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Comune di Crespina Lorenzana Provincia di Pisa VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA Arch. Giovanni Parlanti Progettista Dott.ssa Elisabetta Norci Elaborazione VAS Studio di Geologia GeoApp Geol. Claudio Nencini Studi geologici H.S. Ingegneria srl Ing. Simone Pozzolini Studi idraulici Pian. Jr. Emanuele Bechelli Elaborazione grafica e Gis P.E. Luca Melani Responsabile Area 3 Pianificazione e assetto del Territorio Geom. Elisa Balestri Collaborazione Ufficio Tecnico Ing. Thomas D’Addona Sindaco Geom. Gianluca Catarzi Ass. Urbanistica Norme Tecniche di Attuazione (Modificata a seguito dell’accoglimento delle Osservazioni) Estratto stato sovrapposto Approvato con Delibera CC. nr. del Gennaio 2018

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL …...1. Il Presente Regolamento Urbanistico costituisce atto di governo del territorio ai sensi dell’art. 10 della L.R.1/2005 e s.m.i.1 ed

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ComunediCrespinaLorenzana

ProvinciadiPisa

VARIANTEALREGOLAMENTOURBANISTICO

DELTERRITORIODILORENZANA

Arch.GiovanniParlantiProgettista

Dott.ssaElisabettaNorci

ElaborazioneVAS

StudiodiGeologiaGeoAppGeol.ClaudioNencini

Studigeologici

H.S.IngegneriasrlIng.SimonePozzolini

Studiidraulici

Pian.Jr.EmanueleBechelliElaborazionegraficaeGis

P.E.LucaMelani

ResponsabileArea3PianificazioneeassettodelTerritorio

Geom.ElisaBalestriCollaborazioneUfficioTecnico

Ing.ThomasD’Addona

Sindaco

Geom.GianlucaCatarziAss.Urbanistica

NormeTecnichediAttuazione(Modificataaseguitodell’accoglimentodelleOsservazioni)

Estrattostatosovrapposto

ApprovatoconDeliberaCC.nr.del

Gennaio2018

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ComunediCrespinaLorenzana(PI)–RegolamentoUrbanisticodelterritoriodiLorenzana

NormeTecnichediAttuazione 6

TITOLOI:DISPOSIZIONIGENERALIArt.1. Definizioni1.IlPresenteRegolamentoUrbanisticocostituisceattodigovernodelterritorioaisensidell’art.10

dellaL.R.1/2005es.m.i.1

edèformatoaisensidell’art.230dellaL.R.65/2014

2. Il Regolamento Urbanistico, nel rispetto degli indirizzi, dei parametri e delle prescrizioni del

PianoStrutturale,disciplinal'attivitàurbanisticaeedilizia,letrasformazionid'uso,larealizzazione

dei servizi e di impianti e qualsiasi altra opera che comunque comporti la trasformazione dello

statofisicodelterritoriocomunale.

3.Essodisciplinaulterioriparticolaritrasformazioniche,inrapportoallatuteladeibeniambientali,

naturali e culturali, in altre parole in dipendenza da specifiche normative, sono subordinate ad

autorizzazionedapartedell'Amministrazionecomunale.

Art.2. ContenutidelRegolamentoUrbanistico1.IlRegolamentoUrbanisticoaisensidell’art.55dellaL.R.3gennaio2005n.1,contiene:

a) l’individuazionedelperimetroaggiornatodei centri abitati, coincidente con il perimetrodel

territoriourbanizzatodefinitoaisensidell’art.224dellaL.R.65/2014;

b) l’individuazione delle aree all'interno di tale perimetro sulle quali è possibile,

indipendentemente dal Piano complesso di intervento di cui all'art. 56 della legge regionale

03.01.2005n.12

,l'edificazionedicompletamentoodiampliamentodegliedificiesistenti;

c) l’individuazione delle aree destinate ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nel

rispettodeglistandardprevistidalD.M.2aprile1968n.1444;

d) l’individuazione delle aree, per le quali, in rapporto alla loro particolare complessità e

rilevanza,sipuòinterveniresolomedianteipianiattuativi;

e) la determinazione degli interventi, non riguardanti le aree di cui al punto d) consentiti

all'esternodeicentriabitati.

f)leinfrastrutturedarealizzareall'esternodeicentriabitati;

g)ladisciplinaperilrecuperodelpatrimoniourbanisticoededilizioesistente;

h) l’individuazione dei criteri di coordinamento delle scelte localizzative con gli atti di

competenzadelsindacoinmateriadiorariaisensidell'art.36dellalegge8giugno1990n.142e

s.m.i.edell’art.3dellaL.R.22.07.1998n.38.

2.IlRegolamentoUrbanisticocontieneinoltre:

a) la definizione delle fattibilità per fattori geologici, sismici e idraulici degli interventi di

trasformazionedell’esistentee/odinuovaprevisioneaisensidelDPGRn.53/R25.10.2011;

b) indicazioni e prescrizioni per la redazione della relazione geologica e geotecnica e sulla

programmazione ed esecuzione delle indagini geologiche, sismiche e delle prospezioni

geognosticheegeofisiche.

Art.3. ElaboratidelRegolamentoUrbanistico 1 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

2 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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ComunediCrespinaLorenzana(PI)–RegolamentoUrbanisticodelterritoriodiLorenzana

NormeTecnichediAttuazione 8

sensi dell’art. 55 comma 5 L.R. 1/2005; perdono efficacia nel caso in cui, alla scadenza del

quinquenniodallaapprovazionedelRUodallamodificachelicontempla,nonsianostatiapprovati

iprogettiesecutivi,nonsiastatastipulatalaconvenzionenelcasodi interventosoggettoapiani

attuatividiiniziativaprivata.

3. Ai sensi dell’art. 13 L.R.1/2005, alla scadenza di ogni quinquennio dall’approvazione del

RegolamentoUrbanistico,ilComuneredigeunarelazionesulmonitoraggiodeglieffetti.

4. Le previsioni di cui al comma 2 e 3 possono essere reiterate con variante al Regolamento

Urbanistico ovvero attraverso qualunque atto cui la legge conferisca l'efficacia di variante degli

strumentiurbanistici.

5.L'AmministrazioneComunale,potrà inogni tempoaggiornare ilQuadroConoscitivo,anchesu

segnalazionedeicittadinialGarantedell'Informazione.InrelazionealmutatoQuadroConoscitivo

potràconseguentementeprocedereavariantifinalizzateallatutelaedallariqualificazionediaree,

edificiepartiditessutourbano.

6. L'Amministrazione Comunale procederà, entro tre anni dall'approvazione del Regolamento

Urbanistico, alla verifica della sua attuazione, attraverso un monitoraggio dei programmi delle

opere pubbliche e/o private convenzionate e degli interventi privati ad esse collegati.

L'Amministrazione Comunale stabilirà specifiche procedure per le fasi di consultazione con i

cittadini finalizzata alla concertazione del programma stesso. A seguito di detto monitoraggio

potrannoessereadottatevariantialRegolamentoUrbanisticorelativeaicompartisoggettiaP.A.

diiniziativaprivatanonancoraattivati.

7. Almomento della definitiva approvazione del RegolamentoUrbanistico ogni altro strumento

urbanistico di iniziativa pubblica vigente in precedenza decade automaticamente, ad esclusione

deiPianiperl’EdiliziaEconomicaePopolareedeiPianipergliInsediamentiProduttivinonancora

completamenteultimati.

8. Ipianiattuatividi iniziativaprivatavigentialmomentodellaentratainvigoredellenormedel

Regolamento Urbanistico mantengono la loro efficacia fino al momento della loro naturale

decadenza. Fatto salvo quanto previsto al comma successivo i piani stessi possono essere

adeguati, su richiesta dei privati interessati, alle nuove norme contenute nel presente

Regolamento.

9.Restanosalvigliimpegniderivantidarapporticonvenzionali,daprevisionidipianiurbanisticio

dipermessiacostruirerelativiallacessionediareeperscopipubblici,allarealizzazionediopere

pubblicheoaaltrispecificiimpegniassuntialmomentodellarealizzazionedegliinterventiodelle

opere.

Art.5. VariantialRegolamentoUrbanistico

1. Le varianti al Regolamento Urbanistico, nel rispetto dei parametri, degli indirizzi e delle

prescrizioni del Piano Strutturale, sono formate ed approvate con le procedure di cui alla L.R.

65/2014es.m.i.

Art.6. Valutazionedeglieffettidellatrasformazione

1.Quand’ancheunsuoloinconformitàalladisciplinavigentesiasuscettibilediedificazionenonsi

potrà procedervi laddove le aree interessate manchino sia pur parzialmente delle opere di

urbanizzazione primaria. In tal caso peraltro, potrà darsi luogo ad edificazione laddove

l’interessatosiobblighiadeseguire lepredetteopereneimodi ,tempiecon legaranziestabilite

dalComuneinconformitàallavigentedisciplinalocale.

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NormeTecnichediAttuazione 9

2.Larealizzazionediinterventidaiqualiconseguanonuovedestinazioniresidenziali,ècomunque

subordinataalleseguentiverifiche:

a)disponibilitàdell’approvvigionamentoidropotabile;

b)capacitàdiassicurarelosmaltimentodegliscarichirefluidiqualsiasitipomediantegliimpianti

esistentiocomunquenelrispettodelledisposizionilegislative;

c)capacitàdigarantirelaraccoltadeirifiutisolidiurbani.

3.Inallegatoallarichiestadititoloabilitativo,dovrannoobbligatoriamenteesserepresenti,oltre

lerelativecertificazionidelleSocietàGestricichedimostrinol’effettivadisponibilitàall’erogazione

deiservizi,ancheladocumentazionetecnicachecomproviladisponibilitàdelservizio.3

Art.7. RegolamentoEdilizio

1.LepresentiNormesonointegratedalRegolamentoEdilizioComunale.

2.Incasodicontrasto,didifformitàdidefinizione,ediderogheprevalgonocomunqueleNorme

TecnichediAttuazioneeglielaboratigraficidelR.U.edelP.S.

Art.8. MisuregeneralidiconformitàalPIT

1. In merito al raggiungimento degli obiettivi del P.I.T. con valenza di Piano Paesaggistico,

approvato con D.C.R. 37/2015, il Regolamento Urbanistico fa riferimento agli indirizzi per le

politiche, applica le direttive e rispetta le prescrizioni e le prescrizioni d’uso contenute nella

disciplinad’uso.

2.InparticolarenelterritoriocomunalediCrespinaLorenzana,perquantoriguardailterritoriodi

Lorenzana,dovràessererispettatoperogniinterventoquantoindicatoneiseguentidocumenti:

-SchedaAmbitodiPaesaggio8–PianaLivorno-Pisa-Pontedera -Allegato8b–Disciplinadeibenipaesaggisticiaisensidegliartt.134e157delCodice -Allegato1a-NormeComuniEnergieRinnovabili-Impiantidiproduzionedienergiaelettricada

biomasse-Areenonidoneeeprescrizioniperilcorrettoinserimentonelpaesaggioesulterritorio. -Allegato1b-NormeComuniEnergieRinnovabili-Impiantieolici-Areenonidoneee prescrizioniperilcorrettoinserimentonelpaesaggioesulterritorio.

3 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 11

c) estratto di mappa catastale o tipo di frazionamento aggiornato sullo stato attuale delle

proprietà;

d) elenco delle particelle, loro consistenza, nome dei proprietari esteso all’intera area

d’intervento;

e)planimetria,inscala1:500o1:1.000,cheillustrilostatodifattoedidirittodell’areaoggettodi

intervento.

f)documentazionefotograficadeiluoghiedellepreesistenze;

g)rilievostrumentaledelterreno,inscala1:500o1:1.000,conquotealtimetriche;

h)calcoloanaliticoetotaledellaSuperficieterritorialed’intervento;

i) rilievo delle unità edilizie esistenti con particolare riferimento a quelle di valore storico o

ambientaleperlequalidovràesserepresentataunarelazionestorico-architettonica;

l)relazionegeologicadifattibilità;

m)progettoplanivolumetricoche illustri, conunarelazioneeconglielaborati inscala1:200o

1:500,ciòchedell’esistentesi intendeconservare, inuovicorpidi fabbrica, laconsistenzae la

destinazioned’usodei fabbricati, la sagomadegliedificie la lorosezionemassima, lesuperfici

fondiarie di pertinenza di ciascun fabbricato, le sistemazioni esterne, i servizi e gli impianti

tecnologici,nonchéleoperediurbanizzazioneprimariaesecondariachesiintendonoeseguire,

incluseeventualioperediregimazioneidraulica.

n)illustrazionemedianteplasticoofotomontaggidell’inserimentodell’interventosottoilprofilo

urbanisticoedambientale,serichiesto;

o) relazioneestimativa che contenga le specifichedi capitolato, le quantità ed i prezzi unitari,

analiticietotalidelleopereedelleareedacedereedarealizzareconl’intervento;

p)schemadiconvenzionechediscipliniiterminielemodalitàd’attuazionedell’intervento.

5.IlPianodiRecuperodovràesserealtresìredattonelrispettodeiparametriedelleprescrizioni

stabilitedalcompartodirecuperoovericadel’immobile,secondogliallegatiallepresentinorme

6. I piani attuativi di iniziativa privata perdono efficacia nel caso in cui, entro cinque anni dalla

approvazionedelpresenteRegolamento,nonsiastatastipulatalarelativaconvenzione.

Art.12. Piani Attuativi convenzionati e Programmi aziendali pluriennali di miglioramentoagricoloambientaleincorsodirealizzazione

1.IpianiattuativigiàconvenzionatialladatadiconseguitaefficaciadelRegolamentoUrbanistico

edipianidimiglioramentoagricolodicuiallaL.R.1/2005esuccessivemodificheedintegrazioni,

incorsodirealizzazioneallapredettadata,anchesenonconformialR.U.potrannoessereattuati

in conformitàallaConvenzioneoalProgrammaaziendalepluriennaledimiglioramentoagricolo

ambientale(P.A.P.M.A.A.),alleN.T.A.specificheedisciplinavigentealmomentodellastipulazione

dellaConvenzione.

2. Eventuali varianti potranno peraltro apportarsi solo se conformi alla disciplina introdotta dal

R.U. Art.13. Interventoediliziodiretto

1.IntuttelezonedelterritoriocomunaledovenonsiaprescrittoilPianoUrbanisticoattuativogli

interventiditrasformazioneurbanisticheedediliziesonosoggetteaPermessodiCostruire(Pdc)a

Progetto Unitario Convenzionato ai sensi dell’art.121 della L.R.65/2014 (PUC) o Segnalazione

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NormeTecnichediAttuazione 12

CertificatadiInizioAttività(SCIA)conlemodalitàeprocedureprevistedagliarticoli77eseguenti

dellaLeggeRegionale01/2005. art.133eseguentidellaL.R.65/2014es.m4

2. Per la realizzazionedi operepubblichedell'Amministrazione comunale l'atto comunale con il

quale il progettoesecutivoèapprovatoai sensidelD.lgsdel12aprile2006,n.163e successive

modifiche,haimedesimieffettidelpermessodicostruire.

Art.14. Esecuzionedioperediurbanizzazionedapartediprivati.

1. Ogni intervento urbanistico preventivo dovrà prevedere la realizzazione di tutte le opere di

urbanizzazione primaria a servizio dell’area; dovranno essere assicurati gli standardminimi per

verdepubblicoeparcheggiprevistidallavigentenormativainmateriareperendoleareeperdetti

standards fra quelle indicate a verde pubblico e parcheggi all'interno dell'unità urbanistica di

intervento.

2.Nel casodi esecuzionedirettadelle operedi urbanizzazionedapartedei soggetti titolari del

Permesso di costruire, il rilascio dell’atto amministrativo, ove non diversamente disciplinato da

specificiattidellaA.C.,è subordinatoalleproceduredelRegolamentoComunaleappositamente

approvato

Art.15. CriterigeneralirelativiaglistandardedaldimensionamentodelR.U.

1. Il R.U., in conformità con gli indirizzi del P.S., mira a conseguire una dotazione di aree a

standardsdimq.29/abitantecosìripartite:

-areeaverdepubblicoattrezzato 14,5mq./ab.

-areeperl’istruzionedell’obbligo 7,0mq./ab.

-areeperattrezzaturediinteressecomune 3,0mq./ab.

-areeperparcheggi 4,5mq./ab.

2.Fattesalvelespecificazionicontenutenelleschededicompartodicuiall’allegato,adogninuovo

abitante insediato, a seguito della formazione di piani attuativi sia che prevedano nuova

edificazione sia che prevedano demolizione e ricostruzione di volumi esistenti, dovrà

corrispondere una dotazione di 18.0 mq./ab di aree a standard, da reperire nell’ambito dello

stessopiano.

3.IlR.U.individuacomestandardresidenzialeperabitantelaSuperficieUtileLorda(SUL).Alfine

della verifica del dimensionamento del Piano e del calcolo di aree da destinare ad opere di

urbanizzazioneprimariaesecondariaalserviziodellaresidenza,inconformitàconquantoprevisto

dal P.S., si assume la previsione di - abitante equivalente pari a 40mq di Sul - come standard

residenzialeperabitanteaisensidelDM1444/1968.

Art.16. Classificazionedellostandardperparcheggi

Insediamenticommerciali

1.Perciascunatipologiadiesercizidivendita (Commercioaldettaglio), inaggiuntaagli standard

previstidall’articolo5,punto2,deldecretoministeriale2aprile1968,n.1444(Limiti inderogabili

didensitàedilizia,dialtezza,didistanzafraifabbricatierapportimassimitraspazidestinatiagli

insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde

4 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 19

Art.18. Interventiammessisulpatrimonioedilizioesistente

1.Gli interventi ammessi sul patrimonio edilizio esistente sono articolati in rapporto alla

classificazione di valore degli immobili, come risulta dal prospetto seguente. Il valore degli

immobilièindividuabileall’internodellaschedaturadicuiall’AllegatoA

A) EDIFICI VINCOLATI E DI RILEVANTEVALORE SOTTO IL PROFILO STORICO, ARCHITETTONICO E

AMBIENTALE(E.R.V.)2.Sitrattaperlopiùdiedificiconcaratterieccezionalie/omonumentali,periqualisiimponela

totale conservazione attraverso le tecniche più appropriate, tese a inibire eventuali processi di

degrado fisico, consentendo esclusivamente la rimozione degli elementi estranei recenti e

valorizzandoquellipiùsignificativi.

Le disposizioni generali di cui al presente articolo, dovranno tener conto delle "qualità"

architettonichedell'immobileepertantodovrannoattuarsiconparticolariprecauzioni.

Ledestinazionid'usodovrannoesserecompatibiliconl'esigenzadituteladegliedifici.

Interventiammessi3. Sugli immobili o complessi edilizi di cui all’art. 17.1 sono consentite unicamente le seguenti

categoried’interventodicuialsuccessivoart.19comma1:

a)manutenzioneordinaria

b)manutenzionestraordinaria

c)restauroerisanamentoconservativo

B)EDIFICIDIVALORESOTTOILPROFILOSTORICO,ARCHITETTONICOEAMBIENTALE(E.Va.)4.Pertaliedifici,leesigenzeperlaconservazionecostituisconounprecisocondizionamentonella

progettazioneenellarealizzazionedegliinterventichetuttaviapossonoprevederequalchegrado

dirinnovamentoe/oadeguamentoalleesigenzedell'uso.

Interventiammessi5.Sugliimmobiliocomplessiedilizisonoconsentiteunicamenteleseguenticategoried’intervento

dicuialsuccessivoart.19comma1:

a)manutenzioneordinaria

b)manutenzionestraordinaria

c)restauroerisanamentoconservativo

d)ristrutturazioneediliziaditipoconservativo,senzainterventisuglielementiverticalistrutturali

efermirestandoicaratteriarchitettoniciedecoratividegliedifici

6.Tuttigli interventiammessisutaliedificisonosoggettiallapreventivaacquisizionedelparere

della commissione edilizia comunale o degli atti di assenso comunque denominati, di cui alla

legislazione vigente ad eccezione degli interventi fino alla semplicemanutenzione straordinaria

chenoncomportanovariazionidimateriali,di tecnologiecostruttive,di inserimentodielementi

tecnologiciesterniovariazionedelladistribuzioneinternachenonsoddisfaglielementistrutturali;

tali interventi,5

oltre a quanto descritto nelle disposizioni generali di cui al presente articolo,

dovrannotenercontodelle"qualità"architettonichedell'immobileepertantodovrannoattuarsi

con particolari precauzioni secondo le indicazioni di legge. In deroga a quanto previsto al

precedente comma 5 lettera d), sono ammesse lievimodifiche alle dimensioni delle finestre in

facciata, soltanto al fine di ripristinare precedenti assetti compositivi o al fine di un oggettivo

miglioramentodelcomplessodellastessa.Talepropostadimodificadovràessereadeguatamente

5 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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ComunediCrespinaLorenzana(PI)–RegolamentoUrbanisticodelterritoriodiLorenzana

NormeTecnichediAttuazione 20

motivata da apposita relazione tecnica, che ne attesti e dimostri l’effettivo miglioramento e

rispettodell’assettocompositivo6

.

7. Il numero delle unità immobiliari ricavabili dall’eventuale frazionamento della proprietà e le

destinazioni d'uso ammesse, dovranno essere compatibili con l'esigenza di tutela degli edifici e

comunque in misura non superiore alle quantità previste nelle singole sottozone del territorio

urbanoerurale.

8.Dovràesserepostaparticolareattenzioneall’usodielementitecnologiciesterniall’edificioquali

caldaie,cannefumarie,macchineperilcondizionamento,ecc.

9. Nelle aree di pertinenza non è prevista l'edificazione di nuove costruzioni; è ammessa la

demolizione di edifici privi di valore architettonico, la loro ricostruzione potrà avvenire a pari

volumepurchéinforme,materialietipologieedilizieinarmoniaconilcaratteredellevolumetrie

esistenti, dell’ambiente circostante senza comportare alterazioni del tessuto urbano di

riferimento.

10. Icoloridelletinteggiatureesterne, inassenzadiunpianodelcolore,dovrannoessereriferiti

allostatooriginaleecomunqueconcordaticonl’UTC.

11.E’ammessa laderogaallevigentidisposizioni igienicosanitarie inmateriadialtezzeminime

deivaniedeirapportiaereo-illuminantipurchésianoconservatioriprodottileformeedicaratteri

tipicieoriginaridegliedifici.

12.Sonoesclusealladerogainmateriadialtezzeminimedeivanisottotetto

C) EDIFICI CON ELEMENTI DI VALORE SOTTO IL PROFILO STORICO, ARCHITETTONICO E

AMBIENTALE(E.E.V.)Interventiammessi13.Sutaliimmobiliocomplessiedilizisonoconsentiteunicamentelecategoried’interventodicui

alsuccessivoart.19comma1:

a)manutenzioneordinaria

b)manutenzionestraordinaria

c)restauroerisanamentoconservativo

d)addizionivolumetriche

e)ristrutturazioneediliziaditipoconservativo

14.Perlepartidell’edificioodelcomplessoediliziononcostituentilaparteoriginaleerisultantida

ampliamentinonaventiparticolaricaratteristichestorico/architettoniche,potrannoessereattuati

ancheinterventidiristrutturazioneediliziaditiporicostruttivodicuiall’art.19comma1letteraf);

tali interventi, soggetti al preventivo parere della Commissione Edilizia o degli atti di assenso

comunemente denominati,7

dovranno tener conto delle “qualità” architettoniche costituenti la

parteoriginaledell’edificioodelcomplessoedilizio.

15. Le addizioni volumetriche sono ammesse esclusivamente nelle zone omogenee di

appartenenzachecomprendono tale interventoenondovrannocontrastarecongli elementidi

valoreindividuatiall’internodelleschededicuiagliAllegatiA.

D) EDIFICI DI SCARSO VALORE SOTTO IL PROFILO STORICO, ARCHITETTONICO ED AMBIENTALE

(E.S.V.)Interventiammessi16.Sutaliimmobiliocomplessiedilizisonoconsentitituttigliinterventiprevistidall’art.19delle

presentinormeequantoprevistodallazonaomogeneadiappartenenza.

6 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.12

7 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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ComunediCrespinaLorenzana(PI)–RegolamentoUrbanisticodelterritoriodiLorenzana

NormeTecnichediAttuazione 21

17.Gli interventidi ristrutturazioneediliziadi tiporicostruttivasonosoggettiall’acquisizionedel

preventivopareredellaCommissioneEdilizia.8

18. Le trasformazionidovranno rispettare le indicazionidella zonaomogeneadiappartenenzae

dovrannoessereattuatecontecnologiecorretteedinformecompatibiliconivaloriarchitettonici

edeltessutourbanisticoincuil’interventoricade.

E)EDIFICIPRIVIDIVALOREARCHITETTONICOEAMBIENTALE(E.P.V.)Interventiammessi19.Sutaliimmobiliocomplessiedilizisonoconsentitituttigliinterventiprevistiagliartt.19e20

dellepresentinormesecondoquantoprevistodallazonaomogeneadiappartenenza.

20. Gli interventi di ristrutturazione edilizia di tipo ricostruttiva, gli ampliamenti previsti nelle

singolesottozone,gliinterventidisostituzioneediliziaequellidiristrutturazioneurbanisticasono

soggettiall’acquisizionedelpreventivopareredellaCommissioneEdilizia.9

21. Le trasformazionidovranno rispettare le indicazionidella zonaomogeneadiappartenenzae

dovrannoessereattuaticontecnologiecorretteedinformecompatibiliconivaloriarchitettonici

edeltessutourbanisticoincuil’interventoricade.

F)EDIFICINONCENSITI

22. Sono gli edifici, per i quali non è stata redatta apposita scheda, ma che possono essere

meritevoliditutela,inquantorealizzatiprimadel1954.

23. La classificazione del fabbricato dovrà essere redatta almomento di richiesta di intervento

sullo stesso,dapartediun tecnicoabilitato tale classificazione potrà essere richiesta dall’UTC nell’ambito istruttorio della richiesta di titolo abilitativo, previa opportuna motivazione e valutazione delle caratteristiche meritevoli di tutela del fabbricato10

. Tale classificazione sarà

redattasecondolametodologiagiàusataperleschedeallegateallepresentinorme.

24. La nuova classificazione, indicante il valore dell’immobile, dovrà essere corredata di parere

dell’UfficioTecnicoComunaleeapprovatadallaGiuntaComunaleconappositoattodeliberativo,

senzacheciòcostituiscavariantealR.U.

Interventiammessi25.Gliinterventiammessisutaliedifici,sarannoquelliindicatiaicommiprecedenti,sullabasedel

valoredeterminato.

G)EDIFICIDEGRADATI

26.Sonogliedificioleporzionidiedificiridottiaruderiechecostituisconoelementodidegrado

fisico ed ambientale. Nel caso tali edifici non siano stati censiti, dovrà essere preventivamente

eseguita la procedura prevista dai commi precedenti e conseguentemente attribuita la

classificazionedi“edificiodegradato”

Interventiammessi27.E’ammessalaricostruzionedeifabbricatiinoggetto,secondoiparametriurbanisticieconle

caratteristichearchitettonicheoriginariedesuntedaappositadocumentazionestoricaoattraverso

unaverificadimensionaleenelrispettodituttigli interventiammessiall’art.19.Laricostruzione,

pertanto,potràavvenirericomponendolasagomadell’edificiodedottadallepartiancoraesistenti,

qualil’impostazionedellefondazioni,lemuratureperimetrali,lestruttureorizzontalielestrutture

8 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

9 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

10 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 22

della copertura, o dalla documentazione relativa al fabbricato che consenta di ricostruire con

oggettivitàlaconsistenzapreesistente.

28.Laricostruzionedeifabbricati,periqualisonopresentilesoleimpostazionidellefondazioni,si

dovrà uniformare alle caratteristiche tipologiche e costruttive (articolazioni planivolumetriche,

altezze, numero dei piani, finiture esterne) tipiche del patrimonio edilizio esistente presente

nell’intorno.

29.Ladocumentazionedapresentare,redattadauntecnicoabilitato,enecessariaallavalutazione

dellaconsistenzadell’edificiodegradatodovràcontenere:

a)planimetriacatastaleattualeestorica,qualoraesistente;

b)estrattodiCTRregionaleinscala1:2.000o1:10.000conindividuazionedelbene;

c)estrattodellatavoladelRegolamentoUrbanisticoconindividuazionedell’immobile;

d)schedadelcensimentodelP.E.E.,qualorapredisposta;

e) rilievo dello stato attuale (piante, prospetti, sezioni, copertura) con evidenziato lo stato di

conservazione,leparticrollate,imaterialieladestinazionefunzionaleoriginaria;

f)documentazionefotograficadettagliata;

g) relazione storica morfologica contenente tutta la documentazione storica reperibile

sull’immobile(disegni,fotografie,rilievi,planimetrie).

30.Soloneicasiincuidettifabbricatisianocollocatiall’internodellezoneagricole,seneammette

laricostruzioneconlemodalitàdicuialcommaprecedente,inposizionediversarispettoaquella

originale, per accertate condizioni di pericolosità geomorfologica elevata o molto elevata o

comunquecartografateall’internodeglielaboratidelPAI.

Art.19. Definizionedegliinterventiediliziditipoconservativoericostruttivo 1.Gliinterventiditipoconservativoammessisulpatrimonioedilizioesistentesono:

a)manutenzioneordinaria

b)manutenzionestraordinaria

c)restauroerisanamentoconservativo

d)ristrutturazioneediliziaditipoconservativo

e)addizionivolumetriche

f)ristrutturazioneediliziaditiporicostruttivo

Le definizioni degli interventi edilizi di cui alla normativa nazionale e regionale, in caso di

eventuali contrasti con le definizioni di cui ai commi successivi, sono sempre da considerarsi

prevalenti.11

2. L’attuazione di ogni intervento deve avvenire nel pieno rispetto delle presenti norme, del

Regolamento Edilizio, delle disposizioni regionali e nazionali in materia, in vigore all’atto della

richiestadiPermessoaCostruireodiSegnalazioneCertificatadiiniziodiattività.

DEFINIZIONEDEIGRADIDIINTERVENTO

Manutenzioneordinaria3. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono quelli che riguardano le opere di riparazione,

rinnovamento, e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o

mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Tali interventi nonpossono comunque

comportaremodificheoalterazioniaglielementiarchitettoniciodecoratividegliedificinérecare

mutamentoall’aspettoesterioredeglistessiedifici.

11 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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ancorchéfatiscenti,dovrannoessereripristinaticonlestessemodalità,caratteristicheemateriali

originari; è comunque ammessa, se necessaria, la formazione della soletta di ripartizione in

cementoconreteelettrosaldata.

FRONTIEFINITUREESTERNE

Finitura delle facciate: Qualora l'edificio sia stato originariamente intonacato dovrà essere

ripristinata la finitura ad intonaco, con esclusione quindi di finiture con pietrameomattone "a

faccia vista". Gli intonaci dovranno essere realizzati del tipo "civile" (con esclusione di quelli

plastici o sintetici), mediante formazione di arricciatura e stabilitura con malta bastarda e

formazionedivelaturafinaleconmaltadicalce(grasselloagranafinetiratoapiallettoseguendo

l'andamento della muratura). Le coloriture esterne devono corrispondere a quelle tradizionali

dellazona incolorinaturali terrosiedovrannoesserepreventivamenteconcordaticon gliUffici

Comunali.

Qualora l'edificio sia stato originariamente in pietra "a faccia vista" dovrà essere ripristinato

secondolostatooriginario(salvodiversaspecificaindicazionecontenutanellascheda).Inquesto

caso è vietata la stuccatura dei giunti "a cemento". E' consentita la finitura "a rasa pietra" con

maltadicalce.

Nonsonoammessirivestimentiesterni;èammessoilripristinodieventualizoccolatureintonacate

quandopreesistenti.

Aperture esterne: È prescritto il mantenimento di tutte le aperture esterne nella forma e

localizzazione esistente, fatta salva la possibilità di chiusura di eventuali aperture recenti

incongrue.

Nel casodi facciata storicamente stratificata (riconfigurata con interventi successivi),èammesso

riaprire finestrature tamponate appartenenti alla stesura originaria. È ammessa la riapertura di

finestre tamponate appartenenti alla fase consolidata. La sostituzione degli elementi di

riquadratura,ovepresenti,dovràesserelimitataaquelli integralmentecorrosiefatiscenti, intal

casodovràavvenireconmaterialiugualiaquellipreesistentielavoraticontecnichecherendano

unanalogoeffettodifinitura.Inparticolare,nelcasoincuiglielementidiriquadraturasianodel

tipoafilodellemurature,nonpotrannoesseresostituiticonelementiasporgere.

Adeccezionedegliedificidivalore,nuoveaperturepossonoessereintrodotte.

Lenuoveaperture,oveconsentite,dovrannoesseredinorma,dellaformaedimensionidiquelle

preesistenti,realizzateconriquadraturasemplicementeintonacata.

Infissiesterni:dovrannoessereutilizzati serramenti in legnoo similari12

nella formaenei colori

tradizionali,ècomunqueammessocompatibilmenteconlecaratteristichedegliedificil’utilizzodi

infissiinferro,pvce/oaltromaterialecompatibileperformaecoloreconilcontestostoricizzato

delfabbricatoivicompresoilsuointorno(èesclusol’alluminioanodizzato);

Dispositividioscuramento:pergliedificiclassificatiImmobilidiValoreeconpartidivalore(perle

partirimasteintegre)epertuttiquellichepresentanoaperturedotatedicorniciinpietraavista,

nonèammessalanuovaintroduzionedidispositividioscuramentomalasolasostituzioneincaso

dipreesistenza. Inquesti casi il dispositivodioscuramentopotràessere realizzatopermezzodi

"scuretto"interno.

Neglialtricasièammessalaformazionedipersianeescurinelleformetradizionali,dicostruzione

artigianale,verniciateconferratureaincasso.

Porte esterne di ingresso : devono essere realizzate nelle forme tradizionali in legno o similari

13

verniciato(conspecchiature,asuperficieunitaoagrandidogheorizzontali)eimpostatesulfilo

internodellamazzetta,conesclusionedicontroportesulfiloesternodelmuro.

12 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

13 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 30

- in zona agricola sono ammesse quelle costituite da siepi vive nelle essenze tradizionali,

corredatedaretemetallicadicoloreverdedaporreinternamente.

- L’eventuale arretramento del cancello rispetto al filo stradale dovrà essere realizzato

escludendoaliinmuraturaediformecurvilinee.

- nei tessuti storici,èconsentita la realizzazionedi recinzionicon formeedisegnosemplice in

ferroo legnoverniciatoemurettodi sostegno inmuraturao siepi vive;nelle altre zonedel

centroabitatosonoammesseancherecinzionidiretemetallicaamagliascioltaoapannelli,

con muretto di sostegno in muratura intonacata con bordo superiore rettilineo continuo

secondol’andamentodellependenzedelterreno.

Sistemazionidelterreno:devonoesseremantenuti,perquantopossibile,gliandamenti,lequote,i

dislivellie leoperedisostegnooriginari,conparticolareattenzionealmantenimentodeimuria

seccotradizionaliealreimpiegodeimaterialioriginari.

Art.22.2- Piccoliimpiantisportivieoperepertinenzialiadusoprivato.

PISCINE

1.Larealizzazionedivaschescoperteadusopiscinaèammessasoloquandorisultinodocumentate

everificateleseguenticondizioni:

a) l'operanoncomportilademolizioneolamodificazionedellerelativeoperedisistemazione

qualimuri a retta, ciglioni, eventuali terrazzamenti, viabilità campestree corsid'acquao

operediscolo.

b) siadimostratalafattibilitàattraversoappositostudiogeologicodidettaglio;

c) ladistanzaminimadaifabbricatiedaiconfinisiadim3;

d) lapavimentazioneperimetralesiarealizzatainpietranaturalelocaleoconammattonatoin

laterizioosimile;

e) ilvanotecnico,dovràessereinterrato.

PICCOLESTRUTTUREINLEGNO

2.Piccole strutture in legnoa supportodelleattività turistico-ricettive ,degli agriturismiedelle

residenzesonoammesseintuttigliambitidelterritorioedècondizionataallaverificadicoerenza

rispettoaiseguenticriterigeneralielimitidimensionali:

1)per le residenze èammessa,previa comunicazioneall’ufficiourbanistica,14

la costruzionedi

manufatti per il ricovero di attrezzi da giardinaggio (casine di legno) ed è condizionata alla

verificadicoerenzarispettoaiseguenticriterigeneralielimitidimensionali:

-10mqdiSULconlapossibilitàdiaggetto/tettoiafinoadunmassimodi4mq;

-Hininferioreaml2,30;

-strutturainlegnosemplicementeappoggiateaterrasenzaoperedifondazione.

2) per le attività ricettive in esercizio è ammessa la costruzione di manufatti finalizzati allo

svolgimento di attività collaterali all’esercizio stesso, quali degustazioni di prodotti tipici,

somministrazionediprodottiall’apertoetc.

-25mqdiSUL

-strutturainlegno.Èconsentitalarealizzazionedelleoperedifondazioneediancoraggiodella

struttura

-ilmanufattoèstrettamentelegatoall’attivitàinesercizioedovràessererimossoconripristino

dell’originariostatodeiluoghi,incasodicessazionedell’attività

-larealizzazionenondovràcomportarel’abbattimentodellespeciearboreeesistenti.

14 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 41

TITOLOIV:DISCIPLINADELTERRITORIO

CAPOI–DISPOSIZIONIRELATIVEALTERRITORIORURALEZONETERRITORIALIOMOGENEE“E”

Art.26. Disposizionigenerali

1.E’consideratoterritorioruraleaisensidell’art.64comma1dellaL.R.65/2014,tuttociòcheè

esternoalterritoriourbanizzatocomedefinitodall’art.224dellaL.R.65/2014,comeindividuato

dall’UTOEn.7-TerritorioAgricoloedisciplinatodall’art.15delleNTAdelP.S.

2. Il R.U. disciplina gli interventi nel territorio rurale, sulla base dell’articolazione dei sistemi

territorialideisubsistemicomeindividuatidalP.S.,tenutocontodelleinvariantistrutturaliedella

disciplina dello Statuto dei Luoghi, delle direttive del PIT regionale e delle prescrizioni del PTC

provinciale.

3.Leareeaprevalenteodesclusivadestinazioneagricola, il subsistemafunzionalenaturalistico

ambientale esterno alle UTOE, come individuate dal P.S sono assimilate alle zone E del D.M.

1444/68esudiessesiapplicalaL.R.65/2014eilDPGR63/Rdel25/08/2016.

4. In queste zone sono perseguiti gli obiettivi e le finalità della normativa generale regionale e

dellepresentinorme;inparticolarmodo,all'internoditaliaree,salvolespecificazionididettaglio

diognisottozona,dovrannoessereperseguite:

- Ilmantenimentodeipaesaggiruraliepromuovernelariproduzione;

- assicurarelafunzionalitàidrogeologicadelterritorio;

- ilconsolidamentodelruolofunzionaledellepraticheagricoleinrelazioneallariproduzionedel

patrimonio territoriale anche attraverso il rafforzamento della multifunzionalità dell’attività

agricola;

- recuperodeipaesaggiagropastorali storici interessatidaprocessidi forestazione,naturaleo

artificiale

- la tutela e la valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali assicurando il

mantenimentoedilrestaurodelleoperedisistemazionedelterreno,deiterrazzamenti,delle

alberature,dellaretedeipercorsistorici.

5.Sonoconsiderateattivitàagricole:

a)quelleprevistedall'art.2135delC.C.

b)laconduzionedeifondiagricoliafinicolturaliedipascolo

c)lasilvicoltura

d)laraccoltadeiprodottidelboscoedelsottobosco

e)ilvivaismoforestaleincampicoltivati

f)gliallevamentizootecnici

g) gli impianti di acquacoltura e ogni altra attività preordinata alla produzione ed alla

trasformazionedeiprodottiagricoliezootecnici

h)quellequalificatecomeagricoledadisposizioninormative

6.Sonoconsiderateattivitàconnessee/ocompatibiliaquelleagricole(L.R.65/2014)quelleintese

a“diversificareleattivitàdelleaziendeagricoleperincrementareilredditoaziendalecomplessivo

eattivarerapportieconomiciconsoggettioperantialdifuoridelsettoreagro-alimentare(punto

5.3.3.1. Piano di sviluppo rurale delle Regione Toscana 2007-2013)”; ciò in quanto al fatto che

l’agricoltura,oltreallaproduzionedialimentiefibre(saniediqualità)puòmodificareilpaesaggio,

contribuire alla gestione sostenibile delle risorse, alla preservazione della biodiversità, a

mantenerelavitalitàeconomicaesocialedelleareerurali(OCSE).

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NormeTecnichediAttuazione 42

7. In queste aree è ammessa l’attività residenziale, agricola e silvopastorale; sono ammesse

attività ricettiveextraalberghieredi cui alla L.R.42/2000, (caseper ferie, rifugiescursionistici e

bivacchi, esercizi per affittacamere, case ed appartamenti per vacanze, bed-breakfast), attività

agrituristicheediristorazione.

8. In tutto il territorio rurale non sono ammessi allevamenti intensivi di animali equiparabili ad

attivitàproduttiva-industriale,fattesalveleAutorizzazioniesistentiincorsodivalidità.Sonoaltresì

vietatiallevamenticompatibiliconl’attivitàagricolasecollocatiadunadistanzainferioreametri

300 dal perimetro del territorio urbanizzato (UOE) fatte salve gli allevamenti soggetti o da

assoggettareaPianoAttuativo.15

Art.26.1- AgriturismoeAgricampeggio

1.L'eserciziodell'agriturismoèriservatoagliimprenditoriagricolisingolieassociati,dicuiall'art

icolo 2135 del codice civile, in base alle disposizioni della LRT n. 30/2003 e sue modifiche ed

integrazioniedelDPGR74/rdel09/12/2014.

2.L’agricampeggio è consentito nei limiti della normativa vigente come prevista dalla LRT n.

30/2003es.m.ei.edelDPGR74/rdel09/12/2014.

3.E’ consentita la realizzazione di strutture per attività del tempo libero a condizione che gli

interventiabbianoleseguenticaratteristiche:

-25mqdiSUL

-struttura in legno. È consentita la realizzazionedelleoperedi fondazioneedi ancoraggiodella

struttura

-ilmanufattoè strettamente legatoall’attività inesercizioedovràessere rimosso con ripristino

dell’originariostatodeiluoghi,incasodicessazionedell’attività

-noncomportinosensibilitrasformazioniplanoaltimetricheallagiacituradeiterreni

-non presuppongano la demolizione di sistemazioni agrarie storiche o tradizionali (muri di

contenimentoinpietra,terrazzamenti,viabilitàcampestre,retedrenantesuperficiale);

-garantiscano un corretto inserimento paesaggistico mediante soluzioni morfologiche,

localizzazioniesistemazioniaverdedelleareecircostanticoerenticonlecaratteristichedeiluoghi,

rispettandoinparticolareisegnidellatessituraagraria(allineamenticonmuriaretta,balzi,filari,

siepi,filaridivitemaritataaglialberiefilaridifruttiferidiconfine);

-garantiscanoilmantenimentodellealberatureedellesiepilungolestrade,compatibilmentecon

la sicurezza della circolazione, introducano, ove possibile, delle specie arboree ed arbustive

autoctone finalizzate alla tutela della fauna (siepi per il rifugio dei piccoli animali, fruttiferi

selvatici,etc.)egliassettivegetazionaliesistenti;

-possano usufruire di un approvvigionamento idrico autonomo senza gravare sull’acquedotto

pubblico, ad eccezione degli impianti di trasformazione e preparazione di prodotti per

l’alimentazioneumana;

-prevedanosistemidiraccoltacongiuntadelleacquediscaricoedelleacquemeteoriche,conloro

riutilizzoaifiniirrigui.

-la recinzione di campi da tennis o da calcetto ad uso privato, ove necessaria, deve essere

realizzatainreteamagliascioltadialtezzanonsuperiorea6.00ml.

-i progetti delle opere di cui al presente comma devono essere corredati da uno studio di

inserimentopaesaggistico

15 Modificato a seguito dell’approvazione di specifica mozione consiliare

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NormeTecnichediAttuazione 44

3.LadimensionemassimaammissibileperogniunitàabitativasaràverificateconPTC150mqdi

superficieutileabitabile(sua)cosìcomedefinitadalDPRGn.64/Rdel11novembre2013.

4.La realizzazione delle nuove abitazioni rurali di cui ai commi precedenti è ammessa

esclusivamente, per gli imprenditori agricoli professionali attraverso la presentazione di un

Programmaaziendale,(edindipendentementedallalorosuperficieconP.A.P.M.A.A.).

5.IlProgrammaAziendaledovràavereicontenutidicuiall’art.7delDPGRn.63/Rdel25/08/2016

edovràdimostrarequantoprevistoall’art.4c.3e4delDPGRn.63/Rdel25/08/2016.

6. Non è consentita la realizzazione di nuove abitazioni rurali agli imprenditori agricoli

professionaliinpossessodiriconoscimentoprovvisorioaisensidell’articolo4dellaleggeregionale

27 luglio 2007, n. 45 (Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa

agricola).

Art.28.2- Manufattiaziendali

1. Salvoulteriori specificazionidi cui aipunti successivi e/o relativealle singole zonevalgono le

disposizionidicuiaipuntiseguenti:

a) Sono ammesse con le limitazioni previste nelle singole zone, le istallazioni di manufatti

aziendali temporanei e di serre temporanee per periodi non superiori a due anni di cui

all’art.1delDPGRn.63/Rdel25/08/2016;

b) Ove previsto all’interno delle singole zone, è ammessa l’installazione dei manufatti

aziendali edi serreperperiodi superioreaidueannidi cui all’art.2delDPGRn.63/Rdel

25/08/2016;

c) Ove previsto all’interno delle singole zone, è ammessa la realizzazione dei manufatti

aziendalinontemporaneidicuiall’art.3delDPGRn.63/Rdel25/08/2016;

d) Larealizzazionediannessiagricolidicuiall’art.73comma4dellaL.R.65/2014,oveammessi

nelle singole zone, dovrà rispettare le superfici fondiarie minime ed i criteri di calcolo,

individuatedalPTCdellaProvinciadiPistoiaPisa16

equantoprevistodall’art.5delDPGR

n.63/R del 25/08/2016. Tali annessi possono essere realizzati esclusivamente con

P.A.P.M.A.A.

e) Oveprevistoall’internodellesingolezone,èammessalarealizzazionediannessiagricolida

parte di aziende agricole che non raggiungono i requisiti per la presentazione del

P.A.P.M.A.A.dicuiall’art.6delDPGRn.63/Rdel25/08/2016.

2.Le previsioni dei manufatti sopradescritti, relativamente alla localizzazione, ai materiali, alle

tipologie e dove non precedentemente indicato alle dimensioni, dovranno essere conformi alle

indicazionicontenuteall'art.29.2dellepresentiNTA.

Art.28.3- Manufattiperl’attivitàagricolaamatorialeeperilricoverodianimalidomestici

1.Salvo ulteriori specificazioni di cui ai punti successivi e/o relative alle singole zone di cui al

successivoart.29valgonoledisposizionidicuiaipuntiseguenti:

a) E’ ammessaoveprevistoall’internodelle singole zone, la realizzazionedimanufatti per

l’attivitàagricolaamatorialedicuiall’art.12delDPGRn.63/Rdel25/08/2016;

b) E’ammessaoveprevistoall’internodellesingolezone,larealizzazionedimanufattiperil

ricoverodianimalidomesticidicuiall’art.13delDPGRn.63/Rdel25/08/2016;

16 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 45

2.Le previsioni dei manufatti sopradescritti, relativamente alla localizzazione, ai materiali, alle

tipologie e dove non precedentemente indicato alle dimensioni, dovranno essere conformi alle

indicazionicontenuteall'art.29.3dellepresentiNTA.

Art.29. Modalitàetipidiinterventonelleareeaprevalenteodiesclusivafunzionerurale.

Art.29.1- Caratteristichedellenuoveabitazionirurali 1.Dimensioni:

a) SuperficieUtile Abitabile (SUA) così come definito dal DPRG n.64/R del 11 novembre 2013 ,

massimadimq150;

b)SuperficieUtileNettamassimaVaniAccessori (bagni,w.c., ingressidi superficie inferioreai9

mq.,disimpegni),mq.40

c)Altezzamassimaingronda:ml.6.50

d)Spaziaparcheggio:Superficieminimaspaziaparcheggiomq.10/100mc.lordodell’abitazione

e) Superfici di pertinenza: per ogni fabbricato dovrà essere prevista una superficie minima di

pertinenzadimq.2000

f)Superficiepermeabile:minimoil25%dellasuperficiedipertinenzadelfabbricato

2. Caratteristiche costruttive e prescrizioni per la realizzazione degli interventi di nuova

edificazioneinareesprovvistidifabbricati:

a) I nuovi edifici dovranno avere caratteristiche tipologiche coerenti con il contesto agricolo-

paesaggisticoincuisarannoinseriti

b) L’eventuale intonacoesternodeveesseredi tipocivile, conpossibilità in facciatadiutilizzare

materialitipicidelcontestoruralecircostante.

c)Latinteggiaturaesternadeveessere incolorichiari tradizionali (daescluderebiancoegrigio),

conl’usodipitturemineraliabasedisilicati,acalce,applicatiapennello

d)Lacoperturadeveesserecontipologiaacapanna,coninclinazionemassimadellefaldedel33%,

mentre il manto deve essere in coppi e tegoli in cotto alla toscana. I comignoli in copertura

dovrannoaveredisegnotradizionaleconesclusionediprefabbricatiinclsoinacciaio

e)gliinfissidovrannoessereinlegnonaturaleoverniciatoosimilari17

,sonoammessepersianealla

fiorentinainlegnoverniciatoconcoloritradizionali

f) lasistemazionedellepertinenzeesternedovràtenerecontodeiprevalenticaratteridiruralità

evitandoilricorsoall’usodell’asfaltoodiesteseareepavimentateeintroducendoesclusivamente

essenzearboreeoarbustiveautoctone; l’ introduzionedinuovielementidiarredoesterni,quali

piscine e campi da tennis dovrà prevedere localizzazioni a basso impatto visivo che non

interferiscanoconlapercezionedelcomplessoruraleprincipale;

g)Inuovifabbricatidovrannoessererealizzatineipressidellaviabilitàpubblicaesistente,qualora

ciònonsiapossibileperlaparticolaredisposizionedellaproprietà,lalocalizzazionedeveavvenire

neipressidellaviabilitàinterpoderaleesistente,limitandolarealizzazionedinuovitracciativiari;

h)Nonèconsentita:

- larealizzazionediterrazzeatasca

- larealizzazionedibalconiinsporgenzadalfiloesternodellamuratura

- l’usodielementidiarredoeparapettiincementoarmato

3. Caratteristiche costruttive e prescrizioni per la realizzazione degli interventi di nuova

edificazioneoampliamentoinareeedificate:

17 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 49

Dimensioni:

(La superficie fondiaria minima necessaria per la realizzazione dei manufatti non può essere

inferioreamq.5.000)superficiecommisurataallaspecificaattivitàelaSULmassimaammessaèdi

200mq.

Caratteristichecostruttiveeprescrizioni:

- I nuovi annessi dovranno avere caratteristiche tipologiche coerenti con il contesto agricolo-

paesaggisticoincuisarannoinseriti.

- la localizzazione dei nuovi annessi rurali, qualora nell’area di interesse siano già presenti

fabbricati, dovrà essere contigua agli stessi e deve rispettare la preminenza dell’edificio o degli

edifici esistenti in rapporto alla viabilità di accesso e ai principali punti di vista da cui possono

esserepercepiti;

- la sistemazionedellepertinenzeesternedovrà tenerecontodeiprevalenti caratteridi ruralità

evitandoilricorsoall’usodell’asfaltoodiesteseareepavimentateeintroducendoesclusivamente

essenzearboreeoarbustiveautoctone.

2.l’installazione deimanufatti di cui al presente articolo è effettuata con le procedure di cui al

comma6dell’art.6delDPGRn.63/Rdel25/08/2016.

3.Talimanufattisonorealizzabiliesclusivamentenelleseguentiaree:

• Sub-sistema4-Fondovalledeicorsid’acquaprincipali–E8• Sub-sistema5-Territoriocollinareagricolosud–E9

Art.29.3- Caratteristichedeinuovimanufattiperl’attivitàagricolaamatorialeeperilricoverodianimalidomestici

Inuovimanufattidelpresentearticolodarealizzareall’internodellefascedi150ml.dallesponde

edaipiedidegliarginidifiumi,torrentiecorsid’acqua,normatiall’art.8dell’allegato8bdelPIT-

PPR, non dovranno compromettere la qualità percettiva dei luoghi, l’accessibilità e la fruibilità

dellerive.Nondovrannoinoltrecomportarel’impermeabilizzazionedelsuoloedovrannoessere

realizzati con tecniche e materiali eco-compatibili, garantendo il ripristino dei luoghi e la

riciclabilitàoilrecuperodellecomponenteutilizzate.

Art.29.3.1- Caratteristiche dei manufatti di cui all’art.28.3 comma 1 lettera a) delle presentinorme(manufattiperl’attivitàagricolaamatoriale) 1.Perifondicoltivatiinmassimaparteavigneto–olivetoo,coltivazionispecializzatedipregioe

coltivazionidiortaggi,18

èammessalarealizzazionedeimanufattiperl’attivitàagricolaamatoriale

condimensionimassimedimq.25diSUL.

2. la superficie agricolamantenuta in produzione almomentodell’adozionedel R.U. nondovrà

essere inferiore a 1500 mq di orto, oliveto, vigneto o frutteto, quale risultante da apposita

relazionedaallegareallarichiestadiautorizzazione

3.E’ammessalarealizzazionediunsolomanufattoperciascunfondoagricoloounitàpoderale,a

qualunque titolo condotti, purchè risultante da frazionamento antecedente la data di

approvazionedelPianoStrutturale.

4.Pertalimanufatti,nonsonoammessedotazionicheneconsentanol’utilizzoabitativo,ancorchè

saltuariootemporaneo;

18 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 50

5.Tali manufatti se realizzati tramite presentazione di SCIA allo sportello unico del Comune,

dovrannoavereleseguenticaratteristiche:

- sianorealizzatiinlegno,conaltrimaterialileggerianchetradizionalidelcontesto

- sianosemplicementeancoratialsuolo,senzaoperemurarie;

6.Talimanufattipotrannoancheessereeseguiticonleseguenticaratteristiche,eintalcasolaloro

realizzazioneèsoggettaapermessodicostruire:

- iparamentiesternipotrannoessereprevalentementeinpietralocale,conpartiinmattoni.

E’ammesso l’usodi intonacodi tipocivile, conpossibilità in facciatadiutilizzareparti in

mattoniopietralocaleafaccia-vista

- la tinteggiatura esterna dovrà essere in colori chiari tradizionali (da escludere bianco e

grigio),conl’usodipitturemineraliabasedisilicati,acalce,applicatiapennello

- Lacoperturadeveesserecontipologiaacapanna,coninclinazionemassimadellefaldedel

33%, mentre il manto deve essere in coppi e tegoli in cotto alla toscana. Nel caso di

realizzazionedimanufatticompletamenteinlegnolacoperturapotràessereeffettuatain

lastredilamieraverniciataconcolorichesipossonointegrareconl’ambientecircostante.I

comignoliincoperturadovrannoaveredisegnotradizionaleconesclusionediprefabbricati

inclsoinacciaio.Nonsonoammesseinognicasocoperturepiane

- gliinfissidovrannoessereinlegnodinaturaleoverniciatoomaterialesimilare19

- la localizzazionedeinuoviannessiruralidovràesserevalutata inrapportoallaviabilitàdi

accessoeaiprincipalipuntidivistadacuipossonoesserepercepiti;

- la sistemazione delle pertinenze esterne dovrà tenere conto dei prevalenti caratteri di

ruralitàevitandoilricorsoall’usodell’asfaltoodiesteseareepavimentateeintroducendo

esclusivamenteessenzearboreeoarbustiveautoctone.20

67.In entrambi i casi di cui ai precedenti commi 5 e 6, Dovranno essere rispettate le seguenti

prescrizioni:

- altezzamassimamt.2.40

78.distanzeminimedarispettarenondevonoessereinferioria:

- metri10daabitazioni;

- metri10dalconfine;

- ledistanzeminimedallestradepubblicheprevistedalcodicedellastrada.

89.La formazione del titolo abilitativo di cui ail commia 5 e 6 è subordinata alla costituzione

dell’impegnoprevistoall’art.12comma5letterea)eb)delDPGRn.63/Rdel25/08/2016tramite

lemodalitàeformecheverrannostabilitedalResponsabileArea3ServizialTerritorio.

Nelcasoincuinonsarannorispettatelecondizionidicuisopra:

a) incasodirilasciodipermessoacostruire, ilmancatorispettodell'impegnoprevistoall’art.12

comma5letterea)eb)delDPGRn.63/Rdel25/08/2016equivaleadifformitàdeltitoloabilitativo

conconseguenteripristinodellasituazionedilegittimità;21

b)incasodiSCIA,Ilmancatorispettodell'impegnoprevistoall’art.12comma5letterea)eb)del

DPGR n.63/R del 25/08/2016 equivale a "false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni

sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte

costituentireato,accertateconsentenzapassataingiudicato"conconseguenteannullamentodel

titoloabilitativoeripristinodellasituazionedilegittimità.

19 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

20 Modificato a seguito dell’approvazione di specifica mozione consiliare

21 Modificato a seguito dell’approvazione di specifica mozione consiliare

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In ogni caso le opere realizzate in violazione deil comma 8 punti a e b saranno ritenute in

contrasto con lo strumento urbanistico vigente, visto il contrasto con le presenti NTA.

L’annullamentodeititoliedilizidovràinognicasoessereconformeallanormativavigente.22

910.Imanufattidelpresentearticolopossonoessererealizzatiintuttoilterritorioagricolosalvo

chenelSub-sistema4-Fondovalledeicorsid’acquaprincipali–E8

Art.29.3.2- Caratteristiche dei manufatti di cui all’art.28.3 comma 1 lettera b) delle presentinorme(manufattiperilricoverodianimalidomestici)1.Talimanufattidovrannoavereleseguenticaratteristiche:

- sianorealizzatiinlegno,conaltrimaterialileggerianchetradizionalidelcontesto

- sianosemplicementeancoratialsuolosenzaoperemurarie

- Alfinedigarantirelasaluteedilbenesseredeglianimalidomesticidapartedeirispettivi

responsabili, comedefiniti all’art. 4della LR LEGGEREGIONALE20ottobre2009,n.59e

recependo i contenuti della normativa regionale, è ammessa la realizzazione di box e

recinti aventi le caratteristiche di cui al punto 1 dell’ALLEGATO A - Specifiche tecniche

relative allemodalità di custodia, del DPGR 4 agosto 2011, n. 38/R. Sono fatte salve le

normeigienico-sanitarieesull’inquinamentoacustico.

- ledistanzeminimedarispettarenondevonoessereinferioria:

- metri10daabitazioni;

- metri10dalconfine;

- ledistanzeminimedallestradepubblicheprevistedalcodicedellastrada

2.Imanufattidelpresentearticolopossonoessererealizzatiintuttoilterritorioagricolo

Art.30. Areeboscateevegetazionediripa

1.Nelle aree boscate e delle vegetazione di ripa sono ammessi, in coerenza con gli indirizzi di

tutela e valorizzazione del P.S., gli interventi previsti dalla L.R. 39/2000 nonché la promozione

dell’uso collettivo della risorsa ambientale mediante la realizzazione di percorsi a carattere

naturalistico ed aree attrezzate per la fruizione (arredi per la sosta, segnaletica, pannelli

informativi,ecc.).

2.Nonèammessalarealizzazionedinessunmanufattodicuiaprecedentiarticoli28e29.

3.Eventualinuovestrutturesonoammesseesclusivamenteperoperediinteressepubblicorelative

allaprotezionecivileesalvaguardiadelpatrimonioboschivo.

Art.31. DisciplinadegliinterventisulpatrimonioedilizioesistenteArt.31.1- InterventisulP.E.E.condestinazioned’usoagricola

1. Salvo le ulteriori specificazioni contenute negli elaborati grafici e/o all'interno delle singole

sottozone e alle categorie di intervento di cui all’art.18 delle presenti norme, sul patrimonio

edilizio esistente con destinazione d'uso agricola , quando non comportino mutamento della

destinazioned'usoagricola,sonosempreconsentiti, inconformitàallanormativaspecificadicui

agliarticoliseguenti,gliinterventidicuiall’art.71dellaL.R.65/2014es.m.i..

22 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 52

Art.31.2- InterventisulP.E.E.condestinazioned’usoagricolamedianteprogrammaaziendale

1. Sul patrimonio edilizio esistente con destinazione d’uso agricola, previa approvazione del

programma aziendale, salvo le ulteriori specificazioni contenute negli elaborati grafici e/o

all'interno delle singole sottozone e alle categorie di intervento di cui all’art.18 delle presenti

norme,sonosempreconsentiti,inconformitàallanormativaspecificadicuiagliarticoliseguenti,

gliinterventidicuiall’art.72dellaL.R.65/2014es.m.i..

Art.30.2.1- InterventisulP.E.E.condestinazioned’usoresidenzialenonagricola

1.Salvoulteriorispecificazionirelativeallesingolezonee/ocontenuteneglielaboratigrafici,ealle

categorie di interventodi cuiall’art.17dellepresentinormesugliedificimonoobifamiliari con

destinazioned'usoresidenziale, sonoammessi,purchénoncomportinounaumentodelleunità

abitative,ampliamenti"unatantum"finoadunasuperficieutilelordacomplessivaparia150mqe

comunqueinmisuranonsuperioreai2/3dellasuperficieutilelordaesistente.

2.Per le consistenze edilizie non inferiori a mq 36 di superficie utile abitabile (SUA), con

destinazione d’uso residenziale sono ammessi, purché non comportino un aumento delle unità

abitative,ampliamenti"unatantum"finoadunasuperficieutilelorda(SUL)complessivaparia50

mq.

3.ledistanzeminimedarispettarepergliampliamentiprevistinondevonoessereinferioria:

- metri10daabitazioni;

- metri10dalconfine;

- ledistanzeminimedallestradepubblicheprevistedalcodicedellastrada.

4.Caratteristichecostruttiveeprescrizioniperlarealizzazionedegliinterventi:

a) Gli ampliamenti sopra previsti dovranno avere caratteristiche tipologiche coerenti con il

fabbricatoesistenteeconilcontestoagricolopaesaggisticoesistente;

b) L’eventuale intonacoesternodeveesseredi tipocivile, conpossibilità in facciatadiutilizzare

partiinmattoniopietralocaleafaccia-vista

c)Latinteggiaturaesternadeveessere incolorichiari tradizionali (daescluderebiancoegrigio),

conl’usodipitturemineraliabasedisilicati,acalce,applicatiapennello

d)Lacoperturadeveesserecontipologiaacapanna,coninclinazionemassimadellefaldedel33%,

mentre il manto deve essere in coppi e tegoli in cotto alla toscana. I comignoli in copertura

dovrannoaveredisegnotradizionaleconesclusionediprefabbricatiinclsoinacciaio

e)gli infissidovrannoessereinlegnonaturaleoverniciatoomaterialesimilare23

,sonoammesse

persianeallafiorentinainlegnoverniciatoconcoloritradizionali

f)lasistemazionedellepertinenzeesternedovràtenerecontodeiprevalenticaratteridiruralitàe

non è ammesso il ricorso all’uso dell’asfalto o di estese aree pavimentate e introducendo

esclusivamenteessenzearboreeoarbustiveautoctone;l’introduzionedinuovielementidiarredo

esterni,qualipiscineecampidatennisdovràprevederelocalizzazioniabassoimpattovisivoche

noninterferiscanoconlapercezionedelcomplessoruraleprincipale;

g)Nonèconsentita:

- larealizzazionediterrazzeatasca

- larealizzazionedibalconiinsporgenzadalfiloesternodellamuratura

23 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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2. Le nuove unità immobiliari residenziali derivanti da eventuali frazionamenti non potranno in

ognicasoprevedereunSULinferiorea70mq.Qualorataliinterventicomportinoaumentodiunità

abitative superiore aduna rispetto all’esistente sono subordinati alla formazionedi unPianodi

Recupero.

3.Gliedificirurali,compresiquelliadusoabitativo,coniniziolavoriantecedenteal15aprile2007

equelliperiqualisonodecadutigliimpegnidicuiallal.r.10/79el.r.64/95(art.81lrt65/2014)

possonomutaredestinazionid'usoesclusivamenteversolaresidenza.

4.Possonoessere oggetto di interventi dimutamentodi destinazioned’usodi cui al comma3 i

manufattiagricoli,per iqualidall’interventoderiviunaSUA(superficieutileabitabile) derivante

anchedall’accorpamentodipiùfabbricatiinsistentinellastessaunitàpoderale,minimadimq.38.

5.Gliinterventicheprevedonoilcambiodidestinazioned’usononpossonoesserericondottialla

categoriadellaRistrutturazioneUrbanistica.

6.Gli interventi che prevedono la demolizione e ricostruzione, comunque fino alla sostituzione

edilizia,24

non possono determinare aumento della sul (superficie utile lorda) esistente. E’

comunqueconsentitol’adeguamentodell’altezzafino

allamassimaconsentita.

7.Gli interventi di mutamento di destinazione d’uso di cui al comma 3 effettuati su manufatti

agricoli,che abbiamo una sul (superficie utile lorda) non derivante dall’accorpamento di più

fabbricati insistentinellastessaunitàpoderale,minimadimq.38echenoncomportano la loro

demolizioneericostruzione,sonoconsentitiacondizionechesiaprevistoillorocontestuale

ampliamentofinoallasua(superficieutileabitabile)massimadimq.60.E’comunqueconsentito

l’adeguamento dell’altezza fino alla massima consentita. Tali interventi sono ammessi

esclusivamenteconPianodiRecupero.

8. Per i nuovi usi residenziali deve essere dimostrata, in fase progettuale, la disponibilità di

adeguatoapprovvigionamentoidricoedepurazione.

9. Gli interventi previsti, ai sensi dell’art. 83 comma 1 della L.R. 65/2014, sono subordinati alla

sottoscrizionedi convenzioneoattod’obbligounilateraleda registraree trascriverea spesadel

richiedente,nellaquale il titolare si impegni a collegaregli edifici che cambiano ladestinazione

d’uso agricola ad una superficie di pertinenza minima di terreno di 1.000 mq adiacente ed

accorpataalmanufatto.

10.Inuoviusidovrannoessereesclusivamentedicivileabitazioneeperserviziallaresidenza.

11. Ilmutamentodelladestinazioned'usodegliedifici rurali che interessivolumetriesuperioria

1.000mc,anchesefrazionato insuccessivi interventi,èsoggettoall'approvazionediunPianodi

Recuperoaisensidell’art.119dellaLR65/2014.

12.Caratteristichecostruttiveeprescrizioniperlarealizzazionedegliinterventisopraprevisti:

a) Gli interventi dovranno avere caratteristiche tipologiche coerenti con il contesto agricolo-

paesaggisticoincuisarannoinseriti.

b) L’eventuale intonacoesternodeveesseredi tipocivile, conpossibilità in facciatadiutilizzare

partiinmattoniopietralocaleafaccia-vista

c)Latinteggiaturaesternadeveessere incolorichiari tradizionali (daescluderebiancoegrigio),

conl’usodipitturemineraliabasedisilicati,acalce,applicatiapennello

d)altezzamassimamt.4.50;

e)Lacoperturadeveesserecontipologiaacapannaoapadiglione,coninclinazionemassimadelle

faldedel33%,mentre ilmantodeveessere incoppietegoli incottoallatoscana. Icomignoli in

coperturadovrannoaveredisegnotradizionaleconesclusionediprefabbricatiinclsoinacciaio

f)Leapertureprincipalidovrannorispettareilseguenterapportoh/l:

- 1,5perlefinestre,conhmassimononsuperiorea130cm

24 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 55

- 2,5perleporte,conhmassimononsuperiorea220cm

g)gli infissidovrannoessereinlegnonaturaleoverniciatoomaterialesimilare25

,sonoammesse

persianeallafiorentinainlegnoverniciatoconcoloritradizionali

h)lasistemazionedellepertinenzeesternedovràtenerecontodeiprevalenticaratteridiruralità

evitandoilricorsoall’usodell’asfaltoodiesteseareepavimentateeintroducendoesclusivamente

essenzearboreeoarbustiveautoctone; l’ introduzionedinuovielementidiarredoesterni,quali

piscine e campi da tennis dovrà prevedere localizzazioni a basso impatto visivo che non

interferiscanoconlapercezionedelcomplessoruraleprincipale;

i)Nonèconsentita:

- larealizzazionediterrazzeatasca

- larealizzazionedibalconiinsporgenzadalfiloesternodellamuratura

- l’usodielementidiarredoeparapettiincementoarmato

13.distanzeminimedarispettarenondevonoessereinferioria:

- metri10daabitazioni;

- metri10dalconfine;

- ledistanzeminimedallestradepubblicheprevistedalcodicedellastrada.

14.Lasuperficieutilelorda(sul)vienedefinitadall’art.10deldpgr64/rdellaregionetoscanaeper

gliinterventiprevistidalpresentearticolosonoconsentiti:

- loggeoporticiconlatominoreinferioreamt.2.00;

- cantineo ingenere locali totalmente interratinondestinatiallapresenzacontinuativadi

personepurche’dialtezzanetta(hin)nonsuperioreamt.2.40;

- per gli interventi ricadenti in aree ad esclusiva o prevalente funzione agricola le

autorimesse pertinenziali come definite dall’art 10 comma 3 lett. f) del dpgr 64/r della

regionetoscanafinoadunmassimodimq.35disulperunita’immobiliare;

- vanitecnicidicuiallalett.idelcomma3art.10

- volumitecnicidicuiallalett.idelcomma4dell’art.10;

- serresolaridicuiallalett.cdelcomma5dell’art.10;

15.Gliinterventidicuisopraricadentinelleareedicuiall’art.142.c.1,lett.c,CodicedelPaesaggio

dovrannoesserefunzionalialloroallontanamentodalleareedipertinenzafluviale.

16.Disposizionidicarattereigienico-sanitariopertuttigliinterventi:

- Pereventualipiantumazioniperlasistemazionedellottodipertinenzadidovràtenderead

evitarel’utilizzodelleprincipalipianteallergeniche;

- Dovrà essere evitata la realizzazione di forni, caminetti, impianti di riscaldamento

alimentaticonbiomassesolidi

- Le modalità di approvvigionamento idrico dovranno essere improntate al maggior

risparmiopossibileattraversolemiglioritecnologieattuabiliconutilizzodiacquediqualità

inferiore per gli usi non potabili, da evidenziare con apposita documentazione tecnica

allegataalprogetto.

17.Tuttigliinterventidelpresentearticolochecomportanolacreazionidinuoveunitàimmobiliari

residenziali, dovranno essere computate a cura dell’Ufficio Tecnico nel dimensionamento

complessivodelP.S.,finoall’eventualeesaurimentodidettodimensionamento.

Art.31.4- Piscinepertinenziali

25 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 58

1. Sonoclassificate zone territoriali omogenee "A" lepartidel territorio che rivestonocarattere

storico, artistico e di particolare pregio ambientale, comprese le aree circostanti che possono

considerarsiparteintegrante,cosìdefiniteall’art.2delDM1444del02.04.1968.

2.Talizone,sonocaratterizzatedallapresenzaditessuticomplessiemanufattiedilizistoricizzatie

consolidati per i quali si prevede sostanzialmente il mantenimento dell’assetto esistente salvo

interventidi riqualificazionedeicaratteriarchitettonici,ambientalie funzionalinel rispettodella

salvaguardia della tutela delle peculiari caratteristiche di collocazione oro/geografiche e di

articolazionedell’agglomeratoinsediativo.

3. Gli elaborati grafici individuano in modo puntuale all'interno dei sistemi insediativi "ambiti

territorialiomogenei"inrelazioneallespecifichecaratteristicheurbanisticheedambientali.

Art.33.1.1-Impiantostorico–SOTTOZONA“A1.”

1. Rappresenta il Centro Storico di Lorenzana e Tremoleto ì quali esprimono qualità storiche,

artisticheetestimoniali,caratterizzatedallacoerenzageneraledell’impiantoinsediativonellesue

configurazioniprincipalirelativealrapportoconlatramaviariaeconlospaziopubblico.

2. I tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati definiscono altresì spazi pubblici costituenti

componente fondamentale ed identitaria degli insediamenti esistenti, nonché sede privilegiata

dellerelazionisociali,culturaliedeconomichedellacomunitàlocale.Gliinterventidisciplinatidal

Regolamento Urbanistico sono pertanto essenzialmente finalizzati alla conservazione e

valorizzazione:

-deglielementicaratterizzantigliassettimorfologicietipologicidelpatrimonioedilizioesistente;

-dellaconfigurazioneedeglielementicostitutiviequalificantidellospaziopubblico.

DESTINAZIONID’USO

3.Ledestinazionid’usoammessedevonotendereadincentivareunusocorrettodelpatrimonio

esistente,garantendolapermanenzadellefunzioniresidenziali integrateconlealtrecompatibili,

tendendoalmiglioramentodellecondizionidivivibilitàdeicentrieall’innalzamentodel livellodi

qualitàdellavitadeicittadini.Ledestinazionieleattivitànonresidenzialiinatto,compatibilicon

lastrutturaediliziaesistenteechenoncreinodisturboallavitadelcentroabitatopotrannoessere

mantenuteepotenziatecongliinterventiediliziammessisull'immobile

4.Sonoconsentiteleseguentiattività:

• residenziali

• artigianalitipicheediservizio

• commercialialdettaglio

• turistico-ricettiveediristoro(alberghi,ristoranti,ecc)

• direzionali(studiprofessionali,ufficiingenere)

• d’interessepubblico.

• Albergodiffuso26

5.Ilcambiodidestinazionedilocalieimmobiliancheseammesso,potràessereconcessosoltanto

seattuatocongli interventiediliziammissibiliconlatipologiaelecaratteristichearchitettoniche

dell'immobile.

INTERVENTIAMMESSISULLEAREE

7.Nelleareescoperteincluseall'internodellezoneomogenee“A1”nonèammessal'edificazione

dinuoviedifici,salvoquantoprevistoalsuccessivocomma18.

26 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 59

8.Leareelibereall’internodicomplessiedilizi(orti,giardini,spaziall’apertoingenerale)dovranno

esseretutelateinmododaevitareunaprogressivacementificazionedelcentrostorico.

9.Talisuperficipotrannoessereoccupateesclusivamenteperquegliinterventiconsentitiaicommi

successivi.

INTERVENTIAMMESSISUGLIIMMOBILI

10.Inquesteareesonoprevistiinterventiorientatiallaconservazionedelprincipioinsediativoed

almantenimentodelletipologie.

11.Nelleareeincluseall'internodellezoneomogenee“A1”nonèammessal'edificazionedinuovi

edifici,salvoquantoprevistoalsuccessivocomma18;leareelibereall’internodicomplessiedilizi

(orti, giardini, spazi all’aperto in generale) dovranno essere tutelate in modo da evitare una

progressivatrasformazionedelcentrostoricoedinmododamantenereinalteratoilrapportotra

edificatoedarealibera.

12.Fermorestandoildivietodicostruirenuoviedifici,salvoquantoprevistoalsuccessivocomma

18 e in conformità con la schedatura degli immobili, così come definiti dalla disciplina del PEE,

sonoammessigliinterventidiristrutturazioneediliziaquali:

- demolizione di volumi secondari, facenti parte di un medesimo organismo edilizio, e loro

ricostruzionenellastessaquantitàancheindiversacollocazionesullottodiappartenenzaecon

lamedesimadestinazioned’uso;

- limitati interventinecessariper l’adeguamentoallanormativaantisismica,per l’abbattimento

dellebarrierearchitettoniche.

- adeguamenti igienici sanitari con la realizzazione di servizi igienici e volumi tecnici per una

superficieutilelordamassimadi10mq.perogniunitàimmobiliare.

13.Lericostruzionieleaddizionidicuisopradovrannotenercontodelcontestourbanoesistente

edell’eventualeprossimitàdiedificidivaloreoconpartidivalore.

14.Sonoammessifrazionamentidegliedifici,purchénonsialterinoicaratteritipologici,formalie

strutturalimeritevoliditutelapergliedificidivalore.InquesticasilaSuperficieUtile(SU)minima

perunitàimmobiliarenonpotràessereinferiorea35mq.

15.Nelcasodifrazionamentodegliedifici,conaumentodelleunitàimmobiliari,dovrannoessere

rispettatele indicazionidicuiall’art.16dellepresentiNTAconlaprevisioneminimadiunposto

macchinaprivatoperciascunaunitàabitativadiprogetto.

16.Aseguitoditrasformazioniadusocommercialeperesercizidivicinato,ilreperimentodispazi

per la sosta di relazione, nella misura indicata all’art.16 delle presenti NTA, è individuato

all’interno degli edifici o nell’area di pertinenza degli stessi ovvero in aree o edifici collegati

pedonalmenteagliesercizicommerciali.

17. Nell’impossibilità di reperimento di aree per i parcheggi privati di cui ai commi precedenti,

dovranno essere pagati idonei oneri per l’aumento del carico urbanistico ai fini di un

potenziamento dei parcheggi pubblici limitrofi, cosi come definito dal Regolamento Comunale

suglioneridiurbanizzazioneecostodicostruzione.

18. Il sistema del Centro Storico, le strade, gli spazi pubblici, le attrezzature e gli impianti di

interesse collettivo, la classificazione dei fabbricati, l’eventuale previsione di nuovi immobili da

realizzare o ampliamenti degli stessi, comunque poste all’interno di tale zona dovranno essere

assoggettate ad un progetto unitario di recupero e riqualificazione di iniziativa pubblica

riconducibile al Piano Particolareggiato previsto dall’art.116 della L.R. 65/2014. Tale Piano

ParticolareggiatodovràessereprecedutodaappositaregolamentazioneComunaledicompetenza

Consiliarechenedisciplinieregolilecaratteristichediinserimentoarchitettonico/tipologicoele

modalitàcostruttiveaifinidelcorrettomantenimentodeivaloristorico/ambientaliesistenti.27

27 Modificato a seguito dell’approvazione di specifica mozione consiliare

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NormeTecnichediAttuazione 64

c)nonsonoconsentiteattivitàdicommercioall'ingrossoanchediprodottiagricoliealimentari.

d)nonsonoconsentitetuttequelleattivitàincompatibiliconlaresidenzaocherechinointralcio

allacircolazione,disturboopericoloallosvolgersidelleattivitàresidenziali

Art.33.2.2–Nucleiresidenzialisparsi:B3

1. Tali zone individuanonuclei ed edifici singoli prevalentemente residenziali posti nelle urbane

anchevalorepaesaggisticoambientaleinternealSistemaInsediativo.

DESTINAZIONID'USO

2.Sonoconsentiteledestinazionid'usoammessenellezoneBconleseguentiprescrizioni:

a)nonsonoconsentiteledestinazionicommerciali;

b)nonsonoconsentitinuovi insediamentiacarattereproduttivoneppuremediantecambiodi

destinazionesenzaopereedilizie.

c) sono consentite le sistemazioni delle aree pertinenziali con parcheggi o piccoli piazzali

possibilmenteinerbitiecomunquepermeabili.

MODALITA'D'INTERVENTO

3.Fermorestandoilcaratteretipologicoeformaledegliedifici,sonoammessilimitatiampliamenti

edaddizionifunzionalisecondoiseguentilimiti:

• 15%dellaSULdellestruttureedilizieesistenti.

4.Valgonoinoltreleseguentidisposizioni:

a) gli ampliamenti di cui al comma precedente, non dovranno alterare le caratteristiche della

tipologia esistente e dovranno essere realizzati con materiali e finiture congruenti con quelli

esistenti;

b) gli ampliamenti di cui sopra dovranno prevedere la preventiva demolizione degli interventi

realizzatienoncongruenticonlatipologiaesistente;

c)gli interventiperampliamenti,demolizioneericostruzionedevonoprevedere il riordinoe la

bonificadellepertinenze;

d)gliinterventinellezoneB3,debbonorispettareicaratterioriginaridegliinsediamentisianella

definizionedelletipologieedilizieedeglielementiarchitettoniciedecorativi,chenellasceltadei

materialiedellefiniture.

Art.33.2.3–Interventiunatantumammessisugliimmobili

1. Gli interventi una tantum sotto elencati, sono ammessi esclusivamente sui fabbricati

appartenentiall’UnitàdiSpazion.328

dicuiall’art.17comma3letteraD):

a) Costruzione di posti macchina coperti/garage29

qualora non realizzabili all'interno della

volumetriaesistentenellamisuramassimadiduepostimacchinaperogniunità immobiliarea

destinazioneresidenzialeperunasuperficienettanonsuperiorea30mq; talesuperficiepotrà

esseredislocataanche inposizionedistaccatadal fabbricatoprincipale,macomunqueadesso

prossima.Iltitoloabilitativoèsubordinatoalleseguenticondizioni:

28 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.28

29 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.28

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NormeTecnichediAttuazione 67

Art.33.2.5–Ampliamentounatantumdiedificidestinatiadattivitànonresidenziali

1.Perleunitàimmobiliaripresentinellezone“B”condestinazionenonresidenzialeeconsentita

nellesingolesottozone,nonriconducibiliagarageoannessi,ampliamenti“unatantum”di30mq

diSU.

Art.33.2.6–Areedicompletamentoresidenziale:B4

1.Talizoneindividuano:

a) i lotti liberi dove in base al RU è ammessa l’edificazione di nuove unità edilizie secondo i

parametri dimensionali e le tipologie indicate nell’apposito elenco allegato alle presenti Norme

allegato“B”.

2.Qualora il lottoedificabile insistasupiùproprietà, levolumetrieedificabiliammessedalpiano

sono ripartite fra le singole proprietà in misura proporzionata alle relative superfici fondiarie

inserite nel singolo lotto, salvo diversi accordi fra i proprietari da regolare attraverso atto

pubblico30

Art.33.2.7–ProgettiUnitariConvenzionati:PUC1.Talizoneindividuanoleareegiàdotatedioperediurbanizzazioneprimariaeleprevisioniche,

pur non presentando caratteri di complessità e rilevanza tali da richiedere la formazione di un

pianoattuativo,richiedonocomunqueunadeguatocoordinamentodellaprogettazioneelaprevia

sottoscrizione di una convenzione finalizzata a disciplinare opere o benefici pubblici correlati

all’intervento. In queste aree sono individuati lotti liberi dove in base al RU è ammessa

l’edificazione di nuove unità edilizie secondo i parametri dimensionali e le tipologie indicate

nell’appositoelencoallegatoallepresentiNormeallegato“B”.

DESTINAZIONIDIUSO

2.SonoquelleindicateperlezoneB.Ledestinazionid'usodiversedallaresidenzasonoammesse

solo fino ad unmassimo complessivo del 30% del volume oggetto dell'intervento o comunque

ammissibile e solo se compatibili con la residenza. Non sono comunque ammesse attività

produttiveindustrialiedartigianali,compresol’artigianatodiservizio.

MODALITA'DIINTERVENTO

3. In queste zone, per le quali si applica l’art.121 della L.R.65/2014, le previsioni del R.U. sono

sempre subordinate alla stipula di una convenzione, finalizzata alla realizzazione e

cessione/monetizzazionedioperepubbliche,esecondolemodalitàdicuialsuccessivopunto.

4. Ciascuna zona classificata PUC è individuata con un numero che consente di individuare i

parametridimensionalieglieventualivincolitipologicinell’allegato“B”.

5.Qualoraillottoedificabileinsistasupiùproprietà,levolumetrieedificabiliammessedalpiano

sono ripartite fra le singole proprietà in misura proporzionata alle relative superfici fondiarie

inseritenelsingololotto,salvodiversiaccordifraiproprietaridaregolareattraversoattopubblico.

6. Nei lotti PUC appositamente perimetrati sulle tavole del RU, contestualmente alla

presentazionedellaprimadomandadipermessoacostruire,deveesserepresentatounprogetto

esecutivodelleoperediurbanizzazioneprimariaedisistemazionegeneraledituttal’areache,una

30 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.7

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NormeTecnichediAttuazione 70

Art.33.5- Zoneacarattereprevalentementeproduttivo–D

CARATTERIGENERALI

1. Sono le parti del territorio urbano a prevalente destinazione industriale, artigianale,

commerciale,direzionaleericettiva;taliareesisuddividononelleseguentisottozone:

• D1 :Zoneproduttiveecommerciali

• IDPn° : Interventi Diretti di completamento in zona produttiva con apposita scheda

normativa

Art.33.5.1–Zoneproduttiveecommerciali:D11. Sono così classificate le parti del territorio edificato destinate ad attività finalizzate alla

produzionedibenioservizi,allariparazioneotrasformazionedibenimaterialiormaisature.

DESTINAZIONIDIUSO

2.Sonoammesseleseguentidestinazionid’uso:

-laboratoriartigianali

-laboratoridiricercaedanalisilegatiall’attività

-magazzini,depositi

-corrieriedaziendediautotrasporto

-officineecarrozzerie

-laboratoridiriparazioneesimili

-serviziaziendalipergliaddetti

-attrezzaturesocialinecessarieallavitaassociativadeilavoratori

2. Sonoammesse volumetrie aduso commerciale, con riferimentoallaproduzionedell'azienda,

perunasuperficiedivenditanonsuperioreal20%dellasuperficieutiledestinataallaproduzione.

MODALITA'DIINTERVENTO

3.Intalizonesonoconsentitiiseguentiinterventi:

-TuttigliinterventiprevistidalladisciplinadidettagliodelPEEdicuialTITOLOII,CapoIIpergli

edificiprividivalore.

4. Ampliamento “una tantum” di edifici esistenti nei limiti del 15% della Superficie Utile Lorda

esistentelegittimataalmomentodell’adozionedelpresentestrumentourbanistico.

Parametriurbanistici 5. Per gli interventi ammessi all’interno delle aree D1, valgono i seguenti parametri urbanistici:

- Superficiecopertamassima40%dellotto;

- Altezzamassimaml.10misurataalcolmo;

- Distanzadaiconfinipariall’altezzamassimadegliedificienoninferioreaml.5,00;

- Distanzaminimaassolutadiml.10,00traparetifinestrateeparetidiedificiantistanti;

- Superficieaverdeeparcheggio30%dellotto.31

Prescrizionigenerali 31 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’Osservazione n. 58

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NormeTecnichediAttuazione 71

6. I corpi di fabbrica dovranno essere realizzati all'interno dei limiti di massima edificabilità, il

volumeel'altezzamassimadiPianodevonointendersicomevalorimassiminonsuperabili.

7. All’interno della volumetria esistente è ammessa la realizzazione di solai e interpiani, nel

rispettodellealtezzautiliriferiteallesingoledestinazionid’usoammesse.

8. In particolare i silos, i serbatoi, i camini , le apparecchiature per il condizionamento ed altri

volumi tecnici devono, oltre che non superare l’altezzamassima, essere rispettosi dei vincoli di

sicurezzasismicaeseposizionatisullacoperturaessereschermatiedarmonizzaticon ilcorpodi

fabbricausandoglistessimaterialideiparamentiprospettici;

9. La distanza dalla strada di penetrazione e gli allineamenti lungo la viabilità di Piano sono

tassativi;

10. Nei lotti di valle con allineamento circa parallelo al Torrente Tora il piano di calpestio dei

manufattidovràesseredialmeno50cm.superiorealpianodicampagnaattuale;

11.All’internodelcorpodifabbricasonoammesseledestinazioniadeposito,magazzino,rimesse,

uffici, spazi espositivi sempre che funzionali con l’attività produttiva principale od ad essa

complementare.

12.Perogniattivitàproduttivapotràessereammessalarealizzazionediunaunitàresidenzialeda

destinarsialcustode,oalgestoreodalproprietarioperunavolumetrianonsuperiorea360mc.,

ricavataall’internodelcorpodifabbricaoconessoarmonizzataecollegata.

13.E’ammessalarealizzazionediattrezzaturesportivecoperteediattrezzaturescoperteadesse

connesse.

14. E’ ammessa la costruzione in aderenza di una parete tra edifici posti su due lotti contigui,

purché l’intero corpo di fabbrica risultante ed insistente sui due lotti presenti una soluzione

architettonicaunica.

15. E’ ammessa in caso di unica proprietà di due lotti confinanti la presentazione di un unico

progettointeressanteiduelottidiproprietà.

16.All’internodellottodovràessereattrezzataepavimentataun’areaaparcheggialmenoparia1

mq.ogni10mc.dicostruzione,esempreall’internodellotto,sullapartefronteggiantelaviabilità

di Piano,dovràessereattrezzataun’areaa verdedi arredoalmenopari a1mq.ogni 10mc.di

costruzione,inconformitàaquantoprescrittoalprimocommadellepresentiprescrizioni(30%).

17.Intaleareaandrannopiantumateessenzed’altofusto,nellamisuradiunalberoogni200mq.

disuperficiefondiariaelungoglialtriconfini,lateraliallaviabilità,siepidiessenzasempreverde,

tutteindicatedall’AmministrazioneCom.leetipichedelluogo.

18. Nel resede sono vietate tassativamente: costruzioni distaccate dall'immobile principale e la

costruzionedigaragesediqualsiasidepositosotterraneo.

19.Nell’areadipertinenzaglieventualimaterialididepositoall’esternodovrannoesserecollocati

nellapartemenovisibiledellottoeschermaticonsiepisempreverdi.

20.Nonsonoammessidepositidimaterialidialcungeneresituatinell’adiacenteZonaAgricola.

21. Nell’esecuzione dei piazzali, della viabilità interna e delle recinzioni dei lotti dovrà essere

sempregarantitoloscolosuperficialedelleacquemeteorichedellotto.

22.Nellottodeveesseremantenutoil25%diareapermeabileaisensidellaDel.G.R.T.n°230/94e

succ.modificheedintegrazioni.32

Art.33.5.2 –Interventi Diretti di completamento in zona produttiva con apposita schedanormativa:IDPn°

1.Sonolottiresiduiinclusiall’internodiareegiàsoggetteaPianoAttuativolacuiconvenzioneègià

32 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’Osservazione n. 58

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NormeTecnichediAttuazione 73

3. Per queste zone è previsto l'intervento edilizio diretto, previo approvazione dei progetti da

parte dell' A.C., con l'osservanza delle normative tecniche statali e regionali vigenti per la

realizzazionedegliedificieilregolaresvolgimentodelleattivitàpreviste.

4.Perinuoviinterventie/ogliadeguamentiedampliamenti,sidevetenerecontodell’inserimento

architettonicopaesaggisticoeambientaledell’operaedellesistemazioniesternerelativeall’area

dipertinenzadegliedifici.

Art.35.2- Zoneaverdepubblicoeperimpiantisportivi:F2

1.Sonoareedestinateaverdeespaziodi incontro,perattivitàspontaneeedeltempoliberoivi

compreseattrezzature sportivedi quartiere: sulle tavoledelR.U. sonodistinte in zoneesistenti

(F2.1),diprogetto(F2.2).

2. All'interno dell'area non è ammessa l'edificazione di nuovi edifici fatte salve modeste

attrezzature per le funzioni indicate e nella progettazione si dovrà tenere conto delle essenze

arboree caratteristiche della zona, del tipo di pavimentazione, dell'inserimento di elementi di

arredo e di attrezzature leggere, dei punti di accesso e delle aree di parcheggio qualora non

definitedalpiano.

3.Talizonesonoattuatemedianteinterventodiretto:èfacoltàdelComunerichiedereoredigere

unPianoattuativo , esteso all’intera area individuatanelle tavoledi pianoodaparti organiche

dellastessa.

4.Nelleareedestinateadattrezzatureper il tempo liberoèammessa la realizzazionedipiccole

struttureditipocommercialecomechioschipergiornalaio,bar/ristori,ecc..

5.Leattrezzaturepreviste,per lequalinonsiastata individuatadall’AmministrazioneComunale

una destinazione pubblica specifica, possono essere realizzate da privati, previa stipula di

convenzione con l'Amministrazione Pubblica competente, al fine di disciplinare le modalità di

realizzazioneediusodelleattrezzature.

6. Nell’ambito della progettazione di nuove aree a verde pubblico attrezzato dovranno essere

utilizzateesclusivamenteessenzeautoctone.

7. Nelle zone F2 è ammessa l’installazione di impianti radiotelevisivi , di telefonia mobile e di

telecomunicazione.33

Art.35.3- Zoneperservizidiinteressecomuneegenerale:F3

1 Sono zone destinate alla realizzazione di strutture per attività amministrative ed istituzionali,

politico/sociali, culturali, religiose, ricreative, socio-sanitarie,per ladifesadell’ordinepubblico,e

sonoindividuateneglielaboratidipianoconappositosimbolo.

2. Le attrezzature previste, possono essere realizzate anche da privati, previa stipula di

convenzioneconl'AmministrazionePubblicacompetente,purchéabbianolemedesimefinalitàe

rispettino le stesse normative previste per le attrezzature pubbliche sia per le modalità di

realizzazionecheperl'uso.

3.Perquestezoneèprevistol'interventoediliziodiretto,chedovràtenereconto,oltrechedelle

leggistatalieregionali,dell'inserimentoarchitettonicoepaesaggisticodell'opera.

4.SugliedificiesistentisonoammessigliinterventidicuialTitoloIIcapoII,compatibilmentecon

laclassificazionedivaloredegliimmobili.

33 Modificato a seguito dell’approvazione di specifica mozione consiliare

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NormeTecnichediAttuazione 74

5.Sonoammessiampliamentiunatantumdegliedificiesistenti,finoadunmassimodimq.250di

SUL con intervento diretto, per interventi di ampliamento oltre 250 mq. di SUL e fino ad un

massimodi600mqdiSULènecessarialaredazionediunPianoAttuativo.

6. Tutti gli interventi dovranno prevedere, qualora non definite nel piano, adeguate aree a

parcheggiocommisurateallecaratteristichedelserviziosvolto.

7. Nelle zone F3 è ammessa l’installazione di impianti radiotelevisivi , di telefonia mobile e di

telecomunicazione.34

Areedirispettocimiteriale

1.Sono leareeperimetrate conapposito simbolograficonegli elaboratidiR.U.perun raggiodi

200metridall’ impiantocimiteriale, in coerenzae conformitàai contenutidelPianoRegolatore

Cimiteriale in vigore. Sono assoggettate a vincolo di inedificabilità assoluta a salvaguardia degli

interessipubblicidinatura igienicosanitaria,di tuteladellasacralitàdei luoghi,digaranziadelle

possibilitàdiespansionedeicimiteri.Perlaspecificadisciplinasidevefareriferimentoaicontenuti

delR.D.n.1265/1934,delD.P.R.n.285/1992,dellaleggen.166/2002,delRegolamentoComunale

di Polizia Mortuaria, oltre a quanto previsto dal citato strumento di programmazione e

pianificazionesettoriale.

2.L’ampliamentodeicimiteriesistentipuòessereapprovatodalConsiglioComunale, previo

parere favorevole della competente Azienda Sanitaria Locale, ad una distanza dai centri abitati

inferiorea200metri,purchénonoltre il limitedi50metri,quandoricorraunadellecondizioni

previsteall'articolo28,comma1letterea)eb)dellalegge1agosto2002,n.166.Aseguitodella

esecuzionedegliampliamentideicimiteri ledistanzedicuisoprasiapplicanoapartiredallimite

dellazonadiampliamento.

3.All’interno delle aree di rispetto cimiteriale sono ammessi interventi di trasformazione

urbanistico-edilizia,previoparerefavorevoledell’aziendasanitarialocaleaisensidell'art.338del

T.U. delle leggi sanitarie come modificato dall'art. 28 della Legge 166/2002. A tal fine sono

consentite,oltreaquantodispostodallepresentinormesull’attrezzaturacimiteriale,leseguenti

utilizzazionideisuoli:

-parcheggipubblicieareeverdiaserviziodelcimitero;

-realizzazionedipercorsipedonalieciclabili;

-interventiperlariduzionedelrischioidraulico;

-operediadeguamentostradale,eviabilitàdiaccessoagliimpiantieattrezzaturecimiteriali;

-retiinfrastrutturali(idriche,fognarie,permetanodotti,gasdotti,elettrodottiesimili)e/oimpianti

tecnologici comprese le stazioni radio base e le antenne per telefonia cellulare e

telecomunicazioniingenere;

-giardinaggioe/osistemazioniaverde;

-praticheagricoleperlaordinariacoltivazionedelsuolo;

- usi correlati ad attività produttive o di commercio ( se limitati alla movimentazione merci e

materiali,attraversolasostaemanovraautomezzi);

attivitàricreativeall’aperto

altreattivitàdipubblicoesercizioedacaratterericettivo,ovecompatibilicongliinteressitutelati

dalvincolocimiteriale.

4.E’altresìammessa, conesclusionedelle zoneA, la costruzionedi chioschi, costituitidapiccoli

manufattiamovibilieprecariperlavenditadifioriedioggettiperilcultoel’onoranzadeidefunti,

soggettiaconcessioneperl’occupazionedisuolopubblicoeaautorizzazioneatitoloprovvisorio.

34 Modificato a seguito dell’approvazione di specifica mozione consiliare

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NormeTecnichediAttuazione 75

5.Sugli edifici esistenti entro le aree di rispetto dei cimiteri sono da ritenersi compatibili le

utilizzazioni inattoalladatadiadozionedelpresenteRegolamentoUrbanistico.Suglistessisono

consentiti, se non in contrasto con la disciplina del patrimonio edilizio prevista dal presente

regolamentooconspecifichedisposizionidileggestatalieregionali,gliinterventidimanutenzione

ordinariaestraordinaria,direstauroe risanamentoconservativo,diristrutturazioneedilizia,e

l’ampliamento“unatantum”finoal10%dell’esistentesuperficieutilelorda(SUL)comedefinita

dalvigentePianoStrutturale,purchénoncomportanticambiodelladestinazioned’usooaumento

deicarichiurbanisticiedelnumerodelleunitàimmobiliari.

6.Pericimiteriesistentisonoriportate,suglielaboratidelRegolamentoUrbanistico,ledistanzedi

rispettocorrispondentialleriduzionivigentialmomentodell'adozionedelpresenteRegolamento.

7.Pergliedificiesistentinellefascedirispettodeicimiterisonocompatibili leutilizzazioniinatto

alladatadiadozionedelpresenteRegolamentoUrbanistico.

8.LefascedirispettoindicatenelletavoledelR.U.,corrispondentialladistanzadi200ml.dall’area

cimiteriale, in caso di interventi ricadenti in prossimità del perimetro di dette fasce di rispetto,

dovranno essere certificati da apposito rilievo strumentale, eseguito da tecnici specializzati in

materia.35

Art.35.4- Zoneperimpiantitecnologici:F4

1. Le zone F4 includono le strutture e gli impianti per i servizi dell’acquedotto, depurazione,

smaltimento rifiuti, approvvigionamento energetico e telecomunicazioni: sulle tavole del R.U. sono

distinteinzoneesistenti(F4.1),diprogetto(F4.2)nonchéconappositosimbololediversetipologiedi

impianti.

2.OltreaquelleindicatenelletavoledelR.U.,possonoessereindividuatealtreareedadestinaread

impiantitecnologiciedattrezzaturediserviziolacuirealizzazionesirendanecessariapercomprovate

esigenzee/operdisposizionilegislative.

3.Perquestezoneèprevistol'interventoediliziodiretto,previaapprovazionedeiprogettidapartedel

Comunee/oespressionedeipareririchiestidallavigentelegislazioneinmateria,conl'osservanzadelle

normative tecniche statali e regionali vigenti per la realizzazione degli edifici e degli impianti ed il

regolaresvolgimentodelleattivitàpreviste.

4. Su gli edifici esistenti è consentita lamanutenzione ordinaria e straordinaria, la ristrutturazione

edilizia e l'ampliamento previo adeguamento alle prescrizioni tecniche disposte dalle specifiche

normative.

5. Per i nuovi interventi si deve tenere conto dell'inserimento architettonico paesaggistico e

ambientaledell'opera.

Art.35.5- Areedestinateaparcopubblicoconvalorenaturalisticoepaesaggistico:F5

1. Sono le zone del territorio comunale coperte in prevalenza da vegetazione, destinate a parco

urbanooterritoriale.

2. Fino all’attuazione delle previsioni di piano è consentito esclusivamente l’esercizio delle attività

agricole,forestalidipiantumazioneemantenimentodeglialberi.

3. Nelle zone F5 si opera per intervento edilizio diretto in base ad un progetto complessivo di

utilizzazionediiniziativapubblicaoprivata.

35 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.7

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NormeTecnichediAttuazione 76

4. Quando la realizzazione degli interventi sia di iniziativa privata sarà disciplinata da apposita

Convenzione tra la proprietà o gli Enti gestori e l’Amministrazione Comunale, nella quale saranno

garantiti,tral’altro,ilprevalenteusopubblicodelleattrezzatureedeglispazi,lemodalitàdigestione,i

tempiedimodidirealizzazionedegliinterventi.

5. E’ consentita la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, spazi di sosta e di gioco, altre

attrezzaturecompatibiliconl’ambientenaturale.

6. Sono inoltre consentite piccole costruzioni di servizio nella misura strettamente necessaria

all’esercizio delle attività sportive e ricreative ivi previste, e nel rispetto dei valori paesaggistici e

naturalistici.

7.Iparcheggisarannodimensionatiinrapportoalprevedibilecaricourbanistico.

8.Lestrutturediservizioeglispaziverdiattrezzatidovrannorispettareirequisitidisicurezza,igienico-

sanitariedifruibilitàd’usodapartedipersonediversamenteabili.

Art.36. Areeagricoleinternealsistemainsediativo:E3

1. Sono le aree libere poste all’interno del territorio urbanizzato, nelle quali viene svolta

marginalmentel’attivitàagricola.

2.Sutaliaree,chenellageneralitàdeicasicontinuanoasvolgereunamarginalefunzioneagricola;

nonècomunqueammessalacostruzionedinuoviedificirurali.

3. Per gli edifici esistenti sono consentiti in relazione alla classificazione di valore, tutti gli

interventiprevistidalTitoloIICapoII.Sonoinoltreconsentitisuifabbricatiesistenti,ampliamenti

dellasuperficieutilelordanellamisuradel10%dellaSULesistente.

4.Fermo restando che le zone agricole E3 sono inedificabili, le superfici aziendali presenti in

queste aree possono essere computate ai fini della redazione dei PAPMAAper l’edificazione in

altrezoneagricole.

Art.36.1- Areeagricoledisalvaguardiadeinucleistoriciedipregio:E3p

1.Sono le aree libere poste all’interno del territorio urbanizzato, aventi caratteristiche di

marginalitàedipregiorispettoal tessutostorico.Sono l’intornoterritorialedelnucleostoricoe

deltessutoinsediativoerappresentanounambitodipertinenzapaesaggistica,daintendersiquale

areafortementeinterrelatasulpianomorfologico,percettivoeidentitarioconiltessutostorico.

2. Per gli edifici esistenti sono consentiti in relazione alla classificazione di valore, tutti gli

interventiprevistidalTitoloIICapoII.Sonoinoltreconsentitisuifabbricatiesistenti,ampliamenti

della superficie utile lorda nella misura del 10% della SUL esistente. Tali ampliamenti sono

realizzabiliesclusivamenteconPianodiRecupero.

Art.37. AreeaVerdePrivato:VPR

1.SonoleareeindividuatedaglielaboratidiR.U.,ovesonoesclusivamenteconsentite leattività

legate al tempo libero comprensivedi piscine e campi da gioco e di orticoltura e giardinaggio,

comprensive degli arredi da giardino, gazebo e pergolati nel rispetto di quanto disposto dalle

presenti norme. In dette zone devono essere mantenute a cura e spese dei proprietari le

alberature e le sistemazioni a verde; è comunque consentita la creazione di parcheggi

pertinenziali,purchènonvisiaalterazionedellapermeabilitàdeisuoli.

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NormeTecnichediAttuazione 77

2. Fermi restandogli allineamenti stradali eprevioparere favorevoledellaCommissioneEdilizia

Comunale,36

dette aree potranno essere comunque utilizzate per realizzazione degli interventi

ammessisulPEEnellerelativezonediappartenenza.

Art.38. Attrezzatureprivatediinteressegenerale:Gn°1.Gliambiti“G”comprendonolepartiditerritoriodestinateadattrezzature,serviziedimpiantidi

interessegenerale,acarattereprivatomadiusopubblico,daattuarsiconinterventidi iniziativa

prevalentementeprivataconvenzionati.

2.Essesonodisciplinatisingolarmenteconappositaschedanormativadicuiall’AllegatoB.

3.Intuttigliambiti“G” latipologiadegliedifici, lasistemazionedellearee libereedeiparcheggi

deveessereadeguataal contesto in cui sonocollocati;devono inoltreessere rispettate tutte le

prescrizioni del PS relative alle Unità di paesaggio ed alle Invarianti Strutturali eventualmente

presentinonchélenormeperilpatrimonioedilizioesistentedicuiall’art.17dellepresentinorme.

4.Tuttigli interventiprevistidevonoesserefinalizzatiallariqualificazionedegli interiambitiedal

superamentodellecondizionididegradoinatto.

36 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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CAPOIII-ILSISTEMAINFRASTRUTTURALEDELLAMOBILITA’ Art.39. Caratterigenerali

1. Il RU individua con specifici simboli grafici lapartedel territoriodestinataallamobilità:negli

elaboratiinscala1:2.000compaionoleseguentiinfrastrutture:

a)viabilitàmeccanizzataesistente

b)viabilitàmeccanizzatadiprogetto

Art.39.1- Areeperlaviabilitàmeccanizzataerelativefascedirispetto

1. Sono le aree sulle quali è prevista la realizzazione delle strutture viarie, esse sono di regola

accompagnatedallerispettivefascedirispetto;l'indicazionedellestruttureviariedatadalRUèdi

massimaepertantononrigidamentevincolanteperiltracciatodefinitivo,ilqualesaràstabilitodal

progettoesecutivodell'operachecomunquedovràrimanereall'internodellafasciadirispetto.

2. Le aree comprese nelle fasce di rispetto possono essere destinate dal progetto esecutivo

dell'operastradaleadareeverdidicorredoallaviabilitàcomepureaparcheggipubblici,percorsi

pedonali e ciclabili o possono essere destinate ad uso agricolo o attribuite come destinazione

d'usoallezoneadiacentidiPianopurrimanendoinedificabili.

3. In relazionequindi al tipodi destinazionedefinitiva anche l'areadelle fascedi rispettopotrà

essereespropriata in tuttoo inparte; le fascedi rispettodefinitive saranno riferiteallaviabilità

realizzata,conlarghezzastabilitadalprogettodell'opera.

4.All'internodelle areedi rispettoè consentita la costruzione, a titolo temporaneoemediante

appositeconvenzioni,distazionidirifornimentoperautoveicoli.

5.E'vietataqualsiasialtracostruzioneadeccezionedicabineelettriche,telefoniche,perilmetano

edattrezzaturesimiliditipotecnologico;pergliedificiesistentisonoammessiglistessiinterventi

consentiti dalla zona di appartenenza, eventuali ampliamenti non dovranno comportare

l'avanzamentodegliedificistessiversoilfrontestradale.

6.Leareepubblicheacorredodellaviabilitàsarannoprecisatenellaformadefinitivanelprogetto

dell'operastradaleedovrannoessereconsiderateparteintegrantediessaatuttiglieffetti;learee

verdiacorredodellaviabilitàpossonoessereattraversateperl'accessoagliedificieailottiprivati.

Dette aree sono soggette ad esproprio da parte degli Enti autorizzati alla realizzazione della

viabilità.

7.Ilprogettostradaledovràprecisareiltipodipiantumazionedarealizzaresulleareedicorredo

nel rispetto delle esigenze di sicurezza della viabilità e di quelle estetiche, tenuto conto anche

dell’integrazionefrailverdeeglialtrielementidiarredodaprevedereneisingoliambientiurbani.

8.Nelleareeagricole,laviabilitàvicinaleecomunquequellaattualmentenonprovvistadibitume,

nonpotràessereasfaltataopavimentata.E’ammessaunaderogaesclusivamentesullaviabilitàdi

innestosullaviaProvincialen.43,perlaqualeèconsentitalapavimentazioneconasfaltoecologico

dicolorechiaroperunosviluppomassimodi200mldall’assedellastradaProvinciale.37

37 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.21

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NormeTecnichediAttuazione 79

CAPOIV–EDILIZIASOSTENIBILEEQUALITA’DEGLIINSEDIAMENTI

Art.40. Ediliziasostenibile

1. Il Regolamento Urbanistico persegue obiettivi tesi a migliorare la qualità dell’edilizia e

dell’ambiente, favorendo ed incentivando costruzioni che assicurino il benessere fisico delle

persone,lasalubritàdegliimmobili,ilcontenimentodelconsumoidricoedenergetico,lafruibilità,

l’accessibilitàelasicurezzaperognitipodiutente,estesaanchealcomplessodegliinsediamenti.

2. IlRUdefinisce ledisposizionicheavrannocarattereobbligatoriopertuttigli interventidiretti,

diretticonvenzionatieperipianiattuativi,mentreilRegolamentoEdilizio:

-contienespecificheistruzionitecnichefinalizzateaconseguiregliobiettividicuialcomma1;

-individua soluzioni volte a favorire l’uso razionale dell’energia e l’uso di fonti energetiche

rinnovabili, con particolare riferimento alla diffusione del sistema solare termico anche per il

patrimonioedilizioesistente.

-considera i dati climatici locali e fornisce indicazioni in ordine all’orientamento ed alla

conformazionedegliedificidarealizzare,alfinedimassimizzarelosfruttamentodella radiazione

solare;

-promuove l’utilizzo di prodotti ecocompatibili, materiali locali e tecnologie eco efficienti, nella

previsione di una cantierizzazione ispirata ai principi del risparmio energetico e della tutela

dell’ambiente;

-stabilisceunasogliaminimadisostenibilitàaldisottodellaqualenonsihaaccessoagliincentivi

urbanistici di cui al successivo comma3, e graduagli stessi a secondadel livellodi sostenibilità

raggiuntonellaprogettazione.

3.Gli interventi di nuova edificazione, di ristrutturazione urbanistica, di sostituzione e

ristrutturazioneediliziache,recepisconolespecifichediediliziasostenibiledicuial precedente

comma, tenendo conto dei valori paesaggistici presenti, beneficiano di incentivi di carattere

urbanistico,conlapossibilitàdiincrementarefinoadun massimo del 10% la Sul ammissibile

dallepresentinorme.

4.Nellemoredell’approvazionedelRegolamentoEdilizio,integratoconledisposizionidi cui al

comma2,perpoter accedereagli incentivi laprogettazionedegli interventi dovrà tenere conto

delle “Normativa Regionale di settore vigente”, approvate con D.G.R. n.322 del 28.02.2005 e

successivamentemodificateconD.G.R.n.218del03.04.2006.

Art.41. RequisitiminimiriguardantigliinterventiediliziresidenzialiIrequisitiminimisonofinalizzatialrisparmiodellerisorseambientali,pertanto,èobbligatorioper

ogninuovoedificioilrispettodelleseguentiprescrizionidirisparmioidricoedenergetico:

a) Utilizzo di impianti solari termici per il fabbisogno energetico di riscaldamento

dell’acquaperusiigienico-sanitari.

1.I nuovi interventi edilizi e le ristrutturazioni rilevanti38

che riguardino almeno il 50% delle Sul

devonorispettarequantoprevistodallanormativavigenteinmateriadicontenimentoenergetico.

Sonofattesalve ledisposizionicheriguardanogliedificisottopostiavincoloe le impossibilitàdi

naturatecnicacheilprogettistaconspecificoelaboratoètenutoadimostrare.

38 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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TITOLOV:DISPOSIZIONIDITUTELAESALVAGUARDIADELL’AMBIENTE

Art.50. Disposizionigeneralirelativeallaconservazionedelsuolo,degliecosistemi,dellafloraedellafaunaArt.50.1- Disposizionigenerali1. I progetti di interventi riguardanti la sistemazione dei versanti utilizzati a fini agricoli, che

prevedanolarealizzazionedioperedicontenimento,diriduzionedeifattorierosivi,drenaggioe

regimazione delle acque, dovranno essere realizzati preferenzialmente con le tecniche proprie

dellaIngegneriaNaturalistica.

2. L’impossibilità di attuare quanto richiesto dovrà esseremotivata nella Relazione di Progetto.

Ovepossibilesidovrannoevitareleopereincementoarmato,amenochesianonecessarieperla

messainsicurezzadegliinsediamenti.

3. Nella lavorazione dei terreni a coltura agraria devono essere rispettati gli alberi isolati e a

gruppi,nonchélesiepiedifilariacorredodellareteidricaesistenteoinfregioailimiticonfinari,

preservandoneinparticolarel’apparatoradicale.Taliformazionidevonoesserericostruiteanchea

protezionedicompluvisoggettiaderosione.

4.L’eliminazionedelleareeforestalièvietata.Sifaeccezionepernecessitàdiordinefitosanitario

legateall’esecuzionedioperedi regimazione idricaediconsolidamentodeiversanti; in talcaso

deve essere limitata allo stretto necessario per l’esecuzione dell’opera. Dopo l’intervento, sulle

superficiinteressatevienereinsediatalavegetazionepreesistentesenericorronolanecessitàela

possibilitàtecnicaesel’operazionenoncostituiscediperséunfattoreturbativodell’equilibriodel

suolo.

Art.50.2- Disposizioniperilcontenimentodeglieffettidellaimpermeabilizzazionedelsuolo

1. Ogni trasformazione di nuova edificazione (intesa come realizzazione di nuovi edifici o

ampliamento di edifici esistenti) deve garantire il mantenimento di una superficie scoperta

permeabile,cioètaledaconsentirel’assorbimentoancheparzialedelleacquemeteoriche,pariad

almenoil25percentodellasuperficiefondiariadipertinenzadelnuovoedificio.

2.Gliinterventidinuovapavimentazionesuviabilitàpoderalievicinaliesistenti,dovrannoessere

realizzati con asfalti drenanti omateriali artificiali che garantiscanopari permeabilità; dovranno

essererealizzateadeguatecanalettelateralidiraccoltadelleacquemeteoricheenelcasosianogià

esistenti, se ne dovrà verificare la portata in funzione della nuova permeabilità della viabilità,

condizionandol’interventoall’adeguamentodellasezioneidraulica

Art.51. Disposizionirelativeallatuteladellerisorseidrichesuperficiali

1.Gliobiettividitutelasonoperseguibiliesclusivamenteattraversolaregolamentazionedinuovi

prelievi e la periodica revisione delle concessioni ed attingimenti in essere svolti dagli uffici

competentidellaProvinciadiPisaedellaAutoritàdiDistrettoIdrografico.

2.LerichiestedirinnovodelleconcessionioautorizzazioneoltrecheagliufficidellaProvinciadi

Pisa dell’Ente Competente39

e della Autorità di Distretto Idrografico, vengono inoltrati

39 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 88

all’AmministrazioneComunale,chevalutalerelativedichiarazionidiinizioattivitàoSCIAsullabase

delladocumentazioneallegata,consistente:

-lecaratteristichedell’operadiderivazione,

-l’entitàdeiquantitativiidricidisponibili,

-glieffettiindottisulcorsod’acquasulladisponibilitàresiduainbaseall’entitàdiprelievoedegli

afflussiidrici.

3. L’A.C. si riserva, sulla base dei risultati della relazione tecnica, di richiedere la revoca o

sospensionedellaconcessione.

Art.52. Disposizionirelativeallatuteladellerisorseidrichedisottosuolo

Art.52.1- Monitoraggiodellecondizioniidrogeologicheediqualitàsotterranee

1. L’Amministrazione Comunale porrà i presupposti per la creazione di una banca dati delle

condizioniidrogeologicheinserendonelSistemaInformativocomunaleidatirelativiallivellodella

faldaidrica(misurepiezometriche)eallaqualitàdelleacque(analisichimicheefisico-chimiche)

di volta in volta provenienti dagli studi, dalle indagini e daimonitoraggi eseguiti a supporto di

progetti di qualsiasi natura, sia di tipo edificatorio, di bonifica, che di ricerca di nuove risorse

idriche. I dati tabellari dovranno essere riferiti alla localizzazione di punti di captazione e di

prelievogeoreferenziaticonundettagliononinferioreallascala1:5.000.

Art.52.2- Ricercaesfruttamentodellerisorseidrichedisottosuolo

1. Obiettivo strategico dell’Amministrazione Comunale è il miglioramento delle condizioni di

bilancio idrico mediante la pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche al fine di una

correttadistribuzionedeiprelieviriguardantileacquedisottosuolo.

2.Idocumentidirichiestadiricercadinuoverisorseidricheoltrecheagliufficicompetentidella

Provincia di Pisa e della Autorità di Distretto Idrografico, vengono inoltrati all’Amministrazione

Comunale, che valuta le relative dichiarazioni di inizio attività o SCIA sulla base della

documentazioneallegata,consistente:

-nellaRelazionegeologicaeidrogeologica,

-nelquadrodeivincoli,

- nel Progetto preliminare dell’opera di emungimento prevista, con indicazione dei fabbisogni

idricieindicazioniriguardantilagestionedeidetritidiperforazioneedelleacquedispurgo.

3.Idocumentiriguardantiirisultatidellaricerca,oltreagliufficidell’EnteCompetentecompetenti

della Provincia di Pisa40

, dovranno essere fatti pervenire alla A.C. compresivi di una Relazione

tecnicachedescriva,nell’ambitodelprogettodefinitivodell’operadiemungimento,anchegliusie

ifabbisogni.

Art.53. Disposizionigeneralirelativealrisparmioidrico1. I progetti di interventi che prevedano l’insediamento di nuove utenze dovranno essere

supportati dalla verifica di disponibilità di risorsa idrica e dovranno prevedere opere, soluzioni

tecniche e impiantistiche, iniziative, anche gestionali, a garanzia di un adeguato

40 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 92

ediqualitàambientaleidoneiagarantirecheilloroimpiegonondialuogoademissionie,più

in generale, ad impatti ambientali qualitativamente e quantitativamente diversi da quelli

ordinariamenteconsentitiedautorizzatiperilsitodovesonodestinateadessereutilizzate;

d)siagarantitounelevatolivelloditutelaambientale;

e)siaaccertatochenonprovengonodasiticontaminatiosottopostiadinterventidibonifica;

f)lelorocaratteristichechimicheechimico-fisichesianotalicheilloroimpiegonelsitoprescelto

non determini rischi per la salute e per la qualità delle matrici ambientali interessate ed

avvenganel rispettodellenormedi tuteladelle acque superficiali e sotterranee,della flora,

dellafauna,deglihabitatedelleareenaturaliprotette.Inparticolaredeveesseredimostrato

che ilmaterialedautilizzarenonsiacontaminatoconriferimentoalladestinazioned'usodel

medesimo,nonchélacompatibilitàdidettomaterialeconilsitodidestinazione;

g) lacertezzadel loro integraleutilizzosiadimostrata.L'impiegodi terredascavoneiprocessi

industriali comesottoprodotti, in sostituzionedeimaterialidi cava,èconsentitonel rispetto

dellecondizionifissateall'articolo183delD.Lgs.152/06.

3. Le terre e rocce da scavo, qualora non utilizzate nel rispetto delle condizioni di cui al punto

precedente,sonosottopostealledisposizioniinmateriadirifiutidelD.Lgs152/06.

Art.57. Disposizioniperlalimitazionedell’inquinamentoelettromagnetico

Art.57.1- Monitoraggio1. L’inquinamento elettromagnetico nel territorio comunale dipende essenzialmente dagli

elettrodottipresenti,da fonti riconducibiliagli impiantidi telefoniamobileeradiotelevisivioltre

chedallecentralididistribuzionedienergiaelettrica.

2.L’A.C.provvederàpotràprovvedere41

averificareperiodicamenteilivellidiemissioniattivando

unpianodimonitoraggioinaccordoconl’ARPAT.

Art.57.2- Disposizionigenerali1.Oltreal rispettodiquantoprevistodallenormative vigenti inmateria chedefiniscono i limiti

cautelativi per l’esposizione della popolazione e stabiliscono la disciplina per l’autorizzazione

all’installazioneeall’eserciziodegli impiantifissipertelecomunicazionieradiotelevisivi,alfinedi

minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e garantire un corretto

funzionamentodeiservizirisultinocompatibileconunordinatoassettourbanisticoeconlatutela

degliinteressipaesaggisticiedambientali,siindividuanoleseguentidirettive.

2.Iprogettidinuoviimpiantifontediemissionielettromagnetiche,dovrannocontenere:

a)ladefinizionedellefascedirispettoriferiteallesingoletipologiediimpianto,

b)lavalutazionedell’intensitàdelcampoelettricoedelcampodiinduzionemagnetica,

c) i limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici generati, in qualunque

punto accessibile alle persone, stabiliti in relazione ai presumibili tempi di permanenza

giornalieranelleareeinesame.

3. Nel caso si riscontrino valori superiori ai limiti di legge in zone abitative, adibite ad attività

produttive, ricreative, scolastiche e comunque accessibili alla popolazione, il Comune deve

ordinareleazionidirisanamentovoltearicondurreilivellineilimitiprevisti.

41 Modificato a seguito dell’accoglimento dell’osservazione n.27

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NormeTecnichediAttuazione 93

Art.58. Disposizioniparticolarirelativeallecriticitàdelterritorio

1. Inquestoarticolosidettanodisposizioni inmeritoalsuperamentodelleprincipalicriticitàdel

territorio; in relazione alle principali previsioni urbanistiche, descritte nelle Schede norma di

AllegatoB,sidovràfareriferimentoaicontenutidelleschedediValutazioneAmbientale,Allegato

AalRapportoAmbientaledellaVAS.

Art.58.1- Approvvigionamentoedistribuzionedellarisorsaidrica 1.L’approvvigionamentoedistribuzionedellarisorsaidricarappresentano,conl’inefficienzadella

depurazionedelleacque, i fattoridimaggiorecriticitàdel territorio. Inconsiderazionedei tempi

previstiper l’attuazionedegli interventidiPOTa livellodiambitoterritoriale inquestenormesi

prescrive che l’attuazione di ogni previsione sia subordinata alla verifica delle capacità di

approvvigionamento idrico del sistema nel quale essa si colloca e, se valutato inefficiente, sia

subordinata alla realizzazione di un sistema di approvvigionamento idrico da concordarsi con

l’EntegestoredeiServiziIdriciIntegrati.

Art.59. Tuteladelpaesaggio

1.L’attuazione delle nuove previsioni urbanistiche residenziali e infrastrutturali comporterà

inevitabilmenteunimpatto,essenzialmentenegativo,sulpaesaggioesullaesteticadeiluoghi,per

l’introduzionedinuovestruttureedificateeilrelativoconsumodisuolo.

2.Nell’ambitodellapianificazionesièevitatodi interessare leareecaratterizzatedallapresenza

delleEmergenzeAmbientaliedisignificativeRisorseNaturalidatutelare.

3.Latuteladelpaesaggio intesocomerisorsadel territoriodiLorenzananeiconfrontideinuovi

insediamenti può essere gestita predisponendo una particolare progettazione, supportata da

strumenti emetodi che possano supportare la valutazione, al tal fine si dispone che i progetti

esecutivi relativi alle nuove previsioni assoggettate a Piano Attuativo, siano supportati da

simulazionidell’inserimentodelprogettonelpaesaggio,renderingfotorealistico.

4.NelleSchedeNormadicuiall’AllegatoB,sidettanoulterioridisposizioni,chepergliinterventidi

maggiore rilevanza potranno riguardare la ricostituzione degli elementi caratteristici del

paesaggio, o se non possibile all’interno del lotto di competenza, la realizzazione di opere

compensativeointerventiinareedegradatedelterritoriocomunale.

Art.59.1- Indirizziemodalitàesecutivesullaqualitàdegliinterventiperlatuteladelpaesaggiorurale

Viabilitàdiinteressestorico–ambientale

1. Tutta la viabilità pubblica, di interesse pubblico o aperta comunque al pubblico transito che

presenti elementi di antica formazione quali pavimentazioni, canalizzazioni, muri in pietra o

laterizio ed altri elementi costruttivo di finitura, deve essere salvaguardata mantenendo le

caratteristicheoriginarie.

2.Dovràinoltreesseresalvaguardatoiltracciatooriginarioqualorarappresentiunatestimonianza

damantenere.

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NormeTecnichediAttuazione 94

3.Ogniinterventosullaviabilità,siaperlasistemazionecheperlaposainoperadiretieimpianti

tecnologici, dovrà prevedere il ripristino delle caratteristiche originarie, previo rilascio di

autorizzazione.

Terrazzamenti

4.Tutti gli interventi che vanno ad interessare la morfologia esistente ed in particolare le

sistemazioniagrarieaterrazzamentodevono:

-rispettaregliassettimorfologiciesistenti;

-conteneregliscavieiriportialminimoindispensabile;

-adottaremodifichecoerenticonleformeoriginarie;

-esserecompatibiliconlecaratteristichegeotecniche.

Assettiarboreidicuiallespeciedell’AllegatoAdella39/200042

5.Gli interventicheinterferiscanoconareecaratterizzatedallapresenzadisuperficiboscateodi

filarialberatidevonoessereimprontatiallalorosalvaguardia;quandociònonsiapossibilesidovrà

provvedereallarealizzazionediinterventidimessaadimoradisuperficiboscateodifilarialberati

impiegando lemedesime specie autoctoneo altre autoctone coerenti con il paesaggio vegetale

circostante.

6.Neicasi incuipergli interventi suareeboschiveoparzialmenteboschivesiaprevistounuso

consistentedispeciearboreesideve:

-fornirel’elencodellespecieimpiegatecondescrizionecartograficadellemacchie

arboreeearbustive;

- impiegare nelle piantagioni e negli inerbimenti specie autoctone e coerenti con il paesaggio

vegetalecircostante;

-disporrelavegetazioneinmododavalorizzareveduteescorcipanoramici;

-mascherareelementipresentinell’areadiinterventocherisultinodissonantioprividiqualità.

Coltivazionieriordini

7. Nelle pratiche di coltivazione agraria e nei riordini fondiari ci si deve attenere ai seguenti

indirizzi:

- gli interventi devono essere improntati alla salvaguardia degli assetti naturali e seminaturali

qualifilarialberati,associazioniriparieemacchieboschive;

- non possono essere trasformate in coltivi le aree boschive di valore paesaggistico e

naturalistico;

-leareedadestinareanuovecoltivazioninondevonointeressareterreniinfortependenzacon

caratteridiinstabilità,avendocuradipreservareivignetiegliolivetistorici;

-dovrannoessereevitaticonsistentisbancamenti;

- è necessario conservare emigliorare l’assetto idrograficominore evitandodi interrompere il

deflussodelleacque,mantenendoeintegrandolefascedivegetazioneesistenti;

- lescarpatenondovrannoavereeccessivapendenzaeddovrannoessereinerbite;nelcasosia

necessariorealizzaremuridisostegnovannoprivilegiatiquellia“secco”oaltresoluzionitipiche

delluogo;

- nelle realizzazioni di opere in genere deve essere privilegiato l’uso del legno e del pietrame

rispettoalcemento,intervenendocontecnichediingegnerianaturalistica.

-leattivitàagropastoraliancoraattivenelterritoriocomunale,dovrannoessereincentivatecon

specifichemisureeregolamenticomunali.

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