56
Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Studi Umanistici Corso di Riallineamento di STORIA (Lettere, Beni Culturali) a.a. 2013-2014 Antonello V. Greco 18 settembre 2013

Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Studi ...facolta.unica.it/studiumanistici/files/2013/09/Corso-Storia-UNICA... · la prospettiva. Il “fondatore” della storia secondo

  • Upload
    hahanh

  • View
    221

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Università degli Studi di Cagliari

Facoltà di Studi Umanistici

Corso di Riallineamento di STORIA(Lettere, Beni Culturali)

a.a. 2013-2014

Antonello V. Greco

18 settembre 2013

Uno stimolo riflessivo ETICO (ed “ETNICO”)…

Un’imprescindibile approccio

METODOLOGICO

attraverso celebri citazioni

sul “senso” e il significato dello studio della

Storia

RAPPORTO BIUNIVOCO

PASSATO PRESENTE

Ovvero:

una costante

CHIAVE INTERPRETATIVA

orientata sul PRESENTE

CICERONE(I secolo a.C.):

“HISTORIA MAGISTRA VITAE”

BERNARDO DI CHARTRES(XII secolo):

“SIAMO NANI SULLE SPALLE DEI

GIGANTI”

GIAMBATTISTA VICO(XVII secolo):

“I CORSI E I RICORSI DELLA STORIA”(la ciclicità della Storia)

MARC BLOCH(XX secolo: 1886-1944):

“LA STORIA È LA SCIENZA CHE

STUDIA GLI UOMINI NEL TEMPO”

ERIC HOBSBAWN:

“Il Novecento,

«il secolo breve»”

Precisazione d’obbligo: urge sempre

ricordare che:

1) LA STORIA NON È

“NEUTRA”2) LA STORIA LA SCRIVONO

SEMPRE I VINCITORI”

Approfondimenti sulla «invenzione» della

Storia e il rapporto tra

“storia” e “mito”:

«Alla ricerca della… RICERCA!»

GENEALOGIA

LOGOGRAFI

STORIOGRAFIA

lo STUDIO DELLE CAUSE (àitiai) e DELLE ORIGINI (archaiologhìa)

Un significativo e celebre esempio di discendenza

genealogica:«Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco,

Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò… Davide generò Salomone… Dopo la

deportazione in Babilonia… Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è

nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così

di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora quattordici; dalla

deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.» (MATTEO, 1, 1-17)

Dalla spiegazione mitica all’indagine storica.«L’invenzione» del termine che definisce la “Storia” si deve

agli antichi Greci: il termine istorìa significava in origine

“indagine”, “ricerca” e deriva dal verbo “vedere”: il termine

ìstor, infatti indicava il “testimone, saggio, esperto, colui

che sa”.

DOVE e QUANDO nasce questa “attenzione”?

Nel dinamico mondo ionico (Asia Minore,attuale costa turca

e isole greche)

della fine del VII secolo a.C.

Il “salto” culturale:

per i Greci dell’età arcaica l’epos (e il mito) era

pressoché “storia”, ovvero interpretazione del mondo:

il concetto di istorìa maturato in ambito ionico muta

la prospettiva.

Il “fondatore” della storia secondo il romano Cicerone

fu il greco Erodoto di Alicarnasso (V secolo a.C.),

ovvero, con le parole latine di Cicerone:

“Herodotus pater historiae”, “Erodoto (è) il padre

della storia”.

Erodoto distingueva il metodo di ricerca sui fatti e

sulla ricerca delle origini attraverso tre diversi tipi di

testimonianze, qui elencate nell’ordine dalla meno alla

più affidabile:

- akoé = racconto, risultato di “ho sentito (dire)”

- opsis = visione diretta, risultato di “ho visto

(personalmente)”

- gnome = giudizio, risultato di “ho ragionato (ed

elaborato)”.

Il senso dello scorrere del tempo e il rapporto

con altri popoli:

I Greci e l’Egitto

Gli antichi Greci, orgogliosissimi del loro livello di civiltà,

erano in ogni caso perfettamente consapevoli

che la loro civiltà fosse molto più “giovane” della millenaria

civiltà egizia.

A questo proposito disponiamo della significativa

testimonianza dello storico greco Erodoto che nel V sec. a.C.

citava questo episodio:

il viaggiatore greco Ecateo intervistò in Egitto i sacerdoti

locali, confrontando i rispettivi alberi genealogici.

Mentre Ecateo riusciva a ricostruire “solo” 16

generazioni di suoi antenati, i sacerdoti egizi erano in

grado di risalire indietro nel tempo di ben 345generazioni!

Al termine della ricostruzione degli antenati,

generazione su generazione, entrava in scena il mitocon vicende legate agli dei: ricordiamo che il mito era

spesso uno strumento per interpretare realtà

sconosciute o difficilmente spiegabili

(come è possibile notare con i significativi esempi del

Labirinto e dei Ciclopi)

Il senso dello scorrere del tempo e il rapporto

con altri popoli:

I Greci e la Sardegna

Nei loro viaggi esplorativi, commerciali e coloniali

lungo tutto il Mediterraneo i Greci ebbero modo,

ovviamente, di conoscere anche la Sardegna e di

circumnavigarla per intero:

si resero infatti conto

della sua forma e la denominarono

Ichnusa,che significava proprio “impronta”.

Gli antichi Greci in particolare rimasero colpiti da

quegli straordinari monumenti antichi che sono i

nostri nuraghi.

Siccome i Greci erano un po’ “presuntuosi” e si

ritenevano culturalmente superiori a tutti gli altri (va

ricordato che chiamavano “barbari” tutti quelli che

non erano Greci!) ragionavano in proposito più o

meno in questo modo:

“è impossibile che una popolazione barbara e incivile

abbia potuto realizzare da sola queste strutture!” e

pertanto “inventarono” questo mito:

il mitico architetto Dedalo, dopo aver costruito il

famoso Labirinto nell’isola di Creta (dove risiedeva il

mostruoso Minotauro)…

si stabilì in Sardegna e qui “insegnò” ai Sardi a

costruire queste torri di pietra: infatti i Greci

chiamavano i nuraghi “dedaleia”, cioè strutture di

Dedalo

Le “dimensioni” della Storia:

Lo SPAZIO e il TEMPO

La “famigerata”

«LINEA del TEMPO»

… e il suo carattere“CONVENZIONALE”

… Ovvero:

l’esigenza

(arbitraria

e condivisa)

di individuare un

«PUNTO ZERO»

di riferimento

“L’anno che abbiamo”(a) (Fonte: Scuola e formazione,

anno XVI, n. 7/8, lugl./ago. 2013, p. 28, “Intercultura. Un

calendario delle feste”.)

il 2013 del calendario cristiano…

“L’anno che abbiamo”(b)

il 5773/5774

del calendario ebraico…*

[= 3761 a.C.] (*5 settembre 5774 Capodanno –Nei giorni del Rosh Hashanah si festeggia la creazione del mondo)

“L’anno che abbiamo”(c)

il 4710

del calendario cinese…

[= 2697 a.C.]

“L’anno che abbiamo”(d)

il 1392

del calendario iraniano…

[= 622 d.C.,

c.d. “egira” spostamento o fuga di Maometto

da La Mecca a Medina]

“L’anno che abbiamo”(e)

il 1434/1435

del calendario islamico…

[= 579 d.C.]

“L’anno che abbiamo”(f)

il 2068/2069

del calendario induista…

[= 55 a.C.]

“L’anno che abbiamo”(g)

il 2573

del calendario buddista…

[= 560 a.C.]

Alcuni “storici” punti di partenza(a)

1184 a.C.: (tradizionale data della)

distruzione di Troia

Alcuni “storici” punti di partenza(b)

776 a.C.:

prima Olimpiade greca

Alcuni “storici” punti di partenza(c)

(21 aprile) 753 a.C.: (tradizionale data

della) fondazione di Roma

Il NOSTRO “storico” punto di partenza(d)

0:(tradizionale data della) nascita di Gesù

Cristo

La “tradizionale”

scansione tripartita

della Storia:

Il modello è l’antico Egitto dei Faraoni:

“Antico” Regno

“Medio” Regno

“Nuovo” Regno

Di conseguenza:

Storia dell’Evo “Antico”

Storia dell’Evo “Medio” (=Medioevo)

Storia dell’Evo “Nuovo” (o Moderno)

Gli “snodi epocali”

della Storia:

476 d.C.:

fine dell’Impero Romano d’Occidente =fine dell’Evo “Antico”

= inizio dell’Evo “Medio”

Gli “snodi epocali”

della Storia:

(12 ottobre) 1492 d.C.:

scoperta dell’America

= fine dell’Evo “Medio”= inizio dell’Evo “Moderno”

(*Nuove proposte quali “snodi epocali”

differenti prospettive:)

1453 d.C.:

fine dell’Impero Romano d’Oriente

(i Turchi conquistano Costantinopoli)

(*Nuove proposte quali “snodi epocali”

differenti prospettive:)

1455 d.C.:

invenzione della stampa a caratteri mobili

(Johann Gutenberg a Magonza stampa la prima

Bibbia)

Gli “snodi epocali”

della Storia, una nuova, necessaria articolazione:

(14 luglio) 1789 d.C.:

Rivoluzione Francese

= fine dell’Età “Moderna”= inizio dell’Età

“Contemporanea”… in fieri…