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Uomo di scienza e senatore Uomo di scienza e senatore Liceo Scientifico Liceo Scientifico “G. “G. Castelnuovo Castelnuovo Firenze Firenze

Uomo di scienza e senatore - senatoperiragazzi.it · Sulla teoria della relatività. Sunto di due conferenze, “L’elettronica”, 9, ... Nel 1922 G. Castelnuovo pubblica Spazio

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Uomo di scienza e senatoreUomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico Liceo Scientifico “G. “G. CastelnuovoCastelnuovo””

FirenzeFirenze

• Castelnuovo matematico

• Castelnuvo promotore della cultura scientifica

• Castelnuovo e la scuola

• Castelnuovo e il fascismo

• Castelnuovo Senatore

o Intereventi in Senato

o Interventi nelle commissioni

• Rassegna stampa

• Nacque a Venezia il 14 Agosto 1865

• Compì i pimi studi nella città lagunare appassionandosi alla geometria

• Si laureò in matematica a Padova nel 1886 e divenne assistente di Enrico D'Ovidio all'università di Torino.

• Nel 1891 ottenne a Roma la cattedra di Geometria algebrica e proiettiva.

• Nel 1892 iniziò una proficua collaborazione con Federigo Enriques che portò a grandi risultati.

• Nel 1903 subentrò a Luigi Cremona nella cattedra di Geometria Superiore all'università di Roma (e ne restò titolare fino al 1935).

• Si dedicò al calcolo delle probabilità pubblicand0 nel 1919 il trattato "Calcolo delle probabilità".

• Nel 1949 fu nominato senatore a vita della Repubblica italiana.

● Castelnuovo fu uno dei primi studiosi in Italia ad affrontare l'ambito della matematica riguardante il calcolo delle probabilità ed è considerato uno dei fondatori della scuola italiana della probabilità assieme a Cantelli e De Finetti.

● Formulò il “postulato empirico del caso“.

● Nel 1919 fu pubblicato una prima edizione del suo trattato “Calcolo delle probabilità“ (la seconda edizione fu pubblicata nel 1926).

● Si conobbero a Torino nel 1892 e inizialmente tra i due ci fu una relazione maestro-allievo.

● Nel 1901 Castelnuovo ed Enriques presentarono un loro lavoro comune per il Premio Reale di Matematica assegnato dall'Accademia dei Lincei.

● Nel 1914 pubblicarono la loro classificazione delle superfici algebriche.

● Il loro rapporto è testimonaiato dalle 670 lettere che Enriques inviò a Castelnuovo raccolte nel libro “Riposte Armonie”.

La sua attività si rivolse ad altri ambiti oltre a quello strettamente matematico, il che lo condusse verso l’approfondimento della fisica, della storia e della filosofia della scienza.

Fisica contemporanea

Il principio di relatività e i fenomeni ottici , “Scientia” , 9,1911, 64-86

Sulla teoria della relatività. Sunto di due conferenze, “L’elettronica”, 9, 1922, ristampato nell’appendice della traduzione italiana di Kopff , I fondamenti della relatività einsteiniana, “Hoepli”, Milano 1923

L’Espace – temps des relativistes, “Scientia”, 33, 1923, 169-180

Il principio di causalità, “Scientia”, 60, 1936, 40-43”

Probabilità

• Determinismo e probabilità, “Scientia”, 53, 1933, 1-12 • Determinismo e probabilità, Atti della Soc.It per il Progresso delle Scienze; “Scientia”, 1932-33 •La probabilitè dans les differentes branches de le science, “Eermann”, Paris 1937

Cultura scientifica

•Antiche e moderne vedute sulle leggi naturali, 1913 in R. Università di Roma •L’Universo di De Sitter, Rend. Acc. Nazionale dei Lincei, 1930 •Forme e dimensioni dell’Universo, “Scientia”, 1931 •Il principio di causalità, “Scientia”, 1936

La maggior parte di questi articoli vennero pubblicati sulla rivista “Scientia” fondata a Bologna nel 1907 con il nome “Rivista di Scienza, organo nazionale di sintesi scientifica” denominazione che assunse definitivamente nel 1910. La rivista veniva pubblicata dalla Casa Editrice Zanichelli e Castelnuovo ha continuato le sue pubblicazioni fino al 1988.

NASCITA DELLA RIVISTA

La rivista nacque per iniziativa di un gruppo di studiosi animato da Federigo Enriques che aveva l’obiettivo di ammodernare i metodi della scienza, sottoponendo le teorie scientifiche ad una analisi dei concetti e metodi tradizionali, realizzare nuove forme di divulgazione delle conoscenze attraverso il coordinamento e l’organizzazione del lavoro di ricerca.

APPELLO ALLA COMUNITA’ SCIENTIFICA

“Tutti coloro che eccellono in un campo qualsiasi di studi sono pregati di recare a tale opera il loro concorso. Piaccia a ciascuno lasciare per un giorno il consueto linguaggio tecnico e dibattere nella forma più accessibile qualche problema generale, che altri, con uguale libertà ed indipendenza, verrà ad illuminare sotto aspetti diversi.”

PARTECIPAZIONE DI ILLUSTRI PERSONALITA’

Autori di oltre 50 nazioni, tra cui lo stesso Castelnuovo, e Volterra, Fermi, Poincarè, Einstein, Heisemberg, Amaldi, Borel accolsero l’invito e pubblicarono articoli sulla rivista Scientia

SPAZIO E TEMPO SECONDO LE VEDUTE DI A. EINSTEIN

Nel 1922 G. Castelnuovo pubblica Spazio e Tempo secondo le vedute di A. Einstein, con l’intento di divulgare le nuove idee della fisica contemporanea; il libro raccoglie e approfondisce il contenuto di alcune conferenze tenute dall’autore in diverse occasioni. Il saggio fu una delle prime opere divulgative sulla teoria della relatività apparse in Italia ed ebbe una importanza rilevante nella diffusione delle idee di Einstein

LE ORIGINI DEL CALCOLO INFINITESIMALE NELL’ERA MODERNA

Nel 1938 l’impegno di Castelnuovo per la diffusione della cultura scientifica prosegue con la pubblicazione di questa nuova opera non più diretta ai soli cultori della matematica ma ad un pubblico colto e più ampio dando la possibilità di far conoscere il percorso storico che ha condotto, con la nascita della scienza moderna, alla creazione del calcolo infinitesimale

In occasione del terzo congresso della Mathesis , Castelnuovo critica due aspetti dell’insegnamento contemporaneo:

il poco interesse dato al rinnovamento e il prevalere dello spirito dottrinario e tradizionalistico;

la visione astratta e personale fornita dagli insegnanti riguardo alle dottrine scientifiche.

Castelnuovo sostiene che sia necessaria un’ innovazione all’interno della scuola, affinchè:

Essa possa fornire una visione globale e concreta delle materie scientifiche.

Gli studenti si possano dedicare allo studio di una scienza al passo con le nuove teorie e con i nuovi orizzonti.

I primi rapporti tra Guido Castelnuovo e la scuola si possono riscontrare nei primi anni del Novecento, attraverso numerosi articoli rivolti all’ambito scolastico e alla formazione degli insegnanti.

Nel 1908 partecipa al IV congresso internazionale dei matematici, come delegati per l’Italia insieme ad Enriques e Vailati.

Nel 1911 viene creato il “liceo moderno”, che entrerà in vigore nel 1914 come una sezione del liceo classico; i programmi di matematica del liceo moderno sono scritti da Guido Castelnuovo.

Nel 1923, durante il regime fascista, viene varata la riforma Gentile, alla quale Castelnuovo si oppone, in quanto comprime gli studi matematici e scientifici.

Nel 1944 vengono riformati i programmi per la scuola superiore, la cui premessa, per la matematica, sarà ispirata da Castelnuovo e da Enriques.

Nel novembre del 1911 la Presidenza della Mathesis fu invitata dal ministro della Pubblica Istruzione a collaborare con l’Ispettorato centrale nella redazione dei programmi di matematica dell’ ultimo biennio del liceo moderno.

Questo conserva gli stessi programmi di matematica del liceo classico, per quanto riguarda gli anni del ginnasio superiore e la prima liceo, mentre nel corso della seconda e della terza classe verranno incrementate le ore di matematica.

In particolare verrà introdotto lo studio delle funzioni e della geometria analitica.

Il liceo moderno venne soppresso con la riforma Gentile nel 1923, alla quale Castelnuovo si oppose, in quanto essa prevedeva:

L’accorpamento ed il ridimensionamento delle materie scientifiche

Il prevalere degli insegnamenti filosofici, letterari e storici su quelli scientifici.

Tuttavia, la riforma rimase inalterata fino al 1944, quando una commissione nominata dalle autorità militari alleate formulò i programmi per i licei nei territori liberati e Castelnuovo firmò un progetto di riforma delle scuole medie (inferiori e superiori); tale progetto prevede:

La proposta di una scuola media unica e aperta a tutti;

L’inizio dello studio del latino solo dal primo anno delle superiori e la sostituzione di esso negli anni precedenti con il francese;

Esami di ammissione piuttosto che esami conclusivi, ad eccezione dell’esame finale delle superiori.

Queste proposte si concretizzarono non pochi anni dopo, gradualmente, fatta eccezione per quella riguardante gli esami di ammissione, che furono aboliti.

1925 Adesione al “Manifesto degli intellettuali antifascisti”, promosso da B.Croce

1931 Giuramento di fedeltà al Regime per poter continuare l’insegnamento

1938 Entrata in vigore delle Leggi razziali; Castelnuovo ormai in pensione deve interrompere i suoi studi

1939 Nota della questura in cui si chiedono accertamenti sulla “condotta, razza e religione del Castelnuovo”, accusato di andare “pubblicamente sparlando del Regime e del Duce”

1941 – 1943 Castelnuovo è impegnato attivamente nella creazione dell’Università Clandestina

1943 Occupazione tedesca di Roma. La famiglia Castelnuovo riesce a sottrarsi ai rastrellamenti ma è costretta a dividersi. Termina l’esperienza della Università Clandestina.

1944 Liberazione di Roma. Castelnuovo comissario speciale del CNR e membro della commissione di epurazione. Collaborazione con il Partito d’Azione per la stesura di un programma di riforme scolastiche

1945: Presidente dell’Accademia dei Lincei-Membro della “Academie des sciences” parigina

IntroduzioneIntroduzione

Guido Castelnuovo nominato primo senatore a vita da Luigi Einaudi

NOMINA: 5 Dicembre 1949

“Per meriti in campo sociale e scientifico”.

Mandati: I Legislatura Senato

INCARICHI E UFFICI RICOPERTI NELLA LEGISLATURA :

Gruppo Misto: Membro dal 5 dicembre 1949 al 27 aprile 1952

6ª Commissione permanente (Istruzione pubblica e belle arti): Membro dal 22 febbraio 1950 al 27 aprile 1952

Comitato per l'incremento della ricerca scientifica: Membro dal 21 settembre 1951 al 27 aprile 1952

Interventi in senatoInterventi in senato

•6 dicembre 1949 (seduta CCCXXII)

•3 maggio 1950 (seduta CDIV)

•5 maggio 1950 (seduta CDVII)

Argomenti trattati:

- Mancato investimento nella ricerca scientifica

“Le ragioni che avvalorano la corsa alla ricerca, si possono distinguere in due tipi : ragioni che chiamerò patologichepatologiche perchè si riferiscono ad un fenomeno patologico, morboso, quale è la guerra, e ragioni che chiamerò fisiologiche fisiologiche perchè si riferiscono allo stato normale dei popoli che è la pace.”

seduta CDIV

- Diminuzione delle spese futili e improduttive

- Primo emendamento:

●Favorire la ricerca scientifica ●Accrescere la dotazione degli istituti Universitari ●Preparare un' equipe di numerosi ricercatori ●Aumentare gli stanziamenti dedicati a tali scopi ●Istituzione di un comitato parlamentare

- Finanziamenti dei privati ad accademie e istituti culturali

Energia atomica

- Secondo emendamento:

“Il Senato della Repubblica, rilevate le sperequazioni esistenti tra le dotazioni di alcuni istituti contemplati dal cap. 155 del bilancio di previsione del Ministero della pubblica istruzione, fa voti perchè siano convenientemente aumentate le dotazioni degli osservatori astronomici e della Scuola normale superiore di Pisa, e venga ridotto in corrispondenza l'aumento portato alla dotazione dell'Istituto di geofisica, in modo che resti immutata la spesa totale prevista da quel capitolo.”

Interventi nella Interventi nella VIVI commissione commissione

• 10 Marzo 1950

• 4 Aprile 1950

• 20 Aprile 1950 dove propose due disegni di legge:

“Concessione di un contributo straordinario di lire 20 milioni a favore dell’Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris in Torino, per l’esercizio finanziario 1948-49” (N.916) (approvato dalla Camera dei deputati)

• “Concessione di un contributo straordinario di lire 3 milioni alla Società italiana per il progresso delle scienze” (N.934)

• 12 Maggio 1950 dove propose un disegno di legge

“Aumento del contributo annuo dello Stato a favore dell’Accademia nazionale dei Lincei” (N.964)

• 15 Giugno 1950

• 21 Luglio 1950

• 6 Ottobre 1950

• 25 Ottobre 1950 dove relaziona il disegno di legge

“Aumento del contributo ordinario dello Stato a favore dell'Istituto nazionale di geofisica in Roma da lire 26.000.000 a lire 76.000.000, a decorrere dall'esercizio finanziario 1950-1951”

• 15 Novembre 1950

• 22 Novembre 1950

• 29 Novembre 1950

• 21 Dicembre 1950

• 12 Gennaio 1951 dove propose un disegno di legge assieme al senatore Ferrabino

“Istituzione del Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche” (N. 1344-B) (approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati)

• 8 Marzo 1951

15 Marzo 1951

16 Marzo 1951

12 Aprile 1951

18 Aprile 1951

10 Maggio 1951

30 Maggio 1951

20 Giugno 1951

4 Luglio 1951

20 Settembre 1951

24 Ottobre 1951

15 Novembre 1951 dove propose 2 disegni di legge:

“Concessione di un contributo straordinario di lire 10.000.000 a favore dell’Istituto nazionale di alta matematica in Roma, per l’esercizio finanziario 1950-51” (N. 1852)

“Contributo annuo a favore dell’Istituto italiano di studi germanici, dell’Unione matematica italiana e della Casa internazionale in Roma” (N. 1865)

21 Novembre 1951 dove propose due disegni di legge:

“Aumento di un posto di professore di ruolo nella Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Roma” (N. 1877) (Approvato dalla Camera dei deputati)

“Nuove disposizioni per il conferimento di premi ministeriali a presidi, direttori, professori degli Istituti e scuole di istruzione media, classica, scientifica, magistrale, tecnica e artistica, a funzionari delle

biblioteche, ad aiuti ed assistenti delle Università” (N. 1851)

Ferrabino, Ciasca della DC Banfi del PCI Tonello del PSI

La disposizione presidenziale, firmata da Marconi il 13 novembre 1936, dava vita all’Istituto Nazionale di Geofisica (ING) dotandolo di quattro geofisici e quattro tecnici e di un ambizioso programma scientifico. Tra le attività scientifiche previste primeggiava la sismologia, ma si intendeva approfondire anche altri settori della fisica terrestre come la fisica ionosferica, l’elettricità atmosferica e terrestre, le radiazioni naturali e l’ottica atmosferica, il geomagnetismo. Incaricato con disposizione di legge di assolvere il servizio geofisico nazionale, l’Istituto allestì la prima rete geofisica italiana

“…nel mio discorso al Senato (3/5/1950), proposi un ordine del giorno, accettato come raccomandazione dal Ministro, che così recita : « Il Senato della Repubblica, rilevate le sperequazioni esistenti tra le dotazioni di alcuni Istituti contemplati nel capitolo 155 del bilancio di previsione del Ministero della pubblica istruzione, fa voti perché siano convenientemente aumentate le dotazioni degli osservatori astronomici e della Scuola normale superiore di Pisa, e venga ridotto in corrispondenza l'aumento portato alla dotazione dell'Istituto di geofìsica in modo che resti immutata la spesa totale prevista da quel capitolo ». Dopo quel giorno ho avuto una lunga conversazione con il professore Medi, direttore dell'Istituto di geofìsica, il quale mi ha spiegato che il suo predecessore aveva richiesto un aumento di 50.000.000 sulla dotazione precedente. Ho avuto una seconda conversazione con il professore Medi or è pochi giorni in Senato; e, non ancora contento di tutto ciò, ho voluto domandare il parere di persone più competenti di me e imparziali. Il risultato di tali colloqui è stato il seguente : mi è stato detto che la somma di 76.000.000 di lire per l'Istituto nazionale di geofisica in linea assoluta non è eccessiva; anzi i bisogni della geofisica in Italia sono tali da giustificare completamente tale spesa. Si tratta, infatti, di pagare tutti i ricercatori che lavorano o nell'Istituto stesso oppure negli Istituti aggregati sparsi in varie parti d'Italia; e questa spesa per il personale assomma a 30.000.000 di lire. Si tratta poi in parte di istituire e far lavorare vari Istituti geosismici e geomagnetici sparsi in varie regioni d'Italia, allo scopo di pervenire ad una conoscenza abbastanza profonda e del nostro suolo e del magnetismo terrestre del nostro Paese. Dopo tutte queste spiegazioni, ho modificato il mio punto di vista in questo senso: ritengo che oggi noi non possiamo negare l'aumento di 50 milioni ad una scienza che si va sviluppando nel nostro Paese e che ha grande importanza per le sue applicazioni…”

Il Senatore Castelnuovo dichiara con umiltà di essersi reso conto, grazie a dialoghi con persone “più competenti e imparziali”, della necessità di finanziare e sostenere l’ istituto geofisico in Roma.

La geofisica, infatti, ha grande importanza per le sua applicazioni scientifiche e implicazioni sociali (“…pervenire a una conoscenza abbastanza profonda del nostro suolo…”)

BANFI. Che l'Istituto di geofisica abbia bisogno dell'aumento del contributo non lo neghiamo in alcun modo : ma gli altri Istituti non ne hanno forse eguali necessità? Voglio far notare ai colleghi che si tratta, ancora una volta, di un esempio di come vengono distribuiti i contributi per le ricerche scientifiche in Italia. Certamente, dopo le parole del senatore Castelnuovo, non possiamo più dubitare circa l'utilità che l’Istituto di geofìsica ottenga ciò che gli abbisogna; ma dobbiamo constatare purtroppo che, quando si tratta di distribuzione dì fondi per le ricerche scientifiche, le cose avvengono caoticamente. Io ricordo che a suo tempo la nostra Commissione ha avanzato la proposta della creazione di una Commissione per la distribuzione dei fondi agli Istituti scientifici. Mi permetto di insistere sopra tale proposta, perchè mi sembra quanto mai necessario, in quanto esiste una insufficienza di fondi per questi compiti, che i fondi stessi siano distribuiti secondo le necessità effettive della ricerca scientifica e in rapporto alla valutazione delle esigenze di ciascun Istituto. […] CIASCA. Ho anch'io insistito nello stesso senso del senatore Castelnuovo circa i fondi da destinarsi alla ricerca scientifica; ed ho richiamato l'attenzione sul fatto che il concetto di ricerca scientifica debba essere assunto nella sua più larga accezione fino a comprendervi anche le scienze morali.

L’Onorevole Banfi sottolinea la necessità di equilibrare i finanziamenti fra i diversi istituti italiani, evitando che “le cose avvengano caoticamente”.

Fa domanda riguardo la creazione di una commissione per la distribuzione dei fondi agli istituti scientifici. Il Presidente risponderà garantendo la creazione della stessa.

In conclusione l’Onorevole Ciasca richiama l’attenzione sull’ importanza delle scienze morali a livello di ricerca scientifica.

Ancora ha come obiettivi: - Promuovere, sul piano nazionale e internazionale, la formazione e l’aggiornamento dei ricercatori in matematica, anche allo scopo di integrare le opportunità formative esistenti nelle università italiane; - favorire le ricerche in matematica pura e applicata, curando il trasferimento delle conoscenze alle applicazioni tecnologiche; - mantenere la ricerca matematica italiana in contatto con quella internazionale, promuovendo programmi di collaborazione in ambito comunitario.

Dal 1931 l'Istituto Italiano di Studi Germanici promuove studi e ricerche sulla vita culturale, sociale, politica ed economica dei paesi di lingua tedesca e dell'area scandinava.

L'Unione Matematica Italiana (U.M.I.) ha lo scopo di seguire, promuovere e divulgare lo sviluppo delle Scienze Matematiche e delle loro applicazioni diffondendone i risultati e non ha fini di lucro. Essa ha sede in Bologna presso il Dipartimento di Matematica dell'Università di Bologna ed è costituita in ente morale (R. Decreto 15 ottobre 1923, n. 2384). Grazie all'aumento dei finanziamenti in seguito a questa seduta, l'Unione Matematica Italiana dal 1951 organizzerà importanti convegni quadriennali e premierà i più importanti matematici e ricercatori con importanti premi. Inoltre dal 1951 curerà anche la redazione di alcune importanti riviste e pubblicazioni.) e per la Casa internazionale in Roma.

[…] Posso riconfermare che l'Istituto di alta matematica in Roma funziona egregiamente, e corrisponde a tutte le esigenze che il Ministero si è proposto di soddisfare con la sua istituzione. È un istituto di perfezionamento necessario in Italia, dove la matematica ha sempre avuto cultori elevati, che le hanno dato una posizione di primo rango. Il secondo biennio di matematica nelle Università non può dare, per il numero eccessivo degli studenti, che la cultura necessaria per l'insegnamento nelle scuole medie. L'Istituto di alta matematica provvede a impartire l'istruzione superiore ammezzo di illustri scienziati italiani e stranieri chiamati a tenere corsi di conferenze; vengono distribuite, inoltre, molte borse di studio. Ritengo, pertanto, che si possa senz'altro approvare la concessione del contributo straordinario proposto dal Ministero.

Attenzione particolare di Castelnuovo per le strutture di eccellenza in Italia dove “la matematica ha sempre avuto cultori elevati, che le hanno dato una posizione di primo rango”.

•• ConcessioneConcessione didi unun contributocontributo straordinariostraordinario didi lirelire 1010..000000..000000 aa favorefavore dell'Istitutodell'Istituto nazionalenazionale didi altaalta matematicamatematica inin Roma,Roma, perper l'l'estrcizioestrcizio finanziariofinanziario 19501950--5151

CASTELNUOVO: Si tratta di tre contributi che non hanno nessun rapporto l'uno con l'altro, e che vanno esaminati separatamente. Il primo è a favore dell'Istituto Italiano di studi germanici. Anni or sono è stato istituito a Roma un Istituto italiano di studi germanici, in corrispondenza ad un Istituto germanico di studi italiani istituito a Colonia per iniziativa di Adenauer, allora borgomastro di Colonia. I due Istituti avevano lo scopo di stringere rapporti tra la cultura italiana e la cultura tedesca, di far conoscere in Italia i letterati, gli artisti e gli scienziati tedeschi, ed in Germania la nostra produzione artistica e letteraria. […]

• Contributo annuo a favore dell'Istituto italiano di studi germanici, dell'Unione matematica italiana e della Casa Contributo annuo a favore dell'Istituto italiano di studi germanici, dell'Unione matematica italiana e della Casa internazionale in Roma (N. 1865).internazionale in Roma (N. 1865).

Testimoniano l’importanza per i contatti culturali con gli altri paesi.

CIASCA. Piando alla relazione del senatore Castelnuovo per la parte, soprattutto, che attiene all'Istituto italiano di studi germanici non solo per tutte le buone ragioni addotte dal relatore, ma anche perchè l'Istituto in parola si propone di rendere più vivi i rapporti culturali con la Germania, come ne ha dato l'esempio lo scorso anno con la partecipazione alla celebrazione di Goethe, e di promuovere con la Germania, unificata e rientrata nella comunità internazionale, un attivo scambio di alunni, di professori e di studiosi. MERLIN ANGELINA. Sono sempre favorevole a tutto ciò che può unire i popoli. Faccio soltanto una riserva in rapporto a ciò che possono aver rappresentato per il nostro spirito nel passato i rapporti culturali italo germanici; durante il ventennio fascista, infatti, mi pare che ci sia stato piuttosto un asservimento al nuovo germanesimo. Non vorrei che tale in-conveniente si verificasse un'altra volta.

L’Onorevole Ciasca loda la benefica possibilità di un “attivo scambio di alunni di professori e di studiosi”.

La senatrice Merlin (Segretario alla Presidenza del Senato e membro dell’Assemblea Costituente), visto il vicinissimo ricordo dell’ultimo conflitto Mondiale, in linea con la paura del proprio partito e del proprio Paese, evidenzia il rischio che l’avvicinamento alla Germania possa portare ad un “nuovo asservimento al germanesimo”

Intervengono con interesse, oltre al relatore Castelnuovo, i Senatori: Antonio Banfi, del Partito Comunista Italiano, Giuseppe Filippini, militante dell'estrema sinistra socialista, e Domenico Magrì, della Democrazia Cristiana

CASTELNUOVO […] Avrei due osservazioni da fare che giustificherebbero secondo me la modificazione del disegno di legge. La prima osservazione riguarda i concorrenti al premio. Come dicevo poco fa, ritengo che siano stati svisati gli scopi primitivi del premio aggregando ai professori della scuola secondarie prima gli assistenti universitari e poi i funzionari delle Biblioteche. Il premio secondo me deve essere dato esclusivamente ad insegnanti o presidi o direttori della scuola secondarie, perchè per me - e credo per tutti i colleghi - è un merito talmente grande quello che un professore di scuola media trovi il tempo, di fronte ai suoi compiti estenuanti, e a ben note difficoltà finanziarie, di lavorare per la cultura e per la scienza che non si deve in nessun modo rendere più difficile a questi professori di conseguire il premio, mentre per gli assistenti universitari le condizioni sono enormemente diverse. Intanto essi dispongono di un gabinetto universitario in generale bene attrezzato; poi per l'assistente universitario il premio più che in una medaglia consiste nella cattedra universitaria, cui deve aspirare. L'assistente ha il dovere di produrre per la scienza, l'insegnante della scuola secondaria compie già il suo dovere quando insegna bene. Se egli riesce a produrre è più del suo dovere che compie, è una attività che merita largamente di essere riconosciuta. Per questa ragione propongo di tornare alla formula primitiva, e propongo cioè che il premio sia dato esclusivamente a professori, presidi, direttori di scuole secondarie.

Castelnuovo, dopo aver esposto ai colleghi la situazione dei premi ministeriali, dall’anno di creazione all’anno corrente, si accinge ad esprimere il proprio pensiero riguardo il merito di tali premi da conferire, secondo lui, esclusivamente “ad insegnanti o presidi o direttori della scuola

Secondarie”

L’onorevole sottolinea il valore del ruolo dell’insegnante che oltre a compiere il proprio dovere, trova il tempo di “di lavorare per la cultura e per la scienza “

La seconda proposta riguarda il valore del premio. Come vi ho detto secondo il decreto del 1876 il premio era di 3.000 lire, corrispondenti a circa 600.000 lire odierne. Naturalmente non possiamo domandare una cifra simile; ma per lo meno proporrei di portare il premio a 50.000 lire, o se vogliamo dare una medaglia d'oro, sia questa del valore di 50.000 lire. Se queste due proposte vi sembrano accettabili allora potrei anche leggere la formulazione del nuovo disegno di legge, ma prima vorrei sentire il vostro parere. […]

Castelnuovo propone, infine, l’aumento dei premi ministeriali, per fare ciò, spiegherà in risposta il presidente, sarà necessario “il parere della Commissione finanze e tesoro, perchè importa un aumento di spese e, quindi, impone che si ricerchi la copertura.”

BANFI. Voglio semplicemente dire poche parole per dichiarare che sono perfettamente del parere del senatore Castelnuovo per quanto riguarda la prima proposta. […] Si tratta di un premio che designa un merito che ben può valutare chi ha vissuto nella scuola secondaria e sa pertanto di che lacrime e fatiche grondi. Il professore secondario che, nonostante l'impegno della scuola, riesce a costituirsi una specie di atmosfera in cui può operare scientificamente è una personalità che merita tutta la nostra considerazione. Ma voglio aggiungere che non si tratta semplicemente di un premio dato a una buona volontà, ma di qualcosa di più. È questione di un incitamento, di una possibilità data a degli elementi di valore, che, per ragioni economiche, non hanno potuto seguire la carriera universitaria fin da principio, ma che attraverso mille difficoltà riescono a rientrare nell'Università proprio per mezzo di questi riconoscimenti e premi.

Dopo l’intervento del presidente e di altri colleghi, l’Onorevole Banfi si dichiara d’accordo con quanto detto da chi l’ha preceduto, sottolinea inoltre il valore del premio come stimolo e incitamento ad intraprendere nuovamente la carriera universitaria.

MAGRI’. […] Guai se i professori della scuola secondaria si abituassero a vivere della rendita della cultura acquistata nelle aule universitarie; guai se essi non sentono lo stimolo di aggiornare e approfondire le loro conoscenze e la loro cultura. In questo caso la scuola Secondaria si staccherebbe dalla vita intellettuale del Paese. […] purtroppo, non v'è nessuna distinzione per legge tra il professore che si impegna, che lavora, che approfondisce la propria cultura, che produce scientificamente, che acquista ulteriori titoli accademici e il professore che, invece, viva una vita intellettuale grama e che è pigro spesso nell'esercizio del suo dovere. L'uno e l'altro tipo di professore, secondo l'ordinamento scolastico attuale, partono dallo stesso punto e giungono insieme allo stesso traguardo. Il legislatore, pertanto, ha il dovere di creare le condizioni migliori perchè i Professori abbiamo uno stimolo adeguato a perfezionarsi sempre meglio negli studi. Ecco perchè approvo senz'altro il disegno di legge e le modifiche proposte dal senatore Castelnuovo;

L’Onorevole Magrì suggerisce che “il presente disegno di legge possa essere considerato anche dal punto di vista dell'interesse della scuola secondaria”, soffermandosi poi sull’importanza dello sviluppo e della ricerca scientifica dei singoli professori, sostenendo la necessità di premiare coloro che lo meritano e che non vivono una “vita intellettuale grama”; suggerirà poi di aumentare il numero di premi in proporzione all’aumento del numero di insegnanti nel corso degli anni.

Tutte queste tre proposte illustrate dal senatore Castelnuovo vengono approvate dalla Commissione e questo dimostra da una parte la serietà e l'attenzione che il Senatore ebbe verso i problemi legati alla cultura che la sua figura istituzionale era chiamata ad affrontare, dall'altra il rispetto e l'ammirazione che i colleghi avevano per lui. Il rispetto in aula, l'umiltà verso i colleghi e la serietà con cui viveva il proprio lavoro furono i tratti distintivi che accompagnarono il primo Senatore a vita per tutto il tempo della sua carica.

ELEZIONE A SENATOREELEZIONE A SENATORE

Per prerogativa del Presidente della Repubblica Nominati senatori Castelnuovo e Toscanini Roma, 5 Dicembre. Il matematico Guido Castelnuovo e Arturo Toscanini sono stati nominati con decreto del capo dello Stato senatori a vita. Come si sa, la Costituzione dà al Presidente della repubblica la facoltà di procedere alla nomina di Senatoria a vita di cinque cittadini <<che abbiano illustrata la patria per altissimi meriti nel campo sociale, artistico, letterario e scientifico>>. Quest’ultimo è il caso del professor Guido Castelnuovo, attuale presidente dell’Accademia dei Lincei, nato il 24 Agosto 1865, matematico insigne, che tenne dal 1891 al 1935, anno i cui fu collocato al riposo per raggiunti limiti di età, la cattedra di geometria analitica all’Università di Roma. Ha tenuto in seguito, in Italia e all’estero, corsi di analisi superiore di calcolo delle probabilità. Autore di opere scientifiche molto apprezzate. Di Arturo Toscanini è nota la figura di antifascista e l’insigne capacità artistica.

La Stampa, 6 Dicembre 1949

Guido Castelnuovo, all’età di 85 anni viveva serenamente con sua moglie a Roma, quando ricevette una visita da un cancelliere dell’Accademia dei Lincei. Il cancelliere doveva condurre Castelnuovo dal Presidente della Repubblica, che aveva chiesto un incontro per la nomina a senatore a vita della Repubblica. Fu un evento inaspettato per Castelnuovo che, ciò nonostante, in vista della sua nomina, uscì dall’incontro come sempre sereno e affabile. Col Presidente parlò anche della sua attività nell’Accademia dei Lincei. Ormai era sulla soglia degli 85 anni, ma era notevole il suo vigore fisico e intellettuale. Il suo grande impegno nella matematica, in cui eccelleva in campo internazionale, non gli impediva di dedicare le sue attenzione ai suoi piaceri e interessi. Era appassionato di musica classica, concerti, ma anche di letteratura classica e moderna

La Stampa, 7 Dicembre 1949

NECROLOGI E COMMEMORAZIONINECROLOGI E COMMEMORAZIONI

La Stampa annuncia in prima pagina la sua morte nel ’52: “Ieri, alle 18, nella propria abitazione in via Boncompagni 16, ha cessato di vivere il sen. prof. Guido Castelnuovo, presidente dell'Accademia dei Lincei. Da circa cinque mesi soffriva di una grave forma di epatite. Nato a Venezia il 14 agosto del 1865, fu il primo senatore a vita nominato dal Presidente della Repubblica. Insegnò geometria analitica all'Università di Roma fino al 1935, anno del suo collocamento in pensione.”

La Stampa, 28 Aprile 1952

Degna di nota è la commemorazione in senato del 29 Aprile commemorazione in senato del 29 Aprile 19521952

L’onorevole Marchesi (PCI) elogia la sua virtù e la sua integrità definendolo “uomo di liberissimo spirito, di lucido intelletto, di insuperabile probità, di immutabile semplicità e modestia“ L’onorevole Ponti (DC) ribadisce la nobiltà del suo pensiero, la sua serietà; lo definisce esempio della resistenza nel tener fede alle proprie idee, e ne sottolinea il rispetto del pensiero altrui, la consapevolezza dell’importanza del rispetto dei doveri e la costanza in campo lavorativo. Per l’onorevole Leone (DC) era un uomo di superiore valore, al quale la nomina di senatore a vita fu conferita come riconoscimento e attestazione della sua superiorità intellettuale e morale con l’augurio che la nuova generazione di studiosi potesse continuare così alte tradizioni di studi e di cultura nel mondo. Successivamente viene annunciato dai rappresentanti dei principali partiti politici il cordoglio del gruppo e il presidente chiude l’assemblea anch’esso elogiando la figura di Castelnuovo

Celebrazione del centenario della nascita, Luigi Campedelli, la Stampa 4 Dicembre 1965 Luigi Campedelli dell'Università di Firenze il giorno del centenario della nascita ricorda con parole affettuose Guido Castelnuovo partendo dalla descrizione che ne dava il padre romanziere Enrico Castelnuovo, cioè di opera meglio riuscita. Guido Castelnuovo viene descritto come un grande uomo: nel campo che fu suo, aprì strade maestre e lungo ciascuna di esse ha lasciato pietre miliari. Il campo di cui si parla è la “scuola geometrica” che studiava la cosiddetta geometria algebrica, un indirizzo nel quale, come spiegherà lo stesso Castelnuovo, lo strumento di ricerca “era l'algebra classica, ma così felicemente guidata dall'intuizione geometrica da sembrare quasi trasfigurata”. Dopo una spiegazione dell'argomento, il Campedelli ricorda il rapporto tra Guido e Federigo Enriques. Una comunità di lavoro che doveva protrarsi a lungo, e che doveva condurre ad un fecondo progresso di idee. L'Enriques soleva ricordare le interminabili passeggiate in cui i due giovani, tutti presi dalla discussione, si ritrovavano stanchi, « e non era la strada che li affaticava di più ». E il Castelnuovo aggiungeva : « Non è esagerato affermare che in quelle conversazioni fu costruita la teoria delle superfici algebriche secondo l'indirizzo italiano ». Dopo una breve biografia il Campedelli parla di Castelnuovo come: “Un grande maestro, dunque, che parlava della ricerca geometrica come di una « felice unione di acume scientifico e di gusto artistico », particolarmente congeniale « al nostro spirito latino » ; che dalla cattedra non si rivolgeva « soltanto alle menti degli allievi, ma pure ai loro cuori », perché, diceva, « se non posso pretendere che tutti apprezzino l'armonia della scienza, so che nessun giovane è insensibile all'affetto che gli si offre ».”

IL RICORDO DELLA FIGLIA EMMA CASTELNUOVO “Negli ultimi anni i suoi interessi si sono ancora allargati. Come presidente dell’Accademia dei Lincei e come Senatore a Vita, i suoi impegni sono stati sempre più vari. Con la nomina a Senatore, noi, in famiglia, l’abbiamo visto cambiare: tavoli, scaffali, sedie,[…] si riempivano di carte, di opuscoli, di scritti di natura politica, che bisognava studiare -diceva- in modo da poter suggerire soluzione e formulare progetti. Andava puntualmente al Senato. Era ringiovanito. Io, mio padre, lo ricordo così.” 29 Maggio 2003