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Circa 20 miliardi di anni fa tutto l’Universo era
concentrato in un unico punto dello spazio, che esplose e
provocò il cosiddetto Big Bang.
La nostra storia comincia tantissimi anni fa, in un luogo
lontanissimo.
Quasi 5 miliardi di anni fa in un punto indefinito del
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Cosmo, il nostro Sole stava nascendo e solo una debole
luce rischiarava ciò che ruotava intorno.
Nello spazio volavano a velocità altissime frammenti di
roccia, pulviscolo, nubi di molecole e pianeti in
formazione. Tra questi c’era anche la Terra
All’inizio la Terra era una palla di gas caldissimi e di
rocce fuse che ruotava intorno al sole.
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La palla, all’esterno, cominciò a raffreddarsi
lentamente. La materia incandescente usciva da spaccature
nella crosta: nacquero i Vulcani.
I vulcani eruttavano lava in continuazione, l'aria era
priva di ossigeno, e nessuna forma di vita era possibile.
Infatti la superficie terrestre era bombardata dai raggi
ultravioletti del sole. Il magma incandescente che usciva
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dalle bocche dei vulcani, a contatto con l'aria fredda,
si solidificò e formò la crosta terrestre. Il vapore
acqueo dei vulcani formò le nuvole e si mise a piovere
per molto tempo creando gli oceani.
Così nell'acqua dei mari e degli oceani, al riparo delle
radiazioni del sole si svilupparono le prime forme di
vita. Erano organismi molto semplici formate da una sola
cellula (erano perciò organismi unicellulari). Avevano
forme diverse e respiravano con piccole proboscidi. Si
muovevano per mezzo di ciglia o di sottili filamenti ed
erano talmente piccoli che non si potevano vedere ad
occhio nudo. Quando si scontravano, si moltiplicavano
perché la cellula si divideva in due parti.
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SPUGNE, MEDUSE E CORALLI
Nell' era paleozoica nel mare vivevano già meduse, vari
organismi pluricellulari e, ancorati sul terreno, spugne
coralli e stelle marine. Le alghe producevano bolle di
ossigeno molto piccole. Le meduse sono animali molto
antichi che vivono ancora oggi. Hanno il corpo molle e
sono senza occhi, si muovono con i tentacoli, sfruttando
la spinta dell'acqua. Quando una medusa ti tocca con un
tentacolo ti pizzica e la sua puntura irrita e dà molto
bruciore. I coralli vivono ancorati sul fondo del mare,
sono duri e spesso di colore rosso, sono costruiti
da piccoli organismi invertebrati. Anche le spugne sono
animali molto antichi che abitano sul fondo del mare, si
nutrono grazie a dei fori che permettono loro di
assorbire l'acqua e il nutrimento.
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I MOLLUSCHI
Molti anni dopo la comparsa degli esseri pluricellulari
comparvero i molluschi che avevano un capo, gli occhi e
alcuni avevano anche una conchiglia esterna che li
proteggeva da eventuali attacchi. Sarebbe stato bello
vedere i molluschi preistorici, come il calamaro gigante
o il polpo, muoversi nel mare! Però noi ci accontentiamo
di immaginare questi animali attraverso i fossili che
sono stati ritrovati dagli studiosi.
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I CROSTACEI
Milioni di anni fa, negli oceani apparvero i primi
animali protetti da una corazza esterna e per questo
furono chiamati crostacei. Questi animali erano forniti
di piccole zampette che permettevano loro di muoversi sul
fondo del mare. Sulla coda potevano avere dei pungiglioni
per la difesa. Avevano anche delle speciali pinze per la
presa. I discendenti di questi crostacei sono i granchi,
i gamberi e le aragoste.
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GLI INSETTI
Intanto anche sulla terraferma si stava sviluppando la
vita. Stagni e laghi prosciugandosi permisero alle alghe
di trasformarsi in piante terrestri. Pian piano si
formarono così foreste con alberi di notevoli dimensioni.
I primi abitatori della terraferma furono gli scorpioni,
i millepiedi ed i ragni discendenti dei crostacei marini.
Ben presto alcuni animaletti impararono a volare: si
trattava dei primi insetti che grazie alle ali e alla
loro leggera corazza conquistavano ogni ambiente.
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I PESCI
Una grande novità fu rappresentata dai primi pesci che
apparvero sulla Terra nell'era Paleozoica. Erano animali
nuovi, perché possedevano uno scheletro interno (erano
perciò VERTEBRATI). Lo scheletro dei pesci era di
cartilagine, un tessuto molto flessibile che permetteva
loro di muoversi con agilità. Dai pesci deriveranno tutti
gli altri vertebrati, uomo compreso. Avevano un capo con
due occhi e una bocca provvista di denti. Si muovevano, non più trasportati dalla corrente, ma per mezzo delle pinne di
cui era dotato il loro corpo e si riproducevano per mezzo di uova,
che deponevano nell'acqua in grande quantità.
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PRIME PIANTE TERRESTRI
Circa 400 milioni di anni fa alcune alghe cominciarono a
popolare la Terra, preparando cosi l'arrivo all'aria
aperta anche degli animali, un centinaio di milioni di
anni dopo. Le piante "pioniere", scoperte in una roccia
sedimentaria della costiera del Galles, risultano simili
alle attuali Epatiche, simili ai muschi
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GLI ANFIBI
Circa 400 milioni di anni fa i mari si abbassarono e così
alcuni pesci dovettero imparare a respirare con i polmoni
e vivere sulla terraferma. Le loro pinne si trasformarono
in zampe però non erano ancora adatte a sostenere il peso
del loro corpo perché erano posizionate lateralmente.
Erano chiamati anfibi perché uscivano ed entravano
nell'acqua continuamente. Vivevano nelle paludi, si
riproducevano per mezzo di uova molli e gelatinose che
deponevano nell'acqua.
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Era secondaria i primi rettili e i dinosauri
I RETTILI
Nell'era mesozoica troviamo i primi rettili. Questi
animali avevano il corpo rivestito da dure squame e
potevano vivere lontano dall'acqua, perché la loro pelle
non correva più il rischio di essiccarsi. Sapevano
respirare bene con i polmoni e avevano imparato a
proteggere le loro uova con un guscio resistente. I primi
rettili avevano gli arti ancora abbastanza corti e si
muovevano lentamente, quasi strisciando sul terreno.
I Dinosauri
Molti milioni di anni fa esisteva uno straordinario
gruppo di animali, chiamati dinosauri, che vissero per
quasi 150 milioni di anni e poi scomparvero dalla Terra
nel più misterioso dei modi.
Molti erano dei giganti, ma alcuni, molto più piccoli
avevano grosso modo le dimensioni di una gallina.
Alcuni erano pacifici e si cibavano solo di piante, altri
invece erano feroci divoratori di carne, dotati di enormi
denti affilati.
I dinosauri erano dei rettili, come i coccodrilli e le
lucertole di oggi. Avevano una pelle squamata e
deponevano le uova. I dinosauri avevano lunghe zampe
ripiegate al di sotto del corpo, che gli permettevano di
muoversi agevolmente.
All’epoca dei dinosauri vivevano molti altri rettili che
nuotavano nel mare e volavano nel cielo.
Lo stegosauro aveva delle placche dorsali per regolare la
temperatura corporea. Quando questo rettile si trovava in
pericolo, il sangue fluiva alle placche rendendole di un
colore rosso porpora che metteva il nemico in fuga. I
dinosauri sono vissuti 300 milioni di anni fa; ai giorni
nostri sono stati trovati ancora molti scheletri di
questi animali nei deserti americani.
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I DINOSAURI ERBIVORI
I dinosauri furono i dominatori della terra per un lungo
periodo. I dinosauri più grandi come il brontosauro, lo
stegosauro e il triceratopo, erano prevalentemente
erbivori. Quando il brontosauro si muoveva, la terra
tremava a causa del suo enorme peso, infatti si dice che
il brontosauro era il dinosauro più grosso di quel tempo.
Come molti altri erbivori il brontosauro, lo stegosauro e
il triceratopo erano quadrupedi. Lo stegosauro e il
triceratopo sul corpo avevano una robusta corazza come
difesa dai nemici. I dinosauri avevano le zampe, non più
di lato, ma dritte sotto il corpo, così potevano rimanere
ben sollevati da terra. Quando siamo andati al Parco
della Preistoria e abbiamo visto il brontosauro ci siamo
spaventati per la sua grandezza: infatti occupava
un'intera collina! lo scheletro interno che poteva
sorreggere il peso del loro corpo. I dinosauri avevano le
zampe diritte sotto il corpo così potevano rimanere
sollevati da terra.
I DINOSAURI CARNIVORI
I dinosauri carnivori invece erano generalmente bipedi e
si muovevano velocemente sulle zampe posteriori. La scena
rappresenta un tirannosauro che azzanna uno Stegosauro
mentre altri due dinosauri carnivori, con l'acquolina in
bocca, aspettano il loro turno per mangiare. Il
Tirannosauro era alto cinque metri, aveva una bocca
enorme con dei denti molto aguzzi, alti venti centimetri.
Quando correva tutti gli animali scappavano perché il
rumore dei suoi passi rimbombava per tutta la foresta.
Questa scena è un po' triste, perché lo Stegosauro muore.
Chissà se i nostri compagni hanno provato le nostre
stesse sensazioni mentre disegnavano questa sequenza…
I DINOSAURI ACQUATICI
Alcuni grossi rettili si adattarono lentamente alla vita
acquatica, fino ad abbandonare la terraferma. Le loro
zampe si trasformarono in pinne e la coda si appiattì per
fungere da timone. I mari si popolarono di questi
dinosauri che si nutrivano generalmente di altri animali
acquatici.
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I dinosauri volanti
Gli Pterosauri Il nome significa “rettili alati” e
furono gli unici rettili a conquistare il cielo ed erano
in grado di volare grazie ad una membrana alare sorretta
dal quarto dito della mano allungato ed irrobustito.
Gli pterosauri più evoluti furono gli pterodattili che
raggiunsero le dimensioni simili a quelle di un piccolo
aeroplano, ma i più antichi, erano dotati di una lunga
coda con funzioni di timone. Gli Pterosauri erano
animali perlopiù costieri e, per questo, ciò di cui si
cibavano erano prevalentemente costituito da pesci che
catturavano volando sul pelo dell'acqua o con
immersioni. Non tutti si alimentavano però in questo
modo mondo: in alcuni casi il nutrimento era costituito
da frutta, insetti (per le specie più piccole), forse
plancton o addirittura da carcasse di altri animali. I
Pterosauri hanno vissuto sul nostro pianeta per più di
100 milioni di anni, un lasso di tempo che ha fornito le
condizioni necessarie alla comparsa di numerose specie
(finora ne sono state scoperte circa 120) assai
differenti tra loro: si va da quelle poco più grandi di
un tordo, 12 cm, fino a quelle con aperture alari di
diciotto metri. Per la conformazione ossea di questo
animale preistorico, molto leggera, ad apertura alare di
dodici metri doveva corrispondere un peso relativamente
basso che si aggirava solo attorno ai cento chili.
L'Archaeopteryx è l'uccello più antico che si conosca ed
è importante perchè mostra come gli uccelli si siano
evoluti dai rettili. Lo scheletro, si presenta molto
simile a quello dei piccoli dinosauri viventi nello
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stesso periodo, tipico dei rettili, ma la contemporanea
presenza delle penne fa di questo essere il classico
anello mancante tra uccelli e rettili.
In realtà Archaeopteryx non sapeva volare molto bene, ma
era un buon arrampicatore sugli alberi e un buon
corridore a terra come gli altri dinosauri di piccola
taglia e si nutriva di insetti, pesci e vermi.
L'Archaeopteryx era un animale preistorico lungo 30-60
cm, con una lunga coda sostenuta da vertebre (un
carattere questo propprio dei rettili), le zampe con tre
dita separate e dotate di artigli, mascelle provviste di
numerosi denti.
L'Eudimorphodon era uno pterosauro con un corto collo e
una lunga coda, un'apertura alare di circa 80 cm.e le
ali eraAveva la coda, che costituiva circa la metà della
lunghezza totale dell'animale e che terminava con una
formazione di pelle a forma di diamante, che
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probabilmente serviva da timone durante il volo.no
sostenute dal quarto dito della mano molto sviluppato, e
dal lungo braccio. Aveva 114 denti, di due forme
diverse: quelli anteriori erano lunghi e appuntiti,
quelli posteriori a cuspidi, un tipo di dentatura adatta
ad una dieta carnivora.
Si presume che l'Eudimorphodon si lanciasse da alte
colline per volare sfruttando le correnti ascensionali,
simile a un aliante moderno e che catturasse al volo i
pesci di cui si cibava.
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I PRIMI MAMMIFERI
Quando i dinosauri scomparvero, i mammiferi cominciarono
ad evolversi e a differenziarsi in famiglie. Il primo
mammifero era grande come un topo e si cibava di insetti,
vermi, uova.
Mentre gli attuali mammiferi sono Vivipari, cioè il loro
piccolo si sviluppa nel ventre della madre, i mammiferi
primitivi deponevano le uova! Erano
Cioè ovipari. Il nostro ornitorinco è ancora oggi il solo
ad essere così!
Allattavano i piccoli alla schiusa delle uova ed erano
dotati di mammelle
(da qui appunto il nome Mammiferi).
I primi mammiferi furono quasi tutti marsupiali:
ospitavano i piccoli in una tasca esterna, posta sul
ventre della madre (come i canguri dei nostri giorni).
I primi mammiferi placentati furono quelli che hanno
avuto maggiore diffusione sulla Terra: i piccoli non si
sviluppavano nel marsupio, ma appunto nella placenta,
all’interno del corpo della madre.
I mammiferi, disponendo di una temperatura interna sempre
costante, di gran capacità di movimento e grande
articolazione delle mascelle, che consentiva loro di
cibarsi con facilità, ereditarono la Terra.
L’HYRACOTHERIUM, mammifero erbivoro, non più grande di un
cane, può considerarsi l’antenato del cavallo, aveva
quattro dita al posto degli zoccoli.
L’Indricotherium, un tipo di rinoceronte senza corna, fu
il più grande mammifero terrestre conosciuto. Lungo otto
metri, pesava più di 2000 Kg (come quattro elefanti)
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I primi mammiferi carnivori, chiamati Creodonti, avevano
corpo allungato, zampe corte e dotate di artigli.
Nonostante le dimensioni del cervello fossero ancora
ridotte, erano già sufficientemente sviluppati da avere
una dentatura di 44 denti, utili per uccidere e per
masticare. Un gran numero di predatori, alcuni dei quali
raggiunsero le dimensioni di un lupo e perfino di un
leone.
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I felini con i denti a sciabola erano temibilissimi:
conficcavano i loro giganteschi canini nella gola della
vittima ed aspettavano che morisse dissanguata, per poi
mangiarla. Anche l’uomo dovette scontrarsi con loro.
I MAMMUTH
Le dimensioni del Mammuthus meridionalis erano notevoli anche
rispetto alle specie attuali di elefanti; gli esemplari adulti
raggiungevano infatti 4.50 metri di altezza e 6 metri di lunghezza
ed un peso di circa 7 tonnellate, circa il doppio di un elefante
asiatico. L'aspetto era simile a quello degli elefanti viventi
fatta eccezione per le zanne (dette difese) più lunghe e per una
diversa inclinazione del dorso. Caratteristici sono anche i grossi
denti molari, tre per quadrante, costituiti da strette lamelle di
avorio utili alla triturazione di grandi quantità di vegetali. Il
terzo molare diviene funzionale solo quando il primo è usurato,
mantenendo costante la superficie utile alla masticazione.
wikipedia
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I primati
Tra le specie di mammiferi che 70 milioni di anni fa si affermarono sulla Terra, riveste speciale importanza quella dei primati. Dopo 50 milioni di anni i primati
si differenziarono in due tronconi: uno dette origine alle grandi scimmie (scimpanzé, gorilla, orangutan); l'altro agli ominidi.
I primati hanno mani e piedi adatti ad una salda presa ai rami degli alberi, con
il pollice opponibile alle altre dita. Hanno dita provviste di unghie e terminanti
con polpastrelli sensibili al tatto. Hanno un cervello abbastanza sviluppato, occhi disposti frontalmente e vista acuta e tridimensionale che permette loro di
valutare esattamente le distanze e di percepire i colori. Comunicavano tra loro mediante grida vocalizzi e segni. Si nutrivano di vegetali, (bacche, frutta e
germogli) e di piccoli animali quando riuscivano a catturare.
Immagine Guida Atlas
Gli ominidi
Con il passare del tempo, la temperatura aumentò, le piogge diminuirono le
foreste rigogliose e fitte si ridussero e molte regioni dell’Africa si inaridirono
trasformandosi in savane, cioè grandi distese povere di alberi e ricoperte da arbusti bassi.
immagine tratta da Guida Atlas
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Il cibo qui era costituito soprattutto di radici e semi coriacei, cioè duri e
resistenti, di piccoli insetti e di molluschi. Nella savana vivevano molti
mammiferi pericolosi. Era importante poterli avvistare per
tempo e fuggire: le specie di scimmie (antropomorfe) che
riuscirono a rizzarsi sulle due zampe posteriori potevano vedere più
lontano e fuggire, se era necessario. Camminando sulle zampe posteriori
e grazie a quelle anteriori libere, le scimmie impararono, inoltre, a
compiere delle azioni di cui gli altri animali erano incapaci, come
afferrare oggetti, sollevarli da terra e portarli con sé. L’organizzazione di
queste funzioni comportò lo sviluppo
del cervello e delle sue aree funzionali. Questa specie di scimmie
vengono chiamate dagli scienziati OMINIDI immagini tratte da Guida
Atlas classe terza
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Immagine tratta da guida Atlas