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VOLCEI OGGI N. 12 (aprile 2011)

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SOMMARIOAprile 2011

Editoriale pag. 3Festa dell’Unità d’Italia pag. 4Il personaggio - Claudio Guerdile pag. 6Il Mezzogiorno e l’Unità pag. 9Settimana della Cultura e Volcei in Primavera pag. 10Educazione alla legalità pag. 11Cernevale: è in scena l’allegria pag. 12La nuova casa di riposo pag. 14Strada comunale di S. Antonio pag. 16Laboratorio Bimed pag. 17Centrale del latte di Salerno pag. 18Turismo e scuola pag. 20Il grande cinema a Buccino pag. 21Ipocrisia istituzionale pag. 22Volcei’s Book pag. 24Intescambio Culturale pag. 28Giocard edicola e catolibreria pag. 30Io torno a Buccino pag. 32Terzo raduno città di Buccino pag. 34Scopri “il particolare” pag. 35Delibere pag. 36Attività amministrativa pag. 38

Comune di BuccinoProvincia di Salerno

DIRETTORE EDITORIALEPasquale Via

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILELucia De Cristofaro

[email protected]

CAPOREDATTORE Umberto Nitto

[email protected]

REDATTORIMario ChiarielloAmedeo Calella

Alessandra GiglioNicola Solitro

Manuela CarielloKatia Trimarco

IN QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATOVincenzo Landolfi sr.Mariateresa Conte

Carmela PetolicchioAnnibale Di Leo

Diego BastaMargherita Ursi

Emanuele CatoneGerarda Salimbene

Pina CalellaMarcello NardielloMario MaltempoRosanna Ciuffi

Luigi Macedonia

STAMPAVigepa.com

[email protected]

Autorizzazione Tribunale di Salernon°014 del 19 febbraio 2009

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L’IMpORtAnzA deLLA MeMORIANessun futuro all’orizzonte per il Museo Archeologico di Buccino

di LuciaDe Cristofaro

Vi siete mai chiesti perché da bambini restiamo affascinati dai racconti dei nonni che narrano di un tempo passato in cui rivivono storie lontane eppure così vicine a noi in modo impressionante? Ebbene la risposta forse sta nel fatto che quelle storie fanno parte, anche se inconsapevolmente

di noi,di un vissuto comune di ciò che passerà ai posteri come la “Storia” di una nazione o di una città, piccola o grande che sia. E’ per questo che dobbiamo tenere ben saldo il patrimonio culturale che il passato ci ha dato e continuarlo a tramandare attraverso quelle speciali Stanze della Memoria, che sono i nostri ricordi, ma anche il museo buccinese, i libri che negli anni hanno raccontato, e raccontano, lo splendore di un territorio e perché no una rivista. come quella che vi accingete a leggere, che ormai da qualche anno vi racconta la “Storia” e le storie quotidiane. Tutto ciò che ci circonda se messo in relazione con il passato assume un significato particolare, camminare per il centro storico di Buccino, e ripensare a quanti prima di noi hanno calpestato quelle stesse pietre, con le loro gioie o i loro dolori, riannoda in noi gli invisibili fili della memoria. Una memoria che deve essere consegnata alle nuove e future generazioni nella sua piena grandezza. Una grandezza che potrebbe trovare la sua giusta collocazione all’interno di quelli che potremmo chiamare “Luoghi della memoria”, che rispetto alla didattica della storia offrano stimolanti opportunità di costruzione di “percorsi della memoria condivisi” con diversi livelli di lettura e precise finalità: 1) trasmissione della memoria del luogo; 2) elaborazione di una interpretazione storica che collochi in un contesto spazio-temporale più ampio il luogo stesso; 3) formazione del cittadino. Quest’ultimo punto potremmo considerarlo il piu’ importante, perché solo un cittadino formato e informato del patrimonio che possiede il suo territorio, saprà preservarlo e difenderlo, perché resista al tempo e si offra a quanti desiderino camminare sulle tracce della Storia. Stanze della memoria, dunque come fonte rielaborata dove i giovani possano ricostruire una propria memoria e quindi una propria identità. Ecco, dunque, che la storia locale assume una sua specificità in un quadro generale che possa essere da stimolo ai ragazzi che sono sempre più spinti verso una studio fatto di immagini, di rapidità e di esemplificazione

e che dovrebbero essere aiutati a ritrovare il giusto equilibrio nella riflessione, che luoghi come la nostra Buccino possono dare. Spesso siamo affascinati da luoghi lontani e non siamo più attenti a ciò che è intorno a noi e che forse proprio perché è sotto i nostri occhi non lo consideriamo, non ne ricordiamo più la storia. Abituiamoci dunque a passeggiare per il paese come se fossimo in un museo a cielo aperto e con il naso all’insù proviamo a cogliere particolari che ci erano sfuggiti e che forse sono delle vere e proprie opere d’arte. “La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell’anima umana è la storia del mondo.” – scriveva Benedetto Croce, ed è proprio l’anima e il pensiero dei nostri avi che rivivono a Buccino in ogni pietra degli edifici e delle strade, in ogni reperto conservato al museo, un’anima e un cuore che devono continuare a pulsare per la cittadina e pensare che un giorno altri dopo di noi verranno ad ammirare tutto ciò che siamo riusciti a costruire e a preservare, ringraziandoci per la nostra accuratezza e il nostro amore per il territorio.

di Pasquale Via

L’estate è alle porte e con essa ritornano i momenti più belli e importanti che ci vedranno ulteriormente impegnati nella preparazione degli eventi relativi al programma FERIAE VOLCEIANAE.Quest’anno, vista la mancanza di risorse economiche, maggiore dovrà essere l’impegno degli amministratori

comunali e delle associazioni, per assicurare ai tanti concittadini, che ritornano a Buccino per le vacanze, piacevoli momenti di relax e divertimento. Riscopriamo, pertanto, le cose belle della nostra tradizione, uniamole alle risorse culturali e ambientali che abbiamo e i risultati saranno egualmente positivi.Con l’occasione esprimo il più vivo e sentito ringraziamento alla Pro Loco ai giovani volontari che consentono alle scolaresche e ai turisti di visitare nei giorni di sabato e domenica il Parco, il Museo Archeologico e i sentieri naturalsitici . Un esempio bello da imitare e, soprattutto, un messaggio preciso per coloro i quali, a partire da noi tutti addetti ai lavori, questo paese veramente lo amano e intendono aiutarlo a crescere ancora di più.

EDITORIALE

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di Margherita Ursi

Nella mattinata del 16 marzo 2011 gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori si sono riuniti nel-la chiesa del Comune di Buccino per festeggiare insieme (anche se con un giorno d’anticipo data la chiusura del-le scuole del 17) il centocinquantesi-mo anniversario della proclamazione del Regno d’Italia (17 Marzo 1861). Alla celebrazione officiata dal parroco Don Vincenzo Addesso hanno parte-cipato il Sindaco di Buccino, Pasqua-le Via, i Presidi e gli Insegnanti delle rispettive scuole e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Le istituzioni religiose, civili e politiche unite in una fraterna stretta di mano per ricordare e onorare, al di là delle divergenze ideo-logiche, i valori che hanno fatto la Pa-tria. È stato emozionante vedere nel-le nuove generazioni ancora vivo lo spirito di appartenenza all’Italia, una

“d’arme”, di lingua e di tradizioni. Rileggere gli articoli della Costituzio-ne e risentire in essi l’eco delle voci lontane di Cavour, Mazzini, Cattaneo, Mameli. Voci di tolleranza, di democrazia, di libertà, di unità nella diversità; voci che conti-nuano ad accen-dere gli animi di noi, giovani in un tempo che sembra aver dimenticato il valore profon-do della politi-ca. Occasioni come questa sono un monito. Risvegliano in ciascuno la consapevolezza che nessun diritto, nessuna conquista democratica può darsi per scontata. Che quella Patria che il tricolore simboleggia non deve

mai cadere a mero oggetto di retorica, a valore obsoleto e fuori moda, ben-sì rimanere un ideale da difendere e da sostenere. Il Risorgimento è stato

letteralmente una rinascita. Il popolo italiano, schiacciato da secoli di de-nominazione straniera ha sollevato il capo e ha combattuto per riscattare la propria indipendenza, la propria di-gnità, la propria identità. E noi siamo

FeStA deLL’UnItà d’ItALIACelebrazione ufficiale nella S. Messa nella Chiesa di S. Antonio

EVENTI

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chiamati dopo 150 anni a mantenere vivo quello spirito, a non lasciare che si assopisca per la dimenticanza e per l’indifferentismo. A non sentire lonta-ni gli ideali le speranze e le illusioni di quei ragazzi come Goffredo Mameli che si sono immolati, alla nostra età,

sull’altare della patria. Il loro esempio è la testimonianza che bisogna lottare per cambiare il mondo anche quando le circostanze contingenti sembrano sconfiggerci del tutto. Forse un giorno qualcuno trarrà beneficio dalla nostra opera, proprio come noi traiamo be-

neficio dall’opera degli studenti risor-gimentali. È solo grazie al loro sacri-ficio, all’impegno e alle idee che noi, studenti del 2011, possiamo operare nel mondo affermando orgogliosa-mente davanti agli altri popoli: SIA-MO ITALIANI.

Fabio Peretta: “...sembra incredibile ma alcuni disprezza-no la bandiera e l’inno Italiano”

EVENTI

Gruppo V.d.S. CRI BUCCINO - R. Santalucia - L. Macedonia - A. Rizzo - E. Parisi

Tel. 0828 951330 / cell. 339 9171293via Magaldi 84021 Buccino (sa)

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CLAUdIO GUeRdILeLa vita e le gesta di un garibaldino buccinese

di Emanuele Catone

Per onorare degnamente il 150° anni-versario dell’Unità d’Italia, ci è sem-brato opportuno delineare rapidamen-te la figura di uno dei suoi protagonisti nel nostro circondario e nel Salernita-no e del più noto tra i buccinesi che si unirono alle armate garibaldine: il capitano Claudio Guerdile.

La famiglia Guerdile era una delle più facoltose ed importanti dell’alta borghesia di Buccino, che già nel Cin-quecento vantava tra le sue file una serie di religiosi e di notai, quali per esempio Cesare, priore del convento agostiniano di S. Antonio nel 1562, e don Nunzio e don Gaetano, a lungo parroci rispettivamente delle parroc-chia di S. Giovanni Gerosolimitano e della Chiesa Madre.

Il dottore in legge Pasquale Guerdile, nonno di Claudio, nel 1753 possedeva insieme ai fratelli Francesco, Pietro e Cinzia un insieme di case site sopra il Palazzo seu Porta Consina, acquisite per eredità della famiglia Riccio, una parte delle quali divenne poi la resi-denza del nostro garibaldino, come segnala l’iscrizione appostavi qual-

che anno fa dall’Amministrazio-ne comunale. Egli sposò Maria Borrelli, di una illustre famiglia originaria di Oliveto, dalla quale ebbe tra gli altri Agostino - che fu sacerdote partecipante della Chiesa Madre – Gaetano, arci-prete della stessa chiesa per oltre quaranta anni, e Nicola Maria, a lungo cancelliere dell’università di Buccino, Carlo e Luigi (1786 ca.-1843), padre di Claudio.

Quest’ultimo, da cui Claudio avrebbe ereditato la verve ri-voluzionaria, fu schedato come carbonaro e subì processi ed ar-resti; insieme a suo fratello Car-lo, docente all’Università di Na-poli, fondò una società segreta chiamata “Santa Filomena degli Infedeli” e, scoperti per una dela-

zione, furono processati e arrestati ed il fratello perse la cattedra. Fu nuo-vamente arrestato sia nel 1823 che in occasione dei moti cilentani del 1828, quando fu accusato di far parte degli “scamiciati”. Rimasto vedovo di Rosa Padiglioni, si risposò il 28 ottobre 1815 con Maria Concetta Verderese, con la quale procreò, oltre a Claudio, il futuro avvocato Giuseppe Alfonso, Teresa - che fu tra le vittime buccine-si illustri del colera del 1837 e ven-ne perciò seppellita dai genitori nella chiesa del Carmine - e Rosa, che andò poi in sposa a Michele Falcone di Pa-dula, fratello maggiore del Giambatti-sta caduto giovanissimo con Pisacane nell’eccidio di Sanza.

Claudio Guerdile nacque a Bucci-no il 28 gennaio 1826 e fu battezzato il giorno seguente dal parroco della Chiesa Madre con il nome di Claudio Pasquale Raffaele, presumibilmente in ricordo di un suo zio scomparso prematuramente nel 1816. Fece i suoi studi prima nel convento degli agosti-niani, per poi diplomarsi a Cava de’ Tirreni; si iscrisse a Napoli alla facol-tà di Giurisprudenza, ma non giunse alla laurea, pur frequentando molto

assiduamente prima la capitale, in cui prese corpo la sua passione politica, e poi Salerno.

Ed è proprio alla sua attività patriot-tica durante le lotte risorgimentali nel salernitano che egli deve la sua noto-rietà. Infatti Guerdile, che era stato già tra i partecipanti già ai moti del 1848, per i quali era stato sottoposto a vari processi e alla sorveglianza speciale, il 22 agosto 1860 per inca-rico del teggianese Giovanni Matina, prodittatore del governo provvisorio per la provincia di Salerno, ebbe il compito di promuovere l’insurrezione contro il regime borbonico a Buccino e nel circondario di Campagna insie-me ad altri buccinesi tra cui il medico Pasquale Bosco, divenuto poi il pri-mo sindaco post-unitario di Buccino, Agostino Volpe, capitano garibaldino, e suo nipote Michele.

Il 27 agosto 1860 veniva quindi pro-clamato a Buccino il governo provvi-sorio, alla cui testa s’insedio il Bosco, ed il giorno seguente Claudio Guer-dile, che era il capitano della Guardia Nazionale buccinese, accompagnato dai fratelli Michelangelo e don Gio-vambattista Bellelli e da Agostino Volpe, si recò nei vicini comuni di S. Gregorio, Ricigliano e Romagnano per proclamare il nuovo governo e vi fu accolto festosamente da autorità, popolo e notabili.

Lo stesso giorno a Buccino, chia-mato a raccolta in piazza il popolo insieme a clero e notabili, tutti entu-siasmati dalle orazioni dei sacerdoti D. Giovambattista Bellelli e D. Giu-seppeantonio Chiariello, si procedette alla benedizione della nuova bandiera e al canto dell’inno ambrosiano nel-la Chiesa Madre e si raccolsero 300 ducati offerti per le spese della spedi-zione garibaldina. L’atmosfera festosa di quel giorno fu descritto proprio da Guerdile in un dispaccio di quel gior-no, dicendo che «tutto il nostro abitato sembra una sola vampa fiammaggian-te! É notte, e feste, e lumi, e canti av-

IL PERSONAGGIO

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A Claudio Guerdile fu affidato il comando dell’intero contigente del Distretto di Campagna

IL PERSONAGGIO

vivano ogni strada, ogni tugurio: plausi, grida, evviva, e suoni di campane, e musicali istrumen-ti echeggiano dovunque: tutto il popolo è affratellato, è come frenetico per gioia, è tutto cuore, tutto effetto, per i nuovi arrivati. Qui insomma or tutto è gaudio, tutto è amore, tutto è riso, ed un sol grido intorno sempre alto si eleva di: Viva l’Unità Italiana, Viva Vittorio Emanuele, Viva il dittatore Garibaldi».

Nella mattinata del 29 agosto i volontari garibaldini, che assom-mavano all’incirca a mille dopo l’arrivo a Buccino della colonna guidata dal campagnese Vincen-zo Castagna, si erano recati nel santuario di S. Maria delle Grazie per salutare la Vergine Immaco-lata e avevano ottenuto la bene-dizione del padre guardiano del convento francescano. In serata il gruppo guidato dal Guerdile «in mezzo alle festanti squilla dei sempre sonanti bronzi, in mezzo alle più calorose grida di gioia ed esultanza, in mezzo ai più teneri addio di tutto il popolo buccine-se», accompagnato dal «grido di unanimi voci e [dal]l’affettuoso saluto di tutto quel popolo che dalle mura, dagli spaldi, dalle finestre ci esclamava finché gli eravamo a vista», si mise in mar-cia alla volta di Polla, dove la co-lonna si trovava il 31 agosto.

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Claudio Guerdile rinunciò agli onori e si ritirò a vita privataIl Guerdile, al quale in quello stesso

giorno fu affidato il comando dell’in-tero contingente del Distretto di Cam-pagna, guidò la colonna a Sala Con-silina, dove si sarebbe ricongiunta ai volontari salernitani già presenti e alle colonne garibaldine, in attesa dell’ar-rivo di Garibaldi dalla Calabria. A Sala i cinque battaglioni salernita-ni furono riuniti in un’unica brigata guidata dal colonnello modenese Lu-igi Fabrizi, già aiutante di campo di Garibaldi, da cui il Guerdile ebbe il comando dei volontari del distretto. Per proteggere la risalita di Garibaldi verso Napoli, alla colonna guidata da Guerdile fu ordinato di dirigersi allo Scorzo mentre il gruppo di volontari al comando di Lorenzo Curzio si po-sizionava sulle pendici di Buccino: il Guerdile raggiunse infatti Sicignano ed il 3 settembre proclamò il governo provvisorio a Galdo ed in vari comuni circostanti.

Il battaglione Guerdile fu quindi in-caricato di fungere da avanguardia a Garibaldi nel suo trasferimento da Auletta, dove aveva alloggiato in casa Mari, ad Eboli: il 6 settembre la co-lonna partì per occupare gli avamposti di Eboli, spostandosi poi a Salerno e quindi a Nocera. Alle forze guidate dal Fabrizi fu affidato l’ingrato compito di soffocare le rivolte contadine, scate-nate dalle promesse non mantenute di Garibaldi circa la riassegnazione delle terre incolte dei “galantuomini”, che ebbero luogo nelle zone dell’avelline-se, del salernitano e del beneventano: le colonne guidate da Guerdile, Curzio e Galloppi il 10 settembre partirono da Nocera alla volta dell’avellinese. L’8 settembre, infatti, era stato ordi-nato al Guerdile di recarsi ad Avellino per sedare le rivolte e il giorno dopo il commissariato civile militare dispose che egli si dirigesse a Sant’Angelo dei Lombardi per sedare i tumulti, dando-gli a tal fine poteri illimitati: la rivolta fu repressa nel sangue, l’ordine venne ristabilito, fu proclamato il governo

provvisorio ed il Guerdile per il suo operato ottenne il plauso delle auto-rità della provincia. Identiche azioni repressive furono condotte dalla co-lonna Guerdile anche a Montemiletto, Monteverde, nel capoluogo irpino ed in altri paesi della zona. Tornata il 22 settembre a Nocera, la colonna Guer-dile ed il resto della brigata “Salerno” partivano alla volta di Maddaloni, dove furono inquadrati nella XVI Di-visione, sotto il comando del generale Nino Bixio, e furono destinati ad ac-camparsi ai Ponti della Valle, in pros-simita del Volturno. I volontari guidati dal Guerdile combatterono quindi il 1 ottobre nella battaglia svoltasi in quel luogo, si spostarono successivamente a Limatola, a Caserta, a S. Angelo in Formis e, tra il 27 ed il 29 ottobre, par-teciparono valorosamente allo scontro svoltosi sotto le mura di Capua, in cui la colonna Guerdile – per usare le pa-role dello stesso Guerdile ‒ «più che le altre fu principalmente distinta e lo-data». Claudio Guerdile sotto Capua avrebbe dato prova di coraggio non comune, mentre ai Ponti della Valle cadde valorosamente un’altro bucci-nese, Pasquale Landolfi.

Mentre si svolgevano tali combatti-menti, a Buccino vi era una situazio-ne di scontro frontale tra la fazione conservatrice-reazionaria ed i libera-li-azionisti, che trovò il momento di massima tensione il 21 ottobre 1860, data del plebiscito di adesione al nuo-vo stato nazionale, quando in paese e nel circondario si scatenarono dei violenti scontri funestati dalla morte del giovane sacerdote Giambattista Bellelli ed acquietati con la forza solo grazie all’intervento della Guardia Nazionale.

Nel medesimo 1861 Claudio Guer-dile veniva nominato luogotenente della Guardia mobile a Buccino e di lì a qualche tempo dovette ritirarsi dalla carriera militare. Egli, repubblicano di ideali mazziniani, dopo aver sacrifica-to gran parte del suo patrimonio eco-

nomico per la causa della rivoluzione, fu probabilmente deluso dall’accordo con i Savoia, che legava il neonato Regno d’Italia ad una nuova monar-chia. Rifiutò l’offerta di entrare nel nuovo esercito italiano con il grado di generale e scelse di vivere con le poche rendite residue e lo stipendio di vice segretario comunale, ma «sempre pronto in ogni manifestazione patriot-tica a vestire la fatidica camicia rossa per incitare i giovani a mantenere alto il sentimento dell’amor di Patria», come scriveva Ernesto Grieco.

Egli il 14 luglio 1845 aveva sposa-to a Romagnano donna Matilde Mo-naco - figlia di Carlo, cancelliere del giudice di pace di Buccino, e di donna Maria Michela Torella – da cui nac-quero dieci figli, tra cui nel 1851 Al-fonso Maria, nel 1854 Maria Assunta, sposatasi nel 1886 con il cremonese Giuseppe Soldi, e nel 1863 Elisa Ma-ria Michela, andata poi in moglie a Giuseppe Gennaro Torella nel 1899.

Donna Matilde Monaco si spense all’età di 63 anni l’11 agosto 1887 mentre il Guerdile passò a miglior vita il 13 agosto 1906, salutato da una grande folla accorsa per l’occasione da tutta la provincia: le spoglie dei due coniugi riposano oggi insieme nel cimitero di Buccino.

Il Comune di Buccino, che già nel primo anniversario della sua morte aveva preannunciato la volontà, mai realizzata, di preservare il ricordo di Claudio Guerdile attraverso un monu-mento, in occasione del 150° anniver-sario dell’Unità d’Italia ne ha onorato la memoria con una pubblica manife-stazione apponendo una corona sulla sua tomba. Da alcuni anni, inoltre, in suo onore l’antica Porta Consina ha assunto la denominazione di Arco Claudio Guerdile e, molto recente-mente, è stato intitolato a suo nome il tratto stradale (ex via Roma) in cui sorgeva la sua abitazione, che dal det-to arco giunge in piazza Amendola.

IL PERSONAGGIO

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IL MezzOGIORnO e L’UnItA’ Non c’è unità morale senza stima e rispetto dalle parti

di Conte Mariateresa

In talune rivisitazioni della storia d’Italia, appaiono evidenti alcuni dati in controtendenza con la storia stu-diata generalmente a scuola. Così, il Ressa scrive: “Nel 1859 l’Italia era divisa in sette stati: Stato Pontificio, Regno delle Due Si-cilie, Regno di Sar-degna, Granducato di Toscana, Ducato di Modena, Regno Lombardo - Vene-to e Granducato di Parma. Gli italiani che parlavano la lingua italiana erano solo il 2.5%, la par-te restante parlava il proprio dialetto. A capo del Regno di Sardegna vi erano i Savoia, mentre al Sud a Capo del Re-gno delle Due Sicilie vi erano i Borbo-ni. Il Piemonte era uno stato al collasso economico, con 5.000.000 di abitanti e con un debito pubblico di 1.271,43 milioni di lire, mentre, il Regno delle Due Sicilie con 9.000.000 di abitanti aveva un debito pubblico di 441,22 milioni di lire e una storia di 730 anni di unità, preso atto che quest’ultimo aveva una propria moneta, una propria bandiera ed un proprio inno. Nel 1861 il Sud aveva 5000 industrie (siderur-gica, tessile, chimica, conciaria, car-tiera, estrattiva, del corallo e vetraria) e, inoltre, era la quarta flotta mercan-tile del mondo. Nell’agricoltura oltre il 50% dei braccianti agricoli erano specializzati. La riserva aurea in tutta Italia era di 670,40 milioni di lire, di cui 443,2 era detenuta dal Regno delle Due Sicilie. Nel campo medico, il Sud aveva più medici del resto della Peni-sola, per di più, il numero degli stu-

denti meridionali nelle università era maggiore rispetto agli studenti setten-trionali. Il teatro San Carlo di Napoli era il più antico d’Europa, e grande era l’interesse per l’archeologia favo-rito dall’avvio degli scavi di Pompei ed Ercolano”. L’unificazione, apparve necessaria per ridurre la frammenta-zione della Penisola e farle acquisi-

re un m a g -g i o r p e s o , sia po-l i t i c o c h e econo-m i c o , n o n solo nel c o n -t e s t o i t a l i a -no, ma soprat-tutto in

quello europeo; d’altra parte, conve-niva al Piemonte, poiché, come già accennato, bisognava risanare le fi-nanze del Regno di Sardegna. Subito dopo l’unificazione lo Stato operò in maniera da consentire l’accumulo di capitali al Nord (in quell’area succes-sivamente nota come “triangolo indu-striale”), anche grazie ad un fattore difficilmente quantificabile, ma che ha innegabilmente avuto il suo peso: la criminalità organizzata, che indubbia-mente è da sempre uno dei principali problemi italiani, ha contribuito alla costruzione di una mentalità radical-mente in contraddizione con le regole della convivenza civile e della demo-crazia e i vari governi, che si sono via via avvicendati, sono inevitabilmente -chi più chi meno- scesi a compromes-si con la illegalità diffusa. Ecco, infat-ti, cosa scrisse Garibaldi a proposito della camorra: “..l’origine di questa

associazione di malfattori, proveniva dalle prigioni. I più forti tra i prigio-nieri imponevano una tassa ai nuovi arrivati, e la imponevano minaccian-doli. Dalle prigioni, l’associazione si estese a tutto il Regno delle Due Sici-lie, divenendo così, una potenza con la quale patteggiò anche il Governo, che con la dinastia borbonica diventò una terribile guardia pretoriana”. In questo modo diviene facile spiegare perché oggi, tra Nord e Sud, vi sia una ferita così profonda: un sistema di corruzione che coinvolge l’intera nazione, accompagnato da uno squi-librio favorito da un processo di indu-strializzazione che si è volutamente ed erroneamente localizzato quasi esclu-sivamente nelle regioni settentrionali, a scapito del Mezzogiorno. La scar-sa attenzione della classe politica ai problemi del Mezzogiorno, l’enorme spreco di risorse economiche, nell’il-lusione di creare nuova occupazione, hanno contribuito alla creazione di quelle che saranno definite delle vere e proprie “cattedrali nel deserto”, con il 70% delle industrie rivelatesi solo dei contenitori vuoti, dei “fantasmi”, con il tasso di disoccupazione costan-temente in crescita, e la proliferazione di un ceto politico parassitario; allo stesso tempo vengono trascurate le ri-sorse turistiche, storiche, agricole, di cui il Mezzogiorno dispone abbondan-temente. Infine, continua a crescere in maniera sproporzionata quell’”odio” dei settentrionali nei confronti dei meridionali, additati come zavorra da un numero di politici che utilizzando un facile populismo, appaiono sem-pre meno competenti e non all’altezza dei difficili tempi che viviamo. Forse aveva ragione Napoleone Colajanni: “Non ci può essere unità morale se le parti unite non si conoscono fra loro e, conoscendosi, non imparano a sti-marsi, a rispettarsi, ad emendarsi e migliorarsi reciprocamente”.

EVENTI

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SettIMAnA deLLA CULtURA e VOLCeI In pRIMAVeRAContinuano le manifestazioni culturali al Museo Archeologico Nazionale di Volcei

di A.Di Leo

Il Museo Archeologico Nazio-nale di Volcei, ad un anno e mezzo dall’inaugurazione, pian piano è di-ventato un centro culturale non solo per i reperti di grande valore e impor-tanza che esso custodisce ma anche per le manifestazioni di sensibiliz-zazione verso i Beni Culturali che si tengono presso la sua struttura.

Non vi è mese, soprattutto a parti-re dal periodo primaverile, in cui non sia stato organizzato un evento cha abbia coinvolto la comunità di Buc-cino ed anche quelle limitrofe.

Tra le varie la Settimana della Cul-tura 2011 organizzata dal MiBAC, dopo un periodo di chiusura dovuto al tagli dei fondi per la gestione mu-seale, proprio questa manifestazione ne ha rappresentato l’apertura anche grazie a giovani volontari di Buc-cino sia nei per i week-end che per gruppi nei giorni giovedì e venerdì su prenotazione, incontrando il favore soprattutto di scolaresche.

Purtroppo proprio a causa di que-sto periodo di chiusura, non è stato

possibile inserire il Museo nella pro-duzione cartacea distribuita dal Mi-bac.

Ma nonstante ciò con impegno e tenacia si è potuto pubblicizzare tale evento su internet(tra cui il sito uffi-ciale del Ministero) e radio locali.

Il programma ha visto l’apertura della struttura nei giorni 9-10 e 16-17 aprile enelle relative mattinate nell’incantevole scenario del Chio-stro degli Eremitani di Sant’Agostino presso il Museo si è potuto degustare prodotti tipici locali con un aperitivo all’insegna del biologico.

Mentre l’8 maggio è stata la volta di ben tre eventi nazionali riunificati sotto l’iniziativa Volcei in Primavera giunta alla sua seconda edizione.

La manifestazione è stata organiz-zata dal Comune di Buccino e dalla Pro Loco, includendo le manifesta-zioni nazionali Voler Bene all’Italia- Piccola Grande Italia organizzata da Legambiente, la giornata nazionale della bicicletta indetta dal Ministero dell’Ambiente e la Festa della Mam-ma, per poi comprendere il terzo ra-duno delle scuole calcio provinciale, con ben 16 squadre partecipanti, pres-so il Campo Comunale Paolino Via a

cura della F.C. Buccino-Volcei.Volcei in Primavera è stata una

giornata di sensibilizzazione verso i grandi patrimoni che custodiscono i piccoli centri abitati dell’Italia, tra cui Buccino che offre una ricchezza di Beni Culturali, naturalistici e pro-dotti enogastronomici di qualità.

In programma oltre la consueta e importante visita al Museo Archeolo-gico Nazionale di Volcei , nell’area del Chiostro degli Eremitani di S.Agostino si è potuto degustare ed acquistare i prodotti tipici di qualità.

Inoltre per tutte le mamme in visi-ta e per gli avventori del bici-day che sono venuti presso il Museo in bici-cletta c’è stato un simpatico omag-gio floreale per suggellare la giornata di relax e riscoperta di valori e tesori di Buccino-Volcei.

Tra gli ospiti in visita anche i piccoli atleti del torneo organizzato dalla F.C. Buccino -Volcei e le loro famiglie per legare lo sport e il buon vivere alle qualità di Buccino, che mostra il meglio di se per l’inizio della prossima stagione turistica con la cultura, la mobilità sostenibile, la natura e l’enogastronomia.

INIZIATIVE

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edUCAzIOne ALLA LeGALItà e ALLA CIttAdInAnzA AttIVAI fattori di rischio che inducono alla devianza giovanile

di Gerarda Salimbene

“Un uomo fa quello che è suo do-vere fare, quali che ne siano le conse-guenze personali, quali che ne siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.

Questa è la base di tutta la mora-lità umana.”

La frase riportata è una citazione di J. F. Kennedy che Giovanni Fal-cone amava spesso riferire.

L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori del-la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza.

Non c’è un’ età specifica in cui iniziare a parlare di legalità : in ef-fetti la scuola educa alla legalità at-traverso il suo stesso essere scuola, è la prima Istituzione in cui ci si con-fronta con gli altri, bisogna rispetta-re delle regole e avere una precisa condotta.

La legalità è riconoscibile quando si traduce in conoscenze sui principi che regolano la convivenza tra grup-pi umani, cercando di capire che le regole non sono e non vanno vissu-te come una imposizione: dalla più piccola alla più grande, tutte insieme esse rappresentano il risultato di un patto sociale che garantisce libertà e dignità di ogni persona.

Il Comune di Buccino, su richie-sta del Giudice Onorario Dr. Sante Massimo Lamonaca, ha patrocinato il progetto “Educazione alla Lega-lità, Sicurezza e Giustizia Sociale”. I principali obiettivi che il progetto si propone di raggiungere,attraverso una serie di incontri con relatori de-signati a seconda dell’argomento trattato,sono il prendere coscienza di essere soggetti di Diritti e di Doveri,

essere consapevoli dei propri limiti e possibilità, acquisire impegno e rico-noscimento del valore della dignità della persona in quanto protagonista per la crescita dello stato sociale.

Hanno partecipato agli incontri tenutosi nell’Aula Consiliare del Co-mune di Buccino, i ragazzi dell’Isti-tuto Comprensivo e del Liceo Scien-tifico accompagnati dai Dirigenti Scolastici e dai professori designati.

In data 18 gennaio 2011 il Dr. Mimmo Santoro referente dell’Asso-ciazione “Verso la Vita”, nell’ambito del servizio “Contrasto alle droghe”, ha trattato con ampia competenza l’argomento non facile e al quanto delicato e sensibile :” Adolescenza e tossicodipendenza” con testimonian-ze e confronto con ragazzi che sono ospiti presso varie strutture di acco-glienza per il recupero dalle varie droghe tra cui San Patrignano che è il simbolo del recupero e reinseri-mento nella vita quotidiana.

Il 22 gennaio il Dr. Ing. Mario Corso ha posto l’attenzione sulla Pe-dofilia e Criminalità ovvero “Il web oscuro”, le nuove tecnologie, i siti internet possono nascondere dei seri pericoli se non si utilizzano nei modi giusti e soprattutto cercando in tutti i modi di non essere dipendenti dalle nuove forme di comunicazioni.

Il 28 gennaio il Dott. Angelo Co-scia, coordinatore del servizio “Uni-tà di Strada” c/o la Comunità Emma-nuel, ha presentato, con la visione di un video, “Voci di Strada”.

Attraverso l’animazione e adot-tando la formula del gioco, ha cerca-to di rappresentare e quindi analiz-zare il disagio e la prevenzione alle disfunzioni sociali, cercando, con l’aiuto di un amico vero, di capire il proprio mondo interiore e scopri-

re che la bellezza della vita trova il pieno significato nelle piccole cose. Diceva Kahlil Gibran “Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada”.

Il 04 febbraio i ragazzi di en-trambi gli istituti hanno visitato la struttura giudiziaria ubicata ad Eboli incontrando i detenuti ascoltando le loro testimonianze e aprendo un con-fronto con chi, per una serie di circo-stanze, perde il bene più prezioso : la Libertà!.

Gli incontri si sono conclusi il 14 febbraio con l’ultimo argomento “Criminalità e devianza : i fattori di rischio”, argomento illustrato in ma-niera semplice ma allo stesso tempo con competenza e professionalità dal Giudice nonché criminologo Dott. Sante Massimo Lamonaca.

Attraverso questi incontri si spera

di aver contribuito e di aver compre-so l’importanza della legalità nella scuola e nelle Istituzioni al fine del rispetto delle regole quale strumento indispensabile per una civile convi-venza.

Comprendere che le “differenze”, non sono solo biologiche o sociali ma piuttosto modi diversi di esse-re in relazione con sé, con gli altri e costituiscono una fonte di energia positiva, di creatività, di cultura che meritano di essere considerate e col-tivate per lo sviluppo e per la felicità dell’umanità.

Voglio concludere con una bellis-sima dichiarazione di G. Falcone “ Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una vol-ta sola”, le idee possono essere offu-scate ma non sconfitte.

INIZIATIVE

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CARneVALe : è In SCenA L’ALLeGRIA!!!I bambini protagonisti della sfilata per le strade del paese

d i Marcello Nardiello

Non solo coriandoli e stelle filanti; sfilate in maschera, giochi, balli. Un pomeriggio all’insegna dell’allegria e del divertimento quello organizzato dalla Pro Loco di Buccino-Volcei in occasione del carnevale.

La 3° edizione del carnevale Buccinese in programma per il 13 marzo e poi posticipato a causa maltempo al 17 marzo ha riscontrato un grande successo, infatti anche quest’anno le piazze del

paese sono state affollate da tantissime maschere colorate, accompagnate dai carri allegorici che hanno sfilato per le vie del paese mostrando i loro colori, la loro allegria e i loro movimenti, a loro e ai promotori nonché realizzatori, va il merito di aver reso unica questa terza edizione.

I temi affrontati quest’anno sono stati di grande spessore culturale, primo tra tutti l’importanza delle donne, anche perché il martedì grasso è capitato in concomitanza con la festa della donna, nonpoteva mancare un attenzione speciale rivolta all’Unità d’Italia tema

scelto dai più prestigiosi carnevali Italiani tra cui il carnevale di Venezia, Viareggio, San Pietro, dell’Agro Nocerino Sarnese, a cui la presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso di beneficiare del logo ufficiale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

La parrocchia di Santa Maria Solditta ha festeggiato il 150° anniversario realizzando un magnifico carro, che ha aperto la sfilata preceduto dal fantoccio del Carnevale portato in sella ad un asinello e dalle Majorette del Gruppo “libera espressione Volceiana”; sul carro vi erano tutti i personaggi che

EVENTI

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Il carro dell’Unità d’Italia con i personaggi del Risorgimento Italiano

hanno fatto la storia dell’Unità d’Italia tra i quali si distinguevano Garibaldi, Camillo Benso di Cavour, Giuseppe Mazzini e la Giovane Italia.

Al carro è stata assegnato il premio “Originalità” mentre alle maschere è stato assegnato il premio “Maschera più bella”.

Subito dopo è stata la volta del carro di Peter Pan realizzato dal gruppo Arte e Ferramenta capitanato da Gerardino Volpe, un’opera tecnicamente ben realizzata e movimentata, a cui è stato assegnato il premio “Tecnica di Costruzione e Movimentazione”. Ha

chiuso la sfilata il carro dell’associazione Pro Loco, ugualmente ispirato ai cartoni animati, la casa del villaggio dei Puffi con il giardino è stato il palcoscenico di tanti bambini vestiti da puffo, puffetta, baby puffo, puffo inventore e il puffo pittore. A questo carro è stato assegnato il premio “Miglior realizzazione artistica”.

Protagonisti assoluti dell’evento sono stati i bambini, che si sono lasciati affascinare dai carri allegorici; ma anche i genitori che accompagnavano i figli si sono lasciati coinvolgere dal clima carnevalesco.

L’iniziativa è stata promossa dalla Pro Loco di Buccino-Volcei, in collaborazione con il Comune, la parrocchia di Santa Maria Solditta in sant’Antonio Abate, nella persona di Don Vincenzo Addesso. Si ringraziano per la collaborazione l’azienda TMS dei fratelli Trimarco & C., Grafica Martino, Nicola Tuozzo, Nicola Nardiello, Patrizia Salimbene, Giovanni Trimarco, l’agriturismo il Monaco di Tratuolo; la giuria: Ines Martino, Giovanni Fernicola, Vita Candela, Mario Chiariello, Guerino Cupo, Damiano Boffa e Gianluca Tuozzo.

EVENTI

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LA nUOVA CASA dI RIpOSO peR GLI AnzIAnILa struttura ubicata nella ex scuola meterna di via Santa Maria

di Pina Calella

(L’anzianità è una realtà dell’esi-stenza individuale,un momento della vita a cui siamo destinati. Essa non deve essere intesa solo in manie-ra negativa,a causa della naturale perdita di energia e agilità, ma la si

può definire anche come “il tempo raccolto”. L’invecchiamento rappre-senta un processo fisiologico accom-pagnato da un’esperienza esistenziale che va a comporre la biografia di ogni singola persona. L’attenzione delle istituzioni verso gli anziani rappresenta una realtà consolidata dalla presenza delle numerose “case

di accoglienza”radicate sul territorio nazionale, le quali non devono essere considerate soltanto come luoghi di cura da una patologia, ma anche come strutture capaci di un forte inte-ressamento riguardo gli stati d’animo degli ospiti,questo grazie alla presen-za di personale altamente qualificato..

di Gerarda Salimbene

LA STORIA SIAMO “NOI”In via S.Maria si costruisce il nuovo Centro Sociale per gli anziani.

La vita di ognuno di noi spesso è condizionata dal susseguirsi di eventi sia positivi che negativi, gli eventi non influiscono solo sulla vita di un individuo ma a volte possono, con il loro verificarsi, cambiare e trasfor-mare l’identità di un territorio. La forte scossa sismica del 23 novembre 1980 ha cambiato il nostro vivere quotidiano e, soprattutto, ha cambiato le nostre abitudine, perdere, in un attimo, la propria casa, gli affetti e tutto quanto faceva parte del vivere quotidiano, creò disperazione e smar-rimento.A soffrirne di più di quei momenti

tragici furono, in modo particolare, le persone anziane, molti di loro si ritrovarono senza una casa e sen-za la famiglia di origine su cui fare affidamento, fu così che un gruppo di volontari (a cui va un sentito GRA-ZIE) occuparono la scuola materna ubicata in Via S. Maria adibendola ad un centro di accoglienza per le perso-ne anziane soprattutto per coloro che erano non autosufficienti.Da quel momento, che poteva essere solo temporaneo, in realtà iniziò la bellissima avventura del nostro Centro Anziani, accompagnata in modo encomiabile e soprattutto con immenso amore e rispetto, dalla sign.na Amelia Salimbene.La sign.na Amelia Salimbene, con un gruppo di volontari di Buccino,diede vita ad una cooperativa sociale deno-minata CO.SE.S.Attualmente la struttura del Centro

Anziani è ubicata in loc. Pasteni ed ospita circa 24 persone provenienti non solo dal nostro territorio bensì anche da paesi limitrofi, essi in realtà non si sentono estranei tra di loro ma vivono come se fossero una famiglia perché è su questo principio che la cooperativa CO.SE.S. ha impresso il proprio percorso sociale : le persone che risiedono nel nostro centro de-vono sentirsi parte integrante di una bellissima famiglia.Con il passare del tempo la strut-tura esistente si rivela insufficiente al fabbisogno delle esigenze per la convivenza degli ospiti, servono altri spazi, ser-ve una maggiore centralità, in poche parole bisogna pensare ad una nuova ed efficiente struttura : il pensiero torna al passato, dove, se non dove è iniziato tutto? La vecchia scuola materna! Inutiliz-

LAVORI IN CORSO

Le operatrici della Cooperativa Sociale CO.SE.S.

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“ L’uomo al primo posto è le cose al servizio dell’Uomo”zata da tempo in quanto dichiarata inagibile. L’ing. Ernesto Sorvillo ha avuto, da parte dell’Amministrazio-ne Comunale, l’incarico di redigere il progetto per la realizzazione del Nuovo Centro Anziani del Comune di Buccino.L’area su cui verrà ubicato il Nuovo Centro Anziani è un’area accessibile ed ben collegata con i vari servizi pubblici (parco urbano, area sporti-va, chiesa, ufficio PT, area mercato, centro medico) che rappresentano un supporto ideale per una migliore qua-lità della vita di una persona anziana. Il progetto prevede ambienti di uso collettivo (sala mensa, soggiorno, sala tv, ambienti per i vari laboratori), uffici, camere doppie e singole con relativi servizi igienici, in una delle stanze doppie è stato previsto l’utiliz-zo di wc allo scopo equipaggiato per gli ospiti diversamente abili.

Nella sistemazione esterna sono stati previsti percorsi pedonali e carrabili,opportunamente differenziati, che tengano conto delle caratteristiche di pendenza tali da facilitare la mobilità delle persone con ridotte capacità motorie.La parte fronteggiante la strada di accesso sarà sistemata a verde, con la creazione di prati e la piantumazione di assenze arboree. L’importo di progetto viene coperto con risorse comunali e con risorse richieste ed ottenute dalla Regione Campania attraverso i fondi POR della misura FESR 2007/2013 asse 1 così ripartito :fondi propri (comune) Euro 249.078,28;fondi POR richiesti Euro 2.244.071,72I lavori di costruzione sono iniziati già da tempo e si spera che nel giro di

due anni si possa inaugurare il nuovo centro, si possa soprattutto dare ai nostri anziani la possibilità di aver più spazi e più visibilità al loro vivere quotidiano. Perchè la diffusione di una cultura di solidarietà implica la costruzio-ne di una comunità solidale, dove i valori della pace, dell’integrazione, dell’amicizia, del mutuo aiuto si fondano sull’impegno e sul coinvol-gimento diretto delle persone, attra-verso un insieme di piccoli gesti che consentono di raggiungere importanti traguardi.Tutti gli eventi della nostra vita sono lì perché noi li abbiamo attratti lì, quello che decidiamo di fare con essi dipende solo da noi, ed è in que-sto che si rafforza sempre di più la consapevolezza che “La Storia siamo Noi”

LAVORI IN CORSO

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Con i fondi europei si realizza la strada attesa da diversi anni

LAVORI IN CORSO

StRAdA COMUnALe dI S.AntOnIO

P.S.R. Campania 207-2013 misura 125(Piano di Sviluppo Rurale)Progettazione: Ufficio Tecnico Comunale, Geom. Michele LuordoImpresa esecutrice dei lavori: CO.GE.I. di Giacomo IannielloImporto dei lavori: €. 249.323,11

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LABORAtORIO BIMed Gli alunni del Liceo Pedagogico Alfano 1° a Buccino

di Mario Maltempo

Bellissima giornata quella trascor-sa tra le bellezze archeologiche di Buccino dal Liceo Statale “ Alfano 1° “ di Salerno il 14 aprile u.s.-

Nell’ambito del progetto sulla le-galità, la visita alla piccola cittadina ha rappresentato un momento signifi-cativo per gli spunti di riflessione of-ferti dall’ammirazione di un patrimo-nio archeologico, artistico e culturale poco conosciuto.

Ad accogliere gli allievi nella sala consiliare del Comune è stato il Sin-daco Pasquale Via, il quale ha illu-strato, con padronanza di conoscenze e partecipazione anche emotiva, la

storia passata e recente della comu-nità locale, dimostrando un forte e ammirevole senso di appartenenza al territorio. Le domande, di varia na-tura, rivoltegli dai visitatori, hanno trovato risposte mai sbrigative, ma sempre puntuali, ricche e articolate.

La visita al Museo e la “ passeg-giata “ nella zona archeologica, sotto l’ottima guida della dott.ssa…e del suo collaboratore Cesare Albanese, hanno destato sorpresa e meraviglia per la ricchezza dei reperti archeo-logici ivi conservati e delle scoperte fatte durante gli scavi.

Nel pomeriggio le attività di la-boratorio, “ Ricostruzione di un mo-saico “, svoltesi con il supporto di

alcune insegnanti del plesso centrale dell’Istituto Comprensivo, dopo il primo “ impulso “ dato dal Sindaco, hanno visto impegnati i ragazzi in attività di ricostruzione da cui sono stati fortemente presi e coinvolti.

La visita ha suscitato, in definitiva, evidente entusiasmo nei piccoli ospi-ti. La condivisione dei vari momen-ti ha fatto da sfondo a ogni azione e comportamento. La conoscenza di “ cose “ e di luoghi diversi dalla quo-tidiana esperienza di vita è stata mo-tivo di allargamento dell’orizzonte mentale e di arricchimento culturale. L’atmosfera coinvolgente e ospitale, poi, ha reso la giornata veramente in-tensa e piacevole.

EVENTI

Adele Lagi Mario Maltempo

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Centrale del latte di SalernoTour pubblicitario con l’itineraio Buccino-Antica Volcei

di Rosanna Ciuffi

Il Consorzio Nutrirsi di Arcoba-leno, costituito nel 2003 ad inizia-tiva della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, associazio-ne di enti locali, raggruppa 26 azien-de agroalimentari tipiche di qualità (di produzione e servizi) della provincia di Salerno e si sta sempre più affer-mando quale entità propulsiva della valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche locali di eccel-lenza e delle attività complementari quali il turismo rurale, l’educazione alimentare e quella ambientale. Tra le attività più significative si annoverano gli itinerari di turismo rurale ossia visite guidate in aree della provincia di Salerno che coniugano i siti di in-

teresse artistico, storico, ambientale ed archeologico con le proposte eno-gastronomiche apprezzabili nelle aziende agricole socie del Consorzio e consultabili sul sito web www.nu-trirsidiarcobaleno.it.

Il Consorzio ha definito nello scor-so mese di febbraio un accordo di partenariato con la Centrale del Latte S.p.a. di Salerno, autorevolissima re-altà imprenditoriale con alto grado di fidelizzazione tra i propri consumato-ri ed una estesissima rete capillare di vendita anche oltre la regione Campa-nia.

Detto partenariato si è concretiz-zato con l’inserimento nel catalogo punti/premi della Centrale del Latte di Salerno stampato e distribuito in cir-ca 160.000 copie, di n. 2 itinerari di turismo rurale, come da programmi

strutturati dal Consorzio, l’uno relati-vo al percorso Pertosa-Sicignano de-gli Alburni, l’altro relativo al percorso Buccino-San Gregorio Magno, e det-tagliati nel testo allegato.

L ’intesa promozionale della durata di un anno,dal marzo 2011 al 28 feb-braio 2012, costituisce una opportuni-tà di visibilità e pubblicizzazione per il Consorzio, le aziende socie e, più in generale per le comunità coinvolte nei programmi predetti.

Il sindaco di Buccino, tra gli altri, assicurerà, come di consueto, una esemplare e qualificata accoglienza del visitatori-consumatori disponendo le visite guidate al Museo Nazionale di Volcei e relativa Area Archeologi-ca e mettendo in atto ogni iniziativa finalizzata a valorizzare le peculiarità del territorio.

PROMOZIONE

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tURISMO e SCUOLAAvventurasi nel territorio di Buccino

di Carmela Petolicchio

“Turismo a scuola di sostenibi-lità” … non un normale progetto, qualcosa di più coinvolgente, che ha visto gli alunni della 2 A della Scuo-la Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo di Buccino crescere nel riconoscimento dell’importanza di comprendere il rapporto e l’ inte-razione tra tematiche educative della crescita degli esseri viventi e le sol-lecitazioni che provengono dall’am-biente naturale , sociale, culturale.

Non un normale progetto, dicevo, ma un modo per intendere l’ambien-te come habitat di vita, per credere che si possano realizzare esperienze che aiutino i ragazzi a conoscere il territorio come spazio di vita natura-le e sociale, per attuare una didattica attiva, che vede nell’ambiente circo-stante una fonte di vera conoscenza e una sollecitazione per superare la passività indotta dall’abitudine.

Questo Progetto/Concorso ha rappresentato l’occasione per un’at-tività di ricerca-azione sui temi della fruizione del patrimonio artistico e paesaggistico italiano e uno stimo-lo per diffondere la comprensione dei valori educativi che il territorio contiene in quanto memoria storica

degli eventi.Gli alunni guidati dalla docente

Vitalina Iuzzolino si sono incammi-nati per un sentiero a loro noto eppu-re sempre sorprendente, per scoprire nuovi percorsi, nuove opportunità, nuove bellezze da condividere con altre persone ignare dell’esistenza di tali bellezze. Eh sì, vivere in un contesto siffatto, in cui si sposano amabilmente e talvolta in maniera stridente, desiderio di metropoliz-zarsi, memoria storica, natura, tra-dizioni, sapori genuini sconosciuti a chi non vi abita, … è una fortuna indicibile!

E’ questa consapevolezza , quella di poter vivere in un ambiente stra-ordinario, che ha accompagnato i ragazzi in questa avventura: il labo-ratorio informatico, le escursioni sul territorio, i servizi fotografici, la col-laborazione del Sindaco e dell’Am-ministrazione del Comune di Buc-cino, sono stati l’humus vitale che serviva per la realizzazione di un prodotto finale da offrire ad altri.

Un video. Un video che non è solo un prodotto finale, ma ore di lavoro in classe ( lavoro su testi sto-rici e non, analisi di video, discussio-ni guidate…), interviste a personag-gi “storici” del Paese, sopralluoghi in siti non sempre frequentati, soste

non programmate di fronte a paesag-gi tanto belli da togliere il fiato…

A conclusione di un frenetico lavorìo, la consapevolezza di aver contribuito a dare voce ad alberi; a sentieri tortuosi; a pianori verdeg-gianti; a siti archeologici di imma-ne valore storico; all’olio, oro co-lato dal fabbro olivo sul territorio buccinese; all’eco della storia che dall’antica Volcei arriva a noi…

Gli strumenti educativi utilizzati nella sperimentazione del progetto sono stati vari e diversificati; hanno attivato modalità di lavoro dinami-che, operative, che non hanno disde-gnato lezioni frontali o momenti di studio e riflessioni individuale.

E quasi con timore riverenziale , gli alunni, ragazzi di questa Bucci-no, offrono ,attraverso un video, ad altri la possibilità di avvicinarsi al proprio territorio , alla propria gen-te, all’unicità dei propri sapori.

E li aspettano. Aspettano quanti si sono lasciati trasportare da semplici ma suggestive immagini, intuendo di avere a che fare con una realtà straordinariamente unica, tutta da scoprire, tutta da “camminare”, tut-ta da gustare in compagnia di gente, ospitale come lo si era in altri tempi, capace di far sentire a casa propria anche i “forestieri”.

SCUOLA

Dalla passione per la cucina e dall’amore per il proprio territorio nasce prodottitipicicvolcei.it un progetto realizzato da la Bottega di Kirikù. Un’attenzione particolare viene rivolta alle tipicità locali che caratterizzano l’area geografica di riferimento, in particolare l’olio extra vergine d’oliva. Tipicità, promozione delle tradizioni e degli antichi sapori. Visita il sito www.prodottitipicivolcei.it

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IL GRAnde CIneMA A BUCCInOParte il cineforum, organizzato dal servizio Infogiovani in collaborazione con l’Associazione culturale “Aut Aut” di Battipaglia

di Nicola Solitro

Il 14 aprile scorso, ha preso il via a Buccino il Cineforum, grazie alla collaborazione tra la Pro Loco e l’as-sociazione culturale Aut Aut di Batti-paglia.

Le proiezioni si svolgono nei locali della Pro Loco, nell’ex edificio co-munale ed è possibile prendervi parte sottoscrivendo l’adesione e versando la quota di dieci euro.

Il Buccino Cineforum nasce con il proposito di unire divertimento e cul-tura, offrendo la possibilità di condi-videre le riflessioni e le emozioni che i buoni film sempre suscitano tra gli spettatori.

Il Cineforum si articolerà in ses-sioni di 10 film e quella primaverile, che da aprile si protrarrà fino a metà giugno, è incentrata sul tema “Finzio-ne e Realtà”. I titoli prescelti, alcu-ni dei quali vincitori di premi Oscar, prevedono sceneggiature strutturate sull’ambiguo gioco che fantasia e re-altà intrecciano tra loro, sia nella vita

quotidiana sia nel percorso della gran-de storia, dove il confine tra sogno e concretezza può essere valicato per fuggire una realtà rifiutata oppure in-seguire una meta ideale.

La manifestazione del Buccino-Ci-neforum è organizzata dalla proloco Buccino Volcei a cura dell’ associa-zione culturale CineCircolo Aut-Aut di Battipaglia.

La manifestazione si svolge presso il Punto Informagiovani di Buccino le cui attività sono curate dalla pro loco grazie alla convenzione d’affidamen-to fatta dal comune di Buccino.

Il Punto Informagiovani è ancora in una fase di ri-avviamento delle atti-vità a causa dei ritardi della program-mazione distrettuale del PTG n°52

“I Piani Territoriali Giovani-li (PTG), individuati con Del. Reg. n.1805 del 11/12/2009, rappresentano una assoluta novità per la programma-zione regionale in materia di politiche per la gioventù. Essa promuove la costruzione, da parte dei Comuni as-

sociati in distretti scolastici, di piani organici che mettono a sistema tutti gli interventi di politiche giovanili”.

Tra le linee d’intervento su cui in-sistono i PTG si ritrovano appunto le attività dei Punti Informagiovani, ma nonsotante ciò sono in cantiere, oppu-re già sono operative diverse attività di aggregazione, come nel caso del Cineforum.

Conclusa questa prima sessione, il Cineforum, che vuole proporsi come appuntamento fisso, continuerà con nuove tematiche, cercando tra le mil-le storie che il Cinema può offrire per parlarci di noi stessi, raccontandoci con una fragorosa risata o con una si-lenziosa lacrima.

Sempre nell’ottica del confronto, il Cineforum prevede di programmare incontri e dibattiti con esperti e cul-tori di cinema o dei temi trattati, per dare un piccolo contributo al proficuo scambio di idee e riflessioni, premes-sa per ogni civile convivenza.

INIZIATIVE

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di Enzo Landolfi Senior

Uno dei più autorevoli dizionari della lingua italiana definisce l’ipo-crisia “ simulazione dell’atteggia-mento morale o dei rapporti sociali ed affettivi “. Una rappresentazione plastica di questo concetto credo di averla individuata nel comportamen-to tenuto dagli onorevoli ( ? ) par-lamentari ( e da molti altri italiani ) che nei giorni scorsi hanno appro-vato l’ennesima legge “sartoriale “ confezionata a misura del ( loro ) premier.

Questa legge sulla “ prescri-zione breve per gli imputati incensu-rati “ è la penultima (l’ultima la promulgherà Nostro Signore ) di una serie di provvedimenti legislati-vi tutti finalizzati ad impedire che il premier sia sottoposto al giudizio di un tribunale, come dovrebbe essere secondo Costituzione per tutti i cit-tadini italiani. Risparmio al lettore il lungo elenco delle leggi definite “ ad personam “ perché è ormai ben noto anche a coloro che si sono voluti di-strarre rispetto a questo argomento. Mi interessa invece chiedergli se i comportamenti di tutti quelli che si sono fatti paladini di questi atti legi-slativi sono stati da lui percepiti col medesimo senso di preoccupato di-sorientamento che hanno prodotto in me.

Mi sento preoccupato per gli effetti negativi di queste leggi sulle persone colpite nei loro affetti o dan-neggiate nei loro patrimoni, che pa-ventano il rischio, che in molti casi è certezza, di vedere vanificato il loro legittimo desiderio di giustizia uma-na. Quando si verifica una disgrazia di cui rimangono vittime persone che non abbiamo mai conosciuto, scatta in ciascuno di noi un senso di spontanea e doverosa solidarietà che

ci porta a chiedere l’individuazione e la punizione adeguata dell’even-tuale colpevole. Ma se si insinua il sospetto o addirittura la convinzio-ne che per favorire qualche potente si offre al colpevole la possibilità di rimanere indenne da ogni pena, è inevitabile considerare clamorosa-mente intenzionale l’atto che nega giustizia. Di fronte a ciò la reazione della vittima non può che essere fu-ribonda nei confronti di coloro che , per inconfessabili convenienze o per innato cinismo, hanno voluto creare e legittimare una simile situazione. C’è anche da temere che l’atteggia-mento del danneggiato possa assu-mere forme violente quando, come nei casi a cui abbiamo assistito di recente, compaiono sulla scena certi “ individui “ che con un candore da teatrante di terz’ordine, ci spiegano che i sospetti sulle vere intenzioni del loro operato sono infondati o ma-levoli, perché essi agiscono esclu-sivamente nell’interesse generale. Questa argomentazione ricorrente è quella che più mi indigna perché è in palese contrasto con quello che effettivamente fanno e poi perché of-fende quella poca intelligenza di cui mi ha dotato madre natura.

Ma gli ipocriti, come i mentitori, non tardano a rivelarsi per quello che sono e questo è accaduto anche per i nostri “onorevoli” e loro compari, i quali messi alle strette dall’evidenza dei fatti hanno dovuto ammettere che effettivamente i provvedimenti fino-ra adottati erano a primario o esclusi-vo beneficio del loro Santo Patrono in terra, giustificandoli come atto di legittima difesa. Non mi sorprende né mi scandalizza un’affermazione del genere perché l’improntitudine vergognosa di questi soggetti ha già da tempo superato il limite massimo di sopportabilità, però mi pone degli interrogativi che mi auguro comuni a

tante altre persone. Per esempio, se e in che misura

si sentono tutelate dalle attuali isti-tuzioni tutte le persone che hanno avuto familiari morti sul lavoro o resi invalidi dalla inadeguatezza del-le misure di sicurezza e prevenzio-ne; gli investitori / risparmiatori che hanno visto volatilizzati i loro sudati risparmi ad opera di organismi finan-ziari o di gestori di imprese truffal-dini ; i contribuenti che correttamen-te ed abitualmente hanno pagato le tasse dovute o i cittadini che hanno realizzato costruzioni edilizie nel pieno rispetto delle regole; quelli che hanno subito vessazioni di va-ria natura dal crimine organizzato, e mi fermo qui ma potrei continuare a lungo. Ho motivo di ritenere che essi si sentano giustamente molto insod-disfatti, umiliati, offesi, oltraggia-ti, discriminati rispetto a quelli che non hanno subito alcuna sanzione, anzi hanno lucrato notevoli vantaggi grazie a leggi che hanno cancellato sacrosanti diritti. E poi questi por-tatori apparentemente sani di virus dei diritti e della legalità hanno la spudoratezza di qualificarsi combat-tenti di una battaglia per la giusti-zia vera, mentre nei fatti si fanno gli affari loro e a beneficio dei cittadini propongono modifiche e innovazio-ni del tutto inefficaci. Queste ultime fanno pensare a quell’automobilista che perrecuperare l’efficienza del motore della sua auto invece che dal meccanico si reca dal carrozziere per far ripristinare la vernice del para-fango.

Perciò, in presenza di una situazio-ne come quella che da tempo stiamo purtroppo vivendo, non è sbagliato dire che la parte maggioritaria della nostra classe politica, quando pre-senta le varie azioni che si accinge a compiere, non fa altro che applicare alle stesse una etichetta che non ri-

IpOCRISIA IStItUzIOnALeIpocriti per vocazione e convenzione.

L’OPINIONE

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...la felice stagione del “miracolo economico” alla quale contribuì un forte spirito di ritrovata concordia nazionale voluta e condivisa. specchia le caratteristiche qualitative del prodotto offerto. Si può quindi correttamente parlare di “pubblicità ingannevole “ due volte : una prima rispetto agli ingredienti e una secon-da perché il prodotto pubblicizzato il più delle volte non viene immesso sul mercato, e se ciò accade presenta tanti difetti che lo rendono inutiliz-zabile e dannoso.

Finora ho espresso una serie di preoccupazioni per le possibili rea-zioni dei cittadini e per i danni che possono derivare all’intera colletti-vità. Vorrei ora esporre i motivi che mi procurano quel disorientamento di cui ho detto all’inizio.

Ho raggiunto un’età che mi consen-te di avere un’ampia visione retro-spettiva di eventi la cui caratteristica peculiare era l’intensità emotiva dei partecipanti, i quali apparivano del tutto consapevoli delle ragioni della loro adesione. E quando il coinvol-gimento non poteva essere fisico, la partecipazione avveniva ugualmente attraverso discussioni molto dialet-tiche ed altrettanto accese, che testi-moniavano l’interesse a conoscere i fatti determinanti per le condizioni della loro esistenza. L’azione gover-nativa, quella dei sindacati e delle altre organizzazioni sociali, veniva seguita con viva attenzione perché ciascun cittadino avvertiva l’esigen-

za di tenersi informato di quel che veniva fatto in suo favore o a suo danno, onde poter esprimere la sua approvazione o il suo dissenso nel momento in cui veniva chiamato ad esercitare i suoi diritti democratici.

Ora invece ho l’impressione che l’attenzione sia rivolta a cose meno importanti, malgrado sia riconosciu-to e lamentato il degrado economi-co, etico, morale e molto altro. Però tutto viene accettato supinamente, come una fatalità alla quale nulla può essere opposto. Eppure apparte-niamo alla stessa gente che in tempi non molto lontani seppe affrontare con successo situazioni avverse pro-vocate da una guerra sciagurata. Al-lora gli adulti ed anche i più giovani seppero manifestare una grande e contagiosa voglia di riscatto morale e civile, contrastarono efficacemen-te sul piano intellettuale le nefaste ideologie del nazifascismo, affron-tarono le difficoltà del momento con grande impegno per riappropriarsi della loro dignità umana e di cittadi-ni, agirono con determinazione e sa-crificio per conquistare il benessere economico per sé stessi e per i propri figli , dando vita a quella felice sta-gione conosciuta come “il miracolo economico italiano”.

Tutto questo avvenne in uno spiri-to di ritrovata concordia nazionale, voluta e condivisa dagli italiani per

ammonire chi governava in quel periodo storico che non sarebbero stati tollerati comportamenti contrari all’interesse generale. Insomma fu-rono dati lodevoli esempi di corag-gio e buona volontà grazie ai quali i singoli italiani conquistarono un soddisfacente tenore di vita e la na-zione recuperò dignità e prestigio internazionale. Mi disorienta consta-tare oggi che i continui deplorevoli comportamenti dei nostri governan-ti non suscitino nella parte sana ed onesta degli italiani, che è purtroppo maggioritaria, un adeguato moto di repulsione e di ribellione. E allora mi sforzo di individuare che altro deve ancora accadere per svegliarci da quel torpore che avvolge le no-stre coscienze civili e ci impedisce di assumere con determinazione ini-ziative concrete che siano testimo-nianza della volontà di far scompa-rire dal panorama politico nazionale questi figuri che lo deturpano come la “ monnezza “ offusca le bellez-ze di Napoli. Mi fa inorridire il solo pensiero che la parte migliore e pre-ponderante del popolo italiano si sia acconciata ad una simile situazione perché ha ritenuto opportuno e con-veniente sostituire il suo coraggio civile di ieri con la viltà. Mi auguro che questa idea sia soltanto il frutto di un brutto sogno.

L’OPINIONE

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Buccino - Denver(Colorado) esperienze a confronto tra il Liceo “ASSTEAS” e il Denver Center for Intenational Studios

InteRSCAMBIO CULtURALe:

di Luigi Macedonia

Nell’ ambito dello scambio culturale promosso con passione dal D.S. del Liceo Assteas di Buccino con l’alto patrocinio del Comune di Buccino e con la collaborazione dei comuni di S.Gregorio Magno , Caggiano , e Sicignano degli Alburni , particolare successo ha riscosso lo scambio culturale con un college

di Denver (Colorado) in America. I ragazzi e i docenti sono stati ospiti dei nostri studenti e oltre alle normali attività scolastiche hanno avuto modo di conoscere non solo il territorio , ma anche alcuni dei luoghi più significativi della nostra regione: Amalfi , Reggia di Caserta , Grotte di Pertosa , Salerno e Paestum. Particolarmente significativa è stata la visita al caseificio “Vannullo” dove i ragazzi americani hanno assistito alla

lavorazione dei prodotti tipici .I Sindaci : Pasquale Via , Gerardo

Malpede , Giovanni Caggiano e Alfonso Amato ,rispettivamente dei comuni di Buccinio , S.Gregorio Magno , Caggiano e Sicignano degli Alburni , hanno testimoniato la loro vicinanza all‘ iniziativa , offrendo agli ospiti una pergamena come ricordo. La visita si è conclusa con la commozione da parte di tutti e…..un arrivederci a Denver.

SCUOLA

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GIOCARd edicola e cartolibreria

di Umberto Nitto

Carissimi amici di “ Volcei Oggi”, la rubrica sui giovani imprenditori buccinesi continua notando con sod-disfazione l’entusiasmo di chi vuole raccontare la propria esperienza sulle pagine del vostro giornale.

L’intervista che proponiamo è par-ticolare perché ha come protagonista lo storico barbiere/edicolante del ri-one Borgo, Luigi Zitarosa (Gigino) che, non più giovane, ci racconta le vicende della sua vita lavorativa fino al giorno in cui ha deciso di cedere la sua piccola e frequentata edicola ad Angelo e Mariagrazia che, pur con-sapevoli delle difficoltà di gestione che si possono incontrare per la vasta gamma di prodotti editoriali e collate-rali, nonché del peso dal punto di vista morale per la prosecuzione di una at-tività svolta all’insegna della scrupo-losità e puntualità, si sono dimostrati, con la giusta dose di caparbietà, decisi a svolgere una attività non facile e per loro nuova.

Erano circa le 17 quando sono en-trato nel nuovo salone ristrutturato di

Gigino. Mi ha invitato ad accomo-darmi ma sono rimasto incuriosito da alcune foto appese al muro che ripro-ducevano suggestive immagini della Buccino di fine ‘800. Gigino ha com-preso la mia curiosità ed ha iniziato a spiegarmi i particolari facendomi notare quali sono stati i cambiamenti del paesaggio nel corso dei decenni. Poi lo sguardo si è spostato su una cornice che conteneva un vecchio fo-glio ingiallito sul quale un inchiostro opaco riportava un testo che da lonta-no non riuscivo a leggere e Gigino:- Ecco, questo è il mio primo contratto di quando ho iniziato l’attività di bar-biere. Ero minorenne, quindi è stato firmato da mio padre. – E, mentre leg-gevo quel foglio, spontaneamente ha iniziato il suo racconto… Sono cin-quant’anni che svolgo questo mestie-re. Ho iniziato da apprendista da De Rosa (nichin’) e a 16 anni ho aperto il mio primo salone in via Quintino Di Vona. Poi la forte crisi degli anni ’60 a Buccino mi ha costretto ad emigrare in Svizzera dove ho continuato l’atti-vità di barbiere e in un secondo mo-mento ho lavorato anche in fabbrica. Dopo tredici anni sono ritornato nel mio paese, precisamente nel 1975, e

dopo due anni ho iniziato la vendita dei giornali (1977). Sul come è avve-nuta la scelta dell’edicola Gigino mi ha spiegato…- Stavo tagliando i ca-pelli ad un cliente quando si presentò un ispettore de “Il Mattino”, il quale mi chiese chi poteva vendere le copie del quotidiano ed io, senza alcun pro-blema, mi offrii volontario e così ho iniziato a svolgere le due attività.

Due mestieri che possono sembra-re distanti ma che invece hanno come elemento comune la “notizia”. Da una parte la notizia di carattere internazio-nale e nazionale annunciata dai gior-nali e che non sempre richiama l’at-tenzione di tutti; dall’altra la notizia di carattere “locale” (il famoso “pettego-lezzo”) che infiamma gli animi di tutti anche dei più taciturni e che funge da vero e proprio fattore di aggregazione. E Gigino ne ha colto l’essenza…- Il mio salone era ed è un luogo di incon-tro, dove oltre a lavorare ho la possi-bilità di trascorrere ore piacevoli con i miei amici, i miei clienti, parlando di ogni cosa, dalla politica allo sport, dalla notizie nazionali alle nostre care notizie buccinesi che non sono mai mancate.-

Gigino ha continuato la sua storia rimarcando l’impegno sempre profu-so per la sua attività; ha descritto il suo splendido rapporto con tutti i suoi clienti e ha sottolineato che più volte il suo salone/edicola ha registrato la presenza di personaggi noti come il famoso giornalista Michele Tito.

Dopo trentaquattro anni di intenso lavoro speso tra il salone e l’edicola, Gigino ha deciso, ormai non più gio-vane, di dedicarsi solo alla sua ori-ginaria attività di barbiere…- Dopo trentaquattro anni è stata dura ma ho dovuto cedere l’attività perché fisi-camente non potevo più continuare a gestirla.

Mi è dispiaciuto tanto ma, nello stesso tempo, sono contento perché sono consapevole di aver affidato

Dopo 34 anni il ” barbiere Gigino” cede la sua edicola

GIOVANI IMPRENDITORI

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l’edicola a due splendide persone come Angelo e Mariagrazia che sin dall’ini-zio mi hanno ispirato tanta fiducia da non lasciarmi nessun rimpianto. Sono ragazzi in gamba, sono sicuro che riu-sciranno ad ottenere i risultati sperati. Faccio loro tanti auguri.

Terminata la chiacchierata con Gigi-no mi sono recato nella nuova edicola per incontrare Angelo e Mariagrazia e poter parlare della loro nuova espe-rienza lavorativa. La prima cosa che è saltata agli occhi è stata la varietà di colori trasmessa dai tantissimi acces-sori in vendita, dalle riviste di ogni ge-nere ai giocattoli e gadget vari e tutto disposto in un ordine spettacolare. Una volta fatti i complimenti per l’organiz-zazione, Mariagrazia mi ha osserva-to dicendomi:- Siamo qui da qualche mese, ed io e mio figlio Angelo siamo pronti ad affrontare questo percorso per noi totalmente nuovo. Le normali difficoltà iniziali le abbiamo affrontate

e superate grazie al supporto di Gigi-no che, con la sua esperienza, ci aiuta tutte le volte che abbiamo dei dubbi su come intervenire e come svolgere al meglio questo lavoro. È da tenere in considerazione che sia Angelo che Ma-riagrazia hanno avuto altre esperienze lavorative ed ora si ritrovano in una re-altà totalmente diversa dalle precedenti e Angelo lo sottolinea:- Ho lavorato in fabbrica con orari assurdi che non mi davano la possibilità di riposarmi ab-bastanza. Ora invece mi ritrovo a ge-stire con mia madre l’edicola e questo mi permette di gestire la mia giornata nel migliore dei modi conciliando la-voro e tempo libero. Poi è un lavoro che mi entusiasma perché dà la possi-bilità di stare a contatto con i clienti, poterli seguire nelle loro scelte: è una soddisfazione poterli accontentare. - E Mariagrazia confermando quanto detto dal figlio Angelo precisa…:- C’è sem-pre da apprendere; l’esperienza viene consolidata solo se segui e acconten-

ti le richieste dei tuoi clienti, perché permette di aggiornarti e scoprire cose nuove.

Dalle loro parole traspare quell’en-tusiasmo fondamentale per iniziare nel migliore dei modi un nuovo progetto e per affrontare una nuova sfida, ma si nota anche quel mini mo di perplessità da parte di chi è all’inizio di una nuo-va esperienza e Mariagrazia è convinta quando dice:- La proposta di acquistare l’edicola è stata di mio marito che sin dall’inizio ha creduto nelle potenziali-tà di questo nuovo lavoro; io all’inizio non avevo nessuna intenzione di ri-schiare e più volte ho chiesto consigli ad amici e conoscenti fino a quando anche Angelo ha iniziato a sostenere il progetto cercando di convincermi. Alla fine ho ceduto e siamo qui con tutta la volontà necessaria per andare avanti e far bene potendo contare sull’aiuto di mio figlio Angelo, mio marito e anche dell’esperienza del nostro Gigino.

L’entusiamo di Angelo e della mamma Mariagrazia peraffrontare una nuova esperienza

GIOVANI IMPRENDITORI

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“ IO tORnO A BUCCInO”

di Mario Chiariello

Mercoledì 23 febbraio, Buccino era pronta, in silenzio e sotto morbidi fiocchi di neve, a ricevere l’arrivo di Maste Franco. L’annuncio sui manife-stini di circostanza ha colto di sorpre-sa gli amici che si sono preoccupati per un veloce passaparola. Erano tutti ad attenderlo presso la chiesa di Santa Maria.

C’era Italo Verderese, il suo amico speciale di sempre. Enzo Landolfi e Lino Sacco (ciaccalone). Poi ancora, Peppino Murano (Tarzan), Peppino Sacco (Pappone), Emilio Picciotti, Pasquale Via, Enzo Fernicola, Arman-do Di Leonardo, Pasquale Chiariello. C’ero anche io, suo affezionato amico d’infanzia e di oggi. Non mi resta che porgere scuse ai tanti altri che non si riconoscono nominati.

Il mondo sportivo e non, era lì ben rappresentato per onorare Maste Fran-co e per ricordare un’epoca d’oro del-la gioventù del nostro paese, un tem-po unico che non si ripeterà mai più. Maste Franco è una figura di questo periodo, ricordata non tanto per le abi-lità calcistiche, quanto per la simpatia. Oggi, nonostante i suoi 66 anni, resta per noi l’eterno ragazzo che, con il suo parlare timido e singhiozzato, ha saputo non ferire mai nessuno e con-

quistarsi l’amicizia di tutti. Sul nostro prato erboso ha collezionato emozioni e amicizie. E quel nostro campo scon-nesso gli è rimasto per sempre nel cuore. Mi riferiscono le figlie Chiara e Novella:- Nelle sue memorie pri-meggiava la passione per il calcio. Ci raccontava sempre che non vedeva l’ora di finire di lavorare per correre al campo sportivo.

Egli lavorava da ragazzo come ap-prendista nella calzoleria di Magnoz-za (Pasquale Chiariello). Fra le tante avversità di quei tempi, aveva avuto la grande fortuna di capitare nella bottega di quel mastro che consenti-va di dividere la passione del calcio con l’apprendista. Erano tempi molto difficili che non ammettevano debo-lezze, figuriamoci le follie.

Sbrigati guagliò, ca si fenime aviet-ta, iamo pure nuie a l’allenamento. Lascio immaginare con quanto entu-siasmo mastro e rescibbule si sono ripetutamente arrampicati per la salita di Santa Maria.

Per respirare la magica spiritualità di quel tempo si rimanda alla lettura del libro di Angelo Imbrenda “ Quan-do il calcio era passione”, unitamente a VITE IN GIOCO di Enzo Landolfi.

Franco non lo ha mai scordato, di essere capitato nel bugigattolo di un folle il quale seppe regalare a lui, in un periodo così parco di tutto, tante felicità.

Le sue prime scarpette con i tac-chetti sono nate in quella botteguccia. In tempi in cui si andava scalzi, egli vantava il possesso di scarpe da vero calciatore. Sono i ricordi che lo han-no accompagnato per tutta la vita; di sicuro fino agli ultimi giorni, al pun-to da fargli sentenziare:- Io torno a Buccino. Voi siete libere di fare come credete.

Questa, la religiosa ultima conse-gna di Franco alla moglie Lucia e alle due figlie: Chiara e Novella. Sono la sua famiglia. Il suo incommensurabile tesoro. Una cellula di vita, esemplare e inimitabile, aggregata dalla comune fiaccola di fedeltà a Buccino. La forte unità familiare è loro servita per non perdersi in questo grande mondo sen-za confini e restare aggrappati ai rami di un albero comune: il paese natio.

Chiara e Novella mi dichiarano : siamo nate entrambe in Svizzera e abbiamo frequentato scuole italiane; poi cresciute a Torino per continuare con gli studi universitari. Ma se ci chiedono di dove siamo, rispondiamo senza incertezze: di Buccino. I nostri genitori, e papà in particolare, hanno saputo trasmetterci tutto il loro amore per il paese.

Il desiderio di papà è stato sempre di tornare a Buccino, anche se aveva comprato casa a Torino. Di Buccino conserviamo tanti bei ricordi. Ogni anno il papà ci ha portato qua e quando

La radicata forza dell’amore di “Mast Franco” per il paese natio.

VALORI

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si avvicinava il momento, non vedeva-mo l’ora di venire al paese. Quando lui era qui, diventava diverso. Si sentiva bene. I luoghi, la famiglia, gli amici lo rendevano particolarmente felice. In Svizzera o a Torino, cercava ripe-tutamente gli amici del paese, che co-stituivano la sua unica attrazione. Ha sempre atteso con ansia LA VOCE DI BUCCINO, del quale ha conservato gelosamente tutti i numeri, dal primo. Siamo contente di averlo portato qua. Era un disegno che doveva compiersi. A noi lo ha fatto sempre capire.

Oggi Franco è fra noi. E’ per sem-pre nella sua terra; tra i familiari, con gli amici di sempre che non ha mai di-menticato. E’ giunto a Buccino con la

serenità stampata sul volto. Alla mo-glie e alle figlie, che faranno ritorno in Svizzera senza di lui, sembra voler dire: Potete stare tranquille. Qui mi sentirò bene.

Non potrebbe sentirsi diversamen-te. Qui nulla gli è ostile. La nostra Protettrice, stella polare di ogni buc-cinese è per sempre al suo fianco. Il Castello, emblema della nostra sto-ria, è dirimpettaio. Il Serbatoio è alle spalle della sua dimora, a far rivivere le spericolate scalate di un’infanzia selvaggia. E il Campo Sportivo è lì, proprio sotto gli occhi, a ricordargli il tempo migliore.

Mentre il carro, si accinge, a passo d’uomo, a percorrere gli ultimi metri,

scendono fiocchi di neve carezzevoli. Occhi umidi di tanti volti amici lo ac-compagnano silenziosi. Poi il defini-tivo saluto.

Nel mio cuore, in quello della fa-miglia e degli amici c’è l’appagante certezza che Franco riposerà sereno e felice... e non sarà mai solo.

La parabola di Maste Franco, un cittadino come tanti, si è così conclu-sa. La comunità buccinese, invece, è consapevole di aver riaccolto nel grembo, per sempre, un figlio partico-lare, un autentico fiore, un vero aman-te di questa terra.

Il nostro paese ne annovera molti, tristemente affidati all’anonimo suolo del mondo.

Ricordo di un amico che si faceva volere bene da tutti

VALORI

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teRzO RAdUnO CIttà dI BUCCInO

di Amedeo Calella

Domenica 8 maggio 2011, presso il campo sportivo “Paolino Via”, si è tenuto il terzo raduno “Città di Buc-cino”. La manifestazione, organizza-ta dal presidente della scuola calcio “Buccino Volcei”, Mario Volpe, è sta-ta riservata alle categorie esordienti, pulcini e primi calci, provenienti da Eboli, Battipaglia, Torre Annunziata, Satriano, Altavilla e S. Maria di Ca-stellabate. La grande partecipazione delle famiglie dei ragazzini impegnati

nelle gare, e il confronto tra le diverse scuole calcio, hanno rappresentato un importante momento di aggregazio-ne e di svago. Durante la mattinata si sono svolte le partite di qualifica-zione, successivamente, nell’atrio antistante il campo sportivo, tutti gli intervenuti all’evento, grazie ad un piccolo contributo poi elargito alla scuola calcio locale, hanno consuma-to il pranzo; nel corso del pomeriggio sono andate in scena le semifinali e le finali che hanno decretato le squadre vincenti nelle varie categorie, le quali sono state premiate con coppe. A tutti

i partecipanti alla competizione è sta-ta assegnata una medaglia, mentre al Comune di Buccino, alla Croce Rossa e all’ arbitro federale Mirko Morrone è stata consegnata una targa. La lunga giornata si è conclusa con dei partico-lari ringraziamenti che il presidente Volpe ha rivolto nei confronti della “Macelleria Murano Vito”, dell’Hotel “Villa Montestella”, della “Trattoria Volceiana”, e dei mister delle com-pagini buccinesi: Palladino Davide (Esordienti), Sessa Vitantonio (Pul-cini), Baldassarre Gianfranco (Primi Calci).

Una giornata all’insegna dello sport e dell’amicizia

SPORT

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SCOpRI ... “IL pARtICOLARe” n° 7Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Buccino

CONCORSO n. 6 “Scopri il particolare”La foto ritrae

PARCO DELLE RIMEMBRANZE“Vite in gioco”

Monumento alle vittime del 16 settembre 1943Il particolare si riferisce al monumento, inaugurato il 5 novembre 2005 alla presenza del Cardinale Renato Raffaele Martino, realizzato dallo scultore salernitano Bartolomeo Gatto e donato al Comune di Buccino.

Bartolomeo Gatto, pittore e scultore nato a Moio della Civitella (Salerno), particolarmente stimato e apprezzato per il ciclo pittorico delle “Pietre amanti” e per oltre 200 mostre personali allestite in Italia e all’estero. Molte le sculture in pietra del maestro Gatto che

fanno bella mostra nelle piazze e nei musei delle città più importanti d’Italia e in molti comuni della Provincia di Salerno. L’opera sistemata al centro del Parco delle Rimembranze è un omaggio alla memoria dei bambini caduti in Piazza S.Vito colpiti a

morte dalle bombe e dai colpi di un aereo inglese che sorvolò a bassa quota Buccino nel pomeriggio del 16 settembre 1943. HANNO RISPOSTO POSITIVAMENTE

Il SORTEGGIO, effettuato il giorno 13 maggio nei locali della classe 4° della Scuola Primaria di Buccino capoluogo, alla presenza di docenti e alunni, ha premiato con il pacco sorpresa l’alunna Mariantonia PATERNA della classe 4° di Buccino Capoluogo

ZINNO Pasquale MAROTTOLI Pasquale VERDERESE RaffaeleANGELINI Marco FERNICOLA Mario FIORE LudovicaGATTA Veronica

TRIMARCO Francesco PUCCIARIELLO DanielaMAROTTOLI Francesco VEREDERE Maria Noemi RECCHIA RobertoNATALE Gerardina ELIA Giuseppe

VERDERESE ValentinaMOLKO Ilaria RE Antonella CARIELLO Alba FrancescaFERNICOLA Rosy PATERNA Mariantonia

a cura della Redazione

La foto rappresenta un particolare inserito nel contesto urbanistico, architettonico, ambientale e cultu-

rale del territorio di Buccino.Scopri cos’è e descrivi a cosa si riferi-sce.Spedisci la scheda con nome, cognome ed indirizzo in busta chiusa di colore giallo, entro il 30 giugno 2011 al seguente indirizzo:

Redazione Volcei Oggic/o Comune di BuccinoPiazza Municipio, 184021 Buccino (SA)

Tra coloro i quali avranno individuato e ben illustrato “il particolare” verrà sorteggiato un pacco sorpresa

CONCORSO

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LA pAGInA deLLe deLIBeRedi Diego BASTA

Delibere di Giunta Comunale

Delibera G.M. 1 del 03/01/2001“Richiesta Presidente Cooperativa COSES Provvedimenti”Approvata la delibera che impegna la cifra di € 14.400,00 per lavori di manutenzione urgenti tesi al ripristino della copertura del Centro Residen-ziale per Anziani, eseguiti dalla Ditta Rossi Mario & C.

Delibera G.M. 6 del 17/01/2011 “Programma di Valorizzazione “Antica Volcei – Anno 2011.”Approvato il progetto per l’anno 2011 relativo alla valorizzazione ed alla promozione dei Beni Culturali attra-verso attività di promozione ed eventi, presentato alla Regione Campania, visibile anche sul sito www.comune-buccino.it .Importo complessivo Euro 310.500,00.

Delibere G.M. nr. 13 del 31/01/2011 “ Approvazione progetto definitivo-esecutivo funzionale per la rimozio-ne delle baracche contenenti amian-to e bonifica dell’area.”L’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto che concorrerà al bando della Regione Campania per l’eliminazione definitiva dei prefab-bricati siti alla Loc. Raie e la successi-va bonifica dell’area.Importo complessivo Euro 930.000,00

Delibera G.M. nr. 21 del 14/02/2011 “Richiesta patrocinio morale svolgi-mento Fiera delle due Città Bucci-no-Volcei; provvedimenti.”Concesso il patrocinio morale per la I^ Edizione della Fiera delle due Città, riguardante: artigianato, agricoltura, industria, commercio, turismo, servizi, prodotti tipici. La Fiera si terrà a Buccino (SA), Zona Industriale dal 14 al 22 maggio 2011.

Delibera G.M. nr. 22 del 21/02/2011 “Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Approvazione tariffe Anno 2011”Approvato dalla giunta il tariffario per l’anno 2011, che non ha comportato aumenti rispetto all’anno precedente.

Delibera G.M. nr. 23 del 21/02/2011 “Servizio Idrico Integrato. Appro-vazione tariffe Anno 2011”*Delibera G.M. nr. 24 del 21/02/2011 “Tassa per smaltimento dei rifiuti so-lidi urbani. Approvazione tariffe Anno 2011”****Approvate dalla giunta le tariffe per l’occupazione del suolo pubblico, il Servizio Idrico e per la TARSU relative l’anno 2011, che non hanno comportato aumenti rispetto all’anno precedente.

Delibera G.M. nr. 29 del 28/02/2011 “Apertura Museo Archeologico Nazionale “Marcello Gigante” con personale volontario e dipendenti comunali nei giorni di sabato e dome-nica”In attesa di nuove assunzioni di personale e delle risorse da destinare alle attività del Museo Archeologi-co Nazionale, vista la disponibilità di volontari che hanno già prestato servizio presso il Museo, la giunta ha deliberato i giorni di apertura (sabato e domenica) utilizzando all’occorren-za anche i dipendenti comunali.

Delibera G.M. nr. 36 del 14/03/2011 “Approvazione schema di bilan-cio di previsione 2011 – Bilancio pluriennale 2011-2013 e relazione previsionale programmatica”La Giunta ha approvato lo schema di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e lo schema del bilan-cio pluriennale 2011-2013 nonché la relazione previsionale programmatica, fatto salvo diversa quantificazione derivante dall’attuazione del quadro normativo del federalismo municipale ancora in corso di definizione.

Delibera G.M. nr. 38 del 14/03/2011 “Legge nr.64/2001 – Presentazione progetti servizio civile per l’anno 2011”Approvato la delibera per il Servi-zio Civile Volontario - anno 2011 delegando il Piano di Zona S10 e la Caritas per la predisposizione, la presentazione, l’organizzazione e la gestione dei progetti.I settori d’intervento individuati e le unità previste sono:Attività di servizio in favore degli anziani nr. 4 volontari;Attività di servizio in favore dei disa-bili nr. 4 volontari;Per le progettazioni singole si è richie-sto di prevedere l’impiego dei volon-tari nei seguenti modi:Settore ambiente – nr. 6 volontariSettore cultura nr. 6 volontari

Delibera G.M. nr. 22 del 21/02/2011 “Convenzione tra il Comune di Buccino e la ProLoco di Buccino – Volcei per la gestione del Museo Archeologico Nazionale di Volcei: Provvedimenti”Approvata la delibera di convenzione per la gestione del Museo Archeo-logico Nazionale con la ProLoco in considerazione dell’ampia disponibi-lità manifestata da tale associazione e del rapporto di collaborazione con l’associazione consolidata negli anni, che permetterà un migliore funziona-mento ed una migliore fruizione della struttura museale da parte dei cittadini e dei turisti.

Delibera G.M. nr. 42 del 21/03/2011 “Richiesta patrocinio-contributo per la XXXIII Edizione Historiae Volceianae 2011: Provvedimenti”Concesso dalla Giunta Municipale il patrocinio alla manifestazione giun-ta alla XXXIII edizione e prevista nei giorni 16-17-18 agosto 2011; il contributo finalizzato ad una parziale copertura delle spese sarà successiva-mente determinato.

GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

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GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

Delibera G.M. nr. 43 del 21/03/2011 “Progetto per l’attiva-zione di corsi di musica in collabo-razione con il Comune di Buccino; provvedimenti”Considerata la disponibilità dell’As-sociazione Culturale Musicale “Enarmonia” di Buccino ad orga-nizzare corsi di musica, manifesta-zioni musicali, cinematografiche, rassegne, festival, conferenze ecc.. la Giunta Municipale ha concesso il patrocinio alla suddetta Associazione ritenuta meritevole per la diffusio-ne della cultura favorendo luoghi d’incontro e di aggregazione tra i giovani.

Delibera G.M. nr. 44 del 21/03/2011 “Intitolazione Largo incrocio Via Oleiros e Corso Vit-torio Emanuele a Umberto Ettore

Basile”La Giunta Municipale su proposta dell’Amministrazione Comunale ha approvato il provvedimento per l’intitolazione di una via (LAR-GO Umberto Ettore BASILE), per onorare Umberto Ettore Basile che si è distinto quale maestro del lavoro e dello sport, come cittadino onesto, marito, padre e nonno esemplare.

Delibere di Consiglio Comunale

Delibera C.C. nr. 01 del 21.03.2011 “ Messa a disposizione gratuita a favore della Comunità Montana Tanagro-Alto e Medio Sele” dei terreni appartenenti al Comune di Buccino per l’adesione ai bandi del PSR 2007/2013: Approvazione atto di concessione gratuita. ”Approvata la delibera con la quale

si concedono le aree comunali sulle quali ricadranno i progetti della Co-munità Montana Sele – Tanagro, tesi all’accrescere il valore produttivo, protettivo, ecologico e paesaggistico dei complessi silvo-pastorali del Co-mune di Buccino, oltre che ad avere riflessi anche positivi anche sul piano dello sviluppo sul territorio di attività economiche compatibili con la tutela, la cura e la valorizzazione delle risorse naturali con conseguenti benefici anche di tipo occupazionale.

Delibera C.C. nr. 23 del 23.12.2010 “Approvazione aliquota ICI Anno 2011”Approvata la delibera che stabili-sce l’aliquota ICI per l’Anno 2011 invariata rispetto all’anno 2010 (6.5 per mille).

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ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

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ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

Lotto interessato alla realizzazione dei loculi

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