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NORMA ITALIANA Pagina I di IV Nº di riferimento UNI EN ISO 6946:1999 UNI - Milano 1999 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia N N O O R R M M A A E E U U R R O O P P E E A A UNI EN ISO 6946 SETTEMBRE 1999 Componenti ed elementi per edilizia Resistenza termica e trasmittanza termica Metodo di calcolo Building components and building elements Thermal resistance and thermal transmittance Calculation method DESCRITTORI Isolamento termico, edilizia, componente, elemento per edilizia, proprietà termica, trasferimento di calore, determinazione, resistenza termica, tra- smittanza termica, regola di calcolo CLASSIFICAZIONE ICS 91.120.10; 91.060 SOMMARIO La norma prescrive un metodo per il calcolo della resistenza termica e della trasmittanza termica dei componenti e degli elementi per edilizia, escluse le porte, le finestre e le altre parti vetrate, i componenti che impli- cano uno scambio termico con il terreno ed i componenti percorsi dall’aria di ventilazione. RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN ISO 6946:1996 (= ISO 6946:1996) La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 6946 (edizione agosto 1996). ORGANO COMPETENTE CTI - Comitato Termotecnico Italiano RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 23 agosto 1999 RICONFERMA Gr. 8 Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL IMPIANTI edizione 2005-1. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.

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Componenti ed elementi per edilizia Resistenza termica e trasmittanza termica Metodo di calcolo

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NORMA ITALIANA

Pagina I di IVNº di riferimento UNI EN ISO 6946:1999

UNI - Milano 1999Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione

Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

NNOO

RRMM

AA EE

UURR

OOPP

EEAA

UNI EN ISO 6946

SETTEMBRE 1999

Componenti ed elementi per edilizia

Resistenza termica e trasmittanza termica

Metodo di calcolo

Building components and building elements

Thermal resistance and thermal transmittance

Calculation method

DESCRITTORI

Isolamento termico, edilizia, componente, elemento per edilizia, proprietàtermica, trasferimento di calore, determinazione, resistenza termica, tra-

smittanza termica, regola di calcolo

CLASSIFICAZIONE ICS

91.120.10; 91.060

SOMMARIO

La norma prescrive un metodo per il calcolo della resistenza termica edella trasmittanza termica dei componenti e degli elementi per edilizia,escluse le porte, le finestre e le altre parti vetrate, i componenti che impli-cano uno scambio termico con il terreno ed i componenti percorsi dall’aria

di ventilazione.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN ISO 6946:1996 (= ISO 6946:1996)La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma

europea EN ISO 6946 (edizione agosto 1996).

ORGANO COMPETENTE

CTI - Comitato Termotecnico Italiano

RATIFICA

Presidente dell’UNI, delibera del 23 agosto 1999

RICONFERMA

Gr. 8

Documento con tenuto ne l p rodo t to UNIEDIL IMPIANTI ed iz ione 2005-1 .

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Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuoveedizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possessodell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

PREMESSA NAZIONALE

La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN ISO 6946 (edizione agosto 1996), che assu-me così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall’UNI. Il CTI (Comitato Termotecnico Italiano - Via G. Pascoli 41, 20129 Mi-lano), ente federato all’UNI, che segue i lavori europei sull’argo-mento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha appro-vato il progetto europeo il 19 marzo 1995 e la versione in lingua ita-liana della norma il 27 febbraio 1998.

Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenzatra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-ne vigenti: ISO 7345 = UNI EN ISO 7345

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INDICE

Pagina III di IVUNI EN ISO 6946:1999

PREMESSA

2

INTRODUZIONE

3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

3

3 DEFINIZIONI E SIMBOLI

3

4 PRINCIPI

4

5 RESISTENZA TERMICA

5

prospetto 1

Resistenze termiche superficiali (in m

2

· K/W)

...................................................................................

5

prospetto 2

Resistenza termica (in m

2

· K/W) di intercapedini d’aria non ventilate: superfici ad alta emissività

..........................................................................................................................................

6

prospetto 3

Resistenza termica dei sottotetti

..............................................................................................................

7

6 RESISTENZA TERMICA TOTALE

8

figura 1

Sezioni e strati di un componente termicamente omogeneo

......................................................

10

7 TRASMITTANZA TERMICA

10

APPENDICE A RESISTENZA SUPERFICIALE

11(normativa)

prospetto A.1

Valori del coefficiente di irraggiamento

h

ro

del corpo nero

.........................................................

11

prospetto A.2

Valori di

R

se

per diverse velocità del vento

......................................................................................

12

figura A.1

Aree reale e proiettata

.............................................................................................................................

12

APPENDICE B RESISTENZA TERMICA DI INTERCAPEDINI D’ARIA NON VENTILATE

13(normativa)

figura B.1

Dimensioni di una piccola intercapedine d’aria

...............................................................................

14

APPENDICE C CALCOLO DELLA TRASMITTANZA TERMICA DI COMPONENTI CON

(normativa)

STRATI DI SPESSORE VARIABILE

15

figura C.1

Principio di costruzione del componente

...........................................................................................

15

figura C.2

Esempi di possibili suddivisioni dei tetti in parti elementari

.........................................................

16

figura C.3

Superfici rettangolari

.................................................................................................................................

16

figura C.4

Superfici triangolari aventi spessore massimo al vertice

.............................................................

17

figura C.5

Superfici triangolari aventi spessore minimo al vertice

.................................................................

17

APPENDICE D CORREZIONE DELLA TRASMITTANZA TERMICA

19(normativa)

prospetto D.1

Correzione dei vuoti d'aria

......................................................................................................................

19

prospetto D.2

Valori del coefficiente

α

..........................................................................................................................

20

APPENDICE E ESEMPI DI CORREZIONE PER VUOTI D’ARIA

21(informativa)

APPENDICE ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E

(normativa)

PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI

24

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La presente norma europea è stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionalicorrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centra-le oppure ai membri del CEN.Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e te-desca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilitàda membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimostatus delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spa-gna, Svezia e Svizzera.

Pagina 1 di 26UNI EN ISO 6946:1999

CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

European Committee for StandardizationComité Européen de NormalisationEuropäisches Komitee für Normung

Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

CENI diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.

EN ISO 6946

AGOSTO 1996

Componenti ed elementi per edilizia

NORMA EUROPEA

Resistenza termica e trasmittanza termica

Metodo di calcolo

Building components and building elements

EUROPEAN STANDARD

Thermal resistance and thermal transmittance

Calculation method (ISO 6946:1996)

Composants et parois de bâtiments

NORME EUROPÉENNE

Résistance thermique et coefficient de transmission thermique

Méthode de calcul (ISO 6946:1996)

Bauteile

EUROPÄISCHE NORM

Wärmedurchlaßwiderstand und Wärmedurchgangkoeffizient

Berechnungsverfahren (ISO 6946:1996)

DESCRITTORI

Isolamento termico, edilizia, componente, elemento per edilizia, proprietà ter-mica, trasferimento di calore, determinazione, resistenza termica, trasmittanzatermica, regola di calcolo

ICS

91.120.10

il 24 maggio 1995.

1996

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Pagina 2 di 26UNI EN ISO 6946:1999

PREMESSA

Il testo della EN ISO 6946:1996 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 89 "Pre-stazioni termiche degli edifici e dei componenti edilizi", la cui segreteria è affidata al SIS,in collaborazione con il Comitato Tecnico ISO/TC 163 "Isolamento termico".Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro febbraio1997, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 1997

*)

.In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

NOTA

I riferimenti normativi alle norme internazionali sono elencati nell’appendice ZA (normativa).

*) Nota nazionale - A seguito di decisioni del Bureau Technique del CEN, è ammesso, in casi ben definiti e per un periodotransitorio fissato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee.Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate.Nonostante per la presente norma fosse stato fissato un periodo transitorio con scadenza dicembre 1997, il CEN/TC 89ha chiesto ed ottenuto uno slittamento di tale data a luglio 1999. Recentemente, è stato chiesto un ulteriore rinvio aldicembre 2001.

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Pagina 3 di 26UNI EN ISO 6946:1999

INTRODUZIONE

La trasmittanza termica, calcolata secondo la presente norma, è idonea per la determina-zione del flusso di calore attraverso i componenti per edilizia oggetto dello scopo e campodi applicazione della presente norma.Per la maggior parte delle applicazioni, i flussi di calore possono essere calcolati utilizzan-do le seguenti temperature:

- interna: la temperatura risultante a bulbo secco;

- esterna: la temperatura dell'aria.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma prescrive un metodo per il calcolo della resistenza termica e della tra-smittanza termica dei componenti e degli elementi per edilizia, escluse le porte, le finestree le altre parti vetrate, i componenti che implicano uno scambio termico con il terreno edi componenti percorsi dall’aria di ventilazione.Il metodo di calcolo è basato su appropriati valori della conduttività termica utile o resi-stenza termica utile dei materiali o dei prodotti considerati.Il metodo si applica ai componenti ed agli elementi costituiti da strati termicamente omo-genei (che possono comprendere intercapedini d'aria).La norma fornisce inoltre un metodo approssimato che può essere utilizzato per strati eteroge-nei, con esclusione dei casi in cui uno strato isolante è attraversato da un elemento metallico.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma inter-nazionale, in quanto in essa espressamente richiamate.Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoindicate.Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordisulla base della presente norma internazionale sono invitati a verificare la possibilità diapplicare le edizioni più recenti delle norme richiamate. I membri dell’ISO e dell’IEC pos-seggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore.

ISO/DIS 10456.2 Building materials and products - Procedures for determining declaredand design thermal values [Materiali e prodotti per edilizia - Procedi-menti per determinare i valori termici dichiarati e di progetto]

ISO 7345 Thermal insulation - Physical quantities and definitions [Isolamen-to termico - Grandezze fisiche e definizioni]

3 DEFINIZIONI E SIMBOLI

3.1 Definizioni

Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni seguenti e quelle fornite nella ISO 7345.

3.1.1 elemento per edilizia

: Parte importante di un edificio, quale un muro, il tetto o il pavimento.

3.1.2 componente per edilizia

: Elemento per edilizia o parte di esso.

Nota

Nella presente norma, il termine "componente" è utilizzato per designare sia l’elemento sia il componente.

3.1.3 valore termico utile

: Conduttività o resistenza termica di progetto.

Nota

Ad un dato prodotto possono essere attribuiti più di un solo valore utile, corrispondenti ad applicazioni o con-dizioni ambientali diverse.

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3.1.4 conduttività termica utile

: Valore della conduttività termica di un materiale o di un prodottoper edilizia in condizioni esterne ed interne specifiche che possono essere consideratecome tipiche delle prestazioni del materiale o del prodotto quando è incorporato in uncomponente per edilizia.

3.1.5 resistenza termica utile

: Valore della resistenza termica di un prodotto per edilizia nellecondizioni esterne ed interne specifiche, che possono essere considerate come tipichedelle prestazioni del prodotto quando è incorporato in un componente per edilizia.

3.1.6 strato termicamente omogeneo

: Strato di spessore costante avente proprietà termiche uni-formi o che possono essere considerate come uniformi.

3.2 Simboli ed unità

4 PRINCIPI

Il principio del metodo di calcolo consiste in:

a) determinazione della resistenza termica per ognuno degli strati termicamente omoge-nei che costituiscono il componente;

b) somma di queste resistenze termiche singole, per determinare la resistenza termicatotale del componente, includendo (quando appropriato) l'effetto delle resistenze ter-miche superficiali.

Le resistenze termiche dei singoli strati si ottengono secondo il punto 5.1.I valori delle resistenze termiche superficiali di cui al punto 5.2 sono validi nella maggiorparte dei casi. L'appendice A fornisce i procedimenti dettagliati per il calcolo nel caso disuperfici a bassa emissività, velocità del vento specifica e superfici non piane.Ai fini della presente norma, le intercapedini d'aria possono essere considerate come ter-micamente omogenee. I valori della resistenza termica di intercapedini d'aria di fortespessore con superfici ad alta emissività sono indicati al punto 5.3 e l'appendice B forni-sce i procedimenti di calcolo per gli altri casi. Le resistenze degli strati sono combinate come segue:

a) per i componenti costituiti da strati termicamente omogenei, determinare la resistenza ter-mica totale come indicato al punto 6.1 e la trasmittanza termica come indicato al punto 7;

b) per i componenti aventi uno o più strati termicamente non omogenei, determinare laresistenza termica totale come al punto 6.2 e la trasmittanza termica come al punto 7;

Simbolo Grandezza Unità di misura

A

area m

2

R

resistenza termica utile m

2

· K/W

R

g

resistenza termica di una camera d’aria m

2

· K/W

R

se

resistenza termica superficiale esterna m

2

· K/W

R

si

resistenza termica superficiale interna m

2

· K/W

R

T

resistenza termica totale (da ambiente ad ambiente) m

2

· K/W

limite superiore della resistenza termica totale m

2

· K/W

limite inferiore della resistenza termica totale m

2

· K/W

R

u

resistenza termica di uno spazio non riscaldato m

2

· K/W

U

trasmittanza termica W/(m

2

· K)

d

spessore m

h

coefficiente di trasmissione del calore W/(m

2

· K)

λ

conduttività termica utile W/(m · K)

RT '

RT ''

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c) per i componenti aventi uno strato di spessore variabile, determinare la trasmittanzatermica e/o la resistenza termica totale secondo l'appendice C.

Infine, vengono applicate delle correzioni, se necessarie, alla trasmittanza termica secon-do l'appendice D per tenere conto dell'effetto di spazi vuoti dovuti a discontinuità deglistrati isolanti, di fissaggi meccanici che attraversano gli strati isolanti e delle precipitazioninel caso di tetto rovescio.La trasmittanza termica così calcolata si applica tra i due ambienti separati dal componenteconsiderato, per esempio ambiente esterno ed interno, due ambienti interni nel caso di pareteinterna, un ambiente interno ed uno non riscaldato. Al punto 5.4 sono descritti metodi semplifi-cati per trattare il caso di un ambiente non riscaldato considerato come una resistenza termica.

5 RESISTENZA TERMICA

5.1 Resistenza termica di strati omogenei

I dati termici utili possono essere espressi sia sotto forma di conduttività termica utile chedi resistenza termica utile. Se è nota la conduttività termica, determinare la resistenza termica dello strato con la formula:

[1]

dove:

d

è lo spessore dello strato di materiale nel componente;

λ

è la conduttività termica utile calcolata secondo ISO/DIS 10456.2 oppure ricavatada valori tabulati.

Nota

Lo spessore

d

può essere diverso dallo spessore nominale (per esempio quando un prodotto comprimibileviene installato compresso,

d

è minore dello spessore nominale). Se importante, si raccomanda di tenere con-to nel valore di

d

delle tolleranze di spessore (per esempio quando sono negative).

I valori della resistenza termica utilizzati nei calcoli intermedi, devono essere calcolati conalmeno tre decimali.

5.2 Resistenza termica superficiale

Utilizzare i valori riportati nel prospetto 1 per superfici piane in assenza di specifiche infor-mazioni sulle condizioni limite. I valori riportati sotto "orizzontale" si applicano a flussi ter-mici inclinati fino a

±

30

°

sul piano orizzontale. Per superfici che non sono piane o per casiparticolari, utilizzare i procedimenti dell'appendice A.

prospetto 1

Resistenze termiche superficiali (in m

2

·

K/W)

Nota

I valori del prospetto 1 sono valori di calcolo. Per la dichiarazione della trasmittanza termica di componenti enegli altri casi in cui sono richiesti valori indipendenti dal senso del flusso termico, si raccomanda di sceglierevalori corrispondenti al flusso orizzontale.

5.3 Resistenza termica di intercapedini d'aria

I valori forniti in questo punto si applicano ad un’intercapedine d'aria quando:

- essa è limitata da due facce effettivamente parallele e perpendicolari alla direzionedel flusso termico e con una emissività non minore di 0,8;

- il suo spessore (nella direzione del flusso termico) sia minore del 10% delle altre duedimensioni e comunque minore di 0,3 m;

Direzione del flusso termico

Ascendente Orizzontale Discendente

R

si

0,10 0,13 0,17

R

se

0,04 0,04 0,04

R dλ---=

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Nota

Un semplice calcolo della trasmittanza termica non è possibile per componenti contenenti intercapedini dispessore maggiore di 0,3 m. I flussi termici dovrebbero essere determinati preferibilmente con un bilancio termi-co (vedere ISO/DIS 13789 "Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculationmethod [Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita del calore per trasmissione - Metodo di calcolo]").

- non scambino aria con l'ambiente interno.Se non sono rispettate le condizioni sovramenzionate, utilizzare i procedimenti dell’ap-pendice B.

5.3.1 Intercapedine d'aria non ventilata

Un’intercapedine d'aria non ventilata è quella in cui non vi è una specifica configurazioneaffinché l'aria possa attraversarla. Le resistenze termiche da utilizzare nei calcoli sono for-nite nel prospetto 2. I valori della colonna "orizzontale" si applicano a flussi termici inclinatifino a

±

30

°

in rapporto al piano orizzontale.

prospetto 2

Resistenza termica (in m

2

·

K/W) di intercapedini d’aria non ventilate: superfici ad alta emissività

Un’intercapedine d'aria non separata dall'ambiente esterno da uno strato isolante ma condelle piccole aperture verso l'ambiente esterno, deve essere considerata come intercape-dine non ventilata, se queste aperture non sono disposte in modo da permettere un flussod'aria attraverso l'intercapedine e se non sono maggiori di:

- 500 mm

2

per metro di lunghezza per le intercapedini d’aria verticali;

- 500 mm

2

per metro quadrato

di superficie per intercapedini d’aria orizzontali

1)

.

Nota

Le aperture di drenaggio conformate come giunti verticali aperti sulla parete esterna di un muro di laterizio ablocchi cavi, non sono considerate come aperture di ventilazione.

5.3.2 Intercapedini d'aria debolmente ventilate

Un’intercapedine d'aria debolmente ventilata è quella nella quale vi è un passaggio d'arialimitato, proveniente dall'ambiente esterno attraverso aperture aventi le caratteristiche se-guenti:

- > 500 mm

2

ma

1 500 mm

2

per metro di lunghezza per intercapedini d'aria verticali;

- > 500 mm

2

ma

1 500 mm

2

per metro quadrato di superficie per intercapedini d'ariaorizzontali

1)

.La resistenza termica utile di un’intercapedine d'aria debolmente ventilata è uguale allametà del valore corrispondente del prospetto 2. Tuttavia, se la resistenza termica tra l’in-tercapedine d'aria e l'ambiente esterno è maggiore di 0,15 m

2

· K/W, essa deve essere ri-portata al valore 0,15 m

2

· K/W.

1) Per le intercapedini d’aria verticali l’intervallo è espresso come area delle aperture per metro di lunghezza. Per le interca-pedini d’aria orizzontali, si esprime come superficie delle aperture per metro quadrato di parete.

Spessore intercapedine d’aria Senso del flusso termico

mm Ascendente Orizzontale Discendente

0 0,00 0,00 0,00

5 0,11 0,11 0,11

7 0,13 0,13 0,13

10 0,15 0,15 0,15

15 0,16 0,17 0,17

25 0,16 0,18 0,19

50 0,16 0,18 0,21

100 0,16 0,18 0,22

300 0,16 0,18 0,23

Nota - I valori intermedi possono essere ottenuti per interpolazione lineare.

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5.3.3 Intercapedini d'aria fortemente ventilate

Un’intercapedine d'aria è fortemente ventilata se le aperture tra l’intercapedine d'aria el'ambiente esterno sono maggiori di:

- 1 500 mm

2

per metro di lunghezza per le intercapedini d’aria verticali;

- 1 500 mm

2

per metro quadrato di superficie per le intercapedini orizzontali.

1)

La resistenza termica totale di un componente per edilizia, contenente un’intercapedined'aria fortemente ventilata, si ottiene trascurando la resistenza termica dell’intercapedined'aria e di tutti gli altri strati che separano detta intercapedine d'aria dall'ambiente esternoe includendo una resistenza termica superficiale esterna corrispondente all'aria immobile(vale a dire uguale alla resistenza termica superficiale interna del medesimo componente).

5.4 Resistenza termica di ambienti non riscaldati

Quando il perimetro esterno di un ambiente non riscaldato non è isolato, si possono ap-plicare i seguenti metodi semplificati, considerando l'ambiente non riscaldato come unaresistenza termica.

Nota

L’ISO/DIS 13789 "Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculation method[Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita del calore per trasmissione - Metodo di calcolo]" for-nisce dei procedimenti generali più precisi per il calcolo del flusso termico dell'edificio verso l'ambiente esternoattraverso ambienti non riscaldati e dovrebbe essere utilizzato quando è richiesto un risultato più accurato.Per spazi non ventilati al di sotto di pavimenti sopraelevati, vedere ISO/DIS 13370 "Thermal performance ofbuildings - Heat transfer via the ground - Calculation method [Prestazione termica degli edifici - Trasferimentotermico attraverso il suolo - Metodo di calcolo]".

5.4.1 Sottotetto

Nel caso di una struttura composta da un soffitto piatto e isolato, sormontato da una tet-toia inclinata, il sottotetto può essere considerato come uno strato termicamente omoge-neo di cui la resistenza termica è data nel prospetto 3.

prospetto 3

Resistenza termica dei sottotetti

5.4.2 Altri spazi

Quando all'edificio è addossato un piccolo ambiente non riscaldato la trasmittanza termi-ca tra l'ambiente interno ed esterno può essere ottenuto considerando l'insieme costituitodall'ambiente non riscaldato ed i componenti esterni dell'edificio, come uno strato addizio-nale omogeneo avente una resistenza termica Ru pari a:

[2]

con la condizione Ru ≤ 0,5 m2 · K/W,dove:Ai è la superficie totale di tutti i componenti tra l'ambiente interno e l'ambiente non riscaldato;Ae è la superficie totale di tutti i componenti tra l'ambiente non riscaldato e l'ambiente esterno.

Nota 1 Esempi di piccoli ambienti non riscaldati sono i garage, le lavanderie ed i ripostigli.

Nota 2 Se vi è più di un solo componente tra l'ambiente interno e quello non riscaldato, Ru dovrebbe essere inclusonel calcolo della trasmittanza termica di ciascuno dei componenti.

Caratteristiche del tetto Rum2 · K/W

1 Tetto a tegole senza feltro, pannelli o equivalenti 0,06

2 Tetto a lastre o tetto a tegole con feltro o pannelli o equivalenti sotto le tegole 0,2

3 Come in 2 ma con rivestimento di alluminio o altro rivestimento a bassa emissività all’intra-dosso della copertura

0,3

4 Tetto rivestito con pannelli e feltri 0,3

Nota - I valori del prospetto 3 comprendono la resistenza termica dell’intercapedine d’aria e la resistenza del tetto (pen-dente). Essi non comprendono la resistenza termica superficiale esterna (Rse).

Ru 0 09, 0 4 Ai

Au------,+=

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6 RESISTENZA TERMICA TOTALESe la resistenza termica totale viene presentata come un risultato finale, essa deve esse-re arrotondata a due cifre decimali.

6.1 Resistenza termica totale di un componente per edilizia costituito da strati omogeneiLa resistenza termica totale RT di un componente piano per edilizia, costituito da strati ter-micamente omogenei perpendicolari al flusso termico, è dato da:

[3]

dove:

Rsi è la resistenza superficiale interna;R1, R2, ... Rn sono le resistenze termiche utili di ciascuno strato;Rse è la resistenza superficiale esterna.

Nel caso di calcolo della resistenza di componenti interni per edilizia (divisori, ecc.), o dicomponenti situati tra l'ambiente interno ed un ambiente non riscaldato, Rsi si applica suentrambi i lati.

Nota Le resistenze termiche superficiali dovrebbero essere trascurate nella formula [3], quando si deve determina-re la resistenza di un componente da superficie a superficie.

6.2 Resistenza termica totale di un componente dell'edificio, costituito da strati omogeneied eterogeneiQuesto punto fornisce un metodo semplificato per calcolare la resistenza termica di com-ponenti per edilizia comprendenti strati termicamente omogenei ed eterogenei, eccetto ilcaso in cui lo strato isolante è attraversato da un elemento metallico.

Nota 1 Si ottiene un risultato più preciso utilizzando un metodo numerico in conformità alla ISO 10211 -1 "Thermal bridgesin building construction - Heat flows and surface temperatures - General calculation methods [Ponti termici inedilizia - Flussi termici e temperature superficiali - Metodi generali di calcolo]", o parte 2 (in preparazione)"Calculation of linear thermal bridges [Calcolo dei ponti termici lineari]".

Nota 2 Il procedimento descritto al punto 6.2 non è adatto per calcolare le temperature superficiali ai fini della valu-tazione dei rischi di condensazione.

6.2.1 Resistenza termica totale di un componenteLa resistenza termica totale RT, di un componente costituito da strati termicamente omo-genei ed eterogenei, paralleli alla superficie, è calcolata come la media aritmetica dei limitisuperiore ed inferiore della resistenza:

[4]

dove:

è il limite superiore della resistenza termica totale, calcolato secondo il punto 6.2.2;

è il limite inferiore della resistenza termica totale, calcolato secondo il punto 6.2.3.

Il calcolo dei limiti superiore ed inferiore deve essere effettuato considerando il compo-nente sezionato ed in strati, come descritto nella figura 1, in modo che il componentestesso sia suddiviso in parti mj, termicamente omogenee.Il componente [figura 1 a)] è considerato sezionato [figura 1 b)] e scomposto in strati [fi-gura 1 c)].La sezione m (m = a, b, c, .. q) perpendicolare alle facce del componente, ha un'area re-lativa fm.Lo strato j ( j = 1, 2, ... n) parallelo alle superfici, ha uno spessore dj.La parte mj ha una conduttività termica λmj, uno spessore dj, un’area relativa fm ed una re-sistenza termica Rmj.L'area relativa di una sezione è il suo rapporto con l'area totale. Perciò fa + fb + .... + fq = 1.

RT Rsi R1 R2 … Rn Rse+ + + +=

RT

RT ' RT

''+

2---------------------=

RT '

RT ''

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6.2.2 Limite superiore della resistenza termica totale ( )Il limite superiore della resistenza termica totale è determinato supponendo il flusso ter-mico come unidirezionale e perpendicolare alle superfici. Esso è dato da:

[5]

dove:RTa, RTb ..., RTq sono le resistenze termiche totali da ambiente ad ambiente per ciascuna

sezione, calcolate utilizzando la [3];fa, fb, ...., fq sono le aree relative di ciascuna sezione.

6.2.3 Limite inferiore della resistenza termica totale ( )Il limite inferiore è determinato supponendo che tutti i piani paralleli alle superfici del com-ponente siano piani isotermi2).Calcolare una resistenza termica equivalente Rj per ogni strato termicamente eteroge-neo, con la formula3):

[6]

Il limite inferiore è allora determinato utilizzando la [3], vale a dire

[7]

6.2.4 Stima dell'erroreQuesto metodo di stima dell'errore relativo massimo, può essere utilizzato quando la tra-smittanza termica calcolata deve rispondere a criteri specifici di accuratezza.L'errore relativo massimo, e, in per cento, dovuto a queste approssimazioni, è uguale a:

[8]

2) Se una superficie non piana è contigua ad un’intercapedine d’aria, il calcolo dovrebbe essere eseguito come se fossepiana, considerando più larghe le sezioni più strette (senza però modificare la resistenza termica):

oriducendo le parti sporgenti (diminuendo così la resistenza termica):

3) Una variante consiste nel definire una conduttività termica equivalente dello strato:

dove la conduttività termica equivalente dello strato j è:

Se un’intercapedine d’aria fa parte di uno strato eterogeneo, la si può assimilare ad un materiale avente una conduttività

termica equivalente dove Rg è la resistenza termica dell’intercapedine d’aria determinata secondo l’appendice B.

RT '

1

RT '

-------f a

RTa----------

f b

RTb---------- ....

f q

RTq----------+ + +=

RT ''

Rj d j λ⁄ j''=

λ j''

λ j'' = λajf a λbjf b ... λqjf q+ + +( )

λ j'' = d j R⁄

g

1Rj-----

f a

Raj--------

f b

Rbj-------- ...

f q

Rqj--------+ + +=

RT '' Rsi R1 R2 ... Rn Rse+ + + + +=

eRT

' RT ''

2RT-------------------- 100×=

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Esempio: Se il rapporto tra il limite superiore e quello inferiore è 1,5, l'errore massimo possibileè del 20%.L'errore reale è in generale minore di quello massimo. Questo errore può essere stimatoper decidere se l’accuratezza ottenuta attraverso il procedimento di cui al punto 6.2 siaaccettabile, tenuto conto:

- delle finalità del calcolo;

- della proporzione del flusso termico totale, trasmesso attraverso l'inviluppo dell'edifi-cio che è trasmesso attraverso i componenti la cui resistenza termica è determinatacon il procedimento di cui al punto 6.2;

- dell’accuratezza dei dati di partenza.

figura 1 Sezioni e strati di un componente termicamente omogeneo

7 TRASMITTANZA TERMICALa trasmittanza termica è data da:

[9]

Alla trasmittanza termica devono, se necessario, essere applicate correzioni, in accordocon l'appendice D. Tuttavia, se la correzione è minore del 3% di U, non è necessario ap-plicare tale correzione. Quando la trasmittanza termica è presentata come un risultato finale, deve essere arro-tondata a due cifre significative e devono essere fornite informazioni sui dati di calcolo uti-lizzati.

1 Flusso termico

Legenda

U 1RT-------=

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APPENDICE A RESISTENZA SUPERFICIALE(normativa)

A.1 Superfici pianeLa resistenza superficiale è data da4)

[A.1]

dove:hc è il coefficiente di convezione;hr è il coefficiente di irraggiamento;

e

[A.2]

[A.3]

dove:ε è l'emissività della superficie;hro è il coefficiente di irraggiamento di un corpo nero (vedere prospetto A.1);

σ è la costante di Stefan-Boltzmann [5,67 · 10-8 W/(m2 · K4))];Tm è la temperatura termodinamica media della superficie e delle superfici limitrofe.

prospetto A.1 Valori del coefficiente di irraggiamento hro del corpo nero

Sulle superfici interne hc = hci, dove

- per flusso di calore ascendente: hci = 5,0 W/(m2 · K)

- per flusso di calore orizzontale: hci = 2,5 W/(m2 · K)

- per flusso di calore discendente: hci = 0,7 W/(m2 · K)Sulle superfici esterne hc = hce, dove

[A.4]

dove v è la velocità del vento in prossimità della superficie, in metri al secondo.I valori della resistenza superficiale esterna, Rse, per diverse velocità del vento, sono datinel prospetto A.2.

Nota I valori della resistenza superficiale interna di cui al punto 5.2, sono calcolati per ε = 0,9 e con hro relativo a20 °C. I valori di cui al punto 5.2 per la resistenza superficiale esterna sono stati calcolati per ε = 0,9, hro sti-mato a 0 °C e per v = 4 m/s.

4) Si tratta di una determinazione approssimativa della resistenza superficiale. Calcoli precisi del flusso termico possonoessere basati sulle temperature ambiente interne ed esterne (in cui la temperatura dell’aria e quella radiante sono pon-derate nel rapporto dei coefficienti di convezione e di irraggiamento ed in cui si può anche tenere conto della geometriadel locale e dell’effetto dei gradienti di temperatura). Se tuttavia le temperature dell’aria di irraggiamento non sono mar-catamente differenti, si può usare la temperatura risultante secca (media della temperatura dell’aria e di irraggiamento).Per le superfici esterne si usa convenzionalmente la temperatura dell’aria esterna, basandosi sull’ipotesi di cielo copertoin modo che la temperatura dell’aria e quella di irraggiamento siano effettivamente uguali. Non viene preso in considera-zione l’effetto dell’irraggiamento solare ad onde corte sulle superfici esterne.

Temperatura °C

hro

W/(m2 · K)

- 10 4,1

0 4,6

10 5,1

20 5,7

30 6,3

Rs1

hc hr+-----------------=

hr εhro=

hro 4σT m3

=

hce 4 4 v+=

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prospetto A.2 Valori di Rse per diverse velocità del vento

A.2 Componenti con superfici non pianeLe parti sporgenti rispetto al piano delle pareti, come per esempio i pilastri, non devonoessere considerate nel calcolo della resistenza termica totale, se sono costituite da mate-riali aventi conduttività termica non maggiore di 2 W/(m·K). Se la parte sporgente è costi-tuita da materiale avente conduttività termica maggiore di 2 W/(m·K) e non è coibentata, la re-sistenza superficiale deve essere modificata secondo il rapporto tra l'area della proiezionesulla parete della sporgenza e l'area reale della parte sporgente (vedere figura A.1):

[A.5]

dove:Rs è la resistenza di superficie del componente piano secondo A.1;Ap è l'area della proiezione della parte sporgente;A è l'area effettiva della parte sporgente.La [A.5] si applica alla resistenza superficiale interna come a quella esterna.

figura A.1 Aree reale e proiettata

Velocità del ventom/s

Rse

m2 · K/W

1 0,08

2 0,06

3 0,05

4 0,04

5 0,04

7 0,03

10 0,02

Rsp = Rs Ap

A------

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APPENDICE B RESISTENZA TERMICA DI INTERCAPEDINI D’ARIA NON VENTILATE(normativa)

B.1 GeneralitàLa presente appendice si applica a intercapedini d'aria dei componenti per edilizia, diversidalle vetrate. Per le vetrate ed i serramenti è necessaria una trattazione più precisa. Il termine intercapedine d’aria include sia lame d'aria (con una larghezza e lunghezza en-trambe di dimensioni dieci volte maggiori dello spessore, con lo spessore misurato nelsenso del flusso termico) sia cavità (con lunghezza e larghezza paragonabili allo spesso-re). Se lo spessore della lama d'aria varia, dovrebbe essere utilizzato il valore medio dellospessore per il calcolo della resistenza termica.

Nota Le intercapedini d’aria possono essere considerate come mezzi aventi una propria resistenza termica, poichéla trasmissione del calore per radiazione e convezione è all'incirca proporzionale alla differenza di tempera-tura tra le due superfici che la delimitano.

B.2 Intercapedini d’aria non ventilate con larghezza e lunghezza di dimensione diecivolte maggiore dello spessoreLa resistenza termica di un’intercapedine d’aria è data da:

[B.1]

dove:Rg è la resistenza termica dell'intercapedine d’aria;ha è il coefficiente di conduzione/convezione;hr è il coefficiente di irraggiamento.

ha è calcolato come segue:

- per flusso termico orizzontale: ha è il più grande tra i due valori 1,25 W/(m2 · K) e 0,025/d W/(m2 · K);

- per flusso termico ascendente: ha è il maggiore tra i due valori 1,95 W/(m2 · K) e 0,025/d W/(m2 · K);

- per flusso termico discendente: ha è il maggiore tra i due valori 0,12 d -0,44 W/(m2 · K) e 0,025/d W/(m2 · K);

dove d è lo spessore dell'intercapedine d’aria (nella direzione del flusso termico).hr è dato da:

[B.2]

dove:E è l’emittanza tra le due superfici;hro è il coefficiente di irraggiamento del corpo nero (vedere prospetto A.2);

ed

[B.3]

dove ε1 ed ε2 sono le emissività emisferiche delle superfici che delimitano l’intercapedined’aria.Il valore utile dell'emissività dovrebbe prendere in considerazione ogni possibile effetto diopacità delle superfici nel tempo.

Nota I valori nel prospetto 2 sono calcolati utilizzando l'equazione (B.1) con ε1 = 0,9, ε2 = 0,9 e hro stimato a 10 °C.

Rg = 1

ha hr+-----------------

hr E hro=

E 11 ε1⁄ 1 ε2 1–⁄+----------------------------------------=

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B.3 Intercapedini d’aria non ventilate, piccole o suddivise (cavità)

figura B.1 Dimensioni di una piccola intercapedine d’aria

La figura B.1 illustra un esempio di piccola intercapedine d’aria, in cui la larghezza è mi-nore di 10 volte il suo spessore. La sua resistenza termica è data da:

[B.4]

dove:Rg è la resistenza termica dell'intercapedine d’aria;d è lo spessore dell'intercapedine d’aria;b è la larghezza dell'intercapedine d’aria;E, ha e hro sono calcolati come in B.25).

Nota L'equazione B.4 è destinata al calcolo del flusso termico attraverso i componenti per edilizia, qualunque sialo spessore della cavità, e al calcolo della distribuzione delle temperature nei componenti per edilizia, con ca-vità di spessore minore o uguale a 50 mm. Per cavità di spessore maggiore, l'equazione fornisce una distri-buzione approssimata delle temperature.

Per una cavità di forma non rettangolare, si assume come resistenza termica quella diuna cavità rettangolare, avente la stessa area ed il medesimo rapporto di forma di quellodella cavità reale.

5) ha dipende da d, ma è indipendente da b. Per determinare E, si utilizzano le emissività delle facce calde e fredde dellaformula [B.3].

1 Flusso termico

Legenda

Rg1

ha 2 E hro 1 1 d 2 b2⁄+ d b⁄–+( )+-------------------------------------------------------------------------------------------------=

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APPENDICE C CALCOLO DELLA TRASMITTANZA TERMICA DI COMPONENTI CON STRATI DI (normativa) SPESSORE VARIABILE

C.1 GeneralitàQuando un componente ha uno strato di spessore variabile (per esempio in un tetto iso-lato dall'esterno, lo strato delle pendenze) la resistenza termica totale è variabile sulla su-perficie del componente.Tali componenti sono costruiti come illustrato nella figura C.1.

Nota Per strati d’aria a spessore variabile, vedere l’appendice B.

figura C.1 Principio di costruzione del componente

La trasmittanza termica è definita da un integrale esteso all'area del componente consi-derato.Il calcolo deve essere effettuato separatamente per ciascuna parte (per esempio di un tet-to) con differente pendenza e/o forma, come illustrato nella figura C.2.In aggiunta a quelle riportate nel punto 3, nella presente appendice vengono utilizzati i se-guenti simboli:

e ln indica il logaritmo naturale.

Simbolo Grandezza Unità di misura

λ1 Conduttività termica utile della parte a spessore variabile (avente spessore 0 ad una delle estremità)

W/(m · K)

R0 Resistenza termica utile della parte rimanente, inclusa la resistenza di superficie delle due facce del componente

m2 · K/W

R1 Resistenza termica massima dello strato a spessore varia-bile

m2 · K/W

d1 Spessore massimo della parte a spessore variabile m

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figura C.2 Esempi di possibili suddivisioni dei tetti in parti elementari

C.2 Calcolo per forme comuniLa trasmittanza termica di elementi di forma comune deve essere calcolata attraverso leequazioni dalla [C.1] alla [C.3], per pendenze non maggiori del 5%.

Nota Per pendenze maggiori possono essere impiegati metodi numerici.

C.2.1 Superfici rettangolari

[C.1]

figura C.3 Superfici rettangolari

Indica la direzione della pendenza (che può essere nell'una o nell'altra direzione)Indica altre possibili (o supplementari) suddivisioni per permettere l'applicazione delle equazioni dalla [C.1] alla [C.3]

Legenda

U 1R1------- 1

R1

R0-------+

ln=

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C.2.2 Superfici triangolari aventi spessore massimo al vertice

[C.2]

figura C.4 Superfici triangolari aventi spessore massimo al vertice

C.2.3 Superfici triangolari aventi spessore minimo al vertice

[C.3]

figura C.5 Superfici triangolari aventi spessore minimo al vertice

C.3 Procedimento di calcoloIl calcolo deve essere effettuato come segue:

1) Calcolare R0 come resistenza termica totale del componente, escludendo la parte aspessore variabile, utilizzando la [3] se tutti gli strati sono termicamente omogenei,oppure il procedimento 6.2 se vi sono strati eterogenei.

2) Suddividere l'area con parti a spessore variabile in parti elementari, ove necessario(vedere figura C.2).

3) Calcolare R1 per ciascuna parte a spessore variabile utilizzando:

[C.4]

U 2R1------- 1

R0

R1-------+

ln 1R1

R0-------+

1–=

U 2R1------- 1

R0

R1------- – ln 1

R1

R0-------+

=

R1

d 1

λ1------=

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4) Calcolare la trasmittanza termica di ciascuna parte elementare (Ui) con l'equazionecorrispondente in C.2.

5) Calcolare la trasmittanza termica globale per l'intera area A come segue:

[C.5]

Se è necessaria la resistenza termica totale di un componente avente strati a spessorevariabile:

[C.6]

UUiAi∑Ai∑

------------------=

RT 1 U⁄=

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APPENDICE D CORREZIONE DELLA TRASMITTANZA TERMICA(normativa)

D.1 GeneralitàLa trasmittanza termica ottenuta con i procedimenti della presente norma deve esserecorretta, se necessario, per tenere conto degli effetti di:

- vuoti d'aria nello spessore isolante;

- fissaggi meccanici che attraversano lo strato isolante;

- precipitazioni su tetto rovescio6).La trasmittanza termica corretta Uc si ottiene sommando un termine di correzione ∆U:

[D.1]

∆U è dato da:

[D.2]

dove:∆Ug è la correzione dei vuoti d'aria;∆Uf è la correzione dei fissaggi meccanici;

∆Ur è la correzione dei tetti rovesci6).

D.2 Correzioni per i vuoti d'ariaCi sono tre livelli di correzione, in funzione dell'importanza e della posizione dei vuoti, chesono dati nel prospetto D.1.

prospetto D.1 Correzione dei vuoti d'aria

Questa correzione è adattata con la [D.3]:

[D.3]

dove:Rl è la resistenza termica dello strato contenente i vuoti, come calcolato in 5.1;RT è la resistenza termica totale del componente, come calcolato al punto 6.

Nota Esempi di correzione di vuoti d'aria sono riportati nell'appendice E.

6) Il tetto rovescio è quello avente lo strato isolante sopra lo strato impermeabilizzante. I procedimenti per la correzione deitetti rovesci non sono riportati nella presente edizione della norma, ma sono in preparazione per il loro inserimento perrevisione o aggiornamento della norma.

Livello ∆U "W/(m2 · K)

Descrizione dei vuoti d’aria

0 0,00 Isolamento installato in modo tale che non vi sia alcuna circolazione d’aria sul latocaldo dell’isolante. Nessun vuoto d’aria può penetrare lo strato isolante.

1 0,01 Isolamento installato in modo tale che non vi sia alcuna circolazione d’aria sul latocaldo dell’isolante. Vuoti d’aria possono essere presenti nello strato isolante.

2 0,04 Possibile la circolazione d’aria sul lato caldo dell’isolante. Vuoti d’aria possono esserepresenti nello strato isolante.

Uc U ∆U+=

∆U ∆Ug ∆Uf ∆Ur+ +=

∆Ug ∆U'' Rl

RT-------

2

=

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D.3 Correzioni per fissaggio meccanicoQuando l'isolante è attraversato da fissaggi meccanici, la correzione della trasmittanzatermica è data da:

[D.4]

dove:α è un coefficiente (vedere prospetto D.2);λf è la conduttività termica del fissaggio;nf è il numero di fissaggi per metro quadrato;Af è l'area della sezione del fissaggio.

prospetto D.2 Valori del coefficiente α

Nessuna correzione deve essere applicata nei seguenti casi:

- ganci di collegamento attraverso una cavità vuota;

- ganci di collegamento tra muratura e legname;

- quando la conduttività termica del fissaggio o di parte di esso è minore di 1 W/(m · K).Questo procedimento non si applica quando entrambi gli estremi del fissaggio sono acontatto con lamiere metalliche.

Nota I metodi della ISO 10211-1 "Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface temperatures -General calculation methods [Ponti termici in edilizia - Flussi termici e temperature superficiali - Metodi gene-rali di calcolo]" possono venire utilizzati per calcolare i fattori di correzione nei casi in cui entrambi gli estremidei fissaggi sono in contatto con lamiere metalliche.

Tipo di fissaggio αm-1

Gancio di collegamento tra elementi di un doppio muro

6

Fissaggi per tetti 5

∆Uf αλ fnfAf=

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APPENDICE E ESEMPI DI CORREZIONE PER VUOTI D’ARIA(informativa)

Una lista non esaustiva di possibili configurazioni è riportata nei punti da a) ad h).

Livello di correzione 0

a) Isolamento continuo a più strati agiunti sfalsati

b) Isolamento continuo, in strato sem-plice, con bordi sagomati, a ma-schio e femmina o sigillati con ma-stice

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c) Isolamento continuo, a singolo stra-to con giunti diritti, in cui le tolleran-ze di lunghezza, larghezza e orto-gonalità e la stabilità dimensionaledell'isolante siano tali che i vuotid'aria non siano maggiori di 5 mm.Questo requisito si suppone siasoddisfatto se la somma della tolle-ranza di lunghezza e larghezza e letolleranze dimensionali sono minori di5 mm e lo scostamento dall’ortogona-lità per i pannelli è minore di 5 mm

d) Due strati di isolante, uno posato tratravetti, putrelle o profili di strutturae l'altro posato in modo continuo ericoprente il primo strato

e) Strato singolo di isolante tale che laresistenza termica della struttura,escluso lo strato isolante, sia alme-no il 50% della resistenza termicatotale (Rl ≤ 0,5 RT)

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Livello di correzione 1

f) Isolante posto interamente tra listel-li, putrelle, elementi di struttura

g) Isolamento continuo, a singolo stratocon bordi diritti, in cui la tolleranza dilunghezza, larghezza e ortogonalitàoltre alla stabilità dimensionaledell'isolante sono tali che i vuotid’aria sono maggiori di 5 mm. Questacondizione si suppone sia verificatase la somma delle tolleranze sullalunghezza, sulla larghezza e dellevariazioni dimensionali è maggioredi 5 mm o se lo scostamento dall’or-togonalità per i pannelli è maggioredi 5 mm.

Livello di correzione 2

h) Costruzione con la possibilità di cir-colazione d'aria sul lato caldodell'isolante dovuta a fissaggiomeccanico insufficiente o ad una si-gillatura imperfetta alla sommità oalla base

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APPENDICE ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E(normativa) PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI

La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-tati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.

Pubblicazione Titolo EN/HD

ISO/DIS 10456.2 Building materials and products - Procedures for determiningdeclared and design thermal values [Materiali e prodotti peredilizia - Procedimenti per determinare i valori termici dichia-rati e di progetto]

prEN ISO 10456

ISO 7345 Thermal insulation - Physical quantities and definitions [Isola-mento termico - Grandezze fisiche e definizioni]

EN ISO 7345

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La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dell’Industria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

UNI EN ISO 6946:1999

PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI

Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. 0270024200 - Fax 0270105992Internet: www.unicei.it - Email: [email protected]

Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. 0669923074 - Fax 066991604Email: [email protected]

Bari c/o Tecnopolis CSATA Novus OrtusStrada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. 0804670301 - Fax 0804670553

Bologna c/o CERMETVia A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. 0516250260 - Fax 0516257650

Brescia c/o AQMVia Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. 0302590656 - Fax 0302590659

Cagliari c/o Centro Servizi Promozionali per le ImpreseViale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. 070349961 - Fax 07034996306

Catania c/o C.F.T. SICILIAPiazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. 095445977 - Fax 095446707

Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di FirenzeVia Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. 0552707268 - Fax 0552707204

Genova c/o CLP Centro Ligure per la Produttività Via Garibaldi, 6 - 16124 Genova - Tel. 0102476389 - Fax 0102704436

La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e SviluppoPiazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. 0187728225 - Fax 0187777961

Napoli c/o Consorzio Napoli RicercheCorso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. 0815537106 - Fax 0815537112

Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIPVia Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. 08561207 - Fax 08561487

Reggio Calabria c/o IN.FORM.A. Azienda Speciale della Camera di CommercioVia T. Campanella, 12 - 89125 Reggio Calabria - Tel. 096527769 - Fax 0965332373

Torino c/o Centro Estero Camere Commercio PiemontesiVia Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. 0116700511 - Fax 0116965456

Treviso c/o Treviso TecnologiaVia Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. 0422608858 - Fax 0422608866

Udine c/o CATASVia Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. 0432747211 - Fax 0432747250

Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di VicenzaPiazza Castello, 2/A - 36100 Vicenza - Tel. 0444232794 - Fax 0444545573

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