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testo: Simona Barucco formato: cm 17 x 24 pagine: 42 edizione: GiaMaArt studio lingue: Italiano / Inglese data: Marzo 2014
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a Matteo
Progetto:
Direzione:
Gianfranco Matarazzo
A cura di:
Simona Barucco
Testo:
Simona Barucco
Traduzione:
Marilia Santalucia
Crediti fotografici:
Tommaso Iuliano
Grafica:
GiaMaArt studio - Vitulano (BN)
Allestimento:
Achille Capobianco
Si ringrazia:
Sara CancellieriTommaso De MariaRoberto FragnitoNicola FrattasiAntonio LimataMaria Teresa Carmen MelilloRaffaelina PelusoIgor Verrilli
Fondatori:
Sara Cancellieri
Igor Verrilli
Opera in copertina:
Cacciatore di bolle
Pigmenti in polvere ed acrilici su carta intelata, cm. 140 x 88, 2013
Copyright © GiaMaArt studio 2014Tutti i diritti riservati - All rights reserved
Simona Barucco
Ti prendo
Pigmenti in polvere su tavola ingessata, cm. 32 x 32, 2012
CACCIATORE DI BOLLESimona Barucco
L'idea che abbiamo anatomicamente di noi stessi è straordinariamente
lontana da ciò che la natura può produrre e da ciò che è realmente
necessario per essere e sentirsi "completi". Tracciamo il nostro schema
identificativo animale su presupposti simmetrici bilaterali, uniformi,
volutamente identici. Ogni essere vivente si è evoluto secondo questo
schema, dalla disposizione di parti specularmente uguali rispetto a un
punto, a un asse o a un piano, ma anche con quella che si determina con
la ripetizione di una struttura lungo l'asse del corpo o per un evento
prodottosi nel corso del tempo.
Eppure tutto ciò riguarda solo lo schema esterno di un corpo: se ne
guardiamo l'anatomia interna, la prospettiva cambia sensibilmente. Alcuni
organi sono posti asimmetricamente rispetto la linea mediana e spesso
non hanno struttura simmetrica essi stessi. Ciò che pensiamo debba essere
necessario, può non esserlo, perché dipende dalla funzione e dal lavoro
assegnato a tale organo, nesso, arto, sistema.
Se consideriamo, poi, cosa sia necessario per vivere, ci si accorge che
proprio gli elementi asimmetrici sono fondamentali: sistema digerente e
circolatorio, cervello, cuore, stomaco, fegato, pancreas, milza, per citarne
alcuni.
L'asimmetria è ciò che determina l'unicità dell'individuo vivente, ne consente
la stabilità e la rigenerazione. Un corpo, esteriormente asimmetrico, è
come se lasciasse trasparire in superfice parte delle risorse interiori. E'
come se portasse all'esterno il grande messaggio della vita rendendolo
visibile e non ignorabile. Un corpo asimmetrico o "discordante" è già un
corpo che prefigura il futuro, anela al Post-Human, ove l'apparente mancanza
non è altro che la condizione necessaria affinché si realizzi l'evoluzione
biologica successiva, per esaudire altri bisogni, per rinnovare un'anatomia
ormai logora e insufficiente. L'anatomia processa, compensa, elabora ciò
che può essere utile o elimina, trasforma, ciò che è un dispendio inutile
di energie per l'organismo.
Vincenzo Cosenza affronta questo tema con inquietante lucidità. L'uso di
pigmenti in polvere e acquerello, olii su tela, carta e tavole ingessate
producono uno straniamento nell'osservatore che guarda all'opera cercando
una figurazione non ostile, ma restandone subito sconcertato. L'artista
non omette ma al contrario esalta, in un continuo gioco di ombre, luci,
riflessi, false trasparenze, apparenti cinetismi, le anatomie proiettate al
futuro, non più condizionate dall'impossibilità dell'ordine, ma libere e già
pronte al passo successivo. L'ibridazione tra naturale e artificiale è una
realtà sempre più presente. Ove non arriva l'uomo biologico, arriva l'uomo
tecnologico: nei lavori questa dimensione è appena accennata. I piccoli
oggetti che "arredano" gli spazi angusti e strettamente circoscritti nei quali
gravita e si muove la figura, sono solo un indizio, in una chiave figurativa,
di questi nuovi mondi estetici in cui realtà e finzione, artificiale e reale
sono separati da un confine sempre più sottile, fino a confondersi in una
totale perdita di differenza nella quale è sempre più difficile distinguere
l'organico dal postorganico, l'originale dal clonato.
Gli spazi claustrofobici di Cosenza, circolari, anellari, compressi e schiacciati
nelle prospettive accelerate, nelle inquadrature spinte sul soggetto dall'alto,
quasi in caduta, o dal basso, ove si dilatano e si disperdono i dettagli nella
visione laterale, tendono a spingere il confine materiale che li trattiene
oltre ogni prefigurazione. Insieme ai soggetti si ha l'impressione che è
tutto il mondo circostante a essersi trasformato: i parametri sono invertiti
e il corpo si adegua atrofizzandosi in un'esasperata ricerca d'identificazione
con una realtà nuova.
E' questa la vera natura dell'odierno significato di "completo".
CACCIATORE DI BOLLESimona Barucco
The idea we have of ourselves from an anatomical point of view is far
away from what nature can produce and from what is really essential to
be and to feel complete. Let’s draw our animal scheme symmetrically,
bilaterally, equally and voluntary identical. Every human being evolved
following this scheme, from the disposition of identical parts compared
with a point, an axis or a surface, but also with the repetition of a structure
along the body axis or for an event created from the time.
All this concerns only the external side of the body: if we look at the
internal side, the perspective changes substantially. Some organs are
asymmetrical compared with the median line and they often do not have
symmetrical structures themselves. What we think is essential could not
be so because it depends from the function and work given to every organ,
connection, limb or system.
If we consider what is essential to survive, we notice that the asymmetrical
systems are of primary importance: digestive and circulatory system,
brain, heart, stomach, liver, pancreas, spleen....
Asymmetry is what determines distinctiveness in a human being. It permits
solidity and renewal.
A body, asymmetrical outside, let us show through part of its internal
resources on the surface. It is as if it brought the message of life outwardly
making it visible and not overlooking. An asymmetrical and contrasting
body is a body that calls the future, it longs for the Post-Human, where
the apparent lack is the essential condition to make real the biological
evolution, to satisfy other needs, to renew an insufficient and tired anatomy.
Anatomy processes, balances, develops what can be useful or erases and
transforms what is a useless waste of energies for the body.
Vincenzo Cosenza faces this theme with disquieting awareness. His use
of dust and water colours, oil painting, paper and plaster works, gives
alienation to those who look at his works, looking for a non-hostile
representation, but being suddenly bewildered. The painter does not omit,
but inflames, in a restless play of lights and shadows, false transparencies,
unreal movements, anatomies projected to the future, no more influenced
by the impossibility of order, but free and ready to the next step. The
crossbreeding between natural and artificial worlds is always present.
Where the biological man does not arrive, here is the technological one:
this condition is slightly present in his works. The small objects , that
decorate the small and strictly delimited spaces where the body moves,
are just an evidence, in a symbolic way, of these new esthetical worlds
where reality and fiction are separated from a slighter border until they
mix up in a total loss of difference in which it is more and more difficult
to discern the organic from the post-organic, the original from the copy.
Cosenza’s claustrophobic spaces are circular, constricted and compressed
in claustrophobic perspectives, in the framings on the subject from above,
as they are falling, or from the low where details in a lateral vision broaden
and burn off. They tend to widen the boarders beyond every prefiguration.
We have the sensation that all the world around us has changed. The
parameters are inverted and our body adapts, wasting in an endless
research in order to identify with the new reality.
This is the true nature of the modern meaning of the word “complete”.
Solo per un pò
Pigmenti in polvere, acrilici e carta gommata su carta intelata, cm. 85 x 147, 2012
Capire
Pigmento in polvere, nastro adesivo ed acquerello su tavola incartata, cm. 100x140, 2013
Il fabbrica bolle (2)
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 40 x 27,5, 2013
Il cacciatore di bolle
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 27,5 x 19, 2013
L'attesa
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27,5, 2013
Il cacciatore di bolle (3)
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27,5, 2013
Il cacciatore di bolle (2)
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27.5, 2013
Se solo
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27.5, 2013
Il fabbricatore di bolle
Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27.5, 2013
Non voglio aver più sete
Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm 100 x 140, 2013
pagina precedente
Prima o poi
Pigmenti in polvere, nastro adesivo ed acquerello su tavola incartata, cm. 140 x 100, 2013
Più veloce di te
Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm. 70 x 100, 2013
L'agguato
Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm. 70 x 100, 2013
Con ogni mezzo
Pigmenti in polvere su tavola ingessata, cm. 32 x 32, 2012
Ti prendoPigmenti in polvere su tavola ingessata, cm. 32 x 32, 2012
Dove è andata
Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm 100 x 140, 2013
pagina precedente
Ti prendo
Pigmenti in polvere, nastro adesivo ed acquerello su tavola incartata, cm. 100 x 140, 2013
VINCENZO COSENZA
Nasce a Pozzuoli (NA) nel 1967. Vive e lavora a Poggiomarino (NA).Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Napoli, conseguendo il diploma in Pittura nel 1991.Was born in Pozzuoli (NA) in 1967, he lives and works in Poggiomarino (NA).He attended Accademia delle Belle Arti in Naples graduating in Painting in 1991.
Mostre Personali / Solo exhibitions
2014 Cacciatore di bolle, progetto GiaMaArt studio, La casa di Schiele, Benevento;2011 "Installazioni permanenti", Chiesa di S.Giuseppe, Boscoreale (Na);2009 "Installazioni permanenti", Chiesa di S.Antonio di Padova, Poggiomarino (Na);2008 "Vincenzo Cosenza", Associazione Culturale “Archè” Poggiomarino (Na);2007 "Il quotidiano in sospensione", Pagea art, Angri (Sa);2003 "Vincenzo Cosenza", Galleria Eclectica, Mestre (VE);2002 "Opere recenti", Associazione culturale Brambati Arte, Vaprio d'Adda (MI);2001 "Vincenzo Cosenza", Comune di Imbersago, Palazzo Comunale, Imbersago (LC);2001 " Vincenzo Cosenza", Nordest Caffè via Borsieri 35 Milano;1998 "Paesaggi fuori centro", ArteXArte, Villaricca (NA);1998 "Sacropalescente", Pagea Art, Angri (SA);1997 "Vincenzo Cosenza", Congrega di S.M. Margherita, Cimitero di Angri (SA);1996 "Vincenzo Cosenza", Associazione Culturale Pagea Art, Angri (SA);1994 "Compresenze", Aurora Art Gallery, Scafati (SA).
Mostre Collettive / Group exhibitions
1998 "Sacropalescente", Pagea Art, Angri (SA);1997 "Collettiva" Congrega di S.M. Margherita, Cimitero di Angri (SA);1996 "Collettiva" Associazione Culturale Pagea Art, Angri (SA);1994 "Compresenze", Aurora Art Gallery, Scafati (SA).2001 "Uova di Struzzo", ArteXArte, Villaricca (NA);2001 "OVO", Nugae spazio d'arte, Saviano (NA);2000 "ARTISSIMA", Fiera Internazionale dell'Arte Contemporanea, Torino;2000 "Premio Nazionale Donato Frisia", Palazzo Albini, Merate (LC);2000 "Cartolina per Napoli", Palazzo Reale, Appartamento del Ciambellano, Napoli;2000 "Libro d'Artista", progetto ArteXArte, Galassia Gutenberg, Mostra d'Oltremare (NA);1999 "Premio Morlotti, Imbersago" 4° edizione, Comune di Imbersago (LC);1998 "Premio Nazionale Donato Frisia", Palazzo Albini, Merate (LC);1998 "I colori del libro", Biblioteca Comunale di Lusciano, Lusciano (CE);1998 "Libro '98", Giornate Europee del Libro e della Cultura, Fortezza da Basso, Firenze;1998 "Libro d'Artista", progetto ArteXArte, Galassia Gutenberg, Mostra d'Oltremare (NA);1998 "Libro d'Artista", presentato da ArteXArte, Villaricca (NA);1998 "Nuove rotte", Associazione culturale Dedalos, San Severo (FG);1997 "Premio Morlotti", Comune di Imbersago (LC);1997 "Teche della memoria", Associazione Culturale "Il Ponte", Nocera Inferiore (SA);1997 "Premio Morlotti", Comune di Imbersago (LC);1995 "XXII Premio Sulmona", Palazzo dell'Annunziata, Sulmona (AQ);1993 "Natale a Realvalle", S.Pietro di Scafati (SA);1993 "Centro Internazionale di Formazione dell'Organizzazione del Lavoro", Padiglione L, Torino;1993 "L'incisione e le Accademie", Navata di S.Evasio, Carassonne Mondovì (CN);1993 "Artisti per la resistenza 93", Villa Comunale, Scafati (SA);1992 "Primo Premio Immaginaria", Immaginaria '92, Milano.
Hanno scritto di lui / People who have written about him:
Giorgio Agnisola, Simona Barucco, Ada Patrizia Fiorillo, Sara Fontana, Vitaliano Corbi, Giorgio Di Genova,Rosario Pinto, Marina Pizzaiolo, Anna Pumpo, Giorgio Seveso.
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