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"Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza" Erasmo da Rotterdam, Colloqui REPV BBLICA ITALI ANA V.le Trastevere, 76/A - Roma www.istruzione.it UNA SCUOLA PER CRESCERE I.P. REPV BBLICA ITALI ANA copertina 17-04-2002 11:14 Pagina 2

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"Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino

verso la conoscenza"

Erasmo da Rotterdam, Colloqui

REPV BBLICA ITALI ANA

V.le Trastevere, 76/A - Roma

www.istruzione.it

UNA SCUOLAPER CRESCERE

I.P.

REPV BBLICA ITALI ANA

copertina 17-04-2002 11:14 Pagina 2

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IndiceLettera del Ministro

La scuola cambia così

I principi che guidano il cambiamento

Dalla scuola dello Stato alla scuola della Repubblica

Formarsi fino a 18 anni, un nuovo diritto di cittadinanza

Una scuola che valorizza le sue tradizioni

Una scuola moderna ed europea

Una scuola per ciascuno e per tutti

Un sistema di valutazione per la qualità

I docenti, protagonisti della scuola che cambia

Come realizzare il cambiamento

Il testo del Disegno di Legge

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nelle scorse settimane il Governo ha inviato al Parlamento un pro-getto di cambiamento della scuola italiana finalizzato a migliorare lacrescita culturale e le prospettive di lavoro di voi giovani studenti di oggie delle future generazioni.

Il dibattito parlamentare contribuirà certamente ad arricchire questoprogetto che è frutto di un’ampia consultazione avvenuta con tutti colo-ro che ogni giorno sono impegnati nella vita della scuola.

Nel frattempo, mi sembra utile instaurare con voi un filo diretto dicomunicazione e di dialogo, un rapporto che continuerà fino a quandoil progetto della “scuola per crescere” non sarà completato.

Il punto di partenza del nostro dialogo deve essere l'effettiva cono-scenza degli obiettivi del progetto che abbiamo presentato e delle ragio-ni che ci hanno portato a formularlo.

Assumo, perciò, l’impegno di tenervi informati su tutti i passaggidecisivi di questa grande discussione, che riguarda non soltanto la tra-smissione del sapere alle nuove generazioni ma anche la formazionedelle coscienze individuali e collettive.

La scuola che abbiamo in mente è un modello di comunità di stu-denti, famiglie e docenti, che sappia formare i ragazzi prima di tuttocome persone, rafforzando nella scuola la sua essenziale funzione edu-cativa. Ciò che proponiamo è un patto tra la scuola e la famiglia che ciconsenta di formare identità individuali forti, persone dotate di capacitàcritiche, coscienze libere legate ai valori del rispetto umano, della soli-darietà, della giustizia.

Il disegno del cambiamento è ispirato ad una visione europea dell’e-ducazione e della formazione; è un progetto che intende rafforzare unascuola fortemente radicata in un’identità nazionale solida e condivisa,capace di valorizzare le tradizioni locali che sono un’inesauribile risor-sa per partecipare a pieno titolo al processo di integrazione delle cultu-re, dei saperi e delle professioni, avviato in questi anni tra i diversi paesidell’Unione Europea.

Il progetto ha l’obiettivo di arricchire le offerte formative nei percorsidi apprendimento, con una gamma di scelte più ampia e più persona-lizzata, offrendo, tra l’altro, lo studio e la pratica delle lingue e del-l'informatica, stage e tirocini in realtà culturali, sociali e produttive inItalia o all’estero, con l’acquisizione di titoli e certificazioni spendibilicome crediti scolastici e formativi in Italia e in Europa.

Questo è soltanto un esempio degli strumenti che intendiamo intro-durre per accrescere la qualità del sistema educativo e per dare a voi gio-vani studenti di oggi ed a quelli che entreranno nella scuola nei prossi-mi anni la possibilità di compiere scelte culturali, professionali e di vitasempre più consapevoli e responsabili, perché basate su una preparazio-ne più solida e moderna.

Ai genitori preoccupati per le difficoltà che i ragazzi spesso incontra-no nelle diverse fasi del loro sviluppo, ai docenti impegnati nel capire enel sostenere la piena realizzazione dei giovani, mi sento di dire che ilnostro impegno va innanzitutto nella direzione di costruire una scuoladove il motore deve essere la trasmissione dell'amore per il sapere e del-l'amore per la vita, affrontando anche le ragioni profonde del crescentedisagio giovanile.

Sono convinta che lavorando insieme a voi, avendo come unico, cen-trale, punto di riferimento il futuro dei giovani, il disegno di cambia-mento della scuola avrà successo.

Questa guida rappresenta uno strumento di comunicazione e di dia-logo, quel dialogo che ho scelto come metodo di lavoro e che continueròad alimentare per tutto il processo di riforma.

Roma, aprile 2002

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PRIMO CICLOscuola primariadurata: 5 anni

iscrizione in 1ªclasse: facoltativaa 5 anni e mezzo;obbligatoria a 6 anni

le bambine e i bambini possono essere iscritti già a 2 anni e mezzo

introduzione di una lingua europeadalla 1ª classe

uso del computer abolizione esame di5ª classe

PRIMO CICLOscuola secondaria di 1° grado durata: 3 anni

introduzione diuna seconda lingua europea

uso di tecnologieinformatiche

SECONDO CICLO licei e istruzione - formazione professionale

possibilità discelta tra i duepercorsi di studio: licei eistruzione - formazione professionale

possibilità di passare da un percorso all'altro e di cambiare indirizzoall'interno dellostesso percorso,attraverso adeguateiniziative didatticheofferte dalla scuola

dai 15 anni diversemodalità di apprendimento:studio a tempopieno, alternanzascuola-lavoro constage presso realtàculturali, sociali eproduttive ancheall'estero;apprendistato

formazione avanzata sulle tecnologie informatiche

nell'ultimo anno orientamento guidatoper la scelta:• del percorso superiore:

università, accademie,formazione professionale superiore

• verso il lavoro e le professioni

La scuola cambia cosìdiritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni

SCUOLA DELL'INFANZIAdurata: 3 anni

orientamento guidato per la sceltadel percorso successivo

nuovo esame distato a chiusura delprimo ciclo

UNA SCUOLA PER CRESCERE

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LICEIdurata: 5 anni

i ragazzi possono scegliere il liceoartistico, classico, delle scienzeumane, economico, linguistico,musicale, scientifico, tecnologico

articolazione didattica:2 bienni più un 5° anno diapprofondimento disciplinare e di orientamento agli studisuperiori

nuovo esame di stato alla finedel 5° anno utile per iscriversiall’università e all’alta formazione artistica, musicalee coreutica

ISTRUZIONE-FORMAZIONEPROFESSIONALEdurata: variabile,minimo 3 anni

dopo 3 anni prima qualificaspendibile nel mondo del lavoroe riconosciuta a livello nazionale ed europeo

possibilità di conseguireulteriori qualifiche spendibili nel mondo dellavoro e per l'accessoalla formazione professionale superiore

con una qualifica almenoquadriennale i ragazzi possono frequentare un annodi preparazione all'esame distato, utile per iscriversi all'università e all'alta formazione artistica,musicale e coreutica

La scuola cambia così diritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni

SECONDO CICLO

UNA SCUOLA PER CRESCERE

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La legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 hainnovato il governo e la gestione del sistema edu-cativo di istruzione e di formazione. In particolare,ha redistribuito le competenze e le responsabilitàtra i Comuni, le Province, le Città Metropolitane, leRegioni e lo Stato.

Ha elevato a rango costituzionale il principio dell’au-tonomia delle istituzioni scolastiche.

Secondo la Costituzione, spetta allo Stato assicurareche siano raggiunti da tutti i giovani gli standard diqualità dei percorsi scolastici e formativi e garantireloro le competenze indispensabili per esercitare idiritti di cittadinanza in Italia e in Europa.La riforma della scuola illustrata in questa guidadefinisce il quadro di riferimento nazionale, i percor-si e gli standard di istruzione e di formazione, chei diversi soggetti istituzionali (Comuni, Province,Città Metropolitane, Regioni, Stato, Scuole) sonochiamati ad utilizzare per l’organizzazione e lagestione del sistema.

Dalla scuoladello Stato alla scuola

della RepubblicaArt. 1, comma 1

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UNA SCUOLA PER

Assicurare a tutti i ragazzi il diritto-dovere all’i-struzione e alla formazione fino a 18 anniNella società della conoscenza la riforma dellascuola assume il preciso impegno di garantire per-corsi formativi a tutti i giovani per un periodo dialmeno 12 anni, o comunque fino al conseguimen-to di una qualifica.

UNA SCUOLA PER

Garantire a tutti i giovani competenze elevate L’istruzione e la formazione sono per i giovani undiritto, ma anche un preciso dovere da assolvere,per essere cittadini consapevoli e concorrere alprogresso materiale e spirituale del Paese (art. 4,Costituzione) e presentarsi sul mercato del lavoro

Formarsi fino a 18 anni,

un nuovo diritto di cittadinanza

Art. 2, lettera c)

più preparati ed in possesso di un titolo o di unaqualifica conseguiti nel secondo ciclo, premessefondamentali per l’apprendimento lungo tuttol’arco della vita.

UNA SCUOLA PER

Ampliare le opportunità di scelta tra i vari percor-si formativi Per garantire ai giovani la qualità e la personaliz-zazione dell’istruzione e della formazione peralmeno 12 anni, è necessario arricchire e diver-sificare i percorsi educativi.

Non soltanto licei, ma anche istruzione e forma-zione professionale di competenza delle Regioni,per meglio rispondere alle attitudini e vocazioni diciascuno - con la possibilità sempre aperta di cam-biare strada, anche quando il cammino è già ini-ziato - e per contrastare il fenomeno dell’abban-dono scolastico.

Nessuna separazione tra istruzione e formazioneprofessionale: i due percorsi rientrano in un siste-ma unitario mirato all’apprendimento e all’arric-chimento della persona.

18 Abbandono scolastico:una battaglia diciviltà. Oggi, dopoil primo anno delleSuperiori,abbandona lascuola il 10,5%degli studenti(circa 63.000 gio-vani). Fonte: MIUR

Panorama europeo. In moltiPaesi – tra cuiFrancia, Spagna,Inghilterra,Svezia – l’obbligotermina a 16 anni.In Germania, eBelgio si concludea 18.Fonte: MIUR

UNA SCUOLA PER CRESCEREI principi che guidano il cambiamento

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UNA SCUOLA PER

Valorizzare la nostra tradizione La riforma conserva e innova i capisaldi del siste-ma scolastico italiano.

Valorizza la scuola dell’infanzia, l’identità storicadella scuola primaria (sc. elementare) e seconda-ria di primo grado (sc. media) e adatta gli ordina-menti scolastici alle diverse fasi della crescita.

Rimangono i licei della scuola italiana (classico,scientifico, artistico, linguistico), cui se ne aggiun-gono altri per corrispondere a nuove domande diformazione: liceo delle scienze umane, economico,musicale, tecnologico.

Una scuola chevalorizza le sue

tradizioniArt. 2, lettere d) e g)

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UNA SCUOLA PER

Acquisire nuove competenze L’Italia armonizza il proprio sistema educativo agliobiettivi formativi prioritari indicati dall’UnioneEuropea. Ai ragazzi viene garantito, oltre all’italia-no, l’insegnamento di due lingue comunitarie edelle tecnologie informatiche, così come vieneofferta l’opportunità di conoscere il mondo dellavoro e dell’impresa attraverso stage organizzatidalle scuole.

UNA SCUOLA PER

Acquisire competenze valide in tutta Europa Tutti i percorsi di istruzione e di formazione pro-fessionale, di diversa durata, assicurano l’acquisi-zione di titoli e qualifiche spendibili nel mercatodel lavoro nazionale ed europeo.

Una scuolamoderna ed

europeaArt. 2, lettere f), g) e h)

Lo studio delle lingue comunitarieè parte integrantedel piano di studinazionale: dai 6anni si apprendeuna prima lingua,e dagli 11 anni siaggiunge la seconda.

Glossario:formazione professionale superiore = studisuperiori, di durataannuale o biennale, che formano nuovefigure, anche dialto profilo, in settori di lavoroemergenti e adalta occupabilità.

UNA SCUOLA PER

Percorrere più strade dopo il secondo cicloDopo i licei è possibile:• iscriversi all’università e all’alta formazione arti-

stica, musicale e coreutica;• proseguire nella formazione professionale supe-

riore;• entrare nel mondo del lavoro.

Dopo l’istruzione e la formazione professionale èpossibile:• entrare nel mondo del lavoro;• proseguire nei corsi della formazione professio-

nale superiore;• frequentare un anno, realizzato d’intesa con l’uni-

versità, di preparazione all’esame di Stato peraccedere all’università e all’alta formazione arti-stica, musicale e coreutica.

Gli obiettivi strategici UE si riassumono in: migliorare laqualità e l’efficacia dei sistemi di educazione e forma-zione nella UE; facilitare l’accesso di tutti ai sistemi dieducazione e formazione; aprire i sistemi di educazionee formazione al mondo esterno.Fonte: Consiglio Europeo, Barcellona 2002

UNA SCUOLA PER CRESCEREI principi che guidano il cambiamento

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UNA SCUOLA PER

Apprendere con percorsi e modi diversiNell’ambito dei percorsi prescelti di istruzione e diformazione professionale, i giovani, dopo i 15 anni,potranno scegliere, in base alle attitudini, allevocazioni e ai progetti personali:• percorsi di studio a tempo pieno con stage for-

mativi;• percorsi in alternanza scuola-lavoro;• apprendistato in ambienti produttivi.

UNA SCUOLA PER

Orientare i ragazzi nelle scelteLe istituzioni scolastiche e formative svolgonoattività sistematiche di orientamento lungo tuttol’arco del percorso prescelto. In particolare, negliultimi anni di ciascun ciclo, sono previsti raccordiistituzionali per garantire e facilitare le sceltemigliori per ciascuno.

UNA SCUOLA PER

Accompagnare chi vuole cambiare strada Nessuna scelta è irreversibile. Nel secondo ciclo,per chi decide di cambiare la strada intrapresa, lascuola predispone iniziative didattiche mirate afornire la preparazione richiesta dalla nuova scelta.

UNA SCUOLA PER

Rispondere alle scelte delle famiglieFlessibilità dei percorsi scolastici, a partire dallascuola dell’infanzia e primaria con la possibilità diiscrivere i bambini anche con sei mesi di anticipo.

UNA SCUOLA PER

Valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolasti-che e il ruolo degli Enti Locali I piani di studio prevedono, accanto ai contenutifondamentali, che rispecchiano la cultura e l’iden-tità nazionale, una parte di contenuti offerta dallescuole, utilizzabile per la personalizzazione del-l’apprendimento.I piani di studio prevedono, altresì, una quota ri-servata alle Regioni, relativa agli aspetti di interes-se specifico del territorio, anche collegata con lerealtà locali.

Una scuola per ciascuno

e per tuttiArt. 2, lettere e), f), i) e l)

Art. 4

Nell’a.s.2001-2002,i bambini chehanno dovutosostenere l’esamedi ammissioneanticipata alle seconde classi delle scuole statali sonostati circa 26.600(pari al 5,5% degli iscritti).Fonte: MIUR

Glossario:Apprendistato =contratto di lavoroche include periodidi formazione(attualmente 120ore/anno).Alternanza scuola-lavoro =modalità diapprendimentoche utilizza significativi periodidi esperienza inambito lavorativocon tutor dellescuole e delleaziende.Stage = breviperiodi di esperienza inambito lavorativoall’interno del percorso scolastico.

UNA SCUOLA PER CRESCEREI principi che guidano il cambiamento

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UNA SCUOLA PER

Innovare gli esami di StatoI due cicli si concludono con un esame di Stato,che prevede prove di istituto e prove nazionali. Leprime garantiscono la piena autonomia didatticadelle istituzioni scolastiche, nel rispetto dellelibere scelte degli studenti; le seconde, predispo-ste e gestite dal servizio nazionale di valutazione,assicurano la verifica del raggiungimento deglistandard nazionali previsti per ogni percorso e ilvalore legale dei titoli rilasciati.

UNA SCUOLA PER

Verificare a livello nazionale la qualità degliapprendimenti e del servizio Per consentire al Paese, al Parlamento e al Gover-no di conoscere il livello degli apprendimenti e laqualità complessiva dell’offerta scolastica, è isti-tuito un servizio nazionale di valutazione, chesvolgerà verifiche periodiche sulle competenzefondamentali dei percorsi di studio e di formazio-ne e sull’efficacia delle attività delle scuole.

UNA SCUOLA PER

Valutare gli apprendimenti I docenti verificano periodicamente e annualmen-te l’apprendimento degli studenti. In più, ogni dueanni, al termine dei periodi didattici stabiliti all’in-terno dei cicli, decidono collegialmente il passag-gio al periodo successivo. Gli studenti, così, hannopiù tempo per colmare realmente eventuali caren-ze. Nello stesso tempo si dà maggior rigore nellaprosecuzione degli studi.

UNA SCUOLA PER

Valutare il comportamentoOltre alla valutazione delle conoscenze, i docentivalutano anche il comportamento dei ragazzi,come parte integrante della valutazione com-plessiva.

Un sistema divalutazione

per la qualitàArt. 3

Gli studenti sostengono ilprimo esame diStato a 14 anni, ilsecondo a 19.

Il servizio nazionale di valutazione noninterferisce con lavalutazione deglialunni da partedei docenti;consente alle scuole di confrontarsi e rendere noti i risultati delle proprie attivitàrispetto ai livelli diapprendimento.

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UNA SCUOLA PER

Valorizzare la formazione degli insegnantiPer la professione di docente viene prevista unaformazione iniziale universitaria di pari qualità.Ogni docente dovrà conseguire una laurea specia-listica per l’insegnamento che garantisca contem-poraneamente adeguate competenze disciplinarie pedagogiche. Ogni docente dovrà anche effet-tuare un periodo di tirocinio nelle scuole.

Le università, inoltre, formeranno i docenti in ser-vizio alle nuove professionalità richieste dallascuola che cambia.

I docenti,protagonisti della scuola che cambia

Art. 5

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RisorseEntro 90 giorni dall’approvazione della riformaverrà predisposto un piano pluriennale di investi-menti per le scuole, con riguardo particolare:• alla riforma degli ordinamenti e agli interventi

connessi con la loro attuazione e con lo sviluppodell’autonomia;

• all’istituzione del servizio nazionale di valutazio-ne del sistema scolastico;

• allo sviluppo delle tecnologie multimediali e allaalfabetizzazione nelle tecnologie informatiche;

• alla valorizzazione professionale del personaledocente;

• iniziative di formazione iniziale e continua delpersonale;

• al rimborso delle spese di autoaggiornamentosostenute dai docenti;

• alla valorizzazione professionale del personaleamministrativo, tecnico ed ausiliario;

• agli interventi di orientamento contro la disper-sione scolastica e per assicurare la realizzazionedel diritto-dovere di istruzione e formazione;

Come realizzare il cambiamento

Art. 1, comma 3

UNA SCUOLA PER CRESCEREI principi che guidano il cambiamento

• agli interventi per lo sviluppo dell’istruzione eformazione tecnica superiore e per l’educazionedegli adulti;

• agli interventi di adeguamento delle strutture diedilizia scolastica.

Già nel 2002 sono assicurate le risorse per le iscri-zioni facoltative anticipate.

Tempi La riforma sarà attuata con gradualità. Si inizieràdall’anticipo facoltativo delle iscrizioni alla scuoladell’infanzia e primaria e con l’avvio della nuovaorganizzazione didattica e funzionale nei rispetti-vi anni iniziali.

Le prime fasi di attuazione

• possibilità di iscrizione alla scuola dell’infanzia e pri-maria per i bambini che compiono, rispettivamente, 3e 6 anni entro il 28 febbraio dell’anno scolastico di rife-rimento;

• insegnamento della lingua comunitaria e delle nuovetecnologie dalla 1a classe della scuola primaria.

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IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE

Il seguente testo è stato approvatodal Consiglio dei Ministri nellaseduta del 14 marzo 2002 ed è statotrasmesso al Parlamento.

Delega al Governo per la definizionedelle norme generali sull’istruzione edei livelli essenziali delle prestazioni inmateria di istruzione e di formazioneprofessionale

Art. 1(Delega in materia di norme generalisull’istruzione e di livelli essenzialidelle prestazioni in materia di istruzio-ne e di formazione professionale)

1. Al fine di favorire la crescita e la valo-rizzazione della persona umana, nelrispetto dei ritmi dell'età evolutiva,delle differenze e dell'identità di cia-scuno e delle scelte educative dellafamiglia, nel quadro della cooperazio-ne tra scuola e genitori, in coerenzacon il principio di autonomia delle isti-tuzioni scolastiche e secondo i principisanciti dalla Costituzione, il Governo èdelegato ad emanare entro 24 mesidalla data di entrata in vigore dellapresente legge, nel rispetto delle com-petenze costituzionali delle Regioni edi Comuni e Province, in relazione allecompetenze conferite ai diversi sogget-ti istituzionali, e dell’autonomia delleistituzioni scolastiche, uno o più decre-ti legislativi per la definizione dellenorme generali sull’istruzione e deilivelli essenziali delle prestazioni in

materia di istruzione e di istruzione eformazione professionale.

2. Fatto salvo quanto specificamenteprevisto dall’articolo 4, i decreti legi-slativi di cui al comma 1 sono emanatisu proposta del Ministro dell'istruzio-ne, dell'università e della ricerca, diconcerto con il Ministro dell'economiae delle finanze, con il Ministro per lafunzione pubblica e con il Ministro dellavoro e delle politiche sociali, sentitala Conferenza unificata di cui al decre-to legislativo 28 agosto 1997, n. 281 eprevio parere delle competenti Com-missioni della Camera dei Deputati edel Senato della Repubblica da rendereentro trenta giorni dalla data di tra-smissione dei relativi schemi; decorsotale termine, i decreti legislativi posso-no essere comunque emanati. I decretilegislativi in materia di istruzione eformazione professionale sono ema-nati previa intesa con la Conferenzaunificata di cui al decreto legislativo 28agosto 1997, n.281.

3. Per la realizzazione delle finalità del-la presente legge, il Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca pre-dispone, entro 90 giorni dall’entrata invigore della legge medesima, un pianoprogrammatico di interventi finanzia-ri, da sottoporre all’approvazione delConsiglio dei Ministri, previa intesacon la Conferenza unificata di cui aldecreto legislativo 28 agosto 1997,n.281, a sostegno:

a) della riforma degli ordinamenti edegli interventi connessi con la loroattuazione e con lo sviluppo dell’auto-nomia;b) dell’istituzione del Servizio naziona-le di valutazione del sistema scolastico;c) dello sviluppo delle tecnologie multi-mediali e della alfabetizzazione nelletecnologie informatiche;d) della valorizzazione professionaledel personale docente;e) delle iniziative di formazione inizialee continua del personale;f) del rimborso delle spese di autoag-giornamento sostenute dai docenti;g) della valorizzazione professionaledel personale amministrativo, tecnicoed ausiliario (A.T.A.);h) degli interventi di orientamentocontro la dispersione scolastica e perassicurare la realizzazione del diritto -dovere di istruzione e formazione;i) degli interventi per lo sviluppo dell’i-struzione e formazione tecnica supe-riore e per l’educazione degli adulti;l) degli interventi di adeguamentodelle strutture di edilizia scolastica.

4. Ulteriori disposizioni correttive eintegrative dei decreti legislativi di cuial presente articolo e all’articolo 4, pos-sono essere adottate, con il rispetto deimedesimi criteri e principi direttivi econ le stesse procedure, entro 18 mesidalla data della loro entrata in vigore.

Art. 2(Sistema educativo di istruzione e diformazione)

1. I decreti di cui all’articolo 1 definisco-

no il sistema educativo di istruzione edi formazione, con l’osservanza deiseguenti principi e criteri diret-tivi:

a) è promosso l’apprendimento in tut-to l’arco della vita e sono assicurate atutti pari opportunità di raggiungereelevati livelli culturali e di sviluppare lecapacità e le competenze, attraversoconoscenze e abilità, generali e specifi-che, coerenti con le attitudini e le sceltepersonali, adeguate all’inserimentonella vita sociale e nel mondo del lavo-ro anche con riguardo alle dimensionilocali, nazionale ed europea;

b) sono favorite la formazione spiritua-le e morale, lo sviluppo della coscienzastorica e di appartenenza alla comu-nità locale, alla comunità nazionale edalla civiltà europea;

c) è assicurato a tutti il diritto all'istru-zione e alla formazione per almeno 12anni o, comunque, sino al consegui-mento di una qualifica entro il diciot-tesimo anno di età; l'attuazione di talediritto si realizza nel sistema di istru-zione e di formazione, secondo livelliessenziali di prestazione definiti subase nazionale a norma dell'articolo117, secondo comma, lettera m) dellaCostituzione e mediante i regolamentidi cui all'articolo 17, comma 2 dellalegge 23 agosto 1988, n. 400 e successi-ve modificazioni, e garantendo l'inte-grazione delle persone in situazione dihandicap a norma della legge 5 feb-braio, n. 104 e successive modificazioni.La fruizione dell'offerta di istruzione e

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formazione costituisce un dovere legi-slativamente sanzionato; nei terminianzidetti di diritto all’istruzione e for-mazione e di correlativo dovere vieneridefinito ed ampliato l’obbligo scola-stico di cui all’articolo 34 della Costi-tuzione, nonché l’obbligo formativointrodotto dall'articolo 68 della legge17 maggio 1999, n.144. L’attuazionegraduale del diritto-dovere predetto èrimessa ai decreti legislativi di cui al-l’articolo 1, correlativamente agli inter-venti finanziari previsti a tal fine dalpiano programmatico di cui all’articolo1, comma 3, adottato previa intesa conla Conferenza unificata, e coerente-mente con i finanziamenti disposti anorma dell’articolo 7, comma 6;

d) il sistema educativo di istruzione e diformazione si articola nella scuola del-l’infanzia, in un primo ciclo che com-prende la scuola primaria e la scuolasecondaria di primo grado, e in un se-condo ciclo che comprende il sistemadei licei ed il sistema dell’istruzione edella formazione professionale;

e) la scuola dell'infanzia, di duratatriennale, concorre all’educazione eallo sviluppo affettivo, psicomotorio,cognitivo e sociale delle bambine e deibambini promuovendone le potenzia-lità di relazione, autonomia, creatività,apprendimento, e ad assicurare un’ef-fettiva eguaglianza delle opportunitàeducative; nel rispetto dell'orienta-mento educativo dei genitori, essa con-tribuisce alla formazione integrale del-le bambine e dei bambini e, nella suaautonomia e unitarietà didattica e

pedagogica, realizza la continuità edu-cativa con il complesso dei serviziall'infanzia e con la scuola primaria. E’assicurata la generalizzazione dell'of-ferta formativa e la possibilità di fre-quenza della scuola dell’infanzia; allascuola dell’infanzia possono iscriversile bambine e i bambini che compiono i3 anni di età entro il 30 aprile dell’annoscolastico di riferimento, anche in rap-porto all’introduzione di nuove profes-sionalità e modalità organizzative;

f) il primo ciclo di istruzione è costitui-to dalla scuola primaria, della duratadi 5 anni, e dalla scuola secondaria diprimo grado della durata di 3 anni.Ferma restando la specificità di ciascu-na di esse, la scuola primaria è artico-lata in un primo anno, teso al raggiun-gimento delle strumentalità di base, ein due periodi didattici biennali; lascuola secondaria di primo grado siarticola in un biennio e in un terzoanno che completa prioritariamente ilpercorso disciplinare ed assicura l'o-rientamento ed il raccordo con il secon-do ciclo; nel primo ciclo è assicuratoaltresì il raccordo con la scuola dell’in-fanzia e con il secondo ciclo; è previstoche alla scuola primaria si iscrivano lebambine e i bambini che compiono i 6anni di età entro il 31 agosto; possonoiscriversi anche le bambine e i bambiniche li compiono entro il 30 aprile del-l’anno scolastico di riferimento; lascuola primaria promuove, nel rispet-to delle diversità individuali, lo svilup-po della personalità, ed ha il fine di faracquisire e sviluppare le conoscenze ele abilità di base fino alle prime siste-

mazioni logico critiche, di fare appren-dere i mezzi espressivi, ivi inclusa l’alfa-betizzazione in almeno una linguadell’Unione Europea oltre alla linguaitaliana, e l’alfabetizzazione nelletecnologie informatiche, di valorizzarele capacità relazionali e di orientamen-to nello spazio e nel tempo, di educareai principi fondamentali della convi-venza civile; la scuola secondaria diprimo grado, attraverso le discipline distudio, è finalizzata alla crescita dellecapacità autonome di studio ed al raf-forzamento delle attitudini alla inte-razione sociale; organizza ed accrescele conoscenze e le abilità, anche in rela-zione alla tradizione culturale e allaevoluzione sociale, culturale e scientifi-ca della realtà contemporanea; è ca-ratterizzata dalla diversificazione di-dattica e metodologica in relazione al-lo sviluppo della personalità dell’allie-vo; cura la dimensione sistematicadelle discipline; sviluppa progressiva-mente le competenze e le capacità discelta corrispondenti alle attitudini evocazioni degli allievi, fornendo stru-menti adeguati alla prosecuzione delleattività di istruzione e di formazione;introduce lo studio di una seconda lin-gua dell’Unione Europea e cura l’ap-profondimento nelle tecnologie infor-matiche; il primo ciclo di istruzione siconclude con un esame di Stato, dalquale deve emergere anche un’indica-zione orientativa non vincolante per lasuccessiva scelta di istruzione e di for-mazione, ed il cui superamento costi-tuisce titolo di accesso al sistema deilicei e al sistema dell’istruzione e dellaformazione professionale;

g) il secondo ciclo, finalizzato alla cre-scita educativa, culturale e professiona-le dei giovani attraverso il sapere, il faree l'agire, e la riflessione critica su di essi,è finalizzato a sviluppare l’autonomacapacità di giudizio e l’esercizio dellaresponsabilità personale e sociale; intale ambito, viene curato lo sviluppodelle conoscenze relative all’uso delletecnologie informatiche e delle reti; ilsecondo ciclo è costituito dal sistemadei licei e dal sistema dell’istruzione edella formazione professionale; dalcompimento del quindicesimo anno dietà i diplomi e le qualifiche si possonoconseguire in alternanza scuola-lavoroo attraverso l’apprendistato; il sistemadei licei comprende i licei artistico, clas-sico, economico, linguistico, musicale,scientifico, tecnologico, delle scienzeumane; i licei artistico, economico etecnologico si articolano in indirizzi percorrispondere ai diversi fabbisogni for-mativi; i licei hanno durata quinquen-nale; l’attività didattica si sviluppa indue periodi biennali e in un quinto an-no che prioritariamente completa ilpercorso disciplinare e prevede altresìl’approfondimento delle conoscenze edelle abilità caratterizzanti il profiloeducativo, culturale e professionale delcorso di studi; i licei si concludono conun esame di Stato il cui superamentorappresenta titolo necessario per l’ac-cesso all’università e all’alta formazio-ne artistica, musicale e coreutica, e dàaccesso all’istruzione e formazionetecnica superiore;

h) ferma restando la competenzaregionale in materia di formazione e

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istruzione professionale, i percorsi delsistema dell’istruzione e della forma-zione professionale realizzano profilieducativi, culturali e professionali, aiquali conseguono titoli e qualificheprofessionali di differente livello, vale-voli su tutto il territorio nazionale serispondenti ai livelli essenziali di pre-stazione di cui alla lettera c); le moda-lità di accertamento di tale risponden-za, anche ai fini della spendibilità deipredetti titoli e delle qualifiche nell’U-nione Europea, sono definite con il re-golamento di cui all’articolo 7, comma1, lett. c); i titoli e le qualifiche costitui-scono condizione per l’accesso all’istru-zione e formazione tecnica superiore,fatto salvo quanto previsto dall'artico-lo 69 della legge 17 maggio 1999, n.144;i titoli e le qualifiche conseguiti al ter-mine dei percorsi del sistema dell’istru-zione e della formazione professionaledi durata almeno quadriennale con-sentono di sostenere l’esame di Stato,utile anche ai fini degli accessi all’uni-versità e all’alta formazione artistica,musicale e coreutica, previa frequenzadi apposito corso annuale, realizzatod’intesa con le università, e ferma re-stando la possibilità di sostenere, comeprivatista, l’esame di Stato anche senzatale frequenza;

i) è assicurata e assistita la possibilitàdi cambiare indirizzo all’interno del si-stema dei licei, nonché di passare dalsistema dei licei al sistema dell’istru-zione e della formazione professionale,e viceversa, mediante apposite iniziati-ve didattiche, finalizzate all'acquisizio-ne di una preparazione adeguata alla

nuova scelta; la frequenza positiva diqualsiasi segmento del secondo ciclocomporta l'acquisizione di crediti certi-ficati che possono essere fatti valere,anche ai fini della ripresa degli studieventualmente interrotti, nei passaggitra i diversi percorsi di cui alle lettere g)e h); nel secondo ciclo, esercitazionipratiche, esperienze formative e stagerealizzati in Italia o all'estero anchecon periodi di inserimento nelle realtàculturali, sociali, produttive, professio-nali e dei servizi, sono riconosciuti conspecifiche certificazioni di competenzarilasciate dalle istituzioni scolastiche eformative; i licei e le istituzioni forma-tive del sistema dell’istruzione e dellaformazione professionale, d’intesarispettivamente con le università, conle istituzioni dell’alta formazione arti-stica, musicale e coreutica e con il siste-ma dell’istruzione e formazione tecni-ca superiore, stabiliscono, con riferi-mento all’ultimo anno del percorso distudi, specifiche modalità per l’appro-fondimento delle conoscenze e delleabilità richieste per l’accesso ai corsi distudio universitari, dell’alta formazio-ne, ed ai percorsi dell’istruzione e for-mazione tecnica superiore;

l) i piani di studio, nel rispetto dell’au-tonomia delle istituzioni scolastiche,contengono un nucleo fondamentale,omogeneo su base nazionale, cherispecchia la cultura, le tradizioni e l’i-dentità nazionale, e prevedono unaquota, riservata alle Regioni, relativaagli aspetti di interesse specifico dellestesse, anche collegata con le realtàlocali.

Art. 3(Valutazione degli apprendimenti edella qualità del sistema educativo diistruzione e di formazione)

1. Con i decreti di cui all’articolo 1 sonodettate le norme generali sulla valuta-zione del sistema educativo di istruzio-ne e di formazione e degli apprendi-menti degli allievi, con l’osservanzadei seguenti principi e criteridirettivi:

a) la valutazione, periodica e annuale,degli apprendimenti e del comporta-mento degli allievi del sistema educati-vo di istruzione e di formazione, e lacertificazione delle competenze da essiacquisite, sono affidate ai docenti delleistituzioni di istruzione e formazionefrequentate; agli stessi docenti è affi-data la valutazione dei periodi didatti-ci ai fini del passaggio al periodo suc-cessivo;

b) ai fini del progressivo miglioramen-to della qualità del sistema di istruzio-ne e di formazione, l’Istituto Nazionaleper la Valutazione del Sistema diIstruzione effettua verifiche periodichee sistematiche sulle conoscenze e abi-lità degli allievi e sulla qualità com-plessiva dell’offerta formativa delleistituzioni scolastiche e formative; infunzione dei predetti compiti vengonorideterminate le funzioni e la strutturadel predetto istituto;

c) l’esame di Stato conclusivo dei ciclidi istruzione considera e valuta le com-

petenze acquisite dagli allievi nel corsodel ciclo e si svolge su prove organizza-te dalle commissioni d’esame e suprove predisposte e gestite dall’IstitutoNazionale per la Valutazione del Si-stema di Istruzione, sulla base degliobiettivi specifici di apprendimento delcorso ed in relazione alle discipline diinsegnamento dell’ultimo anno.

Art. 4(Alternanza scuola lavoro)

1. Fermo restando quanto previsto dal-l'articolo 18 della legge 24 giugno 1997,n. 196, al fine di assicurare agli studen-ti che hanno compiuto il quindicesimoanno di età la possibilità di realizzare icorsi del secondo ciclo in alternanzascuola-lavoro, come modalità di realiz-zazione del percorso formativo proget-tata, attuata e valutata dall’istituzionescolastica e formativa in collaborazio-ne con le imprese, che assicuri ai gio-vani, oltre alla conoscenza di base,l’acquisizione di competenze spendibi-li nel mercato del lavoro, si provvedecon apposito decreto legislativo, daemanare di concerto con il Ministrodel lavoro e delle politiche sociali econ il Ministro delle attività produtti-ve, d’intesa con la Conferenza unifica-ta di cui al decreto legislativo 28 ago-sto 1997, n.281, entro il termine di 24mesi dalla data di entrata in vigoredella presente legge e con le modalitàdi cui all'articolo 1, comma 2, sentite leassociazioni comparativamente rap-presentative dei datori di lavoro, nelrispetto dei seguenti principi e criteridirettivi:

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a) svolgere l’intera formazione dai 15 ai18 anni, attraverso l’alternanza di pe-riodi di studio e di lavoro, sotto laresponsabilità dell’istituzione scolasti-ca o formativa, sulla base di convenzio-ni con imprese o con le rispettive asso-ciazioni di rappresentanza, o con entipubblici e privati ivi inclusi quelli delterzo settore, disponibili ad accoglieregli studenti per periodi di tirocinio chenon costituiscono rapporto individualedi lavoro;

b) fornire indicazioni generali per ilreperimento e l’assegnazione dellerisorse finanziarie necessarie alla rea-lizzazione dei percorsi di alternanza, ivicompresi gli incentivi per le imprese el’assistenza tutoriale;

c) indicare le modalità di certificazionedell’esito positivo del tirocinio e di va-lutazione dei crediti formativi acquisitidallo studente.

Art. 5(Formazione degli insegnanti)

1. Con i decreti di cui all’articolo 1 sonodettate norme sulla formazione inizia-le dei docenti della scuola dell’infanzia,del primo ciclo e del secondo ciclo, nelrispetto dei seguenti principi ecriteri direttivi:

a) la formazione iniziale è di paridignità e durata per tutti i docenti e sisvolge nelle università presso i corsi dilaurea specialistica, il cui accesso è pro-grammato ai sensi dell’articolo 1,

comma 1, della legge 2 agosto 1999, n.264. La programmazione degli accessiai corsi stessi è determinata ai sensidell’articolo 3 della medesima legge,sulla base dei posti effettivamentedisponibili in ogni regione nei ruoliorganici delle istituzioni scolastiche;

b) con uno o più decreti, adottati aisensi dell’articolo 17, comma 95 dellalegge 15 maggio 1997, n. 127, anche inderoga alle disposizioni di cui all’arti-colo 10, comma 2 e all’articolo 6, com-ma 4 del decreto ministeriale 3 novem-bre 1999 n. 509, sono individuate leclassi dei corsi di laurea specialistica,anche interfacoltà o interuniversitari,finalizzati anche alla formazione degliinsegnanti di cui alla lettera a). I decre-ti stessi disciplinano le attività didatti-che attinenti l’integrazione scolasticadegli alunni in condizione di handicap;la formazione iniziale dei docenti puòprevedere stage all’estero;

c) l’accesso ai corsi di laurea speciali-stica per la formazione degli inse-gnanti è subordinato al possesso deirequisiti minimi curricolari, individuatiper ciascuna classe di abilitazione neldecreto di cui alla lettera b) e all’ade-guatezza della personale preparazio-ne dei candidati, verificata dagliAtenei;

d) l’esame finale per il conseguimentodella laurea specialistica di cui alla let-tera a) ha valore abilitante per uno opiù insegnamenti individuati condecreto del Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca;

e) coloro che hanno conseguito la lau-rea specialistica di cui alla lettera a), aifini dell’accesso nei ruoli organici delpersonale docente delle istituzioni sco-lastiche, svolgono, previa stipula diappositi contratti di formazione lavoro,specifiche attività di tirocinio. A tal finee per la gestione dei corsi di cui alla let-tera a), le università definiscono neiregolamenti didattici di ateneo l’istitu-zione e l’organizzazione di un’appositastruttura di ateneo per la formazionedegli insegnanti, cui sono affidati, sullabase di convenzioni, anche i rapporticon le istituzioni scolastiche;

f) le strutture di cui alla lettera e) cura-no anche la formazione in serviziodegli insegnanti interessati ad assu-mere funzioni di supporto, di tutoratoe di coordinamento dell’attività edu-cativa, didattica e gestionale delle isti-tuzioni scolastiche e formative.

Art. 6(Regioni a statuto speciale e Provinceautonome di Trento e Bolzano)

1. Sono fatte salve le competenze delleRegioni a statuto speciale e delle Pro-vince autonome di Trento e Bolzano,in conformità ai rispettivi statuti erelative norme di attuazione nonchéalla legge costituzionale 18 ottobre2001, n.3.

Art. 7(Disposizioni finali e attuative)

1. Mediante uno o più regolamenti daadottare a norma dell’articolo 117 sesto

comma della Costituzione e dell’artico-lo 17 comma 2 della legge 23 agosto1988 n. 400, sentite le Commissioniparlamentari competenti, nel rispettodell’autonomia delle istituzioni scola-stiche, si provvede:a) alla individuazione del nucleo essen-ziale dei piani di studio scolastici per laquota nazionale relativamente agliobiettivi specifici di apprendimento,alle discipline e alle attività costituentila quota nazionale dei piani di studio,agli orari, ai limiti di flessibilità interninell’organizzazione delle discipline;b) alla determinazione delle modalitàdi valutazione dei crediti scolastici;c) alla definizione degli standard mini-mi formativi, richiesti per la spendibi-lità nazionale dei titoli professionaliconseguiti all’esito dei percorsi forma-tivi, nonché per i passaggi dai percorsiformativi ai percorsi scolastici.

2. Le norme regolamentari di cui alcomma 1, lettera c), sono definite pre-via intesa con la Conferenza perma-nente Stato-Regioni di cui al decretolegislativo n. 281 del 1997.

3. Il Ministro dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca presenta ogni treanni al Parlamento una relazione sulsistema educativo di istruzione e di for-mazione professionale.

4. Dall'anno scolastico 2002/2003possono iscriversi, compatibilmentecon la disponibilità dei posti e dellerisorse finanziarie dei Comuni, secon-do gli obblighi conferiti dall'ordina-mento e nel rispetto dei limiti posti

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alla finanza comunale dal patto distabilità, al primo anno della scuoladell’infanzia i bambini che compiono i3 anni di età entro il 28 febbraio 2003.Possono iscriversi al primo anno dellascuola primaria i bambini e le bambi-ne che compiono i sei anni di età entroil 28 febbraio 2003. Le ulteriori antici-pazioni, fino alla data del 30 aprile dicui all’articolo 2, comma 1, lettere e) edf), sono previste dai decreti legislatividi cui all’articolo 1, sulla base dellerisultanze emerse dall’applicazionedella presente legge.

5. Agli oneri derivanti dall’applicazionedell’articolo 2, comma 1, lettera f) e dalcomma 4 del presente articolo, limita-tamente alla scuola primaria statale,valutati in 12.731 migliaia di euro perl’anno 2002, 45.829 migliaia di euro perl’anno 2003 e in 66.198 migliaia di euroa decorrere dall’anno 2004, si provvedemediante riduzione dello stanziamentoiscritto ai fini del bilancio triennale2002-2004, nell'ambito dell'unità pre-visionale di base di parte corrente“Fondo speciale” dello stato di previsio-ne del Ministero dell’economia e dellefinanze per l’anno 2002, allo scopo par-zialmente utilizzando l’accantonamen-to relativo al Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca.

6. All’attuazione del piano program-matico di cui all’articolo 1, comma 3, si

provvede, compatibilmente con i vin-coli di finanza pubblica, mediantefinanziamenti da iscrivere annualmen-te nella legge finanziaria, in coerenzacon quanto previsto dal documento diprogrammazione economica e finan-ziaria.

7. I decreti legislativi attuativi dellapresente legge, che comportano oneriaggiuntivi a carico del bilancio delloStato, hanno attuazione coerentemen-te con i finanziamenti disposti a nor-ma del comma 5.

8. Con periodicità annuale il Ministerodell’istruzione, dell’università e dellaricerca ed il Ministero dell’economia edelle finanze procedono alla verificadegli oneri effettivamente sostenuti, inrelazione alla graduale attuazionedella riforma, a fronte delle sommestanziate annualmente in bilancio perlo stesso fine. Le eventuali maggiorispese dovranno trovare copertura aisensi dell’articolo 11-ter, comma 7, dellalegge 5 agosto 1978, n. 468, e successi-ve modificazioni.

9. Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze è autorizzato ad apportare conpropri decreti le occorrenti variazionidi bilancio.

10. La legge 10 febbraio 2000, n. 30 èabrogata.

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UNA SCUOLA PER CRESCERE

PICCOLA GUIDA

PER CONOSCERE

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ESAMEDI

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SCUPRIM

SCUOLADELL’LL INFANZIA

FORMAZIONEPROFESSIONALE

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E OECONOMICOECONOMICO

DELLESSCIENZEUUMANE

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TERZAQUALIFICA

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PROFESSIONALE

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Questa guida è una doverosa informazione alle famiglie, agli studenti e ai docenti

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