPresidente Associazione Intercomunaledi Val d’ Elsa
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Montemurlo
Scioltino SilvanaConsigliere Comunale di Lucca
Tattarini FlavioSindaco di Grosseto
Zei AugustoConsigliere Comunale di Altopascio
RESPONSABILI DELLECONSULTE
Personale e strutture organizzativeCioni GrazianoConsigliere Comunale di Firenze
Tutela dell’ambienteBenesperi PaoloSindaco di Piombino
Sanità e sicurezza socialeDini OlintoUSL di Firenze
Lavoro, sviluppo economico eturismoGhilarducci OlivoConsigliere Comunale di Capannori
Agricoltura, foreste, caccia e pescaGregorini MassimoSindaco di Montevarchi
Viabilità, porti, aeroporti e lavoripubbliciPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Finanze ed investimenti pubbliciGarzella AdrianoAssessore di Pisa
Cultura, scuola e sportBausi RinaldoAssessore di Firenze
Urbanistica e casaNannipieri AlìSindaco di Livorno
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Organi
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Ventura MicheleVicesindaco Comune di Firenze
VICEPRESIDENTE: Favilla MauroConsigliere Comunale Comune diLucca
Ducci AldoSindaco di Arezzo
COMITATO DI PRESIDENZA:Benvenuti Roberto Sindaco di Livorno
Pallini Luciano Sindaco di Pistoia
Cavini Bruno Sindaco di Palazzuolo sul Senio
Cariglia Nicola Assessore Comune di Firenze
Zei Augusto Assessore Comune di Altopascio
Marotti Antonio Consigliere Comunale Comune diFirenze
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Sindaco di Carmignano
Bartolozzi Paolo Sindaco di Londa
Boni Giancarlo Sindaco di Firenzuola
CONSIGLIO DIRETTIVO
Baccelli PieroSindaco di Lucca
Batisti GinoConsigliere Comunale di Scarperia
Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze
Benesperi PaoloSindaco di Piombino
Benvenuti RobertoSindaco di Livorno
Bernardini VinicioVicesindaco di Pisa
Bernazzi MassimoU.S.L. di Siena
Bertinelli GiorgioConsigliere Comunale di Pistoia
Bertoni GiampieroSindaco di Pontremoli
Bianchi MassimoConsigliere Comunale di Livorno
Bonuccelli AngeloSindaco di Viareggio
Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Cariglia NicolaAssessore di Firenze
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Cioni GrazianoAssessore di Firenze
Del Carlo AlbertoConsigliere Comunale di Lucca
Ducci AldoSindaco di Arezzo
Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca
Favilla MauroConsigliere Comunale di Lucca
Novembre 1985
Organi
48
Federici LinoConsigliere Comunale di Viareggio
Fiaschi GiancarloConsigliere Comunale di Pisa
Frangioni AldoSindaco di Fiesole
Ghilarducci OlivoPresidente Associazione Intercomunaledi Lucca
Giorgi IlioSindaco di Vagli di sotto
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Granchi GiacominoSindaco di Pisa
Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi
Guazzi BenitoAssessore di Siena
Guidi GalileoSindaco di Pescia
Lupetti EnzoConsigliere Comunale di Pisa
Marchetti FaustoSindaco di Carrara
Marotti AntonioConsigliere Comunale di Firenze
Martini ClaudioSindaco di Prato
Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena
Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino
Migliorini MirnaAssessore di Firenze
Monni CarlettoSindaco di Pontedera
Morales GiorgioAssessore di Firenze
Nidito LuigiAssessore di Prato
Nigi LuigiSindaco di Montespertoli
Nigro GiampieroVicesindaco di Prato
Paci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia
Pallini LucianoSindaco di Pistoia
Papa DonatoAssessore di Grosseto
Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Pettinati RossellaSindaco di Vinci
Pezzati SergioSindaco di Poggio a Caiano
Pieralli MilaSindaco di Scandicci
Pietosi UgoSindaco di Londa
Pii PieroPresidente Associazione Intercomunaledi Val d’ Elsa
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Montemurlo
Scioltino SilvanaConsigliere Comunale di Lucca
Sturlese LauraUSL di Firenze
Tattarini FlavioSindaco di Grosseto
Tonelli Pier LuigiSindaco di San Miniato
Ventura MicheleVicesindaco di Firenze
Zei AugustoAssessore di Altopascio
Organi
49
RESPONSABILI DELLECONSULTE
PersonalePaci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia
Tutela dell’ambienteCosta AlessandroSindaco di Carrara
Sanità e sicurezza socialeGuazzi BenitoAssessore di Siena
Lavoro, sviluppo economico eturismoBraccesi MassimoSindaco di Cutigliano
AgricolturaNigi LuigiSindaco di Montespertoli
Viabilità, porti, aeroporti e lavoripubbliciPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato
Cultura, scuola, associazionismo,giovani e sportBausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze
Urbanistica, centri storici, casa esfrattiPallini Luciano Sindaco di Pistoia
Organi
50
Rinnovo Ufficio di Presidenza
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Ventura MicheleVicesindaco Comune di Firenze
VICEPRESIDENTE: Ducci AldoSindaco di Arezzo
COMITATO DI PRESIDENZA:Benvenuti Roberto Sindaco di Livorno
Pallini Luciano Sindaco di Pistoia
Bausi Rinaldo Consigliere Comunale Comune diFirenze
Granchi Giacomino Sindaco di Pisa
Cariglia Nicola Assessore Comune di Firenze
Fiumi Piero Consigliere Comunale Comune diVolterra
Marotti Antonio Consigliere Comunale Comune diFirenze
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Presidente USL Prato
Ugo Pietosi Sindaco di Londa
Cammelli Paolo Vicesindaco Comune di Fiesole
CONSIGLIO DIRETTIVO
Adami AlessandroSindaco di Barga
Baccelli PieroConsigliere Comunale di Lucca
Batisti GinoConsigliere Comunale di Scarperia
Bausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze
Benesperi PaoloSindaco di Piombino
Benvenuti RobertoSindaco di Livorno
Bernardini VinicioVicesindaco di Pisa
Bernazzi MassimoPresidente U.S.L. Siena
Berti GiampieroSindaco di Casola in Lunigiana
Bertinelli GiorgioConsigliere Comunale di Pistoia
Bianchi MassimoConsigliere Comunale di Livorno
Bogianckino MassimoSindaco di Firenze
Bonuccelli AngeloSindaco di Viareggio
Braccesi MassimoSindaco di Cutigliano
Bucci MarcelloAssessore Pistoia
Cariglia NicolaVicesindaco di Firenze
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Cirri AlessandroConsigliere Comunale di Poggio aCaiano
Citti RomanoConsigliere Comunale di Capannori
Del Carlo AlbertoConsigliere Comunale di Lucca
Ducci AldoSindaco di Arezzo
Organi
51
Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca
Favilla MauroSindaco di Lucca
Federigi LinoConsigliere Comunale di Viareggio
Fiaschi GiancarloConsigliere Comunale di Pisa
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Franci Catia Assessore di Firenze
Frangioni AldoSindaco di Fiesole
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Granchi GiacominoSindaco di Pisa
Gregorini MassimoSindaco di Montevarchi
Guazzi BenitoAssessore di Siena
Guidi GalileoSindaco di Pescia
Lupetti EnzoPresidente Associazione Intercomunaledi Pisa
Marchetti FaustoSindaco di Carrara
Marotti AntonioConsigliere Comunale di Firenze
Martini ClaudioSindaco di Prato
Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena
Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino
Menchetti AnselmoConsigliere Comunale di MassaMigliorini MirnaAssessore di Firenze
Migliorini PaoloPresidente di USL 10 D Firenze
Monarca ElianaAssessore di Prato
Monni CarlettoSindaco di Pontedera
Morales GiorgioAssessore di Firenze
Nidito LuigiAssessore di Prato
Nigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato
Paci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia
Pallini LucianoSindaco di Pistoia
Pennacchiotti MauroSindaco di Massa
Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Pieralli MilaSindaco di Scandicci
Pietosi UgoSindaco di Londa
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Montemurlo
Sciortino SilvanaConsigliere Comunale di Lucca
Sturlese LauraPresidente di USL 10 B Firenze
Tani DaniloVicesindaco di Arezzo
Tattarini FlavioConsigliere Comunale di Grosseto
Ventura MicheleVicesindaco di Firenze
Viegi FrancoSindaco di Cascina
Organi
52
RESPONSABILI DELLECONSULTE
Ambiente, problemi d’inquinamentoCosta AlessandroSindaco di Carrara
Viabilità, porti, aeroporti,lavori pubbliciPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
AgricolturaNigi LuigiSindaco di Montespertoli
Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato
Urbanistica, centri storici,casa, sfrattiPallini Luciano Sindaco di Pistoia
SanitàGuazzi BenitoAssessore di Siena
Lavoro, sviluppo economico,turismoBraccesi MassimoSindaco di Cutigliano
PersonalePaci RomanoConsigliere Comunale di Pistoia
Cultura, scuola, associazionismo,giovani, sportBausi RinaldoConsigliere Comunale di Firenze
Organi
53
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Bucci MarcelloSindaco di Pistoia
VICEPRESIDENTE:Pacini ArturoSindaco di Lucca
Vannucci WalterSindaco di Arezzo
COMITATO DI PRESIDENZA:Benvenuti Roberto Sindaco di Livorno
Tattarini Flavio Sindaco di Grosseto
Cortopassi Sergio Sindaco di Pisa
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Conti Giovanni Vicesindaco di Firenze
Ferri EnricoSindaco di Pontremoli
Sacchini Luigi Assessore di Arezzo
Pennacchiotti Mauro Consigliere Comunale di Massa
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Cirri Antonio Presidente USL Prato
Ugo Pietosi Consigliere Comunale di Londa
Cammelli Paolo Vicesindaco di Fiesole
CONSIGLIO DIRETTIVO
Adami AlessandroSindaco di Barga
Baldassarri FabioSindaco di Piombino
Barani LucioSindaco di Aulla
Bartolini AmedeoSindaco di Montecatini Terme
Bausi RinaldoConsigliere di Mercafir
Bechelli GiovanniSindaco di Scandicci
Benvenuti RobertoSindaco di Livorno
Bernazzi MassimoPresidente di U.S.L. Siena
Berti GiampieroSindaco di Casola in Lunigiana
Bertinelli GiorgioConsigliere Comunale di Pistoia
Bianchi MassimoConsigliere Comunale di Livorno
Bucci MarcelloSindaco di Pistoia
Bucci MorenoConsigliere Comunale di Viareggio
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Cima AntonioSindaco di Viareggio
Conti GiovanniVicesindaco di Firenze
Cortopassi SergioSindaco di Pisa
Cuccaro EmanuelePres.USL 21 di Poppi
Dati CarlaSindaco di Camaiore
Ottobre 1990
Organi
54
Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca
Fe Maria TeresaSindaco di Chianciano
Ferri EnricoSindaco di Pontremoli
Fiaschi GiancarloFunzionario di Volterra
Filippini CristinaSindaco di Cascina
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Franchini AlfredoAssessore di Firenze
Franci CatiaConsigliere Comunale di Firenze
Frangioni AldoSindaco di Fiesole
Ghilarducci OlivoSindaco di Capannori
Girolami GiancarloSindaco di Bagno a Ripoli
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Grassi BenitoSindaco di Monte Argentario
Guazzi BenitoConsigliere Comunale di Siena
Guidi GalileoSindaco di Pescia
Manfredi ErmenegildoSindaco di Massa
Marchetti FaustoSindaco di Carrara
Mari MauroVicesindaco di Quarrata
Marini StefanoSindaco di Quarrata
Marotti AntonioConsigliere Comunale di Firenze
Martini ClaudioSindaco di Prato
Mattei FabrizioAssessore di Prato
Mazzoni della Stella VittorioSindaco di Siena
Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino
Menchetti AnselmoVicesindaco di Massa
Migliorini PaoloPresidente di USL 10 D Firenze
Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca
Morales GiorgioSindaco di Firenze
Mugnaini BrunoSindaco di Londa
Niccolai GiancarloConsigliere Comunale di SambucaPistoiese
Nicolai CarloAssessore di Pistoia
Nigro GiampieroVicesindaco di Prato
Paci RomanoAssessore di Pistoia
Pacini ArturoSindaco di Lucca
Pennacchiotti MauroConsigliere Comunale di Massa
Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Polli LuigiVicesindaco di Arezzo
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Rastelli RiccardoSindaco di Abetone
Risaliti SaverioConsigliere Comunale di Prato
Organi
55
Rossi VarisSindaco di Empoli
Sacchini LuigiAssessore di Arezzo
Saturnini PaoloSindaco di Greve in Chianti
Sparacino GiuseppeSindaco di Cantagallo
Sturlese LauraPresidente di USL 10 B Firenze
Tattarini FlavioSindaco di Grosseto
Toscano GiuseppeVicesindaco di Grosseto
Vannucci WalterSindaco di Arezzo
Zubbani AngeloAssessore di Carrara
RESPONSABILI DELLECONSULTE
Ambiente, problemi d’inquinamentoFerranti BrunoAssessore di Prato
Viabilità, porti, aeroporti, turismo,sviluppo economicoPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
AgricolturaGuidi GalileoSindaco di Pescia
Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroVicesindaco di Prato
Urbanistica, centri storici, casaMattei FabrizioAssessore di Prato
Sanità e sicurezza socialeGuazzi BenitoConsigliere Comunale di Siena
PersonalePaci RomanoAssessore di Pistoia
Cultura, scuola, associazionismo,giovani, sportPia MargheritaAssessore di Livorno
Organi
56
Luglio 1992
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia
VICEPRESIDENTE: Pacini ArturoSindaco di Lucca
Cortopassi SergioSindaco di Pisa
UFFICIO DI PRESIDENZA:Bechelli Giovanni Sindaco di Scandicci
Ramacciotti Walter Assessore Lucca
Lamberti Gianfranco Sindaco di Livorno
Martini Claudio Sindaco di Prato
Morales Giorgio Sindaco di Firenze
Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca
Della Pina Luigi Sindaco di Massa
Fiumi Piero Consigliere Comunale di Volterra
Pennacchiotti Mauro Consigliere Comunale di Massa
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Gramigni Alessandro Sindaco di Vaiano
Santi Fabrizio Consigliere Comunale diCamporgiano
Cammelli Paolo Vicesindaco Comune di Fiesole
CONSIGLIO DIRETTIVO
Adami AlessandroSindaco di Barga
Baggiani LucianoSindaco di Borgo San Lorenzo
Baldassarri FabioSindaco di Piombino
Bartolini AmedeoSindaco di Montecatini Terme
Bechelli GiovanniSindaco di Scandicci
Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno
Bianco MarinoConsigliere Comunale di Firenze
Billi GiacomoConsigliere Comunale di Firenze
Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Chiappini SauroSindaco di Licciana Nardi
Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio
Cima AntonioSindaco di Viareggio
Cortopassi SergioSindaco di Pisa
Cuccaro EmanueleConsigliere Comunale di Poppi
Dati CarlaSindaco di Camaiore
Della Pina LuigiSindaco di Massa
Fabbri FrancoVicesindaco di Lucca
Fiaschi GiancarloAmm.straord.USL di Lucca
Organi
57
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Frangioni AldoSindaco di Fiesole
Ghilarducci OlivoSindaco di Capannori
Gianfranceschi MarcoSindaco di Montignoso
Girolami GiancarloSindaco di Bagno a Ripoli
Gori RiccardoSindaco di Calenzano
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Grassi LuigiSindaco di Castelnuovo Garfagnana
Guazzi BenitoConsigliere Comunale di Siena
Lamberti GianfrancoSindaco di Livorno
Marconcini MauroSindaco di Montespertoli
Mari MauroVicesindaco di Quarrata
Marini StefanoSindaco di Quarrata
Martini ClaudioSindaco di Prato
Mattei FabrizioAssessore di Prato
Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino
Menchetti AnselmoVicesindaco di Massa
Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca
Morales GiorgioSindaco di Firenze
Nicolai CarloVicesindaco di Pistoia
Nigro GiampieroVicesindaco di Prato
Paci RomanoAssessore di Pistoia
Pacini ArturoSindaco di Lucca
Pennacchiotti MauroConsigliere Comunale di Massa
Petruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Pia MargheritaAssessore di Livorno
Piccini Pier LuigiSindaco di Siena
Pincione AlbertoSindaco di Carrara
Polli LuigiVicesindaco di Arezzo
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Ramacciotti WalterAssessore di Lucca
Rastelli RiccardoSindaco di Abetone
Rossi CorradoSindaco di San Giuliano Terme
Sacchini LuigiAssessore di Arezzo
Scarciglia GabriellaVicesindaco di Pomarance
Scarpetti LidoSindaco di Pistoia
Simoncini GianfrancoSindaco di Rosignano Marittimo
Toscano GiuseppeVicesindaco di Grosseto
Valentini LorianoSindaco di Grosseto
Vannucci WalterSindaco di Arezzo
Organi
58
Ziani ElioSindaco di Sambuca Pistoiese
Zubbani Angelo Assessore di Carrara
RESPONSABILI DELLECONSULTE
Trasporti e viabilitàBandini LauraAssessore di Livorno
AgricolturaRalli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Finanze ed investimenti pubbliciNigro GiampieroVicesindaco di Prato
Problemi del territorio e dell’ambienteMattei FabrizioAssessore di Prato
Sanità e sicurezza socialeMengozzi Pier NataleAssessore di Campi Bisenzio
PersonalePaci RomanoAssessore di Pistoia
Cultura, scuolaPia MargheritaAssessore di Livorno
Sviluppo economicoPetruzzelli GiovanniConsigliere Comunale di Pistoia
Organi
59
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia
VICEPRESIDENTE: Cortopassi SergioSindaco di Pisa
UFFICIO DI PRESIDENZA:Bechelli Giovanni Sindaco di Scandicci
Lamberti Gianfranco Sindaco di Livorno
Martini Claudio Sindaco di Prato
Morales Giorgio Sindaco di Firenze
Modena Marcello Consigliere Comunale di Lucca
Fiumi Piero Consigliere Comunale di Volterra
Pennacchiotti Mauro Consigliere Comunale di Massa
Della Pina Luigi Sindaco di Massa
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Gramigni Alessandro Sindaco di Vaiano
Santi Fabrizio Assessore di Camporgiano
Cammelli Paolo Vicesindaco di Fiesole
CONSIGLIO DIRETTIVO
Baggiani LucianoSindaco di Borgo San Lorenzo
Baldassarri FabioSindaco di Piombino
Bandini LauraVicesindaco di Livorno
Bechelli GiovanniSindaco di Scandicci
Benigni AdrianoAssessore di Prato
Bianchi MassimoVicesindaco di Livorno
Bianco MarinoConsigliere Comunale di Firenze
Bucci MarcelloConsigliere Comunale di Pistoia
Bussolotti SirioSindaco di Cetona
Cammelli PaoloVicesindaco di Fiesole
Cavini BrunoSindaco di Palazzuolo sul Senio
Ceragioli CristianoSindaco di Camaiore
Chiappini SauroSindaco di Licciana Nardi
Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio
Cortopassi SergioSindaco di Pisa
Della Pina LuigiSindaco di Massa
Fazzi Contigli EmiliaSindaco di Carrara
Fiumi PieroConsigliere Comunale di Volterra
Gasperini WalterSindaco di Suvereto
Luglio 1994
Organi
60
Ghilarducci OlivoSindaco di Capannori
Gori RiccardoSindaco di Calenzano
Gramigni AlessandroSindaco di Vaiano
Grassi LuigiSindaco di Castelnuovo Garfagnana
Lamberti GianfrancoSindaco di Livorno
Lazzarini GiulioSindaco di Lucca
Marconcini MauroSindaco di Montespertoli
Mari MauroVicesindaco di Quarrata
Marini StefanoSindaco di Quarrata
Martini ClaudioSindaco di Prato
Mattei FabrizioVicesindaco di Prato
Melani CarloSindaco di Sesto Fiorentino
Menchetti AnselmoVicesindaco di Massa
Mengozzi Pier NataleAssessore di Campi Bisenzio
Modena MarcelloConsigliere Comunale di Lucca
Morales Giorgio Sindaco di Firenze
Nicolai CarloConsigliere Comunale di Pistoia
Nigro GiampieroConsigliere Comunale di Prato
Paci RomanoAssessore di Pistoia
Pennacchiotti MauroConsigliere Comunale di Massa
Pesci AlessandroSindaco di Fiesole
Pia MargheritaAssessore di Livorno
Piccini Pier LuigiSindaco di Siena
Pistelli LapoAssessore di Firenze
Polli LuigiVicesindaco di Arezzo
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Rastelli RiccardoSindaco di Abetone
Rossi CorradoSindaco di San Giuliano Terme
Santi FabrizioConsigliere Comunale di Camporgiano
Scarpetti LidoSindaco di Pistoia
Simoncini GianfrancoSindaco di Rosignano Marittimo
Valentini LorianoSindaco di Grosseto
Vannini CarloSindaco di Montecatini Terme
Vannucci WalterSindaco di Arezzo
Zampoli MauroSindaco di Bagno a Ripoli
Ziani ElioSindaco di Sambuca Pistoiese
Organi
61
RESPONSABILI DELLECONSULTE
Trasporti e viabilitàBandini LauraAssessore di Livorno
AgricolturaGasperini WalterSindaco di Suvereto
Finanze ed investimenti pubbliciBechelli GianniSindaco di Scandicci
Problemi del territorio e dell’ambienteMattei FabrizioAssessore di Prato
Sanità e sicurezza socialeMengozzi Pier NataleAssessore di Campi Bisenzio
PersonaleBenigni AdrianoAssessore di Prato
Cultura, scuolaPistelli LapoAssessore di Firenze
Organi
62
Giugno 1995
UFFICO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Bucci MarcelloConsigliere Comunale di CampiBisenzio
VICEPRESIDENTE: Simoncini GianfrancoSindaco di Rosignano Marittimo
UFFICIO DI PRESIDENZA:Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio
Lippi AlfonsoSindaco di San Miniato
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
SEGRETARIO:Fabbri Fiorello
SINDACI REVISORI:Braschi FabrizioSindaco di Calzano
Bigozzi Anna MariaSindaco di Rufina
Conti ElenaAssessore di Fiesole
CONSIGLIO DIRETTIVO
Alfieri FrancescoCons.Comunale di Livorno
Billi GiacomoCons.Cmunale di Firenze
Brasca AlbertoVice Sindaco di Firenze
Bugli VittorioSindaco di Empoli
Capezzuoli MariaSindaco di Impruneta
Cappelli RobertoSindaco di San Giovanni d’Asso
Carli GiamilaSindaco di Santa Luce
Ceragioli CristianoSindaco di Camaiore
Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio
Cocchi PaoloSindaco di Barberino di Mugello
Danti NicolaVice Sindaco di Pontassieve
Doddoli GiovanniSindaco di Scandicci
Fazzi Contigli EmiliaSindaco di Carrara
Franchi LucianoSindaco di Capannoli
Giuntini MonicaSindaco di Castagneto Carducci
Guerrieri LucianoSindaco di Piombino
Landini GiacomoSindaco di Isola del Giglio
Laurenti GiacomoSindaco di Scansano
Lippi AlfonsoSindaco di San Miniato
Luchi MonicaSindaco di Collesalvetti
Organi
63
Mandorli FrancescoAssessore di Massa
Marconcini MauroSindaco di Montespertoli
Matulli GiuseppeSindaco di Marradi
Meozzi AlduvincaSindaco di Scarlino
Micheli SilvanaSindaco di Torrita di Siena
Modena MarcelloCons.Circoscrizione di Lucca
Pellegrini VinicioSindaco di Marliana
Pesci AlessandroSindaco di Fiesole
Pontello NicolaCons.Comunale di Firenze
Ralli MarcelloSindaco di Castiglion Fibocchi
Simoncini GanfrancoSindaco di Rosignano Marittimo
Spini Rosalba Sindaco di Certaldo
Vangeri DanielaVice Sindaco di San Giovanni Valdarno
Vanni ClaudioSindaco di Cecina
Zampoli MauroSindaco di Bagno a Ripoli
RESPONSABILI DELLECONSULTE
OrdinamentoPesci AlessandroSindaco di Fiesole
TrasportiTaffini GiorgioAssessore di Pistoia
Attività ProduttiveGasperini WalterSindaco di Suvereto
Finanza LocaleBertoli RobertoAssessore di Firenze
Problemi del territorio edell’ambientePileggi AntonioAssessore di Pistoia
Sanità e sicurezza socialeMengozzi Pier NataleConsigliere Provinciale di Firenze
Personale e OrganizzazioneGennai StefanoAssessore di Sesto Fiorentino
CulturaVolterrani AndreaAssessore di Poggibonsi
ScuolaFrosini RitaAssessore di Prato
CasaFossati FilippoAssessore di Scandicci
ImmigrazioneFanciullacci LucaSindaco di Cerreto Guidi
CommercioLulli AndreaAssessore di Prato
AgricolturaGiuntini MonicaSindaco di Castagneto Carducci
Aziende PubblicheMacelloni RenzoSindaco di Peccioli
Organi
64
TurismoRaffaelli FabrizioAssessore di Montecatini Terme
Piccoli ComuniGiari AlessandroLega Autonomie di Firenze
Comuni per la PaceMarini StefanoSindaco di Quarrata
Politiche ComunitarieJarach PaolaVice Sindaco di Livorno
Coordinamento Anci GiovaniPascucci MaurizioAssessore di Cecina
Coordinamento Presidenti ConsigliComunaliLastri DanielaPres. Consiglio Comunale di Firenze
COORDINAMENTI PROVINCIALI 1995
ArezzoRenzi GiorgioSindaco Bibbiena
Firenze/PratoChini AdrianoSindaco Campi Bisenzio
GrossetoAntichi AlessandroSindaco di Grosseto
LivornoLamberti GianfrancoSindaco di Livorno
LuccaCellai MassimoAssessore di Lucca
PisaFontanelli PaoloSindaco di Pisa
PistoiaGiusti RenzoSindaco Serravalle Pistoiese
SienaCarli AnnaVice Sindaco di Siena
65
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE:Simoncini GianfrancoSindaco Rosignano Marittimo
VICE PRESIDENTE VICARIO:Chini AdrianoSindaco Campi Bisenzio
VICE PRESIDENTE:Lucherini LuigiSindaco Arezzo
VICE PRESIDENTE:Matulli GiuseppePresiente Uncem-Sindaco Marradi
Vogesi FrancescaSindaco Sambuca Pistoiese
Pesci AlessandroPresidente Consiglio AutonomieSindaco Fiesole
Di Vincenzo Rolando Sindaco Orbetello
Scarpetti LidoSindaco Pistoia
Morelli AldoSindaco Lamporecchio
DIRETTORE: Fiorello Fabbri
COLLEGIO SINDACI REVISORI:Braschi FabrizioCons. Comunale di Comune Prato
Bigozzi Anna MariaSindaco di Comune Rufina
Morelli AlbertoVice Sindaco di Comune Arezzo
CONSIGLIO DIRETTIVO
Ageno GiovanniSindaco di Portoferraio
Bacci LuciaConsiglieri Comunale di San GiovanniValdarno
Bambagioni PaoloSindaco di Signa
Bertola RobertoSindaco di Forte dei Marmi
Bonifazi EmilioSindaco di Follonica
Bugli VittorioSindaco di Empoli
Bugliani VincenzoCons.Comunale di Firenze
Cacciamano CarloSindaco di Cascina
Cappelli RobertoSindaco di S.Giovanni d’Asso
Ceccarelli AndreaVice Sindaco di Firenze
Celoni MiriamSindaco di Buti
Chini AdrianoSindaco di Campi Bisenzio
Cigliana RodolfoCons.Comunale di Firenze
Coggiola PaoloAssessore di Firenze
Di Vincenzo RolandoSindaco di Orbetello
Doddoli GiovanniSindaco di Scandicci
Fanciullacci LucaSindaco di Cerreto Guidi
Franchi LucianoSindaco di Capannoli
Gabellieri IvoSindaco di Volterra
Organi
Ottobre 1999
Organi
66
Giuntini MonicaSindaco di Castagneto Carducci
Guerrieri LucianoSindaco di Piombino
Logli GinoCons.Comunale di Pisa
Mannelli LorenzoPres.Cons.Comunale di Livorno
Marchetti MaurizioSindaco di Altopascio
Marconcini MauroSindaco di Montespertoli
Marcucci MarcoSindaco di Viareggio
Marini StefanoSindaco di Quarrata
Martinelli MicheleSindaco di Capannori
Matulli GiuseppeSindaco di Marradi
Meozzi AlduvincaSindaco di Scarlino
Morelli AldoSindaco di Lamporecchio
Nannicini RolandoSindaco di Montevarchi
Nascosti NicolaCons.Comunale di Empoli
Pagani RobertoSindaco di Sillano
Pazzagli RossanoSindaco di Suvereto
Pesci AlessandroSindaco di Fiesole
Pesucci ElismoSindaco di Campagnatico
Ravenni FrancoCons.Comunale di Lucca
Rugi LucaSindaco di Poggibonsi
Sanavio GiacomoSindaco di Terricciola
Segnanini LucioSindaco di Carrara
Severi EttoreSindaco di Montecatini Terme
Spini RosalbaSindaco di Certaldo
Tarchi MauroSindaco di S.Giovanni Valdarno
Vallone BernardoSindaco di S.Maria a Monte
RESPONSABILI DELLECONSULTE
OrdinamentoPesci AlessandroSindaco di Fiesole
Finanza LocaleFontanelli PaoloSindaco di Pisa
Personale OrganizzazioneMoreli AldoSindaco di Lamporecchio
Sanità Sicurezza SocialeMengozzi Pier NatalePresidente di Federsanità Anci
Attività Produttive/industria Guerrieri LucianoSindaco di Pombino
AgricolturaMarconcini MauroSindaco di Montespertoli
TurismoPacini PaoloSindaco di Cecina
Organi
67
CommercioLulli AndreaAssessore di Prato
TrasportiTaffini GiorgioAssessore di Pistoia
Politiche programmazione e sviluppo Scarpetti Lido Sindaco di Pistoia
ScuolaLastri DanielaAssessore di Firenze
GiovaniPascucci MaurizioAssessore di Cecina
CulturaSpini RosalbaSindaco di Certaldo
ImmigrazioneFanciullacci LucaSindaco di Cerreto Guidi
Comuni per la PaceMarini StefanoSindaco di Quarrata
Politiche ComunitarieLamberti GianfrancoSindaco di Livorno
Assetto TerritorioPileggi AntonioAssessore di Pistoia
Politiche della CasaFossati FilippoAssessore di Scandicci
Difesa del SuoloFusi StefanoSindaco di Tavarnelle
Sicurezza Polizia Municipale Mattei FabrizioSindaco di Prato
AmbientePucci RobertoSindaco di Massa
Aziende PubblicheSeveri EttoreSindaco di Montecatini Terme
Piccoli Comuni Vogesi FrancescaSindaco di Sambuca Pistoiese
Coodinamento Consigli ComunaliBrasca AlbertoPresidente Consiglio Comunale diFirenze
Coordinamento EletteCapezzuoli MariaSindaco di Impruneta
Coordinameto ATOLippi AlfonsoSindaco di San Miniato
VolontariatoFranchi LucianoSindaco Capannoli
Lavori PubbliciCoggiola PaoloAssessore Firenze
Politiche ComunicazioneBucci MarcelloComunica - Firenze
Organi
68
SOSTITUZIONIRESPONSABILI DELLECONSULTE:
PersonaleLastrucci GiulianoSindaco Bagno a Ripoli
CommercioBertini MarcoAssessore Livorno
TrasportiPicchi BunoAssessore Livorno
Politiche ProgrammazioneMorelli AldoSindaco di Lamporecchio
GiovaniDello Sbarba RosaConsigliere Comunale di Volterra
Assetto TerritorioTarchi MauroSindaco di S.Giovanni Valdarno
Politiche della Casa Baldi AlfioAssessore Livorno
AmbienteBussotti LucaAssessore di Livorno
Sicurezza-Polizia MunicipaleRosati RobertoAssessore di Prato
Coordinamento ATOFazzi PietroSindaco di Lucca
Organi
69
Dal 1975 al 1986 l’Ufficio di Presidenzasi è riunito in media per 7 volte all’anno,mentre il Consiglio Direttivo è statoconvocato in media per 8 volte all’anno,e l’Assemblea a 3 volte ogni anno.
Riunioni degli organi dell’Anci toscana
Anno Numero riunioniUfficio di Presidenza Consiglio Direttivo Assemblee
1987 4 6 51988 6 7 31989 4 6 31990 5 7 31991 5 6 21992 9 6 41993 6 7 21994 6 10 21995 6 9 31996 15 7 21997 20 5 21998 6 8 21999 5 7 12000 18 5 32001 17 7 22002 19 7 32003 12 5 22004* 9 4 2* fino al 10 ottobre 2004
Organi
70
Il “sistema” Anci toscana
LA STRUTTURA
• DirettoreFiorello Fabbri
• Responsabili SegreteriaAntonio TripodiVanessa De Feo
MARCHI E TESTATE
• Aut&Aut,il settimanale delle autonomie
• www.anci-toscana.it,il sito istituzionale
• Dire & Fare,la rassegna dell’innovazione
PARTECIPATE
A & C srlsoci:• ANCI TOSCANA
• CISPEL TOSCANA
• FEDERSANITÀ
TOSCANA
ANCITELTOSCANAsoci:• ANCI TOSCANA
70%• ANCITEL SPA
30%
FEDERSANITÀANCI TOSCANA
SOVIM - ICQSOA SPAsoci:• BARACCHI MARIO
• RISTORI VIERI
• FONDIARIA SAI SPA
• CISPEL TOSCANA
CONFSERVIZI
• ANCE
• ANCI
• MONTE DEI PASCHI
MERCHANT SPA
• BANCA TOSCANA SPA
• IDEAZIONE SRL
STEA SRLsoci:• ANCI TOSCANA
90%• UNCEM TOSCANA
10%
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Questa potrebbe essere la concretatraduzione della sigla Federsanità Anci,Federazione delle Aziende USL edOspedaliere e delle Conferenze deiSindaci.Crediamo infatti che i presupposti dibase che supportano la credibilità delsistema sanitario nazionale sianoprevalentemente quelli dell’universalità,equità e qualità.Si tratta quindi di impegnarsi per definiremodelli gestionali e comportamentaliche, ferma restando la caratteristicasolidale del sistema sanitario pubblico,innovino i processi per una “produzione”di salute che risponda davvero alleesigenze dei territori e delle persone.Ecco perché rimane viva ed attualel’intuizione che fu costitutiva diFedersanità Anci, nel lontano 1995: lavolontà di rappresentare Aziende eConferenze dei Sindaci (autoritàsanitarie locali) per realizzare edassicurare un reale collegamento suitemi della tutela e del governo dellasalute pubblica tra le strutture delServizio Sanitario Nazionale ed ilsistema delle Autonomie locali, con ciòvolendo anche sottolineare il carattere di“istituzione” sul territorio delle Aziende.Scopo di Federsanità ANCI organizzata
anche in Federazioni regionali - è anchequello di attivare i rapporti necessari congli organi dello Stato e delle Regioni, conle Istituzioni, le forze politiche e le partisociali per concorrere al miglior sviluppoproprio della qualità ed efficacia delsistema sanitario e socio-sanitarionazionale e locale; di assicurare larappresentanza delle Aziende neirapporti con lo Stato e le Regioni al finedi concorrere alle decisioni pubbliche inmateria; di individuare linee di indirizzoe di coordinamento delle attività deglienti associati; di promuovere iniziative distudio e di proposta; di attivareorganismi di assistenza tecnico-giuridica agli associati.Caratteristica della Federazione - cheassocia oggi oltre 120 Aziende sanitarie,è quella di proporre nei propri organi lapresenza paritetica dei rappresentantidelle Aziende stesse, i direttori generali,responsabili della loro gestione, e degliEnti locali, i sindaci, titolari delle funzionidi indirizzo e programmazione sanitarialocale e garanti delle esigenze sanitariedelle popolazioni.
Una rete di aziende e Comuni per la qualità della sanità pubblica
Organi
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Campagne di Comunicazione
Campagna di comunicazione Governare non è un gioco Un Comune più libero serve di più 1994
Progetto forma informa 1996
Comunicazione
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Etichetta stampata in occasione del'Assemblea nazionale, Torino 23 ottobre 1998
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Comunicazione
Dire & Fare Rassegna dell’innovazione
Terza rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione 22-24 novembre 2000
Comunicazione
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Dire & Fare Rassegna dell’innovazione
Quarta rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione
21-23 novembre 2001
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Comunicazione
Quinta rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione
13-15 novembre 2002
Settima rassegna dell’innovazione
nella pubblica amministrazione
13-15 ottobre 2004
Dire & Fare Rassegna dell’innovazione
Sesta rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione
2003
Comunicazione
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Aut&Aut
Aut&Aut - Autonomia eAutonomieSettimanale delle autonomiedella Toscana
Distribuito da 11 anni tutte le setti-mane 1000 copie agli amministra-tori e dirigenti di tutti gli enti locali,è lo strumento edito dall’AnciToscana per l’aggiornamento el’appofondimento dei temi cheriguardano più da vicino la vita deiComuni, delle Province e delleComunità montane.A destra il primo numero.
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Comunicazione
Plurali - Volontariato e AutonomieSupplemento mensile di Aut&Aut
Percorsi di cittadinanzaSupplemento mensile di Aut&Aut sui temi dell’immigrazione,della cooperazione e della pace
Città e BenessereSupplemento mensile di Aut&Aut a cura di Federsanità e delleaziende sanitarie e ospedaliere della toscana
Gli inserti speciali di Aut&Aut
Comunicazione
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Documentazione fotografica
Ufficio di Presidenza 29 giugno 1977 Palazzo Comunale di Prato
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Comunicazione
Convegno regionale Anci ToscanaViareggio 28 giugno 1991
Congresso regionale Ottobre 1999
Congresso 1990 PIstoia
Comunicazione
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Assemblea annuale Anci 18 ottobre 2003
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Comunicazione
La protesta dei Sindaci nel 1976 nei giornali toscani
Comunicazione
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Partita nel 1975, l’avventura di AnciToscana si apre con l’organizzazione,neiprimi tre anni di vita, di alcune iniziativeche coinvolgono i Comuni e la Regione sutemi importanti come l’applicazione delcontratto nazionale di lavoro dipendentidegli enti locali, le difficoltà perl’approvazione dei bilanci in seguito alleleggi Finanziarie, la conoscenza el’applicazione dei due decreti Stammatisulla finanza locale, la riforma sanitaria,il decentramento di funzioni dallo Statoalle Regioni e ai Comuni, il Dpr 616 el’applicazione del Decreto Legge 382.Un importante impegno di Anci Toscanaè la mobilitazione per aiutare il Friuli,colpito dal terremoto. L’associazionecoordina gli aiuti dei Comuni toscani, frai principali in quel difficile momento. Daricordare è anche la giornata dimobilitazione dei Sindaci della Toscanacontro la legge finanziaria del 6novembre 1976
Il triennio 1978-1981 si caratterizzacome uno dei più significativi nelprocesso di trasferimento al governolocale delle funzioni pubbliche. Il Dpr616/77 indirizza infatti agli enti localicompiti e funzioni decisive, e vieneseguito da riforme importanti che vannonella stessa direzione e riguardanosanità, ambiente, politiche per la casa eper l’agricoltura. “Filosoficamente” sipuò dire che finalmente i Comunivengono individuati come poli centrali diriferimento per ogni iniziativa e ogniintervento che riguardano la collettività.In questo contesto l’azione di AnciToscana è decisiva, con suggerimenti,studi e proposte che entranodirettamente nel cuore della riforma.Questo è però anche un periodo diintensa attività a livello di convegni eseminari (in tutto ben sedici iniziative),che riguardano la finanza locale, ilpersonale, la casa, l’educazionepermanente, la riforma sanitaria, lanuova legislazione contabile,l’emigrazione dalle zone montane edepresse, la tutela delle acquedall’inquinamento, il recupero delle terreincolte, i provvedimenti urbanisticiregionali.
Fra il 1981 e il 1983, a livello generale,si caratterizza come un momento digrave difficoltà per le accresciutefunzioni che non sono peròaccompagante da gli attesi nuoviordinamenti istituzionali e finanziari, maanche di intensa attività da partedell’Anci, in particolare sul tema dellaSanità. Complessivamente, in questoperiodo, si tengono 17 adunanze delConsiglio Direttivo, e numerose riunionidelle commissioni settoriali, soprattuttosui temi del personale e dell’istruzione.Numerosi sono anche i convegniorganizzati,su temi della organizzazionedel personale, sulla finanza locale,sull’ambiente,sulla edilizia residenziale,sulle associazioni intercomunali.Delegazioni di Anci Toscana partecipanoa incontri con l’Unione Europea aMonaco e a Strasburgo. Si intensifica ilrapporto con la Regione, che ricevedall’Anci ben 356 pareri e consulenze suiproblemi delle amministrazioni locali.
Gli anni 1983-1986 sono anni in cuiprosegue l’impegno di Anci Toscana asostegno degli enti locali della regione.Si organizzano convegni e incontrisull’applicazione del contratto nazionaledi lavoro dipendenti degli enti locali, ledifficoltà per l’approvazione dei bilanci inseguito alle leggi Finanziarie, la riformasanitaria, il decentramento di funzionidallo Stato alle Regioni e ai Comuni. Siintensifica il lavoro di sostegno aiComuni per rispondere alle questioniposte.
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Attività
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Gli anni fra il 1985 e il 1988 sono gli anniin cui entra nel vivo la riorganizzazionedegli enti locali di fronte a un crescentepassaggio di competenze che peròcontinua a non essere accompagnato daun adeguato trasferimento di risorsefinanziarie, nonostante la conversione inlegge del Dl 359, che impegnava ilgoverno a presentare un disegnoorganico del nuovo ordinamento, conparticolare riguardo all’autonomiaimpositiva degli enti locali. Il tema dellafinanza locale diventa dunque semprepiù centrale.Si tengono complessivamente 22adunanze e cresce la collaborazione conla Regione su temi come il trasportolocale, la programmazione, il welfare, ildiritto allo studio, l’informatica.Crescono anche i rapporti con altre entitàcome Iacp, Federcommercio,Confartigianato, Cispel, Inps, Irpet.Numerosi sono anche in questo triennioi convegni organizzati su temi come lafinanza locale, l’abusivismo edilizio e ilcondono, gli espropri, il trasportopubblico, la sanità, contratto degli entilocali, politiche giovanili, distribuzionecommerciale,scuola.Si tengono incontricon i parlamentari eletti in Toscana, e siavvia un rapporto anche con Consiglio di
Stato, Ministeri, Corte dei Conti,Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.Anci Toscana entra sempre più anchenella organizzazione dei servizi e delleattività toscane, partecipando in varimodi ai temi della refezione scolastica,dello sport, del diritto allo studio, dellasanità, degli anziani, della protezionecivile.Cresce in questo periodo il numero dipareri che Anci Toscana fornisce ai suoassociati, e anche quelli che vengonoinviati alla Regione a tutela degliinteressi dei Comuni. L’attività in questoambito raggiunge ormai livelli medi dialmeno un parere al giorno inviato aiComuni o alla Regione.
Fra il 1988 e il 1990, accanto a un ormaiquasi cronico problema di insufficienza dirisorse e di assenza di normeordinamentali, Anci Toscana accresceancor di più il proprio ruolo centrale comepunto di riferimento nella rappresentanzaistituzionale delle amministrazionicomunali nel rapporto con lo Stato e laRegione.Sul tema dell’autonomia e della finanzalocale, questi anni segnano tuttaviaimportanti novità. Il 1989 è infatti l’annodell’introduzione dell’Ici e dell’Isco e dellasoppressione di Iciap, tassa smaltimentorifiuti e imposta sui cani. L’attività di AnciToscana si articola in tredici riunioni delConsiglio Direttivo e in una crescenteattività settoriale, articolata adesso inconsulte su temi come l’istruzione, lacultura, l’urbanistica, la sanità, ilpersonale, la finanza, l’agricoltura. Inumerosi convegni vertono sui temi dellafinanza locale, di Ancitel, della sanità, deltrasporto locale, dell’ordinamento delleautonomie locali, ma anche su carceri,scuola, incendi, sullo sviluppo agricolo eforestale, agriturismi, caccia, informatica,servizi pubblici.Numerosi,anche in questotriennio, i pareri espressi in risposta aiComuni associati e anche quelli inviati allaRegione sulle questioni più diverse.
Il triennio 1990-1992 si apre con alcuniprovvedimenti legislativi che complicanoancor di più la vita di tutti i Comuni italiani,trasferendo loro ulteriori funzioni e serviziper i cittadini e al contempo incidendonegativamente sui mezzi necessari perattuarli, con un ulteriore taglio alle risorsefinanziarie e l’inasprimento del blocco delpersonale. Sono anche gli anni in cui siavviano fondamentali cambiamenti per glienti locali, con la nuova legge sullaelezione diretta del Sindaco (che avverràper la prima volta nel 1993), la legge142/90, che disegna un complessivoriordinamento della organizzazione deglienti locali, ma anche con il nuovoordinamento della finanza locale e nuoveleggi sui suoli, sulle espropriazioni, suiservizi pubblici locali, sullo status degliamministratori e dei segretari, tutte normeche aprono prospettive nuove ma che siaccompagnano, come detto, a unadiminuzione delle risorse. L’attività di AnciToscana si articola in dodici riunioni delConsiglio Direttivo,un crescente numero dipareri espressi, un accresciuto rapportocon enti e istituzioni diverse a livelloregionale e nazionale e con una importantequantità di convegni e seminari su temilegati ai rapporti degli enti locali con lo Statoe la Regione e sulle attività dei Comuni.
Il triennio 1992-1994, in cui prendeeffettivamente il via il nuovo sistemadegli enti locali, è un triennio di grandisperanze e di ampie prospettive, ancorauna volta però ridimensionate e limitatedalle disposizioni delle varie leggifinanziarie,che legano le mani ai Comunie li mettono in serie difficoltà dal punto divista finanziario e organizzativo.In questo delicato passaggio l’attività diAnci Toscana si fa ancora più intensa, eriesce a ottenere risultati importanti,esercitando una presenza sempre piùattiva nell’Anci nazionale, nei rapporticon la Regione, nelle intese con altriorganismi associativi degli enti localicome Urpt, Uncem e Cispel. Si tengonoben sedici riunioni del ConsiglioDirettivo, e si organizzano convegni eseminari su finanza locale,immigrazione, sanità, Urp, carta deiSindaci, servizi socio-sanitari,occupazione, personale, solidarietà,uffici stampa, privato sociale, ediliziaresidenziale, condono edilizio, molestiesessuali, comunicazione pubblica. Iltriennio si chiude con l’approvazionedell’importante protocollo d’intesa fraAnci Toscana e il CoordinamentoToscano Prodotti Biologici per lautilizzazione di prodotti biologici nellerefezioni scolastiche della regione.Sempre più alto è il contributo di AnciToscana alle sollecitazioni e alledomande dei Comuni associati, esempre più ampio e intenso il rapportocon la Regione, che ormai non considera
nemmeno più di legiferare su temi diinteresse comunale senza consultarepreventivamente la sezione regionaledell’Anci.È in questo triennio, e più precisamentenel 1993, che si avvia la pubblicazionedi un giornale destinato agliamministratori locali per tenerlicostantemente informati delle attivitàdell’Anci e di tutto il sistema delleautonomie toscano.
Il percorso fra il congresso del 1995 equello del 1999 vede ben 27 riunioni delConsiglio Direttivo e una infinita messedi riunioni, convegni, incontri e seminari,oltre al ricorso a un numero semprecrescente di pareri espressi sia inrisposta agli associati che nel rapportocon la Regione. A questo proposito, ilquadriennio in questione, uno dei piùsignificativi nella vita di Anci Toscana, sicaratterizza soprattutto per la nascita delConsiglio delle Autonomie Locali,avvenuto nel 1998, che emerge comemodello in tutto il Paese in quantoorganismo interno alla Regione nel qualesi elaborano in modo istituzionale lequestioni legate alla vita degli enti localie che diventa una sorta di “camerapiccola” rispetto al Consiglio Regionalepartecipando direttamente allalegiferazione regionale.Da segnalare in questo periodo sonoanche l’approvazione del codice controle molestie sessuali, che verrà poiadottato da molti Comuni toscani,l’importante lavoro “Agricoltura eterritorio: un laboratorio per lo svilupposostenibile della Toscana”, concluso nel1996, l’approvazione dello Statuto diFedersanità,avvenuto nel gennaio 1998,ma soprattutto due veri e propri “eventi”organizzati dall’associazione: lamanifestazione dei Sindaci (passata allastoria con il nome di “sciopero deisindaci”), che porta a Roma un migliaiodi sindaci di tutta Italia a protestarecontro la Legge Finanziaria,avvenuta il 6
ottobre 1995 e la prima edizione di “Dire& Fare”, la vetrina sull’innovazione e lacomunicazione negli enti locali toscani,che si tiene a Pistoia nel novembre 1998.Fra i temi dei numerosissimi convegni eincontri di questo fecondo periodopossiamo ricordare la mobilità locale, lemolestie sessuali, lo sviluppo sostenibilein agricoltura, gli informagiovani, ilcommercio, la legge quadro sui lavoripubblici, il rapporto tra i Comuni e ilsistema sanitario, la riforma federalista,gli obiettori di coscienza, la banca deltempo, il rapporto fra Comuni toscani eUnione Europea, la sicurezza dei cantieriedili, la privatizzazione dei servizipubblici locali, la finanza locale, gliappalti, l’inquinamento acustico dellecittà, il piano energetico regionale emolto altro ancora.
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Fra il 1999 e il 2004 si consolidadefinitivamente il ruolo dell’Anci comeorganismo di tutela e di assistenza deiComuni toscani e come interlocutoreprivilegiato della Regione,delle Provincee di tutte le altre istituzioni ed enti toscaninel loro rapporto con il sistema delleamministrazioni comunali.Complessivamente nei quattro anni sitengono ventiquattro Consigli Direttivi emoltissime riunioni dell’Ufficio diPresidenza. Numerosi sono anche iconfronti con Anci nazionale enumerosissime le iniziative di studio:convegni, seminari e incontri su temicome la Legge Finanziaria, la finanzalocale, la gestione delle acque,l’autocertificazione, la sanità, lasicurezza, la scuola, l’immigrazione, lapace, l’elettrosmog, i sistemi turisticilocali, lo Statuto Regionale, i contratti dilavoro della pubblica amministrazione, ildemanio marittimo, il catasto comunale,le gestioni associate, il Titolo V dellaCostituzione, il Medioriente, leFondazioni Bancarie, il diritto alla casa ele politiche abitative, il patrimonioagricolo e forestale, la Società dellaSalute.Cresce in modo esponenziale,anche peril già citato accresciuto ruolo dell’Anci, ilnumero di pareri che l’associazionefornisce ai Comuni associati sulle piùdisparate materie, econtemporaneamente si stalibizza ilrapporto con il Consiglio delle AutonomieLocali, che consolida in questo periodo
definitivamente il ruolo di luogo dirappresentanza istituzionale delleistanze del sistema delle autonomie.
15-04-78Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt - Uncem - OO -SS. RegionaliProtocollo d’IntesaRistrutturazione degli Uffici e dei Servizidegli Enti lali
16-02-93Enti firmatari:Regione Toscana - Associazioni delVolontariato ConvenzioneTrasporti sociali, portatori di handicap eanziani non autosufficienti.
4-10-93Enti firmatari:Auser regionaleConvenzionePredisposizione di una convenzionetipo sottoposta ai Comuni in ordine allapossibilità di utilizzare i volontaridell’Associazione in attivitàsocialmente utili
20-10-94Enti firmatari:A.I.M.A. (Associazione Italiana Malattiadi Alzeheimer- Firenze)Protocollo d’Intesa
Attività di ricerca e studio perl’assistenza socio/sanitaria rivolta asoggetti affetti da malattia di Alzheimer,anziani non autosufficienti
25-11-94Enti firmatari:Confederazioni CGIL/CISL/UILCodice di ComportamentoContro le molestie sessuali nei luoghi dilavoro per la tutela della dignità delledonne e degli uomini che lavorano neiComuni della Toscana
06-12-94Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-OO.SS. - PartisocialiProtocollo d’IntesaLaboratorio regionale servizi perl’orientamento professionale(informazione e consulenza)
09-02-95Enti firmatari:Produttori biologiciProtocollo d’IntesaIntroduzione dei prodottiagro/alimentari biologici nelle mensepubbliche.
24-02-95Enti firmatari:Scuola di specializzazione Universitàdegli Studi di SienaFormazione di funzionari e dirigentipubblici e predisposizione di comuniprogetti di formazione.
15-05-95Enti firmatari:Regione Toscana ProgettoProgetto di rete regionale per formatorisocio culturali - Gioventù per l’Europa-
23-01-96Enti firmatari:Regione Toscana - OO.SS. regionaliAccordoSistema sicurezza nel territoricomunale - Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro
10-01-97Enti firmatari:Conferenza degli Ordini dei DottoriCommercialisti della ToscanaProtocollo d’IntesaIniziative congiunte per approfondirescambio di esperienze per sostenere ilprocesso di riorganizzazione della
struttura amministrativa dell’entelocale.
20-10-97Enti firmatari:Regione Toscana - Associazioniregionali degli enti locali e parti socialProtocollo d’IntesaSviluppo e diffusione delle iniziative perla trasparenza negli appalti e per lalotta al lavoro nero.
25-01-98Enti firmatari:Urpt - Uncem - OO.SS. - Parti socialiCapitolato di appalto per l’affidamentodel servizio di pulizia nei locali degliuffici comunali.
09-02-98Enti firmatari:CNA RegionaleProtocollo d’IntesaServizi offerti dagli artigiani e dallePiccole e Medie Imprese per lamanutenzione impianti, edilizia eattività affini.
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Protocolli di Intesa, convenzioni e accordi
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01-04-98Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-UncemProtocollo d’Intesa
Attuazione Legge 15/3/97, n. 59.Conferimento alle regioni e agli entilocali delle funzioni e compitiamministrativi.
23-07-98Enti firmatari:Comitato scientifico UniversitàFirenze/Pisa/Siena - Comunià MontaneConvenzioneAgricoltura e territorio - Laboratorio perlo sviluppo sostenibile della Toscana-
27-10-98Enti firmatari:Regione Toscana - Prefetture dellaToscana - Urpt - UncemProtocollo d‘IntesaGestione eventi calamitosi nel territoriodella Regione Toscana
11-03-99Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt - UncemProtocollo d’IntesaPatto sociale per lo sviluppo el’occupazione tra Governo, OO.SS. deilavoratori e datori di lavoro su metododi concertazione per la regolazionedelle politiche contrattuali e di sviluppoeconomico del paese.
18-10-99Enti firmatari:Regione Toscana - FedersanitàProtocollo d’IntesaDefinizione percorso operativo per ilrilascio di autorizzazioni sanitarie
12-11-99Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-Uncem-FidiToscanaProtocollo d’IntesaSituazione economica-Iniziative persostenere il recupero di competitivitàdelle piccole e medie imprese.
12-12-99Enti firmatari:Poste ItalianeProtocollo d’IntesaServizio riscossione tributi
06-07-00Enti firmatari:OO.SS. - FedersanitàProtocollo d’IntesaApplicazione dell’ISEE/Riccometro
14-11-00Enti firmatari:Regione Toscana - Uncem-Protocollo d’IntesaAttuazione della misura D.2 del F.S.E.ob.3 2000/2006 finanziamenti per laformazione di operatori della PubblicaAmministrazione.
14-11-00Enti firmatari:Regione ToscanaProtocollo d’Intesa-Intervento a favore dei Piccoli Comuniper la partecipazione alla retetelematica della Regione Toscana
19-12-00Enti firmatari:OO.SS.regionalProtocollo d’IntesaPredisposizione dei bilanci comunali-Successivo incontro:26/02/01
20-04-01Enti firmatari:Regione Toscana Protocollo d’Intesa-Coordinamento sistema informativo -Innovazione tecnologica edorganizzativa tra Regione e Comuni neiconfronti con il Governo nazionale ed i Ministeri.
04-06-01Enti firmatari:Regione Toscana - Associazioni di categoria del turismoProtocollo d’Intesa-“Benvenuti in Toscana”
12-11-01Enti firmatari:Regione ToscanaProtocollo d’IntesaRassegna Dire&Fare - Collaborazione
29-01-02Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt-Parti socialiProtocollo d’IntesaRapporti di lavoro all’interno dellestrutture con caratteristiche di poli diattrazione di interesse interregionale
11-09-02Enti firmatari:Giunta Regionale - Urpt - Uncem-Consiglio - Autonomie LocaiProtocollo d’IntesaRelazioni fra Giunta regionale erappresentanze degli enti locali:cooperazione, europeismo esolidarietà-Tavoli di concertazione
10-10-02Enti firmatari:Regione Toscana - Province - Comuni-Urpt - Uncem - Protocollo d’IntesaMessa in rete e coordinamento deiPortali Giovani
29-10-02Enti firmatari:RTV38ConvenzionePubblicazione attività e manifestazionipromosse da Anci Toscana e dai singoliComuni
16-06-03Enti firmatari:Gruppo Cronisti Toscani ConvenzioneGaranzie per una perfetta informazionee completa nei confronti delle attivitàistituzionali dei Comuni della Toscana
04-07-03Enti firmatari:Poste ItalianeConvenzioneSpedizione della Carta d’identitàelettronica tramite posta assicurata
15-10-03Enti firmatari:Regione Toscana - ProvinceConvenzioneDefinizione dei contenuti efinanziamento del progetto relativo almonitoraggio dell’incidentalità stradalein Toscana
27-01-04Enti firmatari:Regione Toscana - Aziende Sanitarie-Cgil/Cisl/Uil Protocollo d’IntesaTrasparenza, informazione,sorveglianza, prevenzione, sicurezzasui loghi di lavoro negli appalti pubblicidi edilizia ospedaliera
01-03-04Enti firmatari:CGIL-UIL ToscanaProtocollo d’Intesa-Nuovo assetto finanza locale - Tagliotrasferimenti
04-03-04Enti firmatari:Regione Toscana - Comune di Firenze Protocollo d’IntesaProgetto pilota per l’inserimento deiROM
11-03-04Enti firmatari:Regione Toscana - Gestori RSAProtocollo d’IntesaPersone anziane non autosufficienti -Strutture residenziali
18-03-04Enti firmatari:Regione Toscana - Uncem-UrptAccordoSviluppo Sistema informativoterritoriale per la realizzazione deiProgetti INTERGEO e SIGMATER
02-04-04Enti firmatari:Regione Toscana - Consiglio Autonomie - Unioncamere toscana - Poste ItalianeAccordoSpedizione di comunicazioni di naturainformativa tramite Postatarget
06-04-04Enti firmatari:Regione Toscana - Uncem-UrptAccordoSviluppo della società dell’i-DeliberaCIPE 17/2003 - Sostenere le-governement nei piccolicomuninformazione edell’amministrazione elettronica
10-05-04Enti firmatari:USCI Toscana(Unione statistica dei Comuni Italiani)Protocollo d’IntesaQuestionario sugli uffici di statistica deiComuni toscani
10-05-04Enti firmatari:Regione ToscanaProtocollo d’intesaPromozione amministrazioneelettronica e della societàdell’informazione e della conoscenzanel sistema regionale.Disciplina dellaRete Telematica regionale.
08-07-04Enti firmatari:Regione Toscana - Urpt - UncemIntesaCostituzione centri di servizio territorialiper l’e-governement in Toscana
SUL SITO www.anci-toscana.it
È DISPONIBILE ILMATERIALE COMPLETO
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