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VOLCEI OGGI N. 13 (giugno 2011)

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SOMMARIOGiugno 2011

Editoriale pag. 3Fiera Campionaria pag. 4La Bottega di Kirikù pag. 6Il personaggio pag. 8I nostri precari pag. 12Premio Nazionale Albatros pag. 142 giugno: Festa della Repubblica pag. 15Tra politica e scuola pag. 16L’Italia delle fi abe pag. 20Concorso “Immagi...nando” pag. 22Interscambio culturale pag. 24Buccino fa scuola! pag. 26Mons. Luigi Moretti pag. 28Editoria pag. 29Volcei’s Book pag. 30Campionato di Prima Categoria pag. 32Scopri “il particolare” pag. 33Ricette e proverbi pag. 34Delibere pag. 35

Comune di BuccinoProvincia di Salerno

DIRETTORE EDITORIALEPasquale Via

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILELucia De Cristofaro

[email protected]

CAPOREDATTORE Umberto Nitto

[email protected]

REDATTORIMario ChiarielloAmedeo Calella

Alessandra GiglioAngela SaccoNicola SolitroKatia Trimarco

IN QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATOMarcello Nardiello

Carlo BoscoVincenzo Landolfi sr.Mariateresa Conte

Pina CalellaAngelika Kraffert

Don Antonio VolpeVito Russo

Carmela PetolicchioAnnibale Di Leo

Diego Basta

STAMPAVigepa.com

[email protected]

Autorizzazione Tribunale di Salernon°014 del 19 febbraio 2009

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Mollo tutto e… vado a Buccinodi LuciaDe Cristofaro

Può capitare di alzarsi una mattina e mentre sei lì davanti allo specchio del bagno, passando con attenzione lo spazzolino tra i denti o stendendo l’ennesima crema per le rughe, o in caso dei signori uomini, radendosi con un rasoio super pubblicizzato, per una pelle liscia

e vellutata… ti chiedi cosa faccio qui… guardi più attentamente la tua immagine rifl essa nello specchio e scopri una ruga di cui ancora non ti eri accorta, e improvvisamente ti prende il panico. Improvvisamente hai la netta sensazione di star sprecando il tuo tempo, inseguendo cose inutili e soprattutto noiose: l’ennesimo incarico che ti farà sentire sopraffatto dal lavoro, preso in un turbinio di circostanze contingenti, fi no a darti la sensazione di essere nell’occhio di un ciclone che ti fa girare come un a trottola, il bilancio aziendale o familiare da equilibrare, i conti da pagare, le liste da compilare. Allora in quel preciso istante ti rendi conto di avere davanti a te tre possibilità: 1 – Far fi nta di niente e continuare a convincerti di essere felice; 2 – Di entrare in psicanalisi; 3 – Di mollare tutto e di dire ora basta, io mi fermo qui, è arrivato il tempo di capire chi sono davvero e cosa voglio fare, non in futuro, non da grande, ma ora subito, nel presente. E ti trovi a ripensare alla tua infanzia, ai luoghi della tua terra o di quella di un’amica o amico che ti ospitava, dove poter correre liberamente, sentendo il vento sulla pelle e inebriando le narici di quel speciale profumo di boschi, di erba, di campi e perché no di pietre… pietre antiche che al solo toccarle come in un “deja vu” ( già visto), ti riportano indietro nel tempo: al momento in cui ancora sognavi, ancora facevi programmi per il futuro che appariva lontano. Ma ritornare a quella felicità non è poi impossibile basta fare le valigie e invece di recarsi in una località esotica, percorrere la strada che in auto, in treno, in corriera, ti riporta al luogo dove hai vissuto le felici estati della tua adolescenza e giovinezza, ovvero Buccino. Una dimensione ambientale e interiore, che sai di dover raggiungere, non per trovare il mondo perfetto delle

favole, perché anche quello forse ti annoierebbe, ma per trovare il tuo mondo, quello in cui ti senti veramente te stesso, soddisfatto fi nalmente della tua vita, e non solo un ospite che guarda il trascorrere del tempo, come in una pellicola super velocizzata, ma non si sente parte di esso. Ripartire a fi ne estate forse ti rattristerà, ma la certezza di avere dentro di te il luogo segreto dove sentirti veramente a casa ti darà di sicuro la forza di andare, con la consapevolezza di po ter sempre ritornare a tuo piacimento perché i buccinesi, gente cordiale e ospitale sono lì che ti aspettano, pronti ad accoglierti un sorriso.

di Pasquale Via

Anche quest’anno, nonostante le tante diffi coltà e la mancanza di risorse fi nanziarie, l ’Amminis t raz ione comunale, in c o l l a b o r a z i o n e con la Pro Loco, le associazioni, le aziende ricettive presenti sul territorio e

i cittadini ha predisposto un programma di eventi che renderanno piacevole il soggiorno ai turisti che saranno a Buccino per trascorrere le ferie estive.

E’ il giusto modo di contribuire alla crescita culturale ed economica della comunità ed è anche la migliore risposta sociale e politica alla linea di rigore e sobrietà che, in conseguenza della grave crisi economica che attanaglia l’Italia e gran parte del mondo, ha imposto il governo nazionale e quindi di conseguenza il governo regionale.

Siamo in tanti ad essere fi duciosi sul futuro della nostra nazione e sulla concreta possibilità di vivere ulteriori momenti favorevoli sotto l’aspetto economico ed occupazionale.

Il mio ringraziamento va a tutti coloro i quali hanno raccolto l’invito ad impegnarsi e collaborare per la realizzazione del programma FERIEA VOLCEIANAE 2011.

Buone vacanze.

EDITORIALE

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di Marcello Nardiello

“Nei capannoni dell’ex azienda Ali-mer, devastati dai continui raid not-turni portati a termine da ladruncoli di ogni genere, sistemati e resi idonei per ospitare la manifestazione, si è svolta dal 14 al 22 maggio, la 1° Edizione della “FIERA delle 2CITTA’ Bucci-no-Volcei” organizzata dalla PRO-MOFIERE SUD, con il patrocinio del Comune di Buccino.

Numerosi gli espositori che hanno aderito all’iniziativa presentando ai visitatori una vasta gamma di pro-dotti dell’artigianato, del’agricoltura, dell’industria, del turismo, dei servizi e prodotti tipici della enogastronomia campana, lucana a pugliese.

Soddisfatti gli organizzatori che, dopo aver lavorato per circa un mese per la preparazione delle aree espositi-ve e la sistemazione degli spazi ester-ni, hanno visto premiato il loro lavoro attraverso la presenza di oltre ottomila visitatori, provenienti dalla provincia di Salerno e dalla vicina Basilicata.

La presenza di automobili di lusso, tra le quali una americanissima Limu-

sine, e alcune attrazioni hanno dato la possibilità ai bambini di trascorrere piacevoli momenti di divertimento.

Il Sindaco e la Promofi ere Sud hanno ringraziato l’avvocato Giuseppe An-dreotta, curatore fallimentare dell’ex Azienda Alimer, per aver autorizzato l’uso dell’area, condividendo che, in un momento di crisi economica come questo, la fi era potesse essere utile all’economia del territorio.

FIERA CAMPIONARIA: LE DUE CITTÀ “BUCCINO VOLCEI”L’iniziativa, realizzata nella struttura dismessa dell’ex Alimer, ha re-gistrato una buona partecipazione di aziende espositive e presenza di pubblico.

EVENTI

Pina Iuorio

Michele Trimarco - Patrizia Salimbene - Franco Marasco

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Sfi dando la crisi, artigiani e commerciantti presenti in fi era con prodotti per la casa e di gastronomia

EVENTI

Pierangelo Bardo - FOTOGRAFO

EMMEPI DESIGN di Murano Pasquale

IL SALOTTO E DINTORNI di Andrea Trimarco

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UNA NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE A BUCCINOUn angolo esotico per i nostri acquisti

di Nicola Solitro

Entrando nella Bottega di Kirikù quel che colpisce nell’immediato è la varietà dei colori della merce su-gli scaffali: tisane, cioccolato, caffè, cereali, detersivi ecologici, borse e manufatti vari che rimandano ad un mondo lontano ed esotico, dove que-sti prodotti , da secoli, accompagnano la vita dei loro produttori; sugli stessi

scaffali, completando l’assortimento, li affi ancano altri prodotti, tipici inve-ce, delle nostre aree: olio extra-vergi-ne, pasta, biscotti ecc,.

E’in questa geografi a che si leg-ge l’anima della Bottega di Kirikù, un’ideale mappa che unisce e avvici-na aree diverse del mondo: produttori e consumatori soddisfatti nei loro in-teressi senza speculazioni intermedie, quanto di più lontano dal vecchio cli-chè degli empori dei coloniali di vec-chia memoria.

Con l’aiuto di Carlo e Katia, cer-chiamo di capire quale sia la fi loso-fi a del commercio equo solidale:” questo commercio è una partnerschip economica basata sul dialogo, la tra-sparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo, attraverso il commercio inter-nazionale, creando relazioni economi-che e culturali, attraverso le quali tutti possano migliorare la qualità della propria vita. Abbiamo unito la curiosi-tà e l’interesse per questi prodotti, dei quali eravamo consumatori, a quello

per l’ecologia e per un diverso modo di concepire il commercio e da que-ste premesse nasce il nostro progetto commerciale.”

Viaggiando con lo sguardo tra le diverse latitudini che Kirikù abbrac-cia , spostiamo la nostra attenzione sulle specialità regionali italiane e campane in particolare, come la co-latura di alici di Cetara, il fagiolo di Controne, la pasta di Gragnano, il caciocavallo podolico e molte altre: ”Cerchiamo di vendere tutti i prodotti con il presidio Slow Food della Cam-pania, ma è molto diffi cile perché si tratta direttamente con il produttore e le quantità sono limitate”.

L’ultima tappa di questo viaggio, quella a noi più vicina, riguarda il nostro territorio e le sue tipicità, non solo alimentari, ma anche pro-dotti dell’artigianato locale quali pentole in rame e ricami. Per quel che riguarda il palato è inutile sot-tolineare l’olio extra vergine d’oli-va, i prodotti da forno, i salumi, il carciofo bianco di Pertosa, solo per citarne alcuni :”Abbiamo preso con-

GIOVANI IMPRENDITORI

Maria Luisa Insogna e Katia Trimarco

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Prodotti di qualità per una dieta sana ed equilibrata, unitamente ad oggetti dell’artigianato locale ed equosolidale

GIOVANI IMPRENDITORI

tatti con i produttori locali e puntia-mo a far conoscere ed apprezzare i nostri prodotti tipici ed in questo pro-getto rientra la realizzazione del sito internet prodotti tipicivolcei.it con il quale la bottega vuol dare il proprio contributo alla promozione del territo-rio e dei paesi del buon “Buon Vive-re”, coinvolgendo le aziende e i pro-duttori della zona; puntiamo molto sul sito e sul commercio on line per dare la possibilità anche a chi è lontano di apprezzare i prodotti locali.”

I propositi e le aspettative del-

la bottega non sono stati traditi in questi primi mesi e l’entusiasmo per questa”sfi da” si rinforza quan-do, come ci sottolineano da dietro il bancone,”Vediamo tornare i clien-ti con i recipienti per i detersivi alla spina” .

Segno che un nuovo modo di fare la spesa, con attenzione per l’ambien-te e per le persone, è possibile e come il bambino Kirikù, protagonista della favola che ha ispirato il nome della bottega, sconfi gge la strega Karabà, così si spera di poter vincere le stre-

ghe dello sfruttamento internazionale, superando i pregiudizi verso questa forma di commercio parallelo che pone attenzione oltre che al profi tto, all’etica e ai bisogni dei produttori del Sud del mondo e della aree meno av-vantaggiate.

Per Buccino è un ulteriore tassello nell’imprenditoria giovanile che met-te idee nuove in un’attività tradiziona-le, arricchendo l’offerta commerciale sul territorio.

Dalla passione per la cucina e dall’amore per il proprio territorio nasce prodo picicvolcei.it un progett o re-alizzato da la Bo ega di Kirikù. Un’att enzione parti colare viene rivolta alle ti picità locali che caratt erizzano l’area geografi ca di riferimento, in parti colare l’olio extra vergine d’oliva. Tipicità, promozione delle tradizioni e degli anti chi sapori. Visita il sito www.prodo picivolcei.it

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MEDICO E PATRIOTA: PASQUALE BOSCOSindaco protagonista attivo negli avvenimenti del Risorgimento Italiano

di Carlo Bosco

In occasione del 150° anniversa-rio dell ‘Unità d’Italia ci corre l ‘ob-bligo di ricordare il medico Pasquale Bosco,un altro fi glio delle nostre terre che fu protagonista attivo degli avve-nimenti del Risorgimento che si con-clusero con il 1860 .

Prima di tratteggiare la fi gura di Pasquale Bosco occorre illustrare le origini del suo illustre casato. Fonti storiche riportano che un medico di origine spagnola, Johannis Bosco, si stabilì con i suoi familiari agli inizi del 1600 in San Gregorio Magno .

Un suo fi glio,poi,Giuseppe Leo-nardo Bosco,laureatosi in Medici-na nel 1691 presso la Scuola Medica Salernitana,si trasferì dopo la laurea a Buccino ( il suo nome risulta sul-la lapide del 1725,regnante Carlo VI d’Austria, presso la fontana della Pescara,ora semidistrutta).

Tra i cinque fi gli di quest’ultimo si distinse l’avvocato Pietro Bosco,nato a Buccino nel 1718,che fu Giudice e Governatore di Altamura tra il 1760 ed il 1785,sotto il Regno di Ferdinan-do IV di Borbone (insieme ai fratelli Pietro e Pasquale è menzionato sulla

lapide del 1754 esistente sul pavimen-to centrale della chiesa di S.Antonio in Buccino).

Un fi glio di Pietro,Giuseppe,nato nel 1771 a Buccino e laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli,dopo aver esercitato la profes-sione di avvocato in Napoli,si ritirò a Buccino dove ampliò i possedimenti terrieri appartenuti al bisnonno Giu-seppe Leonardo e sposò Flaminia Goffredi,fi glia di Carlo Goffredi e del-la marchesa Maria Teresa Forcella.

Da tale matrimonio, quindi, nacque il 1° aprile 1825,quale undicesimo fi glio,Pasquale Bosco.

Appena dodicenne perdette il pa-dre a causa di una terribile epidemia di peste che colpì Buccino e tutto il Regno di Napoli nel 1837.

Fece i primi studi nella Scuola te-nuta dai frati del Convento Agostinia-no di Sant’Antonio Abbate di Bucci-no, Scuola che ebbe alcuni decenni prima,come alunno, il celebre fi losofo ed economista Antonio Genovesi.

Si recò,poi,a Napoli per continuare gli studi e frequentò le più note scuo-le private nella capitale del Regno,tra cui quella dove insegnava il famoso letterato e marchese Basilio Puoti .

In tali scuole private accorrevano migliaia di giovani da tutta la provin-cia ed essi , come afferma uno storio-grafo dell’epoca , “non solo si adde-stravano nelle lettere,ma si educavano anche,quasi inconsciamente all’amore per la Patria e per la libertà”.

Nell’ambiente studentesco napole-tano Pasquale Bosco,insieme al suo caro amico buccinese Claudio Guer-dile (studente di Giurisprudenza e suo parente in quanto lo zio Pasquale ave-va sposato sua sorella Clorinda Bo-sco) ,venne in contatto con molti gio-vani patrioti il cui spirito si formava alla scuola di Mazzini, del quale cir-colavano clandestinamente gli scritti .

Conobbe, così, Luigi La Vista di Venosa,allievo prediletto di Francesco

De Santis e Pietro La Cava di Corleto Perticara,coi quali partecipò nel gen-naio e febbraio 1848 alle dimostrazio-ni tendenti ad ottenere la Costituzione da Ferdinando II di Borbone.

Ancora studente di Medicina pres-so l’Università di Napoli,scoppiò l’in-surrezione del 15 maggio 1848 ,cui egli partecipò con tutto il suo entu-siasmo giovanile sparando contro le truppe regie dalla barricata che chiu-deva l’accesso a via Toledo,dalla par-te di S.Brigida.

Colpito da palle di fucile ad un pol-so e ad una gamba,dovette la salvezza ad un compagno anch’egli studente che combatteva al suo fi anco,il quale se lo caricò sulle spalle e lo portò via nascondendolo in una casa vicina .

Questo fedele amico si chiama-va Filippo Patella di Agropoli (dove attualmente esiste una via a lui inte-stata) il quale divenne,poi, nel 1885 Preside del famoso “Regio Liceo-Ginnasio Umberto I “ di Napoli .

Pietro La Vista, invece, sulle barri-cata di Piazza Carità cadde in mano alle truppe borboniche che lo fucila-rono seduta stante.

Nella feroce reazione che seguì ai moti del 1848 Pasquale Bosco rimase nascosto presso fi dati amici e poi,una volta guarito tornò furtivamente in Buccino, dove fu lasciato tranquillo per poco tempo,ma successivamente, inserito nelle liste dei sospetti dalla polizia borbonica,gli fu proibito di esercitare la professione medica in Napoli ,dove nel frattempo si era lau-reato .

Si giunse alle perquisizioni domi-ciliari ed al mandato di cattura con conseguente processo presso la Corte Criminale di Salerno che lo condan-nò nel 1850 a 4 anni di carcere sotto l’accusa di organizzazione di bande armate,cospirazione ed altri atti con-tro il Re.

Insieme a lui furono condannati a diversi anni di carcere il fratello Nico-

IL PERSONAGGIO

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Colpito da arma da fuoco, fu salvato da uno studente che combatteva al suo fi anco la ed i seguenti buccinesi :

Agostino Volpe di Michele di anni 25,falegname ; Michele Volpe di Pasquale di anni 27,fabbro ; Don Carlo De Vito fu Francesco di anni 42,avvocato ; Don Carlo Sacco fu Pa-olo di anni 34,sacerdote ; Don Giusep-pe Speranza fu Giovanbattista di anni 57,possidente ; Michele Amendola,fu Vincenzo di anni 50,macellaio ;Giu-seppe Volpe di Michele di anni 40,calzolaio .

Uscito dal carcere si recò a Bucci-no dove creò intorno a se una cerchia di amici e simpatizzanti per la causa nazionale che lo seguirono sempre fe-delmente , tra questi i fratelli Agostino e Michele Volpe,il, sergente Giuseppe Landolfi , Michele Amendola ed altri.

Numerose famiglie di Buccino era-no borboniche i cui componenti tene-vano continuamente d’occhio l’attività di Pasquale Bosco,pronti a presentare denunce anche anonime.

Nel 1857 Pasquale Bosco sposa Lu-igia De Maffutiis di nobile famiglia di Auletta,dalla quale ebbe 10 fi gli. Nel frattempo continua ad avere contatti anche epistolari con il Comitato d’Or-dine ed amici patrioti della Capitale e del Salernitano .

L’11 maggio 1860 Garibaldi sbarca a Marsala al grido di “Italia e Vittorio Emanuele” ed in tutte le province del Regno si prepara l’insurrezione.

Nella Provincia di Salerno il Co-mitato d’Odine e quello dell’Unità scelgono come Commissario il patrio-ta Giovanni Matina di Teggiano ,che operando alacremente diventa il capo dell’insurrezione salernitana ed il 29 giugno 1860 costituisce in Sala

Consilina il Governo Provvisorio in nome di S.M.Vittorio Emanuele II Re d’Italia e di Garibaldi suo Dittatore.

Pasquale Bosco il 28 luglio 1860,sebbene antiborbonico,per la profonda stima che avevano acquisi-to di lui le autorità borboniche,viene nominato Sindaco di Buccino e nello

stesso tempo,alla fi ne di agosto viene nominato dal Governo Provvisorio, innanzi citato, Commissario Civile con pieni poteri per la costituzione delle Giunte Insurrezionali nel Di-stretto di Campagna (vedi giornale di Napoli “L ‘Opinione Nazionale “ del 3 settembre 1860).

Egli si mette all’opera con alacre ritmo e riesce,date le sue conoscen-ze, a nominare le Giunte Insurrezio-nali in quasi tutti i paesi della sua giurisdizione :Buccino,San Grego-rio Magno, Romagnano, Ricigliano, Palomonte,Contursi,Oliveto Citra,Colliano,Valva,Laviano,Caposele,Calab

ritto e Castelnuovo di Conza.Organizza, inoltre, la raccolta di

fondi per la formazione del reparto dei volontari da inviare al Comando Militare del Governo Provvisorio con a capo il Colonnello Fabrizi,e colla-bora attivamente per formare il repar-to dei volontari di Buccino che viene messo agli ordini del suo caro amico Claudio Guerdile,il quale assume il comando della Colonna del Distretto di Campagna.

Il 4 settembre 1860,mentre Ga-ribaldi avanzando dalla Calabria era giunto a Sala Consilina e poi ad Auletta,il Sindaco di Buccino Pa-

IL PERSONAGGIO

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IL PERSONAGGIO

squale Bosco riunisce nella sede del Comune tutti i componenti dell’Amministrazione,cioè i Decurio-ni e gli Eletti ,la Giunta Insurrezionale e la Milizia Nazionale,costituitesi già nel mese precedente,il Clero e tutti i Notabili e fa approvare e fi rmare la se-guente deliberazione (esistente quale estratto del Registro delle Delibera-zioni Curionali del Comune di Buc-cino, su richiesta di Claudio Guerdile del 22 aprile 1861, e rilasciata ancora su carta bollata di grani 12 del preesi-stente Regno delle Due Sicilie ) :

L’anno milleottocentosessanta il giorno quattro settembre in Buccino

radunatosi il Decurionato del Co-mune suddetto sotto la Presidenza del Sindaco con l’intervento del Pri-mo e Secondo Eletto e di tutti i No-tabili cittadini residenti in questo Comune si è dal Sindaco Presidente proposto che per effetto di gloriosi rivolgimenti,trovandosi l’Italia pres-so al conquisto di sua fi nale libertà ed indipendenza,molte province del Reame hanno creduto con l’insurre-

zione abbattere l’ultimo baluardo della prepon-deranza straniera nel-la famiglia dinastica dei Borboni delle Due Sicilie,non ultima a questa grandezza in-surrezionale è stata la Provincia di Princi-pato Citeriore,e non ultimo il nostro paese di Buccino,il quale fi n dal ventisei del caduto mese dichiarava legit-tima l’insurrezione,e la compiva al grido au-gurale di viva Vittorio Emanuele Re d’Italia e viva Giuseppe Garibal-di Salvatore del popolo siciliano.

Quasi contempora-neamente in altri Co-muni compivansi fatti

medesimi,fi nchè in breve ora tutta la Provin-

cia ha brandito le armi ed inviato le sue falangi patriottiche ad accrescere le fi la dei nostri fratelli Calabri e Lu-cani . A vista di questi avvenimenti un Governo Prodittatoriale si è stabilito in Sala per la Provincia di Principato Citeriore, onde dirigere con mano fer-ma al glorioso fi ne i movimenti della generale insurrezione.

Questo Governo composto dai più insigni cittadini della Provincia ha de-cretato legittimo lo stato di nostra in-surrezione e per circondarsi di tutta la forza e popolarità di cui abbisogna il nostro potere,ha proposto ai Municipi di votare l’atto di adesione al glorioso Regno Unitario di Re Vittorio Ema-nuele con la dittatura del grande eroe Nizzardo Giuseppe Garibaldi .

I Buccinesi, non potendo essere inconseguenti a loro medesimi e pe-netrati intimamente degli alti supremi vantaggi che derivano a tutte le popo-lazioni d’Italia sotto un regime unico

ed indipendente,è bene che per mezzo di questo Corpo municipale deliberi-no e votino la loro piena, spontanea e libera adesione a Vittorio Emanuale Re d’Italia e Giuseppe Garibaldi Dit-tatore delle Due Sicilie.

Il Decurionato,gli Eletti e Notabili tutti di questo Comune,unanimemente plaudendo la proposta del cittadino Sindaco Presidente,in nome parte del Popolo di Buccino, di cui sono i rappresentanti ed in nome proprio ancora,hanno deliberato uniforme-mente alla proposta, cioè di volere da oggi innanzi,appartenere alla gran fa-miglia italiana sotto il glorioso scettro di Vittorio Emanuele accettando,fi no a che il Regno Unitario Italiano non siasi defi nitivamente stabilito,la effi -cace dittatura del Generale Giuseppe Garibaldi .E così ha deliberato desi-derando che una copia della presente deliberazione sia inviata al Governo Prodittatoriale di Sala a mezzo di una rappresentanza Municipale.

Firmati – Il Sindaco Presidente Pa-squale Bosco

I Decurioni: Onofrio Chiariel-lo, Michelangelo Bellelli, Nicola D’Acunto, Carlo De Vito,Giuseppe Bruno, Pietro Verderese, Nicola Maria Fernicola,Giovanni Curzio,Pasquale Guerdile, Agostino Volpe, Giuseppe Merlini, Vincenzo Freda, Vincenzo Mansueto, Francesco Cippaluni, Can-celliere Comunale Luigi Lordi primo eletto funzionante,Vincenzo Tanga secondo eletto.

Il Clero :Michele De Vito Arciprete,Giuseppe Primicerio Sacco, Pasquale Fernicola 1°,,Modestino Tan-ga, Gaetano Fernicola,Giuseppe Sacco 2°,Gianbattista Bellelli,Agostino Fer-nicola 2°,Raffaele Capuano,Agostino Chiariello,Carlo Sacco 3°,,Giuseppe Antonio Chiariello,Francesco Anto-nio Roviello, Carlo Verderese parro-co, Pietro Cippaluni parroco,Carlo Sacco 2°.

La Giunta Insurrezionale : Il Pre-

Il 4 settembre 1860 Pasquale Bosco riunisce il Consiglio Comunale per deliberare l’adesione al Regno Unitario Italiano

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IL PERSONAGGIO

sidente Giuseppe Torella,Vice Presi-dente Francesco Cippaluni, il cassiere barone Francesco Torella .

I Deputati :Nicola Cippalu-ni, Michelangelo Bellelli, Onofrio Chiariello,Giuseppantonio Chiariel-lo, Carlo De Vito,Giuseppe Lordi. I Notabili : Salvatore Bellelli,Giuseppe Cione,Nicola Fuccia, Carlo Fuccia,Prosspero Pugliese, Pietro Bellelli,Agostino Bellelli,Vincenzo Mastursi,Agostino Fuccia, Francesco Gerbasio, Domenico Greco, Federico Sarro, Nicola Fuccia.

Gli Uffi ciali della Guardia Nazio-nale : Michelangelo Bellelli per Clau-dio Guerdile,Giuseppe Merlini,Capo Compagnia, Pasquale Guerdile Capo plotone, Prospero Pugliese capo Sezio-ne, Francesco Mansueto capo Sezione, Ottavio Torella Capo plotone,Michele Merlini capo Sezione. “”

Dopo tale proclama Pasquale Bosco, assieme ad altri patrioti di Buccino,tra cui Michele Solitro,Pasquale Merlini, Giuseppe Landolfi ,Agostino e Mi-chele Volpe – oltre al suo caro amico Claudio Guerdile che comandava la Colonna del Distretto di Campagna e che si distinse in varie battaglie contro l’esercito borbonico - seguì l’esercito garibaldino sino alla battaglia del Vol-turno del 1° ottobre 1860 quale medi-co nonchè addetto ai servizi logistici ed amministrativi .

Dopo il 1860 si dedicò al ruolo di

“pater familias “ ,cioè all’educazione della numerosa prole, nonché a mi-gliorare le pratiche colturali dei suoi estesi possedimenti terrieri, accre-scendone la produttività.

Fu il primo,infatti,nel 1878 ad in-trodurre l’uso del bidente al posto della zappa,strumento poco adatto quest’ultimo alla lavorazione di un terreno argilloso e calcareo,quale è quello di Buccino .

Introdusse le irrorazioni anticrit-togamiche per la vigna e l’impiego di concimi chimici e,cosa oltremodo importante per la potatura razionale dell’ulivo, chiamò in Buccino le prime squadre di potatori pugliesi,dai quali i nostri intelligenti paesani appresero talmente bene questa tecnica colturale dell’ulivo che i “potatori di Buccino” furono ricercati ed impiegati in tutti i paesi della Provincia.

Ricordiamo che egli esercitò sem-pre gratuitamente la professione di medico e che non volle sottrarsi al do-vere civico di ricoprire,sempre gratui-tamente, quelle cariche pubbliche che ripetutamente fi n quasi ai suoi anni più inoltrati,gli venivano affi dati dal-la stima e dalla fi ducia delle autorità provinciali politiche ed amministra-tive. Fu, infatti, Conciliatore e Dele-gato Scolastico per parecchi anni,cioè sovrintendente all’istruzione primaria e fu nominato di nuovo Sindaco di Buccino con decreto prefettizio del 20

febbraio 1892.Tra i suoi dieci fi gli si distinsero il

Generale Medico Pietro Bosco,padre della Prof.ssa Laura Bosco,l’Avv.Ni-cola Bosco che esercitò con onore la sua professione in Salerno nella prima metà del 900 ed, infi ne, Flaminia Bo-sco, sposata al Marchese Emilio

Fonseca Pimentel di Firenze,poetessa e pittrice, che ebbe innumerevoli riconoscimenti a segui-to di mostre tenute anche all’estero, defi nita dai critici dell’epoca,italiani e i oltre Alpe, “una delle pittrici più im-portanti di fi ne 800 “ ,tanto è che la Pinacoteca Provinciale di Salerno ha esposto molte sue opere nel maggio del 2009 .

Pasquale Bosco morì il 17 genna-io 1896 compianto da tutti i cittadini di Buccino ed il giornale “L’Eco di Salerno” del 31 gennaio 1896 così ri-porta : “ebbe coltura vasta e profonda e come medico prestò a tutti e con amore, in Buccino e fuori, l’opera sua intelligente e da nessuno volle essere remunerato ed a molti disgraziati for-nì egli stesso le medicine “ .... “Tutto il paese di Buccino,in cui fu decretato il lutto cittadino,senza distinzione di classi e di partito,ne accompagnò la salma all’ultima dimora “ .

Esercitò, sempre gratuitamente, la professione di medico. Alla sua morte fu de-cretato il lutto cittadino e tutto il paese accompagnò la salma all’ultima dimora

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I NOSTRI PRECARI D’ANTANLa bottega artigiana: scuola di mestieri e di vita

di Enzo Landolfi sr.

Negli anni cinquanta, così vicini alla guerra perduta ma ancora lontani dal famoso boom economico italiano, la mia curiosità giovanile era rivolta in particolare ad osservare quello che fa-cevano i compaesani adulti, quelli che poco amabilmente venivano defi niti “ i cafoni “.Categoria composta da uomini e donne che con grandissima dignità, con tenace volontà e con notevole sa-crifi cio, cercavano di rattoppare il tes-suto economico e sociale lacerato dalla guerra, per recuperare a se stessi e alla propria comunità una condizione di vita “umana” e “civile”.

Gli uomini erano per la maggior par-te gli stessi che pochi anni prima, pur con molte riserve, avevano ceduto alle lusinghe di un altro famoso Cavaliere (mancato fondatore di imperi ) perché erano stati educati al senso dello Stato e all’amor di patria, che non prevedono distinguo di sorta quando si è chiamati a difendere interessi comuni o come tali fatti intendere. Si erano impegnati al massimo delle loro possibilità, avevano combattuto valorosamente mostrando coraggio e non codardìa, ma ciò nono-stante il grande sogno non si era avve-rato.

Come effetto della sconfi tta, inve-ce degli splendori imperiali essi stessi e quelli che rimasti in patria avevano combattuto un’altra guerra non meno cruenta e barbara contro il nazifascismo, si ritrovarono ad ammirare macerie di ogni genere. Ma non si fecero prendere dallo sconforto e con ammirevole forza d’animo ripresero a lottare pacifi camen-te per acquisire quei sacrosanti diritti, in primis quello al lavoro, che i potentati economici e politici allora dominanti tendevano a negare per continuare a si-gnoreggiare sulle classi meno abbienti e poco istruite.

Contro questa odiosa situazione cominciarono le pacifi che e legitti-me rivendicazioni dei contadini e dei braccianti senza terra, degli operai di-soccupati, del ceto medio senza prospet-tive d’impiego, insomma di coloro che vivevano una condizione di estremo di-sagio economico e sociale e che perciò aspiravano a migliorare la propria esi-stenza attraverso il riconoscimento del-la titolarità di quei diritti umani, civili e politici che fi nalmente avevano trovato cittadinanza nella neonata Repubblica e nella sua Carta Costituzionale.

Sto parlando di persone che lottava-no per non vedere ancora conculcati i propri diritti di cittadini di un neonato Stato che si era proclamato repubblica-no e democratico, e che possono esse-re correttamente defi nite i prototipi del moderno precariato.

Le vicende e le iniziative di costo-ro erano seguite con molto interesse e viva partecipazione ed erano argomento di ampia e continua discussione special-mente in certi luoghi di questo paese assimilabili alle antiche agorà. Uno di questi, che oggi defi niremmo “ mitico “, era la bottega di uno scarparo (cal-zolaio) comunista, situata all’inizio di un vicolo simpaticamente rinominato” via delle botteghe oscure “. Era un luo-go angusto e fumoso ma affascinante ed intrigante, frequentato da “compagni “ e da altre persone di diverso orien-

tamento politico, che lì si ritrovavano quotidianamente per fare commenti, analisi , approfondimenti e valutazio-ni sull’attualità politica, per poi trarne conclusioni alle quali conformarsi sul piano etico e degli orientamenti di voto. Un così singolare laboratorio politico, al quale spesso avevo il privilegio di accedere, era un’ottima palestra per gli esercizi intellettuali di un ragazzo con un minimo di curiosità verso la politi-ca, perché lì poteva assistere a scontri dialettici aspri nei toni e poveri nelle espressioni linguistiche, nei quali però alle idee contrapposte veniva ricono-sciuta pari dignità e legittimità, senza mai degenerare nell’invettiva verbale o nell’insulto personale. Aver frequentato questo involontario “ tink-tank politi-co paesano è stato molto importante per la mia formazione perché mi ha fatto conoscere persone modeste per censo e per cultura ma molto oneste intellet-tualmente e vogliose di apprendere cose nuove, di esprimere le proprie idealità e di impegnarsi con grande passione ci-vile per vederle realizzate.

I dibattiti si concludevano criticando l’azione o l’inerzia di chi governava in quel momento, con l’auspicio che le cose migliorassero a breve e con il rin-novato impegno a battersi fi no al rag-giungimento dell’obiettivo prefi sso, ma senza propositi sleali e men che meno sovversivi.

Le persone miti e laboriose di cui ho maldestramente tracciato un pro-fi lo erano genitori che ammonivano i propri fi gli ad impegnarsi nello studio o nell’apprendimento di un mestiere, a rispettare i loro maestri e il prossimo in generale, erano quelle che si rompeva-no la schiena per un modesto salario in patria o che da emigrati contribuivano a creare la ricchezza dei paesi che li ospi-tavano. Erano quelle che per arricchire il proprio pasto DA PRECARI non andavano a caccia di bambini per poi mangiarseli arrostiti al forno; insomma erano degnissimi esemplari antropolo-

L’OPINIONE

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...a condividere fatica ed altri stenti c’erano anche le donne, ...

gici che molto orgogliosamente si defi -nivano COMUNISTI ITALIANI.

E non erano solo uomini perché a condividerne fatica ed altri stenti c’era-no anche le donne, ossia quella parte di genere umano a cui ancora oggi ta-luni sedicenti democratici, liberali e progressisti hanno diffi coltà a ricono-scere effettivamente dignità sociale ed opportunità pari a quelle degli uomini. Questa variegata umanità, affaticata dal lavoro e umiliata dai soprusi, goffa ed inelegante ma bella nei tratti somatici, d’animo fi ero e nobile, priva di bon ton ma educata e rispettosa, semplice ed orgogliosa dei propri valori, formava il cosiddetto popolo comunista, ormai estinto per ragioni biologiche ma tenuto in vita da bolsi e patetici personaggi po-litici all’unico scopo di farne il bersa-glio delle proprie insopportabili, stantie e melense invettive.

Secondo i blateranti di questo stuc-chevole tormentone, quelle persone era-no geneticamente e mentalmente bacate ed hanno trasmesso queste connotazioni negative ai loro eredi politici. E questo può anche essere possibile, ma se questa tesi vale per i neo comunisti non capisco perché non debba valere anche per gli eredi di altri “ dante causa “ di cui i sostenitori della tesi medesima hanno vantato fi no a ieri l’amicizia e la conso-nanza ideale.

Insomma i comunisti si riproducono, i nazifascisti no.

Ho voluto evocare il ricordo di que-ste persone che ho conosciuto da vici-no non per fare la difesa d’uffi cio della loro appartenenza ideale o partitica ma unicamente per bisogno di verità e per rendere un doveroso omaggio a loro e a tutte le altre ( che si contano nell’or-dine dei milioni ) che hanno incarnato

una categoria di italiani degni del massimo ri-spetto per come hanno agito e per quello che hanno dato alla nazione in termini di impegno ci-vile e di dignità sociale e per il contributo offerto al patrimonio valoriale collettivo. Ormai è di-ventato insopportabile vedere ed ascoltare an-cora personaggi di infi -ma valenza morale che si permettono di offendere e dileggiare la memoria

di uomini e donne con le mani callose che hanno lasciato dietro di se una lunga scia di decoro, onestà e laboriosità men-tre i loro attuali denigratori andavano a scuola di ribalda furfanteria.

Oltre al ricordo ed al sincero omag-gio, che ritengo sia ampiamente condi-visibile da ogni persona intellettualmen-te onesta, esprimo anche il rammarico di non aver saputo farmi trasmettere da quelle persone tutte le idealità, le esperienze ed i valori che possedeva-no e che generosamente mi avrebbero donato. In ogni caso sono molto con-tento ed orgoglioso di aver vissuto quel tempo, al punto di augurarmi che si ma-terializzino di nuovo “quei comunisti “ perché sono i progenitori di quelli che il vaniloquente “ ministro “ (?) Brunetta si permette di defi nire i rappresentanti dell’Italia peggiore.

L’OPINIONE

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Premio Nazionale “Albatros” 2011Al Metropolitan di Napoli si è svolta la 9°edizione della manifestazione, condotta da Alberto Fiore

di Vito Russo

La passione per la poesia, per la narrativa, per le arti fi gurative è qualcosa che ognuno di noi ha dentro di sé; si potrebbe affermare che è dentro di noi dal momento in cui si è nel grembo materno e che, quando poi si aprono gli occhi alla vita, cresce e si manifesta, ovviamente, in maniera diversa e sempre più specifi ca in ognuno a seconda degli stimoli ricevuti.Il premio Nazionale “Albatros”, giunto quest’anno alla nona edizione, è un importante e forte stimolo per chi si sente poeta, scrittore, pittore

ad esternare e proporre all’attenzione di una vasta platea le sue emozioni, i suoi sentimenti più profondi, la sua visione della realtà fi ltrata attraverso le molteplici vibrazioni dell’anima.Anche quest’anno, il 28 Maggio scorso, nella cornice di un importante teatro napoletano, il Metropolitan, si è svolta una lodevole manifestazione per “celebrare il patrimonio artistico e letterario del nostro Paese”, con la partecipazione di importanti personalità, per esaltare la Bellezza che poi era il tema del concorso; evento pienamente riuscito per l’impegno e la professionalità degli organizzatori, in primis del Presidente

Signora Lucia De Cristofaro.Attraverso le opere presentate dai partecipanti al premio, la bellezza è veramente stata esaltata e si è potuto vedere come essa “ha partecipato all’uomo il suo genio e gli ha concesso di dar vita al bello”. Non per vana gloria ma solo per ricordare che anche Buccino è patria tutt’oggi di semplici artisti, anche Vito Russo è arrivato tra i fi nalisti di questo premio per la sezione poesia; non è salito sul podio dei premiati ma è contento perché la giuria ha preso in considerazione il suo lavoro che era un omaggio alle donne della sua vita.

EVENTI

Le mie donne

Le mie donne sono belle, sono come primavera;sono fi ori, sono stelle luminose nella sera.Le mie donne sono grandi, pur nella semplicità;sono dolci ma grintose, hanno generosità.Sanno dare con amore, sanno essere pazienti;sanno aprire il loro cuore, non son mai indifferenti!Sanno vivere la vita con spontaneità e

passione;hanno, a volte, forza ardita nella singolar tenzone.

Le mie donne hanno nel cuore la speranza, la certezza;sono fragili, son forti, san cos’è la debolezza.Sanno piangere in silenzio, ribellarsi, alzar la schienaper spazzare le ingiustizie come fa un fi ume in piena!Sanno esser preoccupate, san soffrire intensamente…Sono, spesso, complicate ma la bocca

mai ti mente!Sanno andare oltre la forma, sono vere, trasparenti;lasciano una chiara orma di profondi sentimenti!

Le mie donne, le mie donne sono tutta la mia vita;le mie donne, le mie donne hanno forza nelle ditaper cambiare il male in bene, per ridare gioia al cuore,per lenire le mie pene con la forza dell’amore.

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2 GIUGNO “FESTA DELLA REPUBBLICA”Il sacerdote Don Giovanni Salimbene insignito dell’Alta Onorifi cenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”

di Umberto Nitto

Il 2 giugno 2011, alle ore 10, si è tenuta la tradizionale cerimonia celebrativa dell’anniversario della fondazione della Repubblica Italiana in Piazza Amendola a Salerno, con la partecipazione delle massime autorità civili, militari, religiose, delle rappresentanza delle associazioni combattentistiche, d’arma e del volontariato della provincia. Presenti anche i maratoneti dell’associazione sportiva “Free Runner”, protagonisti della “Maratona dell’Unità d’Italia”. Protagonisti della festosa cornice all’evento anche gli allievi dell’Istituto Nautico “Giovanni XXIII” e il coro dei bambini del X° Circolo Didattico di Salerno. Dopo l’alzabandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da parte del Prefetto e le allocuzioni del Sindaco e del Presidente della Provincia di Salerno, quest’anno la cerimonia è stata arricchita dalla consegna delle medaglie d’onore e delle onorifi cenze

al merito della Repubblica conferite dal Capo dello Stato.Al nostro concittadino sacerdote Don Giovanni Salimbene il Prefetto ha conferito, alla presenza di Sua Eccellenza Luigi Moretti, Arcivescovo Metropolita di Salerno, Acerno e Campagna e Pasquale Via, Sindaco di Buccino, il titolo onorifi co di CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Grande soddisfazione da parte dei numerosi buccinesi presenti alla

manifestazione che, unitamente al Sindaco, hanno formulato al neo Cavaliere della Repubblica, don Giovanni Salimbene, le più vive e sentite felicitazioni per il prestigioso riconoscimento ricevuto.La redazione di VolceiOggi, interprete dei sentimenti della comunità, in segno di profonda stima, formula a don Giovanni Salimbene i migliori auguri per l’Alta Onorifi cenza ricevuta dal Capo dello Stato.

EVENTI

Mons. Luigi Moretti - Don Giovanni Salimbene - Sabatino Marchionne - Pasquale Via

Mimmo Mercurio - Bruno Grippo - Don Giovanni Salimbene - Giuseppe Caputo

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Il Prof. Senatore tra politica e scuola Intervista a Luigi Senatore, docente presso l’ITC di Contursi Terme.

di Conte Mariateresa

Il 12 e il 13 giugno gli italiani sa-ranno chiamati alle urne per espri-mersi sui quesiti referendari. Due di essi affrontano tematiche molto importanti quali la privatizzazione dell’acqua e l’istallazione di centra-li nucleari. Lei cosa ne pensa ?

«Penso, prima di tutto, che se ne è parlato troppo poco. La nostra è la società dell’immagine, della visi-bilità televisiva che, se non hai, non esisti nella realtà. Su questi referen-dum (se si esclude l’ultima settima-na) non c’è stata discussione “televi-siva” quotidiana, anzi. Il pluralismo delle opinioni è stato la stella polare dell’informazione? Penso proprio di no: e, quindi, questi quesiti referenda-ri semplicemente “non sono esistiti”; nello specifi co, penso che l’acqua sia un bene di tutti e inalienabile la sua fruizione, che o è pubblica, o non è. Una politica che non mette al centro del suo operato questo concetto non fa gli interessi della comunità e tradisce, così, la concezione solidaristica della Costituzione Italiana. Ammantare di falso modernismo questa concezione, utilizzando (come fa il D.L. 112 del 25/06/2008) termini come sviluppo economico, semplifi cazione, compe-

titività, serve solo a sviare e a distrar-re dalla centralità della questione, fi no ad arrivare al paradosso “dell’adegua-tezza della remunerazione del capita-le investito”, come recita il comma 1 dell’art.154 del DL 152 del 3/04/2006. Investire capitali per avere un’ade-guata remunerazione: fare profi tti con l’acqua è etico? “Date da bere agli assetati”: è una delle opere di mise-ricordia corporali; chiediamo al Papa di modernizzarla, aggiungendo come chiusa fi nale: “solo se vi pagano”!

Per il nucleare, invece, la questio-ne è decisamente più complessa: se è vero che l’acqua è il diritto impre-scrittibile, è pur vero che l’energia elettrica ha un suo costo economico e, per la sua diminuzione, le centrali nu-cleari sembrano essere fondamentali. Approfondirò il ragionamento nella risposta successiva; qui il problema si fa politico: il governo attuale, soprat-tutto alla luce dei risultati elettorali di Milano, cerca di non far raggiungere il “quorum”, invalidando, così, la con-sultazione referendaria. È un atteggia-mento fondamentalmente incivile e anti democratico: del resto da chi è abituato a difendersi “dal processo” piuttosto che “nel processo” che cosa ci si poteva aspettare?».

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato che il nu-cleare è sicuro e che le nuove cen-trali sono di terza generazione. Se-condo Lei, esistono centrali di terza o quarta generazione? Se si, quanto sono sicure?

«Esistono molti problemi legati all’uso dell’energia nucleare e molte sono le correlazioni con l’economia; dopo Fukushima tutti si sono resi conto della pericolosità delle centrali nucleari: stiamo parlando del Giap-pone, di un Paese che, com’è noto, possiede le tecnologie più avanzate. Eppure è accaduto quel che è accadu-to e, pur considerando la dimensione

“straordinaria” dell’evento naturale che ha scatenato l’incidente nucleare, è stato messo in discussione un mo-dello di produzione dell’energia, se è vero che si comincia a parlare dei costi del “decommissioning” delle centrali e lo smaltimento delle sco-rie. In quest’ottica l’Italia, che non ha le centrali nucleari, è avvantaggiata rispetto a nazioni come la Francia o lo stesso Giappone: nel frattempo il governo Berlusconi ha pensato bene di pianifi care la costruzione di alme-no otto centrali nucleari. Cosa dire? La domanda di fondo è ancora quella: la fame di energia è tanta, la sua pro-duzione dipende dai paesi esportatori di gas e di petrolio, per ridurre i suoi costi bisogna trovare alternative lega-te alle risorse rinnovabili sono insuffi -cienti e allora ci si rivolge al nucleare. Un paio di rifl essioni si impongono; prima di tutto: quanto uranio c’è nel mondo? Basterà? I suoi costi aumen-teranno considerevolmente? E, infi ne, è corretto continuare con un modello così consumistico? Ma, in fondo, ci conviene essere per forza così “ener-givori” o, piuttosto, non dovremmo, noi tutti, cominciare a pensare un mo-dello di crescita diverso, più sobrio e parco? ».

Quali rischi corre l’Italia a se-guito dell’intervento in Libia? Fa-cendo una previsione, come crede si concluderà la guerra in Libia, ma soprattutto cosa uscirà fuori al ter-mine del confl itto?

« Non credo che l’Italia corra qual-che “rischio” più di quelli che corrono altri paesi coinvolti in questa guerra. Piuttosto c’è da rifl ettere sulla posi-zione geografi ca del nostro paese: una penisola che si protende nel Mediter-raneo e che da sempre offre generosa-mente le sue coste, soprattutto meri-dionali, a tutta una serie di visitatori: dai mercanti fenici, alle colonie della Magna Grecia, diffuse in tutto il me-

L’INTEVISTA

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... “L’uccisione di Bin Laden non è altro che un bilanciamento del-la distruzione delle “Torri gemelle” nell’attentato terroristico dell’11 settebre del 2001 ...

L’INTERVISTA

ridione italiano, alle scorribande sa-racene, etc. Ora siamo destinatari di questi fl ussi di esseri umani che par-tono dalle coste africane, soprattutto libiche e tunisine, alla ricerca di un miglioramento delle proprie condi-zioni di vita. La conclusione di questa guerra è un destino segnato: quando abbiamo una crescita delle società ci-vile, che abbandonano immobilismi pluricentenari, esse innegabilmente tendono a un modello di democrazia “concreta” e, a mio parere, questo non è altro che un passaggio inevita-bile nella storia dell’umanità».

Dal punto di vista geopolitico, cos’è cambiato a seguito dell’ucci-sione di Bin Laden nel Medio orien-te e che signifi cato assume la sua morte per gli USA?

«L’uccisione di Bin Laden non è altro che un bilanciamento della di-struzione delle Twin Towers nell’at-tentato terroristico dell’11 settembre del 2011: nell’equilibrio geopolitico questo ha signifi cato, in sostanza, un riassestamento dei pesi politici, forte-mente e pericolosamente sbilanciati a favore del terrorismo islamico. Per gli USA questa morte assume una forte valenza simbolica, al punto che,

per evitate di caricare troppo questo aspetto, volutamente gli americani hanno detto di aver gettato in mare il cadavere e non hanno rilasciato nessuna immagine dello stesso, così che il terrorismo di matrice religiosa islamica non potrà nemmeno costrui-re su qualche immagine o su qualche reliquia una pericolosissima ritualità vendicativa (basti pensare, ad esem-pio, alle terribili dispute che hanno coinvolto intere comunità di fedeli cattolici anche solo per una ciocca di capelli di un santo). Insomma, Bin Laden ha rappresentato il “nemico perfetto”; per altro, io dico che il Vici-no Oriente oggi vive il suo Medioevo, che, per la storia dell’Occidente, è sta-to un periodo molto lungo. Non vedo scorciatoie per il mondo e la società del Vicino Oriente: sarà un periodo lungo anche per quelle popolazioni, ci saranno guerre anche fratricide, ma ho la profonda convinzione che la strada verso la democrazia sia ormai segnata. Bisognerà attendere qualche generazione».

Cosa si nasconde dietro le guerre degli USA?

«È molto agevole dare una risposta a questa domanda: l’imperialismo.

Non vorrei però sembrare un po’ trop-po “retrò”; eppure è chiara la matrice della ricerca di un’egemonia mondia-le dietro tutte le avventure militari sta-tunitensi. La corretta lettura dell’in-terventismo militare americano deve partire dalla classica domanda “cui prodest”? Ebbene, giova al modello di sviluppo americano, nel senso che gli USA, società progredita ed avan-zata, non si sono mai posti nessuna domanda sulle conseguenze del loro modo di crescere, improntato al più tumultuoso liberismo capitalistico. Si badi bene; ho detto tumultuoso, ma non disordinato! Gli USA hanno ben chiaro l’ordine mondiale: prima gli USA, poi tutti gli altri. Valga su tutto l’esempio del petrolio: gli USA, con la loro cassaforte petrolifera texana, non riescono a sopperire alle loro esigen-ze interne e debbono rifornirsi altrove del petrolio necessario a far muovere quelle enormi automobili che consu-mano tantissimo e non sanno neppure cosa sia una marmitta “catalitica” . L’America Centro-meridionale è sta-to il loro primo campo di battaglia e tutto il petrolio venezuelano è pratica-mente in mano statunitense. In tempi più recenti abbiamo visto lo scatenar-si di una vera e propria guerra: parlo del febbraio ’90 e della “Guerra del Golfo” portata avanti da Bush padre e fi glio, contro il tentativo d’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq e che ha visto la rovinosa caduta del regime di Saddam Hussein. Basta osservare un po’ più a fondo per capire e chiedersi: chi sono i Bush? Provengono proprio dal Texas e sono, quindi, l’espressio-ne della “lobby” del petrolio: ed è stata proprio questa “lobby” che ha fortemente voluto la guerra, per poter agevolmente controllare la produzio-ne del petrolio del Golfo del Persico, cosa che nei fatti è accaduta. Tutto questo lascia insoluto, però, il proble-

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L’INTERVISTA

ma di fondo: fi no a quando gli USA potranno continuare con questo loro modello di sviluppo? Una parziale ri-sposta l’abbiamo avuta con l’elezione di Barack Obama: uno dei suoi primi passi concreti è stata la ricerca di un partner che potesse aiutare l’industria automobilistica statunitense, in parti-colare la Chrysler, ad uscire dalla cri-si. La Fiat di Marchionne è stata scelta per la grande capacità innovativa evi-denziata dell’azienda torinese proprio nel settore motoristico: è un chiaro se-gnale di cambiamento sostanziale che la politica lancia alla società civile. Se si riuscirà a cogliere questo segnale sarà un bene per gli USA e per tutto l’Occidente. Le guerre non sono mai state la soluzione dei problemi e Oba-ma credo questo l’abbia ben chiaro nel suo disegno politico: riusciranno i cittadini statunitensi a recepire questo segnale? “En attendant Godot”…».

Da quasi un anno, Lei partecipa come redattore con i suoi studenti al progetto “repubblica@scuola” e anche al “quotidiano in classe” con il Corriere della Sera e il Sole 24 ore (progetti che avvicinano gli studenti alla realtà giornalistica). Quali van-taggi ne traggono gli studenti e qua-li vantaggi ne trae l’Istituto?

«Anche qui è facile la risposta. Ribalterei il quesito però, operando con quella tecnica che è tipica delle dimostrazioni dei teoremi di geome-tria analitica: quali svantaggi potreb-be avere uno studente che si volesse impegnare nell’attività di scrivere? Ecco, la risposta è semplicissima: io non vedo nessuno svantaggio, tutt’al-tro! Per poter scrivere bisogna, prima di tutto, sapere di cosa si scrive. Quin-di documentarsi, quindi leggere. Sti-molare alla lettura è uno degli obiet-tivi principali di questi progetti che vedono il coinvolgimento della carta stampata. È purtroppo anche vero che la lettura è sempre di più “digi-talizzata” e l’ultima frontiera sono gli “e-book”, come pure l’ “i-book” e il

“tablet”; a questa innovazione, va sot-tolineato, si uniformano anche i quo-tidiani, che hanno anch’essi la loro edizione elettronica. Pur tuttavia, sfo-gliare una pagina stampata è un gesto che richiede un impegno maggiore e, conseguentemente, un’attenzione e una concentrazione più profonde di quelle che servono davanti a un moni-tor o su un “tablet”. Pensiamo all’atto della scrittura: con la videoscrittura si sono di molto elevate le possibilità creative e io sono il primo ad essere consapevole di questo; eppure il gesto di scrivere con la penna su un foglio di carta reputo sia insostituibile. Pen-so ad un manoscritto di un grande po-eta e/o scrittore del passato e a quante cancellature, ripensamenti ci possano essere dietro la stesura defi nitiva di un capolavoro; e penso, ancora, a quante cose in più si potrebbero capire, solo osservandone il modo di procedere nella scrittura. Nei secoli a venire, tutto questo non potrà più esserci: la videoscrittura ha eliminato questa possibile fonte di comprensione. Per capirci con un esempio, non avremo più la “brutta” e la “bella” copia: alla fi ne saremo sommersi da “belle” co-pie, ma non sapremo mai nulla del processo creativo. Ecco, questo un po’ mi spaventa. Ma io non sono un “nativo digitale” e vivo ancora con

questo atteggiamento di sacrale ri-spetto per la carta. Spero che i bambi-ni di oggi, “nativi digitali”, sapranno, nel loro futuro di adulti, trovare una risposta al problema.

Professore, Lei insegna sia al biennio che al triennio dell’istituto tecnico commerciale. Quale mes-saggio vuole inviare ai suoi studenti che quest’anno affronteranno l’esa-me di maturità?

«Non ho grandi messaggi da invia-re: mi limito al classico “in bocca al lupo”, sicuro che la bontà dell’impe-gno profuso da ciascuno otterrà alla fi ne il giusto risultato: si sa che “chi lavora aspetta premio”; piuttosto col-go l’occasione per salutare tutti i miei alunni, quelli di ieri e quelli di oggi: il tempo passato con loro è sempre stato un tempo passato a migliorare e, fatto più rilevante per me, a miglio-rarsi. C’e sempre da imparare nella vita! Ma, prima dell’insegnare, vie-ne lo stare assieme per svariate ore al giorno, per tempi lunghissimi: due, tre, cinque anni. E’ allora imprescin-dibile stabilire rapporti umani corretti: diventa diffi cile aspettarsi attenzione da chi umanamente non ti rispetta e non ti considera, prima di tutto come essere umano e, poi, come insegnan-te. Ecco, questo è sempre stato il mio “credo”: prima di tutto rispettare

... Le guerre non sono mai state la soluzione dei problemi ...

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L’INTERVISTA

“l’umanità” di ognuno, sapere di ave-re a che fare con un individuo singolo, con tutto ciò che questo signifi ca. Ed è questo che ho sempre prioritariamen-te insegnato: il rispetto reciproco. Da questa base si può poi partire per la grande avventura dello studio e della crescita umana e culturale. Piuttosto debbo dire che questi ragazzi che si preparano all’esame fanno parte di uno sparuto drappello di pochi eletti che, da qui a tre anni, non dovranno più misurarsi con la Geografi a Eco-nomica: la mia disciplina, infatti, è stata cancellata dai programmi mini-steriali e, seppure i ragazzi del primo anno di quello che è oggi l’Istituto Tecnico Commerciale hanno avuto la ventura di avermi come insegnan-te per la prima volta quest’anno, non

ci sarà più per loro, ragazzi del quin-to anno dell’esame di Stato dell’A.S. 2014/2015, la possibilità di misurarsi con questioni come quelle che Maria Teresa Conte, con le sue acute doman-de, ha voluto sottoporre all’attenzione di tutti. Io penso che sia stata tolta una grande opportunità di crescita a tutti i giovani, togliendogli la quotidiana di-scussione con il docente di Geografi a Economica sulle problematiche che coinvolgono il mondo intero; il risul-tato è che avremo dei cittadini meno consapevoli di ciò che gli accade in-torno, più disposti ad accettare senza contraddittorio ciò che gli verrà impo-sto dall’alto, in un rapporto di suddi-tanza nei confronti del potere: insom-ma, più “sudditi” e meno “cittadini”. E’ questo che vuole la riforma Gelmi-

ni: ma, vi invito a rifl ettere, è questo che volete anche voi?

In conclusione, un consiglio di let-tura (anzi due) per capire meglio il mio ultimo ragionamento: 1) George Orwell, La fattoria degli animali; 2) George Orwell, 1984. Grazie dell’at-tenzione a tutti voi e grazie a te, Ma-ria Teresa, per la grande sensibilità che hai sempre dimostrato di avere nei confronti delle cose che accado-no intorno a te e la grande pazienza che hai messo in tutto ciò che hai fat-to: sono convinto che la perseveranza ti condurrà ai risultati che auspichi e che meriti. Per parte mia ti faccio uno speciale augurio per il tuo esame e per tutte le tue iniziative future, siano esse di studio o di lavoro. Ad majora!

Il rispetto per l’”umanità” di ognuno e della dignità degli esseri umani

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TUTTI ALL’ “OPERA”Due giorni all’insegna dell’arte e cultura, con gli alunni dell’Istituto Comprensivo impegnati nel progetto “Tutti all’opera”

di Pina Calella

L’8 e il 9 Giugno 2011, presso il municipio di Buccino, si è tenuta la manifestazione “ Tutti all’Opera”, la cui fi nalità è stata quella di avvi-cinare i ragazzini all’opera, ad un mondo probabilmente per loro sco-nosciuto, ma allo stesso tempo affa-scinante ed intrigante. Lo spettacolo è stato caratterizzato dalle seguenti opere: “Lo schiaccianoci, il Barbie-re di Siviglia,Cappuccetto Rosso, Cenerentola,Pierino e Lupo, Il Flau-to Magico, Pulcinella e i Nibelunghi (L’oro del Reno)”.

I bambini, nel corso dell’anno ac-cademico, hanno dimostrato tanto im-pegno, e soprattutto tanta curiosità e volontà di partecipare ed impegnarsi ad un nuovo progetto , che compren-de: la musica, l’arte e l’amore per il racconto.

La speranza, è che in futuro, ci sia la possibilità di continuare a lavorare su progetti simili, con protagonisti i bambini, per far sì che queste nuove generazioni vengano attratte ed entu-siasmate da nuove conoscenze e cul-ture.

INIZIATIVE

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Attività di laboratorio e drammatizzazione per presentare alcune famose opere liriche

INIZIATIVE

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Agli alunni di Buccino il PRIMO PREMIO del Concorso: “Immagi…Nando”Il giorno 9 Giugno 2011, presso il Teatro kamaraton di Camerota, la giuria del Concor-so :”Immagi…Nando” - un volo nella fantarealtà - II ^ edizione, ha assegnato il primo premio agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Buccino “Rione Piaz-za”. Insegnanti referenti: Titti Carbone e Tina Cariello.

di Titti Carbone

La partecipazione al Concorso ha visto impegnata la scolaresca tutta in un percorso di ricerca e di conoscenza dettagliata dei siti di maggiore rilevanza storico-archeologica, supportata dalla visione attenta dei vari video re-alizzati su Buccino; che ha avuto come obiettivo la salvaguardia e la tutela del nostro patrimonio storico e ambientale. Esso può essere raggiunto solo partendo dal gusto della scoperta e della conoscenza delle radici storiche del territorio che lo si può ama-re e averne cura solo quando si è capaci di riconoscere e di ap-

prezzare il valore e l’importan-za.

La conoscenza minuziosa dei vari siti archeologici ha avuto un grande impatto emotivo su-gli alunni, che hanno saputo tra-durre in composizioni grafi co-pittoriche, con grande maestria e gusto estetico. Ogni riprodu-

zione è stata presentata con fi la-strocche inventate, alcune delle quali scritte con l’uso della se-conda lingua comunitaria; essi hanno preferito raccontare la nostra Buccino con un linguag-gio divertente, diretto principal-mente ai bambini, allo scopo di affascinarli e consentendogli un

INIZIATIVE

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INIZIATIVE

viaggio nella fantarealtà, nella scoperta che ogni vicolo ha qual-cosa da raccontare.

Il prodotto fi nale del percor-so è stata la realizzazione di un libro dal titolo: ”Immaginando Buccino”, su fogli di carta rici-clata e con l’utilizzo di svariate tecniche, riscuotendo il gradi-mento della giuria che ha ritenu-to il lavoro valido, rispondente appieno alle tematiche previste nel Bando e, dal punto di vista formale, è stato ritenuto un’effi -

cace guida turistica junior.Gli alunni, accompagnati dal-

le insegnanti e dai genitori che sono stati sempre disponibili, sono stati premiati calorosamen-te dal Sindaco di Camerota, dal Dirigente Scolastico dell’Isti-tuto Comprensivo di Camerota e dall’ins. referente Maria Di Masi. Anche il Sindaco di Buc-cino, Pasquale Via, ha voluto esprimere le proprie congratula-zioni all’impegno profuso della scolaresca che è risultata essere

vincitrice, invitandola insieme alle insegnanti e genitori il gior-no 18 Giugno nell’aula consilia-re.

In tale occasione, il Sindaco ha sottolineato l’importanza del-la tematica affrontata, ritenendo che la salvaguardia e la tutela del nostro patrimonio storico e am-bientale sono indispensabili per favorire il senso di appartenenza e il rispetto dei beni culturali esi-stenti sul territorio.

La storia dell’Antica Volcei e di Buccino presentate con un libro realizzato dagli alunni utilizzando materiale di riciclo

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di Angelika Kraffert

Tra le vecchie mura di Buccino, nel centro storico, ed i siti archeologici di Volcei sono stati realizzati dal 23/06/ al 01/07/ 2011 due progetti: un corso di pittura ed uno di archeologia.

A questi progetti hanno partecipato da tre nazioni: da Chinon in Francia, Hofheim in Germania e Buccino Ita-lia.

Dopo estese organizzazioni ( collo-qui con le scuole per le adesioni dei ragazzi) ed incontri preliminari con i ragazzi e i loro genitori, con gli in-segnanti dei corsi e accompagnatori, procurati i fondi per le spese di viag-gio e materiali per i corsi; prenotati i biglietti aerei, trovate le famiglie ospitanti, stabilito lo svolgimento dei corsi e organizzate le gite, preparate le visite guidate del museo e del centro storico in lingue straniere) – fi nalmen-

te si potè dare il via.I giovani invitati delle tre nazioni

hanno visitato insieme, all’inizio dei corsi, il museo e il centro storico di buccino. Il gruppo di ragazzi francesi e italiani, sotto la guida di Alessandra Giglio, Maria Rosa Roviello, Mar-cello Nardiello, Tonino Gaimari, e le archeologhe Elena Acampa, Maria D’Andrea, Marina La Rocca e Jorg bastian dell’associazione promotrice di gemellaggi di Hofheim; si sono av-viati sulle tracce dei romani negli sca-vi di Volcei; partecipando attivamente al corso di archeologia:

Sette tedeschi e quattordici giovani italiani; si sono recati nel centro sto-rico di buccino per seguire il corso di pittura; sotto la direzione degli artisti Hermann Haindl e Huriy Ivashkevich di Hofheim e Angela Vinciguerra di Buccino e Angelika kraffert come “ragazza tuttofare” dell’associazio-ne gemellaggi di Hofheim “Amici di

Buccino”:nel centro storico in questo perio-

do c?é stato un movimento intenso: si cercavano soggetti di ispirazione nei vicoli; sulle piccole piazza e al castel-lo.

Ovunque si incontravano giovani disegnatori e pittori seduti su piccole sedie o gradini e intorno a loro erano diffusi utensili per dipingere. Comu-nicavano in inglese, francese ed ita-liano e quando il vocabolario falliva, si facevano capire con le mani, con gli occhi e con i gesti. Le chiacchiere e le risate allegra sia dei giovani che degli adulti ravvivano le stradine e i vecchi edifi ci del centro storico.

E’ stato un periodo di cooperazione armoniosa e piacevole per tutti gli in-teressati. I notevoli risultati dei corsi sono ora da vedere nel Municipio di Buccino.

Nella primavera del 2012 le opere saranno esposte in Hofheim e poi a

CORSO INTERNAZIONALE DI ARCHEOLOGIA E PITTURAInterscambio culturale con ragazzi di Buccino, Hofheim e Chinon

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Hermann Haindl

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I ragazzi impegnati nei laboratori sotto la guida di Herman Haindl, Huriy Ivashkevich, Angela Vinci-guerra, Jorg Bastian, Angelika Kraffert, Marcello Nardiello, Alessandra Giglio, Maria Rosa Roviello, Tonino Gaimari e le archeologhe Elena Acampa, Maria D’Andrea, Marina La Rocca

INIZIATIVE

chino. Questi progetti hanno dato ai giovani non solo la conoscenza della pittura e dell’archeologia, ma soprat-tutto hanno ricongiunto i giovani per far creare unitamente qualcosa, hanno fatto amicizia, trascorrendo di sera in-sieme il loro tempo libero.

Tutti hanno preso parte alle escur-sioni. E’ stata visitata Peastum

e tutti insieme sono andati a fare il bagno e lo shopping.

I giovani di Chinon e Hofheim han-no conosciuto la vita e l’amore nelle famiglie italiane. Sono stati abbattuti timori contro gli stranieri, barriere lin-guistiche e pregiudizi, e alla fi ne del soggiorno i giovani che si sono dovu-ti separare dai loro “genitori e fratelli italiani” lo hanno fatto con tristezza.

Mente si spera sempre di migliorare e crescere professionalmente.

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BUCCINO FA ……SCUOLAAllestiti i laboratori didattici fi nanziati con i fondi europei

a cura della Redazione

Grande entusiasmo tra tutti i parte-cipanti alla manifestazione organizza-ta dalla scuola di Buccino nel corso della quale sono stati inaugurati ben 4 laboratori: musicale, scientifi co, in-formatico e linguistico con annessa biblioteca.

Il Dirigente Scolastico Vincenzo Passa ha più volte sottolineato che queste nuove risorse didattiche rappre-sentano uno slancio ulteriore verso il successo formativo dei giovani allievi, unici veri protagonisti della scuola. E proprio loro, gli alunni, si sono stretti intorno al loro dirigente e ai docenti con suoni, canti e balli che hanno reso vibrante l’atmosfera creatasi quai per incanto. Signifi cativi gli interventi del Sindaco Pasquale Via, che ha sotto-

lineato l’importanza dei laboratori e della assoluta necessità di onorare con il massimo impegno professionale dei docenti i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Il Sindaco, a conclusione del suo intervento ha of-ferto personalmente alla scuola una discreta somma di denaro per l’acqui-sto di libri per la biblioteca scolastica. La maestra Anna Maria Monaco, ha illustrato il progetto nazionale “L’ita-lia delle fi abe”, con il quale la scuola partecipa ad un concorso nazionale. I genitori Rosaria Nigro e Giovanni Sa-limbene sono intervenuti regalando al Dirigente Scolastico una pubblicazio-ne e declamando alcune poesie scritte dai bambini.

Non sono mancati i ringraziamenti da parte del Dirigente Scolastico a chi ha contribuito alla realizzazione di questo evento: gli alunni innanzitutto,

che con l’aiuto di alcuni docenti han-no addobbato la scuola, i docenti Vita-lina Iuzzolino, Virginia Di Bella, Filo-mena D’Urso e Giuseppe Trimarco, i collaboratori scolastici e in particola-re Teresa Lepore e Franco Salimbene, disponibili otre modo anche fuori ora-rio di lavoro, gli esperi del progetto P.O.N. Renato Sica e Nicola Tancredi, il collaboratore dell’A.r.p.e. Antonio D’Auria, l’assistente amministrativa Teresa Volpe. Non poteva mancare il ringraziamento per la vicaria profes-soressa Carmela Petolicchio e per la Segretaria Rosa Lembo.

La manifestazione si è conclusa con testimonianze di affetto da parte dei genitori presenti, che hanno salutato il dirigente ringraziandolo per essere riuscito insieme al suo staff a creare una realtà scolastica decisamente rin-novata.

Vincenzo Passa - Nicola Tancredi

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INIZIATIVE

I laboratori: scientifi co, musicale, informatico e linguistico

Vincenzo Passa - Carmela Petolicchio - Rosa Lembo

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EVENTI

di Don Antonio Volpe

E’ sgorgato spontaneo da tutti i buccinesi il benvenuto al nuovo Arci-vescovo della nostra diocesi si Saler-no, Campagna ed Acerno.

Alle dimissioni di s.e. Gerardo Pierro, Arcivescovo emerito di Saler-no, e e seguita la nomina del nuovo Arcivescovo della stessa arcidiocesi nella persona di S.E. Rev.ma Mons. Luigi Moretti.

Proveniente da una esperienza importante nella diocesi di Roma in qualità di Vece Gerente di quella im-portantissima e particolare diocesi, certamente la sua presenza tra noi sarà altrettanto particolare arricchendo di interesse anche la nostra arcidiocesi.

Insediato quale nuovo Arcivescovo, il suo primo pensiero è stato quello di visitare le comunità di tutta l’arcidio-cesi compreso Buccino.

Di comune accordo stabilimmo la prima domenica di Giugno che cade-va il cinque del mese sperando in una giornata di sole e tempo bello, fu solo un sogno perché capitò in una giorna-ta piovosa e brutta, tutta via la Chiesa Madre di Buccino era gremita di fede-li accorsi per salutare il nostro nuovo Arcivescovo.

In qualità di Arciprete della Chie-sa Madre rivolsi a S.E. il saluto di benvenuto a nome proprio e di tutta la comunità di Buccino. Seguì l’inte-ressante intervento del nostro Sindaco Pasquale Via ascoltato da S.E. e ap-prezzato da parte dei fedeli.

S.E. l’Arcivescovo rispose con al-trettanto interesse al saluto e, doven-do poi amministrare la Santa Cresima, esortò tutti a vivere il Sacramento te-stimoniando la fede davanti a Dio e ai nostri fratelli.

Mi sia consentito rinnovare di cuo-re il mio ringraziamento a S.E. insie-me a tutta la comunità di Buccino.

BENVENUTO ECCELLENZA MONS. LUIGI MORETTIVisita pastorale alla comunità di Buccino del neo Arcivescovo della diocesi di Salerno, Acerno e Campagna

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INIZIATIVE

di Carmela Petolicchio

Si può credere ancora alle fi abe? Sembra di sì.

Quando ormai le attività sono ter-minate, quando nessuno se lo imma-ginerebbe, ecco delle luci accese in un Plesso scolastico!

Cosa c’è di strano? Sono le 21! Possibile? Sono le 22,00!

Ecco arrivare una volante dei CC. Forse una segnalazione… Qualcuno avrà telefonato.

No, non sono ladri, né intrusi,soltanto e sottolineo soltanto un’insegnante fuori tempo, lontana dalla logica del “quanto devo avere per questo lavoro straordinario?”. Un personaggio quasi fi abesco, con l’en-tusiasmo di una bambina che perde la cognizione del tempo quando si ritrova con i lavori degli alunni a lei affi dati, che si abbandona al piacere unico, a dir poco inconcepibile per molti, quando riprende le idee dei suoi ragazzi, le fa sue, le arricchisce, le condivide con chi come lei ama i rumori assordanti del retroscena e ar-retra, furtiva, davanti alle luci della scena.

Questo il bosco incantato entro cui si muovono i nostri ragazzi animati da una trascinatrice di talenti, qual è Anna Maria Monaco.

E di fi abe si parla per il concorso nazionale : “L’italia delle fi abe”. Tra-

scinata da una fatata carrozza, la no-stra Buccino è stata portata in trionfo da Roma a Torino come prescelta fi na-lista tra i concorrenti del Sud: un ori-ginale Libro/rotolo realizzato su iuta, un vero capolavoro, porterà con sé,

in un Tour che toccherà le principali città italiane, la voce dei nostri alunni, la loro creatività, il loro impegno e il silenzioso quanto assordante lavorìo della loro insegnante.

Grazie ragazzi, grazie Anna Maria.

L’Italia delle fi abe. BUCCINO…FATATA!!!Rielaborazione di una antica fi aba buccinese “Vungulicch” e parteci-pazione al Concorso Nazionale “L’Italia delle Fiabe”

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Campionato di 1°Categoria F.C. Buccino VolceiUN FINALE DA BRIVIDO

di Amedeo Calella

Il campionato di prima categoria del Buccino Volcei è terminato con un bottino di 34 punti che ha permes-so alla squadra di raggiungere l’obiet-tivo salvezza, centrato tra l’altro non senza diffi coltà poiché soltanto una vittoria all’ultima giornata ha decre-tato tale verdetto. A un’ottima prima parte della stagione agonistica, la quale aveva permesso alla formazione buccinese di navigare ai vertici della classifi ca, ha fatto da contraltare una seconda dove il calo dei ragazzi ros-

soneri, nonostante numerosi richiami ad un maggiore impegno da parte del mister Nico Fernicola e del Presidente Mario Volpe, è stato evidente e sotto alcuni aspetti inspiegabile. Infatti una serie di prestazioni negative hanno portato a delle sconfi tte a volte clamo-rose, e hanno fatto sprofondare nella graduatoria la compagine locale fi no a mettere in discussione la permanenza in prima categoria. Al di là del risul-tato sportivo, comunque importante, è da sottolineare l’entusiasmo che nelle partite e negli allenamenti ha coinvol-to i giovani di Buccino i quali in larga parte hanno composto la rosa messa

in piedi nel Settembre scorso dalla società e dall’allenatore, quindi l’au-gurio è che tale progetto, intrapreso un anno fa, possa continuare anche in futuro, soprattutto come un importan-te momento di aggregazione svago e crescita sia sportiva che umana per i ragazzi della nostra comunità.

SPORT

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SCOPRI ... “IL PARTICOLARE”Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Buccino

CONCORSO n. 7 “Scopri il particolare”La foto ritrae

IPPOLITA LAMAGNAComplesso degli Eremitani di S.Agostino, busto marmoreo della presunta Ippolita D’Alemagna,

sec. xv supposto autore della scultura Natale di Ragusa. Da Giuseppe Arduino “Mens loci, in Volceiana” scritti su Buccino Antica – Salerno 1985

HANNO RISPOSTO POSITIVAMENTE

Il SORTEGGIO ha premiato con il pacco sorpresa Pasquale MAROTTOLI. Rosaluna MURANO Pasquale MAROTTOLI Francesco MAROTTOLI

a cura della Redazione

La foto rappresenta un particolare inserito nel contesto urbanistico, architettonico, ambientale e cultu-

rale del territorio di Buccino.Scopri cos’è e descrivi a cosa si riferi-sce.Spedisci la scheda con nome, cognome ed indirizzo in busta chiusa di colore giallo, entro il 30 settembre 2011 al seguente indirizzo:

Redazione Volcei Oggic/o Comune di BuccinoPiazza Municipio, 184021 Buccino (SA)

Tra coloro i quali avranno individuato e ben illustrato “il particolare” verrà sorteggiato un pacco sorpresa

CONCORSO N°8

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FAVE FRITTE CON PANCETTA E CIPOLLA

TAGLIATA DI MANZO CON POMODORINI, RUCOLA E GRANA

di Alessandra Giglio e Katia Trimarco

INGREDIENTI: 1 kg. Fave già pulite 100 gr. Pancetta affumicata 3 cipollotti freschi 2 foglie di alloro 1 bicchiere di vino bianco Olio extra vergine d’oliva Sale q.b.

INGREDIENTI: gr.800 di controfi letto di manzo dello spessore di 3/4 cm. gr.800 di pomodorini grana padano rucola sale pepe zucchero glassa di aceto balsamico olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTOIn una padella alta mettere olio abbondante, i cipollotti affettati sottili, le fave, la pancetta tagliata a dadini e le foglie d’alloro; lasciare soffriggere, quando le fave risulteranno ben rosolate aggiungere il vino e il sale, far evaporare e coprire con un coperchio, continuare la cottura fi no a quando le fave saranno cotte. A cottura ultimata togliere il coperchio, far asciugare il liquido di cot-tura e servire con delle bruschette di pane.

PROCEDIMENTOTagliare i pomodorini a metà e disporli su una teglia ricoperta di carta da for-no. Condirli con una spolverata di sale e una di zucchero e farli caramellare in forno a 200° per una mezz’ora.Su una piastra rovente, cuocere le bistecche 3 minuti per lato, affettarle con taglio obliquo e disporle su un letto di rucola, aggiungere i pomodorini ed il grana a scaglie.Condire con sale, pepe, una spruzzata di glassa ed un fi lo di olio.Buon appetito!

RICETTE E PROVERBI

PROVERBIChi tèn nu’ puorch’ sicch’ lu fac’ grass’, e chi tèn’ na fi glia sul’ la fac’ fessaChi ha un maiale magro, lo cresce grasso, chi ha una sola fi glia la cresce scioccaChi ten’ ciènt’ amìc’ n’ mmor’ majChi tiene cento amici, non morirà mai di fameChi n’ ‘ntèn’ riènd’ mena la casa a bbìènt’Chi non ha denti, manda la casa in rovinaChi lassa la via vecchia p’ la nova, n’ ‘nzàp’ quer’ chi lassa e n’ ‘nzap’ quer chi trovaChi lascia la via vecchia per una nuova, non sa quello che lascia e non sa quello che trovaChi nasc’ quadr’, n’ ‘mpòt’ murì tunn’Chi nasce quadrato, non può morire tondoChi t’àla mmòcca, n’ ‘nt’ vòl’ mal’Chi ti sbadiglia in bocca, non ti vuole male

GLOSSARIOAccuppà’ v. saltare un ostacolo, un fossoAccurcià’ v. accorciare la lunghezza, abbreviareAccurciatòra s.f. scorciatoiaAccussì v. cosìAccustà’ v. avvicinare, accostareAccustumì v. accattivareAccuvà’ v. nascondereÀc’t’ a. acido‘Add’ s. m. galloAdd’crijà’ v. godere, divertirsi, soddisfarsi

dal libro: “BUCCINO E IL SUO DIALETTO”Raccolta di termini, modi di dire, proverbi, soprannomiautore: Antonio De Lucia – Palladio Editore

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LA PAGINA DELLE DELIBEREdi Diego BASTA

Delibere di Giunta Comunale

Delibera G.M. 45 del 28/01/2001“Qualifi cazione per la fruizione turistica dei Castelli e dei beni di pregio della Provincia di Salerno, fi nalizzata al recupero ad uso turistico di immobili di pregio storico siti nei comuni delle provin-ce UNESCO del sud Italia – Conso-lidamento e restauro della Chiesa del Convento degli Agostiniani ed opere di completamento al Museo Archeologico Nazionale – Approva-zione progetto preliminare”Approvato il progetto preliminare redatto dall’Arch. Pasquale Caprio, per il completamento del Museo Ar-cheologico Nazionale ed il consolida-mento della Chiesa di St.Antonio che concorrerà ad un bando dei Regione Campania e Provincia di Salerno. Im-porto complessivo € 1.820.703,69

Delibera G.M. 48 del 28/03/2011 “Approvazione Progetto: Feriae Volceianae per la candidatura al bando del PSR 2007/2013 misura 313 tipologia A e B.”Approvato il progetto per l’incenti-vazione delle attività turistiche che concorrerà al bando della Regione Campania. Importo complessivoEuro 299.846,10.

Delibera G.M. 50 del 28/03/2011 “Approvazione Progetto: Natura e Cultura – verso l’Eco Museo di Vol-cei per la candidatura al bando del PSR 2007/2013 misura 313 tipologia A e B.”Approvato il progetto per l’incenti-vazione delle attività turistiche che concorrerà al bando della Regione Campania.Importo complessivo Euro 272.259,41.

Delibere G.M. nr. 51-53-54 del 30/03/2011 “ Approvazione progetto

defi nitivo-esecutivo per i lavori di bonifi ca e sistemazione idraulico fo-restale del vallone Rosso – interven-to I^e II^- PSR 2007/2013 Misura 226.”L’Amministrazione Comunale ha approvato il secondo progetto che concorrerà al bando della Regione Campania per la sistemazione del vallone Rosso.Importo complessivo € 749.428,05 + € 750.000,00 + € 748.561,83

Delibera G.M. nr. 52 del 30/03/2011 Riapprovazione intervento cofi -nanziato dal FEASR – Misura 227 “Recupero del Sentiero del Dardano teso ad incrementare l’uso pubblico delle aree montane – PSR CAMPA-NIA 2007/2013.”Approvato il progetto esecutivo per la sistemazione del sentiero del Dardano ai fi ni della fruizione turistica.Importo complessivo € 750.000,00 Delibera G.M. nr. 55 del 04/04/2011“Richiesta alle Poste Italiane modi-fi ca orario Uffi cio Postale di Tufa-riello”Vista la richiesta dei cittadini di Tufariello, e per venire incontro alle esigenze degli abitanti di quell’area, l’Amministrazione comunale ha ri-chiesto a Poste Italiane la modifi ca dei giorni di apertura del nuovo uffi cio sito alla loc. Tufariello nei giorni di martedì-giovedì e sabato o in alterna-tiva di lunedì-mercoledì e venerdì.

Delibera G.M. nr. 58 del 04.04.2011 “Organizzazione VI^ motoraduno: Provvedimenti”Concesso anche quest’anno il patroci-nio e la collaborazione per l’organiz-zazione del Motoraduno.

Delibera G.M. nr. 62 del 18/04/2011 “Lavori di realizzazione loculi cimiteriali – approvazione progetto easecutivo”La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di loculi ed urne cimiteriali da realizzare nel

cimitero comunale di Buccino.Importo complessivo € 1.100.000,00

Delibera G.M. nr. 67 del 18/04/2011 “Concessione contributo per acqui-sto arredi per il nuovo Centro Resi-denziale per Anziani – Fondazione Monte dei Paschi di Siena”La Giunta comunale prende atto della concessione di un contributo di € 50.000,00 per l’arredamento del nuo-vo Centro Residenziale Anziani.

Delibera G.M. nr. 83 del 23/05/2011 “Modifi ca alla rete telefonica comu-nale: provvedimenti”Al fi ne di ammodernare le reti internet e telefoniche del Comune di Buccino con nuove tecnologie (VOIP-WIFI) la giunta comunale ha approvato la de-libera per la sistemazione delle linee comunali.

Delibere di Consiglio Comunale

Delibera C.C. nr. 06 del 20.04.2011 “ Approvazione bilancio di previsione esercizio fi nanziario 2011 – bilancio pluriennale 2011/2013 e relazione previsionale programmatica”Approvato dal Consiglio Comunale il bilancio di previsione per l’esercizio fi nanziario 2011.

Delibera C.C. nr. 07 del 20.04.2011 “Documento per iniziativa 18 aprile 2011 – per il lavoro, per il territorio, per la montagna”Il Consiglio Comunale approva il do-cumento del Forum Regionale del PD a sostegno delle politiche del lavoro, del territorio e della montagna, soprat-tutto per la grave situazione venutasi a creare con i lavoratori idraulico-forestali e le Comunità Montane.

GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

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