alberto.zanutto@unitn.it

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*Domande di sfondo (di natura sociologica) sulla pastorale cittadina;

*Cenni di sociologia urbana

*Dimensioni della vita sociale in città

*Prospettive e indicazioni per una pastorale cittadina

Quali sono le “questioni aperte” che il contesto cittadino ci pone?

Quali dimensioni sociali della città oggi ci preoccupano di più?

In che modo il mondo ecclesiale “abita la città”?

Domande…

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*Damasco, Gerico (le più antiche);*Le città stato della Grecia (spazi maschili d’elite);*Roma e le città romane (divisione sociale e controllo)*Le città medievali (reticolo disordinato, feudalesimo);*Le città comunali (luogo del libero scambio commerciale);*Le città rinascimentali (luogo del mecenatismo);*Le città delle grandi monarchie (corti e potere);*Le città moderne (stati nazionali, democratizzazione);*Le città postmoderne (città virtuali, facebook…)

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*Approccio storico-evolutivo (visione modernista, città come isole, eurocentrica):

* Uno spazio fisico* Un agglomerato di persone (divisione sociale del

lavoro)* Uno spazio politico stabile* Un luogo dei commercio* Un luogo simbolico* Luogo di cultura

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*Approccio di rete (visione postmoderna)

* Dimensione sociale (es. ricchi vs. poveri)

* Più di una storia (multidimensionalità)

* Sguardo alle connessioni reticolari:* Culturali

* Economiche

* Storiche

* Ambientali (non può vivere senza determinare una impronta sui territori circostanti

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*Urbanizzazione:

* L’accesso a determinate reti attrae le persone;

* La rete come attrattore e come prodotto dell’arrivo di più persone;

* Rete interna & rete esterna alle città:* Ibridazione (contaminazione bilaterale)

* Eterogeneità (processi in divenire, imprevedibilità)

* Città in “divenire” (negoziazione che riflette le asimmetrie interne, reti multidimensionali)

*Città intreccio tra divisione sociale e reti connettive (es. immigrazione);

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*Città come esito della globalizzazione (SaskiaSassen 1991);

*Città megalopoli (agglomerati);

*Città come prodotto di idee, competenza e commercio (Kanter 1995);

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“Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? –chiede Kublai Kan–. Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra –risponde Marco, –ma dalla linea dell’arco che esse formano. –Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: – Perché mi parli di pietre? È solo dell’arco che mi importa. –Polo risponde: – Senza pietre non c’è l’arco.”Italo Calvino, Le città invisibili (1993, 83)