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Università degli Studi di Padova

Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione

Corso di Laurea in Ingegneria dell'Informazione

Acquisizione Filtraggio e Interpretazionedi segnali mioelettrici per il controllo di

protesi meccaniche

Laureando Relatore

Marco Calenda Gaudenzio Meneghesso

Anno Accademico 2012/2013

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A Elisa, il mio futuroA Matteo, il mio passato

A tutti i miei Amici, il mio presente

Ogni tecnologia sucientemente avanzata è indistinguibile dallamagia

Arthur Charles Clarke

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Contents

1 Introduzione 1

2 Il segnale mioelettrico 3

3 Acquisizione 5

3.1 Amplicatore Dierenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53.2 Amplicatore dierenziale da strumentazione . . . . . . . . . . 73.3 Sistemi per ridurre il modo comune . . . . . . . . . . . . . . . 9

3.3.1 Massa Comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113.3.2 Driver Gamba Destra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123.3.3 Stabilità Driver Gamba Destra . . . . . . . . . . . . . 16

4 Filtraggio 19

4.1 Filtro Analogico Anti-Aliasing . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204.2 Campionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

4.2.1 Oversampling . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214.3 Filtro Digitale FIR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

5 Interpretazione e Conclusioni 25

6 Appendice A - Implementazione software oversampling e l-

tro FIR digitale 29

7 Appendice B - Schematici 33

Bibliography 37

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vi CONTENTS

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Sommario

Un esoscheletro è costituito per denizione da uno scheletro, da una musco-latura articiale e da un sistema di controllo, detto di feedback, che serviràad armonizzare i movimenti della macchina con quelli dell'utilizzatore. Letecnologie attuali permettono di realizzare strutture estremamente leggere eresistenti, adempiendo perfettamente al compito di realizzare uno scheletro"vestibile" da un essere umano, tuttavia non sono ancora abbastanza avan-zate da fornire muscoli articiali compatti ed ecienti o sistemi di controlloabbastanza evoluti da potersi interfacciare direttamente con l'utilizzatore.

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Chapter 1

Introduzione

Nel mondo della biomedica l'acquisizione di segnali mioelettrici dal corpoumano ha sempre richiesto uno sforzo ingegneristico non indierente. Talepratica, chiamata elettromiograa ( EMG ), ha riscontri pratici in una miri-ade di campi, dalla diagnosi di decit neuromuscolari allo studio dell'apparatonervoso periferico. Tuttavia no a pochi decenni addietro l'uso di elettrodiimpiantati direttamente in-loco era lo standard de facto, rendendo il sud-detto esame invasivo e problematico. Parallelamente all'EMG negli ultimianni si va sviluppando una nuova promettente tecnica, denominata sEMG,che mira all'acquisizione del segnale mioelettrico mediante elettrodi di su-percie. La semplicità dell'esame ( un semplice elettrodo appoggiato sullapelle ) ha reso la tecnica vettore di nuove applicazioni al di fuori del campodiagnostico, rendendo lo studio ( e la realizzazione in alcuni casi1 ) di inter-facce uomo-macchina e di protesi robotizzate molto più attuale rispetto untempo. Nel presente trattato approfondiremo l'acquisizione, il ltraggio e inparte l'interpretazione di un segnale EMG superciale relativo al bicipite alne di pilotare una protesi al gomito motorizzata. Tale approccio richiedeuna misurazione meno precisa dell'eettivo segnale mioelettrico rispetto aduna misurazione a ni diagnostici, tuttavia l'ambiente dove verrà utilizzatal'apparecchiatura ( ambiente non controllato e ricco di rumore elettrico difondo ) e la non stabilità del sensore dovuta al movimento del braccio ren-deranno lo studio di un adeguato sistema di ltraggio indispensabile. Ai nidi una migliore descrizione dell'apparato lo stesso è stato realizzato e studiatoin laboratorio, per avere un feedback pratico alle tematiche trattate.

1http://www.cyberdyne.jp/english/robotsuithal/

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2 CHAPTER 1. INTRODUZIONE

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Chapter 2

Il segnale mioelettrico

Quando un muscolo scheletrico deve compiere un movimento il cervello inviaun impulso elettrico che tramite i nervi raggiunge le bre muscolari inter-essate al movimento. Questo impulso, detto in gergo segnale mioelettrico,ha un range di frequenze variabile fra pochi hertz a circa 300Hz, e ampiezzavariabile fra circa 10µV e 1mV . Da un punto di vista pratico un muscolo puòessere in prima approssimazione considerato un dipolo elettrico immerso inun materiale parzialmente conduttivo. Possiamo quindi immaginare il corpoumano come costituito da numerose "unità motorie" alle quali è associatoun dipolo elettrico rappresentante il muscolo. A questo punto risulta chiaroil vero problema dell'elettromiograa di supercie rispetto ad una normaleelettromiograa con elettrodi intramuscolari. Nel caso di una EMG il seg-nale mioelettrico registrato è quasi totalmente quello del muscolo interessato,mentre nel caso dell sEMG il segnale mioelettrico registrato è la composizionedi tutti i segnali mioelettrici generati dalle unità motorie attive al momentodella registrazione (g. 2.1). Se si volesse eseguire un'analisi matematica rig-orosa del segnale sEGM si dovrebbe in qualche modo scindere il segnale raw inuna somma di segnali rappresentati l'attività mioelettrica delle singole unitàmotorie. Nonostante siano stati eettuati passi importanti in questo campo,sopratutto grazie alla potenza di calcolo disponibile per l'elaborazione delsegnale, nel presente trattato non verrà analizzata approfonditamente questatematica, visto che, come già è stato menzionato, al ne di pilotare unaprotesi non è necessario un segnale sEMG perfetto, bensì un segnale sub-ottimale. Ci concentreremo quindi nell'acquisizione del segnale mioelettricoe al ltraggio dello stesso, lasciando alla sezione dedicata all'interpretazionel'eventuale isolamento dell'eettivo segnale del muscolo interessato.

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4 CHAPTER 2. IL SEGNALE MIOELETTRICO

Figure 2.1: Rappresentazione schematica del segnale sEMG

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Chapter 3

Acquisizione

Il corpo umano è essenzialmente un conduttore, e come tale è soggetto adierenze di potenziale più o meno rilevanti a seconda dell'ambiente dove sitrova. Ne consegue che per registrare un segnale di pochi microvolt è indis-pensabile adottare un approccio dierenziale, al ne di eliminare il potenzialeal quale si trova il corpo ( che da ora in poi chiameremo modo comune )dall'eettivo segnale mioelettrico ( che da ora in poi chiameremo modo dif-ferenziale ). Per fare questo verranno applicati due elettrodi ai capi dell'unitàmotoria da studiare. La formula che regola un'amplicazione di tipo dieren-ziale è la seguente:

Vout = Ad(V +in − V −

in ) + Ac

(V +in + V −

in

2

)(3.1)

dove Ad viene detta Amplicazione a modo dierenziale e Ac Amplicazione

a modo comune. Idealmente vorremmo avere Ad molto grande e Ac moltopiccolo, e vedremo in seguito come questo rapporto, detto reiezione di modo

comune ( CMRR ), sarà di primaria importanza per avere un buon segnalesEMG. Da una semplice analisi si può vedere come un eventuale segnale amodo comune verrà amplicato solo da Ac e non da Ad, visto che si pre-senterebbe identico ai due elettrodi. Mentre il segnale mioelettrico verràamplicato anche da Ad essendo localizzato tra i due elettrodi. Analisi sim-ile può essere fatta con il rumore elettrico di fondo, dato che buona partedello stesso può essere eliminato assieme al segnale di modo comune ( essendolocalizzato al di fuori della coppia di elettrodi ) .

3.1 Amplicatore Dierenziale

Incominceremo la trattazione dell'amplicatore dierenziale utilizzato nelprogetto dal suo elemento costitutivo di base, ovvero l'amplicatore op-

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6 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

Figure 3.1: Un amplicatore operazionale

erazionale. Un amplicatore operazionale (in inglese operational amplieroppure op-amp g3.1) è un amplicatore dierenziale caratterizzato da unguadagno di tensione idealmente innito, una resistenza d'ingresso ideal-mente innita, e una resistenza d'uscita idealmente nulla.Da tali ipotesi discendono due proprietà ideali fondamentali: la dierenzatra le tensioni applicate in ingresso è nulla (se la retroazione è negativa), ele correnti di ingresso sono nulle. Ne consegue che idealmente un op-amp haguadagno a modo comune nullo e guadagno a modo dierenziale innito.Nella realtà le due ipotesi sopra citate non sono rispettate; il guadagno Ad,seppur molto elevato ( nell'ordine 104 nei dispositivi integrati1 ), non è in-nito e il guadano Ac non è nullo. Inoltre l'amplicatore necessita di unatensione tra V +

in e V −in per portare Vout a zero, detta tensione di oset, non

nulla.Analizzando l'op-amp tenendo conto della sua non idealità otterremmo unaformula nella forma

Vout = Ad(V +in − V −

in ) + Ac

(V +in + V −

in

2

)(3.2)

permettendoci di denire un paramento indispensabile per valutare la bontàdi un amplicatore dierenziale, il Rapporto di reiezione di modo comune

(common-mode rejection ratio CMRR).

1http://it.wikipedia.org/wiki/Amplificatore_operazionale

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3.2. AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE DA STRUMENTAZIONE 7

Il CMRR, misurato in decibel positivi, è denito dalla seguente equazione:

CMRR = 20 log10

(Ad

As

)(3.3)

in cui Ad è il guadagno dierenziale e As è il guadagno di modo comune.Il 741, un chip OP-AMP comune, ha il CMRR di 90dB e oset variabile tra±10mV 2.Nel nostro caso, avendo a che fare con segnali così piccoli, non basta unCMRR così basso. Inoltre la non idealità dell'amplicatore operazionale sitraduce anche in tensioni di oset generalmente maggiori della tensione tipicadi un impulso sEMG ( anche di un ordine di grandezza ), rendendo l'utilizzodi un circuito alternativo indispensabile. L'approccio più usato è quello diutilizzare una particolare forma circuitale chiamata Amplicatore Dieren-

ziale da Strumentazione che al tempo stesso aumenta il CMRR portandoloa valori accettabili ( ma non ideali come vedremo più avanti ) e risolve ilproblema delle tensioni di oset.

3.2 Amplicatore dierenziale da strumentazione

La struttura dell'amplicatore da strumentazione in gura 3.2 può pensarsiderivata dall'amplicatore dierenziale in gura 3.3: rispetto a questo pre-senta due operazionali in più che migliorano (aumentandola) l'impedenzadi ingresso e permettono di variare l'amplicazione del segnale dierenzialed'ingresso Vin variando un solo componente Rgain. Normalmente viene for-nito come un unico chip con due pin a cui va connesso il resistore Rgain.Analizzando nel dettaglio l'amplicatore da strumentazione otteniamo unacaratteristica di uscita descritta dalla seguente formula:

Vout = (1 +2R1

Rgain

) (R3

R2

) (−Vin) (3.4)

Ai ni progettuali si è optato per l'amplicatore da strumentazione INA128PA( gura 3.4 ) per l'ottima tensione di oset e il costo contenuto. Infatti ilsuddetto chip presenta una Voffset = ±25µV e un CMRR = 93dB3 .Tra i parametri del circuito l'unico che risulta troppo carente per la nostraanalisi è proprio il CMRR.Sembra un controsenso che un CMRR di circa 100dB sia basso, tuttavia basti

2LM741 Datasheet http://www.ti.com/lit/ds/symlink/lm741.pdf3INA128PA Datasheet http://pdf.datasheetcatalog.com/datasheets/270/

255497_DS.pdf$

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8 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

Figure 3.2: Un amplicatore dierenziale da strumentazione

Figure 3.3: Un amplicatore dierenzialeVout = (R2R1

)(V2 − V1)

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3.3. SISTEMI PER RIDURRE IL MODO COMUNE 9

Figure 3.4: Lo schema dell'amplicatore da strumentazione INA28PA

pensare che 100dB equivalgono a circa 105.Questo implica che il guadagno a modo comune Ac è 105 volte più piccolo delguadagno dierenziale Ad. Tuttavia un segnale tipico di modo dierenzialederivante da un impulso sEMG è di circa 10µV contro le decine di volt delsegnale di modo comune, per un rapporto pari a 106. Ne consegue che nonos-tante il segnale di modo comune sia amplicato 105 volte meno rispetto aquello di modo dierenziale risulta comunque in uscita dall'amplicatore 10volte più grande di quello derivante dall'impulso sEMG. Ovviamente questonon è accettabile. Oltre tutto non va dimenticato che l'amplicatore verràutilizzato in un'applicazione pratica dove, per esempio, è impossibile chegli elettrodi cutanei siano perfettamente simmetrici. Questo, unito ad al-tri innumerevoli problemi pratici non fa altro che peggiorare ancora di piùla situazione, rendendo segnali che in teoria sarebbero di modo comune, dimodo dierenziale.

3.3 Sistemi per ridurre il modo comune

Negli anni sono stati pensati innumerevoli sistemi per aumentare il CMRRdi un amplicatore dierenziale no a valori accettabili.Al ne di un analisi agevole delle varie metodologie è utile utilizzare un mod-

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10 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

Figure 3.5: Modello equivalente corpo umano

ello equivalente del corpo umano ( gura 3.5 ) che schematizza il comporta-mento dello stesso sollecitato da una tensione di modo comune Vs sinusoidale.Essendo il segnale di modo comune tipico di un circuito sEMG causato dallatensione di alimentazione dello stesso possiamo immaginare Vs come sinu-soidale con frequenza di oscillazione di circa 60Hz.Dal circuito si può estrapolare l'eettivo valore del segnale di modo comune,Vc, calcolando un semplice partitore di tensione nel seguente modo:

Vc =Zg

Zg + 1sC

∗ Vs (3.5)

con:

Zc ≈ [(1

sCb)‖(1 + sRC

2sC)‖(Cs)] (3.6)

Dal circuito si può anche notare come un semplice mismatch delle resistenzedi elettrodo ( Re1 e Re2 ) causi un degradamento del CMRR trasformandosegnale di modo comune in modo dierenziale.Passiamo ora alla descrizione delle vare tecniche atte a migliorare il CMRRdel nostro circuito:

1. Gabbia di Faraday:In realtà questo sistema non agisce sul CMRR dell'apparato, bensì miraa ridurre il segnale di modo comune in modo da alleggerire le restrizionisul CMRR. Infatti abbassando il potenziale di modo comune il rapporto

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3.3. SISTEMI PER RIDURRE IL MODO COMUNE 11

tra lo stesso e il segnale utile cala, permettendo all'apparecchiaturauna lettura più pulita. Inoltre protegge il dispositivo di acquisizione dainterferenze esterne di natura elettromagnetica.

2. Capacità d'isolamento:Un altro sistema per aumentare il CMRR è quello di isolare la tensionedi riferimento dell'apparato da quella di terra del paziente. Questo,unito all'utilizzo di apparecchiature a batteria è suciente per rag-giungere un CMRR adeguato alla misurazione. Tuttavia spesso questosistema viene aancato da un sistema a feedback come quelli che ve-dremo in seguito, al ne di rendere tutto l'apparato più robusto alrumore.

3. Post-elaborazione del segnale:Con l'aumentare della potenza di calcolo disponibile, molte elaborazioniche dovevano essere eettuate prima di campionare il segnale possonoessere eettuate dopo mediante l'uso di algoritmi operanti nel dominiodiscreto del tempo. Questo permette di eliminare il segnale di modo-comune residuo mediante ltri FIR ( nite-impulse response ). Peresempio in applicazioni dove l'apparato è alimentato con tensione dilinea è molto comodo in post-elaborazione eliminare, tramite un ltroelimina-banda, le armoniche a 50Hz o 60Hz, in modo da eliminare ilsegnale di modo comune causato dalla natura ondulatoria della tensionedi linea. Queste elaborazioni verrano approfondite nel capitolo dedicatoal Filtraggio del segnale.

4. I restanti due sistemi, quello della Massa Comune e quello del DriverGamba destra meritano una sezione apposita, richiedendo una trat-tazione più dettagliata.

3.3.1 Massa Comune

Con questa tecnica, una resistenza di piccolo valore Rp viene utilizzata percollegare la tensione di riferimento dell'apparato al corpo mediante un elet-trodo posizionato sulla gamba destra.In realtà vedremo che l'utilizzo della gamba destra è arbitrario, e deriva dalfatto che gli studi su questi apparati sono stati fatti in maniera intensiva percircuiti dedicati alla registrazione di segnali cardiaci ( ECG ).La gamba destra venne scelta perchè sucientemente lontana dal cuore,in modo da minimizzare il rischio di elettroshock del paziente. Tornandoall'analisi del circuito intuitivamente la resistenza Rp si colloca tra la massadel paziente e quella del circuito. Essenzialmente questo modica l'eettivo

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12 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

Figure 3.6: Rp con buer di tensione

valore della Zg nella formula 3.5, essendo la Rp in parallelo alla Zg. Ne con-segue che la tensione di modo comune dell'intero circuito cala al diminuiredella Rp. Tuttavia la Rp non può essere arbitrariamente diminuita, infattiin accordo con lo standard IEC4 solo 50µA di corrente possono scorrere at-traverso il corpo del paziente. La Rp va quindi dimensionata in modo danon superare tale limite in caso di guasto. Per esempio in un apparato ali-mentato con una tensione di 5V la Rp non può essere scelta più piccola di100kΩ, valore che si riduce a 60kΩ in caso di alimentazione di 3V 5.Il CMRR del sistema può essere ulteriormente aumentato abbandonando unapproccio puramente passivo e adottandone uno attivo che fa uso di un op-amp ( gura 3.6 ). L'eettiva Rp vista dal circuito è la somma di Rp1 e Rp2, tuttavia ai ni del calcolo del CMRR solo la Rp1 va considerata ( essendol'op-amp in congurazione di buer di tensione ). Si può quindi dimensionareRp1 a piacere per ottenere un CMRR adeguatamente alto e lasciare alla Rp2il compito di limitare la corrente in caso di guasto.

3.3.2 Driver Gamba Destra

Trattiamo inne l'ultimo sistema per aumentare il CMRR di un amplicatoredierenziale, ovvero il Driver di Gamba Destra ( RLD Right Leg Driver gura3.9). Questo sistema, oltre ad essere il più usato, è anche quello che è statoscelto per la realizzazione dell'apparato. Al ne di analizzare questo circuitoutilizzeremo un modello simile a quello proposto in gura 3.5, estendendolocon un collegamento aggiuntivo ( gura 3.7 ), quello della gamba destra perl'appunto, e ne analizzeremo il comportamento utilizzato il suo equivalente a

4Safe current limits for electromedical apparatus. ANSI/AAMI ES1-1993.5Venkatesh Acharya , Improving Common-Mode Rejection Using the Right-Leg Drive

Amplier , 2011, pag.4

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3.3. SISTEMI PER RIDURRE IL MODO COMUNE 13

Figure 3.7: Modello di analisi di un circuito RLD

Figure 3.8: Modello equivalente di analisi di un circuito RLD

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14 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

modo comune in gura 3.8. La coppia di resistenze Ra e Ra stimano il valoredella tensione di modo comune (Vc) applicata al circuito. A3 amplica einverte questa tensione e la applica alla gamba destra del paziente. In questomodo, tramite quella che a tutti gli eetti è una retroazione negativa, si riducela Vc no ad annullarla. Analizzando nel dettaglio il circuito equivalente ingura 3.8 possiamo notare come il corpo sia attraversato da un corrente idcausata dalla tensione Vs. Questa corrente si divide in due parti, la prima,che chiameremo id1, che uisce direttamente a terra attraverso la capacitàCb, la seconda, che chiameremo id2, che invece uisce nel driver di gambadestra:

id2 = idCs

Cs + Cb(3.7)

Notiamo che la Vc si ripropone all'uscita del buer di tensione A1, A2 e quindiin ingresso all'operazione A3 in congurazione invertente. Ne consegue chela tensione Vo assume valore pari a:

Vo = −GVc G = (2Rf

Ra

) (3.8)

oppure considerando la maglia a sinistra dell'op-amp A3:

Vo = Vc − (Re1)id2 (3.9)

uguagliando le due:

−GVc = Vc −Re1id2 ⇒ Vc =Re1

(1 +G)id2 (3.10)

Risulta ora evidente il vantaggio di un RLD rispetto ad un circuito a massacomune. Se avessimo connesso il paziente direttamente alla tensione di modocomune tramite Rp l'eettivo valore di resistenza tra paziente e modo comunesarebbe stata dominata dalla Re1 ( essendo Re1 ≈ 100kΩ >> Rp ). Osser-vando invece la formula 3.10 notiamo come l'eettivo valore di resistenza trapaziente e modo comune in un RLD sia attenuato di un fattore (G + 1). Ilcircuito inoltre in questa congurazione permette di aumentare Ro a piacere,che come abbiamo visto nel capitolo dedicato alla massa comune, protegge ilpaziente da eventuali rotture dell'apparato.Rimane ora da studiare no a che punto il guadagno G può essere aumentatoper ridurre la Vc. Nonostante sia attraente l'idea di aumentarlo il più possi-bile, bisogna tenere conto del fatto che il circuito in gura contiene elementiin grado di sfasare il segnale anche di −180, trasformando una retroazionenegativa stabile in una retroazione positiva potenzialmente instabile.

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3.3. SISTEMI PER RIDURRE IL MODO COMUNE 15

Figure 3.9: INA128 con RLD, immagine originale consultabile al datasheetdell'INA128PA

Figure 3.10: Circuito equivalente della gura 3.8 per lo studio della stabilitàdel sistema.Notare la formula di amplicazione degli op-amp compensati.

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16 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

3.3.3 Stabilità Driver Gamba Destra

Al ne di studiare la stabilità del driver di gamba destra ci avvaliamo delcircuito in gura 3.10.Possiamo ora isolare i 3 stadi del circuito in catena aperta, e ricavarne lefunzioni di trasferimento. Nello stadio A:

GA =G

1 + s2πfa

(3.11)

fa =B6

G(3.12)

G =2Rf

Ra

(3.13)

Nello stadio B:

GB =1

[1 + ks2πfn

][1 + s2πkfn

](3.14)

fn =1√

2π(τ1τ2)(3.15)

k = ξ +√ξ2 − 1 (3.16)

ξ = (τ1τ2τ3)πfn (3.17)

τ1 = (R0 +Re1)CbCsCb + Cs

(3.18)

τ2 = (Re2 +R1)C1 (3.19)

τ3 = 2(Re1 +R0)C1 (3.20)

Mentre nello stadio C possiamo ignorare il polo in alta frequenza dovuto allacompensazione dell'op-amp:

GC =1

1 + s2πB

' 1 (3.21)

Ne consegue che la funzione di trasferimento a catena aperta del circuito è:

Gtot =G

[1 + s2πfa

][1 + ks2πfn

][1 + s2πkfn

](3.22)

L'approccio più semplice per stabilizzare la Gtot è di abbassare la frequenzafa no ad un valore fac. Inoltre considerato che non c'è nessuna ragione di

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3.3. SISTEMI PER RIDURRE IL MODO COMUNE 17

limitare il guadagno in dc, sostituiamo il resistore Rf con un condensatoreCf . Ne consegue che la fac assume valore:

fac =1

πG0RaCf(3.23)

tenendo conto cheG0 è il guadagno in bassa frequenza a catena aperta dell'op-amp A3 .Osservando la gura 3.11 notiamo come un margine di fase adeguato ( 45

) in corrispondenza della frequenza di attraversamento si ha se la fac vienescelta in modo da ottenere un guadagno unitario in corrispondenza della fn (il polo dovuto alla rete RC più basso in frequenza ). Traducendo in formula:

fac ≤fnkG0

⇒ RaCf ≥k

πfn(3.24)

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18 CHAPTER 3. ACQUISIZIONE

Figure 3.11: Graco di bode del modulo della Gtot

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Chapter 4

Filtraggio

Tralasciamo ora le tecniche atte ad acquisire un segnale sEMG ottimale epassiamo a quelle utili a migliorare un segnale sEMG dopo la sua acquisizione.Infatti è praticamente impossibile che il circuito dierenziale elimini tutti idisturbi nella fase di lettura, e risulta quindi indispensabile "pulire" eventualerumore residuo dalla nostra registrazione. Essenzialmente i ltri posso esseredivisi in due macro-categorie:

• Filtri Analogici

• Filtri Digitali

Nel presente trattato non discuteremo dei vantaggi e svantaggi delle duefamiglie, ma ci limiteremo ad usare l'una o l'altra in base alle necessità.Nello specico si è optato per un ltro analogico attivo passa basso comeltro anti-aliasing e amplicatore aggiuntivo, per poi passare ad un ltroFIR digitale implementato su un calcolatore. Le motivazioni della sceltasono puramente progettuali, infatti i ltri digitali permettono una maggiorelibertà di movimento rispetto alla loro controparte analogica, ed essendo levariabili del progetto in questione piuttosto casuali era essenziale adottareuna soluzione agile ad eventuali cambiamenti. Inoltre i ltri digitali perme-ttono l'eliminazione selettiva di determinate frequenze con una velocità dipassaggio da banda passante a banda soppressa estremamente alta.

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20 CHAPTER 4. FILTRAGGIO

Figure 4.1: Filtro Attivo Passa-Basso

4.1 Filtro Analogico Anti-Aliasing

In gura 4.1 è rappresentato il ltro attivo passa-basso usato nel progetto.La sua funzione di trasferimento è:

G = −R2

R1

1

1 + sR2C(4.1)

Come già detto nel Capitolo 2 un tipico segnale mioelettrico ha un rangedi frequenze compreso tra gli 0 (dc) e i 300Hz, conviene quindi dimension-are il ltro anchè la sua frequenza di taglio sia uguale a 300Hz. Non hasenso essere "generosi" e prendere un range di frequenze maggiore, perchèoltre al segnale utile stiamo inevitabilmente acquisendo rumore di fondo cheha densità spettrale di potenza costante ( rumore bianco ). Inoltre stiamoltrando un segnale che dovrà essere poi campionato, e frequenze di campi-onamento più basse permettono acquisizioni più precise, facendo magari usodell'oversampling1 per aumentare ulteriormente la risoluzione. Ne consegueche:

fc = 300 =1

2πR2C(4.2)

e imponendo R2 = 100kΩ

C =1

2πRfc' 50nF (4.3)

Il dimensionamento di R1 invece viene evitato mediante l'uso di un poten-ziometro del valore di 10kΩ per permettere una taratura ne in sede di test.

1http://en.wikipedia.org/wiki/Oversampling

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4.2. CAMPIONAMENTO 21

4.2 Campionamento

Il campionamento del segnale viene eettuato utilizzando un ADC a N =10bit e fondoscala pari a Vref = 5V . Ne consegue che il quanto di campiona-mento vale:

Q =Vref2N' 5mV (4.4)

La scelta della frequenza di campionamento ( fs ) potrebbe seguire banal-mente il criterio di Nyquist:

fs = 2fM = 600Hz (4.5)

tuttavia essendo la fM piuttosto bassa ( 300Hz ) possiamo sfruttare l'oversampling.

4.2.1 Oversampling

Per applicare l'oversampling, la frequenza di campionamento deve essere al-meno 4 volte la frequenza di Nyquist:

fs > 4 ∗ 2fM (4.6)

Quindi più bassa è la frequenza massima del segnale da campionare, maggiorisaranno i margini di applicabilità dell'oversampling.I vantaggi di un simile approccio sono essenzialmente due:

• Riduzione del rumore:La riduzione del rumore del segnale si ottiene applicando semplicementela media ai segnali acquisiti. E' importante ricordare che la medianormale non aumenta la risoluzione di conversione.

• Incremento della risoluzione:Il miglioramento della risoluzione di un ADC, richiede l'applicazioneconcomitante della tecnica dell'oversampling e della decimazione2. Peraumentare di 1 bit la risoluzione è necessario campionare quattro volteil segnale e dividere il risultato della sommatoria per 2. Generalizzandoper incrementare la risoluzione di n bit, le acquisizioni per ogni segnalesono 4n. Il risultato della sommatoria va diviso per 2n3. In formula:

fs = 4n2fM (4.7)

2Appendice A per implementazione software su Arduino UNO3AVR121: Enhancing ADC resolution by oversampling http://www.atmel.com/

images/doc8003.pdf

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22 CHAPTER 4. FILTRAGGIO

Figure 4.2: Scheda Arduino Uno

media scalata =

22n−1∑i=0

datai

2n. (4.8)

Nello specico si è scelto di utilizzare come convertitore ADC una scheda disviluppo Arduino Uno4 ( gura 4.2 ) in quanto l'elaborazione sucessiva delsegnale verrà eettuata a bordo in modo da non richiedere l'uso di un PC.L'Arduino in questione monta un microcontrollore ATmega328 capace diuna fsmax = 15kHz5. Banalmente quindi possiamo aumentare la risoluzionedel nostro ADC no a 12bit ( incremento di 2bit ) campionando ad unafrequenza:

fs = 42 ∗ 2 ∗ fM = 9600Hz (4.9)

4.3 Filtro Digitale FIR

A questo punto del percorso del nostro impulso sEMG siamo arrivati nal-mente in un ambiente digitale con un livello di pulizia dal rumore e precisionedel segnale piuttosto elevato. Infatti in laboratorio in sede di test si è potutoconstatare che la qualità del segnale era già suciente per eettuare delleprime elaborazione per il riconoscimento dell'impulso sEMG.

4http://www.arduino.cc/5ATmega328 datasheet http://www.atmel.com/Images/doc8161.pdf

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4.3. FILTRO DIGITALE FIR 23

Figure 4.3: Rappresentazione schematica di un ltro FIR

Tuttavia l'uso di un ltro ulteriore, digitale in questo caso, è auspicabile persvariati motivi:

• Non costa nulla.

• Può essere adaptive:La scheda può essere programmata per reagire alle variazioni ambientalitarando in maniera automatica la risposta impulsiva del ltro FIR.L'uso di questo genere di ltri è ormai ampiamente documentato epermette di migliorare il rapporto segnale-rumore anche in manierasignicativa6.

• Può sopprimere il rumore residuo localizzato a 60Hz ( 50Hz in Europa) causato dall'alimentazione di linea che non è stato ltrato dal driverdi gamba destra.

Nel nostro caso si è optato per un ltro FIR elimina banda centrato a 50Hzproprio per eliminare il rumore di linea residuo7. Nello specico il ltro FIRin questione è caratterizzato da risposta in frequenza visibile in gura 4.4

6http : //www.ingbiomedica.unina.it/studenti/ingbio/eldati/esb/F iltriadattativi.pdf7Appendice A per implementazione software su Arduino UNO

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24 CHAPTER 4. FILTRAGGIO

Figure 4.4: Risposta in frequenza del ltro FIR elimina banda

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Chapter 5

Interpretazione e Conclusioni

Il segnale ottenuto a questo punto (gura 5.1 ) deve essere in qualche modoutilizzato, non dimentichiamo infatti che il ne ultimo di questa acquisizioneè ottenere un segnale in grado di pilotare una protesi.Come citato ad inizio trattato ultimamente in questo campo sono stati fattipassi da gigante 1 2, tuttavia l'uso di algoritmi così complessi non è richiestovista la pulizia del segnale ( gura 5.1 ).L'algoritmo proposto in questo trattato è il seguente.

• Vengono registrate varie contrazioni del bicipite del paziente con in-tensità via via crescente, per ogni contrazione viene calcolata l'energiamassima raggiunta dall'impulso sEMG.

• Da queste registrazioni viene creata una mappa per legare l'energiadell'impulso sEGM con la corrispettiva contrazione muscolare.

• Il segnale viene normalizzato a 100 in modo da essere facilmente inter-pretabile.

Termina così l'elaborazione del segnale sEMG che lo ha portato da un sem-plice impulso mioelettrico ad un vero e proprio segnale di controllo per unaprotesi. Abbiamo dimostrato come l'uso di segnali dierenziali sia indispens-abile nelle prime fasi dell'acquisizione per riuscire a rilevare un segnale tipicosEMG ( molto piccolo in ampiezza e spesso nascosto da rumore elettrico

1 Zeeshan O Khokhar, Zhen G Xiao, Carlo Menon, Surface EMG pat-tern recognition for real-time control of a wrist exoskeleton, http://www.biomedical-engineering-online.com/content/pdf/1475-925X-9-41.pdf

2Carlo J. De Luca, Alexander Adam,Robert Wotiz,L. Donald Gilmore,and S. HamidNawab, Decomposition of Surface EMG Signal, 2006, http://jn.physiology.org/content/96/3/1646.full.pdf+html

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26 CHAPTER 5. INTERPRETAZIONE E CONCLUSIONI

Figure 5.1: Segnale ottenuto dopo il ltraggio software. Si può chiaramentenotare il picco di contrazione del bicipite.

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di fondo ). Successivamente abbiamo enunciato alcune metodologie ( RLD) atte a massimizzare il CMRR del nostro sistema di acquisizione. Inneil segnale è stato ltrato prima nel dominio analogico e successivamente inquello digitale. Possibili miglioramenti futuri:

• Realizzazione del circuito su pcb con maglia di schermatura per ridurreil rumore in alta frequenza.

• Analisi dettagliata del segnale amplicato prima del ltraggio per unataratura più precisa del guadagno e del ltro analogico anti-aliasing

• Utilizzo di un convertitore analogico-digitale più preciso e eliminazionedella componente continua della tensione prima della conversione inmodo da utilizzare un valore di fondoscala più piccolo e quindi unquanto di campionamento più piccolo.

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28 CHAPTER 5. INTERPRETAZIONE E CONCLUSIONI

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Chapter 6

Appendice A - Implementazione

software oversampling e ltro FIR

digitale

template < i n t num_coeffs , const FloatType ∗ c o e f f s >c l a s s F i r F i l t e r pub l i c :

F i r F i l t e r ( ) :cur rent_index_ (0)

f o r ( i n t i = 0 ; i < num_coeffs ; ++i )h i s t o r y_ [ i ] = 0 . 0 ;

void put ( double v a l u e ) h i s t o r y_ [ cur rent_index_++] = va l u e ;i f ( cur rent_index_ == num_coeffs )

cur rent_index_ = 0 ;

double get ( ) /∗Convo luz i one∗/double output = 0 . 0 ;i n t i n d e x = current_index_ ;f o r ( i n t i = 0 ; i < num_coeffs ; ++i )

i f ( i nd ex != 0) −−i n d e x ;

e l s e

i ndex = num_coeffs − 1 ;

29

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30CHAPTER 6. APPENDICE A - IMPLEMENTAZIONE SOFTWAREOVERSAMPLING E FILTRO FIR DIGITALE

output += h i s t o r y_ [ i ndex ] ∗ c o e f f s [ i ] ;

return output ;

pr i va te :double h i s t o r y_ [ num_coeffs ] ;i n t cur rent_index_ ;

;#def ine f i l t e r _ l e n g t h 17/∗

F i l t r o FIR∗/double f i l t e r _ c o e f f s [ f i l t e r _ l e n g t h ] = −0.010912989451365322 ,−0.017840142357000547 ,−0.01860533288778352 ,−0.001915952975800508 ,0 .03828592752113896 ,0 .09867599930793801 ,0 .16515540180668756 ,0 .21729724297676248 ,0 .23706906827519325 ,0 .21729724297676248 ,0 .16515540180668756 ,0 .09867599930793801 ,0 .03828592752113896 ,−0.001915952975800508 ,−0.01860533288778352 ,−0.017840142357000547 ,−0.010912989451365322

;const i n t ove r s amp l i n g = 16 ;const i n t ana l o g I nP i n = A0 ;F i r F i l t e r <f i l t e r_ l e n g t h , f i l t e r _ c o e f f s > f i l t e r ;void s e tup ( )

void l oop ( ) /∗Le t t u r a dato ove r samp led∗/i n t ana log_read = oversampled_read ( ) ;/∗F i l t r a g g i o dato ove r samp led∗/f i l t e r . put ( ana log_read ) ;i n t a n a l o g_ f i l t e r e d = f i l t e r . ge t ( ) ;

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/∗E l a b o r a z i o n i con dato f i l t r a t o∗/. . .

i n t oversampled_read ( )i n t s en so r_va lue = 0 ;/∗App l i c a z i o n e a l g o r i tmo fo rmu la 4 .7 e 4 .8∗/f o r ( i n t i =0; i<ove r s amp l i ng ; i ++)

sen so r_va lue += analogRead ( ana l o g I nP i n ) ;return i n t ( s en so r_va lue /pow (2 , 2 ) ) ;

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32CHAPTER 6. APPENDICE A - IMPLEMENTAZIONE SOFTWAREOVERSAMPLING E FILTRO FIR DIGITALE

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Chapter 7

Appendice B - Schematici

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34 CHAPTER 7. APPENDICE B - SCHEMATICI

Figure 7.1: Circuito di acquisizione EMG

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36 CHAPTER 7. APPENDICE B - SCHEMATICI

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Bibliography

[Libro] Decomposition of Surface EMG Signals, Carlo J. De Luca,AlexanderAdam,Robert Wotiz,L. Donald Gilmore,and S. Hamid Nawab, Bostonuniversity, Boston, Massachusetts Submitted 4 January 2006; acceptedin nal form 25 May 2006

[Datasheet] Improving Common-Mode Rejection Using the Right-Leg DriveAmplier, Venkatesh Acharya

[Articolo] Driven-Right-Leg Circuit Design, BRUCE B. WINTER ANDJOHN G. WEBSTER, IEEE TRANSACTIONS ON BIOMEDICALENGINEERING, VOL. BME-30, NO. 1, JANUARY 1983

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