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Utilizzo di oli fatti in casa.pdf
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By Circius
Utilizzo di oli fatti in casa
La finitura dei calci ad olio è quella di maggior pregio e può essere
effettuata da un comune mortale senza ricorrere a prodotti commerciali o a
formule segrete. Essa comunque è abbastanza difficile da ottenere in
quanto richiede moltissimo impegno ed un considerevole lasso di tempo.
Per questo motivo, poiché non è comunque facile ottenere l'effetto
desiderato su legni a grana molto aperta, ed in considerazione dell'impegno
richiesto, se ne consiglia l'uso solo per lavori di pregio e nei casi in cui il
"premio" finale che si vuole ottenere è quello di un bellissimo risalto su
legni molto marezzati e difficili da reperire.
Il calcio deve ovviamente essere portato al tono di colore desiderato,
avendo preliminarmente provveduto alla sua pigmentazione attraverso
procedimenti che prevedono l'uso di mordenti ( preferibilmente ad acqua
con aggiunta di un pizzico di ammoniaca per facilitare la penetrazione) o,
se in presenza di calci di acero, provvedendo, qualora lo si desideri, alla
sua colorazione attraverso l'uso di acido nitrico diluito come descritto in
precedenza.
Verrà innanzitutto preparata una mistura composta da olio di lino,
trementina ed un pò di agente essiccante, che può essere reperito in piccole
bottiglie presso i rivenditori di prodotti per artisti. Questo prodotto è
preparato sinteticamente con sali disciolti in alcool puro o altri solventi ed
ha lo scopo di ossidare l'olio di lino. Anche se la trementina accelera
comunque il processo di ossidazione dell'olio, si consiglia caldamente di
aggiungere detto essiccante.
Fase 1
Circa 1/2 litro di olio di lino verrà posto a riscaldare su un fornello
per circa dieci minuti a calore forte, portando il liquido appena sotto alla
temperatura di ebollizione. Al termine aggiungere 50 grammi di
trementina ed un cucchiaio di essiccante. Con un tampone di ovatta
avvolto in un panno pulito e posto all'estremità di un bastoncino, trattare il
legno del calcio con la mistura ancora calda. Ancora meglio se anche il
calcio è stato in qualche modo riscaldato.
Continuare fino a che il legno non assorbe più la soluzione. A questo
punto porre il calcio a riposo in luogo caldo, areato e secco, per almeno
quattro o cinque giorni dopodiché il legno trattato dovrebbe essere ben
asciutto ed ossidato.
Fase 2
Ora occorre preparate una nuova mistura composta da 100 grammi di
olio di lino, 75 grammi di vernice di gomma lacca ( ottenuta disciogliendo
la stessa in alcool puro fino a saturazione), e 25 grammi di coppale.
Questa preparazione verrà applicata liberamente per tre o quattro
volte, ad intervalli di almeno dodici ore, al termine delle quali il calcio
verrà posto a riposare per almeno un ulteriore giorno e fino alla sua
completa essiccazione. Lo scopo di questo trattamento è quello di agire
come turapori impedendo che i successivi trattamenti a base di olio, come
verrà descritto successivamente, scuriscano ed imbevano troppo il nostro
legno.
Fase 3
Una volta completate le operazioni precedenti occorrerà procedere
alla operazione finale di lucidatura.
Riutilizzando la prima mistura, questa volta fredda, cospargere il
calcio con una goccia per volta del preparato, avendo cura di strofinare
vigorosamente una piccola porzione di legno per volta con il palmo della
mano. Questa operazione ci impegnerà per almeno dieci/quindici minuti,
al termine della quale il calcio trattato sarà di nuovo messo a riposare per
altre 24 ore.
Il trattamento può essere ripetuto fino a venti/trenta volte e
comunque fino al raggiungimento dell'effetto desiderato. All'inizio del
trattamento infatti il raggiungimento della brillantezza si noterà abbastanza
poco e solo la pazienza sarà il mezzo migliore per l'ottenimento dello
scopo.
Un'occasionale passata del prodotto sarà sufficiente per mantenere in
perfetta "forma" il nostro fucile ( o pistola).