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Il grande evento dell'ultimo dell'anno organizzato dal Comune. Ecco chi canta, dove si balla, cosa si balla e come ci si arriva. Tutto quello che c’è da sapere per la notte più lunga e più bella Settimanale indipendente di informazione Anno 37 - 28 Dicembre 2013 - Numero 52 euro 0,50 Vinicio Capossela con la Banda della Posta

Voce ai giovani Speciale Feste

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Sabato 28 dicembre 2013

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Il grande evento dell'ultimo dell'anno organizzatodal Comune. Ecco chi canta, dove si balla, cosa si balla

e come ci si arriva. Tutto quello che c’è da sapereper la notte più lunga e più bella

Settimanale indipendente di informazioneAnno 37 - 28 Dicembre 2013 - Numero 52 euro 0,50

Vinicio Caposselacon la Banda della Posta

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Sulla strada del divertimento per tutti

Vieni a ballareVieni a ballareDall’isolapedonalefino al centrostorico, lanotte del 31dicembreall’insegna deldivertimentoper tutti igusti e tuttele generazioni

Si partecol brindisidi mezzanottein piazzaKennedye poi tuttial concertoclou in piazzaXV Marzocon VinicioCaposselae la Bandadella Posta

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Sulla strada del divertimento per tutti

Dall’isola pedonale fino al centro storico, la notte del 31 dicembrela città di Cosenza attende il nuovo anno all’insegna del diverti-mento, di quello che accontenta tutti i gusti e tutte le generazioni,grazie allo sforzo e all’impegno di due enti, il Comune e la Provincia.Un invito a partecipare ai festeggiamenti di fine anno e a fruire delricco cartellone di eventi viene rivolto dal sindaco Mario Occhiutoai cosentini, ma anche a quanti arriveranno in città da tutta la pro-vincia, dal resto della Calabria e da fuori regione.

«Siamo certi - sottolinea il sindaco Occhiuto - che il Capodanno co-sentino ha tutte le credenziali per accogliere tantissima gente, siasotto il profilo delle proposte musicali che per quel che riguarda ifattori fortemente attrattivi sui quali abbiamo deciso di puntare.Invitiamo, pertanto, i cittadini e quanti, da ogni dove, arriveranno a

Cosenza a lasciare le automobili nei parcheggi e ad utilizzare le cir-colari veloci che funzioneranno ininterrottamente per tutta la notte,gratuitamente, al servizio di tutto il territorio, seguendo i percorsiabituali».

«È una vigilia carica di attese - dice l’assessore alla Comunicazione,agli spettacoli e agli eventi Rosaria Succurro. Anche quest’anno èstato compiuto ogni sforzo possibile per assicurare un Capodannoin piazza degno della migliore tradizione, legando la città storica ela Cosenza dell’isola pedonale in una mescolanza di suoni, colori eattrazioni di ogni genere che costituirà un vero e proprio caleido-scopio intergenerazionale, in grado di accontentare tutti i gusti, dal-le famiglie, ai giovani, dalla musica dei favolosi Anni ‘70, alle so-norità trascinanti di Vinicio Capossela e della Banda della Posta».

«Siamo certi- sottolineail sindacoOcchiuto - cheil Capodannocosentinoha tuttele credenzialiper accoglieretantissimagente, siasotto il profilodelle propostemusicali cheper quelche riguardai fattorifortementeattrattivisui qualiabbiamodecisodi puntare»

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Brindisi di mezzanotte… ricordando gli Anni ‘70La mezzanotte si aspetta in piazza Kennedy, al ritmo delle musicheAnni ‘70. Due gli artisti che ci riportano in quelle atmosfere, l’ita-lianissimo ed eccentrico Ivan Cattaneo che sul finire dei Settantavenne battezzato la nuova star del rock italiano, colui che introdus-se le prime scenografie tecnologiche. Tanti i suoi successi che an-cora oggi si ballano in versione dance.Rimanda a quegli anni anche l’anglosassone Barry Mason, songw-riter di alcune icone musicali, da Tom Jones a Rod Stewart, daBarbara Streisand a The Drifters,e ancora autore di testi per EnglebertHumperdink, Charles Aznavour, The Fortunes, Edison Lighthouse,Des O’Connor and Elvis Presley.

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Sulla strada del divertimento per tutti

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Sull’isola pedonale la magica atmosfera del circoContemporaneamente corso Mazzini è animato dal Circo Bianco,che raccoglie tra i migliori artisti circensi sul territorio nazionale.Un mondo fantastico, personaggi inventati, costumi mai visti, mu-siche e scenografie d’impatto, per attendere il nuovo anno... a boc-ca aperta. Un mix di fascino e suggestione, grazie a giocolieri eacrobati, ed ‘insoliti’animali che vestono il ruolo di personaggi fia-beschi, in linea con l’atmosfera che il Circo Bianco vuole creare.Il tutto è supportato da musiche e coreografie, con ballerini profes-sionisti.

...Verso Capossela e la Banda della PostaTanta musica anche nel centro storico, cominciando da piazzaDuomo, ulteriormente impreziosita da installazioni e proiezioni ar-tistiche, dove si propone un dj set rigorosamente Anni ‘70. Concerto clou in Piazza XV Marzo, che vede protagonisti il can-tautore Vinicio Capossela e la Banda della Posta. L’esibizione delcantautore irpino è prevista intorno all’una del 1° gennaio, ma a fa-re da apripista, per creare la giusta atmosfera e scaldare gli animi, èla cantautrice calabrese Giorgia Mollo, appena ventenne, trasferita-si a Londra da qualche anno, da quando, a 18 anni, si diplomò allalondinese Music school.

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Sulla strada del divertimento per tutti

A destra, Vinicio Capossela, concerto-evento della serataSopra, Barry Mason; a sinistra, Ivan CattaneoSotto, due luoghi della nottata: piazza Duomo e piazza Kennedy

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Fortuito quanto fortunato l’incontro a Roma, di ritorno dall’Inghilterra,con il chitarrista Phil Spalding, noto nel panorama internazionaleper aver collaborato con Elton John, Robbie Williams e Mick Jagger.Dal sodalizio con Spalding è nato “Georgia’s Dream”, primo pro-getto discografico di Giorgia Mollo. Dopo aver regalato ai cosenti-ni, in duo con Phil Spalding, alcuni dei brani contenuti nel suo pri-mo album, la cantautrice calabrese lascerà il posto, sul palco di PiazzaXV Marzo, a Vinicio Capossela.

Il colpo di fulmine tra il cantautore irpino e i compagni di viaggiodella Banda della Posta arriva da lontano. La Banda della Posta èinfatti nata a Calitri, il piccolo centro della provincia di Avellino, dicui sono originari i genitori di Vinicio Capossela. La fanfara si chia-ma così perché si ritrova proprio all’ufficio postale del paese, dove,all’arrivo della pensione, suona per festeggiare. Una storia che sem-bra cucita su misura per lo spirito dello chansonnier, che ci ha vistouna versione nostrana del Buena Vista Social Club cubano. CosìCapossela ha deciso di calarsi, per la prima volta nella sua vita, nei

panni del produttore artistico, per l’incisione del disco “Primo bal-lo”. È poi arrivato il tour estivo all’aperto, per far rivivere in tuttaItalia l’atmosfera di feste patronali, matrimoni e compleanni d’Irpinia.E ora, il concerto che saluterà a Cosenza l’arrivo del 2014. Un con-certo che potrebbe ben considerarsi una suonata tra amici, in cuiquello più famoso (Capossela) si mette al servizio degli attempaticomplici, mantenendo un ruolo di anfitrione, di padrone di casa chedirige da par suo polche e mazurche, valzer e foxtrot, quei balli ti-pici dell’Italia degli Anni ‘50 e ‘60, in un periodo nel quale lo ‘spo-salizio’ è stata la principale occasione di musica e di incontro.Ovviamente, senza rinunciare a riproporre una selezione di suoi bra-ni, ammantati di una nuova veste e accanto ai quali Capossela schie-ra canzoni di migrazione, lanciate a suo tempo da Salvatore Adamo,Adriano Celentano, da Rocco Granata, nativo di Figline Vegliaturo,interprete e autore delle celeberrima “Marina” ed al quale il Comunedi Cosenza dedicherà presto un omaggio, fino ad arrivare al folk diMatteo Salvatore. I magnifici musicisti della Banda della Posta cheaffiancheranno Capossela nel concerto di Cosenza sono: Giuseppe

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Sulla strada del divertimento per tutti

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Caputo, “Matalena”, al violino, Franco Maffucci, “Parrucca”, chi-tarra e voce, Giuseppe Galgano, “Tottacreta”, alla fisarmonica,Giovanni Briuolo (chitarra e mandolino), Vincenzo Briuolo (man-dolino e fisarmonica), Giovanni Buldo, “Bubù”, al basso, AntonioDaniele (batteria), Crescenzo Martiniello, “Papp’lon” (organo) eGaetano Tavarone, “Nino”, alle chitarre. Completano il quadro, lachitarra surf di Asso Stefana, in veste di special guest, e ancora Vito“Tuttomusica” e Canio Zarrilli per le fotografie e le proiezioni. Delsuono si occuperà Taketo Gohara.

E si torna a casa al ritmo dei balli caraibici Il colpo di coda di questo Capodanno è tutto caraibico. Si torna acasa dunque a ritmo sfrenato, con Cecilia Gayle che, dalle 02.00,intrattiene e coinvolge in piazza Kennedy. La cantante costaricana- famosa particolarmente per il suo ‘Tipitipitero’ - è dagli Anni ‘90che ci regala tante canzoni tutte da ballare.

Informazioni di servizioLe circolari veloci viaggeranno gratuitamente e ininterrottamenteper tutta la notte dell’ultimo dell’anno, seguendo i percorsi consue-ti che copriranno dunque l’intero territorio. E per chi proprio nonpotesse fare a meno di prendere l’autovettura, l’amministrazione co-munale garantisce parcheggio gratuito in tutte le strisce blu, oltreche nelle seguenti aree sosta situate su via Bendicenti, in prossimitàdell’ingresso autostradale di Cosenza sud e a Vaglio Lise.

Per chi proprio non vuole o non può muoversi da casa, ci pensaFabio D’Ippolito, in diretta televisiva su Telitalia Canale 71 e in di-retta radiofonica su Antenna Bruzia e Prima Radio, a farci viveretutti gli eventi del Capodanno cosentino. Ed anche in rete, PippoGatto non fa mancare la diretta sulla ‘web tv’ alla quale si accededalla home page del sito istituzionale www.comune.cosenza.it.

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Sulla strada del divertimento per tutti

In alto a sinistrail chitarrista Phil Spalding

Qui soprala cantautrice calabrese

Giorgia Mollo“apripista” per la nottata

di Vinicio Caposselaqui a lato in due sue

esibizioni artistiche

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L’associazione Pro loco di Soveria Mannelli (Cz), affiliata Unpli,nell’ambito dell’attività programmate durante il periodo natalizioha organizzato, in collaborazione con l’associazione sportiva dilet-tantistica Fidasc “Palla d’oro” di Soveria Mannelli, l’associazione

culturale “Fiore di Lino” di Soveria Mannelli e il Club Lionsdi Soveria Mannelli, la mostra fotografica dal titolo

“Jazzando”.

La mostra fotografica si svolgerà dal 29 al 30 di-cembre 2013 presso i locali siti in Corso Garibaldial civico 254, con apertura dalle 17 alle 19 dovesaranno allestiti più di 30 pannelli 50 x 70 con lefotografie del maestro Angelo Maggio che ritrag-gono importanti artisti del jazz durante recenti per-formance in importanti rassegne regionali e nazio-

nali.

«Questa niziativa si inserisce tra le tante iniziative cul-turali che la Pro loco di Soveria Mannelli ha organizzato

per animare la vita culturale di questa città. Siamo sicuri cheanche la fotografia, espressione artistica moderna, rappresenti unmodo nuovo di fare cultura. In un’era dove le immagini e le infor-mazioni viaggiano alla velocità della luce». Con queste parole il pre-sidente della Pro loco Fulvio Abbruzzese ha voluto salutare la ma-nifestazione.

«Noi crediamo che iniziative culturali di rilievo si rendano neces-sarie per mantenere alto il livello del nostro territorio. La crisi eco-nomica non può bloccare anche la cultura, con immensi sforzi e sa-crifici cerchiamo di svolgere attività interessanti»: Antonio Ferrante

segretario del direttivo della Pro loco ha voluto sottolineare l’im-portanza di lavorare per il territorio.

Anche questa manifestazione è stata realizzata attingendo al contri-buto ordinario erogato dalla Provincia di Catanzaro in favore dellaPro loco di Soveria Mannelli.

Un particolare ringraziamento per la disponibilità e l’impegno è sta-to espresso dal presidente Abbruzzese verso la famiglia Capolupo,nonché verso i soci Santina Colosimo, Raffaelina Pane, Mario Velinoed Emanuel Cardamone.

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Un po’ per sound, un po’ per flash

Una mostra che ritrae importanti artisti del jazz durante recenti performance in rassegne regionali e nazionali

FotoJazzandocon Angelo MaggioFotoJazzandocon Angelo Maggio

La Prolocodi SoveriaMannellipuntaanche sulleespressioniartistichemoderneper farecultura

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Prosegue con successo “Locri on Ice”, la manifestazione ideata epromossa dall’amministrazione comunale di Locri per il periodo in-vernale locrese, che si svolge nella centrale Piazza dei Martiri finoal 7 gennaio 2014 e che raccoglie numerosi eventi all’interno di ununico grande contenitore basato sulla presenza, per la prima volta aLocri, della pista di pattinaggio su ghiaccio. Il primo appuntamen-to è stato con il ‘Weekend di vino’, dove ben sette aziende vitivini-cole locali hanno esposto e fatto provare il proprio vino, il tutto sot-to la regia dell’associazione ‘Strada dei vini e dei sapori della Locride’e dell’Associazione italiana sommelier sezione Locride. Inoltre lapresenza delle caldarroste, delle zeppole e dei cannoli con la ricot-ta hanno completato la parte alimentare. Presente anche l’Englishcentre di Locri e i mercatini, lato villa comunale, curati dall’asso-ciazione Anthesterie. La serata è stata animata dalla musica di NicolaProcopio.Nonostante le due serate siano state segnate dall’arrivato del primofreddo, la Piazza dei Martiri è stata gremita dalla gente, sia per viadella curiosità di vedere questa nuova msanifestazione, sia per lenumerose attrattive presenti. Soprattutto la domenica sera, dove in-tere famiglie, giovani, e signori di ogni età, l’hanno riempita in ognispazio, affollando i gazebo delle degustazioni e il mercatino, non-chè tastando la pista di pattinaggio. Quindi un successo la primadue-giorni, in attesa del prossimo weekend, dove saranno ospiti di‘Locri on Ice’ i rioni della città.

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A Locrisi restadi ghiaccio

A Locrisi restadi ghiaccio

“On ice” fino al 7 gennaio

Per la prima volta il pattinaggio “gelsato”

La Pro loco di Soveria Mannelli (Cz) anche quest’anno non havoluto far mancare il suo impegno in prossimità delle festività na-talizie. Il presidente, Fulvio Abbruzzese, con l’aiuto del coordi-natore artistico Vincenzo Perri, ha voluto dare un tocco di allegriaal Natale soveritano predisponendo l’illuminazione di alcuni al-beri di natale per la città. «Abbiamo scelto come luogo significa-tivo del Natale le chiese della nostra città realizzando vicino a que-sti importanti luoghi di culto alberi di natale. Per noi vuole esse-re un segno tangibile della presenza della Pro loco sul territorio.Un piccolo gesto che ha reso più disteso il clima natalizio in unperiodo di austerità e sacrifici. Grazie anche ad un piccolo con-tributo ricevuto dalla Provincia di Catanzaro, che vorrei ringra-ziare nella persona del commissario, Wanda Ferro».Gli alberi di Natale sono stati realizzati davanti alla chiesa diSoveria Mannelli, e alle chiese delle frazioni di San Tommaso, diColla e di Pirillo: un modo per ricordare a tutti che è Natale.Importante anche la collaborazione con il Comitato "San Tommasoin Festa" con il quale oltre alla realizzazione dell’albero e dellanatività nell’arena comunale è stato possibile realizzare le illu-minazioni per le vie della frazione. «Le iniziative della Pro loco continueranno anche durante tutto il2014. Stiamo cercando di organizzare, insieme all’Unpli, un ric-co programma di eventi per il nuovo anno. Grazie anche al-l’impegno del nostro socio Domenico Colosimo, elet-to nel collegio dei revisori della Unpli Catanzaro, cer-cheremo di animare sempre di più la vita della nostracittà. Non mancherà poi nel prossimo anno un serioimpegno per rianimare le attività culturali di SoveriaMannelli».

La vetrina più belladel reame

Pro loco di Soveria Mannelli

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Proseguirà sino al 6 gennaio l’iniziativa “Presepi&Presepi” nel bor-go medievale di Placanica, dove ruderi antichi e vecchi “catoj” ospi-teranno una ventina di presepi realizzati da artigiani, artisti e sem-plici cittadini.«Vedrete cose che voi umani...»: Brigida Maiolo, titolare di un la-boratorio artigianale ed esplosiva art director dell’evento, scherza.Ma non troppo: «Vogliamo stupire i visitatori. E non lo faremo so-lo con le creazioni artistiche, che alla fine sono solo il pretesto perscoprire la bellezza del nostro centro storico e la suggestione dellesue tradizioni». Non mancheranno le sperimentazioni, dal presepefatto con la pasta e quello realizzato con le pietre, ma largo spazioanche al classico napoletano.

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Nella gelida capanna...

A Placanica realizzazioni per stupire i visitatori

Il presepenel catojoIl presepenel catojo

Panettieri dal vivo

I luoghi di Betlemmecon contenuti sempre nuoviLa manifestazione è entrata di recente a far parte degli Eventiculturali storicizzati della Regione Calabria ed è cresciuta e si ar-ricchita negli anni di elementi e contenuti nuovi. Il riconosci-mento, assieme alla numerosissima e sempre crescente affluen-za di visitatori, gratifica e ripaga tutta la cittadinanza di Panettieri,impegnata ormai da anni, a diversi livelli, con passione, sforzi,impegno e soprattutto collaborazione, nell’organizzazione e nel-la realizzazione di quest’evento.Il presepe vivente rievoca gli eventi ed i luoghi della Betlemmeche ha visto nascere il Bambin Gesù, con un’ambientazione at-tenta alla riproduzione storica e, al tempo stesso, rivisitata edadattata alla tradizione, agli usi ed ai costumi del nostro PiccoloBorgo.Fede e tradizioni dunque che si affiancano e si fondono insiemein uno scenario incantato, creato per trasmettere a tutti un mes-saggio di pace, amore, speranza e fratellanza, ma anche di cul-tura e di saperi che non si possono nè si devono dimenticare.

Foto da www.presepeviventedipanettieri.it

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REGGIO CALABRIA - La magia del presepe vivente sta facendovivere momenti di grande e profonda emozione a San Roberto. Duele rappresentazioni sinora realizzate.La prima, realizzata il 20 di dicembre, ha visto le scuole protagoni-ste con circa mille visitatori, tutti bambini delle scuole reggine chesono letteralmente impazziti di gioia, ed hanno dimostrato grandeinteresse insieme ai loro docenti e dirigenti, per questo presepe che,oltre alla sacralità della rappresentazione, trova la sua grande parti-colarità nel sito ove è realizzato, lungo una gola che partendo daPiazza Roma (Municipio) si insinua tra due monti, tra torrenti, ca-scate e vegetazione di pregio. Lungo il percorso sono stati ricostruititutti i momenti salienti della Natività con mercanti, artigiani, pasto-ri, re, rigorosamente tutti reali che producono e fanno degustare iloro prodotti, formaggi, ricotte, pane e quant’altro. Sino ad arrivarealla grotta del Gesù, situata ai piedi di una cascata naturale che ren-de l’atmosfera magica ed incantata, con bue asinello che riscalda-no il Bambinello e lo proteggono dall’umidità dell’aria.La seconda rappresentazione è andata in scena il 25 dicembre, aper-ta al pubblico alle 17,30, ha visto oltre millecinquecento visitatorigiunti da ogni dove. Per coloro che disconoscevano il sito - ed era-no davvero molti - l’emozione è stata doppia. Tutto ciò è stato pos-sibile grazie ai giovani volontari del paese, supportati dall’ammini-strazione comunale, che attraverso questi percorsi virtuosi intendepromuovere il proprio territorio e le proprie peculiarità.I prossimi appuntamenti con il presepe vivente saranno l’1 gennaio,ed il 6 gennaio, che vedrà l’arrivo dei Re Magi. Nel frattempo a SanRoberto gli appuntamenti natalizi si susseguono tra serate teatrali,musicali, iniziative nelle piazze e quant’altro, che, nell’ambito del-l’ormai tradizionale cartellone natalizio, rendono il paese bello edaccogliente.

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Nella gelida capanna...

A Reggio Calabria iniziative aperte ai bambini e inscenate da volontari

Il presepeda vivere

Il presepeda vivere

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Mentre la città di Cosenza, ha ufficializzato l’esibizione di VinicioCapossela e la Banda della Posta per salutare il nuovo anno, anchenelle altre città calabresi ci si prepara a festeggiare il 2014.Nella vicina Bisignano invece, il Capodanno in piazza sarà all’in-segna dell’allegria, con la comicità di Paolo Marra, l’esilarante pre-senza di Tullio Lenti da Rlb, e ancora diversi personaggi di “Amici”e drag queen.A Lamezia Terme sarà Eugenio Bennato ad esibirsi su CorsoNumistrano per festeggiare il nuovo anno con i lametini. Il sindacoGianni Speranza, dopo aver incontrato la stampa per spiegare il pro-prio passo indietro sulle dimissioni non più irrevocabili, ha ancheannunciato che l’ufficio cultura ha comunicato la firma, prevista perlunedì, del contratto per avere Eugenio Bennato in piazza a Lameziail 31 notte.A Reggio Calabria invece, il capodanno sarà tutto reggino senza ar-tisti di fama particolari; la location delle iniziative sarà la piazza delCastello Aragonese. Alle 17 inizieranno momenti di musica e gio-co per i più piccoli e le danze si apriranno dopo la mezzanotte condiversi momenti di cabaret con l’attore reggino Gennaro Calabrese,musica dance per far ballare i giovani ma anche l’esibizione delleband Vietato Vietare, Le Pop Stars e il dj set di Filippo Lopresti. Nelreggino ancora: a Bova, si esibiranno in piazza Roma gliSkunchiuruti, mentre a Locri in piazza dei Martiri, è previsto il con-certo dei Quartaumentata.A Crotone nessuna iniziativa per festeggiare il nuovo anno, ma ci siaffiderà solo ai veglioni nelle strutture private, ma anche a Catanzaro,nessuna star di rilievo; solo un programma variegato fatto di arte,spettacolo e concerti in piazza. Per non parlare di Vibo Valentia, co-mune in stato di dissesto finanziario, che dunque senza soldi da spen-dere, saluterà il 2014 senza alcun evento.

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XII

Dove si va e cosa si fa?

In tutte le piazze calabresi ci si prepara a festeggiare il 2014

Cosa succedein cittàCosa succedein città

Castrovillari in piazza

Musica popolaredell’Area mediterranea

L’amministrazione comunale di Castrovillari, con la collabora-zione della municipalizzata “Gas Pollino”, festeggerà con la cittàil capodanno in piazza Municipio, proponendo un concerto dimusica popolare, contaminato dalle cadenze dell’Area mediter-ranea che sottolineano un patrimonio di sensibilità enorme deipopoli del Sud. A mezzanotte e mezza si esibiranno sul palco i“Tarantanova” e a seguire, sempre in piazza Municipio, gran ve-glione in compagnia con il deejay Achille Lombardi. Nel corsodell’appuntamento si brinderà al 2014 che entra. L’iniziativa simuove ed è stata decisa sull’onda del successo del concerto dicapodanno di l’anno scorso e per far rivivere nuove suggestioniche, il gruppo in programma e le proposte deejay, firmerannocon le loro performance.

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Con la tendenza al risparmio e ai menu tradizionali, nel cenone diCapodanno è boom per cotechini e zamponi che fanno registrare unaumento negli acquisti del 9 per cento rispetto all’anno scorso perun totale di circa 6,5 milioni di chili serviti in tavola. È quanto sti-ma la Coldiretti nel sottolineare che sulle tavole di quasi tre italianisu quattro (73 per cento) sarà presente il gustoso insaccato. Il rin-novato interesse per questi pregiati prodotti della salumeria “madein Italy” scaturisce da un ritorno dei piatti della tradizione, ma an-che - sottolinea Coldiretti - dalle caratteristiche nutrizionali profon-damente cambiate. Rispetto a venti anni fa i due insaccati simbolodel Capodanno hanno infatti oggi il 33 per cento di grassi in menorispetto a venti anni fa.Durante le festività di fine anno - precisa la Coldiretti - vengono ‘fat-ti sparire’ dalle tavole circa il 90% del totale della produzione na-zionale. La preferenza degli italiani va ai cotechini il cui consumoin quantità è pari ad oltre il doppio di quello degli zamponi. La mag-gioranza della produzione nazionale - precisa la Coldiretti - è certi-ficata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dalcaratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stellinedell’Unione Europea, ma si rileva anche una apprezzabile richiestaper cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamentedagli allevatori, in azienda, nei mercati o nelle botteghe di CampagnaAmica, dove la componente di carne italiana è pari al cento per cen-to. Insieme a due piatti storici è immancabile la presenza delle len-ticchie chiamate a “portar fortuna” anche se - continua la Coldiretti- poche sono realmente italiane come quelle del Castelluccio diNorcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tra-dizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessanio(Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino eVentotene (Lazio), Molisane (Molise), di Villalba, Leonforte, Usticae Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito. Lo zampone e il cotechino analizzati dopo cottura dimostrano diavere una composizione molto diversa dall’immagine che li vedecome prodotti molto grassi: 100 grammi, pari a due fette, conten-gono 319 calorie, circa quanto un etto di mortadella (307) e menodella stessa quantità di salame (352). Si tratta di alimenti interessantiper l’apporto in proteine di elevata qualità biologica, in vitamine B1e B2 (tiamina e riboflavina) e in ferro e zinco (oligoelementi per iquali possono verificarsi carenze in caso di alimentazione vegeta-riana). Inoltre, per quanto riguarda il problema della qualità dei li-pidi, che ha a lungo penalizzato ingiustamente questi alimenti, i da-ti attuali - conclude la Coldiretti - indicano che la composizione inacidi grassi e il rapporto tra le diverse classi di acidi grassi non si di-scostano da quelle che sono le raccomandazioni nutrizionali.

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XIII

Dove si va e cosa si fa?

Nella notte di San Silvestro rinnovato interesse per zampone e cotechino, prodotti della salumeria "made in Italy"

Si “insaccano”3 italiani su 4

Si “insaccano”3 italiani su 4

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Cari concittadini,

è con sentimento misto di gioia, preoccupazione, fiducia, orgoglio che mi rivolgo avoi nell’imminenza del Nuovo Anno.

Gioia perché, ancora una volta, condivido con voi tutti questa consuetudine, a cui ten-go in maniera particolare e che si è sempre rinnovata ogni anno. Lo scambio degli au-guri è, infatti, una pratica antichissima attraverso la quale una comunità ritrova le ra-gioni del proprio stare insieme ed il senso dell’identità e dell’appartenenza.Preoccupazione, anche, perché la crisi economica ed occupazionale peggiore che siamai stata affrontata dall’Italia, ormai giunta al sesto anno consecutivo, non sembra fa-re passi indietro significativi, mentre rimane altissimo, in termini sociali e umani, l’im-patto sulle nostre comunità territoriali, i giovani, gli anziani, i disoccupati, i lavorato-ri precari, le famiglie.Tuttavia, ed è in questo che risiede il sentimento di fiducia, il nostro Paese, la Calabria,il nostro territorio dispongono ancora di uno straordinario capitale su cui fare leva peruscire dalla condizione di difficoltà estrema nellaquale la crisi di questi anni ci haprecipitati. Che è il capitaleracchiuso nell’energia, neltalento, nella creatività deinostri giovani. Il capita-le che è insito nellostraordinario potenzialeambientale, naturale, cul-turale della nostra terra.Che è compreso nella vo-lontà tenace, nella capa-cità e nell’impegno di tut-ti quelli che, ogni giorno,sui luoghi di lavoro, nel-le amministrazioni pub-bliche, nelle imprese,nelle associazioni siadoperano perché, no-nostante le difficoltà, sirealizzino condizionidi vita dignitose, siproduca ricchezza, sicreino quei valoriumani e sociali cherendono degna la no-stra vita e convinta lanostra aspirazione ad unfuturo più giusto e mi-gliore. Io so che ce la fa-remo. E quel giorno sarà ungiorno bellissimo per tuttinoi.Consentitemi poi di manifestar-vi anche il mio orgoglio e la miasoddisfazione per il cammino che ab-biamo insieme percorso in questi lunghianni. Che sono stati anni di lavoro, passione, impegno, nei quali la Provincia di Cosenzaè diventata un punto di riferimento importante per i cittadini, le comunità locali, le as-sociazioni, gli operatori economici. Sempre con l’obiettivo di migliorare le politicheed i servizi pubblici contenendone i costi, mettendo al centro il cittadino, i suoi dirit-ti, le sue esigenze, i suoi bisogni.Ho avuto l’onore di guidare un’Amministrazione efficiente, dinamica, efficace. Cheè stata capace di proporre e realizzare progetti di rilevanza collettiva. Che, al meglio,ha utilizzato le risorse finanziarie ordinarie ed è stata in grado di intercettare e spen-

dere i fondi europei. Che ha puntando sugli investimenti e la crescita senza tralascia-re l’equilibrio nella gestione del bilancio dell’Ente.Per questo, credo di poter affermare che in questi anni abbiamo lavorato con grandeimpegno, raccogliendo risultati non facili e non scontati, soprattutto se si considera-no le condizioni generali dell’economia e della finanza pubblica.Abbiamo costruito nuove strade, edifici scolastici, impianti sportivi, mantenendo incondizioni dignitose tutto il patrimonio esistente.Abbiamo realizzato e gestito una rete di servizi innovativi su tutto il territorio nei set-tori del mercato del lavoro, della formazione, del sociale.Siamo intervenuti, ogni volta, con efficacia nel risolvere criticità in ambiti delicati ecomplessi come la protezione civile, la tutela ambientale e paesaggistica, la pianifi-cazione territoriale.Abbiamo prodotto politiche pubbliche coinvolgendo partenariati locali, operatori del-l’economia e del sociale, associazioni, organizzazioni di categoria, sindacati.

Abbiamo promosso e realizzato progetti di rilevante impatto nei settori dellosviluppo locale, della cultura, dell’energia, del lavoro, del-

la formazione, del turismo, dello spettacolo, dello sport.Abbiamo garantito i servizi per le nostre comunità nelcampo dei trasporti, del governo territoriale, delle poli-tiche sociali, dell’impiego, della formazione, delle atti-vità venatorie, dell’ambiente. Abbiamo sostenuto, contutte le nostre forze, le altre istituzioni e, in particola-re, i Sindaci nel loro duro impegno quotidiano in fa-vore dei cittadini.Abbiamo cercato, quanto più possibile, di essere esentirci vicini ai cittadini e alle comunità che abita-no ed operano nel vasto territorio della nostraProvincia. Siamo riusciti, credo a stabilire con essi

un filo di dialogo, condivisione, comprensione chenon si è mai interrotto e di cui avverto un or-

goglio ed una soddisfazione particolari.Sono certo che Voi, cari concittadini,

avete ogni giorno sperimentato nelconcreto l’impegno dellaProvincia di Cosenza,dell’Amministrazione da mepresieduta. Ci ha mossi e cimuove per il futuro unasperanza che si fa volontà.Infine: sarei manchevo-le, se in fondo a questamia riflessione non la-sciassi spazio ancheper un sentimento dimalinconia conside-rato che il prossimosarà l’anno che coin-ciderà con la fine delmio mandato di go-verno. Una esperien-za ricca, piena,

profonda, a testimonianza che la Provincia rimane un’istituzione viva, attiva e pre-sente, per il territorio e per i cittadini. Per questo ritengo sia un grave errore persegui-re l’obiettivo dell’abolizione o del loro depotenziamento. Purtroppo, ahinoi, siamo inpresenza di un modo di affrontare i problemi, anche quelli seri che meriterebbero unapprofondimento adeguato, con superficialità ed un pensiero debole che si affida esclu-sivamente alla propaganda ed al messaggio mediatico. È il caso di dire che anche unaistituzione, come la Provincia, la più antica del Paese è vittima della cultura populi-sta.

Possa il futuro che ci attende rendere ancora più coese le nostre comunità, più saldi inostri legami, più forti le nostre speranze.Sia, per Voi e per i vostri cari, per tutti, un 2014 migliore.

On. Mario OliverioPresidente della Provincia di Cosenza

«Auguro a tuttiun 2014 migliore»

«Auguro a tuttiun 2014 migliore»

sabato28 dicembre 2013

XIV

Page 15: Voce ai giovani Speciale Feste

Circa 4 milioni gli italiani trascorreranno il Capodanno fuori casacon una riduzione stimata pari all’11 per cento rispetto allo scorsoanno. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che, però, bensei italiani su dieci (60%) alloggerà in case di proprietà o di paren-ti o amici. Resteranno in Italia l’81 per cento dei vacanzieri; quasila metà (49 per cento) spenderà meno di 250 euro a persona e il 21per cento tra i 250 ed i 500 euro a persona.

La tendenza - sottolinea la Coldiretti - è per una vacanza breve conil 28 per cento dei vacanzieri che trascorrerà fuori casa meno di tregiorni, mentre il 44 per cento resterà da tre giorni ad una settimanalontano dalle mura domestiche durante le festività di fine anno, se-condo l’analisi Coldiretti/Ixe. C’è però anche un 25 per cento di va-canzieri che si può permettere di restare fuori da una settimana aquindici giorni. Le mete preferite - continua la Coldiretti - sono lecittà d’arte che sono scelte dal 53 per cento degli italiani in vacan-za, mentre al secondo posto c’è la montagna con il 33 per cento e aseguire la campagna con ben il 9 per cento a pari merito con il ma-re, magari in lontani paesi esotici. La scelta della campagna e del-l’agriturismo e’ favorita dalla necessità di ottimizzare il tempo di-sponibile e dalle disponibilità economiche che spingono verso va-canze flessibili e più vicine a casa.

Con il Capodanno salgono infatti a quattrocentocinquantamila i va-canzieri che - sottolinea la Coldiretti - hanno prenotato l’agriturismoper le feste di fine anno con una permanenza media ridotta però adue/tre giorni e il boom delle prenotazioni last minute su internet oattraverso applicativi tablet con i quali è ancora possibile trovare oc-casioni. Rispetto allo scorso anno il 23 per cento degli italiani hascelto una meta delle vacanze più vicina, il 58 per cento di egualedistanza e solo l’8 per cento più lontana, secondo l’analisi

Coldiretti/Ixè. Il motivo principale - conclude la Coldiretti - è il co-sto del biglietto aereo, del treno e dei carburanti per il 40 per centodegli italiani, mentre per il 22 per cento la motivazione va ricerca-ta nella minor disponibilità di tempo.

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XV

Vacanze domestiche

Ignorati i consumatori, solo quattro amici al barhanno deciso per tutti

Un balzello di 3 e 4 euro sul prezzo di smartphone, tablet e computer: ingran segreto sta per passare l’innalzamento di oltre il 300% della tassa suidispositivi tecnologici destinato a ingrossare le casse della Siae è questa lanotizia appresa da Pietro Vitelli responsabile Altroconsumo Regione Calabria. «Il decreto del ministro Bray che aggiorna il precedente decreto Bondi eche sarà approvato entro fine anno con applicazione già da gennaio 2014prevede infatti significativi aumenti su dispositivi elettronici, che sia uncomputer, una smart tv, uno smartphone o un tablet. Alcuni esempi: un ta-blet costerà 3,10 euro in più, mentre smartphone e computer avranno au-menti superiori ai 4 euro.La nostra associazione - prosegue Pietro Vitelli - lancia una petizione perbloccare l’istituzione di questa tassa iniqua.Col decreto si pensa di risarcire la Siae (e gli autori e gli editori che rap-presenta) per i mancati introiti derivanti dalle copie private di canzoni, filme quanto coperto da diritto d’autore. Copie private in genere conservate nel-le memorie di massa (hard disk, chiavette, cd vergini) e nei dispositivi ingrado di immagazzinare dati: da qui l’idea di mettere la tassa. È l’equo com-penso, soldi che la Siae dovrebbe ridistribuire a autori e editori e che van-no soprattutto agli artisti più noti e importanti. Per Altroconsumo, conclude Pietro Vitelli, è una tassa iniqua: chi acquistamusica e film legalmente da piattaforme online paga già i diritti d’autoreper poterne fruire e fare copie su un certo numero di supporti: è profonda-mente ingiusto che paghi una tassa anche su questi stessi supporti, trovan-dosi così a pagare due volte».

Da gennaiotecnologia più cara

Altroconsumo: no regali alla Siae

Al via la difficile opera del riciclo dei regali per più di un italiano su tre (33per cento) che non ha remore a privarsi degli oggetti indesiderati trovati sot-to l'albero di Natale. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe' dallaquale si evidenzia però anche la presenza di uno zoccolo duro di italiani (53per cento) che dichiara di non aver mai riciclato i regali e che mai lo farà.La tendenza a riciclare i regali si diffonde, ma nell'89 per cento dei casi -sottolinea Coldiretti - avverrà a favore di parenti e amici che possono ap-prezzare l'oggetto ricevuto in dono.Preferiscono invece la beneficenzail 27 per cento degli italiani che ri-ciclano il regalo di Natale mentre il15 per cento preferisce restituirlo alnegozio cambiandolo o chiedendoun buono.

Molto diffusa tra i più giovani è latendenza a riciclare i regali su in-ternet. I prodotti con il minor tassodi "riciclo" sono quelli dell'enoga-stronomia per i quali - sostieneColdiretti - si trova sempre l'occa-sione di consumo mentre più a ri-schio sono i capi di abbigliamento,i prodotti per la casa o quelli tecnologici che sono molto gettonati tra gli ac-quisti di Natale. Quest'anno - continua la Coldiretti - sono aumentati del 2per cento gli italiani che intendono riciclare i regali di Natale anche per ef-fetto della crisi. Per il Natale le famiglie italiane hanno speso per regali inmedia 171 euro, con un calo del 5 per cento rispetto allo scorso anno, se-condo le elaborazioni Coldiretti su dati Deloitte.

Quando Babbo Natalenon indovina

Via al riciclo di regali

I viaggi perdono quotaI viaggi perdono quotaColdiretti: 4 milioni in vacanza, 60% in casa

Page 16: Voce ai giovani Speciale Feste

Sarà l’Orchestra Accademica Sinfonica della ‘Chernivtsy philhar-monic Society’, diretta da Yosyp Sozansky, ad animare il Concertodi Capodanno del 2 gennaio 2014 al Teatro ‘Rendano’di Cosenza,secondo appuntamento del Festival Internazionale della Musica, di-retto da Maria Letizia Mayerà, promosso dalla Siams (AgenziaInternazionale Arte Musica e Spettacolo) e patrocinato dal Comunedi Cosenza e dalla Regione Calabria. L’Orchestra AccademicaSinfonica della ‘Chernivtsy philharmonic Society’è una formazio-ne ucraina, attiva dal 1992 e che ha raccolto, in giro per il mondo,lusinghieri apprezzamenti dalla critica specializzata, ma anche daipiù prestigiosi festival musicali ai quali ha partecipato nel corso del-la sua più che ventennale attività. Numerosi i progetti artistici che èriuscita ad esportare all’estero ottenendo un buon successo di pub-blico. Dal 2008 si fregia del titolo di ‘Academic SymphonyOrchestra’. Tra le sue incisioni più significative, un cd dal titolo‘Mozart and Salieri’.Particolarmente accattivante si presenta il programma del concertodel 2 gennaio al ‘Rendano’che ha per titolo ‘Famiglia Strauss’, conun chiaro riferimento a quello che è il repertorio tradizionale di ogniconcerto di Capodanno. Il direttore artistico del Festival Internazionaledella Musica Siams, Maria Letizia Mayerà, ha voluto affiancare alsangue viennese, tipico delle musiche di Johann Strauss (tra questele celeberrime ‘Sul bel Danubio blu’ e ‘Tritsch-tratsch polka’) an-che brani tratti dal ‘Nabucco’ e da ‘Giovanna d’Arco’ di GiuseppeVerdi per omaggiare il compositore di Busseto di cui, nel 2013, èstato celebrato il bicentenario della nascita.La scelta la spiega la stessa Maria Letizia Mayerà: «È ormai dive-nuto usuale, anche nei concerti di Capodanno di grandi istituzioniculturali, come il Teatro ‘La Fenice’ di Venezia, inserire nel pro-gramma pagine musicali di Verdi, Rossini e degli altri padri nobilidella musica classica del nostro Paese. Ho ritenuto di chiedereall’Orchestra che suonerà il 2 gennaio a Cosenza di fare altrettanto,certa di incontrare il favore del nostro pubblico al quale farà piace-re ascoltare Strauss, ma anche lasciarsi trasportare dalle memorabi-li pagine musicali del genio di Busseto».Nell’ultima parte del concerto saranno eseguite, inoltre, diTchajkovskij, le danze da ‘Lo schiaccianoci’, da ‘Il lago dei cigni’e da ‘La bella addormentata’, le danze ungheresi di Brahms e il cancan da ‘Orfeo all’Inferno’di Offenbach. Ovviamente, non mancherà,tra i bis programmati, l’attesissima ‘Radetzky March’, che il pub-blico dei concerti di Capodanno suole accompagnare con il batti-mani ricevendo indicazioni in tal senso direttamente dal direttored’orchestra. Sul podio del ‘Rendano’, a dirigere l’Ochestra saràYosyp Sozansky. Ucraino di Lviv, Sozansky ha studiato direzioned’orchestra presso il Conservatorio "Rimskij-Korsakov" di SanPietroburgo con il maestro Mariss Jansons. Si è esibito nei teatri ditutto il mondo, realizzando, con l’Orchestra Sinfonica, numeroseregistrazioni in studio, sia di musica contemporanea che di musicaclassica. Yosyp Sozansky ha ottenuto significativi riconoscimentida parte dell'Unione dei Compositori Russi ed il ‘Golden Muse2003’.Al termine del concerto del ‘Rendano’, gli spettatori potranno par-tecipare ad un brindisi augurale, insieme agli orchestrali e al diret-tore d’orchestra, per festeggiare il 2014, alzando i calici di un otti-mo vino calabrese, il ‘160 anni’, un gaglioppo della storica cantina‘Ippolito’di Cirò, fondata nel 1845 e quindi la più antica delle can-tine attualmente esistenti in Calabria. Per il concerto del 2 gennaiosono ancora disponibili in prevendita le ultime scorte di bigliettipresso l’agenzia ‘InPrimafila’ di Viale degli Alimena (Info:3483672611 - 0984795699). Anche in occasione del concerto diCapodanno, il Festival Internazionale della Siams coniugherà la mu-sica con la solidarietà. Parte dell’incasso del concerto sarà, infatti,devoluta al reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedaledell’Annunziata.

Suonando qua e là

Al Teatro Rendano di Cosenza l’Orchestra Accademica Sinfonica della ‘Chernivtsy philharmonic Society’

Concerto ucrainotanto per cominciareConcerto ucrainotanto per cominciare

La carica dei sessanta giovani

L’Orchestra sinfonica giovanilea spasso per la Calabria

Con il concerto di Santo Stefano, svoltosi nel duomo di Gioia Tauro giovedì 26 dicem-bre, si è conclusa la prima parte della tournée natalizia dell’Orchestra Sinfonica Giovaniledella Calabria, ensemble strumentale nato all’interno dell’associazione “Musica Insieme”di Gioia Tauro, ente presieduto dalla prof.ssa Caterina Genovese. I circa sessanta gio-vani musicisti provenienti da diverse province della nostra regione si sono esibiti nelDuomo di Rosarno (sabato 07 dicembre), al teatro dell’Università della Calabria (Rende,sabato 14 dicembre), presso la Chiesa del Ss. Rosario di Paola (sabato 21 dicembre), aCatanzaro (domenica 22 dicembre) presso la Basilica dell’Immacolata per concludere,appunto, questa prima trance di eventi nella città della piana nella festività liturgica diS. Stefano. Nel corso degli eventi, l’orchestra, diretta dal maestro Ferruccio Messinese,ha proposto numerosi brani, composizioni di Beethoven, Mozart, Bach, Vivaldi, Marcello,Jenkins, Franck, Saint-Saëns, Mascagni e tradizionali natalizi. Notevole è risultato l’im-patto con il pubblico che, in tutti gli eventi, non ha mancato di sottolineare le esecuzio-ne con apprezzamenti e positivi commenti. Nel corso degli eventi, a far compagnia al-

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XVI

Page 17: Voce ai giovani Speciale Feste

Appuntamento conclusivo dell’Horcynus Festival invernale con il Concerto di Capodanno mercoledì 1 gennaio alle ore 17.00. Al TeatroPoliteama Siracusa di Reggio Calabria l’Orchestra sinfonica delTeatro Cilea, diretta dal maestro Gian Rosario Presutti, insieme almusicista Giancarlo Parisi regalerà al pubblico un concerto uniconel suo genere, per zampogna ‘a paro’cromatica e orchestra (AllegroBalletto). Un appuntamento imperdibile per accogliere, nel segnodella musica, ancora una volta al confine tra modernità e tradizio-ne, il 2014. E nel solco delle finalità sociali che da oltre un decen-nio persegue la Fondazione Horcynus Orca, il 31 dicembre l’ante-prima del concerto sarà dedicata alle associazioni di volontariato at-tive nell’area dello Stretto, invitate ad assistere alle prove generali.La prima parte del concerto sarà dedicata all’incontro tra le sono-rità dell’orchestra e della zampogna ‘a paro’ cromatica.La particolarità di questa esecuzione consiste anzitutto nell’uso investe solista del più importante aerofono pastorale dell’area cala-bro-sicula: una zampogna ‘a paro’ arricchita da chiavi che permet-tono di modulare il suono in diverse tonalità, attraverso svariati pas-saggi cromatici. Intorno a questo particolare strumento, ideato e suo-nato da Giancarlo Parisi, si sviluppa una composizione che contie-ne molteplici richiami a frammenti della tradizione popolare italia-na e siciliana, sfruttando l’originale sovrapposizione timbrica e sti-listica che si produce nell’incontro con l’orchestra classica euro-oc-cidentale. La scrittura è stata concepita tenendo presente le lezionidi quei compositori del Novecento che hanno prestato maggiore at-tenzione all’intreccio dei linguaggi musicali colti, etnici e folklori-ci. Il risultato di questo insolito connubio tende a suscitare un sen-so di sorpresa percettiva, innescando una dimensione sonora ance-strale che non rinuncia a essere testimonianza vitale di una speri-mentazione contemporanea. Nel dettaglio, il programma prevedeuna prima parte in cui si esibiranno l’Orchestra del Cilea e GiancarloParisi, con l’esecuzione del ‘Concerto N° 1 per Zampogna a parocromatica e orchestra’, composto dal maestro Parisi ed eseguito inanteprima nel 2011 a Corleone con l’orchestra del Conservatorio V.Bellini di Palermo sotto la direzione del maestro Carmelo Caruso.A seguire, saranno eseguiti due movimenti, le Danze ungheresi n.1 e n. 5 di J. Brahms. Mentre nella seconda parte, l’Orchestra sinfo-nica del Teatro Cilea eseguirà i tradizionali valzer di Capodanno: IlBel Danubio Blu e il Valzer dell’Imperatore di J. Strauss, Pizzicatopolka, Tritsch tratsch polka e Can Can di J. Offenbach. GiancarloParisi è un musicista polistrumentista messinese.Dopo aver lavorato a lungo come autore ed esecutore di musicheper il teatro e aver vinto insieme a Giovanni Sollima parecchie ras-segne di musica jazz in Italia e all’estero, entra a far parte dellaPremiata Forneria Marconi.«Questo concerto mette a confronto due stili rituali della musicacontemporanea» sottolinea il direttore artistico della sezione MusicaNomade dell’Horcynus Festival, Giacomo Farina. «Quello mitte-leuropeo del valzer degli autori di fine Ottocento e inizio Novecentoe quello della musica da ballo pastorale mediterranea , restituendodignità a entrambi gli stili, ma soprattutto alla zampogna, nobile ecomplicato strumento popolare che dimostra ancora di possederecapacità innovative ed espressive moderne. Il giusto epilogo per unFestival che ha attraversato tutti i confini possibili tra Oriente eOccidente e tra culture musicali e artistiche apparentemente distan-ti».I prossimi appuntamenti dell’Orchestra del Cilea al Teatro Siracusasono: l’1 marzo (ore 21.00) con il Concerto Il Maestro di Cappelladi Domenico Cimarosa; il 6 aprile (ore 18.00) con il Concerto IlViolino e L’Opera. Fantasie e parafrasi d’opera con musiche di Alard,Verdi, Sinegelèe, violino solista e direttore maestro Luigi De Filippi;il 18 maggio (ore 18.00) con il Concerto sinfonico, solisti MaestroPietro Bonfilio (pianoforte) e Maestro Davide Alogna (violino).

Suonando qua e là

Appuntamento imperdibile e insolito a Reggio Calabria con l’Orchestra sinfonica del Teatro Cilea

E al Politeama si “soffia”nelle zampogne

E al Politeama si “soffia”nelle zampogne

l’ensemble gioiese, sono state anche numerose formazioni corali: Coro Polifonicodell’Università della Calabria, Coro Ss. Trinità di Catanzaro con il soprano GiovannaMassara, Coro Polifonico Symphonia Istituto Musicale ‘S. Guzzi’ e Coro Gaudium etSpes, formazione corale quest’ultima nata anch’essa all’interno dell’Associazione MusicaInsieme.I prossimi eventi vedranno il gruppo esibirsi in altri centri della regione: giovedì 2 gen-naio 2014, infatti, l’orchestra sarà di scena a Cittanova (Rc), mentre domenica 5 gen-naio si esibirà a Girifalco. Chiuderà questo piccolo tour il tradizionale Concertodell’Epifania che avrà luogo lunedì 6 gennaio nel centro di Rizziconi (Rc).Soddisfazione hanno espresso i vertici dell’Associazione, esternando parole di ringra-ziamento per coloro che collaborano affinché tutto ciò sia possibile, dai professori re-sponsabili di sezione (Caterina Genovese - violini e viole, Stefania Prota - violoncelli,Salvatore Schipilliti - contrabbassi, Giuseppe Mimmo Rotella - oboi, Vincenzo Virgillo- Clarinetti, Raffaele Procopio - trombe, Antonio Baccaglini - corni, Eleonora Genovesie Bartolomeo Piromalli - coro) ai docenti collaboratori (Antonio Mungo - fagotto,Emmanuele Saccà - fagotto, Andrea Lombardo - tromba, Giovambattista Loberto - cla-rinetto, Daniele Laro - contrabbasso), ai genitori, all’amministrazione comunale di GioiaTauro guidata dal sindaco Renato Bellofiore ed a tutti coloro che si adoperano negli al-lestimenti dei vari eventi.

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Page 18: Voce ai giovani Speciale Feste

Il nuovo anno che sta per nascere contiene unamix di speranze e l’angoscia per un futuro che sipresenta ancora incerto. Forse per la prima voltavi è una profonda inquietudine sui destini dellapiù importante e significativa costruzione politi-ca del secondo dopoguerra. Siamo arrivati a co-struire una Unione Europea, a un passo dalla co-struzione di una realtà politica sintesi delle più si-gnificative civiltà che hanno costruito il mondomoderno e poi ci siamo bloccati. Come se fossi-mo arrivati al ciglio di un baratro e dietro di noila strada fosse franata alle nostre spalle.

Ci troviamo così paralizzati dalla pauradi procedere con un salto nel vuoto guardando

al futuro e l’angoscia e l’impossibilità di un ritor-no indietro. Tanto gli innamorati europeisti, quan-to i nemici dichiarati dall’Unione si trova in uncul-de-sac, e non sanno prendere alcuna decisio-ne. A complicare la partita vi è una strana tendenzache porta l’idea dell’Europa verso l’Est, dove pri-ma della caduta del muro erano barriccati i nostri“nemici”.In Ucraina si combatte una dura battaglia in nomedell’Europa, la Slovenia prima e oggi la Lituaniasi vestono a festa per celebrare il loro ingressonell’Unione Monetaria mentre in Occidente lo spi-rito europeista frana fino a livelli pericolosamen-te bassi persino nei paesi fondatori, come l’Italia,che è sempre stato un baluardo a difesa della cit-tadella europea e non solo per aver dato i nataliad Altiero Spinelli, il primo utopista che ha chia-ramente prefigurato la nascita degli Stati Unitid’Europa, ma perché la partecipazione all’av-ventura europea ci ha consentito di percorrere unalunga strada di sviluppo, ci ha fatto abbandonarelo stato di miseria in cui eravamo assuefatti a vi-vere fin a quel momento. Nonostante a crisi, l’Italiaresta pur sempre una delle principali potenze in-dustriali del mondo. Un esito non certo scontatoguardando alla situazione in cui versava alla finedel conflitto.Anche in Francia, in Germania, il sentimento si af-fievolisce e rispuntano i vecchi egoismi naziona-listi, dimenticando i grandi progressi che hannoconsentito alla Francia di riacquistare il ruolo diprestigio nella politica internazionale e allaGermania di digerire il rospo dell’Est, che rap-presentava una pesante zavorra che impediva lacrescita del Paese.Il sentimento anti europeo è stato alimentato dal-la crisi, poiché la maggiora parte degli analisti neattribuiscono la causa nell’ordina monetario chesi è stato creato con l’euro.

Che fare? Continuare lungo il cammino dell’inte-grazione o riprendere una salita solitaria con il ri-torno a una moneta debole e malaticcia soggettaa qualsiasi mutamento dello scenario politico-eco-nomico. La risposta dovrebbe essere semplice.L’euro è sopravvalutato, la Cina sta progressiva-mente e con grande velocità creando una nuovazona monetaria asiatica che rapidamente potreb-be arrivare a superare il sistema monetario euro-peo e anche gli altri paesi Brics si stanno ponen-do il problema di rafforzare le proprie monete do-po aver rafforzato le proprie economie.

In un domani non lontano lo stesso europotrebbe essere travolto da imponenti schiac-

ciasassi e non risultare sufficiente a mantenere unsuo equilibrio nel sistema monetario internazio-nale.Il ritorno alle monete nazionali è una follia, nontanto per l’impossibilità tecnica di frantumare l’eu-ro nei suoi elementi costitutivi, ma soprattutto per-ché le monete Pigs sarebbe travolte sotto il pesomonetario dei nuovi paesi in via di sviluppo.L’unica risposta seria alle difficoltà dell’Italia è ilritorno allo spirito europeista, riacquisire presti-gio e autorevolezza nel cammino di integrazioneche deve essere necessariamente ripreso per dareall’Europa la capacità di competere a livello mon-diale, tanto a livello monetario che riacquisendola sua capacità innovativa, il ruolo di preminenzanel campo scientifico e culturale.

Non bisogna dimenticare che gran parte del pro-gresso è frutto dell’ingegno e dell’intraprenden-za del genio europeo. Lo sviluppo di paesi comeil Giappone ieri, e la Cina oggi, è il risultato di unosfruttamento di tecniche e scoperte che hanno unachiara origine europeo e in questo campo le ca-pacità di competere dell’Europa permangono mol-to elevate. L’opinione di chi ha frequenti contatti con il restodell’Europa è che la crisi è ormai alle spalle inpaesi come la Francia o la Germania. Le difficoltàmaggiori le stanno attraversando proprio l’Italiae in una certa misura la Spagna, soprattutto perl’incapacità di apportare quelle correzioni neces-sarie ad eliminare i vincoli alla crescita.

Alle nostre latitudini non è ancora del tuttoevidente che questa volta è proprio il Nord, la

parte più ricca e produttiva del Paese, a soffrireper i morsi della crisi e questo per motivi eviden-ti. Intanto, il nostro sistema industriale era già qua-si inesistente per cui abbiamo perso il nulla, in se-condo luogo anche l’occupazione ha avuto da sem-pre un carattere precario e approssimativo, senzaregole e senza controllo per cui in fondo, la no-stra precarietà è la nostra ordinarietà mentre nelNord molte famiglie comincia a dover fare i con-ti con la difficoltà materiale di poter affrontare lespese più ordinarie di sopravvivenza, dopo averdovuto rinunciare a molte di quelle superflue.Nel bene e nel male la politica europea è diven-tata il regolatore della nostra quotidianità e dob-biamo per la prima volta assumere la consapevo-lezza che la partita fondamentale si gioca in cam-pi lontani. Se il nostro futuro dipende da quantosuccede nei palazzi dell’Unione, l’appuntamentoprimaverile per il rinnovo del Parlamento diven-ta un passaggio cruciale e un test di credibilità delPaese.

Un appuntamentocrucialeUn appuntamentocruciale

Nella prossima primaverasi terranno le consultazioniper il rinnovodel Parlamento europeoFinora è statol’appuntamento dei trombatidella politica nazionaleOggi può essere un turningpoint tanto della più lungae devastante crisiche per le contorsioniche sta vivendo la politicanazionale. Ma unodei “nostri” conterraneiriuscirà a farsi eleggere?O la Calabria resterà fuorida Bruxelles?

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Page 19: Voce ai giovani Speciale Feste

Abbiamo quindi bisogno di una rappresentanzadi grande qualità e competenza che sappiamo con-trattare le nostre ragioni con i partner europei. Nonpossiamo permetterci il lusso di mandare aBruxelles gli “avanzi” della politica esigibile co-me il buon Trematerra o il Pirillo che in due nonconoscono più di tre parole di una qualsiasi lin-gua europea che non sia il calabrese. Aspettandomagari Giacomo Mancini (si candiderà? Verràeletto? Li ha almeno 100mila voti perché tanti neservono?). Lui forse un po’ di inglese lo conosceanche se non basta di questi tempi a prendere unvolo dignitoso verso l’Europa.

La partita europea non può giocarsi coni trombati, gli scontenti o servire da palliativo

per i delusi e coloro che si sono venduti l’anima,la tradizione, la storia e cultura per la propria so-pravvivenza. Si deve porre grande attenzione aproporre candidature di grande prestigio poichéin questo turno la Calabria rischia davvero di ri-manere priva di qualsiasi rappresentanza. Forsenon saprebbe neanche un dramma visto lo scarsorisultato, l’infimo prestigio, lo scarso contributotanto politico che economiche dei nostri rappre-sentanti finora. Tuttavia il riscatto delle regionepassa anche se non soprattutto dalla sua capacitàdi dotarsi di una classe dirigente capace e com-petente,da una rappresentanza autorevole e cre-dibile, una governance dotata di carisma e auto-revolezza.Il gioco si fa molto duro poiché in un collegio

così vasto come quello meridionale che com-prende l’intero territorio continentale dell’ex Regnodelle Due Sicilie vi è l’esigenza di prendere unnumero di voti personali che supera le centomilaunità. Vi sono rappresentanti campani o pugliesiche per la loro ascendenza, prestigio e potere so-no in grado di essere presenti in tutte le regioni fa-

centi parti del collegio. Personaggi come AldoPatriciello ha raccolto nella scorsa tornate eletto-rale europea circa centocinquantamila preferenze(20mila solo in Calabria) ed è stato molto presenteed attivo nella politica europea.

La maggior parte dei nostri gladiatori sembrano dei parvenu privi della necessaria cultura po-

litica ed esperienza internazionale da farli subitoapparire come degli inguaribili provincialotti nel-l’arena europea. Si potrà sostenere che questa èuna condizione sempre esistita e non ha impedi-to che la Calabria sia sempre riuscita a imporre unproprio candidato. Questo potrebbe anche ripe-tersi la prossima volta, ma bisogna considerare ilruolo di centralità assunto dal dibattito europeo,l’interesse che riveste anche per decifrare le ten-denze del quadro politico nazionale.L’appuntamento europeo acquista un significatoe una importanza fondamentale perché resta l’u-nico momento di reale confronto delle capacitàindividuali, di misurare il gradimento delle pro-poste politiche e la tenuta del sistema tripolare chesi è venuto a creare nell’ultima consultazione po-litica.Le ultime elezioni amministrative, dal Friuli allaBasilicata, hanno messo in chiara evidenza la di-saffezione degli elettori nei confronti delle pro-poste politiche messe in campo dai partiti, fruttidi accordi al vertice, di una sapiente collocazionedelle pedine nella scacchiera del sudoku.L’astensionismo ha superato il cinquanta per cen-to, e nonostante ciò, le schede bianche e nulle so-no state molto numerose.La possibilità di poter esprimere due preferenzesarà un incentivo molto forte per la partecipazio-ne al voto, poiché vi è una ampia e diffusa insof-ferenza nei confronti di una classe dirigente chesi è trasformato in una satrapia orientale, dove vi-

ge la regole della lotta all’ultimo sangue tra i ca-pi tribù per stabilire le posizioni di comando.L’esito delle elezioni avrà un impatto decisivo su-gli equilibri tra i vari partiti e all’interno di essi,poiché l’appuntamento di primavera costituisceuna sorte di consultazione primaria sull’equilibriotriangolare e la definizione all’interno di ciascuncateto delle personalità dominanti.

A giudicaredalle prime impressioni,in Calabria più che delle esplosioni laviche libe-ratorie, sembra che siano deiezioni di ruderi anti-chi sopravvissuti a tutte le sconfitte, tanto a destrache a sinistra. Il rinnovamento del PD e della de-stra nelle sue molteplici espressioni è da incubi,poiché gli zombie sono fuoriusciti nuovamentedai loro sepolcri.La tentazione di riproporre i piccoli uomini dellapolitica nostrana riciclati nel nome e negli schie-ramenti ma saldamente ancorati alle consumatepratiche clientelari è molto forte. È arrivato il mo-mento che anche i pentastellati fuoriescano dal re-cinto empireo dei meetup e si confrontino con ilpaese reale. Finora hanno potuto agire a volto sco-perto nascondendosi dietro il muro delle liste bloc-cati. Le elezioni europee, con le diaboliche pre-ferenze tanto aborrite da tutti in nome di un rin-novamento della politica e un contenimento deicosti, richiede un confronto vero e personale chelascia trasparire anche tratti di personalità e ele-menti di competenza che potrebbero riservare sgra-dite sorprese. Non sarebbe strano scoprire, che glizombie hanno risorse dialettiche, esperienze ecompetenze da competere adeguatamente con lenuove proposte.Il disastro della nostra Regione è sotto l’occhio ditutti, e in ogni relazione sulla congiuntura da chiun-que effettuata (Camera di Commercio, BccMediocrati, Banca d’Italia, Svimez e via dicen-do) non si fa che ripetere all’infinito, la nenia fu-nebre delle prefiche al funerale del Mezzogiorno.L’ultima indagine sulla qualità della vita diffusasolo qualche giorno fa, colloca all’ultimo postoCrotone, una città nel cui sottosuolo non si ritro-vano più i resti della splendida città magnogreca,ma i resti tossici della Pertusola.Questa stessa classe politica che ha consentito nelpassato a una azienda statale di inquinare uno deiterritori più belli e fertili d’Italia, si prepara a ge-stire il nuovo che avanza impetuoso.

La formazione del nuovo Parlamento europeopuò costituire una occasione per discutere fi-

nalmente dell’Europa, del destino dell’euro, maanche dell’utilizzo di quelle risorse che costitui-scono un perpetuo scandalo per l’incapacità di uti-lizzarle adeguatamente per il rilancio della regio-ne. Ogni volta si attribuisce la responsabilità alle pro-cedure, alla burocrazia comunitaria, alla bizanti-nità della burocrazia dimenticando che altrove,leggi Spagna, Irlanda, hanno dimostrato che unconfronto con la burocrazia può consentire di ap-portare gli aggiustamenti necessari per un loro uti-lizzo proficuo.La maggiore responsabilità ricade non solo sullarappresentanza politica, ma sulla governance re-gionale, poiché nella maggioranza dei posti di re-sponsabilità siedono persone prive della compe-tenza e della professionalità necessaria per potergestire funzioni delicate e complesse. La loro se-lezione non è frutto di una valutazione dei loromeriti e capacità, ma affidata al metodo Dudù, cheha conquistato il cuore del suo padrone con l’as-soluta dedizione e fedeltà alla causa.

o.p.

Mario Pirillo, Aldo Patricielloe Giacomo Mancini

Sullo sfondo il Parlamento europeo

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Il tema del contrasto al lavoro irregolare non è so-lo una fondamentale questione etica e morale maanche il modo per far si che tante risorse torninoa far parte del bilancio dello Stato e della stessaRegione e possano essere indirizzate a sostegnodi bisogni primari per i lavoratori calabresi e peril Paese stesso. Solo riportando a livelli fisiologici il tasso di la-voro irregolare sarà possibile creare condizionipositive al tema ed al dibattito sulla quantità e sul-la qualità del lavoro, sul rapporto tra stabilità diesso e la flessibilità, sulla necessità di incentiva-re le imprese a creare posti di lavoro stabili, di uti-lizzare, ma non di abusare, di tipologie di lavoronon standard che, pur essendo forme “regolari”,cioè non illegittime, di lavoro, non sempre, corri-spondono alle regole.

Il progetto si prefigge di raggiungere un tripliceobiettivo:1) ridurre il tasso di irregolarità nei diversi com-parti produttivi attraverso una forte integrazionedelle politiche di intervento regionale, la valoriz-zazione del patrimonio informativo esistente perindividuare condizioni di rischio e target socialiverso cui orientare gli interventi di politica attiva; 2) Formare degli Agenti di sviluppo per l’emer-sione inserendoli nel contesto lavorativo median-te appositi incentivi.3) Realizzare entrate erariali dirette per la RegioneCalabria, derivanti dalle attività di contrasto alsommerso.Il raggiungimento di tali obiettivi richiede l’imple-mentazione di azioni mirate, quali: · promozione di buone prassi;· sostegno alle politiche di accompagnamento

e stabilizzazione;· sviluppo di attività di cooperazione e scambio;· modulazione delle politiche preventive

(integrando i diversi strumenti di politica atti-va) in funzione delle diverse intensità e carat-teristiche locali del fenomeno, favorendo al-tresì la cooperazione e l’interazione tra i di-versi attori istituzionali e i soggetti sociali im-pegnati nelle politiche di emersione a livellolocale;

· azioni di sistema per rendere più efficaci le azioni dei servizi pubblici per l’impiego, at-traverso la realizzazione di politiche di con-trasto del lavoro irregolare;

· azioni di comunicazione attraverso larealizzazione di campagne informative e disensibilizzazione per specifici target di riferi-mento.

E il primo e fondamentale punto di forza di que-sto progetto è quello di porsi come obiettivo prin-cipale quello di contribuire all’emersione delleimprese e dei lavoratori andando a ricostituire si-tuazioni di legalità.Il secondo punto di forza del progetto è quello dicreare una forza lavoro qualificata che, attraver-so l’attività formativa, prenda conoscenza del ter-ritorio e con il nuovo sapere esperenziale offra, adiversi livelli, una mano “amica” a chi versa incondizioni di irregolarità.Un ulteriore punto forza di questo progetto è poila circostanza che tra i progetti che utilizzano ilFondo Sociale Europeo è quello che è più orien-tato alla creazione di posti lavoro. L’ultimo punto di forza è legato, poi, all’aumentodel gettito regionale che deriva dall’emersione deilavoratori.

La lotta al sommerso non è solo uno strumentoper restituire diritti al lavoratori/cittadini e per ri-stabilire condizioni di legalità, è un investimentoconveniente, anche, in termini di gettito per le cas-se regionali!

LE FASIStrumenti e opportunitàArticolazione della DoteLa Dote, assegnata al giovane selezionato con pro-cedura di evidenza pubblica, finanzia:

FASE I1. la concessione di un voucher nella fase di rea-lizzazione del percorso integrato (euro 15.400complessivi per 12 mensilità a 200 giovani lau-reati);2. l’implementazione di attività formative, con-sistenti in moduli di tipo seminariale;

FASE II3. l’avvio dell’attività di lavoro autonomo del gio-vane, con la concessione di un pacchetto integra-to di incentivi che comprende:· max euro 20.000 per l’autoimprenditorialità;· Garanzia bancaria pari al 80%, per un finan-ziamento max di euro 25.000 sotto forma di mi-crocredito;· 100% degli interessi passivi maturati in rela-zione al microcredito concesso;ovvero:4. assunzione del giovane presso le/i imprese/da-tori di lavoro che verranno individuati con proce-dura di evidenza pubblica con la possibilità perle/i imprese/datori di lavoro di ottenere un bonussottoforma di integrazione salariale per un importopari al 50% del costo lordo annuo, per 2 anni;ovvero:5. assunzione del giovane presso le/i imprese/da-tori di lavoro che verranno individuati con proce-dura di evidenza pubblica con la possibilità perle/i imprese/datori di lavoro di ottenere i seguen-ti un bonus sottoforma di:

a. integrazione salariale, per un importo parial 40% del costo lordo annuo, per due anni;

b. concessione di Garanzia bancaria pari al 80% della linea di finanziamento (microcredito) ri-chiesta e comunque non superiore a euro25.000,00, per favorire l’accesso al credito, alfine di sostenere l’inserimento lavorativo del-le categorie in condizioni di svantaggio.

c. erogazione di un contributo in contointeresse, nella misura del 100% degli interessipassivi maturati in relazione al prestito con-cesso presso l’istituto di credito convenziona-to.

d. Per le/i imprese/datori di lavoro, in ogni caso gli incentivi di cui ai precedenti punti, sonoammissibili e cumulabili anche con altri già inessere, a concorrenza dei limiti prescritti dal-la normativa vigente.

* * *Coerenza programmatica L’intervento è coerente con il POR Calabria FSE2007-2013, ed in particolare con i seguentiAssi/Obiettivi Operativi:· ASSE II - OCCUPABILITÀ:Obiettivo Specifico Comune E: Attuare politichedel lavoro attive e preventive, con particolare at-tenzione all’integrazione dei migranti nel merca-to del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavo-ro autonomo ed all’avvio di imprese.· Obiettivo Operativo E.1 “Rafforzare l’inseri-mento/reinserimento lavorativo dei lavoratori adul-ti, dei disoccupati di lunga durata e dei bacini diprecariato occupazionale attraverso percorsi inte-grati ed incentivi”.· Obiettivo Operativo E.3 Sostenere la creazio-ne di impresa e di forme di lavoro autonomo.· ASSE III - INCLUSIONE SOCIALEObiettivo Specifico Comune G:Sviluppare per-corsi d’integrazione e migliorare il (re)inserimentolavorativo dei soggetti svantaggiati, per combat-tere ogni forma di discriminazione nel mercatodel lavoro.· Obiettivo operativo G.1 “Sviluppare l’inseri-mento lavorativo delle categorie in condizioni disvantaggio occupazionale e di marginalità socia-le, rafforzando la cultura delle pari opportunità perprevenire e combattere ogni forma di discrimina-zione nella società e nei posti di lavoro”.

ALLEGATO 1: Requisiti per accedere ai bonus dicui alla DOTE per le imprese/datori di lavoro(Integrazione salariale - Garanzia Bancaria attra-verso l’accesso al Fondo di Garanzia per favori-re l’accesso al credito, al fine di sostenere l’inse-rimento lavorativo delle categorie in condizionidi svantaggio - contributo in conto interesse, nel-la misura del 100% degli interessi passivi matu-rati in relazione al prestito concesso)Le/i imprese/datori di lavoro, alla data di presen-tazione della richiesta di utilizzo accesso ai bene-fici, dovranno avere i seguenti requisiti:- essere “esistenti” e cioè avere approvato al-meno un bilancio o presentato una dichiarazioneannuale dei redditi e/o documenti equivalenti, evi-denziando un valore dei ricavi da vendite e/o pre-stazioni di servizi maggiore di zero.- avere Unità produttiva/e o sede operativa nelterritorio della Regione, comunque risultanti daapposita certificazione;

Punti di forza del Progetto "Lavoriregolari in Calabria”, Rete regionale

per l’emersione, la qualità elo sviluppo locale - istituzione FondoGaranzia per l’inserimento lavorativo

Sotto sotto, ce la possiamo fare

Azioni di sistemacontro il sommersoAzioni di sistemacontro il sommerso

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- non trovarsi in stato di scioglimento o liqui-dazione e non essendo sottoposti a procedure difallimento, liquidazione coatta amministrativa eamministrazione controllata;- essere in regola con gli adempimenti e i ver-samenti contributivi, assicurativi e previdenzialiprevisti dalla legge;- essere in regola con gli adempimenti di cui al-la L. 68/1999;- essere in regola con le normative vigenti in ma-teria di tutela della salute e della sicurezza dei la-voratori;- non trovarsi in una delle condizioni di “diffi-coltà” previste dagli Orientamenti Comunitari peril salvataggio e la ristrutturazione di imprese indifficoltà (GUCE C 244/2 del 1.10.2004), o, sePMI, di non trovarsi in una delle situazioni de-scritte dall’art. 1, comma 7, del Regolamento800/2008;- non svolgere una delle attività rientranti neicommi 2 e 3, art. 1 del Regolamento 800/2008,escluse dal campo di applicazione del medesimoRegolamento;- non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, inirregolarità definitivamente accertate dalle auto-rità competenti, nella gestione di interventi cheabbiano beneficiato di finanziamenti pubblici;- non intercorrano tra il titolare/legale rappre-sentante ed io soggetto da assumere legami di pa-rentela/affinità/coniugio entro il 3° grado.Inoltre, sono esclusi dai benefici relativi al FondoGaranzia per favorire l’accesso al credito, al finedi sostenere l’inserimento lavorativo delle cate-gorie in condizioni di svantaggio, le/i imprese/da-tori di lavoro che:- abbiano effettuato riduzioni di personale nei12 mesi precedenti la data della domanda, fattisalvi i casi in cui si siano resi vacanti posti di la-voro in seguito a dimissioni volontarie, invalidità,pensionamento per raggiunti limiti d’età, ridu-zione volontaria dell’orario di lavoro o licenzia-mento per giusta causa e non in seguito a licen-ziamenti per riduzione del personale;- non applichino le condizioni del contratto col-lettivo nazionale di lavoro o, in sua assenza, de-gli accordi locali tra le rappresentanze sindacalidei datori di lavoro e dei lavoratori;- instaurino rapporti di lavoro, nel trasferimen-to di azienda e di cessione di ramo d’azienda, conlavoratori assunti a tempo indeterminato pressola stessa azienda o ramo d’azienda;- non abbiano ottemperato agli obblighi previ-sti dalle convenzioni, negli ultimi dieci anni, sti-pulate con la Regione per progetti cofinanziati dalFSE, con particolare riferimento alla consegnadelle informazioni amministrativo - contabili re-lative alla certificazione della spesa, alla vigilan-za e al controllo dell’intervento;- abbiano subito, sia come persone giuridica, siacome amministratore condanne definitive o pas-sate in giudicato per inadempienze, illeciti o irre-golarità connesse all’utilizzo di finanziamenti pub-blici;- abbiano subito, sia come persone giuridica, siacome amministratore condanne definitive o pas-sate in giudicato per inadempienze, illeciti o irre-golarità relativamente a rapporti contrattuali conla Regione;- siano destinatari di un ordine di recupero pen-dente a seguito di una precedente decisione dellaCommissione che dichiara un aiuto illegale e in-compatibile con il mercato comune, ivi compre-si i casi previsti dal D.P.C.M. 23 maggio 2007.

L’impresa/datore di lavoro è obbligato alla resti-tuzione del relativo aiuto (integrazione salariale,garanzia concessa dal Fondo di Garanzia e con-tributo in conto interessi), nel caso di licenzia-mento del/i soggetto/i assunto/i oggetto di age-volazione:- entro 36 mesi dalla data di assunzione: per l’im-presa/datore di lavoro che ha scelto di ottenere il

solo bonus sottoforma di integrazione salariale,per un importo pari al 50% del costo lordo annuo,per due anni, fino ad un massimo di euro15.000,00 annui- entro la data dell’ultima rata del finanziamen-to: nel caso in cui l’impresa/datore di lavoro cheha scelto l’integrazione salariale, per un importopari al 40% del costo lordo annuo, per due anni,fino ad un massimo di euro 12.000,00 annui oltrealla concessione di Garanzia di cu al Fondo diGaranzia ed all’ erogazione di un contributo inconto interesse, nella misura del 100% degli in-teressi passivi maturati in relazione al prestito con-cesso.L’impresa/datore di lavoro potrà mantenere il/ibonus a seguito dell’assunzione di un altro lavo-ratore, entro massimo 90 gg dalla data interru-zione del rapporto di lavoro, che abbia pari re-quisiti, a concorrenza di impegno al mantenimentodello stesso inquadramento occupazionale e tem-porale, nel caso di:

· licenziamento motivato da giusta causa o daapplicazione di procedure di licenziamenti col-lettivi in coerenza con la normativa vigente;· dimissioni volontarie del lavoratore oggetto diagevolazione.

Tutti i giorni intercorrenti, tra la data di licenzia-mento/dimissioni del giovane per il quale, l’im-presa/datore di lavoro ha ricevuto gli incentivi, ela data di assunzione per la sostituzione con un al-tro soggetto che abbia i pari requisiti, inquadra-mento occupazionale e temporale, saranno sot-tratti dalla data che scandisce l’arco temporale mi-nimo per il mantenimento del livello occupazio-nale.I giorni nei quali l’azienda ha avuto la vacatio, do-vranno, pena il decadimento dei presupposti e larestituzione totale del relativo aiuto, essere con-tabilizzati al fine ottenere il definitivo riconosci-mento degli incentivi.

Sotto sotto, ce la possiamo fare

MissionLa Commissione Regionale della Calabria per l’Emersione del Lavoro non Regolare - Organo del-la Regione Calabria, equiparata di recente alle strutture speciali della Regione Calabria con apposi-ta deliberazione della G.R., istituita a suo tempo con deliberazione della Giunta regionale n. 1138 del28.12.2000 in applicazione dell’art.78, comma 4 della legge 448/98. La stessa si occupa di analisidel sommerso e di promozione di intese ed iniziative per l’emersione, ed opera direttamente sul ter-ritorio, dando vita ad una vera e propria struttura di implementazione delle politiche per l’emersio-ne. È organo collegiale, composto da rappresentanti di parte pubblica e istituzionale e di parte dato-riale, di categoria e sindacale, cui il quarto comma dell’art. 78 demanda "compiti di analisi del lavo-ro irregolare a livello territoriale, di promozione di collaborazioni ed intese istituzionali, infine, di as-sistenza alle imprese, finalizzata in particolare all’accesso al credito agevolato, alla formazione ov-vero alla predisposizione di aree attrezzate, anche con il supporto di un tutore".La Commissione Regionale della Calabria per l’Emersione del Lavoro non Regolare, ai sensi dellaLegge regionale n. 13 del 19 aprile 2012, determina le condizioni per avviare processi di emersionee la scomparsa delle forme di lavoro irregolare e redige annualmente l’atto di indirizzo, di program-mazione e di previsione finanziaria, approvato con delibera della Giunta regionale, previo parere del-la Commissione consiliare competente. Essa svolge studi ed analisi sulle problematiche del lavorosommerso, del lavoro irregolare, della qualità del lavoro e sulle dinamiche economiche che hannoriflessi sul mercato del lavoro, anche attraverso campagne mirate di comunicazione istituzionale e disensibilizzazione territoriale; redige annualmente il rapporto sull’economia sommersa ed il lavoronon regolare in Calabria; gestisce ed aggiorna periodicamente la banca dati della Centrale di AllarmeEmersione (CAE), di cui all’articolo 5 della citata legge; garantisce il coordinamento ed il raccordointeristituzionale con tutti gli enti preposti alle politiche di contrasto al lavoro sommerso ed irrego-lare; collabora con l’Autorità di Gestione nella definizione dei bandi e delle misure che riguardanodirettamente l’emersione del lavoro irregolare e la promozione della sicurezza e qualità del lavoro;sottoscrive appositi protocolli con la Stazione Unica Appaltante (SUA) per garantire il rispetto delleprocedure previste dalla legge regionale 7 dicembre 2007, n. 26 (Istituzione dell’autorità regionaledenominata "Stazione Unica Appaltante" e disciplina della trasparenza in materia di appalti pubbli-ci di lavori, servizi e forniture); promuove azioni di accompagnamento alle imprese sul versante del-la regolarità, qualità e legalità nel mercato del lavoro; promuove iniziative di coordinamento nelleattività di vigilanza in materia di lavoro svolta dagli Enti locali e dalle aziende sanitarie.Presso la sede operativa della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro nonregolare è istituita altresì la Centrale di Allarme Emersione (CAE), una banca dati nella quale ven-gono registrate le imprese alle quali sono state accertate in via definitiva infrazioni in materia di la-voro sommerso e non regolare e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; è ivi costituita, inoltre,la Cabina di concertazione per il coordinamento delle politiche ispettive, di controllo e di contrasto,composta dagli enti di vigilanza e previdenziali, dalle associazioni datoriali, dalle organizzazioni sin-dacali e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).I compiti, le attività e le modalità di funzionamento della Commissione regionale della Calabria perl’emersione del lavoro non regolare, sono disciplinati da apposito regolamento approvato dalla Giuntaregionale sentita la Commissione. Fino all’emanazione del nuovo regolamento resta in vigore il regolamento regionale 23 settembre2009, n. 14 (Regolamento per il funzionamento della Commissione regionale della Calabria per l’e-mersione del lavoro non regolare).La Commissione regionale per l’Emersione del Lavoro non regolare supporta inoltre tecnicamentela Giunta regionale nella definizione annuale degli obiettivi specifici, degli interventi prioritari e del-le risorse per sostenere i processi di emersione del lavoro non regolare e partecipa di diritto a tutti itavoli di partneriato istituzionale nell’ambito della Programmazione, regionale, nazionale, comuni-taria.La Commissione regionale Emersione, è presieduta da Benedetto Di Iacovo ed è composta da: RE-GIONE CALABRIA; CGIL, CISL, UIL, UGL regionali; CONFINDUSTRIA; COLDIRETTI; CON-FRAGRICOLTURA; CONFARTIGIANATO, UNIONCAMERE CALABRIA; INPS, INAL, D.R.L. re-gionali; SISTEMA UNIVERSITARIO.

Commissione regionale della Calabriaper l’Emersione del lavoro non regolare

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La nomina di un nuovo segretario generale della Cei, afferma padreFederico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, «siè resa urgente per il funzionamento ordinario della segreteria genera-le e per tutta una serie di adempimenti che ne richiedono la presen-za».La nomina è ad interim: monsignor Galantino, continua padreLombardi, «ha tutte le facoltà del segretario generale, ma per ora nonè stato stabilito quanto durerà il suo mandato. Monsignor Galantinodovrà trasferirsi a Roma per buona parte della settimana, ma al mo-mento rimane vescovo di Cassano allo Jonio».Monsignor Galantino prende dunque il posto di monsignor MarianoCrociata, che ha mantenuto l’incarico dal 2008 fino allo scorso no-vembre quando fu nominato vescovo di Latina. Arriva quindi daCassano Ionio, la più piccola diocesi calabrese, il nuovo segretariogenerale della Cei. La nomina con decreto è datata 28 dicembre.L’annuncio ufficiale è giunto contemporaneamente, nella cattedra diCassano e in Vaticano, con la lettura del decreto pontificio e di unalettera con la quale il Papa si è rivolto direttamente alla comunità dio-cesiana come a «chiedere il permesso», ha scritto nella missiva, di po-ter usufruire dell’impegno del suo Pastore nell’importante ruolo alservizio della Chiesa italiana. Monsignor Galantino comunque ha chie-sto e ottenuto da Bergoglio di restare alla guida della Diocesi cala-brese di cui è a capo dal marzo 2012. Monsignor Galantino, pugliese di Cerignola (Foggia), 65 anni com-piuti il 16 agosto, è stato consacrato vescovo dal cardinale Bagnascoil 25 febbraio 2012. Il suo incarico è “ad interim” in attesa forse delnuovo statuto della Cei. Sacerdote dal 1972, Galantino è stato docentedi teologia dogmatica alla Pontificia facoltà dell’Italia Meridionale,a Napoli, e ha diretto l’ufficio Cei per l’insegnamento della teologia.

Monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, presidente della Conferenza episcopale calabra a nome deiconfratelli vescovi e dei fedeli della regione ha voluto immediata-mente formulare al presule gli auguri per un fecondo servizio nellaCei e alle Chiese che sono in Italia. «Apprendiamo con gioia della no-mina di monsignor Nunzio Galantino e siamo grati al Santo PadreFrancesco che ha guardato con un occhio di grande benevolenza allanostra terra calabra. La sua delicata lettera alla diocesi mostra quan-to il Papa pone attenzione alle chiese locali. Qui in Calabria monsi-gnor Galantino svolge il suo ministero episcopale con zelo di pasto-

re appassionato e con grande dedizione. A nome dell’episcopato ca-labro e dei fedeli della regione esprimo l’augurio per un fecondo mi-nistero a servizio della Conferenza episcopale italiana».

La nomina del segretario generale ad interim della Cei «è un segno ul-teriore dell’attenzione e della cura del Santo Padre per la Chiesa cheè in Italia». Così il presidente della Conferenza episcopale italiana,cardinale Angelo Bagnasco commenta la nomina di monsignorGalantino a segretario generale. «Sono particolarmente grato a PapaFrancesco per aver designato monsignor Nunzio Galantino a colma-re il vuoto creatosi dopo l’elezione di monsignor Crociata a vescovodi Latina».Il cardinale Bagnasco afferma anche di aver conosciuto personalmenteil nuovo segretario generale «per la sua lunga esperienza in qualità diresponsabile del Servizio Nazionale per gli studi superiori di teologiae di scienze religiose della Cei e, prima ancora, per la sua intensa at-tività accademica e il generoso impegno di pastore, sempre presentesulle frontiere dell’educazione e del riscatto sociale». «Ho avuto pu-re la gioia di consacrarlo vescovo di Cassano allo Jonio nel 2012»,aggiunge sottolineando: «Sono certo che darà un contributo qualifi-cato al servizio dei vescovi italiani nel quotidiano impegno per l’e-vangelizzazione».

«Sono davvero lieto che monsignor Galantino nel suo nuovo e impe-gnativo servizio possa aiutare a far crescere la collegialità dei vesco-vi italiani, promuovendo la missione di educare alla vita buona delVangelo». È quanto scrive monsignor Mariano Crociata, vescovo diLatina, in occasione della nomina del nuovo Segretario generale adinterim della Cei, monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassanoallo Jonio.Monsignor Crociata, nel messaggio augurale al suo successore espri-me «gioia» e «sincere congratulazioni». «Negli anni della mia per-manenza a Roma - continua - ho avuto modo di apprezzarne la sen-sibilità culturale e l’affidabilità ecclesiale, il rigore del pensiero e laconcretezza dell’agire».

La lettera alla Diocesi di Cassano allo Jonio, nella quale Papa Francesco«chiede perdono» per aver ‘sottratto’ il suo vescovo «è un fatto ine-dito che ci riempie di gioia». È il commento di monsignor NunzioGalantino, neo segretario generale ad interim della Cei. In una inter-vista pubblicata sul sito della Diocesi di Cassano, monsignor Galantinosottolinea quanto sia «davvero bella» la lettera del Pontefice, «caricadi affetto verso la Chiesa di Cassano - dice - e verso di me» e riguar-do al «chiedere permesso e perdono» precisa: «Si vede che è un uo-mo che ha vissuto e continua a vivere relazioni intense con le perso-ne».«Penso che Papa Francesco conosca la sofferenza che si può provarequando si sono intessute delle belle e leali relazioni tra persone», ag-giunge monsignor Galantino. «Un parroco, un vescovo o qualsiasi al-tro - continua -, se sono persone normali tendono a creare legami. Enon basta un trasferimento per annullarli. Se certi legami si inter-rompono è perché non erano intensi. E solo chi non ha mai vissuto re-lazioni belle e costruttive, dentro e fuori della Chiesa, può ignorarequanta sofferenza possano comportare relazioni interrotte. Finché avròle energie e finché potrò contare sull’aiuto di chi mi circonda, io saròqui». Per il neo segretario generale ad interim della Cei sarà inoltre «unabella emozione» lavorare al fianco del cardinale Angelo Bagnasco chepresiedette la celebrazione della sua ordinazione episcopale. E su mon-signor Crociata conclude: «Spero di avere la stessa intelligenza e lastessa mitezza con la quale ha reso il suo servizio come segretario ge-nerale".

Galantinoal Sogliodi Pietro

Galantinoal Sogliodi Pietro

La chiamata...

Monsignor Nunzio Galantinoe Papa Francesco

Papa Francesco ha nominato segretario generaledella Conferenza episcopale italiana ad interim

il vescovo di Cassano allo Jonio. L’annuncio ufficialeè giunto contemporaneamente, nella cattedra

di Cassano e in Vaticano, con la lettura del decreto ponti-ficio e di una lettera con la quale

il Papa si è rivolto direttamente alla comunità diocesianacome a «chiedere il permesso»,

ha scritto nella missiva, di poter usufruiredell’impegno del suo Pastore nell’importante ruolo al ser-

vizio della Chiesa italiana

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Ad Altomonte giovedì 19 dicembre si è tenuto uncorso di formazione sulla “Invalidità civile”, orga-nizzato dall’Epas, l’ente di patronato dellaFederazione nazionale Agricoltura, con l’intenzio-ne di formare i propri operatori sul territorio sullatematica sempre più complessa che riguarda le in-validità civili, le domande, la documentazione, irequisiti, la predisposizione delle pratiche; ma an-che le visite, il contenzioso, le lungaggini buro-cratiche, la vertenzialità che bisogna produrre conmolte sedi per evitare che si ripetano i tanti casi diriconoscimento con ritardi enormi o, addirittura,post mortem.

Proprio per affrontare queste problematiche conpiù efficienza e professionalità, che sono diventa-ti oramai le caratteristiche che fanno crescere laFna e il patronato Epas, la Federazione nazionaleha fondato l’associazione Unic (Unione naziona-le invalidi civili), di cui è presidente nazionale MarioSmurra, che ha presenziato e concluso i lavori delCorso.La relazione introduttiva è stata affidata all’esper-to in materia previdenziale e assistenziale e re-sponsabile territoriale della Fna Franco Pignataro,che ha illustrato tutti gli aspetti della materia in que-stione, rispondendo, insieme agli altri relatori, al-le tante domande e quesiti che hanno posto i re-sponsabili e operatori di tutto il territorio. Al corsohanno partecipato il responsabile territoriale SnapFranco De Rosa e Leo Cazzolato, responsabile delTirreno cosentino del patronato Epas per il grup-po “Acquario”, nome che si è dato il gruppo chefa capo alla sede territoriale di Altomonte e che èin crescita organizzativa continua. I due dirigentihanno relazionato sui vari aspetti tecnici della pro-blematica in questione e di altre materie previden-ziali delle quali si dovranno occupare gli uffici nel-le prossime settimane.La Fna territoriale, anche con questo evento, ha vo-luto proseguire nel progetto della qualificazionedel proprio personale per rispondere meglio e congrande professionalità alla domanda sempre piùarticolata che viene dall’utenza, dai propri assisti-ti. E la consapevolezza della validità di questo pro-getto si è evidenziata con la presenza massiccia alcorso di tutte le strutture interessate (SpezzanoAlbanese, Paola, Grisolia, Mottafollone, Villapiana,San Marco Argentano Stazione, Sartano di Torano,Francavilla Marittima, Praia a mare, Ufficio lega-le di Castrovillari, Trebisacce, Altomonte, Terranovada Sibari, Saracena, Cosenza, Lauropoli di Cassano,Cetraro, San Sosti, Fagnano Castello, San MarcoArgentano, Scalea, Santa Maria del Cedro, Firmo,Acri, Università degli Studi della Calabria-Arcavacata). Ed è stata sottolineata con forza nel-le conclusioni ai lavori dal Presidente MarioSmurra, quando ha apprezzato il lavoro che si stafacendo, la qualità del corso di formazione e i ri-sultati entusiasmanti che ha raggiunto tutto lo staffdel gruppo. Alla fine dei lavori, essendo nelle prossimità dellefestività natalizie, c’è stato lo scambio di auguri tratutti gli addetti ai lavori.

Fna - Federazione nazionale Agricolturasede territoriale di Altomonte

Gruppo “Acquario”

Rubrica a cura dell’Ente di Patronato e di Assistenza sociale Epas-Fna (Federazione nazionale agricoltura)

Buono il successo dell’iniziativa Epas-Fnariguardante il corso di formazione tenutosi il 19 dicembre

Validitàall’invalidità civileValiditàall’invalidità civile

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