80

Volontariato e verde per tutti

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Volontariato e verde per tutti
Page 2: Volontariato e verde per tutti
Page 3: Volontariato e verde per tutti

1

PRESENTAZIONE STUDI SOCIALI

Tra le funzioni dei Centri di Servizio per il Volontariato il Decreto Mini-steriale 8/10/1997 indica l’offerta di “consulenza e assistenza qualificata non-ché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specificheattività”.“Società Solidale”, CSV della provincia di Cuneo, s’impegna dal 2003 a soste-nere le iniziative delleAssociazioni di Volontariato della Granda e, in modo par-ticolare, a favorire quelle “buone prassi” ideate dai sodalizi locali, ma chepossono essere estese anche in altri contesti territoriali e sociali.

I progetti meritevoli di diffusione sarebbero molti. Ne è stato scelto uno,“VERDE PER TUTTI”, perché il CSV ritiene più “urgente” sviluppare e sensi-bilizzare l’opinione pubblica sul problema delle barriere architettoniche che an-cora prepotentemente invadono le nostre città, talvolta lastricate più che altro dibuone intenzioni.

Le pagine di “Studi Sociali”, supplemento di approfondimento e docu-mentazione di “Società Solidale”, presentano il lavoro di ricerca, ricognizione emappatura di spazi pubblici della provincia svolto dall’associazione ALICECuneo Onlus tramite i volontari e due architetti.

L’augurio è che la lettura dei risultati di questa “buona prassi” consolidile motivazioni dei tanti volontari già impegnati sul campo, affascini nuovi vo-lontari, ma, anche, interpelli ed esorti amministratori e cittadini ed inviti ad unirele forze per abbattere le barriere ed evitare di costruirne di nuove.

Concludo con la citazione di una frase di don Lorenzo Milani, fondatoredella Scuola di Barbiana e autore della celebre “Lettera ad una professoressa” dacui è tratta la frase, ricordando prima il suo motto, che ancora oggi risuona “I care– ho a cuore”: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirneinsieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”.

Giorgio GroppoPresidente CSV Società Solidale

Page 4: Volontariato e verde per tutti
Page 5: Volontariato e verde per tutti

3

VERDE PER TUTTILavoro di ricerca elaborato in occasione dellaI^ Giornata Mondiale in Italia di lotta all’ictus.

Cuneo, 29 ottobre 2008.

Il logo è tratto dal sito www.repubblica.it “Vignettisti italiani in campoper i disabili” ed è stato realizzato in occasione della Giornata europea

delle persone disabili del 3 dicembre 2003.

Alice Cuneo OnlusPiazza Foro Boario 212100 Cuneo

Tel. 0171-631076; e-mail: [email protected]

Iniziativa realizzata conCSV Società Solidale - Cuneo

Page 6: Volontariato e verde per tutti
Page 7: Volontariato e verde per tutti

5

ANCHEACUNEO LAVOCE DI A.L.I.Ce. PER LALOTTAALL’ICTUS CEREBRALE

Dott. Giuseppe BonattoPresidente A.l.i.Ce. Cuneo Onlus

A.L.I.Ce., acronimo di “Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale” èuna libera associazione senza fini di lucro presente già da diversi anni in quasitutte le regioni italiane. Con la costituzione dal 2004 diA.L.I.Ce. Cuneo si è datovita, anche nel capoluogo della Granda, ad un vero e proprio “patto di solidarietàper la salute” che sapesse guardare alla sanità dal punto di vista delle persone, deipazienti e non solo degli aridi tecnicismi e dei burocratismi, pur se indispensa-bili. In poco tempo siamo riusciti a coinvolgere un gruppo di persone disponibiliad impegnarsi direttamente sia per conoscere di più la tematica “ictus” che perapprofondire l’universo umano di chi è colpito da questo male, dei familiari edanche delle persone a rischio.

È decollata, in tal modo, un’alleanza che, con il tempo, ha coinvolto sem-pre di più enti locali, aziende ospedaliere, mondo del volontariato realizzando,attraverso un ponte simbolico e concreto, numerosi momenti di informazioneper la prevenzione e la cura in uno stretto collegamento tra ammalati, familiari,medici, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale sanitario coin-volti, periodicamente, in iniziative didattiche, in manifestazioni pubbliche, in-contri, dibattiti organizzati proprio da A.L.I.Ce. Cuneo. Con queste moltepliciattività l’Associazione si è prefissa di fornire indicazioni precise e sostegno mo-rale a quelle famiglie che si trovassero a doversi confrontare con la traumaticarealtà di un congiunto colpito da Ictus, impegnandosi attraverso incontri, ap-puntamenti diretti o tramite telefonate e comunicazioni sul proprio sito (www.ali-cecuneo.it) a far sì che, nel momento in cui si ha bisogno di risposte chiare eservizi adeguati, non si vada a cozzare contro gli ostacoli insormontabili dal-l’ignoranza dei propri diritti e delle leggi inapplicate.

Per conseguire questi risultati il contributo del Centro Sociale per il Vo-lontariato è stato, ed è, quanto mai prezioso. È proprio al suo sostegno, unito aquello personale dei volontari e di altri enti pubblici e privati, che A.L.I.Ce.Cuneo ha potuto realizzare, annualmente, dei progetti finalizzati, da una parte, a

Page 8: Volontariato e verde per tutti

6

fornire ai cittadini, in pubblici incontri una maggior consapevolezza sugli stili divita corretti da adottare per guadagnare salute, realizzando un vero e proprio “in-vestimento” per il futuro e, dall’altra, sensibilizzare enti locali ed amministrazionipubbliche a prendere in esame i servizi ed i sistemi di assistenza al fine di assi-curare una politica che sostenga ed incoraggi le persone disabili ad essere parteintegrante nella società in cui vivono e scoprire le restrizioni e le barriere di-scriminatorie che colpiscono le persone disabili e la loro partecipazione alla vitasociale.

A.L.I.Ce. Cuneo Onlus opera su tutto il territorio provinciale e disponea Cuneo di una sede in Piazza Foro Boario 2, aperta il giovedì dalle ore 9 alle ore13. Volontari e personale specializzato sono inoltre reperibili ai numeri 0171-631076 e 338-1947913.

Page 9: Volontariato e verde per tutti

7

IntroduzioneIL PROGETTO “VERDE PER TUTTI:

NORME PER LAPROGETTAZIONE DI AREE VERDIE LUDICHEACCESSIBILI ATUTTI.”

Dott. Giuseppe BonattoPresidente A.l.i.Ce. Cuneo Onlus

L’assunto fondamentale da cui è partita la proposta progettuale diALICECuneo è stato quello del diritto di ogni individuo al libero accesso agli spazi pub-blici considerati sede importante di relazione e di sviluppo di rapporti sociali.L’esercizio di tale diritto si è spesso rivelato, tuttavia, non sempre garantito aiportatori di handicap ed una precisa responsabilità è stata individuata nel per-manere di tante, troppe “barriere architettoniche”. Un problema, questo, di cuiesiste una vasta letteratura, capace di illustrare varie soluzioni tecniche da adot-tarsi nei confronti dei soggetti svantaggiati.

Si tratta, però, nella stragrande maggioranza dei casi, di soluzioni pro-spettate per abitazioni ed edifici e che assai raramente dedicano attenzione altema degli spazi pubblici aperti fra i quali rivestono particolare importanza learee destinate al verde.

Con il progetto “Verde per tutti…” ALICE Cuneo ha inteso portare unproprio contributo a fornire, sulla base dell’esperienza diretta effettuata da pro-pri associati, disabili a seguito della malattia, suggerimenti ed indicazioni tecni-che per la progettazione di percorsi e di aree tali da favorire una miglior fruibilitàda parte delle persone con ridotte capacità motorie.

Si tratta, a nostro avviso, di uno strumento quanto mai utile per i pubbliciamministratori, i tecnici progettisti, i costruttori ma anche per gli stessi fruitorimessi in condizione di essere più coscienti delle proprie esigenze ed in grado dimeglio rappresentarle alle istituzioni chiamate a soddisfarle.

Page 10: Volontariato e verde per tutti

8

L’idea del progetto è partita proprio dalla constatazione della importanzarivestita dagli spazi pubblici per i propri associati nella delicata fase dell’eserci-zio fisico di parziale recupero motorio. In più occasioni si è rilevato come le bar-riere architettoniche presenti diventassero vere e proprie barriere psicologicheche impedivano o limitavano il successo dell’attività di recupero. Con ciò non siintendeva affatto richiedere aree specifiche per disabili, si trattava, piuttosto, dipensare e costruire percorsi natura che potessero essere fruiti da tutti. Lungi danoi, infatti, concepire una “riserva”, ma strutturare l’ambito territoriale del verdepubblico “a misura di tutti” adottando soluzioni che non ostacolino il disabile,dando valore anche alla diversità, reiventando un modello di architettura delverde in cui la natura è amica e non ostacolo.

Di qui indicazioni che prevedano consultazione non solo con i detentoridi competenze architettoniche ma anche con medici curanti, fisiatri per un cor-retto indirizzo del progetto. Quindi percorsi che valutino le caratteristiche geo-morfologiche oltre a quelle estetiche e vegetazionali, considerino forma,pendenze, pavimentazione, disposizione di segnaletica ad altezza adeguata.siano dotati di aree di sosta con sistemazione di elementi di arredo facilmente uti-lizzabili da tutti, ecc..

Il progetto è ricco di queste indispensabili informazioni, illustrate anchein forma grafica con disegni.

Il risultato è quello di un esemplare modello di tanti suggerimenti da concretiz-zare non solo in nuove aree ma anche nella ridefinizione di percorsi ed aree giàesistenti, da adeguare alle esigenze puntualmente segnalate. L’obiettivo del pro-getto ha voluto, principalmente, essere proprio questo: offrire un caleidoscopiodi proposte, un vademecum per un corretto, nuovo approccio all’argomento, consoluzioni davvero funzionali.

Page 11: Volontariato e verde per tutti

9

SINTESI PROGETTO “ILVERDE PER TUTTI”

CSV Società Solidale

Il progetto “VERDE PER TUTTI, norme per la progettazione di areeverdi e ludiche accessibili a tutti” è stato presentato al Centro Servizi per il Vo-lontariato “Società Solidale” tramite il Bando Ex Comunicazione Turco 2007dall’associazioneALICE Cuneo Onlus –Associazione per la Lotta all’Ictus Ce-rebrale.

Gli obiettivi di VERDE PER TUTTI, in sintesi, sono: sensibilizzare glienti locali sulla mancanza di spazi di libero movimento in aree pubbliche ac-cessibili a tutti; trattare l’handicap nella quotidianità dando valore alla diversità;pensare e costruire parchi natura fruibili da tutti, con soluzioni che non ostaco-lino i disabili.

Tali finalità si sono raggiunte attraverso alcune azioni, realizzate tra lu-glio 2008 ed il primo semestre 2009, con presentazione ufficiale nell’ambitodella Giornata mondiale di lotta all’ictus il 29 ottobre 2008. Le attività svolteper raggiungere i risultati prefissi sono state, in sintesi: la mappatura degli spaziverdi per ipotizzare un loro utilizzo da parte di tutti mediante sopralluoghi; l’or-ganizzazione di un momento di incontro con riflessione e presentazione dei datirilevati attraverso DVD e fascicolo-guida, con politici, amministratori e cittadi-nanza; eventuale affiancamento ad Enti locali per la realizzazione concreta diun’area.

Dopo le valutazioni dell’apposita commissione esterna, il CSV “SocietàSolidale” ha approvato il progetto ed ha sostenuto: le spese promozionali, postali,l’utilizzo dei locali, la collaborazione di due architetti ed i rimborsi spese di viag-gio dei collaboratori.

Page 12: Volontariato e verde per tutti
Page 13: Volontariato e verde per tutti

11

RELAZIONE - ILVERDE PER TUTTIEssere tutti diversi è un ottimo modo per essere tutti uguali

Paola Cavaciocchi, Silvia SoppaArchitetti

PremessaAlcuni riferimenti concettuali che sono stati la base del lavoro di ricerca:

1. Progettare e trasformare il territorio richiede investimenti efficientiche sappiano realizzare spazi e percorsi alla portata del numero più ampio pos-sibile di utenti e in grado di produrre effetti pedagogici, educativi e sociali.

2. La possibilità di fruire in maniera complessiva dell’“ambiente di vita”passa anche attraverso la piena libertà di godimento del verde pubblico, cheesplica la funzione sociale di ricreazione e benessere psico-fisico e costituisceuno degli ambiti privilegiati dello scambio relazionale.

3. Nell’ultimo decennio, le aree verdi (giardini pubblici, parchi urbani,aree protette, riserve naturali) hanno sempre più assunto una funzione crucialedi “snodo” del territorio, fungendo da laboratori in cui sperimentare nuovi mo-delli di programmazione, gestione, sviluppo sostenibile, non solo economico,ma anche culturale e sociale, improntati sul rispetto delle diversità e sui principidi inclusione ed integrazione.

4. Nel loro ciclo di vita, le persone possono avere per lunghi periodi osolo momentaneamente difficoltà fisiche, psichiche e sensoriali, rese ancora piùgravose da disattenzioni progettuali che possono diventare vere e proprie bar-riere.

5. Acquisire, ed in parte recuperare, rispetto per l’ambiente, gli spazi e ilverde pubblico avendo come riferimento “utenti deboli” (bambini, donne incinte,anziani, persone con disabilità) deve diventare consuetudine per una buona pro-gettazione.

6. Di più, poiché gli “utenti deboli” non sono uguali, è da ritenersi supe-rato anche il voler classificare in possibili categorie questi tipologie di fruitori,e bisogna impostare una cultura progettuale capace di essere veramente per tutti.

Page 14: Volontariato e verde per tutti

12

ObiettiviIl presente lavoro di ricerca si propone di individuare principi ed ele-

menti di progettazione per la realizzazione di aree verdi accessibili e fruibili. Idestinatari sono principalmente le Amministrazioni pubbliche e gli Enti gestoridi aree verdi e naturali protette, per i quali si è predisposto materiale informativoe visivo (poster allegati) che può servire come strumento-guida alla compren-sione dei principali campi di intervento.

Il lavoro focalizza l’attenzione sulla corretta progettazione degli spaziverdi, spazi che richiedono particolare sensibilità nella proposta di soluzioni peruna fruizione allargata a tutti, in quanto condizionata dall’orografia dei terreni,dagli eventi meteorologici, · dalle continue mutazioni dell’ambiente, come lacrescita vegetazionale e i fenomeni di dilavamento.

Garantire l’accessibilità per tutti ad un parco naturale, ad una riserva o adun giardino pubblico significa, quindi, conoscere innanzitutto le caratteristichedel territorio e, parallelamente, le esigenze dei potenziali visitatori, in sintesi si-gnifica riconoscere le potenzialità esprimibili di “quel” territorio. È un elementofondamentale per garantire il successo di una fruizione allargata di un’area verde,progettare tenendo conto degli oneri di gestione:

� per esempio, prima di decidere dove posizionare un cestino per i rifiuti(o un area ecologica), è fondamentale programmare con quale frequenzadovrà/potrà essere svuotato e chi avrà incarico di pulire le aree di pertinenza;

� oppure ancora, è necessario manutenere con regolarità la vegetazionelungo i percorsi, controllando la crescita di rami e le fronde sporgenti ai lati delpercorso, perchè possono diventare vere e proprie barriere per la fruizione.

Si parte, quindi, dalla conoscenza delle risorse esistenti per soddisfare lediverse esigenze dei fruitori con soluzioni puntuali e circoscritte che diventanoparte di un piano di realizzazione più vasto, che si materializza attraverso:

� la pianificazione degli interventi sul territorio,� la strategia di promozione del territorio,� la qualità dei servizi offerti.

Page 15: Volontariato e verde per tutti

13

Per promuovere questo processo virtuoso è necessario conoscere le esi-genze dei potenziali utenti ed identificare il quadro di richieste specifiche avan-zate dai fruitori attraverso la sperimentazione diretta delle soluzioni progettualiproposte.

Il lavoro, quindi, pone le basi per una buona progettazione, ma è da in-tendersi non concluso, implementabile e migliorabile attraverso il confronto coni diversi fruitori.

MetodologiaIl lavoro di ricerca si è articolato in diverse fasi: confronto-ascolto; ri-

cerca, sopralluoghi, selezione e organizzazione dei contenuti.

� Confronto-Ascolto. La prima fase del lavoro è stata caratterizzata dalreperimento di prime informazioni sul tema, da un lato, delle aree verde e spaziaperti e, dall’altro, sul tema della loro fruizione per utenti aventi disabilità.

Attraverso brainstorming sono, poi, stati focalizzati gli argomenti chepotevano essere caratterizzanti la progettazione di aree verdi per un’utenza am-pliata ed è stata individuata una scaletta di “buona pratiche” attraverso la qualeavviare il confronto con l’Associazione Alice Cuneo, promotrice del progetto.Successivamente i risultati del lavoro di brainstorming sono stati confrontati coni responsabili del progetto, per poter valutare la correttezza di impostazione e lapriorità di alcune tematiche.

� Ricerca. Il lavoro è proseguito con l’ulteriore reperimento e consulta-zione di pubblicazioni e manuali già predisposti sul tema delle aree verdi acces-sibili. Questo ha permesso di costruire una bibliografia e sitologia di riferimentoche è stata la base su cui sviluppare i temi individuati nella fase di “confronto-ascolto”. Nel dettaglio le fonti selezionate sono state:

Page 16: Volontariato e verde per tutti

14

Siti internet�Accessible Play Areas. A Summary of Accessibility Guidelines for Play Areas,U.S. Access Board Summary of Accessibility Guidelines for Play Areas, Kompan,Olympia, 2005, www.access-board.gov�G. Carella, S. Carpinelli, D. Scopigno,Guardare il territorio con occhi nuovi.Alcune linee guida per l’accessibilità alle aree naturali protette, Progetto par-chi accessibili, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in www.par-chiaccessibili.it, 2005.� ECA – Europäisches Konzept für Zugänglichkeit (European Concept for Ac-cessibility), Handbuch, Berlin, 2005� www.si-mo.it�www.disabili.com�www.nabeba.de�www.parks.it�www.repubblica.it

Manuali/pubblicazioni�A. Gariboldi, Natura per tutti. L’accessibilità nelle aree naturali, Cd-rom CSVdella Provincia di Pavia, 2005.�A. Ghersi (a cura di), Paesaggi terapeutici. Come conservare la diversità peril “Ben-Essere dell’uomo”, Alinea, Firenze, 2007.�L. Lancerin (a cura di), Il verde è di tutti. Schede tecniche per la progettazionee la realizzazione di aree verdi accessibili e fruibili, Regione Veneto, 2003.� A. Privitera (in coll. con P. Ramella) (a cura di), Relazione sul progetto delparco plurisensoriale “diversamente abili”, Comune di Buccinasco, Milano,2004�M. Solinas (a cura di), Accessibilità e fruibilità delle aree protette. I principi,le buone pratiche, Quaderni Scientifici del CTS, Roma, 2004.�Regione Lombardia, Parchi senza barriere, 28 aree protette della Lombardiacon informazioni sull’accessibilità, CTS, Roma, 2007.Il lavoro di spoglio dei materiali consultati ha permesso anche di selezionare di-segni e fotografie da utilizzare per visualizzare al meglio le informazioni attintedalle diverse ricerche. È in questa fase che è stata impostata l’organizzazione ditavole grafiche, che sono state chiamate “Abachi”, in cui sono riassunti i prin-cipi e gli elementi progettuali che dovrebbero condurre ad una progettazione pertutti gli utenti.

Page 17: Volontariato e verde per tutti

15

� Sopralluoghi. La ricognizione del territorio delle Aree protette e deiParchi cuneesi, infine, ha permesso di affinare l’individuazione delle risorse, esi-stenti e/o potenziali, del territorio a cui è riferito il lavoro e ha consentito di giun-gere alla definizione dei temi principali su cui fondare la progettazione delle areeverdi per tutti.I sopralluoghi sono stati effettuati all’Oasi naturale di Crava Morozzo e al ParcoFluviale Gesso Stura. La scelta delle due aree verdi è stata determinata dal loroessere segnalate nelle guide specializzate come aperte alla fruizione per personecon disabilità. La conoscenza dei luoghi è stata finalizzata alla ricerca di ele-menti significativi per sviluppare le tematiche necessarie ad avviare una proget-tazioneallargata a tutti gli utenti.

Diversi e numerosi i temi progettuali individuati: gli ingressi, i parcheggi,i sentieri, la segnaletica, le sedute, i ponticelli, i capanni per l’osservazione dellafauna selvatica, le aree attrezzate per la sosta, le aree attrezzate per la didattica,giochi per bambini, percorsi vita, elementi di arredo.

Da questa rassegna di spunti progettuali si sono organizzati i macro ar-gomenti che una progettazione di aree verdi per tutti dovrebbe tenere in conto.

� Selezione e organizzazione dei contenuti. La pluralità dei temi diprogetto, evinta sia dai sopralluoghi che dalla ricerca bibliografica e sitologica,è stata organizzata in macro temi di progetto: accessibilità, percorsi, aree per lasosta, elementi di arredo, elementi per il Ben-Essere.Il tema della fruizione delle aree verdi per tutti è, quindi, stato affrontato dallascala urbana a quella dell’arredo, in una prospettiva di progressivo superamentodelle differenti barriere che si possono incontrare alle diverse scale di intervento.Sono stati, infine, selezionati gli interventi principali per avviare almeno la rea-lizzazione di un progetto corretto per un’area verde da quelli più complessi (pergestione, mantenimento ed economia) che possono qualificare maggiormentel’area verde.

Il completamento della ricerca ha riguardato la definizione dei contenutidegli Abachi (n° 6 poster in formatoA1), la predisposizione della relazione illu-strativa, che completa e spiega i contenuti degli Abachi, la preparazione di unapresentazione attraverso la quale ricostruire il processo di metodo seguito e il-lustrare i principali contenuti della ricerca.

Page 18: Volontariato e verde per tutti

16

Temi individuatiCome sopra richiamato, il sopralluogo e la conoscenza di ricerche già

sperimentate ha permesso di articolare la ricerca in cinque diversi temi: l’acces-sibilità, i percorsi, le zone per la sosta, gli elementi d’arredo, gli elementi per ilBen-Essere.

1 - L’ACCESSIBILITÀL’accessibilità, in qualità di fruizione dell’ambiente, non deve rappre-

sentare una risposta specialistica a problematiche individuali, ma deve essere unsistema diffuso per raggiungere l’autosufficienza e quindi l’uguaglianza tra i cit-tadini, attraverso soluzionifunzionali che non siano connotate per una specifica condizione d’utenza.

L’accessibilità è un mezzo che permette la possibilità di partecipare atti-vamente alla vita sociale: limitare non volutamente l’accesso ad una città, ad unparco, ad un’area verde, dichiarate aperte al pubblico, è non solo discutibile dalpunto di vista umano e sociale, ma produce anche una serie di diseconomie ascala locale e territoriale.

Sono tre le condizioni fondamentali che devono realizzarsi per impostareuna corretta accessibilità: essere informati, raggiungere, fruire. Riveste fonda-mentale importanza la modalità per raggiungere ed entrare nello spazio verde(parco, giardino pubblico) e dovrebbero essere subito valutati i seguenti aspetti:

� la buona permeabilità dell’area per evitare l’isolamento dal resto delcontesto urbano in cui è inserita, attraverso, per esempio, la “messa in rete” deglispazi pubblici esistenti, vale a dire garantire un percorso di fruizione aperto atutti che connetta le diverse aree verdi;

� la previsione di rimozione delle barriere esistenti, che possono respin-gere da subito il raggiungimento e la fruizione dell’area;

� la possibilità di “avvicinarsi” all’area attraverso diverse modalità (apiedi, con mezzi pubblici, con mezzi privati e collettivi);

� la previsione di zone parcheggio e di manovra per mezzi pubblici eprivati collettivi.

I principali elementi progettuali sono:

Page 19: Volontariato e verde per tutti

17

Segnaletica:� Deve essere collocata, nelle aree urbane, per indicare la presenza del-

l’area verde; deve esservi specificata la distanza, la direzione per raggiungerla,le principali caratteristiche ed attrattive che la caratterizzano.

� Le informazioni, apposte su appositi supporti informativi (riconosci-bili attraverso una veste grafica uniforme), possono essere veicolate attraversoil testo scritto e/o le icone.

� Nel caso di utilizzo della modalità testuale, il carattere delle scrittedovrà essere preferibilmente di tipo simile ad Helvetica o Verdana, in maiuscolo,sufficientemente grande da permetterne la lettura a tutti.

� Nel caso di targhe e piccoli panelli, il testo dovrebbe essere realizzatoin rilievo - escludendo l’uso di caratteri in Braille -, in quanto tali caratteri pos-sono essere indistintamente letti da tutti i visitatori, sia da chi ha una capacità vi-siva ridotta, siacon il tatto, da chi ne fosse completamente privo.

Parcheggi:� Non sono solo il primo servizio finalizzato all’accesso all’area verde,

ma ne rappresentano “il biglietto da visita”, sia in termini di presentazione sia dalpunto di vista dell’accessibilità per tutti.

� Nella loro progettazione devono essere evitate il più possibile interfe-renze tra uomo e automobile sia in relazione alla necessità di spostamento/ma-novra sia, di conseguenza, in merito alla respirazione dei gas di scarico.

� L’area di sosta dei veicoli dotati del contrassegno speciale deve essereposizionata in modo tale che il percorso di raccordo tra il parcheggio e l’ingressoal sentiero o alla struttura sia accessibile e che la distanza che separa l’area ri-servata dall’ingresso, o punto d’interesse, non sia eccessiva (max 10 m).

� La persona con difficoltà motorie può essere il conduttore o il tra-sportato, per questo non è necessario delimitare l’area del veicolo da quella dimanovra della carrozzina.

� È necessario facilitare la manovra di trasferimento di una persona susedia a ruote in tutte le condizioni atmosferiche; pertanto i posti auto riservati de-vono essere preferibilmente dotati di copertura.

Page 20: Volontariato e verde per tutti

18

� In prossimità dell’area di parcheggio è necessario prevedere un ser-vizio igienico e la presenza di colonnine di SOS, con riferimento ai principalinumeri di soccorso:118, 112, 113, 115.

�Altre funzioni importanti, ma non indispensabili, sono quelle relativealla presenza di servizi accessori in grado di preparare opportunamente l’iniziodella visita (es. presenza di un centro visite, di pannellistica introduttiva).

Ingresso:� La migliore progettazione dovrebbe puntare sulla massima integra-

zione sociale e di riconoscimento dell’area. Pertanto, la predisposizione di can-celli (tornelli, sbarre,ostacoli) dovrebbe essere la più limitata possibile e, quando è fattibile, assente.

� L’ingresso è il luogo privilegiato per la localizzazione del Centro vi-site/informazioni, che, dove presente, deve essere presso al parcheggio principalee con presenza di personale per fornire le indicazioni necessarie ai visitatori.

2 - I percorsiUna buona progettazione dello spazio verde deve garantire: l’accesso,

l’orientamento al loro interno e la consapevolezza nella fruizione.Nell’ambito di una loro corretta progettazione i percorsi devono:

� rispondere alle differenti esigenze dei fruitori mantenendo un anda-mento semplice e regolare e consentendo a tutti di potersi orientare facilmente;

� avere un dimensionamento adeguato e prevedere aree di manovra;

� essere dotati di segnalazioni di eventuali discontinuità e di potenzialisituazioni di pericolo;

� prevedere il corretto superamento di dislivelli e discontinuità;

� non avere elementi di intrusione (fronde, radici, sassi, ghiaia, sabbia,fango);

Page 21: Volontariato e verde per tutti

19

� prevedere superfici ed indicazioni differenziate per coniugare le esi-genze dovute a differenti abilità (non vedenti e ipovedenti secondo il codiceLOGES, per disabili motori);

� prevedere la possibilità di riposarsi/appoggiarsi lungo il sentiero;

� essere delimitati da corrimano e cordoli di contenimento.

I principali elementi progettuali sono:

Forma:� Per la realizzazione del sentiero è necessario scegliere siti, le cui con-

dizioni orografiche permettano un unico tracciato per tutti i visitatori, favorendo,ove possibile, percorsi circolari/ellittici per fornire sia un migliore orientamento[in particolare per alcune categorie di utenti come ciechi, ipovedenti, malati dialzheimer] sia per impostare un’efficace suddivisione funzionale delle diversezone dell’area verde.

� È necessario progettare percorrenze continue evitando al massimo di-scontinuità, quali dislivelli, cambi di direzione repentini, e quando non è possi-bile evitarli, segnalarne efficacemente la presenza.

� La progettazione del percorso deve tener conto di aree/spazi per la ma-novra per permettere cambi di direzione o il passaggio di almeno due persone(min 1,40 m max 1,80 m).

Fondo:� L’attenzione al fondo del sentiero ed ai suoi bordi laterali, applicando

spesso semplici soluzioni costruttive, può fare la differenza, rendendolo fruibilea tutti rispetto ad altri percorsi posti in situazioni simili, ma lungo i quali nonsono stati applicati gli stessi accorgimenti. Massima attenzione andrà pertanto ri-volta ai dettagli, in particolare a quelli che garantiscono l’effettiva continuitàdell’accessibilità del percorso.

� Il fondo deve essere compatto, evitando superfici irregolari con pre-senza di sabbia, ghiaia o fango in caso di pioggia. Al riguardo si possono usareprati armati, calcestre carrabile (oppure un composto di ghiaino e cemento po-sato a secco, sopra uno strato di tessuto non tessuto, pressato da un rullo) e pa-iolati in legno.

Page 22: Volontariato e verde per tutti

20

� L’uso di materiale diverso o un suo cambio di tessitura della superfi-cie del terreno sarà utile per tutti per evidenziare l’approssimarsi di un punto in-formazioni o di una situazione nuova (per esempio la presenza di un’area per lasosta, di un punto panoramico, di un bivio, ecc.).

� L’uso di traversine annegate nel terreno collocate ogni qualvolta c’è uncambio di direzione del percorso o dove vi sia un luogo d’interesse (botanico,faunistico, panoramico) può rappresentare una valida soluzione per l’orienta-mento dei non vedenti. L’inserimento di strisce-guida sul terreno può avvenireanche attraverso materiale di colore diverso.

Pendenze:�Una pendenza troppo accentuata dovrebbe essere sempre evitata e con-

tenersi tra 8% longitudinale e 1% traversale; inoltre, se presente per imprescin-dibili motivi orografici, dovrebbe sempre essere indicata con l’opportunapannellistica.

Punti per la sosta:� I percorsi eccessivamente lunghi, esposti al sole o in pendenza, pos-

sono creare notevole disagio e trasformarsi in una vera barriera.

� Lungo i percorsi è bene prevedere delle sedute per il riposo ogni 200,500 metri.

� Lungo i percorsi dove vi sono muretti costruiti per recinzioni o percontenimento del terreno, è opportuno siano adattati, dove possibile, alla fun-zione di seduta – altezza 0,42÷0,45 m - o di semplice appoggio - 0,65 ÷ 0,75 mcirca.

� Per soste brevi può essere sufficiente porre degli appoggi ischiatici.

Page 23: Volontariato e verde per tutti

21

Pannelli informativi:� Sono infrastrutture leggere atte alla diffusione di informazioni, scritte

o visive, da collocarsi in prossimità dei flussi di visitatori (centri visita, punti diingresso, sentieri, punti panoramici, aree per la sosta, parcheggi).

� Devono essere messe in primo piano per permette di avere informa-zioni sulle modalità di accesso all’area e predisposte anche per persone non ve-denti e ipovedenti.

� Lungo il percorso si deve fare attenzione alla disposizione della se-gnaletica perché un eccesso di segnali può generare confusione, mentre nei puntidecisionali, come ad esempio un bivio, la segnaletica è indispensabile.

� La forma e le dimensioni utilizzate ne devono consentire il massimoinserimento nell’ambiente.

Logotipi:� Il colore di fondo costituisce, nel sistema informativo, il miglior para-

metro di differenziazione rapida della natura dell’informazione.

� Non si deve, tuttavia, dimenticare che per facilitare la lettura alle per-sone ipovedenti, occorre dare risalto alla differenziazione cromatica e aumen-tare la grandezza dei caratteri.

� Si raccomandano famiglie di caratteri facilmente leggibili, come per es.Helvetica e Arial, non in corsivo, con altezze proporzionali alla distanza di let-tura.

Informazione tattile:� L’informazione posta lungo un sentiero o all’interno di un’area di sosta

deve essere anticipata da segnali di attenzione prodotti da corrimani, cordoli e pa-vimenti in rilievo.

� Il rame sbalzato o materiali plastici termoformabili possono essereadatti per l’occasione.

Page 24: Volontariato e verde per tutti

22

Ponti:� Esistono diverse tipologie di ponticelli, passerelle e percorsi palafittati

per attraversare zone umide o accidentate, altrimenti non accessibili.

� Essi vanno progettati con attenzione per non vanificare l’accessibilitàdi interi percorsi; pertanto vanno collegati in maniera idonea con il resto del per-corso, con il quale si viene a creare un gradino o degli spazi eccessivi; al riguardobastanopiccole rampe di raccordo.

� La presenza di passerelle o ponti deve essere segnalata per tempo conuna diversa tessitura del terreno, picchetti, cordoli laterali e corrimano che siprolungano all’uscita e all’ingresso del ponte stesso.

� Dovranno essere dotati di corrimano e parapetti laterali (altezza min.1,00 m) robusti e realizzati in modo da evitare il rischio di scivolare lateralmentesotto di essi.

Rampe:� Esse sono da utilizzarsi per superare pendenze non superiori al 5% e,

se vi sono gradini, questi non devono avere un’altezza maggiore di cm 1,5.

�Anche la lunghezza della rampa è importante; una rampa troppo lungae senza interruzione di pianerottolo orizzontale è inefficace per il superamentodi dislivello e diventa a sua volta barriera.

� Superare un dislivello con il solo ausilio di rampe moderatamente in-clinate rappresenta un grosso errore progettuale, infatti, dal punto di vista antin-fortunistico il piano inclinato, di cruciale importanza per quelle persone cheutilizzano sedie a ruote o spingono passeggini, diventa estremamente pericolosoper altre persone.

�Ogni qualvolta, quindi, che si progetta una rampa, occorre sempre pre-vedere i gradini di raccordo che non rappresentano una soluzione alternativa,bensì complementare al superamento del dislivello.

Page 25: Volontariato e verde per tutti

23

Gradini:� I gradini isolati devono essere, tutte le volte che è possibile, evitati o

eventualmente segnalati per tempo con una differenziazione del colore e del ma-teriale.

� È necessario che l’andamento dei gradini sia regolare e costante nelrapporto alzata/pedata.

� Il profilo del gradino deve presentare preferibilmente un disegno con-tinuo a spigoli arrotondati, con un bordo fatto di un materiale e di un colore chelo differenzino e lo renda percepibile in modo chiaro.

Griglie e cunette:� Eventuali griglie presenti lungo il percorso non devono essere di ostacolo e,pertanto, le maglie della griglia devono essere di dimensioni inferiori a 2÷1,5cm.

� È necessario, inoltre, soprattutto nei tratti di sentiero in pendenza, realizzarecunette laterali per lo scolo delle acque.

Cordoli di contenimento:�Ai lati del percorso è necessario un cordolo di contenimento della pavimenta-zione compattata, preferibilmente in legno; esso può trattenere la ruota della car-rozzina ed è segnale di limite per i non vedenti.

Corrimano:� È sia un elemento di sostegno che delimita un percorso consentendo

l’appoggio, sia un mezzo per comunicare informazioni.

� Se il corrimano viene impiegato con funzioni di guida, è importante ga-rantire la continuità e la robustezza.

� In caso di momentanea interruzione, ad esempio per un’area per lasosta, è possibile offrire la continuità della guida a terra, mediante la differen-ziazione delle pavimentazioni.

Page 26: Volontariato e verde per tutti

24

3 - Le aree per la sostaÈ sempre bene prevedere delle aree per la sosta come punti qualificati e

qualificanti l’intero progetto.Le attività che si possono svolgere in queste aree sono l’incontro, la conversa-zione, la ricreazione, ma anche il relax, la lettura o l’osservazione di punti diparticolare interesse e bellezza.L’area per la sosta può, dunque, avere differenti vocazioni:

� aree per la sosta “vivaci” e di creatività per il gioco (per bambini, peradolescenti, per gruppi di persone, per mangiare, per cantare, per giocare, …)

� aree “filtro” tra le zone vivaci e relax, anche per osservare i bambini algioco senza interferire

� aree per relax (lettura, musica, conversazione…)

� aree per lo svago e riposo con animali domestici e di accompagnamento

� aree (o percorsi) con valenza didattica per la conoscenza di specievegetali ed animali autoctone.

Nella progettazione della aree per la sosta si deve:� garantire continuità di fruizione con il percorso

� cadenzare le aree di sosta

� ricercare aree aperte e salubri

Fondamentale è scegliere un’area idonea alla sosta e, pertanto, bisognavalutare:

� le caratteristiche morfologiche (pendenza, soleggiamento/ombreg-giamento)

� le caratteristiche del paesaggio (emergenze naturali, panoramicità, ri-conoscimento a livello sociale dell’importanza del luogo)

� le caratteristiche dello spazio verde (lunghezza del percorso dall’in-gresso all’area per la sosta, modalità di raggiungimento dell’area per la sosta,spazio disponibile per la sosta e i movimenti in essa).

Page 27: Volontariato e verde per tutti

25

I principali elementi progettuali sono:Fondo:

� Il fondo deve essere compatto, evitando superfici irregolari con pre-senza di sabbia, ghiaia o fango in caso di pioggia.

� Si possono usare prati armati, calcestre carrabile, composti dighiaino e cemento posato a secco, paiolati in legno.

Segnaletica:�Anche in questo caso per garantire una buona fruizione è necessario

predisporre pannelli per la diffusione di informazioni, scritte o visive.

Sedute:� È opportuno che le sedute siano il più possibile confortevoli, meglio

se di tipologie diversificate, che assecondino diverse esigenze.

� È molto importante porre l’attenzione alle seguenti variabili:- lo spazio necessario per l’accostamento di carrozzine e passeggini;- la possibilità di trasbordo dalla carrozzina alla panca almeno su un lato;- la presenza di schienali e braccioli ergonomicamente corretti;- la localizzazione delle sedute in aree adeguatamente ombreggiate oriparate.

Panche e panchine:� Esse possono essere collocate in gruppi, opportunamente distanziate

fra di loro, e devono avere uno spazio libero di circa 1,00 m, sufficiente per con-sentire eventuali manovre di accosto da parte di persone su sedia a ruote; oppurecollocate singolarmente, in modo tale da non costituire intralcio alla marcia.

Page 28: Volontariato e verde per tutti

26

Parapetti:� Essi devono essere progettati in modo da consentire una libera vi-

suale.

� Il punto di vista di una persona seduta è basso rispetto a quello dellepersone in piedi e non è semplice permettere ad ogni utente di vedere al di là delparapetto senza pericoli.

� Una soluzione possibile è rappresentata da un parapetto che permettal’avvicinamento frontale al punto di vista, inclinandone la parte superiore versol’interno.

Servizi igienici:� La presenza di un servizio igienico accessibile per una persona su sedia

a ruote costituisce uno dei cardini fondamentali della progettazione di aree at-trezzate.

� I servizi igienici dovranno essere realizzati con gli accorgimenti dilegge per renderli accessibili anche ai disabili, ma senza che esse siano “solo” perdisabili ovvero dovranno essere comode per qualsiasi utente.

� Dimensioni interne e degli ingressi, altezza di pulsanti e rubinetti epresenza di maniglioni sono gli aspetti che andranno curati nella realizzazione diqueste opere.

� Le porte dovranno essere scorrevoli o apribili verso l’esterno.

Page 29: Volontariato e verde per tutti

27

4 – Gli elementi di arredoPercorsi e aree per la sosta possono essere completati, dal punto di vista

delle infrastrutture per la fruizione, da importanti opere accessorie che dovrannoessere anch’esse accessibili per ogni tipo di utente.

L’arredo comprende pannelli informativi, cestini porta-rifiuti, fontanelledi acqua potabile, lampioni, segnapassi e pergolati.Inoltre, a seconda della ampiezza e posizione delle aree per la sosta, possono es-sere incluse tavoli e panche, piani di cottura per barbecue, colonnine SOS diemergenza (per esempio alimentate a pannelli solari). Nella definizione deglielementi di arredo di percorsi e di aree per la sosta si deve:

� preferire l’utilizzo di materiali naturali o che richiedano manutenzioneordinaria e “facile”;

� prevedere un buon equilibrio tra zone in ombra e zone soleggiate du-rante le diverse ore della giornata;

� predisporre schermature, ove possibile naturali, per il vento, correntid’aria, pioggia.

I principali elementi progettuali sono:

Pavimentazione:� La messa in posa di pavimentazione dovrebbe essere il più possibile

naturale, drenante e progettata in modo tale da consentire alle persone ipove-denti e non vedenti un’adeguata percezione dell’esistenza dell’area attrezzata.

� Ugualmente possono essere segnalati altri “oggetti” che si trovano al-l’interno dell’area.

Cestini per i rifiuti:� Esistono in diversissime forme e misure. Sono preferibili quelli con co-

pertura e un foro abbastanza largo posto ad una altezza massima pari a 0,80 mche ne permette l’uso anche con una mano sola. La previsione di un secondoforo più in basso permette l’utilizzo anche da parte di persone di bassa statura.

� Il cestino non deve essere posto all’interno del percorso di marcia, di-ventando, di fatto, un ostacolo, ma neppure troppo lontano dallo stesso e deve es-sere collegato con un breve raccordo pavimentato.

Page 30: Volontariato e verde per tutti

28

Fontanella:� Si deve prevedere uno spazio libero e senza gradini sotto lo zampillo

della fontanella per consentire l’accostamento frontale all’utente in carrozzina.

� La pavimentazione circostante per non avere ristagni d’acqua e zonefangose, deve essere drenante o dotata di una griglia di scarico.

Tavoli e panche:� Nelle aree per la sosta, utilizzate per il picnic o la ricreazione, è ne-

cessario che siano collocati dei gruppi panche-tavolo resistenti alle intemperie.

� I tavoli dovranno, per quanto possibile, essere collocati in zone om-breggiate, essere privi di spigoli e con superfici che non consentano il ristagnodell’acqua.

� Per essere accessibili agli utenti che si muovono in carrozzina, devonoprevedere uno spazio libero sotto il tavolo di 0,71 m e devono garantire uno spa-zio di movimento attorno maggiore o uguale a 1,20 m.

Pergolati:� La protezione dal sole è importante. Possono essere usate strutture

fisse (pergole o alberi frondosi) o mobili (ombrelloni).

� L’utente dovrebbe poter scegliere tra posti al sole e all’ombra.

Skyline parlante:� Nelle aree per la sosta di particolare panoramicità si può prevedere

l’installazione di skyline parlanti.

� Essi veicolano informazioni che vengono recepite attraverso il tatto ela vista, ridisegnando graficamente, in rilievo, un panorama o uno scorcio inte-ressante specificandone per iscritto le caratteristiche ed i nomi.

� Sono collocati in corrispondenza di quello specifico panorama, chequindi può essere letto e riconosciuto, sia con il tatto, che direttamente con lavista.

Page 31: Volontariato e verde per tutti

29

Illuminazione:� Particolarmente importante per rendere fruibile sempre un’area verde

(soprattutto quando è localizzata all’interno del tessuto urbano) è curare l’illu-minazione, che deve diventare elemento di orientamento nel percorso e, nellostesso tempo, di sicurezza attraverso una corretta sensazione di profondità e spa-zio, secondo principi di illuminotecnica che non creino inquinamento luminoso.

5 – Gli elementi per il ben-essereLa progettazione delle aree verdi può essere completata da ulteriori ele-

menti che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei suoi fruitori.

In particolare, deve essere privilegiato il contatto con la natura attraversoopzioni progettuali che favoriscano il gioco, la conoscenza e il tempo libero, lacura delle persone.

A. Il giocoLa progettazione di aree gioco per tutte le abilità ha come obiettivi prin-

cipali il massimo divertimento possibile per i futuri utilizzatori, ma anche lo svi-luppo dell’autonomia e dell’integrazione sociale.È accertato che i bambini apprendono maggiormente e più in fretta in un am-biente multisensoriale: attraverso la stimolazione dei sensi acquisiscono abilitàe conoscenze relative alla ricerca, all’esplorazione, alla soluzione dei problemi,all’integrazione sociale.Sono da promuovere i luoghi del “gioco inventato” accanto alle aree gioco con-venzionali e standardizzate, per sviluppare la fantasia e la creatività e per favo-rire attività ludiche spontanee, il cui valore aggiunto è proprio il rapporto con lanatura.

Ogni area-gioco deve garantire ai bambini di:� poter accedere agevolmente all’interno;

� muoversi ed agire in piena autonomia e sicurezza;

� sperimentare ed utilizzare le attrezzature e le attività possibili;

� permettere l’accesso anche agli adulti, in caso di necessità.

Page 32: Volontariato e verde per tutti

30

Numerosi sono i giochi inventanti:

� Le vasche con sabbia permettono, sia ai bambini piccoli che ai bam-bini con difficoltà motorie di gattonare; favoriscono il contatto con la materiaplasmabile e facilmente modificabile, stimolando il senso del tatto; assecondanoi movimenti e leposizioni che si assumono nel gioco e nel riposo.

� Le bolle di terra sono dei cumuli di terra, generalmente inerbita, chepossono essere realizzati, sia assecondando eventuali difformità altimetriche delterreno, sia ex-novo. Anche in questo caso si stimola il senso del tatto e si asse-condano movimenti e posizioni che si assumono nel gioco e nel riposo.

� Accanto alle altalene classiche, dotate di diversi sistemi per permet-terne l’uso insicurezza, possono essere previste altalene-nido o cesti dondolanti, che pos-sono essere utilizzate anche da parte di bambini con difficoltà di deambulazioneo con problemi di equilibrio, e anche a più bambini contemporaneamente.

�Ai consueti scivoli possono essere affiancati altri tipi di scivoli, prividelle scale e dei sostegni per accedervi; questi devono essere adagiati ed anco-rati saldamente su un declivio del terreno, naturale o realizzato appositamente,permettendo anche ai bambini con difficoltà motorie e problemi di equilibrio, diutilizzarli in totale sicurezza e agli adulti di essere in prossimità ed intervenireefficacemente in caso di bisogno.

B. Conoscenza e tempo liberoLe aree verdi permettono di promuovere operazioni di educazione am-

bientale e di avvicinamento e coinvolgimento alla natura. Numerose le attivitàche possono essere promosse:

Page 33: Volontariato e verde per tutti

31

� il birdwatching

- In questo caso è necessario la predisposizione di un capanno.

- Per una piena accessibilità dei capanni bisogna considerare:

- rampe (pendenze max. 5÷8% con accorgimentiantisdrucciolo),

- porte di accesso (minimo 0,80 m di luce netta),

- spazi interni,

- altezza e dimensioni feritoie,

- assenza di gradini interni,

- assenza di fessure nei pavimenti,

- possibilità di sedersi su panche spostabili.

� l’osservazione faunistica

- È praticabile attraverso percorsi schermati, al fine di permettereil transito e la sosta dei visitatori in tratti di percorso ad elevata naturalità e conpresenza di fauna sensibile che altrimenti risulterebbe disturbata dalla presenzadelle persone.

- L’accessibilità di queste infrastrutture è direttamente collegataa quella del sentiero che si sviluppa dietro di esse.

Sarà quindi opportuno realizzare anche feritoie ad altezza bambino ecarrozzina (1,30 ÷1,50 m.), in punti dove il substrato è sufficientemente com-patto, oppure servito da paiolato in legno.

Page 34: Volontariato e verde per tutti

32

� I percorsi didattici

- Sono dedicati all’approfondimento conoscitivo di alcune pecu-liarità dell’area verde oggetto della visita.

- Devono prevedere la predisposizione di informazioni semplicie suggestive, adatte a tutti gli utenti, possibilità di seduta e di aree o slarghi chepermettano la sosta a più persone contemporaneamente.

C. La cura delle personeAltrettanto importante è l’azione terapeutica che può essere tratta dalla

presenza di un’area verde. Si possono prevedere:

� Percorsi-vita, dotati di attrezzature che permettono di effettuare eser-cizi ginnici in un ambito naturale, generalmente di grande suggestione e relax.La finalità principale dei percorsi-vita è quella di permettere di effettuare attivitàmotorie ed effettuare attività ricreative.

� Letti di coltivazione rialzati. Nei paesi anglosassoni, nell’Americadel nord e inAustralia l’utilizzo dell’orticoltura o horticultural therapy come mo-mento ottimale di riabilitazione è diventata negli ultimi vent’anni una vera e pro-pria disciplina a cui anche molte persone della terza età si sono accostate conparticolare successo.

� Percorsi equestri, con la finalità di praticare l’ippoterapia che per-mette di effettuare attività motorie attraverso il movimento del cavallo; favorireun naturale rilassamento della muscolatura della persona o del bambino che com-pie l’attività;acquisire elasticità nei movimenti e tonicità della muscolatura; instaurare rap-porti affettivi con il cavallo.

Page 35: Volontariato e verde per tutti

33

Un approfondimento: stimolare i sensiIl contatto con la natura permette anche di progettare soluzioni che sti-

molino i sensi.I sensi che prevedono una percezione a lunga distanza (vista, udito e olfatto) in-tervengono per primi e pregiudicano ogni ulteriore indagine conoscitiva che siesplica attraverso il contatto (tatto e gusto).

La vista. È il referente principale nelle esperienze di conoscenza e per-mette una percezione globale della realtà. Il contrasto dei colori e le varie com-binazioni sono estremamente utili per l’apprendimento e l’orientamento. Proprioattraverso la definizione cromatica delle aree vegetali viene agevolato la com-prensione dello spazio da parte degliipovedenti.

L’udito. Per i non vedenti l’udito, il senso degli ostacoli e l’olfatto sonofondamentali per comprendere l’ambiente e per acquisire una maggiore sicu-rezza personale e tranquillità psicologica.In particolare gli elementi di interesse acustico, fra cui il suono prodotto dalmanto fogliare e dall’acqua nelle sue varie forme (statica, in movimento), lemangiatoie per uccelli, costituiscono uno stimolo alla comprensione della dire-zionalità e del posizionamento entro l’area verde da parte dei non vedenti.

Alcune soluzioni progettuali che possono stimolare l’udito sono:� Imbuti acustici e arpe eoliche. Sono utili alla percezione dei rumori e

dei suoni prodotti dagli animali e dagli uccelli in luoghi lontani dai percorsi deivisitatori; o dei suoni prodotti dal vento in particolari contesti. Essi permettonodi captare tali suoni e di condurli in prossimità delle zone frequentate per poterliascoltare, senza recaredisturbo agli animali ed in condizioni di sicurezza.

� Nidi artificiali, isole galleggianti e mangiatoie. Manufatti di varieforme e dimensioni, realizzati per favorire la nidificazione e l’alimentazione dinumerose specie di uccelli e di micromammiferi, come il riccio, lo scoiattolo ei pipistrelli. Si installano in maniera molto semplice su alberi e in altri luoghiidonei. Si possono pensare anche delle installazioni land-art, come quella cheprevede il posizionamento di alcune palle di argilla ricoperte di semi ai piedi diun albero per attirare uccelli e scoiattoli.

Page 36: Volontariato e verde per tutti

34

L’olfatto.Anche l’olfatto conferisce connotazioni emozionali e forniscel’identità caratteristica degli ambienti.Una combinazione di essenze profumate poste lungo i percorsi e in particolaripunti dell’area verde può produrre un’esperienza molto positiva ai visitatori, aiu-tandoli con indicazioni preziose per l’orientamento. Esse sono da collocare inmodo molto concentrato e per tipologia omogenea. La percezione per via olfat-tiva permetterà di ampliare le proprie conoscenze, di veicolare informazioni ditipo botanico, di focalizzare l’attenzione in un punto di interesse particolarmentesignificativo.

È utile prevedere l’inserimento di piante stagionali, autoctone con cui ar-ticolare la progettazione tramite l’uso di colori e profumi.Infine, particolare attenzione deve essere riposta nell’inserimento di specie ve-getali che non favoriscono allergie respiratorie (pollini che possono determinareallergia sono quelli anemofili cioè quelli che sfruttano il vento per fecondarealtre piante e che quindi si differenziano da quelli entomofili che sfruttano gli in-setti).

Il tatto. Gli indizi tattili, sensazioni cutanee al contatto e alla pressione,che si subiscono anche passivamente (vegetazione debordante o elementi di se-duta), permettono di riconoscere un luogo, fornendo informazioni di ruvidezza(pietre, cortecce), morbidezza (legno, foglie, petali di fiori, ciottoli), increspatura(cemento, retro delle foglie) e temperatura (oggetto posto al sole o in ombra).

I punti di riferimento sensoriali di tipo olfattivo sono ottenuti attraversogli indizi plantari. Il flusso informativo è continuo e attraverso il cambio di tex-ture del terreno si segnalano punti di interesse e cambi di direzione: si crea unasorta di linea guida per mezzo di superfici tattili modulari aggregabili.

Page 37: Volontariato e verde per tutti

35

ConclusioneIl lavoro di ricerca non è da intendersi concluso. Esso si è posto come

principale obiettivo la conoscenza di quali argomenti richiedono un confronto euna discussione perché ancora troppo poco presenti nella progettazione quoti-diana.

Inoltre, il reperimento di “buone pratiche” progettuali segnalate da ri-cerche pregresse, è stato qui sintetizzato e sistematicizzato in vista di sviluppareun confronto con i diversi utenti e gestori delle aree verdi e verificare sul campol’efficacia e la proponibilità delle soluzioni elencate.

Page 38: Volontariato e verde per tutti
Page 39: Volontariato e verde per tutti

37

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

� Accessible Play Areas. A Summary of Accessibility Guidelines forPlay Areas, U.S.Access Board Summary of Accessibility Guidelines for Play Areas,Kompan, Olympia, 2005, www.access-board.gov� G. Carella, S. Carpinelli, D. Scopigno, Guardare il territorio conocchi nuovi. Alcune linee guida per l’accessibilità alle aree naturaliprotette, Progetto parchi accessibili, Ministero del Lavoro e dellePolitiche Sociali, in www.parchiaccessibili.it, 2005.� ECA – Europäisches Konzept für Zugänglichkeit (European Con-cept for Accessibility), Handbuch, Berlin, 2005, www.si-mo.it�A. Gariboldi, Natura per tutti. L’accessibilità nelle aree naturali,Cd-rom CSV della Provincia di Pavia, 2005.�A. Ghersi (a cura di), paesaggi terapeutici. Come conservare la di-versità per il “Ben- Essere dell’uomo”, Alinea, Firenze, 2007.� L. Lancerin (a cura di), Il verde è di tutti. Schede tecniche per laprogettazione e la realizzazione di aree verdi accessibili e fruibili,Regione Veneto, 2003.�A. Privitera i(n coll. con P. Ramella), a cura di, Relazione sul pro-getto del parco plurisensoriale “diversamente abili”, Comune diBuccinasco, Milano, 2004�M. Solinas (a cura di), Accessibilità e fruibilità delle aree protette.I principi, le buone pratiche, Quaderni Scientifici del CTS, Roma,2004.

Sitologia� www.access-board.gov� www.disabili.com� www.nabeba.de� www.parchiaccessibili.it� www.parks.it� www.repubblica.it� www.si-mo.it

Page 40: Volontariato e verde per tutti
Page 41: Volontariato e verde per tutti

39

ABACO PER LAPROGETTAZIONE DIAREE VERDI E LUDICHEACCESSIBILI ATUTTI

Paola Cavaciocchi - Silvia SoppaArchitetti

Obiettivi� individuare principi ed elementi di progettazione per la realizzazione diaree verdi accessibili e fruibili;

� predisporre materiale informativo e visivo quale strumento-guida allaprogettazione;

� fornire indicazioni attente alle spese di gestione/manutenzione.

Metodo� Confronto/Ascolto

�Ricerche pregresse

� Sopralluoghi

� Individuazione dei temi

Sopralluoghi� Oasi Naturale di Crava e Morozzo

� Parco Fluviale Gesso – Stura

Ricerca di elementi significativi per sviluppare le tematiche necessarie ad unaprogettazione responsabile.

Page 42: Volontariato e verde per tutti

40

UNABACO PER PROGETTAREAREE VERDI PER TUTTI

1. Accessibilità2. Percorsi3. Area per la sosta4. Elementi di arredo5. Elementi per il Ben-Essere

1. ACCESSIBILITÀ

� garantire la fruizione dell’ambiente urbano e “naturale”;

� non pensare soluzioni per una specifica utenza;

� raggiungere l’uguaglianza tra i cittadini;

Tre condizioni fondamentali:

� essere informati

� raggiungere

� fruire

Principi per la progettazione

� rimozione delle barriere esistenti;

� buona permeabilità dell’area;

� raggiungibilità attraverso diverse modalità;

� previsione di zone parcheggio.

Page 43: Volontariato e verde per tutti

41

Elementi progettuali

� Segnaletica� Segnaleticaindica la presenza dell’area verde; la distanza;la direzione; le principali caratteristiche

� Parcheggi� primo servizio finalizzato all’accesso all’area verde

� Ingresso� porta di accesso all’area verde, ma anche integrazionenel territorio

Page 44: Volontariato e verde per tutti

42

Page 45: Volontariato e verde per tutti

43

Page 46: Volontariato e verde per tutti

44

Page 47: Volontariato e verde per tutti

45

Page 48: Volontariato e verde per tutti

46

Page 49: Volontariato e verde per tutti

47

2. PERCORSIDevono garantire:

� l’accesso,

� l’orientamento,

� la consapevolezza nella fruizione.

Principi per la progettazione� avere un andamento semplice e regolare e un dimensionamentoadeguato;

� essere dotati di segnalazioni di eventuali discontinuità;

� prevedere il corretto superamento di dislivelli e non avereelementi di intrusione;

� prevedere superfici ed indicazioni differenziate;

� prevedere la possibilità di riposarsi lungo il sentiero;

essere delimitati da corrimano/cordoli di contenimento.

Elementi progettuali� Forma Informazione tattile

� Fondo Ponti

� Pendenze Rampe

� Punti per la sosta Gradini

� Pannelli informative Griglie e cunette

� Logotipi Cordoli di contenimento

Corrimano

Page 50: Volontariato e verde per tutti

48

Page 51: Volontariato e verde per tutti

49

Page 52: Volontariato e verde per tutti

50

Page 53: Volontariato e verde per tutti

51

Page 54: Volontariato e verde per tutti

52

Page 55: Volontariato e verde per tutti

53

Page 56: Volontariato e verde per tutti

54

Page 57: Volontariato e verde per tutti

55

Page 58: Volontariato e verde per tutti

56

Page 59: Volontariato e verde per tutti

57

3. AREE PER LA SOSTA

Sono aree qualificate e qualificanti l’intero progetto. Sono aree per:

� l’incontro,� la conversazione,� la ricreazione,� il relax,� la lettura,� l’osservazione di punti di particolare interesse

Principi per la progettazione� garantire continuità di fruizione con il percorso;

� cadenzare le aree di sosta;

� ricercare aree aperte e salubri.

Devono essere valutate:

� le caratteristiche morfologiche;

� le caratteristiche del paesaggio;

� le caratteristiche dello spazio verde.

Elementi progettuali

� Fondo

� Segnaletica

� Sedute

� Panche e panchine

� Parapetti

� Servizi igienici

Page 60: Volontariato e verde per tutti

58

Page 61: Volontariato e verde per tutti

59

Page 62: Volontariato e verde per tutti

60

Page 63: Volontariato e verde per tutti

61

Page 64: Volontariato e verde per tutti
Page 65: Volontariato e verde per tutti

63

4. ELEMENTI DI ARREDO

Sono da considerarsi importanti opere accessorie che devono essere accessibiliper ogni tipo di utente.

Essi permettono di:

� prevedere un buon equilibrio tra zone in ombra e soleggiate;� predisporre schermature per gli agenti atmosferici.

Per essi si deve preferire:

� l’utilizzo di materiali naturali;� l’utilizzo di materiali che richiedono facile manutenzione.

Elementi progettuali� Pavimentazione

� Cestini per i rifiuti

� Fontanelle

� Tavoli e panche

� Pergolati

� Skyline parlanti

� Illuminazione

Page 66: Volontariato e verde per tutti

64

Page 67: Volontariato e verde per tutti

65

Page 68: Volontariato e verde per tutti

66

Page 69: Volontariato e verde per tutti

67

Page 70: Volontariato e verde per tutti
Page 71: Volontariato e verde per tutti

69

ELEMENTI PER IL BEN-ESSERE

� Completano la progettazione delle aree verdi;

� Hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita;

� Privilegiano il contatto con la natura;

� Favoriscono il gioco, la conoscenza e il tempo libero,la cura delle persone.

� Stimolano i sensi (vista, udito, olfatto, tatto)

Elementi progettuali

Il gioco

� vasche di sabbia

� bolle di terra

� altalene-nido

� scivoli naturali

La conoscenza

� birdwatching

� osservazione faunistica

� percorsi didattici

La cura

� percorsi vita

� orticoltura

� ippoterapia

Page 72: Volontariato e verde per tutti

70

Page 73: Volontariato e verde per tutti

71

Page 74: Volontariato e verde per tutti

72

Page 75: Volontariato e verde per tutti

73

Page 76: Volontariato e verde per tutti
Page 77: Volontariato e verde per tutti

75

INDICE

Presentazione di Studi SocialiCSV Società Solidale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3

Anche a Cuneo la voce di A.L.I.Ce. per la lotta all’Ictus cerebraleGiuseppe Bonatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7

INTRODUZIONE - Il progetto “Verde per tutti:norme per la progettazione di aree verdie ludiche accessibili a tutti”Giuseppe Bonatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9

Sintesi del progetto “Il verde per tutti”CSV Società Solidale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

Relazione – Il verde per tutti.Essere tutti diversi è un ottimo modo per essere tutti ugualiPaola Cavaciocchi, Silvia Soppa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .13

Riferimenti bibliografici e sitologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39

Abaco per la progettazione di aree verdi e ludiche accessibili a tuttiPaola Cavaciocchi, Silvia Soppa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .41

Page 78: Volontariato e verde per tutti

76

Le immagini, le fotografie e gli schizzi pubblicati,insieme a molte altre del progetto “Verde per tutti”sono disponibili, per la visione, presso la sede diAlice Cuneo Onlus in Piazza Foro Boario 2.Per informazioni: tel. 0171-631076

cell. 338-1947913

Page 79: Volontariato e verde per tutti
Page 80: Volontariato e verde per tutti

Finito di stampare nel mese di Marzo 2009dalla Tipolitografia Martini di Borgo San Dalmazzo (CN)