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Liceo Ginnasio statale G. M. Dettori
Usi e funzioni del participio greco:
il genitivo assoluto
Classe II H
Prof.ssa Eleonora Salomone
PARTICIPIO: LA DEFINIZIONE
Dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani
Dal Vocabolario della Lingua Italiana Treccani
particpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. partecipante]. Modo nominale del verbo,
cos chiamato dai grammatici greci perch partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la
flessione distinguendo numero, genere e caso, e, dallaltro della categoria dei verbi, in quanto pu distinguere
la diatesi, il tempo e laspetto e pu inoltre averne la reggenza, transitiva e intransitiva; a differenza delle
lingue classiche in cui il duplice valore, nominale e verbale, del participio vivo e funzionante, in italiano (e
nelle lingue moderne in genere) il valore verbale si quasi completamente perduto, mentre prevale il valore
nominale con luso in funzione di aggettivo e, spesso, di sostantivo (per es., un edificio pericolante, un amico
fidato; il negoziante, gli sfrattati). In italiano, e in generale nelle lingue neolatine, il participio ha due tempi: p.
presente (per es., amante, entrante), esclusivamente attivo, che raramente ha valore verbale (per es., lho
trovato piangente) e, ancor pi raramente, conserva la reggenza verbale (per lo pi solo in espressioni letter. e
burocr.: una cassa contenente libri; il medico dirigente il pronto soccorso); e p. passato, con valore attivo nei
verbi intransitivi (per es., entrato) e passivo nei verbi transitivi (per es., amato), limitato come uso verbale a
costruzioni assolute (per es.: dette queste parole, si allontan; fatti i conti, ci rimetto), o alla formazione dei
tempi composti (avere detto, essere amato).
In italiano, dunque, il participio ha due tempi:
Participio presente solo attivo e pu avere funzione di SOSTANTIVO AGGETTIVO VERBO (raramente)
Es. lo studente es. lacqua corrente es. una cassa contenente libri; ll docente il grillo parlante il medico dirigente il pronto soccorso
Participio passato sia attivo sia passivo e pu avere funzione di SOSTANTIVO AGGETTIVO VERBO (raramente)
Es. il fatto es. il binario morto es. il compito assegnato; i caduti lanno scorso la porta riparata
Greco
RIPASSO DI MORFOLOGIA
Il participio presente pu essere attivo o medio passivo.
- il participio presente attivo si presenta come un aggettivo a tre uscite della
seconda classe in cui le forme del maschile e del neutro seguono la flessione dei temi in della terza declinazione mentre il femminile segue la flessione di un tema in impuro breve della prima declinazione.
Participio presente attivo di , scrivere:
MASCHILE FEMMINILE NEUTRO
tema -- *--j- > --
S
N.
G.
D.
A.
V.
-
-
-
-
-
D N.A.V.
G.D.
-
-
-
P
N.
G.
D.
A.
V.
-
-
()
-
-
-
-
()
-
-
- Il participio presente medio passivo invece si forma con il suffisso -/ - e segue la declinazione di un normale aggettivo a tre uscite della prima classe.
Participio presente medio-passivo di , scrivere:
MASCHILE FEMMINILE NEUTRO
tema -- -- -
S
N.
G.
D.
A.
V.
D N.A.V.
G.D.
P
N.
G.
D.
A.
V.
Il participio presente, attivo e medio passivo, formato dal tema del presente,
esprime laspetto durativo dellazione, che viene vista nel suo svolgimento, nella sua
durata e, in questo senso, il participio presente esprime contemporaneit rispetto
alla proposizione reggente
COME SI TRADUCE LA CONTEMPORANEIT IN ITALIANO?
Con il presente
Con limperfetto
Il participio tra morfologia e sintassi
Il participio, per la sua natura multipla, gioca dunque un ruolo importante anche a livello
sintattico, perch influisce sullordine delle parole e la costruzione della frase, tanto in
italiano quanto in greco.
In greco, infatti, luso del participio molto vario e pu avere valore
1. Attributivo, 2. sostantivo, 3. appositivo, 4. predicativo.
Il participio greco, in qualunque uso, mantiene sempre il suo valore di verbo e perci
regge lo stesso caso che regge il verbo quando si trova espresso nelle sue forme finite ed
esprime laspetto dellazione verbale del tempo cui appartiene.
USI DEL PARTICIPIO
1. PARTICIPIO ATTRIBUTIVO
In quanto aggettivo, il participio greco pu avere valore attributivo riferendosi ad un
sostantivo con cui concorda in genere, numero e caso e determinando di questo
sostantivo una qualit o una condizione permanente, stabile che lo distingue da altri
sostantivi. Il participio attributivo fa dunque le veci di un attributo; in genere (ma non
sempre) preceduto dallarticolo e in italiano si pu rendere con un participio, con un
aggettivo o una frase relativa.
Es. gli amici presenti gli amici che sono presenti.
gli uomini intelligenti (opposti a quelli che non lo sono).
2. PARTICIPIO SOSTANTIVATO
Il participio greco, come in italiano, pu essere usato come sostantivo quando, non
accompagnato da altro sostantivo, preceduto dallarticolo.
Es. : colui che parla, loratore;
: nel momento attuale;
: gli ascoltatori.
Pure sostantivato, il participio greco mantiene il suo valore verbale perch regge i casi
voluti dal verbo che esso rappresenta.
3. PARTICIPIO APPOSITIVO
Il participio appositivo, che non mai preceduto dallarticolo, completa il senso della
frase, esprimendo circostanze accessorie allazione della reggente.
Pu essere congiunto o assoluto.
Participio appositivo
Participio congiunto Participio assoluto
3.1 PARTICIPIO CONGIUNTO
Il participio congiunto funge, dunque, da apposizione riferendosi al soggetto o ad un
complemento della proposizione reggente con cui si accorda nel caso, nel genere e nel
numero; esso corrisponde per lo pi ad una subordinata implicita e pu avere valore:
causale: preceduto da , , (per esprimere una causa reale); preceduto da
(per esprimere una causa soggettiva);
temporale: preceduto spesso da avverbi come , , ;
concessivo: preceduto spesso da , ;
finale: + participio futuro (rar. participio presente);
ipotetico: equivale alla protasi di un periodo ipotetico.
COME SI TRADUCE IN ITALIANO?
- con un gerundio (di solito quando si riferisce al soggetto),
- con la proposizione subordinata esplicita di volta in volta opportuna (causale,
temporale, avversativa, ipotetica, finale);
- talvolta con una proposizione relativa.
ESERCIZIO DI TRASFORMAZIONE. DA IMPLICITA AD ESPLICITA.
1. , (val. causale)
Essendo un cittadino disonesto, sei biasimato
2. (val. temporale)
Il fanciullo correndo cade a terra
3. , (val.
concessivo)
Socrate, pur facendo del bene ai giovani, veniva condannato a morte dagli Ateniesi
4. , (val. ipotetico)
Venendo qui, puoi ricevere doni da noi
5. (val. finale)
I nemici sono venuti per chiedere la pace
3.2. IL PARTICIPIO ASSOLUTO
Il participio assoluto una forma di participio appositivo che non si riferisce a nessun
elemento della proposizione reggente, ma si riferisce a un termine estraneo alla
proposizione reggente ed perci ASSOLUTO (ABSOLUTUS), cio sciolto da essa.
Esso pu essere espresso in genitivo (genitivo assoluto) e in accusativo (accusativo
assoluto). Raro il nominativo assoluto.
Participio assoluto
Genitivo assoluto Accusativo assoluto Nominativo assoluto
PARTICIPIO
ATTRIBUTIVO SOSTANTIVATO APPOSITIVO PREDICATIVO
CONGIUNTO ASSOLUTO
GENITIVO ACCUSATIVO NOMINATIVO
ASSOLUTO ASSOLUTO ASSOLUTO
3.2.1. IL GENITIVO ASSOLUTO
Il genitivo assoluto una struttura caratteristica del greco, di uso molto frequente; esso
corrisponde sintatticamente allablativo assoluto latino, ed formato da un soggetto e da
un predicato verbale rappresentato da un participio mai preceduto dallarticolo,entrambi
in caso genitivo.
In quanto participio appositivo, il genitivo assoluto pu avere i valori:
1. TEMPORALE,
2. CAUSALE,
3. CONCESSIVO,
4. IPOTETICO
5. VVERSATIVO.
Non pu mai avere valore finale.
QUALCHE ESEMPIO
1. ,
Essendo accampato Senofonte, durante la notte si verifica unabbondante nevicata
2. ,
Essendo strette le strade, i nemici non potevano passare
3. ,
Pur essendo presente lamico, io non prestavo attenzione
4. , ,
I cittadini pensavano che, venendo distrutti i templi dei nemici, gli dei sarebbero
stati offesi.