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W per Wassily

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Tanta helvetica e tenta forma...per Wassily

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WassilyWforLa Sedia Wassily, cono-sciuta anche come sedia Modello B3, fu disegna-ta da Marcel Breuer per il pittore costruttivista Was-sily Kandinsky. Entrambi, all’epoca (1925), lavora-vano presso la scuola del Bauhaus di Dessau.Questa sedia fu rivoluzio-naria nell’uso dei mate-riali (tela e tubi di acciaio piegato) e nei metodi di produzione. Si dice che la bicicletta Adler di Breuerlo ispirò a usare tubi d’accia-io per costruire la sedia e questo si dimostrò un otti-mo materiale essendo fa-cilmente reperibile in gran-di quantità.La sedia Wassily, come molti altri disegni del mo-vimento modernista, fu prodotta in massa negli anni cinquanta e sessan-ta ed essendo un classico del design è ancora oggi in vendita. I diritti sul disegno spettano a Knoll di New York ma riproduzioni non autorizzate vengono pro-dotte in tutto il mondo.

WassilyL’alfabeto è il primo e il più importante codice di segni linguistici; grazie all’alfabeto i primi popoli poterono comunicare an-che attraverso informazioni più complesse e succes-sivamente perfezionare i loro linguaggi. Chiaramen-te esistono numerosi altri linguaggi, come è noto, e il linguaggio iconico-artistico è sicuramente uno dei più rappresentativi per la co-municazione umana. L’idea dunque di creare un alfa-beto del design è un’idea che unisce la originalità alla utilità di avere un vademe-cum degli oggetti del de-sign più caratteristici e si-gnificativi e che potessero diventare una enciclopedia breve e maneggevole ma essenziale.Essendomi toccata la let-tera W della sedia Wassily, conosciuta anche come modello B3, disegnata dal Marcel Breuer per il pitto-re Wassily Kandinsky, ho innanzitutto fatto una ope-razione di brain storming e mi sono chiesto quale legame ci fosse tra il nome e l’oggetto. Tale operazio-ne che mi ha naturalmente condotto al grande pitto-re Kandinsky mi ha fatto scattare una idea: quella cioè di rivoluzionare l’im-

paginazione, ricreando-la in maniera originale e stravolgendone l’ordine in maniera da ricrearne dal caos un altro ordine, di un libro sulla vita e l’opera del pittore Kandinsky. L’idea non è stata solo virtuale, cioè immaginata e poi re-alizzata come tale, ma è stata attuata con sensata esperienza, come avrebbe detto Galileo. Infatti sono andato in biblioteca ( il vi-deo a supporto lo dimo-stra) e ho trovato il volume in questione; dopo averlo attentamente esaminato e gustato, perché Kandinsky

è degno di grande apprez-zamento, ho pensato di realizzare questo gioco di comporre e scomporre per ricodificare sotto una veste totalmente nuova. Come ben sa chi ha una qualche dimestichezza con i giochi combinatori e, il design è il gioco combinatorio per eccellenza, il prodotto che ne è risultato è frutto della tradizione (qualcosa di pre-esistente), ma anche frutto della assoluta creatività del momento corroborata però da una certa esperienza di studio, gusto e arte.

kandinsky

Laboratorio di design della comunicazione 3Prof. Giorgio CamuffoAss. Roberto Bandiera

W per WASSILYUgo A.G. Bosco

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