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VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Docente responsabile: Prof. Giorgia Committeri Altri docenti: Dott.ssa Anna De Nigris, Dott. Vincenzo Giorgio, Dott.ssa Gina Pelle Dott. Vincenzo Giorgio Psicologo Psicoterapeuta Specialista in Neuropsicologia

VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA · Materiale di studio • “Manuale di Neuropsicologia”, (Vallar-Papagno), A cura di Giuseppe Vallar e Costanza Papagno. Casa Editrice:

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VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della saluteDocente responsabile: Prof. Giorgia CommitteriAltri docenti: Dott.ssa Anna De Nigris, Dott. Vincenzo Giorgio, Dott.ssa Gina Pelle

Dott. Vincenzo GiorgioPsicologo PsicoterapeutaSpecialista in Neuropsicologia

Programma

• Fondamenti teorici e metodologici della neuropsicologia. • L'esame neuropsicologico e gli esami strumentali nella

neuropsicologia clinica. • Sindromi e disturbi neuropsicologici classici (afasie,

dislessie e disgrafie, aprassie, amnesie, disturbi dell’attenzione, disturbi visuo-spaziali, disturbi esecutivi, demenze), disturbi della consapevolezza di malattia e disturbi emozionali e psichiatrici conseguenti a danni cerebrali.

• Principi generali di riabilitazione neuropsicologica. La riabilitazione delle afasie. Riabilitazione dei disturbi della memoria, dell’attenzione e delle demenze.

Materiale di studio

• “Manuale di Neuropsicologia”, (Vallar-Papagno), A cura di Giuseppe Vallar e Costanza Papagno. Casa Editrice:Il Mulino. Capitoli relativi agli argomenti in programma.

• "La riabilitazione neuropsicologica. Premesse teoriche e applicazioni cliniche". Terza edizione. A cura di Anna Mazzucchi. Casa Editrice: Elsevier. Limitatamente ai capitoli 4, 5, 6, 10, 11, 14, 15 e 18.

• Slides delle lezioni disponibili sul sito del Corso di studi• Materiale fornito in aula dai docenti. • Eventuale password: neuropsicoLM

Contatti

[email protected], [email protected], [email protected], [email protected],

Ricevimento Prof. Committeri: mercoledì ore 10-11Ricevimento altri docenti: su prenotazione via mail

E’ possibile partecipare agli incontri scientifici organizzati dalLaboratorio di Neuropsicologia e Neuroscienze cognitive.

Per ricevere avvisi al riguardo, è necessario iscriversi allanewsletter del Laboratorio, mandando una mailall ’ indirizzo [email protected] con oggetto“iscrizione newsletter”.

Introduzione alla Neuropsicologia

• NEUROLOGIA

– Branca della medicina che studia le malattie del sistema nervoso

• PSICOLOGIA

– Scienza della vita mentale (William James, 1895)

NEUROPSICOLOGIA

Studio delle conseguenze di lesioni o disfunzioni del SNC sulla vita mentale (deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali)

La Neuropsicologia come scienza eminentemente interdisciplinare

NEUROPSICOLOGIA

NeurologiaNeurofisiologiaPsicologia cognitiva

Intelligenza artificiale Filosofia Linguistica Neuroanatomia

Finalità della Neuropsicologia

• Finalità euristiche/conoscitive (studio delle relazioni tra mente e cervello)

• NEUROPSICOLOGIA SPERIMENTALE

• Finalità diagnostiche e riabilitative

• NEUROPSICOLOGIA CLINICA

NEUROPSICOLOGIA

Presupposti(Assunzioni della neuropsicologia sperimentale)

• Normalità pre-lesionale del sistema• Corrispondenza: l’organizzazione funzionale della mente

corrisponde a quella neurologica del cervello– Per i modelli classici, a livello di precise aree cerebrali– Per la neuropsicologia moderna a livello di circuiti complessi che

interessano più aree cerebrali e interagiscono tra loro (e quindi sono relativamente indipendenti)

1. Modularità: l'architettura dei processi mentali umani ècostituita da componenti distinte (moduli)

– Indipendenza da forte (Fodor) a debole (Shallice), che può essere applicata anche a componenti centrali come i processi di pensiero (es. anosognosia)

Presupposti (Assunzioni della neuropsicologia sperimentale)

• Costanza (o addittività)– la prestazione di un paziente cerebroleso rispecchia l'attività

dell'insieme delle componenti del suo sistema cognitivo, meno quella/e danneggiata/e dalla lesione cerebrale

Indagare la struttura multicomponenziale

Due tipi di relazione tra i deficit neuropsicologici osservabili in un paziente o gruppo di pazienti:

• AssociazioneLa frequente associazione di

sintomi e segni clinici può costituire una sindrome:

- Funzionale (i deficit dipendono da un unico meccanismo che altera una funzione e non possono verificarsi l’uno indipendentemente dall’altro = forte)

- Anatomica (i sintomi e segni costitutivi possono manifestarsi l’uno indipendentemente dall’altro = debole)

• DissociazioneInsieme di prestazioni a prove

comportamentali che dimostrano, in modo più o meno forte, l’indipendenza di una funzione da un’altra

Dissociazione semplice

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Compito A Compito B

Paziente/GruppoNormali

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Forte (classica)

Pres

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Compito A Compito B

Paziente/GruppoNormali

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Debole

Pres

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Dissociazione sempliceØ Dato empirico: Il paziente/gruppo di pazienti P svolge bene il compito B, male AØ Inferenza: se la prestazione in B rispecchia la funzione Fb e quella in A Fa, allora Fa

è indipendente da Fb

Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007Capitolo I. INTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA

Neuropsicologia cognitiva:le DISSOCIAZIONI

Dissociazione semplice: un problemaLa dissociazione semplice è spiegabile anche in termini di difficoltà dei due compiti (diverse curve prestazioni/risorse), che riflettono un’unica funzione, anziché come indicatore di indipendenza funzionale tra le due funzioni

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Doppia dissociazione

0

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40

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80

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120

Compito A Compito B

Paziente/Gruppo 1Paziente/Gruppo 2Normali

FortePr

esta

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e

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80

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120

Compito A Compito B

Paziente/Gruppo 1Paziente/Gruppo 2Normali

Debole

Pres

tazi

one

Dissociazione doppiaØ Dato empirico: il paziente/gruppo di pazienti P1 svolge bene il compito A, male B; P2, viceversa,

svolge bene B e male AØ Inferenza: se la prestazione in B rispecchia la funzione Fb e quella in A Fa, allora Fa è indipendente da

Fb.

Un’interpretazione risorse/difficoltà del compito è illogica:Ø per P1 risulterebbe B più difficile,Ø per P2 risulterebbeA più difficile.

INTRODUZIONE STORICA ALLA NEUROPSICOLOGIA

Testo di riferimento:Carmela Morabito (2004) “La mente nel cervello. Un’introduzione storica alla

neuropsicologia cognitiva”. Editori Laterza

Cartesio (1596-1650)

– separazione ontologica tra corpo (res extensa) e anima (res cogitans)

– nell’ambito della nuova prospettiva teorica meccanicistica, legittima l’analisi scientifica del sistema nervoso

Incontro nell’ipofisi

L’organologia o frenologia di Gall (1758-1828)

• mente come insieme integrato di facoltà innate indipendenti e specifiche

• facoltà localizzate in altrettanti ‘organi’ cerebrali

• la conformazione del cranio ‘ricalca’quella del cervello, quindi le facoltà sono individuabili sullo scalpo

Localizzazione delle facoltà 1) Istinto di riproduzione2) Amore per la prole3) Attaccamento, amicizia4) Istinto di difesa di se stessi e della proprietà5) Istinto ferino, inclinazione a uccidere6) Astuzia, acutezza, saperci fare7) Sentimento della proprietà, inclinazione al furto8) Orgoglio, fierezza, amore dell’autorità9) Vanità, ambizione, amore della gloria10) Circospezione, previdenza11) Memoria delle cose e dei fatti12) Senso dei rapporti spaziali13) Memoria delle persone14) Senso delle parole, memoria verbale15) Senso del linguaggio parlato, talento filologico16) Senso dei rapporti di colore, talento pittorico17) Senso dei rapporti di tono, talento musicale18) Senso dei rapporti numerici19) Senso della meccanica, costruzione, architettura20) Sagacia comparativa21) Spirito metafisico, profondità di pensiero22) Spirito caustico, spirito d’arguzia23) Talento poetico24) Bontà, senso di giustizia, senso morale, coscienza25) Facoltà d’imitare, mimica26) Dio e religione27) Fermezza, costanza, perseveranza, tenacia.

19 comuni all’animale

Frenologia: limiti e grandezza

• Le funzioni mentali ipotizzate rappresentano delle “disposizioni intellettuali e morali” piuttosto che dei “processi”

• Le differenze psicologiche individuali dipendono dalla relativa grandezza delle aree

• Pur bandita, favorisce la transizione dalle speculazioni sulla omogeneità funzionale del cervello alla nuova immagine di specializzazione funzionale che emergerà

La nascita della scienza ‘della patologia del cervello’

• Pierre-Paul Broca (1824-1880)– nel 1861 descrive il caso di un paziente che, in

assenza di deficit di comprensione, riesce ad articolare una sola parola (“tan-tan”), in seguito a lesione della terza circonvoluzione frontale sinistra

– “il paziente ha perso un tipo particolare di memoria, che non è la memoria delle parole, ma quella dei movimenti necessari per articolare le parole”

La nascita della scienza ‘della patologia del cervello’

• Carl Wernicke (1848-1904)– nel 1874 all’ “afasia motoria” di Broca

contrappone un’ “afasia sensoriale”, localizzata nella parte posteriore della prima circonvoluzione temporale di sinistra

– modello di stampo associazionistico e localizzazionistico sulla formazione di funzioni complesse attraverso il collegamento di aree cerebrali diverse tramite fibre nervose

• fascicolo arcuato nel “diagramma” del linguaggio, che collega l’area posteriore (temporale, deputata alla comprensione), all’area anteriore (frontale, deputata alla produzione)

(Geshwind, 1972)

Diagrammi

– Lichteim (1885):descrizione dell’afasia di conduzione (conseguente ad un danno del fascicolo arcuato) e modello delle funzioni linguistiche

– Lissauer (1890):descrizione e modello dell’agnosia

– Liepmann (1900):descrizione e modello dell’aprassia

Primo Novecento: l’antilocalizzazionismo

• La stessa afasia diventa “disturbo dell’intelligenza” (Marie, 1906) o della “funzione simbolica” (Head, 1926) e dallo studio dei correlati senso-motori del linguaggio si passa a considerarlo un’attività mentale astratta, un generico sistema di simboli del pensiero

• Sherrington prima (1906) e Lashley poi (1929) enfatizzano l’integrazione e l’interdipendenza a scapito della differenziazione funzionale– equipotenzialità, funzionamento vicariante

Nuove ipotesi localizzazionistiche

• D. Hebb: The Organization of Behavior: a Neuropsychological Theory (1949)– Associazionismo rielaborato in chiave cognitiva

(connessionismo)– Oltre a centri sensoriali e motori e alle loro connessioni, anche ‘circuiti’ che costituiscono la base fisica dell’apprendimento

• Progresso tecnologico– EEG, potenziali evento-correlati (ERPs) (1951)– Microelettrodi e registrazione dell’attività di singoli neuroni

nell’animale (1959)– Elettrostimolazione focale (homunculus di Penfield)

Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007Capitolo I. INTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA

Storia della neuropsicologia

Neuropsicologa classica (1861-1920)Studi di singoli pazienti interessanti per la peculiarità eselettività del sintomo (casi positivi), descritti “clinicamente”attraverso l’osservazione, senza:

Ø utilizzare test standardizzatiØ analisi statisticaØ gruppo di soggetti “normali” di controlloØ tener conto di casi “negativi”

Accertamento della sede ed estensione della lesione cerebrale:esame anatomo-patologico post-mortem.

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Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007Capitolo I. INTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA

Critica alla neuropsicologia classicaL’osservazione “clinica” è:Ø non quantitativaØ non analizzabile statisticamenteØ non standardizzata (test psicometrici)Ø non replicabile

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La rinascita della neuropsicologia

• Lurija (1902-1977) afferma il concetto di “sistema funzionale”

– le funzioni cognitive non corrispondono a funzioni cerebrali

localizzabili in aree circoscritte, bensì a sistemi complessi che si

articolano in aree diverse ciascuna coinvolta nell’assolvimento di

un compito specifico per l’elaborazione complessiva delle stesse

– concetto di localizzazione connotato in chiave sistemica e

dinamica (effetti delle lesioni diverse nel bambino e nell’adulto)

– dal sintomo alla “sindrome”

La neuropsicologia contemporanea

• Sviluppo all’interno del nuovo paradigma cognitivista

• Superamento dei limiti della correlazione anatomo-

clinica tramite metodi quantitativi

• Nuove tecniche di “localizzazione” delle lesioni

• Nuove tecniche per la “localizzazione” delle funzioni

cognitive e delle connessioni (anatomiche e funzionali)

La neuropsicologia (sperimentale) contemporanea

• Insieme alle altre discipline delle ‘neuroscienze cognitive’, mira all’identificazione di sistemi e sottosistemi funzionalmente distinti preposti a una fase particolare del processo di elaborazione dell’informazione

• Obiettivo: comprenderne i meccanismi di funzionamento e anche le dinamiche che, interrompendo tali meccanismi, producono l’ampia gamma di disturbi cognitivi e comportamentali osservabili, nonché il loro recupero.

Riassumendo

• La neuropsicologia nasce con un assunto di base:

– è possibile inferire la struttura dei processi cognitivi a partire dalle

correlazioni anatomo-cliniche

• Tale assunto, a carattere fortemente riduzionistico, si è

andato modificando verso una maggiore complessità e

problematicità

– correlazione anatomo-clinica mai semplice e diretta

– piano d’analisi spostato da presunte ‘funzioni’ o ‘facoltà’ a più

complessi ‘sistemi funzionali’

Riassumendo

• 2 momenti chiave sul piano epistemologico:

– Nel secondo Ottocento, opera di Paul Broca (1861). Primo modello

di un collegamento specifico tra determinate funzioni cognitive e

‘luoghi’ cerebrali

– ‘Diagrammi’ con lo scopo di spiegare i disturbi osservati ma

anche prevedere classi generali di disturbi

• Nascita della neuropsicologia come disciplina scientifica autonoma

Sviluppo della neuropsicologia in 4 fasi…

1) La nascita (1860-1910 circa), con i cosiddetti “diagrammisti” sulla base dei casi singoli della patologia

2) La reazione (1910-1940 circa): rivendicazione del carattere olistico, integrato e dinamico dell’attività cerebrale, e della distanza della psicologia dalla neurofisiologia

3) La rinascita (1945-1970) dell’approccio localizzazionistico e connessionistico, con lo studio di gruppi di pazienti e lo sviluppo di nuove tecniche di indagine

4) Affermazione della neuropsicologia cognitiva e “riabilitazione” dei casi singoli (dal 1970)

(Morabito C., 2004)

5) Grazie all’influenza dei progressi metodologici (nuovi metodi e tecniche di acquisizione e analisi dei dati), affermazione di una visione complessa in cui convivono specializzazione e integrazione anatomo-funzionale (Network-level disorders)

La neuropsicologia italiana moderna

• Nasce nel secondo dopoguerra in seno alla neurologia e psichiatria, coinvolgendo poi neurofisiologi e psicologi di formazione medica– Dalla fine degli anni Settanta, sviluppo anche tra gli psicologi

formati come tali– Dagli anni Novanta insegnamento fondamentale nelle facoltà di

Psicologia (ora Corsi di Laurea)

• Partecipazione tardiva agli sviluppi mondiali• Sviluppo sistematico grazie all’opera di Ennio De Renzi,

fondatore della rivista Cortex (1964)• SINP: Società Italiana di NeuroPsicologia

– http://www.sinp-web.org/– Consensus Conference sulla riabilitazione neuropsicologica– Kit del neuropsicologo– Riunione annuale a fine Novembre (Roma, 23-24 novembre

2018)