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Verbale di Seduta COMUNE DI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA PG N. 25428 L'anno duemilanove addì 09-nove- del mese di novembre alle ore 16:20 nella sala consiliare, ritualmente convocato, si è riunito il Consiglio Comuna- le. All'appello erano presenti i seguenti Consiglieri DELRIO Graziano No OLIVO Antonio ALESSANDRI ANGELO No PARENTI ANDREA BACCARINI CATIA PIERFEDERICI ROBERTO BALLARINI Ivano PRANDI Marco No BARBIERI MILES RINALDI Nando BASSI CLAUDIO RIVA Matteo CAMPIOLI GIORGIO RODOLFI MORENO CAPELLI ANDREA SALSI Roberto CARBOGNANI LUISA SCARPINO Salvatore CASELLI EMANUELA SPAGGIARI ANTONELLA No CATALIOTTI LIBORIO TERENZIANI ANNAMARIA CATTANI LUCA VECCHI Luca CAVATORTI Rossana VENTURINI GIGLIOLA CIGARINI ANGELO VINCI GIANLUCA No DAMIAN LUCA ----- Assessori ----- D'ANDREA Ernesto No BARBATI LIANA No DE LUCIA Carmine DEL BUE MAURO EBOLI Marco SASSI Iuna No FILIPPI FABIO No FERRARI Ugo GIOVANNINI Giacomo CATELLANI Giovanni GUALTIERI ROCCO CORRADINI Franco No IOTTI MATTEO SPADONI Uberto Mimmo No IRALI ZEFFERINO No GANDOLFI Paolo No MONTANARI FEDERICO GRASSELLI GRAZIANO No MONTANARI Valeria MARAMOTTI NATALIA No NASUTI PIERINO SASSI MATTEO No OLIVIERI MATTEO No Consiglieri presenti: 32 Presiede: CASELLI EMANUELA Segretario: REBUTTATO Domenico

Verbale di Seduta - comune.re.it fileiotti in ordine al trasferimento della villetta svizzera al di fuori del s. lazzaro (i.d. 188) pag. 9 interpellanza del consigliere marco eboli

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Verbale di Seduta COMUNE DI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA

PG N. 25428

L'anno duemilanove addì 09-nove- del mese di novembre alle ore 16:20 nella sala consiliare, ritualmente convocato, si è riunito il Consiglio Comuna-le. All'appello erano presenti i seguenti Consiglieri

DELRIO Graziano No OLIVO Antonio Sì ALESSANDRI ANGELO No PARENTI ANDREA Sì BACCARINI CATIA Sì PIERFEDERICI ROBERTO Sì BALLARINI Ivano Sì PRANDI Marco No BARBIERI MILES Sì RINALDI Nando Sì BASSI CLAUDIO Sì RIVA Matteo Sì CAMPIOLI GIORGIO Sì RODOLFI MORENO Sì CAPELLI ANDREA Sì SALSI Roberto Sì CARBOGNANI LUISA Sì SCARPINO Salvatore Sì CASELLI EMANUELA Sì SPAGGIARI ANTONELLA No CATALIOTTI LIBORIO Sì TERENZIANI ANNAMARIA Sì CATTANI LUCA Sì VECCHI Luca Sì CAVATORTI Rossana Sì VENTURINI GIGLIOLA Sì CIGARINI ANGELO Sì VINCI GIANLUCA No DAMIAN LUCA Sì ----- Assessori ----- D'ANDREA Ernesto No BARBATI LIANA No DE LUCIA Carmine Sì DEL BUE MAURO Sì EBOLI Marco Sì SASSI Iuna No FILIPPI FABIO No FERRARI Ugo Sì GIOVANNINI Giacomo Sì CATELLANI Giovanni Sì GUALTIERI ROCCO Sì CORRADINI Franco No IOTTI MATTEO Sì SPADONI Uberto Mimmo No IRALI ZEFFERINO No GANDOLFI Paolo No MONTANARI FEDERICO Sì GRASSELLI GRAZIANO No MONTANARI Valeria Sì MARAMOTTI NATALIA No NASUTI PIERINO Sì SASSI MATTEO No OLIVIERI MATTEO No

Consiglieri presenti: 32

Presiede: CASELLI EMANUELA Segretario: REBUTTATO Domenico

INDICE

INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI GIACOMO GIOVANNINI, MILES BARBIERI E ANDREA PARENTI IN ORDINE ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI RELATIVI ALLA COSIDDETTA “BRETELLA” DI RIVALTA (I.D. 187) Pag. 3 INTERPELLANZA AI SENSI DELL'ART. 51 COMMA 3 DEL CONSIGLIERE MATTEO IOTTI IN ORDINE AL TRASFERIMENTO DELLA VILLETTA SVIZZERA AL DI FUORI DEL S. LAZZARO (I.D. 188) Pag. 9 INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE MARCO EBOLI IN ORDINE ALLA MANCATA REGISTRAZIONE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 22.7.2008 (I.D. 189) Pag. 11 INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI FABIO FILIPPI, LIBORIO CATALIOTTI E MARCO EBOLI IN ORDINE AL RIPRISTINO DELLA MANUTENZIONE DELLA PISTA CICLABILE CHE COLLEGA L'ABITATO DI RIVALTA ALLA VASCA DI CORBELLI (I.D. 190) Pag. 13 APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 7 E DEL 14 SETTEMBRE 2009 (I.D. 191) Pag. 17 APPROVAZIONE DEL NUOVO STATUTO DELLA FONDAZIONE “ I TEATRI “ (I.D. 191) Pag. 18 MOZIONE DEI CONSIGLIERI MARCO EBOLI, LIBORIO CATALIOTTI, FABIO FILIPPI E CLAUDIO BASSI IN ORDINE ALLA TUTELA ARBOREA SITUATA IN VIA DEI TEMPLARI – VIA F.LLI BANDIERA ED ALLA TUTELA DEL PARCO CASINO ROSSI (I.D. 192) Pag. 34

VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 09.11.2009 Alle ore 15:18 sono presenti i Consiglieri Alessandri, Eboli, Giovannini, Iotti. E' inoltre presente l'Assessore Gandolfi. Viene introdotto in discussione il punto numero 31 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza dei Consiglieri Giacomo Giovannini, Miles Barbieri ed Andrea Parenti in ordine alla risoluzione dei problemi relativi alla cosiddetta “bretella” di Rivalta” (I.D. 187)

INTERPELLANZA

Premesso che nell'aprile 2008 il Servizio Pianificazione Urbanistica avrebbe inteso rilasciare il proprio parere di conformità utilizzando l'art. 16 della nta del rg vigente, per la rea-lizzazione della cosiddetta “bretellina” di Rivalta, procedura inficiata dalla necessi-tà di procedere all'esproprio delle aree occorrenti che non sono di proprietà pub-blica; da allora l'opera è rimasta bloccata sino al 18 febbraio 2009, quando la Commis-sione per la qualità architettonica ed il paesaggio ha dato il proprio parere favore-vole, cui è seguita, il 5 marzo 2009, l'Autorizzazione paesaggistica del Servizio Edi-lizia per l'esecuzione dei lavori; in data 5 maggio il Sovrintendente ai beni architettonici e paesaggistici, peraltro dopo un medesimo parere preliminare del 1 aprile 2009, ha decretato l'annullamen-to del provvedimento autorizzativo del Comune poiché “l'atto autorizzativo si limita a citare il vincolo paesaggistico ma non ne esamina in concreto i contenuti … la costruzione di opere di edilizia in zone protette devono essere ancor più adegua-tamente motivate … l'Autorità decidente non esterna le ragioni giustificatrici in ba-se alle quali l'intervento è stato ritenuto compatibile con il contesto paesistico vin-colato in relazione all'esigenza di rispetto e conservazione dei valori ambientali in-dicati che anno dato luogo al provvedimento di vincolo, valori comunque primari rispetto a qualsiasi altro interesse pubblico o privato … l'opera infrastrutturale au-torizzata costituirebbe un impatto paesaggistico non compatibile con la tutela gra-vante sull'area … non essendo quindi concesso in sede autorizzativa di derogare all'accertamento di detti valori contenuto nel relativo provvedimento, una valuta-zione di compatibilità che si traduca in una obiettiva deroga al vincolo stesso si ri-solve in un'autorizzazione illegittima … per quanto sopra esposto il provvedimento in esame è viziato da eccesso di potere ...”; di fatto i problemi dell'opera non sono legati al parcheggio o alla rotonda come ha reso l'Assessore Gandolfi alla stampa; anche nel merito il progetto rivela profonde contraddizioni tra quanto dichiarato al-la stampa dall'Assessore Gandolfi, il quale riduce l'opera ad “un intervento urbano che fa il Comune di Reggio” e quindi in una variante alla SS63 e quanto riportato nel PUM dove al contrario si configura l'asse viario quale collegamento tra statale e tangenziale sud-est che “consentirà di convogliare il traffico proveniente dalla montagna togliendo conseguentemente un notevole volume di traffico di semplice

attraversamento dall'abitato di Rivalta” ed ancora “la messa in funzione di questo sistema consentirà di dare una risposta funzionale ai movimenti di lungo o medio raggio, risolvendo il notevole problema rappresentato dal traffico di attraversamen-to … contribuendo in maniera determinante al decongestionamento delle rete via-ria urbana”; i dati resi alla Commissione consiliare dalla Giunta testimoniano infatti che il pro-getto proposto, all'esatto contrario di quanto dichiarato tanto dall'Assessore che dal PUM, non sarebbe affatto decisivo rispetto al problema dell'attraversamento della frazione: non solo i flussi del traffico attesi lascerebbero sostanzialmente i-nalterati quelli attuali (tranne almeno un – 36% dalla rotonda all'incrocio tra via Re-pubblica e via S. Ambrogio in direzione Reggio), ma il primo tratto di via Bedeschi subirebbe un incremento di circa il 42% del traffico oggi presente, senza contare che gli automobilisti potrebbero scegliere di utilizzare in alternativa la strada che proviene da Orologia e transitare per via S. Ambrogio in direzione Reggio; Flussi Verso Reggio Verso Collina Strade Oggi Attesi Oggi Attesi Via S. Ambrogio 1148 1000 620 630 Via Repubblica 1139 730 858 860 Via Bedeschi 310 280 467 820 La “bretellina”, il cui costo pare essere ben oltre i 2 milioni iscritti a bilancio (sul si-to del Comune ne sono indicati ben 8 milioni), non risulta direttamente collegata al-la nuova tangenziale di Canali per cui il traffico che eventualmente verrebbe sot-tratto a Rivalta dovrebbe avventurarsi in un'assurda gimcana passando ancora per un tratto di via Tassoni; la Provincia di Reggio Emilia sta realizzando il primo stralcio delle varianti di Puia-nello, mentre per il secondo stralcio, che terminerebbe al curvone della vasca di Corbelli oltre la località Forche, si starebbero incontrando notevoli difficoltà pro-gettuali; interpella la Giunta per sapere se si intende costituire un tavolo di confronto con la Provincia, ANAS, Comuni e gli altri Enti ed Istituzioni interessati al fine di superare le attuali progettazioni (2° stralcio di Puianello e la bretellina di Rivalta) facendo convergere tutte le risorse su una soluzione unica e definitiva quale appare il tracciato già indicato dalla Provin-cia quale variante alla SS 63 per risolvere il nodo viabilistico a sud di Reggio.

Giacomo Giovannini – Capogruppo

Intervengono nell'ordine: Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Signor Assessore, è noto che nell'aprile 2008 il Servizio Pianificazione Urbanistica della nostra Amministrazione avrebbe inteso rilasciare il proprio parere di conformità sulla cosiddetta bretella di Rivalta, utilizzando il famigerato articolo 16 delle norme tecnico-attuative del PRG vigente, e dico famigerato perché venne artificiosamen-te utilizzato anche per realizzare la nefasta prima campina dei nomadi. Questa procedu-ra, che voleva essere adottata dal Servizio Pianificazione, venne inficiata dalla necessità

di procedere all'esproprio delle aree occorrenti che non erano di proprietà pubblica e quindi si pose un primo stop all'accelerazione impressa dalla Giunta sulla realizzazione della cosiddetta bretellina di Rivalta. Da allora l'opera è rimasta bloccata fino al 18 feb-braio del corrente anno quando la Commissione per la Qualità Architettonica del Pae-saggio diede il proprio parere favorevole senza però tenere conto di un passaggio; il pas-saggio in questione è datato 5 maggio 2009 quando la Sovrintendenza ai Beni Architet-tonici e Paesaggistici, peraltro dopo medesimo parere preliminare del 1 aprile 2009, quindi di un mese prima, decretò l'annullamento del provvedimento autorizzativo del Co-mune sulla bretella di Rivalta poiché si legge che, portato per iscritto, "l'atto autorizzativo si limita a citare il vincolo paesaggistico ma non esamina in concreto i contenuti", la co-struzione di opere d'edilizia in zone protette devono essere ancor più adeguatamente mo-tivate quando esistono questi vincoli e non far finta che non siano presenti. In buona so-stanza l'opera infrastrutturale autorizzata costituirebbe un impatto paesaggistico non compatibile con la tutela gravante sull'area e non essendo quindi concesso, in sede auto-rizzativa, di derogare l'accertamento di detti valori paesaggistici, contenuti nel relativo provvedimento, in una valutazione di compatibilità che si traduca in una obiettiva deroga al vincolo stesso, se ne ricava che il provvedimento, l'autorizzazione è illegittima e quindi che il provvedimento è viziato da eccesso di potere da parte degli uffici. La bocciatura è molto grave da parte della Sovrintendenza. Di fatto, com'è riportato dalla stampa, come cercò di giustificarsi lei, Assessore, non si tratta di qualche piccolo problema legato ad una rotonda o ad un parcheggio ma è proprio un vizio nell'iter amministrativo illegittimo. Devo dire che anche nel merito questa opera rivela profonde contraddizioni tra quanto di-chiarato alla stampa che riduce l'opera ad un intervento urbano, e non potrebbe essere diversamente perché non può qualificarsi come la variante alla Strada Statale 63, e quando invece riportato nel PUM, nel Piano della Mobilità, dove al contrario si configura quest'asse viario come risolutivo dei problemi di traffico gravanti sulla frazione di Rivalta. Si legge nel PUM che questa bretellina toglierà un notevole volume di traffico, risolvendo il notevole problema del traffico d'attraversamento. Ebbene, basta consultare i dati che voi ci avete fornito, che gli uffici ci hanno fornito nell'apposita Commissione Consigliare, per accorgersi come i flussi di traffico attesi non siano assolutamente risolutivi del pro-blema infatti ci sarebbe un - 36 % in direzione Reggio ma vi sarebbe un incremento del 42 % del traffico in direzione montagna e abbiamo riportato i dati nel testo dell'Interpel-lanza. Quindi questa bretellina, il cui costo pare essere ben oltre i 2 milioni scritti a bilan-cio perché sul sito comunale è riportata la cifra di 8 milioni e quindi chiedo se sia vera o se includa altre opere che non sia la bretellina, crediamo che, considerato anche il fatto che la provincia di Reggio, sta realizzando il primo stralcio delle due varianti di Puianello, anch'esse non classificabili come varianti alla Strada Statale 63, il primo in via di realiz-zazione e il secondo che a quanto c'è dato sapere avrebbe gravi problemi a livello pro-gettuale per la presenza di scavi archeologici, per il fatto che così come il primo lotto è in alveo e non ci pare che sia possibile costruire le strade in alveo. Allora le chiediamo, si-gnor Assessore, di fare un passo in avanti, di superare la logica delle bretelline che non servono a nulla se non a spendere dei soldi inutilmente e se si intende al duopo costituire un tavolo di confronto con la Provincia, con la tanto vituperata ANAS e con gli altri Co-muni ed enti istituzionali interessati al fine di superare appunto queste attuali progettazio-ni e concentrarsi sulla soluzione definitiva del problema con un progetto che sia di più ampia portata e ci riferiamo al tracciato già indicato dalla Provincia, confermato anche nel PTCP adottato, riferito alla variante alla Strada Statale 63. Crediamo che concentrando risorse progettuali e finanziarie su questa opera si possa contribuire, con la buona volon-tà di tutti, a risolvere definitivamente il problema. Grazie, Presidente. Entra la Consigliera Venturini. Escono i Consiglieri Eboli e Alessandri. Consiglieri presenti n. 4 Entra l'Assessore Ferrari

Assessore Paolo Gandolfi Ringraziamo quindi il Presidente e il Consigliere Giovannini per l'opportunità di affrontare un tema che è stato trattato ampiamente dai giornali e su cui non c'è mai stato occasione di ... Allora, innanzitutto non ci sono incongruenze né nel percorso né nelle citate autoriz-zazioni della Sovrintendenza; gli elementi sono quelli che ha citato il Consigliere Giovan-nini ma il contesto e le valutazioni che ha fatto non sono affatto corrispondenti alla realtà nel senso che riguardo alla procedura avviata, quella dell'articolo 16 del PSC, accetto il giudizio anche se non attiene minimamente a questo percorso di approvazione e cioè il fatto che sia approvata con un processo tipico delle opere pubbliche è un vantaggio che credo che unanimemente riconosciamo della legislazione nazionale ripreso dalla norma-tiva di piano che permette di realizzare opere pubbliche ritenute utili con lo stesso proce-dimento delle varianti urbanistiche anche quando queste non siano già presenti negli strumenti di pianificazione, cosa che era nel 2008 in quanto nel 2008, non essendoci an-cora il PSC, la variante di Rivalta non era dentro al PRG del 1999. Quella procedura ha permesso intanto di avviare il procedimento. La progettazione ha raggiunto un primo livel-lo, un primo stadio per poter affrontare il primo passaggio necessario per l'ottenimento del nullaosta sullo svincolo paesaggistico che è il parere della Commissione che una vol-ta chiamavamo Commissione Edilizia; quell'atto doveva per forza essere prima di quello della Sovrintendenza perché si può inviare l'autorizzazione allo svincolo paesaggistico solo dopo aver acquisito il parere della nostra Commissione e questo lo dico perché lei parlava di una incongruenza come se nella discussione in Commissione fosse mancato l'atteso parere della Sovrintendenza. Dopodiché è stato inviato in Sovrintendenza e, guardi Giovannini, io conosco molti pareri della Sovrintendenza in merito ed è sostan-zialmente identico ai pareri che questa esprime in un contesto in cui non può negare o emettere un annullamento sull'autorizzazione paesaggistica in ragione di questioni di me-rito. La Sovrintendenza , cioè, non può entrare nel merito e dire “è sbagliato, è bello, è brutto o è incongruente” ma deve semplicemente esprimersi sulla forma. La realtà, ed è una realtà con cui noi tutti ci confrontiamo, è invece una sorta di rispetto che noi tecnici ed anche gli amministratori hanno nei confronti della Sovrintendenza nel riconoscerle an-che un'opinione sul merito, sul contesto, su ciò che si fa e si dice; quindi si accetta che gli annullamenti facciano riferimento a procedura, come avviene in questo caso che si dice illegittimo in quanto mancano motivazioni sufficienti allo svincolo paesaggistico. Questo è di solito l'ambito in cui ci si pone per discutere e trattare con la Sovrintendenza le condi-zioni attraverso cui procedere ad un progetto di reciproco gradimento; la nostra opinione è che il progetto debba dare il minor numero di transiti automobilistici per il centro di Ri-valta e la Sovrintendenza ci dirà quello che ritiene giusto fare perché sia il minore possibi-le l'impatto. Sulla base di queste due posizioni chiare, nette e precise sono certo che arri-veremo ad un accordo con la Sovrintendenza ed è da quel maggio del 2009 che stiamo lavorando . Questa cosa ha rilevanza perché a mio giudizio toglie dal tavolo le discussio-ni, la strada non va più avanti mentre si procede come sempre avviene con testi delicati attraverso un rapporto con la Sovrintendenza che comunque si sarebbe dovuta esprime-re perché da quando gli abbiamo mandato il primo progetto ci sono tre mesi per farlo; quindi quella espressione di parere era in ogni caso inevitabile ed era sulla base di que-sta prima proposta che noi avremmo poi eventualmente apportato modifiche o richiesto quali modifiche fossero necessarie. L'obiettivo che ci diamo noi è quello di ridurre al mi-nimo i transiti per Rivalta ed il secondo punto di suo dubbio, quello se sia efficace o non efficace questa strada rispetto agli obiettivi che ha che sono quelli di togliere traffico al centro di Rivalta le dirò che lei può capire benissimo, perché conosce la materia ed è in grado di valutare tecnicamente i progetti, che dipenderà molto da che tipo di progetto facciamo. Se via della Repubblica avrà una continuità sopra e sotto alla variante di Rival-ta è chiaro che il traffico di attraversamento sarà decisamente diverso e noi punteremo a far sì che non ci sia questa continuità di traffico e se contestualmente va avanti il primo stralcio della vera variante della Statale 63 cioè quella che dalla variante di Canali proce-de in direzione di Puianello è chiaro che il beneficio ulteriore nei confronti di Rivalta sarà

forte; entrambi questi benefici non sono misurati nei dati che lei ha avuto perché sono quelli che derivavano dal progetto di partenza che subisce giustamente modifiche. Io vo-glio semplicemente dire che l'effettivo risultato in termini di diminuzione del traffico nel centro di Rivalta lo daremo, con numeri precisi per quanto sia possibile farlo con i modelli di simulazione di traffico, quando avremo il progetto concordato con la Sovrintendenza in quanto ribadisco che fare o non fare una rotatoria all'intreccio con via Bedeschi può ap-parirle forse poco significativo ma è uno dei punti chiave della discussione perché da un lato può aumentare il traffico o lo può diminuire sulla stessa via Bedeschi ed al tempo stesso è irrilevante per la Sovrintendenza che questa rotatoria ci sia o meno in termini di impatto paesaggistico; è intorno a questi elementi di merito che stiamo facendo la di-scussione. Concludo rapidamente sulla parte finale dell'Interpellanza di Giovannini dove diceva “lasciate questi progetti temporanei che sono in realtà varianti alla Statale 63 e seguite un procedimento più generale”; Consigliere Giovannini, questa cosa la giudico superata perché stiamo parlando della variante di Rivalta, stiamo parlando di una varian-te di natura comunale tant'è vero che l'ente procedente e l'autorizzazione sono tutte in capo a noi perché dentro all'ambito urbano e quindi nel tratto di nostra competenza della Statale 63 e non c'è bisogno di altri interventi. Stiamo parlando di un'opera che vale 2 mi-lioni di euro, non di più e non capisco perché si alimentano voci sul costo dell'opera, e di un'opera che sostanzialmente si chiude funzionalmente in se stessa e che è funzionale anche nel caso in cui io spero che si possa realizzare l'intera variante alla 63; le ricordo che non è solo il PTCP a prevedere la variante alla 63 ma è anche il PRG ed il PSC del Comune di Reggio che dimostrano la continuità con cui il Comune di Reggio ha creduto nella variante alla 63 come sistema di raccordo tra la pedemontana ed il sistema delle tangenziali urbane di Reggio. Noi perseguiamo quella strada e non ci si venga a dire che sono due cose compatibili perché questa è una cosa falsa ed inviterei anche la Lega e la Minoranza a non sostenerlo in quanto stiamo parlando di un'opera del valore di 2 milioni di euro e che comprende nei 2 milioni anche la ciclabile in via del Buracchione e quindi un'opera di dimensioni e portata tipica del bilancio di Reggio. Per riuscire ad ottenere un effetto anche minimamente paragonabile a quello che otterremmo con questa strada sul centro di Rivalta, la variante 63 che noi promuoviamo deve essere fatta, lo sa bene an-che lei, anche congiuntamente alla variante alla pedemontana che prevede quattro tunnel di cui uno sotto la Fola, uno sotto Botteghe, uno sotto la collina delle Forche ed uno sotto la collina che da verso le Sorelle Ramonda. Se siamo d'accordo sul fatto che la variante alla 63 ci serve io sono disponibile a qualsiasi incontro a qualsiasi tavolo per portarlo a-vanti però solo dal punto di partenza che il Comune di Reggio ci crede tanto che ne ha fatto finanziare il primo stralcio e non mi si venga a dire che è in concorrenza con la va-riante di Rivalta o che con i 2 milioni risparmiati sulla variante di Rivalta e messi su un'o-pera che per essere completata avrà bisogno del fondamentale contributo di ANAS per-ché noi lasceremo l'abitato di Rivalta per altri anni, non so quanti, nelle condizioni in cui è oggi; io questa cosa francamente non l'accetto ed è dal punto di vista politico la conclu-sione che le lascio. Grazie. Entra il Consigliere Damian. Consiglieri presenti n. 5. Entra l'Assessore Del Bue. Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Io la invito anche, una volta per tutte, a risolvere questi problemi tec-nici perché è una cosa incredibile e sembra che nel 2009 non si riescano a sistemare le nostre registrazioni ed i nostri servizi tecnici. Detto questo, che è una raccomandazione, vengo alla risposta di insoddisfazione rispetto alle argomentazioni che ha utilizzato l'As-sessore Gandolfi cercando invano di arrampicarsi sugli specchi perché noi ci riferiamo a dati ed atti che avete prodotto voi quindi non ci discostiamo da quella realtà. Visto che parliamo di progetti, la Sovrintendenza si è espressa su un iter e se non si fosse espres-

sa nel tre mesi voi avreste proceduto con la realizzazione del progetto che avevate mes-so in piedi ma resta il fatto che non avete minimamente tenuto conto dei vincoli paesag-gistici; è male, molto male per un'Amministrazione fare finta che dei vincoli paesaggistici non esistano quindi ha fatto bene la Sovrintendenza a bocciarvi. Se così fosse stato a-vreste realizzato un'opera che, come dite voi nel PUM in contraddizione con i dati che voi avete fornito, dovrebbe conseguentemente risolvere il notevole problema rappresentato dal traffico di attraversamento a Rivalta; non lo diciamo noi, lo dite voi eppure i dati dico-no una cosa diversa, dicono che in direzione Reggio – montagna il traffico aumenta del 42%, senza tener conto del fatto che in direzione Reggio tanti automobilisti potrebbero by passare questa piccola bretellina passando dall'abitato di Orologia e ricadendo diretta-mente nel centro di Rivalta ma questo non lo avete tenuto in considerazione e sappiamo come gli automobilisti già oggi utilizzano via S. Isidoro inopportunamente ed utilizzano generalmente la strada dove trovano meno ostacoli, dove fanno prima a raggiungere la propria destinazione. Ora, nel merito abbiamo già detto che quest'opera dal nostro punto di vista certamente non è confrontabile con la variante alla Statale 63 ma siete voi che di-te che risolve il problema dell'abitato di Rivalta quindi le contraddizioni sono tutte vostre, non sono certamente dell'Opposizione che si sarebbe comportata molto diversamente proprio perché anche il PRG vigente, il PSC ed il PTCP perseguono la linea di realizzare la variante alla SS 63 ed è assolutamente urgente ed indispensabile convocarsi assieme per risolvere questo problema altrimenti si va avanti con piccole variantine che a nulla servono; ributtare il traffico sulla vasca di Corbelli non risolve il problema di Rivalta per-ché è un palliativo che però costa molti soldi alle casse pubbliche e noi questo non lo ac-cettiamo. Lei ha parlato per la SS 63 di tunnel ma non c'è bisogno di questo perché c'è semplicemente bisogno di attraversare il Crostolo dopo il primo lotto di Puianello, dove non mi pare che vi siano dei gran tunnel, e scendere fino a Reggi; mi sembra che questo ridimensionerebbe anche di molto le previsioni di spesa che per l'insieme del pacchetto progetto che interessa anche l'abitato di Albinea oltre a quello di Puianello è stato previ-sto. Questo porterebbe già a dare una prima risposta vera e forte al problema. Concludo, signor Presidente e signor Assessore, facendo anche una riflessione perché in questi giorni è emersa in maniera grottesca la posizione di alcune forze politiche rispetto ad ANAS, un ente del quale si può dire tutto ed il contrario di tutto però non è possibile che quando le cose non vanno si pensi che ANAS è un “diavolo” e poi, quando i progetti ven-gono finanziati le forze politiche si accapiglino per chi sia la primogenitura dell'opera e mi riferisco alla galleria Bocco-Canala; io faccio solo sommessamente una riflessione cioè il Governo, tutti i Governi che si sono succeduti, e soprattutto le Amministrazioni Locali che sono quelle che devono proporre i progetti, sostenere i progetti, portare avanti questi be-nedetti progetti hanno insistito pedissequamente su questa galleria Bocco-Canala che non è risolutiva dei problemi della 63, è lunga 1 chilometro e mezzo se va bene e ci costa 51 milioni mentre con queste risorse, se noi avessimo portato avanti il progetto della va-riante alla SS 63 tra Canali e Puianello, avremmo reso un servizio molto migliore alle no-stre comunità. L'invito è “torniamoci a sedere intorno ad un tavolo” perché noi abbiamo incontrato il Direttore Centrale di ANAS venerdì scorso il quale si è detto disponibile a se-dersi con gli Enti Locali per portare avanti un protocollo d'intesa su un progetto di questa strada che tutti assieme dobbiamo portare a casa. Grazie Presidente. Entrano i Consiglieri Eboli, Cataliotti e Terenziani. Consiglieri presenti n. 8. Entra l'Assessore Barbati. Presidente Emanuela Caselli Prima di passare alla trattazione dell'Interpellanza n. 29 del Consigliere Iotti vorrei comu-nicare ai Consiglieri presenti che è già stato comunicato al tecnico competente di pren-dersi cura degli aspetti tecnici e meccanici della strumentazione ed altresì, verificato che non vi sono impedimenti da questo punto dei vista, è stato dato mandato alla ditta che

gestisce il software del programma della gestione in aula dei nostri computer e dei micro-foni di fare un check sul sistema intero quindi questo per rispondere al Consigliere pre-cedente. Entra il Consigliere Filippi. Consiglieri presenti n. 9 Entra l'Assessore Catellani. Viene introdotto in discussione il punto numero 29 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza ai sensi dell'art. 51 comma 3 del Consigliere Matteo Iotti in ordine al trasferimento della Villetta Svizzera al di fuori del San Lazzaro” (I.D. 188)

INTERROGAZIONE

I sottoscritti Consiglieri Comunali

PREMESSO CHE

Nel corso della passata consigliatura, si è spesso parlato del trasferimento della Villetta Svizzera al di fuori delle mura del San Lazzaro; L'edificio individuato per collocare il servizio è stato individuato, sempre lungo la via Emilia verso Modena, nell'edificio dell'ex Carrozzaio; con la presente INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

INTERROGA

il Sindaco e la Giunta affinché riferisca circa lo stato di avanzamento della proce-dura amministrativa, specificando la tempistica per il trasferimento di detto servi-zio.

INTERPELLANZA

Con la seguente presente

PREMESSO CHE

In data 01 agosto 2009 ho presentato un'interrogazione circa il “Trasferimento della Villetta Svizzera” protocollata al n. 18567/09;

CONSIDERATO CHE

In data 11 settembre 2009 ho sollecitato agli uffici competenti una risposta a detta interrogazione, essendo trascorsi inutilmente i 20 giorni utili per la risposta. Tutto ciò premesso

CHIEDO

La trasformazione di detta interrogazione in interpellanza.

Matteo Iotti

Intervengono nell'ordine:

Consigliere Matteo Iotti Io illustro rapidamente questa Interpellanza che nasce come Interrogazione alla quale non era stata data risposta per rispondere ad un'esigenza di informazioni da parte di al-cuni cittadini della zona che sono rimasti preoccupati da questa vicenda; ho ritenuto op-portuno trasformare il tema in Interpellanza per dar modo di rendere pubblico e di benefi-ciare della risposta in Consiglio su questo argomento. Faccio riferimento semplicemente al trasferimento della Villetta Svizzera al di fuori della sede del San Lazzaro infatti io ri-cordo come il Consigliere della VI Circoscrizione trattò questo tema ma dai tempi annun-ciati in fase di discussione ai tempi di realizzazione quello che è emerso e quello che ab-biamo potuto constatare è una fondamentale discrasia ed un certo ritardo nell'esecuzione di questi lavori. Personalmente ho espresso una posizione che è acritica rispetto all'indi-viduazione di quel sito ma ormai occorre essere più realisti del re e fare le cose opportu-ne ed utili quindi credo che una delle priorità sia quella di fare uscire dal recinto del San Lazzaro questo servizio e che occorra spostarlo rapidamente per un motivo di sicurezza e di maggiore vivibilità e poi per dare anche un maggior impulso ai lavori di riqualificazio-ne che comunque riguardano quella zona. Quindi sono ad interrogare la Giunta per avere notizie circa il trasferimento di questo servizio e sostanzialmente per conoscere quelli che sono i tempi dei lavori; ho visto che nelle ultime settimane qualcosa si è mosso però cre-do che alla città occorra dare informazioni in modo che consapevolmente vedano cresce-re e modificare i nostri servizi. Assessore Ugo Ferrari Grazie signor Presidente. L'occasione è opportuna ed utile per fornire alcune informazioni ai Consiglieri ed in particolare al Consigliere Iotti su un intervento che abbiamo conside-rato in molti opportuno tant'è che alla votazione del Consiglio Comunale nella seduta del 25-11-2008 ci furono solo due astensioni ed una di queste fu Giovannini che dichiarò u-n'astensione favorevole all'operazione. Alcuni dei presenti ricorderanno che il 25-11-2008 il Consiglio Comunale decise il nullaosta al rilascio del titolo abilitativo di un edificio posto in località San Maurizio destinato ad ospitare appunto l'attività del SERT rivolta alla pre-venzione ed alla riduzione del danno nel campo delle tossicodipendenze; quella seduta fu preceduta da una seduta di Commissione e da diversi atti di Giunta. Si ricorda che quella attività del SERT nacque nel '99 e si svolge tuttora presso la Villetta Svizzera, co-m'è stato opportunamente ricordato, presso l'ex complesso del San Lazzaro; in quell'an-no non si parlava ancora di Università e le persone entrate in contatto con il servizio furo-no allora 20 o 30 mentre gli accessi nel 2007 ammontano a circa 682 e questo ha gene-rato una serie di difficoltà di convivenza e di problematicità tra la presenza dell'Università e questo tipo di servizio e rende oggettivamente inopportuna questa presenza nel luogo richiamato. Abbiamo detto tutti “bene” al trasferimento e ribadisco che abbiamo preso atto in quell'occasione che non si tratta solo di un trasferimento ma anche del rilancio del pro-getto, come ha chiarito il dottor Bosi, Responsabile del SERT, in quell'occasione; c'è u-n'evoluzione dell'esperienza, è necessario migliorare le conoscenze, la consapevolezza e favorire i comportamenti virtuosi dei consumatori di sostanze stupefacenti anche attraver-so azioni di formazione, facilitazione dell'accesso ai trattamenti riabilitativi di secondo li-vello. Quindi è un progetto da rilanciare che faccia perno sulla prevenzione e sulla ridu-zione del danno e che migliori complessivamente un rapporto tra i vari enti chiamati ad intervenire in questo campo e quello che ormai è ritenuto a ragione una delle piaghe e dei problemi rilevanti della nostra società. Il luogo in cui si esercitano queste attività è na-turalmente importante ed abbiamo effettuato una serie di approfondimenti sugli uffici, sull'ASL, sul SERT, su una decina di siti alternativi e si è arrivati a San Maurizio; forse non è il luogo perfetto ma corrisponde a vari criteri che ci eravamo dati ed a quel punto, rispetto all'esame condotto su diverse alternative, risultò il punto più adeguato perché presenta un'accessibilità elevata che è indispensabile in questi luoghi, soprattutto da mezzi pubblici, non è distante da strutture socio-sanitarie ed è un luogo che pur con que-ste caratteristiche può consentire una convivenza tra attività del SERT ed il contesto cir-

costante. Si chiedeva a che punto siamo di questo percorso che avevamo condiviso, co-me ricordavo, con un voto quasi unanime in Consiglio ed allora posso dire che dopo l'atto di Consiglio della fine di novembre del 2008 l'ASL ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo il 10-03-09, ha indetto la gara di appalto il 12-03-2009, ha aggiudicato la gara di appalto il 17-07-2009, ha comunicato l'efficacia della aggiudicazione definitiva il 25-08-2009 ed ha sollecitato l'inizio dei lavori l'8 settembre di questo anno ed in data 9 settem-bre 2009 hanno ufficialmente iniziato i lavori. Il cronoprogramma dei lavori prevede l'ese-cuzione delle opere in 9 mesi quindi si presume di concludere il lavoro nel mese di giu-gno 2010 per provvedere di conseguenza al trasferimento di questa attività. Grazie. Entrano i Consiglieri Olivieri, Riva, De Lucia, Vecchi, Rodfolfi, Cigarini. Consiglieri presenti n. 15. Entra l'Assessore Grasselli. Consigliere Matteo Iotti Ringrazio l'Assessore per la risposta e per la dovizia di particolari per quanto riguarda la cronologia dei lavori e la tempistica che è stata assunta per l'effettuazione di questa ope-ra. Semplicemente mi ritengo soddisfatto. Entrano i Consiglieri Rinaldi e Campioli. Consiglieri presenti n. 17. Viene introdotto in discussione il punto numero 28 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza del Consigliere Marco Eboli in ordine alla mancata registrazione della seduta consiliare del 22.7.2008” (I.D. 189)

INTERPELLANZA

Il sottoscritto Consigliere Comunale del Gruppo PDL premesso:

− che si è avuta notizia della mancata registrazione di tutti gli interventi del Consiglio Comunale del 22.07.2008 nel corso della quale fu trattato, con tre distinte Mozioni, il tema della sicurezza, sempre attuale e grave per la nostra città;

− che già nei mesi scorsi era stata denunciata da alcuni Consiglieri la mancata registrazione di intere sedute del Consiglio Comunale;

− che nonostante le assicurazioni che si sarebbe riposto rimedio, l'episodio del 22 luglio conferma che nulla è stato fatto, con gravi danni per il Comune ed i Gruppi Consiliari che non avranno a disposizione nessuna traccia dei propri interventi.

Si interpella per sapere:

1) qual'è la Ditta che gestisce i servizi di registrazione delle sedute Consiliari, a quanto ammonta il costo sostenuto dal Comune e se esistano penali a carico della ditta qualora si verificassero, come nei casi denunciati, pesanti disservizi; 2) perché dopo la prima denuncia effettuata nei mesi scorsi il Comune non ha risolto il problema e di chi sia la responsabilità di tale inerzia; 3) se la Giunta non ritenga necessario, alla luce dei continui e ripetuti disservizi relativi alle registrazioni delle sedute Consiliari, individuare un altro fornitore.

Marco Eboli – Consigliere Comunale PDL

Intervengono nell'ordine:

Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Mi scuso se non ero presente in aula prima ma avevo una conferenza stampa. Chiedo scusa ma io non proseguo finché l'Assessore che mi deve rispondere non smette di telefonare perché quando uno fa un'Interpellanza bisogna che lo ascoltino. Questa è un'Interpellanza che si richiama ad un episodio vecchio che riguarda la prece-dente consigliatura ma la sua attualità risiede nel fatto che anche nel corso di un'altra In-terpellanza che ho tenuto la settimana scorsa il tema della registrazione degli atti sia nel-le sedute di Consiglio Comunale che di Commissione non è ancora stato risolto, a nostro giudizio, nel modo adeguato e se si perde traccia di quello che diciamo in quest'aula co-me di quello che diciamo in Commissione potremmo fare le riunioni al bar Farini che a-vrebbero lo stesso valore perché un consesso pubblico che non porta in qualche modo … Io chiedo scusa, Presidente, ma lei sta chiacchierando, l'aula è veramente ingoverna-bile ed io voglio parlare e non voglio urlare … chi non è interessato esce perché non si è obbligati ad ascoltare. Dicevo per l'appunto che su questa questione della mancanza di traccia dei lavori che facciamo è una carenza grave che non vorrei che fosse in qualche modo messa con dolo ossia con la volontà di non lasciare in determinate situazioni trac-cia di dibattiti scomodi. L'episodio a cui questa Interpellanza si rifà è quella della seduta del Consiglio Comunale del 22 luglio 2008 dove trattammo il tema della sicurezza che è un tema assolutamente attuale anche oggi ed è un tema sul quale la cosa grave era che già il 22 luglio avevamo rilevato che non era stata registrata una seduta. A distanza di poco tempo due sedute di Consiglio Comunale non registrate credo che oggettivamente siano un vulnus molto grave per la funzionalità di questa istituzione. Fatta questa breve premessa io chiedo all'Assessore Gandolfi, che so che avrà la competenza per rispon-dermi, qual'è la ditta che gestiva, se non è cambiata, e che gestisce attualmente il siste-ma di registrazione delle sedute consigliari, a quanto ammonta il costo sostenuto dal Comune per il lavoro che questi svolgono, se esistono penali a carico della ditta qualora si verificassero ancora, come si sono verificati, gli episodi che a mio giudizio possono essere annoverati tra i pesanti disservizi, perché dopo la prima denuncia effettuata nei mesi scorsi il Comune non ha risolto il problema e di chi è la responsabilità di tale inerzia, se la Giunta non ritenga necessario, alla luce dei continui e ripetuti disservizi relativi alla registrazione delle sedute consigliari, individuare un altro fornitore. Grazie. Entrano i Consiglieri Olivo, Scarpino, Parenti, Carbognani, Pierfederici, Montanari Federi-co, Cavatorti, Salsi, Barbieri, Capelli. Consiglieri presenti n. 27. Assessore Paolo Gandolfi Grazie Presidente e grazie Consigliere Eboli. Il sistema di registrazione delle sedute con-sigliari è gestito dal sistema hardware e software fornito dalla ditta EUREL di Roma ed il sistema gestisce sia il sistema di conferenza vocale e di registrazione degli interventi sia quello di votazione elettronica. La ditta EUREL è una ditta di primaria importanza a livello europeo che gestisce tra l'altro il sistema di conferenze della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, del Consiglio Superiore della Magistratura, della sede di Stra-sburgo del Parlamento Europeo e dei Consigli Regionali di Puglia, Sicilia, Val d'Aosta e Veneto, dei Consigli Provinciali di Arezzo, Bari, Genova, Napoli, Roma e dei Consigli Comunali di Bologna, Catania, Milano, Venezia, Verona, Alessandria, Aosta, Cagliari, Piacenza e Modena. Si tratta quindi, come lei potrà immaginare, di referenze citate per qualificare una ditta professionalmente affidabile che è sempre intervenuta tempestiva-mente nella risoluzione delle problematiche che si sono presentate. Il mal funzionamento che lei riferisce è dovuto a due problemi differenti l'uno dall'altro intercorsi nel corso del 2008 e non imputabili al sistema di conferenze vocali oggetto della gara per l'incarico alla ditta EUREL; nel primo caso si è trattato di un'interruzione del cavo che collega il sistema di conferenza vocale con le postazioni della Giunta per cui non venivano registrati gli in-

terventi degli Assessori cioè diciamo che è stato un difetto dell'impianto allestito dal Co-mune e quindi gestito direttamente dal servizio manutenzione del Comune mentre nel secondo caso è stato un problema di collegamento tra il sistema di amplificazione ed il sistema di conferenza vocale o votazione. In entrambi i casi sono intervenuti i tecnici co-munali che hanno provveduto a riparare il mal funzionamento di due danni che ovviamen-te non erano prevedibili perché sono intercorsi nel corso delle sedute. Tra l'altro, un altro problema è stato che sono danni che non hanno reso non funzionante il sistema perché il sistema apparentemente funzionava e quindi semplicemente non sono venute le regi-strazioni perché mancava un collegamento; lo dicevo nel senso che non era possibile in quel momento accorgersi che non erano in corso le registrazioni. Quindi sono due pro-blemi che sono stati risolti dal servizio manutenzione e che come tale è intervenuto con la tempestività che gli è stata data. Di tutto questo ce ne scusiamo; mi manca un dato che è quello che lei chiedeva relativo ai costi perché non siamo ancora riusciti a recuperare il valore economico del … hanno detto probabilmente circa 70.000 euro ma non è un dato certo perché risale ad un appalto del 2001. Entrano i Consiglieri Cattani, Montanari Valeria, Baccarini e Bassi. Consiglieri presenti n. 31. Consigliere Marco Eboli Grazie. Io intendo dichiararmi completamente insoddisfatto, spero che questa seduta sia registrata ed intendo censurare il modo approssimativo con il quale la Giunta viene a ri-spondere alle Interpellanze. Non è possibile che un'Interrogazione relativa ad un fatto av-venuto oltre un anno fa riceva una risposta assolutamente insoddisfacente sui tempi dei costi perché qui basterebbe semplicemente chiedere all'Ufficio Ragioneria qual'era il co-sto che si è sostenuto. Allora ci sono due carenze, una del Dirigente che questa cosa non l'ha fatta ed una dell'Assessore che non può essere messo alla berlina in Consiglio Co-munale venendo qui a dare risposte assolutamente inadeguate. Viene introdotto in discussione il punto numero 28 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza dei Consiglieri Fabio Filippi, Liborio Cataliotti e Marco Eboli in ordine al ripristino della manutenzione della pista ciclabile che collega l'abitato di Rivalta al-la Vasca di Corbelli” (I.D. 190)

INTERPELLANZA

Premesso

Che la pista ciclabile che collega l'abitato di Rivalta alla Vasca di Corbelli, causa la scarsa manutenzione, risulta praticamente impercorribile: crepe nella carreggiata, oltre ad erbacce alte oltre mezzo metro (nel 50% del tragitto) che ostruiscono il passaggio; Che scarsa manutenzione è sinonimo di scarsa sicurezza per i ciclisti che percor-rono la pista in oggetto;

Sottolineato

Che l'Amministrazione comunale di Reggio Emilia sembra essersi dimenticata del-la frazione di Rivalta; Che i residenti di Rivalta pagano le tasse come tutti gli altri reggiani;

Interpella la Giunta per sapere

Se intenda attivarsi al fine di ripristinare la manutenzione nella pista ciclabile che collega l'abitato di Rivalta alla Vasca di Corbelli; Se la scarsa manutenzione cui è soggetta la pista ciclabile in oggetto provochi ri-schi per l'incolumità dei ciclisti che percorrono la stessa; Se l'Amministrazione comunale di Reggio Emilia intenda riparare alla latitanza, di questi ultimi anni, nella frazione di Rivalta.

Fabio Filippi – Liborio Cataliotti

Intervengono nell'ordine: Consigliere Fabio Filippi Volevo chiedere alla Giunta che provvedimenti abbia preso in merito alla scarsa manu-tenzione di questa pista e di chi sia la colpa di questa scarsa manutenzione perché gli addetti alle pulizie una volta tagliata l'erba dovrebbero allontanarla dalla pista mentre in-vece pare che la buttino o nel campo del contadino o che la lascino sulla pista. Grazie Presidente. Assessore Paolo Gandolfi Grazie Presidente e grazie Consigliere Filippi. Dall'analisi risulta che gli interventi che lei pone nell'Interpellanza siano già stati realizzati successivamente all'Interpellanza stessa quindi sarà cura mantenere la manutenzione della stessa pista ciclabile nei termini che lei chiede oggi. Grazie. Consigliere Fabio Filippi Grazie Assessore. Mi fa piacere che dopo l'Interpellanza la manutenzione sia stata ese-guita ma sarebbe interessante e propositivo per i cittadini che la manutenzione venisse sempre eseguita anche senza Interpellanze quindi mi fa piacere che siate intervenuti ma mi farebbe più piacere e farebbe ancora più piacere ai cittadini che queste particolari ma-nutenzioni per tutte le pubbliche utilità come una pista ciclabile o i marciapiedi fossero fat-te anche senza presentare Interpellanza. Grazie Presidente. Entra il Consigliere Gualtieri. Consiglieri presenti n. 32. Alle ore 16:14 il Presidente sospende la seduta in attesa dell'appello. Alle ore 16:20, su invito del Presidente, il Segretario Generale procede all'appello nomi-nale al fine di verificare l'esistenza del numero legale per poter validamente deliberare ai sensi dell'art. 6, comma 1, del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale. Risultano presenti n. 32 Consiglieri pertanto la seduta viene dichiarata legalmente valida. Scrutatori: Iotti, Ballarini, Rinaldi. Consigliere Angelo Cigarini Ho chiesto, brevemente, parola per una questione personale e cioè io volevo ringraziare la Presidente del Consiglio e anche i Consiglieri colleghi per la vicinanza che mi hanno dimostrato la settimana scorsa in occasione della morte di mia mamma quindi grazie di cuore a tutti. Entrano i Consiglieri Filippi e Olivieri. Consiglieri presenti n. 34

Presidente Emanuela Caselli Grazie a lei Consigliere. Volevo rettificare il calendario dei lavori del Consiglio previsti per la data odierna perché si verifica l'assenza dell'Assessore Spadoni per motivi personali perciò andremo a trattare rispettivamente la Delibera numero 3, la Delibera numero 4 e la Mozione numero 7 . Risulta pertanto rinviata successivamente la Mozione numero 5 . Vi ricordo quindi che il calendario dei lavori in data odierna prevede la Delibera numero 3, l’ approvazione dei verbali, la Delibera numero 4, l’ approvazione del nuovo Statuto della Fondazione Teatri, e, successivamente, la Mozione numero 5 presentata dal consigliere Eboli e a nome della Giunta interverrà l'Assessore Ugo Ferrari. Volevo comunicare al Consiglio che è stato presentato un articolo 20 di cui la Presidenza ha valutato la ammis-sibilità da parte del Consigliere Matteo Iotti che ha la facoltà di presentarlo per cinque mi-nuti per poi valutarne eventualmente l'ammissibilità da parte del Consiglio.

ODG EX ART. 20 REG CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: − da notizie di stampa si apprende che in alcuni istituti scolastici le Autorità

preposte stanno tacitamente acconsentendo alla progressiva rimozione del crocifisso dalle aule, in accoglimento delle richieste formulate da qualche genitore, addirittura anche con ricorso all'Autorità Giudiziaria;

− la presenza obbligatoria dal crocifisso nella aule scolastiche è prevista e contemplata dall'art. 118 del Regio Decreto del 30 aprile 1924 n. 965, nonché dal Regio Decreto del 26 aprile 1928 n. 1297;

− la Direttiva del Ministero dell'Istruzione n. 2666, del 3 ottobre 2002, dispone che ogni Dirigente scolastico assicuri la presenza del Crocifisso presso le aule scolastiche di propria competenza;

− il Consiglio di Stato, con parere n. 63 del 24 luglio 1988, ha stabilito che le norme regolanti l'esposizione del crocifisso nella aule scolastiche non pos-sono essere considerate implicitamente abrogate dalla nuova regolamenta-zione concordataria sull'insegnamento della religione cattolica, sul rilievo che “la croce, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore univer-sale, indipendentemente da specifica confessione religiosa”;

− il Consiglio di Stato con sentenza n. 556 del 13 febbraio 2006 ha ribadito che il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche perché non è un simbolo me-ramente religioso, ma esprime tutti i valori civili di tolleranza, rispetto reci-proco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti e solidarie-tà, principi che “delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato”;

− la civiltà occidentale, di cui il nostro Paese è una delle culle, scaturisce dal sistema di valori di cui la cultura cristiana si è resa interprete nel corso dei secoli;

− in questa dimensione il crocifisso è diventato il simbolo stesso della nostra identità culturale, di fratellanza, di pace e di giustizia; questi valori assumo-no una rilevanza ancor più rilevante in presenza di fenomeni migratori di massa, che mettono a confronto culture e religioni diverse;

− nei giorni scorsi la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, nella sentenza relativa ad un ricorso presentato da una cittadina italiana originaria della Finlandia, ha sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule sco-lastiche costituisce una violazione del “diritto dei genitori ad educare i figli secondo le proprie convinzioni” ed una violazione alla “libertà di religione degli alunni”;

− la forma di governo del nostro Paese è la democrazia rappresentativa parla-mentare, con la quale gli aventi diritto eleggono mediante voto i propri rap-presentanti per essere da loro governati. Il Parlamento è dunque pienamente rappresentativo della cittadinanza, e di conseguenza la maggioranza parla-mentare rappresenta la maggioranza dei cittadini. La Sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo rappresenta una pericolosa intromissione del nostro sistema democratico, poiché di fatto lede l'interesse di un popolo con il pretesto di tutelare i diritti umani e civili di un singolo, diritti che in questo caso non sono assolutamente stati prevaricati; non risulta infatti che i bam-bini oggetto del ricorso siano stati maltrattati, né in alcuna maniera discrimi-nati, né che sia stato loro impedito l'accesso alle aule scolastiche.

Questa sentenza sembra dunque vole legittimare una “dittatura delle minoran-ze”, secondo cui il pensiero del singolo individuo obbliga la collettività ad uniformarsi ad esso.

− Il Governo italiano ha immediatamente preannunciato la volontà di ricorrere contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, ritenendo tale sentenza l'inizio di un pericoloso attacco nei confronti della storia e della cultura del nostro Paese.

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

− a farsi interprete delle esigenze del nostro tempo ed a coinvolgere i Rappre-sentanti locali dell'Amministrazione scolastica per assicurare la presenza dei crocifissi in ogni aula scolastica ed al loro ripristino ove siano stati rimossi, nonché ad una rifliessione da svolgere in ambito scolastico sui valori sopra richiamati, insiti nella nostra storia e nella nostra tradizione;

− a schierarsi a fianco del Governo italiano nel ricorso contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che costituisce una pericolosa minaccia nei confronti della storia e delle tradizioni dei popoli nonché una grave in-tromissione nei confronti del sistema democratico del nostro Paese.

Matteo Iotti

Consigliere Matteo Iotti Signor Presidente, grazie della parola. Le chiedo una precisazione cioè devo illustrare i motivi dell'urgenza oppure già il corpo del … Grazie, ringrazio del chiarimento. Ho pensa-to di promuovere questa iniziativa, questo articolo 20, e ringrazio anche i colleghi Consi-glieri che hanno aderito, per chiedere al Consiglio di esprimersi in merito alla sentenza della Corte di Giustizia Europea con la quale veniva condannato il nostro Paese per l'e-sposizione del crocefisso nelle scuole e, visti i caratteri temporali con cui si è proceduto alla vicenda e l'impossibilità materiale di presentare una richiesta entro la seduta dei Ca-pigruppo della settimana scorsa, visto che questo Ordine del Giorno non richiede l'ado-zione di particolari atti amministrativi e che è necessario approvarlo in tempi rapidi perché la mancata approvazione potrebbe provocare una serie di problemi, io chiedo che venga affrettata la discussione di questo Ordine del Giorno anche perché credo che l'attualità del tema sia un aiuto alla discussione e può trasformarsi in un momento di sincronia del Consiglio Comunale con quella che è la discussione che c'è nel Paese. Quindi chiedo al Consiglio di potere discutere in questa seduta questa Mozione. Entrano i Consiglieri Irali ed Alessandri. Esce il Consigliere Olivo. Consiglieri presenti n. 35. Entrano gli Assessori Grasselli e Barbati. Presidente Emanuela Caselli

Bene. Grazie Consigliere. Chiedo se qualche Consigliere intende opporsi alla richiesta ef-fettuata dal Consigliere Iotti. Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Cigarini, ne ha fa-coltà. Consigliere Angelo Cigarini Grazie. Nonostante l'argomento sia sulla bocca di molti in questo periodo io ritengo che non ci siano questi estremi di urgenza per alcuni motivi ed il primo è che intanto la sen-tenza della Corte Europea non è ancora attuabile, credo di aver capito, il secondo è che non sono molto chiari finora neanche i motivi di questa sentenza, il terzo è che io perso-nalmente vorrei che ci si occupasse della scuola, dato che nell'articolo 20 si parla molto dell'ambiente scolastico che è quello dedicato a questo tema ed in questo caso, su que-stioni molto concrete che creano grandissimo disagio nell'ambiente scolastico in questo periodo. Io vorrei fare un piccolissimo esempio perché non più di venti giorni fa sono an-dato a comprare dei gessi bianchi per scrivere alla lavagna pagandoli con i miei soldi perché la scuola non li poteva pagare in questo periodo e quindi sinceramente la scuola ha problemi gravissimi inoltre per fare un altro piccolo esempio le scuole materne della Fism sono due anni che non ricevono i finanziamenti dallo Stato; io so di alcune scuole di Reggio della Fism che se non avessero avuto i soldi del Comune in questo periodo non avrebbero pagato gli stipendi. Ecco quindi che io ritengo che le urgenze della scuola sia-no altre e credo che per quest'argomento, esistendo una mozione del PdL, credo, sullo stesso argomento, credo che potremo andare nel merito in un'altra occasione. Grazie. Il Presidente mette in votazione l'ammissibilità dell'art. 20 presentato dal Consigliere Iotti e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 35 ASTENUTI: 0 VOTANTI: 35 FAVOREVOLI : 14 Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti (L.N.P.) - Bassi, Cataliotti, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) – Damian (U.D.C.) CONTRARI : 21 Riva (I.D.V.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Pierfederici, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P. Democr.) – Nasuti (Sin. E Ve.) Il Consiglio respinge. Viene introdotto in discussione il punto numero 3 dell'Ordine del Giorno, relativo a “Ap-provazione del verbale delle sedute consiliari del 7 e del 14 settembre 2009” Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Io chiedo di rinviare l'approvazione di questi verbali poiché da una ve-loce lettura risultano incompleti e noi crediamo che per dare un servizio ai cittadini oltre che per esprimere un voto consapevole su questi atti, e parlo di servizi ai cittadini in quanto questi verbali vengono pubblicati sul sito del Comune, debbano essere più veritie-ri possibili. Molti testi di Interpellanze contenuti in questi verbali non sono riportati, alcuni sì ed altri no, allora se vogliamo approvare dei documenti sciatti tanto per farlo procedia-mo ma noi crediamo che si debba poter esprimere un voto solo su dei documenti comple-

ti. Vi invito alla lettura e perciò le chiedo, Presidente, di sospendere la votazione su questi due verbali e di rinviarne il voto ad una prossima seduta di Consiglio Comunale. Grazie. Entra l'Assessore Sassi. Consigliere Luca Vecchi Io, adesso, non ho presente quali siano i refusi e le mancanze o ciò che di incompleto vi sia in questi verbali perché confesso di averli letti molto rapidamente per cui per quanto mi riguarda non ho problemi sul fatto che si possa anche soprassedere e votare questi verbali tra una settimana. Lascio comunque agli uffici compito di fare la valutazione di ca-rattere tecnico per capire se manca qualcosa e che cosa manca non ravvisando, comun-que, per quanto mi riguarda almeno istintivamente ragioni di carattere politico in questo senso. Avrò modo, comunque, di rileggerli più attentamente per cercare anche io, un at-timo, di farmene una ragione. Per quanto riguarda il voto se si vuole spostare avanti di una settimana non ci sono problemi. Viene introdotto in discussione il punto numero 4 dell'Ordine del Giorno, relativo a “Ap-provazione del nuovo statuto della fondazione “I Teatri”” (I.D. 191) Assessore Giovanni Catellani Grazie Presidente e buonasera a tutti. Ritorniamo, dopo la Commissione, per la presen-tazione ufficiale ed il voto ufficiale alla Delibera che propone una modifica allo statuto dei teatri; avevamo dato mandato al vicepresidente vicario professor Giuseppe Gherpelli af-finché esplorasse in città la possibilità di allargare la base dei soci della fondazione “I Te-atri”. Ne avevamo avvertito, in città, tutti quanti, la necessità perché la nostra fondazione “I Teatri” è l'istituzione culturale più importante della città, era nata come fondazione per creare una base associativa diffusa e larga in città ma non era mai stato questo progetto portato a termine, anzi, si era fermato fondamentalmente alla partecipazione istituzionale del Comune, della Provincia e di una assicurazione. Nel corso del suo mandato esplora-tivo il professor Gherpelli ha capito, assieme ai privati, che oggi più che mai fare parteci-pare un privato ad una istituzione culturale cittadina significa renderlo protagonista non semplicemente chiedergli dei soldi. Affinché i privati diventino protagonisti è ovvio che bi-sogna allargare la base decisionale e quindi allargare i membri del Consiglio di Ammini-strazione e in questo statuto si propone di portarli a undici, quindi da nove a undici. I pri-vati hanno dimostrato interesse, grande interesse per questa nostra carissima istituzione culturale, hanno chiesto di essere protagonisti quindi la prima vera e sostanziale modifica che si porta allo statuto, come vi dicevo, è quella di ampliare la base del Consiglio di Amministrazione perché ci sia un ingresso vero dei privati alla fondazione “I Teatri” e per-ché questi diventino, a nome della città, dei protagonisti autentici della vita culturale citta-dina. La seconda sofferenza che caratterizzava e caratterizza la nostra fondazione attie-ne invece al management e alla governance della fondazione perché nella nostra fonda-zione, al contrario di quello che avviene un po' ovunque, manca la figura del Direttore Generale ed in questo modo c'è sempre stata una certa confusione di ruoli tra il Consiglio di Amministrazione che dovrebbe decidere, appunto, quali sono le linee di gestione del-l'ente e la gestione concreta dell’ente da parte di membri dello stesso Consiglio di Ammi-nistrazione mancando la figura intermedia del Direttore Generale, Direttore Generale che non è da confondersi, ovviamente, con il direttore artistico; è stata sollevata la questione, in Commissione, della eventuale coincidenza della figura del Direttore Generale e del Di-rettore Artistico ma queste figure non coincidono quasi mai anzi praticamente mai soprat-tutto in Italia ed occorre una figura in organico che diventa un organo vero e proprio della fondazione, che faccia gestione e metta in atto quelle che sono le linee di governance del Consiglio di Amministrazione. La seconda vera novità dello statuto, quindi, dopo quel-la di allargamento del Consiglio di Amministrazione, è l’istituzione della figura del Diretto-re Generale. Devo specificare da questo punto di vista che il Direttore Generale sarà ne-

cessariamente un manager e sarà seguita la procedura dell’invito a rilevanza pubblica, non sarà assolutamente una figura con caratteristiche politiche, deve essere necessa-riamente una figura con caratteristiche manageriali e permetterà non solo un migliore funzionamento della macchina, la nostra macchina teatrale che è comunque una mac-china che funziona molto bene con pareggio di bilancio, caso più unico che raro in Italia, ma è comunque una macchina che ha bisogno di un Direttore Generale che faccia ri-sparmiare tempi e faccia anche risorse. Da questo punto di vista, così come in tutti i si-stemi di governance più moderni delle aziende non solo delle fondazioni il direttore gene-rale è anche una figura che fa risparmiare risorse economiche quindi non fa aumentare le uscite, anche se è un professionista, ma è sempre uno che fa risparmiare risorse, che fa funzionare meglio la macchina e rende ancora più virtuosa la fondazione che, ripeto, ha bisogno di una figura di mezzo tra quello che è il Consiglio di Amministrazione che detta le linee programmatiche, non artistiche ma di gestione dell’ente e chi poi le realizza con-cretamente. Le vere due novità, quindi, dello statuto sono queste: l’ampliamento del Con-siglio di Amministrazione perché in questo modo possano entrare i privati, in questo mo-do inevitabilmente il pubblico perde non la maggioranza rispetto ai Consiglieri espressi da Provincia e Comune che sono sei in tutto ma si libera sicuramente di un po’ di potere a favore dei privati che giustamente per investire nel teatro vogliono diventare anche dei protagonisti e degli attori. Le novità di rilievo sono queste, è stato un processo virtuoso ed io ringrazio ancora una volta il professor Gherpelli che secondo me ha interpretato al me-glio le esigenze dei cittadini. Ovviamente il passaggio di oggi è un prerequisito formale af-finché altri soggetti entrino nella compagine della fondazione “I Teatri” e rispetto ad alcu-ne associazioni di categoria abbiamo già dei “si” convinti che aspettano questo atto che poi sarà replicato quasi sicuramente in Provincia tra una settimana, il 16, affinché lo sta-tuto diventi definitivo. Entra il Sindaco Delrio. Consiglieri presenti n. 36 Consigliere Marco Eboli Un chiarimento semplicemente metodologico, Presidente. Nella passata consiliatura i Presidenti di Commissione presentavano emendamenti, non è mai capitato perché vedo che è una consuetudine di questa consiliatura, esclusivamente quando erano, comun-que, condivisi da tutta la Commissione. Allora io vedo che il Consigliere Capelli ha l'abi-tudine, perché è già la seconda o la terza volta che lo fa, di presentare degli Ordini del Giorno come Presidente di Commissione, allora o quest'emendamento è condiviso con tutte le Opposizioni, difatti è un'informazione, e se è condiviso da tutti allora a quel punto lì oltre alla firma del Presidente io credo che ci debba essere almeno la firma di compo-nenti o di un componente dei gruppi che fanno parte della Commissione. Se non è condi-viso, infatti il mio era solo un chiarimento metodologico, se invece fossero in futuro inizia-tive estemporanee di altri Presidenti, attenzione perché il Presidente di Commissione ha un ruolo di governo dei lavori solo della Commissione e se non è investito di un compito speciale da parte di tutti i Consiglieri che fanno parte della Commissione che sottoscrivo-no alla unanimità, emendamenti a firma Presidente non li può presentare, secondo me. Entra il Consigliere Vinci. Consiglieri presenti n. 37 Presidente Emanuela Caselli Grazie Consigliere. La presidenza ha inteso accolto l'emendamento presentato da An-drea Capelli in qualità di Consigliere, ovviamente, che è titolato alla presentazione dell'e-mendamento stesso. Volevo comunicare ai Consiglieri che sono in distribuzione la foto-copia dell’emendamento numerato come numero 1, con anche parere favorevole del diri-gente competente. Per quanto riguarda il prosieguo della discussione, che successiva-

mente dichiariamo aperta, comunico che è stata valutato come ammissibile anche l’emendamento numero 2 presentato dalla lista civica Reggio 5 Stelle a firma di Matteo Olivieri, e successivamente l’emendamento numero 3, numero 4 e numero 5, che vi verrà dato in copia successivamente, presentato dal gruppo della Lega in firma di pugno quindi che non risulta a prima lettura individuabile il primo firmatario. Dichiaro aperta la discus-sione. Ha chiesto la parola Rinaldi, ne ha facoltà.

EMENDAMENTO N. 1

Si sostituisca l'articolo 5.3 con il seguente: Il Consiglio di Amministrazione, nella prima seduta successiva alla nomina, verifica che i suoi componenti siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionali-tà richiesti dalla legge e dallo Statuto. Il Consiglio di Amministrazione compie analoga verifica per gli altri organi della Fondazione, fatta eccezione per la Assemblea che vi provvede direttamente. Per il Direttore Generale la verifica e la decadenza sono disposte dal Consiglio di Amministrazione.

Andrea Capelli – Presidente seconda Commissione Consigliare

EMENDAMENTO N. 2

All'art. 12.3 lettera K aggiungere: “I compensi dei membri del Consiglio di Amministrazione sono stabiliti come get-toni di presenza di valore non superiore a quanto percepito da un consigliere co-munale del Comune di Reggio Emilia.”

Matteo Olivieri (Re 5 Ste) Luca Damian (U.D.C.)

EMENDAMENTO N. 3

Alle lettere i) dell'art. 8, dopo la parola “delibere” sono inserite le seguenti “, senti-ta l'Assemblea,”.

EMENDAMENTO N. 4

Al punto 10.2 dell'art. 10 dopo la parola “culturale” è inserita la parola “, teatrale”.

EMENDAMENTO N. 5

Alla lettera e) dell'art. 8, dopo le parole “direttore artistico” sono aggiunte le se-guenti “, scelto tra persone dotate di specifica e comprovata fama ed esperienza artistica”.

Consigliere Nando Rinaldi Intervengo in merito alla Delibera perché poi gli emendamenti immagino che saranno poi oggetto di una valutazione a parte, anche perché ora è solo l’emendamento numero 1.

Questa Delibera, come giustamente ha ricordato l’Assessore, è stata esaminata in sede di Commissione Consiliare, la seconda, e contiene una serie di modifiche allo statuto del-la Fondazione “I Teatri”, questa importante istituzione culturale che opera ormai da alcuni anni all’interno del tessuto della nostra città. Ecco, questa Delibera credo che abbia il pregio insomma, di cogliere in sé una serie di valutazioni che nel corso degli anni sono state oggetto di approfondimento, in particolare ruolo essenziale che questa fondazione svolge rispetto alla partecipazione attiva anche di altri soggetti pubblici e privati, perché era questa la finalità. Se noi andiamo ad esaminare la Delibera di costituzione della Fon-dazione, approvata da questo stesso Consiglio nel 2002, uno degli scopi principali della costituzione di questa Fondazione è stata per l’appunto l’apertura di quella che era pre-cedentemente un consorzio tra enti pubblici, per cui Comune e Provincia, l’apertura di questa Fondazione a soggetti anche di natura non solo pubblica ma privati aventi finalità di interesse generale. Questo statuto, per l’appunto, recepisce questa necessità che fu per l’appunto l’oggetto della riflessione e che è stata anche l’oggetto della riflessione, credo, delle Commissioni Consiliari del passato mandato e anche di quello precedente, e cioè come dire dare rilievo e importanza anche alla partecipazione di altri soggetti oltre al Comune di Reggio Emilia e alla Provincia che rappresentano all’interno della nuova pro-posta statutaria i cosiddetti “soci fondatori di natura pubblica”, e questo statuto lo fa attra-verso una serie di modifiche in particolare la composizione del Consiglio di Amministra-zione che da apertura al proprio interno, per l’appunto, ad altri soggetti non solo i rappre-sentanti nominati dal Comune e dalla Provincia, ma anche ad altri soggetti di natura pub-blica che intendono investire all’interno del patrimonio di questa Fondazione e lo fa anche riconoscendo, secondo me, un limite che all’interno dello statuto precedente era presente cioè separando la gestione culturale da quella che invece è la gestione amministrativa, introducendo per l’appunto la figura di quello che viene chiamato “Direttore Generale”. L’altro aspetto importante che ha sottolineato, credo, l’Assessore Catellani è quello di come questa figura del Direttore Generale insieme al Direttore Artistico debbano essere soggetti di valutazione ad evidenza pubblica; questo è un altro aspetto che credo vada a merito alla riflessione fatta cioè il fatto che per l’appunto le scelte rispetto a queste figure del Direttore Generale e del Direttore Artistico siano scelte che nel futuro saranno per l’appunto oggetto di bandi ad evidenza pubblica, proprio per richiamare le migliori intelli-genze che saranno per l’appunto valutate attraverso i propri curricula. Io credo che que-sto tema, cioè il tema della Fondazione e della modifica dello statuto, ci ponga anche un altro tema che è un tema che è venuto, che è emerso all’interno del dibattito della Com-missione stessa e cioè i fondi destinati alla cultura; i colleghi sapranno che questo ente, cioè la Fondazione finanziata attraverso per l’appunto i contributi del Comune, della Pro-vincia e di altri soggetti privati, all’indomani per l’appunto della costituzione della Fonda-zione che si costituì anche per far sì che la Fondazione potesse ricevere i così detti “fondi del FUS” cioè del Fondo Unico sullo Spettacolo. Il FUS è un fondo che nelle ultime finan-ziarie, ma non solo nelle ultime in realtà va riconosciuto il fatto che il fondo unico per lo spettacolo è stato oggetto nelle ultime finanziarie a partire in particolare dalla finanziaria 2009 di forti tagli, tagli che hanno portato proprio nel giugno, luglio di quest’anno parte del mondo della cultura ma non solo una parte del mondo della cultura e ricordo l’intervento del Onorevole Barbareschi del PdL che intervenne proprio all’assemblea convocata dagli artisti che chiedevano al Governo di rivedere i tagli fatti al Fondo Unico sullo Spettacolo, perché questi tagli di fatto impediscono a molti enti, in particolare gli enti lirici ma non so-lo, a quelle attività che sono soggette a finanziamenti pubblici, cioè la danza, lo spettaco-lo, la lirica, questi tagli mettono a grave rischio gli istituti e le fondazioni culturali e ricordo anche l’intervento che fece il Presidente della Repubblica all’indomani dell’incontro che ebbe con gli artisti, il quale giustamente invocò il fatto che indipendentemente da quelle che sono le difficoltà economiche del bilancio dello Stato, investire sulla cultura sia una delle priorità che questo Paese deve mettere all’interno della sua agenda politica indi-pendentemente da quello che il Governo che governa per l’appunto nel pro tempore. E questa è una vera priorità, cioè investire in cultura è una di quelle priorità che forse carat-terizza anche meglio l’Italia, i suoi contenuti culturali e credo che questo richiamo anche

dal Consiglio Comunale vada fatto perché all’interno della finanziaria 2010 siano reinte-grati per intero i finanziamenti sul Fondo Unico per lo Spettacolo. L’altra cosa è come la Fondazione si rapporta come ente di promozione culturale. Quello che ho detto anche all’interno della Commissione è che credo vada riconosciuto il fatto che le istituzioni cultu-rali non svolgono solo una funzione di promozione culturale e dunque di proposta di e-venti indubbiamente interessanti che hanno coinvolto e che coinvolgono l’intera città ma sia in grado anche di coinvolgere anche altri soggetti e penso al mondo della scuola, penso per esempio a tutti quegli incontri che hanno anticipato la realizzazione di 2 grandi realizzazioni che sono state proposte dai teatri, “Il flauto magico” di Mozart, e di Beetho-ven … ora mi sfugge il riferimento qual’era, qualcuno si ricorda l’opera di Beethoven che è stata oggetto nel 2007 di una rappresentazione ai teatri? Non lo ricordo nemmeno io, comunque al di là di questo, questo testimonia anche della capacità creativa che i teatri hanno rappresentato nel proporre e non solo nell'essere, come dire, un momento di rece-zione acritico da parte della cittadinanza. Dico questo perché ricordo positivamente tutti gli incontri che hanno anticipato la rappresentazione e che hanno dato modo anche a chi non conosce le opere liriche, in questo caso per l’appunto “Il flauto magico” e l’unica rap-presentazione teatrale di Beethoven che però chi se la ricorda, nessuno? E questo testi-monia anche il fatto che secondo me le istituzioni culturali non debbano per l’appunto svolgere solo un ruolo di offerta culturale, ma debbano essere capaci di dialogare con la città, e di essere portatori di una riflessione sulla città ed io su questo credo molto, una riflessione sulla città in grado di intercettare anche interessi che vadano al di là degli a-manti della lirica o degli amanti della prosa, in questo caso per l’appunto per le istituzioni il teatro, della danza o di altre rappresentazioni di questa natura, ma che siano in grado per l’appunto di offrire una visione complessiva della comunità, di quelli che sono i suoi bisogni, anche di quelle che sono le sue opportunità, e questa città da questo punto di vi-sta può rappresentare certamente un punto importante. Chiedevo con questo statuto se-gni questo punto, cioè vada nella direzione del riconoscere quelli che sono stati un po’ i limiti oggettivi di una Fondazione che sembrava, con l’approvazione dello statuto prece-dente, una Fondazione molto, come dire, condizionata dalla presenza positivamente an-che, però condizionata dalla presenza forte della Provincia e del Comune e che apra per l’appunto le sue porte non solo in termini di recezione economica ma anche dal punto di vista della capacità di incidere sul Consiglio di Amministrazione e sulle decisioni che poi saranno assunte dalla Fondazione ad altri soggetti anche di natura privata e questo va anche nella direzione di far si che le risorse che gravano sul mondo della cultura, siano maggiormente più presenti perché da questo punto di vista il Vicepresidente Gherpelli ci ricordava che la Fondazione ha un bilancio in pareggio ma è anche vero che negli ultimi anni gli introiti per le sponsorizzazioni private sono diminuite notevolmente. Per cui que-sto è un richiamo che invita anche il Comune a mettere tra le sue priorità quello di conti-nuare a investire in cultura e in questa Fondazione. Per cui noi come gruppo del PD salu-tiamo positivamente questo statuto per la dichiarazione che ho cercato di ricordare e poi ci esprimeremo sui singoli emendamenti una volta visti. Grazie Presidente. Entra il Consigliere Prandi. Consiglieri presenti n. 38 Consigliere Liborio Cataliotti Sarò breve, anche in funzione del fatto che ahimè devo lasciare l’assemblea prima del tempo. Sarò breve, dicevo, per sottolineare, perché credo sia debito, che come spesso accade allorquando si votano degli statuti, capita anche in materia strettamente societaria e non solo nelle istituzioni qual è la nostra, assai spesso si votano documenti assoluta-mente vacui, vuoti, delle mere cornici dentro alle quali poi dovrà essere dipinto il quadro. Esprimersi su questa cornice, sarebbe come se ad un critico d’arte chiedesse di espri-mersi prima che un’opera venga realizzata sulla cornice che è predestinata a racchiuder-lo, e allora diventa oggettivamente difficile. Il quadro, nel caso di specie, da cosa sarà

rappresentato? E lo dico direttamente all’Assessore, visto che è presente, è ovvio che il quadro sarà rappresentato dal riempimento di tutte quelle caselline, io ne ho viste 27 ma può darsi che qualcuna mi sia sfuggita, che se approvato così com’è stato congeniato o-riginariamente lo statuto, dovranno essere per via nominativa quelle 27 caselline o qual-cuna addirittura di più, riempite dai soggetti a ciò preposti. Sono le caselline preposte al funzionamento della Fondazione “I Teatri”, ai suoi organi, dal comitato scientifico o di programmazione che dir si voglia, l’assemblea, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori; dunque non è tanto votando questo documento che noi potremmo esprime-re un giudizio, quanto votando quelle nomine con le quali si darà corpo a detto documen-to. Per il momento nel sospendere quindi il giudizio che necessariamente dovrà essere rimandato a quella sede, è indispensabile quanto meno cercare di comprendere quali cri-teri trasudino perché dette nomine da questo statuto, criteri ai quali chi quelle nomine do-vrà compiere, quelle nomine le realizzi. Il criterio sulla base dei quali verranno compiuta-mente, coerentemente rispetto allo statuto, esercitati i poteri riconosciuti al Sindaco, al Presidente della Provincia eccetera, eccetera, eccetera, nel compiere quelle nomine, nel riempire quelle 27 caselle. Io credo di poter dire che se devo quindi farmi interprete della razio di questo documento che esso ispirato alla logica di dare a quelle nomine un carat-tere eterogeneo o meglio, un carattere rappresentativo del tessuto, in questo caso cultu-rale, che permea il nostro territorio. Non si spiegherebbe diversamente una composizione così corposa di quello che sarà il comitato scientifico o così corposa di quello che sarà il Consiglio di Amministrazione, che aumenta addirittura nei suoi componenti. E allora io mi domando e lo domando all’Assessore, che poi darà risposta ai componenti del mio grup-po che rimarranno nel proseguo del dibattito, mi domando se esiste una legge che pre-veda che la nostra istituzione, il Consiglio Comunale, vengano rappresentate le forze di Opposizione in seno alla Presidenza di una Commissione preposta al controllo, mi do-mando se lo stesso, pur non essendo normato e pur non essendo espressamente previ-sto da questo statuto, se lo stesso non debba avvenire nel riempire in modo coerente ri-spetto al suo spirito quelle 27 caselline, rispetto al suo spirito ed intendo riferirmi rispetto allo spirito evidentemente dello statuto. Io voglio dire mi domando se il Sindaco, il Presi-dente della Provincia allorquando procederanno alle nomine, e non mi riferisco alle nomi-ne che concernono la funzione gestionale rispetto alla Fondazione, sarebbe troppo, ma alle nomine di coloro che saranno preposti al controllo mi domando se non debba, nelle inevitabili consultazioni che presidieranno a dette nomine, se non debba, volendo rispet-tare lo spirito di questo statuto, se non debba necessariamente coinvolgere in quelle con-sultazioni i partiti in funzione del ruolo rappresentativo che hanno rispetto alla nostra cit-tadinanza, i partiti di Opposizione. E allora dicevo, sullo statuto sospendiamo inevitabil-mente il giudizio definitivo ma ci sentiamo già fin d’ora di fare un monito che riguardi il riempimento di significato, di contenuti e di nomi di questa che rimane una cornice; è per-fino inutile che rammenti come il passato della storia di questa Fondazione ci insegni quanto sia vero ciò che io dico, cioè quanto sia vero che alle Opposizioni si sia dato mo-do in passato nell’esprimere la cultura del nostro territorio come inevitabile, come giusto che sia di avere in questa sede la propria voce rappresentativa, fosse anche solo negli organi più strettamente realizzati per un controllo gestionale o nell’indirizzo della Fonda-zione medesima. Quindi è a quel momento che noi rimandiamo ogni valutazione di meri-to, ogni giudizio di natura politica mentre per il momento segnaliamo come ci si trovi di fronte ad uno statuto che prevede un moloch perché a livello di corposità degli organi e-videntemente non si può non segnalare come essi sulla carta siano corposi e confidiamo che siano tanto corposi quanto eterogenei. Grazie. Entra la Consigliera Spaggiari. Consiglieri presenti n. 39. Consigliere Giacomo Giovannini

Grazie Presidente. Faccio un breve intervento su questa Delibera, su questa proposta di Delibera che credo abbia la sua parte principale nell’introduzione della figura del Direttore Generale. Ora, credo che l’intenzione sottesa a questo rinnovo statutario sia dovuto ad un riallineamento rispetto alla maggior parte agli altri statuti di fondazioni simili. Resta pe-rò il fatto di una situazione, patto sul campo, che avevamo sottolineato anche in sede di Commissione ossia la coincidenza tra ruolo del Direttore Generale e del Direttore Artisti-co che in quella seduta ci viene detto che non esiste, in nessun caso. Ebbene a malin-cuore, verificando sui siti internet del teatro “La Scala”, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Comunale di Modena, è vero l’esatto contrario. La figura del Sovrintendente a Milano, Stephane Lissner, coincide con quella del Direttore Artistico anche se lo statuto non lo rende obbligatorio. Stessa cosa avviene a Bologna nella figura di Marco Tutino e un po’ differente, ma nella sostanza non cambia molto, a Modena dove Direttore e Diret-tore Artistico è Aldo Sisillo. Ora crediamo che valga la pena di fare una riflessione sulla operatività di queste situazioni, perché riuscire a razionalizzare la spesa credo che sia un obbiettivo comune. Ora, signor Assessore, signora Presidente, noi, lo dico subito, vinco-leremo il nostro voto sulla Delibera rispetto alla condivisione o meno dei 3 emendamenti che abbiamo presentato e che vertono, sono puntualizzazioni, chiarimenti che vogliono e puntano a chiarire il fatto che i requisiti del Direttore Generale debbono essere non solo si tipo culturale in maniera genericista ma in puntuale competenze sul teatro così come avviene nello statuto del teatro “La Scala” dove si dice che il Sovrintendente è scelto da persone dotate di specifica e comprovate esperienze nel settore della localizzazione mu-sicale, in quel caso si dice musicale. Noi abbiamo anche altri cartelloni che non sono solo magari l’opera, la musica in se stessa, e quindi crediamo che riassumere nella parola tea-trale sia una specificazione dovuta per evitare che venga nominato Direttore qualcuno che magari non ha le competenze specifiche. Stessa cosa, chiediamo che venga intro-dotta per quanto riguarda il Direttore Artistico perché, pur essendo una figura non inserita come organo nello statuto, però visto che viene nominato da un organo previsto dallo sta-tuto, crediamo che si debba puntualizzare in maniera chiara che il Direttore Artistico deve essere scelto tra persone dotate di una specifica e comprovata fama ed esperienza arti-stica. Anche qui abbiamo attinto dallo statuto del teatro “La Scala”, per evitare che poi un Direttore Artistico debba avvalersi, magari perché non ha i requisiti, debba poi avvalersi di consulenti. L’ultima questione è relativa alla lettera J dell’articolo 8 dello statuto, laddove si dice che il Consiglio di Amministrazione delibera in ordine all’aggiornamento dell’apporto minimo al patrimonio a carico dei fondatori. E’ logico o dovrebbe essere logi-co che il Consiglio di Amministrazione deve avere l’avvallo dell’assemblea dei soci, per cui diciamo, col nostro emendamento, che questa deliberazione avviene previa consulta-zione dell’assemblea dei soci. Colgo l’occasione, dato che ho la parola, per chiedere una specifica sull’emendamento a firma Andrea Capelli; innanzitutto ho capito che questo emendamento nasce da un’esigenza degli uffici, allora sotto il profilo metodologico gene-ralmente quando nasce una roba dagli uffici è la Presidenza che assume in capo a se queste proposte di modifica, non è il primo Consigliere che passa ancorché il Presidente della seconda commissione. Nel merito credo che in particolare per l’ultima parte si do-vrebbe, e questo è l’invito che faccio e noi voteremmo favorevolmente a questo emen-damento, specificare meglio per quanto attiene le previsioni del Direttore Generale, che la decadenza è riferita all’assenza di requisiti comprovati perché altrimenti potrebbe esse-re scritto in questa maniera un po’ generico e trovarsi non in perfetta sintonia con il di-sposto dell’articolo 8 lettera D. Ci troviamo anche in sintonia per cui appoggeremo l’emendamento del Consigliere Matteo Olivieri giacché questa proposta è già contenuta in una specifica Mozione che abbiamo presentato riguardante altri enti partecipati dell’Amministrazione Comunale. Grazie signor Presidente. Entra il Consigliere Olivo. Consiglieri presenti n. 40

Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Per la questione della revisione dello statuto della Fondazione “I Tea-tri” è una questione annosa, Assessore Catellani, perché se ne parlò nella precedente consiliatura senza approdare sostanzialmente a nulla di concreto dopo che, mi può in-gannare la memoria ma penso che da almeno 10 anni, è in funzione questo nuovo asset-to dopo l’associazione, nata allora la Fondazione con l’obbiettivo che viene oggi ribadito con un allargamento numerico dei componenti del Consiglio di Amministrazione da desti-nare ai soci privati ma con un sostanziale mantenimento del controllo pubblico della Fon-dazione stessa. Già allora si disse che dovevano entrare in modo abbastanza celere al-cuni soggetti importanti dell’economia locale, si parlava degli industriali, si parlava della Camera di Commercio, si parlava allora di NEWCO adesso di ENIA; io non so se rico-minciamo da questa pagina o se nel frattempo, con l’inserimento di queste modifiche, si ha la possibilità di inserire anche altri soggetti perché è evidente che questi basterebbero di per sé a dare un po’ di fiato economico alla Fondazione “I Teatri” ma vi è da chiedersi, al di là della rappresentanza interna del Consiglio di Amministrazione, quale sarà l’impostazione che l’Amministrazione Comunale insieme agli altri soci pubblici, vuole dare alla gestione cioè di portatori d’acqua abbiamo visto non è più disponibile a farlo nessuno perché i soci, nonostante già una timida modifica in tal senso fosse stata abbozzata nella precedente stesura dello statuto della Fondazione, laddove non si conta nulla è evidente che quattrini in forma stabile non li mette nessuno. Quindi abbiamo assistito alla fase del-le sponsorizzazioni poi abbiamo assistito, Assessore Catellani, al calo addirittura delle sponsorizzazioni e questo è un segnale molto grave. Non è stato un fenomeno causato, credo, tanto dalla politica e lo dico anche in parte assolvendo il vostro compito; una colpa la politica la ha avuta, o meglio il centro sinistra la ha avuta, quella di consegnare, chiavi in mano, alla famiglia Abbado, la gestione “I Teatri”. Quella è stata una grossa colpa, di cui so che l’Assessore Catellani non è mai stato un grande sostenitore, ma ahimè giochi di squadra lo hanno portato a dover subire quel gioco e quel gioco è stato un gioco nega-tivo perché ciò che oggi viene istituito con il Direttore Generale è in realtà finalmente un modo per sanare una situazione folle che ha portato a uno spreco di risorse pubbliche esorbitante ed il Direttore Artistico Abbado che sostanzialmente aveva la possibilità di fa-re nominare un Direttore Operativo, quindi una sorta di Direttore Generale, e si avvaleva di in Direttore Consulenziale per la parte musicale, in più giocava la parte del regista per le produzioni che faceva. Beh, io credo che più nepotismo di questo e quindi la carenza della politica del centro-sinistra, è stato di peccare in provincialismo, ossia viene il figlio del grande nome perché io lo chiamo il figlio del grande nome perché il grande nome è suo padre, è il maestro Abbado, gli apriamo le porte di casa, gli consegniamo le chiavi, fai quello che vuoi e banchetta fin che vorrai con i fondi pubblici perché così è stato per 10 anni ed adesso noi ci troviamo in una condizione dove le risorse sono sempre state minori, sia dal punto di vista pubblico che dal punto di vista dei privati, e si cerca di rilan-ciare con questa nuova formula statutaria, che è un po’ il canto del cigno, perché se falli-sce questa apertura e se i soggetti che, sinceramente mi auguro non possano entrare ma anche altri perché da Consigliere Comunale voglio bene ai nostri teatri e voglio bene alla cultura, quindi faccio il tifo però a condizione, Assessore Catellani, che lei e il Sindaco e tutta la Giunta vi assumiate la responsabilità piena degli atti che andate a compiere nel senso che non avete una prova d’appello, l’avete sprecate nella precedente gestione del-la Fondazione. Adesso è ora di mettere mano molto concretamente a una revisione seria della gestione di questa Fondazione e cercare casomai anche di dare un ruolo e riattua-lizzare il ruolo di quel consiglio di esperti ricorda? Gli amici del teatro nominati? … si è operante, però viene … fino ad oggi è stato tollerato, io vorrei diventasse parte integrante della programmazione dei teatri ma non postuma perché se esiste un organismo di e-sperti di teatro che viene ascoltata solo ed esclusivamente quando il cartellone è già sta-to fatto io non credo che questo comitato debba essere considerato un comitato vincolan-te ma penso sia offensivo per la dignità individuale di chi ne fa parte e collettiva del grup-po quella di essere chiamati a far parte di un organismo, non essere mai interpellati prima

della redazione dei cartelloni ed essere chiamati per una semplice comunicazione dopo. Ecco allora sciogliamolo, mi sembrava fosse nato sotto un auspicio diverso, allora uno stile differente vuol dire recuperare i contatti con la città e recuperare i contatti con la città vuol dire riattivare anche i rapporti con gli amici del teatro, buttati fuori letteralmente dalla porta dalla gestione Abbado. Letteralmente buttati fuori e sono diventati frequentatori di teatri limitrofi il Regio di Parma, quello di Modena, quello di Bologna, sono andati via tutti e non ci si venga a raccontare la storiella dei biglietti staccati perché biglietti staccati e bi-glietti venduti sono cose diverse, perché molti dei biglietti che sono registrati come bigliet-ti consegnati in realtà sono regalati, che vuol dire che lavorano in perdita i nostri teatri, vuol dire che facciamo una programmazione che non è adeguata ai gusti del pubblico cit-tadino, che vuol dire che non siamo nelle condizioni di fare cultura. Allora io sono quindi preoccupato per lo stato attuale dei teatri, voglio essere apparentemente fiducioso difatti in apertura di credito che ha fatto anche il Capogruppo, il collega Cataliotti che è una par-ziale apertura di credito; di noi forse adesso interverrà il collega Bassi che fa parte della Commissione e più di tutti noi ha seguito i lavori, però noi forse arriveremmo ad un voto di astensione su questa cosa, ma diciamo è un astensione attendista come giustamente ha detto il collega Cataliotti, perché è il frutto di un’analisi critica del passato fino ad oggi, e di una aspettativa migliore del futuro. Quindi sta a voi cercare di confermare la seconda fase. Consigliere Matteo Olivieri Grazie Presidente. Abbiamo appreso in seduta di Commissione Consigliare come anche l'istituzione “I Teatri” oltre ad altre istituzioni culturali del Comune ha questa capacità di riuscire a coniugare, diciamo, una buona spesa dei fondi che in campo culturale non de-ve mai essere l’unico faro anzi, deve essere un faro secondario rispetto … con la qualità del servizio e con il numero di utenti che usufruiscono di tale servizio. Quindi noi credia-mo che ci sia di fondo una buona gestione della Fondazione che però arriva a un mo-mento decisivo che è quello di permettere, di consentire le entrate di nuovi capitali. Noi crediamo anche che viviamo in una realtà nella quale sostanzialmente i fondi privati sono come dire molto scarsi rispetto ai fondi pubblici, soprattutto se guardiamo altri paesi, all’estero dove è la contribuzione privata a tenere su grandi istituzioni culturali o comun-que a coadiuvare il pubblico in questo e noi ci auguriamo naturalmente che poi le volontà che verranno espresse nell’assemblea e dal comitato di indirizzo, soprattutto, che pare avere in questo un ruolo decisivo, siano quelle di rilanciare quanto più possibile la Fon-dazione in una crescita progressiva dell’offerta anche se concordiamo sul fatto che altre fondazioni che sono ampiamente in deficit riescano poi dopo ad offrire spettacoli a più al-ta attrazione ma lo fanno ad un prezzo ben preciso. Quindi che le entrate dei privati pos-sano essere come dire, l’anticamera di una crescita, crescita nei limiti del possibile per-ché purtroppo sappiamo anche che i fondi, i trasferimenti dal fondo culturale diciamo del-lo Stato sono sempre più esigui e diminuiscono anno dopo anno. C’è poi da richiamare anche la Regione a una maggiore responsabilità in tal senso perché le cifre che vengono erogate ogni anno dall’ente regionale sono davvero ridicole e per il resto solo un piccolo commento all’emendamento presentato dal Consigliere Luca Damian e dal sottoscritto al-la lista civica; in sostanza pare che oggi come oggi più o meno sicuramente non è un problema quello dei compensi dati agli appartenenti al Consiglio di Amministrazione se parliamo di piccole cifre, forse addirittura il singolo gettone è più basso di quello del Con-sigliere Comunale. Noi abbiamo solo voluto togliere dalla discrezionalità, prender atto so-stanzialmente di quello che si fa oggi, di dire al massimo la cifra non sia superiore del gettone, a quella che viene riservata ai Consiglieri Comunali; ci sembra una buona prati-ca sostanzialmente il fatto di avere un controllo su una spesa a priori per un limite posto già nello statuto ma nient’altro, anche per togliere diciamo dall’imbarazzo chi nell’assemblea deve andare a decidere il compenso di qualcun altro, quando possiamo essere noi stessi nella formazione dello statuto a dare un’indicazione di massima. C’è questa possibilità, come avete visto è un emendamento abbastanza semplice. Dunque,

riguardo invece agli emendamenti presentati dal gruppo della Lega, alcuni sono condivi-sibilissimi come quello del Direttore Artistico senz’altro mentre invece uno degli esempi che è stato portato dal Consigliere Giovannini, cioè il fatto che a Bologna il Direttore Ge-nerale sostanzialmente ed il Direttore Artistico coincidono in un’unica persona, come Marco Tutino, non ci rassicura perché abbiamo saputo di recente dal nostro Consigliere di Bologna come la precarizzazione del lavoro in quel caso la deprofessionalizzazione di chi lavora in quel teatro abbia, come dire, raggiunto dei livelli che senz’altro non garanti-scono più nemmeno il servizio a fronte di un Direttore Generale ed Artistico che nell’accentrare a se tutte le funzioni ha poi delegato e assunto tutta una serie di profes-sionalità soprattutto riguardanti l’ufficio stampa, la promozione, che testimoniano del fatto che si è voluto tagliare sul numero di persone ma l’efficacia e le spese sono andate addi-rittura aumentando e di conseguenza anche il debito del teatro. Se è stata fatta questa scelta del Direttore Generale, come dire, la bontà di questa scelta la potremmo verificare solo a posteriori perché è una questione molto organizzativa quindi molto, diciamo, di management e vedremmo quali saranno i risultati ma purtroppo a priori alcune realtà che sono state citate dicono che quando coincidono le due figure non è garanzia né di risultati dal punto di vista artistico né dal punto di vista economico. Basta, grazie mille. Consigliere Claudio Bassi Grazie Presidente. Sarò molto breve anche perché mi riallaccio a quanto esposto dai Consiglieri del PdL che mi hanno preceduto. Io insisto sulla richiesta che ho già formulato in sede di Commissione perché questa nuova figura di Direttore Generale ci può anche andar bene, anzi potrebbe essere vista come complementare al Direttore Artistico perché in effetti svolgono due ruoli, uno complementare all’altro, ma però certamente due ruoli autonomi. Vorrei però sapere quali sono i criteri che vengono, che verranno adottati per la retribuzione di questo Direttore Generale. Abbiamo sentito il Consigliere Olivieri riguar-do al suo emendamento inerente i gettoni di presenza del Consiglio di Amministrazione però vorrei avere, quanto meno in linea di massima, quali saranno i criteri per determina-re la retribuzione del Direttore Generale. Poi mi riallaccio a quanto esposto dal Consiglie-re Eboli come già ebbi a esporre in Commissione e cioè i cittadini reggiani che vanno al-trove, l’esodo di cittadini reggiani in particolar modo per il cartellone della lirica. Il profes-sor Gherpelli ci ha detto che il nostro teatro, per quanto riguarda la quantità, è secondo in Italia solo al prestigioso teatro di Catania e questo certamente ci fa onore ma vorrei che fossimo anche ai primi posti per quanto concerne la qualità degli spettacoli che vengono rappresentati, spettacoli nella sua accezione più ampia. Quindi vorremmo delle riposte concrete a questi cittadini perché è assurdo che i cittadini reggiani debbano andare altro-ve per potere assistere a un dignitoso cartellone lirico. Quindi questi sarebbero i punti che vorrei che venissero approfonditi, vorrei soltanto rilevare che in ordine agli emendamenti che sono stati rappresentati siamo d’accordo forse nell’emendamento del Presidente Ca-pelli nell’ultima riga, forse per il Direttore Generale la verifica e la decadenza più che di-sposte, sono disposte forse potrebbe essere più preciso dal Consiglio di Amministrazio-ne. Ritengo che sia forse questa una correzione che potrebbe essere condivisibile. Que-sto … d’accordo, quindi questi sono le richieste che noi formuliamo però condividendo a quanto già hanno esposto i miei colleghi di partito. Grazie. Assessore Giovanni Catellani Si, grazie Presidente. Mah, io non capisco sinceramente perché il Consigliere Eboli sotto-linei l’aspetto politico di questa Delibera perché non c’è niente di politico se non in termini di ampliamento ai cittadini; il pubblico mantiene la maggioranza, beh certo conferiamo tutto al patrimonio pubblico non possiamo certo far si che i privati nel Consiglio di Ammi-nistrazione abbiano la maggioranza perché la Corte dei Conti annullerebbe immediata-mente questa Delibera e lo statuto conseguente però l’ampliamento c’è dopodiché il cen-tro-sinistra ha fallito, questo è uno dei pochi teatri con un bilancio in pareggio … ma non

è politica cioè voglio dire, ci sono teatri gestiti da comuni del centro-destra in perdita co-stante, ci sono teatri gestiti da comuni del centro-sinistra in perdita, il nostro è un caso particolarmente virtuoso. Io questa sottolineatura l’abbandonerei così come la questione dell’aver lasciato ad Abbado le chiavi del teatro, è chiaro che un Direttore Generale deci-de, era nella Mosca degli anni sessanta, è strano che voi mi fate questa osservazione sinceramente. Era nella Mosca degli anni sessanta che la politica dirigeva i teatri, io la-scerei perdere questo discorso. Il fatto che il Direttore Artistico vada bene o meno per la città vedremo, adesso sta finendo la sua seconda importante stagione a livello di rinnovo, vedremo poi cosa fare ma lì sarà il Consiglio di Amministrazione. Cioè da un certo punto di vista siete voi a politicizzare come avveniva in altri tempi ed in altre situazioni il discor-so relativo alla gestione dei teatri mentre qua abbiamo a che fare con una Fondazione di diritto privato che per quanto riguarda il Comune ha il bilancio in pareggio e da questo punto di vista è particolarmente virtuoso e quest’anno tra l’altro risulta che siano anche aumentati gli abbonamenti, questi non sono biglietti staccati così. Poi sa il Consigliere Eboli che personalmente sono sempre dispostissimo ad accettare i consigli, tant’è che io da Consigliere Comunale, prima ancora che da Assessore, portai all’attenzione del dibat-tito culturale in città la questione del comitato di indirizzo rappresentativo dei cittadini poi sono d’accordo che ci sono state delle difficoltà a mettere questo organo nello statuto pe-rò ce l’abbiamo messo ed adesso è operante, è attivo e tutte le questioni che attengono al dialogo ovviamente vanno sempre bene oliate, vanno migliorate però c’è, ma non può essere certo la politica che dirige una stagione teatrale, deve essere la città che da dei suggerimenti anche al Direttore Artistico. Avremo modo di parlarne perché il Direttore Ar-tistico verrà in Commissione doverosamente a presentare la stagione e guardate, ca-sualmente, io qua ho il domenicale del Sole 24 ore che fa una grande recensione del So-gno di Britten che ha aperto, inaugurato la stagione lirica, un’opera bellissima però il tea-tro era mezzo vuoto. Questo è un elemento comunque da considerare ma ne parlano tutti bene, una grande inaugurazione di stagione lirica però poi dice l’articolo che le pizzette del bar facevano schifo ma questo è un discorso diverso. Quindi da grande qualità, per rispondere anche al collega Bassi, ma nello stesso tempo per quanto riguarda l’inaugurazione della stagione lirica un'opera che nella grande qualità a detta di tutti i criti-ci non ha trovato una risposta adeguata per un’inaugurazione di pubblico, di questi ele-menti bisogna sicuramente parlare in questa sede però io vi porto uno statuto che modifi-ca la partecipazione dei privati non può che ovviamente lasciare la maggioranza della partecipazione al pubblico, per un problema di conferimento del patrimonio ma è un pas-so significativo, così come lo è stato il comitato d’indirizzo, questo ancor di più. Certo, come si diceva nessuno accetta oggi di portare l’acqua e basta ma qua c’è la possibilità tra l’allargamento della base del Consiglio di Amministrazione, una incentivazione dell’apporto del comitato d’indirizzo con maggiore ascolto, di far sì che la città sia sempre più partecipe delle vicende del teatro, poi so già che si sta preparando una grande sta-gione verdiana per gli anni a venire, insomma non è detto che non vi sia anche questa coincidenza di richiesta tra i melomani e l’attività del teatro, fermo restando che il teatro di Reggio è sempre stato un teatro attento alla contemporaneità. Puccini tornerà, è tornato … quindi, è già arrivato. Ecco rispetto al discorso del Consigliere Giovannini attenzione perché mi ha citato due esempi, così come lo statuto de “La Scala” di enti lirici che hanno uno statuto particolare, mentre noi non siamo ente lirico; allora dove c’è l’ente lirico il So-vraintendente tende a coincidere con la figura del Direttore Artistico ma non è il nostro caso. Rimane la questione di Modena sulla quale farò un approfondimento però, ripeto, ammesso che sia tale a Modena è l’unico caso di un teatro di tradizione come il nostro che vede la coincidenza tra Direttore Generale e Direttore Artistico, tra l’altro a maggior ragione rispetto anche a problemi sollevati da altri Consiglieri, terrei distinta la questione gestionale da quella del Direttore Artistico. Cioè né il Direttore Artistico né il Direttore Ge-nerale deve vedere una persona che gli dice anche “no questa cosa non si può fare per-ché le risorse non sono sufficienti”, o “invece di fare 10 spettacoli quest’anno ci sono le risorse per 9 spettacoli e tu devi organizzarti in modo tale che siano 9 e non 10”, quindi è un contraltare di particolare importanza. Nello statuto, collega Bassi, non si possono met-

tere i criteri per il contratto del direttore generale, un criterio che abbiamo però sottolinea-to in Commissione e ribadisco oggi, è quello della professionalità manageriale, su questo non c’è alcun dubbio. A costo di essere proprio sbeffeggiato da voi ma Gherpelli, il pro-fessor Gherpelli del Consiglio di Amministrazione è solo una garanzia e dico qua che non è possibile che a fare il Direttore Generale di un teatro ci vada un politico che deve trova-re una pensione, su questo vi do la mia garanzia assolutamente, il criterio è quello della professionalità cioè noi chiederemo a quest’uomo che si guadagni da solo, per modo di dire, i soldi che il teatro gli darà io sono sempre stato convinto di tutto questo, e dirò di più se la Pubblica Amministrazione avesse manager a volte in più con uscite maggiori, sicu-ramente questi soggetti potrebbero rendere più economica la macchina generale, io di questo sono sempre stato convinto quindi quello è il criterio vero. Nessun spreco però, Consigliere Eboli, di risorse pubbliche cioè nel senso che il nostro teatro lo ripeto, questo lo voglio evidenziare, è uno dei pochi con un bilancio in pareggio, maggior dialogo con la città questo è un ulteriore passo condivido. Io sugli emendamenti proposti dalla Lega non ho osservazioni, alcuni possono essere se volete ridondanti, ma specificano ulteriormen-te che va sempre bene le qualità che devono avere il Direttore Generale e il Direttore Ar-tistico, ma soprattutto è opportuno l’emendamento rispetto al fatto che una volta che il Consiglio di Amministrazione voglia aumentare le quote di partecipazione dei soci sente effettivamente l’assemblea che è quella che poi concretamente i soldi li mette. Sulle os-servazioni di Cataliotti la risposta è nei fatti, abbiamo sempre sentito le Opposizioni nelle varie operazioni che riguardano il teatro e proprio il teatro che è sempre stato il teatro del-la città era il Municipale, ha bisogno dell’apporto di tutti quindi nel comitato di indirizzo già io sentii l’allora Capogruppo Vanda Giampaoli per determinare delle figure che parte-cipassero così com’è sempre stato per i Consigli di Amministrazione alla vita del teatro. Rispetto all’emendamento di Olivieri io vedo delle difficoltà nel senso che un Consigliere di Amministrazione ha un lavoro costante tutto l’anno che non so se possa essere para-metrato a un gettone. Ricordo però al Consigliere Olivieri, se non ricordo male, che già Gherpelli ha spiegato che per il numero di volte di cui si trovano hanno la corresponsione di una cifra anche inferiore di quella dei Consiglieri Comunali . La dotazione è determina-ta dal Consiglio di Amministrazione . Questo ammontare diviso per il numero dei Consi-glieri, che sono 9, diviso per il numero di volte dice che il loro gettone è inferiore a quello dei Consiglieri Comunali dopodiché siete voi che dovete votare, io vi spiego quello che è il meccanismo che il professor Gherpelli ci ha ribadito in sede di Commissione quindi non so se questo ragionamento valga dal punto di vista del risparmio, sicuramente non vale rispetto alla parametrazione di una partecipazione al Consiglio di Amministrazione, ma questa non si può neanche dire si troveranno o meno per risparmiare, una Fondazione d e “I Teatri” lavora quasi tutto l’anno, ha un Consiglio di Amministrazione ed è giusto che si ritrovi quando lo si ritiene opportuno, adesso sarebbe veramente paradossale che si di-cesse risparmiate 100 euro e trovatevi meno, è una realtà che deve sicuramente lavora-re. Ripeto e finisco, che oggi vi chiedo di approvare uno statuto, soprattutto per rendere la macchina più efficiente e per aprirla di più ai cittadini. Presidente Emanuela Caselli Grazie Assessore. Passiamo alla fase di dichiarazione di voto, e propongo ai Consiglieri in aula una dichiarazione di voto congiunta sui 5 emendamenti presentati. Propongo ai consiglieri di fare una valutazione inerente alla dichiarazione di voto unica inerente sia al-la delibera proposta sia ai cinque emendamenti che verranno ovviamente votati in modo singolo e separato quindi una dichiarazione di voto unica, un atto di voto singolo per cia-scuno degli emendamenti presentati. Grazie. La parola al Consigliere Olivieri. Consigliere Matteo Olivieri Grazie Presidente. Come anticipato, voteremo a favore dello statuto dei teatri e quindi della Delibera presentata dalla Giunta nella speranza che possa essere, diciamo, possa mantenere le promesse e soprattutto che l'entrata dei privati possa davvero dare un im-

pulso indipendentemente da qualità e quantità ed il numero di presenze tutti insieme possa avere un ulteriore impulso. Per quanto riguarda gli emendamenti voteremo a favo-re dell'emendamento numero 3 presentato dalla Lega, dell'emendamento numero 1 pre-sentato dal Consigliere Capelli, dell'emendamento nostro, dell'emendamento numero 5 riguardo al Direttore Artistico mentre invece voteremo contro l'emendamento numero 4 presentato dalla Lega perché un Direttore Generale che è vero che si occupa di teatro però fondamentalmente ha un ruolo manageriale e ne deve capire in campo culturale ora è vero che la promozione delle iniziative, le reti organizzative che si possono instaurare non richiedono una competenza, secondo noi, così specifica; il teatro è un mondo a parte ma uno che abbia competenze manageriali in campo culturale dovrebbe essere sufficien-te altrimenti il rischio è l'opposto cioè il rischio è che si vada a pescare sempre tra i soliti noti e questo possa non favorire l'entrata di forze giovani nella gestione di questi enti quindi nello sviluppo di queste managerialità. Era giusta l'intenzione però fattivamente, insomma, c'è una qualche decina di teatri in Italia e se uno deve avere per forza una qualche esperienza in campo culturale e teatrale come Direttore Generale e quindi come manager non come Direttore Artistico lo andiamo a limitare a pochissime persone che sono sempre le stesse che girano che è anche positivo, che già succede però evidente-mente così si ostacola totalmente l'entrata di soggetti più giovani o più intraprendenti. Quindi voteremo contro l'emendamento numero 4. Grazie. Entra il Consigliere D'Andrea. Consiglieri presenti n. 41. Consigliere Claudio Bassi Grazie Presidente. Rapidamente per rappresentare il voto favorevole del nostro partito in ordine agli emendamenti che sono stati presentati dalla Lega e presentati dal Consigliere Olivieri mentre noi ci asterremo dall'emendamento numero 1. In ordine alla Delibera il PdL si asterrà per le argomentazioni che ha esposto il Consigliere Capogruppo Cataliotti in quanto ci troviamo in una posizione di attesa, vogliamo verificare prima di esprimere un voto favorevole o un voto contrario a quanto andrà a succedere. Ribadisco che noi sa-remmo favorevoli agli emendamenti del Consigliere Olivieri e della Lega, ci asterremo dall'emendamento presentato dal Presidente della Commissione e chi asterremo pure dalla Delibera. Grazie. Esce il Sindaco Delrio. Consiglieri presenti n. 40. Consigliere Andrea Capelli Grazie Presidente. Come ho già chiarito verbalmente ad alcuni Consiglieri l'emendamen-to numero 1 era stato suggerito dalla Segreteria Generale del Comune quindi l'ho presen-tato, se l'errore è di forma della firma del Presidente la prossima volta proporrò prima ai gruppi di Opposizione di firmarlo, in Commissione non erano state rilevate delle osserva-zioni quindi la presidenza non può assumerlo perché il Segretario Generale non è Consi-gliere Comunale quindi non può presentare emendamenti, vi sono solo prestato a essere la mano della testa del Segretario Generale quindi il nostro voto è a favore sicuramente dell'emendamento numero 1 e correggendo l'italiano grazie al suggerimento del Cavalie-re Bassi correggiamo nell'ultima riga il verbo "è" in "sono" essendo il soggetto plurale. Ri-guardo l'emendamento numero 2 la nostra posizione è analoga a quella dell'Assessore Catellani perché questa moda, diciamo, di parametrare i gettoni di presenza alla politica la riteniamo anche scorretta per il mestiere che il Consiglio di Amministrazione fa, questo è un Consiglio di Amministrazione di un ente di istituzione di diritto privato che oggettiva-mente compie anche un altro mestiere rispetto a quello del Consigliere Comunale; il pa-rametro sicuramente non è adeguato fermo restando che ad oggi, come ricordava appun-to l'Assessore, vorrei essere più preciso rispetto quello che ricordava l'Assessore, il Vice-

presidente vicario ci ricordava che l'anno scorso l'intero Consiglio di Amministrazione del-la Fondazione “I Teatri” è costato poco più di 5.000 euro in una quattordicina di sedute con sette membri, quindi se fate un po' i conti questo ragionamento prendono già oggi molto meno di noi fermo restando il fatto che se un giorno dovessero impazzire e deci-dessero di arricchirsi facendo questo mestiere probabilmente interverremo, non giudi-chiamo però questo parametro adeguato perché come ricordava anche l'Assessore nella sua relazione finale questa è una Fondazione, è uno dei pochi enti dove per fortuna la politica non entra ma si sta nel merito e svolge appieno le sue funzioni e quindi è anche una osservazione riguardo ai ragionamenti del Capogruppo Cataliotti e riguardo alle con-siderazioni che possono fare i partiti nelle nomine, anche su questo non siamo d'accordo come criterio. Sull'emendamento numero 3 voteremo a favore, lo abbiamo già discusso in Commissione, non si è mai visto che un Consiglio di Amministrazione possa proporre ai soci un conferimento maggiore di quanto i soci non siano disposti a versare e quindi non vediamo proprio il pericolo che il Consiglio di Amministrazione, nominato dai soci, si rivolti contro i soci e gli dica "pagate di più" e decida quanto debbano pagare i soci; normalmen-te è anche l'assemblea visto che delibera e decide il bilancio in cui c'è la previsione di conferimento la trovo abbastanza ridicola l'opportunità in cui il Consiglio di Amministra-zione non senta l'assemblea, non senta i soci prima di deliberare un conferimento che i soci debbono quindi non ci sono problemi. Concordiamo con le valutazioni del Consiglie-re Olivieri per quanto riguarda l'emendamento numero 4, anche l'Assessore ricordava che il Direttore Generale è una figura che viene inserita per aumentare l'efficienza orga-nizzativa quindi debba avere innanzitutto competenze manageriali; va da sé che debba avere competenze manageriali sulle istituzioni culturali ma limitare alle sole istituzioni tea-trali questa figura ci sembra ad un certo punto troppo restrittivo. Non è detto che chi pro-viene da un'esperienza manageriale di una istituzione culturale che non sia teatrale non abbia le competenze per dirigere i nostri teatri. Sull'emendamento numero 5, è un raffor-zativo va da sé che il Direttore Artistico ha comprovata o debba avere comprovata espe-rienza artistica e voteremo a favore a queste affermazioni che sono soltanto rafforzative. Grazie. Esce il Consigliere Cataliotti. Consiglieri presenti n. 39. Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Sull'emendamento numero 1 il gruppo Lega Nord si asterrà perché non è stato colto lo spunto e la proposta di precisare meglio quali sono i termini della de-cadenza del Direttore Generale, bisognava scrivere in maniera precisa ... mancanza dei requisiti. Sull'emendamento numero 2 voteremo a favore perché, vede Assessore, io ri-spetto molto l'attività e la responsabilità di chi siede in un Consiglio di Amministrazione è paragonabile a questo consesso quindi non vedo perché noi dobbiamo essere impegnati tutto l'anno a lavorare per il Comune e noi gestiamo anche un certo tipo di bilancio, un po' più grande della Fondazione “I Teatri” e poi non possiamo mettere un tetto massimo che ci equipari nel gettone di presenza al Consiglio di Amministrazione ancorché dovremmo imparare solo dopo che hanno assunto le proprie decisioni ciò che hanno deciso quindi se un domani si aumentano il gettone lo impareremo successivamente alla decisione. Sugli altri emendamenti chiaramente voteremo a favore. Sinceramente mi pare strano, dopo l'espressione di parere dell'Assessore, che il gruppo del PD non voti a favore del-l'emendamento numero 4; allora lo dico adesso che verificheremo i requisiti del Direttore Generale che verrà nominato poiché ci pare che la volontà del Partito Democratico sia quella di mettere un vestito al prossimo Direttore Generale che magari non alle compe-tenze richieste di conseguenza daremo un voto di astensione sulla Delibera. Grazie. Il Presidente mette in votazione l'emendamento numero 1 presentato dal Consigliere Andrea Capelli e ne

Proclama

 

il seguente esito  

PRESENTI : 39 ASTENUTI: 13 Riva (I.D.V.) - Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Bassi, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) VOTANTI: 26 FAVOREVOLI : 26 Spaggiari (C.A.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P. Democr.) – Olivieri (Re 5 Ste) - Nasuti (Sin. E Ve.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 0 Il Consiglio approva all'unanimità. Il Presidente mette in votazione l'emendamento numero 2 presentato dalla lista civica Reggio 5 Stella e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 39 ASTENUTI: 1 Pierfederici (P.D.) VOTANTI: 38 FAVOREVOLI : 19 Spaggiari (C.A.) - Riva (I.D.V.) - Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Olivo, Scarpino (P. Democr.) – Bassi, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) - Nasuti (Sin. E Ve.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 19 Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Vecchi, Venturini (P.D.) Il Consiglio respinge. Il Presidente mette in votazione l'emendamento numero 3 presentato dalla gruppo Lega Nord e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 39 ASTENUTI: 1 Cattani (P.D.) VOTANTI: 38 FAVOREVOLI : 37 Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli,

Cavatorti, Cigarini, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P.D.) - Bassi, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) - Nasuti (Sin. E Ve.) - Damian (U.D.C.)- Spaggiari ( C.A.) CONTRARI : 1 Riva (I.D.V.) Il Consiglio approva. Esce il Consigliere Ballerini Consiglieri presenti n. 38 Il Presidente mette in votazione l'emendamento numero 4 presentato dalla gruppo Lega Nord e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 38 ASTENUTI: 2 Carbognani, Rinaldi (P.D.) VOTANTI: 36 FAVOREVOLI : 15 Spaggiari (C.A.) - Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Caselli (P.D.) - Bassi, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 21 Riva (I.D.V.) - Baccarini, Campioli, Capelli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P.D.) - Olivieri (Re 5 Ste – Nasuti (Sin. e Ve.) Il Consiglio respinge. Entra il Consigliere Ballerini. Consiglieri presenti 39. Il Presidente mette in votazione l'emendamento numero 5 presentato dalla gruppo Lega Nord e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 39 ASTENUTI: 1 Cattani (P.D.) VOTANTI: 38 FAVOREVOLI : 37 Spaggiari (C.A.) - Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cavatorti, Cigarini, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P.D.) - Bassi, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) – Nasuti (Sin. e Ve.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 1 Riva (I.D.V.) Il Consiglio approva.

Escono i Consiglieri Giovannini, Cattani e Cigarini. Consiglieri presenti n. 36 Il Presidente mette in votazione la Delibera numero 4 così come emendata e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 36 ASTENUTI: 13 Spaggiari (C.A.) - Alessandri, Barbieri, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Bassi, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Damian (U.D.C.) VOTANTI: 23 FAVOREVOLI : 23 Riva (I.D.V.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cavatorti, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P.D.) - Olivieri (Re 5 Ste) – Nasuti (Sin. e Ve.) CONTRARI : 1 Riva (I.D.V.) Il Consiglio approva. Viene introdotto in discussione il punto numero 5 dell'Ordine del Giorno, relativo “Mozio-ne dei Consiglieri Marco Eboli, Liborio Cataliotti, Fabio Filippi e Claudio Bassi in ordine alla tutela arborea situata in via dei Templari – via F.lli Bandiera ed alla tute-la del Parco Casino Rossi” (I.D. 192)

MOZIONE

Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia, Premesso: − che nell'ambito dei lavori di costruzione dell'opera edificatoria definita parco

Ottavi, è stato danneggiato irreversibilmente un grande esemplare di quercia si-to in via dei Templari, nelle vicinanze della parrocchia di Roncina;

− che vista la costruzione del nuovo comparto edilizio e visto il patrimonio ar-boreo di grande interesse e pregio sito proprio in via dei Templari e dei F.lli Bandiera si è costituito di recente un Comitato di cittadini residenti nella zona di Roncina ed in particolare nelle suddette vie, volto a richiedere al Comune di Reggio Emilia ed alle Associazioni Ambientaliste reggiane un impegno formale per la tutela del patrimonio arboreo ivi presente costituito in particolare da una sequenza di esemplari arborei di pregio che costeggiano via F.lli Bandiera e via dei templari;

− che in particolare nell'ambito del nuovo intervento edilizio Parco Ottavi è prevista la realizzazione di un asse stradale che dovrebbe tagliare trasversal-mente via F.lli Bandiera, oltrepassare il torrente Modolena e passare adiacente al monumentale parco arboreo del Casino Rossi, con la costruzione di una rota-toria;

− che tutto ciò va inevitabilmente a danneggiare un prezioso patrimonio arbo-reo di interesse per tutti i cittadini non ancora intaccato dai massicci interventi edilizi previsti;

Tutto ciò premesso

Impegna la Giunta

a) a prevedere, con apposita variante di piano, un allontanamento della prevista struttura viaria (rotatoria) dal Parco del Casino Rossi in modo da assicurare la tute-la di quel irrinunciabile patrimonio arboreo; b) ad adottare tutte le misure previste di inserimento paesaggistico e di riduzione di impatto ambientale della nuova infrastruttura viaria che da via F.lli Bandiera pro-seguirà fino al torrente Modolena attraversando così una zona caratterizzata da prati e patrimonio arboreo di pregevolezza paesaggistica presente nella zona occi-dentale del comune di Reggio Emilia e non ancora intaccato dalle modificazioni e-dilizie già attuate in quel territorio; c) ad effettuare un dettagliato censimento di tutti gli esemplari arborei situati in via dei Templari e via F.lli Bandiera ai fini della loro precisa conoscibilità e tutela;

d) a bloccare ogni ulteriore intervento edilizio che aggravi il danneggiamento già per altro effettuato all'esemplare arboreo sito a lato in via dei Templari.

Gruppo Consiliare PDL – Marco Eboli

Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Questa Mozione è stata presentata alla scadenza del mandato prece-dente ma l'abbiamo voluta ripresentare perché crediamo che sia utile l'attenzione da par-te dell'Amministrazione Comunale e della Giunta ai temi della tutela reale dell'ambiente e non solo alla diffusione di dati che paiono spesso come delle foglie di fico perché intanto si costruiscono i boschi urbani espropriando poi in modo abbastanza discutibile i proprie-tari poi si abbattono costantemente esemplari arborei come in questo caso anche di grande pregio e di un certo valore storico oltreché ambientale. La Mozione prende le mosse dal fatto che nel corso dei lavori di costruzione dell'opera edificatoria definita Par-co Ottavi è stato danneggiato in modo irreversibile un grande esemplare di quercia sito in via dei Templari nelle vicinanze della parrocchia della Roncina. La costruzione del nuovo comparto edilizio e il grande patrimonio arboreo di grande interesse e pregio sito proprio in via dei Templari e in via F.lli Bandiera ha stimolato un comitato di cittadini residenti nel-la zona di Roncina e in particolare nelle vie limitrofe, quindi in via dei Templari e in via F.lli Bandiera, volto a chiedere al Comune di Reggio e anche alle associazioni ambientaliste un impegno formale per la tutela del patrimonio arboreo presente nella zona e in partico-lare per quanto riguarda il patrimonio arboreo che costeggia le suddette vie, via F.lli Ban-diera e via dei Templari. In particolare nell’ambito dell’intervento edificatorio del Parco Ottavi è prevista la realizzazione di una asse stradale che dovrebbe tagliare trasversal-mente via F.lli Bandiera, oltrepassare il torrente Modolena e passare in modo adiacente al monumentale parco arboreo del Casino Rossi con la costruzione di una rotatoria. Tutto ciò va inevitabilmente a danneggiare e depauperare un prezioso patrimonio arboreo di in-teresse per tutti i cittadini non ancora intaccato dai massicci interventi edilizi previsti nella zona. Fatte queste premesse noi impegniamo la Giunta, con questa Mozione, a prevede-re, con una apposita variante di piano, un allontanamento della prevista struttura viaria ossia della rotatoria del parco affinché questa infrastruttura venga posta in condizioni da salvaguardare e tutelare il parco del Casino Rossi e quindi assicurare la piena tutela del patrimonio arboreo ivi presente, ad adottare tutte le misure previste all'inserimento pae-saggistico e per la riduzione dell'impatto ambientale della nuova struttura viaria quindi la nuova strada di collegamento che da via F.lli Bandiera proseguirà fino al torrente Modo-lena attraversando così una zona caratterizzata da prati e da un patrimonio arboreo di pregevolezza paesaggistica che in questa parte occidentale del comune di Reggio Emilia non è stato ancora interamente modificata dagli interventi edilizi che sono comunque stati effettuati in modo massiccio e copioso in quella zona. Impegniamo altresì, con questa

Mozione, la Giunta ad effettuare un dettagliato censimento di tutti gli esemplari arborei si-tuati in via dei Templari e via F.lli Bandiera al fine della loro precisa conoscibilità e tutela, a bloccare infine ogni ulteriore intervento edilizio che aggravi o danneggi ciò che già, pur-troppo, è già stato danneggiato e in particolare appunto mi riferisco in quest'ultimo punto alla enorme e pregevole quercia di cui ho parlato in premessa. Entra il Consigliere Giovannini. Esce la Consigliera Spaggiari. Consiglieri presenti n. 36 Assessore Ugo Ferrari Grazie Presidente e signori Consiglieri. Servono alcune precisazioni a seguito di alcune inesattezze riportate nella Mozione stessa perché in particolare l'intervento in questione non riguarda tanto il Parco Ottavi che è posto ad est di via dei Templari ma un intervento legato ad una delocalizzazione deliberata e adottata prima del 2004 ed approvata nel 2005 e che riguarda le delocalizzazioni delle volumetrie riferite all'ex tintoria del comples-so del Mauriziano e di alcuni edifici di via Gramsci. Per quanto riguarda il danneggiamen-to della quercia anche qui dobbiamo precisare alcune questioni piuttosto rilevanti che smentiscono in parte quanto affermato; fu presentato a suo tempo naturalmente il proget-to per le opere di urbanizzazione prevedendo vasche di laminazione per il deflusso con-trollato delle acque meteoriche poste ad una distanza, queste vasche di laminazione, a-deguata rispetto al possibile danno alle querce stesse, così come si fece attenzione, per dire insomma che non si trascurò certo il fatto ... Grazie Presidente. Allora dicevo che a testimonianza, insomma, dell'attenzione alla pre-senza di questi alberi di grande pregio la stessa pista ciclabile fu individuata non in fregio alla strada ma ad ovest della stessa per evitare appunto potenziali danni; successe che la effettuazione dello scavo per le vasche di laminazione venne realizzato con scarpate molto aperte che hanno comportato un avvicinamento pericoloso e inopportuno alle querce stesse ma a seguito di segnalazioni si è provveduto ad effettuare una serie di in-terventi ed in particolare il ripristino con il riempimento di terra ad una distanza adeguata dalle querce stesse. Le opere di manutenzione e di urbanizzazione risalgono all'estate del 2008 e a seguito di questi ripristini e di questi accorgimenti che abbiamo preteso regi-striamo ad oggi che le querce, non è vero che è morta una quercia e che hanno subito danni irreversibili ... Do una buona notizia a lei e a noi tutti ricordando che allo stato attua-le, a distanza di un anno da quelle opere, le querce sembrano non avere risentito di quel-l'intervento quindi non è avvenuto nessun abbattimento e questo è il termine che lei ave-va usato. Per quanto riguarda le altre questioni come il Parco Ottavi riteniamo che non ci sia da produrre nessuna variante al riguardo in quanto, ripeto, Parco Ottavi si trova ad est di via dei Templari e non interessa in alcun modo nessuna emergenza arborea che co-steggi via F.lli Bandiera e via dei Templari. La stessa rotatoria è stata progettata in modo da non arrecare danno al Parco Casino Rossi in quanto verrà realizzata a dimensioni più ristrette di quanto è previsto dallo stesso Piano Regolatore e non solo, e rispondo anche all'altro punto che veniva richiesto nella Mozione, tutta la bretella che va da via dei Tem-plari fino a via Teggi è opportunamente ambientata e progettata in modo tale che non so-lo vengano tutelate le essenze esistenti ma vengano in qualche modo implementate con essenze autoctone. Lo stesso Casino Rossi da questo intervento ne potrà ricavare un beneficio in quanto è previsto nelle adiacenze della rotatoria, quindi dello stesso Parco Casino Rossi, una serie di piantumazione di essenze autoctone che si integrano, quindi, con il parco storico stesso. L'inserimento ambientale tiene conto di una serie di preesi-stenze e del fatto che questa bretella naturalmente è necessaria dal punto di vista tra-sportistico per sgravare via Gorizia; non è necessario allo stato attuale, ho fatto una veri-fica, fermane interventi edilizi perché non ve ne sono che possono, allo stato attuale compromettere, ripeto, le essenze costituite delle tre querce ma anche da altre presenze arboree lungo le due strade richiamate e in particolare per quanto riguarda il Parco Casi-

no Rossi. Infine per quanto riguarda il censimento. Noi abbiamo a seguito dell'intervento sul Parco Ottavi degli altri interventi edilizi previsti, abbiamo una conoscenza molto ap-profondita di cosa è presente e di cosa va tutelato in quella zona, sapete anche che con il regolamento del verde ogni intervento sulle essenze esistenti necessita di un'adeguata documentazione e l'eventuale abbattimento avviene solo a seguito dell'autorizzazione di appositi uffici. Quindi c'è il governo, naturalmente se gli attuatori non sono in malafede e non producono abusi, c'è un governo degli interventi per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione che considera sempre più con attenzione le ambientazioni delle opere che si vanno a realizzare e le essenze arboree esistenti sono, appunto, anch'esse consi-derate adeguatamente nella gestione attraverso l'introduzione di diversi strumenti di go-verno e in particolare di regolamento del verde. Entra il Consigliere Cigarini. Esce il Consigliere Riva. Consiglieri presenti n. 36 Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Viene spontaneo dire che a Reggio Emilia è già avvenuto, politica-mente parlando, che una minoranza del PD abbia battuto la quercia. Bisogna però, si-gnor Assessore, prestare molta attenzione a queste istanze che sono state anche oggi poste all'attenzione del Consiglio da parte del gruppo del PdL perché troppe volte si sono visti nella evoluzione urbanistica della città abbattimenti ingiustificati di essenze arboree di così alto valore, peraltro censite dall'Amministrazione, parzialmente censite, tant'è che esiste anche una pubblicazione specifica molto ben curata in materia. È opportuno per-ché lei, Assessore Ferrari, è un po' pericoloso quando si parla di grandi querce infatti ri-cordiamo la battaglia sul Casino Modena che solo grazie al nostro intervento non è stata scapitozzata come voi volevate fare per fare spazio a degli elettrodotti della TAV che do-vevano essere e che dovranno essere interrati per cui crediamo che sia opportuna la massima attenzione e cogliamo l'occasione anche per ribadire un concetto che è emerso durante lo svolgimento della Commissione Uso e Assetto del Territorio che si è occupata della nuova bretella, la cosiddetta variante di via Gorizia, ossia come curare o come valo-rizzare sotto il profilo ambientale quelle aree che verranno intercluse dalla realizzazione di questa arteria posta tra via F.lli Bandiera, che verrà chiusa al traffico, e la stessa via Gorizia quindi la raccomandazione che le facciamo, Assessore, è quella di andare verso un approfondimento di questa tematica e quindi andare anche oltre la richiesta, che pure è apprezzabile, per potere capire come gestire al meglio queste situazioni. Noi pertanto esprimeremo un voto favorevole alla Mozione presentata dai colleghi del gruppo PdL. Grazie Presidente. Entra il Consigliere Cattani. Esce il Consigliere Parenti. Consiglieri presenti n. 36 Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Innanzitutto ringrazio i colleghi della Lega Nord e il Capogruppo Gio-vannini che hanno comunque, al di là della risposta dell'Assessore Ferrari, trovato nel te-sto che abbiamo depositato un motivo di attualità e di condivisione. Io vorrei dire all'As-sessore Ferrari che anche la Maggioranza se appunto fosse sensibile al tema che ab-biamo sollevato dovrebbe esprimere su sua indicazione un voto favorevole proprio sulla base delle sue risposte e non vuole essere una boutade. Lei nelle risposte che ha dato nel suo intervento oltre ad avere precisato alcune imprecisioni nel testo, ma noi non ab-biamo mai parlato di abbattimento ma di grave danno della quercia che era collocata nel-la zona della Roncina, ha di fatto sposato la fondatezza di questa Mozione perché lei ha affermato, se non ho sentito male mentre telefonavo e giustamente il Presidente mi ha

sgridato, se non ho inteso male l'intervento edilizio ex-tintoria nella costruzione di pista ciclabile aveva di fatto determinato una escavazione eccessiva che metteva a rischio la quercia, voi siete intervenuti anche sollecitati dei cittadini e avete un po' corretto il tiro di queste escavazioni al punto da mantenere, lei afferma, intatta la presenza di questo e-semplare arboreo di grande pregio. Noi riteniamo, con questa prima sollecitazione e con la sua risposta, di avere colto nel segno di un problema che esisteva e che le era stato segnalato e noi prendiamo atto della sua risposta, avete colto nel giusto modo quindi in-tervenendo per correggere i lavori che potevano davvero, come dicevano i cittadini ed il comitato, provocare danni irreparabili. Mi dice anche, Assessore, nel respingere la nostra richiesta di variante alla rotatoria che però la rotatoria sarà realizzata sostanzialmente in una dimensione più ridotta. Non ha spiegato per quale motivo anche se posso anche supporre, se non sono smentito, che la intenzione anche di realizzare un manufatto di minori dimensioni sia stata anche presa in considerazione per evitare, comunque, anche lontanamente possibile un qualche impatto con delle emergenze arboree che fossero presenti nelle zone limitrofe quindi anche su questo mi sento di dire che abbiamo fatto segno. Abbiamo colpito nel segno anche da questo punto di vista. Poi lei ci conferma che la bretella da via F.lli Bandiera alla zona del Parco Ottavi sarà inserita e protetta in un contesto di protezione arborea quindi di piena ambientabilità e anche su questo ci siamo quindi alla fine direi che delle risposte che lei ha dato nella sostanza, si sposa la fonda-tezza di questa Mozione la quale potrebbe, visto che ritirarla non ha senso ed il dibattito si è tenuto, potrebbe ricevere a buona ragione il voto della Maggioranza in quanto le si-tuazioni sollevate e da voi recepite erano totalmente fondate. Il nostro voto ovviamente è scontato, è favorevole. Grazie. Esce il Consigliere Prandi. Consiglieri presenti n. 35 Consigliere Matteo Olivieri Grazie Presidente. È difficile fare un discorso puntuale perché è evidente che le stesse situazioni si ripetono spesso. Quanto è successo a giugno o luglio in una traversa di viale Umberto I nella quale il giorno prima il Comune comunica, anche perché noi avevamo sollevato il problema del San Lazzaro, abbatteremo degli alberi e il giorno dopo assieme all'abbattimento degli alberi esattamente in corrispondenza delle radici c'era una traccia per una conduttura allora voglio dire se vogliamo prenderci in giro va bene però ditelo che volevate buttarlo giù perché volevate farci una conduttura almeno non siamo lì a rac-contarci qualcos'altro. Si capisce che è una coincidenza un po' strana. Io aspetto di ta-gliare l'albero per fare una traccia per la conduttura? Mi sembra una cosa abbastanza di-scutibile, la fine uno lo dice "devo fare una conduttura quindi taglio l'albero", è una que-stione logica. E dal punto di vista logico, ma anche da tanti altri punti di vista, io credo che ci sarà da ripensare anche al regolamento del verde le spiego perché. Innanzitutto per una questione che non viene mai affrontato e che è l'aspetto affettivo degli abitanti che sono legati ad alberi che probabilmente sono cresciuti con loro; ci sono degli anziani che da cinquant'anni vivono nella stessa casa e da cinquant'anni hanno l'ombra, atten-zione, ombra che ripara dal vento d'estate, dal freddo d'inverno e fa ombra d'estate con danni economici non valutabili ma non trascurabili soprattutto per i microclimi proprio dei dieci o venti o trenta metri nei quali noi assistiamo a delle scelte veramente discutibili. Come si possa mettere nella, questo è passato nella Giunta perché è un progetto il PRU del San Lazzaro, 93.000 euro per l'abbattimento di 98 o 99 alberi è veramente una cosa difficile da capire e lo sto dicendo sapendo benissimo quale è la situazione lì più di un re-ale pericolo pertanto che sono caduti degli alberi anche recentemente, ma per forza, se io aspetto di avere i soldi, 800 euro, per abbattere un albero è ovvio che non ce li ho mai e c'è qualcosa che non funziona anche perché pare che proprio il legno più scarso, co-munque stiamo parlando di alberi con una circonferenza di circa cinquanta centimetri come minimo, da cinquanta al metro di diamtetro, e una altezza variabile tra i sei e gli otto

metri, il peso del legno viene pagato dai 1.500 ai 10.000 euro a seconda del tipo di legno. Io credo che ci sia da rivedere per esempio avvisando i cittadini in anticipo che nel mo-mento in cui viene fatto il rilievo fitologico e fitosanitario ci vorrebbe una indicazione intor-no al tronco per dire che quest’albero sta male, state attenti e comunque sia bisogna prendere dei provvedimenti affinché non cada sulla testa perché se cade bisogna in qualche modo fissarlo o metterlo in sicurezza e soprattutto per confrontarsi con la popo-lazione. Un altro aspetto. Questi alberi malati, perché sono malati? Perché il discorso è che noi abbiamo dei parametri ambientali che sono abbastanza chiari e che sono quelli che vengono dati dalla qualità dell’aria e dalla concentrazione degli inquinanti dell’atmosfera, quest’anno per esempio sono diminuiti e quando si dice che sono diminui-ti stranamente non si dice mai quali sono gli eventi atmosferici, le condizioni atmosferiche che si sono verificate ma comunque è un buon segno. Abbiamo poi dopo delle indagini epidemiologiche che vengono fatte sulla salute umana da parte della USL e abbiamo dei dati in possesso del Comune di quanti alberi si ammalano e si tagliano, io credo che se ci mettessimo tutti insieme cominceremmo a vedere che c’è qualcosa che non va. Tanti a-spetti. La rotondina che deve essere allargata e l’albero che dà fastidio, le condutture che non è che si riesce a mettere due progetti insieme a fare la stessa traccia per le fogne e per i cavi ma bisogna fare due tracce separatamente spaccando due volte la strada e pagando due volte tanto e quindi primo poi si arriva a tagliare l’albero, io credo che ci sia bisogno di un momento di riflessione e anticipo che sarebbe idonea la convocazione, non subito, comunque presto, di una Commissione Consigliare per discutere l’argomento a-vendo alla mano i dati di quanti alberi vengono abbattuti. Grazie. Esce il Consigliere Filippi. Consiglieri presenti n. 34 Consigliere Andrea Capelli Grazie Presidente. Volevo smentire il Consigliere Eboli, ma è uscito, comunque volevo informare il Consiglio che durante la Commissione Territorio in cui è stato spiegato e illu-strato il progetto della strada i tecnici hanno chiaramente detto che quando, e succede molto spesso, le rotatorie vengono diminuite di dimensioni rispetto alle dimensioni previ-ste dal PRG non lo si fa tanto per il contesto quanto per un ragionamento viabilistico e quindi la progettazione della strada tiene conto in questo caso anche delle sue funziona-lità; il PRG molte volte abbiamo visto, ho visto anche nella mia passata esperienza in Cir-coscrizione, prevede delle rotatorie disegnate sul PRG enormi che poi, quando si va a progettare la strada, vengono puntualmente ed ogni volta ridotte ed in questo caso il Consigliere Eboli dovrebbe farsi inserire nella Commissione per venire a studiare le carte un po' meglio prima di fare delle Mozioni che non sono così precise. Il PRG già prevede-va l'area di ambientazione arborea e di inserimento ambientale e lo si vede molto bene proprio perché a nord della rotatoria pure enorme disegnata PRG vi sono questi due re-tini verde scuro in previsione, quindi essendo stata ristretta la rotatoria queste aree sono aumentate nel progetto esecutivo dei lavori, nel progetto presentato nella Commissione. In particolare in alcune slide della Commissione vi era proprio la dicitura "potenziamento del verde autoctono a protezione del Parco del Casino Rossi" cioè quando i nostri inge-gneri vanno a progettare le strade guardano ciò che c'è intorno, per fortuna, non si limita-no al francobollino ma studiano la ambientazione. Io devo dichiarare il nostro voto contra-rio per queste imprecisioni della Mozione ma anche per l'ennesimo tentativo politico di strumentalizzazione del Parco Ottavi cioè anche qui si cita un Parco Ottavi come il male di tutti i mali di tutta la città, quando il Parco Ottavi non c'entra un bel niente, si tratta di un altro piano, come ha ricordato l'Assessore, di una delocalizzazione atterrata in quella zo-na e devo dire che anche qui riguardo agli scavi fatti si è intervenuti tempestivamente, i danni sono stati contenuti e andare ad intervenire e fermare tutto e rifare forse si rischia anche pregiudizialmente di intervenire sempre fermarsi sempre, si rischia anche di peg-giorare ulteriormente la situazione quando in realtà è già sotto controllo. Ricordo, e con-

cludo, che come ha detto l'Assessore il nostro Comune ha già votato gran parte delle ri-chieste che in realtà la Mozione chiede come ad esempio per il censimento degli alberi abbiamo un regolamento comunale del verde pubblico e privato che è considerato all'a-vanguardia per quello che riguarda il panorama italiano ma anche europeo e soprattutto per quello che riguarda la richiesta di una variante al piano, penso regolatore anche se non ho ben capito, ma ripeto che il piano regolatore aveva già previsto tutto quando gli ingegneri Torreggiani e Santoni hanno fatto il progetto ed hanno ulteriormente intensifica-to le zone di ambientazione e non si capisce perché si voglia partire dal Parco Ottavi, ri-badisco, per arrivare a strumentalizzare il Parco Ottavi su una questione che al Parco Ot-tavi non riguarda. Grazie. Il Presidente mette in votazione la Mozione numero 5 presentata dal Consigliere Mar-co Eboli e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 34 ASTENUTI: 1 Olivieri (Re 5 Ste) VOTANTI: 33 FAVOREVOLI : 11 Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Vinci (L.N.P.) - Bassi, Eboli, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 22 Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, D'Andrea, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P.D.) - Nasuti (Sin. e Ve.) Il Consiglio respinge. La seduta termina alle ore 18:32

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE F.to CASELLI EMANUELA IL CONSIGLIERE ANZIANO IL SEGRETARIO GENERALE F.to VECCHI F.to REBUTTATO

CERTIFICATO DI PUBLICAZIONE Si certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo Pretorio il giorno 22/02/2010 e che vi resterà sino a 09/03/2010, a norma dell’art. 124 del Dlgs. n. 267/2000.

Dalla Residenza Municipale, li 22/02/2010 IL MESSO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE F.toSANTINI F.to REBUTTATO Il presente verbale è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 15/02/2010 con atto n. 2390/48.