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Via Ubaldo Poli n. 440069 Zola Predosa (Bologna)P.Iva – Cod. Fisc. e Iscrizione Registro Impresedi Bologna n. 00592240378Iscritta nell’Albo Nazionale delle SocietàCooperative al n. A107080 - Sezione:Cooperative a Mutualità PrevalenteCategoria: cooperative di Produzione e Lavorogià iscrizione Registro Prefettizion. 14533 - B.U.S.C. al n. 522/21118
2
Persone, persone, persone.
Un Bilancio sociale scritto a tante mani, non solo quelle di singoli uffici ma anche e soprattutto quelle dei soci
e dei lavoratori, direttori e operai, che hanno dedicato un po’ del loro tempo a riflettere su come agisce e dovrà
agire Manutencoop. Il contributo del Gruppo è stato corale: Consigli di Amministrazione, Comitati di
Direzione, quadri ed impiegati di più settori nelle varie Società; il lavoro di indirizzo e coordinamento è stato
del Servizio Responsabilità sociale e Comunicazione di Gruppo, con la preziosa consulenza di DTN; ancora,
le parole di soci che hanno investito tempo e disponibilità in Manutencoop e nel suo futuro mettendoci “la fac-
cia”. Non meno importanti i bambini che portano colore, che aprono al futuro e rappresentano quel patto inter-
generazionale che è la Cooperativa. In fondo, ma non ultimo, un video per aggiungere suoni, voci e musica alla
nostra responsabilità sociale.
3
Indice
Introduzione 5
L’identità 9
Una Missione comune 11
La Cooperativa presidio di democrazia, di valori e di qualità 13
Il rinnovo della Società, una proprietà collettiva ed aperta 25
Le Società controllate 31
La Missione realizzata nelle Società del Gruppo 37
La distribuzione del Valore Aggiunto 39
Il Gruppo Manutencoop: risultati economici 41
Il Valore Aggiunto Consolidato 42
Il lavoro 47
Evoluzione occupazionale del Gruppo 49
Diritti, doveri e dignità del lavoro 51
Una realtà sempre più multietnica 65
L’innovazione 69
Partnership ad alto valore aggiunto 71
Il territorio e l’ambiente 83
Un Gruppo radicato nel territorio 85
Il mercato: clienti e fornitori sempre più locali 87
Azioni positive per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile 90
Azioni positive di solidarietà verso associazioni e comunità 92
La mutualità 95
Il patrimonio della cooperativa 97
Lo scambio economico 98
La socialità 101
L’ascolto 105
I Direttori del Gruppo Manutencoop 108
Le assemblee, i Comitati soci e le Commissioni 109
Il fascicolo “Manutencoop è ... impegni - Cose fatte e da fare” 113
Il video Manutencoop è … 115
Conclusioni e aperture 115
Gli impegni 117
Glossario 127
5
Introduzione
Non è necessario ricordare che il Bilancio sociale – il documento, la carta stampata, la documentazione a
supporto (in questo caso il DVD) – è solo un segno, un simbolo e un racconto di quello che si è fatto e
che si vuole fare.
Insomma: l’oggetto materiale non è la cosa più importante: ciò che conta è il prima e il dopo, le azioni rea-
lizzate, gli impegni che si assumono; senza nulla togliere al fatto che se il racconto è fatto bene tutto
aumenta di valore, funziona meglio, dà più soddisfazione.
Conviene allora che siano richiamati in questa introduzione alcuni “dietro le quinte” che hanno condotto
a questa edizione e che hanno segnato l’avvio di una nuova fase della rendicontazione sociale, per ora ancor
solo accennata, ma che – crediamo – si svilupperà in futuro in modo originale.
Nell’autunno scorso c’era una domanda che assillava alquanto i redattori del Bilancio sociale: come mai è
così laborioso - e in qualche caso difficile - reperire le informazioni? Perché, nonostante la disponibilità e
l’impegno di tutti, i dati arrivano sempre con qualche sforzo, qualche patteggiamento, qualche ritardo?
Si abbozzò allora una risposta: probabilmente perché non si era ancora riusciti a chiarire bene quale fosse
il rapporto tra il processo di rendicontazione sociale e il lavoro di tutti i giorni; perché non era ancora evi-
dente la relazione tra conduzione dell’impresa (scelte, soluzione di problemi, riduzione dell’incertezza) e
manifestazione della responsabilità sociale, infine perché il fatto che non esistesse ancora una chiara dia-
lettica preventivo-consuntivo non faceva ancora percepire il Bilancio sociale come un efficace strumento di
programmazione e controllo. Queste sono state le prime approssimate risposte a quella domanda.
D’altro canto, come non rendersi conto delle difficoltà che pesano su tutti coloro che all’interno di
Manutencoop si stanno adoprando per il cambiamento e lo sviluppo?
Non è mica cosa da tutti i giorni realizzare una trasformazione al contempo istituzionale (il consolidamen-
to del Gruppo Manutencoop e l’aggiornamento della sua governance) e imprenditoriale (si veda proprio
all’interno di questo Bilancio sociale e negli altri allegati quale è stata l’evoluzione delle performance del-
l’impresa). Nel momento in cui lo sforzo è così concentrato sulle cose da fare, come ci si può lamentare
solo perché le informazioni arrivano lentamente? non è su di esse che si gioca il destino dell’impresa, il
lavoro, la competizione.
In qualche modo dunque le difficoltà apparivano motivate. C’erano delle buone ragioni. Ma la spiegazione
appariva ancora insoddisfacente, bisognava andare più a fondo, c’era da fare meglio l’esame di coscienza
(che peraltro è una pratica parecchio simile al Bilancio sociale). E così si è approfondito.
6
Questo più rigoroso esame di coscienza ha portato a un nuovo concetto simile al precedente, ma un poco
più sofisticato: posto che tra i fattori dello sviluppo della cooperativa ci sono anche quelli di tipo sociale,
posto e assodato dunque che le leve competitive hanno anche una natura non rigorosamente economica, le
relative difficoltà che si incontrano nella realizzazione del Bilancio sociale dipendono dal fatto che questa
relazione non è ancora stata resa abbastanza evidente. Che non è ancora abbastanza chiaro “il vantaggio”.
Se i direttori – che pure sono gentili e disponibili – faticano a immedesimarsi nella redazione del Bilancio
sociale vuol dire che non è abbastanza chiara la sua importanza ai fini della migliore conduzione dell’im-
presa.
In base a questa considerazione – che era poi in verità niente più di una ipotesi – è iniziato un processo di
approfondimento e di discussione abbastanza laborioso: sono iniziati con i direttori dei colloqui proprio
rivolti ad approfondire il rapporto tra responsabilità sociale e conduzione dell’impresa, per mettere in luce
cosa colleghi i fattori imprenditoriali con quelli sociali. È iniziata così una discussione parecchio impegna-
ta che ha toccato argomenti abbastanza diversi, ma tutti collegati tra loro da una certa “doppia natura”. Non
si poteva decidere facilmente se si trattava di questioni economiche o di questioni sociali (anche perché
erano sempre questioni sia economiche che sociali).
Esempi:
• Se consideriamo le previsioni di fatturato per i prossimi tre anni, l’occupazione dovrebbe aumentare in
modo sensibile. Se così dovesse essere, che tipo di occupazione sarà? Immigrati? Italiani? Del Sud? Anche
del Nord? Giovani? Soprattutto – come per il passato - donne? E quali dovranno essere le politiche d’acco-
glienza, di formazione, di sviluppo di carriera?
• Quali sono gli elementi principali d’attenzione da marcare nell’ipotesi che una o più Società del Gruppo
intendano entrare in borsa? In che modo le società quotate si relazioneranno con gli azionisti e con il mer-
cato? Quali saranno gli elementi distintivi che ne potranno evidenziare la derivazione cooperativa? Saranno
solo le performance economiche o vi saranno altri fattori (sociali?) da tenere sott’occhio?
Questi esempi (sono solo due, ma di argomenti cosiffatti se ne sono messi sul tavolo parecchi) danno abba-
stanza bene l’idea della diversità dei temi, ma anche di una loro similitudine: il fatto di stare a cavallo tra
la sfera economica e quella sociale, perchè le facce delle persone, il loro genere, le lingue con cui parlano
non sono aspetti economici; perché le attese degli investitori finanziari non hanno solamente natura eco-
nomica, anzi, il mercato finanziario – con tutti i suoi limiti e con tutta la sua complicazione – assomiglia
sempre più alla società in cui viviamo e assomiglia alla fine a noi stessi, che a volte ci aspettiamo più soldi,
ma alle volte ci aspettiamo anche più equità, più sicurezza, più realistica visione di un futuro meno amaro
di quello che assai spesso siamo obbligati a vivere.
Insomma e per farla breve: per trattare in modo più efficace proprio quegli aspetti (sociali) che sono il con-
tenuto principale di questa rendicontazione, questa volta non si sono adoperate scorciatoie. Si è invece pri-
vilegiato un percorso più lungo, più paziente, più approfondito proprio nel cuore dell’impresa, nei suoi
meccanismi, nei suoi vincoli e nelle sue potenzialità.
Questo viaggio ha prodotto – come era forse inevitabile – un soprassalto di concretezza.
Il lettore vedrà infatti che il cuore di questo Bilancio sociale è costituito da una lista di impegni (“per un
futuro di responsabilità e condivisione”, lo si è chiamato) che rappresentano proprio l’esito di quelle
discussioni, che hanno visto in prima fila i direttori assieme al Consiglio di Amministrazione, alle
Commissioni, ai Comitati Soci e alle assemblee, con un progressivo allargarsi di partecipazione.
7
Questo Bilancio sociale non si è infatti costruito su ristretti obiettivi d’un altrettanto ristretto gruppo diri-
gente. Si tratta invece del distillato (“precipitato”, per rafforzare ancor più la metafora chimica) di una assai
larga discussione nel cuore della cooperativa, di una progressiva limatura di intenzioni che si sono con-
frontate con impegno e reciproca disponibilità. Esso può essere dunque letto come la testimonianza di uno
sforzo collettivo contrassegnato da questi principali elementi:
• l’impegno a essere sempre più Gruppo (come si vedrà in questa edizione si ragiona e si rendiconta sostan-
zialmente come aggregato di tutte le attività che fanno capo a Manutencoop);
• lo sforzo di essere concreti nelle descrizioni di ciò che è avvenuto e di ciò che ci si impegna a fare (una
concretezza che non vuole essere modesta pratica, ma sforzo di essere “accountable”, cioè di dare conto di
ciò che si fa, e del suo perchè);
• l’obiettivo di “dare voce” a tutti coloro che hanno fornito e che vorranno fornire il loro contributo (lo si
vedrà principalmente nella documentazione audio-video allegata), al fine di sviluppare – anche al di fuori
delle sedi tradizionali – la partecipazione dei soci e non solo la loro, coerentemente alla suggestione che -
in una delle iniziative formative per il gruppo dirigente - ha voluto proporre Stefano Zamagni: l’impiego –
la sperimentazione – di forme nuove di democrazia, più larga e processuale, che egli ha definito come
“forum deliberativi”.
Mario Viviani
9
L’identità
Persone e lavoro che governano il capitale
Carmela, ha vissuto 35 anni in Argentina, fa le pulizie all’Istituto Parri
Ascoltare tutti, perfino l’operaio delle pulizie,perché anche lui può avere delle idee per la Cooperativa e perché se i dirigenti
sono il cervello che la fa funzionare noi siamo il cuore che pompa il sangue al cervello
““
11
Una Missione comune
Garantire la continuità occupazionale e le migliori condizioni economiche, sociali
e professionali del socio e del lavoratore promuovendone il coinvolgimento e la
responsabilità.
Valorizzare il lavoro come fattore di libertà e di fondamento della società. Promuovere
nuove opportunità occupazionali e di affermazione sociale, con particolare riguardo
alle categorie esposte alla disoccupazione, alla sottoccupazione e a situazioni di sfrut-
tamento.
Offrire servizi di qualità con un’impresa costantemente tesa a infondere innovazio-
ne ed efficienza al cliente.
Contribuire a migliorare la vita delle persone e l’ambiente nelle città, per le gene-
razioni attuali e future.
Rafforzare e sviluppare l’economia sociale.
Valorizzare e remunerare gli apporti di capitale dei soci e dei terzi.
L’identità
Dario, nato a Ficarolo, lavora nell’Ufficio Tecnico Commerciale di M.F.M.
Ritengo Manutencoop una grandissima realtà cooperativa. Deve cercare di mantenere questa identità che
è unica nel nostro settore
““
13
L’identità
La Cooperativa presidio di democrazia, di valori e di qualità
In Manutencoop responsabilità sociale è, e sempre più dovrà essere, Persone. Individui che si uniscono
volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attra-
verso la creazione di una Società di proprietà comune e democraticamente controllata. L’ azienda rappresen-
ta un “mondo” di uomini e donne, facce, relazioni, conoscenze, interessi: soci che insieme crescono, cono-
scono e prendono decisioni, persone comuni che ogni giorno cercano di lavorare in maniera dignitosa,
lavoratori, clienti e fornitori che operano e vivono in tutta Italia. Manutencoop è, quindi, una realtà in svi-
luppo che investe nel lavoro per riproporre valori e pratiche della Missione. Si impegna quotidianamente
per essere un soggetto imprenditoriale costituito su principi di equità, di rispetto delle persone e di respon-
sabilità sociale.
La partecipazione dei soci
Le assemblee generali, di settore e territoriali (da Bologna al Veneto, alla Toscana)
Nel 2005 si sono svolte 2 assemblee generali dei soci. La prima il 21 maggio, presso Palazzo Albergati, in
cui alla presenza di oltre 400 soci lavoratori e sovventori è stato approvato il Bilancio d’esercizio ed è stato
rinnovato il Consiglio di Amministrazione. La seconda il 10 dicembre per discutere la situazione economi-
co finanziaria del Gruppo al 30 settembre e il preconsuntivo 2005, gli indirizzi di budget 2006, la proposta
di modifica del Regolamento di Prestito a soci e la proposta di rinnovo dei componenti del Comitato Etico.
Erano presenti oltre 100 soci.
In preparazione di queste due assemblee sono state organizzate:
- assemblee di settore e Società: Servizi Centrali; Settore Igiene; Settore Servizi Integrati, Settore Verde e
Bsm; Settore Igiene Urbana; Servizi Ospedalieri
- assemblee territoriali: Area Imola e Romagna, Area Modena e Nord Emilia, Area Veneto, Area Toscana
- assemblee dei soci sovventori
Questi incontri hanno visto la partecipazione complessiva di oltre 400 soci.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione: la partecipazione al voto, le riunioni svolte, gli
argomenti trattati, la formazione dei consiglieri
In occasione dell’assemblea del 21 maggio 2005 i soci lavoratori e sovventori hanno eletto il nuovo
Consiglio di Amministrazione che guiderà la Cooperativa ed il Gruppo fino a maggio 2008. I 17 membri
del C.d.A. sono stati scelti da 738 votanti (487 lavoratori e 251 sovventori). È decisamente aumentata la
presenza femminile: le donne elette sono state 5 mentre nello scorso mandato erano soltanto 2. I membri
riconfermati sono stati 8 a fronte di 9 nuovi ingressi. Un solo eletto tra i soci sovventori (prima erano 3).
Hanno un’età compresa tra 36 e 71 anni ed un’età media di 48 anni.
14
L’identità
* I voti considerano la riparametrazione del voto dei soci sovventori che con il criterio una testa un voto avrebbero superato il terzo dei
voti massimi consentiti dalla normativa esistente (i 2/3 debbono essere dei soci lavoratori)
“Votati”*
Levorato Claudio 591,1
Monti Marino 381,4
Tugnoli Caterina 375,16
Masi Mauro 355,43
Albertini Amedeo 352,54
Lelli Elisabetta 313,29
Bassini Imer 272,1
Bottino Francesco 224,39
Scalorbi Lorena 210,87
Frascaroli Alessandro 191,33
Ancora Simona 168,62
Margheri Lorenzo 163,33
Altomare Sara 162,76
Paltrinieri Giuseppe 162,3
Guidoboni Massimo 161,18
Fioresi Daniele 159,33
Facchini Luigi 156,89
“Votanti”
Soci lavoratori con diritto di voto 553
Soci lavoratori votanti 487
Soci sovventori con diritto di voto 685
Soci sovventori votanti 251
Totale voti validi soci lavoratori 487
Totale voti rettificati attribuiti ai soci sovventori 243
Caratteristiche “votati”
Genere Società Inquadramento
5 donne 12 M.F.M. 6 dirigenti
12 uomini 2 M.S.A. 5 quadri
2 Cooperativa 5 impiegati
1 sovventore
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L’identità
Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Manutencoop Società CooperativaClaudio LevoratoDal 1984 è Presidente di Manutencoop Società Cooperativa. Ha iniziato a lavorare nel 1966 prima come apprendista e poi comeoperaio tipografo. Dal 1972 al 1979 ha svolto attività politica a tempo pieno nella Federazione bolognese del PCI ricoprendovari incarichi anche nell’Amministrazione Pubblica locale. Dal 1980 al 1984 è stato impegnato nella Lega Nazionale delleCooperative ed ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’Associazione Provinciale delle Cooperative di Servizio. Entrato inManutencoop nel 1984, attualmente è anche Amministratore delegato di Manutencoop Facility Management S.p.A.
Marino MontiDal 1988 Vice Presidente di Manutencoop Società Cooperativa e Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. Dal 1975al 1995 è stato Consigliere Comunale di Medicina e dal 1975 al 1985 ha ricoperto l’incarico di Vice Sindaco.
Amedeo AlbertiniDal 1986 al 1988 ha lavorato in Manutencoop come Responsabile amministrativo. Socio per quei due anni, negli anni successi-vi resta socio onorario e dal 1993 è socio sovventore. Nel 1994 è stato consulente per la riorganizzazione di Agricoover e nel’97-’98 per Aristea. È stato membro del Collegio Sindacale di Manutencoop dal 1991 al 1999.
Sara AltomareLavora in Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A. come Responsabile del controllo di gestione. È entrata in azienda nel 1988,ammessa a socio nel 1991, ha fatto parte della Commissione Politiche Sociali e della Commissione Informazione eComunicazione.
Simona AncoraAssunta presso il Servizio Qualità e Organizzazione di Manutencoop nel 1998 dopo aver svolto uno stage in Manutencoop nel-l’ambito del corso “Gestione sistemi di qualità/sicurezza”. È socia della Cooperativa dal 2003.
Imer BassiniÈ coordinatore del Servizio Tecnico Commerciale del settore Verde di Manutencoop Facility Management S.p.A.. Dal 1988 al1995 è stato impiegato agricolo presso la cooperativa Agricoover di Sasso Marconi (Bo) con ruoli di gestione e direzione delleattività commerciali e di produzione. Già socio di Agricoover è diventato socio di Manutencoop nel 1996 quando Agricooverstessa è stata incorporata.
Francesco BottinoÈ il Direttore nazionale Promozione e Sviluppo – Servizi Alberghieri di Manutencoop Facility Management S.p.A.. Ha semprelavorato in Manutencoop: inizialmente come tecnico nel settore delle pulizie, quindi come commerciale e successivamente comeResponsabile Marketing della Divisione Igiene. Socio dal 1979 è già stato Consigliere di Amministrazione dal 1984 al 1993.
Luigi FacchiniÈ entrato in Manutencoop nel 1988 come manutentore impianti tecnologici. Attualmente è impiegato in Manutencoop FacilityManagement S.p.A.. È socio dal 1992 e ha fatto parte del Comitato soci della ex Divisione Energia.
Daniele Fioresi È entrato in Manutencoop nel 1993. Ha sempre lavorato presso l’Ufficio personale e attualmente è Responsabile dell’UfficioContenzioso con i dipendenti e (dal 2001) Mobility Manager di Manutencoop Facility Management S.p.A.. È socio diManutencoop dal 1996.
Alessandro FrascaroliNel 1998 è entrato in Manutencoop. Ha sempre lavorato nell’ambito del Servizio Personale e attualmente è impegnato presso ilServizio Gestione Risorse Umane di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A.. È socio della Cooperativa dal 2002.
Massimo GuidoboniÈ entrato in Manutencoop nel 1991 nella Divisione Igiene. Attualmente lavora in Manutencoop Facility Management S.p.A. comeResponsabile Tecnico Commerciale. Socio dal 1992, è consigliere della Cooperativa dal 1999 e, dall’inizio del 2005, membro delC.d.A. di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A..
Elisabetta LelliLavora in Manutencoop Facility Management S.p.A. come Responsabile dell’Ufficio legale e societario. Nel gennaio 1998 è entra-ta in Manutencoop ed è socia dal 2000.
Margheri Lorenzo È attualmente coordinatore di produzione del Servizio gestione del Verde di Manutencoop Facility Management S.p.A.. Dal 1995ha lavorato in Agricoover come operaio. Nel 1996 è passato in Manutencoop (che ha incorporato Agricoover) come impiegatocon la responsabilità di capo commessa. È socio della Cooperativa dal 1997.
Mauro Masi In Manutencoop dal 1988 è stato Direttore della Divisione Costruzioni poi Direttore della Divisione Servizi Integrati e infineDirettore Operativo della Manutencoop Facility Management S.p.A.. Oggi è anche Presidente di MP Facility S.p.A. e ricopre variecariche in diverse Società del Gruppo. È socio dal 1988.
Giuseppe PaltrinieriLavora in Manutencoop Facility Management S.p.A. come responsabile di produzione dei Servizi Igiene dell’Area di Modena.Ha lavorato presso la cooperativa “La Generica” di Modena, poi, dal 1994 al 1995, è stato responsabile per Modena del settorepulizie della cooperativa “Aristea”. Dal luglio 1996 è dipendente Manutencoop, dal 1999 socio della Cooperativa.
Lorena ScalorbiLavora in Manutencoop Facility Management S.p.A. ed è Responsabile Igiene dell’Area Bologna. È dipendente di Manutencoopdal 1986. È socia della Cooperativa dal 1988.
Caterina TugnoliÈ entrata in Manutencoop nel 1982, come impiegata part-time all’Ufficio Personale, nell’88 è passata alla Divisione Igiene dellaquale è stata anche direttore fino al 2004. È membro dei C.d.A. di diverse Società consortili e di Roma Multiservizi S.p.A. e MPFacility S.p.A.. È socia della Cooperativa dal 1982.
16
L’identità
Nel corso del 2005 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 12 volte. All’inizio di ogni Consiglio si pro-
cede alla lettura del verbale della precedente riunione ed eventuale integrazione dell’ordine del giorno, ad
ascoltare le Informazioni del Presidente, alla valutazione delle domande di ammissione e recesso di soci lavo-
ratori, all’approvazione delle domande di prestito a soci e del trasferimento di azioni di soci sovventori.
Come da impegni fissati nel Bilancio sociale edizione 2005 e considerando lo sviluppo del Gruppo, la crescente com-
plessità delle tematiche da affrontare e i molteplici incarichi che i consiglieri sono chiamati a svolgere, è stato organiz-
zato un corso di formazione specifico. Nove appuntamenti da dicembre 2005 a maggio 2006 per prepararsi ad ana-
lizzare ed interpretare i fenomeni importanti per la vita aziendale. Con l’intervento del professor Stefano Zamagni
(riportato nel dvd qui allegato), nel dicembre 2005 è iniziato il programma formativo “Le responsabilità e le compe-
tenze dei consiglieri di amministrazione”. Un vero e proprio corso aperto ai membri del C.d.A. di Manutencoop
Società Cooperativa ed ai Comitati di direzione delle Società del Gruppo. Si è trattato di un iniziativa articolata in vari
moduli in cui sono stati affrontati vari aspetti dell’attività aziendale e del ruolo di consigliere: dall’aggiornamento su
temi istituzionali e tecnici, all’acquisizione di elementi nuovi sui mercati di riferimento, alla riflessione su scelte azien-
dali e responsabilità passando per le politiche del personale ed elementi di analisi finanziaria ed economica.
I relatori degli incontri sono stati: Francesco Saverio Carpinelli, Lorenzo Bellicini, Filippo Fabbrica, Massimo Ferlini,
Bruno Maggi, Giulio Mazzucco, Francesco Muzzarelli, Antonio Rizzi, Enzo Spaltro, Mario Viviani, Stefano Zan.
Dal 1° gennaio al 20 maggio (vecchio Consiglio di Amministrazione)
Rilascio garanzie bancarie nell’interesse di Società controlla-te/collegate
Personal computer portatile per ogni lavoratore di Manu-tencoop Società Cooperativa
Budget 2005 della Cooperativa e delle principali Societàcontrollate; sviluppo piani industriali della Cooperativa edelle principali Società controllate
Nomina dirigenti
Adesione a FON. COOP.
Trasferimento di quota di partecipazione di ManutencoopFacility Management S.p.A. a FinInt&Partners S.p.A.
Premi e retribuzione dirigenti
Trasferimento alla società Finint&Partners S.p.A. di partecipa-zione detenuta in Manutencoop Facility Management S.p.A.:deliberazioni in merito alla conclusione dell’operazione
Erogazione contributi elettorali
Progetto di dismissione della società Cerpac S.r.l.
Esame progetto di Bilancio al 31 dicembre 2004 delle Soc-ietà controllate e collegate
Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2004 e formalizzazionedella Relazione degli Amministratori sulla gestione
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2004 e formalizzazionedella Relazione degli Amministratori sulla gestione
Regolamento per l’elezione del Consiglio di Amministrazione
Proposta di modifica di alcuni articoli dello Statuto Sociale
Proposta di modifica di alcuni articoli del RegolamentoSociale attualmente in vigore e/o adozione di nuovo testo diRegolamento
Convocazione Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci
Situazione primo trimestre delle Società del Gruppo
Illustrazione di una sintesi del Bilancio Sociale
Dal 21 maggio al 31 dicembre (nuovo Consiglio di Amministrazione)
Nomina del Presidente e del Vice Presidente del Consigliodi Amministrazione
Deleghe di poteri
Determinazione dei compensi per amministratori investitidi specifici incarichi
Revoca e conferimenti deleghe e procure
Amministratori Società partecipate: deliberazioni inerenti econseguenti
Rilascio garanzie bancarie nell’interesse di Società controlla-te/collegate
Nomina Direttore Generale e determinazione della relativaretribuzione
Regolamento per prestazioni di assistenza sociale (con rife-rimento alla qualifica di Direttore Generale con un’anziani-tà superiore a 20 anni)
Partecipazioni societarie (Holmo S.p.A. ed Ariete S.p.A.)
Consuntivo di Gruppo I semestre 2005
Presentazione Bilancio sociale edizione 2005 e consuntivo2004
Situazione economico-finanziaria di Gruppo al III trimestre2005
Progetto UNIPOL-BNL: informazioni sullo stato di avanza-mento, ratifiche, deliberazioni inerenti e conseguenti
Rinnovo Commissioni Politiche Sociali e d’Informazione eComunicazione
Modifica Regolamento prestito a Soci
Convocazione Assemblea dei Soci
Esame preconsuntivo 2005 di Gruppo
Argomenti trattati dal C.d.A. nel 2005
17
L’identità
Gli incontri mensili di Comitati soci e Commissioni
Per il Gruppo, per i soci, in una fase come questa di grandi trasformazioni e di nuovi problemi, è quanto mai
importante intrecciare il confronto e “crescere” insieme, per affrontare in modo consapevole e partecipato le
nuove sfide.
Nel 2005 i soci riuniti in Comitati soci e Commissioni hanno svolto complessivamente 53 incontri che hanno
impegnato in tutto 78 soci per un totale di 468 presenze.
La nuova organizzazione societaria ed il radicamento nazionale del Gruppo hanno però reso necessario anche un
generale ripensamento della vita democratica di Manutencoop in cui trovano maggiore spazio i contributi di soci
che vivono realtà, territoriali ed aziendali, diverse.
Regolamento Sociale: art.9 - Partecipazione dei soci
1. La partecipazione democratica dei soci alla vita della cooperativa è assicurata dagli organi sociali previsti dallo Statuto Sociale.
2. Oltre a questi, la partecipazione dei soci è organizzata attraverso assemblee locali e di settore, Comitati soci rappresentati-
vi della base sociale ed eletti su iniziativa delle assemblee locali e di settore e Commissioni nominate dal Consiglio di
Amministrazione. A tali assemblee ed organismi è attribuito un ruolo contributivo alla formazione delle principali scelte
sociali. In particolare le Commissioni operano su argomenti specifici ed ambiti tematici definiti mentre i Comitati Soci discu-
tono il budget ed i bilanci consuntivi al 30 giugno e al 31 dicembre, i progetti imprenditoriali e di sviluppo aziendale più
significativi, il Bilancio sociale della cooperativa, le principali questioni aziendali e problematiche relative all’organizzazione
del lavoro, il bilancio e i programmi di sviluppo sociale, le iniziative, le attività ed i regolamenti sociali, convocano le assem-
blee dei soci di competenza, istruiscono le procedure per il rinnovo del C.d.A., discutono e raccolgono candidature.
3. Le Commissioni, di norma, hanno una cadenza triennale e vengono nominate entro sei mesi dal rinnovo del Consiglio di
Amministrazione mentre i Comitati vengono eletti ogni 2 anni ed eleggono, al loro interno, un Coordinatore con il compi-
to di istruire e convocare gli incontri ed essere punto di riferimento e di sintesi.
4. Commissioni e Comitati si riuniscono, di norma, una volta al mese; alle riunioni partecipano componenti del Servizio
Responsabilità Sociale e Comunicazioni di Gruppo e, su invito, Dirigenti e/o Consiglieri di Amministrazione ed altri soci in
base agli argomenti all’ordine del giorno; al termine degli incontri viene redatto un verbale.
Commissione Informazione e Comunicazione
(si riunisce il secondo martedì di ogni mese alle ore 17.45 presso la sede di Zola Predosa)
Bagni Antonella, Baraldi Marco, Bertelli Maurizio, Bonafè Claudio, Brunetti Vincenzo, Casella Vladimiro, Dall’Olio
Gabriele, Degli Esposti Stefania, Fabrizzi Lucilla, Fontana Mariangela, Grazia Gino, Lori Stefania, Pinna Giuseppe,
Preziosi Carmela, Rizzoli Silvia, Saggese Luigi, Santi Angelo, Scapin Maurizio, Senzani Camilla.
Il neo Consiglio di Amministrazione, a fine dicembre, ha rinnovato la Commissione Politiche Sociali e la
Commissione Informazione e Comunicazione nominando i nuovi membri, aumentandone il numero, coinvolgen-
do persone da varie realtà e introducendo anche la presenza di soci sovventori.
La Commissione Politiche Sociali è composta da 21 soci e i principali argomenti in discussione sono: Statuto e
Regolamenti sociali (sulla partecipazione, sul capitale, sui prestiti, sul ristorno,…), attività ed iniziative sociali,
culturali, sportive, di solidarietà, Bilancio e Responsabilità sociale dalla Cooperativa, Assemblee dei soci, conven-
zioni, budget e consuntivo del Servizio Responsabilità Sociale e Comunicazione di Gruppo.
Commissione Politiche Sociali
(si riunisce l’ultimo giovedì di ogni mese alle ore 17.45 presso la sede di Zola Predosa)
Bassini Diego, Benassi Gino, Buganè Nerina, Collotta Vincenzo, Di Salvo Nicoletta, Ettaieb Khalid, Fascetti Leon Patrizia,
Ferrari Morena, Gibertini Silvia, Macchiavelli Giuliano, Miani Anna, Murarotto Fortunato, Orsoni Cristian, Poppi Paolo,
Rubbi Adriano, Succi Simone, Tabaroni Claudio, Tubertini Valerio, Vaccari Alberto, Zambelli Giovanni, Zanetti Andrea.
18
L’identità
Presidente
Soci M.F.M. eCoop Bologna
Comitatosoci M.F.M.
e CoopBologna
(A)
SociS.O.
Soci M.S.A.Bologna
Soci Lazio,Toscanae Liguria
SociVeneto
SociImola
Soci Modenae Nord Emilia
Comitatosoci M.F.M.
e CoopBologna
(B)
ComitatosociS.O.
Comitatosoci
M.S.A.Bologna
Comitatosoci
Imola
Comitatosoci Lazio,
Toscanae Liguria
Comitatosoci
Veneto
Comitatosoci
Modenae NordEmilia
AssembleaGenerale Soci
Consigliodi Amministrazione
ManutencoopCooperativa
CommissionePolitiche Sociali
CommissioneInformazione eComunicazione
C.d.A.M.F.M.
C.d.A.S.O.
C.d.A.Immobiliare
C.d.A.M.S.A.
Socisovventori
Fondi
ComitatoSoci sovventori
La nuova Commissione Informazione e Comunicazione è composta da 19 soci ed è chiamata a discutere di: som-
mari di Ambiente e di Ambiente Più soci, pubblicazioni rivolte a soci e lavoratori, il Sito Internet www.manuten-
coop.it, progetti ed iniziative specifiche di ascolto, informazione e comunicazione, budget e consuntivo relativi
alla informazione ed alla comunicazione.
Alcuni temi, trasversali rispetto agli ambiti di competenza delle due Commissioni, sono affrontati organizzando
gruppi di lavoro specifici e misti.
Anche per la partecipazione attraverso lo strumento dei Comitati Soci si è proceduto ad un significativo ripensa-
mento. Sulla base del confronto e del dibattito svolto nel 2005 nei vari Comitati e nelle Commissioni si sono costi-
tuiti Comitati in Toscana, in Veneto, a Modena e a Ferrara e, per la prima volta dal 1993, un Comitato si è costi-
tuito anche tra i soci sovventori. Questa riorganizzazione si è conclusa con l’elezione e l’insediamento dei due
Comitati in rappresentanza degli oltre 300 soci operanti in M.F.M. e in Cooperativa dell’area bolognese.
Completano il quadro i Comitati dei soci impegnati in Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A. e nell’area di Imola.
La partecipazione mensile vede ora il coinvolgimento di oltre 200 persone.
La partecipazione cooperativa
19
L’identità
Per i quattro Comitati territoriali, dato il numero, per il momento, esiguo dei soci coinvolti, non si sono svolte
elezioni ma si è data la possibilità a tutti i soci di partecipare. Qualsiasi lavoratore impegnato in Toscana,
Veneto, Modena e Ferrara che diventerà socio potrà quindi, automaticamente, considerarsi membro del
Comitato territoriale.
Comitato soci sovventori
(si riunisce il secondo giovedì di ogni mese alle ore 16 presso la sede di Zola Predosa)
Bacci Luigi, Bianchi Alberto, Bonfà Nereo, Bongiovanni Giuseppe, Camerani Giovanni, Ettaieb Khalid, Lella Filippo, Lol-
li Luisa, Maccaferri Graziella, Mazzoni Alberto, Montorsi Gianni, Nanni Rosa.
Comitato soci Imola e Lugo
(si riunisce il primo lunedì di ogni mese alle ore 16.30 presso la sede di Via Poiano 22 a Imola)
Delmi Iliana, Di Liddo Annamaria, Dosi Olindo, Gentilini Cinzia, Lazzari Tania, Montanari Mara, Plata Roberta, Zanelli Cinzia.
Comitato soci M.S.A.
(si riunisce il primo venerdì di ogni mese alle ore 17 presso la sede di M.S.A. a Zola Predosa in Via Piemonte 12)
Andrighetto Francesco, Bacco Luigi, D’Alessio Gianluca, Moschetti Antonio, Murarotto Fortunato, Reggiani Pierluigi,
Volta Archimede, Zanotti Massimo.
Comitato soci Toscana - Liguria - Lazio
(si riunisce l’ultimo martedì di ogni mese alle 16 presso la sede di Cascina (Pi) in Via Etruria 38)
Barbagallo Antonina, Barbato Roberto, Barsotti Fabio, Bellomo Laura, Bernacchi Elsa, Brondi Massimo, Bussini Anna Maria,
Calamia Anna, Cappè Sergio, Chiodo Marco, Ciari Marco, Cumani Eros, De Rosa Luca, D’Oria Nicola, Di Donato Graziano,
Festuccia Pietro, Franciosi Fausto, Fruzzetti Marco, Ghiara Alessandro, Giusti Giuliano, Lombardi Claudio, Madrignani
Valter, Marchini Marco, Micozzi Claudio, Morello Ermenegildo, Musetti Gianni, Piccioli Andrea, Salani Sabrina, Tacconi
Enrico, Telara Alberto, Tendola Leonardo, Zambelli Paola.
Comitato soci Veneto
(si riunisce il primo giovedì di ogni mese alle ore 16 nella sede di Mestre in via Ca’ Marcello 57)
Anastasia Romano, Ardis Enzo, Baldassa Gabriele, Banni Pierino, Boscariol Lorenzo, Busolin Claudio, Cadeddu Fabrizio,
Calzavara Nadia, Carrara Giuseppe, Casales Alberto, Celano Vincenzo, Confortin Ennio, Coppetta Ivan, Cusinato Giorgio,
Di Bernardo Giuliano, Di Dio Nicola, Dittadi Mattia, Doremi Alessandro, Falasco Eleonora, Ferrarese Enrico, Gasparini Lino,
Lapasin Monica, Maida Vito, Maniero Alberto, Martorana Andrea, Memo Marco, Montorsi Luca, Murarotto Fortunato,
Pegorin Augusto, Piccolo Angelo, Piovesana Massimo, Scandiuzzi Sonia, Scapin Maurizio, Sinatora Stefano, Turano
Alessandra, Vitturi Federico, Zilio Fabio.
Comitato soci Modena e Nord Emilia
(si riunisce il terzo martedì di ogni mese alle ore 14 nella sede di via Somalia 3 a Modena)
Anceschi Oldana, Annovi Sabrina, Bellei Angela, Bergamini Sandra, Bertoni Giliola, Bettelli Stefano, Castellari Giulia,
Consoli Monica, Flores Victorino, Gibertini Silvia, Lanzillotta Marietta, Lori Stefania, Malagoli Andrea, Monte Palma,
Monterastelli Iside, Paltrinieri Giuseppe, Righi Miria, Trenti Fernanda, Urzetta Anna, Venturi Loredana, Zanotti Romano.
Comitato soci Servizi Ospedalieri
(si riunisce presso la sede di Via Calvino 33 a Ferrara)
Bagni Antonella, Bensi Alessandro, Bertocchi Bianca, Rubbi Adriano, Trenti Rossana, Zanasi Vera Maria Rosaria.
I membri del Comitato Toscana - Liguria - Lazio sono 27, quelli del Comitato del Veneto sono 38, quelli dell’area
di Modena sono 20 e il Comitato di Ferrara è costituito dai 6 soci impiegati in Servizi Ospedalieri.
Il nuovo Comitato dei soci sovventori, eletto dall’assemblea dell’aprile scorso è composto da 12 persone; 8 per-
sone sia nel Comitato soci di Imola e Lugo sia nel Comitato soci di M.S.A.
Giovanna, nata a Pietralcina, coordina le pulizia dell’Istituto Rizzoli a Bologna
Vorrei una valutazione delle persone, vorrei venissero valutate di più quelle che credono in Manutencoop
e lavorano non solo per lo stipendio
““
21
L’identità
Per l’area di Bologna, dove ancora si concentra la maggior parte dei soci si è provveduto all’elezione di due
nuovi Comitati in rappresentanza dei soci somministrati in M.F.M. e di quelli operanti in Cooperativa. È
stato possibile votare sia in modo tradizionale sia utilizzando la posta elettronica per favorire la partecipa-
zione del maggior numero di soci.
Potevano essere eletti tutti i soci (esclusi i componenti del Comitato di Direzione e i membri del C.d.A.) che
non avessero comunicato espressamente la propria indisponibilità.
Il sistema elettorale adottato ha previsto che ciascun elettore potesse votare esclusivamente i rappresentanti
del proprio settore di attività. Il numero dei soci da eleggere per ogni settore era proporzionale al numero
dei soci lavoratori complessivamente impegnati nel settore medesimo con un rapporto di 1/10.
In totale hanno votato 189 soci su 355 aventi diritto: l’“affluenza alle urne” è stata del 53%. 58 persone
hanno scelto il “voto elettronico”, 131 quello tradizionale.
Gli eletti sono risultati 44 e seguendo l’ordine alfabetico sono stati, come previsto dal Regolamento per il
rinnovo, suddivisi in due Comitati (da 22 soci ciascuno) equilibrati per numero di soci per ogni settore.
Comitato soci M.F.M. e Coop (A)
(si riunisce il primo martedì di ogni mese alle ore 17.30 presso la sede di via Poli a Zola Predosa)
Cavicchi Franco, Colotta Vincenzo, Ferrari Enrico, Francia Massimo, Infante Anna Lisa (tutti impiegati dei Servizi Integrati e
dell’Igiene), Bellocchio Carmela, Bertinelli Marisa, Bonvicini Antonella, Cattani Nadia, Cudemo Maria, Di Salvo Nicoletta,
Lazzari Antonio (operai Igiene), Canevazzi Giancarlo, Fondacaro Carlo, Giacomelli Marco, Livieri Michele (operai Servizi
Integrati), Bortolotti Marisa, Cacciari Lisetta, Degli Esposti Stefania, Ettaieb Khalid (Servizi Centrali), Amaduzzi Andrea, Candi
Roberto (settore Verde).
Comitato soci M.F.M. e Coop (B)
(si riunisce il terzo giovedì di ogni mese alle ore 17.30 presso la sede di via Poli a Zola Predosa)
Lagazzi Ivan, Muzzarelli Francesca, Santi Angelo, Tinti Maurizio, Zanetti Andrea (impiegati dei Servizi Integrati e dell’Igiene),
Maccaferri Graziella, Merli Patrizia, Mohammad Azam, Montanari Fiammetta, Severino Sonia, Vancini Lucia (operai Igiene),
Martelli Marco, Selleri Wainer, Sina Bruno Ugo, Teglia Enrico, Vaccari Alberto (operai Servizi Integrati), Malagoli Odetta,
Senzani Camilla, Stanzani Gabriele (Servizi Centrali), Macchiavelli Giuliano, Schirru Andrea, Tugnoli Mirco (settore Verde)
Tutti i verbali con il resoconto delle decisioni assunte, dei temi affrontati e delle proposte avanzate in ogni
Comitato vengono inviati a ciascun socio lavoratore e a tutti i membri, anche se non soci, dei Comitati di
Direzione, via posta elettronica.
La comunicazione via Pc portatile
Oltre ai momenti istituzionali l’informazione e la comunicazione tra soci e lavoratori è passata attraverso vari
strumenti tra cui la pubblicazione del trimestrale Ambiente e del supplemento Ambiente Più soci, la pubbli-
cazione del Bilancio d’esercizio e il fascicolo di Bilancio sociale edizione 2005, il Sito Internet www.manu-
tencoop.it.
Ma nel 2005 è stato anche avviato il progetto che ha visto la consegna di un pc portatile a tutti i dipenden-
ti di Manutencoop Società Cooperativa: un computer per partecipare, per conoscere, contribuire, proporre,
confrontarsi, raccontare, intervenire, criticare. Per fare in modo che lavoratori e soci crescano con la coope-
rativa e con il Gruppo.
Manutencoop Società Cooperativa, con un investimento considerevole, ha scelto di dotare tutti i propri lavo-
ratori, distribuiti in varie regioni d’Italia, di un personal computer portatile da utilizzare a casa, per comu-
nicare via e-mail con la Cooperativa, innanzitutto, ma anche per navigare, scrivere, imparare.
22
L’identità
Proprio la posta elettronica è lo strumento utile a creare le condizioni per una più intensa e consapevole parte-
cipazione alla vita della Cooperativa. Da un lato, quello della comunicazione dall’azienda verso i soci, uno degli
obiettivi è quello di arrivare, progressivamente, ad inviare tutte le informazioni ai soci ed ai lavoratori tramite
e-mail. Dall’altro, la posta elettronica potrà essere anche un canale ottimale per i soci ed i lavoratori per propor-
re iniziative, punti di vista, avanzare critiche. Dall’inizio del progetto il Servizio Responsabilità sociale e
Comunicazione di Gruppo ha inviato oltre 160 e-mail e 250 soci e lavoratori hanno inviato alla Cooperativa
almeno una e-mail. Per ogni socio è stato creato un indirizzo e-mail [email protected] e cia-
scun pc è stato configurato per la connessione a Internet tramite linea telefonica fissa. Chi ha dichiarato di non
avare un telefono fisso ha ricevuto una scheda di connessione alla rete UMTS o EDGE.
L’iniziativa assume un significato particolare se si considera che le persone coinvolte sono tanto dirigenti, qua-
dri ed impiegati quanto, e soprattutto, operaie ed operai occupati nei vari cantieri di lavoro. Persone, cittadini
italiani e stranieri, che in maggioranza prima di questa iniziativa non avevano avuto ancora occasione di utiliz-
zare un computer. Per tutti loro la consegna del portatile è stata accompagnata da un breve corso di alfabetizza-
zione all’uso dello strumento. Si è puntato molto sull’attività formativa cercando di aiutare quanti si ritrovano
impacciati di fronte a questo nuovo mezzo di comunicazione. Corsi di affiancamento sull’utilizzo della posta
elettronica, corsi per imparare ad utilizzare i programmi più conosciuti ed utili, sono le attività di sostegno che
si sono organizzate in cooperativa e che si ripeteranno per quanti ne avranno bisogno.
Corsi di formazione
Tipologia corso N° corsi Ore Lavoratori coinvolti
Alfabetizzazione 18 4 355
Posta elettronica 14 2 14
Word 6 12 76
Excel 7 12 63
Ovviamente la “comunicazione digitale” non sarà alternativa agli altri tradizionali momenti di partecipazione
ma andrà ad integrare e sarà complementare ad assemblee, Commissioni, Comitati soci e Consiglio di Ammi-
nistrazione.
I numeri del progetto
Computer consegnati
Operai 345
Impiegati 199
Dirigenti 7
Computer aziendali predisposti 84
Computer restituiti
Dimessi (4 operai e 7 impiegati) 11
Pensione (operai) 3
Ricevuto il portatile aziendale (impiegati) 3
Non uso (impiegati) 1
Totale 617
23
L’identità
Pareri e impressioni sul progetto computer
Claudia, 27ottobre 2005 ore 21.24
Ciao, rispondo al tuo messaggio di posta. Comincio con il dirti che secondo me l’uso del computer per ricevere comunica-
zioni da parte dell’azienda è ottima. Sono sincera non è molto il tempo che riesco a dedicare a questo però mi piace e non
credo che siano stati soldi spesi male, anche perché se io non ne faccio molto uso, ne fa uso la mia bambina nelle ricerche
per la scuola e il mio bambino per farci qualche giochino. Per quanto riguarda il corso (io all’inizio ne avevo fatta richiesta)
non ho potuto partecipare perché gli orari di lavoro e quelli di mamma non corrispondono con quelli da voi offerti.
Marisa, 29 ottobre 2005 ore 12.02
Ritengo il progetto molto positivo per poter stare al passo con i tempi, trovo il computer molto utile per sentirmi vicino a mio
figlio che sta a Milano e non ho sempre occasione di vederlo. Inoltre utilizza il computer anche mio figlio per il lavoro ed é molto
contento. Cosa vorrei ricevere da Manutencoop? Più informazioni e-mail possibili, é sempre molto emozionante riceverne.
Emanuel, 29 ottobre 2005 ore 20.21
Innanzitutto mi chiedo: perché i colleghi che hanno criticato la scelta di Manutencoop di dotare ciascuno di un computer,
lo hanno accettato, tra l'altro, "gratuitamente" invece di rifiutarlo? Qual era secondo loro il modo adeguato per non dover
affermare che sono "soldi spesi male"? Non era obbligatorio per queste persone rendersi partecipi di tale "acquisizione"!!!
Io penso che questa iniziativa mi abbia aperto la mente ad una nuova conoscenza. Ho preso "pieno" possesso dello strumen-
to navigando in Internet, leggendo e-mail Manutencoop, pagando ahimè bollette e partecipando gratuitamente al corso di
Word organizzato sempre da Manutencoop. Quindi vorrei concludere dicendo che l’Azienda ci ha dotato di un mezzo di
grande utilità, anche se, (l’utilità è venuta un po’ meno) devo ancora ricevere una risposta ad una mia e-mail inviata per
l’esattezza il 20/10/2005 riguardante i criteri sulla assegnazione degli abbonamenti (teatro).
Vladimiro, 30 ottobre 2005 ore 10.49
Ciao, grazie per il tuo interessamento. Questa è sicuramente una bella domanda alla quale rispondo volentieri.
Per quanto riguarda il progetto computer penso che la coop. abbia compiuto una scelta fortemente innovativa rispetto alle altre
aziende e le motivazioni sono certamente lodevoli, perché ci ha permesso di usufruire di una tecnologia che per molti sarebbe
stata improponibile. Per quanto mi riguarda, consideravo il computer come qualcosa di troppo distante da me, dalle mie abitu-
dini, dai miei interessi e comunque un impegno che si sarebbe aggiunto ai tanti che ho dopo il lavoro. Invece, la curiosità, più
che l’esigenza, ha prevalso, così mi sono ritagliato dei piccoli spazi per poterlo usare. Tuttora lo considero un po’ un mostro e
spesso piuttosto che facilitarmi la vita me la complica ma sento che prima o poi riuscirò a capirci qualcosa.
Internet e la posta elettronica sono, invece, una grande opportunità che davvero facilitano la vita. Le comunicazioni con l’azien-
da sono sicuramente più tempestive. E sicuramente su questo Manutencoop ha centrato l’obiettivo, quindi il mio giudizio è sen-
z’altro positivo. Comprendo, comunque, chi dissente e lo considera una spesa inutile perché è difficile condividere così come lo
è sentirsi socio di una grande azienda con milioni di euro di fatturato e ritrovarsi con uno stipendio che si avvicina sempre più
alla nuova soglia di povertà, ma questo è un altro discorso.
Landuccio, 31 ottobre 2005 ore 00.13
Ciao, ti ringrazio per il sollecito. La mia opinione in merito è molto netta, condivido pienamente questa scelta, perché sono
convinto che darà l’opportunità a tantissimi soci di avere maggiori possibilità di scambio di opinioni su qualsiasi tema che
riguarda la Cooperativa e non. Inoltre, svolge a mio parere, una grande operazione culturale, immettendo nelle case di molti
soci uno strumento di tale portata che probabilmente per molti non avrebbe avuto accesso alle loro case in tempi brevi.
Claudio, 31 ottobre 2005 ore 13.07
Ho voluto rispondere perchè mi è sembrato un fatto rilevante e importante aver dato un Computer ai soci, anche se io ho
già 60 anni e ho imparato, si fa per dire, di poter usare il Computer circa 10 anni fa, e per ciò non sono soldi spesi male
anche nella comunicazione. Spero che nel tempo possa aver più dimestichezza.
Antonio, 31 ottobre 2005 ore 22.21
Ritengo importante ed utile per me e per la cooperativa questo progetto. Come ho avuto modo di dirti qualche tempo fa io
sono molto soddisfatto sia per il computer che per il corso fatto. Manutencoop sta inviando molte informazioni e questo è
importante per conoscere in tempo reale le iniziative, i problemi e le decisioni. Ci sono soci che ritengono spesi male i soldi;
per quei soci forse sarebbero stati spesi male per qualunque iniziativa si fosse intrapresa, l’importante è che la maggioranza
dei soci sia soddisfatta. Quando sarà possibile verificare la propria posizione di capitale sociale e libretto di autofinanziamen-
to sicuramente avremo fatto un ulteriore passo avanti.
24
L’identità
Abdul, 3 novembre 2005 ore 22.29
Ciao sono contento del suo messaggio e quindi mi farebbe piacere dare il mio parere riguardo i computer, innanzitutto trovo
che sia stata una bella idea perché ha risolto il problema dell’informazione: prima, infatti, le notizie arrivavano dopo che erano
già passate quindi in ritardo, mentre con la posta elettronica si riesce a ottenerle in tempo reale. In più ci ha aiutato a conosce-
re il mondo virtuale e infine ci dà la possibilità di comunicare velocemente con i colleghi.
Riguardo il corso di Word vorrei ricevere le dispense del corso tramite file zippato per posta elettronica. La ringrazio per
l’attenzione, distinti saluti
Fortunato, 5 novembre 2005 ore 21.21
Il mio primo approccio con il computer risale a circa quattro anni fa quando i miei figli stanchi di sentirsi chiedere conti-
nuamente da parte mia la scrittura di lettere varie, o tabelle con dati, mi fecero sedere una sera davanti al monitor e mi dis-
sero questa é la tastiera comincia a scrivere il tuo nome; da quella sera il computer é diventato la mia segretaria.
Sinceramente quello di imparare ad adoperarlo era stato per me sempre uno stimolo a progredire nel conoscere cose nuove
al passo con i tempi solo che a 45 anni magari uno pensa che questi aggeggi siano fatti per i giovani, niente di più sbaglia-
to. Quando i miei figli dicevano impara che vedrai ti servirà io ero un po’ scettico però adesso devo ricredermi, nel lavoro
come nello svago premi un bottone e trovi tutto, dai dati di qualche anno fà che la memoria non ti avrebbe aiutato a tro-
vare, alle vacanze prenotate via Internet dalle notizie sulla tua azienda alla voglia di informazione sul mondo. Perciò io sono
più che soddisfatto della scelta della nostra azienda di fornirci questo prezioso strumento di comunicazione e sono orgo-
glioso di poter dire a chiunque (come nella pubblicità) la mia azienda é differente…
Stefano, 8 novembre 2005 ore 21.31
Dal punto di vista economico l’investimento non è stato certo di poco conto; l’idea di base la si può definire innovativa e alta-
mente educativa (in quanti con questa tecnologia avranno la possibilità di ampliare le proprie conoscenze ed esperienze) e senza
alcun dubbio rappresenta un valido mezzo di comunicazione al passo con i tempi tra i soci e l’azienda. Mi si permetta però di
sollevare una critica che peraltro ho riscontrato condivisa da buona parte dei colleghi soci: l’involucro e le caratteristiche sono di
una fuoriserie, nel senso che il computer come consegnatoci ha ottime capacità, peraltro all’atto della consegna ti viene fatto fir-
mare un contratto in cui ti impegni a risarcire eventuali danneggiamenti per un valore non irrisorio; poi però all’atto dell’uso ti
accorgi che le porte di accesso per eventuali optional (mouse, stampante, macchina fotografica ecc…) sono inibite e quindi devi
recarti in sede con il computer per chiederne l’attivazione; che se accedi ai programmi attraverso l’admin puoi addirittura modi-
ficare (scusa volevo dire mettere in punto) l’orario e comprarti un “mouse” in un altro negozio senza doverti recare per forza di
cose in sede a Bologna (io sono di Modena e sono anche fortunato). Quindi ciò significa che tutto questo ambaradam serve per
connettersi ad Internet, attivare uno scambio di posta elettronica con i colleghi e come dice il buon G.Tugnoli ad archiviare le
proprie bollette di casa.
Ma se mi si propone una fuoriserie e mi si fa firmare un contratto per tale valore, per quale motivo mi si mette a disposizione
una utilitaria? Mancanza di fiducia? Certezza nelle incapacità dei più? Evitare che gli assegnatari perdano di vista l’uso primario
per cui è stata studiata l’iniziativa? Del resto mi sembra che tanti hanno comunque avuto problemi di percorso nell’uso e non
credo che l’affidamento di macchine complete avrebbe potuto influire negativamente.
In quanti hanno figli o conviventi in grado di usufruire delle capacità del computer anche per altri scopi e quindi per quale moti-
vo limitarne così l’utilizzo. Sarebbe come dire: nei cantieri leghiamo la scopa e la paletta al carrello delle pulizie con una catenella
che ne consenta l’utilizzo sul posto di lavoro ma non per portarsela a casa. Cordiali saluti da un “socio” che spesso si “dissocia”.
Luigi, 9 novembre 2005 ore 02.09
Grazie per avermi contattato. Solo oggi ho letto gli ultimi 6 messaggi di posta e voglio esprimere la mia opinione riguardo
all’utilizzo del Pc portatile nell’ambito della nostra “azienda”. La Vs proposta e conseguente approvazione del progetto di ren-
dere i soci più vicini e partecipi alla vita della cooperativa è in ogni caso un successo d’innovazione perchè offre la possibi-
lità di partecipare alla vita sociale anche a chi si trova lontano da Bologna. Prendendo per esempio la mia situazione: socio
da pochi anni, rappresento l’unico nella regione Liguria. Ho molta difficoltà a partecipare attivamente ed essere presente allo
svolgimento di tutte le assemblee, un po’ per il tempo disponibile, ma soprattutto per la distanza tra Sestri Levante e Bologna.
Perciò ritengo che l’utilizzo del Pc e della posta elettronica possano dare un aiuto a colmare questa distanza. Perciò ritengo
che questo investimento comunicativo sia da considerarsi molto positivo perchè può avvicinare "tante teste" e creare un mag-
giore spirito di gruppo. Un mio consiglio sarebbe quello d’ inviare tutti i comunicati ai soci (compreso busta paga e model-
lo 101) solo per posta elettronica, un modo per risparmiare!!
25
L’identità
Il rinnovo della Società,una proprietà collettiva ed aperta
I soci ammessi nel corso del 2005 sono stati 70 ed i recessi 23. Il saldo è, dunque, stato attivo per 47 unità. Un risul-
tato importante, che propone l’anno come il secondo per quantità di ammissioni degli ultimi anni e che dimezza la media
di recessi registrati negli ultimi 6 anni. È la conferma dell’attenzione e della fiducia che molti lavoratori hanno nella coo-
perazione, ed in particolare in Manutencoop, per il modo con cui si è risposto ai problemi aperti ed all’esigenza di svi-
luppo della democrazia, di affermare una chiara e trasparente responsabilità sociale d’impresa e di rinnovo dei gruppi
dirigenti.
Ammessi Domande DimessiRinviate
Genere
Uomini 38 7 16
Donne 32 1 7
Professionalità
Dirigenti 1 2
Quadri 1 2
Impiegati 20 1
Operai 34 8 18
Ammessi Domande DimessiRinviate
Area
Bologna 29 5 12
Imola e Lugo 13 1 2
Modena 4
Veneto 10 2 3
Toscana 5 5
Roma 3 1
Milano 3
L’Aquila 2
Ferrara 1
Totale 70 8 23
Soci ammessi, recessi e rinviati nel 2005
Per l’ammissione a socio è necessario possedere i seguenti requisiti:
• aver prestato la propria attività lavorativa da almeno 1 anno per la Cooperativa ovvero per le Società Controllate;
• avere, alla data di presentazione della domanda di ammissione a socio, un rapporto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato con la Cooperativa ovvero con le Società Controllate;
• impegnarsi a sottoscrivere ed a versare, una quota pari a 7.747 euro, entro 5 anni;
È richiesta la presentazione da parte di due soci.
La domanda viene sottoposta al Settore/Società d’appartenenza per un parere, non vincolante, sull’operato del lavo-
ratore. L’aspirante socio acquista lo status di socio con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione e
con l’iscrizione nel libro soci.
Nel corso del 2005 hanno quindi presentato domanda da socio 78 persone di cui 70 sono state ammesse. Il rinvio
di alcune domande è dovuto alla presenza di provvedimenti disciplinari nel corso dell’ultimo anno o, nella maggior
parte dei casi, alla collocazione del lavoratore in un’area di scarso insediamento del Gruppo, legato ad un singolo,
seppur significativo appalto in scadenza, la cui eventuale perdita comprometterebbe il naturale passaggio del mede-
simo lavoratore nell’azienda subentrante. I soci che hanno presentato al Consiglio di Amministrazione domanda di
recesso da socio sono stati 23. I motivi di dimissione sono stati: 9 per dimissioni da lavoratore, 6 per pensionamen-
to, 7 per scadenza d’appalto e 1 per motivi economici.
Anno Ammessi Dimessi Saldo
2000 55 40 +15
2001 65 53 +12
2002 35 64 -29
Anno Ammessi Dimessi Saldo
2003 135 34 +101
2004 69 49 +20
2005 70 23 +47
Saldo ammessi/dimessi
Nicoletta, nata ad Alia (Palermo), lavora nel settore delle pulizie all’Università di Bologna
Io chiedo di agire nel senso dell’aperturae dell’ascolto di tutte le varie istanze e di farne tesoro
per andare avanti
““
27
L’identità
Questi 70 nuovi soci vanno ad arricchire in termini di generazioni, di culture, di classi sociali il già particolar-
mente variegato “mondo Manutencoop”. Risultano quindi proprietari della cooperativa quasi 600 persone prove-
nienti da 12 paesi, operanti nelle varie Società del Gruppo e con incarichi e ruoli diversi: operai addetti alle puli-
zie, giardinieri, facility manager, impiegati e dirigenti.
A questi si aggiungono i soci sovventori che sono persone fisiche o giuridiche che investono capitali nella coo-
perativa.
Per diventare soci sovventori, occorre acquistare azioni nominative trasferibili da 25,82 euro. La domanda di
nuovi soci viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione e la compravendita viene coordinata dal Servizio
Responsabilità sociale e Comunicazione di Gruppo, in base alla disponibilità di azioni, ovvero, alla manifesta-
ta volontà di soci sovventori a vendere tutte o parte delle proprie azioni.
Chi sono i soci sovventori
Numero %
Soci Lavoratori 198 28
Lavoratori Manutencoop non soci 19 3
Ex dipendenti 201 29
Parenti di Soci Lavoratori 76 11
Esterni 186 27
Collaboratori 15 2
Società 3 0
Totale 698 100
Genere
Donne 265
Uomini 325
Cittadinanza
Albania 1
Cile 1
Eritrea 1
Filippine 2
Ghana 1
Italia 575
Marocco 4
Nigeria 1
Pakistan 1
Romania 1
Senegal 2
Tunisia 1
Fasce d’età
Da 20 a 29 anni 26
Da 30 a 39 anni 153
Da 40 a 49 anni 220
Oltre 50 anni 191
Anzianità Sociale
Da 1 a 5 anni 288
Da 6 a 10 anni 113
Da 11 a 15 anni 36
Da 16 a 20 anni 75
Da 21 a 25 anni 40
Da 26 a 30 anni 28
Oltre 30 anni 10
Anzianità Aziendale
Da 1 a 3 Anni 52
Da 4 a 5 anni 72
Da 6 a 10 anni 170
Da 11 a 15 anni 114
Oltre 16 anni 182
Qualifica
Dirigenti 24
Quadri 43
Impiegati 182
Operai 341
Totale 590
I soci di Manutencoop
28
L’identità
Tutti i soci Manutencoop
Mirna Accordi, Tiziana Acerno, Orlando Aceto, Francesco Agostini, Marinella Alberghini, Marisa Albertazzi, Maria
Alfonso, Sara Altomare, Flaviano Alvisi, Andrea Amaduzzi, Romano Anastasia, Oldana Anceschi, Simona Ancora,,
Francesco Andrighetto, Lucia Annarumma, Sabrina Annovi, Gisella Anti, Teresa Antonelli, Enzo Ardis, Maria Rosa
Ascari, Giovanni Assirelli, Marco Attanasio, Luigi Bacco, Stefano Baffè, Antonella Bagni, Gabriele Baldassa, Andrea
Baldeschi, Daniele Ballin, Pierino Banni, Marco Baraldi, Antonina Barbagallo, Roberto Barbato, Franco Bargiotti,
Marco Barilli, Fabio Barsotti, Stefano Bartoletti, Alfonsa Bartolotta, Imer Bassini, Sabrina Bastelli, Roberto Beghelli,
Savino Belgiovine, Angela Bellei, Fabiana Bellettato, Elisabetta Belletti, Carmela Bellocchio, Laura Bellomo, Elena Sofia
Beltramo, Gino Sergio Benassi, Paolo Benini, Alessandro Bensi, Elena Berardi, Sandra Bergamini, Elsa Bernacchi,
Franca Bernardi, Paolo Bernardi, Lucia Bernardini, Giorgio Bertagni, Maurizio Bertelli, Eda Berteni, Marisa Bertinelli,
Bianca Bertocchi, Elena Bertoncelli, Giliola Bertoni, Franca Bertuzzi, Stefano Bettelli, Mauro Bettini, Athos Biagi,
Daniele Biagi, Sabrina Biagi, Sabrina Bianchi, Fausto Bianchini, Remigio Bianconi, Eleonora Bizzini, Roberto Boldrini,
Claudio Bonafè, Renata Bonanni, Igor Bonetti, Giuseppina Boni, Antonella Bonora, Doris Osei Bonsu, Antonella
Bonvicini, Sergio Bonzi, Maria Cristina Bordi, Francesco Borghi, Marco Borghi, Paola Borra, Massimo Bortolini,
Graziano Bortolini, Barbara Bortolotti, Marisa Bortolotti, Claudio Boruzzi, Lorenzo Boscariol, Maurizio Bottaini,
Francesco Bottino, Anna Maria Bovo, Ada Bracciale, Viviana Bragadin, Rocco Vincenzo Brienza, Antonella Broccoli,
Mauro Brognara, Massimo Brondi, Vincenzo Brunetti, Rosaria Bucci, Nerina Buganè, Francesco Bulgari, Ivana
Buscaroli, Claudio Busolin, Anna Maria Bussini, Lisetta Cacciari, Fabrizio Cadeddu, Antonio Cagnetta, Anna
Calamia, Deanna Calderara, Rosa Caligiuri, Wander Callegati, Lina Caloro, Nadia Calzavara, Annita Campanini, Ines
Campanini, Luciano Campazzi, Roberto Candi, Morena Candini, Giancarlo Canevazzi, Michela Cannella, Roberto
Canzan, Sergio Cappè, Franca Carbonchi, Paola Carboni, Sabrina Caroli, Giuseppe Carrara, Sergio Carretti, Luciano
Casadei, Mauro Casagrande, Alberto Casales, Vladimiro Casella, Giorgio Casini, Davide Cassanelli, Maria Rosa
Cassaro, Giulia Castellari, Francesca Catalano, Andrea Catini, Nadia Cattani, Franco Cavicchi, Cristina Cavicchioli,
Rodolfo Cazzola, Vincenzo Celano, Loris Celeghin, Adelma Cenni, Alarindo Cesareo, Nadhir Ben Jalloul Charaabi,
Lorenza Chiapparini, Eros Chiari, Marco Chiodo, Marco Ciari, Andrea Cocchi, Vincenzo Colotta, Ennio Confortin,
Monica Consoli, Ivan Coppetta, Michela Corradi, Francesco Cosentino, Marina Costa, Francesca Cricca, Teresita
Cruz, Maria Cudemo, Eros Cumani, Giorgio Cusinato, Luigi Cutrufo, Claudia Dal Fiume, Gianluca D’Alessio, Proteo
Dalla Vecchia, Riccardo Dall’Ara, Gabriele Dall’Olio, Marina Dalmonte, Maria D’Amelio, Stefania D’Amelio, Antonietta
D’Amico, Vittoria D’Arienzo, Nicola D’Oria, Francesca De Bari, Claudio De Iorio, Dario De Lazzari, Luciano De Pedri,
Luca De Rosa, Gianni De Togni, Luigi De Vincenzi, Stefania Degli Esposti, Donatella Del Moro, Gianluca Delli Muti,
Alfredo Dellisanti, Anna Rita Dell’Orto, Iliana Delmi, Fabio Delucca, Lorena Demaria, Rina Di Battuto, Giuliano Di
Bernardo, Nicola Di Dio, Pasquale Di Dio, Graziano Di Donato, Marisa Di Filippo, Ornella Di Genni, Silvana Di
Nicola, Mario Di Nocco, Cristina Di Nuzzo, Nicoletta Di Salvo, Vincenzo Di Vita, Anna Maria Diliddo, Mattia Dittadi,
Susanna Dolci, Claudio Donà, Pasquale Donadio, Pasquale Donadio, Silvestro Donini, Alessandro Doremi, Emanuela
Dosi, Olindo Dosi, Fabrizio Drago, Loretta Drusiani, Andrea Durante, Daniela Elia, Giuliana Elmi, Rosa Esposito,
Khalid Ettaieb, Maximilien Frank Eusepi, Noris Fabbi, Giuliana Fabbiani, Lucilla Fabrizzi, Ruggero Facchettin, Luigi
Facchini, Eleonora Falasco, Patrizia Falcinelli, Fulvio Fammoni, Claudio Fanti, Gianna Farina, Patrizia Fascetti Leon,
Marco Fazzoli, Mbacke Faye, Enrico Ferrarese, Sauro Ferrarese, Enrico Ferrari, Morena Ferrari, Pietro Festuccia,
Lucia Fieramosca, Simona Filippi, Danilo Finelli, Daniele Fioresi, Ines Fiorini, Victorino Flores, Carlo Fondacaro,
Mariangela Fontana, Patrizia Fontanelli, Gerardo Forlone, Laila Formichi, Alice Fornasari, Rossella Fornasari, Fulvia
Frabboni, Marilena Franceschi, Francesco Francia, Massimo Francia, Fausto Franciosi, Alessandro Frascaroli, Marco
Fruzzetti, Dario Gabaldi, Lella Gabelloni, Paride Gaggia, Daniela Galletti, Marilena Galuppo, Fausto Galvani, Monica
Gamberi, Romano Gamberini, Rosanna Gambetti, Loredana Gambini Benuzzi, Giuseppe Gambino, Giuseppina
Gandolfi, Giovanni Antonio Gareri, Annamaria Gasparini, Lino Gasparini, Antonina Genna, Cinzia Gentilini,
Giuseppina Gentilini, Natalizia Gerace, Maurizio Gheduzzi, Vladimer Gherardi, Alessandro Ghiara, Giulio Ghiraldi,
Daniela Ghiraldini, Marco Giacomelli, Marco Giacomelli, Stefano Giacomelli, Emanuele Giainis, Stefano Giampaoli,
Patrizia Gianaroli, Silvia Gibertini, Ottorino Gigliotti, Franco Gilli, Massimo Giordano, Valeria Giosa, Vanda
Giovanelli, Enrico Gironi, Antonio Giuliano, Giuliano Giusti, Anna Golfarini, Daniele Goretti, Marco Grandi,
Vittoriano Grandi, Maria Elisabetta Grillo, Daniela Guazzaloca, Gabriella Guerra, Guido Guidani, Massimo
29
L’identità
Guidoboni, Domenico Gurieri, Fettouma Habbassi, Manfred Huber, Giovanna Iadanza, Anna Lisa Infante, Raffaela
Infantino, Pierangela Iridi, Mory Kane, Tirhas Kidane, Adriatik Kiptiu, Francesco La Barbera, Donato La Sorella, Ivan
Lagazzi, Mohamed Lahya, Marietta Lanzillotta, Monica Lapasin, Egidio Lauriola, Viviana Lavezzo, Antonio Lazzari,
Tania Lazzari, Flavio Le Pera, Alfred Lechner, Elisabetta Lelli, Maddalena Leonetti, Claudio Levorato, Mauro Ligorio,
Domenico Liquori, Angelo Listante, Michele Livieri, Giovanni Lo Bello, Claudio Lombardi, Lucia Lorenzina,
Domenico Lorenzini, Stefania Lori, Luciano Lucchini, Giuseppe Lupi, Graziella Maccaferri, Carla Macchiavelli,
Giuliano Macchiavelli, Valter Madrignani, Stefano Maestri, Michele Magagna, Michele Magnani, Vito Maida, Rachid
Majid, Andrea Malagoli, Odetta Malagoli, Gianluca Manara, Irene Mancin, Vito Mancusi, Walter Mandrioli, Alberto
Maniero, Alma Mantovani, Claudio Mantovani, Patrizia Maranelli, Patrizia Merafina, Claudio Marcheselli, Martina
Marchesi, Mauro Marchesi, Silvana Marchesini, Mauro Marchi, Marco Marchini, Monia Marconi, Lorenzo Margheri,
Michele Marinelli, Marco Martelli, Roberto Martignani, Andrea Martorana, Marco Mascherini, Mauro Masi, Maurizio
Massanelli, Maria Luisa Matteucci, Lucia Mazzacan, Antonella Mazzoni, Fabio Medri, Mario Melchioni, Leda Melini,
Marco Memo, Monica Mengarelli, Claudia Mengoli, Patrizia Merli, Anna Miani, Daniele Micai, Nicola Miccoli, Teresa
Michelini, Franco Michelion, Claudio Micozzi, Giuseppina Mignini, Domenica Milia Mangialasagni, Andrea Milo,
Liliana Minarin, Sandro Minelli, Graziano Mingozzi, Domenico Minicucci, Vittorio Miserocchi, Azam Mohammad,
Giuseppe Mondillo, Luciana Monducci, Laura Monduzzi, Adele Montanari, Fiammetta Montanari, Ilina Montanari,
Mara Montanari, Palma Monte, Iside Monterastelli, Marino Monti, Monica Monti, Luca Montorsi, Daniele Montroni,
Carmela Morabito, Norina Morara, Ermenegildo Morello, Francesca Moscaritolo, Maria Mundici, Fortunato
Murarotto, Gianni Musetti, Francesca Muzzarelli, Fabio Muzzi, Rita Nanni, Sergio Nanni, Tamara Nascetti, Angela
Natale, Franca Navarro, Michele Neri, Paolo Neri, Silvano Neri, Simona Nerozzi, Rita Occhi, Jennifer Ogbemudia,
Claudio Ognibene, Cristina Ognibene, Ogechi Okorek, Giorgio Oliani, Oliviero Olivi, Luca Olivieri, Paolo Olla,
Florica Oprea, Daniele Orizzonte, Paola Orpelli, Cristian Orsoni, Fausto Ortu, Roberto Paini, Deborah Palmisano,
Giuseppe Paltrinieri, Fabrizia Pandolfi, Gianfranco Panno, Eugenio Paolinelli, Giuseppe Parazza, Fabio Pasquali,
Mirella Pasqui, Loredana Passerini, Andrea Passini, Giuseppa Patriciello, Valter Patrizio, Renza Pedriali, Augusto
Pegorin, Roberta Pelgreffi, Renata Pelliconi, Silva Silvia Elena Perez, Giovanni Perrella, Enrico Pezzolla, Laura Piazza,
Giancarlo Piazzi, Nicola Piccinelli, Andrea Piccioli, Angelo Piccolo, Ileana Pierbattisti, Bruno Pinetti, Giuseppe Pinna,
Massimo Piovesana, Marco Pirazzoli, Iolanda Piroscia, Anna Rita Pisano, Carla Piva, Roberta Plata, Patrizia Poggi,
Paolo Poli, Ramanathan Ponniah, Paolo Poppi, Salvatore Porro, Raffaele Potrino, Mauro Predieri, Paolo Presti, Arturo
Presutto, Gerardo Presutto, Carmela Preziosi, Massimo Quadri, Marilina Rambaldi, Teresa Rambaldi, Umberto
Rambaldi, Luigia Ranocchia, Maria Rosa Ranuncoli, Armando Ravaldi, Pierluigi Reggiani, Vittorio Ricci, Francesca
Righi, Loris Righi, Miria Righi, Donatella Riminucci, Florio Rimondi, Anna Maria Rivalta, Emilio Rivitti, Silvia Rizzoli,
Paola Rizzotto, Lucia Robertazzi, Dante Rodolfi, Patrizia Romagnoli, Landuccio Romanini, Veronica Romero Reyes,
Rocco Roncasaglia, Fabrizio Rondina, Claudia Rossi, Annachiara Rossiello, Adriano Rubbi, Andrea Rubbi, Alessandra
Rubbini, Sarina Russo Testagrossa, Luigi Saggese, Sabrina Salani, Flavia Salmi, Luciano Salvi, Emanuel Salza, Gabriele
Sangiorgi, Angelo Santi, Enrico Santi, Sandra Santi, Francesca Santilli, Matteo Santoli, Antonio Sarnataro, Roberto
Sartori, Pier Giacomo Savioli, Roberto Scalmani, Lorena Scalorbi, Sonia Scandiuzzi, Maurizio Scapin, Andrea Schirru,
Wainer Selleri, Camilla Senzani, Roberta Serra, Giovanni Servidei, Girolamo Servile, Sonia Severino, Fabrizio Sgobbi,
Natascia Sgura, Bruno Ugo Sina, Stefano Sinatora, Fabrizio Sossa, Antonino Spadaccino, Giuseppina Spagnuolo,
Maria Spaltini, Andrea Stanzani, Gabriele Stanzani, Michela Stefanini, Simone Succi, Graziano Suppini, Claudio
Tabaroni, Enrico Tacconi, Andrea Tagliani, Enrico Teglia, Alberto Telara, Leonardo Tendola, Pietro Testoni, Maurizio
Tinti, Luigi Tiozzo, Stefano Tolomelli, Giancarlo Tomesani, Tiziano Toni, Danella Tontini, Eros Torri, Patrizia Tortora,
Norberto Toselli, Domenico Traballano, Pasquale Traballano, Giuseppe Trapasso, Abdul Wahabe Traore, Fernanda
Trenti, Rossana Trenti, Vincenzo Triglia, Francesco Triolo, Valerio Tubertini, Caterina Tugnoli, Gianni Tugnoli, Mirco
Tugnoli, Giuseppina Tullio, Ersilia Tullo, Alessandra Turano, Maria Cristina Turrini, Arianna Uragani, Anna Urzetta,
Alberto Vaccari, Maria Cristina Valdrè, Lucia Vancini, Tiziana Vannini, Giancarlo Varani, Elena Vecchi, Ciretta
Veneruso, Sauro Ventura, Loredana Venturi, Mario Venturi, Katia Venturini, Fabio Veronese, Elena Vettor, Adriana
Vettorello, Claudio Vicchi, Emanuela Vignoli, Rosa Vignoli, Cinzia Villani, Silvana Visani, Marzia Vitali, Federico
Vitturi, Giancarlo Vogesi, Archimede Volta, Maria Vozza, Manuela Zaccheroni, Giovanni Zambelli, Paola Zambelli,
Vera Maria Rosaria Zanasi, Ivan Zanellato, Cinzia Zanelli, Andrea Zanetti, Roberta Zaniboni, Massimo Zanotti,
Romano Zanotti, Fabio Zilio, Gianluca Zirotti, Maria Luigia Zito, Massimo Zocca e Giovanna Zona.
Anna, lavora alla reception della sede di Zola Predosa
Vorrei che si avesse maggior rispetto per tutti coloro che sono nati in cooperativa e che con le loro forze e professionalità
hanno dato vita a questo grande sogno che noi quotidianamente,con il nostro impegno, contribuiamo a perseguire
““
31
L’identità
Le Società controllate
Questo “mondo” di uomini e donne di ogni età, cultura, religione ed estrazione sociale è “proprietario protem-
pore” di Manutencoop Società Cooperativa; attraverso la Cooperativa, che vuole essere e restare una cooperativa
a mutualità prevalente, viene controllato un Gruppo sempre più articolato per numero di Società e per tipologia
di attività svolte.
Faci
lity
Man
agem
ent
Serv
izi
Am
bien
tali
Partecipazionistrategiche
75%
100%
100%
100%
50,00 % MP Facility S.p.A.21,00 % Archimede 1 S.p.A.45,46 % Roma Multiservizi75,00 % Mcb S.p.A.
100,00 % Bsm S.r.l.20,00 % Gico Systems S.r.l.
Fondi diPrivate Equity
25%
33,10 % Puglia Multiservizi50,00 % Segesta S.r.l.
Struttura societaria
32
L’identità
I soci che lavorano nelle Società del Gruppo
L’organigramma di Manutencoop Società Cooperativa
Manutencoop Società Cooperativa ha strutturato il Gruppo in modo tale da svolgere la funzione di holding indu-
striale e direttamente solo l’attività di somministrazione di lavoro mentre le Società controllate erogano i vari ser-
vizi operativi nelle aree di business caratteristiche.
6 soci somministrati811 lavoratori
Totale 817 lavoratori
55 soci e lavoratori in Cooperativa
ManutencoopSocietà Cooperativa
559 soci somministratinelle Società del Gruppo
Totale 614 lavoratori
458 soci somministrati6.412 lavoratori
Totale 6.870 lavoratori
93 soci somministrati939 lavoratori
Totale 1.032 lavoratori
ServiziOspedalieri
Manutencoop FacilityManagement e BSM
Manutencoop ServiziAmbientali
Il controllo delle Società avviene tramite la presenza dei soci nei Consigli di Amministrazione.
Manutencoop Società Cooperativa nomina i soci che la rappresentano all’interno dei Consigli di Amministrazione
delle Società controllate e partecipate. Si è scelto di inserire nei Consigli delle controllate consiglieri di
Manutencoop Cooperativa e, per quanto possibile, differenziando le Società in cui si è occupati/somministrati da
quelle in cui si è chiamati a responsabilità amministrative.
Gestione PatrimonioStrumentale
Divisione Somministrazionedi Lavoro
Gestione Attività Immobiliare(real estate)
Sicurezza e Prevenzione
Responsabilità Sociale eComunicazione di Gruppo
AmministrazioneFinanza e Controllo
Direzionedel Personale
Presidente
33
L’identità
Manutencoop Facility Management S.p.A.
Società del Gruppo specializzata nella gestione e nell’erogazione di Servizi Integrati agli immobili ed al territorio.
È nata nel dicembre 2003 dallo spin off del ramo di Manutencoop Società Cooperativa dedicato ai Servizi
Integrati e dalle partecipazioni operanti nel medesimo settore. Nel gennaio 2005 sono stati conferiti in M.F.M.
S.p.A. anche i rami d’azienda dedicati all’attività di Igiene ed alla gestione del Verde.
Controllata da Manutencoop Società Cooperativa (75%), M.F.M. S.p.A. è attualmente partecipata al 25% dai fondi
di private equity: Mps Venture 1 e Ducato Venture 12,35% (gestiti da Mps Venture SGR), Giada Equity Fund
6,17% (21 Partners), Centroinvest 1,85% (gestito da SICI SGR) e NEIP 4,75% (fondo promosso da Finanziaria
Internazionale).
Il Consiglio di Amministrazione è attualmente composto da 7 membri di nomina Manutencoop su 11 comples-
sivi. I membri sono: Claudio Levorato (Presidente ed Amministratore Delegato), Amedeo Albertini, Luciano
Calanchi, Elisabetta Lelli, Mauro Masi, Marino Monti e Caterina Tugnoli (soci di Manutencoop), Marco Canale e
Gabriele Cappellini (di Mps), Vincenzo Arnò (Finint) e Marco Monis (21 Partners).
AmministratoreDelegato
Sistemi di Pianificazione Opera-tiva, Controllo e Start Up
Sistemi Informativi eInnovation Tecnology
Amministrazionee Finanza
Personale, Qualitàe Organizzazione
SicurezzaRelazioni Esterne
Servizi di Direzione
CostruzioneImpianti
CostruzioneEdili
TecnicoCommerciale
Acquistie Logistica
Promozionee Sviluppo Produzione
L’organigramma di Manutencoop Facility Management S.p.A.
34
L’identità
C.d.A.
AmministratoreDelegato
Presidente
Budget e ControlloGestione
GestioneNormativa
Responsabi leAmministrazione
Segreteria Centrale
Gestione contratti efatturazione
Prevenzione eProtezione
Assistente TecnicoGestione RisorseUmane
Sistemi InformativiGestione TecnicaImpianti e Sedi
Rsq - Rsga
ResponsabileArea
Acquistie Gestione Mezzi
Promozione eSviluppo Gare
Addetto Contabilitàe BilancioTecnico Sicurezza
RelazioniIndustriali
ResponsabileGestione Operativa
Addetto GestioneMezzi di Area
SegreteriaProduzione di AreaTecnico
CommercialeAddettoAcquisti
AddettoGestione Mezzi
AddettoMagazzino
CapoSquadra
Operatori Autisti
Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A.
È la Società del Gruppo che opera nel settore dell’Igiene Urbana. È nata nel gennaio 2005 dallo spin off del ramo
della Cooperativa dedicato, ai Servizi Ambientali e dalle partecipazioni operanti nel medesimo settore.
Offre servizi di raccolta rifiuti per gli Enti Locali, progetta e realizza servizi per la raccolta ed il conferimento in
discarica dei rifiuti e si occupa dello spazzamento, manuale e meccanizzato, delle strade.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da: Claudio Levorato (Presidente), Maurizio Bottaini (Amministratore
Delegato), Simona Ancora, Francesco Bottino, Daniele Fioresi, Massimo Guidoboni e Giuseppe Paltrinieri.
L’organigramma di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A.
35
L’identità
Servizi Ospedalieri S.p.A.
È la Società del Gruppo Manutencoop, controllata al 100%, specializzata nell’erogazione di servizi di sup-
porto all’attività sanitaria delle strutture ospedaliere pubbliche e private. Servizi Ospedalieri offre servizi di
lavaggio e noleggio biancheria, gestione del guardaroba interno alle strutture sanitarie, servizi di sterilizza-
zione. I membri del C.d.A. sono: Claudio Levorato (Presidente), Marco Acquafresca (Amministratore Dele-
gato), Amedeo Albertini, Imer Bassini, Luigi Facchini, Alessandro Frascaroli e Lorena Scalorbi.
Manutencoop Immobiliare S.p.A.
È la Società, sorta alla fine del 2001 dallo spin off dell’omonimo settore della Cooperativa, presidia il patri-
monio immobiliare e strumentale del Gruppo e promuove e segue specifiche operazioni di sviluppo. Nel
Consiglio di Amministrazione siedono: Diego Bassini (Presidente), Mauro Masi (Amministratore Delegato),
Sara Altomare, Filippo Lella, Lorenzo Margheri.
AmministratoreDelegato
DirezioneCommerciale Strategica
Responsabile ServiziInformativi
DirezioneApprovvigionamenti
Responsabiledel Personale
DirezioneAmministrazione,
Finanza e Controllo
ResponsabileSicurezza Ambiente
Direzionedi Sede Ferrara
Direzionedi Sede Lucca
Direzionedi Sede Teramo
Responsabile ServiziTecnici
Commerciale
ResponsabileMarketing/gare
ResponsabileQualità
L’organigramma di Servizi Ospedalieri S.p.A.
Alice, vive con la sua gatta, lavora all’Ufficio Gare a Zola Predosa
Stiamo crescendo troppo in fretta…vorrei che ci fosse più comunicazione
fra le persone
““
37
L’identità
Garantire la continuità occu-
pazionale e le migliori condi-
zioni economiche, sociali e
professionali del socio e del
lavoratore, promuovendone il
coinvolgimento e la responsa-
bilità.
Si è passati da 7 a 11 Comitati e Commissioni: incontri mensili determinano il coinvolgimento
di oltre 200 soci per governare la Cooperativa e interloquire con il management
Oltre il 96% dei lavoratori hanno contratti a tempo indeterminato
Condivisione del budget degli impegni di responsabilità sociale
Oltre 3.600 persone assunte negli ultimi 3 anni; il 70% dei lavoratori sono donne e il 16%
persone non comunitarie
La gestione di oltre
160 immobili dell’Aci
in tutta Italia per ga-
rantire un servizio
uniforme
Nuove costruzioni
realizzate con tecni-
che per migliorare
l’impatto ambientale
ed il risparmio ener-
getico
Sviluppo e ricerca di
nuovi prodotti: il tes-
suto bioguard
L’esperienza di rac-
colta differenziata a
Sennori
Oltre 1.500 medie e piccole imprese operano
con Manutencoop in tutte le regioni d’Italia
La certificazione
Iso14001
Remunerato del 6,65 il capitale sociale versato dai soci lavoratori e dell’8,65 le azioni possedute
dai soci sovventori, rivalutato il patrimonio dei soci dello 1,7%. 2.004 euro come ristorno
ai soci.
2,6 milioni di euro a Coopfond, fondo per la promozione e lo sviluppo della cooperazione
Oltre 3 milioni di euro
di dividendi ai Fondi
che hanno investito
Missione ManutencoopFacility
Management
ServiziOspedalieri
ManutencoopServizi
Ambientali
ManutencoopImmobiliare
Offrire servizi di qualità con
un’impresa costantemente tesa
a proporre innovazione ed ef-
ficienza al cliente.
Contribuire a migliorare la
vita delle persone e l’ambiente
nelle città, per le generazioni
attuali e future.
Rafforzare e sviluppare
l’economia sociale.
Valorizzare il lavoro come fat-
tore di libertà e fondamento
della società. Promuovere
nuove opportunità occupa-
zionali e di affermazione so-
ciale, con particolare ri-
guardo alle categorie esposte
alla disoccupazione, alla
sottoccupazione e a situa-
zioni di sfruttamento.
Valorizzare e remunerare gli
apporti di capitale dei soci e
dei terzi.
La Missione realizzata nelle Società del Gruppo
39
La distribuzione del Valore Aggiunto
Conoscenze, esperienza, organizzazione, dinamismo al servizio del lavoro
Donatella, da 18 anni in Manutencoop, fa le pulizie in Sacmi a Imola
Vorrei un po’ più d’informazionee che arrivi prima della decisione
“
“
84% Facility management
14% Servizi ambientali
2% Altro
2% Verde
2% Altro
42% Igiene
28% Servizi Integrati
14% Igiene Urbana
12% ServiziOspedalieri
41
La distribuzione del Valore Aggiunto
(in milioni di euro)
2004 2005
Facility management 372,8 469,7
Servizi ambientali 78,4 78,7
Altro 16,1 9,3
Totale 467,3 557,7
Il Gruppo Manutencoop: risultati economici
Il facility management (dove operano le società Manutencoop Facility Management S.p.A. e Servizi
Ospedalieri S.p.A.) rappresenta l’attività principale del Gruppo pari a circa l’84% del totale.
Nell’area d’affari dei servizi ambientali, con Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A., il Gruppo realizza circa
il 14% del fatturato. Infine il 2% dei ricavi è dato da altre attività, principalmente nel settore immobiliare,
con Manutencoop Immobiliare S.p.A.
(in milioni di euro)
2004 2005
Igiene 186,6 234,2
Servizi Integrati 121,9 156,9
Igiene Urbana 78,4 78,7
Servizi Ospedalieri 53,9 65,3
Verde 10,4 13,3
Altro 16,1 9,3
Totale 467,3 557,7
Valore della produzione per area di business
Valore della produzione per Servizi
42
La distribuzione del Valore Aggiunto
Il Valore Aggiunto Consolidato
La determinazione del Valore Aggiunto Consolidato è avvenuta mediante aggregazione, linea per linea, dei
componenti del Valore Aggiunto delle Società:
• Manutencoop Società Cooperativa
• Manutencoop Facility Management S.p.A.
• Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A.
• Manutencoop Immobiliare S.p.A.
• Servizi Ospedalieri S.p.A.
Si è così ottenuto il Valore Aggiunto aggregato.
Si sono poi elisi, linea per linea, gli importi di componenti del Valore Aggiunto scaturenti da operazioni effet-
tuate tra Società del Gruppo, quali:
- i costi ed i ricavi realizzati infragruppo (tra cui anche i ricavi per somministrazione realizzati da
Manutencoop Società Cooperativa, e le corrispondenti remunerazioni del personale non dipendente corri-
sposte dalle società cui i soci sono somministrati);
- la quota di pertinenza di Manutencoop Società Cooperativa dei dividendi deliberati da Manutencoop
Facility Management S.p.A. relativi all’utile realizzato da quest’ultima nel 2005;
- gli effetti del conferimento del ramo di azienda Fidia (Igiene + Verde) Manutencoop Società Cooperativa a
Manutencoop Facility Management S.p.A. (plusvalenza in Manutencoop Società Cooperativa, ammortamen-
to dell’avviamento in Manutencoop Facility Management S.p.A., relativi effetti fiscali);
- la copertura della perdita di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A. da parte di Manutencoop Società
Cooperativa;
- i margini realizzati da Manutencoop Facility Management S.p.A. nei lavori di costruzione svolti per
Manutencoop Immobiliare S.p.A. e le plusvalenze realizzate da Servizi Ospedalieri S.p.A. nella cessione dei
contratti di leasing immobiliare a Manutencoop Immobiliare S.p.A..
Il Valore Aggiunto consolidato così ottenuto è stato poi depurato (come avveniva già in passato) delle com-
ponenti aventi natura eccezionale e di importo significativo, come la plusvalenza realizzata da Manutencoop
Risultati economici 2005* (in milioni di euro)
Manutencoop Manutencoop Manutencoop Servizi ManutencoopSocietà Facility Servizi Ospedalieri Immobiliare
Cooperativa Management Ambientali
Valore della Produzione 30,4 330,1 79,3 68,4 12,5
Investimenti** Produttivi 0,8 2,8 1,7 11,1 2,8
Finanziari 29,7 4,2 0,2 0 0,0
Patrimonio Netto Capitale Sociale 13,0 117,0 10,6 20,0 17,9
Riserve 112,3 16,5 0 -0,3 -0,7
Utile 87,5 17,7 -1,4 0,1 0,2
* I dati economici, patrimoniali e finanziari relativi a Manutencoop Facility Management sono tratti dal bilancio di esercizio 2005, redat-
to in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. I bilanci delle altre Società del Gruppo Manutencoop sono invece redatti in base
ai principi contabili italiani.
** Non sono stati considerati i conferimenti di rami di azienda dalla Cooperativa a M.F.M. ed a M.S.A. (né come investimenti nelle con-
feritarie, né come disinvestimenti nella conferente)
43
La distribuzione del Valore Aggiunto
Società Cooperativa nella vendita del 4,75% delle azioni di Manutencoop Facility Management S.p.A. ad un
fondo di investimento (NEIP), o la svalutazione straordinaria della biancheria effettuata da Servizi
Ospedalieri.
In tal modo si è ottenuto quello che potremmo definire “il Valore Aggiunto Consolidato normalizzato” 2005
e se ne è illustrata la distribuzione tra i beneficiari dello stesso, utilizzando come collettore delle rettifiche,
senza una specifica contropartita, la voce “Remunerazione dell’azienda”.
Emerge come le ricchezze prodotte vengono quasi integralmente distribuite ai lavoratori che hanno permesso
di realizzarle.
Costante tensione alla creazione di nuova occupazione e investimenti nell’acquisizione e nella messa in rete
di aziende in crisi o in difficoltà: centinaia di salari e stipendi sono stati garantiti anche in fasi di risanamen-
to e riorganizzazione con bilanci in rosso.
(in euro)
Remunerazione del Personale 193.959.805
Remunerazione della Pubblica Amministrazione 11.386.183
Remunerazione del Capitale di credito 5.672.494
Remunerazione del Capitale di rischio 4.438.667
Quote di riparto del reddito (ristorni) 1.133.926
Remunerazione dell’azienda 12.278.635
Movimento Cooperativo 2.841.989
Contributi alla collettività 321.188
Spese sociali e mutualistiche (Soci e Dipendenti) 325.597
Totale 232.358.484
Remunerazione del Personale
Remunerazione della Pubblica Amministrazione
Remunerazione del Capitale di credito
Remunerazione del Capitale di rischio
Quote di riparto del reddito (ristorni)
Remunerazione dell’azienda
Movimento Cooperativo
Contributi alla collettività
Spese sociali e mutualistiche (Soci e Dipendenti)
83,47%
4,90%
2,44%
1,91%
0,49%
5,20%
1,22%
0,14%
0,14%
Risultati economici 2005*
44
La distribuzione del Valore Aggiunto
Determinazione del Valore Aggiunto Globale
2005 (Consolidato)
A) Valore della Produzione
1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni (meno rettifiche di ricavo) 468.699.878
2. Variazioni delle riman. di prod. in corso di lavoraz., semilav. e finiti 10.643.378
3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione -1.353.898
4. Altri ricavi e proventi 53.988
Totale Ricavi della Produzione Tipica 478.043.346
5. Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia) 572.404
Totale Valore della Produzione 478.615.750
B) Costi Intermedi della Produzione
6. Consumi di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci -45.750.537
7. Costi per servizi -164.644.261
8. Costi per godimento di beni di terzi -9.407.111
9. Accantonamento per rischi -1.572.333
10. Altri accantonamenti -935.024
11. Oneri diversi di gestione -3.645.507
Totale Costi Intermedi della Produzione -225.954.773
Valore Aggiunto Caratteristico Lordo 252.660.977
C) Gestione accessoria e straordinaria
12. Saldo Gestione Accessoria 1.232.728
+ Ricavi accessori 1.907.123
- Costi accessori -674.395
13. Saldo Gestione Straordinaria 1.071.922
+ Ricavi straordinari 5.233.274
- Costi straordinari -4.161.352
Totale Gestione accessoria e straordinaria 2.304.650
+ Copertura perdite da parte dei soci
Valore Aggiunto Globale Lordo 254.965.627
- Ammortamenti della gestione per gruppi omogenei di beni -22.607.143
Valore Aggiunto Globale Netto 232.358.484
45
La distribuzione del Valore Aggiunto
Distribuzione del Valore Aggiunto Globale
2005 (Consolidato)
A) Remunerazione del personale
Personale non dipendente 5.990.768
Personale dipendente 187.969.037
a) remunerazioni dirette 143.968.621
b) remunerazioni indirette 44.000.416
Totale Remunerazione del Personale 193.959.805
B) Remunerazione della Pubblica Amministrazione
Imposte dirette 11.197.220
Imposte indirette 188.963
- oneri tributari diversi 237.685
- sovvenzioni in c/esercizio -48.722
Totale Remunerazione della Pubblica Amministrazione 11.386.183
C) Remunerazione del Capitale di credito
Oneri per capitali a breve termine 2.387.628
Oneri per capitali a lungo termine (mutui a medio/lungo termine) 3.084.713
Remunerazione del prestito dai soci 200.153
Totale Remunerazione del Capitale di credito 5.672.494
D) Remunerazione del Capitale di rischio
Dividendi distribuiti 4.213.536
Rivalutazione del capitale sociale 225.131
Totale Remunerazione del Capitale di rischio 4.438.667
E) Quote di riparto del reddito (ristorni) 1.133.926
F) Remunerazione dell’Azienda
Variazione delle riserve 12.278.635
Totale Remunerazione dell’Azienda 12.278.635
G) Movimento Cooperativo
Fondi mutualistici (3% dell’utile) 2.625.211
Contributi associativi 216.778
Totale Movimento Cooperativo 2.841.989
H) Contributi alla collettività 321.188
I) Spese sociali e mutualistiche (Soci e Dipendenti) 325.597
Valore Aggiunto Globale Netto 232.358.484
47
Il lavoro
Per il Gruppo Manutencoop, le risorse umane sono il primo fattorecompetitivo, il patrimonio più importante per la crescita e
lo sviluppo aziendale
Lucia, lavora da sempre nel Movimento Cooperativo e da 8 anni in Manutencoop
Spero che Manutencoop dia sempre più lavoro, specialmente agli extracomunitari che ne hanno bisogno e che non trovano
molte altre occasioni
““
49
Il lavoro
Evoluzione occupazionale del Gruppo
Come indicato nella Missione, l’incremento delle opportunità occupazionali rappresenta uno dei fini caratteriz-
zanti l’agire imprenditoriale di Manutencoop. Un Gruppo ora organizzato in aziende e differenti attività ma sal-
damente unito nell’impegno per assicurare “le migliori condizioni economiche, sociali e professionali del socio e
del lavoratore”. Un “mondo” di donne e uomini diversi per età, nazionalità, cultura e professionalità che lavora-
no quotidianamente insieme e che permettono la crescita, numerica e qualitativa, del Gruppo.
Rapporto sociale
Socio 590
Non socio 8.186
Genere
Donne 6.122
Uomini 2.654
Cittadinanza
Italiana 7.350
Straniera 1.426
Fasce d’età
Meno di 20 anni 7
Da 20 a 29 anni 696
Da 30 a 39 anni 2.575
Da 40 a 49 anni 3.150
Oltre i 50 anni 2.348
Qualifica
Dirigenti 33
Quadri 75
Impiegati 526
Operai 8.142
L’occupazione è caratterizzata da:
• una forte presenza femminile, oltre il 70%
• una significativa presenza di lavoratori non comunitari, oltre il 16%
• una predominanza ancora netta di operai, oltre il 92%
• una bassa anzianità aziendale, più del 68% dei lavoratori sono entrati negli ultimi 5 anni
Anzianità aziendale
Meno di 1 anno 565
Da 1 a 3 anni 3.066
Da 4 a 5 anni 2.391
Da 6 a 10 anni 1.701
Da 11 a 15 anni 596
Oltre i 16 anni 457
Servizi
Servizi Centrali (Strutture) 615
Servizi Ambientali 971
Servizi di Verde 61
Servizi di Igiene 6.138
Servizi Ospedalieri 725
Servizi Integrati 266
Totale 8.776
Caratteristiche lavoratori Società dirette/controllate (Cooperativa, M.F.M., M.S.A., S.O., Immobiliare)
50
Il lavoro
In seguito alla riorganizzazione aziendale la Cooperativa è la capogruppo, ha funzioni di Holding industriale e svol-
ge direttamente l’attività di somministrazione di lavoro per i soci. Questi ultimi, pur mantenendo il Contratto di
Lavoro con la Cooperativa, prestano la propria attività lavorativa presso le Società controllate in qualità di sommi-
nistrati.
In Cooperativa operano altresì direttamente una parte dei soci ed alcuni non soci (55 in tutto) che si occupano delle
attività rimaste in capo alla holding; tali attività, possono essere ricondotte a tre aree principali: Amministrazione
del Personale, Gestione Amministrativa e ricerca e selezione del Personale con la qualifica di Operaio.
Composizione dell’Organico
Lavoratori dipendenti Somministrati Totale Occupati
Manutencoop Società Cooperativa 614 0 55
M.F.M. 6.402 452 6.854
M.S.A. 939 93 1.032
Servizi Ospedalieri 811 6 817
B.S.M. 10 6 16
Roma Multiservizi 3.472 2 3.474
Bar.Sa 296 0 296
Gico System 10 0 10
M.C.B. 74 0 74
Totale Gruppo 12.628 559 12.628
2001 2002 2003 2004 20052000
110.012
2.673 2.9963.869 3.180
3.277
3.852
6.428 6.428 6.3686.985 7.343
8.776
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
Dirette/controllate
Partecipate
La dinamica degli occupati nel Gruppo
51
Il lavoro
Diritti, doveri e dignità del lavoro
Manutencoop Società Cooperativa, M.F.M., M.S.A. e S.O. sono impegnate a valorizzare il lavoro e riconosce-
re ad esso dignità.
L’applicazione di 9 contratti collettivi nazionali di categoria e relativi contratti collettivi regionali e provin-
ciali è garanzia e tutela per il lavoratore e per l’azienda. La pratica del confronto e della contrattazione azien-
dale è prassi corrente e consolidata per le Aziende del Gruppo Manutencoop. Nel corso dell’anno 2005 sono
stati stipulati e sottoscritti oltre 44 accordi sindacali e a conclusione di riunioni le parti hanno redatto oltre
27 verbali di incontro.
Con le Organizzazioni Sindacali Nazionali ci si è confrontati sul tema dello sviluppo imprenditoriale e socie-
tario realizzando un primo accordo sul tema della modalità della somministrazione, con il passaggio dal
tempo indeterminato al tempo determinato. Si è, inoltre, concordato di costituire un Comitato Tecnico
Scientifico per individuare eventuali soluzioni legislative che possano comportare anche il superamento di
ogni forma di somministrazione.
La cultura del rispetto è estesa a tutti i rapporti che i lavoratori intrattengono con le Aziende del Gruppo
Manutencoop, a cominciare dal fatto che viene garantita l’osservanza dei contratti di lavoro, delle leggi, dei
regolamenti e delle normative sulla sicurezza. Affermare che si rispettano i contratti e le leggi può sembrare
una affermazione scontata per cose dovute, ma non lo è se si pensa ai settori in cui operano le Aziende del
Gruppo Manutencoop, settori in cui il lavoro irregolare o il lavoro sommerso sono ampiamente presenti e le
norme sulla sicurezza spesso disattese.
Le Aziende del Gruppo Manutencoop normalmente non ricorrono all’uso dei così detti contratti atipici: il
96% dei lavoratori è assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il 65% dei lavoratori è assunto con contratto a tempo parziale; i lavoratori part time sono però per buona
parte concentrati fra i lavoratori di M.F.M., in particolare del Settore delle Pulizie (5.401 su un totale di 5.666
lavoratori, ovvero il 95%); nell’Igiene i contratti part time risultano essere al contempo esigenza aziendale,
per la concentrazione in poche fasce orarie dei servizi da noi offerti, e delle persone che fanno domanda,
spesso interessate ad avere tempo per svolgere altre attività di studio o lavorative.
Tipologia di contratti
Tempo determinato 381
Tempo indeterminato 8.395
Tempo parziale 5.666
Tempo pieno 3.110
Il 2005 è stato un anno in cui si è assistito ad un forte rallentamento dell’aggiudicazione di gare d’appalto,
per cui il saldo occupazionale complessivo è stato positivo (tra entrati/usciti) di sole 119 unità.
Da una attenta analisi dei dati di assunzione e cessazione si possono individuare le seguenti cause. Per ciò
che concerne le cause d’ingresso sono così distribuite: il 90% per esigenze organizzative (sostituzione delle
dimissioni, apertura di nuove posizioni lavorative, etc) e il 10% per passaggio d’appalto (nel 2005 è stato, in
particolare, acquisito l’appalto per la gestione delle pulizie presso 3 Ospedali di Milano)
I motivi di uscita sono da individuare in: 75% dimissioni volontarie per esigenze personali e motivi vari, 13%
licenziamento per fine appalto (in questo caso il lavoratore è passato automaticamente all’azienda subentran-
te), 10% per mancato superamento del periodo di prova, 2% per pensionamento.
Cinzia, 41 anni, pulisce la scuola materna Carducci e la Sacmi
Vorrei che gli stipendifossero un po’ più alti
“
“
53
Tipo di contestazione
M.F.M. M.S.A. S.O.
Abbandono posto di lavoro 41 10 5
Abbandono zona 4 11
Appropriazione indebita 5 1
Assenza ingiustificata 188 16 19
Mancato avviso assenza 58 12 10
Assenza visita fiscale 18 11 6
Comportamento irriguardoso 31 8 4
Danneggiamento 1 69
Estraneo in cantiere 3
Fumo in servizio 1
Inosservanza norme 53 41
Interruzione lavoro 16 6 7
Lavoro negligente 252 59 11
Orario difforme 8 6
Ritardo inizio lavoro 39 27 9
Uso indebito telefono 4
Ingiurie 2
Minacce 2
Rissa 2
Totale 722 283 71
Tipo di provvedimento
M.F.M. M.S.A. S.O.
Accolte giustificazioni 52 15
Ammonizione scritta 190 1 17
Dipendente dimesso 12
Licenziamento con preavviso 1
Licenziamento senza preavviso 19 1
Multa 1 ora 74 54 6
Multa 2 ore 45 24 4
Multa 3 ore 100 16
Multa 4 ore 29
Richiamo verbale 1 4 9
Rimprovero scritto 1 109 3
Ritiro sanzione 3
Senza seguito 30 5
Sospensione 1 giorno 117 16 5
Sospensione 2 giorni 44 9 3
Sospensione 3 giorni 33 2 4
Sospensione 4 giorni 1
Sospensione 5 giorni 7
Sospensione 6 giorni 2
Sospensione 7 giorni 1
Sospensione 10 giorni 7
Totale 722 283 71
I provvedimenti disciplinari
Turn over nel 20051°gennaio 8.657Ingressi Uomini 795
Donne 1326Uscite Uomini 743
Donne 1.25931 dicembre 8.776
Al momento dell’assunzione ad ogni lavoratore viene consegnato il “manuale formativo per gli operatori” in cui
vengono mostrate e spiegate le regole per lavorare in sicurezza e la prevenzione dai rischi sul lavoro (pubblica-
zione disponibile in italiano, inglese e francese). Ad ogni neo assunto viene anche data una copia del Codice Etico
e un estratto del proprio contratto collettivo nazionale d’appartenenza. Viene inoltre distribuito il Codice
Disciplinare in cui vengono enunciati i doveri da rispettare sul luogo di lavoro e il contravvenire ai quali può esse-
re causa di sanzioni.
Riportiamo le mancanze per cui sono state promosse contestazioni di addebito e comminati i successivi provve-
dimenti disciplinari.
Il criterio con cui vengono comminati i provvedimenti si compone dalla valutazione di una serie di elementi
che, partendo dalle correlazioni fissate nei contratti collettivi nazionali, tengono conto dell’assenza o meno di
precedenti.
Il lavoro
54
Andamento ferieN. giornate Totale giorni di Media giorni ferie
teoriche lavorative assenza per ferie godute per testa
M.F.M. e COOP
Impiegati 110.275 11.340 24,74
Operai 1.689.576 154.482 23,77
M.S.A.
Impiegati 17.707 1.536 23,58
Operai 277.422 24.144 24,17
S.O.
Impiegati 20.292 1.478 17,19
Operai 205.623 13.154 17,84
Il lavoro
Andamento malattie N. giornate Totale giorni di Media giorni
teoriche lavorative assenza per malattia malattia per testa
M.F.M e COOP
Impiegati 110.275 2.088 4,56
Operai 1.689.576 102.658 15,80
M.S.A.
Impiegati 17.707 363 5,5
Operai 277.422 15.347 15,3
S.O.
Impiegati 20.292 588 6,8
Operai 205.623 12.018 16,3
L’applicazione regolare dei contratti garantisce ai lavoratori ed alle lavoratrici il corretto pagamento e svolgimen-
to della malattia. I giorni di malattia effettuati dagli operai sono molto superiori a quelle degli impiegati.
Per ciò che riguarda il godimento delle ferie le Società del Gruppo Manutencoop hanno fatto notevoli sforzi per
organizzare il lavoro in modo tale da rendere fruibili il maggior numero di giorni delle stesse. Secondo i contrat-
ti applicati ogni lavoratore ha diritto a 20 giorni di ferie e mediamente (il numero cambia a seconda del contrat-
to) di 10 giorni di permesso.
55
Il lavoro
Valorizzazione delle risorse e percorsi di crescita professionale
Manutencoop fonda da anni la sua forza nella gestione e valorizzazione delle risorse umane. I percorsi di cresci-
ta interna e più in generale lo sviluppo del ruolo e delle competenze acquisite rappresentano un grande patrimo-
nio ed un obiettivo permanente.
In Manutencoop si opera per la crescita dal “basso” e, di norma, si cerca di trovare al proprio interno le forze
necessarie al miglioramento, senza ricorrere sistematicamente a soggetti esterni.
Sicurezza sul lavoro
Il fenomeno infortunistico è una realtà diffusa in tutta Italia, alla quale purtroppo nemmeno Manutencoop fa
eccezione. I casi verificatisi nel corso degli ultimi due anni sono stati statisticamente analizzati per avere un
quadro di massima del fenomeno.
I cambi di statuto e la creazione di nuovi settori più specializzati non ha posto particolari problemi in quan-
to ci si è concentrati sui lavoratori e il loro tipo di mansioni in termini di lavoro più o meno usurante cer-
cando tuttavia di adattare al presente le macro-categorie lavorative del passato.
Dal 2004 al 2005 gli infortuni presso i Servizi Ambientali sono scesi da 141 a 135, tenendo conto anche del-
l’incremento dei posti di lavoro si tratta di un miglioramento con una percentuale media che è attorno al
13%. Stabili invece i tipi di incidente e infortunio e le parti del corpo lese, con un netto prevalere di contu-
sioni e strappi dovuti rispettivamente a colpi ricevuti, cadute d’ogni sorta, nonché sforzi eccessivi, i quali
riportano al problema della movimentazione manuale dei carichi, imprescindibile da quello dei limiti e delle
corrette posture. I danni fisici riguardano così, non senza una certa equiripartizione, gli arti e il tronco, con
particolari danni alla colonna vertebrale per gli sforzi eccessivi. Minoritari ma da non sottovalutare i casi di
tagli e lacerazioni.
Dal 2004 al 2005 gli infortuni presso il settore Igiene sono percentualmente stabili seppur nell’espansione del
settore. Le nature degli infortuni e le parti del corpo lese presentano delle analogie con Servizi Ambientali,
in particolare per quanto riguarda la colonna vertebrale e la movimentazione manuale dei carichi. Un proble-
ma questo, quindi, comune a più settori della fornitura di servizi di Manutencoop. Emerge tuttavia una par-
ticolarità infortunistica che purtroppo ha registrato un incremento dall’8% al 9%: la puntura da ago. Puntura
non necessariamente al dito, spesso causata dal fatto che esso si trovava fuori posto: in un normale sacchet-
to anziché nel contenitore di smaltimento apposito.
Dal 2004 al 2005 gli infortuni presso il settore Servizi Integrati risultano invece sensibilmente in calo rispet-
to ad una percentuale di per sé già notevolmente bassa rispetto al totale. Ridotti ad un quinto, nel 2005 gli
infortuni toccano quota 2%. Permane il problema della colonna vertebrale e della movimentazione manuale
Figure professionali Passaggi livello Aumenti retributivi Riconoscimenti/Premi Totale
Dirigenti/Quadri/Impiegati 45 150 107 302
Operai 670 61 2 733
Totale 715 211 109 1.035
56
Il lavoro
Indici
Società Incidenza Frequenza Gravità
M.F.M.
Settore Igiene 9,24 99,55 2,46
Settore Energia 5,40 45,30 0,79 Settore Edile 3,07 26,57 0,33 Settore Verde 12,98 105,59 2,14Servizi centrali 1,92 13,43 0,14M.S.A. 15,67 117,28 2,82S.O. 12,71 113,31 2,03
Incidenza = (n° infortuni x 100) / n° lavoratori
Frequenza = (n° infortuni x 1000) / totale ore lavorate
Gravità = (totale giorni di assenza x 1.000.000) / totale ore lavorate
Società Numero infortuni Numero dipendenti Ore lavorate Giorni di assenza
M.F.M.
Settore Igiene 762 8.248 7.654.706 18.828
Settore Energia 23 426 507.690 399
Settore Edile 5 163 188.148 63
Settore Verde 17 131 160.998 345
Servizi centrali 3 156 223.353 32
M.S.A. 220 1.404 1.875.830 5.282
S.O 105 826 926.634 1.885
dei carichi, anche se in questo settore c’è stato un netto miglioramento. In generale si tratta per lo più di tagli
e contusioni non particolarmente gravi.
Ultimo, ma non meno importante, il settore della Manutenzione del Verde, che dal 2004 al 2005 vede gli
infortuni in netto calo, ridotti ad un quarto, risultano al 7% del totale.
L’attività di Servizi Ospedalieri si colloca in una posizione in cui è indispensabile considerare sia i rischi presen-
ti nella classica azienda manifatturiera sia i rischi presenti nel settore dei servizi. Le attività svolte portano alla
presenza di rischi meccanici (cadute dall’alto o di livello, urti, impatti, scivolamenti, movimentazione dei carichi,
punture, tagli, abrasioni); elettrici (relativi ai macchinari ed agli impianti); termici (calore, fiamme, freddo); chi-
mici (polveri, fibre, nebbie, schizzi); biologici (batteri, virus, funghi). Si conferma la significatività degli eventi
infortunistici da cui è interessato l’apparato muscolo-scheletrico, in particolare derivanti da dolori dorso-lomba-
ri. In merito alle registrazioni degli infortuni derivanti da punture di aghi (potenzialmente infetti) rintracciati
all’interno dei sacchi contenenti la biancheria che proviene dai clienti, si registrano, in funzione delle lettere di
reclamo inoltrate agli stessi, risposte positive sia in termini di aumento della sensibilità del cliente nei confronti
delle attività svolte dal personale dipendente dallo stesso, sia nella conseguente riduzione degli accadimenti infor-
tunistici.
Anche se Manutencoop non ha possibilità di intervento diretto in materia, non va neppure ignorata una per-
centuale di infortuni in itinere che complessivamente si aggira attorno ad un 15%.
57
Il lavoro
L’attività da cui prende avvio il ciclo formativo è la fase della comprensione e dell’analisi organizzativa. Si tratta
di un’attività che mette in evidenza i fabbisogni formativi aziendali e mette insieme tutte le sollecitazioni che
posano portare ad una successiva azione di sviluppo per le persone e per l’organizzazione.
La fase di Ascolto Organizzativo si concretizza quindi in attività di conoscenza ed analisi relativamente alle aree
di miglioramento evidenziate nell’ambito dei Sistemi Normati, gli obiettivi di mercato, i cambiamenti organizza-
tivi che prevedono la costituzione di nuovi gruppi di lavoro o l’assunzione di nuovi ruoli o nuove persone, le esi-
genze formative specifiche, i gap di competenze percepiti e rilevati.
Formazione
La formazione riveste un ruolo fondamentale, sia per la progressiva crescita delle capacità professionali, sia per il
coinvolgimento che si ottiene fornendo direttamente alle persone gli strumenti per un miglioramento personale.
Il processo di formazione continua del personale è articolato sulle seguenti macro fasi:
5
Valutazione
1
Ascoltoorganizzativo
2
Macroprogettazionee pianificazione del piano
di formazione coninua
3
Microprogettazionee programmazione del piano
di formazione coninua
4
Realizzazione delle azionie monitoraggio
58
Il lavoro
Dati per requisiti di base gli elementi risultanti dalla fase di Ascolto Organizzativo in termini di contenuti, orien-
tamento per competenze e metodologie privilegiate, la Direzione del Personale attraverso il Servizio Formazione
elabora il piano formativo annuale ed il relativo budget economico. Il Piano contiene in sé la macro progettazio-
ne delle attività e la macro pianificazione in termini di durata delle azioni, successione nel tempo, definizione dei
partecipanti.
Sulla base di esigenze formative ulteriori che emergono in seguito all’acquisizione di appalti che prevedono una
preparazione specifica dei dipendenti, in seguito ad adeguamenti legislativi o in seguito all’assunzione numerica-
mente significativa di nuovo personale, il Piano di riferimento viene integrato o modificato. Nell’ambito di mol-
tissime specifiche commesse vengono realizzati, per esempio, degli incontri iniziali di informazione/formazione
per i dipendenti impegnati nella realizzazione del servizio, che hanno una forte pertinenza con l’attività offerta al
cliente in quel particolare contesto. Questi incontri riguardano:
- le procedure di esecuzione delle varie tipologie di servizio offerto
- le procedure, i sistemi e gli strumenti di controllo di processo e di risultato
- i prodotti, le attrezzature, i mezzi utilizzati per lo svolgimento del servizio
La fase successiva prevede:
- progettazione di dettaglio delle attività formative: definizione degli specifici obiettivi, dei contenuti e delle attività
esercitative nel dettaglio
- individuazione dei formatori liberi professionisti esterni, docenti interni o delle società fornitrici del servizio formativo
- progettazione degli strumenti di valutazione e di monitoraggio per ogni azione formativa
- progettazione degli strumenti di valutazione e di verifica annuale
- pianificazione dettagliata delle attività in termini di tempi di realizzazione e calendari di dettaglio
- definizione degli spazi, degli strumenti e dei materiali per ogni attività
- diffusione del programma
La fase di Realizzazione vera e propria ha l’obiettivo di dare un’adeguata comunicazione sul progetto, organizzare nel
I fattori considerati per la macroprogettazione delle attività formative dell’anno 2005 sono stati i seguenti:
Piano informativoannuale
Cambiamenti organizzativio gestionali
Progetti di innovazionetecnologica
Attivitàpreviste
Esigenze di aggiornamentoe formazione evidenziate
dalle Direzioni
Formazioneobbligatoria
Adeguamentinormativi
Azioni di sistema: es. formazioneper neoassunti, percorsi standard
per ruoli specifici
59
Il lavoro
dettaglio le azioni formative previste ed erogare le attività previste.
Le attività nel dettaglio sono:
- Comunicazione ai gruppi di destinatari sulle attività previste: comunicazione sia ai responsabili di riferimento
che ai partecipanti degli obiettivi e del programma dell’azione, comunicazione del calendario previsto, gestione
delle eventuali modifiche, gestione delle convocazioni, mantenimento del contatto diretto con i partecipanti
- Predisposizione dei materiali didattici
- Predisposizione dei locali
- Erogazione delle attività formative
- Coordinamento e Tutoraggio sull’attività da parte del Servizio Formazione di Gruppo o della Direzione del
Personale aziendale
Relativamente al monitoraggio, le attività sono di due tipi:
- rispetto dell’andamento delle attività: viene costantemente tenuto sotto controllo lo svolgersi delle attività e la
registrazione delle presenze
- monitoraggio economico: il budget annuale della formazione vede un controllo costante tra preventivo e attivi-
tà realizzate, eventuali scostamenti ed archiviazione dei documenti di spesa.
La fase di valutazione del programma si pone differenti finalità e prevede l’adozione di diversi strumenti. La valu-
tazione di gradimento viene realizzata tramite la valutazione di ogni azione formativa con un questionario di gra-
dimento e tramite un feed back diretto da parte dei partecipanti.
La verifica dell’apprendimento viene valutata somministrando, per le azioni su competenze gestionali o trasversa-
li, un questionario di autovalutazione delle competenze cognitive in fase di entrata e in fase di uscita dall’attività
formativa, al fine di ottenere la valutazione dello scostamento e dell’efficacia dell’intervento e per le azioni cor-
suali tecnico specialistiche, somministrando un questionario di verifica dell’apprendimento. In merito alla valu-
tazione dell’efficacia organizzativa si prendono in considerazione l’andamento dei follow up (organizzati per alcu-
ne azioni formative), gli items di autovalutazione dell’efficacia percepita contenuti negli strumenti di valutazione
di gradimento e i feed back dei partecipanti raccolti attraverso colloqui e discussioni.
La tipologia di attività formativa progettata, pianificata e realizzata seguendo il processo illustrato è estremamen-
te differenziata a seconda del gruppo dei destinatari, degli obiettivi da raggiungere, dei contenuti da trattare.
Gli interventi di formazione consistono nella partecipazione a corsi aziendali o interaziendali, che si svolgono
attraverso docenze interne o esterne, a seconda degli argomenti. Essi hanno lo scopo di supportare i lavoratori
nell’adeguata copertura dei ruoli organizzativi attraverso:
- l’adeguamento delle conoscenze e capacità tecniche,
- lo sviluppo delle capacità gestionali,
- lo sviluppo delle competenze trasversali,
- l’acquisizione di Titoli legalmente riconosciuti (abilitazioni, certificazioni, attestati, patenti, ecc.).
Nel 2005 sono state realizzate 8.513 ore di formazione in aula, differenziate a seconda delle diverse tipologie di
attività svolte.
La formazione è stata rivolta ai neo assunti ed al personale già operativo che necessita di aggiornamenti professionali.
Le iniziative formative realizzate nel 2005 rispondono ad alcune finalità principali:
• formare costantemente il personale sulle norme di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro e sui rischi princi-
pali legati all’esecuzione delle attività caratteristiche - l’attenzione posta dall’Azienda verso le problematiche
di salute e sicurezza è legata alla consapevolezza della priorità di tale aspetto nei confronti di tutti i sogget-
ti che operano nell’azienda e per l’azienda. Fondamentale al riguardo è il ruolo svolto dall’informazione e
formazione, erogata da personale qualificato, sia esterno che interno all’Azienda, e periodicamente ripetuta.
Rocco, nato a Bologna e dal 2001 lavora in BSM
Allargare il meccanismo decisionale,estendere i criteri di conoscenza, garantire formazione continua
delle persone per raccogliere il contributo di tutti e la creatività di ciascuno
““
61
Il lavoro
• il bisogno di approfondire le conoscenze in tema di sicurezza e responsabilità derivanti, mostrate dai dipen-
denti che detengono il ruolo di preposto per la sicurezza
• la necessità di formare i dipendenti addetti alla gestione delle emergenze, tenendo conto dell’aggiornamen-
to necessario per D.M. sul primo soccorso anche da parte di coloro che avevano già esperienze formative in
merito
• la necessità di iniziare a diffondere le conoscenze e sensibilizzare le azioni di tutti i dipendenti sui rischi
ambientali delle attività, in ottemperanza ai dettami della ISO14001:2004
• la necessità di aggiornare tutte le competenze informatiche dei dipendenti
• rispondere all’elevata domanda di formazione relativamente alle competenze tecnico professionali
Nel 2005 hanno partecipato a corsi di formazione in M.F.M. e M.S.A. 1.299 persone garantendo 1.618 presenze
e in S.O. 398 persone garantendo 565 presenze.
*Ci si riferisce alla presenza di alcuni dipendenti di S.O. a corsi
organizzati da M.F.M. nell’ambito della sicurezza e dell’area
manageriale
Persone ai corsi di formazione in S.O.
Genere
Donne 256
Uomini 142
Qualifica
Operai 330
Impiegati 57
Quadri 7
Dirigenti 4
Rapporto sociale
Socio 4
Non socio 394
Presenze per Corso
Negoziazione 23
Customer Satisfaction 38
Gestione Risorse Umane 57
Rischio Biologico 162
Movimentazione manuale dei carichi 103
Antincendio 164
Pronto soccorso 18
Presenze ai corsi di formazione in M.F.M. e M.S.A.
Genere
Donne 796
Uomini 822
Qualifica
Operai 1.208
Impiegati 344
Quadri 21
Dirigenti 37
Non disponibile 8
Rapporto sociale
Socio 347
Non socio 1.271
Società
M.F.M. 1.118
M.S.A 345
COOP 31
S.O.* 4
Altro 120
Aree tematiche
Ambientale 97
Legislativa 14
Manageriale 51
Commerciale 18
Qualificazione professionale 126
Sicurezza 1.041
Sistemi Informativi 271
62
Il lavoro
Presenze ai corsi suddivise per qualifica in M.F.M. e M.S.A.
Area Dirigenti Quadri Impiegati Operai Non disponibile Totale
Ambientale 7 90 97
Commerciale 8 10 18
Legislativa 1 7 6 14
Manageriale 15 3 28 5 51
Qualificazione professionale 8 6 37 75 126
Sicurezza 1 77 961 2 1.041
Sistemi informativi 5 4 179 77 6 271
Totale 37 21 344 1.208 8 1.618
Presenze ai corsi suddivise per qualifica in S.O.
Corsi Dirigenti Impiegati Operai Totale
Negoziazione 3 12 8 23
Customer Satisfaction 3 15 20 38
Gestione Risorse Umane 2 30 25 57
Rischio Biologico 2 160 162
Movimentazione manuale dei carichi 3 100 103
Antincendio 4 160 164
Pronto soccorso 3 15 18
Totale 8 69 488 565
Nel 2005 quindi oltre 11.000 ore sono state dedicate alla formazione dalle Società del Gruppo.
Ore formazione per area tematica in M.F.M. e M.S.A.
Area Ore di formazione
Ambientale 252
Commerciale 356
Legislativa 155
Manageriale 232
Qualificazione professionale 797
Sicurezza 4.356
Sistemi informativi 2.364
Totale 8.513
Ore formazione per area tematica in S.O.
Area Ore di formazione
Vendita/Marketing 320
Gestione aziendale 512
Abilità personale 130
Informatica 30
Ambiente/sicurezza 1.601
Totale 2.653
I volumi della formazione sulle aree tematiche sicurezza, qualificazione professionale e sistemi informativi testimoniano
l’attenzione dell’azienda verso la sensibilizzazione del personale in termini di sicurezza, l’impegno verso la specializza-
zione e l’ottimizzazione delle competenze tecnico professionali del proprio personale e la tensione verso l’innovazione e
l’aggiornamento delle competenze tecnico informatiche.
Coniugare la grande padronanza e sicurezza del personale nello svolgimento del proprio compito nel rispetto delle esi-
genze del cliente e proporre innovazione attraverso l’utilizzo di sistemi informativi sia per le attività quotidiane che per
supportare il business coincidono con due assi portanti su cui si muove lo sviluppo dell’azienda stessa, a testimonianza
della coerenza dell’attività formativa con gli obiettivi ed i valori aziendali.
63
Il lavoro
Argomenti trattati nei corsi di formazione
Area Ambientale
Gestione rifiuti di Policlinico; introduzione al Sistema Gestionale Ambientale di M.S.A.; “l’impegno aziendale per la tutela
ambientale”; Master Universitario I livello in Diritto dell’Ambiente.
Area Commerciale
“Dalle linee guida nazionali al capitolato tipo”; progetto Panta Rei
Area Legislativa
Appalti di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori "speciali"; corso di aggiornamento tributario 2005/2006 -
Fisco e diritto societario; la gestione dei rifiuti sanitari; la gestione del contratto d’appalto di lavori pubblici; la nuova fiscalità
delle imprese e dei gruppi societari; l’appalto del servizio di igiene e sanificazione in ambito Area Vasta; riforma fiscale: dal bilan-
cio d’esercizio al reddito d’impresa; strumenti di prevenzione e gestione del contenzioso alla luce della nuova normativa in mate-
ria di lavoro.
Area Manageriale
“Coltivare le persone per valorizzare l’azienda”; corso C.d.A.: lo statuto, il regolamento, la missione, gli obiettivi; ”Gestire le per-
sone: un nuovo modo di fare impresa”; problem solving e decision making; progetto Kosmos: sviluppo delle competenze per
una nuova visione organizzativa.
Area Qualificazione Professionale
Abilitazione conduttore generatori vapore, impianti termici; bruciatori a gas e a gasolio, bruciatori di gas serie WG; conseguimen-
to libretto sanitario; corso base di controllo di gestione; corso condizionamento avanzato; corso di formazione per addetti agli
interventi di disinfestazione; corso di formazione tecnica su centraline di programmazione; corso per conduttori generatori
impianti a vapore; financial english; formazione responsabile cantiere/turno, responsabile di zona; gli impianti fotovoltaici per la
produzione di energia elettrica; gli impianti nell’edilizia eco-sostenibile e bio-compatibile; IAS: integrazioni aziendali, impairment
e avviamento; il budget del personale: dalla determinazione dei costi alle tecniche di redazione; incontro di aggiornamento su
MP2; incontro tecnico normativo: norme e applicazioni di illuminazione d’emergenza e segnalazione di sicurezza; indicatori di
processo e costi di produzione; istruzioni sulla corretta compilazione dei formulari; la nuova UNI EN ISO 14001:2004; l’arte
topiaria; le diagnosi energetiche; manutenzione programmata Telecom; principi e tecniche di organizzazione aziendale; progetta-
zione, diagnosi e certificazione energetica degli edifici; risasamento, innovazione tecnologica, monitoraggio consumi elettrici; riu-
nione di aggiornamento tecnico Nuova Linea Guida SAI; riunione di aggiornamento tecnico RT 5; seminario Focard Settore
Ecologia; seminario integrativo ai corsi di formazione ed aggiornamento professionale per Energy Manager; sistemi di gestione
ambientale e imprese di costruzione; uso più razionale dell’energia negli edifici; visita studio presso stabilimento Uniflair
Monselice Padova
Area Sicurezza
Antincendio; attività di formazione e informazione (art. 21 e 22 del D.Lgs 626/94 servizi di pulizia e sanificazione in ambito civi-
le e sanitario; corso di formazione per preposti e squadre emergenza; pronto soccorso; metodologie operative servizi di pulizia e
sanificazione in ambiente sanitario; primo soccorso; responsabilità del preposto nell’ambito delle attività di primo soccorso;
responsabilità del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; rischio radiologico per personale di pulizia nei laboratori radioi-
sotopi
Area Sistemi Informativi
Attività formativa rivolti ai Soci Manutencoop Word; Corso “Hoteling” - Arstud; progetto Kòsmos: lo sviluppo delle competenze
per una nuova visione organizzativa; Power Point; lo sviluppo delle competenze per una nuova visione organizzativa. Windows
XP e gli strumenti di Office Word: Word; progetto Panta Rei gli strumenti di Office: Exel e Word; Il nuovo codice della privacy;
Planning Impl. And Maint. Microsoft Server 2003 Active Directory; portali Web MP2 e Sw MP2; progetto kosmos: gli strumenti
di office che ottimizzano l’efficienza del tempo lavorativo e migliorano gli output; progetto Kosmos: lo sviluppo delle competen-
ze per una nuova visione organizzativa Access Report Sap HR; Sap HR; Sap- Modulo Organizzazione - attività delle segreterie di
produzione.
64
Il lavoro
L’adesione di Manutencoop al Fondo interprofessionale Fon.Coop
Le aziende del Grupppo Manutencoop hanno aderito sin dal 2003 al Fondo Paritetico interprofessionale Nazionale per
la formazione continua nelle imprese cooperative Fon.Coop riconosciuto dal Ministero del lavoro con D.M. 10 maggio
2002, nel rispetto di quanto previsto dalla circolare Ministero del Lavoro n. 36 del 18 novembre 2003.
Esso finanzia piani formativi aziendali concordati tra le aziende e le Organizzazioni Sindacali, relativi ad attività di for-
mazione continua, a favore di imprese aderenti al Fondo e di soci lavoratori e di lavoratori in esse occupati, per svilup-
pare la competitività delle imprese e accrescere le competenze dei soci lavoratori e dei lavoratori, secondo i termini e le
modalità di seguito specificati.
Il 1° giugno 2004 Fon.Coop ha emesso il primo avviso utile per avanzare la richiesta di finanziamento. Manutencoop
Società Cooperativa per i suoi soci lavoratori (e per la futura M.S.A. S.p.A.) e Manutencoop Facility Management S.p.A.
hanno presentato ciascuna un progetto formativo di tipo innovativo (in allegato). Servizi Ospedalieri S.p.A. e Roma
Multiservizi hanno fatto lo stesso.
I progetti sono stati presentati con l’approvazione delle Rappresentanze sindacali aziendali per CGIL e CISL e della rap-
presentanza provinciale per la UIL.
Tutti i progetti di formazione continua presentati dalle aziende del Gruppo hanno ottenuto il finanziamento previsto, con
delibera del C.d.A di Fon.Coop del 10 novembre 2004, hanno preso avvio nell’aprile del 2005, sono stati realizzati per
tutto il 2005 e l’inizio del 2006. Pertanto le attività formative aziendali che hanno previsto costi esterni diretti sono state
realizzate utilizzando il finanziamento accordato dal Fondo Fon.Coop.
Le attività di orientamento e formazione per giovani
Le attività promosse da Manutencoop e rivolte a giovani non occupati diplomati o laureati riguardano la formazione di
figure professionali prevalentemente inerenti il facility management.
Tali attività consentono all’azienda di creare cultura nel settore del facility management ed esserne un autorevole referen-
te, di contribuire ad alimentare il mercato del lavoro con nuovi profili, di essere soggetti attivi nella creazione di oppor-
tunità di lavoro ed infine di formare risorse qualificate da impiegare nello svolgimento delle proprie attività.
Convenzioni ed iniziative di partnership che rispondono a questo obiettivo sono attive con la Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Bologna e con la Facoltà di Architettura dell’Università di Chieti-Pescara. Con questi atenei
Manutencoop collabora in ordine alla realizzazione di due master rivolti a giovani laureati, rispettivamente il master in
“Facility Management e Global Service” ed il master “Building Manager: progettazione e gestione della manutenzione e
della sicurezza”, relativamente sia alle fasi di progettazione che a quelle realizzative, con testimonianze di responsabili
aziendali e project work e stage ospitati in azienda. Analoga convenzione è stata accesa quest’anno con il Politecnico di
Bari, relativamente al Master in Gestione della Manutenzione.
Manutencoop ha rinnovato negli anni un solido rapporto anche con gli Istituti superiori della Provincia di Bologna ed
altre e con Enti di formazione del territorio regionale e nazionale, con cui stipula convenzioni finalizzate all’inserimento
in stage di studenti e laureati in posizioni sia tecniche che impiegatizie.
Nel corso del 2005 gli stage attivati sono stati 47.
L’attivazione di collaborazioni di questo tipo rappresenta un importante investimento poiché consente all’azienda di
conoscere e valutare il potenziale inserimento dei candidati e rappresenta per gli studenti una significativa occasione di
spendibilità operativa del proprio percorso di studi ed una scoperta dei propri interessi professionali.
Oltre a ciò Manutencoop partecipa a seminari, tavole rotonde, convegni e workshop attraverso lezioni e testimonianze
dei propri dirigenti e promuove e supporta la redazione di tesi di laurea da parte di studenti che vogliono affrontare tema-
tiche inerenti la cooperazione, l’outsourcing di servizi, aspetti tecnici della manutenzione o dei servizi ambientali e desi-
derano descrivere un caso aziendale.
65
Il lavoro
Una realtà sempre più multietnica
Un “mondo “ di persone, culture, colori, lingue vivono e lavorano quotidianamente insieme in Manutencoop. 69
paesi di provenienza per una complessità che è anche ricchezza.
Albania 78Algeria 7Angola 4Argentina 8Austria 1Bangladesh 76Belgio 1Benin 2Bielorussia 3Bosnia Erzegovina 1Brasile 10Bulgaria 1Camerun 9Capo Verde 8Repubblica Ceca 3Cile 6Cina 11Colombia 6Congo 2Costa D’Avorio 17Croazia 3Cuba 12Ecuador 14Egitto 4Eritrea 21Etiopia 32Filippine 128Francia 8Germania 9Ghana 117Guinea 2Haiti 1India 7Iran 1Isole Mauritius 1
Israele 2Italia 7.350Jugoslavia 35Kazakistan 1Kenya 1Macedonia 2Marocco 295Moldavia 27Nigeria 132Pakistan 8Perù 40Polonia 9Portogallo 3Rep. Dominicana 12Romania 48Russia 8Senegal 17Seychelles 1Sierra Leone 2Slovacchia 1Somalia 6Sri Lanka 58Sudan 2Svizzera 4Tanzania 1Thailandia 4Togo 1Tunisia 44Ucraina 41Uganda 1Ungheria 1Uzbekistan 1Venezuela 3Zaire 1Totale 8.776
Cittadinanza
66
Caratteristiche dei lavoratori immigrati
Rapporto sociale
Socio 15
Non Socio 1.411
Genere
Donne 1.096
Uomini 330
Fasce d’età
Da 20 a 29 anni 263
Da 30 a 39 anni 615
Da 40 a 49 anni 426
Oltre 50 anni 122
Anzianità aziendale
Meno di 1 anno 210
Da 1 a 3 anni 796
Da 4 a 5 anni 267
Da 6 a 10 anni 109
Da 11 a 15 anni 39
Oltre i 16 anni 5
Qualifica
Impiegati 3
Operai 1.423
Servizio
Servizi Centrali 3Servizi Ambientali 71Servizi di Verde 9Servizi di Igiene 1.309Lavanolo 27Servizi Integrati 7SocietàM.F.M. 1.316M.S.A. 67COOP 16S.O. 27
Totale complessivo 1.426
Interessante è anche osservare la presenza di questi lavoratori dal punto di vista territoriale: sono persone che
lavorano in quasi tutte le regioni italiane e in oltre 30 comuni.
Rapporto italiani/stranieri nelle regioni di lavoroLavoratori Stranieri %
Abruzzo 487 12 2,5Molise 108 1 0,9Trentino Alto Adige 47 2 4,3Calabria 146 2 1,4Campania 205Emilia Romagna 3.755 1.072 28,6Friuli Venezia Giulia 131 44 33,6Lazio 250 3 1,2Liguria 60 1 1,7Lombardia 498 76 15,3Marche 145 16 11,0Piemonte 3Puglia 403 4 1,0Sardegna 159 1 0,6Sicilia 4Toscana 1.091 93 8,5Veneto 1.284 99 7,7Totale 8.776 1.426 16,3
Il lavoro
Tra i lavoratori stranieri oltre il 76% sono donne e tutti sono inquadrati come operai con solo 3 impiegati. Quasi
tutti sono occupati nel settore delle pulizie. I soci sono passati da 13 a 15. Sono mediamente molto più giovani
dei comunitari.
Cresce la percentuale di lavoratori che maturano un’anzianità superiore ai 3 anni.
67
Il lavoro
Bologna 721
Modena 313
Milano 72
Firenze 60
Verona 41
Pordenone 38
Venezia 35
Ferrara 20
Parma 14
Padova 12
Prato 12
Treviso 12
L’Aquila 10
Pesaro Urbino 9
Massa Carrara 8
Altra Provincia 49
Totale 1.426
Più del 70% è comunque occupato tra Bologna e Modena. Importante è sottolineare che i lavoratori non comu-
nitari impegnati nelle pulizie in queste due province rappresentano oltre il 30% del totale degli operai di quel-
l’area.
Lavoratori Stranieri %
Bologna 2.286 721 31,5
Modena 1.025 313 30,5
Triveneto 1.462 145 9,9
Altro 4.002 247 6,2
Non sono stati avviati corsi formativi specifici per la crescita professionale di lavoratori non comunitari ma allo
stato attuale risultano, nell’area di Bologna e Modena, 6 seconde linee, 16 tra responsabili e capi cantiere e 4 capi
turno di altre nazionalità, tutte queste persone coordinano il lavoro sia di stranieri sia di italiani.
Provincia di lavoro
69
L’innovazione
Persone e tecnologie per servizi di qualità
Vincenzo, Facility Manager responsabile di vari Global Service sul territorio nazionale
Per me il futuro di Manutencoop, oggi azienda leader nell’erogazione di servizi gestionali e manutentivi in tutta Italia,
e con una propensione a confrontarsi anche con partners europei, deve caratterizzarsi, nelle zone con maggior radicamento delle attività, per un maggiore impiego di risorse interne specializzate
ed opportunamente formate, invece che fornitori
““
71
L’innovazione
Partnership ad alto valore aggiunto
L’impegno di Manutencoop è diretto ad affrontare le innovazioni di prodotto e di processo che interessano l’am-
bito dei servizi prestati. La cultura che muove le Società del Gruppo è tesa a fornire servizi specialistici di gestio-
ne e manutenzione di beni di terzi in una logica integrata mediante contratti di Global Service e le competenze di
organizzazione e coordinamento dei Facility Manager, a proporre metodologie a forte rispetto ambientale e a ren-
dersi soggetti promotori di ricerca e sviluppo.
Le Società diventano responsabili del risultato finale e dell’efficienza del loro lavoro non solo nei confronti del
cliente, ma anche dei fruitori finali, nella maggior parte dei casi cittadini.
Manutencoop Facility Management
Global Service Comune di Rimini: Manutencoop partner del Consorzio Artigiani Romagnolo
L’esperienza del Comune di Rimini rappresenta una “best practice” nel panorama del facility management in
Italia. A Rimini domanda e offerta sono riusciti a intrecciarsi: con un contratto di Global Service siglato nel
2000 e nel 2005 rinnovato per ulteriori 5 anni, primo del suo genere in Italia, l’Amministrazione della città
ha scelto di esternalizzare tutti i principali servizi di gestione e di manutenzione di una parte consistente del
proprio patrimonio immobiliare affidandoli all’associazione temporanea d’imprese costituita da Manutencoop
Facility Management e Maggioli Informatica.
Il Global Service di Rimini rappresenta inoltre anche un’innovativa esperienza di partnership tra un’impresa
di dimensioni nazionali come il Gruppo Manutencoop, assuntore dell’appalto e gestore dei servizi, e le impre-
se locali del CAR, il Consorzio Artigiani Romagnolo, alle quali è stata subappaltata la maggior parte delle atti-
vità: una formula in grado di assicurare servizi efficienti e puntuali al committente favorendo allo stesso
tempo lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale.
L’esperienza di Rimini è il frutto di due scelte: quella del Comune di adeguare la propria organizzazione alle
logiche del facility management, per rapportarsi in modo opportuno con un unico interlocutore e svolgere la
necessaria funzione di controllo; quella di Manutencoop di ricercare con le imprese artigiane locali non una
semplice integrazione (logica con cui garantire flessibilità o utilizzare capacità non in possesso), ma una vera
e propria partnership per contribuire tutti al risultato complessivo.
Il patrimonio comunale gestito in “outsourcing” comprende palazzi storici ed uffici pubblici per oltre
250.000 mq, scuole (145.000 mq) e centri sportivi (203.000 mq), lo stadio, le piscine cittadine ed il palaz-
zo dello sport, l’area del mercato coperto, il tribunale e tutte le fontane della città.
Nei servizi essenziali erogati sono compresi il servizio di gestione tecnica, il servizio di gestione edilizia, il
servizio di gestione impiantistica, il servizio di gestione attrezzature da cucina e lavanderia, alcuni progetti
specifici finalizzati a migliorare la gestione e garantire la sicurezza degli immobili e degli impianti (tra cui il
programma “Protezione Amianto” per la ricerca e l’individuazione di eventuali strutture e/o componenti edi-
lizi contenenti fibre di amianto e successiva definizione di una serie di interventi atti a rendere nullo il rischio
connesso), il rilievo dei campi magnetici, la riqualificazione delle centrali termiche, oltre a monitoraggi ed
interventi mirati al risparmio energetico.
All’interno del contratto rientrano, inoltre, la gestione dei consumi di acqua ed energia elettrica ed alcune
prestazioni che sono fornite su specifica richiesta dell’Amministrazione finalizzate a migliorare o integrare la
gestione a canone degli immobili (servizi a richiesta).
72
L’innovazione
Il rinnovo del contratto per ulteriori 5 anni è stata una dimostrazione di quanto il Comune abbia ritenuto
valida l’esperienza condotta.
L’esperienza ha permesso di perseguire gli obiettivi primari di un maggior coordinamento ed efficienza degli
interventi, conoscenza puntuale del patrimonio, un monitoraggio costante, prevenzione e, ovviamente,
anche innovazione e risparmio.
Il Comune di Rimini, per esercitare al meglio la propria funzione di controllo sull’attività svolta, dispone di
terminali, forniti ed installati da Manutencoop sui principali impianti e controllati in telegestione, che con-
sentono ai tecnici comunali di verificare in tempo reale l’andamento del servizio manutentivo, e di collegar-
si, 24 ore su 24, ad un Call center per richiedere gli interventi necessari.
Solo nel 2005 gli interventi di manutenzione riparativa su richiesta sono diminuiti in valore relativo
dell’1,03% nonostante l’ingresso a pieno regime di nuovi fabbricati, e l’introduzione di nuovi servizi come
la manutenzione del verde di pertinenza degli edifici scolastici e la vigilanza 24 ore su 24 tramite impianti
di allarme collegati con guardie giurate.
La programmazione e la diagnostica hanno permesso di prevenire i guasti e le emergenze. Contemporaneamen-
te, grazie all’esperienza maturata ed all’ottimizzazione dei processi, anche i tempi di risposta sono diminui-
ti considerevolmente.
La partnership con Manutencoop ha consentito al CAR e alle imprese aderenti una crescita notevole, non
solo dal punto di vista dei volumi di attività ma anche dal punto di vista qualitativo, ha permesso ad una
struttura di piccole dimensioni di potersi attrezzare per le nuove esigenze di formazione e certificazione
necessarie ad acquisire una organizzazione sempre più rispondente alle esigenze del mercato.
Il valore aggiunto del progetto si ritrova nella pari dignità della relazione tra un’impresa di dimensione
nazionale che gestisce i servizi e le piccole imprese locali che si occupano della loro erogazione; al tempo
stesso l’amministrazione locale si è assicurata maggiore efficienza, migliore controllo, un interlocutore
unico, assicurando lavoro alle imprese del territorio.
73
L’innovazione
È stato inoltre realizzato un sito specifico per il Global service (www.globalservicerimini.it) che illustra l’at-
tività ed i risultati ottenuti con la gestione del patrimonio immobiliare comunale.
Pensato per i cittadini e per i responsabili degli immobili, ha un taglio informativo ed essenziale e dedica
ampio spazio alla descrizione tecnica e per immagini degli edifici e dei manufatti gestiti.
Contiene le caratteristiche di ciascun immobile e la sintesi degli interventi di manutenzione realizzati con-
sultabili attraverso le schede anagrafiche della sezione attività. La sezione, alimentata da un data base dina-
mico, contiene anche la relazione semestrale delle attività, corredata da grafici, statistiche ed immagini.
È prevista inoltre un’area ad accesso riservato per i responsabili degli immobili gestiti. Quest’ultima area
pone le premesse per un prossimo sviluppo di servizi on line finalizzati a rendere sempre più trasparen-
ti e condivisi i servizi erogati. Attraverso la sezione “Contatti” i cittadini possono dialogare con l’Ammi-
nistrazione.
Global Service Aci: diffusione e completezza
Manutencoop Facility Management S.p.A. si è aggiudicata l’appalto per la gestione in Global Service di tutte
le sedi Aci, Automobile Club Italia.
160 immobili in tutta la penisola, almeno uno in ogni capoluogo provinciale, per un totale di oltre 100.000
metri quadrati di superficie.
L’appalto ACI è un appalto a risultato e prevede la gestione, erogazione di servizi - dalle pulizie ai servizi di
disinfestazione e deratizzazione, dai servizi “speciali”, quali ad es. trasporto targhe, trasporto documenti,
facchinaggio interno ed esterno, locazione piante d’arredo, somministrazione combustibile, etc., - e attività
di manutenzione sugli impianti e le strutture del patrimonio immobiliare degli uffici Provinciali ACI.
La struttura organizzativa/operativa predisposta da M.F.M. per la gestione dell’Appalto, prevede la suddivi-
sione del territorio in 3 macro aree facenti capo rispettivamente ad un Direttore di Area: Area Adriatica, Area
Tirrenica, Area Nord.
Su ogni Area è presente la figura di un Responsabile di Area, cioè Responsabile dei tecnici (Facility) che ope-
rano sulle sedi loro assegnate.
L’intero territorio inoltre, è stato suddiviso virtualmente in 11 “Site” (zone) al fine di consentire ai Facility
la gestione autonoma delle attività direttamente dal portale o dai softwear utilizzati; ciascun site raggruppa
sedi di una o più regioni ed è gestito da uno o più Facility responsabili peraltro di un proprio Centro di
Costo.
Attualmente sono impegnati 15 Facility Manager, 3 Responsabili di Area ed una figura Responsabile del
Coordinamento. L’intera commessa infatti è coordinata direttamente dalla sede di Bologna, da una figura
Responsabile appunto del Coordinamento Gestionale e Operativo; tale figura rappresenta il referente azien-
dale nei confronti del cliente e ha la responsabilità di garantire ad ACI una risposta univoca su ogni aspetto
e relativamente ad ogni attività svolta a prescindere dalla sede interessata.
Una fra le caratteristiche di tale appalto è rappresentata proprio da questo aspetto; garantire uniformità alle
procedure e al cliente la presenza costante di un unico interlocutore. Pertanto tale figura, si occupa di pre-
disporre procedure uniche, si interfaccia direttamente con i Responsabili di Area, con la Direzione Tecnica
di ACI ed è responsabile della predisposizione dei certificati contabili (sia per ciò che riguarda le attività a
canone, sia per le attività di manutenzione Straordinaria – Adattiva - svolte su tutto il territorio) da invia-
re direttamente alla sede centrale ACI.
Nonostante infatti ogni Facility sia responsabile del proprio centro di costo, la contabilità è coordinata da
Bologna dove tutti i dati confluiscono in report generali appositamente predisposti che consentono di cono-
Cristian, da 11 anni in Manutencoop, si occupa del global dell’Ospedale Bellaria di Bologna
Vorrei si facesse più formazione ai facility managersulle normative e innovazioni tecniche e tecnologiche, al fine di garantire
una risposta qualificata alle esigenze di gestione operativa
““
75
L’innovazione
scere costantemente l’andamento contabile di ogni singolo site o dell’intera commessa.
Alla decorrenza dell’Appalto è stata concordata con la sede Centrale di Roma la possibilità di estendere
l’Appalto alle sedi AC quale Ente Autonomo.
È data facoltà alle sedi AC (che spesso convivono con gli uffici ACI nello stesso immobile, spesso sullo stes-
so piano, a volte dividendo la stessa sala riunione, gli stessi servizi, etc.), di aderire al Global ad un prezzo
euro/mq concordato con la Direzione Tecnica, o a singoli servizi il cui prezzo viene offerto a discrezione di
M.F.M..
Diverse le tipologie di conduzione delle superfici affidate. Nella maggior parte dei casi ACI è in locazione; è
invece proprietaria solo di una piccola percentuale delle sedi a volte per altro in comproprietà pro-indivisa
con AC.
Spesso trattasi di sedi occupate da terzi, a volte addirittura vuote (presso le sedi non occupate da ACI non
sono ovviamente previste attività periodiche di igiene ambientale e/o manutentive mentre invece sono pre-
viste le attività legate all’anagrafe tecnica).
Ai fini della “conoscenza degli impianti e delle strutture affidate”, contestualmente alla decorrenza dell’ap-
palto sono stati programmati sopralluoghi preliminari presso tutti gli immobili e predisposte le prime “sche-
de identificative” delle sedi.
In una fase successiva è stata predisposta una Check list ad uso interno; una sorta di scheda informativa da
compilare in loco, sullo stato manutentivo delle strutture edili di ogni singolo edifico al fine di evidenziare
e far emergere eventuali non conformità delle strutture alle normative vigenti (ad es. Legge 13/89 sulle bar-
riere architettoniche, D. Lgs 626/94, Regolamenti edilizi, etc.).
In seguito a tali sopralluoghi i Facility Manager hanno redatto una relazione dettagliata per ciascun immo-
bile, finalizzata alla Presa in Consegna Definitiva, contenente le informazioni generali sulla sede, le caratte-
ristiche tecniche e lo stato manutentivo delle strutture e degli impianti presenti, foto e preventivi di spesa
circa interventi ritenuti necessari di carattere sia funzionale che normativo.
Per ciascuna sede inoltre è stata predisposta una “Scheda di Laboratorio”, anche questa ad uso interno; una
sorta di ”Documento di presentazione”, ma assolutamente dinamica per ciò che attiene alle esigenze manu-
tentive.
La scheda riporta informazioni generali sulla sede (località, identificazione dell’impianto/edificio, superfici,
destinazione d’uso degli ambienti, tipologia di conduzione della sede), elenco dei servizi svolti e ditte subap-
paltatrici con relativi costi, ricavi e margine ed inoltre necessità manutentive e proposte Migliorative con
descrizione degli interventi e relativi importi.
Sulla base della conoscenza degli impianti e delle strutture acquisita, nello scorso mese di maggio è stato
infatti proposto ad ACI un piano contenente un elevato numero di interventi di manutenzione migliorativa
(soprattutto relativo alle sedi del Centro sud, dopo oltre un anno di esercizio) finalizzati all’eliminazione di
anomalie edilizie e/o impiantistiche necessarie alla funzionalità degli impianti e finalizzati alla progettazio-
ne e realizzazione di interventi di ristrutturazione, di modifica di parti di immobili e/o di impianti, ritenuti
necessari per ottimizzare o garantire la funzionalità e l’economia del servizio reso e di valorizzare il patri-
monio ACI affidato.
È data quindi ai Facility la responsabilità di acquisire “la conoscenza del patrimonio” affidato attraverso una
serie di “attività di laboratorio” che consentono poi di disporre di schede dinamiche, in continuo aggiorna-
mento e costantemente accessibili.
Sin dalla decorrenza dell’appalto è stato messo a disposizione di ACI l’utilizzo del portale Manutencoop
(Area Clienti) finalizzato alla consultazione in tempo reale delle attività manutentive svolte e di tutto il mate-
riale inerente l’anagrafe tecnica attualmente in fase di completamento.
76
Tale strumento infatti consente al cliente di consultare i documenti relativi ad ogni immobile, visionarne le
planimetrie, conoscerne lo stato manutentivo, le consistenze impiantistiche e consente di conoscere il nume-
ro di richieste inviate (e/o evase) da una qualsiasi sede e per una determinata “room” conoscendone costan-
temente l’esito.
Il Global ACI rappresenta una novità proprio per la complessità della struttura organizzativa e per la diffu-
sione omogenea su tutto il territorio.
È un Appalto a risultato e in ogni localizzazione è gestito con un obiettivo comune: il raggiungimento di
livelli di servizio ottimali.
Tale fine è perseguito gestendo le attività secondo procedure, modalità e logiche appunto comuni.
Ma proprio perché il cliente “Centrale” è unico ed il referente aziendale anche, riveste un ruolo fondamen-
tale la risposta insita nelle attività svolte dai Facility che gestiscono quindi le attività previste contrattual-
mente in maniera si, autonoma, ma in ogni caso in assoluta sincronia con le attività svolte dai colleghi spar-
si sul territorio.
Di certo non è semplice riuscire ad agire rimanendo sintonizzati costantemente su una stessa lunghezza
d’onda ma è questa la scommessa fatta alla decorrenza dell’Appalto: un’Azienda, una sola risposta per il
raggiungimento di obiettivi comuni pur agendo e lavorando nell’ambito di un Appalto che prevede siti a
volte distanti più di mille chilometri, garantendo ad una Direzione Tecnica collocata a “metà strada” uni-
formità e coerenza.
L’innovazione
77
Manutencoop Immobiliare
Nuovi progetti per una filosofia nuova
Manutencoop Immobiliare ed il settore Costruzioni di M.F.M., in stretta collaborazione, hanno deciso di
orientarsi ad un’offerta sempre più di qualità.
Il concetto centrale diviene il “tempo”. L’attenzione di progettisti e costruttori è rivolta alla realizzazione delle
strutture ma molto anche alla “durabilità” nel tempo dell’edificio. Partendo dalla consolidata esperienza di
Manutencoop nell’ambito di manutenzioni e gestione dei patrimoni si è pensato di approcciare la costruzio-
ne dal “dopo”. Ragionare fin dall’inizio per ridurre l’impatto ambientale, i costi di manutenzione futuri intro-
ducendo caratteristiche estremamente significative in termini di contenimento energetico e utilizzo di fonti di
energia rinnovabili.
Grande attenzione è dedicata ai criteri ed alle modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici
in modo da favorire lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica contri-
buendo a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra.
Le nuove costruzioni consumeranno molto meno e le spese di gestione saranno molto inferiori.
Diventeranno “di serie”:
- il rispetto dei limiti di trasmittanza del 2009 già da oggi (parametro che misura l’isolamento dell’edificio)
- l’utilizzo di pannelli fotovoltaici (per la produzione di energia elettrica dal sole)
- l’utilizzo di pannelli solari (per ottenere acqua calda sfruttando l’energia prodotta dal sole)
- l’utilizzo di pannelli radianti a soffitto (per migliorare il benessere dell’utenza e avere minori consumi di
energia)
- l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili attraverso lo scambio di calore con il terreno
Il costo di queste tecniche è non tanto superiore a quello dei sistemi tradizionali, ma i benefici ottenuti sono
sicuramente maggiori: oltre a offrire un consistente vantaggio per la salute dell’utente e dell’ambiente, inve-
stire in edilizia innovativa si traduce in un risparmio concreto. Solo per fare un esempio, un buon isolamen-
to termico e un impianto progettato con la giusta attenzione ai consumi consentono, in breve tempo, di
ammortizzare il costo iniziale con il risparmio di energia ottenuto che può arrivare al 30%.
La ristrutturazione della sede di M.F.M. a Mestre e l’ampliamento della sede centrale a Zola Predosa sono solo
alcuni esempi del nuovo modo di costruire. Intento di Manutencoop è però quello di favorire la diffusione di
questa nuova cultura anche fra i clienti, pubblici o privati che siano.
L’esperienza che ci vede protagonisti del Project Financing per la costruzione e successiva manutenzione del-
l’asilo “La Balena” per il Comune di Casalecchio ha seguito queste logiche: il Comune ha approvato la reali-
zazione di un progetto che richiedeva un investimento iniziale superiore ma che avrà un ritorno significativo
nei costi di gestione e manutenzione successivi.
Per realizzare a pieno questi progetti Manutencoop Immobiliare sta inoltre investendo molto nella selezione
dei fornitori (materie prime e terzi prestatori) in modo tale che essi possano rappresentare sempre più par-
tner qualificati e combattendo così forme di sfruttamento e illegalità spesso presenti nel settore.
Non si accontenta più dell’utile ma ricerca soluzioni che creino dell’immobile un sistema-impianto. Assieme
a Manutencoop Immobiliare ci si è orientati a “garantire” al cliente un immobile che abbia sempre minori
spese di manutenzione e maggiori comfort abitativi; si tratta di un inversione di tendenza rispetto al merca-
to attuale che vede nel minor costo dell’opera l’elemento preponderante.
Manutencoop Immobiliare S.p.A. ed il settore costruzione divengono così promotori attivi di logiche di
rispetto dell’ambiente e dei diritti che vogliono essere la carta d’identità di tutto il Gruppo Manutencoop.
L’innovazione
78
L’innovazione
Servizi Ospedalieri
Tessuto Bioguard: contro i rischi microbiologici
Servizi Ospedalieri si caratterizza per la fornitura di prodotti su misura e flessibilità dei servizi per anticipare i
bisogni dei clienti e per elevare il mercato.
Uno degli aspetti di maggiore rilevanza in ambito ospedaliero è la protezione degli operatori sanitari dai
rischi microbiologici presenti negli ambienti ospedalieri stessi. Per la gestione di tale problematica Servizi
Ospedalieri ha instaurato un rapporto di collaborazione con Klopman International, leader nella progetta-
zione di tessuti antibatterici.
La caratteristica fondamentale di tali prodotti consiste in un trattamento antimicrobico effettuato tramite
adsorbimento di gas. In questa maniera i ripetuti ricondizionamenti di lavaggio non vanno ad inficiare le
caratteristiche di barriera antibatterica e inoltre tale tessuto, avendo una composizione cotone-poliestere,
permette di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche estetiche e dimensionali dei capi.
Il risultato di una esposizione prolungata ai contaminanti batterici comporta una degradazione delle carat-
teristiche originali del tessuto quali :
• riduzione delle resistenze alla trazione e allo strappo
• ingiallimento localizzato
• degradazione del colore
• cattivo odore
La ricerca tessile nel caso specifico, ha tenuto conto di ulteriori aspetti quali :
• il comfort
• la assoluta innocuità dei tessuti
• il bilancio costi-benefici
Il tessuto Bioguard, così come sviluppato in anni di ricerca, rappresenta ora una ottima via di superamento
dei tessuti tradizionali.
Il comfort trasmesso da un indumento di lavoro è una piacevole sensazione dove interagiscono parametri
quali: traspirabilità al vapore, passaggio aria, restringimento e contenimento degli odori. È stata fatta a que-
sto proposito una comparazione su questi requisiti fra tessuti 100% Cotone e tessuti BIOGUARD 215 S. La
comparazione tra gli indumenti tradizionali in cotone e il nuovo BIOGUARD 215s ha messo in evidenza
quanto segue:
• Resistenza all’ingiallimento: Migliore
• Resistenza alla Trazione e strappo: Migliore
• Resistenza alla gualcitura: Migliore
• Solidità colore: Migliore
Sanitized® e ACTIGARD® prevengono inoltre la formazione di batteri e funghi, e la proliferazione di acari,
sono esenti da TBT/DBT e da metalli pesanti ed arsenico; contengono soltanto sostanze riconosciute ed
approvate a livello internazionale e sono certificati dal punto di vista dei rischi interni ed esterni. Sono bio-
degradabili e rispondono ai requisiti restrittivi dello standard Oeko-Tex 100 (class I-IV).
Bioguard risulta pertanto un tessuto innovativo contro i rischi biologici, sicuro e rispettoso di ambiente e
salute, abbinando comfort e durata nel tempo.
79
L’innovazione
Servizi Ospedalieri propone questo innovativo tessuto ad ogni cliente nell’ambito delle “propositività o pro-
getti alternativi” previsti nei bandi di gara. Il prodotto è stato già adottato dall’Asl di Pescara negli Ospedali
di Pescara, Penne e Popoli e dall’Istituto di Riabilitazione di Montecatone. Stanno valutando la possibilità di
adottare questi indumenti: l’Ospedale Bambin Gesù di Roma, l’Istituto Giovanni XXIII di Bologna, le Asl Città di
Bologna, di Rimini e di Ravenna, di Macerata e di Verona.
Manutencoop Servizi Ambientali
Sennori: l’appalto laboratorio
Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A. a Sennori, comune in provincia di Sassari, gestisce un articolato
insieme di servizi ad alto valore aggiunto.
Un’offerta di servizi innovativa, un Comune di piccole dimensioni che permette di sperimentare in
“ambiente controllato” una nuova tipologia di offerta, un modello da esportare nelle future gare in tutta la
penisola.
L’appalto per l’attività a Sennori, circa 7.200 abitanti, ha la durata di 9 anni e vede impegnati 2 autisti e 6
operatori M.S.A. si occupa di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani differenziati e non.
Fornisce inoltre il servizio di spazzamento stradale, manuale e meccanico. M.S.A. è impegnata inoltre a por-
tare la percentuale di raccolta differenziata dal 2% ad oltre il 35% e vi è l’impegno a realizzare e gestire un
ecocentro. La proposta prevede anche tutta una serie di azioni e iniziative di informazione, sensibilizzazio-
ne e, soprattutto, verifica dei risultati. Oltre ad un portale internet dedicato e l’utilizzo del call center
Manutencoop per la gestione richieste, la reperibilità e la gestione mezzi.
È prevista una campagna di comunicazione sia per rendere nota la nuova modalità di raccolta dei rifiuti,
sia per motivare i cittadini, in particolare, a differenziare i rifiuti: ogni singolo utente è stato contattato
direttamente (“porta a porta”) al momento della consegna delle attrezzature previste (sacchi, biopattumie-
re etc.) poi si svolgeranno una serie di assemblee pubbliche con l’obiettivo di aprire un dibattito sul servi-
zio e sui possibili margini per un miglioramento ulteriore. Verrà, quindi, costituito un forum permanente
rifiuti: sarà l’interfaccia tra amministrazione comunale, Manutencoop che gestisce il servizio e tutti i citta-
dini. Parallelamente è prevista una campagna di sensibilizzazione, con manifesti, opuscoli e quant’altro,
finalizzata a rafforzare le motivazioni generali della raccolta.
Già dal primo anno verrà istituita una annuale “Festa per Sennori sostenibile” che negli anni successivi
potrà evolversi anche come concorso premiante i cittadini “più ricicloni”. Nelle scuole sono state, inoltre,
attivate campagne di educazione ambientale: sia realizzando corsi di aggiornamento per gli insegnanti, sia
assistendo gli stessi nelle ore di laboratorio con gli studenti.
La valenza innovativa dell’appalto si riscontra anche con l’introduzione di elementi di “customer satisfac-
tion” e tecnica del “mistery shopping”, di campagne mediatiche e focus group. M.S.A. si avvale della colla-
borazione di LQS S.r.l., ovvero Legambiente per la Qualità dei Servizi, e della società Value Marketing. È
stata avviata un’indagine strutturata di valutazione della qualità effettiva del servizio erogato attraverso
verifiche periodiche. Due i metodi di rilevazione: la “customer satisfaction” (con somministrazione di que-
stionari a target group) e la tecnica del “mistery shopping” o cliente misterioso che consiste nel simulare
80
L’innovazione
l’acquisto o la fruizione di un servizio come veri e propri clienti-utilizzatori. I “clienti misteriosi” saranno
persone particolarmente addestrate (in questo caso volontari di Legambiente) e sconosciute al fornitore di
servizi, che “testeranno”, semestralmente, la differenza tra gli standard ideali del servizio e il servizio rice-
vuto nella realtà. Con il feedback ottenuto M.S.A. sarà in grado di perfezionare i processi di produzione,
l’organizzazione o il comportamento degli addetti al servizio.
Pesatura differenziata e tracciabilità dei rifiuti ospedalieri
Manutencooop Servizi Ambientali S.p.A. si è aggiudicata in Toscana l’appalto per la raccolta, il trasporto
e lo smaltimento dei rifiuti speciali sanitari presso le Aziende Usl del Consorzio Area Vasta Sud Est, ovve-
ro nei presidi e nelle strutture ospedaliere delle Aziende Usl 7 di Siena, Usl 8 di Arezzo, Usl 9 di Grosseto
e presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. La Regione Toscana ha scelto, infatti, di organizza-
re le Aziende sanitarie del territorio in tre Aree Vaste alle quali è stato attribuito un ruolo determinante in
particolare per quanto riguarda l’approvvigionamento di beni e servizi. Quella vinta da M.S.A. nell’Area
Sud Est è stata la prima gara per la gestione dei rifiuti ospedalieri bandita dai Consorzi di Area Vasta.
M.S.A. fornisce sistemi per la pesatura differenziata dei contenitori per monitorare il servizio ed eventual-
mente valutare con il cliente possibili soluzioni migliorative come, ad esempio, un sistema di pagamento
del servizio legato al peso dei rifiuti raccolti: più il contenitore è pieno (più è pesante), meno si paga.
Nei presidi dell’Area si consegna ai reparti contenitori per rifiuti a rischio biologico e a rischio chimico.
81
L’innovazione
Ciascun contenitore è provvisto di un codice a barre che identifica presidio, reparto e centro di costo di
appartenenza. Le etichette vengono “lette” e registrate nei depositi temporanei dove i contenitori vengono
depositati al termine del giro di raccolta. I rifiuti vengono poi smistati verso gli opportuni centri di smalti-
mento. In questo modo viene assicurata la tracciabilità dei contenitori e registrata puntualmente la produ-
zione di rifiuti di ciascun reparto. Tutti i dati raccolti sono consultabili dal personale Ausl su un portale web
adibito a ciò.
Sul portale sono a disposizione, ad esempio, report sui calendari di raccolta previsti, dati di riepilogo su sin-
goli punti di raccolta, lo storico dei quantitativi e delle tipologie di rifiuti trattati per uno specifico perio-
do. Sempre dal portale è possibile richiedere interventi o avanzare segnalazioni verificando in tempo reale
lo stato di avanzamento delle richieste inoltrate.
Nell’appalto dell’Area Sud Est sono impegnati direttamente 8 dipendenti con mansioni di autista, 3 racco-
glitori e 1 capo squadra nell’ospedale di Grosseto, nei restanti presidi i servizi, gestiti e organizzati da
M.S.A., sono stati subappaltati. Si prevede che ogni anno (il contratto ha durata triennale) verranno raccol-
ti, trasportati e smaltiti complessivamente oltre 2.300.000 kg di rifiuti.
83
Il territorio e l’ambiente
Siamo impegnati a valorizzare e rispettare le risorse locali
Nadia, nata a Zola Predosa, responsabile di zona del settore pulizie
Fare più incontri e interventiper le persone straniere, per conoscersi meglio
“
“
85
Il territorio e l’ambiente
Luogo di nascita dei lavoratori italiani
Abruzzo 428
Basilicata 69
Calabria 297
Campania 753
Emilia Romagna 1.471
Friuli Venezia Giulia 76
Lazio 268
Liguria 74
Lombardia 263
Marche 125
Molise 124
Piemonte 54
Puglia 640
Sardegna 213
Sicilia 322
Umbria 7
Trentino Alto Adige 41
Toscana 748
Val d’Aosta 2
Veneto 1.122
Italiani nati all’estero 253
Totale 7.350
Un Gruppo radicato nel territorio
Lo sviluppo e il conseguente radicamento di Manutencoop su tutto il territorio nazionale, riveste in manie-
ra sempre crescente un’importanza strategica per le ambizioni future delle diverse Società del Gruppo.
L’acquisizione di commesse strategiche, (la gestione delle sedi ACI in tutte le provincie del territorio nazio-
nale, unitamente sia all’implementazione delle attività in territori in cui si opera da tempo, sia all’aggiudi-
cazione di nuovi appalti in aree come quella piemontese) hanno permesso nel corso dello scorso anno, di
consolidare un radicamento capillare in tutta Italia.
Si tratta di un livello di risultati raggiunti grazie alla messa a sistema di un importante processo di armoniz-
zazione della potenzialità tecnica, patrimoniale e finanziaria con la capacità di capire e valorizzare “ i terri-
tori” e i tessuti economici che intorno ad essi gravitano. Processi che sono riusciti a coniugare, ad ogni livel-
lo, - commerciale, progettuale e operativo - la ricerca della performance aziendale con le diverse sensibili-
tà ed esigenze ambientali, sociali, politiche e sindacali, facendo del rispetto dell’etica e della dignità dei lavo-
ratori uno dei tratti caratterizzanti dell’operare delle Società del Gruppo.
Tale radicamento non potrà che essere il punto di partenza strategico del lavoro futuro.
Luogo di impiego dei lavoratori italiani e stranieri
Abruzzo 487
Calabria 146
Campania 205
Emilia Romagna 3.755
Friuli Venezia Giulia 131
Lazio 250
Liguria 60
Lombardia 498
Marche 145
Molise 108
Piemonte 3
Puglia 403
Sardegna 159
Sicilia 4
Trentino Alto Adige 47
Toscana 1.091
Veneto 1.284
Totale 8.776
86
Il territorio e l’ambiente
Fatturato per regioni (in milioni di euro)
Regione M.F.M. S.O. M.S.A.
Emilia Romagna 145,56 11,39 22,45
Veneto 52,01 13,60 13,09
Toscana 36,02 11,50 7,06
Lombardia 19,13 0,01 21,87
Lazio 16,87 2,45 2,54
Abruzzo 13,23 7,53 1,63
Friuli Venezia Giulia 9,38 0,00
Puglia 7,62 2,62 4,74
Marche 6,47 6,39
Campania 4,03 1,21
Calabria 3,84 1,37
Sicilia 3,51
Liguria 3,44 5,02 1,27
Sardegna 3,32 0,13
Trentino Alto Adige 2,37 2,18 2,33
Molise 2,27 0,66
Umbria 0,89
Piemonte 0,15 0,02 0,12
Totale 330,1 64,74 79,31
Ricchezza prodotta per le regioni
Il radicamento di Manutencoop nelle diverse regioni determina, come detto, crescita di risorse per il lavoro loca-
le. I lavoratori sono persone che vivono nei territori in cui vengono prestati i servizi. Per molte attività ci si avva-
le di professionalità di piccole e medie imprese locali. La tabella riporta i costi delle retribuzioni dei lavoratori
diretti e dei terzi prestatori, denaro quindi che Manutencoop fa circolare e permanere nelle località in cui opera,
confrontati con quanto si ricava nelle medesime regioni.
La realtà di M.F.M. risulta particolarmente significativa da questo punto di vista in quanto oltre il 70% di quan-
to fatturato viene redistribuito nelle regioni in cui viene realizzato.
In Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana hanno sede gli stabilimenti industriali di Servizi Ospedalieri e perciò in
queste regioni, si sostengono costi di gestione che non sono presenti nelle altre regioni. In alcune regioni, ad
esempio la Lombardia, ci si avvale di fornitori specializzati che riforniscono poi commesse presenti nelle altre
regioni.
In M.S.A. i costi sostenuti nelle regioni, oltre alle retribuzioni dei dipendenti e dei terzisti utilizzati per lo svol-
gimento di alcuni servizi, è da segnalare che il 12% è rappresentato da strutture locali che effettuano riparazioni
del parco mezzi. Non vi sono ricompresi invece gli oltre 7 milioni di euro di oneri di smaltimento dei rifiuti pres-
so le discariche in quanto sono costi sostenuti da M.S.A. nelle varie regioni ma rappresentano una partita “di giro”
in quanto vengono direttamente rifatturati ai clienti.
87
Il territorio e l’ambiente
Il mercato: clienti e fornitori sempre più locali
Tipologia clienti per fatturato (in milioni di euro)
Enti Pubblici Grandi Gruppi Sanità
M.F.M. 147.02 96.66 86.37
S.O. 64.74
M.S.A. 32.88 41.62 4.80
Dinamica clienti*
Nuovi Riacquisiti Persi
M.F.M. 31 2 48
S.O. 37 2 15
Saldo clienti
M.F.M. 987
S.O. 130
M.S.A. 217
*Non viene proposto il calcolo relativo a M.S.A. in quanto il passaggio da Divisione a Società autonoma non rende il dato confrontabile.
La selezione dei fornitori è regolata dalle linee guida dettate dalla qualità, in particolare quella dei Terzi prestatori
viene effettuata sulla base di ricerche di mercato impostate in modo da poter creare una rete di fornitori radicata nel
territorio in cui il Gruppo Manutencoop lavora al fine di creare un’integrazione dell’azienda con il tessuto sociale
esistente. La valutazione e la scelta dei fornitori viene fatta analizzando la potenzialità in termini di capacità tecnica
e di attrezzature che il fornitore esprime e la documentazione tecnico amministrativa che egli presenta.
Il controllo in fase di opera è duplice:
Rapporto tra ricavi realizzati e costi (salari e stipendi dei lavoratori diretti e dei terzi prestatori)
M.F.M. S.O. M.S.A.
Regione Fatturato Costi % Fatturato Costi % Fatturato Costi %
Liguria 3.446.689 2.199.065 63,8 5.016.902 108.078 2,2 1.271.125 700.262 55,1
Piemonte 15.473 6.513 42,1 17.799 119.209 112.736 94,5
Lombardia 19.138.769 11.891.056 62,1 10.901 1.190.113 100+ 21.876.533 11.097.472 50,7
Friuli Venezia Giulia 9.380.619 7.040.563 75 18.000
Emilia Romagna 145.560.322 101.492.560 69,7 11.384.176 8.050.561 70,7 22.458.429 14.365.156 63,9
Veneto 52.013.660 38.215.651 73,5 13.600.537 2.556.117 18,8 13.909.553 8.843.255 63,6
Trentino Alto Adige 2.378.356 1.702.273 71,5 2.181.319 804.433 36,9 2.339.011 1.371.112 58,6
Toscana 36.028.492 24.303.304 67,5 11.500.481 4.165.308 36,2 7.065.159 3.098.028 43,8
Umbria 893.928 456.578 51,1
Marche 6.470.543 5.261.760 81,3 6.388.951 1.177.388 18,4
Basilicata 28.134
Lazio 16.878.951 14.265.307 84,5 2.451.149 589.103 24 2.549.576 1.590.497 62,4
Abruzzo 13.231.998 10.020.149 75,7 7.531.892 4.685.850 62,2 1.633.337 921.685 56,4
Molise 2.273.229 2.038.845 89,7 665.096 9.590 1,4
Calabria 3.846.469 2.959.676 76,9 1.374.372 423.204 30,8
Puglia 7.628.557 6.350.547 83,2 2.618.234 380.254 14,5 4.744.381 2.914.574 61,4
Campania 4.032.133 3.588.792 89 1.218.180 874.785 71,8
Sicilia 3.510.430 2.284.674 65,1
Sardegna 3.328.992 2.693.003 80,9 132.402 135.422 100+
Totale 330.057.610 236.770.315 71,7 64.741.809 24.158.004 37,3 79.316.901 46.024.984 58,0
88
Il territorio e l’ambiente
• Tecnico sul cantiere in modo da valutare costantemente la qualità del servizio svolto
• Amministrativo da parte dell’Ufficio Acquisti con richiesta di tutte le documentazioni comprovanti la sua
regolarità contributiva.
È in fase di studio un sistema informatico integrato che permetta un monitoraggio più rapido, attento e
costante sull’operato del terzo prestatore e sui volumi di affari che questi hanno con le nostre Società.
Il sistema prevede anche un portale Internet che permetta un contatto più costante e stretto con i fornitori in
modo da farli sentire sempre più parte integrante del sistema aziendale Manutencoop ed in modo da permet-
tere uno scambio immediato di documentazione.
I principali fornitori si possono raggruppare in due macro-categorie: fornitori di “materie prime” e fornitori
di “prestazioni di servizio”.
Nel 2005, in M.F.M., l’incidenza delle materie prime sul totale del fatturato dei fornitori è stata del 3,5% per
le attività di pulizia e del 15-20% per l’attività di servizi integrati. All’interno di questa categoria si possono
individuare ulteriori due sottocategorie rappresentate dall’acquisto di combustibili e di attrezzature e beni di
consumo. Oltre 14 milioni di euro sono stati spesi in gasolio per riscaldamento e metano ( che rappresenta il
70% del totale ed è utilizzato per le attività di gestione calore), olio combustibile e carburanti. Per quanto
riguarda le attrezzature ed i materiali negli oltre 15 milioni di euro spesi rientrano tutti gli strumenti a sup-
porto delle attività di pulizia (detergenti, spazzatrici, stracci, etc), delle attività di verde (falciatrici, concimi,
etc), delle attività di costruzioni (materiali edili) e delle attività di manutenzione (materiali elettrici, idrauli-
ci, etc).
Per quanto riguarda le materie prime acquistate da Servizi Ospedalieri, la voce principale è la fornitura di
biancheria (per cui nell’anno 2005 sono stati investiti oltre 14 milioni di euro). Questa si suddivide in
“piana”, “confezionata” e “tessuti tecnici”; le prime due (piana e confezionata) permettono di “vestire” le
camere di degenza e il personale di corsia , mentre i tessuti tecnici sono destinati quasi esclusivamente alle
sale operatorie. I criteri di scelta di questi fornitori sono diversi e non sempre di mero carattere economico:
vista la particolare tipologia del servizio offerto da Servizi Ospedalieri, si necessita di fornitori affidabili per
i prodotti, ordinati, puntuali nelle consegne ed elastici nel seguire le esigenze che si manifestano.
Per quanto riguarda i tessuti tecnici per sala operatoria ci si avvale di un numero limitato di fornitori
(tre/quattro), in quanto tali tessuti – oltre a rispondere alle normative in materia- vengono testati e provati
internamente prima di essere immessi nel cosiddetto “circolante” ed il criterio è molto più selettivo, vista la
particolarità di impiego (interventi chirurgici).
Altre voci di costo importanti per Servizi Ospedalieri sono rappresentate da detersivi e detergenti, dove si è
scelto di avvalersi di un fornitore leader a livello mondiale e per cui, nel 2005, si sono sostenuti costi per
oltre 1,5 milioni di euro. In generale per tutte le materie prime i fornitori sono di carattere nazionale e non
localizzato, e garantiscono la fornitura in tutti e quattro gli stabilimenti produttivi.
Anche M.S.A. acquista per quasi 3 milioni di euro materiali a supporto del servizio come: sacchi, scope, con-
tenitori per le raccolte differenziate e di rifiuti ospedalieri. Anche nel caso di M.S.A. poi si assiste, visto anche
il tipo di sevizio svolto, all’acquisto di grandi quantità di carburante, solo nel 2005 sono stati spesi oltre 6
milioni di euro.
La maggior parte dei fornitori di materie prime operano in ambito nazionale.
Le prestazione di servizi rappresentano il restante fatturato e vengono svolti invece quasi esclusivamente da
fornitori locali. Le attività che sviluppano i fornitori di servizi, per M.F.M., si possono classificare in tre macro
attività.
89
Il territorio e l’ambiente
Costi sostenuti da M.F.M. per i terzi prestatori nelle regioni (in euro)
Costi terzi prestatori %
Emilia Romagna 41.967.780 38,2
Veneto 19.742.746 17,9
Toscana 11.253.868 10,2
Lombardia 7.933.416 7,2
Lazio 10.421.266 9,5
Abruzzo 4.485.231 4,0
Friuli Venezia Giulia 4.494.093 4,0
Puglia 375.723 0,3
Marche 2.617.795 2,4
Campania 8.570 0,0
Calabria 1.028.846 0,9
Sicilia 2.279.768 2,1
Liguria 1.523.844 1,4
Trentino Alto Adige 1.255.548 1,1
Umbria 456.578 0,4
Piemonte 6.513 0,01
Totale 109.851.586 100
Costi sostenuti da Servizi Ospedalieri per i terzi prestatori nelle regioni (in euro)
Costi per manutenzioni Costi per trasporto Costi per lavaggio biancheria
Lombardia 2.190,94
Piemonte 920
Emilia Romagna 216.886 2.455.468 376.563
Veneto 2.434 73.023 393.940
Trentino Alto Adige 119 636.873
Toscana 82.815 610.755 648.195
Umbria 1.036 3.844
Marche 111.636 805.913
Lazio 350 133.416
Abruzzo 137.562 770.852 63.048
Calabria 277.418
Puglia 116.767
Totale 439.698 4.143.119 3.339.214
Le opere civili, edili rappresentano il 20% e si compongono di attività specialistiche svolte da muratori, falegnami,
vetrai, fabbri, serramentisti, pavimentatori e tinteggiatori. etc .
Le manutenzioni di impianti elettrici e speciali costituiscono il 30% e si compongono di attività specialistiche, quali
antintrusione, rilevamento fumi, automatismi, gruppi elettrogeni e di continuità, quadri elettrici ecc.
Le manutenzioni di impianti meccanici e ascensori, il 50% e si compongono di attività specialistiche quali brucia-
toristi, idraulici, frigoristi, antincendio, telecontrollo, trattamento acque, gas medicali e impianti elevatori.
Per il settore delle Pulizie è sostanzialmente assente il ricorso a terzi prestatori invece presente, anche se in piccola
parte, nel settore Verde. Anche per quanto riguarda Servizi Ospedalieri per i servizi principali affidati a soggetti ester-
ni (manutenzioni, pulizie, lavaggi e trasposti), è stata creata una rete di fornitori affidabili sia dal punto di vista “tec-
nico” che da quello della garanzia del servizio. Si può affermare che esiste un rapporto di fidelizzazione molto mar-
cato. Per questa tipologia di fornitori si preferisce un rapporto di tipo locale (cioè per le varie sedi ci si affida a sogget-
ti operanti nella zona limitrofa), per valorizzare il lavoro locale, per radicare la presenza di Servizi Ospedalieri nelle aree
in cui operano gli stabilimenti e per avere maggiore flessibilità ed elasticità di utilizzo e di servizio.
90
Il territorio e l’ambiente
Anche in M.S.A. si fa ricorso al supporto di manodopera esterna per svolgere alcuni servizi particolari ma gran-
de importanza riveste il rapporto instaurato con le Officine operanti nei vari territori che effettuano le riparazio-
ni del parco mezzi della Società.
Costi sostenuti da M.S.A. per i terzi prestatori nelle regioni (in euro)
Costi per riparazioni e ricambi Costi terzi prestatori
Emilia Romagna 1.983.499 1.560.000
Lombardia 1.192.591 725.000
Veneto 727.561 467.450
Toscana 362.132 107.100
Puglia 264.216 121.900
Lazio 95.244 684.800
Trentino Alto Adige 109.126 238.250
Abruzzo 210.122 90.700
Liguria 213.649 22.500
Campania 17.548 -
Sardegna 58.777 9.500
Totale 5.234.465 4.027.200
Azioni positive per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile
Certificazione ISO14001 per M.S.A.
Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A. ha ottenuto nel dicembre 2005 la certificazione del Sistema di gestio-
ne ambientale. Diversi sono stati i vantaggi ottenuti. Anzitutto attraverso l’analisi ambientale l’azienda ha
preso coscienza degli impatti rilevanti che produce sull’ambiente. È partita dal prendere coscienza che ogni
azione, anche quella più semplice, genera un impatto. Queste semplici azioni vanno pertanto considerate, nei
loro effetti sull’ambiente, in relazione al territorio in cui queste si svolgono in quanto ogni territorio presen-
ta caratteristiche che vanno adeguatamente prese in considerazione e dalle quali non si può prescindere, se si
vogliono tenere sotto controllo i propri aspetti ambientali.
È quindi importante conoscere la realtà geografica dell’area in cui si opera attraverso la conoscenza del terri-
torio, delle sue problematiche e delle leggi che ne regolamentano l’utilizzo a livello regionale, provinciale e
comunale.
L’azienda è impegnata ad individuare gli strumenti di misura e di controllo delle prestazioni ambientali lega-
te al proprio processo produttivo. Di seguito si elencano alcuni esempi significativi di intervento che M.S.A.
ha preso in considerazione nel proprio Sistema di Gestione Ambientale:
• manutenzione dei mezzi programmata che consente al veicolo di mantenere il più a lungo possibile gli stan-
dard qualitativi di fabbricazione;
• sostituzione del parco automezzi con l’acquisto di mezzi non inquinanti o a ridotto impatto inquinante;
• adozione di istruzioni operative per gli autisti contenenti alcuni accorgimenti sulla conduzione dei mezzi;
• aumento della sensibilità degli operatori attraverso una capillare attività di formazione;
• potenziamento della raccolta differenziata;
91
Il territorio e l’ambiente
• attivazione di un sistema di controllo dei consumi delle risorse naturali quali acqua, gas, elettricità che con-
sente di individuare le inefficienze;
• misurazione dell’uso della carta attraverso il monitoraggio del numero di fotocopie che si fanno misurazio-
ne della quantità di carta acquistata;
• adozione di un software che permette la sorveglianza e di conseguenza il rispetto delle scadenze delle pre-
scrizioni legali ed ambientali;
• realizzazione di nuovi impianti di depurazione delle acque.
Attraverso gli strumenti sopra riportati, la soddisfazione dei requisiti e delle esigenze di tipo ambientale non-
ché attraverso la verifica del rispetto della normativa vigente, già nei primi sei mesi dell’anno 2006 si sono
potuti apprezzare vantaggi tangibili come:
• la riduzione di costi di gestione;
• il miglioramento dell’immagine a livello di clientela, stakeholders e autorità pubbliche;
• il miglioramento della percezione delle problematiche ambientali a tutti i livelli dell’organizzazione;
• la riduzione del rischio di sanzioni.
Una volta ottenuta la certificazione si ha la responsabilità del mantenimento tramite la corretta applicazione
del Sistema di gestione e del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. I prossimi impegni che
Manutencoop Servizi Ambientali intende realizzare sono:
• implementazione del sistema di monitoraggio esteso a tutte le sedi;
• prosecuzione della attività formativa in maniera sempre più capillare;
• sensibilizzazione sulle tematiche ambientali anche presso i nostri clienti e fornitori;
• avviamento della raccolta differenziata presso tutte le sedi operative.
Il bus navetta aziendale
Manutencoop da tempo, e in particolare dopo il trasferimento della sede direzionale dal centro di Bologna a
Zola Predosa, è impegnata in modo deciso sui temi della mobilità sostenibile e ha visto il proprio “Piano degli
spostamenti casa lavoro” (Pscl) cofinanziato dalla Provincia di Bologna.
Manutencoop ha redatto il primo “Piano degli spostamenti” nel 2003 e nominato nello stesso anno il proprio
mobility manager e dato il via ad un servizio di navetta dedicata che collega la stazione centrale di Bologna
con la sede di Zola Predosa con fermata intermedia presso l’Ospedale Maggiore. Sono previste 3 corse gior-
naliere (una la mattina da Bologna a Zola e due la sera per il percorso inverso) ogni giorno dal lunedì al
venerdì. Il mercoledì il servizio è potenziato con ulteriori due corse mattutine a/r. Mediamente la navetta,
gratuita, trasporta tra le 20 e le 30 persone al giorno. Nonostante il mezzo di trasporto più utilizzato dai
dipendenti resti l’automobile (la utilizza l’81,9%), il servizio navetta soddisfa le esigenze di trasporto di un
buon 10% delle persone impiegate nella sede di Zola situata in una zona poco servita dai mezzi pubblici (la
fermata più vicina del Servizio Ferroviario Metropolitano è ad oltre 1 km dalla sede).
Data l’esperienza positiva di questi anni e il livello di gradimento da parte dei dipendenti, Manutencoop
intende potenziare ulteriormente il servizio. In particolare verrà valutata la possibilità di istituire una corsa
quotidiana supplementare dalla Stazione Centrale a Zola ed, eventualmente, ulteriori nuove fermate in pros-
simità delle zone in cui risiede il maggior numero di dipendenti del Comune di Bologna.
È consuetudine anche quella di predisporre un servizio di trasporto collettivo in occasione dell’assemblea
92
Il territorio e l’ambiente
Azioni positive di solidarietà verso associazioni e comunità
Per la prevenzione oncologica
Negli ultimi tre anni Manutencoop ha sostenuto la ricerca e la sperimentazione contro il cancro attraverso un con-
tributo di 100.000 euro annui all’Istituto nazionale per lo studio ed il controllo dei tumori e delle malattie
ambientali “Bernardo Ramazzini”.
Attraverso una apposita convenzione viene, inoltre, data la possibilità a tutti i dipendenti di divenire soci
dell’Istituto di ricerca e prevenzione del cancro e di usufruire di una visita di controllo gratuita presso la sede
dell’Istituto. I costi dell’associazione e della visita sono a carico di Manutencoop. Nel 2005 hanno usufruito di
questa possibilità più di 50 lavoratori.
Per le donne
La distribuzione delle bambole l’8 marzo è ormai una tradizione per Manutencoop: ogni anno interessa una o più
strutture ospedaliere in cui il Gruppo svolge la propria attività.
Le bambole offerte in dono sono confezionate artigianalmente dalla cooperativa multietnica di Sarajevo “Suada
Dilberovic”. Composta da donne di diverse etnie, la cooperativa porta il nome della prima studentessa uccisa, il
5 aprile 1992, durante l’assedio di Sarajevo. Costituita formalmente nel 1996, “Suada Dilberovic” è proprio duran-
te l’assedio da un gruppo di donne che nei rifugi hanno cominciato a dedicarsi al ricamo tradizionale e alla maglie-
ria a mano utilizzando materiali riciclati. Nel 2005 in occasione della Festa della donna le dipendenti di
Manutencoop che lavorano quotidianamente nell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, nell’Istituto Villa Rosalinda di
Budrio e nelle case di cura di Formigine, di Spilamberto e Giovanni XXIII di Bologna hanno donato a tutte le
pazienti le “bambole della speranza”. Un gesto che vuole essere un modo per esprimere a tutte le donne ricovera-
te affetto ed attenzione e, nello stesso tempo, un segno di solidarietà nei confronti delle donne impegnate in ex
Jugoslavia a ricostruire, con il lavoro quotidiano, la vita civile dopo anni di violenza.
81% Auto private
10% Navetta (in combinazione o da sola)
5% Moto/motociclette
4% Altro
generale e di quelle settoriali; per l’assemblea di maggio sono stati organizzati 6 pullman mentre in occasio-
ne della festa Multietnica è stato attivato un servizio ogni ora che permetteva di raggiungere dal centro di
Bologna San Marino di Bentivoglio.
93
Il territorio e l’ambiente
Per le famiglie con persone disabili
Prosegue la collaborazione con l’Associazione Pianeta Elisa Onlus, realtà fiorentina impegnata nella formazione,
assistenza e riabilitazione di giovani ragazzi disabili. Con una convenzione triennale Manutencoop ha sostenuto,
a partire dal 2004, la realizzazione di una struttura, all’interno del Borgo, dedicata al “Dopo di noi”: ospiterà
ragazzi e adulti con handicap che non possono contare, anche solo temporaneamente, sul sostegno delle proprie
famiglie. Gli spazi per il “Dopo di noi”, ricavati da vecchie stalle, sono ormai completati e pronti ad accogliere i
primi ospiti. La collaborazione è proseguita con l’impegno diretto nella realizzazione del giardino del Borgo.
Manutencoop ha messo a disposizione di Pianeta Elisa la propria esperienza nella gestione del verde progettando
e realizzando insieme gli spazi intorno alla struttura del Mugello.
Per i bambini
In occasione del Natale e della Befana, Manutencoop ha deciso di investire direttamente e su scelta dei singoli
lavoratori, nel sostegno di 4 progetti:
- “Adozioni a distanza”, promosso da Ce.Svi.Te.M., nei confronti di un gruppo di ragazzi del distretto di Monapo
in Mozambico, per la loro formazioni scolastica;
- “Corsia pediatrica dell’Ospedale di Emergency di Kabul”, promosso dall’associazione di Gino Strada, per l’assi-
stenza e la cura di bambini afghani;
- “Chernobyl”, promosso da Legambiente, per l’ospitalità e la cura di bambini colpiti dalle radiazioni e dalle con-
seguenze dello scoppio nucleare del 1986;
- i bambini di Bassora in Iraq promosso da “Un ponte per…” per l’educazione e la formazione.
Nel 2005 il contributo di Manutecoop e dei suoi lavoratori per questi progetti è stato, complessivamente, di
80.700 euro.
Servizi Ospedalieri ha sostenuto la rassegna dei musicisti di strada “Ferrara Buskers Festival” che ha, come scopo
principale, la raccolta di fondi a favore dei bambini di strada di diversi Paesi, attraverso ”Il Grande Cappello“, una
sorta di festival nel festival, che a turno impegna pressochè tutti gli artisti partecipanti nella raccolta tra il pub-
blico del denaro necessario ai progetti da realizzare. Nel 2004 le offerte erano state impiegate per iniziare la
costruzione di una mensa per i bambini di strada di Buenos Aires in Argentina, nel 2005 a favore della associa-
zione RECICLAVEL, che in una favela di Salvador di Baia, con il recupero e l’impiego di materiali di scarto, avvia
al lavoro e a diverse attività culturali i bambini.
Per la sanità in Africa
Data la peculiarità di Servizi Ospedalieri, la Società, da anni, fornisce, a titolo gratuito, ingenti quantità di mate-
riali ospedalieri, in appoggio a svariate iniziative. Si riportano le più significative per l’anno 2005:
- alla ONLUS Progetto Mozambico sono stati consegnati circa 15.000 capi confezionati per operatori e degenti,
oltre ad un migliaio di articoli per sala operatoria;
- alla associazione Emiliano De Marco, che ha costruito un ospedale a Tharaka in Kenia (dove grazie alla turna-
zione di medici, infermieri ed altro personale sanitario italiano, sono state visitate 54.000 persone (di cui 30.000
bambini); ricoverate 2.800; operate 1.400 di cui 400 di grande e media chirurgia e sono stati espletati 910 parti
e 160 cesarei), abbiamo fornito 5.000 capi confezionati e 500 articoli per sala operatoria.
95
La mutualità
“Le coop nascono nel momento in cui delle persone mettono in cima alla propriascala di valori la libertà intesa in senso positivo, come libertà di realizzarsi… È
necessario che tocchino con mano che hanno un vantaggio, che migliorano la propriacondizione”
Stefano Zamagni
Marino, nato a Castel San Pietro Terme, Vice Presidente di Manutencoop
Credo sia importante la valorizzazione del socio e complessivamente
di chi lavora per noi e con noi
““
97
La mutualità
Il patrimonio della cooperativa
Il patrimonio della cooperativa è costituito:
a) dal capitale sociale versato dai soci lavoratori per un totale di 7,944 milioni di euro;
Capitale sociale versato (31 dicembre 2005)
Scaglioni Numero % Importo %
Fino a 2.500 euro 5 1 10 0
Da 2.500,01 a 5.000 euro 35 6 143 2
Da 5.000,01 a 7.747 euro 90 15 600 7
Da 7.747,01 a 10.000 euro 110 19 941 12
Da 10.000,01 a 15.000 euro 126 21 1.636 21
Da 15.000,01 a 20.000 euro 146 25 2.510 32
Da 20.000,01 a 30.000 euro 66 11 1.554 19
Oltre 30.000 euro 12 2 550 7
Totale 590 100 7.944 100
b) dal capitale dei soci sovventori rappresentato da azioni nominative ciascuna del valore nominale di euro 25,82,
per un totale di 5,088 milioni di euro;
Azioni possedute dai soci sovventori (31 dicembre 2005)
Scaglioni Numero % Importo %
Da 0 a 2 azioni 71 10 3 1
Da 3 a 19 azioni 80 11 17 0
Da 20 a 39 azioni 159 23 144 3
Da 40 a 99 azioni 63 9 105 2
Da 100 a 199 azioni 127 18 423 8
Da 200 a 299 azioni 52 7 326 6
Da 300 a 399 azioni 26 4 233 5
Da 400 a 599 azioni 37 5 466 9
Da 600 a 799 azioni 17 2 305 6
Da 800 a 999 azioni 13 2 303 6
Da 1000 a 1999 azioni 31 4 1.074 21
Da 2000 a 2999 azioni 12 2 777 15
Da 3000 A 3999 azioni 9 1 782 15
Oltre 4000 azioni 1 0 130 3
Totale 698 100 5.088 100
c) dalla riserva legale e straordinaria, formata con le quote degli utili di esercizio accantonate per un totale di 194
milioni di euro. Le riserve sono tutte indivisibili e non possono essere distribuite fra i soci in qualunque forma,
né durante la vita sociale né all’atto dello scioglimento.
Percentuale di utile versato a riservaAnno Utile Quota utile %
a riserva2000 4.647 2.904 622001 22.769 20.141 882002 9.920 7.408 742003 *31.684 28.532 792004 6.593 5.213 792005 **87.507 83.674 95
*È comprensivo della Plusvalenza derivante dallo spin-off del ramo d’azienda dei Servizi Integrati.
**È comprensivo della Plusvalenza derivante dallo spin-off dei rami d’azienda dell’Igiene e del Verde, dei dividendi e degli effetti deri-
vanti dal consolidamento fiscale.
98
La mutualità
Lo scambio economico
Il ristorno
Il ristorno è determinato in relazione alla quantità, al numero di mesi (o frazione di mese superiore a 15 giorni)
per il quale il socio ha reso la propria attività lavorativa e in base alla qualità, secondo il livello d’inquadramen-
to. La proporzione fra i due parametri è definita dall’assemblea dei soci attraverso un apposito Regolamento.
Per il 2005 la quota di utile destinata a ristorno è stato di 1.133.926 euro e, in base ad una volontà egualitaria,
si è scelto di assegnare al criterio della quantità il 99% e alla qualità l’1%.
Modalità di erogazione del Ristorno
2000 1.239 euro in APC (triennale)
2001 1.800 euro su capitale sociale
2002 1.800 + 30 x ogni anno di anzianità sociale ad aumento di capitale sociale
2003 1.800 + 30 x ogni anno di anzianità sociale ad aumento di capitale sociale
2004 1.800 euro + tra 8 e 18 euro in base ai livelli d’inquadramento
2005 2.004 euro + tra 9.93 e 20.04 euro in base ai livelli d’inquadramento
Distribuzione dell’utile
Nel 2005 l’assemblea ha deliberato di destinare l’utile dell’esercizio di 87.507.028 euro a:
2.625.210 euro al Fondo per la promozione e lo sviluppo della cooperazione costituito dalla Lega Nazionale
Cooperative e Mutue (Coopfond);
544.932 euro ai Soci lavoratori a titolo di remunerazione delle quote sociali effettivamente versate, nella misura
del 6,65%;
139.305 euro ai Soci lavoratori a titolo di rivalutazione delle quote nella misura del 1,7%;
436.802 euro ai Soci sovventori a titolo di remunerazione delle azioni nella misura del 8,65%;
85.825 euro ai Soci sovventori a titolo di rivalutazione delle azioni nella misura del 1,7%;
26.252.108 euro a Riserva legale ordinaria indivisibile;
57.422.842 euro a Riserva legale straordinaria indivisibile.
2001 2002 2003 2004 20052000
193.686
5.804
20.1417.408
28.5325.213 83.674
45.81448.718
68.85976.267
104.799
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
110.012
Riserve accumulate
Riserve versate nell’anno
Riserve accumulate
99
La mutualità
Quote di utile distribuite ai soci (in migliaia di euro)
Anno Capitale Sociale Ristorno Azioni Soci Sovventori APC Totaleremunerazione rivalutazione remunerazione rivalutazione remunerazione
2000 358 106 507 482 117 - 1.570
2001 386 119 769 493 124 71 1.962
2002 372 112 945 471 113 102 2.115
2003 443 148 993 458 121 68 2.230
2004 482 149 692 417 98 33 1.871
2005 545 139 1.133 437 86 - 2.340
Il prestito da soci
I soci, lavoratori o sovventori, che ad inizio anno avevano un libretto di prestito sociale, con cui contribuire allo
sviluppo della Cooperativa, erano 594 per un valore complessivo di 8.612.000 euro. A fine 2005 i soci prestato-
ri erano 591 (i libretti chiusi sono stati 21 e quelli aperti 18) per un prestito sociale di 9.215.000 euro.
Ai “prestatori” è riconosciuto un tasso differenziato, a seconda di quanto hanno versato: il tasso aumenta all’au-
mentare delle somme versate (il versamento massimo fissato dalla legge è di 55.715,37 euro per socio).
Ulteriore incentivo ad usare questa forma di risparmio all’interno della Cooperativa è l’istituzione di premi. Ai 10
maggiori prestatori, cioè ai 10 soci singoli o “famiglie” che nel corso dell’anno hanno avuto le somme più alte, è
stato assegnato un viaggio premio del valore di 1.550 euro. Ad altri 20 soci, sorteggiati fra i prestatori che non
hanno vinto o concorso a far vincere uno dei primi dieci premi, è andata una somma variabile e pari, per ogni
socio, al valore degli interessi maturati sul prestito sociale per l’anno considerato.
Analisi prestito da soci (1 gennaio 2006)Scaglioni Numero % Importo % Media
Libretti libretti
Inferiore a 500 euro 102 17 17 0 0,17
Da 500,01 a 2.500 euro 111 19 146 2 1,32
Da 2.500,01 a 5.000 euro 68 12 249 3 3,66
Da 5.000,01 a 10.000 euro 79 13 566 6 7,16
Da 10.000,01 a 15.000 euro 38 7 482 5 12,68
Da 15.000,01 a 25.000 euro 49 8 959 10 19,57
Da 25.000,01 a 40.000 euro 43 7 1.366 15 31,77
Oltre 40.000 euro 101 17 5.430 59 53,76
Totale 591 100 9.215 100 15,59
Tassi sul prestito da soci (1 gennaio 2006)
Versamenti Euribor Adeguamento Tasso Tasso 6 mesi* Manutencoop lordo netto
Fino 5.200 euro 2,67 -0,75 1,92 1,68
Da 5.200,01 a 15.500 euro 2,67 -0,5 2,17 1,90
Da 15.500,01 a 26.000 euro 2,67 -0,25 2,42 2,12
Da 26.000,01 a 40.000 euro 2,67 0 2,67 2,34
Oltre 40.000 euro 2,67 0,25 2,92 2,56
*Il tasso cambia ogni 3 mesi in base ai valori al 1° gennaio, 1° aprile, 1° luglio e 1° ottobre.
100
La mutualità
Il prestito a soci
Ai soci lavoratori è inoltre data la possibilità di chiedere alla Cooperativa un prestito per una somma massima
personale di 10.000 euro. Unica garanzia richiesta è che la cifra sia coperta per l’80% fra il capitale sociale e il
TFR maturato in azienda. La domanda viene sottoposta al primo Consiglio di Amministrazione utile e, se accol-
ta, nel giro di pochi giorni la cifra viene erogata tramite assegno. Viene applicato un tasso d’interesse raccordato
al tasso massimo riconosciuto ai soci che versano denaro sul libretto e la cifra deve essere restituita in un tempo
limite di 60 mesi, tramite rate trattenute direttamente dalla busta paga. A fine 2005 l’Assemblea dei soci ha appro-
vato una modifica al Regolamento di prestito a soci fissando che l’entità del Fondo viene ridefinita annualmente
dal Consiglio di Amministrazione in base alle dinamiche di sviluppo della Cooperativa.
Fino a questa modifica il fondo complessivo messo a disposizione per il prestito a soci era di 500.000 euro; nel
2005, 39 soci hanno fatto ricorso al prestito a soci, per un importo complessivo di 304.000 euro.
Dal 2006, secondo il nuovo Regolamento, il Fondo ammonta a 547.435 euro.
Piani d’ammortamento prestiti a soci: tasso d’interesse 2,92%
Somme Tempi di restituzione
richieste 6 mesi 12 mesi 18 mesi 24 mesi 30 mesi 36 mesi 42 mesi 48 mesi 54 mesi 60 mesi
500 84,13
1.000 168,09 84,66
1.500 252,13 126,99 85,27
2.000 336,18 169,31 113,70 85,89
2.500 420,22 211,64 142,12 107,36
3.000 504,27 253,97 170,55 128,84
3.500 588,31 296,30 198,97 150,31 121,12
4.000 672,36 338,63 227,39 171,78 138,42
4.500 756,40 380,96 255,82 193,26 156,44 131,42
5.000 840,44 423,29 284,24 214,73 173,03 145,03
5.500 924,49 465,61 312,67 236,20 190,33 159,75
6.000 1.008,53 507,94 341,09 257,68 207,63 174,28 150,46
6.500 1.092,58 550,27 369,52 279,15 224,93 188,80 170,73
7.000 1.176,62 592,60 397,94 300,62 242,24 203,32 175,53 154,69
7.500 1.260,67 634,93 426,36 322,09 259,54 217,84 188,07 165,74
8.000 1.344,71 677,26 454,73 343,57 276,84 232,37 200,61 176,79 158,27
8.500 1.428,76 719,59 483,21 365,04 294,15 246,89 213,14 187,84 168,17
9.000 1.512,80 761,92 511,64 386,51 311,45 261,41 225,68 198,89 178,06
9.500 1.596,85 804,24 540,06 407,99 328,75 275,94 238,22 209,94 187,95 170,37
10.000 1.680,89 846,57 568,49 429,46 346,05 290,46 250,76 220,99 197,84 179,33
101
La mutualità
La socialità
Buoni valore per il Natale e la Befana
Per il Natale 2005 la strenna Manutencoop è stata un buono valore (30/35 euro) da spendere presso alcuni
punti vendita o da devolvere in Progetti di Solidarietà.
In occasione della Befana sono stati distribuiti ai figli dei lavoratori buoni valore da spendere presso negozi
di giocattoli, e una cifra pari a quella investita per i “nostri figli” è stata destinata a sostenere organizzazioni
per migliorare le condizioni di vita di altri bambini del mondo. Nel 2005 sono stati distribuiti oltre 2.300
buoni.
Festa Multietnica
Anche quest’anno una Festa con tanti colori e protagonisti. Ad organizzarla, come da 7 anni, tante donne e
uomini di Manutencoop, ma non solo: le forze si sono unite con le Associazioni El Ghibli ed Il Temporale e
collocando la festa all’interno del festival di narrazione Evocamondi, svoltosi nei primi due fine settimana di
luglio, nel parco di Villa Smeraldi, sede del Museo della civiltà contadina, a San Marino di Bentivoglio in pro-
vincia di Bologna.
Con “Soffermandoci sui diritti …”, dibattito attorno alle politiche per l’immigrazione e alla legge Bossi-Fini,
si è dato spazio ad una riflessione comune su temi di grande attualità e di forte impatto sociale per tutti i lavo-
ratori, comunitari e non.
Con il denso programma di musica, danza e narrazione si sono proposte arti ricche di tradizioni e di origina-
lità culturali. Ai cantautori italiani e brasiliani, ai musicisti marocchini e dell’Africa nera, alle danzatrici nige-
riane e della bassa bolognese si sono alternate le interviste di “Radio Festa” ai volontari ed ai rappresentanti
delle associazioni con cui Manutencoop collabora.
Con la diversificata proposta gastronomica, incentrata sugli assaggi (gratuiti) dei tanti piatti tipici preparati
da lavoratrici e lavoratori di Manutencoop di decine di paesi, sono stati fatti gustare, a tutti i partecipanti, la
universalità dell’arte della cucina.
Torneo di calcio
Per il quinto anno, si è svolto presso lo stadio “Dall’Ara” di Bologna un torneo di calcio che ha visto in campo
e sugli spalti soci, dipendenti ed amici delle Società del Gruppo Manutencoop.
Hanno partecipato 10 squadre (3 new entry “MCB”, rappresentativa dell’omonima società del Gruppo, “i
Compagni di Merende”, compagine di toscani ed “EcoVeneto”, formazione dei colleghi dell’Ecologia del
Veneto e le ormai consolidate “Igiene All Star”, squadra di impiegati e operai del settore pulizie, la formazio-
ne “Tutti 10” che schierava impiegati, impiegate e informatici dei Servizi Centrali, “Facility Man”, formazione
di impiegati, tecnici e operai dei Servizi Integrati, una squadra rappresentativa di operatori e impiegati di
M.S.A., una dei ferraresi di Servizi Ospedalieri e una squadra della capitale rappresentativa di Roma
Multiservizi) e vincitrice è risultata Real Verde, formazione del servizio Verde. Si è inoltre tradizionalmente
disputata la sfida ai rigori tra i ragazzi vinta da Alessandro Vogesi.
Altri appuntamenti
Durante tutto l’anno si sono svolte altre iniziative per favorire la conoscenza e la valorizzazione delle persone.
Nel 2005 prima sfida ufficiale a pallavolo e basket tra soci e lavoratori delle diverse Società del Gruppo
Manutencoop presso l’impianto del Villaggio del Fanciullo di Bologna.
Roberta, nata a Imola, pulisce gli uffici comunali di Imola
Vorrei che i rapporti umani ritornassero a essere come una volta, non vuol dire fare un passo indietro ma solamente riappropriarsi del rispetto
tra persone civili che hanno come obiettivo quello di portare avanti in armonia il propriolavoro con la conseguenza di ingrandire la Società, rafforzare la sicurezza del proprio posto
di lavoro e creare nuove opportunità per altre persone
““
103
La mutualità
Nel basket sono scese in campo 3 squadre e, in un girone all’italiana, ha prevalso la formazione mista
“A.m.a.l.a.” (dalle iniziali dei cinque giocatori) su “Le capre” e la multinazionale “S.c.e.l.”.
Nella pallavolo si sono misurate, in un girone tutti contro tutti, 4 formazioni: “Le capre” una squadra di donne
e uomini dell’ex divisione Igiene, “Scarabòc” e “Scarabacén” due formazioni di giovani di M.F.M. e “Chì ètér”
(Gli altri) una squadra mista composta solo all’ultimo minuto, affiancando al nucleo dei Servizi centrali risor-
se di M.F.M..
A ottobre Manutencoop ha proposto a soci e lavoratori una visita guidata a Villa Pisani ed escursione in bat-
tello tra le ville venete della Riviera del Brenta da Padova a Venezia.
A novembre è stata organizzata la tradizionale “gara di briscola”, giunta ormai alla dodicesima edizione, che,
per il primo anno , si è tenuta presso il Circolo Sociale Pertini a Zola Predosa. Si sono scontrate 18 coppie
dopo aver gustato la polenta preparata dalle signore del Circolo.
È stata organizzata anche la tradizionale festa della Befana, per il 2005 presso la sala mensa della sede di
Manutencoop a Zola Predosa; è stata l’occasione per giocare insieme ai clown, fare merenda e ammirare le
piccole grandi opere dei bambini (sono state esposte oltre 20 disegni e poesie su “Manutencoop vista dai
bambini”).
Allo stadio, a teatro e ai palasport
Anche per il 2005 sono stati messi a disposizione di soci e lavoratori, a rotazione, alcuni abbonamenti per il
“Dall’Ara” in occasione delle partite casalinghe del Bologna. Hanno usufruito di questa possibilità 80 persone
che hanno avuto a disposizione, ciascuno, 2 posti di Tribuna.
Allo stesso modo sono stati messi a disposizione dei soci interessati alcuni abbonamenti a teatri della provin-
cia di Bologna e di Modena (San Giovanni in Persiceto, Crevalcore e Sant’Agata Bolognese); è stata data la pos-
sibilità di andare a teatro ad oltre 150 persone che, anche in questo caso, disponevano di 2 biglietti a testa.
Come novità è stata introdotta la possibilità, per oltre 70 soci, di assistere alle partite casalinghe di Virtus e
Fortitudo Bologna.
105
L’ascolto
La “minoranza profetica” verso un forum deliberativo
Roberto, nato a Soragna, dirigente di Manutencoop
Integrare sempre più il personale di livello tecnico e farlo crescere
all’interno dell’azienda
““
107
L’ascolto
“Una ‘minoranza profetica’: un gruppo di persone che pur sapendo che altri in azienda fanno i ‘lavativi’, non si sco-
raggia o segue l’esempio degli altri ma si impegna comunque per ragioni ideali. Si dimostra scientificamente che se
in un grande gruppo c’è una minoranza profetica dopo un certo periodo di tempo l’intero gruppo di lavoratori
aumenterà il proprio impegno fino al livello della minoranza. Nella cooperativa i soci possono essere ‘minoranza
profetica’ a patto che si verifichino due condizioni: la minoranza non si deve scoraggiare subito, anche di fronte a
risultati scarsi e gli altri devono percepire in modo chiaro che è nel loro interesse seguirla; è necessario che tocchi-
no con mano che hanno un vantaggio, migliorano la propria condizione. Spesso prevale il moralismo: viene richie-
sto l’impegno senza mostrare i risultati, ‘seguite me perché ve lo dico io’. Ma solo la minoranza profetica può impe-
gnarsi per un’ideale, a chi non fa parte di essa è necessario mostrare i risultati, non fare delle prediche.
Un effettivo protagonismo e l’assunzione di responsabilità da parte dei soci si sono rivelati decisivi per arginare
eccessi di potere e garantire una gestione delle cooperative fedele alla loro missione originaria. Come farlo? Bisogna
attivare dei forum deliberativi, i luoghi in cui il capo fornisce le sue ragioni. Dare ragioni vuol dire saper spiegare,
ad esempio, un bilancio in modo tale che anche chi non è andato a scuola capisca. Chi vuole vedere approvate le
proprie idee deve esplicitare la matrice di valore alla base della sua proposta, deve spiegare la sequenza delle con-
seguenze che derivano dalle sue proposte e rendere pubbliche le sue ragioni in modo tale che chiunque sia in grado
di criticare o contestare le ragioni. Bisogna che dentro le cooperative vengano istituiti i forum deliberativi: il pote-
re viene dato a chi convince, esplicitando le ragioni. Ovviamente è necessario dare alle persone gli strumenti per
capire, le persone si devono aggiornare, devono studiare, bisogna fare in modo che prendano gusto alla partecipa-
zione. Ma alla fine si raggiunge un duplice obiettivo: quello di valorizzare le persone e di esercitare una forma di
controllo sulla dirigenza.”
Stefano Zamagni
I soci quindi come minoranza profetica e il forum deliberativo come strumento per governare il futuro.
L’impegno di Manutencoop negli ultimi mesi è stato quello di favorire il più ampio coinvolgimento dei soci nel-
l’individuazione di impegni condivisi e qualificanti l’agire del Gruppo per i prossimi anni.
Utilizzare il Bilancio sociale, e più in generale il Progetto Manutencoop è…, come leva per produrre nel manage-
ment e nei dipendenti una sintonia sui valori non soltanto esposta nei suoi tratti generali, ma verificata nei com-
portamenti quotidiani.
Si è lavorato per verificare se gli assunti sui quali l’impresa si è costituita ed è cresciuta sono rispettati nell’attivi-
tà gestionale, nei comportamenti dei manager, nella conduzione delle principali relazioni ambientali, nella capa-
cità della Proprietà di far fronte ai propri doveri.
In questa ottica ci si è impegnati a creare una situazione produttiva per lo sviluppo dell’impresa e per la sua imma-
gine: si è cercato di andare verso la definizione di scelte che incidano sull’assetto dell’impresa e di produrre una
nuova idea qualitativa di gestione d’impresa.
In questo percorso si possono individuare una serie di protagonisti: i Direttori del Gruppo Manutencoop, i soci
partecipanti ad assemblee, Comitati soci e Commissioni, i soci e i lavoratori che hanno compilato il fascicolo -
“Manutencoop è ... impegni – Cose fatte e da fare” e i soci che hanno offerto il loro volto e la loro voce per il
manifesto e il video Manutencoop è.
108
L’ascolto
I Direttori del Gruppo Manutencoop
Il Servizio Responsabilità sociale e Comunicazione di Gruppo, con il supporto della Società DTN Consulenza, ha
proceduto ad una serie di incontri individuali con i vari Direttori del Gruppo Manutencoop. Le persone coinvol-
te sono state: Marco Acquafresca (Amministratore Delegato di Servizi Ospedalieri), Maurizio Bottaini
(Amministratore Delegato di M.S.A.), Milva Carletti (Direttrice Servizio Pianificazione operativa, controllo e start
up), Giuseppe Carrara (Direttore operativo di area), Mauro Casagrande (Direttore Servizio Amministrazione e
Finanza di M.F.M.), Nicola Cattozzo (Direttore Servizio Personale, qualità ed organizzazione di M.F.M.), Gianni
De Togni (Direttore operativo di area), Andrea Gozzi (Direttore Servizio Amministrazione e Finanza di MNTC),
Paolo Leonardelli (Direttore Servizio Promozione e sviluppo commerciale di M.F.M.), Mauro Masi (Sponsor),
Maurizio Massanelli (Direttore Servizio Tecnico Commerciale di M.F.M.), Roberto Paini (Direttore operativo di
area), Dante Rodolfi (Direttore Acquisti e Logistica di M.F.M.), Andrea Testoni (Direttore Servizio
Amministrazione Personale e Divisione Somministrazione), Katia Tugnoli (Sponsor).
Gli incontri sono stati sviluppati a partire da alcuni stimoli estrapolati dalla Relazione sulla gestione del bilancio
consolidato 2004, e hanno concentrato l’attenzione su quattro temi centrali: lavoro e occupazione, partecipazio-
ne cooperativa, rapporto con il territorio e relazioni con il mercato.
Si propone qui una sintesi dei principali stimoli emersi sui quattro temi.
Lavoro
• Rapporto lavoro diretto e indiretto (terzi prestatori)
• Necessità di formazione:
- per crescita per linee interne
- per personale locale (che consapevoli delle peculiarità territoriali imparino ad agire in una logica di Gruppo
cooperativo)
- per essere sempre più realtà multietnica (formazione per lavoratori non comunitari in una logica di percor-
si di carriera, per altro già avvenuti senza formalizzazione; formazione a questa nuova composita realtà dei
ruoli di responsabilità)
- per le donne (percorsi di rientro dalla maternità, pari opportunità, …)
• Politiche del personale: analisi delle competenze, percorsi di carriera, …
• Start up: avvio delle commesse strutturato, organizzato, preparato per tempo con criteri di uniformità e qualità
del servizio da offrire
Partecipazione• Produrre senso di maggiore appartenenza: dei soci alla Cooperativa, delle Società al Gruppo, …
• Bidirezionalità del crescere: diversi piani di definizione degli obiettivi, tramite percorsi comuni non imposti
dal vertice
• Politiche di integrazione tra le Società
Territorio
• Esigenza di dare unitarietà al nostro agire nello sviluppo nazionale e contestualmente “parlare la lingua
del territorio”
• Divenire “cabina di regia” e affermarci in partnership
109
L’ascolto
Mercato
• Nostro agire (attraverso dipendenti e fornitori locali) per un generale “elevamento” del mercato
• Nello sviluppo coerenza con la sostenibilità certificata (ISO14001) e praticata
• Comunicazione: nostre peculiarità, vantaggio del facility…
Le assemblee, i Comitati soci e le Commissioni
Nelle varie occasioni di incontro in vista dell’assemblea generale di maggio, negli incontri dei Comitati e Com-
missioni si è invitato i presenti ad individuare criticità, idee e progetti che migliorino e qualifichino l’agire di
Manutencoop. Si propone quanto emerso.
Soci Veneto
• Occasioni che permettano il superamento di una logica chiusa, in cui ognuno pensa alla propria azienda
(M.F.M. o M.S.A.) senza ragionare in una più ampia e positiva logica di Gruppo; la quotidianità e la diversità
di esperienze di ognuno possono senza dubbio arricchire, stimolare curiosità, unire nell’essere proprietà socia-
le consapevole evitando di aumentare il divario, non più solo di risultati economici, fra le Società (Società di
“serie A” e “serie B”). Bisogna, con il contributo di tutti, mantenere un’identità comune;
• individuare i percorsi per aumentare l’identificazione e la partecipazione di tutti, dall’operaio al dirigente, al
progetto aziendale;
• l’ipotesi di adottare un approccio commerciale comune fra le Società;
• aumentare la consapevolezza dell’importanza di avere, oltre che comunicare, comportamenti socialmente
responsabili che sempre più vengono richiesti anche nelle gare d’appalto a cui partecipiamo;
• un’attenzione necessaria alle dinamiche ed alle politiche da mettere in campo per essere una realtà multietnica
in grado di considerare, a partire dal modo in cui vengono gestite le risorse umane, i cambiamenti e le diver-
sità;
• trovare strumenti di comunicazione che diminuiscano la distanza fra il centro (Bologna) e le altre realtà ma
anche che riducano le distanza conoscitive all’interno dei singoli cantieri (i responsabili dovrebbero tenere
aggiornati gli altri sugli andamenti, sui risultati per aumentare la consapevolezza e la responsabilizzazione di
tutti);
• aumentare il raccordo tra il Personale e la Produzione nell’individuazione dei profili necessari e concordati (il
lavoratore viene assunto per ricoprire un certo lavoro in una certa zona e poi viene mandato a fare tutt’altro e
altrove e l’azienda non trova così la disponibilità che cercava).
Soci Modena
• Si evidenziano problemi con alcuni fornitori nella gestione dei mezzi ma nonostante le ripetute lamentele non
vi sono stati ne miglioramenti ne provvedimenti;
• si riscontra poca attenzione al corretto funzionamento degli strumenti di lavoro il che rischia di compromette-
re la buona riuscita del servizio;
• si sollecita una più attenta selezione delle risorse con riferimento anche alle capacità fisiche, alle reali disponi-
bilità (attenzione che deve avere anche la produzione nell’individuare reali e circoscritte necessità per evitare
che le persone vengano spostate con il rischio che vi sia una conseguente rinuncia al lavoro);
• un’attenzione alle ragioni per cui le persone lasciano Manutencoop soprattutto alla luce del periodo economi-
co in cui viviamo.
110
L’ascolto
Soci Toscana
• La mancanza di una precisa comunicazione sulla riorganizzazione e sui processi reali di integrazione tra Servizi
Integrati ed Igiene;
• problemi nei rapporti tra la sede di Bologna e la filiale di Cascina (a richieste con tempi molto stretti non cor-
risponde tempestività nel rispondere alle esigenze poste);
• la necessità urgente di strutturare meglio l’avvio delle commesse (investire di più nello start up) per marcare la
competitività del Gruppo; l’obiettivo di uniformare il livello e la qualità dei servizi, senza incorrere nell’errore
di mandare “in prima fila” a rappresentare l’azienda persone senza esperienza e non adeguatamente preparate
al modo di lavorare di Manutencoop;
• anche in questa ottica emerge la necessità di formazione ed investimento sulle risorse umane, si chiede una
maggiore attenzione e valorizzazione delle persone ed un’analisi attenta delle motivazioni che spingono molti
ad allontanarsi forse non ricevendo gratificazioni, oltre che economiche, morali;
• si chiede sostanzialmente una maggiore chiarezza, per tutti, sugli obiettivi, una verifica comune dei percorsi
intrapresi e da intraprendere, una valutazione dei risultati e una conseguente valorizzazione dei meriti.
Soci Imola
Emergono nuovamente problematiche legate alla riorganizzazione del lavoro (taglio delle ore) e più in generale
alla gestione delle risorse umane. Permane una diffusa sensazione di malcontento, di disattenzione verso le per-
sone e di un atteggiamento spesso poco rispettoso delle esperienze di ognuno. Riconoscendo la necessità di una
struttura si manifesta però la necessità di un controllo sull’operato e sulle pratiche di tutti, in particolare quello
delle Responsabili di Gruppo Operativo. Attenzioni come queste potrebbero portare ad una riduzione di quelle
distanze e dissociazioni che ancora vengono fortemente percepite e che allontanano da una concezione dell’azien-
da non come entità astratta, dietro cui a volte nascondersi o contro cui prendersela, ma un concetto d’azienda che
vede i soci protagonisti, come proprietà sociale, delle scelte, degli indirizzi e della complessità vissute quotidia-
namente. L’azienda è la rappresentazione dei comportamenti e delle esigenze di tutti e non può e deve essere
ridotta ad una opposizione fra un Noi e Loro che combattono, che non esistono e che si modificano continua-
mente a seconda dei punti di vista (noi che lavoriamo in cantiere mentre loro, l’azienda, sta negli uffici a prende-
re decisioni senza ascoltarci, ma anche di nuovo noi nei cantieri accanto a loro che sono stati appena assunti e
che non hanno la stessa nostra disponibilità…).
Comitato soci M.S.A.
• La necessità di cercare di lavorare di più all’interno di una logica di Gruppo, miglior governo di alcune situa-
zioni intragruppo;
• l’importanza di procedere ad un’attenta analisi di mercato che evidenzi gli eventuali limiti di M.S.A. (il fatto
che alcuni servizi risultino “fuori mercato” deve essere esaminato in una logica di miglioramento ma anche di
attenzione nei confronti dei concorrenti, del rispetto di tutte le regole da parte di tutti) e gli spazi di possibile
sviluppo (la necessità di creare sinergie, di intrecciare fruttuosi e tempestivi rapporti per gestire lo smaltimen-
to dei rifiuti raccolti, e di conseguenza anche la possibilità di valutare l’ampliamento di certe attività secondo
nuovi orientamenti;
• bisogna superare decisamente la logica per cui l’obiettivo economico può essere raggiunto a prescindere da
tutto il resto;
• bisogna consolidare una gestione del lavoro e delle risorse umane rispettosa ed attenta ai diritti di ognuno (ad
esempio una corretta e rispettosa gestione dell’istituto delle ferie);
• trovare reali occasioni di coinvolgimento della base ormai da tempo non presente ad assemblee e Comitati, per
111
L’ascolto
ascoltare istanze ed allo stesso tempo valutare le cause di disaffezione, trovare luoghi in cui la proprietà socia-
le possa esprimere le proprie istanze senza “paura di ripercussioni” a livello lavorativo;
• capire e superare le contraddizioni fra chi sta lavorando tanto, senza peraltro molte gratificazioni, e chi sembra
non capire il bisogno che l’azienda, la propria cooperativa, ha del contributo di tutti con il massimo impegno
(contraddizione ancora più stridente se paragonata alla situazione ed allo sforzo richiesto in altri settori di atti-
vità a cui viene richiesto di aumentare margini che sarebbero già più che soddisfacenti per garantire i risultati
di Gruppo previsti);
• l’importanza di garantire a M.S.A. oltre che un supporto economico anche l’inserimento di nuove professiona-
lità motivate e qualificate;
• indagare le dinamiche di ammissione e dimissione dei soci di M.S.A. che non appaiono allineate a quelle del
resto del Gruppo.
Commissione Informazione e Comunicazione
• Un maggiore investimento nella formazione professionale dei dipendenti, in particolare ai livelli più bassi;
• politiche di sostegno per l’acquisto/affitto della casa a canoni agevolati;
• asilo nido aziendale o iniziative di supporto ai dipendenti con bambini piccoli (es. Banca del Tempo).
Commissione Politiche Sociali
• Valutare quale vuole essere il rapporto tra lavoro diretto e terzi prestatori alla luce anche della legge che impo-
ne una limitazione (30%) al subappalto e la nostra evoluzione verso un ruolo di “cabina di regia”;
• ragionare su quale è e sarà l’approccio di Manutencoop alle tematiche del lavoro, in particolare all’utilizzo di
strumenti resi possibili dalla legge Biagi ma che tendono ad una precarizzazione (un esempio di queste prati-
che è stato riscontrato nella gestione della Lidi Service, società recentemente acquisita da Servizi Ospedalieri);
• la necessità di una sempre più efficace comunicazione che riesca, grazie anche all’utilizzo di strumenti diversi
(la posta elettronica dei soci, i Comitati, il sito Internet, il giornalino, …), a raggiungere e coinvolgere il com-
plesso e diversificato “mondo” di Manutencoop e che ne faccia conoscere la natura (il fatto ad esempio che a
Servizi Ospedalieri dopo 6 anni e un contributo economico e di lavoro importante si venga ancora percepiti
come “padroni”).
Gruppo di lavoro sui lavoratori non comunitari Commissione Politiche Sociali eCommissione Informazione e Comunicazione
Individuate tre primarie necessità e vie di lavoro: conoscenza, formazione e servizi.
• Trovare i modi per qualificare sempre più l’anima cooperativa e la responsabilità sociale, interrogandosi sul
fenomeno della diversità, sulle percezioni e gli approcci, creare e fornire concrete opportunità di comunicazio-
ne, conoscenza e confronto; si deve riuscire ad instaurare rapporti continuativi con chi vive le realtà e lavora
quotidianamente con lavoratori di altre nazionalità. Sono inoltre da stringere rapporti con organizzazioni ed
associazioni che già operano su queste tematiche. L’invio di un questionario conoscitivo per avere una base di
conoscenze per sviluppare servizi e concreti interventi, conoscenze che fino ad ora non si hanno, ad esempio
sui titoli di studio che potrebbero divenire un valido strumento di qualificazione anche del rapporto lavorati-
vo. Si propone inoltre di cercare di aumentare le occasioni di partecipazione e coinvolgimento ipotizzando l’or-
ganizzazione di un Comitato ad hoc oppure di favorire la partecipazione negli strumenti (Comitati e
Commissioni) già attivi;
• bisogna attivarsi per migliorare la comprensione da parte di tutti, grazie alla quale si può anche garantire un
miglioramento della produttività e dei rendimenti aziendali. A questo proposito si rende necessario un inter-
vento per aiutare i lavoratori non italiani, interessati e adatti, ad avere pari opportunità nei percorsi di crescita
Simona, nata a Brindisi, lavora in Manutencoop da 8 anni
Azioni mirate a facilitarela vita quotidiana dei nostri operatori
“
“
113
L’ascolto
professionale; bisogna formare sulla gestione delle risorse umane, formare le persone che tutti i giorni si trova-
no a trattare i conflitti, i problemi e dare loro gli strumenti culturali necessari;
• si deve ragionare su concreti Servizi da proporre per i lavoratori come crescita di opportunità ed aiuto, si ipo-
tizza pertanto: produrre un fascicolo da fornire al momento dell’assunzione e che riporti informazioni utili,
relative a servizi sia svolti direttamente dalla Cooperativa sia forniti esternamente; organizzare un punto di
ascolto sia per il supporto alla compilazione della modulistica dei nullaosta per il lavoro, il ricongiungimento
familiare, il permesso di soggiorno ma anche supporto per problematiche interne (lettura busta paga, contrat-
ti di lavoro,…).
Il fascicolo “Manutencoop è ... impegni Cose fatte e da fare”
Tramite la rivista Ambiente è stato spedito a casa di oltre 13.000 persone (soci, lavoratori e sovventori, lavo-
ratori e soggetti privilegiati con cui Manutencoop intrattiene relazioni) un fascicolo contenente impegni assun-
ti e pubblicati nel Bilancio sociale edizione 2005 e i risultati conseguiti. Il fascicolo rappresentava anche uno
strumento di lavoro in cui ognuno, in base alla propria esperienza quotidiana ed al proprio personale sentire,
poteva riempire le ultime righe delle tabelle lasciate appositamente in bianco e aprire così la discussione.
Alcuni soci e lavoratori hanno riconsegnato il fascicolo compilato, altri hanno preferito inviare un e-mail, altri
hanno utilizzato il fax, tutti hanno tentato di dare il proprio contributo propositivo. Riportiamo una sintesi dei
contributi che fino ad ora ci hanno inviato (Filippo Lella, Mara Montanari, Cristian Orsoni, Monica
Parmiggiani, Roberta Plata, Carmela Preziosi, Andrea Sabatini, Maria Cristina Valdrè e Andrea Zanetti) organiz-
zati per tema.
114
L’ascolto
Identità e partecipazione
• Incontri fra i vari Comitati per comprendere realtà e difficoltà;
• organizzare degli stage di formazione/informazione su argomenti di vario tipo (lettura e formazione dei bilanci
di un’azienda; differenze tecniche/ normative tra una S.p.A. ed una Cooperativa; nascita di un’azienda coopera-
tiva – cosa occorre fare; cenni di Storia del Movimento cooperativo, analisi delle tematiche della partecipazione,
storia ed esperienze significative di alcune grandi cooperative; la cooperazione in altri paesi: una rubrica perio-
dica su Ambiente che consigli libri su questi argomenti; rassegna stampa delle iniziative che possono interessare
i Soci che desiderino approfondire le proprie conoscenze). Le occasioni più significative potrebbero poi dar vita
ad una “biblioteca di informazioni” composta dal materiale reperibile da detti eventi, che opportunamente cata-
logato potrebbe essere consultato avvalendosi dei mezzi mediatici a disposizione.
Lavoro
• Fare corsi per migliorare il modo di lavorare e per conoscere meglio i prodotti;
• facilitare l’integrazione dei lavoratori extracomunitari con corsi di lingua- italiano- per chi non lo conosce e pro-
seguire il confronto con il nuovo Governo sulla legge Bossi Fini;
• rifare corsi sulla sicurezza;
• maggiori occasioni di incontro ed informazione promuovendo con metodo incontri informativi periodici tra “i
capi” ed il personale con compiti più esecutivi;
• predisporre dei “sentieri di carriera” tracciando dei percorsi che consentano di rendere maggiormente percepi-
bile il rapporto tra Impegno del singolo – formazione – mansioni – possibilità di carriera in Azienda;
• definizione di linee guida a livello aziendale per risoluzione e prevenzione di problemi tecnici riguardanti gli
appalti in gestione grazie alla creazione di un ufficio tecnico dedicato inserito nella funzione di produzione che
funga da supporto a tutti i tecnici di Manutencoop;
• maggiore formazione dei tecnici/facility manager sulle normative delle materie di cui si occupano;
• bisogna puntare sulle persone, valorizzarle, gratificarle, credere in loro ma prima di tutto trattarle, appunto,
come persone e non come numeri o come mezzi attraverso i quali si produce più lavoro e quindi più guadagno.
Territorio e ambiente
• Qualificazione dei contributi e sponsorizzazioni su progetti a carattere di difesa/valorizzazione ambientale del
territorio e dei beni culturali;
• allestire nei luoghi in cui si prestano i servizi la raccolta differenziata della carta;
• sostituzione progressiva del parco mezzi aziendale con un parco mezzi meno inquinante, ad esempio automezzi
con alimentazione bi-power o metano;
• sensibilizzazione all’utilizzo delle tecnologie per il risparmio energetico non solo nelle nostre sedi ma anche in
tutti gli edifici in cui Manutencoop effettua la manutenzione tramite lo studio e la definizione delle linee guide
aziendali in fatto di risparmio energetico. Proposte a tutti i clienti Manutencoop per l’installazione e l’utilizzo di
tecnologie per il risparmio energetico, con eventuale successiva installazione e manutenzione. Pubblicizzazione
a fiere e/o convegni.
Mutualità
• Diffondere i vantaggi dei libretti di prestito da soci;
• avere la possibilità di assistere come spettatore agli incontri del C.d.A.;
• proseguire con la raccolta di elementi conoscitivi, tra i lavoratori e Soci, tenendo in evidenza che in futuro è pre-
vedibile che i nuovi Soci proverranno sempre più da altre Regioni ed altri Paesi.
115
L’ascolto
Conclusioni ed aperture
La “minoranza profetica” di Manutencoop ha così contribuito a definire esigenze, proporre idee e progetti moti-
vati su cui confrontarsi dando vita ad un “forum deliberativo”.
Questo è stato un ulteriore passo verso un utilizzo del Bilancio sociale che non sia solo rendicontazione ma che
diventi un reale strumento di gestione e di riflessione interna sulla cultura e sui valori dell’impresa.
Il riconoscere le pratiche socialmente responsabili si intreccia così al fissare obiettivi di miglioramento in un’ot-
tica di trasparenza e condivisione.
Il fine ultimo è stato quello di, alla luce di quanto emerso in tutte queste occasioni di partecipazione attiva dei
soci, creare una mappa di risorse, interessi, valori e una mappa delle interazioni strategiche che orienti e diven-
ga uno strumento indispensabile per la definizione e la messa in atto della strategia aziendale.
Il forum ha permesso quindi di arrivare alla definizione di nuovi impegni che vogliono qualificare l’agire d’im-
presa cooperativa e caratterizzare Manutencoop per i prossimi anni. Ha permesso di progettare insieme il futuro
per saldare sempre più la responsabilità sociale allo sviluppo aziendale, supportare la crescita prevista nel busi-
ness plan 2006-2009 a pratiche e scelte responsabili, definire impegni condivisi che si concretizzino in azioni
programmate, garantire una sempre più serrata interdipendenza tra i fattori economici e quelli socio-politici con-
naturati e conseguenti alle scelte d’impresa.
Il video Manutencoop è …
Anche per il 2006 si è deciso di proporre un nuovo manifesto “Manutencoop è ...”, con la foto di 160 protagonisti della
cooperativa: operaie ed operai, impiegate e quadri, dirigenti. Tutti sono stati fotografati da un professionista, che è stato
a disposizione dei soci alcune giornate presso varie sedi (Modena, Imola, Zola Predosa e Bologna). In quella occasione
è stata data anche la possibilità a tutte le persone che hanno voluto, di sottoporre alla Cooperativa idee e proposte utili
per individuare obiettivi sociali ed aziendali.
Il Manifesto è stato consegnato a tutti i presenti all’assemblea dei soci e allegato al numero di Ambiente di giugno; il fil-
mato montato, con le opinioni su cos’è Manutencoop e sulle azioni positive da sviluppare è stato proiettato nel corso
dell’assemblea generale dei soci ed è parte del DVD allegato a questo volume.
117
Gli impegni
Per un futuro di responsabilità e condivisione
Lella, nata a Imola, fa le pulizie alla Cerdomos, azienda di ceramica
C’è poca considerazione, vorrei che si venisse a toccare con mano la realtà, fare il nostro lavoro per qualche ora,
vedere dove sono i problemi, capire le motivazioni di ognunoe trovare un punto di accordo
““
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Gli impegni
Aumentare la logica/identità di Gruppo
Azioni
In ambito sociale
Consegnare ai nuovi soci il portatile e promuoverne l’utilizzo: organizzare corsi di formazione
per facilitare l’uso dello strumento e attivare nuovi servizi (prelievi dal libretto di prestito
sociale).
Consolidare la partecipazione ai nuovi Comitati soci del Veneto, della Toscana, di Modena,
di Ferrara e dei soci sovventori.
Inviare ai soci, via posta elettronica, una sintesi degli argomenti trattati e delle deliberazioni
assunte dal Consiglio di Amministrazione.
Possibilità di invitare, a turno, un ristretto numero di soci per assistere alle riunioni del Consiglio
di Amministrazione.
Progettazione e realizzazione del libro che raccoglie aneddoti, problemi ed esperienze di vita
di soci di Manutencoop.
Realizzare una Manutencoop - card.
Accrescere ruolo e responsabilità del Consiglio di Amministrazione di Manutencoop Società
Cooperativa anche attraverso l’adozione di un regolamento teso a migliorare lo svolgimento
delle attività e la partecipazione dei singoli.
Nelle pratiche di produzione
Creare occasioni di coinvolgimento e motivazione di soci e lavoratori sugli obiettivi e i risul-
tati delle attività e delle aree.
Aumentare la tempestività nelle risposte tra sede centrale e decentrate, prestando attenzione
alla funzionalità, credibilità ed efficacia del lavoro di tutti.
Nell’approccio al cliente
Accrescere la conoscenza e la consapevolezza dei punti di forza e dei punti di debolezza di
Manutencoop rispetto ai competitors, per individuare nuovi spazi possibili per le singole
Società e per il Gruppo.
Realizzare presso alcune significative commesse indagini di soddisfazione del cliente e degli
utenti (Customer satisfaction).
Coordinare l’immagine delle Società del Gruppo: comunicazione, pubblicazioni, stampa,
divise, auto, …
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Mara, pulisce le scuole di Mordano
Vorrei avere la possibilità di assisterecome spettatore agli incontri del C.d.A.
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Gli impegni
Definire le politiche d’impiego dei terzi prestatori
Azioni
Migliorare l’efficacia della valutazione preventiva e i controlli sui fornitori di manodopera.
Nelle zone con maggior radicamento, implementare l’impiego delle risorse alle dipendenze di
Manutencoop.
Operare sui territori di nuovo insediamento valorizzando esperienze di partnership.
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Definire i percorsi di carriera e migliorare l’ambiente di lavoro
Azioni
Individuare uno strumento per comprendere le ragioni di coloro che lasciano Manutencoop.
Aumentare il raccordo tra Personale e Funzioni per realizzare una attenta selezione delle risor-
se e individuare i lavoratori con il profilo più adatto a ciascun impiego attraverso la mappatu-
ra delle competenze già presenti e la pianificazione, per ciascun lavoratore, di obiettivi da per-
seguire; programmare i percorsi di carriera, definire i criteri di valutazione dei risultati.
Favorire la crescita professionale interna pianificando sistemi di valutazione delle competen-
ze e delle capacità delle persone.
Organizzare periodici incontri, finalizzati a condividere le pratiche quotidiane del lavoro tra
operai, impiegati e i loro responsabili.
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Migliorare l’avvio delle commesse
Azioni
Strutturare il livello e la qualità dei servizi offerti sin dalla fase di start up: successivamente
all’aggiudicazione di una gara, realizzare la condivisione degli obiettivi tra le diverse direzio-
ni aziendali impegnate, affrontare i punti critici, trarre indicazioni di sistema per definire
standard e linee da seguire.
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Promuovere azioni positive per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori
Azioni
Attività di sostegno e di solidarietà.
Banca del tempo libero.
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Gabriele, da 20 anni in Manutencoop, responsabile Direzione Finanza e Tesoreria
Avere anche un margine più contenutoma che ciò sia conseguenza di maggiori soddisfazioni per tutti coloro
che lavorano con e per Manutencoop
““
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Gli impegni
Sviluppare e qualificare la formazione
Azioni
Avvio di corsi formativi per le Direzioni di staff e per i ruoli aziendali strategici quali i Facility
Manager, responsabili di commessa, responsabili di Gruppo Operativo.
Valorizzare le competenze del personale locale ed integrare la conoscenza delle caratteristiche
locali con la cultura e le logiche cooperative di Manutencoop.
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Accrescere la base sociale e la formazione cooperativa
Azioni
Qualificare il ruolo del socio, attraverso formazione mirata che coinvolga i componenti di
Comitati e Commissioni.
Definire incontri periodici con lavoratori non soci per favorire la conoscenza della Coopera-
tiva e le problematiche dell’accesso.
Pubblicare “Insieme per cooperare” per accogliere i lavoratori delle Società del Gruppo.
Aumentare il radicamento sociale nelle realtà territoriali e aziendali strutturate a partire da
Modena e Servizi Ospedalieri.
Rendere l’azienda multietnica
Azioni
Pubblicare “Insieme per cooperare” in più lingue.
Pubblicare una “carta dei servizi” rivolta ai lavoratori non comunitari.
Inviare un questionario a tutti i lavoratori stranieri con cui individuare insieme bisogni,
iniziative e percorsi possibili.
Promuovere corsi di lingua italiana.
Avviare un percorso formativo, diretto ai responsabili che lavorano con dipendenti non
comunitari, per la “gestione delle diversità culturali e linguistiche”.
Attivare un servizio di supporto ai lavoratori stranieri per la compilazione delle domande di
nullaosta al lavoro, di ricongiungimento familiare e permesso di soggiorno.
Promuovere la conoscenza delle principali culture, religioni, tradizioni del mondo attraverso
cicli di seminari, conferenze ed altre attività.
Proseguire il confronto con il Governo per la modifica della normativa sull’immigrazione e
per qualificarci come interlocutore attento al tema e ai diritti dei cittadini non comunitari.
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Andrea, 10 anni in Manutencoop, Commerciale
Maggiori occasioni di informazionee confronto promuovendo come metodo di lavoro un programma
di incontri informativi periodici tra “i capi”ed il personale con compiti più esecutivi
““
Implementare la rendicontazione sociale e le pratiche della responsabilità sociale
Azioni
Coinvolgere stabilmente le diverse funzioni aziendali nella costruzione del Bilancio sociale
anche attraverso l’individuazione di referenti.
Realizzazione degli impegni posti nel budget sociale e prosecuzione della pratica di pianifi-
cazione sociale, anche attraverso lo stanziamento nel Budget economico di risorse mirate.
Adesione ad iniziative e partecipazione ai tavoli sulla Responsabilità Sociale d’Impresa.
Crescita del coinvolgimento della base sociale sui temi della Responsabilità sociale, anche
attraverso momenti di approfondimento e studio.
Aumentare il dialogo e il confronto con gli stakeholder esterni anche attraverso incontri, una
rubrica su Ambiente ed il sito Internet.
125
Gli impegni
Migliorare l’ambiente
Azioni
Migliorare l’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale (certificato ISO 14001).
Estendere a tutte le sedi la raccolta differenziata di carta e plastica.
Sostenere la ricerca per la produzione di prodotti e pratiche/tecniche ecosostenibili.
Impegnarsi nella sensibilizzazione dei clienti sui temi ambientali (proporre la raccolta diffe-
renziata, il risparmio energetico, …) anche attraverso la definizione di linee guida aziendali.
Sostituire progressivamente, ove possibile, il parco mezzi con veicoli ad alimentazione bi-power
o a metano.
Utilizzo di tecnologie per il risparmio energetico nella costruzione dei nuovi edifici.
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Glossario
Per un linguaggio universale
Pasquale, nato a Battipaglia, lavora in officina al Centro Servizi
Vorrei che si desse più spazio ai giovani
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Glossario
Amministratori
sono soci nominati dall’Assemblea a comporre il Consiglio di Amministrazione, organo competente a gestire
la Società.
Assemblea
è l’organo composto da tutti i soci della cooperativa e rappresenta l’ambito dove si concretizza l’autogestione
e si manifesta il principio della democrazia. Tra i suoi compiti principali quello di approvazione del bilancio,
la nomina e revoca degli amministratori, la potestà di deliberare su tutti gli oggetti demandatele dall’atto co-
stitutivo nonché su quelli che le vengono sottoposti dagli amministratori.
ATI - Associazione Temporanea di Impresa
è lo strumento adoperato da imprenditori che partecipano riuniti a gare per l’aggiudicazione di appalti di
lavori pubblici, al fine di darsi una veste giuridica senza tuttavia integrarsi in una struttura permanente.
L’associazione che a tale scopo si costituisce ha una durata commisurata all’espletamento della commessa.
Best practice
(o buone prassi) rappresentano le esperienze più significative o dai migliori risultati prodotte nei diversi contesti.
Bilancio consolidato
rappresenta per i gruppi di imprese il documento che consente di ovviare alle carenze informative dei bilanci
delle singole aziende che detengono partecipazioni significative ed in particolare delle holding. I bilanci
di esercizio di tali aziende da soli hanno, infatti, valore segnaletico ed informativo notevolmente carente.
Il bilancio consolidato è l'unico strumento che riesce a fornire una rappresentazione veritiera e corretta delle
consistenze patrimoniali e dei risultati di un gruppo di imprese grazie l’elisione delle operazioni infragruppo.
Bilancio Sociale
è lo strumento che mira a delineare in modo omogeneo, completo e trasparente l’interdipendenza tra i fattori
economici e quelli socio-politici connaturati e conseguenti alle scelte d’impresa, sì da esplicitare agli stake-
holder la funzione sociale dell’impresa che lo redige.
Capitale sociale
rappresenta il valore di quanto versato come quota dai soci per l’esercizio dell’attività sociale. Caratteristica
peculiare della società cooperativa è la variabilità del capitale che si collega strettamente alla c.d. porta aperta
(più soci vengono ammessi, più aumenta il capitale sociale).
Democrazia
o partecipazione democratica dei soci al governo dell’impresa, costituisce uno degli elementi qualificanti della
forma d’impresa cooperativa. Si esplica principalmente nell’assunto “una testa un voto”, per il quale ogni
socio ha diritto ad un solo voto a prescindere dalla quota di capitale versato (fatta eccezione per i soci sov-
ventori).
Facility Management/Global Service
indica un insieme di servizi integrati, resi ad un cliente pubblico o privato. Il facility management è sempre
multi-servizi e può eventualmente essere erogato con la modalità del global service. Con il termine global
service si intende la “fornitura di un servizio ... completo ... con responsabilità totale ...del risultato contrat-
tuale”; attraverso il facility management un’azienda può fungere da interlocutore unico per la gestione anche
integrata di servizi alla Pubblica Amministrazione, all’industria e alla collettività, garantendo la riduzione dei
costi operativi, la razionalizzazione delle risorse impiegate, il controllo della qualità delle prestazioni erogate
e la semplificazione contrattuale.
Teresa, nata a Sestola (Modena), distribuisce pasti nelle mense
Bisognerebbe organizzaremeglio il lavoro
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131
Glossario
Fondi di private equity
sono fondi chiusi, ovvero è possibile disinvestire dal fondo solo a scadenze predeterminate, e hanno come
fine quello di finanziare progetti già in essere per aiutarli a crescere fino a raggiungere obiettivi importanti
come la vendita della società a gruppi più grandi o alla quotazione della stessa in borsa.
Fondi Mutualistici
sono istituzioni per la raccolta di risorse per la promozione e il finanziamento di nuove imprese e di iniziative
di sviluppo della cooperazione. I fondi sono promossi dalle Centrali cooperative e sono alimentati dal versa-
mento del tre per cento dell’utile d’esercizio delle cooperative aderenti, oltre che dalla devoluzione dei patri-
moni residui di cooperative o consorzi in liquidazione. Manutencoop versa il tre per cento del proprio utile
a Coopfond, fondo promosso da Legacoop.
Holding
è una società che esercita il controllo su altre società mediante il possesso di pacchetti azionari.
ISO 14001
è uno standard di certificazione dei “Sistemi di Gestione Ambientale”. L’obiettivo dei Sistemi di Gestione
Ambientale è quello di identificare i principali aspetti ambientali dell’azienda, di tenerli sotto controllo e di
coordinare tutte le attività con impatto ambientale.
MFM/M.F.M.
sono le abbreviazioni di Manutencoop Facility Management S.p.A..
Mobility Manager
è il responsabile della mobilità aziendale con il compito di razionalizzare gli spostamenti casa-lavoro dei
dipendenti, promuovendo tutti i modi innovativi e alternativi all’utilizzo dell’automobile che servano a deconge-
stionare il traffico e a contenere l’inquinamento atmosferico.
MSA/M.S.A.
sono le abbreviazioni di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A.
Mutualità
è lo scambio al centro del modello cooperativo. Con lo scopo mutualistico si mira a procurare ai soci beni, servizi
o occasioni di lavoro alle condizioni complessive possibilmente migliori di quelle offerte dal mercato. A seguito
della recente riforma del diritto societario il legislatore pone il distinguo tra cooperative a mutualità prevalente e
non, intendendo le prime come quelle che svolgono la loro attività prevalentemente in favore dei soci.
Onlus
sono associazioni aventi come obiettivo statutario l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale,
attraverso lo svolgimento di attività a favore di terzi e non esclusivamente a favore degli associati iscritti. Gli
atti istitutivi devono prevedere il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, eventuali utili e disavanzi di
gestione.
Outsourcing
o esternalizzazione, è la cessione all’esterno di attività precedentemente svolte internamente all’azienda,
attraverso la delega a terze parti.
Partnership
indica un sistema di relazioni, a volte supportato da un rapporto societario .
Part time
è l’attività lavorativa, definita dal contratto individuale, svolta ad orario ridotto rispetto all’orario fissato per
legge o a quello inferiore eventualmente previsto dai contratti collettivi.
132
Glossario
IAS/IFRSs
sono i principi contabili internazionali fissati per: garantire il sano funzionamento dei mercati dei capitali in
quanto “metodologie contabili” comuni evitano distorsioni causate da informazioni “falsate”; assicurare ai
destinatari del bilancio le informazioni necessarie per intraprendere decisioni economiche; tutelare gli inve-
stitori attraverso un’effettiva comparabilità a livello anche internazionale dei dati forniti dalle aziende. (IAS -
International Accounting Standards e IFRS - International Finantial Reporting Standards).
Project financing
o finanziamento di progetto, è un termine con il quale si vuole indicare una particolare tecnica di finanzia-
mento di progetti industriali, usualmente di grosse o grossissime dimensioni, che si fonda sulla redditività
potenziale degli stessi. La finanza di progetto è divenuta di dominio pubblico in Italia in seguito all’emana-
zione della legge n. 415 del 18 novembre 1998 con la quale è stato introdotto il c.d. “project financing pub-
blico” incentrato sull’istituto della concessione di costruzione e gestione e sulla figura del promotore (soggetto
che promuove la realizzazione dell’iniziativa seguendone lo sviluppo della fase progettuale fino a quella finale,
della gestione operativa e commerciale del progetto e fornisce il capitale di rischio).
Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI)
è l’integrazione su base volontaria dei problemi sociali e ambientali delle imprese nelle loro attività com-
merciali e nelle loro relazioni con le parti, assumendo di propria iniziativa impegni che vanno al di là delle
esigenze regolamentari e convenzionali cui devono comunque conformarsi. Attraverso la responsabilità sociale
si afferma un sistema di governo aperto, in grado di conciliare gli interessi delle varie parti interessate
nell’ambito di un approccio globale della qualità e dello sviluppo sostenibile.
Riserve indivisibili
sono ottenute con l’accumulazione di quote di utili (minimo il 30% fissato dalla legge) quasi interamente
reinvestiti nello sviluppo della cooperativa stessa e nel rafforzamento del patrimonio cooperativo. I soci
non entreranno mai in possesso di queste riserve neanche nel caso di scioglimento della cooperativa. La riserva
ha la funzione di protezione del capitale sociale, è strumento di garanzia per i creditori sociali.
Ristorno
è la quota di utile attribuita in vario modo al socio, proporzionalmente alla qualità e quantità dello scambio
mutualistico.
SO/S.O.
sono le abbreviazioni di Servizi Ospedalieri S.p.A..
Socio
è il centro dell’attenzione nelle società cooperative, in quanto persona e non in relazione all’entità della par-
tecipazione detenuta. In questo risiede la predilezione cooperativa dell’aspetto mutualistico su quello lucrati-
vo, del fattore personale su quello relativo al capitale. Per queste ragioni il socio nella società cooperativa ha
diritto ad un solo voto (principio “una testa un voto”).
Spin off
passaggio di un insieme di attività produttive da un’azienda ad un’altra.
Stakeholder
sono i destinatari del bilancio sociale. La parola stakeholder viene tradotta con “portatori di interesse”. Sono
tutti quegli individui o gruppi che possono influenzare il successo dell’impresa, o che hanno un interesse in
gioco nelle decisioni dell’impresa stessa: dipendenti, soci, azionisti, collaboratori, clienti, i prestatori di capi-
tale o di altri mezzi produttivi, fornitori e istituzioni pubbliche in primo luogo, ma anche concorrenti, comu-
nità locali, gruppi di pressione e i mezzi di comunicazione di massa, la collettività.
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Glossario
Start up
o avvio, letteralmente significa “mettere in moto” e nel linguaggio comune indica la nascita di una nuova
impresa o l’avvio di una nuova attività. In Manutencoop è stata organizzata una funzione specifica di start up
con il ruolo di coordinare il processo di avvio delle commesse tra la produzione e le altre funzioni aziendali.
Statuto
è l’atto che contiene le norme fondamentali di un ente pubblico o privato.
Turn Over
è la differenza tra manodopera entrata e manodopera uscita da un’azienda in un dato periodo, generalmente
di un anno. Può essere determinato dal raggiungimento dell’età pensionabile, da decisioni autonome dei
lavoratori o dell’impresa.
Valore Aggiunto
è la differenza tra il valore dei beni o dei servizi di mercato prodotti da un’impresa e il costo dei fattori
necessari per produrli.
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Supplemento al numero 2 di Ambiente (luglio 2006)
Direttore
Claudio Levorato
Direttore Responsabile
Marcello Comellini
Redazione: Via Poli 4 - 40069 Zola Predosa (Bologna)
Comitato di Redazione
Antonella Bagni
Marco Baraldi
Maurizio Bertelli
Claudio Bonafè
Vincenzo Brunetti
Vladimiro Casella
Gabriele Dall’Olio
Stefania Degli Esposti
Lucilla Fabrizzi
Mariangela Fontana
Gino Grazia
Stefania Lori
Giuseppe Pinna
Carmela Preziosi
Silvia Rizzoli
Luigi Saggese
Angelo Santi
Maurizio Scapin
Camilla Senzani
Gianni Tugnoli
Iscrizione Tribunale di Bologna
n. 5273 del 18 giugno 1985
Chiuso in tipografia nel luglio 2006
Distribuzione gratuita ai soci Manutencoop
Realizzazione:
Concept e fotografie: D&P S.r.l. Fabio Fantuzzi - www.fabiofantuzzi.it
Progetto grafico e realizzazione: Yellow Studio S.n.c. - Bologna
Stampa: Grafiche dell’Artiere
Manutencoop Società Cooperativa
con sede in via Poli 4 - 40069 Zola Predosa (Bologna)
tel. 051 61.61.111 - fax 051 61.66.807
www.manutencoop.it - [email protected]
Stampato su carta ecologica Symbol Freelife Satin.