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1 A CURA DELLA V A TIM a.s. 2009/2010 JUAN AVELLANEDA GIUSEPPE BORTONE FABIO CASTALDO FARID EL MJABBER DEIVI FLORES DEIBY HERRERA LUCIANO IPPOLITO ROBERTO LA FRANCA ANDREA MENICHELLI MANUEL NORIEGA SORIN PASCAR ANDREA SAMMARTANO IVAN VILLA DAVIDE ZAMBITO Referente del progetto prof.ssa LAURA PELLEGRINELLI Volume e Dvd

Vita Non Merce

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la vita non e una merce

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Page 1: Vita Non Merce

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A CURA DELLA V A TIM

a.s. 2009/2010

JUAN AVELLANEDA GIUSEPPE BORTONE FABIO CASTALDO

FARID EL MJABBER DEIVI FLORES

DEIBY HERRERA LUCIANO IPPOLITO ROBERTO LA FRANCA

ANDREA MENICHELLI MANUEL NORIEGA

SORIN PASCAR ANDREA SAMMARTANO IVAN VILLA

DAVIDE ZAMBITO

Referente del progetto prof.ssa LAURA PELLEGRINELLI

Volume e Dvd

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Volume IL LAVORO NON E’ UNA MERCE. Storie e

testimonianza di lavoratori dell’industria

DVD “LA VITA NON E’ UNA MERCE. Storie e testimonianze di

lavoratori dell’industria”

Autori videointerviste

FABRIZIO (Sorin Pascar)

LUCIANO (Juan Avellaneda)

DAVIDE (Andrea Sammartano)

ALBERTO (Farid El Myabber)

ANDREA (Luciano Ippolito)

GIANNI (Sorin Pascar e Farid El Myabber)

Tecnico del montaggio (Farid El Myabber)

Assistente tecnico: Michele Iacovino

Consulenza statistica: prof.ssa Tiziana Savio

Referente del progetto: prof.ssa Laura Pellegrinelli

INDICE

INTRODUZIONE ………………………….

P. 2

p. 3

STORIE E TESTIMONIANZE DI

LAVORATORI DELL’INDUSTRIA

DAVIDE (Giuseppe Bortone)……… p. 4

SANTO (Fabio Castaldo) p. 5

ANTONINO (Davide Zambito)………… p. 7

JUAN CARLOS (Deivi Flores)……………… p. 9

MATTEO (Roberto La Franca) p. 10

FILIPPO (Andrea Menichelli)……………… p. 13

LUCIANO (Ivan Villa)……… p. 15

FABIO (Deiby Herrera)…………………… p. 16

FRANCESCO (Manuel Noriega)……… p. 18

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INTRODUZIONE A “LA VITA NON E’ UNA MERCE. Storie e

testimonianze di lavoratori dell’industria”

Il presente Dvd e il volume raccolgono testimonianze e storie dal mondo

del lavoro. Si tratta di uno dei risultati del progetto ”Cinema, letteratura

e mondo operaio: l’arte interpreta la realtà”. Il progetto, attuato nel

corso dell’anno scolastico 2009/2010 sulla classe A V TIM, ha avvicinato

gli studenti a opere letterarie e filmiche, scoprendo come esse possano

“parlare” la stessa lingua dei giovani, interessarli, farli riflettere su

aspetti vicini alla loro realtà di prossimi lavoratori. Contemporaneamente

la visione e l’analisi di film, utili a creare un immediato e più facile

immaginario, hanno permesso di mettere a fuoco le peculiarità e i

problemi del mondo del lavoro: la creatività manuale, espressione di

intelligenza pratica e costruttiva, la necessaria forza fisica, la

collaborazione fra compagni, ma anche il ruolo del sindacato, lo

sfruttamento dell’operaio, i rapporti con la dirigenza, infine il tempo

libero, le aspettative e i sogni di un lavoratore. I protagonisti e gli “eroi”

della fabbrica – Charlot, Lulù Massa, Vincenzo Buonavolontà, Paul, Angie,

Vittorio Sparati, Benassa, Nicola* – sono, però, solo il riflesso del

lavoratore reale, dell’uomo che ancora oggi lavora in fabbrica, che è sulle

pagine della cronaca e dell’economia per la “crisi”, per gli scioperi, per le

rivendicazioni sindacali, per le morti bianche.

Si è perciò voluto creare un legame stretto tra letteratura e vita: gli

allievi della V TIM hanno incontrato gli uomini che lavorano nelle

fabbriche; da questo incontro sono nate le storie qui raccolte,

testimonianze di una classe, che sembrava apparentemente scomparsa, ma

che l’attuale crisi ha riportato sulla scena sociale e politica.

*Rispettivamente protagonisti nei film “Tempi moderni”, “La classe

operaia va in paradiso”, “Paul, Mick e gli altri”, “In questo mondo libero”,

“La stella che non c’è” e nei romanzi “Quando torni. Una vita operaia”di

A.Papuzzi; “Mammut” di Antonio Pennacchi; “Nicola Rubino è entrato in

fabbrica” di Francesco Dezio.

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DAVIDE

Mi chiamo Davide, ho 21 anni; ho conseguito il titolo di studio presso la

Casa di Carità Arti e Mestieri di Grugliasco come perito meccanico.

L'azienda nella quale lavoravo si occupa di ingranaggi (trasmissioni), E’

un’azienda suddivisa in reparti, tra cui collaudo, produzione, reparto

testing.

Io facevo parte del reparto testing, un reparto che si occupa del

montaggio e testaggio dei diversi ingranaggi collocati su cambi

LAMBORGHINI, ASTON MARTIN, FERRARI E MASERATI.

La mansione di cui mi occupavo principalmente consisteva nel montaggio di

diversi prototipi per poi testarli sui rispettivi banco-prova, cioè

controllare e verificare il comportamento del cambio sequenziale con i

diversi cambi di temperatura che interessavano oli e ingranaggi.

Il mio reparto, poiché è un reparto riguardante il testing e quindi la

precisione, è un ambiente di lavoro abbastanza pulito, a differenza invece

della produzione, dove l'ambiente di lavoro risulta più rumoroso e sporco

per le diverse attività svolte.

Avevo trovato questo lavoro grazie ad un’agenzia per il lavoro chiamata

Manpower , alla quale mi ero iscritto subito dopo gli studi.

Questa agenzia mi ha dato la possibilità di fare diversi colloqui, dopo i

quali mi è stato offerto un contratto di sei mesi, un contratto interinale.

In azienda mi trovavo molto bene, non eravamo in tanti: venti impiegati e

quindici operai diretti da due capireparto.

Il contratto offertomi dall'azienda mi garantiva una successiva possibilità

di assunzione a tempo indeterminato, ma a causa della crisi economica

sono sorti problemi di tipo finanziario, ma soprattutto lavorativi per la

mancanza di incremento produttivo, quindi i dirigenti sono stati costretti

a imporre agli operai prima la cassa d'integrazione e poi il 12 aprile del

2009 sono cominciati i licenziamenti, tra cui il mio.

Però posso dire che per quanto riguarda la retribuzione, questa era

abbastanza giusta rispetto al lavoro svolto; lo stesso posso affermare per

quanto riguarda la sicurezza sia aziendale sia personale.

Vivo in famiglia e ho un fratello minore; parte del mio stipendio era

devoluto alla contribuzione delle spese familiari.

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Il lavoro mi piaceva molto, era molto interessante e non desideravo

cambiarlo e mi sono dispiaciuto di doverlo lasciare.

Lavoravo otto ore al giorno, dal Lunedi al Venerdi, uscivo dal lavoro verso

le 17.20, il mio tempo libero lo passavo giocando a calcio in una squadra di

basso livello e utilizzavo i week end per andare in montagna a sciare.

(Giuseppe Bortone)

SANTO

Santo, 52 anni, manutentore sulle linee alimentari, pavimenti e parquette.

-F: Che tipo di azienda è la tua?

-S: E’ un'azienda non a livello artigianale, ma industriale

-F: Come si chiama quest'azienda?

-S: E’ la Cleaning&Pulish...più conosciuta con la sigla C&P

-F: Che mansione svolgi all'interno?

-S: Sono responsabile dei vari cantieri lavorativi

-F: Da quanto tempo?

-S: Ho iniziato a lavorare qui dal 1995, anche prima svolgevo lo stesso

lavoro, ma in un’ azienda diversa

-F: Che tipo di rapporti ci sono sul lavoro?

-S: I rapporti sono buoni, ma non ottimi...ogni tanto qualche discussione

capita...come in tutte le aziende.

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-F: Di cosa parlate solitamente in azienda?

-S: Eeh...gli argomenti sono sempre gli stessi...si parla di politica, di

lavoro, di calcio, di sport in generale, della famiglia...un po' di tutto

diciamo...

-F:Come ti trovi in azienda?

-S:Mi trovo bene, non sono sotto controllo, ho "campo libero" diciamo.

Posso prendere diverse decisioni e qualche volta decidere gli orari a mio

piacimento

-F: Le ore sono ben retribuite?

-S: Sì, almeno per quanto riguarda me, poi ognuno ha un tipo di contratto

diverso. Dispongo pure della macchina aziendale (un furgone della Nissan

che uso per spostarmi da e per lavoro) e ho il fondo cassa aziendale

-F: Le condizioni dell'azienda come sono?

-S: Beh, noi non lavoriamo in un'unica azienda, ma in diverse aziende

famose...come ad esempio la Kraft, la Caffè Vergnano, La lenti... diciamo

che però tutte queste non mi sembrano essere in cattive condizioni...

-F: Non risentono anche loro della crisi?

-S: La crisi è presente anche in quei settori...ma sicuramente in quantità

minore rispetto ad altri...la gente mangia sempre!

-F: E per ciò che riguarda la sicurezza sul posto di lavoro?

-S: Molta sicurezza in entrambi i casi: siamo certificati, mi sembra, con la

ISO 9001 e inoltre in tutte le grosse aziende guardano molto la sicurezza

delle ditte esterne.

Il posto di lavoro finora è al sicuro, non rischio nulla,credo di poter

resistere ancora fino alla pensione (pochi anni)

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-F: In azienda...ci sono dei rappresentanti sindacali?

-S: No, io sono il solo ad essere iscritto al sindacato

-F: In conclusione, quali sono i tuoi progetti per il futuro?

-S: Per il momento la mia unica preoccupazione è andare in pensione, sono

parecchio stufo di lavorare. Sono in fabbrica dall'età di 15 anni. Per ciò

che riguarda il resto ancora non saprei, lo si vedrà più avanti col passare

degli anni!

(Fabio Castaldo)

ANTONINO

Salve, mi chiamo Antonino e ho 47 anni.

Ho conseguito il titolo di licenza media inferiore.

Lavoro in un’azienda di costruzioni edili; siamo circa duecento operai e

costruiamo reti ferroviarie. Vengono impiegati macchinari per

palificazioni, movimento terra (ruspe, scavatori), camion, gru, autogru,

autobetoniere.

Faccio questo mestiere dal 1978, cioè 32 anni e sono stato assunto come

apprendista e attualmente ho un contratto a tempo indeterminato. Svolgo

il ruolo di assistente di cantiere, il quale consiste nel coordinare e

impiegare gli operai nelle varie fasi di lavoro, eseguire tracciamenti e

rilevamenti delle quote metriche che servono nei vari stadi di costruzione

secondo i progetti.

Le condizioni di lavoro in cui mi trovo sono buone. L’ambiente è pulito e

rispetta le norme di sicurezza per quanto riguarda i rumori, le

attrezzature e i macchinari. Il lavoro è soprattutto svolto all’aperto,

Page 8: Vita Non Merce

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mente alcuni tratti si svolgono in galleria dove l’ambiente è molto diverso,

ad esempio il circolo dell’aria viene forzato da un sistema di ventilazione

all’interno delle gallerie per il ricambio e l’espulsione dei fumi. Vengono

adottati tutti i sistemi di sicurezza acustici e visivi, ad esempio le cuffie

o i tappi, gli occhiali (per impedire il contatto degli occhi con la polvere) e

le mascherine.

Sono arrivato a Torino, quando avevo sedici anni e ho trovato lavoro

tramite delle conoscenze.

Negli anni ho sempre svolto questo lavoro, accumulando esperienza e

aumentando così la mia bravura nel mestiere che svolgo.

Il rapporto con le maestranze e i dirigenti è buono, vi è la collaborazione a

tutti i livelli.

Il grado di professionalità che ho mi mette in una condizione privilegiata,

pertanto ho un buon margine di sicurezza per il mio posto di lavoro.

Come in tutti i posti di lavoro, anche nel mio si sono verificati episodi di

infortunio all’interno del cantiere, e vengono prestati subito i primi

soccorsi e l’intervento dell’ambulanza per il ricovero tempestivo al pronto

soccorso.

Gli episodi comuni di infortunio meno gravi sono: lussazione alla spalla,

strappi muscolari, distorsioni, tagli e graffi. Mentre gli episodi più gravi

sono: fratture alla mano, fratture alla gamba e fratture al braccio.

Nel nostro ambiente sono presenti tutte e tre le rappresentanze sindacali

(CGIL, CISL, UIL), in più l’istituzione delle RSU di cantiere che fanno da

tramite tra gli operai e la dirigenza e intervengono qualora ci siano

problemi nella logistica (mensa, dormitori o comunque i servizi) o nelle

trattative economiche.

Tuttavia non sono soddisfatto del trattamento economico perché altre

maestranze ricevono la stessa retribuzione pur non avendo un alto grado

professionale e di responsabilità.

Il lavoro che svolgo mi dà soddisfazione e non lo cambierei perché è un

lavoro che mi piace.

Impiego dalle 40 alle 45 ore lavorative settimanali.

Il mio futuro lo vedo abbastanza sereno, sperando un domani di andare in

pensione.

(Davide Zambito)

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JUAN CARLOS

Juan Carlos Rodriguez, ha 35 anni, è di nazionalità peruviana. Lavora da

quattro anni in un’azienda dove producono accessori per le macchine. Il

suo lavoro è guidare i muletti, in pratica è in continuo movimento per tutto

lo stabilimento.

COME E’ STATO ASSUNTO?

• Mi sono presentato ad un colloquio presso un’ agenzia di lavoro. Ho

frequentato un piccolo stage di un mese e una settimana, nel quale

ho avuto un buon rendimento, tanto che alla fine mi hanno assunto

con un contratto di due anni, che è stato di nuovo rinnovato fino al

2011.

CHE LAVORO SVOLGE IN AZIENDA?

• All'inizio facevo piccoli lavori e penso che sia stato giusto cosi, ma

poi ho cominciato a svolgere il lavoro per il quale sono stato assunto,

adesso faccio il mulettista.

QUALI SONO LE CONDIZIONI DI LAVORO?

• L condizioni non sono male, sono adeguate. In pratica mi trovo bene

dentro l'azienda, a parte che ormai mi sono abituato.

SI SONO VERIFICATE INCIDENTI O INFORTUNI IN AZIENDA?:

• Per adesso nessun incidente grave, ma solo alcuni piccoli incidenti,

ma penso per la mancanza di concentrazione nello svolgere

correttamente il loro lavoro, invece io non mi sono fatto mai male

dentro l'azienda.

SONO PRESENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI?:

• Sì.

PENSA DI RICEVERE LA GIUSTA RETRIBUZIONE RISPETTO AL

LAVORO CHE FA?

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• Sinceramente mi sento conforme con la retribuzione che prendo,

non sono uno che pretende di più.

VIVE IN COPPIA?

• No, vivo da solo e abito in un piccolo appartamento.

E’ CONTENTO DEL LAVORO CHE SVOLGE O VORREBBE CAMBIARE?

PERCHE?

• Fino adesso sono accontentato, ma mi piacerebbe cambiare o

cercare di istruirmi in qualunque ramo tecnico, visto che dentro

all'azienda ho imparato tante cose nuove. Se ci fosse l’opportunità,

cambierei volentieri.

COME VEDE IL PROPRIO FUTURO?

• Mi sento strano a parlare del mio futuro, non ho molte ambizioni, mi

vedo come un qualunque operaio che lavora in un’ azienda.

(Deivi Flores)

MATTEO

(R)Roberto

(M) Matteo

Sono LA FRANCA ROBERTO frequento il 5°anno di Tecnico delle

Industrie Meccaniche all’Istituto "Giovanni Plana"di Torino. Ho

intervistato un operaio che mi ha parlato un del suo lavoro.

(R) Buonasera … lei è?

(M) Buonasera,sono Matteo un operaio di 41 anni,il mio titolo di studio è la

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terza media.

(R) Lei, sig.Matteo, in quale azienda lavora?

(M) Io lavoro presso la ditta TECNO PROGRESS ENGINEERING

(R) Mi parla un po’ della sua ditta?

(M) Certo. L'azienda si occupa di meccanica industriale. Ci sono 21

dipendenti, 3 sono impiegati, gli altri operai. Nella ditta non viene

prodotto nulla, perché noi siamo una ditta a contatto con la carpenteria in

ferro e ripariamo le macchine industriali.

(R) Da quanto tempo lavora in questa ditta?

(M) Lavoro in quella ditta ormai da 20 anni

(R) Con quale qualifica è stato assunto? Con che tipo di contratto?

(M) Sono stato assunto con una qualifica di 4°livello e con un contratto a

tempo indeterminato.

(R) Che mansione svolge nella ditta?

(M) Attualmente svolgo la mansione del capocantiere. Arrivo in ditta

verso le 8.00. Giro per visionare il lavoro da svolgere, poi chiamo gli operai

e con loro impostiamo il lavoro, ci organizziamo in poche parole.

(R) Invece per le condizioni di lavoro come è l'ambiente?

(M) Le condizioni e l'ambiente di lavoro sono ottime non abbiamo problemi

di luce calore e odori..

(R) Come ha trovato lavoro?

(M) Diciamo che non ho mai avuto problemi di lavoro e nemmeno di

disoccupazione. Tramite un conoscente da giovane ho lavorato come

panettiere per ben 5 anni; dopo mi sono spostato nella ditta in cui lavoro

ancora oggi.

(R) Sig. Matteo nella sua azienda come si trova con i compagni, con le

altre qualifiche, con la dirigenza?

(M) Bene. Mi trovo molto bene nell'azienda. I colleghi sono tutti simpatici

e poi ormai ci conosciamo tutti da tantissimo tempo, quindi con alcuni ci

sono delle belle intese non classifichiamo nessuno per la sua qualifica ci

teniamo tutti allo stesso livello,sempre per la compagnia intendo poi

durante il lavoro ognuno a svolge il proprio lavoro.

(R) Si sente sicuro del posto di lavoro?

(M) Certamente mi sento sicuro. Ormai sono 20 anni che lavoro qui.Anche

perché nell'azienda, essendo presenti più di 15 dipendenti, vale l'”articolo

18” cioè non puoi essere licenziato senza motivo.

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(R) E invece nel posto di lavoro si sente sicuro?(Cioè conoscete la

legislazione sulla sicurezza e la rispettate?)

(M) La ditta per la sicurezza ci fa seguire molti corsi interni dove ci

spiegano tutto sulla legislazione e sulla sicurezza.

(R) Per caso sig. Matteo nella ditta si sono verificati

incidenti,infortuni?

(M) Allora, diciamo che gli incidenti che sono capitati nell'azienda sono

tagli sulla dita o delle schegge finite negli occhi,ma la dirigenza in quel

caso si è comportata come di dovere, facendo la denuncia e assicurandosi

che durante l'incidente l'operaio avesse tutta la dotazione che la ditta gli

aveva fornito.

(R) Ci sono per caso dei delegati di fabbrica? Se sì in che modo

agiscono?

(M) I delegati di fabbrica non sono presenti e se ci dovessero essere dei

problemi gli operai vanno dal padrone della ditta.

(R) Rispetto al lavoro svolto pensa di ricevere una giusta retribuzione?

(M) Mmm, non proprio. Diciamo per il lavoro che svolgo la retribuzione non

è molto giusta, però per i tempi che corrono meglio non lamentarsi.

(R) Per terminare le volevo chiedere se per caso lei ha una sua

famiglia oppure vive da solo?

(M) Sì io ho una mia famiglia,una moglie e due ragazzi di 14 e 17.

(R) Sogni nel cassetto ne ha? Ci ha mai pensato?

(M) Da giovane si possono avere tanti sogni, però ora arrivato alla mia età

ho una bella famiglia un lavoro, l'unica cosa che sicuramente chiedono

tutti e di avere sempre la stessa felicità e la tranquillità per vivere in

modo sereno.

(R) Bèh! giusto è il sogno di un bel po’ di persone...che dire Matteo la

ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.

(M) Grazie a te Roberto è stato un piacere fare questa intervista!

(Roberto La Franca)

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FILIPPO

Buongiorno come ti chiami? Filippo

Quanti anni hai? 37 anni il 12 di luglio.

Sei sposato? Hai figli? Si sono sposato da 3 anni, ma non ho

ancora dei figli, ma presto arriveranno.

Da quanti anni lavori in questa azienda? 12 anni.

Come ti trovi? Ormai per me l’azienda è una seconda casa, la

maggior parte della giornata la passo qui al lavoro, mi trovo

abbastanza bene.

Parlami del rapporto che hai con i tuoi colleghi.

Con loro mi trovo benissimo, ormai c’è un rapporto

d’amicizia, infatti 2 o 3 volte alla settimana usciamo a

prendere una birra; organizziamo anche partite a

calcetto

Sei iscritto al sindacato? Sì, però essendo che siamo una piccola

azienda non abbiamo il sindacalista interno

Che rapporto hai con il tuo capo? Un normalissimo rapporto, capo

e dipendente.

Pensi che farai per sempre questo lavoro? Sinceramente qui sto

bene, prendo un bello stipendio, faccio un bel lavoro, quindi se

dovessi cambiare, so cosa lascio ma non so cosa trovo.

Di cosa ti occupi? Io faccio il fresatore, e so usare molto bene i

programmi per disegnare al Cad infatti tra poco mi sposteranno

nell’ufficio tecnico.

Page 14: Vita Non Merce

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Bene allora sei salito di livello? Eh sì, perché ho fatto un corso a

spese mie, il capo ha preso subito la palla al balzo

Che titolo di studio hai? Ho la qualifica di operatore meccanico

Che scuola hai frequentato? Giovanni Plana

Cosa vorresti dire ai giovani d’oggi? Di studiare e di lottare per

avere un futuro migliore, senza farsi mai mettere i piedi in

testa.

Ti piace lavorare? Si! Almeno mi occupa le giornate e sono

sempre in compagnia

Che difficoltà hai trovato appena sei entrato in azienda? Alzarmi

presto la mattina! No, scherzo, quando sono arrivato io, era una

piccola officina piemontese; l’unica difficoltà che ho avuto è

imparare a capire il piemontese, perché i vecchi parlavano solo

questo dialetto.

Tua moglie lavora? Sì, lei fa la segretaria presso un chirurgo

plastico, si trova molto bene

Che mezzi di informazione usi? Io leggo molti giornali, e ogni sera

mentre ceno guardo il telegiornale

Quando sarai in pensione come occuperai le tue giornate?

Sinceramente non ci ho ancora pensato e non ci voglio pensare,

mi rattrista pensare che un giorno smetterò di essere utile alla

società

Perché dici questo? Perché se stai tanto tempo in un posto,

diventi anche tu, quel posto! Ormai io faccio parte di questa

fabbrica e sono socialmente e produttivamente utile.

(Andrea Menichelli)

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LUCIANO

Luciano, 27 anni, perito industriale meccanico. Lavora in un’ azienda per la

produzione di componenti meccanici. L’azienda ha 14 dipendenti, di cui

operai: 11 e 3 impiegati. Produce componenti meccanici per

apparecchiature e stampi. Impiega per la produzione macchine utensili a

controllo numerico per tornitura e fresatura.

Luciano lavora in questa azienda da 7 anni. E’ stato assunto come

apprendista operaio. Attualmente svolge la mansione di addetto alla

fresatura di pezzi grezzi.

L’ambiente di lavoro è luminoso e riscaldato. Non ci sono odori e rumori

tollerabili in relazione ai lavori in esecuzione. I ritmi di lavoro sostenuti

con tempi assegnati.

Dopo aver conseguito il diploma ha vissuto un periodo di disoccupazione.

In seguito su segnalazione della scuola a varie aziende, ha trovato lavoro

come apprendista. In azienda ha un ottimo rapporto con tutti i colleghi di

lavoro, in alcuni casi anche di amicizia. Intrattiene un rapporto cordiale

con il capo-reparto. Con il titolare dell’azienda ha pochi contatti e sempre

di riguardo.

In azienda con i compagni di lavoro si parla di problemi familiari e, con i

più giovani, di rapporti con le donne; dei più recenti avvenimenti sportivi

(calcio, automobilismo); degli scherzi che talvolta vengono organizzati ai

compagni più giovani; dei programmi per le vacanze.

E’ dipendente con contratto a tempo indeterminato del settore

metalmeccanico e sono uno di quelli con maggiore anzianità, perciò al

momento è abbastanza tranquillo; L’ azienda sembra non avere risentito

della crisi, ma se ne sente parlare frequentemente, di conseguenza si

teme per il futuro, anche perché alcuni compagni più anziani che sono

andati in pensione non sono stati sostituiti.

Non conosce approfonditamente le disposizioni in materia di sicurezza per

sua azienda, ma gli sembra che vengano abitualmente adottate opportune

misure di protezione.

In 7 anni di lavoro ho assistito ad un solo incidente di una qualche gravità

che ha richiesto il ricovero del collega in ospedale; piccoli incidenti con

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successiva assenza di qualche giorno per infortunio si verificano di tanto

in tanto; sia i capi-reparto, sia il titolare siano stati a visitare i colleghi

durante la loro assenza dal lavoro. Lo stesso Luciano dice di aver subito

qualche infortunio di scarsa gravità che ha richiesto piccole medicazioni

nell’ infermeria dell’azienda.

Non ci sono delegati sindacali in azienda; alcuni colleghi iscritti ai

sindacati informano periodicamente di quanto viene organizzato dalle

centrali sindacali, particolarmente in occasione dei rinnovi contrattuali;

alcuni colleghi che hanno avanzato qualche rivendicazione, specie in caso

di licenziamento, si sono rivolti direttamente ai sindacati su suggerimento

dei compagni di lavoro iscritti.

Pensa che ognuno aspiri ad un maggior guadagno; tuttavia,nel suo caso,

Luciano ha potuto verificare che per un lavoro come il suo la sua

retribuzione è sostanzialmente accettabile; in alcuni casi gli viene

richiesto del lavoro straordinario che serve per rimpolpare la busta paga.

Vive nella famiglia di provenienza con mamma e due fratelli, lui è il

maggiore. Il lavoro che svolge è di sua soddisfazione anche perché ha

iniziato come apprendista ed ha progressivamente migliorato la sua

posizione; tempo addietro ha avuto occasione di trovare altre

sistemazioni, anche migliorative come retribuzione, ma con maggiori disagi

per la distanza da casa e come orari.

Lavora mediamente da 35 a 40 ore settimanali. Il tempo libero lo

trascorre con i fratelli e gli amici, alcuni dei quali sono stati suoi compagni

di scuola. Ama fare passeggiate, gite, andare al cinema o allo stadio.

Vorrebbe migliorare la sua posizione nel lavoro e conseguentemente anche

il guadagno. Spera in futuro di poter formare una propria famiglia.

(Ivan Villa)

FABIO

Mi chiamo Fabio, ho 25 anni. Ho preso il diploma come tecnico delle

Industrie Meccaniche e lavoro in una azienda da 3 anni, si chiama SMAC e

si occupa di produrre dei pezzi meccanici. Nell'azienda dove lavoro usiamo

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delle macchine molto all'avanguardia in questo settore: Torni a 5 assi,

Fresatrici e Tastatori a contatto. Ci sono a più o meno sui 100 operai.

Sono stato assunto con un contratto a tempo indeterminato con il diploma

di Tecnico delle Industrie Meccaniche a cui sono seguiti dei corsi post-

diploma.

Il lavoro che svolgo in questa azienda è la progettazione dei pezzi

meccanici; qualche volta lavoro ai macchinari facendo dei pezzi.

L'ambiente di lavoro è ben organizzato, molto pulito e, purtroppo, molto

rumoroso a causa le lavorazioni dei pezzi, ma abbiamo dei tappi per

proteggere l’udito.

Mi trovo molto bene in questa azienda, mi sento sicuro, anche perché in

questo periodo di crisi, la fabbrica non ne ha risentito tanto. In questi 3

anni di lavoro non ho visto nessun infortunio in azienda anche perché la

sicurezza è prima di tutto, non ti fanno lavorare senza le giuste

attrezzature.

All’ inizio, quando ho iniziato a lavorare, non ricevevo la giusta

retribuzione, nel senso che lavoravo tanto e ricevevo poco; ma adesso,

dopo aver maturato professionalità nel mio lavoro e aver accolto un po' di

esperienza, non mi lamento della mia retribuzione: quello che mi viene

corrisposto è il giusto compenso per tutti i sacrifici che ho fatto. Non

cambierei il mio lavoro, anche perché mi trovo bene nel mio settore e mi

piace quello che faccio. Faccio tutti i giorni le mie 8 ore, 40 ore

settimanali, poi ogni tanto mi capita di fare gli straordinari.

Da quando lavoro sono andato a vivere da solo per essere più

indipendente; nel tempo libero esco con gli amici, andiamo i giro per i pub

ecc. Non saprei dire come vedo il mio futuro, ma spero di continuare a

lavorare in questa azienda nella quale mi trovo bene e spero di continuare

a fare il lavoro che mi piace.

(HERRERA Deiby)

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FRANCESCO

Francesco ha 30 anni e un diploma come tecnico delle industrie

meccaniche Lavora in un'azienda a conduzione familiare con 8 operai.

Nell’azienda si producono pezzi meccanici, usando delle fresatrici a

controllo numerico.

Da quanto tempo lavora?

Lavoro in questa azienda da 5 anni

Con quale tipo di qualifica è stato assunto e con quale contratto?

Sono stato assunto con il diploma di scuola superiore. All' inizio avevo un

contratto a tempo determinato, poi cambiato in contratto a tempo

indeterminato

Che mansione svolge?

Sono un disegnatore tecnico e lavoro con macchinari CNC

Quali sono le condizioni di lavoro in azienda?

Lavoro in una azienda molto pulita, organizzata e ben illuminata

Francesco ha trovato lavoro tramite amici, e (fortunato lui!) fa un lavoro

che gli piace.

Si sente sicuro del posto di lavoro?

Sì, mi sento molto sicuro nel posto di lavoro, nell’ azienda la sicurezza

viene per prima.

Si sono verificati incidenti in azienda?

In questi 5 anni non si sono verificati incidenti.

Rispetto allavoro svolto pensa di ricevere la giusta retribuzione?

Sì, ricevo la giusta retribuzione.

Quanto tempo lavora in media alla settimana?

In media nella settimana faccio 40 ore o anche di più, dipende dal

Page 19: Vita Non Merce

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lavoro.

Il tempo libero Francesco lo dedica di più alla mia famiglia, ha moglie e un

figlio; quando può va in giro per i pub con gli amici. Nel complesso gli

piace il mestiere che svolge e non vorrebbe cambiarlo.

(Manuel Noriega)

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