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Direttore responsabile Giovanni Coviello n° 260 web - 22 novembre 2013 - euro 1,20 www.vicenzapiu.com V icenza Più Periodico indipendente, non riceve finanziamenti pubblici Prossima uscita 29 marzo L’ex assessore, dimissionato(si) per il caso Aim, torna in Consiglio comunale su richiesta di tutte le opposizioni dopo il clamore suscitato dalle sue due interviste a VicenzaPiùTv, in cui accusa Variati e le varie amministrazioni comunali di aver arrecato danni alla comunità Giglioli torna a palazzo Trissino Lavora con i media del network VicenzaPiù Per un ulteriore potenziamento sul territorio cerchiamo collaboratori e corrispondenti per ‘coprire’ le città, i paesi e le aree delle nostre testate giornalistiche. Prendiamo in esame curricula (da inviare a [email protected]) di giovani (pubblicisti e non) che vogliano maturare esperienza nel mondo della comunicazione. Analoga ricerca è rivolta ad agenti che, vendendo pubblicità per i media del gruppo VicenzaPiù, trovino un’adeguata fonte di guadagno in un ambiente professionale e contribuiscano al rafforzamento dell’informazione indipendente. Inviare i curricula a info@ mediachoice.it Pay what you want Paga quello che vuoi per supportare l’informazione indipendente e sfoglia co- modamente in digitale i pe- riodici VicenzaPiù, la vetrina senza diaframmi su “Fatti, personaggi e vita vicentina”. Clicca su ww.vicenzapiu.com

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Periodico settimanale di politica, economia e vita vicentina

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Direttore responsabile Giovanni Coviello n° 260 web - 22 novembre 2013 - euro 1,20

www.vicenzapiu.com

VicenzaPiùPeriodico indipendente, non riceve finanziamenti pubblici

Prossima uscita 29 marzo

L’ex assessore, dimissionato(si) per il caso Aim, torna in Consiglio comunale su richiesta di tutte le opposizioni dopo il clamore suscitato dalle sue due interviste a VicenzaPiùTv, in cui accusa Variati e le varie

amministrazioni comunali di aver arrecato danni alla comunità

Giglioli torna a palazzo Trissino

Lavora con i media del network VicenzaPiùPer un ulteriore potenziamento sul territorio cerchiamo collaboratori e corrispondenti per ‘coprire’ le città, i paesi e le aree delle nostre

testate giornalistiche. Prendiamo in esame curricula (da inviare a [email protected]) di giovani (pubblicisti e non) che vogliano

maturare esperienza nel mondo della comunicazione.

Analoga ricerca è rivolta ad agenti che, vendendo pubblicità per i media del gruppo VicenzaPiù, trovino un’adeguata fonte di guadagno in un ambiente professionale e contribuiscano al rafforzamento dell’informazione indipendente. Inviare i curricula a [email protected]

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sabato 9.00-20.30, domenica 10.00-20.30

pag222 novembre 2013

Achi ci segue, e verrebbeda dire sempre di … Più,

non sta sfuggendo lo sforzodel nostro editore, MediaChoice, di proporsi come un“fornitore di contenuti” glo-bale e indipendente sui vari“supporti” esistenti. Al perio-dico capostipite cartaceo Vi-cenzaPiù, nato il 25 febbraio2006, si è affiancato il 19 di-cembre 2008 il quotidiano online VicenzaPiu.com sul-l’onda del cui successo sonopoi nati BassanoPiu.com,SchioThienePiu.com, Mon-tecchioArzignanoPiu.com eVenetoPiu.com. E, mentre acavallo dei programmi di svi-luppo, tutti sostenuti in pro-prio, a settembre vedeva laluce il primo libro edito daMedia Choice, l’instant bookLino & Lane di Enrico Soli, Vi-cenzaPiù, dopo un anno dipreparazione, ha dato vita dafine luglio a un progetto perintegrare la propria offerta car-tacea e web con quella tele-visiva su un canale, che nellesue varie componenti fa capoa professionisti che vantanouna lunga esperienza nel set-tore. E dal 19 agosto 2013 sulcanale 193 (rifai la codificaper trovarlo e dove non puoisintonizzarti, oltre che nel re-sto del … mondo, vai suwww.sportelevision.it), Spor-Television e VicenzaPiùTv, lanostra testata televisiva, pro-pongono una doppia piatta-forma televisiva. In onda 24ore su 24 sul digitale terrestree in streaming sui suoi duecanali di VicenzaPiu.tv, oltreai programmi suoi e di Spor-television (sport, spettacoli edeventi vicentini e veneti, moltiin esclusiva, tra cui il Vicenzacalcio, il Real Vicenza, il Bas-sano Virtus, la Reyer Venezia,il Famila Basket, l’Obiettivo

Risarcimento Vicenza di vol-ley femminile, il Padova peril maschile e poi rugby, gin-nastica …) offre sul suo se-condo canale full streaminganche informazione, inchiestee commenti sulla vita localedi Vicenza, Bassano, Schio,Thiene e provincia. Nel pienorispetto della linea editorialefissata il 25 febbraio 2006 ilcui successo ci consente diproclamare nei nostri promoche “l’indipendenza paga. EVicenzaPiù col suo networkdi periodici cartacei e di quo-tidiani su web lo dimostrasempre di ... Più. Decine dimigliaia di lettori e centinaiadi migliaia di utenti, continua-mente in crescita, ora si pre-parano a vedere Vicenza-PiuTv. Tutte col bollino blu diVicenzaPiuTv. Indipendentesempre di Più sul canale193…”.Ma proprio quella data ci ri-corda le nostre origini, da ri-spettare, aggiornare e poten-ziare. E, quindi, da questonumero, dopo un periodo digestazione dell’idea e di ge-stione dei nuovi impegni, il“classico” VicenzaPiù crescee torna settimanale. A due nu-meri cartacei quindicinali dif-fusi in oltre 12.000 copie tra-mite edicole e free point siaggiungono altri due numeri,anche loro quindicinali, masfalsati di data di una setti-mana rispetto al primogenito,riservati ai nostri abbonati,che si abbonano scegliendoloro stessi il prezzo per soste-nere la stampa indipendentee senza contributi e condizio-namenti pubblici. Ma, inizial-mente e in via promozionale,VicenzaPiù Web arriverà an-che agli iscritti alla Newsletterquotidiana diVicenzaPiu.com. Un mondo complessivo diseimila lettori. In più.

* direttore del network VicenzaPiù

VicenzaPiù diventa settimanalee si fa globale

di Giovanni Coviello*

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22 novembre 2013 pag3

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Giornale chiuso in redazione alleore 14.00 di venerdì 22 novembre 2013

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VicenzaPiù.comVicenzaPiù

Afine ottobre il dibattimento sulcaso Aim Ecoveneta del gruppo

Maltauro, che vede come principaliimputati Gianni Giglioli, consu-lente, Giuseppe Rossi, ex presidentedi Aim, Carlo Valle, titolare dellapiattaforma di gestione di rifiuti diMarghera poi ceduta, dopo il suosequestro per la presenza massicciadi materiali tossici, all'attuale AimBonifiche col passaggio attraversoEcoveneta del gruppo Maltauro, èstato dichiarato definitivamentechiuso dopo una quindicina diudienze e decine di testimoni.Dopo l’intervista esclusiva diVicenzaPiùTv a Giglioli del 16 otto-bre, pubblicata su vicenzapiu.come sul n. 259 di Vicenzapiù, ab-biamo intervistato di nuovo per lanostra emittente l’11 novembre, equi ne riportiamo la trascrizione(il video è all’indirizzo webhttp://www.vicenzapiu.com/leggi/giglioli-alla-vigilia-dellarringa-del-pm-al-processo-aim-hllweck-va-riati-fazioli-grandi-attori), l’unicoprotagonista della vicenda che maisi è rifiutato a penne, tasti e video,Gianni Giglioli. Le pubblicazionedelle due interviste, a cui a breveseguirà la terza fatta dopo le arrin-ghe del pm e delle difese, ha sca-tenato il putiferio in Consiglio co-munale riunendo tutte leopposizioni che sulla base del no-stro lavoro di semplici ma fedelicronisti hanno chiesto e ottenutoun dibattito specifico per il 28 no-vembre su eventuali responsabilitàdegli ultimi due primi cittadini diVicenza. E Giglioli è stato convo-cato per riferire delle sue due in-terviste.

Dottor Giglioli intanto la ringra-ziamo per la sua solita disponibi-lità a raccontarci un po’ questoprocesso. Siamo alle battute con-clusive dopo le ultime udienze incui sono stati sentiti gli ultimi te-stimoni si andrà a dibattimento,quindi le varie difese spiegherannoperché sareste innocenti, l’accusaspiegherà perché sareste colpe-voli, poi ci saranno le controde-duzioni, la Corte arriverà a sen-tenza e i vicentini conoscerannoper lo meno un primo esito, si ve-drà un primo punto ci si augurafermo. Si temeva la prescrizione,forse non si arriverà mai fino infondo ma per lo meno si comin-cerà a capire la Corte come lapensa sulla base delle testimo-nianze e delle carte. Intervistiamolei perché devo dire che ho chia-mato anche gli altri suoi colleghi.li chiamo colleghi imputati, manon ho avuto riposta né disponi-bilità, umanissima, a farsi intervi-stare. Lei invece vedo che è sem-pre ben disposto a parlare quindi

approfittiamo di lei. Volevo faredelle brevi considerazioni questavolta. Nelle ultime due udienzesono stati sentiti due politici, omeglio i due principi della politicavicentina il sindaco Hüllweck cheè stato sindaco per due mandati ein quanto tale “titolare” della pro-prietà di Aim e poi il sindaco Va-riati che sta completando il suosecondo mandato consecutivo eanche lì non solo come sindacoma di conseguenza come rappre-sentante della proprietà. Ci rac-conta le sue sensazioni perché igiornali hanno già riferito cosahanno detto, anche magari noncompiutamente? Cosa ha dettoHüllweck e cosa ne pensa e cosaha detto Variati e cosa ne pensa.Io penso che siamo alle battute fi-nali di una commedie francaise.Moliere avrebbe fatto certamentedi queste ultime interviste unaparte delle sue Presseuse ridicule(Le preziose ridicole è una com-media in prosa di Molière che lorivela come genio comico, ndr),nella sua opera avrebbe aggiuntoqueste chicche stupende. Allora iocredo che siamo davanti a degliattori straordinari. Il sindaco Hül-lweck di fronte alla domanda “Malei del caso Aim ed in particolarmodo dell’accordo con Stabilacosa ricorda?” risponde “Ah sì ri-cordo che mi hanno portato unacosa da firmare - cinque milioni dieuro di plusvalenza per la città(chiosa Giglioli, ndr) - e poi nien-t’altro”. Su insistente richiesta delPM sui danni provocati dal seque-stro della piattaforma è stato stu-pendo, un attore straordinario, hadichiarato con un candore evi-dente, solo un attore professionistapuò essere tanto capace, ha dichia-rato che “Come? Una piattaformasequestrata? Ma si può comprareun’azienda sequestrata?”. Lui nonsapeva che era stata comprata lapiattaforma di Marghera, fino aquel momento lì nessuno gli avevadetto che era stata comprata la piat-taforma di Marghera anche perchéera molto occupato in quel periodoa pubblicare le poesie e ad inau-gurare il teatro, mi pare giusto! No?Viviamo di sogni mica possiamobadare a queste sciocchezze. Equesta una interpretazione perfettada artista consumato, d’altra partemi pare rientrasse nei suoi desideriil teatro …Andiamo nel concretoÈ concretissimo, quel che le sto di-cendo è drammaticamente vero. Dopo Hüllweck arriva …Un altro attore eccezionale. Alladomanda cruciale …Il sindaco Variati?Il sindaco Achille Variati, che si ri-cordava di me, mi ha anche salu-tato mentre quando mi trova a pas-sare in piazza mi scansa.Stranamente però lì mi ha salutatoe io faticosamente ho ricambiatoil saluto. Faticosamente perché per-

Giglioli a VicenzaPiùTv

plesso, perché preso così su duepiedi, anzi seduto, dico “mi salutaadesso non per strada”. Comunquemi fa piacere perché non porto ran-core per nessuno, neppure per inemici. Il sindaco Variati alla pre-cisa domanda “Ma è stata ritiratoo no da parte di Aim e su sua indi-cazione il ricorso presentato a Ve-nezia sulla base della sentenzapassata in giudicato … contro Eco-veneta?” ha recitato in un modostupendo: “Ah, poiché mi aspet-tavo questa domanda ( la colpa èsua che ha pubblicato la notiziaanticipatamente) mi sono docu-mentato ed ho chiesto e mi par diaver capito (apprezzi la sfumaturadel linguaggio) che si è deciso perconcentrare le cause giudiziarie sultribunale di Vicenza”. Tradotto inlinguaggio per noi cittadini signi-fica che gli hanno detto: “certo chel’abbiamo ritirata”; “sì ma adessocosa rispondo io?”; “dici che ètutto concentrato a Vicenza” dovec’è aperta un’altra causa ma controgli amministratori. Di questa vi-cenda qui, che sia aperta un’altracausa mi viene da sorridere perchénon si trasferisce da un luogo al-l’altro una causa come fosse unacesta di mele.Quella di Venezia cosa riguardava?Quella di Venezia richiedeva sullabase del dolo di Ecoveneta un ri-sarcimento che arrivava a superarei dieci milioni di euro Risarcimento all’azienda All’aziendaE quella di Vicenza?E chi lo sa, mica l’ha presentata,non se ne sa nulla. Ma faccio no-tare una particolarità che mentrequella di Venezia si basava, era unricorso che si basava su una sen-tenza già definitiva quindi era giàvinta …Di condanna di Lombardi, Ecove-neta?Esatto, era una partita vinta e nonsolo: era già depositata nel 2008.Se è stata trasferita a Vicenza, diceil sindaco nel maggio, dice luiquindi io ci credo, nel maggio(2013, ndr) quindi poco primadelle elezioni si conferma, cosa faricomincia da capo? E ricominciada capo su quali basi? Beh saràbello sapere qualcosa su questa vi-cenda .. Il sindaco di Vicenza hadimostrato un’abilità straordinarianel saper tacere parlandoHa esaurito l’argomento sul sin-daco (so che lei andrebbe avantiper ore)? È stato sentito poi il prof.Roberto Fazioli che è stato chia-mato dal sindaco Achille Variatidopo un periodo di interregno deldott. Zanguio a risanare Aim. In-fatti, per affermazione esplicita diVariati, l’ha così tanto risanata chenon è stato riconfermato comepresidente di Aim... Roberto Fa-zioli, che generalmente non hapeli sulla lingua ha parlato, hadetto qualcosa di preciso inudienza oppure no?

Monsieur Tartufe … Come potreidire?, la sua recita, perché ormaisiamo nella comica più totale, pro-babilmente deve aver passato unpo’ di tempo in Villa Margheritaperché non si spiega diversamentequesta amnesia totale… Quandogli hanno chiesto “Cosa ricordadella piattaforma di Marghera?” ri-sponde “Mi ricordo che era un pro-blema, ma ce n’erano tanti altriben più importanti. Io dovevo de-cidere se stare “in house” ouscirne” Ricorda però con preci-sione che si vociferava di una cifraper smaltire di dodici milioni dieuro. È bene che la città sappiache questi dodici milioni di eurodi cui di vocifera è fantasia pura.Qualcuno si è impasticcato. Dalbilancio 2010 firmato dal prof. Fa-zioli risulta nella relazione integra-tiva che per lo smaltimento dei ri-fiuti è stata aggiuntaun’integrazione a TreDi, che avevachiuso l’appalto ad un milione etrecentomila euro, di cento/cento-cinquantamila euro circa, quindiportando il costo dello smalti-mento da 1.300.000,00 euro dopocinque anni, sei anzi, a1.450.000,00 euro facciamoconto. Il resto sono 2.700.00,00euro pagati da noi cittadini a sti-pendiare persone che non face-vano nulla perché nulla è statofatto in quel sito ne frattempo. Persei ani 280.000,00 euro all’annodi costo di personale.Compreso il CdA o l’amministra-tore?Guardi non sono così rancoroso,ho guardato solo gli stipendi , cer-tamente poi ci sarà stato anche ilcompenso degli amministratori di-

ligenti nel … non fare. Aggiungoche sono stati stanziati due milionidi euro per eventuali oneri dovutial Magistrato alle Acque per risa-namento della laguna di Venezianon solo mai pagati ma non dovutiin base alla legge. Quindi som-mando sei milioni di euro che ècostata la piattaforma, i due milionidi euro accantonati per il Magi-strato alle acque senza nessun mo-tivo, nessuna ragione, aggiungendodue milioni e settecentomila eurodi spese di personale per incapa-cità gestionale, attribuiamola aqualcuno, ci sarà un direttore ge-nerale in questo periodo?, aggiun-giamoci un milione e quattrocen-tomila/quattrocentocinquantamilaeuro dello smaltimento dei rifiutiarriviamo a dodici milioni di euro.Ora un presidente che firma un bi-lancio, l’ultimo bilancio tra l’altro,e non ricorda che queste erano lecomponenti, dico ha bisognocome dire di un po’ di tranquillitàdi riposo di serenità.Chissà che un giorno Variati nonci dica, cessato di fare il sindaco,che Fazioli non lo ha confermatoproprio perche lui, che pure ri-corda così poco, si era accorto diqueste dimenticanze di Fazioli…La lascio su questa battuta perchéci interessa sapere cosa dirà il PM,la difesa e soprattutto cosa deci-derà la Corte, perché la Corte daquello che vediamo sta lavorando.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giovanni Coviello

/ Gianni Giglioli intervistato dal direttore di VicenzaPiuTv

E il consiglio comunale lo chiama per il 28

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pag422 novembre 2013

Vicentini magna mici. Ma no, nonsi tratta dei teneri felini dei quali

i vicentini, come vuole la tradizionepopolare, sarebbero dei grandissimiestimatori. Stiamo parlando di unpiatto tipico rumeno a base di sal-sicce, una carne molto saporita e gu-stosa. Che, a quanto pare, è graditaanche ai palati nostrani. Sono stra-nieri, soprattutto, i frequentatori deinumerosi negozi di alimentari gestitida stranieri dell’Est Europa che sonosorti a Vicenza negli ultimi anni: maanche tanti, tanti vicentini che, dopola vacanza in Croazia, hanno nostal-gia dei cevapcici e della birra locale.Noi di Vicenza più siamo entrati inalcuni di questi negozi, situati traCorso San Felice, Via dei Mille e lazona questura, ed abbiamo scopertoun mondo culinario –e non solo- sco-nosciuto ai più. Il negozio Alimentar Romanesc, diStradella dei Cappuccini, è il primonegozio in cui siamo entrati. Dietroil bancone, la sorridente Geanina,rumena. Racconta “Il negozio èaperto da sette anni. Qui da noivengono sia italiani sia stranieri. Gliitaliani vengono perché magarihanno fatto qualche viaggio in Ro-mania, o sono stati lì per lavoro, egli è piaciuta la cucina locale. Op-pure viene qualcuno che conoscela cucina rumena perché ha un fi-danzato o fidanzata che viene di lì,o amici che gli hanno fatto assag-giare qualche piatto. Il negozio vabene, siamo contenti” spiega lacommessa, che intercala un buonitaliano con il rumeno, con il qualesi rivolge ai clienti suoi conterranei.

Grecu, 28 anni, piastrellista di Cal-dogno in Italia da 3 anni, paga unabirra e una confezione di carne.“L’80%di quello che trovi qui, nonsi trova nei negozi italiani. Veniamoapposta per trovare i nostri cibi, chearrivano proprio dalla Romania: lanostra birra, le salse, alcune parti-colari salsicce di maiale e di vitelloda cucinare alla griglia…” “E’ vero”,conferma Geanina, “quelle sonomolto apprezzate anche dai vicen-tini. Un altro pezzo forte del nostronegozio sono i “mici”, polpette aforma di salsiccia. E poi, le carni,maiale, vitello, cosce di pollo… L’al-tro giorno è venuto in negozio unvicentino che non aveva idee per lacena. Gli ho suggerito una ricettanostra, rumena, cosce di pollo inumido con cipolla e salsa. È tornatoanche il giorno dopo!”. Sugli scaffali–ordinatissimi- fanno bella mostradi sé confezioni con il nome scrittoin rumeno. Una coppia, Massimoed Elena, mostra trionfante i propriacquisti: carne, ovviamente, ed unasaporita salsa rumena. “”Veniamoqui qualche volta, spiega Massimo,“quando Elena, che è rumena, havoglia di qualche cibo tradizionaledel suo paese. E io assaggio moltovolentieri!”.” Sono qui da cinqueanni”, rimarca Elena, “e mi piacemolto la cucina veneta. Quando honostalgia dei sapori di casa, vengoqui. E ho contagiato anche Mas-simo!”. Il negozio vende anche CDdi musica rumena: “Quelli, però, licompriamo noi, gli italiani la mu-sica rumena la conoscono poco”,spiega ancora Grecu. Il Balkan Market in via dei Mille, diproprietà della signora Dragana, èaperto dal 2007. La signora Dra-gana, serba, molto sorridente dietroal bancone, è in Italia dal ’95. Suofiglio Nenad, un biondino che fre-

Vicentini magna miciquenta la scuola Enaip di Vicenza,è nato qui. E si vede: a sentirlo par-lare, lo si scambierebbe per un ita-liano. Anche se parla correntementeserbo ed ha frequentato la “scuolaserba” gestita dall’associazioneSloga, che organizza corsi di linguacirillica per ragazzi di origine serba.“Ho ottenuto il diploma di terza me-dia, che è riconosciuto dal Ministerodell’Istruzione serba”, spiega. Oltrea questo punto vendita, la signora ètitolare anche di un altro negozio,in zona San pio X: “In quello civanno molti più italiani. Gli italianiche frequentano il nostro negozio invia dei Mille non sono moltissimi,ma ci sono”, continua Dragana: “so-prattutto vicentini che sono stati invacanza in Croazia e vogliono ritro-vare anche qui i piatti che hanno as-saggiato. Per il resto, i nostri clientisono soprattutto dell’ex Jugoslavia:serbi, croati, rumeni, moldavi, anchealbanesi e polacchi. Ci conosconoattraverso il passaparola, ma ho an-che la mia pubblicità” e ci porge unbiglietto da visita. “Da noi, trovanocibi che nei negozi italiani non cisono. Carne affumicata, patè, salse,zuppe, succhi, e il nostro caffè, allaturca, diverso dal vostro perché èmacinato molto più finemente, èun’altra cosa”. Sul bancone davantialla cassa, fanno bella nostra di séanche alcuni giornali in lingua serba:“Sì, nelle vostre edicole questi nonli troviamo” conferma la signoraRadmila, serba, da 14 anni in Italia,che acquista un periodico. “I distri-butori mi portano i prodotti unavolta a settimana. Siamo sempre ag-giornati”, sorride Dragana. “Comun-que, anche se la crisi si sente, sonocontenta. Ho il mio negozio, vendoi prodotti di casa mia, e sto in mezzoalla mia gente”. È aperto da un anno e nove mesi, in-vece, l’alimentari Pekara Dani, diCorso San Felice. Dietro il bancone,

Vasco, macedone, intento ad affettareun etto di prosciutto. “Qui vengonoitaliani e stranieri”, spiega. E con-ferma: “Gli italiani vengono qui pertrovare prodotti che hanno assaggiatofuori, in vacanza ad esempio. Gli stra-nieri, invece, vengono da tutte leparti: ci sono anche indiani e maroc-chini che vengono spesso a comprareda noi!”. “Io sono macedone, e vivoa Vicenza da vent’anni” spiega uncliente. “Vengo spesso qui, mi trovobene. Prendo la carne, quella affu-micata, di casa mia… e il vino, i for-maggi. E la birra, la birra serba Lev,leone. Eh, non c’è Heineken chetenga… Questa è la migliore!”. Sor-ride, indicandomela. Poco più in là,un gruppetto di ragazzi intenti ad ac-quistare una coca cola e del ciocco-lato. Daniela, 18 anni, è brasiliana;

la sua amica Alberica invece di annine ha 19, italiana, vive a Montecchio.Marko, 28 anni, è serbo, in Italia dal2001. Vive ad Arzignano e fa il ma-gazziniere. Cosa li porta a fare ac-quisti qui? Facile, Marko! rispondonole ragazze, ridendo. “Conosco benequesto negozio, siamo amici e con-nazionali”, spiega il ragazzo. “Civengo spesso, per acquistare cibi ti-pici del mio Paese, soprattutto lacarne. E le salse. Oggi prendiamouna bibita. E del cioccolato. Guarda,ci sono dolci che non si trovano neisupermercati italiani”. Su uno scaffaletrovo minestre in busta , propriocome quelle dell’alimentari di quar-tiere: ma il gusto, mi dicono, “è tuttaun’altra cosa”. Provare per credere!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giulia Turra

/ Caramelle “Made in Serbia” del Pekara Dani

/ L’ingresso del negozio di alimentari rumeno in stradella cappuccini

/ La colorata vetrina del negozio di alimentari rumeno

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Gli avvocati bassanesi lanciano un duro j'accuse verso il nuovo tribunale di Vicenza: parlano di autorizzazionifantasma e denunciando contemporaneamente ritardi e disfunzioni che il nuovo palazzo di giustiziaarrecherà agli utenti che un tempo fruivano delle strutture giudiziarie della città del ponte

pag522 novembre 2013

Gli avvocati di Bassano scaricanouna testata multipla che è desti-

nata «a scatenare un putiferio nel ca-poluogo berico». Secondo il team dilegali della città del ponte che si op-pone all'accorpamento agli uffici giu-diziari del capoluogo, il nuovotribunale è sprovvisto del certificatoanti-incendio, di quello di agibilità.Di più sotto quei terreni si nascon-dono veleni in vasche non sigillate iviincluso amianto. L'allarme è stato lanciato il 6 novem-bre a Bassano del Grappa dal «Co-mitato per la salvaguardia deltribunale di Bassano» riunito nellasaletta dell'organismo interforense divia Vittorelli. All'incontro erano pre-senti, fra i tanti, il sindaco Stefano Ci-matti, l'avvocato Chiara Tessarolo, inrappresentanza dell'ordine degli av-vocati di Bassano. Con loro c'eranoaltri cinque legali: Roberto Pozzo-bon, membro della commissione pergeografia giudiziaria presso l'Organi-smo Unitario dell'Avvocatura; PaoloLa Placa, membro della commis-sione monitoraggio sull'accorpa-mento delle sedi giudiziarie istituitapresso il dicastero della Giustizia;Livio Lago, uno degli estensori dellaimpugnazione contro il trasferimentodegli uffici bassanesi a Vicenza, Fau-sto Tares, presidente della camera pe-nale bassanese e Gabriella Terziari,estensore degli esposti sullo stato delnuovo tribunale di Vicenza e del ri-corso a tutela dei lavoratori in rela-zione alle problematiche della saluteproprio a Borgo Berga. Il ruolo dimoderatore è stato invece affidato aNeréo Merlo, portavoce del comitatoper la tutela del tribunale locale.La prima fase dell'incontro ha appro-fondito la questione del peggiora-mento «ormai inevitabile» che sipotrebbe registrare nella gestione del

contenzioso civile e penale quandol'accorpamento sarà cosa compiuta.Tares e La Placa, dati alla mano,hanno descritto uno scenario «deso-lante» che porterà una realtà comequella di Bassano «sostanzialmentein ordine con tempistiche e senza ar-retrati preoccupanti» a un intasa-mento nella gestioni dei fascicoli chesarà conseguenza con la fusione delcarico di lavoro con gli uffici vicen-tini, da tempo sotto organico e nonal passo con i tempi. Per la cause ci-vili si parla addirittura di possibilipronunciamenti per il 2020. Ritardiconsimili si prevedono per le causedi lavoro. Tares poi non ha rispar-miato stilettate alla sezione penaledel tribunale di Vicenza puntandol'indice contro l'alto numero di fa-scicoli che finiscono in prescrizione.Lago dal canto suo ha illustrato i ter-mini dei due ricorsi presentati dal-l'Ordine degli avvocati che prestopotrebbero avere effetti concretinella gestione dei fascicoli attual-mente caratterizzata da un «disage-vole andirivienti» tra Bassano eVicenza. E se Cimatti si dice lietoche la vicenda dopo le critiche dinatura politica si sia spostata sulpiano tecnico, Pozzobon e Merlosenza mezzi termini parlano di unaccorpamento che doveva garantireefficienza e riduzione dei costi e cheinvece sta viaggiando nella dire-zione opposta.Ma il team legale si è riservato unasso nella manica. L'avvocato Terziariinfatti ha fatto una serie di rivelazioniclamorose relative alla mancanza«dei certificali di agibilità e di preven-zione incendio» che peserebbero sulcapo del nuovo palazzo di giustizia aVicenza. Certificato di agibilità di cuinon dispone nemmeno la vecchiasede di Santa Corona presso la qualedovrebbe essere trasferita la sezionecivile bassanese. Terziari ha poi ancheparlato di veleni presenti sotto la su-perficie del nuovo tribunale che po-trebbero mettere a rischio la salute

Dura lex

«di lavoratori ed utenti». Motivo percui i dipendenti del tribunale bassa-nese trasferiti a Vicenza hanno chiestoal legale di scrivere un ricorso al Tar eun esposto indirizzato alla procuraberica, a quella trentina (competenteper eventuali reati compiuti da magi-strati vicentini) e a quella di Venezia,cui invece spetta il controllo sugli attidella Regione Veneto e del genio ci-vile, responsabili del controllo idrau-lico sui fiumi Retrone e Bacchiglioneche costeggiano la nuova cittadellagiudiziaria.Terziari però è andata oltre. E citandole ricerche dello storico dell'aeronau-tica, il vicentino Giuseppe Versolato,parla di una decina di ordigni inespo-losi che potrebbero essere caduti sul-l'area afferente il tribunale, quandol'aviazione alleata bombardò la zonaCotorossi durante la II Guerra.Ma c'è di più. Tra i presenti è serpeg-giato il dubbio che l'emergenza ac-corpamento possa in qualche modoessere funzionale ai privati che rea-lizzeranno il nuovo comprensoriogiudiziario. Il dubbio che serpeggiaè quello che l'emergenza creatasiper la mancanza di spazi possa es-sere risolta con un intervento delMinistero grazie al quale si potrebbechiedere di acquisire o prendere infitto ad uso giudiziario quei vani cheanche a causa della crisi il mercatoimmobiliare non dovesse assorbirerispetto alla offerta del privato. Inquesto contesto va registrata anchela sostanziale adesione degli avvo-cati bassanesi alle tesi di Legam-biente e comitato vicentino control'abusivismo edilizio (capitanato daPaolo Crestanello e Fulvio Rebesani)in relazione al mancato rispettodelle fasce di rispetto del tribunale edel supermarket dai fiumi. Il privatoha spiegato le sue ragioni in un

di Marco Milioni

/ L’area nuovo tribunale vista dall'alto

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evento che si è tenuto il 13 novem-bre al teatro civico di Vicenza. Sullostesso fronte però rimangono anchel'amministrazione comunale, la pro-cura berica e la presidenza del tribu-

nale ai quali gli avvocati bassanesichiedono, seppur a distanza, un in-tervento risolutivo.

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/ Il tribunale di Vicenza nel giorno dell'inaugurazione

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22 novembre 2013 pag6

Il complesso di borgo Berga? As-sieme al tribunale costituisce

una partita urbanistica importanteper la città che porta con sé so-stanziosi miglioramenti rispetto alprogetto iniziale. Gli edifici si in-tegrano bene con il resto del con-testo cittadino mentre da un puntodi vista formale la pratica ha se-guito un cursus perfettamente le-gale per cui sono da rispedire sec-camente al mittente gli addebiti,anche penali recentemente piovutisulla vicenda.È questo il quadro tratteggiato il13 sera al ridotto del teatro civicodi Vicenza. Un appuntamento or-ganizzato dai privati, la SviluppoCotorossi spa, che propongono ilpiano in fase di ultimazione nellaprima periferia sud di Vicenza. Aspiegare punto su punto le ragionidella società c'era l'amministra-tore delegato Paolo Dosa, il dottorGiacobbe Verrascìna, che rappre-sentava la piemontese Codelfa,uno dei soci pesanti in SviluppoCotorossi assieme alla berica Mal-tauro. Assieme a loro c'era il pro-gettista del piano privato (prevedeedifici commerciali, terziari e abi-tazioni) l'archistar portoghese

Gonçalo Byrne. I privati hanno in-vitato anche l'amministarzione co-munale, rappresentata per voleredel sindaco Achille Variati, dal di-rettore del settore territorio Anto-nio Bortoli.In una cornice alquanto desolata,almeno per la presenza del pub-blico, giacché gli uditori tocca-vano appena quota cento, è statoDosa a fare da vero e proprio mat-tatore della serata (unico ad alzarsiin piedi tra i relatori): «Piste ciclo-pedonali di pregio saranno realiz-zate sulle arginature. Una dellearee commerciali pesanti, previste“ab origine”, viene sottodimensio-nata. I parcheggi e il verde co-mune aumentano. L'alveo delfiume Retrone è libero finalmenteda edifici. Di più l'impianto del-l'iter sotto il profilo legale è inat-taccabile: ben sedici sono gli ufficipubblici i quali hanno visionato eapprovato il progetto. Tutti i lavorisugli argini e sul fiume sono statiautorizzati dal Genio civile; lamessa in sicurezza ambientale del-l'area è stata vagliata da Arpav eprovincia. Nessuno può parlare diabusi edilizi».Poco dopo è toccato a Verrascìnaparlare della cornice economicadi una iniziativa che vale un cen-tinaio di milioni di euro: «Si trattadi un modus di concepire l'archi-tettura nuovo per Vicenza. È sullabase di questo convincimento che

I privati: «Un piano innovativoe perfettamente legale»

ci siamo impegnati su un sentieroche difficilmente avremmo per-corso senza la compagnia di unpartner affermato come Maltauro».Il proponente infatti se ai primi de-gli anni 2000 era la famiglia del-l'ex premier Silvio Berlusconi, ov-vero il soggetto che ha ottenutol'ok alla lottizzazione da partedella allora maggioranza di cen-trodestra, nel tempo è cambiato.E oggi il pacchetto di controllodella compagnia (un 70% tondo)è in mano alla pari tra Maltauro eCodelfa, al netto ovviamente dieventuali quote di governance defacto dislocati presso qualche fi-nanziaria.Al professor Byrne invece è toc-

cato il compito di dare peso, conl'ausilio di alcuni lucidi, all'ideadi fondo che ha animato il suo la-voro. Ovvero quella di «raccor-dare il nuovo edificato al contestostorico e geografico facendo levasulla porosità estetica degli edificiprogettati e sulla a loro capicità diintersecarsi col paesaggio in ma-niera virtuosa». Bortoli invece haillustrato la questione da un puntodi vista amministrativo facendoluce sull'iter che tra il 2001 e oggiha portato prima il palazzo di giu-stizia e poi le aree afferenti ad en-trare nell'ottica di un'unico ambitodi intervento.Da parte degli spettatori non sonomancate le critiche ad un progetto

definito assai impattante anche allaluce delle recenti polemiche sullavicenda ex Cotorossi, culminatecon un esposto in sede penale perpresunti abusi edilizi o presunteconcessioni rilasciate illegittima-mente. In questo solco si inseriscela diffida che proprio a metà meseLegambiente ha inviato, assiemead altri, direttamente al comune diVicenza. Una diffida in cui si in-tima al comune di vicenza di nonrilasciare altri permessi a costruireproprio in ragione delle criticitàevidenziate in passato dalla stessaLegambiente e dal Comitato control'abusivismo edilizio.

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di Marco Milioni

Page 7: Vicenzapiu 260

pag722 novembre 2013

Il 20 novembre si è celebrato intutto il mondo il TDoR, il “Tran-

sgender day of Remembrance”.Di cosa si tratta?Una triste ricorrenza, dato che è ilgiorno in cui tradizionalmente si ri-cordano le vittime della transfobia;ma anche un giorno di speranza edi desiderio di visibilità per una co-munità, quella transgender, tantonumerosa quanto nascosta, o visi-bile suo malgrado, dato che troppospesso ne leggiamo nella cronacascandalistica o addirittura nera.Fu Gwendolyn Ann Smith, attivista,

graphic designer ed editorialista, an-ch'essa transgender, che, alla finedegli anni ’90, più precisamentenell'anno 1998, in memoria del bar-baro omicidio di Rita Hester (unadonna transgender afroamericanauccisa il 28 novembre di quellostesso anno), diede il La dalla cittàdi San Francisco ad un progetto gra-fico sul web chiamato “Remembe-ring Our Dead”, seguito da una fiac-colata.Da evento LGBT (acronimo che staper lesbiche, gay, bisessuali, tran-sgender) e artistico poco più che lo-cale, il TDoR negli anni successiviha avuto una propria evoluzione eun’eco che si è diffusa un po’ allavolta in tutto il mondo. Basti pensareche negli ultimi anni è stato ufficial-mente celebrato in contemporanea

L’amore di una madre, oltre il genere:celebriamo così il TDoR 2013

mondiale in più di 200 città di oltre20 Paesi.Durante la ricorrenza del TDoR, chespesso comprende vari eventi arti-stici, oltreché veglie e fiaccolate, av-viene il commovente rito della let-tura dell’elenco delle vittime ditransfobia, con particolare riguardoper gli omicidi dell’anno appena tra-scorso.“Il TDoR - ha dichiarato l’ispiratricedi questa ricorrenza, GwendolynAnn Smith - vuole porre l'attenzionedi tutti sulle perdite di vite umane acui ogni anno dobbiamo far frontea causa della violenza e del bigotti-smo anti-transgender. Sono forte-mente motivata a battermi per i no-stri diritti, e prima di ogni altra cosaper il diritto più importante di poteresistere. Cercano in così tanti modidi negare l'esistenza delle personetransgender, a volte nelle modalitàpiù brutali, che è di vitale impor-tanza che queste persone siano ri-cordate, e che noi tutti continuiamoa batterci per la giustizia e controla transfobia”.La transfobia, termine che indical’odio per le persone transgender,ovvero coloro che vivono in uncorpo di genere diverso da quelloche riconoscono come proprio,miete ahinoi vittime anche in Italia.E per vittime intendiamo non solocoloro che vengono aggrediti, pic-chiati e addirittura uccisi, ma anchechi quotidianamente subisce le in-

numerevoli discriminazioni dovuteal difficile percorso di transizionedal genere corporeo di nascita aquello cosiddetto di elezione.Abbiamo contattato una mamma vi-centina, Anna Francesca, di Bassanodel Grappa, che sta seguendo amo-revolmente il percorso di suo figlioGiulio, transgender FtM (ovvero “fe-male to male”, che sta transitandodal genere femminile a quello ma-schile), e le abbiamo chiesto una te-stimonianza per questo TDoR 2013.“Mio figlio ha 31 anni e l’ho ac-compagnato in tutte le fasi della suavita – ci racconta Anna Francesca. “L’ho caro in qualunque modo in-tenda essere; a me sta a cuore soloche sia felice, quanto meno sereno.Penso che non avrei mai potuto la-sciarlo da solo nel difficile percorsoche ha dovuto intraprendere in que-sti anni, mai sarebbe rimasto senzail sostegno e l’amore mio e di suofratello e da 4 anni della sua com-pagna. Ciò che capita a lui, mi vedecoinvolta completamente. Certonon è stato facile né scevro da sof-ferenza per nessuno; ma ho unagrande ammirazione per la forza el’equilibrio che Giulio ha dimo-strato, sia sul piano morale che fi-sico. Il legame che ci unisce va aldi là della convivenza quotidiana.Questo aspetto ha modificato pro-fondamente la nostra vita e il nostromodo di vedere: ho conosciutotante persone splendide, ricche di

grande sensibilità e disponibili versogli altri che mi hanno aiutato a ca-pire e mi hanno portato ad aiutaregli altri. Parlo di AGEDO (Associa-zione Genitori di Omosessuali eTransessuali) di cui faccio parte e divarie altre associazioni Lgbt del Ve-neto.Invito i giovani a non scoraggiarsi ea dare il tempo e le informazioninecessarie ai genitori; e a questi ul-timi, vorrei infondere la forza distare al fianco dei loro figli e di so-stenerli anche se non capiscono onon condividono le scelte. È soloattraverso il dialogo e l’amore chetutto ciò diventa possibile. Se sentite il bisogno di essere aiutatida un centro competente, rivolge-tevi al Mit di Bologna o al Sat di Ve-rona: uno staff di medici e legali viaiuterà nel vostro percorso.”

LINK UTILI:AGEDO: http://www.agedonazio-nale.org/ MIT - Bologna: http://www.mit-ita-lia.it/SAT - Verona: http://www.circolo-pink.it/servizio-accoglienza-trans-pink.htm

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di Anna Barbara Grotto

In un autunno denso di avvenimenti,ho creduto opportuno di sentire dallavoce diretta del presidente diD.E.L.O.S. (Diritti Eguaglianza Libertàdi Orientamento Sessuale), Anna Ma-ria Sartori, quali siano i progetti pre-senti e futuri per Associazione.In una chiacchierata informale, da-vanti ad una tisana, mi accoglie conil solito calore Anna a cui pongo lamia prima domanda:Cara Anna in poche parole mi rac-conti cosa è per te DELOS?Per me DELOS è stato un punto di ri-ferimento in un momento in cui misono trovata con il vuoto attorno.Questo è stato importante perché in-sieme con altre persone è più sem-plice affrontare alcune difficoltà e tro-vare qualcuno che capisca la tua“diversità” ti fa sentire meglio.Con i nuovi sviluppi che ci sono staticredo sia proprio importante che cisia un punto di riferimento come DE-

LOS per Vicenza ma non solo.Teniamo presente che spesso chi par-tecipa alle serate viene da fuori città,anche perché questo può aiutare chinon è “dichiarato” a rispettare la pro-pria privacy trovando comunque per-sone accoglienti ed un ambiente nongiudicante.Mi spieghi cosa vuol dire l'acronimoGLBTEQ?Sta per Gay, Lesbiche, Bisex, Trans,Queer ed Eterosessuali, ed in so-stanza, vuol dire che le attività sonorivolte a tutti senza distinzione diorientamento sessuale. Cerchiamo disensibilizzare la società perché la co-noscenza fa proprio la differenza inquesto caso, e le differenze sonofonte di ricchezza e scambio. Esclu-dere qualche “lettera” sarebbe per-dere delle opportunità.Che ruolo ha il presidente in Asso-ciazione?Il ruolo di presidente per un gruppocome DELOS è equiparato a quellodi qualsiasi altro membro del direttivoe la mia opinione vale esattamentecome quella degli altri membri.Agiamo molto in sintonia e ci te-niamo a prendere decisioni condivise

il tempo che questi dedicavano al-l'associazione era forzatamente ri-dotto. Comunque, grazie al VicenzaPride, abbiamo avuto la possibilità diavere ospiti illustri come PaolaGuazzo e Enrico Oliari che altrimentinon avremmo potuto permetterci, edun incremento delle persone chehanno partecipato alle serate.E dopo il Vicenza Pride?E' stata un'occasione anche per strin-gere legami con altre associazioni diVicenza e non solo (ricordiamo cheè stato un pride a livello regionale).L'apertura dimostrata dal Comune diVicenza ci ha permesso di stringere irapporti con altre realtà associativepresenti a livello cittadino (La Parola,Rete Genitori Rainbow e AGedO) perinstaurare un dialogo continuativocon l'Amministrazione Comunale. E'stato un momento importante che ciha visti convenire su alcune temati-che che sentiamo come prioritarie edalle quali daremo urgenza. Tra lemolte voglio solo menzionare il ruolocardine della formazione che puòrendere capaci di interagire in modorispettoso con le persone “diverse”.Quindi programmi per il futuro?Molti, e tanti continuano a nascerne.Alcuni di noi stanno seguendo semi-nari per essere più preparati ed inci-sivi nel rispondere alle esigenze checi si presentano: dal trattare tematiche

come l'omofobia ed il bullismo omo-fobico nelle scuole, all'essere prepa-rati su questioni legate al genere. Ri-cordiamo comunque che il nostroprogramma presenta un appunta-mento fisso settimanale, il mercoledì,da settembre a giugno e quest'annoil filo conduttore sarà proprio l'iden-tità di genere e l'orientamento ses-suale, per permetterci di capire piùapprofonditamente alcuni aspettipoco noti, quali la transessualità, labisessualità ed il queer.Ci stiamo già muovendo per il pros-simo 8 marzo e per il 17 maggio(giornata mondiale contro l'omofo-bia), date a cui siamo particolarmentelegati.Come anteprima posso anche dirtiche DELOS patrocina una manifesta-zione per la sensibilizzazione allalotta contro la violenza sulle donneche si dipanerà nell'arco di quasi unanno (novembre 2013 – novembre2014).Mi pare tanta roba!Il gruppo di lavoro è motivato, entu-siasta e molto unito. Insomma, comepiace dire a noi: DELOS c'è!

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DELOS c'è

praticamente su tutte le questioni,dalle più banali a quelle complesseche ci possono vedere discutere an-che animatamente. Applichiamo neldirettivo la stessa filosofia che è allabase dell'associazione: ogni opinioneè una risorsa e va ascoltata.Ed il Vicenza Pride? Ti abbiamo vistosul palco come una leonessa loscorso 15 giugno.E' stata un'esperienza molto forte edha visto un'adesione della città dav-vero inaspettata. Ci siamo stupiti diuna partecipazione così numerosa eci siamo molto emozionati. Ci hafatto vedere che Vicenza è molto piùaperta di quanto noi stessi crede-vamo. Ammetto che è stato per noifaticoso, visto che ben due membridel direttivo di DELOS facevano partedel Comitato Vicenza Pride, e quindi

di Alessandro Betto

Vita Gay Vicentina

Page 8: Vicenzapiu 260

In Salernitana Nocerina di Lega

Pro, tutti i giornali ne hanno

parlato, i calciatori in campo ca-

devano come birilli colpiti da im-

provvisi infarti ed incidenti vari,

alla fine si scopre che era un

modo per non giocare per delle

minacce che avrebbero subito da

ultras della Nocerina….

Che la società abbia sbagliato

non c’è dubbio, si tratta di valu-

tare in che termini abbia sba-

gliato… I giocatori di calcio

hanno tutti i difetti del mondo

ma sono giocatori di calcio non

fanno parte di Navy Seals, non

fanno parte di paracadutisti da

combattimento, sono giocatori

che prendono più o meno de-

naro per giocare con un pallone.

Se il rischio è di prendersi una

pistolettata, una coltellata, un in-

cendio della macchina fanno

bene a buttarsi per terra, cosa de-

vono fare? Domanda che pone

un dirigente della Nocerina “Era

in grado lo Stato di darmi una tu-

tela e quindi una scorta di 24 ore

su 24 per 22 giocatori per dodici

mesi all’anno su di loro e sui loro

beni?” La risposta gliela do io?

No. E allora è evidente che si but-

tano per terra. Questi non è che

sono degli eroi o che devono fare

gli eroi. Lo Stato si ponga la do-

manda. Letta comincia ad accor-

gersi del fatto tre giorni dopo, la

ministro della giustizia di adesso,

che era ministro degli interno

prima, cosa ha fatto? E il ministro

degli interni ancora precedente

cosa ha fatto? E il ministro attuale

cosa ha fatto? Queste sono le do-

mande da porsi.

Chiudiamo con un argomento

che sta a cuore a tanti italiani e

su cui lei spesso interviene. Si-

curamente la base americana le-

citamente non paga l’Imu per-

ché è una basa extraterritoriale,

un po’ meno stranamente l’Imu

non la pagano alcuni enti tipo

quelli ecclesiastici a meno che

non siano definibili con facilità

commerciali, non la pagano i

partiti politici, non la pagano i

sindacati, l’Imu non c’è più ma

… c’è perché ha solo cambiato

nome. Insomma di questa Imu

lei che idea si è fatta?

Adesso abbiamo la Tuc che sa-

rebbe un ottimo craker un po’

salato ma veramente gustoso

È un po’ gratuita questa

Sì ma ho visto che Crozza l’ha

fatta a Ballarò quindi. Allora cosa

vuole? Qui non so se siamo di

fronte a degli ignoranti o a dei

dementi perché il problema della

casa in Italia non è il problema

della casa in Francia o in Ger-

mania. In Francia o in Germania

il problema della casa è un in-

vestimento ricco nel senso che

la gente non punta ad avere que-

sto mattone sopra la testa, di

fianco eccetera come momento

di sicurezza anche psicologico

oltre che sociale, va in affitto.

Ma qui la maggior parte degli

italiani non è in affitto, ergo an-

dare a colpire sul piano patrimo-

niale la prima casa è un ele-

mento come dire distruttivo di

un tessuto psicosociale. Soltanto

dei dementi possono pensare di

distruggerlo senza conseguenze.

Secondo punto, non è tanto

grave il problema della prima

casa, quello che è grave è il pro-

blema della seconda casa perché

per seconda casa questi inten-

dono quello che non è seconda

casa. Nasce la seconda casa

concettualmente come la casa

di vacanza, che può essere al

mare, in montagna. Possono es-

sere due o tre o quattro ma sono

le residenze, i domicili meglio

che uno ha e nei quali va a sver-

nare o va a raffrescarsi d’estate,

quella è la seconda casa. Non si

è mai parlato di seconde case

per chi ha più abitazioni come

investimento immobiliare, si par-

lava di proprietari immobiliari e

sono una cosa concettualmente

diversa. Solo chi vuol frodare,

vuole ingannare la gente parla

di seconda casa. Quale è il pro-

blema? Che mentre per la se-

conda casa ha un senso far pa-

gare un’imposta di tipo

patrimoniale è evidente che

Dal caso Nocerina all’Imu: Il libero,la rubrica di Ellero su VicenzaPiùTv

di Giovanni Coviello

/ Renato Ellero intervistato da Enrico Soli di VicenzaPiuTv

quelle “seconde case” che sono

investimenti immobiliari a red-

dito non devono pagare la patri-

moniale perché pagano già sul

reddito…

Il resto dell’intervista su

http://www.vicenzapiu.com/legg

i/ellero-tomei

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