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ISTITUTO COMPRENSIVO OZZANO DELL'EMILIA SCUOLA PRIMARIA BRUNO CIARI” IV A IV A a.s. 2008/'09 PROGETTO “I CARE”

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ISTITUTO COMPRENSIVO

OZZANO DELL'EMILIA

SCUOLA PRIMARIA

“BRUNO CIARI”

IV AIV A

a.s. 2008/'09

PROGETTO “I CARE”

“LA CREATIVITA'

E' UNO

DEI

PATRIMONI,

CHE

CIASCUNO

HA,

CHE CI RENDE

UGUALI

E

MERAVIGLIOSAMENTE

DIVERSI.....”DIVERSI.....”

PER QUESTO

“INCLUINVENTANDO

ANCORA.......!”

Progetto realizzato da: ins. Laura Salamone

Presentazione realizzata da: ins. Giusy Biondo

INDICE

Introduzione

PREMESSA

1) IO E GLI ALTRI

2)IO E LA MIA VOCAZIONE2)IO E LA MIA VOCAZIONE

3) IO E LE MIE EMOZIONI

4) IO STORICO CON GLI ALTRI

5)IO ARTISTA INSIEME AGLI

ALTRI

Introduzione

Il progetto I CARE, che ho realizzato nella classe IV A ha assunto

il nome di “...INCLUINVENTANDO ANCORA” si è:

• enucleato nel corso del primo quadrimestre, • attraverso percorsi che hanno investito :la storia, l'italiano, l'arte la musica, la religione e il teatro,

• sviluppando diverse tematiche, sinteticamente racchiuse nei capitoli individuati:1) IO E GLI ALTRI1) IO E GLI ALTRI

2) IO E LA MIA VOCAZIONE

3) IO E LE MIE EMOZIONI

4) IO STORICO CON GLI ALTRI

5) IO ARTISTA INSIEME AGLI ALTRI

Filo conduttore del progetto enucleato è sempre stata la

metodologia utilizzata.

Infatti tutte le attività sono state realizzate con metodo

cooperativo.

I bambini hanno lavorato in gruppo all'interno dei quali ciascuno

ha avuto assegnato un ruolo e un compito ben preciso:

• coordinatore,• controllore del tempo,• controllore della voce, • redattore,• comunicatore.

Sulla base del sociogramma di Moreno ho riorganizzato la classe in

nuclei da 4 alunni ciascuno,avviando attività di gruppo disciplinari

che si caratterizzassero per:

� la suddivisione dei compiti,

� l’interazione faccia a faccia,� l’interazione faccia a faccia,

� la responsabilità individuale,

� l’insegnamento diretto delle abilità sociali,

� la revisione e la valutazione,

così sono stati realizzati i diversi percorsi tra loro interconnessi-

All'attività didattica è sempre seguita la revisione del lavoro di gruppo

per:1) Verificare il modo in cui il gruppo ha lavorato,

2) Valutare le abilità sociali su cui di volta in volta si sono esercitati (per es.

la collaborazione, l'ascolto...)

3) Individuare e sperimentare tecniche di mediazione di gruppo in una

situazione di intergruppo.

…..INCLUINVENTANDO ANCORA.....

PREMESSA

La classe IV A, composta da 24 alunni di cui 13 maschi e 11

femmine rilevava sin dall’inizio dell’anno scolastico notevoli

problematiche sia sul piano relazionale che su quello cognitivo -

disciplinare. Gli alunni avevano perso il senso e l’importanza

delle regole necessarie per un tranquillo e fruttuoso

svolgimento della vita di classe. Inoltre il gruppo alunni si era svolgimento della vita di classe. Inoltre il gruppo alunni si era

scompaginato in tanti piccoli sottogruppi tendenti a

comportamenti esclusivi e di conseguente rifiuto ed

emarginazione, sia reciproci che di singole minoranze. Sul

piano prettamente disciplinare avevano perso la motivazione

all’apprendimento ,non avevano ancora acquisito tecniche per

la produzione di testi di vario genere, né per il riconoscimento e

l’analisi degli stessi e rilevavano inoltre una certa confusione

relativa a idee chiave delle diverse discipline.

ob.

1) Ricostruzione del periodo ponte delle vacanze per

ricreare la comunicazione interrotta,

2) ricognizione iniziale sullo stato emotivo di ciascun

bambino

L'anno scolastico ha avuto inizio con una ricostruzione del L'anno scolastico ha avuto inizio con una ricostruzione del

periodo ponte tra un anno scolastico e l'altro, ovvero il

periodo delle vacanze. Questo è stato avviato con una

modalità cooperativa che tenesse conto:

• dell'espressione del sé,• dell'ascolto degli altri,• dell'ascolto attivo.

Attività n. 1: “intervista a tre passi”

Ciascuno bambino si fa portavoce al gruppo, di quanto ha Ciascuno bambino si fa portavoce al gruppo, di quanto ha

ascoltato dal compagno, per poi socializzare in intergruppo

quanto è emerso all'interno di ciascuno.

GRUPPO DOVE HAI TRASCORSO LE VACANZE? COME VI SIETE TROVATI A LAVORARE IN GRUPPO?

G 1

ALESSANDRA

SAMUELE

LETIZIA

BACCI A.

ALE E’ ANDATA AL MARE, HA MANGIATO IL PESCE. ERA MOLTO CALDO, HA PRESO UN RICCIO E HA FATTOIL

BAGNO DI SERA.

LETI E’ ANDATA IN AMERICA A LAS VEGAS AL CIRCO DEI SOLEI, AL COLORADO RIVER E HA VISTO L’OCEANO.

SAM E’ ANDATO AL MARE E HA MANGIATO GLI SPAGHETTI ALLE GONGOLE E SI E’ DIVERTITO.

BACCI E’ ANDATO AL MARE, HA GIOCATO TANTO E HA FATTO I COMPITI.

LETI: BENE PERCHE’ LE PIACE STARE IN

COMPAGNIA.

BACCI: BENE PERCHE’ GLI E’ PIACIUTO IL LAVORO.

SAMU BENE PERCHE’ GLI PIACE DIVERTIRSI E

STARE INSIEME-

TUTTI INSIEME DICIAMO: “ABBIAMO

COLLABORATO”

G2

ALEX

GESMUNDO

MARTINA

GIUSY

ALEX E’ STATO AL MARE A RAVENNA PER UN GIORNO.

LORI E’ STATO IN MONTAGNA PER UN MESE VICINO A FOGGIA, E’ STATO ANCHE AL MARE PER DUE SETTIMANE.

MARTINA E’ STATA IN ABRUZZO IN UN HOTEL A 4 STELLE. E’ STATA ANCHE A FIRENZE INSIEME AI PARENTI DI

MAMMA NEL BOSCO TUTTO IL GIORNO.

GIUSY E’ STATA 10 GIORNI A MILANO, A BOLOGNA , FIRENZE E POI E’ STATA ANCHE IN SICILIA E SI E’

ABBRONZATA E DIVERTITA.

NOI A LAVORARE IN GRUPPO CI SIAMO TROVATI

MOLTO BENE E CI SIAMO ANCHE DIVERTITI

MOLTO. SIAMO MOLTO CONTENTI DI AVER FATTO

QUESTO BELLISSIMO GIOCO

G3

TURA

TARABUSI

ORIANI

CHIARI

LORI E’ ANDATO IN SARDEGNA, HA FATTO IL BAGNO IN PISCINA ED E’ ANDATO A VEDERE LE PARTITE DI

CALCIO.

TARABUSI HA TRASCORSO LE VACANZE IN SICILIA, C’ERA L’ACQUA BELLISSIMA. HA MANGIATO IL PESCE E SI E’

DIVERTITA MOLTO.

TURA HA TRASCORSO LE VACANZE IN CROAZIA, HA MANGIATO BENE SI E’ DIVERTITA MOLTO E C’ERA LA

SPIAGGIA NERA.

LUCIO MI SONO DIVERTITO MOLTO A JERBA, C’ERA IL MARE LIMPIDO E LA PISCINA BELLISSIMA. HO GIOCATO A

TENNIS E CON L’ARCO.

LORI SI E’ TROVATO BENE. NESSUNO SI E’

LAMENTATO. GIULIA TA. SI E’ TROVATA BENE

PERCHE’ TUTTI SI ASCOLTAVANO. G.TU. SI E’

TROVATA MOLTO BENE PERCHE’ NESSUNO LA

OBBLIGAVA A FARE QUALCOSA. LUCIO TUTTI

SONO BRAVI A LAVORARE INSIEME

TENNIS E CON L’ARCO.

G4

GIADA

ALESSANDRO B.

RAPPARINI A.

CHIARA

GIADA LE VACANZE SONO STATE TURBATE DALL’ESSERSI FATTA MALE AL PIEDE DOVE LE HANNO DATO UN

PUNTO DI SUTURA.

CHIARA HA DOVUTO METTERE IL GESSO E POI E’ ANDATA AL MARE-

RAPPARINI E’ STATO A FIRENZE, A GENOVA E DALLA NONNA

ALE E’ STATOAL MARE IN MONTAGNA ED HA ACCUDITO LA GATTA INCINTA

ALESSANDRO E ANDREA HANNO

RECIPROCAMENTE INDIVIDUATO

NELL’ALTRO L’ELEMENTO DI DISTURBO

CHIARA E GIADA SI SONO TROVATE BENE

PERCHE’HANNO DECISO SUBITO LE COSE DA

FARE

G5

GABRI

MAGGY

LANDI

FEDE

SONO TUTTI ANDATI AL MARE. GABRI A FINOVIERI, MAGGY ANCHE IN PISCINA E A OLTREMARE. LANDI AL

MARE CON I NONNI E IN MONTAGNA CON MATTEO PISANI E FEDE CON I NONNI

IL GRUPPO N 5 SI E’ TROVATO BENE E HA

LAVORATO ASSIEME

G6

ERICA

CIMINI MARCO

PISANI

PISANI E’ ANDATO AL MARE DAI SUOI NONNI E HA GIOCATO CON IL NINTENDO E CON I SUOI CUGINI. E’ ANCHE

ANDATO INMONTAGNA E SI E’ SEMPRE DIVERTITO MOLTO-

MARCO E’ ANDATO AL MARE A LECCE, HA RACCOLTO LE CONCHIGLIE, HA NUOTATO E HA GIOCATO CON SUA

CUGINA

CIMINI E’ ANDATO IN CALABRIA E HA GIOCATO IN ACQUA ENEL TEMPO LIBERO CON IL NINTENDO

ERICA E’ ANDATA IN GRECIA CON IL SUO AMICO DARIO E LA SUA CAGNOLINA. HA SCOPERTO UNA SPIAGGIA

DESERTA CON IL GOMMONE E SI E’ DIVERTITA MOLTO

SIAMO STATI TUTTI UN PO’ MONELLI, PERCHE’

QUANDO QUALCUNO FACEVA QUALCOSA PER IL

GRUPPO, QUELLI CHE RIMANEVANO FACEVANO

QUALCOS’ALTRO. COMUNQUE ABBIAMO AVUTO

SUCCESSO, PERCHE’ SIAMO RIUSCITI A

RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI E A RISISTEMARE

L’EQUILIBRIO DEL GRUPPO

Attività n.2: “emozioni in colore”

I bambini hanno utilizzato le suggestioni del colore I bambini hanno utilizzato le suggestioni del colore

per esprimere le emozioni provate al rientro dalle

vacanze.

Attività n.3: “emozioni in parole...”

Con un intervista a tre passi i bambini hanno convertito in Con un intervista a tre passi i bambini hanno convertito in

parole il colore, spiegando il senso che avevano attribuito al

loro operato.

GRUPPO QUALI EMOZIONI HAI RAPPRESENTATO CON IL TUO QUADRO?G 1

ALESSANDRA

SAMUELE

LETIZIA

BACCI A.

BACCI HA RAPPRESENTATO LA SUA TRISTEZZA PERCHE’ VOLEVA CONTINUARE A STARE IN VACANZA,, COSI’ ANCHE LETI, MA

PER IL DISTACCO DAI SUOI NONNI AMERICANI. .ALE E SAM INVECE HANNO RAPPRESENTATO LA LORO FELICITA’: LEI

PERCHE’ NON VEDEVA L’ORA DI TORNARE A SCUOLA, LUI PERCHE’ COSI’ SAREBBE ARRIVATO IL SUO COMPLEANNO

G2

ALEX

GESMUNDO

MARTINA

GIUSY

ALEX DIPINGENDO HA RAPPRESENTATO LE SUE EMOZIONISTANDO SULL’ERBA FRESCA SOTTO IL SOLE COCENTE,MENTRE

GESMUNDO QUELLE DEL DORMIRE SULL’ERBA.

ANGELA HA TRASFERITO UN PO’ DI NOSTALGIA PENSANDO A QUANDO STAVA A CASA DA SOLA E QUANDO ERA AL MARE E

VEDEVA L’ALBA.

MARTINA INVECE HA PROVATO IL BLOCCO NDELL’AUTORE INFATTI NON E’ RIUSCITA A PENSARE NE’ AD ESPRIMERSI.

G3

TURA

TARABUSI

GIULIA SI E’ IMMEDESIMATA E SI E’ RAPPRESENTATA COME UN GIGANTE CAVALLUCCIO MARINO CHE HA COME GUIDA

L’ARIA.

GIULIA TARABUSI HA PENSATO AL MARE E ALLA FELICITA’

TARABUSI

ORIANI

CHIARI

CHIARI HA PENSATO ALL’ECLISSI .

LUCIO HA SOGNATO SE STESSO CON LORENZO A JERBA SU UN PRATO.

G4

GIADA ALESSANDRO B.

RAPPARINI A.

CHIARA

TUTTI HANNO PROVATO FELICITA’ ANCHE PERCHE’ NON VEDEVANO L’ORA DI TORNARE A SCUOLA PER RIVEDERE I

COMPAGNI: BRIZZI PER SAMUELE, GIADA PER MARTINA E CHIARA, CHIARA PER GIADA E LE MAESTRE.

RAPPARINI OLTRE AD ESSERE MOLTO FELICE SI E’ SENTITO MOLTO CONCENTRATO E ALLEGRO NEL REALIZZARE IL SUO

QUADRO

G5

GABRI

MAGGY

LANDI

FEDE

GABRI SI E’ SENTITO UN DRAGO ROSSO ENERO

FEDE AVREBBE VOLUTO TUFFARSI NEL MARE

ALE NON ERA FELICE PERCHE’ TEMEVA UNA TEMPESTA DI COMPITI

MAGGY TANTA FELICITA’ NEL RIVEDERE I SUOI COMPAGNI

G6

ERICA

CIMINI MARCO

PISANI

IABBIAMO USATO MOLTO IL NERO PERCHE’:NON VOLEVO TORNARE A SCUOLA –MARCO-, VOLEVO STARE ANCORA IN

VACANZA –PISANI- MIO PAPA’ SI E’ FATTO MALE –ERICA-, MA ALLO STESSO TEMPO ERAVAMO FELICI PER QUESTO ABBIAMO

USATO TUTTI GLI ALTRI COLORI . ILVERDE IN PARTICOLARE PER ERICA HA SIGNIFICATO UN AUSPICIO DI BUONA FORTUNA.

PER MATTEO C. FELICITA’ PER ESSERE TORNATO A SCUOLA

CAP. 1

“IO E GLI ALTRI”

ob.

1) Ricognizione iniziale sulle relazioni sociali della classe,

2) espressione del sé,

3) conoscenza reciproca,

4) rimescolamento della classe',4) rimescolamento della classe',

5) rilevazione dei comportamenti scorretti,

6) attivazione di laboratori linguistici,

7) acquisizione di strumenti per mediare.

Attività n.1: scelta

Attività n.2: foto

Attività n.3: testo

Gli alunni sono stati invitati a scegliere il proprio compagno e

a motivare in un testo questa scelta.

Ho scelto proprio te perché…

Il primo giorno di scuola, Laura ha deciso

di far scegliere a noi il compagno o i

compagni con cui volevamo stare. Fin

dall'inizio io avevo scelto di stare con

Federica, però quando ho scoperto che

anche Alessandra voleva stare con me ero

ancora più contenta. Io ho scelto Federica

perché è un'amica e Alessandra perché èperché è un'amica e Alessandra perché è

simpatica: Federica ha nove anni ed è alta

un metro e trentasette cm. E' molto gentile

ed affettuosa, sempre sicura di sé, infatti

quando facciamo anche la cosa più sciocca

la vuole far vedere. La nostra amicizia è

nata in seconda quando lei mi ha letto il

diario. Da quel momento abbiamo iniziato

a conoscerci un po' di più, finché siamo

diventate amiche

Ho scelto proprio te perché…

Il primo giorno di scuola Laura ci ha fatto

scegliere un compagno con cui sedersi. Io ho

scelto subito Chiara.

Ha otto anni e mezzo, un po' bassina, giusta

di peso. Ha i capelli corti color castano

scuro, gli occhi dello stesso colore dei capelli,

il naso a patata e sorride quasi sempre.

Chiara è una bambina timida, infatti ci Chiara è una bambina timida, infatti ci

mette un po' per fare amicizia con gli

altri,anche se è una bambina disponibile. E'

molto gentile, infatti presta sempre le cose

agli altri. E' molto tranquilla, da non

sentirsi quasi mai. Per tutte questa cose l'ho

scelta, ma anche perché non abbiamo mai

litigato e poi essendo mia amica le voglio un

mondo di bene.

Attività n.4: “colours”

Messi agli angoli della stanza dei colori, i bambini sono stati

invitati ad osservarli e a scegliere un colore. Così si sono

formati i gruppi:

1.del bianco, che si è rinominato “Fantastiche stalattiti”

2.del nero,...... “La tribù dei piedi neri”2.del nero,...... “La tribù dei piedi neri”

3.del blu … “Agenti blu”,

4.del verde... “Le lucertole”,

5.del rosso... “I fantastici rossetti”

6.del giallo...”Foglia d'autunno”.

All'interno di ciascun gruppo si è attivato un confronto:

ciascuno ha espresso la propria idea, le proprie sensazioni, i

propri ricordi, da condividere poi con gli altri gruppi.

GRUPPO HO SCELTO IL COLORE.....PERCHE'.....

Fantastiche stalattitiBIANCO:

…riesco a disegnare e a colorare meglio,

mi ricorda il nome di mia madre ed è

anche il mio colore preferito,

mi riporta all'inverno, la stagione che

gradisco. Io amo sciare in montagna

è il mio colore preferito, mi sa di pulito,

come la neve candida.come la neve candida.

La tribù dei piedi neri

NERO

…adoro i gatti neri,

mi piace stare al buio,

si abbina bene con tutto,

è il mio colore preferito

mi fa diventare allegro,mi stimola la

fantasia e riesco a disegnare meglio,

mi dà allegria.

Agenti blu

GRUPPO HO SCELTO IL COLORE.....PERCHE'.....

BLU

…è il mio colore preferito,

nella tonalità dell'azzurro,

mi riporta al mare che adoro,

mi ricorda il mio bicchiere, con cui bevevo

da piccolo,

mi ricorda il cielo.

Le lucertole

VERDE

…mi dà allegria, facendomi pensare al

prato dove gioco con gli altri,

per stare con il mio amico.

GRUPPO HO SCELTO IL COLORE.....PERCHE'.....

I fantastici rossetti

ROSSO

…mi fa pensare al sole,

ho molti vestiti di colore rosso,

mi piace.

Foglia d'autunno

GIALLO

…è un colore, che mi piace attorno, non

addosso.

Attività n.5: “Mixer freezer”

Ho condotto i bambini all'aperto, in un giardino e li ho

invitati a:

1.passeggiare, mescolandosi,

2.congelarsi al comando freezer,

3.mettersi in coppia, al comando successivo, con il 3.mettersi in coppia, al comando successivo, con il

4.compagno più vicino,

5.confrontarsi reciprocamente su una domanda posta

dall'insegnante,

6.rimescolarsi al comando mixer.

7.comunicare al gruppo in cerchio ciò che li aveva

particolarmente colpiti.

Attività n.6:”role play”

“Le cattiverie gratuite”

fase 1

Ho singolarmente attribuito a tre bimbi tre ruoli differenti:

il bimbo che facilmente dice cattiverie e ferisce,

il bimbo che subisce e non riesce a sviluppare un il bimbo che subisce e non riesce a sviluppare un

comportamento adattivo,

il bimbo aiutante, che cerca di incoraggiare il compagno a

reagire, rispondendo, invitandolo all'indifferenza, come arma

di difesa, o intervenendo direttamente al posto dell'offeso.

La classe che osservava doveva riconoscere i differenti stili

comportamentali.

fase 2

Successivamente i bambini sono stati invitati a riflettere sul

proprio comportamento ed hanno individuato e raccontato,

catalizzandoli “ i loro momenti da cattivi”.

In particolare la classe è stata colpita da un episodio, per la

gratuità della cattiveria raccontata.

Testo: breve racconto di un fatto accadutoTesto: breve racconto di un fatto accaduto

“Stavo passeggiando ed ho incrociato un altra bimba. Senza

pensarci ho detto ad alta voce: “che brutta che sei!”

La bimba è corsa subito piangendo dalla mamma e le ha

riferito quanto le avevo detto.

Io subito dopo mi sono meravigliata delle mie stesse parole e

di averle pronunciate così senza pensarci, senza pensare alle

possibili conseguenze”

fase 3

I bimbi sono stati invitati a immedesimarsi nella bimba offesa

e a descrivere le sensazioni provate, parlando in prima

persona:

“..........mi sento offeso”

“..........mi sento triste” “..........mi sento triste”

“..........mi sento debole ”

“..........mi sento ridicolo”

“..........mi sento male” ( tutte le mie certezze sono messe in

discussione)

“..........mi sento impaurito”

“..........mi sento umiliato”

fase 4Ho attivato un laboratorio linguistico: i bambini disposti in

coppia si dovevano confrontare su un argomento da loro scelto

( sport, hobby,abbigliamento...) sul quale dovevano esprimere

la loro opinione liberamente, cercando di evitare l'offesa dell'

altro e acquisire forme verbali adeguate alla mediazione.

1.Secondo me...

2.A me piace...

3.Ti dico la mia opinione (supportata dalla motivazione

personale, irrobustisce la scelta senza denigrare quella altrui)personale, irrobustisce la scelta senza denigrare quella altrui)

4.Non mi piace, però a te sta bene...

5.Mi piace, però preferisco....

6.A me non piace , però a te sta bene…(evidenzia il rapporto

scelta/ persona).

7.A me non piace..., però devono piacere a te…(rafforzativo

dell'identità altrui).

8.Se va bene a te!

9.Ti do un consiglio…(scelta e non imposizione).

CAP. 2

IO E LA MIA VOCAZIONEob.

1.Presa di coscienza del sé in termini di vocazione, ovvero di

sogno/ progetto per il futuro;

2.presa di coscienza del sé in termini di “caduta” 3.difficoltà

ostative al raggiungimento dell'obiettivo,

4.conoscenza reciproca,

5.rimescolamento della classe

6.attivazione di laboratori linguistici,

7.acquisizione di strumenti per mediare.

Attività 1: canto “vocazione

Attività n.2:

parafrasi del canto con il codice iconico

Attività n. 3:

rappresentazione rappresentazione

iconica della

“propria vocazione”

Erica: la Cantante Samuele :il paleontologoAlessandro:

lo scolaro

Martina:

la ginnasta

Marco:

il portiere

Giulia: la zoologa

Alessandro:

giocatore di basket

Gabriele:

il meccanico

Alessandra:

l'avvocato Andrea: il portiere Maggy: la scolara Giulia: la veterinaria

Chiara: la zoologaLetizia:la pop starGiada: l'archeologa

Andrea:

il motociclista

Alex: il poliziottoLucio: il notaio Angela: la maestra

Federica:ballerina

Matteo: giocatore Lorenzo: giocatore Alessandro:lo scolaroMatteo: il corridore

Attività n.4 canto: “Su ali d'aquila”

Attività n.5:

parafrasi del canto con il codice iconico

Attività n.6:

Conversazione guidata per introdurre il

concetto di “Santità”, come impegno

responsabile e quotidiano di ciascuno nel

fare il proprio dovere e di “Santità”, quale

condizione di perfezione che pochi condizione di perfezione che pochi

raggiungono:

Vocazione Caduta Santità

Attività n.7:

Ricerca, con binario pretracciato, sul santo

patrono d'Italia “san Francesco”

Attività n. 8:

Visione del film: “fratello sole sorella luna” di Visione del film: “fratello sole sorella luna” di

Zeffirelli

Attività n. 9:

Rielaborazione in gruppo delle informazioni

ottenute sotto forma di schema o sintesi

Il percorso ancora in itinere procederà con la

realizzazione di un musical su San

Francesco,in cui il linguaggio gestuale,

musicale e del corpo si integreranno, per far sì

che ciascuno, attraverso la vita del santo possa che ciascuno, attraverso la vita del santo possa

scavare in se stesso, scoprire ed usare aspetti

non ancora emersi della propria persona.

CAP.3

IO E LE MIE EMOZIONI

ob.

1.Conoscenza del sé,

2.ascolto attivo,

3.conoscenza reciproca,3.conoscenza reciproca,

4.rimescolamento della classe,

5.sperimentazione di nuovi linguaggi,

6.uso corretto dello spazio e del tempo,

7.acquisizione di strumenti per mediare.

Attività n. 1

Mi muovo sulle note di “Safari”

Ho condotto i bambini a ballare, a muoversi, a

scegliere cosa fare e come farlo sulle note della

canzone “safari” di Jovanotti.

Attività n.2

Esprimo le mie sensazioni /emozioni

I bambini posti in cerchio hanno espresso

quanto provato, tutte le risposte erano

riconducibili ad uno stato di benessere e di

libertà!

...è stato bellissimo perchè sono

appassionato molto di musica

...bellissimo. Ho provato una sensazione

di libertà e di divertimento

...sensazione di grande divertimento.

Bello, bellissimo...

...a volte faccio delle cose e poi qualcuno ...a volte faccio delle cose e poi qualcuno

mi dice che non devo. Ho fatto quello che

volevo!

...era bello, ero libero e mi stavo

divertendo...

...era bellissimo, mi sembrava di essere

un selvaggio...

...era bello, mi sono sentito libero...

...bellissimo come se la musica chiama e

tu vai...

...stupendamente bello e mi sono sentita

esplosa...

…mi vergognavo a ballare davanti agli

altri, così ho chiuso gli occhi e mi sono

scatenato...

...volevo ascoltare, non sapevo cosa fare,

mi sentivo impacciata, mi vergognavo...

...è stato molto bello ed ho provato

sentimenti di felicità...

...ho provato una sensazione scatenata!

Mi sono divertito e mi sembrava di

essere libero...

...è stato bello come se la musica fosse

stato il mio cervello...

...prima mi vergognavo a ballare, poi mi

sono scatenata ed ho dato via tutte le

energie. Bello!energie. Bello!

...bellissimo come se la musica mi

guidasse ed io mi lasciavo trascinare...

...bellissimo, io libera e scatenata...

...bellissimo, sensazione mai provata,

liberatoria e di divertimento...

...mi è piaciuto tantissimo e mi sono

sentita libera...

Attività n. 3

Cartellone “ Il vento della libertà”

Ciascuno ha trasformato il suo pensiero in un Ciascuno ha trasformato il suo pensiero in un

soffio di vento, e tutti messi insieme hanno dato

vita al “vento della libertà”.

Attività n.4

“le bolle nello spazio”

I bambini trasformati in bolle di sapone dovevano

muoversi nello spazio, secondo ritmi diversi senza

urtarsi pena lo scoppio della bolla stessa.

P2190043.AVI

CAP.4

IO STORICO CON GLI ALTRI

Ob.

1.Conoscenza di un tipo di testo narrativo: il mito,

2.acquisizione del metodo di lavoro dello storico,

3.presa di coscienza dei diversi stili apprenditivi,

4.presa di coscienza del proprio stile apprenditivo,4.presa di coscienza del proprio stile apprenditivo,

5.presa di coscienza degli stili apprenditivi degli altri,

6.rimescolamento della classe,

7.sperimentazione di metodi cooperativi

nell'apprendimento,

8.ripensamento del proprio percorso in termini

metacognitivi.

Attività n.1: “intervista a tre passi”

Attività svolta per realizzare una ricognizione

sulle conoscenze dei concetti base relativi allo

storico, all'archeologo e ai rispettivi metodi di storico, all'archeologo e ai rispettivi metodi di

lavoro.

CHI E’ E COSA FA LO STORICO? QUALI STRUMENTI USA LO STORICO

PER INDAGARE IL PASSATO?

GHIACCIO

FATATO

LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE

1) CERCA DEI REPERTI ARCHEOLOGICI,

2)RISPONDE ALLE SUE IPOTESI GRAZIE ALLE SUE

SCOPERTE.

LO STORICO USA LE FONTI SCRITTE,DEI DOCUMENTI,

LA TORCIA, LA LENTE, IL METAL DETECTOR.

COBRA

LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE

1)STUDIA GLI UOMINI PIU’ ANTICHI (L’UOMO

PRIMITIVO, L’ERECTUS…)

LO STORICO USA:

I GUANTI, LA ZAPPA UN SACCHETTO PER I REPERTI IL

PICCONE E LA LENTE DI INGRANDIMENTO PER

ANALIZZARE I REPERTI

DRAGO D’ORO

LO STORICO E’ UNO SCIENZIATO CHE

STUDIA LA STORIA E TUTTE LE INFORMAZIONI

POSSIBILI

LO STORICO USA: MICROSCOPIO, MARTELLINO,

RASTRELLO, ACQUA, CORDA METAL DETECTOR E

PALA.POSSIBILI PALA.

PULCE

LO STORICO E’ COLUI CHE STUDIA LA STORIA, SIA

SCRITTA CHE VISIVA

G. C. LO STORICO USA I DOCUMENTI SCRITTI, VISIVI E

I REPERTI ARCHEOLOGICI, CHE SI TROVANO

SCAVANDO NEL TERRENO.

A. A. LA LINEA DEL TEMPO, LA CAZZUOLA, IL

COMPUTER, UNA SCOPETTA E UN ESCAVATORE

DRAGON

G. LO STORICO E’ UN PERSONAGGIO ANTICO

M. F. A. LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE STUDIA

CIVILTA’, OGGETTI ANTICHI, GLI ESSERI VIVENTI

DI TANTI ANNI FA

LO STORICO USA:

LA CAZZUOLA LO SPOLVERINO, LO SCALPELLO DEI

SACCHETTI PER METTERCI DENTRO IL REPERTO

TROVATO

SORCI VERDI

LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE STUDIA IL

PASSATO E TROVA I REPERTI

LO STORICO USA LA PALA UN SECCHIO PER METTERE

DENTRO I REPERTI CHE TROVANO I GUANTI PER

PROTEGGERSI LE MANI, UNA SCOPETTA PER PULIRE

IL TERRENO UN LIBRETTO E UNA PENNA PER

PRENDERE APPUNTI,TELI PER COPRIRE LA TERRA

PICCONE EMICROSCOPIO

Questa attività ha avuto la funzione di gancio per poi ricercare

e ritornare sul testo evidenziando solo le ipotesi verificatesi

corrette.

CHI E’ E COSA FA LO STORICO? QUALI STRUMENTI USA LO STORICO

PER INDAGARE IL PASSATO?

GHIACCIO

FATATO

LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE

1) CERCA DEI REPERTI ARCHEOLOGICI,

2)RISPONDE ALLE SUE IPOTESI GRAZIE ALLE SUE

SCOPERTE.

LO STORICO USA LE FONTI SCRITTE,DEI DOCUMENTI, LA TORCIA, LA

LENTE, IL METAL DETECTOR.

COBRA

LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE

1)STUDIA GLI UOMINI PIU’ ANTICHI (L’UOMO

PRIMITIVO, L’ERECTUS…)

LO STORICO USA:

I GUANTI, LA ZAPPA UN SACCHETTO PER I REPERTI IL PICCONE E LA

LENTE DI INGRANDIMENTO PER ANALIZZARE I REPERTI

DRAGO D’ORO

LO STORICO E’ UNO SCIENZIATO CHE

STUDIA LA STORIA E TUTTE LE INFORMAZIONI

POSSIBILI

LO STORICO USA: MICROSCOPIO, MARTELLINO, RASTRELLO, ACQUA,

CORDA METAL DETECTOR E PALA.

PULCE

LO STORICO E’ COLUI CHE STUDIA LA STORIA, SIA

SCRITTA CHE VISIVA

G. C. LO STORICO USA I DOCUMENTI SCRITTI, VISIVI E I REPERTI

ARCHEOLOGICI, CHE SI TROVANO SCAVANDO NEL TERRENO.

A. A. LA LINEA DEL TEMPO, LA CAZZUOLA, IL COMPUTER, UNA

SCOPETTA E UN ESCAVATORE

DRAGON

G. LO STORICO E’ UN PERSONAGGIO ANTICO

M. F. A. LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE STUDIA

CIVILTA’, OGGETTI ANTICHI, GLI ESSERI VIVENTI DI

TANTI ANNI FA

LO STORICO USA:

LA CAZZUOLA LO SPOLVERINO, LO SCALPELLO DEI SACCHETTI PER

METTERCI DENTRO IL REPERTO TROVATO

SORCI VERDI

LO STORICO E’ UNA PERSONA CHE STUDIA IL

PASSATO E TROVA I REPERTI

LO STORICO USA LA PALA UN SECCHIO PER METTERE DENTRO I

REPERTI CHE TROVANO I GUANTI PER PROTEGGERSI LE MANI, UNA

SCOPETTA PER PULIRE IL TERRENO UN LIBRETTO E UNA PENNA PER

PRENDERE APPUNTI,TELI PER COPRIRE LA TERRA PICCONE

EMICROSCOPIO

Attività n. 3:

“Ricostruire in sequenza il lavoro dello “Ricostruire in sequenza il lavoro dello

storico e dell'archeologo, con il codice

iconico”

LO STORICOLO STORICO

L'ARCHEOLOGOL'ARCHEOLOGO

Ecco mentre lavoriamo:

Insieme all'esperta archeologa abbiamo attivato

un laboratorio sul mito:

Attivitità n.4:

ascolto di tre leggende mitologiche e

comprensione delle stesse sia dal punto di comprensione delle stesse sia dal punto di

vista linguistico, di stile e di contenuto:

1.“Epopea di Gilgamesh” scritta intorno al 2000

a.C. Nella terra dei sumeri,

2.“Storia del popolo greco” scritta da Orazio,

3.“ Il diluvio universale” dal libro della Genesi.

Attività n. 5

Rappresentazione iconica in

sequenza dei miti stessi

EPOPEA DI GILGAMESH

Gilgamesh, signore di Uruk, bello

coraggioso eper due terzi divino,

Si diresse dal suo antenato

Utnapishtim, attraversando le Utnapishtim, attraversando le

acque della morte, per conoscere il

perché della morte. Questi iniziò a

raccontare che

L'umanità era così numerosa che

decisero di annegarli.

Il saggio Enki, non potendo

avvisare il genere umano del

diluvio sussurrò il segreto alla sua

casa di canne, e il vento gliela

sussurrò il

Così costruì una barca, portando la sua Così costruì una barca, portando la sua

famiglia , i suoi beni e un maschio e una

femmina di ogni specie.

La tempesta infuriò, ma il settimo giorno

si placò, la nave si incagliò sulla cima del

monte Nisir. Allora liberò una colomba e

una rondine e un corvo, che non tornò.

Così aveva trovato un posto sulla terra

ferma e fatto un sacrificio agli dei, questi

lo sentirono e lo resero immortale

RACCONTO GRECO SUL DILUVIO DI ORAZIO

Tanto tempo fa gli uomini creati da zeus

con il fango vivevano in pace, ma quando

cominciarono a possedere le cose

cominciarono le guerre, così Zeus decise

di distruggere la razza umana

Ma pensò che due persone non Ma pensò che due persone non

meritavano di morire: Deucalione

e Pirra,

Il dio decise di annegare gli uomini

L'acqua travolse tutto e i pesci

nuotavano tra i boschi. Solo la cima di

un monte altissimo il parnaso rimase

fuori e lì si incaglio la barca di

Decaulione e Pirra

Ma adesso si trovavano soli in un deserto

di fango, così andarono al tempio della di fango, così andarono al tempio della

dea Temi. Questa gli suggerì di gettarsi

alle spalle le ossa della madre.

Ma decaulione e Pirra non erano fratelli!

Poi capirono che si trattava delle ossa

della madre terra, ovvero dei sassi.

Quelli lanciati da Decaulione

diventarono uomini, quelli lanciati

da Pirra donne e così la terra si

ripopolò.

IL DILUVIO DALLA GENESI

Il Signore vide che gli uomini erano

diventati malvagi sulla terra e decise di

sterminarli. Ma noè trovò pietà agli occhi

del Signore così gli fu dato il compito di

costruire un arca e di portare ogni specie

di animale ,maschio e femmina, ogni

sorta di cibo.

Il diluvio imperversò per Il diluvio imperversò per

centocinquanta giorni. Poi Dio si

ricordò di noè fece passare un vento

sulla terra e le acque si calarono.

Scoperchiò l'arca vide che era asciutto e

uscito dall'arca costruì un altare al

Signore .

Attività n. 6

Analisi di reperti e/o documenti visivi per

individuare parti verosimili o inventate nel

mito.

Attività n. 7

Rappresentazione scenica, in dinamica Rappresentazione scenica, in dinamica

sequenziale dei miti.

Attivià n. 8

Rielaborazione del percorso in chiave

metacognitiva.

QUALI AZIONI

AVETE FATTO?

PERCHE'? QUALE ERA LO

SCOPO?

QUALI SENSI E

STRUMENTI DEL

VOSTRO CORPO

AVETE USATO?

QUALE TIPO DI

MEMORIA AVETE

USATO?

ABBIAMO

ASCOLTATO IL

MITO

CAPIRE IL SIGNIFICATO L'UDITO E LE

ORECCHIE

MEMORIA UDITIVA

(ricordo ascoltando)

ABBIAMO

DISEGNATO IL

CAPIRE IL SIGNIFICATO LA VISTA E IL

TATTO

MEMORIA VISIVA

(ricordo guardando e/ o DISEGNATO IL

MITO IN

SEQUENZA

TATTO

GLI OCCHI E LE

MANI

(ricordo guardando e/ o

disegnando)

ABBIAMO

INTERPRETATO

IL MITO

CAPIRE IL SIGNIFICATO TUTTO IL CORPO E

TUTTI I SENSI,

COMPRESO IL 6^

DELLE EMOZIIONI

E DELLE

SENSAZIONI

MEMORIA

CINESTESICA(ricordo

immedesimandomi)

Attività n.9

Lezione aperta ai genitori in cui i bambini

hanno spiegato il percorso realizzato e

ripensato in termini metacognitivi, di modo ripensato in termini metacognitivi, di modo

tale che fosse chiaro cosa avessero fatto,

perché, e quali strumenti avessero usato.

1. -ERICA- Cari papi e mami, come vi abbiamo detto nel biglietto d’invito,

2. –MARCO- noi tutti abbiamo pensato di organizzare una lezione aperta, aperta

proprio a voi.

3. –PISANI- Vogliamo farvi vedere il nostro modo di lavorare.

4. CIMINI- Abbiamo colto lo spunto dal laboratorio sul mito, che abbiamo

realizzato con la collaborazione della nostra archeologa Roberta.

5. –LANDI- Infatti proprio lei ci ha portato leggende mitologiche: il primo scritto

intorno al 2000 a. c. nella terra dei Sumeri,

6. –GABRI- il secondo risalente al primo secolo a.c. scritto da Orazio e il terzo

brano tratto dal libro della Genesi.

7. –FEDE- Insieme li abbiamo letti ed esaminati cercando di capire sia le parole

nuove, che il significato della storia.

8. – MARGHE- In questa prima fase abbiamo usato la memoria uditiva, non vi 8. – MARGHE- In questa prima fase abbiamo usato la memoria uditiva, non vi

scoraggiate è semplice, abbiamo cercato cioè di imparare ascoltando.

9. –TURA- Ma siccome questo tipo di memoria non è molto sviluppata in tutti,

allora abbiamo usato un altro modo per memorizzare.

10. – TARABUSI- Pare appunto che uno studio abbia dimostrato che le immagini

colpiscano più efficacemente la mente e la memoria,

11. – CHIARI- così abbiamo rappresentato le leggende con i fumetti, usando la

memoria visiva.

12. LUCIO- Voi pensate che sia finita qui, ma così non è perché il modo migliore

per imparare è usare la memoria,

13. –RAPPARINI-tenetevi sto per dire una parola difficilissima cinestesica o

cinestetica,

14. – GIADA-che vuol dire una memoria che si sviluppa con tutto il corpo, è la

memoria delle sensazioni, delle emozioni, che rimangono per sempre.

15. –BRIZZI- E’ così che siamo stati divisi in gruppi ed ogni gruppo si è dato un

nome: ghiaccio fatato, cobra, drago d’oro, pulce dragon e sorci verdi.

16. –CHIARA- Dopo aver diviso il mito in sequenze, le maestre ce ne hanno

assegnata una a gruppo.

17. –BACCI- All’interno dei gruppi siamo stati noi i protagonisti: scrittori, registi,

autori

18. -LETI-nel senso che abbiamo scritto il testo con i dialoghi, ci siamo divisi i

compiti e le parti e le abbiamo interpretate.

19. –ZINI- Così siamo entrati nel testo e abbiamo capito che comprendere un

testo narrativo la tecnica teatrale è la migliore. testo narrativo la tecnica teatrale è la migliore.

20. –SAM- Poi uno di seguito all’altro abbiamo interpretato la nostra sequenza e

ricostruito il testo.

21. –ANGI- Ma non finisce qui perché proprio con Roberta, seguendo le sue orme

abbiamo esaminato altri documenti visivi,

22. –ALEX-che ci hanno dato la possibilità di capire le parti vere o quanto meno

attendibili dei miti letti.

23. -GESMUNDO-Insomma abbiamo lavorato proprio da storici.

24. –MARTINA-Penso che vi abbiamo spiegato proprio tutto e se siete stati

attenti e continuerete ad esserlo potrete imparare anche voi da noi.

Buona lezione

CAP.5

IO ARTISTA INSIEME AGLI ALTRI

ob.

1.Conoscenza del sé,

2.ascolto attivo,

3.conoscenza reciproca,3.conoscenza reciproca,

4.rimescolamento della classe,

5.sperimentazione di nuovi linguaggi,

6.uso corretto dello spazio e del tempo,

7.acquisizione di strumenti per mediare.

Attività n.1

Realizzazione di quadri tridimensionali dal

tema natalizio

Attività n.2:

Ricerca, con binario pretracciato, su

Beethoven.

Attività n. 3:

Rielaborazione in gruppo delle informazioni Rielaborazione in gruppo delle informazioni

ottenute sotto forma di schema o sintesi.

Attività n. 4 :

Formazione di un coro su canti natalizi