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una specie da salvare

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LA LAMPREDA. ...una specie da salvare. La lampreda è un pesce antichissimo che appartiene agli AGNATI e più precisamente alla classe dei CICLOSTOMI, all’ordine dei PETROMIZONTI e alla famiglia dei PETROMIZONTIDI. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 2: una specie da salvare

La lampreda è un pesce La lampreda è un pesce antichissimo che appartiene agli antichissimo che appartiene agli AGNATI e più precisamente alla AGNATI e più precisamente alla classe dei CICLOSTOMI, all’ordine classe dei CICLOSTOMI, all’ordine dei PETROMIZONTI e alla famiglia dei PETROMIZONTI e alla famiglia dei PETROMIZONTIDI.dei PETROMIZONTIDI.

La lampreda è priva di mascella e La lampreda è priva di mascella e mandibola, ma è dotata di una mandibola, ma è dotata di una bocca circolare provvista di denti bocca circolare provvista di denti cornei e di una lingua muscolosa cornei e di una lingua muscolosa grazie a cui si nutre parassitando grazie a cui si nutre parassitando altri organismi acquatici. altri organismi acquatici.

Inoltre è provvista di sette fori Inoltre è provvista di sette fori branchiali ai lati degli occhi e di branchiali ai lati degli occhi e di un’unica narice dorsale. un’unica narice dorsale.

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Le larve delle lamprede, dette Le larve delle lamprede, dette AMMOCETI, vivono insabbiate AMMOCETI, vivono insabbiate nel substrato fluviale, per circa nel substrato fluviale, per circa tre/quattro anni, durante i tre/quattro anni, durante i quali si nutrono per filtrazione quali si nutrono per filtrazione attraverso l’ENDOSTILOattraverso l’ENDOSTILO.

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• Le lamprede non hanno un cranio vero e proprio e lo scheletro non è costituito da ossa ma da cartilagine.

• La cavità orale armata di dentelli, così come la lingua, viene usata per perforare i tessuti delle vittime.

• Dopo essersi attaccata a una preda e aver lacerato la sua pelle per mezzo dei numerosi dentelli, la lampreda comincia ad aspirare il sangue della sua vittima, mantenuto fluido dalla saliva che contiene una sostanza anticoagulante.

• …

Le Lamprede

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Caratteristiche della lampreda

Bocca di una lampreda

Ai lati della testa 7 aperture permettono la fuoriuscita dell'acqua pompata per la respirazione branchiale.

Le pinne sono assenti, ad eccezione delle due pinne dorsali e dell'anale (quest'ultima solo accennata), fuse assieme alla pinna caudale. È una specie migratrice anadroma: risale il corso dei fiumi, per la riproduzione, da gennaio a marzo, accoppiandosi verso maggio, quando vengono deposte oltre 40.000 uova per femmina.

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Riproduzione

Ritornate ai fiumi dove erano nate, i loro dentelli si atrofizzano per non ferire il partner. Dopo aver scavato e ripulito una cavità nella ghiaia o nella sabbia, depongono migliaia di uova sui fondali assolati e ossigenati dalla corrente e poi, non potendosi più alimentare, muoiono di stenti.

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Dopo 10-20 giorni le uova si schiudono e le larve scavano nei fondali melmosi delle piccole gallerie. Questi rifugi, essendo orientati contro corrente, danno loro modo di filtrare e raccogliere le particelle nutritive e il microplancton acquatico. Cieche e prive di denti, le larve, chiamate ammoceti, trascorrono da 3 a 5 anni sepolte nel fango. Quando raggiungono i 12-15 cm di lunghezza inizia la metamorfosi (perfezionamento del sistema respiratorio, sviluppo dell'imbuto orale, al cui interno crescono i dentelli cornei, e differenziamento degli occhi) che le trasformerà nell’individuo adulto.

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LAMPREDA

DI MARE DI FIUME DI RUSCELLO

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Lampreda di Mare

NOME LATINO: Petromyzon marinus

FAMIGLIA: Petromyzonidae ( Petromizonti )

MORFOLOGIA: corpo cilindrico che termina a punta, compresso nella parte posteriore; doppia pinna dorsale, situate sulla metà posteriore del dorso e assai vicine tra loro, la prima, più bassa, ha forma subcircolare, la seconda triangolare; bocca ovale con piastra sopraorale munita di due denti vicini tra loro, piastra suborale con 7-9 denti e 4 piastre labiali con due denti ciascuna; colorazione dell'adulto bruno nerastra sul dorso, a macchie scure su fondo giallo verdastro sui fianchi, biancastro il ventre; nei giovani la colorazione è uniformemente bruno chiara.

TAGLIA: fino a 90 cm.

DISTRIBUZIONE: Lungo tutte le coste italiane. Corso medio e inferiore del Po, Ticino, Lambro, Scrivia, Adige, Arno, Tevere.

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Lampreda di Mare

HABITAT: dimora presso la zona litorale marina; specie anadroma, risale lungo i fiumi nei periodo riproduttivo che ha luogo in zone con corrente rapida e fondali ghiaiosi e sassosi; i giovani vivono in acque fluviali calme con fondo fangoso fino alla metamorfosi.

ALIMENTAZIONE: è parassita principalmente di merluzzi, sgombri e aringhe, ma anche di delfini, ai quali succhia il sangue.

RIPRODUZIONE: la montata riproduttiva avviene tra la primavera e l'inizio dell'estate; la coppia scava tra ghiaia e sassi una buca nella quale vengono deposte le uova molto piccole (1 mm di diametro). Dopo l'atto riproduttivo gli adulti muoiono. Le larve ( ammoceti ) si trasferiscono in tratti di fiume a corrente tranquilla e nel fango trascorrono da 2 a 5 anni prima di compiere la metamorfosi (15-20 cm). Successivamente alla metamorfosi si ha la migrazione verso il mare.

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CavitàCavità oraleorale

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• GRUPPO: pesciORDINE: petromizontiFAMIGLIA: petromizontidiGENERE: lampetra fluviatilis

• PESO: da 0,5 a 1 KgLUNGHEZZA: da 30 a 50 cm

• MATURITA'SESSUALE: tra i 5 e i 6 anniNUMERO DI UOVA: 40'000 circa

• VITA MEDIA: 8-10 anni

LAMPREDA DI FIUME ( Petromyzon fluvialitis ).

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LAMPREDA DI FIUME ( Petromyzon fluvialitis ).

La lampreda di fiume è stata rinvenuta nel Po e nei principali fiumi lombardi, emiliani, nonché nei fiumi veneti e toscani dove risulta più frequente; è stata trovata anche nel Lago di Garda.

Questo animale presenta un corpo cilindrico e una bocca sprovvista di mascella ma con forti denti . È più piccola dell'affine lampreda di mare, ha un colore grigio olivastro, quasi bianco sul ventre.

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LAMPREDA DI FIUME ( Petromyzon fluvialitis ).

Al contrario di altre specie parassite, non si nutre succhiando il sangue dell'ospite ma di prede che aggredisce o di resti animali morti.

La lampreda di fiume è una specie migratrice anadroma ( risale il corso dei fiumi ) , gli adulti si accoppiano una sola volta tra Aprile e Maggio, mese nel quale ha luogo la deposizione delle uova, al termine della quale muoiono

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La lampreda di ruscello

La lampreda di ruscello (Lampetra planeri) predilige il nord Europa ed è presente in Italia, anche se in modo discontinuo, nel versante tirrenico della penisola.Lampetra planeri, è una specie esclusiva di acque dolci e non presenta la fase parassitaria tipica delle lamprede adulte.

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Corpo anguilliforme ,bocca circolare, con denti labiali poco numerosi, smussati, occhio piccolo. Sette fessure branchiali per lato, disposte in una fila leggermente inclinata verso il basso in direzione antero-posteriore. Pinne dorsali contigue. Pinna anale assente. Pinna caudale lanceolata. Dorso, con sfumature tendenti al grigio. Fianchi da giallastro a giallo argentato.

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La lampreda di ruscelloSebbene durante la metamorfosi sviluppino i necessari meccanismi per l'alimentazione parassitaria, questi non vengono mai impiegati e quindi le lamprede di ruscello non parassitano i pesci.Le gonadi prendono a maturare quasi immediatamente dopo la metamorfosi, mentre l'intestino si atrofizza. In assenza di alimentazione, queste lamprede restano di dimensioni nane, e raggiunta la maturità sessuale, depongono le uova e muoiono.

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Conservazione Delle LampredeTutte le specie di lamprede presenti in Italia sono riportate nella Direttiva CEE 92/43 tra le “specie animali e vegetali d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione”.

Per questo, allo scopo di tutelare le popolazioni di lamprede ancora presenti, le proposte di intervento riguardano necessariamente la conservazione degli habitat: è urgente intervenire con l’istituzione di riserve naturali comprendenti le zone dei corsi d’acqua in cui sono ancora presenti le condizioni ambientali idonee per lo svolgimento del loro complesso ciclo biologico; sono inoltre necessari interventi di razionalizzazione dei prelievi idrici e di ghiaia dagli alvei dei corsi d’acqua.

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La convenzione di Berna annovera Lampetra fluviatilis tra la fauna protetta. La pesca è vietata in Olanda , Francia e Italia.

Classe 1G Liceo Parentucelli

A.S. 2009/10