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POR SARDEGNA 2000-2006 Definitivo con integazioni aprile 2007 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO PER L’INCLUSIONE SOCIALE WEL.TER. – Wel fare Ter ritoriale del Distretto di Oristano Gruppo di lavoro: MARISA DEIAS, Direttore Generale Comune di Santa Giusta FRANCESCO DANIELI, Sociologo del Comune di Cabras SUSANNA SERRA, Assistente Sociale Comune di Santa Giusta ELISABETTA FENU, Sociologa LORENZO SCALIA, Sociologo MARIA GRAZIA MARCOMINI, Editor Comune di Santa Giusta GIANFRANCO PITZALIS, Psichiatra della ASL 5 di Oristano ROSINA FENU, Assistente Sociale del Comune di Ghilarza MONICA SANNA, Pedagogista ANTONELLO CARIA, Direttore Iares DONATO CANCEDDA, Associazione D’altra Parte

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POR SARDEGNA 2000-2006

Definitivo con integazioni aprile 2007

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO PER

L’INCLUSIONE SOCIALE

WEL.TER. – Welfare Territoriale del Distretto di Oristano

Gruppo di lavoro:

MARISA DEIAS, Direttore Generale Comune di Santa Giusta

FRANCESCO DANIELI, Sociologo del Comune di Cabras

SUSANNA SERRA, Assistente Sociale Comune di Santa Giusta

ELISABETTA FENU, Sociologa

LORENZO SCALIA, Sociologo

MARIA GRAZIA MARCOMINI, Editor Comune di Santa Giusta

GIANFRANCO PITZALIS, Psichiatra della ASL 5 di Oristano

ROSINA FENU, Assistente Sociale del Comune di Ghilarza

MONICA SANNA, Pedagogista

ANTONELLO CARIA, Direttore Iares

DONATO CANCEDDA, Associazione D’altra Parte

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INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO................................................................................ 4

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ................................................................. 7

3. PARTENARIATO DI PROGETTO ...................................................................................................... 9

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto...................................................9

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto .............................................................................14

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO.................................................... 30

4.1. Analisi di contesto........................................................................................................................30

4.1. Analisi SWOT ..................................................................................................................................52

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................... 56

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ......................................................................................56

5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari ......................63

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la

Predisposizione dei Progetti Integrati” .....................................................................................81

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO ......................................................... 85

6.1. Definizione della strategia..........................................................................................................85

6.2. Definizione delle operazioni.......................................................................................................98

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità...........................................................105

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale.....................................................................................112

6.5. Definizione degli indicatori.......................................................................................................115

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................ 131

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni ..............................131

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione

dell’operazione. .........................................................................................................................138

7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo ............140

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO .............................................................. 143

9. ALLEGATI:................................................................................................................................. 146

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9.1. Elenco Presentazione Enti Pubblici (Schede formulario agosto)......................................146

9.2. Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto (Schede formulario

agosto).........................................................................................................................................177

9.3. Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto (Schede

formulario agosto) SOGGETTI INCLUSI A NOVEMBRE ..........................................................202

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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

WEL.TER.

WELFARE TERRITORIALE

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di

Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �

Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �

Rete Ecologica Regionale. Regionale �

Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �

Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �

Inclusione, Sociale Regionale ���� Sicurezza e Legalità. Regionale �

Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �

Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �

Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.

Territoriale �

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano ����

Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �

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C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 25 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 3 Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale 2 Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 31 Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)

AltrIi Enti pubblici 6 Altri soggetti 3

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Deias Marisa Comune Santa Giusta [email protected] Danieli Francesco Comune Cabras [email protected] Pitzalis Gianfranco ASL 5 OR [email protected] Caria Antonello IARES - ACLI [email protected] Fenu Elisabetta ACLI OR [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 15 dicembre 2006

Luogo Oristano – Centro Regionale G. Pastore

D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 15.12.2006

Luogo Oristano – Centro Regionale G. Pastore, Via Madrid

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data

Luogo

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E. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Firma

Deias Marisa

Danieli Francesco

Pitzalis Gianfranco

Caria Antonello

Fenu Elisabetta

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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

Il Nuovo Wel.Ter.

Il nome

Welfare è parola composta derivata dall’ inglese medievale formata da wel = bene e fare= go = go= andare, e coerentemente resa dall’equivalente italiano “benessere”.

Territoriale: il patto per il sociale Wel.Ter. è il patto del territorio del distretto di Oristano, come strumento di attuazione del PLUS.

Cos’è il progetto

Wel.Ter. è un progetto integrato, un insieme di interventi e azioni di partners pubblici e privati che insieme condividono i problemi di esclusione sociale del territorio e li traducono in obiettivi specifici e operativi di inclusione, proponendo operazioni coerenti con gli obiettivi e sinergiche tra loro.

I beneficiari

I beneficiari finali del progetto sono:

- gruppi di cittadini del distretto di Oristano che hanno difficoltà a far fronte ai bisogni fondamentali della vita quotidiana: malattia, invalidità, vecchiaia, istruzione, lavoro e altre forme di svantaggio, in particolare:

• persone diversamente abili e sofferenti mentali esclusi dalla vita sociale e lavorativa;

• donne, over 40 e giovani disoccupati/inoccupati;

• minori e giovani a rischio socio educativo e sociale per devianza, bullismo e dipendenze;

• anziani privi di ruoli e anziani non autosufficienti;

- organizzazioni, organismi e imprese che operano nell’ambito sociale.

Cosa prevede il progetto

Operazioni infrastrutturali ad iniziativa pubblica e privata:

- interventi di ristrutturazione e/o costruzione per strutture residenziali, semiresidenziali e centri di aggregazione.

Servizi a iniziativa pubblica e privata:

- di inserimento lavorativo;

- di sostegno alle famiglie;

- di assistenza e cura;

- di assistenza tecnica e formativa per l’autoimprenditorialità;

- di formazione e affiancamento per gli operatori pubblici e privati;

- di animazione sociale e socio-culturale.

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Alcune note sul Ciclo del progetto Wel.Ter.

La manifestazione d’interesse al progetto integrato di inclusione presentata nel mese di giugno è nata con 48 partners, di cui 18 comuni. Il nuovo Wel.Ter. comprende 70 partners, di cui 24 comuni.

L’esperienza di costruzione del progetto, pur con le contraddizioni e variazioni metodologiche, è stata molto positiva in particolare per due aspetti:

- l’Assemblea di Partenariato, come risulta dai verbali, è stata sempre molto partecipata sia dai soggetti pubblici sia dagli organismi del terzo settore. La riunione dedicata alla presentazione e condivisione dei problemi è stata fondamentale per focalizzare l’attenzione e tracciare le responsabilità delle scelte successive. I punti di vista differenti espressi nell’ultima assemblea, dedicata alla condivisione degli obiettivi e degli impegni collettivi e specifici per raggiungerli, sono stati composti con il confronto e la discussione, raggiungendo un accordo unanime e soddisfacente per tutti.

- il Coordinamento Tecnico è riuscito, con le proprie risorse e con il contributo di componenti del partenariato, a fare un’esperienza significativa di formazione e di lavoro sui problemi del distretto, analizzando e individuando i limiti delle proprie organizzazioni e i possibili percorsi di soluzione.

Occorre comunque rilevare che la prima assemblea di partenariato è stata convocata il 16 novembre, e in quella data è stato individuato il Comune capofila e il Coordinamento Tecnico. Solamente l’impegno totale del Coordinamento e la disponibilità a tempo pieno del gruppo di lavoro ha permesso di realizzare il progetto.

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice

Operazione

Comune di Santa Giusta

1) “CORTE BACCAS DAY”

2) NIDI IN FAMIGLIA

3) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

4) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

D485/1

Comune di Allai

1) CENTRO POLIVALENTE DI ORIENTAMENTO E ATTIVITA’ CULTURALI, SPORTIVE E LABORATORI

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/2

Comune di Arborea

1) PRESIDIO TERRITORIALE INTEGRATO SOCIO-SANITARIO;

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/3

Comune di Baratili San Pietro

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/4

Comune di Cabras

1) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

2) ATELIER DEL SINIS

D485/5

Comune di Nurachi RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/6

Comune di Oristano con:

1) AMAS, Provincia, ASL

2) Provincia, ASL

3) Provincia, ASL, Coop. Soc. SSO

4) Provincia, ASL, IACP, Casa di Riposo E. D’arborea, Coop. Sirio

1) CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER

2) BRACCIA APERTE (CENTRO DI 1^ ACCOGLIENZA)

3) CENTRO VACANZE SICURE

4) VILLAGGIO DELLA SERENITA’

G462

Comune di Ollastra Simaxis RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/7

Comune di Palmas Arborea 1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E D485/8

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DELL’AMBIENTE

Comune di Riola Sardo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/9

Comune di Samugheo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/10

Comune di San Vero Milis

1) CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E.

2) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

3) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-RTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/11

Comune di Siamaggiore

1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/12

Comune di Siamanna

1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/13

Comune di Simaxis

1) RIDURRE LA DISPERSIONE SCLASTICA – FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA, FAMILIARE, SOCIALE E LAVORATIVA

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/14

Comune di Tramatza RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/15

Comune di Villanova Truschedu

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/16

Comune di Villaurbana

1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

3) COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF

D485/17

Comune di Zeddiani RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/18

ASL n° 5 di Oristano CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISTURBI MENTALI

G276

ASL n° 5 di Oristano MICRO-NIDO AZIENDALE G368

Provincia di Oristano e ASL n° 5, Consorzio Agorà, Consorzio Koine’ e COMUNI di: Cabras, Cuglieri, Marrubiu, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, S.N. D’Arcidano, Siamanna, Siapiccia, Simaxis,

PROGETTO IL PONTE M143b

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Solarussa, Villaurbana, Zeddiani

Ente Foreste di Oristano AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/19

ERSAT di Oristano AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/20

COMUNE DI SAN VERO MILIS con: Società AGHE, Milis e Associaz. ARTEMISIA

PATTO SA MESA LONGA – (CAMPEGGIO SA MESA LONGA)

P211/1

Società AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Associaz. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO” P211/2

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

DIVERSAMENTE P211/3

COMUNE DI NURACHI CENTRO DIURNO PER ANZIANI D76P

COMUNE DI SANTA GIUSTA

OPEN SPACE D485

Casa Circondariale di Oristano

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/21

Liceo De Castro di Oristano FORMAZIONE ADULTI D485/22

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

D485/23

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice

Operazione

Cooperativa “Gli Scapigliati” – Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE D485/24

Cooperativa “Il Seme” – S.Giusta

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/25

Consorzio “Nova” - Cagliari

PARCO DELLA MEMORIA D485/26

Consorzio “Koinè” – Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE D485/27

Associazione “La Montina” - OR

CASA VACANZE PER IL TURISMO SOCIALE D485/28

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Associazione “Ippogrifo” – OR

1) ACQUISIZIONE SEDE SOCIALE, 2) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO, 3) LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE PER SOFFERENTI

PSICHIATRICI E LORO FAMIGLIE

D485/29

Associazione “LAS” Libera Associazione Soccorso - Samugheo

1) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO 2) RISTRUTTURAZIONE SEDE

D485/30

Associazione Mamutzones - Samugheo

1) GESTIONE LABORATORI ARTI E MESTIERI DEL PASSATO 2) RISTRUTTURAZIONE STRUTTURA ARTI E MESTIERI DEL

PASSATO D485/31

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

1) TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI 2) PARLIAMONE

D485/32

ACLI - OR 1) AFFIDO ETERO FAMILIARE PER LE PERSONE ANZIANE D485/33

IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34

Pro Loco - Samugheo CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE

GIOVANILE D485/35

Coop. Soc. “Il Samaritano” – OR

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/36

Associazione “D’Altra Parte” - OR

1) LA CAROVANA DELL’ARTE 2) MINIATURE CLUB 3) ACQUISTO AMBULANZA

D485/37

Comitato La Creta – Samugheo

1) ACQUISTO ATREZZATURE, STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LUOGO DI INCONTRO DESTINATO AD ATTIVITA’ DI AGGREGAZIONE SOCIALE E GIOVANILE

2) COMPLETAMENTO POLIAMBULATORIO PER LO SVOLGIMENTO DI PROGRAMMI DI RIABILITAZIONE MOTORIA E/O PSICOFISICA

D485/38

Costituenda Coop. L’orto dei bambini - Terralba

COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALE PER MINORI IN AZIONE AGAPE

D485/39

Cooperativa Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI

E546

Cooperativa SENECTA - CA

ESTENSIONE DEL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA/TELECONTROLLO

E741

Cooperativa NOESIS - OR REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA DA DESTINARE

ALL’ATTIVITÀ DI ASILO NIDO e CENTRO EDUCATIVO H575

Cooperativa ZEROCENTO di Narbolia

1) NEL GIARDINO DEI PICCOLI UN RAMO PER IL NOSTRO NIDO: UN BABY PARKING PER STARE BENE –

2) RITORNO AL FUTURO: CI PRESENTIAMO COSI (L’ANZIANO SI AVVICINA ALLA MULTIMEDIALITA’)

G456

FATTORIA SOCIALE LA HORMIGUITA Y LA MARIPOSA – Santa Giusta

ATTIVITÀ RIABILITATIVE E EDUCATIVE IN FATTORIA SOCIALE Q27

OSVIC (Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano) - OR

PERCORSI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER MINORI M829

Associazione CASA DI RIPOSO “ELEONORA

AMMODERNAMENTO ED AMPLIAMENTO DELLA STRUTTURA, DEGLI ARREDI E DELL’ATTREZZATURA DELLA CASA

A156

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D’ARBOREA”, OR FAMIGLIA ELEONORA D’ARBOREA – RECUPERO FABBRICATI ABBANDONATI

Fondazione L’ALBERO DELLA VITA ONLUS - MI

LA FENICE - COMUNITÀ EDUCATIVA PER MINORI O150

ENAIP Sardegna FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI

PUBBLICIE PRIVATI D485/40

Cooperativa “COAGI” di Terralba, con Congregazione Concezionisti

GESTIONE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/41

1) Cooperativa “RES NOVA” di Quartu,

2) Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana e Coop. Co-Mete

1) NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA;

2) REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

D485/42

Cooperativa “Co-Mete” di Cagliari con: Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF

D485/43

Associazione Onlus INTERCULTURA

SCAMBI INTERCULTURALI D485/44

Cooperativa “Alle Sorgenti” - Sanluri

D485/45

Cooperativa “COSSAGI” – Arborea

D485/46

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Congregazione Concezionisti - OR

1) REALIZZARE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/47

Banca Etica – FI RIQUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DELL’ECONOMIA SOCIALE SUI PROCESSI DI ACCESSO AL CREDITO D485/48

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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Il partenariato di progetto del patto territoriale del distretto sanitario di Oristano si è costituito facendo proprie le indicazioni emerse dal Gruppo Tecnico Regionale nel documento “inclusione sociale-partenariato di progetto” di novembre 2006, dal cui allegato “elenco componenti dei partenariati di progetto”, emerge la proposta di far confluire nel progetto territoriale di distretto le proposte presentate con capofila altri soggetti pubblici (comune di Oristano, comune di S. Vero, Provincia di Oristano), oltre ad altre manifestazioni d’interesse singole.

Dopo la 1^ assemblea di partenariato del 16 novembre, è stata avviata tra i soggetti proponenti una rete di comunicazione che ha permesso di raggiungere quasi totalmente tutti i proponenti via fax o mail, oltre alla prevista pubblicazione degli avvisi e dei verbali nel sito internet. Questo lavoro ha anche permesso l’acquisizione completa delle proposte di progetto e l’aggiornamento dei recapiti dei proponenti. La rete relazionale delle amministrazioni e tecnico-amministrativa ha complessivamente permesso di contattare tutti e di favorire assemblee molto partecipate, come evidenziano i verbali delle riunioni. I tempi disponibili non hanno permesso di valutare l’opportunità di estendere in questa fase la partecipazione al partenariato di soggetti che non hanno presentato proposte nella 1^ fase.

In conclusione, l’articolazione del partenariato di progetto è la seguente:

• N° 24 comuni del distretto, di cui n° 18 già costituenti il prepartenariato e n° 6a seguito della costituzione di questo partenariato allargato;

• N° 1 comune (Cuglieri) fuori distretto, già aderente alla proposta di progetto integrato “Il ponte” e confluito nel progetto del distretto di Oristano;

• La Provincia di Oristano

• N° 5 altri enti pubblici (ASL, ERSAT, Ente Foreste, Casa Circondariale, IACP)

• Il Centro di Formazione permanente per gli Adulti della Provincia di Oristano (Liceo)

• N° 7 cooperative sociali di tipo B

• N° 9 cooperative sociali di tipo A

• N° 3 Consorzi

• N° 23 associazioni

• N° 3 enti di ricerca + 1 di formazione

• Banca Etica

• N°1 impresa

Per facilitare la lettura dell’articolazione del partenariato di progetto, la tabella che segue specifica, per blocchi, funzioni compiti ambiti di intervento:

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Soggetti Partecipanti

Funzioni: attività svolta abitualmente o

temporaneamente nel complesso di un sistema

sociale

Compiti: tutti assicurano gli

impegni del protocollo d’intesa, impegni e

obiettivi specifici

Ambiti d’intervento: per tutti il PLUS del distretto di Oristano

I comuni

Promuovere lo sviluppo sociale ed economico della propria comunità. In particolare sono titolari della funzione sociale; hanno la funzione di promuovere il bene-essere; per il principio di sussidarietà hanno l’obbligo di garantire i servizi al livello più vicino ai cittadini

Assicurare la disponibilità delle risorse indicate nelle azioni e operazioni del progetto.

In particolare: vedi Problemi e azioni proposte.

ASL 5 Oristano

Mantenere la salute dei cittadini,

garantire la prevenzione, la cura e la riabilitazione della popolazione, assicurare l’equa distribuzione delle risorse – con funzioni di riequilibrio di situazioni disuguali.

Assicurare la disponibilità delle risorse indicate nelle azioni e operazioni del progetto

In relazione ai problemii di 1° livello l’ambito d’intervento è in tutti.

In relazione ai problemi di 2° livello, l’ambito d’intervento è più mirato all’aspetto socio-sanitario.

ERSAT

Assistenza tecnica e promozione dello sviluppo agro-alimentare

Garantire assistenza tecnica per la formazione e gli inserimenti lavorativi nel campo specifico.

Inserimento lavorativo in relazione ai primi tre problemi.

ENTE FORESTE Promozione e sviluppo della risorsa ambientale foreste

Garantire assistenza tecnica, formazione, fornitura di materiale vivaistico

In tutti gli ambiti: sia per gli inserimenti sociali e lavorativi sia per l’aumento del riconoscimento sociale degli anziani come risorsa

Casa Circondariale Oristano

Educazione alla legalità e al reinserimento sociale dei detenuti

Assicurare collaborazione nelle azioni di educazione alla legalità

Cooperazione tra Wel.ter e progetto integrato “Terra-madre”

Liceo “De Castro” Oristano – Centro di formazione permanente per gli adulti

Formazione adulti

Formare persone adulte per l’inserimento e il reinserimento sociale.

Giovani che non hanno concluso l’obbligo scolastico; adulti esclusi dalla vita sociale

IACP Costruire e gestire case per cittadini a basso reddito

Realizzare programmi di edilizia abitative per anziani e altre

Bisogno della casa

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categorie svantaggiate

Banca Etica Favorire investimenti con finalità etica Economia sociale Creazione d’impresa

IARES –

Dipartimento Economia

Informazione e sensibilizzazione, accompagnamento, consulenza

autoimprenditorialità

Centro studi ricerche sociali

Animazione mediazione

animazione;

comunicazione-relazioni tra servizi

Sa mesa longa Economia sociale Creazione impresa e inserimenti

La Hormiguita, Servizi riabilitativi-educativi Fattoria sociale

IL gabbiano Accoglienza Disabili

L’albero della vita,

OSVIC “ Minori

Ippogrifo “ Sofferenti mentali

La Montina ricettività Turismo sociale

LAS Samugheo Trasporto sociale Disabili e svantaggiati

Casa Di Riposo E. d’Arborea

Accoglienza residenziale Anziani

AMAS Accoglienza semiresidenziale Malati di Alzheimer

D’altra parte, La Creta, Mamutzones, Pro Loco animazione Socio-culturali

Acli affidamento anziani

Cooperative di tipo A Cura, assistenza, accoglienza

Minori, anziani, disabili

Cooperative di tipo B

Servizi

Inserimento lavorativo, accoglienza Soggetti svantaggiati

ALTRI SOGGETTI Diversi Sostenere e collaborare con le azioni del progetto

Quelli di progetto

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Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Soggetto del Partenariato Titolo Impegno Specifico

Priorità Attribuita all’Impegno Specifico

1) CORTE BACCAS DAY

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- Realizzazione di un centro di recupero destinato a fasce deboli di minori e giovani (da realizzare, su Bando 5.2 già effettuato)

X Indispensabile

2) NIDI IN FAMIGLIA

� Messa a disposizione di:

Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali, monitoraggio, valutazione;sociali

- Coinvolgimento Famiglie

X Indispensabile

3) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

Comune di Santa Giusta

4) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

O Importante

O Irrilevante

1) CENTRO POLIVALENTE DI ORIENTAMENTO E ATTIVITA’ CULTURALI, SPORTIVE E ABORATORI

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- locali (da realizzare, su Bando 5.2 già effettuato)

X Indispensabile

Comune di Allai

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

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1) PRESIDIO TERRITORIALE INTEGRATO SOCIO-SANITARIO

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

� – Realizzazione di una struttura residenziale e/o semiresidenziale destinata ad ospitare adulti ed anziani parzialmente o non autosufficienti locali (da realizzare, su Bando 5.2)

X Indispensabile

Comune di Arborea

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

Comune di Baratili San Pietro

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

1) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

1) Coordinamento istituzionale della rete di Atelier, con messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

2) Ospitalità dei Corsi per laboratori/atelier in strutture esistenti, da adeguare e attrezzare con fondi del patto (misura 5.2);

3) ospitalità corsi formazione e pre-professionali rivolti a operatori e soggetti deboli, in struttura esistente, da adeguare e attrezzare con fondi del patto

4) trasporti sociali per il Progetto Wel-Ter

X Indispensabile

Comune di Cabras

2) ATELIER DEL SINIS

Ristrutturazione del Centro Sociale per l’ospitalità di Atelier, attività di della solidarietà, del tempo libero e dell’aggregrazione sociale e giovanile.

X Indispensabile

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Comune di Nurachi

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

Comune di Oristano con AIMA, Provincia, ASL

1) CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER

Ristrutturazione edificio nella Frazione di Torregrande di Oristano, con acquisizione arredi

X Indispensabile

Comune di Oristano con Provincia, ASL

2) BRACCIA APERTE (CENTRO DI 1^

ACCOGLIENZA)

Ristrutturazione edificio per 4 alloggi (di proprietà comunale) X Indispensabile

Comune di Oristano con Provincia, ASL, Coop. Soc. SSO

3) CENTRO VACANZE SICURE

Ristrutturazione edificio nella Frazione di Torregrande di Oristano, con messa a norma

X Indispensabile

Comune di Oristano con Provincia, ASL, IACP, Casa di Riposo E. D’arborea, Coop. Sirio

4) VILLAGGIO DELLA SERENITA’ (ex Villaggio dell’anziano)

Costruzione di 90 mini-alloggi, primo lotto, con incentivi alle imprese per la realizzazione del Servizio a favore degli ospiti anziani e nuclei familiari ordinari

X Irrilevante

Comune di Ollastra Simaxis

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

Comune di Palmas Arborea

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

� - strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali

X Indispensabile

Comune di Riola Sardo

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

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- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

Comune di Samugheo

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

1) CENTRO POLIVALENTE SOLE

Messa a disposizione di personale tecnico per la realizzazione;

- locali da realizzare X Indispensabile

2) AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

Comune di San Vero Milis

3) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI

ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

1) AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

Comune di Siamaggiore 2) RETE DI ATELIER

ARTIGIANALI

ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali,

Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

1) AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

Comune di Siamanna 2) RETE DI ATELIER

ARTIGIANALI

ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

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1) RIDURRE DISPERSIONE SCOLASTICA

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali – in collaborazione con Scuole - selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Irrilevante

Comune di Simaxis

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

Comune di Tramatza

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali

X Indispensabile

Comune di Villanova Truschedu

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile

1) AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

X Indispensabile

2) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali, Terreni/Particelle comunali,

X Indispensabile Comune di Villaurbana

3)COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF

Completamento struttura X Irrilevante

Comune di Zeddiani

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale ufficio servizi sociali, selezione beneficiari finali monitoraggio, valutazione;

- strutture adeguate per laboratori (locali,

X Indispensabile

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Terreni/Particelle comunali,

1) MICRONIDO AZIENDALE

� Attivazione micro-nido aziendale c/o le proprie strutture;

� Messa a disposizione di:

- Personale del Consultorio, e Reparto Pediatria

X Indispensabile

ASL n° 5 di Oristano

2) CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISTURBO MENTALE

Ristrutturazione locali del vecchio Ospedale San Martino di Oristano, con riadeguamento spazi e riammodernamento arredi

X Indispensabile

Provincia di Oristano con ASL n° 5 e Consorzio Agorà, Comuni di: Cabras, Cuglieri, Marrubiu, Ollastra, Consorzio Koine’, Oristano, Palmas Arborea, S.N. D’Arcidano, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Villaurbana, Zeddiani

PROGETTO PONTE

a) Messa a disposizione, implementazione e sostegno delle risorse materiali e immateriali da parte delle imprese multifunzionali dell’economia sociale finalizzati agli inserimento lavorativi previsti dal progetto;

b) attivazione di Servizi educativi di recupero e accoglienza di persone tossicodipendenti;

c) accrescere le competenze degli Operatori del Volontariato e dell’economia sociale;

d) Messa a disposizione, implementazione e sostegno delle risorse materiali e immateriali da parte delle imprese multifunzionali dell’economia sociale finalizzati agli inserimento lavorativi protetti;

e) Messa a disposizione, implementazione e sostegno delle risorse materiali e immateriali da parte delle imprese multifunzionali dell’economia sociale finalizzati alla realizzazione di progetti-pilota volta ad agevolare gli inserimenti lavorativi replicabili sul territorio;

f) realizzazione di reti tra consorzi, Associazioni, tra imprese sociali edi volontariato;

g) predisposizione ed erogazione di borse lavoro a vantaggio di persone da reinserire nel mondo del lavoro.

X Indispensabile

Ente Foreste OR

1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

� Messa a disposizione di:

- Personale specializzato,

- piante, vivai, terreni;

X Importante

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RETE DI ATELIER

2) ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

ERSAT OR

1) AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

RETE DI ATELIER

2) ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

� Messa a disposizione di:

- Personale specializzato,

- terreni; agevolazioni per quanto di competenza

X Importante

COMUNE DI SAN VERO MILIS con: Società AGHE, Milis e Associaz. ARTEMISIA

1) PATTO SA MESA LONGA (CAMPEGGIO SA MESA LONGA)

1) Riqualificazione della struttura ricettiva, eliminazione delle barriere architettoniche, acquisto arredi e attrezzature;

X Irrilevante

Società AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Associaz. ARTEMISIA

2) “E L’UNO E L’ALTRO”

2) organizzazione e gestione di giornate di studio, laboratori e manifestazioni per diffondere la cultura della diversità;

strutture ricettive e creazione laboratorio sperimentale di terapia orticolturale.

X Indispensabile

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

3) DIVERSAMENTE 3) creazione di una micro-impresa di tipo agricolo per presone in situazione di svantaggio, con creazione di piccole

X Indispensabile

COMUNE DI NURACHI

CENTRO DIURNO PER ANZIANI

Realizzazione di una struttura per anziani X Indispensabile

COMUNE DI SANTA GIUSTA

OPEN SPACE Realizzazione di Azioni volte all’associazionismo giovanile X Indispensabile

Casa Circondariale di Oristano

AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

Messa a disposizione di personale del proprio Progetto “terramare” (Operatori sociali e Personale specializzato) ed Integrazione del proprio progetto con Wel-Ter

X Importante

Liceo De Castro di Oristano con CTP (Centro Territoriale Permanente)

FORMAZIONE ADULTI

- Ospitalità dei Corsi di Formazione per Adulti e Incontri per il Progetto Wel-Ter;

- Gestione Corsi pr il Progetto Wel-Ter; X Indispensabile

Associazione Onlus INTERCULTURA

SCAMBI INTERCULTURALI

Azioni di animazione interculturale per giovani X Indispensabile

TUTTI I COMUNI

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON GRAVI PROBLEMI

Gestione da parte dei Comuni associati di un servizio socio-sanitario di supporto alle famiglie con gravi problemi

X Indispensabile

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Cooperativa “Gli Scapigliati” - Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

Gestione di alcuni Laboratori con personale adeguato alle persone inserite: operatori esperti/maestri d’arte, tutor, esperti gestione servizi di inserimento/re-inserimento sociale

X Indispensabile

Cooperativa “Il Seme” – S. Giusta

AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

Gestione del Servizio con:

� Messa a disposizione di:

- Operatori sociali, Personale specializzato nel settore orto-floro-vivaistico,

- piante, vivai, terreni;

X Indispensabile

Consorzio “Nova” - CA

PARCO DELLA MEMORIA

Gestione attività di educazione alla legalità rivolto ai ragazzi X Importante

Consorzio “Koinè” - Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

Gestione di alcuni Laboratori con personale adeguato alle persone inserite: operatori esperti/maestri d’arte, tutor, esperti gestione servizi di inserimento/re-inserimento sociale

X Indispensabile

Associazione “La Montina” - OR

CASA VACANZE PER IL TURISMO SOCIALE

Gestione Servizio di Turismo sociale per disabili e Soff. Mentali anche per il “dopo di noi”

X Indispensabile

1) ACQUISIZIONE SEDE LABORATORI

Acquisizione e messa a norma della struttura nella quale attivare gli interventi per persone sofferenti mentali che seguono

X Indispensabile

2) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO,

Gestione trasporti sociali per persone disabili e svantaggiate per il Progetto Wel-Ter

X Importante Associazione “Ippogrifo” - OR

3) LABORATORI ATTIVITA’ RICREATIVE PER SOFFERENTI PSICHIATRICI E LORO FAMIGLIE

Gestione del Servizio con:

� Messa a disposizione di:

- Personale specializzato, operatori esperti/maestri d’arte, tutor;

X Indispensabile

1) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO

Gestione trasporti sociali per persone disabili e svantaggiate per il Progetto Wel-Ter

X Importante Associazione “LAS” Libera Associazione Soccorso - Samugheo

2) RISTRUTTURAZIONE SEDE

Ristrutturazione e messa a norma della struttura X Irrilevante

Associazione Mamutzones - Samugheo

1) RECUPERO ARTI E MESTIERI DEL PASSATO

Gestione del Servizio Laboratorio con:

� Messa a disposizione di:

- Personale specializzato, operatori esperti/maestri d’arte, tutor;

X Importante

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Associazione Mamutzones - Samugheo

2) RECUPERO ARTI E MESTIERI DEL PASSATO

Ristrutturazione struttura X Irrilevante

1) TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI

Animazione sociale per l’integrazione degli anziani nelle azioni di inserimento sociale, socio-lavorativo e lavorativo di soggetti deboli.

X Indispensabile Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

2) PARLIAMONE Animazione sociale e mediazione per il dialogo-incontro tra gli Attori del Progetto X Indispensabile

ACLI - OR

AFFIDO ETERO FAMILIARE PER ANZIANI

Organizzazione e gestione del servizio di affidamento proposto X Indispensabile

IARES Istituto Acli ricerca sviluppo con Università degli studi di Cagliari, Dipartimento Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

Gestione Servizi di Supporto e orientato ad attività di Informazione, sensibilizzazione, assistenza e consulenza per l’autoimprenditorialità e per la predisposizione di business plan, in particolare nell’economia sociale

X Indispensabile

Pro Loco di Samugheo

CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

Gestione Laboratori con:

� Messa a disposizione di:

- Personale specializzato, operatori esperti, tutor;

X Importante

Pro Loco di Samugheo

CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

RISTRUTTURAZIONE struttura X Irrilevante

Il Samaritano - OR

AGAPE COLTIVARE PER RINASCERE

Gestione del Servizio con:

� Messa a disposizione di:

- Operatori sociali, Personale specializzato nel settore orto-floro-vivaistico,

- piante, vivai, terreni;;

X Indispensabile

1) LA CAROVANA DELL’ARTE

Organizzazione e gestione del servizio proposto (laboratori di arte varia per giovani)

X Indispensabile

2) MINIATURE CLUB

Organizzazione e gestione del servizio proposto (calcio, rugby, cricket tavolo e circuiti piste elettriche) servizio ludico/sportivo per giovani, adulti e anziani

X Indispensabile

Associazione D’altra Parte - OR

3) ACQUISTO AMBULANZA

Acquisizione e gestione automezzo per pronto soccorso X Importante

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1) ACQUISTO ATREZZATURE PER LUOGO DI INCONTRO AGGREGAZIONE GIOVANI

Acquisizione attrezzature per il Servizio X Indispensabile

Comitato La Creta - Samugheo 2) COMPLETAMENTO

POLIAMBULATORIO PER RIABILITAZIONE MOTORIA E/ O PSICOFISICA

Completamento poliambulatorio di Samugheo (Asl n° 5) per la parte di riabilitazione psicomotoria

X Irrilevante

Costituenda Coop. L’orto dei Bambini - Terralba

COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALE PER MINORI IN AZIONE AGAPE

Completamento e gestione di una struttura residenziale per l’accoglienza e recupero di minori tramite orto/pet-terapia.

X Indispensabile

Cooperativa Servizi Sociali SCARL - Solarussa

CASA ACCOGLIENZA ANZIANI E DISABILI

Ristrutturazione e messa a norma della struttura esistente

X Indispensabile

Cooperativa SENECTA - CA

ESTENSIONE SERVIZIO TELEASSISTENZA/TELECONTROLLO

Gestione del servizio di teleassistenza per persone anziani e disabili

X Indispensabile

Cooperativa NOESIS - OR

STRUTTURA PER ASILO NIDO e CENTRO EDUCATIVO

Acquisizione o Realizzazione di una struttura da destinare ad Asilo-Nido e Centro educativo

X Irrilevante

1) BABY PARKING

Gestione del Servizio con messa a disposizione di Operatori sociali, Personale specializzato nel settore per servizio cura e custodia e affiancamento azione educativa famiglie

X Indispensabile Cooperativa ZEROCENTO di Narbolia

2) ANZIANI E MULTIMEDIALITA’

Gestione di Laboratorio multimediale sperimentale permanente per anziani X Indispensabile

FATTORIA SOCIALE LA HORMIGUITA Y LA MARIPOSA - S. Giusta

ATTIVITA’ RIABILIATTIVE ED EDUCATIVE IN FATTORIA SOCIALE

Adeguamento funzionale di una struttura esistente, con:

- realizzazione percorsi e terapeutici (arte terapia, pet-terapy, agroterapia);

- iniziative educative della “Fattoria Sociale Didattica” per alunni Scuole

X Indispensabile

OSVIC organismo sardo di volontariato internazionale cristiano - OR

PERCORSI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER MINORI

Gestione di iniziative educative di integrazione culturale per minori (immigrati, port. Handicap, giovani con problemi scolastici)

X Indispensabile

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Associazione CASA DI RIPOSO “ELEONORA D’ARBOREA” - OR

AMMODARNAMENTO E AMPLIAMENTO STRUTTURA, ARREDI ECC.

Ristrutturazione del complesso edilizio esistente X Irrilevante

Fondazione L’ALBERO DELLA VITA ONLUS MI

LA FENICE- COMUNITA’ EDUCATIVA PER MINORI

Realizzazione di una Comunità-Alloggio per minori in difficoltà X Indispensabile

Congregazione Concezionisti OR

CASA FAMIGLIA PER DISABILI

Realizzazione di una struttura da adibire all’accoglienza di persone disabili X Indispensabile

Cooperativa “COAGI” – Terralba (partner dei “Confezionisti)

GESTIONE CASA FAMIGLIA PER DISABILI

Gestione del Servizio nella struttura di accoglienza di persone disabili CASA FAMIGLIA PER DISABILI

X Indispensabile

Banca Etica - FI

RIQUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DELL’ECONOMIA SOCIALE SUI PROCESSI DI ACCESSO AL CREDITO

Sostegno allo sviluppo d’impresa dell’economia sostenibile in stretta relazione con il costituendo sistema di welfare locale secondo i principi della finanza etica, con riferimento ai meccanismi del microcredito

X Indispensabile

ENAIP Sardegna CORSI FORMAZIONE PER WEL-TER

- Ospitalità dei Corsi di Formazione e Incontri per il Progetto Wel-Ter;

- Gestione Corsi pr il Progetto Wel-Ter; X Indispensabile

Cooperativa “RES NOVA” di Quartu

NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA

Realizzazione di Agenzia di mediazione tra domanda e offerta lavoro sull’Assistenza familiare e domiciliare (servizi alla persona e alla comunità)

X Indispensabile

Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana e Coop. Co-Mete

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF

Completamento e messa a disposizione di una struttura residenziale e/o semiresidanziale per anziani parzialmente o completamente non autosufficienti

X Irrilevante

Cooperativa “Alle Sorgenti” - Sanluri

Non hanno presentato azioni specifiche: da valutare nel proseguimento del progetto

Cooperativa “COSSAGI” – Arborea

Non hanno presentato azioni specifiche: da valutare nel proseguimento del progetto

Costituenda Coop. Soc. – S.V. Milis

Non hanno presentato azioni specifiche: da valutare nel proseguimento del progetto

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Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita

all’Impegno Specifico

Come da Protocollo d’Intesa, ARTICOLO 5, Impegni del Partenariato di Progetto e dei Soggetti Sottoscrittori – in particolare:

- ogni singolo Soggetto sottoscrittore, assume l’obbligo fondamentale di procedere alla puntuale e corretta attuazione del presente Protocollo d’Intesa, nel rispetto delle regole e degli strumenti previsti dall’Avviso Pubblico e da tutti gli atti da esso richiamati, nonché dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale operante nell’ambito di riferimento della progettazione integrata.

- ad attuare tutte le azioni funzionali al perseguimento degli obiettivi del Progetto Integrato attraverso la valorizzazione delle reciproche competenze ed esperienze in una prospettiva di cooperazione socio-istituzionale.

- a perseguire il metodo del consenso all’interno del Partenariato di Progetto.

- a recepire le istanze formulate dal Tavolo di Partenariato Provinciale/Regionale, individuando gli ambiti di sviluppo prioritario che caratterizzeranno il Progetto Integrato.

- a definire, nell’ambito del Progetto Integrato, le modalità di attuazione del Progetto stesso, sia mediante l’indicazione degli impegni specifici di ciascun Soggetto che attraverso l’individuazione di un adeguato ed efficace modello gestionale.

- a presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento per le operazioni dichiarate ammissibili dall’Amministrazione regionale ed inserite nel Progetto Integrato.

- a condividere il principio della premialità, si impegnandosi a prevedere obbligatoriamente specifici meccanismi premiali all’interno del Progetto Integrato sulla base degli specifici indirizzi e criteri contenuti nella Guida di cui all’articolo 16 dell’Avviso Pubblico.

���� Indispensabile

Come da Protocollo d’Intesa, ARTICOLO 6, Compiti del Comitato di

Coordinamento ���� Indispensabile

Come da Protocollo d’Intesa, ARTICOLO 7, Funzionamento e Decisioni

dell’Assemblea del Partenariato di Progetto ���� Indispensabile

I comuni si impegnano a favorire nella conferenza dei Sindaci del distretto la costante attenzione a coordinare e mantenere la coerenza del progetto Wel.Ter - anche in fase di progettazione operativa, attuazione, monitoraggio e valutazione - con il PLUS

���� Indispensabile

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29

Tutti i partners pubblici e privati sono consapevoli che il progetto integrato Wel.ter è uno strumento di attuazione del Plus ���� Indispensabile

Tutti i partners pubblici e privati si impegnano a favorire la partecipazione dei cittadini al ciclo di progetto nelle fasi successive ���� Indispensabile

Tutti i partners pubblici e privati si impegnano ad assumere decisioni sostenibili nel senso di promuovere e tutelare le risorse ambientali e umane per non sottrarle alle generazioni future

���� Indispensabile

Tutti i partners pubblici e privati si impegnano alla leale collaborazione e correttezza ���� Indispensabile

Tutti i partners pubblici si impegnano a favorire acquisti pubblici verdi (GPP) e sono consapevoli del valore educativo delle azioni pubbliche: azioni formative dovranno essere sviluppate in questa direzione

���� Indispensabile

Tutti i partners pubblici e privati si impegnano a favorire le pari opportunità ���� Indispensabile

Tutti i partners pubblici e privati si impegnano:

1. a valorizzare il patrimonio di lavoro comune e di rete realizzato nelle varie fasi della progettazione integrata;

2. a definire nell’accordo di programma quadro che verrà approvato per Wel.Ter.:

un ufficio-servizio comune a due livelli:

- amministrativo-gestionale;

- un gruppo di coordinamento tecnico stabile per l’attuazione di Wel.Ter. e per rafforzare la progettualità del distretto in raccordo ai tavoli tematici del PLUS sia in vista del prossimo ciclo di programmazione europea;

- un laboratorio stabile, che comprende il gruppo di coordinamento tecnico, allargato ai operatori sociali, socio-sanitari e del terzo settore di Wel.Ter, come centro di sperimentazione e di riorganizzazione dei servizi e di bene-essere organizzativo.

���� Indispensabile

Gli impegni collettivi indicati in questa tabella, faranno parte integrante dell’accordo di programma quadro. In sede di progettazione operativa e di partecipazione ai singoli bandi potranno essere definiti ulteriori accordi specifici.

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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo

Vedi in allegato situazione del contesto

Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo L’evoluzione della composizione demografica della regione ha definito un profilo socio demografico caratterizzato da una bassa natalità e da un progressivo allungamento della vita. Gli indicatori strutturali - indice di vecchiaia e di dipendenza - puntualizzano valori comunque al di sotto delle medie nazionali. Permane comunque una forte attenzione per la stretta relazione tra bassa natalità (il numero medio di figli per donna è inferiore del 16% rispetto alla media nazionale, a sua volta fra le più basse a livello mondiale) e l’allungamento della vita. Il rapporto fra persone bisognose di cura (bambini e anziani) e adulti in grado di farsene carico (30-59 anni) rivela che su ogni coppia adulta grava la responsabilità di almeno un’altra persona bisognosa di sostegno, dato che evidenzia la necessità di supporto per le famiglie con soggetti deboli (anziani, disabili, persone con disturbo mentale), che presentano maggiori problematiche e carichi di cura. (dati allegato 6.1 inclusione sociale)

Analisi socio-demografica (Dati rapporto area laboratorio di Oristano+ profilo d’ambito PLUS)

Con la nuova ripartizione dei comuni, dovuta all’introduzione di quattro nuove Province nella Regione Sardegna, la Provincia di Oristano è passata da 78 a 88 comuni che rappresentano circa il 23% dei comuni regionali. In seguito all’estensione dei confini territoriali l’area di studio conta una popolazione di 168.657 abitanti1, il 10% circa della popolazione della Sardegna. La provincia di Oristano ha un’estensione di circa 3040 kmq (13% della superficie della Sardegna). Le coste del territorio si estendono per 159 km rappresentando circa il 9% delle coste regionali. Interessante confrontare questo dato con quello della popolazione residente nel distretto; se, infatti, i comuni rappresentano solo il 33% del totale dei comuni della provincia, la popolazione del distretto, pari a 101.983 con 51.725 donne e 50.258 uomini, corrisponde a ben il 60,47% della popolazione provinciale. La popolazione residente è concentrata nei maggiori centri. Il Patto per il sociale si sviluppa all’interno dei confini del distretto sanitario di Oristano in cui sono presenti 29 comuni che rappresentano il 33 % del totale dei comuni della provincia: Allai Santa Giusta Arborea San Vero Milis Baratili San Pietro Siamaggiore Bauladu Siamanna Cabras Siapiccia Marrubiu Simaxis Milis Solarussa Narbolia Terralba Nurachi Tramatza Ollastra Uras

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Oristano Villanova Truschedu Palmas Arborea Villaurbana Riola Sardo Zeddiani Samugheo Zerfaliu San Nicolò d’arcidano.

Va considerato che dei 29 comuni 21 sono sotto i 3 mila abitanti per un totale di 30.105 abitanti che rappresenta il 29,52% del totale (Allai, Baratili San Pietro, Bauladu, Milis, Narbolia, Nurachi, Ollastra, Palmas Arborea, Riola Sardo, San Nicolò d'Arcidano, San Vero Milis, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu). I 4 comuni sopra i 5 mila abitanti (Oristano, Terralba, Cabras, Marrubiu) da soli hanno 56.791 e cioè il 55,68% della popolazione. Da considerare che solo Oristano conta il 32,1% della popolazione del distretto. La restante popolazione risiede negli altri 4 comuni (Arborea, Samugheo, Santa Giusta, Uras) con una popolazione complessiva pari a 15.087 (14,8%). Una preliminare valutazione dei dati statistici ha consentito di individuare alcune differenti dinamiche che sussistono all’interno della Provincia. Il territorio provinciale è stato quindi suddiviso in quattro sub-aree che, peraltro, ricalcano delle aggregazioni territoriali che non hanno esclusivamente un valore geografico ma che sono anche caratterizzate da uno specifico percorso storico

Hanno aderito al patto Wel. Ter 24 comuni di cui 1 Cuglieri è fuori distretto. Nel complesso l’area interessata al progetto ha una popolazione di 81.172 abitanti (popolazione legale dati ISTAT 2001), pari al 48,10%% della provincia. Escludendo il comune di Oristano, i centri urbani compresi entro l’area sono tutti di dimensioni limitate: eccetto i due comuni relativamente più popolosi Cabras (8.701 abitanti) e Santa Giusta (4.489). Solo altri due comuni superano i 3.000 abitanti (Arborea, Samugheo e Cuglieri). Interessante confrontare questo dato con quello della popolazione residente nel distretto; se, infatti, i comuni rappresentano solo il 33% del totale dei comuni della provincia, la popolazione del distretto, pari a 101.983 con 51.725 donne e 50.258 uomini, corrisponde a ben il 60,47% della popolazione provinciale. La popolazione residente è concentrata nei maggiori centri. Le zone territoriali interessate dal distretto sono in parte ricadenti nell’area storica del Barigadu-Guilcer e dell’Oristanese, Terralbese Sinis.

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Nell’intera provincia la densità demografica è di circa 55 ab/kmq contro il dato Regionale di 68 ab/kmq. Se si considerano i dati relativi alle zone territoriali interessate dal Patto per il sociale, si nota che il Barigadu-Guilcer presenta una densità più bassa rispetto alla media provinciale con circa 37 ab/kmq, mentre l’area Oristanese-Terralbese-Sinis presenta una densità sensibilmente più alta attestandosi a circa 93 ab/kmq (il 56% della popolazione totale abita in questa zona territoriale). Se si confronta la variazione demografica in termini di popolazione residente tra il censimento ufficiale del 1991 e quello del 2001, si evidenzia come il territorio del Barigadu-Guilcer registri una variazione negativa del 5%, mentre l’area ad aver registrato una variazione positiva è quella dell’Oristanese-Sinis che si attesta al 2% circa. La risultante della dinamica demografica descritta è la sempre più intensa concentrazione delle risorse umane in età da lavoro, e in particolare, della popolazione giovane, sulla costa e nell’hinterland del comune di Oristano. Gli incrementi demografici si riscontrano soprattutto nei comuni situati intorno al capoluogo seguendo l’andamento della principale arteria stradale della Provincia, la Strada Statale 131. Tale incremento è riscontrabile soprattutto nei comuni di Baratili San Pietro, Nurachi, Palmas Arborea, Santa Giusta, San Vero Milis, Marrubiu, Narbolia e Bauladu e Abbasanta. Nella Provincia vi è un’elevata quota di piccoli comuni: in quelli con meno di 5000 abitanti risiede ben il 65% della popolazione contro una media regionale del 34%6. Nel 2004 il 27% dei comuni presenta una popolazione al di sotto dei 500 abitanti. Il 19% della popolazione provinciale vive nel capoluogo che ha registrato un incremento del 5,8%. La città di Oristano rappresenta il polo gravitazionale dell’intera Provincia. La sua forza attrattiva è determinata dalla posizione baricentrica, anche in ambito regionale, dalla presenza dell’area industriale, dello scalo ferroviario, del porto. Accanto al complessivo decremento del numero complessivo di popolazione della provincia, si registra un aumento del numero delle famiglie, che passa da 55.714 unità del 1991 a 59.847 nel 2001 (con un incremento del 7% circa). Questo incremento, confermato anche dai dati relativi al 2004, è dovuto ad una forte crescita delle famiglie composte da una sola persona seguito da un decremento delle famiglie più numerose. La tendenza deriva dal progressivo invecchiamento della popolazione e da una più diffusa propensione alla formazione di nuovi nuclei. Si evidenzia inoltre che quasi il 50% delle famiglie risiede nei comuni costieri di Bosa e del Golfo di Oristano. Analizzando il movimento naturale, si registra una tendenza declinante della natalità. Il tasso di natalità nel 2004 è di 7,1 per 1000 abitanti mentre il tasso di mortalità è di 9,6 per 1000 abitanti: questo ha determinato un saldo naturale negativo di 422 unità. La lettura del territorio deriva da una analisi dei bisogni individuabili su base demografica ed epidemiologica sanitaria e sociale. Per questo si propone un’analisi approfondita anzitutto dei dati relativi al distretto di Oristano confrontandoli con quelli regionali e nazionali. Il distretto di Oristano è caratterizzato da un’incidenza della popolazione infantile del 13%, molto vicina al dato provinciale (di poco superiore al 13) e di poco inferiore al dato regionale (13,59), mentre risulta nettamente inferiore al dato nazionale (14,2). Andando a fare una ricognizione sulla popolazione infantile nei vari paesi vediamo come gli scarti di percentuale vanno dal paese di Villanova Truschedu che presenta una popolazione infantile pari al

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9,2% della popolazione, indice di progressivo spopolamento, al Comune di Tramatza che con il 17,4% supera nettamente anche il dato nazionale. Cinque Comuni risultano avere una popolazioni infantile con un indice compreso tra il 9% e l’11% (Solarussa, Uras, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani) e quindi nettamente inferiore anche al dato medio provinciale. Quindici Comuni risultano invece avere una popolazione infantile compresa tra il 12% ed il 13% con un dato vicino alla media regionale e provinciale ma nettamente inferiore al dato nazionale (Allai, Baratili San Pietro, Cabras, Marrubiu, Milis, Oristano, Riola Sardo,Samugheo, Santa Giusta, San Vero Milis, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Terralba). Nove paesi risultano avere indici di popolazione infantile decisamente superiori alla media provinciale e regionale ma solo Bauladu e Tramatza superiore anche alla media nazionale.

POPOLAZIONE INFANTILE POPOLAZIONE INFANTILE: in blu i paesi con un indice di popolazione compresa tra il 9 e l’11 per cento, in rosso i restanti paesi del distretto

POPOLAZIONE INFANTILE: in giallo i paesi con un indice di popolazione compresa tra il 12 e il 13 per cento, in blu i paesi sotto il 12 in rosso i restanti paesi del distretto

1. Solarussa 286 11,4% 2. Uras 344 11,1% 3. Villanova Truschedu 31 9,2% 4. Villaurbana 207 11,6% 5. Zeddiani 125 10,8%

6. Allai 55 13.4% 7. Baratili San Pietro 169 13.2% 8. Cabras 1071 12.04 % 9. Marrubiu 658 13,06% 10. Milis 225 13,2% 11. Oristano 4134 12,6 % 12. Riola Sardo 261 12,24% 13. Samugheo 448 13,06% 14. Santa Giusta 582 12,67% 15. San Vero Milis 322 12,8%

16. Siamaggiore 135 13,4% 17. Siamanna 113 13,4% 18. Siapiccia 44 12,05% 19. Simaxis 301 13,6% 20. Terralba 1318 13,06%

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POPOLAZIONE INFANTILE: In verde i paesi con un indice di popolazione superiore al 14 per cento, in blu i paesi sotto il 12 in giallo i paesi tra il 12 e il 13

INDICE DI CARICO DI FIGLI PER DONNA IN ETÀ FECONDA L’indice di carico di figli per donna in età feconda stima il rapporto tra il numero di bambini di età inferiore ai 5 anni (in età prescolare) e il numero di donne in età feconda (età in cui fra l’altro, più elevata è la frequenza di donne lavoratrici). Quattordici comuni del distretto hanno indici inferiore al dato provinciale con alcuni dati molto bassi per i comuni di Villanova Truschedu, San Vero Milis, Siapiccia e Zeddiani. Significativi anche i dati dei Comuni di Bauladu, Allai e Santa Giusta dai 21 ai 34 circa di indice.

Indice di figli per donna in età feconda, valori assoluti Distretto di OR Sardegna Italia Rapporto: (pop. 0 – 4) x 100 / (donne 15 – 49) 15,62 16 19

PAESE O-14 ANNI %

21. Arborea 602 15.1%

22. Bauladu 118 16.1% 23. Narbolia 259 14,6% 24. Nurachi 235 14,06% 25. Ollastra 188 14,7 % 26. Palmas Arborea 207 15,1% 27. San Nicolò d’arcidano 426 14,6% 28. Tramatza 133 17,4% 29. Zerfaliu 166 14,0%

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FIG. 1.E-2) INDICE DI CARICO DEI FIGLI PER DONNA IN ETA’ FECONDA: In giallo i

comuni con indice da 16 ai 19, in blu i comuni da 8,3% al 15%, in rosso tutti

gli altri Comuni

FIG. 1.E-3) INDICE DI CARICO DEI FIGLI PER DONNA IN ETA’ FECONDA: In verde i comuni con

indice dal 19 al 33, in giallo i comuni dai 16 ai 19, in blu i comuni da 8,3% al 15%

Nel territorio regionale si mostra un’incidenza della popolazione anziana (oltre i 64 anni) che attestandosi al 16% risulta inferiore alla media nazionale (18%), anche se in rapida crescita. Sul fronte opposto,) passa, sempre nello stesso periodo, dal 13,2% in Italia e dall’11,1 al in Sardegna. Oristano è la seconda Provincia dopo l’Ogliastra con la maggiore percentuale

1. Villanova Truschedu 8.3

2. San Vero Milis 8.9

3. Siapiccia 9,6

4. Zeddiani 10,1

5. Solarussa 12,4

6. Villaurbana 12,9

7. Marrubiu 13,7

8. Oristano 14,4

9. Riola Sardo 14,7

10. Milis 14,8

11. Siamaggiore 14,8

12. Tramatza 14,8

13. Terralba 15

14. Uras 15,5

15. Baratili San Pietro 16

16. Siamanna 17,4

17. Samugheo 17,8

18. Narbolia 17,8

19. Simaxis 18

20. Cabras 18,3

21. Zerfaliu 18,3

22. Nurachi 18,7

23. Ollastra 18,8

24. Palmas Arborea 19,3

25. San Nicolò d’arcidano 19,5

26. Bauladu 21,4

27. Allai 25,3

28. Santa Giusta 33,9

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ultrassessantacinquenni (20% circa).

Per quanto riguarda gli ultra 65enni, il dato relativo al distretto di Oristano con il 17,48 è superiore al dato regionale (16,41) e inferiore alla media nazionale (19,0).

Analizzando i Comuni del distretto vediamo come relativamente a questo dato vi siano notevoli differenze da un Comune all’altro andando dall’11% per cento di Santa Giusta al 30 % di Narbolia rendendo così il dato medio distrettuale poco significativo. In particolare vediamo come quattro comuni (Arborea, Palmas Arborea, Santa Giusta, Siapiccia) hanno dei dati percentuali compresi tra l’11 ed il 14 per cento mettendosi nettamente al di sotto sia dei dati del distretto che di quelli regionali (intorno al 16.5) con una popolazione anziano molto ridotta.

Abbiamo poi 18 comuni (Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Marrubiu, Milis, Nurachi, Ollastra, Oristano, Riola Sardo, San Nicolò d’Arcidano, Siamaggiore, Siamanna, Simaxis, Solarussa, Terralba, Tramata, Uras, Zerfaliu, Zeddiani) con tassi che vanno dal 15 al 19 per cento posizionandosi cioè intorno (due punti percentuali) alla percentuale provinciale.

Significativo il dato dei sei comuni restanti che presentano tassi dal 20 al 30 per cento, nettamente superiori alle medie regionali e nazionali e nettamente distanti anche dagli altri comuni del distretto (Allai, Samugheo Villaurbana, San Vero Milis, Narbolia, Villanova Truschedu). Se alcuni di questi presentano una posizione geografica che può accomunare le dinamiche demografiche a quelle tipiche delle zone interne, vittime di invecchiamento progressivo, per altri (Narbolia e San Vero Milis) appare di più difficile interpretazione, soprattutto se i dati vengono confrontati con quelli dei comuni limitrofi.

L’indice di vecchiaia del territorio provinciale è di 146 punti percentuali (dato 2003) rispetto ai 121 della media regionale e ai 134 punti percentuali della media nazionale, con un tasso di invecchiamento pari al 19,32% del Distretto di OR contro il 19,13% provinciale e il 16,41% regionale. La media provinciale è il frutto del rapporto tra i dati relativi alle varie aree territoriali della provincia, la cui analisi fa emergere differenze molto elevate tra le aree interne. Gli indici di vecchiaia delle aree storiche interessate dal Patto per il sociale sono pari per il Barigadu-Guicer a 175 e per l’area dell’Oristanese-Terralbese-Sinis di circa 113, collocandosi al di sotto della media regionale.

L’indice di vecchiaia dell’area del progetto corrisponde all’andamento del calo della popolazione: registra punte del 264% a Villanova Truschedu, ad Allai 214%, Villaurbana 174%, Samugheo 164% - mentre l’indice di vecchiaia più basso si registra nei comuni di Santa Giusta, Arborea e Palmas Arborea. Nella stessa direzione si muovono le considerazioni relative ai valori dell’indice di dipendenza che nel 2003 raggiunge quota 47,49%, di oltre 4 punti superiore alla media regionale (42,84%), rimanendo comunque inferiore al dato medio nazionale 49,77%.

La presenza straniera risulta essere alquanto contenuta rispetto ai valori delle altre province italiane: nelle più recenti graduatorie dell’Istituto Tagliacarne è agli ultimi posti per presenza di stranieri sul totale della popolazione residente. Nel 2001 si contano 698 unità con una forte presenza di persone provenienti dal Marocco e dalla Jugoslavia e si registra un numero di nascite e di iscrizioni superiore ad altre aggregazioni territoriali.

Il Mercato del lavoro (dati allegato 6.1 Progettazione integrata- rapporto area)

Il mercato del lavoro regionale, nonostante gli interventi di politica attiva, appare ancora caratterizzato da carenza occupazionale. L’analisi del contesto rileva lo spostamento del problema della disoccupazione verso classi di età più anziane; la presenza di un elevato tasso di

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disoccupazione di lunga durata; l’elevato tasso di disoccupazione femminile. Tale situazione è ulteriormente appesantita dalla persistente e aggravata crisi dell’intero sistema industriale sardo che, già fortemente penalizzato, ha subito negli ultimi anni un ulteriore e drastico ridimensionamento. La crisi coinvolge almeno 5.000 lavoratori a rischio, dei settori chimico, metallurgico, tessile e meccanico, ai quali si aggiungono i circa 1.560 lavoratori che, attraverso i cosiddetti accordi in deroga, continuano a beneficiare di ulteriore Cigs e Mobilità, oltre ai lavoratori provenienti da aziende con meno di 15 dipendenti, esclusi dal regime degli ammortizzatori sociali.

La struttura produttiva della provincia -(dati Patto per il sociale Wel.Ter.)

Il tessuto imprenditoriale è dominato sostanzialmente da tre settori: il settore primario (agricoltura e pesca), l’edilizia e il commercio, che complessivamente rappresentano il 75% delle unità locali. Il territorio esprime una vocazione ancora più marcata per il settore primario, rispetto alla provincia e alla regione, con un peso percentuale del 46%, superiore a quello già elevatissimo della provincia (38%) e quasi doppio rispetto quello della regione. L’industria in senso stretto ha un peso analogo rispetto alla provincia (7,6%), ma inferiore alla media regionale, mentre il settore dei servizi risulta fortemente sottodimensionato, in particolare il terziario avanzato (intermediazione finanziaria e servizi alle imprese), appena il 2% contro il 4% provinciale e il 7% regionale, e i servizi socio-sanitari (0,5%). Un discorso a parte merita il comparto alberghiero e della ristorazione. Per l’oristanese il Tasso di attività è mediamente del 45%, il Tasso di occupazione è del 35%; la quota della popolazione maschile occupata (67%) è superiore al dato per la Sardegna (64,5%) mentre quella femminile (35,4%) è inferiore al dato sardo (37,8%). Il Tasso medio di disoccupazione è attorno al 20%, raggiunge percentuali che sfiorano il 40% nei comuni più interni.

Nel territorio il tessuto imprenditoriale è dominato sostanzialmente dal settore primario (agricoltura e pesca), dall’edilizia e dal commercio. In agricoltura la forza lavoro occupata si colloca per lo più nella categoria dei lavoratori autonomi: ditte individuali e a prevalente conduzione familiare. L’industria, in senso stretto, ha un peso analogo a quello della provincia, ma inferiore alla media regionale; il 68% della forza lavoro ha prevalentemente un rapporto di lavoro dipendente. Il settore dei servizi, nel quale il 72% degli occupati è di natura dipendente, risulta fortemente sottodimensionato, in particolare il terziario avanzato (intermediazione finanziaria e servizi alle imprese) rappresenta appena il 2% contro il 4% provinciale e il 7% regionale, e i servizi socio-sanitari lo 0,5%.

L’attuale dotazione infrastrutturale della provincia di Oristano può essere definita nel complesso insufficiente: con un indice di 60,6 su 100 si situa all’86° posto della graduatoria nazionale delle 103 province.

Il distretto è attraversata dalla Strada Statale 131 che è la più importante direttrice regionale.

La rete ferroviaria facilita gli spostamenti all’interno del distretto (è il caso del pendolarismo degli

studenti) ma anche dal distretto verso nord e sud seguendo le direttrici nord-sud Cagliari-Oristano-Chilivani-Sassari/Olbia-Golfo Aranci. Alla facilità degli spostamenti, data dalla presenza della 131 e della rete ferroviaria, non corrisponde, però, una adeguata risposta a quelle che sono le esigenze dell’utenza. Gli orari ed i Servizi di trasporto sono, infatti, condizionati dal pendolarismo studentesco che influenza tutta la linea del trasporto nel distretto. Questo, se da un lato garantisce un Servizio agli studenti, dall’altro sembra penalizzare altre utenze che richiederebbero un servizio maggiormente flessibile ed occasionale.

Il turismo in provincia di Oristano è di carattere prevalentemente stagionale. La ricettività della provincia è concentrata prevalentemente in 7 comuni, Oristano, Arborea, Cabras, Bosa, Cuglieri, San Vero Milis, Santulussurgiu, i quali assorbono l’80% delle unità e il 90% della capacità recettiva

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alberghiera, con un primato in termini di posti letto rivestito dai comuni di Arborea e Bosa. Dal punto di vista turistico, si nota come la provincia di Oristano conti il 7,7% tra esercizi alberghieri e residence e il 4,9% dei posti letto regionali. Al 2003 le strutture ricettive sono costituite da alberghi e assimilabili in misura del 17%, il resto confluisce nel complementare con agriturismo, campeggi e b&b.

Istruzione

Con riferimento alla scolarizzazione e alla qualificazione dei giovani, i dati sulla dispersione scolastica pongono la Sardegna al di sotto della media nazionale: l’indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo è nell’Isola del 12,44% con punte, in alcuni comuni, del 25,37%, a fronte di un dato nazionale pari al 10,44% (dati ISTAT 2001). Anche nelle prime due annualità del ciclo di studi superiore gli abbandoni scolastici permangono a livelli abbastanza elevati; la formazione professionale non riesce a fornire risposte esaurienti alle necessità manifestate dalla regione nel suo complesso.

La provincia di Oristano presenta una percentuale di laureati (4%) al di sotto del già modesto dato medio regionale (6%). La percentuale di diplomati è del 19% mentre, a livello regionale, si attesta al 22%.

Le competenze con tale livello di istruzione si concentrano in prossimità dei principali poli produttivi e di servizio, cioè dove trovano opportunità professionali maggiormente in linea con le loro aspettative.

La percentuale di residenti in possesso di licenza media o di un titolo professionale, è in linea con la media regionale (35%). Nell’isola il 24% della popolazione ha ottenuto almeno il titolo di scuola media inferiore mentre, nella provincia di Oristano, tale dato diventa del 27%. Gli alfabeti privi di titolo di studio, a livello regionale, sono pari all’11% circa della popolazione residente, mentre a livello provinciale il dato è del 13%.

Gli analfabeti sono il 2% della popolazione, in linea con il dato regionale.

In conclusione, nella Provincia, si nota una bassa scolarità e una bassa specializzazione.

(Vedi tabella allegata dati plus)

INDICATORI RELATIVI AL GRADO DI ISTRUZIONE, dettaglio comunale, Ambito di Oristano – Dati del Censimento 2001

Grado di istruzione

% alfabeti privi di

titoli di studio Tasso di

analfabetismo Tot.

Nr.

COMUNI Tasso laureati

Tasso diplomati

Tasso consegu

im lic. media

Tasso conseg.

lic. elementar

e Totale

Di cui: in età da 65 anni in

poi

Totale Di cui: in età da 65

anni in poi

1 Allai 2,5 17,4 50,6 76,8 21,7 14,9 1,5 1 100

2 Arborea 3,4 23,7 60,8 87,8 11,5 3,7 0,6 0,4 100

3 Baratili San P. 3 20,5 56 87 11,7 6 1,3 0,8 100

4 Bauladu 1,5 16,1 50 87 12,1 4,8 0,9 0,6 100

5 Cabras 2,4 18,4 54,5 85,2 12,6 5,4 2,2 1,4 100

6 Marrubiu 1,9 19 57,7 83,4 14,3 6,9 2,3 1,8 100

7 Milis 4,7 22 56,3 85,7 10,1 4,5 4,2 3 100

8 Narbolia 3,3 17,2 55,2 85,7 13,2 5,6 1,1 0,8 100

9 Nurachi 2,7 17,9 55,6 85,5 12,7 6,4 1,8 1,2 100

10 Ollastra 0,8 14,6 54,5 81,2 16 9,5 2,8 2,3 100

11 Oristano 10,5 39,5 70 90,5 8,6 3 0,9 0,7 100

12 Palmas 1,7 17,8 55,7 86,4 11,3 4,6 2,4 1,7 100

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Arborea

13 Riola Sardo 2,6 20,1 54 86,8 11,4 5,5 1,8 1,1 100

14 Samugheo 2,7 18,3 50,5 81,3 16,1 10,2 2,7 2,1 100

15

San Nicolò d'Arc 2 16,5 52,2 82,4 14 5,6 3,5 2,2 100

16 Santa Giusta 4,5 25,9 62,5 87,6 11 3,5 1,4 0,8 100

17 San Vero Milis 3 21,7 57 87,9 10,8 5,2 1,3 0,8 100

18 Siamaggiore 3,2 20,4 59,4 81,4 16,2 7,5 2,3 1,6 100

19 Siamanna 2,9 19,9 56,7 82,4 13,7 6,9 3,9 2,8 100

20 Siapiccia 1,4 10,6 46,8 73,9 22,4 13,7 3,6 2,8 100

21 Simaxis 2,7 21,2 56,9 84,8 13,3 6,2 1,9 1,4 100

22 Solarussa 2,6 19,4 56,6 85,7 12,6 6,7 1,7 1,4 100

23 Terralba 2,3 18,7 56,5 84,5 13,9 6,1 1,6 1,1 100

24 Tramatza 2 17,7 55,8 84,8 13,5 6,7 1,7 1,2 100

25 Uras 1,8 19,9 55,4 85,2 12,1 6,2 2,7 2,2 100

26 Villanova Trusc. 1,9 14,6 50,6 88,5 10,2 6,4 1,3 1,3 100

27 Villaurbana 2,2 17 55 82,2 15,1 8,4 2,7 2,3 100

28 Zeddiani 2,4 18,6 55,1 83,9 15 8,5 1,1 0,6 100

29 Zerfaliu 0,8 17 53,4 82 15,6 8,2 2,4 1,6 100

MEDIA 2,74 19,37 55,56 84,40 13,54 6,79 2,06 1,48 100

L’analisi della situazione relativa al disagio sociale in Sardegna evidenzia aspetti molto preoccupanti, come evidenziato dai dati statistici relativi alle principali categorie di soggetti in condizioni di svantaggio.

Il diffuso disagio sociale in Sardegna è attestato dai dati ISTAT sull’incidenza della povertà: reddito

insufficiente e periodo di disoccupazione sono i fattori che esercitano il peso più rilevante, anche se in

misura differente, per maschi e femmine. Per queste ultime, il motivo principale permane il reddito

insufficiente, segno della accentuata vulnerabilità femminile; per i maschi, invece, è la perdita del lavoro a costituire la discriminante primaria. La condizione di disoccupazione quale fattore primario delle difficoltà economiche è fortemente correlata all’età.

Con riferimento alle politiche di welfare finora adottate, i dati sull’offerta di servizi socio-assistenziali mettono in evidenza una situazione per molti aspetti non soddisfacente, con un sistema non sempre in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni. In generale, le criticità non riguardano l’entità degli interventi posti in essere, ma la loro non sufficiente differenziazione in una pluralità di tipologie che tengano conto di diverse esigenze di cura.

Rispetto agli interventi rivolti agli anziani, si registrano difficoltà di attuazione dei servizi di assistenza domiciliare integrata: la localizzazione delle residenze sanitarie assistenziali non è stata programmata rilevando le esigenze espresse dal territorio; la soluzione di affidamento di persone anziane ha avuto rari riscontri. Permangono carenze strutturali di continuità assistenziale.

Nel distretto socio-sanitario di Oristano si registra la presenza in tutti i Comuni del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD). L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) attivata a seguito della firma del Protocollo d’Intesa tra ASL n° 5 e tutti i Comuni della Provincia di Oristano presenta notevoli difficoltà in quanto non si è raggiunto il percorso di reale integrazione tra il sociale e il sanitario.

Altri interventi previsti in favore dell’area anziani sono le attività di aggregazione e animazione sociale sia a carattere continuativo (di solito con finanziamenti specifici provenienti da Progetti Obiettivo Comunali ed Intercomunali) sia limitati nel tempo di solito coincidenti con il periodo estivo.

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Da notare come risultino poco sviluppati i servizi che prevedono rapporti di collaborazione con il terzo

settore.

Per quanto riguarda gli inserimenti di anziani, in strutture residenziali non è possibile rilevare l’esatto

numero in quanto alcuni interventi non vengono quantificati dai Comuni di residenza.

A livello regionale le persone con disturbo mentale dispongono di servizi complessivamente insufficienti. Per le persone anziane e quelle con disabilità l’offerta è eccessivamente standardizzata su due tipologie: le prestazioni a carattere ambulatoriale o l’inserimento in strutture residenziali; gli interventi di carattere semiresidenziale e di assistenza domiciliare sono insufficienti e inferiori a quelli medi nazionali.

Secondo i dati del plus di Oristano, il settore più sviluppato è quello dell’Area disabili fisici e mentali con interventi che prevedono e registrano l’integrazione tra sanitario e sociale, ulteriormente rafforzatesi a seguito delle ultimi indirizzi regionali. Gli interventi sono rivolti ai singoli e variano dagli inserimenti lavorativi alle attività di aggregazione sociale continuative presso i Centri di Aggregazione Sociale, dall’attivazione dei servizi educativi di supporto ai minori disabili in ambito scolastico, all’erogazione di servizi mediante i piani personalizzati così come previsti dalla L.162/98, dall’erogazione dei sussidi per patologia (talassemici, nefropatici, ecc), all’inserimento di disabili in strutture semiresidenziali e residenziali.

Sul fronte dell’assistenza all’infanzia, un dato significativo è quello relativo alla disponibilità del servizio nido: attualmente l’offerta regionale (dati ISTAT a gennaio 2004) è di 11 posti disponibili ogni 100 bambini, in grado di soddisfare l’offerta del 12% dei bambini al disotto dei 3 anni (l’obiettivo europeo per gli Stati membri dell’Unione Europea, fissato dall’Agenda di Lisbona, è di fornire entro il 2013 servizi di cura ad almeno il 33% dei bambini al disotto dei 3 anni). Si registra che non è stata attuata una politica regionale per la riqualificazione dell’offerta dei nidi, né per la promozione di servizi differenziati e flessibili, con conseguenze particolarmente negative in termini di basso tasso di occupazione della popolazione femminile.

Anche i dati del plus di Oristano rilevano che i servizi maggiormente attivati nel settore minori e famiglia riguardano principalmente le attività previste per i minori quale per es. il SET presente in quasi tutti i comuni e le attività di aggregazione e animazione sociale. I Servizi di Asilo Nido risultano concentrati nei comuni con densità di popolazione più alta (3 ad Oristano, 1 a Cabras, 1 a Terralba). Vedi tabella allegata.

TAB. 4.A) STRUTTURE SOCIO ASSISTENZIALI PUBBLICHE AUTORIZZATE AL FUNZIONAMENTO NELL’AMBITO DI ORISTANO (ALLA DATA DEL 14 GIUGNO 2006)

prov. sede denominazione utenti Ente

gestore Cod. Strutt

1 OR ARBOREA Centro Aggregazione Sociale 28 Comune 4 2 OR ARBOREA Centro Aggregazione Sociale 40 Comune 4 3 OR ARBOREA Ludoteca 12 Comune 8 4 OR CABRAS Asilo Nido 56 Comune 5 5 OR CABRAS Ludoteca 8 Comune 8 6 OR CABRAS Centro Aggregazione Sociale 30 Comune 4 7 OR MARRUBIU Centro Aggregazione Sociale 20 Comune 4 8 OR MILIS Centro Aggregazione Sociale 20 Comune 4 9 OR NURACHI Centro Aggregazione Sociale 60 Comune 4 10 OR OLLASTRA Centro Aggregazione Sociale 30 Comune 4 11 OR OLLASTRA Ludoteca 12 Comune 8 12 OR ORISTANO Asilo Nido 56 Comune 5 13 OR ORISTANO Asilo Nido 56 Comune 5 14 OR ORISTANO Asilo Nido 56 Comune 5 15 OR PALMAS ARB. Centro Aggregazione Sociale 30 Comune 4 16 OR PALMAS ARB. Ludoteca 12 Comune 8 17 OR SAMUGHEO Centro Aggregazione Sociale 27 Comune 4 18 OR SIAMAGGIORE Centro Aggregazione Sociale 20 Comune 4 19 OR SIAMAGGIORE Ludoteca 10 Comune 8 20 OR SIAPICCIA Centro Aggregazione Sociale 20 Comune 4

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21 OR TERRALBA Asilo Nido 56 Comune 5 22 OR VILLANOVA TR. Centro Aggregazione Sociale 20 Comune 4 23 OR VILLAURBANA Ludoteca 24 Comune 8 24 OR VILLAURBANA Centro Aggregazione Sociale 50 Comune 4 25 OR ZEDDIANI Centro Aggregazione Sociale 40 Comune 4 TOTALE 25 793 di cui: utenti

LUDOTECHE 6 78 CENTRI AGGREG. SOCIALE 14 435 ASILO NIDO 5 280

(fonte: R.A.S. Albi regionali

Violenza domestica e interventi

I dati riguardanti i reati che più direttamente generano paura e insicurezza sociale, in Sardegna, come nel resto d’Italia, evidenziano una netta prevalenza tra gli autori di individui di sesso maschile, le donne sono coinvolte nei fatti criminosi principalmente come vittime.

La loro vulnerabilità riflette in molti casi una condizione di debolezza specifica, che appare chiaramente nelle violenze consumate nell’ambito familiare o in quello lavorativo.

Dal mese di marzo del 2001, opera nel territorio provinciale uno Sportello Antiviolenza, istituito per iniziativa della Commissione Pari Opportunità del Comune di Oristano, in collaborazione con quella regionale e con l’Assessorato comunale ai Servizi Sociali. Il servizio garantisce una funzione di ascolto, sostegno, consulenza e assistenza legale a chi abbia subito atti di violenza fisica, sessuale e psicologica. L’attività di costante monitoraggio svolta dallo Sportello è lo strumento che consente di cogliere le peculiarità e l’andamento del fenomeno della violenza nel territorio provinciale, rilevare le eventuali inefficienze e individuare le strategie e le azioni che il servizio può adottare per modificare e migliorare la qualità degli interventi.

Nel periodo marzo 2001-ottobre 2005, il servizio ha accolto 71 donne, sono pervenuti 170 messaggi in segreteria telefonica, 27 sono le donne che hanno ricevuto gratuitamente consulenza legale. Dai dati emerge che il numero delle utenti aumenta ogni qualvolta venga pubblicizzata l’attività dello Sportello o si dia visibilità al servizio.

Le donne che in questo arco temporale si sono rivolte allo Sportello antiviolenza sono residenti a Oristano e nei Comuni della Provincia (rispettivamente il 54,3 e il 45,7%); sono prevalentemente

coniugate (82,9%) e madri di almeno un figlio; di età compresa tra i 28 e i 55 anni (circa l’87%)22

; in possesso di un titolo di studio di scuola media o professionale (circa il 50%); sono disoccupate (47,1%), svolgono lavori poco qualificati e precari (34,3%).

La condizione economica riflette sostanzialmente quella lavorativa evidenziando una situazione di dipendenza economica dal partner.

La violenza denunciata dalle donne è fisica, psicologica e sessuale. Nel periodo di riferimento sono stati complessivamente segnalati 92 casi, numero che supera il totale delle utenti, poiché le stesse hanno spesso riferito di più tipologie: violenza fisica (44,6%), psicologica (44,6%), sessuale (10,9%). Il coniuge continua ad essere il maggiore responsabile delle violenze subite dalla donna (82,9%). In tutti i casi emerge una sistematicità della violenza all’interno della sfera relazionale familiare.

Occorre infine tener conto sia delle segnalazioni in costante aumento, sia del gran numero di casi che non vengono denunciati e che pertanto, per i reati contro le donne, accrescono in proporzione maggiore la quota sommersa del fenomeno (il cosiddetto “numero oscuro”). Il fatto che molte donne non denuncino le violenze, in primo luogo quelle che si consumano tra le mura domestiche, non significa però che non vi sia da parte loro la percezione della gravità del danno subito.

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Nel territorio provinciale si evidenzia l’assenza di strutture o centri di pronto intervento a carattere residenziale rivolto alle donne e ai loro figli vittime di violenza, di un modello operativo di intervento che preveda dunque una specifica metodologia di approccio al problema e fornisca risposte qualificate e immediate alle esigenze di accoglienza e protezione di queste categorie di soggetti, necessarie per intervenire efficacemente sui lati oscuri del fenomeno e dunque sulla dimensione sociale della violenza sulle donne. Rispetto all’economia sociale, negli ultimi anni si è assistito in Sardegna ad uno sviluppo del privato sociale sia per quanto riguarda le cooperative di tipo A che quelle di tipo B. Le prime sono diventate in misura sempre più marcata un interlocutore privilegiato per gli Enti Locali nell’erogazione di servizi alla persona; le seconde sono un importante strumento di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, soprattutto disabili ed ex-tossicodipendenti. A fronte di alcune buone prassi che si registrano sul territorio isolano, si segnalano alcune criticità relative all’economia sociale tra cui, le principali:

• presenza di un numero elevato di cooperative sociali di piccole dimensioni che hanno difficoltà a stare sul “mercato”;

• presenza di cooperative sociali prive di figure professionali particolarmente specializzate;

• eccessiva dipendenza del privato sociale dall’economia degli appalti pubblici;

• scarso sviluppo della mentalità e di competenze imprenditoriali all’interno delle cooperative sociali;

• non sufficiente attenzione alla valutazione dei risultati conseguiti e alla qualità del servizio. Sebbene tali criticità rilevino complessivamente a livello regionale, esse hanno trovato in prima istanza specifiche declinazioni a livello territoriale. In Provincia di Oristano si registra l’aumento di nuove povertà e dell’emarginazione sociale delle categorie più a rischio di esclusione. La scelta della dimensione territoriale degli interventi (dati Patto per il sociale Wel.Ter.) - Nel caso dell’area oggetto dell’analisi possiamo identificare un sistema strutturato su tre livelli: - un livello centrale, di proposta-coordinamento e di integrazione “politica” con la dimensione del sistema territoriale, che nell’area è rappresentato dai Comuni di Cabras, Santa Giusta e finora dalle Comunità Montane presenti nell’area. - un livello intermedio, finalizzato a realizzare in parte la progettualità interistituzionale del sistema, rappresentato da aggregazioni di comuni che si modificano per ciascun progetto; - un livello locale, rappresentato dai comuni. L’analisi della documentazione sulla progettualità istituzionale ci permette di osservare la finalizzazione di questa verso i seguenti obiettivi: aree interne: più sostegno allo sviluppo rurale, competitività del sistema locale, rafforzamento degli enti locali, Cabras ha fatto da riferimento maggiormente all’inclusione sociale; Santa Giusta si sta indirizzando di più a livello intersettoriale, utilizzando le risorse di servizi presenti nel territorio comunale. L’ottimizzazione dei processi partecipativi e del sistema relazionale -(dati Patto per il sociale Wel.Ter.) La presenza di numerosi interventi “a rete”, non sempre allo stesso modo e quindi con aggregazioni non stabilmente consolidate, evidenzia la presenza, nei soggetti istituzionali, di buone capacità relazionali, che permettono la gestione di coalizioni tra soggetti e di reti collaborative. Queste capacità si sono avviate nella precedente progettazione integrata che, sebbene non abbia ancora prodotto effetti consistenti nell’integrazione tra iniziative pubbliche e private, ha contributo unitamente ai bandi POR, che obbligavano e favorivano l’associazionismo, ad aprire quasi di continuo, a più richiami, un confronto continuo e a far nascere un linguaggio comune e un intesa sostanziale sull’approccio ai punti di forza e di debolezza del territorio. Oggi quasi nessun comune ritiene più vantaggioso stare da solo rispetto a scelte associate. I servizi sociali comunali e l’esperienza di lavoro sociale hanno molto

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contribuito a creare la cultura di apertura e l’attenzione verso gli altri soggetti, anche in termini istituzionali. Il salto qualitativo che il sistema istituzionale del territorio è chiamato a fare è legato alla scelta, così come richiamato anche nel capitolo dedicato al “Modello territoriale”, di un modello di organizzazione e gestione territoriale che definisca compiutamente le strategie di aggregazione e di integrazione. Un elemento in grado di facilitare questo passaggio è, sicuramente, legato all’esperienza dei GAL, che hanno contribuito a consolidare il capitale relazionale dell’area, sia nei confronti del sistema istituzionale sia nei confronti del sistema economico privato. I patti per il sociale possono costituire un modello ulteriormente significativo e strategico per organizzare la capacità di risposta del territorio ai bisogni diversi e le persone stesse come risorsa principale del territorio per innestare processi di sviluppo locale. La riduzione della conflittualità interistituzionale -(dati Patto per il sociale Wel.Ter.) La presenza di strutture che detengono una leadership riconosciuta, favorisce il consolidamento di un clima collaborativi tra i comuni dell’area, che potrebbe favorire rapporti anche con i nuovi partners pubblici e Privati del patto. (DATI allegato 6.1 INCLUSIONE SOCIALE, LEGALITA’ E SICUREZZA -Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati di Sviluppo Regionale)

B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo

Per le risorse materiali e immateriali di Wel.Ter., si veda anche la tabella 4 “impegni specifici”.

Gli indicatori di Capitale sociale (dati Rapporto d’area Provincia di Oristano)

Istruzione

La provincia di Oristano presenta una percentuale di laureati (4%) al di sotto del già modesto dato medio regionale (6%).

La percentuale di diplomati è del 19% mentre, a livello regionale, si attesta al 22%.

Le competenze con tale livello di istruzione si concentrano in prossimità dei principali poli produttivi e di servizio, cioè dove trovano opportunità professionali maggiormente in linea con le loro aspettative.

La percentuale di residenti in possesso di licenza media o di un titolo professionale, è in linea con la media regionale (35%). Nell’isola il 24% della popolazione ha ottenuto almeno il titolo di scuola media inferiore mentre, nella provincia di Oristano, tale dato diventa del 27%. Gli alfabeti privi di titolo di studio, a livello regionale, sono pari all’11% circa della popolazione residente, mentre a livello provinciale il dato è del 13%. Gli analfabeti sono il 2% della popolazione, in linea con il dato regionale.

In conclusione, nella Provincia, si nota una bassa scolarità e una bassa specializzazione.

Si rileva che di recente sono stati istituti nel territorio vari corsi di laurea (Economia e Gestione dei Servizi Turistici, Master In Management delle Organizzazioni Turistiche, Biotecnologie Industriali, Biotecnologie Agro- Industriali, Economia e Amministrazione delle Imprese, Tecnologie alimentari, Viticoltura ed enologia, Economia manageriale, Politiche ambientali, Meccatronica, Ingegneria delle telecomunicazioni ed Ingegneria informatica). Sono presenti inoltre diversi centri di ricerca (IMC, International Marine Centre; CRAS, Centro Regionale Agrario Sperimentale; CNR, Istituto per l’Ambiente Marino Costiero-Sezione Oristano; IMFPP, Istituto per la Fisiologia della Maturazione e

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della Conservazione del Frutto delle Specie Arboree Mediterranee; DESA, Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei).

Propensione all’aggregazione Si evidenzia nel territorio provinciale la diffusa tendenza all’associazionismo e aggregazione, originate da differenti motivazioni e scopi: Associazioni di volontariato cooperativismo nel settore sociale (con un esempio di cooperativa sociale di inserimento lavorativo di rilevanza nazionale dal carattere fortemente innovativo) e partenariati di natura istituzionale (tra soggetti pubblici o pubblico-privati), nati per costruire promuovere e realizzare iniziative di sviluppo locale. Il mercato del lavoro Tassi di occupazione: nella Provincia di Oristano la quota della popolazione maschile occupata (67%) è superiore al dato per la Sardegna (64,5%) mentre quella femminile (35,4%) è inferiore al dato sardo (37,8%). Tasso di disoccupazione: nella Provincia di Oristano il tasso di disoccupazione si è ridotto dal 19% nel 2003 all’11,4% nel 2004. Più precisamente quello femminile è pari al 18,3% mentre quello maschile è del 7,5%. In agricoltura la forza lavoro occupata si colloca per lo più nella categoria dei lavoratori autonomi: ditte individuali e a prevalente conduzione familiare; nell’industria il 68% della forza lavoro ha prevalentemente un rapporto di lavoro dipendente; nei servizi il 72% degli occupati è di natura dipendente. Per quanto riguarda la struttura professionale, tra il 2001 e il 2003, si evidenziano: - l’incremento dei Dirigenti e dei Direttori (dallo 0,5% all’1% della forza lavoro totale); - l’incremento della categoria “Professioni tecniche” (dal 13,5% al 17,4%); - l’incremento delle “Professioni esecutive: amministrazione e gestione” (dal 4,8% al 10,1%); - l’incremento degli operai specializzati (dal 21,1% al 23,3) in controtendenza al dato nazionale. Per lo specifico del territorio interessato dal Patto per il sociale è possibile riprendere i dati del Profilo d’ambito del PLUS, elaborati dal GTP: Nelle tabelle in allegato si riportano i dati degli iscritti nelle liste dei disoccupati per classi di età,

genere, titolo di studio, stato civile sia provinciali che dei CSL di Oristano e Terralba relativi al 2004.

Si evidenzia la preponderanza delle classi 20-39 e soprattutto della disoccupazione femminile. Inoltre, si rileva una alta presenza di iscritti in possesso del diploma di scuola superiore e risulta essere rilevante anche il numero di iscritti con la laurea. Il numero degli iscritti nelle liste delle categorie protette risultano essere n.2788 di cui maschi n.1854; femmine n. 934. Per le Tabelle di dettaglio si rinvia agli Allegati Risorse immateriali

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Il progetto Wel.ter. intende valorizzare, come risulta dai beneficiari individuati nei problemi di 2° livello e nei corrispondenti obiettivi, le seguenti categorie:

- Le persone con disabilità - Le persone sofferenti mentali - Le donne - Gli over 40 inoccupati disoccupati di lunga durata - I giovani inoccupati disoccupati - I minori e i giovani a rischio socio-educativo e di esclusione sociale - Le persone anziane - Le famiglie - Gli operatori pubblici e privati dei servizi sociali, socio-sanitari e del terzo settore - Tutti i cittadini

Risorse materiali

Il progetto Wel.ter. intende valorizzare, in particolare, le seguenti risorse materiali locali Ambientali: - Terreni di uso civico

- beni naturali(zone umide protette, boschi, zone marine)

- beni culturali

- beni paesaggistici

Infrastrutturali:

- spazi e aree verdi urbane

- spazi per il mercato, con particolare riferimento a quello solidale

- strutture pubbliche e del 3° settore

Strumentali:

- attrezzature di lavoro manuale

- arredi e strumenti informatici

- mezzi di trasporto

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C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo

In generale il carico di cura nel sociale grava principalmente sulle donne, nella tabella che segue si descrive l’impatto delle azioni di progetto in relazione alle pari opportunità, in questo caso declinate quasi esclusivamente al femminile.

AZIONI PREVISTE NEL PROGETTO DESCRIZIONE IMPATTO PER LE PARI

OPPORTUNITÀ

Nidi e strutture semiresidenziali o di

accoglienza per disabili, minori, anziani

La possibilità di contare su un punto di riferimento permetterà, soprattutto alle donne sulle quali grava maggiormente il carico di cura e il disagio derivante dalla mancanza di lavoro, di affrontare più serenamente i problemi legati alla difficoltà di lavoro. Il discorso vale sia per le donne disoccupate e/o inoccupate, che contando su punti di accoglienza potranno disporre di tempo per qualificarsi-riqualificarsi e per la ricerca di impiego; sia per le donne già occupate che potranno avere meno inibizioni e limiti rispetto al miglioramento della posizione lavorativa

Inserimenti lavorativi di appartenenti alle

categorie individuate nel problemi di 1° livello

- Il progetto prevede specifiche azioni di inserimento lavorativo in più ambiti: fattorie sociali, orti di uso civico, aree verdi, laboratorio artigianali.

- Le operazioni di inserimento previste, proprio perché mirate a persone con svantaggio, sono esse stesse di pari opportunità

Creazione d’impresa da parte do persone

svantaggiate

- Il progetto prevede sia azioni di qualificazione professionale e di accompagnamento per sviluppare piccole imprese, sia la promozione del microcredito sociale

Azioni di sostegno alla famiglia con persone

disabili, sofferenti e anziane non autosufficienti

o comunque con problemi gravi

- Le azioni di aiuto psicologico e materiale contribuirà anche sotto il profilo educativo e formativo all’accettazione dell’eventuale problema della famiglia stessa e, quindi, all’assunzione in carico da parte di tutti i componenti adulti, alleviando il gravame che attualmente in buona parte si accolla alle donne.

Azioni di educazione e sensibilizzazione

all’attenzione de “l’altro” e al senso

dell’ambiente, dell’identità e della legalità

- Queste azioni permettono di promuovere la responsabilità individuale come responsabilità sociale e collettiva sia verso i beni comuni sia verso le persone svantaggiate

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D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

In relazione agli elementi conoscitivi delle risorse naturali del contesto territoriale di riferimento di

Wel.Ter, si rinvia all’analisi generale della provincia di Oristano, paragrafo 1.4.3.

Si vedano anche i progetti con cui Wel.Ter. è correlato (vedi precedente quadro B e successivo

quadro E )

Vedi anche Analisi Swot: punti di forza ambito B

Vedi nello specifico quadri 6.4 analisi della sostenibilità ambientale. Wel.Ter. è composto

principalmente da azioni immateriali tutte rivolte a migliorare la qualità della vita sociale; il concetto

stesso di inclusione implica l’armonia e le relazioni persone-luoghi, persone-persone e luoghi-persone.

L’inclusione sociale si fonda sul principio di equità come riequilibrio di situazioni disuguali, con

l’attenzione alla salvaguardia e alla ricerca dei punti di equilibrio fra le risorse.

E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

Il progetto Wel.Ter. è correlato ad altri progetti integrati di sviluppo già attivati o presentati

misura 3.4 “Inserimento

e reinserimento

lavorativo dei gruppi

svantaggiati”

Il progetto integrato per l’inclusione sociale WEL.TER si integra con i

CESIL presenti nel distretto nella promozione di inserimento lavorativo di

soggetti svantaggiati

misura 3.10 “Sviluppo e

consolidamento

dell’imprenditorialità

con priorità ai nuovi

bacini d’impiego”

Il progetto integrato per l’inclusione sociale WEL.TER, di cui il comune è

capofila, prevede azioni per il sostegno e la promozione del lavoro

autonomo in settori legati al miglioramento della qualità della vita.

misura 3.6 “ Dispersione

scolastica l’inclusione

scolastica”

Il progetto Wel.ter si integra con i progetti delle reti di comuni e Istituti

scolastici contro la dispersione scolastica.

misura 5.1 “Politiche

urbane”

Tutti i comuni del territorio hanno presentato proposte di progetti integrati

nelle politiche urbane (bando Polis per i comuni di media dimensione e

Civis per i comuni minori).

La Provincia di Oristano pur non avendo come tema territoriale le

politiche urbane, ha proposto progetti inseriti nel tema turismo

sostenibile. L’iter di valutazione è in corso.

I progetti integrati di Civis prevedevano azioni immateriali. Alcune reti

hanno previsto azioni informative, educative e proposto percorsi mirati a

favorire le diversità (per es. la rete Riberas di Cabras, Riola Sardo, Santa

Giusta, ha proposto azioni che favoriscono il legame tra le cose, tra

persone e cose e tra persone), oltre che interventi infrastrutturali

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Progetto integrato rete

ecologica ARENARIE

Il progetto ha l’obiettivo generale di tutelare, promuovere e valorizzare i

siti di interesse comunitario e le zone di protezione speciale

dell’oristanese.

Prevede operazioni di risanamento, di riqualificazione e promozione dei

siti e azioni formative, educative, di sensibilizzazione.

La metà dei comuni sono anche interessati dai piani di gestione – misura

POR 1.5.

Si integra con gli inserimenti lavorativi di Wel.Ter nei siti, che

rappresentano anche una nuova opportunità di lavoro. E’ inoltre

strettamente integrato con il patrimonio di conoscenza delle persone

anziane, a cui Wel.Ter intende dare un ruolo attivo.

Progetto integrato

turismo sostenibile

Provincia di Oristano

Wel.Ter è determinante per creare nel territorio condizioni favorevoli

all’accoglienza con le azioni di rafforzamento del tessuto sociale. Il

turismo, d’altra parte, può favorire lo sbocco di mercato per i prodotti

dell’economia sociale e di nicchia.

Wel.Ter contiene inoltre proposte per il turismo sociale.

Progetti integrati aree

rurali

Wel.ter si integra fortemente con il progetto integrato delle aree rurali che

prevede linee di intervento specifiche nell’artigianato artistico e nell’agro-

alimentare di qualità.

Inoltre, ruralità con riferimento non solo alle modalità di produzione, ma

anche al sistema di vita socio-economico, ambientale e di relazione. E’

proprio la dimensione del paese, che è propria della maggioranza dei

partners, a favorire l’inserimento sociale e lavorativo delle categorie con

svantaggio individuate dal progetto.

Progetto integrato terra

madre e arche- legalità

Wel.ter sviluppa azioni di inserimento lavorativo di alcune categoria con

svantaggio; Terra madre (capofila casa Circondariale di Oristano) propone

azioni di reinserimento sociale e lavorativo di ex detenuti.

Il progetto di inclusione sociale e quello della legalità condivide una zona

comune in cui le azioni di prevenzione dell’illegalità si sovrappongono con

quelle sociali di informazione, sensibilizzazione, educazione e si

intersecano con quelle di rieducazione.

Progetti integrati Itinerari

di Sardegna

I beni naturali e culturali sono beni in sé.

Wel.Ter rafforza il tessuto sociale e arricchisce le comunità nella

consapevolezza del proprio patrimonio naturale, culturale, paesaggistico e

identitario in generale.

La costruzione delle reti di relazione di Wel.Ter. favoriscono le reti anche

per i progetti integrati degli Itinerari di Sardegna.

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PIA OR4 Sinis-Montiferru

e Patto Territoriale

Oristano

Vedi progetto integrato “Itinerari di Sardegna” e “Turismo sostenibile”

Leader plus Barigadu-

Montiferru-Sinis Vedi progetto integrato « Aree rurali »

Progetti di riqualificazione

urbana : Programma

straordinario edilizia a

canone moderato i” e

“contratto di quartiere ii”

I programmi innovativi di “recupero dell’area e dei volumi del patrimonio

edilizio dell’ex mattatoio comunale per la realizzazione di 16 alloggi” a

Cabras e il contratto di quartiere II “Sa serra” a Cuglieri – Servizio edilizia

residenziale pubblico dell’Assessorato Regionale ai lavori Pubblici,

prevedono recupero edilizio e riqualificazione urbanistica integrati con

azioni rafforzamento sociale dei quartiere.

PON NAZIONALI

Wel.ter si integra con i PON nazionali cui partecipa il Liceo “De Castro” di

Oristano, nelle parti in cui prevedono azioni di formazione per adulti o

soggetti con svantaggio.

Progetto Integrato IMNOS

Favorisce le forme di espressione della musica e del canto della

Sardegna. Si integra col progetto d’inclusione: le persone anziane del

distretto con le specifiche competenze e conoscenze possono svolgere un

ruolo attivo nel progetto.

F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Le motivazioni della partecipazione dei partners al Progetto Integrato di Sviluppo Wel.Ter., in termini di obiettivi e risultati attesi sono indicati nella tabella che segue.

Soggetto del Partenariato

Motivazioni in termini di obiettivi e risultati attesi Ruolo

COMUNI, ASL n° 5, PROVINCIA e ALTRI SOGGETTI PUBBLICI

Le parti Pubbliche vogliono dare risposta ai bisogni reali dei cittadini in termini di servizi e interventi sociali e socio sanitari volti all’inclusione sociale e lavorativa.

In particolare, individuati cinque “macro-aree” di intervento, le Amministrazioni pubbliche vogliono concorrere a:

* per Disabili e sofferenti mentali esclusi dalla vita sociale e lavorativa, si vogliono attivare interventi tali da includerli sia in nuove reti relazionali che in realtà occupazionali – passando attraverso momenti formativi – con i quali possa essere elevata la qualità della loro vita (ma anche quella delle loro famiglie e della comunità d’appartenenza) e, quindi, la loro accettazione

Le parti Pubbliche, in primis i Comuni, Asl e Provincia, assumono un ruolo di regolazione e programmazione generale e indirizzo delle politiche e degli interventi sociali volti all’inclusione, coinvolgendo i

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sociale;

* per donne, over 40, giovani che hanno difficoltà di inserimento lavorativo si vogliono affrontare sia le questioni e problemi legati all’esclusione dal mondo del lavoro - che possono dipendere in parte dalle difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro, in parte da problemi familiari (carico funzionale) e/o personali (dipendenze), ma anche dalla “incapacità” di assumersi rischio d’impresa;

* per i minori e ei giovani a rischio socio-educativo e sociale con comportamenti di devianza, bullismo, dipendenze, si vogliono attivare sia processi di supporto e sostegno ai genitori in contesti familiari e formativi (con le agenzie educative) sia interventi di prevenzione primaria e secondaria, attraverso la proposizione di modelli di comportamento positivi in azioni di animazione diretti con-e-per ragazzi e giovani da effettuare in luoghi/spazi dedicati, anche da ristrutturare e/o costruire ex-novo; in tal modo potrà non solo diminuire il “mal-essere” di genitori, ragazzi e giovani (e delle comunità di appartenenza) e la dispersione scolastica, ma anche creare sinergie tra famiglie e agenzie educative;

* per gli Anziani privi di ruolo e anziani non autosufficienti si vuole innanzitutto ri-conoscere il loro ruolo e valorizzarli all’interno dei molteplici contesti sociali e occupazionali - anche in stretta interazione con minori e giovani – che possano anche produrre reddito; particolare attenzione viene posta agli Anziani non-autosufficienti, per i quali si vuole garantire la permanenza nel loro nucleo familiare e nella loro comunità, ovvero garantire loro una vita dignitosa qualora non sia possibile mantenerli in tali contesti, evitando l’istituzionalizzazione; tali azioni potranno permettere agli anziani vivere nel sociale la propria età in modo più sereno e con dignità;

* per i soggetti deboli e svantaggiati e per tutti i cittadini si vuole superare l’attuale situazione di scarsa conoscenza dei problemi - da parte delle Istituzioni e dei Soggetti privati - e la “distanza” tra l’offerta di Servizi ed i bisogni “reali” dei cittadini stessi; inoltre, si vuole risolvere il problema dell’isolamento tra Servizi sociali e socio-sanitari pubblici e tra questi e quelli offerti dal privato sociale e l’alto costo dei Servizi; per questo, a partire da una maggiore conoscenza dei problemi e superando la frammentarietà e duplicazione degli interventi, verranno realizzate sinergie di rete tra servizi sia pubblici che privati tali da diminuire complessivamente i costi dei Servizi stessi ed erogare servizi rispondenti alle reali necessità dei cittadini.

Soggetti privati in processi partecipati di presa della decisioni. inoltre, con i propri Uffici e Servizi sostengono e in parte attuano le azioni progettuali, impegnandosi anche nei momenti di monitoraggio e valutazione degli interventi.

Particolare importanza avrà il ruolo di facilitazione all’accesso ai servizi di inclusione (informazione, sensiblizzazione e segretariato) e il lavoro organizzativo e di sostegno alla creazione della rete dei servizi per l’inclusione

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SOGGETTI DEL TERZO SETTORE E VOLONTARIE ALTRI SOGGETTI PRIVATI

Le parti Private concorrono - in relazione alle specificità e ambiti di intervento propri di ogni organizzazione - al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici e alla realizzazione delle operazioni sopraelencate.

I soggetti Privati condividono pienamente le motivazioni che hanno indotto tutti gli Attori del processo a definire una nuova strategia di intervento volta all’inclusione sociale e lavorativa, ponendo particolare attenzione a realizzare quella rete integrata Pubblico-Privato che, sola, può dare risposta adeguata ai bisogni e necessità dei cittadini.

I risultati attesi, migliorando l’incontro tra domanda e offerta dei Servizi e interventi sociali e socio sanitari volti all’inclusione, all’interno di un processo di empowerment (partecipazione, responsabilizzazione, potenziamento dell’autonomia di singoli, gruppi e comunità locali) basato sul riconoscimento dei diritti di cittadinanza e di pari opportunità di ogni persona.

Le parti Private concorrono – quali comprimari dei Soggetti Pubblici - alla definizione delle politiche sociali all’interno dei processi partecipativi e assumono, in particolare, il ruolo di attuatori di Servizi e interventi, partecipando anche ai momenti di monitoraggio e valutazione degli interventi per la riprogrammazione degli stessi.

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4.1. ANALISI SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT - Si veda anche il rapporto d’Area

AMBITO A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto

Integrato di Sviluppo

Punti di Forza Punti di Debolezza 1) Una parte dei comuni, caratterizzata da indici di

dinamismo in alcuni paesi vicini alla 131 e al comune capoluogo;

2) Sistemi di vita e di lavoro ancorati a radici storiche e culturali;

3) contesti urbani di piccole dimensioni; 4) Numerosi organismi associativi 5) numerose cooperative sociali di tipo A e B, e

consorzi di cooperative sociali 6) terreni gravati da uso civico e con pratica di uso

civico, terreni proprietà comunale; 7) il PLUS del distretto di Oristano; 8) tutti i comuni hanno almeno un operatore sociale; 9) i progetti integrati 10) i progetti intercomunali e settoriali.

Indici di forte spopolamento, di invecchiamento e bassa natalità in buona parte del contesto; Contesto socio-demografico problematico, che può

tendere ad accentuare, se non gestito, i fenomeni di disgregazione:

elevata dispersione scolastica; tassi di disoccupazione alti con forte divario di

genere e con disoccupazione e inoccupazione di lunga durata;

presenza considerevole di nuclei familiari problematici;

tossicodipendenze e dipendenze; microcriminalità; Carenza di servizi alle imprese e alle persone. Il

settore dei servizi è sottodimensionato non diversificato nei servizi sociali, di istruzione e di trasporto

Reti dei servizi deboli.

Opportunità Rischi 1. migliorare e diversificare l’offerta dei servizi

sociali; 2. favorire i prodotti dell’artigianato locale e del

settore agro-alimentare; 3. istituire servizi mirati a gruppi di cittadini

svantaggiati; 4. offrire servizi di sostegno alle famiglie; 5. occupazione; 6. nuove iniziative di valorizzazione e fruizione

integrata delle risorse naturali, costiere e dell’interno, e del patrimonio culturale;

7. nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto);

8. rafforzamento della cooperazione tra gruppi locali e imprese;

9. crescita dei livelli di istruzione;

ulteriore indebolimento del tessuto sociale; accentuazione dei fenomeni di disgregazione; difficoltà di integrazione dei sistemi di Wel.Ter.

(PLUS, Patti per il Sociale, Piano Sanitario-Piano Sociale);

incapacità dei soggetti pubblici e privati di perseguire strategie di sviluppo locale;

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B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo – Vedi

anche Ambito A

Punti di Forza Punti di Debolezza

1. Siti di interesse comunitario; 2. patrimonio di risorse naturali-ambientali, e

storico-culturali di grande pregio; 3. le strutture dei servizio esistenti; 4. il PLUS del distretto; 5. gli operatori sociali dei Comuni e della ASL; 6. i professionisti e i volontari del terzo settore; 7. i progetti integrati; 8. tutti i soggetti del partenariato.

Mancanza di certezza sulle risorse disponibili e sui tempi di riferimento per i soggetti pubblici e privati;

Difficoltà delle famiglie a farsi carico di disabili e sofferenti mentali e anziani;

Rigidità e la standardizzazione dei servizi socio-sanitari e sociali;

Imprese non conoscono o aggirano la normativa di accesso al lavoro dei disabili;

Ci sono poche strutture di accoglienza per l’infanzia, minori, disabili, sofferenti mentali e anziani;

Il tessuto imprenditoriale è debole; Difficoltà di accesso al credito e scarsa

propensione al lavoro autonomo; Abuso di alcool accettato socialmente;

Opportunità Rischi

1. Inclusione di vari gruppi svantaggiati nella vita sociale e lavorativa

2. sostegno alle famiglie e alle agenzie educative per assolvere ai propri compiti specifici:

3. raccordo e convergenza delle risorse coinvolte; 4. sviluppo di nuove competenze; 5. pratica di nuove forme di democrazia e

partecipazione; 6. miglioramento della programmazione e

progettazione regionale dell ruolo della Sardegna nel mediterraneo e oltre.

finanziamenti erogati in tempi diversi rispetto alla necessità di sincronia delle azioni;

finanziamenti finalizzati ad alcune azioni con esclusione di altre, indebolendo il quadro d’integrazione tra le azioni del progetto e vanificandone l’incidenza;

Partner non mantengano gli impegni assunti;

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C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo:

Il progetto Integrato di inclusione sociale Wel.Ter. è per definizione centrato sulle pari opportunità di genere e degli altri gruppi di cittadini con forme di svantaggio.

Segue l’analisi in ottica di genere.

Punti di Forza Punti di Debolezza

1) Azioni specifiche per ridurre il carico di cura delle donne all’interno della famiglia;

2) Azioni specifiche per l’inserimento lavorativo delle donne;

3) Azioni specifiche per la formazione delle donne; 4) Azioni per valorizzare le competenze elle donne;

Vedi ambito B

Opportunità Rischi

1. Creazione servizi per l’infanzia, disabili, sofferenti mentali e anziani;

2. Miglioramento delle competenze professionali delle donne;

3. Promozione dell’autoimprenditorialità femminile;

4. favorire nicchie di mercato specifiche.

Vedi Ambito B

D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

Punti di Forza Punti di Debolezza

1) Il progetto d’inclusione sociale è per definizione sostenibile. Tutte le azioni d’inserimento lavorativo mirano all’integrazione tra la risorsa umana e la risorsa ambientale, nell’accezione più ampia del termine: le azione di tutela valorizzazione e trasmissione dei saperi sono fortemente integrate all’ambiente identitario, paesaggistico, naturale e culturale. Wel.Ter. è un progetto di relazioni e pertanto i punti di forza e le opportunità sono rappresentate da questa valenza.

2) interventi strutturali improntati a tecniche costruttive di risparmio di risorse;

3) impegno collettivo (vedi protocollo) per Acquisti Pubblici Verdi;

4) impegno collettivo per la creazione di un l’ufficio unico; 5) tutela promozione e valorizzazione delle aree SIC ZPS,

Coste, Patrimonio verde e forestale.

Vedi ambiti precedenti

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Opportunità Rischi Vedi ambiti A,B, C:

1) nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto); 2) sviluppo di nuove competenze; 3) Favorire nicchie di mercato specifiche 4) nuove iniziative di valorizzazione e fruizione integrata

delle risorse naturali, costiere e dell’interno, e del patrimonio culturale;

5) Risparmio di risorse ambientali e finanziarie.

Vedi ambiti precedenti

E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

Punti di Forza Punti di Debolezza

Il progetto è chiave d’integrazione trasversale di tutti i

progetti integrati di sviluppo del territorio: 1) migliora il capitale sociale, 2) rafforza la coesione – condizioni indispensabile per i

processi di sviluppo locale; 3) prodotti agricoli e di trasformazione di qualità e prodotti

dell’artigianato artistico.

Vedi ambito B; Mancanza della visione e della pratica d’insieme.

Opportunità Rischi Vedi quadro E. 1) migliora il capitale sociale 2) rafforza la coesione – condizioni indispensabile per i processi di sviluppo locale; 3) prodotti agricoli e di trasformazione di qualità e prodotti

dell’artigianato artistico.

- La mancanza di raccordo con gli altri progetti integrati;

- Le procedure differenti tra i vari partenariati;

- La sovrapposizione di azioni immateriali in più progetti.

F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Punti di Forza Punti di Debolezza

1) L’ampiezza e la varietà del partenariato; 2) Il coordinamento tecnico rappresentativo di partners

pubblici e privati; 3) Competenze tecniche interne al partenariato.

Partecipano al progetto solo imprese sociali;

La difficoltà di mercato; Gli istituti di credito, eccetto Banca Etica,

non sono partners del progetto;

Opportunità Rischi

1) Vedi ambito A e B 2) Rafforzamento reciproco dei partners.

Vedi ambito B; Il frazionamento dei finanziamenti e i tempi

differenti di erogazione tra pubblico e privato

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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

Problema 1.1

Le famiglie si vergognano dei figli disabili e sofferenti mentali

Problema 1.2

I disabili e sofferenti mentali hanno limitato accesso alla conoscenza e al lavoro

Problema 1.3

I servizi socio-sanitari sono rigidi e standardizzati

Problema 1.4

I disabili e i sofferenti mentali si vergognano della loro condizione

Problema 1 Disabili e sofferenti mentali esclusi dalla vita sociale e lavorativa

Problema 1.5

I datori di lavoro non rispettano le norme per l’accesso al lavoro dei disabili

Problema 2.1

Le donne non sanno a chi affidare i figli

Problema 2.2

Le donne non riescono a far fronte al carico di cura della famiglia con disabili, sofferenti mentali o anziani.

Problema 2.3

L’incontro tra domanda e offerta di lavoro è difficile

Problema 2.4

I giovani, le donne, gli over 40 non riescono a creare impresa

Problema 2 Difficoltà di inserimento lavorativo di alcune categorie (donne, over 40, giovani)

Problema 2.5

Le persone dipendenti da alcool e da altre sostanze non riescono a trovare un lavoro

Problema 3.1 I genitori non riescono a educare i figli

Esclusione sociale e

lavorativa di alcune

categorie di cittadini

Problema 3 Minori e giovani a rischio socio-educativo e sociale (devianza, bullismo, dipendenze)

Problema 3.2

I mass media veicolano modelli di comportamento devianti

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Problema 3.3.

Le agenzie educative non sono in grado di prevenire la devianza minorile e giovanile

Problema 3.4.

Violenza all’interno delle famiglie

Problema 3.5.

Dispersione scolastica

Problema 3.6

I minori e i giovani non hanno luoghi di ritrovo

Problema 4.1

Gli anziani non sono considerati una risorsa

Problema 4.2

Gli anziani hanno basso reddito

Problema 4.3.

Gli anziani sono esclusi dalle nuove tecnologie

Problema 4.4.

I servizio di trasporto e di accompagnamento sono inadeguati

Problema 4.5.

Gli anziani non autosufficienti e/o soli sono istituzionalizzati

Problema 4.6.

Gli anziani non hanno luoghi pubblici di riferimento adeguati

Problema 4. Anziani privi di ruolo e anziani non autosufficienti

Problema 4.7.

I servizi per gli anziani sono rigidi, standardizzati e parcellizzati

Problema 5.1

Le Organizzazioni che si occupano dei Servizi Sociali e socio-sanitari conoscono poco i bisogni dei cittadini

Problema 5.2

Alto costo dei Servizi sociali e socio-sanitari

Problema 5. I cittadini non hanno servizi sociali e socio-sanitari rispondenti alle necessità

Problema 5.3

Isolamento di ogni servizio Sociale e Socio-sanitario nella propria area e settore

A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema).

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Problema Generale: Esclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone

Problema 1: Disabili e sofferenti mentali esclusi dalla vita sociale e lavorativa

Problema 1.1: Le famiglie si vergognano dei figli disabili e sofferenti mentali

All’interno delle famiglie che hanno componenti con disabilità fisiche e/o psichiche o con problemi di sofferenza mentale si sviluppano timori e paure che derivano sia dalla non conoscenza delle diversità stesse che dal mancato supporto dei Servizi Pubblici e privati. Il nucleo familiare spesso si isola dal contesto sociale.

Problema 1.2: I disabili e sofferenti mentali hanno limitato accesso alla conoscenza e al lavoro

In molte situazioni scolastiche e formative l’accesso alla conoscenza dei disabili e sofferenti mentali è resa difficoltosa o impedita dalle “regole” dei Servizi stessi; da Operatori e mezzi inadeguati alla quantità e qualità delle persone alle quali fornire interventi di supporto e accompagnamento alla formazione, a relazioni sociali soddisfacenti e al mondo del lavoro.

Problema 1.3: I servizi sociali e socio-sanitari sono rigidi e standardizzati

I Servizi sociali e socio-sanitari sono strutturati e organizzati in modo rigido e standardizzato pressoché su tutto il territorio sia per le limitate risorse economico-finanziarie che per la discontinuità dei Soggetti e Operatori dei Servizi stessi (appalti a breve termine, mancata continuità e incertezza dei finanziamenti) e loro organizzazione.

Problema 1.4: I disabili e i sofferenti mentali si vergognano della loro condizione

Le singole persone con disabilità e problemi di sofferenza mentale non sono educate alla diversità dalle agenzie educative ( scuola, famiglia, servizio sociale), e quindi si precludono una vita di relazione ( contesto, lavoro, etc).

Problema 1.5: I datori di lavoro non rispettano le norme per l’accesso al lavoro dei disabili

E’ riconosciuto da tutti il non rispetto delle norme sugli inserimenti al lavoro di “quote” di persone disabili – anche da parte di Enti Pubblici – e/o il ricorso a “stratagemmi” per non assumere (anche da parte dei Soggetti Privati), dovuto in parte alla non conoscenza approfondita delle norme ed in parte dalla “certezza” che i controlli dovuti per legge non verranno esercitati.

Problema Generale: Esclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone

Problema 2: Difficoltà di inserimento lavorativo di alcune categorie (donne, over 40, giovani)

Problema 2.1: Le donne non sanno a chi affidare i figli

Per molte donne con figli minori risulta impossibile l’accesso al mondo del lavoro per le necessità educative e di accudimento dei figli stessi, stante la mancanza di servizi per l’infanzia e la famiglia, siano questi del tipo strutturato (Asilo-Nido, Micro-Nido, Baby-parking) che informale (nidi familiari)

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costituiti in passato in parte dai nonni ed in parte dalle reti familiari e di vicinato.

Problema 2.2: Le donne non riescono a far fronte al carico di cura della famiglia con disabili, sofferenti mentali o anziani.

E’ dato certo il fatto che nell’accudimento dei familiari disabili, sofferenti mentali e anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti il carico funzionale della Famiglia è quasi esclusivamente compito delle donne. Le stesse di fronte ad un carico di cura oneroso che causa a volte problemi psico-fisici e di “insoddisfazione” esistenziale, rinunciano al possibile e auspicato inserimento nel mondo del lavoro.

Problema 2.3: L’incontro tra domanda e offerta di lavoro è difficile

Il mercato del lavoro appare in genere circoscritto e limitato e senza potenziali nuove nicchie. L’alta presenza di persone giovani, over 40 e donne con alta e medio-alta istruzione/formazione, ma in buona parte privi di competenze spendibili, si scontra con un’ offerta che li esclude dal mondo del lavoro e per età avanzata e perché privi di esperienza lavorativa.

Problema 2..4: I giovani , le donne, gli over 40 non riescono a creare impresa

La paura del rischio, la difficoltà di accesso al credito, la richiesta da parte degli istituti di credito di garanzie sproporzionate rispetto alla possibilità dei soggetti interessati, la non conoscenza dell’economia locale sono cause della scarsa propensione a creare impresa. La mancanza di reti e infrastrutture innovative che permettano sbocco in muovi mercati complica le situazioni predette.

Problema 2.5 Le persone dipendenti da alcool e da altre sostanze non riescono a trovare un lavoro

Si evidenzia la carenza di un servizio territoriale – con personale appositamente formato – che favorisca l’inserimento e reinserimento nel mondo del lavoro delle persone con problemi di dipendenza, che li accompagni nella fase di ingresso, che sensibilizzi i datori di lavoro; Questi ultimi infatti, non assumono persone con dipendenze o con passato di dipendenze, rispondendo ai dettami di un ambiente culturale che “accetta” l’alcool nel sociale, ma non nel mondo del lavoro.

Problema Generale: Esclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone

Problema 3: Minori e giovani a rischio socio-educativo e sociale (devianza, bullismo, dipendenze)

Problema 3.1: I genitori non riescono a educare i figli

Moltissimi genitori, a fronte dei velocissimi cambiamenti valoriali del nostro tempo, non sono in grado di educare i propri figli e appaiono “disorientati” nell’integrare la propria azione con quella delle altre agenzie educative – in particolare la Scuola - e a comprendere i “bisogni “ dei figli, mancando di strumenti adeguati al ruolo. Inoltre, in molte famiglie sono già presenti problemi relazionali ed educativi tra componenti (assunzione di responsabilità e mancanza di regole) tali da mettere a rischio socio-educativo i minori.

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Problema 3.2: I mass media veicolano modelli di comportamento devianti

Tra i problemi più rilevanti che influenzano i comportamenti dei minori e giovani, vi sono certamente quelli derivanti dai modelli di comportamento veicolati dai mass media la cui pervasività induce minori e giovani a comportamenti ritenuti socialmente inadeguati e devianti, a fronte della mancanza di modelli “locali” positivi veicolati dai media del territorio, oltre che dalla carenza delle proposte delle agenzie educative.

Problema 3.3: Le agenzie educative non sono in grado di prevenire la devianza minorile e giovanile

Le agenzie educative - in particolare Scuola, Servizi sociali e culturali evidenziano nel territorio difficoltà a proporre modalità, strumenti educativi e di prevenzione primaria. Le suddette sono inadeguate a comprendere i cambiamenti in atto nel mondo giovanile e i processi che portano a comportamenti devianti.

Problema 3.4. Violenza all’interno delle famiglie

La violenza interna alle famiglie, è un dato oggettivo nel territorio. L’analisi del contesto conferma che tale fenomeno è in continuo aumento a danno sopratutto delle donne e dei minori. Uno dei problemi principali è quello della carenza di un pronto intervento, assistenza e sostegno alle persone che hanno subito violenza e la mancanza di personale specializzato.

Problema 3..5. Dispersione scolastica

L’analisi dell’alta percentuale di dispersione scolastica nel territorio, conferma da un lato, l’inadeguatezza delle agenzie educative ( Scuola, famiglie e servizi sociali) a comprendere e gestire i cambiamenti in atto, e dall’altro fa rilevare un crescente disinteresse per la scuola da parte dei ragazzi e una mancata collaborazione e cooperazione delle agenzie suddette.

Problema 3.6 I minori e i giovani non hanno luoghi di ritrovo

La presenza nel territorio molti centri di aggregazione (vedi dati PLUS) organizzati dai Comuni e gestiti dal terzo settore, non è adeguata (anche per carenza di strumenti e mancato rispetto delle norme) alla domanda di spazi spazi/luoghi di socializzazione e aggregazione. I centri suddetti sono anche rigidamente organizzati e chiusi all’integrazione intergenerazionale.

Problema Generale: Esclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone

Problema 4: Anziani privi di ruolo e anziani no autosufficienti

Problema 4.1: Gli anziani non sono considerati una risorsa

La cultura dominante non considera “risorsa“ gli anziani, perché fondata su modelli giovanilistici che esaltano quasi esclusivamente il dinamismo giovanile dell’apparire” e la competitività. Il passato

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e quanto di positivo in esso è stato prodotto in termini di saperi ed esperienze dagli attuali anziani viene dimenticato. In tal senso si mostra come “spreco di risorse” sia la loro mancata valorizzazione che il possibile trasferimento “critico” di tali saperi ed esperienze.

Problema 4.2: Gli anziani hanno basso reddito

Agli anziani che vivono con pensioni minime e al limite (se non sotto) la soglia di povertà, da un lato è loro impedita una vita personale dignitosa e la partecipazione attiva alla vita sociale della comunità d’appartenenza e, dall’altro è loro impedita o resa estremamente difficoltosa la possibilità di produrre reddito.

Problema 4.3: Gli anziani sono esclusi dalle nuove tecnologie

Agli anziani – a causa dei rapidissimi cambiamenti in atto dal punto di vista delle comunicazioni sociali – non è stata data la possibilità concreta di accedere ai nuovi strumenti di comunicazione – dal cellulare ad internet – con ciò determinando un nuovo motivo di marginalizzazione, di isolamento sociale e accesso a nuove conoscenze.

Problema 4.4: I servizio di trasporto e di accompagnamento sono inadeguati

L’esclusione degli anziani dalla vita sociale e dall’accesso ai Servizi sociali e socio-sanitari sparsi su un territorio molto vasto è determinata in buona parte anche dalla inadeguatezza dei trasporti sociali esistenti (sia pubblici che privati) - sia in termini quantitativi (scarsità di mezzi) che qualitativi (tecnologicamente non corredati e con mancato accompagnamento per i parzialmente autosufficienti).

Problema 4.5: Gli anziani non autosufficienti e/o soli sono istituzionalizzati

Le famiglie, le reti parentali, le reti di vicinato e le comunità nel loro complesso, non riescono o non vogliono sostenere il carico di cura degli anziani non autosufficienti e/o soli, anche perché in tendenziale disgregazione. Tali problematiche causano l’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, la mortificazione della loro personalità e il degrado della loro vita relazionale.

Problema 4.6: Gli anziani non hanno luoghi pubblici di riferimento adeguati

L’esclusione sociale degli anziani e la loro marginalizzazione nella vita sociale dipende in buona parte dal fatto che non vi sono sufficienti e adeguati luoghi pubblici - strutturati e non – progettati in modo tale da permettere loro una agevole vita di relazione, occasioni di socializzazione e di aggregazione.

Problema 4.7: I servizi per gli anziani sono rigidi, standardizzati e parcellizzati

L’attuale organizzazione, strutturazione e finanziamento dei Servizi sociali e Socio-sanitari vede la separatezza degli uni dagli altri – per Area e Settore (Vedi PLUS) – e tra questi e quelli organizzati e gestiti dal Privato sociale. Le conseguenze sono sia la standardizzazione “al ribasso” dei livelli di prestazione e qualità che la loro parcellizzazione.

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Problema Generale: Esclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone

Problema 5: I cittadini non hanno servizi sociali e socio-sanitari rispondenti alle necessità

Problema 5.1: Le Organizzazioni che si occupano dei Servizi Sociali e Socio-sanitari conoscono poco i bisogni dei cittadini

Gli attuali Servizi sociali e socio-sanitari - in particolare quelli rivolti ai soggetti disabili e svantaggiati, ma non solo – sono fondati su una parziale conoscenza dei bisogni reali dei cittadini, e le risposte non adeguate alle loro necessità. In particolare, ciò è dovuto al fatto che Organizzazioni Pubbliche e Private ognuna delle quali hanno un proprio linguaggio e metodologie d’intervento diverse. L’assenza di comunicazione e confronto tra Politici e Tecnici e tra questi e i cittadini determina anche scarsa fiducia nelle Istituzioni e nei Servizi.

Problema 5.2: Alto costo dei Servizi sociali e socio-sanitari

L’alto costo dei Servizi è determinato in gran parte dalla rigidità e frammentazione dei Servizi e degli interventi Sociali e Socio-sanitari e alla duplicazione degli interventi rivolti agli stessi utenti di diversi Servizi sociali e/o Socio-sanitari (e loro moltiplicazione con conseguente spreco di risorse). Si annota che concorrono all’alto costo anche i problemi elencati nel successivo punto.

Problema 5.3: Isolamento di ogni servizio Sociale e Socio-sanitario nella propria area e settore

Si constata l’isolamento di ogni Servizio nella propria Area e nel proprio Settore. Ciò è dovuto in gran parte all’impiego di diverse metodologie di intervento e al fatto che gli Attori istituzionali (Pubblici e Privati) non si assumono le proprie responsabilità, e non condividono una programmazione e progettazione mirata all’integrazione in rete dei Servizi stessi.

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale

Obiettivo Specifico

Obiettivo Operativo Operazioni

“E L’UNO E L’ALTRO” P211/2

Obiettivo Operativo 1.1 Disabili e sofferenti mentali accettati dalle loro famiglie

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

D485/23

FORMAZIONE ADULTI D485/22

FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI E PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI

D485/41

AGAPE, COLTIVARE PER RINASCERE

D485/1,8,11,12,13,17,19,20,21,25

Obiettivo Operativo 1.2 Disabili e sofferenti mentali più istruiti e formati e che lavorano

DIVERSAMENTE P211/3

RICERCA-AZIONE Azione di sistema

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI INCL.

D485/32

Obiettivo Operativo 1.3 I Servizi sociali e socio-sanitari per i disabili e i sofferenti mentali sono più flessibili e diversificati

COMPARTECIPAZIONE all’organizzazione dei Servizi

Azione di sistema

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, Soff. MENT.

D485/23 Obiettivo Operativo 1.4 Disabili e sofferenti mentali maggiormente consapevoli delle loro capacità e potenzialità

“E L’UNO E L’ALTRO” P211/2

Obiettivo Specifico 1 Aumentata Inclusione delle persone disabili e sofferenti mentali nella vita sociale e lavorativa

Obiettivo Operativo 1.5 Più datori di lavoro rispettano le regole di inserimento di disabili sofferenti mentali

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZ, ASSISTENZA E CONSULENZA AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34

NIDI IN FAMIGLIA D485/1 MICRO-NIDO AZIENDALE G368

Obiettivo Operativo 2.1 Servizi per l’infanzia aumentati BABY PARKING G456

Inclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone

Obiettivo Specifico 2 Aumentato inserimento lavorativo di

Obiettivo Operativo 2.2 Aumentati Servizi di supporto alle famiglie con

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI

D485/23

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PRESIDIO TERRITORIALE INTEGRATO SOCIOSANITARIO

D485/3

CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER G462

CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISTURBI MENTALI

G276

1) ACQUISIZIONE SEDE SOCIALE, 2) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO, 3) LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE PER SOFFERENTI PSICHIATRICI E LORO FAMIGLIE

D485/29

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI

E546

ATTIVITÀ RIABILITATIVE E EDUCATIVE IN FATTORIA SOCIALE

Q27

GESTIONE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/41

REALIZZARE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/47

disabili, sofferenti mentali e anziani

CASA VACANZE PER IL TURISMO SOCIALE D485/28

1) RETE DI ATELIER 2) ATELIER DEL SINIS:

D485/5

RETE DI ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

FORMAZIONE ADULTI D485/22

Obiettivo Operativo 2.3 Accresciuto incontro tra domanda e offerta

FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI

D485/41

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZ. AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34

alcune categorie (donne, over 40, giovani)

Obiettivo Operativo 2.4 Imprese create da donne, over 40, giovani

RIQUALIFICAZ. OPERATORI ECONOMIA vedi sopra D485/48

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NUOVE INIZIATIVE IMPRENDIT. NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA

D485/42

1) RETE DI ATELIER 2) ATELIER DEL SINIS: D485/5

RETE DI ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

PROGETTO IL PONTE M143b

RETE DI ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Obiettivo Operativo 2.5 Inserimenti lavorativi di persone con problemi di dipendenza aumentati

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI INCL.

D485/32

Obiettivo Operativo 3.1 I Genitori che riescono ad educare i figli

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFF. MENTALI E ANZIANI

D485/23

OPEN SPACE D485

PARCO DELLA MEMORIA D485/26

GESTIONE LABORATORI ARTI E MESTIERI DEL PASSATO

D485/31

TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

D485/35

Obiettivo Operativo 3.2 Aumentati modelli positivi di comportamento

1) LA CAROVANA DELL’ARTE: 2) MINIATURE CLUB

D485/37

Obiettivo Specifico 3 Diminuito numero di Minori e giovani rischi socio-educativo e sociale

Obiettivo Operativo 3.3 Le agenzie educative riescono a prevenire la

PERCORSI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER MINORI

M829

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devianza, minorile e giovanile SCAMBI INTERCULTURALI D485/44

COMPLETAM. STRUTTURA RESIDENZIALE PER MINORI IN AZIONE AGAPE

D485/39

LA FENICE - COMUNITÀ EDUCATIVA PER MINORI O150

Obiettivo Operativo 3.4 Violenza all’interno delle famiglie diminuita

BRACCIA APERTE (CENTRO DI 1^ ACCOGLIENZA) G462

Obiettivo Operativo 3.5 Dispersione scolastica diminuita

Azione compresa nel Bando POR, non compresa qui RIDURRE DISPERSIONE SC.

D485/14

“CORTE BACCAS DAY” D485/1

CENTRO POLIVALENTE DI ORIENTAMENTO E ATTIVITA’ CULTURALI, SPORTIVE E LABORATORI

D485/2

CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. D485/11

Obiettivo Operativo 3.6 I minori e giovani hanno luoghi di ritrovo adeguati

ACQUISTO ATREZZATURE, STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LUOGO DI INCONTRO DESTINATO AD ATTIVITA’ DI AGGREGAZIONE SOCIALE E GIOVANILE

D485/38

TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

AGAPE, COLTIVARE PER RINASCERE

D485/1,8,11,12,13,17,19,20,21,25 Obiettivo Operativo 4.1

Gli anziani sono considerati risorse

RETE DI ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Obiettivo Specifico 4 Riconoscimento del ruolo sociale degli anziani e migliorate condizioni dei non autosufficienti

Obiettivo Operativo 4.2 Gli anziani hanno un reddito adeguato

AGAPE, COLTIVARE PER RINASCERE

D485/1,8,11,12,13,17,19,20,21,25

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RETE DI ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Obiettivo Operativo 4.3 Gli anziani hanno accesso alle nuove tecnologie

RITORNO AL FUTURO: CI PRESENTIAMO COSI (L’ANZIANO SI AVVICINA ALLA MULTIMEDIALITA’)

G456

ACQ. MEZZO TRASPORTO DIPRONTO SOCCORSO D485/30 Obiettivo Operativo 4.4

I servizi di trasporto e di accompagnamento per gli anziani sono adeguati ACQUISTO AMBULANZA D485/37

CENTRO VACANZE SICURE G462

AFFIDO ETERO FAMILIARE PER LE PERSONE ANZIANE D485/33

ESTENSIONE DEL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA/TELEC.

E741

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

D485/42

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF

D485/43

Obiettivo Operativo 4.5 Gli anziani non autosufficienti o soli, rimangono nelle proprie famiglie o nel proprio contesto di appartenenza

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI

E546

Obiettivo Operativo 4.6 Gli anziani hanno luoghi pubblici di ritrovo adeguati

CENTRO DIURNO PER ANZIANI D76P

Obiettivo Operativo 4.7 I Servizi sociali e socio-sanitari per gli anziani sono più flessibili e diversificati

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE

D485/32

Obiettivo Operativo 5.1 Le organizzazioni che si occupano dei servizi sociali e socio-sanitari conoscono i bisogni dei cittadini

RICERCA-AZIONE in raccordo con il costituendo Osservatorio Politiche Sociali della Provincia

Azione di sistema

Obiettivo Specifico 5 I cittadini hanno servizi sociali e socio-sanitari rispondenti alle loro necessità

Obiettivo Operativo 5.2 Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito

COMPARTECIPAZIONE all’organizzazione dei Servizi di Accesso come prefigurati nel PLUS d’Ambito

Azione di sistema

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PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE

D485/32

UFFICIO UNICO DEI SERVIZI PER L’INCLUSIONE: Sperimentazione

Azione di sistema

Obiettivo Operativo 5.3 I Servizi Sociali e Socio-sanitari cooperano e si integrano tra aree e settori FORMAZIONE E

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Attori Istituzionali e Operatori dell’Inclusione del Pubblico e del Privato

Azione di sistema

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A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

Obiettivo Generale: Inclusione sociale e lavorativa di alcune categorie di persone OBIETTIVO SPECIFICO 1: Aumentata inclusione delle persone disabili e sofferenti mentali nella

vita sociale e lavorativa Obiettivo Specifico 1.1: Disabili e sofferenti mentali accettati dalle loro famiglie Promuovere la cultura e valorizzazione della diversità all’interno delle famiglie che hanno componenti con disabilità fisiche e/o psichiche o con problemi di sofferenza mentale. Operazioni:

Società AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Ass. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO” : organizzazione di incontri e giornate a tema

P211/2

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI con l’intervento di una equipe psico-socio-pedagogica territoriali)

D485/23

Obiettivo Specifico 1.2: Disabili e sofferenti mentali più istruiti, formati e che lavorano Migliorare l’accesso alla conoscenza dei disabili e sofferenti mentali nei contesti scolastici e formativi, in particolare riguardo alle “regole” che governano i Servizi stessi e supportare il personale con mezzi adeguati per quantità e qualità agli interventi di accompagnamento.

Operazioni:

Liceo De Castro di Oristano FORMAZIONE ADULTI D485/22

ENAIP Sardegna FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI E PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI D485/41

Comune di Santa Giusta AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE: percorsi di accoglienza, formazione e inserimenti sociali, socio-lavorativi e lavorativi;

D485/1

Comune di Palmas Arborea AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE: come sopra

D485/8

Comune di San Vero Milis AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE: come sopra D485/11

Comune di Siamaggiore AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra D485/12

Comune di Siamanna AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra

D485/13

Comune di Villaurbana AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra

D485/17

Ente Foreste di Oristano AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra D485/19

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ERSAT di Oristano AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra D485/20

Casa Circondariale di Oristano AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra D485/21

Cooperativa “Il Seme” – S.Giusta AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra

D485/25

Coop. Soc. “Il Samaritano” – OR AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra

D485/36

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

DIVERSAMENTE: inserimenti socio-lavorativi tramite terapia orto-colturali

P211/3

Obiettivo Specifico 1.3: I Servizi sociali e socio-sanitari per i disabili e i sofferenti mentali sono

più flessibili e diversificati Migliorare l’accesso ai Servizi Sociali e socio-sanitari per disabili e sofferenti mentali con interventi integrati e mezzi adeguati per quantità e qualità.

Operazioni: :

Soggetto da individuare

RICERCA-AZIONE in particolare con-e-per disabili, sofferenti mentali e soggetti svantaggiati - in raccordo con il costituendo Osservatorio per le Politiche Sociali della Provincia (come da L.R:23/2005).

Azione di sistema

Centro Studi e Ricerche Sociali, OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE D485/32

Comune Capofila COMPARTECIPAZIONE all’organizzazione dei Servizi di Accesso come prefigurati nel PLUS d’Ambito (vedi anche Problemi elencati nel Piano Regionale dei Servizi Sociali)

Azione di sistema

Obiettivo Specifico 1.4: Disabili e sofferenti mentali maggiormente consapevoli delle loro capacità e potenzialità

Educare alla consapevolezza le persone disabili e sofferenti mentali, a riconoscere le proprie capacità e potenzialità sia per la vita relazionale che per entrare nel mondo del lavoro Operazioni:

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI con l’intervento di una equipe psico-socio-pedagogica territoriali

D485/23

Società AGHE con COMUNE DI SAN VERO MILIS e Associaz. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO” : organizzazione di incontri e giornate a tema P211/2

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Obiettivo Specifico 1.5: Più datori di lavoro rispettano le regole di inserimento di disabili

sofferenti mentali Promuovere il rispetto delle regole dei datori di lavoro pubblici e privati verso i disabili e sofferenti mentali, oltrechè informare, aggiornare e sensibilizzare gli stessi all’inserimento di disabili e sofferenti mentali. Operazioni:

IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Aumentato inserimento lavorativo di alcune categorie (donne, over 40,

giovani) Obiettivo Specifico 2.1: Servizi per l’infanzia aumentati Fornire supporto alla famiglia, in particolare alle donne, con figli nelle fasce dell’infanzia. Operazioni:

Comune di Santa Giusta NIDI IN FAMIGLIA D485/1

ASL n° 5 di Oristano MICRO-NIDO AZIENDALE G368

Coop. ZEROCENTO di Narbolia BABY PARKING G456

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Obiettivo Specifico 2.2: Aumentati Servizi di supporto alle famiglie con disabili, sofferenti mentali e anziani Diminuire il carico funzionale delle Famiglie con disabili, sofferenti mentali e anziani Operazioni:

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI con l’intervento di una equipe psico-socio-pedagogica territoriali

D485/23

Comune di Arborea PRESIDIO TERRITORIALE INTEGRATO SOCIO-SANITARIO; D485/3

Comune di Oristano con AMAS, Provincia, ASL CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER G462

ASL n° 5 di Oristano CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISTURBI MENTALI

G276

Associazione “Ippogrifo”, OR

1) ACQUISIZIONE SEDE SOCIALE, 2) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO, 3) LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE PER SOFFERENTI PSICHIATRICI E LORO FAMIGLIE

D485/29

Coop. Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI E546

FATTORIA SOCIALE LA HORMIGUITA Y LA MARIPOSA – Santa Giusta

ATTIVITÀ RIABILITATIVE E EDUCATIVE IN FATTORIA SOCIALE Q27

Coop. “COAGI” di Terralba, con Congregazione Concezionisti GESTIONE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/41

Congregazione Concezionisti - OR

REALIZZARE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/47

Associazione “La Montina” - OR CASA VACANZE PER IL TURISMO SOCIALE D485/28

Obiettivo Specifico 2.3: Accresciuto incontro tra domanda e offerta Promuovere e accrescere l’acquisizione di nuove e diversificate competenze professionali per i giovani, over 40 e donne, anche per il lavoro in nuove nicchie di mercato. Operazioni:

Comune di Cabras

1) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: Laboratori della creatività, formazione e inserimenti socio-lavorativi e lavorativi; 2) ATELIER DEL SINIS: ristrutturazione locali per sede Atelier;

D485/5

Comune di Santa Giusta

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/1

Comune di Allai RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/2

Comune di Arborea RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/3

Comune di Baratili San Pietro

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/4

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Comune di Nurachi RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/6

Comune di Ollastra Simaxis

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/7

Comune di Palmas Arborea

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/8

Comune di Riola Sardo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/9

Comune di Samugheo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/10

Comune di San Vero Milis RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-RTISTICI E DELL’AMBIENTE D485/11

Comune di Siamaggiore RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/12

Comune di Siamanna RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/13

Comune di Simaxis RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/14

Comune di Tramatza RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/15

Comune di Villanova Truschedu

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/16

Comune di Villaurbana RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/17

Comune di Zeddiani RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/18

Cooperativa “Gli Scapigliati” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/24

Consorzio “Koinè” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/27

Liceo De Castro di Oristano

FORMAZIONE ADULTI D485/22

ENAIP Sardegna FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI

D485/41

Obiettivo Specifico 2.4: Imprese create da donne, over 40, giovani Sostenere e incentivare i giovani , le donne, gli over 40 a creare impresa anche finalizzati alla creazione di nuove nicchie di mercato. Operazioni:

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ D485/34

Banca Etica - FI RIQUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DELL’ECONOMIA SOCIALE SUI PROCESSI DI ACCESSO AL CREDITO

D485/48

1) Cooperativa “RES NOVA” di Quartu,

1) NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA; D485/42

Comune di Cabras 1) RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: vedi sopra 2) ATELIER DEL SINIS: vedi sopra

D485/5

Cooperativa “Gli Scapigliati” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/24

Consorzio “Koinè” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/27

Comune di Santa Giusta RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/1

Comune di Allai RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/2

Comune di Arborea RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/3

Comune di Baratili San Pietro

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/4

Comune di Nurachi RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/6

Comune di Ollastra Simaxis

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/7

Comune di Palmas Arborea

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/8

Comune di Riola Sardo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/9

Comune di Samugheo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/10

Comune di San Vero Milis RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/11

Comune di Siamaggiore RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/12

Comune di Siamanna RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/13

Comune di Simaxis RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/14

Comune di Tramatza RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/15

Comune di Villanova Truschedu

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/16

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

75

Comune di Villaurbana RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/17

Comune di Zeddiani RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/18

Cooperativa “Gli Scapigliati” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/24

Consorzio “Koinè” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/27

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

Obiettivo Specifico 2.5: Inserimenti lavorativi di persone con problemi di dipendenza aumentati Promuovere azioni di prevenzione delle dipendenze - primaria, secondaria e terziaria – comprendente informazione e sensibilizzazione degli “interlocutori privilegiati del territorio, oltrechè dei datori di lavoro. Operazioni:

Provincia di Oristano e ASL n° 5, Consorzio Agorà, Consorzio Koine’ e COMUNI di: Cabras, Cuglieri, Marrubiu, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, S.N. D’Arcidano, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Villaurbana, Zeddiani

PROGETTO IL PONTE: inserimenti sociali, socio-lavorati e lavorativi di persone con problemi di tossicodipendenza

M143b

Comune di Santa Giusta

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra

D485/1

Comune di Allai RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/2

Comune di Arborea RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/3

Comune di Baratili San Pietro

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/4

Comune di Cabras RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/5

Comune di Nurachi RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/6

Comune di Palmas Arborea

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/8

Comune di Riola Sardo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/9

Comune di Samugheo RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/10

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

76

Comune di San Vero Milis

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/11

Comune di Siamaggiore

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/12

Comune di Siamanna RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/13

Comune di Simaxis RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/14

Comune di Tramatza RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/15

Comune di Villanova Truschedu

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/16

Comune di Villaurbana RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/17

Comune di Zeddiani RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/18

Cooperativa “Gli Scapigliati” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/24

Consorzio “Koinè” di Cabras

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE: come sopra D485/27

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE

D485/32

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Diminuito numero di Minori e giovani rischi socio-educativi e sociali

Obiettivo Specifico 3.1: I Genitori che riescono ad educare i figli Sostenere i genitori e le famiglie nell’assolvimento del ruolo genitoriale integrando l’azione delle Famiglie e delle Scuole Operazioni:

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI con l’intervento di una equipe psico-socio-pedagogica territoriali

D485/23

Obiettivo Specifico 3.2: Aumentati modelli positivi di comportamento Promuovere con minori e giovani la formulazione e proposizione di modelli di comportamento positivi ed educare alla fruizione dei mass media. Operazioni:

COMUNE DI SANTA GIUSTA OPEN SPACE: spazio aperto per la facilitazione dell’associazionismo tra giovani e sperimentare forme di autogestione

D485

Consorzio “Nova” - Cagliari PARCO DELLA MEMORIA D485/26

Associazione Mamutzones - GESTIONE LABORATORI ARTI E MESTIERI DEL D485/31

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Samugheo PASSATO

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

Pro Loco - Samugheo CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE D485/35

Associazione “D’Altra Parte” - OR

1) LA CAROVANA DELL’ARTE: Laboratori creativi; 2) MINIATURE CLUB: attività ludiche e sportive D485/37

Obiettivo Specifico 3.3: Le agenzie educative riescono a prevenire la devianza, minorile e giovanile Migliorare i rapporti di collaborazione e cooperazione e tra Scuola, Famiglia e Servizi sociali e Socio-sanitari e sostenere gli stessi nelle azioni educative, con e per minori e giovani, di prevenzione della devianza, del bullismo e delle dipendenze Operazioni:

OSVIC (Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano) - OR

PERCORSI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER MINORI M829

Associazione Onlus INTERCULTURA SCAMBI INTERCULTURALI D485/44

Obiettivo Specifico 3.4: Vittime di violenza interna alle famiglie aiutate Sostenere e accompagnare le persone vittime di violenze in percorsi di riacquisizione del proprio benessere psico-fisico-relazionale da parte dei Servizi sociali e socio-sanitari. Operazioni:

Costituenda Coop. L’orto dei bambini - Terralba

COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALE PER MINORI IN AZIONE AGAPE D485/39

Fondazione L’ALBERO DELLA VITA ONLUS - MI LA FENICE - COMUNITÀ EDUCATIVA PER MINORI O150

Comune di Oristano con 2) Provincia, ASL BRACCIA APERTE (CENTRO DI 1^ ACCOGLIENZA) G462

Obiettivo Specifico 3.5: Dispersione scolastica diminuita Prevenire la dispersione scolastica su più “fronti” educativi Operazioni:

Le azioni verranno sviluppate i progetti specifici

Comune di Simaxis Azione compresa nel Bando POR, non compresa in questo Patto RIDURRE LA DISPERSIONE SCOLASTICA

D485/14

Obiettivo Specifico 3.6: I minori e giovani hanno luoghi di ritrovo adeguati

Migliorare la disponibilità e fruibilità per minori e i giovani di luoghi di ritrovo, anche per incontri intergenerazionali, interculturali Operazioni:

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Comune di Santa Giusta “CORTE BACCAS DAY” : Centro di aggregazione polivalente D485/1

Comune di Allai CENTRO POLIVALENTE DI ORIENTAMENTO E ATTIVITA’ CULTURALI, SPORTIVE E LABORATORI D485/2

Comune di San Vero Milis CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. D485/11

Comitato La Creta – Samugheo

ACQUISTO ATREZZATURE, STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LUOGO DI INCONTRO DESTINATO AD ATTIVITA’ DI AGGREGAZIONE SOCIALE E GIOVANILE

D485/38

OBIETTIVO SPECIFICO 4: Riconoscimento del ruolo sociale degli anziani e migliorate condizioni

dei non autosufficienti

Obiettivo Specifico 4.1: Gli anziani sono considerati risorse Valorizzare le risorse immateriali degli anziani (conoscenze, abilità, esperienza) nei più diversi contesti sociali, socio-lavorativi e lavorativi, anche sperimentali. Operazioni:

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

Comuni e Soggetti privati già elencati

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE come sopra, integrando azioni con gli Anziani per la trasmissione di saperi ed esperienze

D485/…

Comuni e Soggetti privati già elencati

RETE ATELIER: come sopra, integrando azioni con gli Anziani per la trasmissione di saperi ed esperienze D485/…

Obiettivo Specifico 4.2: Gli anziani hanno un reddito adeguato Promuovere nuove possibilità di integrazione al reddito per gli anziani, nelle più varie forme. Operazioni:

Comuni e Soggetti privati già elencati

AGAPE: come sopra D485/…

Comuni e Soggetti privati già elencati RETE ATELIER: come sopra D485/…

Obiettivo Specifico 4.3: Gli anziani hanno accesso alle nuove tecnologie Promuovere l’accesso, la conoscenza e l’uso di nuove tecnologie da parte degli anziani, anche in interazioni con generazioni diverse. Operazioni:

Coop. ZEROCENTO di Narbolia

RITORNO AL FUTURO: CI PRESENTIAMO COSI (L’ANZIANO SI AVVICINA ALLA MULTIMEDIALITA’): Laboratori multimediali per anziani, anche in interazione con altre generazioni

G456

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Obiettivo Specifico 4.4: I servizi di trasporto e di accompagnamento per gli anziani sono adeguati Sviluppare e migliorare i Servizi di trasporto e accompagnamento – sia pubblici che privati - in particolare per gli anziani. Operazioni:

Associazione “LAS” Libera Associazione Soccorso - Samugheo

ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO PER PRONTO SOCCORSO

D485/30

Associazione “D’Altra Parte” - OR ACQUISTO AMBULANZA D485/37

Obiettivo Specifico 4.5: Gli anziani non autosufficienti o soli, rimangono nelle proprie famiglie o

nel proprio contesto di appartenenza Favorire la permanenza in famiglia e nel contesto sociale di mondo vitale degli anziani non autosufficienti, parzialmente autosufficienti o soli, e rafforzare i legami familiari, le reti parentali, di vicinato e di comunità, in cooperazione tra diversi servizi sociali e socio-sanitari. Operazioni:

Comune di Oristano con Provincia, ASL, Coop. Soc. SSO

CENTRO VACANZE SICURE per Anziani dializzati e/o con problemi cardio-respiratori G462

ACLI - OR AFFIDO ETERO FAMILIARE PER LE PERSONE ANZIANE D485/33

Cooperativa SENECTA - CA ESTENSIONE DEL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA/TELECONTROLLO E741

2) Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana e Coop. Co-Mete

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

D485/42

Cooperativa “Co-Mete” di Cagliari con: Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF D485/43

Cooperativa Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI E546

Obiettivo Specifico 4.6: Gli anziani hanno luoghi pubblici di ritrovo adeguati Migliorare la disponibilità e fruibilità per gli anziani di luoghi di ritrovo, anche per incontri intergenerazionali e interculturali. Operazioni:

COMUNE DI NURACHI CENTRO DIURNO PER ANZIANI D76P

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Obiettivo Specifico 4.7: I Servizi sociali e socio-sanitari per gli anziani sono più flessibili e diversificati Migliorare la flessibilità, l’organizzazione, l’omogeneità e la qualità dei servizi per gli anziani in cooperazione tra pubblico e privato. Operazioni:

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE D485/32

Obiettivo Specifico 5.1: Le organizzazioni che si occupano dei servizi sociali e socio-sanitari

conoscono i bisogni dei cittadini Conoscere progressivamente sempre meglio i bisogni reali dei cittadini dei singoli in relazione ai contesti di vita, in particolare riferiti ai disabili e soggetti svantaggiati, all’interno di un processo istituzionale e sociale partecipato e condiviso. Operazioni:

Soggetto da individuare

RICERCA-AZIONE per Aree e Settori (come prefigurati nel PLUS d’Ambito) – in particolare con-e-per disabili, sofferenti mentali e soggetti svantaggiati - in raccordo con il costituendo Osservatorio per le Politiche Sociali della Provincia (come da L.R:23/2005).

Azione di sistema

Obiettivo Specifico 5.2: Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito Migliorare l’accesso dei soggetti svantaggiati ai Servizi sociali e Socio-sanitari riferiti all’inclusione sociale (informazione, sensibilizzazione, segretariato) e la loro fruizione, mirata a dare risposta unitaria e integrata alla complessità dei problemi delle persone e famiglie in un’ottica di responsabilizzazione degli Attori (empowerment) e dei diritti di cittadinanza. Operazioni:

Comune Capofila COMPARTECIPAZIONE all’organizzazione dei Servizi di Accesso come prefigurati nel PLUS d’Ambito (vedi anche Problemi elencati nel Piano Regionale dei Servizi Sociali)

Azione di sistema

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Obiettivo Specifico 5.3: I Servizi Sociali e Socio-sanitari cooperano e si integrano tra aree e settori Creare sinergie di rete tra Servizi sociali e socio-sanitari anche trasversalmente tra le diverse Aree e Settori – così come prefigurati nella LR.23/2005 - in stretta cooperazione tra Pubblico e Privato. Operazioni:

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE D485/32

Comune Capofila UFFICIO UNICO DEI SERVIZI PER L’INCLUSIONE: Sperimentazione di una nuova organizzazione di/per la rete sia conm compiti tecnico-professionali che amministrativi

Azione di sistema

Soggetto da individuare

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE mirate ad Amministratori e ad Operatori del Pubblico e del Privato, da attuare in forma congiunta/mista e contestualmente alle Azioni interventi attivate/da attivare.

Azione di sistema

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

OS1: Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione

Politiche per gli anziani

Obiettivo Operativo 4.7

I Servizi sociali e socio-sanitari per gli anziani sono più flessibili e diversificati;

si rimanda al PLUS Sostenere la permanenza degli anziani nel

proprio ambiente di vita, attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare integrata. Obiettivo Operativo 5.2

Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito

Ob. trasversale

Costituire strutture di ospitalità temporanea, anche come modulo di una struttura residenziale esistente, per ogni ambito territoriale.

Obiettivo Operativo 4.5

Gli anziani non autosufficienti o soli, rimangono nelle proprie famiglie o nel proprio contesto di appartenenza

Obiettivo Operativo 4.1

Gli anziani sono considerati risorse;

Favorire la vita attiva degli anziani all’interno della comunità e la vita di relazione, incrementando l’attuale dotazione di Centri diurni che erogano prestazioni integrate di carattere sanitario e assistenziale.

Obiettivo Operativo 4.3

Gli anziani hanno accesso alle nuove

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

82

tecnologie;

Obiettivo Operativo 5.2

Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito

Obiettivo Operativo 4.2

Gli anziani hanno un reddito adeguato;

Obiettivo Operativo 4.4

I servizi di trasporto e di accompagnamento per gli anziani sono adeguati;

Obiettivo Operativo 4.6

Gli anziani hanno luoghi pubblici di ritrovo adeguati;

Obiettivo Operativo 5.2

Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito;

Ob. trasversale

Offrire un supporto alla quotidianità, al superamento di alcune fasi critiche dell’anno, alla vita di relazione e a facilitare la trasmissione delle conoscenze, attraverso l’intervento del volontariato, di associazioni giovanili, di servizio civile, dei rapporti di vicinato, in accordo con il servizio sociale dell’area e con lo stesso medico di base.

Obiettivo Operativo 5.3

I Servizi Sociali e Socio-sanitari cooperano e si integrano tra aree e settori

Ob. trasversale

Politiche sociali per sostenere le capacità genitoriali e le responsabilità familiari

Obiettivo Operativo 2.1

Servizi per l’infanzia aumentati;

Obiettivo Operativo 2.2

Aumentati Servizi di supporto alle famiglie con disabili, sofferenti mentali e anziani;

Obiettivo Operativo 3.1

I Genitori che riescono ad educare i figli;

Facilitare la conciliazione dei tempi delle famiglie quale strumento per favorire una inversione di tendenza della natalità (sperimentazione di servizi sociali ed educativi innovativi, introduzione di servizi integrativi o parzialmente sostitutivi dei nidi, differenziazione dei servizi con attenzione alla pluralizzazione delle caratteristiche dell’utenza, incentivo alla realizzazione di servizi autogestiti, quali nidi familiari o di servizi di baby-sitter comunale). Obiettivo Operativo 3.4

Violenza all’interno delle famiglie diminuita

Obiettivo Operativo 3.2

Aumentati modelli positivi di comportamento;

Obiettivo Operativo 3.3

Le agenzie educative riescono a prevenire la devianza, minorile e giovanile;

Obiettivo Operativo 3.5

Dispersione scolastica diminuita;

Assicurare la piena integrazione dei giovani nel contesto locale (attraverso la promozione di opportunità di aggregazione e di partecipazione alla vita della comunità, soprattutto nei centri minori e la valorizzazione delle azioni a valenza culturale e sociale).

Obiettivo Operativo 3.6

I minori e giovani hanno luoghi di ritrovo adeguati;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Obiettivo Operativo 5.1

Le organizzazioni che si occupano dei servizi sociali e socio-sanitari conoscono i bisogni dei cittadini

Ob. trasversale

Incentivare l’autoimprenditorialità con sistemi di intervento che compensino una crescente precarietà lavorativa dei giovani.

Obiettivo Operativo 2.3

Accresciuto incontro tra domanda e offerta;

Obiettivo Operativo 2.4

Imprese create da donne, over 40, giovani

Politiche per i disabili

Obiettivo Operativo 1.1

Disabili e sofferenti mentali accettati dalle loro famiglie;

Obiettivo Operativo 1.2

Disabili e sofferenti mentali più istruiti e formati e che lavorono

Obiettivo Operativo 1.4

Disabili e sofferenti mentali maggiormente consapevoli delle loro capacità e potenzialità;

Obiettivo Operativo 1.5

Più datori di lavoro rispettano le regole di inserimento di disabili sofferenti mentali;

Favorire l’inclusione sociale e lavorativa e valorizzare l’abilità e le competenze dei soggetti disabili.

Obiettivo Operativo 5.3

I Servizi Sociali e Socio-sanitari cooperano e si integrano tra aree e settori

Ob. trasversale

Creare strutture residenziali, per coloro che non possono vivere in famiglia, che possano garantire la qualità e l’efficacia delle risposte ai problemi multidimensionali della persona disabile.

Creare strutture diurne e residenziali caratterizzate da un’alta intensità assistenziale e da una cura mirata, servizi e strutture per l’organizzazione del tempo libero.

Promuovere la vita indipendente e/o l’avvio di piccoli gruppi appartamento che, attraverso un adeguato percorso condiviso, possano vivere in totale o parziale autonomia.

Obiettivo Operativo 5.2

Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito

Ob. trasversale

Individuare forme di facilitazione per l’accesso all’istruzione superiore e universitaria, incentivi per l’inserimento lavorativo tramite forme di microcredito o di sostegno alle imprese che occupano persone disabili

Politiche per i sofferenti mentali

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Obiettivo Operativo 1.1

Disabili e sofferenti mentali accettati dalle loro famiglie;

anche per Soff. mentali

Obiettivo Operativo 1.4

Disabili e sofferenti mentali maggiormente consapevoli delle loro capacità e potenzialità;

Garantire la presa in carico personalizzata di sofferenti mentali ed il sostegno alle famiglie, attraverso interventi di assistenza domiciliare e sostegno per la riduzione del carico assistenziale.

Obiettivo Operativo 5.1

Le organizzazioni che si occupano dei servizi sociali e socio-sanitari conoscono i bisogni dei cittadini;

Ob. trasversale

Realizzare piccole residenze autogestite e/o eterogestite che favoriscano il reinserimento sociale e lavorativo.

Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociali dei soggetti svantaggiati

Promuovere forme di inclusione sociale ed economica attraverso azioni di accoglienza, di informazione, di servizi abitativi e di cura, di formazione e di inserimento lavorativo utilizzando forme di micro-credito.

Obiettivo Operativo 2.5

Inserimenti lavorativi di persone con problemi di dipendenza aumentati;

OS2: Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

Attuare specifici progetti integrati di inserimento o reinserimento lavorativo e sociale.

Aumentare il grado di occupabilità delle categorie svantaggiate.

Obiettivo Operativo 5.1

Le organizzazioni che si occupano dei servizi sociali e socio-sanitari conoscono i bisogni dei cittadini

Ob. trasversale

Favorire la nascita di nuove micro-imprese promosse da giovani, donne e soggetti del no profit.

Realizzare interventi caratterizzati da elevata integrazione tra attività formative, di consulenza, di creazione di micro-imprese e di forme di auto-impiego.

Obiettivo Operativo 5.3

I Servizi Sociali e Socio-sanitari cooperano e si integrano tra aree e settori

Ob. trasversale

Sperimentare strumenti finanziari maggiormente fruibili dalle persone svantaggiate.

Promuovere la diffusione di progetti pilota che consentano di affrontare in maniera più incisiva le crisi aziendali riferite a processi di riorganizzazione, nella direzione del potenziamento del sistema di welfare e dell’introduzione di nuovi e più efficaci istituti di protezione sociale.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Sostenere percorsi integrati di informazione, preformazione, bilancio di competenze, orientamento, consulenza personalizzata, formazione finalizzati all’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro e/o nel sistema formativo

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico N° 1: Aumentata inclusione delle persone disabili e sofferenti mentali

nella vita sociale e lavorativa

Punti di Forza:

- AF4: Presenza di numerosi organismi associativi

- AF5: Presenza di numerose cooperative sociali di tipo A e B, e consorzi di cooperative sociali

- BF4: Il PLUS del distretto;

- BF5: Apporto professionale degli operatori sociali dei Comuni e della ASL;

- BF6: Presenza di numerosi professionisti e i volontari del terzo settore;

- CF1: Azioni specifiche per ridurre il carico di cura delle donne all’interno della famiglia

- DF1: l’integrazione tra la risorsa umana e la risorsa ambientale, nell’accezione più ampia del termine: le azione di tutela valorizzazione e trasmissione dei saperi sono fortemente integrate all’ambiente identitario, paesaggistico, naturale e culturale.

- EF2. Rafforza la coesione – condizione indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- EF3: Presenza di prodotti agricoli e di trasformazione di qualità e prodotti dell’artigianato artistico;

- FF1: L’ampiezza e la varietà del partenariato;

- FF3: Competenze tecniche interne al partenariato;

Opportunità:

- AO2: Promuovere i prodotti dell’artigianato locale e del settore agro-alimentare;

- AO4: Offrire servizi di sostegno alle famiglie;

- AO5: Occupazione

- AO7: Nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto);

- BO1: Inclusione di vari gruppi svantaggiati nella vita sociale e lavorativa

- BO2: Sostegno alle famiglie e alle agenzie educative per assolvere ai propri compiti specifici:

- BO4: Sviluppo di nuove competenze;

- CO1: Creazione di servizi per disabili e sofferenti mentali;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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- EO2. Rafforza la coesione – condizione indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- EO3: Aumento nel mercato di prodotti agricoli e di trasformazione di qualità e prodotti dell’artigianato artistico;

- FO2: Rafforzamento reciproco dei partner;

Descrizione

L’economia del sociale per la sua innata sensibilità e apertura alla “diversità” è il substrato ideale per l’imprenditorialità dei soggetti dello svantaggio. Pertanto l’inserimento sociale e lavorativo dei disabili e dei sofferenti mentali permette di valorizzare le risorse locali – terreni agricoli, aree verdi, saperi –, ma anche le capacità proprie del soggetto svantaggiato rendendolo protagonista del processo socio-economico in cui viene inserito.

Strategia di Valorizzazione

Viene perseguita con azioni di aiuto e sostegno alla famiglia e alle agenzie educative e alle imprese configurando delle prospettive di formazione di nuove competenze e sbocchi di mercato specifici (mercato equosolidale, prodotti agricoli e dell’artigianato), attraverso le operazioni specifiche che vengono di seguito individuate.

I

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 1.1

Società AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Associaz. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO”

P211/2

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (EQUIPE PSICO-SOCIO-PEDAGOGICA TERRITORIALI)

D485/23

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 1.2

Liceo De Castro di Oristano FORMAZIONE ADULTI D485/22

ENAIP Sardegna FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI D485/41

Comuni di: Santa Giusta, Cabras, Palmas Arborea, San Vero Milis. Siamaggiore, Siamanna, Villaurbana, Ente Foreste di Oristano, ERSAT di Oristano, Casa Circondariale di Oristano, Coop. “Il Seme”, Coop. Soc. “Il Samaritano” – OR

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/…

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

DIVERSAMENTE

P211/3

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 1.3

Liceo De Castro di Oristano FORMAZIONE ADULTI D485/22

ENAIP Sardegna FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI D485/41

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Comuni di: Santa Giusta, Cabras, Palmas Arborea, San Vero Milis. Siamaggiore, Siamanna, Villaurbana, Ente Foreste di Oristano, ERSAT di Oristano, Casa Circondariale di Oristano, Coop. “Il Seme”, Coop. Soc. “Il Samaritano” – OR

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE D485/…

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

DIVERSAMENTE

P211/3

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 1.4

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (EQUIPE PSICO-SOCIO-PEDAGOGICA TERRITORIALE)

D485/23

Società AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Associaz. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO” P211/2

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 1.5

IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34

Obiettivo Specifico N° 2: Aumentato inserimento lavorativo di alcune categorie (donne,

over 40, giovani)

Punti di Forza:

- AF1: Vicinanza di una parte dei comuni, caratterizzati da indici di dinamismo, alla 131 e al comune capoluogo;

- AF2: Sistemi di vita e di lavoro ancorati a radici storiche e culturali;

- AF5: Presenza di numerose cooperative sociali di tipo A e B, e consorzi di cooperative sociali

- AF6: Presenza di terreni gravati da uso civico e con pratica di uso civico, terreni proprietà comunale;

- AF7: Il PLUS del distretto di Oristano;

- AF10: I progetti intercomunali e settoriali.

- BF1: Presenza di siti di interesse comunitario;

- BF2: Patrimonio di risorse naturali-ambientali, e storico-culturali di grande pregio;

- BF7: I progetti integrati;

- CF1: Azioni specifiche per ridurre il carico di cura delle donne all’interno della famiglia;

- CF2: Azioni specifiche per l’inserimento lavorativo delle donne;

- CF3: Azioni specifiche per la formazione delle donne;

- CF4: Azioni per valorizzare le competenze elle donne

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- DF3: Impegno collettivo (vedi protocollo) per Acquisti Pubblici Verdi;

- DF5: Tutela promozione e valorizzazione delle aree SIC, ZPS, Coste, Patrimonio verde e forestale.

- EF1: Migliora il capitale sociale,

- EF2: Rafforza la coesione – condizioni indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- EF3: Presenza di prodotti agricoli e di trasformazione di qualità e prodotti dell’artigianato artistico;

- FF1: L’ampiezza e la varietà del partenariato;

- FF3: Competenze tecniche interne al partenariato;

Opportunità:

- AO2: Favorire i prodotti dell’artigianato locale e del settore agro-alimentare;

- AO5: Occupazione;

- AO6: Nuove iniziative di valorizzazione e fruizione integrata delle risorse naturali, costiere e dell’interno, e del patrimonio culturale;

- AO7: Nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto);

- AO8: Rafforzamento della cooperazione tra gruppi locali e imprese;

- AO9: Crescita dei livelli di istruzione;

I – BO1: Inclusione di vari gruppi svantaggiati nella vita sociale e lavorativa

- BO2: Sostegno alle famiglie e alle agenzie educative per assolvere ai propri compiti specifici:

- BO4: Sviluppo di nuove competenze;

- CO1: Creazione servizi per l’infanzia, disabili, sofferenti mentali e anziani;

- CO2: Miglioramento delle competenze professionali delle donne;

- CO3: Promozione dell’autoimprenditorialità;

- CO4: Favorire nicchie di mercato specifiche;

- DO1: Nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto);

- DO2: Sviluppo di nuove competenze;

- DO3: Favorire nicchie di mercato specifiche;

- EO1: Migliora il capitale sociale;

- EO2: Rafforza la coesione – condizioni indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- EO3: Presenza di prodotti agricoli e di trasformazione di qualità e prodotti dell’artigianato artistico;

- FO2: Rafforzamento reciproco dei partner.

Descrizione

Il progetto prevede una serie di operazioni che mirano ad alleviare il carico di cura delle donne

realizzando servizi all’infanzia, ai disabili e agli anziani; prevede inoltre azioni che favoriscono

l’acquisizione di nuove competenze a donne, giovani e over 40 e interventi per l’autoimprenditorialità.

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Strategia di Valorizzazione

Viene perseguita con azioni di aiuto e sostegno alla famiglia e alle agenzie educative e alle imprese con

le operazioni specifiche che vengono di seguito individuate.

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 2.1

Comune di Santa Giusta NIDI IN FAMIGLIA D485/1

ASL n° 5 di Oristano MICRO-NIDO AZIENDALE G368

Coop. ZEROCENTO di Narbolia NEL GIARDINO DEI PICCOLI UN RAMO PER IL NOSTRO NIDO: UN BABY PARKING PER STARE BENE –

G456

Cooperativa NOESIS - OR REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA DA DESTINARE ALL’ATTIVITÀ DI ASILO NIDO e CENTRO EDUCATIVO

H575

Operazioni (titolo) Ob.Sp. 2.2

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (EQUIPE PSICO-SOCIO-PEDAGOGICA TERRITORIALE)

D485/23

Comune di Arborea PRESIDIO TERRITORIALE INTEGRATO SOCIO-SANITARIO; D485/3

Comune di Oristano con: 1) AMAS, Provincia, ASL

CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER G462

ASL n° 5 di Oristano CENTRO DIURNO PER PERSONE CON DISTURBI MENTALI

G276

Associazione “Ippogrifo”, OR

LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE PER SOFFERENTI PSICHIATRICI E LORO FAMIGLIE ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO,

D485/29

Coop. Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI E546

FATTORIA SOCIALE LA HORMIGUITA Y LA MARIPOSA – Santa Giusta

ATTIVITÀ RIABILITATIVE E EDUCATIVE IN FATTORIA SOCIALE

Q27

Coop. “COAGI” di Terralba, con Congregazione Concezionisti GESTIONE CASA FAMIGLIA PER DISABILI D485/41

Congregazione Concezionisti - OR REALIZZARE CASA FAMIGLIA PER DISABILI

D485/47

Associazione “La Montina” - OR CASA VACANZE PER IL TURISMO SOCIALE D485/28

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 2.3

Comuni di: Cabras, Santa Giusta, Allai, Baratili San Pietro, Arborea, Nurachi, Ollastra Simaxis, Palmas Arborea, Riola

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE D485/…

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Siamaggiore, Siamanna, Simaxis, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”

Comune di San Vero Milis CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. D485/11

Liceo De Castro di Oristano FORMAZIONE ADULTI D485/22

ENAIP Sardegna FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI D485/41

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 2.4

IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34

Banca Etica - FI RIQUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DELL’ECONOMIA SOCIALE SUI PROCESSI DI ACCESSO AL CREDITO

D485/48

1) Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA;

D485/42

Comuni di: Cabras, Santa Giusta, Allai, Baratili San Pietro, Arborea, Nurachi, Ollastra Simaxis, Palmas Arborea, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Siamaggiore, Siamanna, Simaxis, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE D485/…

Comune di San Vero Milis CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. D485/11

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 2.5

Provincia di Oristano e ASL n° 5, Consorzio Agorà, Consorzio Koine’ e COMUNI di: Cabras, Cuglieri, Marrubiu, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, S.N. D’Arcidano, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Villaurbana, Zeddiani

PROGETTO IL PONTE

M143b

Comuni di: Cabras, Santa Giusta, Allai, Baratili San Pietro, Arborea, Nurachi, Ollastra Simaxis, Palmas Arborea, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Siamaggiore, Siamanna, Simaxis, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE D485/…

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

91

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR 2) PARLIAMONE (COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE)

D485/32

Obiettivo Specifico N° 3: Diminuito numero di Minori e giovani rischi socio-educativi e

sociali

Punti di Forza:

- AF2: Sistemi di vita e di lavoro ancorati a radici storiche e culturali

- AF3: Contesti urbani di piccole dimensioni

.AF4 Numerosi organismi associativi

-AF5 Presenza di numerose cooperative sociali di tipo A e B, e consorzi di cooperative sociali

- AF7: Il PLUS del distretto di Oristano;

- AF8: Tutti i comuni hanno almeno un operatore sociale;

- AF10: I progetti intercomunali e settoriali.

- BF3: Numerose strutture di servizi esistenti;

- BF4: Il PLUS del distretto;

- BF5: Gli operatori sociali dei Comuni e della ASL;

-BF6: I professionisti e i volontari del terzo settore;

- CF1: Azioni specifiche per ridurre il carico di cura delle donne all’interno della famiglia;

- DF5: Tutela promozione e valorizzazione delle aree SIC, ZPS, Coste, Patrimonio verde e forestale.

- EF1: Migliora il capitale sociale;

- EF2: Rafforza la coesione – condizioni indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- FF3: Competenze tecniche interne al partenariato.

Opportunità:

- AO1: Migliorare e diversificare l’offerta dei servizi sociali;

- AO3: Istituire servizi mirati a gruppi di cittadini svantaggiati;

- AO4: Offrire servizi di sostegno alle famiglie;

- AO5: Occupazione;

- AO9: Crescita dei livelli di istruzione;

- BO1: Inclusione di vari gruppi svantaggiati nella vita sociale e lavorativa

- BO2: Sostegno alle famiglie e alle agenzie educative per assolvere ai propri compiti specifici:

- BO3: Raccordo e convergenza delle risorse coinvolte;

- BO5: Pratiche di nuove forme di democrazia e partecipazione;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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- DO1: Nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto);

- DO2: Sviluppo di nuove competenze;

- DO3: Favorire nicchie di mercato specifiche;

- DO4: Nuove iniziative di valorizzazione e fruizione integrata delle risorse naturali costiere, interne ed del patrimonio culturale;

-EO1: migliora il capitale sociale

-FO1: Pratiche di nuove forme di democrazia e partecipazione;

Descrizione

La crescita dei minori e dei giovani in un contesto territoriale con punti di riferimento certi e capace di

proporre valori sostenibili e modelli positivi è fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico delle

comunità. L’attenzione alle nuove generazioni è la garanzia di sviluppo futuro per la Sardegna

caratterizzata da previsioni di decrescita preoccupante.

Strategia di Valorizzazione

Il progetto persegue la strategia di favorire la fiducia dei giovani nel proprio futuro e prevede azioni

dirette a favorire l’associazionismo e le forme di autogestione; prevede azioni mirate di sostegno della

famiglia e alla creazione di reti stabile tra le agenzie educative. Il progetto inoltre favorisce il dialogo tra

generazioni e trasmetti sostenibili, con particolare riferimento all’ambiente e alla relazione tra persone e

ambiente.

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 3.1

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (EQUIPE PSICO-SOCIO-PEDAGOGICA TERRITORIALI)

D485/23

Operazioni (titolo) Ob.Sp. 3.2

COMUNE DI SANTA GIUSTA OPEN SPACE D485

Consorzio “Nova” - Cagliari PARCO DELLA MEMORIA D485/26

Associazione Mamutzones - Samugheo

1) GESTIONE LABORATORI ARTI E MESTIERI DEL PASSATO D485/31

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR 1) TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

Pro Loco - Samugheo CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE D485/35

Associazione “D’Altra Parte” - OR

1) LA CAROVANA DELL’ARTE 2) MINIATURE CLUB

D485/37

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 3.3

OSVIC (Organismo sardo PERCORSI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER M829

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di volontariato internazionale cristiano) - OR

MINORI

Associazione Onlus INTERCULTURA SCAMBI INTERCULTURALI D485/44

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 3.4

Costituenda Coop. L’orto dei bambini - Terralba

COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALE PER MINORI IN AZIONE AGAPE D485/39

Fondazione L’ALBERO DELLA VITA ONLUS - MI LA FENICE - COMUNITÀ EDUCATIVA PER MINORI O150

Comune di Oristano con 2) Provincia, ASL

2) BRACCIA APERTE (CENTRO DI 1^ ACCOGLIENZA) G462

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 3.5

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 3.6

Comune di Santa Giusta 1) “CORTE BACCAS DAY” D485/1

Comune di Allai 1) CENTRO POLIVALENTE DI ORIENTAMENTO E ATTIVITA’ CULTURALI, SPORTIVE E LABORATORI D485/2

Comune di San Vero Milis 1) CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. D485/11

Comitato La Creta – Samugheo

1) ACQUISTO ATREZZATURE, STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LUOGO DI INCONTRO DESTINATO AD ATTIVITA’ DI AGGREGAZIONE SOCIALE E GIOVANILE

D485/38

Obiettivo Specifico N° 4: Riconoscimento del ruolo sociale degli anziani e migliorate

condizioni dei non autosufficienti

Punti di Forza: - AF2: Sistemi di vita e di lavoro ancorati a radici storici e culturali;

- AF3: Contesti urbani di piccole dimensioni;

- AF4: Presenza di numerosi organismi associativi

- AF5: Presenza di numerose cooperative sociali di tipo A e B, e consorzi di cooperative sociali;

- AF7: Il PLUS del distretto;

- AF8: Tutti i comuni hanno almeno un operatore sociale;

- AF10: I progetti intercomunali e settoriali;

-BF2: Patrimonio di risorse naturali-ambientali e storico-culturali di grande pregio;

-BF3: Numerose strutture di servizi esistenti;

- BF4: Il PLUS del distretto;

- BF5: Apporto professionale degli operatori sociali dei Comuni e della ASL;

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- BF6: Presenza di numerosi professionisti e i volontari del terzo settore;

- CF1: Azioni specifiche per ridurre il carico di cura delle donne all’interno della famiglia;

- CF4: Azioni per valorizzare le competenze delle donne;

- DF1: I’integrazione tra la risorsa umana e la risorsa ambientale, nell’accezione più ampia del termine: le azione di tutela valorizzazione e trasmissione dei saperi sono fortemente integrate all’ambiente identitario, paesaggistico, naturale e culturale.

- EF2. Rafforza la coesione – condizione indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- FF1: L’ampiezza e la varietà del partenariato;

Opportunità:

-AO1: Migliorare e diversificare l’offerta dei servizi sociali;

- AO3: Istituire servizi mirati a gruppi di cittadini svantaggiati;

- AO4: Offrire servizi di sostegno alle famiglie;

- BO1: Inclusione di vari gruppi svantaggiati nella vita sociale e lavorativa;

- BO2: Sostegno alle famiglie e alle agenzie educative per assolvere ai propri compiti specifici:

- BO4: Sviluppo di nuove competenze;

- CO1: Creazione di servizi per anziani;

- CO3: Promozione dell’autoimprenditorialità femminile;

- DO4: Nuove iniziative di valorizzazione e fruizione integrata delle risorse naturali costiere, interne ed del patrimonio culturale;

- EO2. Rafforza la coesione – condizione indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- FO2: Rafforzamento reciproco dei parteners

Descrizione

Il progetto valorizza e promuove le risorse presenti nelle comunità: saperi e competenze delle persone

anziane; incoraggia e prevede forme di aiuto alle famiglie per farsi carico della cura delle persone

anziane non autosufficienti; propone forme di sostegno per favorire la deistituzionalizzazione.

Strategia di Valorizzazione

È perseguita con laboratori artigianali, con trasferimento di competenze e saperi in agricoltura e

nell’agro industria e favorendo nuove forme di organizzazione all’interno della comunità e della famiglia.

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 4.1

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR 1) TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI D485/32

Comuni e Soggetti privati già elencati AGAPE D485/…

Comuni e Soggetti privati già elencati RETE ATELIER D485/…

Ob.Sp. 4.2

Comuni e Soggetti privati già AGAPE D485/…

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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elencati Comuni e Soggetti privati già elencati RETE ATELIER D485/…

Ob. Sp. 4.3

Coop. ZEROCENTO di Narbolia

RITORNO AL FUTURO: CI PRESENTIAMO COSI (L’ANZIANO SI AVVICINA ALLA MULTIMEDIALITA’) G456

Ob. Sp. 4.4

Associazione “LAS” Libera Associazione Soccorso - Samugheo

1) ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO D485/30

Associazione “D’Altra Parte” - OR

3) ACQUISTO AMBULANZA D485/37

Ob. Sp. 4.5

Comune di Oristano con Provincia, ASL, Coop. Soc. SSO

3) CENTRO VACANZE SICURE

G462

ACLI - OR 1) AFFIDO ETERO FAMILIARE PER LE PERSONE ANZIANE D485/33

Cooperativa SENECTA - CA ESTENSIONE DEL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA/TELECONTROLLO E741

2) Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana e Coop. Co-Mete

2) REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI D485/42

Cooperativa “Co-Mete” di Cagliari con: Cooperativa “RES NOVA” di Quartu, con Comune Villaurbana

REALIZZAZIONE STRUTTURE RESIDENZIALI e/o SEMIRESID per ANZIANI NON AUTOSUFF D485/43

Cooperativa Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI E546

Ob. Sp. 4.6

COMUNE DI NURACHI CENTRO DIURNO PER ANZIANI D76P

Ob. Sp. 4.7

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

2) PARLIAMONE (COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE) D485/32

Obiettivo Specifico N° 5: I cittadini hanno servizi sociali e socio-sanitari rispondenti alle

loro necessità

Punti di Forza:

- AF4: Presenza di numerosi organismi associativi;

- AF5: Presenza di numerose cooperative sociali di tipo A e B, e consorzi di cooperative sociali;

- AF7: Il PLUS del distretto;

- AF8: Tutti i comuni hanno almeno un operatore sociale;

- AF10: I progetti intercomunali e settoriali;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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- BF3: Numerose strutture di servizi esistenti;

- BF4: Il PLUS del distretto;

- BF5: Apporto professionale degli operatori sociali dei Comuni e della ASL;

- BF6: Presenza di numerosi professionisti e i volontari del terzo settore;

- BF8: Tutti i soggetti del partenariato;

- CF4: Azioni per valorizzare le competenze delle donne;

- DF4: Impegno collettivo per la creazione di un ufficio unico;

- EF1: Migliora il Capitale Sociale;

- EF2. Rafforza la coesione – condizione indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- FF1: L’ampiezza e la varietà del partenariato;

- FF2: Il Coordinamento tecnico rappresentativo di partners pubblici e privati;

- FF3: Competenze tecniche interne al partenariato;

Opportunità:

- AO1: Migliorare e diversificare l’offerta dei servizi sociali;

- AO3: Istituire servizi mirati a gruppi di cittadini svantaggiati;

- AO4: Offrire servizi di sostegno alle famiglie;

- AO8: Rafforzamento della cooperazione tra gruppi locali ed imprese;

- BO3: Raccordo e convergenza delle risorse coinvolte;

- BO4: Sviluppo di nuove competenze;

- BO5: Pratica di nuove forme di democrazia e partecipazione;

- BO6: Miglioramento della programmazione e progettazione regionale e del ruolo della Sardegna nel Mediterraneo e oltre;

- CO2: Miglioramento delle competenze professionali delle donne ;

- CO3: Promozione dell’autoimprenditorialità femminile;

-DO10: Nuove iniziative di valorizzazione e fruizione integrata delle risorse naturali, costiere e dell’interno, e del patrimonio culturale;

-DO1: Nuovo mercato (equosolidale e gruppi di acquisto);

- DO3: Favorire nicchie di mercato specifiche;

-DO5 Risparmio di risorse ambientali e finanziarie;

- EO1: Migliora il capitale sociale;

- EO2. Rafforza la coesione – condizione indispensabile per i processi di sviluppo locale;

- F02: Rafforzamento reciproco dei partners;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Descrizione

Il progetto prevede la costruzione di organismi unitari per l’attuazione di Wel.Ter. e prevede forme di

raccordo con il PLUS del distretto – vedi impegni collettivi del Partenariato. Il settore è a grande

prevalenza di occupazione femminile.

Strategia di Valorizzazione

La costruzione di un nuovo processo istituzionale e sociale mirato all’inclusione sociale si evidenzia prioritario per tutte le Organizzazioni, Pubbliche e Private, per dare adeguata risposta ai bisogni e necessita (incontro domanda e offerta) dei cittadini. Lo strumento è organizzare un’unica “regia” dei Servizi in rete del pubblico e del privato all’interno di un processo partecipato e condiviso con momenti di ideazione, programmazione, progettazione e valutazione per renderli omogenei (per linguaggio, metodi, comunicazione, conoscenze…). In tal modo potranno anche essere realizzate economie di scala e ridotti i costi complessivi dei Servizi sia per il Pubblico che per i singoli cittadini. La creazione di un “sistema di conoscenze” condiviso sulla domanda e offerta dei servizi pubblici e privati del territorio, in grado di adeguarsi dinamicamente alle sempre nuove “necessità” del territorio e locali – si evidenzia come uno delle prime necessità dei Servizi sia Pubblici che Privati (all’interno del costituendo Osservatorio delle Politiche sociali della Provincia).

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 5.1

Soggetto da individuare

RICERCA-AZIONE per Aree e Settori (come prefigurati nel PLUS d’Ambito) – in particolare con-e-per disabili, sofferenti mentali e soggetti svantaggiati - in raccordo con il costituendo Osservatorio per le Politiche Sociali della Provincia (come da L.R:23/2005).

Operazioni (titolo) Ob.Sp. 5.2

Soggetto da individuare

COMPARTECIPAZIONE all’organizzazione dei Servizi di Accesso come prefigurati nel PLUS d’Ambito (vedi anche Problemi elencati nel Piano Regionale dei Servizi Sociali)

Operazioni (titolo) Ob. Sp. 5.3

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE (COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE)

Comuni, Provincia, Asl n°5 (Capofila)

Ufficio Unico dei Servizi per l’inclusione: sperimentazione

Soggetto da individuare

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE mirate ad Amministratori e ad Operatori del Pubblico e del Privato, da attuare in forma congiunta/mista e contestualmente alle Azioni interventi attivate/da attivare.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

98

6.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.

Obiettivo Operativo

Anagrafica Operazione Classificazione

Operazione

N. Titolo Soggetto

Proponente Titolo

Codice Operazi

one Propost

a

Puntuale / Sistema

Tipologia

Rilevanza

Operazione

1. Aumentata inclusione delle persone disabili e sofferenti mentali nella vita sociale e lavorativa

1.1 E L’UNO E L’ALTRO

AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO” P211/2 Puntuale

Erogazione Finanziam (aiuto imprese)

Indispensabile

Id. SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON DISABILI, SOFF. MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFF.

D485/23 Sistema

Azioni Istituzion. Partenar. + formazion + altro: servizi personalizzati

Indispensabile

1.2 FORMAZION

E ADULTI

Liceo De Castro di Oristano FORMAZIONE ADULTI D485/22 Sistema Formazione

Indispensabile

Id.

FORMAZIONE PER SVANTAGGIATI ED ENTI

ENAIP Sardegna

FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI

D485/41 Sistema Formazione Indispensabile

Id. AGAPE

Comuni Ente Foreste di Oristano, ERSAT di Oristano, Casa Circondariale Coop. “Il Seme”, Coop. Soc. “Il Samaritano”

AGAPE – COLTIVARE PER RINASCERE

D485/… Sistema

Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione)

Indispensabile

DIVERSAMENTE

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

DIVERSAMENTE P211/3 Puntuale

Erogazione Finanziam. (aiuto impresa)

Indispensabile

1.3. FORMAZIONE ADULTI

Liceo De Castro di Oristano

FORMAZIONE ADULTI D485/22 Sistema Formazione Indispensabile

Id.

FORMAZIONE PER SVANTAGGIATI ED ENTI

ENAIP Sardegna

FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI

D485/41 Sistema Formazione Indispensabile

Id. AGAPE Comuni, Coop. AGAPE – COLTIVARE D485/1,8 Sistema Erogazione Indispe

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

99

Il Seme Coop. Samaritano, Ente Foreste, ERSAT, Casa Circondariale: come sopra

PER RINASCERE ,11,12,13,17,19,20,21,25

finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienzariabilitazione)

nsabile

Id. DIVERSAMENTE

Associaz. ARTEMISIA con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Società AGHE

DIVERSAMENTE

P211/3 Puntuale Erogazione Finanziam. (aiuto impresa)

Indispensabile

1.4 SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON COMPONENTI DISABILI, SOFFERENTI MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFF.

D485/23 Sistema

Azioni Istituzion. Partenar. + formazion + altro: servizi personalizzati

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

Id. E L’UNO E L’ALTRO

Società AGHE con: COMUNE DI SAN VERO MILIS e Associaz. ARTEMISIA

“E L’UNO E L’ALTRO” P211/2 Puntuale Erogazione Finanziam. (aiuto impresa)

Indispensabile

1.5

INFO E ASSISTENZA INCLUSIONE E IMPRESA

IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34 Sistema Erogazione Finanziam. + Formazione

Indispensabile

2. Aumentato inserimento lavorativo di alcune categorie (donne, over 40, giovani)

2.1 NIDI IN FAMIGLIA

Comune di Santa Giusta

NIDI IN FAMIGLIA D485/1B Puntuale Erogazione Finanziam.

Indispensabile

Id. MICRO-NIDO ASL

ASL n° 5 di Oristano

MICRO-NIDO AZIENDALE G368 Puntuale

Erogazione Finanziam.

Indispensabile

Id. BABY PARKING

Coop. ZEROCENTO di Narbolia

NEL GIARDINO DEI PICCOLI UN RAMO PER IL NOSTRO NIDO: UN BABY PARKING PER STARE BENE –

G456 Puntuale

Erogazione Finanziam. + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

2.2. SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON DISABILI, SOFF. MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFF.

D485/23 Sistema

Azioni Istituzion. Partenar. + formazion + altro: servizi personalizzati

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

Id. PRESIDIO SOCIO-SANITARIO

Comune di Arborea

PRESIDIO TERRITORIALE INTEGRATO SOCIO-SANITARIO;

D485/3 Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. CENTRO ATELIER

Comune di Cabras

ATELIER DEL SINIS D485/5 Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. CENTRO DIURNO ALZHEIMER

Comune di Oristano con AMAS, Provincia, ASL

CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER

G462 Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. CENTRO ASL n° 5 di CENTRO DIURNO PER PERSONE CON

G276 Puntuale Realizzaz. Opere Indispe

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

100

DIURNO SOFFERENTI MENTALI

Oristano DISTURBI MENTALI Pubbliche nsabile

Id.

LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE

Associazione “Ippogrifo”, OR

LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE PER SOFFERENTI PSICHIATRICI E LORO FAMIGLIE ACQUISITO MEZZO TRASPORTO E ACQUISZIONE STRUTTURA

D485/29A + D485/29B + D485/29C

Sistema

Erogazione Finanziam.+ Formazione+ altro: incentivi organismi terzo settore

Indispensabile

Id. CASA DI ACCOGLIENZA

Coop. Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI

E546 Sistema Erogazione Finanziam. Struttura privata

Indispensabile

Id. FATTORIA SOCIALE

FATTORIA SOCIALE LA HORMIGUITA Y LA MARIPOSA – Santa Giusta

ATTIVITÀ RIABILITATIVE E EDUCATIVE IN FATTORIA SOCIALE

Q27 Sistema

Erogazione Finanziam. + Formazione +Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

Id.

SERVIZIO CASA FAMIGLIA DISABILI

Congregazione Concezionisti con Coop “COAGI”

GESTIONE CASA FAMIGLIA PER DISABILI

D485/41 Puntuale

Erogazione Finanziam. +Altro: struttura privata

Indispensabile

Id. CASA FAMIGLIA DISABILI

Congregazione Concezionisti con Coop “COAGI”

REALIZZARE CASA FAMIGLIA PER DISABILI

D485/47 Puntuale Erogazione Finanziam.

Indispensabile

Id.

CASA VACANZE TURISMO SOCIALE

Associazione “La Montina” - OR

CASA VACANZE PER IL TURISMO SOCIALE

D485/28 Puntuale

Erogazione Finanziam. + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

2.3 RETE DI ATELIER

Comuni di: Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Sistema

Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione

Indispensabile

Id. CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E.

Comune di San Vero Milis

CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E.

D485/11 Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. FORMAZIONE ADULTI

Liceo De Castro di Oristano

FORMAZIONE ADULTI D485/22 Sistema Formazione Indispensabile

Id.

FORMAZIONE PER SVANTAGGIATI ED ENTI

ENAIP Sardegna

FORMAZIONE ADULTI, GIOVANI, DISABILI, PER ENTI PUBBLICIE PRIVATI

D485/41 Sistema Formazione Indispensabile

2.4

INFO E ASSISTENZA INCLUSIONE E IMPRESA

IARES Istituto Acli Ricerca Sviluppo con Università di Cagliari, Dip. Economia

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA E CONSULENZA PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

D485/34 Sistema Erogazione Finanziam. + Formazione

Indispensabile

Id. RIQUALIFIC Banca Etica - FI RIQUALIFICAZIONE D485/48 Sistema Altro: Accordi Indispe

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

101

AZIONE OPERATORI BANCA ETICA

DEGLI OPERATORI DELL’ECONOMIA SOCIALE SUI PROCESSI DI ACCESSO AL CREDITO

accesso al prestito

nsabile

Id.

NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA;

Cooperativa “RES NOVA” di Quartu,

NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA;

D485/42 Sistema

Erogazione Finanziam.+ Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

Id. RETE DI ATELIER

Comuni e Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”, come sopra

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Sistema

Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione

Indispensabile

Id. CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E.

Comune di San Vero Milis

CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. D485/11 Puntuale

Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. TRASMISSIONE SAPERI

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI

D485/32 Sistema Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+

Indispensabile

2.5 IL PONTE

Provincia di Oristano e ASL n° 5, Consorzio Agorà, Consorzio Koine’ e COMUNI

PROGETTO IL PONTE M143b Sistema

Erogazione Finanziam. (aiuto impresa) + formazione

Indispensabile

Id. RETE ATELIER

Comuni e Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”, come sopra

RETE DI ATELIER ARTIGIANALI-ARTISTICI E DELL’AMBIENTE

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Sistema

Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione

Indispensabile

Id. IL PATTO, CARTA DEI SERVIZI

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE

D485/32 Sistema

Erogazione Finanziam. (aiuto impresa) + Formazione

Indispensabile

3. Diminuito numero di Minori e giovani rischi socio-educativi e sociali (fenomeni di devianza,

3.1 SUPPORTO ALE FAMIGLIE

TUTTI I COMUNI (IN RETE CON SOGGETTI PRIVATI)

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CON DISABILI, SOFFE. MENTALI E ANZIANI NON AUTOSUFF.

D485/23 Sistema

Azioni Istituzion. Partenar. + formazion + altro: servizi personalizzati

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

3.2 OPEN SPACE

COMUNE DI SANTA GIUSTA

OPEN SPACE D485 Puntuale Erogazione Finanziam.

Indispensabile

Id. PARCO DELLA MEMORIA

Consorzio “Nova” - Cagliari

D485/26

Id. LABORATORI ARTI E MESTIERI

Associazione Mamutzones - Samugheo

GESTIONE LABORATORI ARTI E MESTIERI DEL PASSATO

D485/31 Puntuale

Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

102

Id. TRASMISSIONE SAPERI

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI

D485/32 Sistema

Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+Formazione

Indispensabile

Id.

CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE

Pro Loco - Samugheo

CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

D485/35 Puntuale

Erogazione Finanziam. + Formazione, + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

Id.

LA CAROVANA DELL’ARTE e MINIATURE CLUB

Associazione “D’Altra Parte” - OR

LA CAROVANA DELL’ARTE MINIATURE CLUB

D485/37A + D485/37B

Puntuale

Erogazione Finanziam.+altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

3.3 PERCORSI PER MINORI

OSVIC volontariato i- OR

PERCORSI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER MINORI

M829 Puntuale

Erogazione Finanziam. +Formazione +Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

Id. SCAMBI INTERCULTURALI

Associazione Onlus INTERCULTURA

SCAMBI INTERCULTURALI D485/44 Puntuale

Indispensabile

3.4 STRUTTURA L’ORTO DEI BAMBINI

Costituenda Coop. L’orto dei bambini - Terralba

COMPLETAMENTO STRUTTURA RESIDENZIALE PER MINORI IN AZIONE AGAPE

D485/39 Sistema Erogazione Finanziam.

Indispensabile

Id. COMUNITA’ LA FENICE

Fondazione L’ALBERO DELLA VITA ONLUS - MI

LA FENICE - COMUNITÀ EDUCATIVA PER MINORI

O150 Puntuale Indispensabile

Id. CENTRO BRACCIA APERTE

Comune di Oristano con 2) Provincia, ASL

BRACCIA APERTE (CENTRO DI 1^ ACCOGLIENZA)

G462 Sistema Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

3.5

3.6 CORTE BACCAS DAY

Comune di Santa Giusta CORTE BACCAS DAY D485/1A Sistema

Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. CENTRO POLIVALENTE ALLAI

Comune di Allai

CENTRO POLIVALENTE DI ORIENTAMENTO E ATTIVITA’ CULTURALI, SPORTIVE E LABORATORI

D485/2 Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id. CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E.

Comune di San Vero Milis

CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E.

D485/11 Puntuale opera pubblica Indispensabile

Id.

ATTREAZZATURE LUOGO INCONTRO

Comitato La Creta – Samugheo

ACQUISTO ATREZZATURE, STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LUOGO DI INCONTRO DESTINATO AD ATTIVITA’ DI AGGREGAZIONE

D485/38 Puntuale Acquisizione di Beni e Servizi

Indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

103

SOCIALE E GIOVANILE 4. Riconoscimento del ruolo sociale degli anziani e

4.1 TRASMISSIONE SAPERI

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

TRASMISSIONE E INTEGRAZIONE DEI SAPERI

D485/32 Sistema Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)

Indispensabile

Id. AGAPE

Comuni, Coop. Il Seme Coop. Samaritano, Ente Foreste, ERSAT, Casa Circondariale:

AGAPE

D485/1,8,11,12,13,17,19,20,21,25

Sistema

Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione)

Indispensabile

Id. RETE ATELIER

Comuni e Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”,

RETE ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Sistema

Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione

Indispensabile

4.2 AGAPE

Comuni, Coop. Il Seme Coop. Samaritano, Ente Foreste, ERSAT, Casa Circondariale:

AGAPE

D485/1,8,11,12,13,17,19,20,21,25

Sistema

Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione)

Indispensabile

Id. RETE ATELIER

Comuni e Coop. “Gli Scapigliati”, Consorzio “Koinè”, come sopra

RETE ATELIER

D485/5,1,2,3,4,5,6,7,8,910,11,12,13,14,15,16,17,18,24,27

Sistema

Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione

Indispensabile

4.3 ANZIANI E MULTIMEDIA

Coop. ZEROCENTO di Narbolia

RITORNO AL FUTURO: CI PRESENTIAMO COSI (L’ANZIANO SI AVVICINA ALLA MULTIMEDIALITA’)

G456 Puntuale

Erogazione Finanziam.+altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

4.4 TRASPORTO SOCIALE

Ass. “LAS” Libera Associazione Soccorso - Samugheo

ACQUISTO MEZZO DI TRASPORTO

D485/30 Puntuale

Acquisizione di Beni e Servizi + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Importante

AMBULANZA

Associazione “D’Altra Parte” - OR

ACQUISTO AMBULANZA

D485/37 Puntuale Acquisizione di Beni e Servizi

Importante

4.5 CENTRO VACANZE SICURE

Comune Oristano con Provincia, ASL, Coop. Soc. SSO

CENTRO VACANZE SICURE

G462/C Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Indispensabile

Id.

AFFIDO ETERO FAMILIARE ANZIANI

ACLI - OR AFFIDO ETERO FAMILIARE PER LE PERSONE ANZIANE

D485/33 Puntuale

Erogazione Finanziam.+ altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

104

Id. TELEASSISTENZA

Coop. SENECTA

ESTENSIONE DEL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA/TELECONTROLLO

E741 Sistema

Erogazione Finanziam. altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Indispensabile

Id.

NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA

Coop “RES NOVA”

NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA

D485/42 Puntuale Acquisizione di Beni e Servizi

Indispensabile

Id.

CASA ACCOGLIENZA ANZIANI-DISABILI

Cooperativa Servizi Sociali S.C.AR.L. - Solarussa

COSTRUIAMO UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER ANZIANI E DISABILI

E546 Puntuale Erogazione Finanziam. Struttura privata

Indispensabile

4.6 CENTRO DIURNO ANZIANI

COMUNE DI NURACHI

CENTRO DIURNO PER ANZIANI

D76P Puntuale Realizzaz. Opere Pubbliche

Importante

4.7 IL PATTO, CARTA DEI SERVIZI

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE

D485/32 Sistema

Erogazione Finanziam.( aiuto impresa)+Formazione

Indispensabile

5. I cittadini hanno servizi sociali e socio-san

5.1

RICERCA-AZIONE PER L’INCLUSIONE

COMUNE CAPOFILA SANTA-GIUSTA

RICERCA-AZIONE per Aree e Settori, in svantaggiati - in raccordo Osservatorio per le

Sistema Azioni Istituzion. Partenar.

Indispensabile

5.2

SERVIZI DI ACCESSO PER L’INCLUSIONE

COMUNE CAPOFILA SANTA-GIUSTA

COMPARTECIPAZIONE all’organizzazione dei Servizi di Accesso come prefigurati nel PLUS d’Ambito

Sistema Azioni Istituzion. Partenar.

Indispensabile

5.3 IL PATTO, CARTA DEI SERVIZI

Centro Studi e Ricerche Sociali - OR

PARLIAMONE: COSTRUZIONE DEL PATTO TRA ATTORI: CARTA DEI SERVIZI DI INCLUSIONE

Sistema Erogazione Finanziam.( aiuto impresa)

Indispensabile

UFFICIO UNICO PER L’INCLUSIONE

Comuni, Provincia, Asl n°5 (Capofila)

UFFICIO UNICO DEI SERVIZI PER L’INCLUSIONE: sperimentazione

Sistema Azioni Istituzion. Partenar.

Indispensabile

FORMAZIONE PROF

COMUNE CAPOFILA SANTA-GIUSTA

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE mirate ad Amministratori e ad Operatori del Pubblico e del Privato,

Sistema Formazione Indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

105

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Codice Operazio

ne Contesto di Vita

Accesso al Mercato del Lavoro

Situazione Occupazionale

Partecipazionealla Creazione di Attività Socio-Economiche

D485/1

Le operazioni “Corte Baccas day” “nidi in famiglia” e “agape” diversificano e migliorano l’offerta di servizi per rispondere meglio ai bisogni delle donne. Ne migliorano quindi la qualità della vita.

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali; valorizza specifiche competenze femminili.

Le operazioni “Corte Baccas day” “nidi in famiglia” e agape tendono a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

Le operazioni “Corte Baccas day”, “nidi in famiglia”, rete di ateliers, tendono a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/2

L’operazione centro polivalente tende a migliorare la qualità della vita

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’operazione centro polivalente contribuisce a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/3

L’operazione “presidio integrato socio-sanitario” migliora la qualità della vita delle donne perché ne riduce il carico di cura

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’operazione “presidio integrato socio-sanitario” contribuisce a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/4

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/5

L’operazione “Atelier del Sinis” migliora la qualità della vita delle donne perché ne riduce il carico di cura

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’operazione Atelier del Sionis” contribuisce a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/6

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

G462

Le operazioni diversificano e migliorano l’offerta di servizi per rispondere meglio ai bisogni delle donne. Ne migliorano quindi la qualità della vita

Con la riduzione del carico di cura, contribuiscono a favorire condizioni di lavoro più favorevoli

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

106

D485/7

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/8

L’operazione “agape” migliora la qualità della vita delle donne perché ne riduce il carico di cura

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

Con la riduzione del carico di cura, contribuisce a favorire condizioni di lavoro più favorevoli

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/9

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/10

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/11

Le operazioni “Centro polivalente SOLE” “ e “agape” diversificano e migliorare l’offerta di servizi per rispondere meglio ai bisogni delle donne. Ne migliorano quindi la qualità della vita

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

Le operazioni “Centro polivalente SOLE” “ e “agape”tendono a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/12

L’operazione “agape” migliora la qualità della vita delle donne perché ne riduce il carico di cura

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

Con la riduzione del carico di cura, contribuisce a favorire condizioni di lavoro più favorevoli e a ridurre la segregazione professionale

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/13

L’operazione “agape” migliora la qualità della vita delle donne perché ne riduce il carico di cura

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

Con la riduzione del carico di cura, contribuisce a favorire condizioni di lavoro più favorevoli e a ridurre la segregazione professionale

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/14

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/15

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

107

D485/16

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/17

Le operazioni “completamento struttura residenziale e semiresidenziale anziani non autosuff.” e “agape” diversificano e migliorare l’offerta di servizi per rispondere meglio ai bisogni delle donne. Ne migliorano quindi la qualità della vita.

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali;: valorizza specifiche competenze femminili.

Le operazioni “completamento struttura e semiresidenziale anziani non autosuff.” e “agape tendono a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/18

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

G276

Operazione che arricchisce l’offerta di servizi e migliora la qualità della vita delle donne

Operazione che favorisce l’occupabilità delle donne

Operazione che contribuisce a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

G368

Operazione che arricchisce l’offerta di servizi e migliora la qualità della vita delle donne

Operazione che migliora la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dei tempi e la semplificazione dell’affidamento dei bambini al servizio nido

M143b

Operazione che arricchisce e promuove l’offerta di servizi nel territorio. Aiuta le donne ad affrontare il carico di cura. Ne migliora la qualità della vita

Operazione che favorisce l’occupabilità delle donne

Contribuisce anche a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress

X

D485/19

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/20

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

P211/1

Tende anche a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

P211/2 Contribuisce a Favorisce l’accesso al

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108

migliorare la qualità della vita delle donne attraverso la conoscenza di progetti d’eccellenza

mercato del lavoro

P211/3

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D76P

Operazione che migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

Tende anche a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485

Operazione che migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

D485/21

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/22 Operazione che tende a favorire la formazione delle donne

D485/23

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/24

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/25

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/26

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

D485/27

La Rete di ateliers artigianali-artistici promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

L’ operazione rete di ateliers tende a favorire la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/28 Operazione che diversifica e migliora

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

109

l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

D485/29

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/30

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/31

Promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

D485/32

Promuove e forma nuove figure professionali, valorizza specifiche competenze femminili

D485/33

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/34

Operazione che promuove la creazione di impresa e di lavoro autonomo delle donne.

D485/35

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

D485/36

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/37

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

D485/38

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

D485/39

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di

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110

della vita delle donne. cura

E546

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

E741

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne

H575

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

G456

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

Q27

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

M829

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

A156

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

O150

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/40 Operazione che migliora e rafforza la formazione

D485/41 Migliora l’accessibilità delle donne al mercato del lavoro

D485/42

Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a migliorare la qualità della vita delle donne.

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress derivante dal carico di cura

D485/43 Operazione che diversifica e migliora l’offerta di servizi. Contribuisce a

Tende a migliorare la condizione delle donne sul posto di lavoro con la riduzione dello stress

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migliorare la qualità della vita delle donne.

derivante dal carico di cura

D485/44 Migliora la formazione delle donne

Il progetto prevede una serie di operazioni che mirano ad alleviare il carico di cura delle donne

realizzando servizi all’infanzia, ai disabili e agli anziani; prevede inoltre azioni che favoriscono

l’acquisizione di nuove competenze delle donne e interventi per l’autoimprenditorialità femminile

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6.4. Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Codice Obiettivi ambientali Operazione A B C D E D485/1 – 1) positivo neutro neutro positivo neutro D485/2 – 1) neutro neutro neutro positivo neutro D485/3 – 1) positivo neutro neutro positivo neutro D485/11 – 1) positivo neutro neutro positivo neutro D485/17 – 3) positivo neutro neutro positivo neutro D485/28 positivo neutro neutro positivo neutro D485/35 neutro neutro neutro positivo neutro D485/39 positivo neutro neutro positivo neutro D485/42 – 2) positivo neutro neutro positivo neutro D485/43 positivo neutro neutro positivo neutro D485/47 positivo neutro neutro positivo neutro D485/5 – 2) neutro neutro neutro positivo neutro D76/P positivo neutro neutro positivo neutro A156 positivo neutro neutro positivo neutro E546 positivo neutro neutro positivo neutro G276 positivo neutro neutro neutro neutro G462 neutro neutro neutro positivo neutro H575 positivo neutro neutro positivo neutro O150 positivo neutro neutro positivo neutro

Nella tabella che precede sono state riportate le operazioni di progetto (ampliamento, riqualificazione

strutture), con riferimento alle soluzioni adottate per ridurre gli impatti.

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Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale

Codice Obiettivi ambientali Operazione A B C D E F D485/1 positivo neutro neutro positivo neutro positivo D485/2 positivo neutro neutro positivo neutro positivo

D485/3 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/4 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/5 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/6 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/7 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/8 positivo neutro neutro neutro neutro positivo

D485/9 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/10 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/11 positivo neutro neutro neutro neutro positivo

D485/12 positivo neutro neutro neutro neutro positivo

D485/13 positivo neutro neutro neutro neutro positivo

D485/14 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/15 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/16 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

D485/17 positivo neutro neutro neutro neutro positivo D485/18 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

G276 neutro neutro neutro neutro neutro neutro

G368 neutro neutro neutro neutro neutro neutro

M143b neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/19 positivo neutro neutro neutro neutro positivo

D485/20 positivo neutro neutro neutro neutro positivo

P211/1 neutro neutro neutro neutro neutro positivo P211/2 neutro neutro neutro neutro neutro neutro P211/3 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/21 positivo neutro neutro neutro neutro positivo D485/22 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/23 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/24 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/25 positivo neutro neutro neutro neutro positivo D485/26 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/27 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/28 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/29 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/30 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/31 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/32 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/33 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/34 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/35 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/36 positivo neutro neutro neutro neutro positivo D485/37 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/38 neutro neutro neutro neutro neutro positivo D485/39 neutro neutro neutro neutro neutro positivo

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E741 neutro neutro neutro neutro neutro neutro G456 neutro neutro neutro neutro neutro neutro Q27 positivo neutro neutro neutro neutro positivo M829 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/40 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/41 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/42 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/44 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/45 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/46 neutro neutro neutro neutro neutro neutro D485/48 neutro neutro neutro neutro neutro neutro

Tutte le azioni si fondano sulla informazione e sensibilizzazione delle persone. In altre parti del formulario è evidenziato che Wel.Ter. è anche un progetto di relazioni con l’ambiente e educa e favorisce per definizione il bene-essere nel contesto di vita e con le risorse che derivano dall’ambiente del territorio

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6.5. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

OBIETTIVO GENERALE: INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA DI ALCUNE CATEGORIE DI CITTADINI

1 OBIETTIVO SPECIFICO 1) AUMENTATA INCLUSIONE DELLE PERSONE DISABILI E

SOFFERENTI MENTALI NELLA VITA SOCIALE E LAVORATIVA

1.1 Obiettivo Operativo 1.1) Disabili e sofferenti mentali accettati dalle loro famiglie

1.1 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group Note

1.1

Var.1.1.a.1): nr. disabili e soff. mentali per sesso, età, titolo di studio, cittadin., e cond. Mercato del lavoro (previsti, contatti all’avvio, conclusione) TR: 1 anno; VR: Incremento 20% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) disabili e sofferenti mentali;

1.1

Var.1.1.a.2): monteore dialogo famiglie, disabili e soff. mentali: ore e durata media per destinatario (previste, avvio, conclusione) TR: 1 anno; VR: 16 ore medie anno per famiglia + utente

a.2) disabili, sofferenti mentali e famiglie

1.1 Var.1.1.a.3): costo per disabili e soff. mentali con famiglia e costo medio per destinatario (previste, conclusione) TR: 1 anno; VR: costo medio €. 400 anno cadauno

a.3) disabili, sofferenti mentali e famiglie

1.2 Obiettivo Operativo 1.2) Disabili e sofferenti mentali più istruiti e formati e che lavorano

1.2 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz.- VR=valore di riferim.

TG=target-group Note

1.2

Var.1.2.a.1): Nr. disabili e soff. mentali che hanno avuto accesso ad attività di istruzione e formative per sesso, età, titolo di studio, cittad., e cond. Mercato del lavoro (previsti, contatti all’avvio, conclusione): TR: 1 anno; VR: Incremento 20% rispetto alla situazione iniziale (+ 30 utenti x 150 ore)

a.1) disabili e sofferenti mentali;

1.2

Var.1.2.a.2): monteore istruzione e formazione disabili e soff. mentali: ore e durata media per destinatario, con tutor (approvaz, avvio, conclusione) TR: 1 anno; VR: 150 ore formazione e/o istruzione cadauno con tutor

a.2) disabili e sofferenti mentali;

1.2 Var.1.2.a.3): costo per disabili e soff. mentali e costo medio (previste, conclusione) TR: 1 anno; VR: costo medio €. 1.500 cadauno)

a.3) disabili, sofferenti mentali

1.2 Var.1.2.b): Nr. Enti formazione e/o Scuole coinvolte (previsti, contatti all’avvio, conclusione) TR: 1 anno; VR: 5 Enti e Scuole

b) Enti formazione e Scuole

1.2 Var.1.2.c): Nr. Imprese coinvolte (previste, contatti all’avvio, conclusione) TR: 1 anno; VR: 15 Imprese nel settore c) Imprese

1.2

Var.1.2.d): aiuti a Imprese all’assunzione per categorie d’utenza (alla trasformazione di forme di lavoro atipico in contratti di assunzione); TR: 1 anno; VR: come da normative di riferimento

d) Imprese

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1.2

Var.1.2.e): imprese singole e/o collettive attivate entro il termine progetto; TR: 1 anno; VR: Incremento 2% rispetto alla situazione iniziale nel settore

e) Imprese

1.2

Var.1.2.f): aumento occupazione operatori in Servizi e strutture; TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

f) Operatori profess. E Imprese

1.3 Obiettivo Operativo 1.3) I Servizi sociali e socio-sanitari per i disabili e i sofferenti mentali sono più flessibili e diversificati

1.3 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group Note

1.3

Var.1.3.a): Numero e Tipo di Servizi modificati e adattati alle esigenze disabili e soff. mentali; TR: 1 anno; VR: modifiche del 30 % dei Servizi attuali rispetto alla sit. Iniziale nel settore

a) Servizi Sociali e Socio-sanitari

1.3

Var.1.3.b): fruizione di Servizi modificati da parte disabili e soff. mentali: per sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl (previsti, conclusione) TR: 1 anno; VR: incremento dell’accesso del 20 % rispetto a sit. Iniziale nel settore

b) disabili, sofferenti mentali

1.4 Obiettivo Operativo 1.4) Disabili e sofferenti mentali maggiormente consapevoli delle loro capacità e potenzialità

1.4 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz.

VR=valore di riferim. TG=target-group Note

1.4

Var.1.4.a): Incremento consapevolezza proprie capacità e potenzialità disabili e soff. mentali (per sesso, età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl (previsti, conclusione) TR: 1 anno; VR: Incremento 20% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a) disabili, sofferenti mentali

1.5 Obiettivo Operativo 1.5) Più datori di lavoro rispettano le regole di inserimento di disabili sofferenti mentali

1.5 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group Note

1.5 Var.1.5.a.1): Numero di Enti Pubblici che avviano procedure di assunzione per disabili sofferenti mentali TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 Enti

a.1) Enti Pubblici

1.5 Var.1.5.a.2): Numero novi posti per disabili sofferenti mentali in Enti Pubblici; TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 disabili, soff. mentali

a.2) disabili, sofferenti mentali

1.5 Var.1.5.b.1): Numero di Imprese che avviano procedure di assunzione per disabili sofferenti mentali TR: 1 anno; VR: da 5 a 10 Imprese

b.1) Imprese private

1.5

Var.1.5.b.2): Numero novi posti per disabili sofferenti mentali in Imprese (per tipologia: tempo pieno, parziale, determinato, indeterminato…); TR: 1 anno; VR: da 5 a 10 disabili, soff. mentali

b.2) disabili, sofferenti mentali

1.5 Var.1.5.c.1): numero iniziative di informazione generale per rispetto di regole da parte di Enti Pubblici e imprese (per tipo); TR: 1 anno; VR: da 2 a 4 eventi/campagne

c.1) Enti Pubblici ed Imprese private

1.5 Var.1.5.c.2): Nr contatti diretti per sensibilizzazione Enti Pubblici ed Imprese private TR: 1 anno; VR: da 20 a 30 Enti e Imprese

c.2) Enti Pubblici ed Imprese private

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2 OBIETTIVO SPECIFICO 2) AUMENTATO INSERIMENTO LAVORATIVO DI ALCUNE

CATEGORIE (DONNE, OVER 40, GIOVANI)

2.1 Obiettivo Operativo 2.1) Servizi per l’infanzia aumentati

2.1 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group Note

2.1 Var.2.1.a.1): Numero nuove Strutture/Servizi creati (per tipologia, Pubbliche e Private); TR: 1 anno; VR: Incremento 3 % rispetto alla situazione iniziale

a.1) Enti Pubblici, Imprese

2.1 Var.2.1.a.2): Numero posti creati in Nidi e Servizi per minori; TR: 1 anno; VR: Incremento 5 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.2) minori

2.1

Var.2.1.a.3): Famiglie e donne over 40 fruitrici (per condizione familiare, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl -previsti, conclusione)); TR: 1 anno; VR: Incremento 5 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.3) Famiglie e donne over 40

2.1 Var.2.1.b.1): incremento occupazione giovani, e operatori Servizi e strutture (per tipologia occupati); TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale

a.3) giovani, Operatori profess.

2.2 Obiettivo Operativo 2.2) Aumentati Servizi di supporto alle famiglie con disabili,

sofferenti mentali e anziani

2.2 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz - VR=valore di riferim.

TG=target-group

2.2

Var.2.2.a.1): Numero di Famiglie, donne over 40, soff. mentali e anziani che accedono ai Servizi (per tipologia, condizione familiare, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) Famiglie donne, over 40, disabili, soff. mentali e anziani

2.2

Var.2.2.a.2): Numero ore di Servizi per Famiglie e soff. mentali e anziani; TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.2) Famiglie, disabili, soff. mentali e anziani

2.2 Var.2.2.b.1): Nr. strutture realizzate, Pubbliche e Private (per tipologia) TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale

b.1) Enti Pubblici e Imprese

2.2 Var.2.2.b.2): Nr. Servizi realizzati, Pubblici e Privati (per tipologia) TR: 1 anno; VR: Incremento 2 % rispetto alla situazione iniziale

b.2) Enti Pubblici e Imprese

2.2

Var.2.2.c): incremento occupazione Giovani e Operatori profess.nei Servizi e strutture (per tipologia occupati); TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

c) Giovani Operatori profess.

2.3 Obiettivo Operativo 2.3) Accresciuto incontro tra domanda e offerta

2.3 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim. TG=target-group Note

2.3 Var.2.3.a.1): Numero imprese ampliate (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) Imprese esistenti all’avvio

2.3

Var.2.3.a.2): Incremento Numero posti lavoro in imprese esistenti (per tipo contratti stipulati); TR: 1 anno; VR: Incremento 2 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.2) donne, over 40, giovani

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118

2.3 Var.2.3.b.1): Numero imprese create (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.1) Nuove Imprese

2.3

Var.2.3.b.2): Numero posti lavoro in nuove imprese (per tipo contratti stipulati) TR: 1 anno; VR: Incremento 2 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.2) donne, over 40, giovani

2.3

Var.2.3.c.1): Numero donne, over 40, giovani che hanno acquisito competenze e hanno trovato lavoro e altri inseriti socialmente; TR: 1 anno; VR: Incremento 1 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

c) donne, over 40, giovani

2.3 Var.2.3.d.1): attivazione Atelier (per tipologia, caratteristiche, risorse umane locali ed esperti TR: 1 anno; VR: da 10 a 15 rispetto alla situazione iniziale di 0

d.1) EE.LL.

2.3

Var.2.3.d.2): Risorse umane impiegate negli Atelier (per tipo professionalità, esperti laboratori, tutor e rapporto Operatori/utenti) TR: 1 anno; VR: da 10 a 15 rispetto alla situazione iniziale di 0

d.2) Operatori sociali, tutor, esperti laboratori, donne, over 40, giovani

2.3 Var.2.3.d.3): formazione Risorse umane impiegate negli Atelier: donne, over 40, giovani

TR: 1 anno; VR: da 20 a 30 rispetto alla situazione iniziale di 0

d.3) donne, over 40, giovani

2.3

Var.2.3.d.4.1): inserimenti sociali e socio-lavorativi in Atelier (per sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl (avvio, itinere, conclusione)

TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 in ogni Atelier rispetto alla situaz. iniziale 0

d.3) giovani in trattamento Sert, disabili, soff. Ment, anziani

2.3

Var.2.3.d.4.1): giovani e anziani in Atelier (per sesso,età, titolo di studio, cittad, cond. Mdl - previsti, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 5 a 10 in ogni Atelier rispetto alla situaz. iniziale 0

d.4) donne, over 40, giovani e anziani

2.3 Var.2.3.d.5.1): vendita prodotti degli Atelier (per tipologia); TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

d.5) Soggetti consumatori

2.3 Var.2.3.d.5.2): redditi individuali prodotti negli Atelier (per costi, ricavi, ”utili” …costi gestione); TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

d.5) giovani normodotati, donne, over 40, giovani in trattam Sert, disabili, soff. Ment, anziani

2.3

Var.2.3.e.1): nr. e durata e media delle borse di lavoro per giovani in trattamento Sert, disabili, soff. Ment (avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 mesi

e.1) giovani in trattamento Sert, disabili, soff. Ment

2.3 Var.2.3.e.2): costi per giovani in trattamento Sert, disabili, soff. Ment. (avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 mesi

e.2) giovani in trattamento Sert, disabili, soff. Ment

2.3 Var.2.3.f.1): nr. Scuole, Università ed Enti Formazione coinvolte per tirocini e Obbligo formativo

TR: 1 anno; VR: da 3 a 5 Scuole, Università, Enti form.

f.1) Scuole, Università, Enti formaz.

2.3 Var.2.3.f.2): nr. e durata e media dei tirocini per giovani di Scuole e Università (previsti, avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 mesi

f.2) diplomati, diplomandi, laureandi e laureati

2.3 Var.2.3.f.3): nr. e durata e media obbligo formativo (previsti, avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da normativa

f.2) adoelscenti

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

119

2.3 Var.2.3.f.4): nr. giovani inseriti per apprendistato (previsti, avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 5 a 10

f.4) giovani

2.3 Var.2.3.g.1): aiuti all’assunzione per categorie d’utenza TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

g.1) imprese

2.3 Var.2.3.g.2): aiuti alla trasformazione di forme di lavoro atipico in contratti di assunzione; TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

g.2) imprese

2.3 Var.2.3.h): nr. Persone assunte nel terzo settore occupazione nel terzo settore; TR: 1 anno; VR: incremento 1% Provinciale terzo Settore

g.2) Operatori 3° settore

2.3 Var.2.3.i.1): nr. Associazioni coinvolte nei Servizi; TR: 1 anno; VR: da 4 a 10 Associazioni

i.1) Operatori 3° settore

2.3 Var.2.3.i.2): nr. Volontari dell’Associazionismo coinvolti direttamente; TR: 1 anno; VR: incremento 15% di quelle esistenti

i.2) Operatori 3° settore

2.4 Obiettivo Operativo 2.4) Imprese create da donne, over 40, giovani

2.4 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

2.4 Var.2.4.a.1): Numero imprese individuali e collettive create e ampliate;

TR: 1 anno; VR: da 5 a 10 Imprese

a.1) imprese ampliate

2.4 Var.2.4.a.2): Numero imprese individuali e collettive create; TR: 1 anno; VR: da 3 a 6 Imprese

a.2) imprese nuove

2.4 Var.2.4.a.3): incremento occupazione operatori in imprese; TR: 1 anno; VR: incremento 1% donne, over 40, giovani

a.3) Persone occupate

2.4 Var.2.4.c.1): Nr. Corsi formazione per la creazione d’impresa (previsti, avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 2 a 4 Corsi

c.1) imprese e Operatori

2.4

Var.2.4.c.2): Nr. imprese partecipanti ai Corsi formazione per la creazione d’impresa (per tipologia, curricula - avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 10 a 15 Imprese

c.1) imprese

2.4

Var.2.4.d.1): Nr e quantità incentivi alle persone per il lavoro autonomo (per tipologia, sesso, età, titolo di studio - avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da determinare n base a finanziam.

d.1) imprese

2.4 Var.2.4.d.2): Nr. e quantità incentivi alle imprese per assunzione per categorie d’utenza TR: 1 anno; VR: da determinare n base a finanziam.

d.2) donne, over 40, giovani

2.4 Var.2.4.e): Nr. trasformazione di forme di lavoro TR: 1 anno; VR: da determinare n base a finanziam.atipico in contratti di assunzione;

e) imprese

2.4

Var.2.4.f): Nr. di accessi al credito (richieste effettuate, erogate, impegni: per tipo soggetto/impresa, dimensione, ammontare, destinazione; TR: 1 anno; VR: incremento 1% Provinciale

f) imprese

2.4 Var.2.4.g.1): Nr. attività di informazione e sensibilizzazione TR: 1 anno; VR: VR: da 2 a 4 eventi

g.1) imprese

2.4 Var.2.4.g.2): Nr. partecipanti attività di informazione e sensibilizzazione (per tipologia Impresa e Operatori) TR: 1 anno; VR: da 10 a 15 Imprese e da 25 a 50 Operatori

g.1) imprese e Operatori, cittadini

2.4 Var.2.4.h.1): Nr. attività di accompagnamento alle imprese TR: 1 anno; VR: da 5 a 10 attività

h.1) imprese

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

120

2.4 Var.2.4.h.2): Nr. Tutor d’impresa attivati per accompagnamento alle imprese (rapporto tra Tutor e Imprese) TR: 1 anno; VR: da 5 a 10 Tutor

h.1) imprese e Operatori

2.4 Var.2.4.i.1): Nr. interventi di integrazione intergenerazionale (per modalità, Soggetti partecipanti Pubblici e Privati) TR: 1 anno; VR: da 20 a 30 Interventi

i.1) Servizi e Operatori

2.4

Var.2.4.i.2): Nr. nuovi e vecchi Utenti partecipanti ad interventi di integrazione intergenerazionale (per tpologia utenti, gruppi) TR: 1 anno; VR: da 500 a 1000 Utenti

i.2) donne, over 40, giovani, vari cittadini e gruppi,

2.5 Obiettivo Operativo 2.5) Inserimenti lavorativi di persone con problemi di dipendenza

aumentati

2.5 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

2.5

Var.2.5.a.1): totale Nr. persone con problemi di dipendenza inserite in imprese (per nr. contratti stipulati in imprese esistenti e nuove, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl - avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da 24 a 30 Persone

a.1) persone con problemi di dipendenza

2.5 Var.2.5.a.2): totale redditi individuali prodotti con gli inserimenti (per costi, ricavi, ”utili” …costi gestione); TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

a.2) giovani in trattam Sert,

2.5

Var.2.5.b.1): Numero persone con problemi di dipendenza fruitori di inserimento socio-lavorativo TR: 1 anno; VR: da 8 a 10 Persone

b.1) persone con problemi dipend e in trattam Sert

2.5

Var.2.5.b.2): Numero persone con problemi di dipendenza fruitori di inserimento lavorativo TR: 1 anno; VR: da 8 a 10 Persone

b.2) persone con problemi dipend e in trattam Sert

2.5

Var.2.5.b.3): Numero persone con problemi di dipendenza fruitori di inserimento sociale TR: 1 anno; VR: da 8 a 10 Persone

b.3) persone con problemi dipend e in trattam Sert

2.5 Var.2.5.c): nuova occupazione nel terzo settore: Nr. Operatori-Tutor attivati per inserimenti (per tipologia, caratteristiche…) TR: 1 anno; VR: da 7 a 12 Tutor

c) Operatori-Tutor

2.5

Var.2.5.d.1-3): Nr. e durata media e costi delle borse lavoro giovani inseriti, in trattam. Sert (avvio, itinere, conclusione; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da 6 a 12 mesi

c.1-3) giovani in trattamento Sert

2.5

Var.2.5.e.1-3): Nr. e durata media e costi dei tirocini per giovani inseriti, in trattam. Sert (avvio, itinere, conclusion ; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

e.1-3) giovani in trattamento Sert

2.5

Var.2.5.f.1-3): Nr. e durata media e costi obbligo formativo giovani inseriti, in trattam. Sert (avvio, itinere, conclusione; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

f.1-3) giovani in trattamento Sert

2.5

Var.2.5.g.1-3): Nr. e durata media dei apprendistato giovani inseriti, in trattam. Sert (avvio, itinere, conclusione; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

g.1-3) giovani in trattamento Sert

2.5 Var.2.5.h.1): Nr. e costo aiuti all’assunzione per giovani inseriti, in trattam. Sert TR: 1 anno; VR: incremento 5% assunzioni per categ. target

h.1) imprese

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

121

2.5 Var.2.5.h.2): Nr. aiuti alla trasformazione di forme di lavoro atipico in contratti di assunzione giovani inseriti, in trattam. Sert; TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

h.2) imprese

2.5

Var.2.5.i): Totale assunzioni giovani inseriti, in trattam. Sert (per tipologia: tempo parziale, Tempo determinato, t.indeterminato, sesso, età, titolo studio, citt. e condizione prof. (avvio, itinere, conclusione; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

i) giovani in trattamento Sert

2.5

Var.2.5.l.1): Nr. collaborazioni attivate tra CSL e CESIL, Carceri, Servizi Sociali dei Comuni e Ausl e CAT TR: 1 anno; VR: da 20 a 40 Enti Pubblici e da 10 a 15 Imprese

i.1) Enti Pubblici e Privati

2.5 Var.2.5.l.3): Nr. Progetti individualizzati in base a norme, tra Imprese e Enti Pubblici TR: 1 anno; VR: da 24 a 30 Persone

i.3) Enti Pubblici e Privati

3 Obiettivo Specifico 3) Diminuito numero di Minori e giovani a rischi socio-educativo e sociale

3.1 Obiettivo Operativo 3.1) I Genitori che riescono ad educare i figli

3.1 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

3.1

Var.3.1.a.1): Numero di Famiglie con figli contattate e fruitici di Servizi di prevenzione (per tipologia, condii. familiare, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) Famiglie con minori

3.1

Var.3.1.a.2): Numero di minori presi in carico ai Servizi di prevenzione (per tipologia, condii. familiare, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) minori

3.1

Var.3.1.b.1): Nr. Servizi avviati tra Pubblico e Privato (avvio, itinere, conclusione;per tipologia e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.1) Servizi Pubblici e Imprese

3.1

Var.3.1.b.2): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per Famiglie eminori (avvio, itinere, conclusione; per tipo profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.3) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.1

Var.3.1.b.3): Tempo impiegato per Servizi Prevenzione (avvio, itinere, conclusione; per tipologia e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: media 25 ore-mese cadauno

b.3) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.2 Obiettivo Operativo 3.2) Aumentati modelli positivi di comportamento

3.2 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

3.2

Var.3.2.a.1): Numero attività e iniziative di autonomia dei minori e giovani (tipologia proposte, prodotti multimedia, diffusione;

produzioni per tipologia, visibilità; TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

a.1) Minori e giovani

3.2

Var.3.2.a.2): Numero manifestazioni pubbliche e attraverso massmedia: tipologia, nr, strumenti rilevazione, target previsto e

raggiunto; TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

a.1) Minori e giovani

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122

3.2 Var.3.2.b.1): Numero prodotti autonomi dei minori e giovani

(tipologia prodotti: multimedia, ecc); TR: 1 anno; VR: da costruire rispetto alla situazione iniziale di 0

b.1) Minori e giovani

3.2

Var.3.2.c.1): Nr. Servizi avviati tra Pubblico e Privato (avvio, itinere, conclusione;per tipologia e monteore/n.dest)

TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.1) Servizi Pubblici e Imprese

3.2

Var.3.2.c.2): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per gruppi minori e giovani (avvio, itinere, conclusione; per tipo

profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: incremento ore dell’1% rispetto al settore

c.2) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.2

Var.3.2.d.1): Nr. interazioni tra Centri e Servizi per gruppi per classi d’età omogenee (per tipologia gruppi partecipanti,

monteore/n.destinatari); TR: 1 anno; VR: media 3 mese Centri attivi

d.1) gruppi di minori e giovani

3.2 Var.3.2.d.2): Nr. incontri/confronti intergenerazionali (per tipologia

gruppi partecipanti, monteore/n.destinatari); TR: 1 anno; VR: media 3 mese Centri attivi

d.2) gruppi di minori e giovani e altre classi d’età

3.3 Obiettivo Operativo 3.3) Le agenzie educative riescono a prevenire la devianza, minorile e giovanile

3.3 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

3.3

Var.3.3.a.1): Numero di Famiglie con figli contattate e fruitici di Servizi di prevenzione (per tipologia, condii. familiare, sesso,età,

titolo di studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel

settore

a.1) Famiglie con minori e giovani

3.3

Var.3.3.a.2): Numero di minori presi in carico ai Servizi di prevenzione (per tipologia, condii. familiare, sesso,età, titolo di

studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel

settore

a.1) minori e giovani

3.3

Var.3.3.b.1): Nr. Servizi avviati tra Pubblico e Privato (avvio, itinere, conclusione;per tipologia e monteore/n.dest)

TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.1) Servizi Pubblici e Imprese

3.3

Var.3.3.b.2): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per Famiglie e minori e giovani (avvio, itinere, conclusione; per tipo

profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: incremento ore dell’1% rispetto al settore

b.3) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.3

Var.3.3.b.2): Tempo impiegato per Famiglie e minori e giovani (avvio, itinere, conclusione; per tipo profess. e monteore/n.dest)

TR: 1 anno; VR: media 25 ore-mese cadauno

b.3) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.3

Var.3.3.c): Percentuale diminuzione comportamenti devianti in gruppi osservati e mirati dai Servizi;

TR: 1 anno; VR: Decremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c) minori e giovani

3.3 Var.2.3.d): nr. e durata e media obbligo formativo (previsti,

avvio, itinere, conclusione) TR: 1 anno; VR: da normativa

d) adoelscenti

3.3 Var.3.3.e): Nr. scambi interculturali: gruppi di minori e giovani

TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore

f) minori e giovani

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

123

3.3

Var.3.3.f): Nr. confronti intergenerazionali di minori e giovani e altre classi d’età

TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c) minori e giovani e altre classi d’età

3.4 Obiettivo Operativo 3.4) Violenza all’interno delle famiglie diminuita

3.4 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

3.4

Var.3.4.a.1): Numero di Famiglie con problemi di violenza contattate di Servizi (per tipologia, condii. familiare, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) Famiglie con problemi di violenza

3.4

Var.3.4.a.2): Numero di persone prese in carico ai Servizi (per tipologia, condii. familiare, sesso,età, titolo di studio, cittad., e cond. Mdl); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) Persone con problemi di violenza

3.4

Var.3.4.b.1): Nr. Servizi avviati tra Pubblico e Privato (avvio, itinere, conclusione;per tipologia e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento di 2 Servizi rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.1) Servizi Pubblici e Imprese

3.4

Var.3.4.b.2): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per Famiglie con problemi di violenza (avvio, itinere, conclusione; per tipo profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento di 1 Equipe psico-socio-pedagogica con Esperto Legale (almeno 4 Operatori) nel settore

b.3) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.4

Var.3.4.c): Percentuale diminuzione comportamenti violenti in Famiglie osservate dai Servizi; TR: 1 anno; VR: Decremento 20 % rispetto alla situazione iniziale nel settore

c) minori e giovani

3.5 Obiettivo Operativo 3.5) Dispersione scolastica diminuita

3.5 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. VR=valore di riferim.

TG=target-group

3.5 Si vedano POR collegati appositi

3.6 Obiettivo Operativo 3.6) I minori e giovani hanno luoghi di ritrovo adeguati

3.6 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim. TG=target-

group Note

3.6

Var.3.6.a): Numero Servizi di riferimento creati per l’aggregazione, Pubblici e Privati (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 2% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.1) Servizi Pubblici e Privati

3.6

Var.3.6.b.1): Numero strutture Pubbliche costruite (in costruzione e terminate) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.1) Strutture Pubbliche

3.6

Var.3.6.b.2): Numero utenti delle nuove strutture Pubbliche (per sesso, età, titolo di studio, cittad.,) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b.2) Servizi Pubblici

3.6

Var.3.6.c.1): Numero nuovi progetti definitivi per Strutture Private (in costruzione e terminate) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.1) Strutture Private

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

124

3.6

Var.3.6.c.2): Numero utenti delle nuove strutture Private (per sesso, età, titolo di studio, cittad.,) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.2) Servizi Privati

3.6

Var.3.6.d.1): Nr. Servizi avviati a gestione mista Pubblico e Privato (avvio, itinere, conclusione;per tipologia e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

d.1) Servizi Pubblici e Imprese

3.6

Var.3.6.d.2): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per Famiglie e minori e giovani (avvio, itinere, conclusione; per tipo profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

d.2) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.6

Var.3.6.d.3): Tempo impiegato per nuovi Servizi (avvio, itinere, conclusione; per tipologia e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR:

d.3) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

3.6

Var.3.6.e): incremento occupazione Personale settore costruzioni e collegate; TR: 1 anno; VR: Incremento 0,5% rispetto alla situazione iniziale nel settore

e) Imprese edili e altre

4 OBIETTIVO SPECIFICO 4) RICONOSCIMENTO DEL RUOLO SOCIALE DEGLI ANZIANI E

MIGLIORATE CONDIZIONI DEI NON AUTOSUFFICIENTI

4.1 Obiettivo Operativo 4.1) Gli anziani sono considerati risorse

4.1 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

4.1

Var.4.1.a.1): Numero Servizi Pubblici e Privati che impegnano gli anziani socialmente a titolo volontario (per tipologia d’intervento, periodo); TR: 1 anno; VR: Incremento dal 5 al 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.1) Servizi Pubblici e Privati

4.1

Var.4.1.a.2): Nr. di Anziani disponibili a essere impegnati socialmente a titolo volontario (trasferimento conoscenze, competenze, periodo; per sesso,età, titolo di studio, cond.Inps; avvio, itinere, termine) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.2) Anziani

4.1

Var.4.1.a.3): Numero progetti individualizzati con Anziani impegnati socialmente a titolo volontario (per tipologia, sesso, età, titolo di studio, cond.Inps) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.3) EE.LL. Imprese e Anziani

4.1

Var.4.1.b.1): Numero Servizi Pubblici e Privati che impegnano gli anziani socialmente con compenso (per tipologia d’intervento, periodo); TR: 1 anno; VR: Incremento dal 5 al 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

b.1) Servizi Pubblici e Privati

4.1

Var.4.1.b.2): Nr. di Anziani disponibili a essere impegnati socialmente con compenso (trasferim. conoscenze, competenze, periodo; per sesso,età, titolo di studio, cond.Inps; avvio, itinere, termine) TR: 1 anno; VR: Incremento 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

b.2) Anziani

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

125

4.1

Var.4.1.b.3): Numero contratti-lavoro con Anziani impegnati socialmente con compenso (per tipologia, periodo; sesso, età, titolo di studio, cond.Inps) TR: 1 anno; VR: Incremento 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

b.3) EE.LL. Imprese e Anziani

4.1

Var.4.1.c.1): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per Inserimento Anziani volontari e con compenso (per tipo profess. e monteore/n.destin; avvio, itinere, conclusione;) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

c.1) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

4.1

Var.4.1.d.1): Numero di Strutture e Servizi Pubblici e Privati che prendono in carico Anziani non autosufficienti e parzialmente aut. (per tipologia d’intervento); TR: 1 anno; VR: Incremento dal 5 al 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

d.1) Servizi Pubblici e Privati

4.1

Var.4.1.d.2): Nr. di Anziani non autosufficienti e parzialmente aut. presi in carico dai Servizi (per , periodo; sesso,età, titolo di studio, cond.Inps; avvio, itinere, termine) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

d.2) Anziani

4.1

Var.4.1.d.3): Numero ricoveri evitati di Anziani non autosufficienti (per tipologia d’intervento); TR: 1 anno; VR: Incremento da 2% a 5% ricoveri evitati rispetto a situaz. iniziale nel settore (dati Plus)

d.3) EE.LL. Ausl, Imprese e Anziani

4.1

Var.4.1.d.4): Numero progetti individualizzati con Anziani non autosufficienti e parzialmente aut. (per tipologia, periodo; sesso, età, titolo di studio, cond.Inps) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situaz. iniziale nel settore (dati Plus)

d.4) EE.LL. Ausl, Imprese e Anziani

4.2 Obiettivo Operativo 4.2) Gli anziani hanno un reddito adeguato

4.2 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

4.2

Var.4.2.a): Numero Servizi Pubblici e Privati che impegnano gli anziani socialmente con compenso in particolare in Atelier e

Agape (per tipologia d’intervento, periodo); TR: 1 anno; VR: Incremento dal 5 al 10% rispetto alla situazione

iniziale nel settore (dati Plus)

a) Servizi Pubblici e Privati

4.2

Var.4.2.b.2): Nr. di Anziani disponibili a essere impegnati socialmente con compenso in particolare in Atelier e Agape

(trasferii. conoscenze, competenze; per sesso,età, titolo di studio, cond.Inps; avvio, itinere, termine)

TR: 1 anno; VR: Incremento 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

b.2) Anziani

4.2

Var.4.2.b.3): Numero contratti-lavoro con Anziani impegnati socialmente con compenso in particolare in Atelier e Agape (per

tipologia, sesso, età, titolo di studio, cond.Inps) TR: 1 anno; VR: Incremento 10% rispetto alla situazione iniziale

nel settore (dati Plus)

b.3) EE.LL. Imprese e Anziani

4.3 Obiettivo Operativo 4.3) Gli anziani hanno accesso alle nuove tecnologie

4.3 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

3.2

Var.4.3.a.1): Numero Corsi per Anziani su nuove tecnologie, di alfebetizzazione e avanzati (avvio, itinere, conclusione; per

tipologia iniziative e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da 100 a 150 ore per corso

a.1) Anziani (e altri)

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

126

3.2

Var.4.3.a.2): Numero di Anziani iscritti e partecipanti a Corsi su nuove tecnologie (avvio, itinere, conclusione; sesso,età, titolo

studio, cond. Mdl; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: 1% su popolazione anziana rispetto alla

situazione iniziale di 0,5%

a.2) Anziani (e altri)

4.3

Var.4.3.a.3): Nr. e % di Anziani che hanno partecipato e appreso uso strumenti multimediali (sesso, età, titolo studio, cond. Mdl;

monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: 80% su partecipanti

a.3) Anziani (e altri)

4.3

Var.4.3.a.4): Nr. e % di Anziani, Giovani e Adulti interagenti con nuove tecnologie (avvio, itinere, conclusione; per tipologia

iniziative; sesso,età, titolo studio, cond. Mdl; monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: 95% su partecipanti

a.4) Anziani e altri

4.3

Var.4.3.b): Nr. Operatori-Tutor impegnati nei Servizi per interazione gruppi Anziani-altri su nuove tecnologie (avvio, itinere,

conclusione; per tipo profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: da 130 a 180 ore per corso e

accompagnamento/avvio

b) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

4.3

Var.4.3.c.1): Nr. interazioni a distanza tra Centri/Servizi con nuove tecnologie per gruppi Anziani-Altri (per tipologia gruppi

partecip; monteore/n.destinatari); TR: 1 anno; VR: media 3 mese Centri attivi

c.1) gruppi di minori e giovani

4.3 Var.4.3.c.2): Nr. interazioni faccia-a-faccia tra gruppi Anziani-Altri

interagenti via-web (per tipologia gruppi partecip; eventi); TR: 1 anno; VR: 4 nel corso dell’anno

c.2) gruppi di minori e giovani

4.4 Obiettivo Operativo 4.4) I servizi di trasporto e di accompagnamento per gli anziani sono adeguati

4.4 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim. TG=target-

group Note

4.4

Var.4.1.a.1): Numero nuovi Servizi Pubblici e Privati per il trasporto e accompagnamento di anziani (per tipologia d’intervento, periodo); TR: 1 anno; VR: Incremento dal 10 al 15% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.1) Servizi Pubblici e Privati e del Volontariato

4.4

Var.4.1.a.2): Nr. Soggetti Pubbli e Privati coinvolti nei nuovi Servizi di trasporto e accompagnamento (EE.LL, Terzo Settore, Volontariato; per tipologia; avvio, itinere, termine) TR: 1 anno; VR: Incremento dal 5 al 15% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.2) Servizi Pubblici e Privati e del Volontariato

4.4

Var.4.1.a.3): Numero Protocolli e Accordi formali (EE.LL, Terzo Settore, Volontariato; per tipologia; periodo) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.3) Servizi Pubblici e Privati e del Volontariato

4.4

Var.4.1.b.1): Nr. di Anziani trasportati e accompagnati ai Servizi (per tipologia Servizio e richiesta; avvio, itinere, termine) TR: 1 anno; VR: Incremento 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

b.1) Anziani

4.4

Var.4.1.c.1): Tempo degli Operatori impegnati nei Servizi per supporto agli anziani (vita di relazione, accompagn. a Servizi e pronto intervento (per tipo profess. e monteore/n.destin; avvio, itinere, conclusione;) TR: 1 anno; VR: Incremento 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

d.2) Servizi Pubblici, Imprese, Volontariato e loro Operarori

4.4

Var.4.1.d.1): incremento occupazione operatori nei Servizi di trasporto (seetore servizi, escluso volontariato); TR: 1 anno; VR: Incremento del 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

d.1) Servizi Pubblici e Privati

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127

4.5 Obiettivo Operativo 4.5) Gli anziani non autosufficienti o soli, rimangono nelle proprie

famiglie o nel proprio contesto di appartenenza

4.5 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

4.5

Var.4.1.a.1): Numero Servizi Pubblici e Privati che attivano o ampliano servizi esistenti per Anziani non autosufficienti o soli nel loro conteso di vita (per tipologia d’intervento, periodo); TR: 1 anno; VR: Incremento dal 5 al 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.1) Servizi Pubblici e Privati

4.5

Var.4.1.a.2): Nr. di Anziani non autosufficienti o soli che fruiscono dei Servizi per rimanere nel proprio conteso di vita (periodi; per sesso, età, titolo studio, cond. familia; avvio, itinere, termine) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.2) Anziani

4.5

Var.4.1.a.3): Numero progetti individualizzati con Anziani non autosufficienti o soli per mirati alla permanenza nel conteso di vita (per tipologia; sesso, età, titolo studio, cond. familiare) TR: 1 anno; VR: Incremento 5% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a.3) EE.LL. Imprese e Anziani

4.5

Var.3.6.b.1): Tempo impiegato per la permanenza di Anziani in contesto di vita (avvio, itinere, conclusione; per tipologia e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

b.1) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

4.5

Var.4.1.c.1): Numero ricoveri evitati di Anziani non autosufficienti (per tipologia d’intervento); TR: 1 anno; VR: Incremento da 2% a 5% ricoveri evitati rispetto a situaz. iniziale nel settore (dati Plus)

c.1) EE.LL. Ausl, Istituti, Imprese e Anziani

4.5

Var.4.1.c.2): Numero di Anziani deistituzionalizzati per i quali si sono trovate alternative a istituzionalizzazione; (per tipologia alternative); TR: 1 anno; VR: Incremento da 2% a 5% ricoveri evitati rispetto a situaz. iniziale nel settore (dati Plus)

c.2) EE.LL. Ausl, Istituti, Imprese e Anziani

4.5

Var.4.1.d): Numero di Anziani affidati a famiglie (per tipologia alternative); TR: 1 anno; VR: Incremento da 0,5% rispetto a situaz. iniziale nel settore (dati Plus)

d) EE.LL. Ausl, Istituti, Imprese e Anziani

4.5

Var.4.1.e): Accordi formali di cooperazione tra Servizi Pubblici e Volontariato per la permanenza di Anziani in contesto di vita; TR: 1 anno; VR: Incremento da 0 rispetto a situaz. iniziale nel settore (dati Plus)

d) EE.LL. Ausl, Istituti, Imprese e Anziani

4.6 Obiettivo Operativo 4.6) Gli anziani hanno luoghi pubblici di ritrovo adeguati

4.6 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim. TG=target-

group Note

4.6

Var.3.6.a): Numero nuovi progetti definitivi per creare/adeguare punti di riferimento creati in spazi pubblici e/o protetti di supporto alla vita di relazione TR: 1 anno; VR: Almeno 5 accordi nuovi

a) EE.LL. Terzo settore, Volontariato

4.6

Var.3.6.b): Numero punti di riferimento creati in spazi pubblici e/o protetti (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b) Servizi Pubblici e Privati

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128

4.6

Var.3.6.c.1): Numero di Anziani fruitori delle nuove strutture Pubbliche di supporto alla vita di relazione (per sesso, età, titolo di studio, cittad.,) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.1) Anziani

4.6

Var.3.6.c.2): Numero di Anziani fruitori delle nuove strutture Private di supporto alla vita di relazione (per sesso, età, titolo di studio, cittad.,) TR: 1 anno; VR: Incremento 3% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.2) Anziani

4.7 Obiettivo Operativo 4.7) I Servizi sociali e socio-sanitari per gli anziani sono più flessibili

e diversificati

4.7 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

4.7

Var.3.6.a.1): Numero Accordi, Protocolli, Convenzioni per la flessibilizzazione e adeguamento Servizi Sociali e Socio-sanitari Pubblici e Privati TR: 1 anno; VR: Almeno 5 accordi nuovi

a.1) EE.LL. Terzo settore, Volontariato

4.7

Var.4.7.a.2): Numero Servizi Sociali e Socio-sanitari Pubblici e Privati resi più flessibili, modificati e adattati a nuove esigenze; (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 2% rispetto alla situazione iniziale nel settore

a.2) EE.LL. Terzo settore, Volontariato

4.7

Var. 4.7.b): Numero di Servizi Pubblici e Privati di supporto alla vita di relazione (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

b) Servizi Pubbliche e Privati

4.7

Var. 4.7.c): Numero di Strutture Pubbliche e Private di supporto alla vita di relazione (per tipologia); TR: 1 anno; VR: Incremento 1% rispetto alla situazione iniziale nel settore

c) Strutture Pubblici e Privati

4.7

Var. 4.7.d): Numero di Anziani che fruiscono di Servizi Pubblici e Privati di supporto alla vita di relazione (per sesso, età, titolo di studio…) TR: 1 anno; VR: Incremento 2% rispetto alla situazione iniziale nel settore

d) Servizi Pubblici e Privati

4.7

Var.4.7.e): Tempo impiegato dagli Operatori impegnati nei Servizi per Anziani a supporto alla vita di relazione (avvio, itinere, conclusione; per tipo profess. e monteore/n.dest) TR: 1 anno; VR: Incremento 2% rispetto alla situazione iniziale nel settore

e) Servizi Pubblici e Imprese e loro Operarori

4.7

Var.4.7.f): incremento occupazione Personale settore Servizi Scoiali e socio-Sanitari; TR: 1 anno; VR: Incremento 0,5% rispetto alla situazione iniziale nel settore

f) EE.LL e Imprese

5 OBIETTIVO SPECIFICO 5) I CITTADINI HANNO SERVIZI SOCIALI E SOCIO-SANITARI

RISPONDENTI ALLE LORO NECESSITÀ

5.1 Obiettivo Operativo 5.1) Le organizzazioni che si occupano dei servizi sociali e socio-sanitari conoscono i bisogni dei cittadini

5.1 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. VR=valore di riferim. TG=target-

group

5.1

Var.5.1.a): Numero Accordi, Protocolli, Convenzioni per la ricerca sui bisogni dei cittadini di Servizi Sociali e Socio-sanitari Pubblici e Privati TR: 1 anno;VR: Almeno 1 accordo nuovi

a) EE.LL. Terzo settore, Volontariato

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129

5.1

Var.5.1.b): Numero Servizi Sociali e Socio-sanitari Pubblici e Privati modificati e adattati in base a nuove conoscenze; (per tipologia); TR: 1 anno; VR: almeno 2 servizi rispetto alla situazione iniziale nel settore

b) EE.LL. Terzo settore, Volontariato

5.1

Var.5.1.c.1): Numero iniziative di informazione, sensibilizzazione sui Servizi e strutture delk’Ambito Plus e Regionali; TR: 1 anno; VR: almeno 3 iniziative nell’anno rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.1) EE.LL. Terzo settore, Volontariato

5.1

Var.5.1.c.2): Aumentata conoscenza dei Servizi esistenti e nuovi, Pubblici e Privati, da parte dei cittadini; TR: 1 anno; VR: da creare rispetto alla situazione iniziale nel settore

c.2) cittadini

5.2 Obiettivo Operativo 5.2) Costo dei Servizi sociali e socio-sanitari diminuito

5.2 Indicatori di Realizzazione: variabili

TR=tempo realizzaz. VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

5.2

Var.5.2.a): Punto Unico di Accesso (PUA) ampliato e con Coordinamento attivo con i Comuni; TR: 1 anno; VR: aumento prestazioni del 10% rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

a) EE.LL. e Ausl

5.2

Var.5.2.b): Rilevazione della spesa dei Servizi antecedente e post costituzione della rete, a parità di utenza e prestazione; TR: 1 anno; VR: diminuzione della spesa procapite dell’1% (rilevata da Spesa Sociale dei Comuni per l’Istat, dati Plus)

b) EE.LL.

5.2

Var.5.2.c.1): aumento della messa in rete delle risorse materiali e umane sia del Pubblico che del Privato, senza nuove acquisizioni a parità di bisogno; TR: 1 anno; VR: aumento del 5% di accordi di rete rispetto alla situazione iniziale nel settore (dati Plus)

c.1) EE.LL. e Ausl, terzo settore e volontariato

5.2

Var.5.2.c.2): aumento della acquisizioni di risorse economiche (beni e Servizi) unitamente tra Enti Pubblice, tra Privati terzo Settore e tra Pubblico e Privato) TR: 1 anno; VR: aumento da 0 al 5% di acquisizione beni e Servizi

c.2) EE.LL. e Ausl, terzo settore e volontariato

5.3 Obiettivo Operativo 5.3) I Servizi Sociali e Socio-sanitari cooperano e si integrano tra

aree e settori

5.3 Indicatori di Realizzazione: variabili TR=tempo realizzaz. - VR=valore di riferim.

TG=target-group

Note

5.3

Var.5.3.a.1): Numero Accordi, Protocolli, Convenzioni per la realizzazione dei PATTI e integrazione nel Plus d’Ambito tra Soggetti Pubblici e Privati (Soggetti firmatari e nuovi eventuali) TR: 1 anno; VR: Almeno 1 accordo per ognuno dei 5 Settori delle Aree del Plus d’Ambito

a.1) EE.LL, Ausl, Terzo settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.a.2): Numero Soggetti partecipantialla realizzazione dei PATTI (Soggetti firmatari e nuovi eventuali) TR: 1 anno; VR: Almeno 2 nuovi Soggetti aggiunti, oltre ai firmatari inziali

a.2) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.b): Costruzione della rete per realizzazione dei PATTI e integrazione nel Plus d’Ambito tra Soggetti Pubblici e Privati TR: 1 anno; VR: costituzione della rete

b) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

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5.3

Var.5.3.c): Costituzione degli Organismi di funzionamento per realizzazione dei PATTI e integrazione nel Plus d’Ambito tra Soggetti Pubblici e Privati TR: 1 anno; VR: funzionamento della Rete Organismi di gestione

c) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.d.1): Costituzione di Organismi di Rappresentanza, consultazione, concertazione e co-progettazioneper realizzazione dei PATTI e integrazione nel Plus d’Ambito tra Soggetti Pubblici e Privati TR: 1 anno; VR: Costituzione di 1 o più Organismi

d.1) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.d.2): Nr. incontri Organismi di Rappresentanza, consultazione, concertazione e co-progettazioneper realizzazione dei PATTI e integrazione nel Plus d’Ambito tra Soggetti Pubblici e Privati TR: 1 anno; VR: Almeno 6 incontri nell’anno per ogni Tavolo Concertazione

d.2) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.d.2): Nr. incontri per confronto su Buone prassi eper realizzazione dei PATTI tra Soggetti Pubblici e Privati TR: 1 anno; VR: Almeno 1 incontro nell’anno per ognuno dei 5 Settori d’intervnto

d.2) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.e): Numero iniziative di informazione, sensibilizzazione sui Servizi e strutture dell’Ambito Plus e Regionali; TR: 1 anno; VR: almeno 3 iniziative nell’anno rispetto alla situazione iniziale nel settore

e) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.f): Nr. di Carta dei Servizi per l’inclusione, condiviso tra Attori dei Patti e del Plus, per settore d’interesse; TR: 1 anno; VR: Almeno 2 Carta dei Servizi

f) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.g): Nr. di Servizi e interventi di Accompagnamento ai Patti e integrazione con il Plus d’Ambito; TR: 1 anno; VR: Almeno 1 Servzio di accompagnamento

g) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

5.3

Var.5.3.h.1): Nr. di Corsi di Formazione e aggiornamento per Amministratori e Dirigenti interessati dai Patti e integrazione con Plus d’Ambito; TR: 1 anno; VR: Almeno 1 Corso

h.1) Amministratori e Dirigenti Sogg. Pubblici e Privati

5.3

Var.5.3.h.2): Nr. di Corsi di Formazione e aggiornamento per Operatori e Responsabili di Servizio interessati dai Patti e integrazione con Plus d’Ambito; TR: 1 anno; VR: Almeno 1 Corso

h.2) Respons. di Servizio e Operatori Sogg. Pubblici Privati

5.3

Var.5.3.i): sistema monitoraggio e valutazione funzionante per i Patti; TR: 1 anno; VR: funzionamento del sistema di valutazione

i) EE.LL Ausl, 3° settore, Volontariato, Imprese

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7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Codice Operazione Tipologia di Operazione Stato della

Progettazione Note

D485/1 – 1) Opera pubblica definitiva D485/1 – 2) Erogazione finanziamento Fattibilità D485/1 – 3) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità

D485/1 - 4) Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/2 – 1) Opera pubblica fattibilità D485/2 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/3 – 1) Opera pubblica esecutivo D485/3 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/4 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/5 1) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/5 2) Opera pubblica preliminare D485/6 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità G462 1) Opera pubblica Preliminare G462 2) Opera pubblica Preliminare G462 3) Opera pubblica Preliminare G462 4) Opera pubblica Preliminare D485/7 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione Fattibilità

D485/8 - 1) Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/8 - 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/9 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/10 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/11 – 1) Opera pubblica Fattibilità

D485/11 – 2) Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/11 – 3) fattibilità

D485/12 – 1) Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/12 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità

D485/13 – 1) Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/13 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità

D485/14 – 1) Erogazione di servizi Idea progettuale

Vedi POR 3.6

D485/14 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/15 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/16 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità

D485/17 – 1) Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/17 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità D485/17 – 3) Opera pubblica Preliminare D485/18 Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione fattibilità

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G276 Opera pubblica Preliminare G368 Erogazione di servizio Preliminare

M143b Erogazione Finanziam. (aiuto impresa) + formazione

fattibilità

D485/19 Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza fattibilità

D485/20 Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza fattibilità

P211/1 Opera pubblica Preliminare P211/2 Erogazione Finanziam. (aiuto impresa) P211/3 Erogazione Finanziam. (aiuto impresa) fattibilità

D76P Opera pubblica Idea progettuale

D485 Erogazione di servizi fattibilità

D485/21 Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione) fattibilità

D485/22 Formazione Idea progettuale

D485/23 Azioni Istituzion. Partenar. + formazion + altro: servizi personalizzati

fattibilità

D485/24 Erogazione di servizio fattibilità

D485/25 Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza fattibilità

D485/26 Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza fattibilità

D485/27 Erogazione di servizi, formazione, finanziamenti fattibilità

D485/28 Erogazione Finanziam.+ altro: incentivi organismi terzo settore

Autorizzazione in corso

D485/29 – 1) Erogazione Finanziam.+ altro: incentivi organismi terzo settore

Idea progettuale

D485/29 – 2) Erogazione Finanziam.+ altro: incentivi organismi terzo settore fattibilità

D485/29 – 3) Erogazione Finanziam.+ Formazione + altro: incentivi organismi terzo settore fattibilità

D485/30 – 1) Acquisizione di Beni e Servizi + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Idea progettuale

D485/30 – 2) Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Idea progettuale

D485/31 – 1) Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+ fattibilità

D485/31 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+Formazione Idea progettuale

D485/32 – 1) Erogazione Finanziam. + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

fattibilità

D485/32 – 2) Erogazione Finanziam. + Formazione fattibilità

D485/33 Erogazione Finanziam. + Formazione, + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Fattibilità

D485/34 Erogazione Finanziam.+ Altro: incentivi agli organismi del terzo settore Fattibilità

D485/35 Formazione + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Idea progettuale

D485/36 Acquisizione di Beni e Servizi + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

fattibilità

D485/37 – 1) Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Fattibilità

D485/37 – 2) Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+ Fattibilità D485/37 – 3) Acquisizione di Beni e Servizi fattibilità D485/38 – 1) Acquisizione di Beni e Servizi Idea

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progettuale

D485/38 – 2) Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

Idea

D485/39 Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

fattibilità

E546 Erogazione Finanziam.+ Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

fattibilità

E741 Erogazione di servizio fattibilità H575 Struttura preliminare G456 – 1) Servizio fattibilità G456 – 2) Erogazione di servizio Fattibilità Q27 Erogazione di formazione e servizi fattibilità M829 Erogazione di formazione e servizi Fattibilità A156 Struttura preliminare

O150 Struttura Autorizzazioni in corso

D485/40 Formazione fattibilità

D485/41 Erogazione Finanziam. +Altro: struttura privata

Fattibilità

D485/42 – 1) Erogazione finanziamenti per iniziative imprenditoriali preliminare D485/42 – 2) Erogazione finanziamento per struttura preliminare D485/43 Erogazione finanziamento per struttura preliminare D485/44 Formazione Fattibilità

D485/47 Erogazione Finanziam. +Altro: struttura privata

definitivo

D485/48 formazione, altro: incentivi agli organismi del terzo settore fattibilità Azione di sistema, da numerare

Erogazione Finanziam. fattibilità

Azione di sistema, da numerare

Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi al Capofila fattibilità

Azione di sistema, da numerare

Formazione fattibilità

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Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione

Adempimento Soggetto Responsabile Stato Adempimento

Data di Conclusione

Prevista D485/1 – 1) Progetto esecutivo Comune di Santa Giusta Da fare 05/2007

D485/1 – 2) Animazione e progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007

D485/1 – 3) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/1 - 4) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/2 – 1) Progetto preliminare Comune di Allai Da fare 06/2007 D485/2 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/3 – 1) Fase operativa Comune di Arborea Da fare 06/2007 D485/3 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/4 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/5 1) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/5 2) definitivo Comune di Cabras Da fare 06/2007 D485/6 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 G462 1) Progettodefinitivo Da fare 06/2007 G462 2) Progettodefinitivo Da fare 06/2007 G462 3) Progettodefinitivo Da fare 06/2007 G462 4) Progettodefinitivo

Comune di Oristano

Da fare 06/2007 D485/7 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/8 - 1) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/8 - 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/9 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/10 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/11 – 1) Progetto preliminare Comune San Vero Milis Da fare 06/2007 D485/11 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/11 – 3) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/12 – 1) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/12 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/13 – 1) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/13 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/14 – 1) Vedi POR 3.6 Comune Simaxis Da fare 06/2007 D485/14 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/15 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/16 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/17 – 1) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/17 – 2) Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/17 – 3) Progetto definitivo Comune Villaurbana DA fare 06/2007 D485/18 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 G276 Progetto definitivo ASL Oristano Da fare 06/2007 G368 Progetto definitivo ASL Oristano Da fare 06/2007 M143b Progetto operativo Provincia di Oristano Da fare 06/2007 D485/19 Progetto operativo Comune Capofila Da fare 06/2007 D485/20 Progetto operativo Comune Capofila Da fare 06/2007 P211/1 Progetto definitivo Da fare 06/2007 P211/2 Progetto definitivo Da fare 06/2007 P211/3 Progetto definitivo

Comune di San Vero Milis Da fare 06/2007

D76P Progetto definitivo Comune di Nurachi Da fare 06/2007 D485 Progetto operativo Comune di Santa Giusta Da fare 09/2007 D485/21 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/22 Studio fattibilità Liceo S.A. De Castro Da fare 08/2007 D485/23 Progetto operativo Comune capofila Da fare 07/2007

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D485/24 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/25 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/26 Progetto operativo Consorzio Nova Da fare 06/2007 D485/27 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/28 Avvio Servizio Ass. La Montina Da fare 06/2007 D485/29 – 1) Stipula contratto Da fare 09/2007 D485/29 – 2) Acquisto mezzo Da fare 06/2008 D485/29 – 3) Progetto operativo

Ass. Ippogrifo Da fare 09/2007

D485/30 – 1) Acquisto mezzo Da fare 09/2007 D485/30 – 2) Progetto operativo

LAS Samugheo Da fare 06/2007

D485/31 – 1) fattibilità Da fare 10/2007 D485/31 – 2) fattibilità

Ass.Mamutzones Samugheo Da fare 09/2007

D485/32 – 1) Progetto operativo Da fare 06/2007 D485/32 – 2) Progetto operativo

Centro studi ricerche sociali Oristano Da fare 06/2007

D485/33 Progetto operativo ACLI Da fare 06/2007 D485/34 Progetto operativo IARES Da fare 06/2007 D485/35 Studio di fattibilita Pro Loco Samugheo Da fare 06/2007 D485/36 Progetto operativo Comune capofila Da fare 06/2007 D485/37 – 1) Progetto operativo Da fare 06/2007 D485/37 – 2) Progetto operativo Da fare 06/2007 D485/37 – 3) Acquisto mezzo

Associazione D’altra parte Da fare 19/2007

D485/38 – 1) Progetto operativo Da fare 06/2007 D485/38 – 2) Studio di fattibilità

Comitato la Creta. Samugheo Da fare 10/2007

D485/39 Progetto preliminare Cooperativa L’orto dei bambini - Terralba Da fare 06/2007

E546 Progetto preliminare Coop. Servizi sociali - Solarussa Da fare 06/2007

E741 Progetto operativo Coop. Senecta Da fare 06/2007 H575 Progetto definitivo Coop. Noesis Oristano Da fare 06/2007 G456 – 1) Progetto operativo Da fare 06/2007 G456 – 2) Progetto operativo

Coop. Zerocento Narbolia Da fare 06/2007

Q27 Progetto operativo La mariposa fattoria sociale Da fare 06/2007 M829 Progetto operativo OSVIC Da fare 06/2007

A156 Progetto definitivo Casa di risposo Eleonora d’arborea Da fare 06/2007

O150 Autorizzazione in corso Fondazione l’albero della vita Da fare 06/2007

D485/40 Progetto operativo Enaip Da fare 06/2007 D485/41 Progetto operativo Coop. COAGI Terralba Da fare 06/2007 D485/42 – 1) Progetto preliminare Coop.Res Nova Quartu Da fare 06/2007 D485/42 – 2) Progetto definitivo Comune di Villaurbana Da fare 06/2007 D485/43 Progetto definitivo Coop.Res Nova Quartu Da fare 06/2007 D485/44 Studio di fattibilità Intercultura Da fare 06/2007

D485/47 Progetto esecutivo Congregazione concezionisti Da fare 06/2007

D485/48 Progetto preliminare Banca Etica Firenze Da fare 06/2007 Azioni di sistema fattibilità Comune Capofila E Tutti

Soggetti del partenariato Da fare 06/2007

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Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione Progettazione Selezione Soggetto Attuatore

Realizzazione Collaudo

D485/1 – 1) 05/2007 09/2007 09/2007-9/2008 09/2008 D485/1 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/1 – 3) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/1 - 4) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/2 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/2 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/3 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/3 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/4 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/5 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/5 2) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/6 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 G462 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 G462 2) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 G462 3) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 G462 4) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/7 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/8 - 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/8 - 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/9 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/10 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/11 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 09/2008 D485/11 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/11 – 3) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/12 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/12 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/13 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/13 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/14 – 1) Vedi POR 3.6 D485/14 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/15 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/16 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/17 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/17 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/17 – 3) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 09/2008 D485/18 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 G276 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 G368 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 M143b 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/19 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/20 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 P211/1 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 P211/2 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 P211/3 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D76P 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485 09/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/21 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/22 08/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/23 07/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/24 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008

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D485/25 07/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/26 07/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/27 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/28 06/2007 avviato 09/2007-9/2008 D485/29 – 1) 09/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/29 – 2) 06/2008 09/2007 09/2007-9/2008 D485/29 – 3) 09/2007 09/2007 09/2007-09/2008 D485/30 – 1) 09/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/30 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/31 – 1) 12/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/31 – 2) 09/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/32 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/32 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/33 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/34 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/35 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/36 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 D485/37 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 D485/37 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 D485/37 – 3) 12/2007 09/2007 09/2007-09/2008 D485/38 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 D485/38 – 2) 09/2007 09/2007 09/2007-09/2008 D485/39 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 E546 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 E741 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 H575 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 G456 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 G456 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 Q27 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 M829 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 A156 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 O150 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/40 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/41 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/42 – 1) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/42 – 2) 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/43 06/2007 09/2007 09/2007-09/2008 09/2008 D485/44 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 09/2008 D485/47 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 09/2008 D485/48 06/2007 09/2007 09/2007-9/2008 Azione di sistema, da numerare

06/2007 09/2007 09/2007-9/2008

Azione di sistema, da numerare

06/1007 09/2007 09/2007-9/2008

Azione di sistema, da numerare

06/2007 09/2007 09/2007-9/2008

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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Funzioni e servizi comuni a scala intercomunale degli Enti

Locali

Costruiti o in corso di costruzione

Note

Sportello Unico Attività produttive Costituito coordinamento provinciale

Il Servizio è già attivo i una parte dei comuni del distretto

Costituita Unione dei Comuni dei Fenici

Comuni di: Cabras, Nurachi, Palmas Arborea, riola Sardo, Santa Giusta e Villaurbana

Raccolta differenziata attiva dal 01.06.2006

Sistema Arci Tirso: Santa Giusta, Palmas Arborea, Simaxis, Villaurbana, Solarussa, Riola Sardo.

Una parte dei comuni aderisce al Sistema Montiferru.

Sono inoltre presenti delle aggregazioni più piccole

Sistema Museale della Provincia di Oristano - costituito

Ambiti ottimali dei servizi

Rete Gas Metano - costituita Ambiti di Cabras e Terralba

Reti di Sistema Bibliotecario In parte costituita, in parte da costituire

Reti per i servizi sociali e socio-sanitari

Il distretto è caratterizzato da più esperienze di progetti associati

Per la quota PLUS 2006 si sono costituite diverse aggregazioni; il PLUS è stato approvato dalla conferenza dei sindaci il 13.12.2006

Reti di comuni per le politiche urbane

Per il Bando Civis

Nel distretto si sono costituite almeno 4 reti con proposte di progetto integrato con: azioni infrastrutturali e immateriali.

Rotta dei Fenici Costituita rete Mediterranea Cabras e santa Giusta

Servizi trasporti scolastici I comuni minori del distretto sono associati

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Agenda 21

Nel territorio del distretto sono state concluse o sono in corso diverse esperienze di Agenda 21

- Provincia di Oristano;

- Area Marina Penisola del Sinis Maldiventre;

- Comune di Oristano;

- Comune di Solarussa;

- Comunità Montana del Montiferru per il Comune di Cuglieri;

Life Natura Esperienze concluse ad Arborea, Cabras e San Vero

Leader Conclusi i Leader II delle Comunità Montane di Palmas Arborea e Cuglieri

In corso il Leader Plus: Montiferru, Barigadu, Sinis e delle Marmille.

Piani di Gestione SIC

Sono stati appena presentati i piani di gestione dei SIC che implicano processi di partecipazione e condivisione

L’Oristanese è caratterizzato da un alto numero di SIC (Zone Umide) – Vedi progetto Integrato Arenarie

Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.

Servizi alle comunità a scala intercomunale

Attivati/funzionanti/in corso di attivazione

Note

ASL di Oristano Servizi Socio-sanitari e sanitari

ERSAT e ENTE FORESTE Assistenza Tecnica

Liceo De Castro, ENAIP, ACLI Istruzione e formazione

Cooperative - comunità Erogano Servizi Sociali Vedi Schede specifiche

Associazione di pronto soccorso Servizio 118

Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).

Vedi tabelle sopra

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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Il quadro 3 tabella 5 indica gli impegni collettivi assunti dal partenariato del progetto approvati dal partenariato di progetto nell’Assemblea del 15.12.2006 come parte integrate del protocollo d’intesa. L’Assemblea ha deliberato con accordo unanime, come pure per gli impegni specifici di cui alla tabella 4.

I soggetti sottoscrittori dell’accordo sono indicati nel protocollo d’intesa e nel quadro 3: partenariato di progetto. Tutti i partners hanno sottoscritto l’accordo.

È stato assunto l’impegno collettivo di stipulare l’accordo di programma quadro. Di seguito indichiamo l’iter.

Verso l’accordo di Programma Wel.Ter.

La legge regionale 23 del 2005 in materia di sistema integrato di servizi alla persona e relative linee guida attuative , individua il percorso verso l’adozione di formule concertate di programmazione dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari.

I Patti sociali rappresentano strumenti attuativi e di sostegno dei PLUS, pertanto è opportuno che le modalità contrattuali previste per il PLUS vengano a coincidere, rendendo in questo coerenti i due strumenti di programmazione.

A tal fine il percorso di attuazione del PLUS prevede:

l’Accordo di Programma

L’Accordo di programma è lo strumento attraverso il quale i Comuni dell’ambito, l’Azienda Usl e gli

altri soggetti pubblici adottano il Plus.

Nell’Accordo di programma sono specificate:

- le condizioni di operatività del Plus;

- i criteri di monitoraggio della sua attuazione;

- gli strumenti per la soluzione di eventuali difficoltà che insorgessero nel corso della sua implementazione;

- le forme di esercizio sostitutivo di responsabilità, nel caso di gravi inadempienze da parte di soggetti firmatari;

- le condizioni per garantire continuità di risposta ai cittadini da parte della rete dei servizi.

La progettazione integrata

Il Patto per il sociale Wel.Ter. è parte integrante della programmazione locale sociale, sociosanitaria e sanitaria.

In che modo si integra il Patto per il sociale e i Plus

Il Patto per il sociale Wel.Ter è uno degli strumenti di attuazione del Plus.

Le condizioni per l’integrazione possono essere così sintetizzate:

- Il Patto per il sociale costituisce impegno prioritaro del coordinamento dei Sindaci dell’ambito della Provincia e dell’Azienda Usl e della Conferenza di programmazione per l’adozione del Plus;

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- le azioni e gli interventi previsti nel Patto per il Sociale deve essere condiviso dalla Conferenza di Programmazione e dalla Conferenza di servizi che approva il Plus;

- L’ambito di riferimento del Patto per il Sociale deve di norma coincidere con l’ambito territoriale del Plus.

Come si finanzia il Plus

Il Plus è finanziato dai soggetti istituzionali firmatari dell’Accordo di programma con le risorse:

- assegnate ai Comuni per la gestione unitaria dei servizi sociali;

- assegnate e programmate dai singoli Comuni e comunque coordinate con le risorse destinate alla gestione unitaria;

- derivanti dai bilanci dei Comuni che intendono destinare risorse aggiuntive;

- dell’Azienda Usl per la gestione dell’assistenza sanitaria distrettuale inclusa nel Plus;

- dei Comuni e dell’Azienda Usl per la gestione dell’assistenza sociosanitaria;

- di altri soggetti istituzionali, compresa la Provincia, in quanto cointeressati e corresponsabilizzati nella realizzazione di particolari interventi;

- della Comunità europea relative, in particolare, alla programmazione integrata e ai Patti per il sociale;

- degli utenti dei servizi, ove sia prevista una quota di compartecipazione alla spesa sociale dei servizi;

- dei soggetti sociali solidali, di cui all’articolo 10 della LR 23/2005, come analiticamente descritte nell’apposito Accordo di Programma.

La formula contrattuale individuata per adottare il PLUS può essere mutuata per i Patti Per il sociale.

Nell’accordo di programma vengono definite le responsabilità dei partecipanti in merito a:

� soggetto capofila

� definizione di un coordinamento interistituzionale e di un coordinamento tecnico

� ruoli e compiti dei partecipanti

� durata del contratto

� oltre ad altre esplicite previsioni, in merito alle risorse ed agli impegni progettuali.

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ACCORDO DI PROGRAMMA PATTO WEL.TER.*

Azioni Progettuali Wel. Ter.

.

* d’intesa con l’accordo di programma quadro del PLUS

Coordinamento interistituzionale Pubblico – Privato

Comune Capofila

coordinamento tecnico e

amministrativo gestionale

Wel. Ter.

PLUS DISTRETTO SOCIOSANITARIO DI ORISTANO

Laboratorio

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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Codice Operazione Tipologia Titolo Operazione Costo Totale

Contributo richiesto

D485/1A opera pubblica CORTE BACCAS DAY 420.000,00 420.000,00

D485/1B Erogazione finanziamento NIDI IN FAMIGLIA 190.000,00 190.000,00

D485/1+ 8+11+12+13+17+19+20+21+25+36+ 39

Erogazione finanziamento (aiuto impresa) + formazion+ altro: servizi personalizzati (accoglienza-riabilitazione)

AGAPE

2.700.000,00 2.700.000,00

D485/2 opera pubblica CENTRO POLIVALENTE ALLAI 160.000,00 160.000,00

D485/3 opera pubblica PRESIDIO SOCIO-SANITARIO 300.000,00 300.000,00

D485/5b opera pubblica CENTRO ATELIER 222.732,00 222.732,00 D485/5a +1+2 +3+4+6+7+8+9+10+11+12+13+ 14+15+16+17+18+24+27

Erogazione Finanziam.(aiuto all'impresa) + formazione

RETE DI ATELIER

2.155.000,00 2.155.000,00

G462/A opera pubblica CENTRO DIURNO ALZHEIMER 850.000,00 850.000,00

G462/B opera pubblica CENTRO BRACCIA APERTE 2.092.000,00 2.092.000,00

G462/C opera pubblica CENTRO VACANZE SICURE 740.000,00 740.000,00

D485/11 opera pubblica CENTRO POLIVALENTE S.O.L.E. 400.000,00 400.000,00

G276 opera pubblica CENTRO DIURNO SOFFERENTI MENTALI 440.000,00 440.000,00

M143b Erogazione Finanziam. (aiuto impresa) + formazione

IL PONTE 600.000,00 600.000,00

P211/2 Erogazione Finanziam. (aiuto impresa)

“E L’UNO E L’ALTRO” 42.000,00 42.000,00

P211/3 Erogazione Finanziam. (aiuto impresa)

DIVERSAMENTE 275.000,00 275.000,00

D76P opera pubblica CENTRO DIURNO PER ANZIANI 630.000,00 630.000,00

D485 Erogazione Finanziam. OPEN SPACE 170.000,00 170.000,00

D485/22 formazione FORMAZIONE ADULTI 180.000,00 180.000,00

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D485/23 Azioni Istituzion. Partenar. + formazion + altro: servizi personalizzati

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

120.000,00 80.000,00 D485/26 0,00 0,00

D485/28 Erogazione Finanziam. + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

CASA VACANZE TURISMO SOCIALE

130.000,00 130.000,00

D485/29A Erogazione Finanziam.+ altro: incentivi organismi terzo settore

LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE: Acquisizione struttura 18.000,00 18.000,00

D485/29B Erogazione Finanziam.+ altro: incentivi organismi terzo settore

LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE: TRASPORTO, 40.000,00 40.000,00

D485/29C

Erogazione Finanziam.+ Formazione + altro: incentivi organismi terzo settore

LABORATORI E ATTIVITA’ RICREATIVE 37.000,00 37.000,00

D485/30

Acquisizione di Beni e Servizi + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

TRASPORTO SOCIALE

85.000,00 85.000,00

D485/31 Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

LABORATORI ARTI E MESTIERI

151.000,00 151.000,00

D485/32A Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+

TRASMISSIONE SAPERI 360.000,00 360.000,00

D485/32B Erogazione Finanziam.(aiuto impresa)+Formazione

IL PATTO, CARTA DEI SERVIZI 150.000,00 150.000,00

D485/33 Erogazione Finanziam. + altro: incentivi agli organismi del terzo settore

AFFIDO ETERO FAMILIARE ANZIANI

200.000,00 200.000,00

D485/34 Erogazione Finanziam. + Formazione

INFO E ASSISTENZA INCLUSIONE E IMPRESA 100.000,00 100.000,00

D485/35

Erogazione Finanziam. + Formazione, + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

CENTRO CULTURALE MULTIMEDIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE 60.000,00 60.000,00

D485/37A Erogazione Finanziam.+ Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

LA CAROVANA DELL’ARTE 326.500,00 326.500,00

D485/37B Formazione + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

MINIATURE CLUB 86.600,00 86.600,00

D485/37C Acquisizione di Beni e Servizi AMBULANZA 85.000,00 85.000,00

D485/38 Acquisizione di Beni e Servizi

ATTREAZZATURE LUOGO INCONTRO 70.000,00 70.000,00

E741 Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

TELEASSISTENZA 900.000,00 900.000,00

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G456A Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

BABY PARKING 50.000,00 50.000,00

G456B

Erogazione Finanziam.+ Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

ANZIANI E MULTIMEDIA

50.000,00 50.000,00

Q27

Erogazione Finanziam. + Formazione +Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

FATTORIA SOCIALE

170.000,00 170.000,00

M829

Erogazione Finanziam. +Formazione +Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

PERCORSI PER MINORI

120.000,00 120.000,00

O150 Erogazione Finanziam.+ Altro: struttura privata

LA FENICE - COMUNITÀ EDUCATIVA PER MINORI 0,00 0,00

D485/40 formazione FORMAZIONE PER SVANTAGGIATI ED ENTI 180.000,00 180.000,00

D485/42 Erogazione Finanziam.+ Altro: incentivi agli organismi del terzo settore

NON-PROFIT PER SERVIZI ALLA PERSONA 450.000,00 450.000,00

E546 Erogazione Finanziam. Struttura privata

CASA ACCOGLIENZA ANZIANI-DISABILI 300.000,00 300.000,00

D485/41+47 Erogazione Finanziam. +Altro: struttura privata

STRUTTURA e SERVIZIO CASA FAMIGLIA DISABILI 275.000,00 275.000,00

D485/48 formazione, altro: incentivi agli organismi del terzo settore

RIQUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DELL’ECONOMIA SOCIALE SUI PROCESSI DI ACCESSO AL CREDITO

0,00

0,00

Azione di sistema, da numerare

Erogazione Finanziam.

RICERCA-AZIONE in raccordo con il costituendo Osservatorio Politiche Sociali della Provincia 67.000,00 67.000,00

Azione di sistema, da numerare

Erogazione Finanziam. + Altro: incentivi al Capofila

UFFICIO UNICO DEI SERVIZI PER L’INCLUSIONE: Sperimentazione 117.000,00 117.000,00

Azione di sistema, da numerare

formazione

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Attori Istituzionali e Operatori dell’Inclusione del Pubblico e del Privato 56.000,00 56.000,00

TOTALI 17.320.832 17.280.832,00

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9. ALLEGATI:

Rif.

9.A Elenco Presentazione Enti Pubblici (Schede formulario agosto)

Guida Nov.

9.B Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto (Schede formulario agosto)

9.C Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto (Schede formulario agosto)

9.P “Profilo d’Ambito del PLUS del distretto di Oristano” – (Agosto 2007) – sito internet provincia di Oristano

ALLEGATO A 9.1. Elenco Presentazione Enti Pubblici (Schede formulario agosto)

9.1.a.1 Comune di Santa Giusta - Breve Presentazione del Soggetto

FINALITA’ DEL SOGGETTO

L’Ente locale assume un ruolo centrale nella programmazione e nella pianificazione dei servizi territoriali, sia nel rapporto con le altre istituzioni pubbliche sia in quanto garante e referente nei confronti dei cittadini. La stessa L.R. n. 23 /2005 definisce in termini nuovi il rapporto tra l’ente locale e gli altri soggetti presenti sul territorio, attribuendo al primo importanti funzioni di regia, nel rispetto dei principi della cooperazione tra gli attori che partecipano al processo decisionale. In questo scenario l'’Ente locale diviene titolare delle funzioni amministrative, di programmazione, di indirizzo, di progettazione, di organizzazione e controllo del sistema integrato dei servizi alla persona.

La programmazione socio-assistenziale oltre che garantire tutta una serie di servizi e interventi, vuole favorire l’autodeterminazione delle persone, stimolarle nella ricerca di percorsi individuali per risolvere le problematiche, vuole permettere la ricostruzione di un tessuto sociale fortemente improntato all’autonomia e alla determinazione piuttosto che al puro assistenzialismo. I servizi devono attivare e favorire reti di protezione e solidarietà, perché è la comunità stessa che deve divenire risorsa per rispondere ai bisogni dei cittadini. L’Ente locale svolge le sue funzioni attraverso il Servizio Sociale Professionale, il quale svolge azione di consulenza, aiuto e sostegno nei riguardi di persone, famiglie e gruppi in situazioni di bisogno e di disagio; attiva risorse e servizi per prevenire l’insorgere di problemi individuali e sociali.

L’attività del servizio sociale territoriale è rivolto alla globalità dei problemi di carattere sociale, tende all’integrazione delle persone nel loro ambiente sociale, mediante l’utilizzo delle risorse individuali, ambientali ed istituzionali.

PRINCIPALI ESPERIENZE, ATTIVITA’ REALIZZATE E SERVIZI EROGATI – Nell’ambito dell’inclusione sociale, il Servizio Sociale Comunale eroga i seguenti servizi e interventi:

ASSISTENZA ECONOMICA per garantire una qualità della vita rispettosa della dignità della persona e del

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suo benessere psico-fisico.

PROGETTO “SOSTEGNO AL REDDITO E INTEGRAZIONE SOCIALE” per il reinserimento sociale delle

fasce più deboli della popolazione, che per età, stato di salute o per altri fattori sociali sono di fatto

escluse dai processi lavorativi.

PROGETTO “GIOVANI IDENTITA’ E MEMORIA STORICA” per promuovere la nascita di forme di

aggregazione giovanile, nel cui ambito si possano elaborare progetti innovativi mirati ad un futuro

inserimento lavorativo dei giovani.

PROGETTO INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO per creare reali opportunità di integrazione delle

persone disabili, favorirne il reale inserimento lavorativo attraverso percorsi di apprendimento delle basilari

tecniche lavorative.

Inoltre l’Ufficio Tecnico nell’attivazione dei Cantieri Comunali prevede l’inserimento lavorativo di soggetti

deboli/svantaggiati.

COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI – Ufficio Servizi Sociali, Organico: 1 Assistente Sociale, inoltre, in rapporto di convenzione a tempo parziale: 1 Psicologa, 1 Pedagogista. Ufficio Tecnico: Ingegnere e Geometri.

9.1.a.2 Comune di Allai - Breve Presentazione del Soggetto

FINALITA’ DEL SOGGETTO

Le norme nazionali e regionali vigenti affidano ai Comuni numerose competenze in materia di servizi sociali e sociosanitari.

Il Comune di Allai è un Comune di 403 abitanti, vi è una popolazione anziana (oltre i 65 anni) pari al 28,29%, una popolazione attiva (dai 15 ai 64 anni) pari al 58,81% ed un popolazione giovanile (da 0 a 14 anni) pari al 12,90%.

Le problematiche principali riguardano: - i minori , numericamente esigui, con le difficoltà conseguenti alla promozione di attività socializzanti, vi è comunque un progetto intercomunale biennale fra i Comuni di Allai, Ruinas e Samugheo 2^ annualità (anno 2006) che coinvolge tutta questa fascia di età “Attività di animazione e aggregazione per minori – adolescenti – giovani “ verranno svolte attività di animazione con giochi semi strutturati, strutturati e liberi, escursioni, gemellaggi e scambi e attività del consiglio comunale dei ragazzi. numero degli anziani parzialmente autosufficienti.

Da diversi anni è stato attivato il servizio di assistenza domiciliare, l’intervento è indirizzato in modo prevalente verso gli anziani che presentano problematiche connesse alla diminuzione del grado di autosufficienza e a quei cittadini che vivono situazioni di isolamento sociale con perdita della capacità di autonomia.

Il servizio comprende le prestazioni di carattere prettamente socio-assistenziale, quali le attività di aiuto per il governo della casa finalizzate a favorire l’autosufficienza e gli interventi a sostegno della vita di relazione, attività specificatamente disciplinate nel contratto d’appalto del servizio. E’ inoltre previsto il servizio innovativo di accompagnamento dell’anziano, con contribuzione dello stesso, per visite mediche e per lo svolgimento di pratiche burocratiche fuori del territorio comunale.

Il servizio è stato appaltato per l’anno 2006 in forma associata con il Comune di Villanova Truschedu, con gli opportuni adeguamenti alle indicazione del nuovo Piano regionale.

Si garantisce il servizio mediamente a 13 utenti parzialmente autosufficienti, per un monte ore mensile di circa 160.

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I Comuni di Allai, Siapiccia, Siamanna, Ollastra, Simaxis e Villaurbana intendono proporre inoltre, all'attenzione dell'Assessorato Regionale Igiene, Sanità e dell'Assistenza Sociale, nell’ambito dei servizi alla persona Intercomunali, il Progetto Innovativo denominato “Rete di aiuto socio-assistenziale integrata” con l'intento di ampliare e rafforzare la logica delle politiche sociali, intese non più per singolo paese, ma per territorio e/o distretto, contribuendo in tal modo ad avviare la programmazione dei servizi sociali alle persone in modo integrato secondo le indicazioni dettate dalla Legge n° 328 del 08.11.2000 concernente la “Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e dalla recente L.R. n° 23 del 23/12/2005 concernente il "Sistema integrato alle persone. Abrogazione della L.R. 4/88 - riordino delle funzioni socio-assistenziali".

Con questo Progetto Innovativo s’intendono realizzare alcuni interventi preventivi rivolti agli anziani e/o a persone cronologicamente non anziane ma che si trovano in situazione di non autosufficienza o semiautosufficienza. Pertanto i seguenti interventi mirano a favorire il miglioramento della qualità della vita, a garantire la permanenza nella comunità di appartenenza e a prevenire l'emarginazione sociale:

- Servizio di Assistenza Domiciliare e/o Domiciliare Integrata (SAD/ADI);

- Consegna di pasti caldi a domicilio (complementare al SAD);

- Taxi socio-sanitario (complementare al SAD);

- Spazio socio-ricreativo Anziani.

Ecco dunque che il progetto proposto, oltre ad assicurare il proseguimento rinnovato delle prestazioni di aiuto e sostegno a domicilio per le persone con difficoltà di autosufficienza, cerca di completare l'offerta di servizi integrati mediante l'organizzazione della distribuzione dei pasti a domicilio e del trasporto di persone anziane e malate e/o di persone con gravi disabilità.

9.1.a.3 Comune di Arborea - Breve Presentazione del Soggetto FINALITA’ DEL SOGGETTO

Il Comune di Arborea, paese costiero fondato nel 1928, si estende per una superficie di circa 10.000 ettari.La popolazione residente alla data del 30.11.2005, è costituita da n° 3.996 unità di cui: n° 1992 di sesso maschile e n° 2004 di sesso femminile.

Si sono registrati n.56 immigrati e n.53 emigrati

Nel centro abitato e nelle frazioni, distanti dai 3 ai 7 Km., vive circa la metà dei cittadini, gli altri risiedono nelle 434 case sparse, lontane dal centro urbano dai 500 metri fino a 10 Km. in una rete stradale di ben 130 Km.

Non vi sono mezzi di trasporto pubblici e la viabilità oltre che precaria, per la vocazione prettamente agricola del territorio, è molto pericolosa. Questo determina per i cittadini difficoltà anche relazionali.

L’economia si basa sul settore agro alimentare e sull’allevamento dei bovini che costituiscono una realtà economica molto fiorente, seguono le attività di pubblico impiego e del commercio.

I servizi sociali presenti nel territorio sono: centro di aggregazione sociale minori – giovani e anziani; servizio educativo; assistenza domiciliare integrata e ludoteca. Non è presente l’asilo nido, la richiesta del servizio non giustifica l’apertura.

Le strutture presenti sono: l’ex casa Licheri, sede del centro di aggregazione sociale anziani, autorizzata al funzionamento per n.28 utenti; l’ex Carlo Avanzini, sede del centro di aggregazione sociale minori e giovani autorizzata al funzionamento per n.40 utenti e della ludoteca autorizzata al funzionamento per n.12 utenti; l’ex colonia marina comunale; la biblioteca comunale; il museo; l’oratorio Salesiano; comunità alloggio per minori gestita dalla cooperativa sociale ARPE; centro di accoglienza “Il Samaritano”; il circolo ricreativo CSAIN; campi da tennis; campi da calcio; campo di atletica; campo per bocce; campo da tiro a

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volo; palazzetto dello sport (pallavolo – basket – karate); maneggio; sono in fase di realizzazione l’autodromo e la pista ciclabile;

Gli interventi attuati nell’anno 2005 sono i seguenti:

� Servizio sociale professionale formato da un’assistente sociale e da una pedagogista.

� Servizio di assistenza domiciliare integrata. Utenti: n.26

� Telesoccorso e telecontrollo Utenti: n.1

� Soggiorno vacanza anziani. Utenti:33

� Centro di aggregazione e socializzazione minori, giovani e anziani. Utenti: n.257

� Servizio di Appoggio Educativo. Utenti: n.26

� Assistenza economica ordinaria e straordinaria. Utenti: n.1

� L.R.15/92 e succ. modifiche e integrazioni.Utenti: n.4

� L.R. 27/83 e succ. modifiche e integrazioni. Utenti: n.7.

� L.R.9/04. Utenti: n.11

� L.R.11/85 e successive modificazioni. Utenti: n.4L.R.7/91. Utenti: 1

� D.Lgs. 237/98. Utenti: n.7

� L.162/98: programma 2004 attuati n.22 piani; programma 2005 presentati n.33 piani.

In seguito all’erogazione degli interventi nel servizio di assistenza domiciliare integrata, sono emersi dei problemi riguardanti l’attuazione degli stessi. Si è constatato che in alcuni casi l’abitazione mal si adatta ad una assistenza qualificata, sia per carenze igieniche contingenti, sia per la presenza di minori nella famiglia, sia per la ristrettezza di locali disponibili e ancora, nel caso specifico di questo Comune, per la lontananza dal centro urbano.

Poiché è obiettivo dell’amministrazione comunale realizzare servizi tesi a limitare l’istituzionalizzazione ai casi di estrema necessità, promovendo la permanenza delle persone nel proprio contesto di vita, si è ipotizzata la creazione di una struttura alternativa sperimentale che potremo definire “presidio

territoriale integrato socio-sanitario”, atta ad ospitare temporaneamente soggetti de-ospedalizzati. Tale struttura è realizzabile in un’ala inutilizzata dell’ex ospedale Carlo Avanzini, sede del centro di aggregazione sociale giovani e minori, della ludoteca, della guardia medica e dell’ufficiale sanitario. Il centro di aggregazione sociale anziani dista circa 100 metri così come lo studio medico associato.

Per quanto attiene la parte del locale che si intende destinare al succitato presidio, questo ente ha già appaltato i lavori di ristrutturazione. Le risorse finanziarie attuali sono però insufficienti per completare i lavori di recinzione, per l’acquisto degli arredi e per la gestione della struttura; la Soc.Coop. CO.S.S.A.G.I. di Arborea, i familiari e le associazioni di volontariato potrebbero occuparsi della gestione,. Per quanto attiene l’integrazione sanitaria, il personale che opera nell’A.D.I. potrebbe essere destinato al presidio.

Le aree verdi limitrofe potrebbero essere realizzate e gestite dalle fattorie sociali nell’avvio dei percorsi di inserimento di persone svantaggiate.

9.1.a.4 Comune Baratili S. Pietro - Breve presentazione del Soggetto

FINALITA’ DEL SOGGETTO

Le finalità del Comune relative ai Servizi Sociali e relativamente all’area dell’inclusione sociale (considerate situazioni e condizioni sociali che tendono a creare emarginazione ed esclusione dai meccanismi comunitari e sociali dei soggetti deboli), coerentemente ai Servizi e Progetti sotto elencati – così come già

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specificato nel Programma Socio-Assistenziale Comunale - sono:

- Promuovere lo sviluppo della persona umana e la sua partecipazione sociale, culturale, politica

ed economica alla vita della comunità locale;

- Promuovere i diritti di cittadinanza, della coesione e dell’inclusione sociale delle persone e delle famiglie, attraverso la realizzazione di azioni di prevenzione, riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio familiare e individuale derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali;

- Programmare e progettare Servizi e Interventi innovativi orientati e centrati sul territorio specifico, con particolare attenzione alla creazione di nuove modalità di azione, negli “ambiti territoriali” definiti dalla nuova L.R. 23/2005 e come verrà accordato a livello distrettuale e provinciale su indicazioni della Regione, tenendo conto della partecipazione dei vari Comuni partners;

- Incentivare servizi e interventi che garantiscano ai cittadini il mantenimento, l’inserimento e il reinserimento familiare, sociale, scolastico e lavorativo;

- Creare collaborazioni e sinergie tra Soggetti Pubblici e Privati negli ambiti territoriali suddetti, armonizzando e integrando l’azione dei Servizi Comunali con quella degli altri Comuni del territorio – in particolare del Distretto e della Provincia, come da nuova Legge Regionale e nel PLUS distrettuale;

- Prevenire e concorrere a rimuovere i fattori di ordine sociale, relazionale e lavorativo che possono creare situazioni di svantaggio, marginalità, emarginazione e devianza, promuovendo nuove relazioni tra cittadini della Comunità e forze sociali del territorio, affrontando le questioni e i problemi in un'ottica sistemica di prevenzione degli stati di bisogno e integrando le risorse del settore Sociale con quelle dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Cultura;

- Promuovere e sostenere una metodologia di lavoro incentrata sul lavoro di rete e sulla valorizzazione delle risorse della comunità, in una crescente implementazione della “Community Care”;

- Sostenere, promuovere e sviluppare l'imprenditorialità sociale;

- Migliorare la qualità delle relazioni e la qualità di vita sociale nei gruppi di minori/adolescenti - di diverse età - in un'ottica di integrazione dei Servizi già in essere e sviluppo in rete nella Comunità e nel territorio in di servizi socio-educativi territoriali in un'ottica di prevenzione del disagio socio-relazionale adolescenziale, favorendo la crescita delle nuove generazioni.

PRINCIPALI ESPERIENZE E ATTIVITÀ REALIZZATE - Nell’ambito dell’inclusione sociale, I Servizi Sociali Comunali erogano Servizi e Interventi di assistenza socio-economica (attraverso anche lo strumento degli inserimenti socio-lavorativi), oltre che assistenza economica ordinaria e straordinaria. Avendo fatto parte della sperimentazione dell’istituto del reddito minimo d’inserimento, si sono attivati i progetti di R.M.I; sono stati portati avanti azioni territoriali di inserimento sociale/socio-lavorativo per cittadini a rischio di esclusione e in situazione di conclamata esclusione. In particolare, con il Reddito Minimo di Inserimento sono state seguite un elevato numero di Famiglie/Persone con le quali sono stati predisposti ed effettuati percorsi di sostegno all’uscita dalla marginalità/disagio per l’acquisizione di strumenti individuali e familiari mediante i quali re-inserire alcuni componenti delle famiglie sia nel sociale che nel mondo del lavoro.

Inoltre, in collaborazione con l’Ufficio tecnico si è provveduto all’inserimento di Soggetti in situazione di svantaggio in LSU e cantieri Comunali;

Nel corso degli ultimi anni si è partecipato ad alcuni progetti sperimentati in Cabras oltre che con molti Comuni del territorio –adottando metodologie di co-progettazione con le forze sociali e istituzionali del territorio .

Da poco tempo Baratili S.Pietro intende anche far parte ed essere sede di un CESIL “Centro Servizi

Inserimento Soggetti Svantaggiati”, gestito con i fondi POR, che al momento ha sede nel Comune di Cabras. Proprio quest’ultimo infatti ha inteso estendere ai Comuni limitrofi tale servizio ed il Comune di Baratili intende aderirvi. Questo Servizio eroga interventi di informazione, Segretariato, analisi delle

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situazioni, orientamento e accompagnamento ai Servizi, organizzazione di seminari e convegni sull’occupazione e imprenditoria, Laboratori di informatica e supporto all’occupazione e all’ingresso e re-immissione nel mondo del lavoro.

Da tempo sono attivi i Servizi/Progetti di: A) “Sostegno socio-educativo e Inserimento Lavorativo di Sofferenti Psichici (Comunale), volto a inserire/includere in ottica produttiva persone con patologie; B)

”Progetto Affido familiare” (Comunale) volto al sostegno di alcuni minori in situazione di disagio.

Tra i Servizi di prevenzione vi sono: “Nuove droghe e Nuove forme di Tossicodipendenza Intercomunale (Capofila Cabras), volto alla prevenzione delle tossicodipendenze da alcool e droghe e Lotta Alla Dispersione Scolastica – Progetto “IN-CONTRO”- Interistituzionale (ATS Sovracom, Cap. Cuglieri).

Precedentemente erano attivi : A) “Centro Aggregazione Intercomunale Persone Disabili” Intercomunale

(Capofila Cabras) finalizzato alla re-inclusione sociale di persone di varie età con patologie fisiche; B)

“Centro di Aggregazione Socializzazione Adolescenti Intercomunale (Capofila Cabras) dove sono stati

seguiti adolescenti e giovani in situazione di disagio, per l’inclusione sociale attraverso l’aggregazione; C)

“Inserimento Sociale e Lavorativo di Persone con Disturbi Psichici Intercomunale” (Capofila Cabras) finalizzato all’inclusione di persone in situazione di svantaggio con patologia mentale.

SERVIZI EROGATI per l’inclusione:

- Assistenza socio-economica ordinaria e straordinaria a famiglie e persone in situazioni di disagio

- Inserimenti socio-lavorativi in ambito comunale;

- P-O. Nuove droghe e Nuove forme di Tossicodipendenza Intercomunale (Capofila Cabras)

- Progetto“IN-CONTRO”- Interistituzionale (ATS Sovracom, Cap. Cuglieri). Lotta Alla Dispersione. COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI - Ufficio Servizi Socio-Assistenziali, Organico: 1

Assistente Sociale, 1 Amministrativo; Uff. Tecnico: Geometra.

9.1.a.5 Comune di Cabras - Breve Presentazione del Soggetto

FINALITÀ DEL SOGGETTO

Le finalità del Comune relative ai Servizi Sociali e all’ambito dell’inclusione sociale (a partire dai fenomeni sociali che tendono ad emarginare/escludere i soggetti deboli), relativamente ai Servizi e Progetti sotto elencati – come da Programma S-A. Comunale - sono:

- Programmare e progettare nuovi e innovativi Servizi e Interventi territoriali, con particolare attenzione alla creazione di nuove strutture di tutela e prevenzione - negli “ambiti territoriali” definiti dalla nuova L.R. 23/2005 sul SISP e come verrà accordato a livello distrettuale e provinciale su specifiche della Regione, tenendo conto della partecipazione all’Unione dei Comuni;

- Creare sinergie sia con Soggetti Pubblici che Privati negli ambiti territoriali suddetti, armonizzando e integrando l’azione dei Servizi Comunali con quella degli altri Comuni del territorio – in particolare dell’Unione dei Comuni - del Distretto e della Provincia, come da nuova Legge Regionale sul SISP e nel PLUS distrettuale;

- Prevenire e concorrere a rimuovere i fattori di ordine relazionale e lavorativo che possono creare situazioni di svantaggio, disadattamento, marginalità, emarginazione, devianza…, promuovendo nuove relazioni tra cittadini della Comunità e le forze sociali del territorio… e affrontare le questioni e problemi del "Settore" socio-assistenziale in un'ottica sistemica e strategica di prevenzione degli stati di bisogno e integrando le risorse del settore Sociale con quello dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Cultura;

- Promuovere e sostenere progressivamente l’adozione di una metodologia di lavoro incentrata sul lavoro di

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rete e sulla valorizzazione delle risorse della comunità e non solo sull’offerta diretta di servizi;

- Sostenere, promuovere e sviluppare l'imprenditorialità sociale;

- Migliorare la qualità delle relazioni e vita sociale tra singoli e gruppi di minori/adolescenti - per classi d'età e di diverse età - in un'ottica di innovazione dei Servizi esistenti, loro integrazione e sviluppo in rete nella Comunità e nel territorio in un'ottica di prevenzione del disagio socio-relazionale adolescenziale.

PRINCIPALI ESPERIENZE E ATTIVITÀ REALIZZATE

Nell’ambito dell’inclusione sociale, I Servizi Sociali Comunali erogano Servizi e Interventi di assistenza socio-economica (anche con precari inserimenti socio-lavorativi), oltre che assistenza economica ordinaria e straordinaria, attivando anche i progetti di R.M.I e azioni locali/territoriali di inserimento sociale, socio-lavorativo e lavorativo per cittadini a rischio di esclusione e in situazione di esclusione. Inoltre, in collaborazione con l’Uff. tecnico: inserimento di Soggetti deboli/svantaggiati in LSU e cantieri Comunali;

Nel corso degli ultimi anni sono stati estesi alcuni progetti sperimentati in Cabras, a molti Comuni del territorio – riprogettandoli e adottando metodologie di co-progettazione e dialogo con le forze sociali e istituzionali del territorio (Ausl, in primis), coinvolgendo progressivamente i Comuni di Riola, Baratili, Narbolia, Nurachi, Zeddiani, Cuglieri, San Vero Milis e altri Attori del territorio, tra i quali: IFOLD. IRECOOP, Consorzio Koinè, Cooperative (Gli Scapigliati, L’Alba, Insieme, Mondo Nuovo, Il Seme,

In particolare, con il Reddito Minimo di Inserimento sono state seguite oltre 90 Famiglie/Persone con le quali sono stati predisposti ed effettuati percorsi di sostegno all’uscita dalla marginalità/disagio per l’acquisizione di strumenti individuali e familiari mediante i quali re-inserire alcuni componenti dlele famiglie sia nel sociale che nel mondo del lavoro. Un particolare Progetto, di “Inserimento socio-lavorativo” con fondi UE del FSE, è stato realizzato all’interno di una rete nazionale, all’interno della quale è stata anche costruita una rete interregionale di Comuni e Soggetti Privati (IFOLD, ARCI, Cooperative) che, attraverso la progettazione partecipata, ha condotto alla creazione di due piccole Cooperative sociali i cui componenti erano gli utenti-partecipanti al Progetto.

Da due anni viene Cabras è anche sede di un CESIL “Centro Servizi Inserimento Soggetti Svantaggiati”, gestito con i fondi POR, che ora sta per essere esteso ai Comuni limitrofi. Questo Servizio eroga interventi di informazione, Segretariato, analisi delle situazioni di bisogno, orientamento e accompagnamento ai Servizi, organizzazione di seminari e convegni sull’occupazione e imprenditoria, Laboratori di informatica e supporto all’occupazione e all’ingresso e re-immissione nel mondo del lavoro.

Da tre anni sono attivi i Servizi/Progetti intercomunali di: A) “Inserimento Sociale e Lavorativo di Persone con Disturbi Psichici Intercomunale (Capofila Cabras), volto a inserire nel mondo del lavoro produttivo

persone con patologie; B) “Centro Aggregazione Intercomunale Persone Disabili Intercomunale (Capofila

Cabras) è finalizzato alla re-inclusione sociale di persone di varie età con patologie fisiche; C) “Centri di Aggregazione Socializzazione Adolescenti Intercomunale (Capofila Cabras) vengono seguiti adolescenti e

giovani in situazione di disagio, per l’inclusione sociale attraverso l’aggregazione. Tra i Servizi di prevenzione vi sono: “Nuove droghe e Nuove forme di Tossicodipendenza Intercomunale (Capofila

Cabras), volto alla prevenzione delle tossicodipendenze da alcool e droghe; “Educazione Alla Genitorialità (Capofila Comune Riola Sardo), e Lotta Alla Dispersione Scolastica Interistituzionale (ATS Sovracom, Cap.

Cabras). Per tre anni sono anche stati realizzati Corsi di formazione per la Licenza Media e Laboratori pre-professionali per minori seguiti dall’Autorità Giudiziaria (elettronica, informatica…), in collaborazione con il Centro Giustizia Minorile (considerato dal Centro come Progetto di eccellenza), attraverso il quale sono stati inseriti nel mondo del lavoro diversi giovani.

SERVIZI EROGATI per l’inclusione: oltre all’Assistenza socio-economica ordinaria e straordinaria a famiglie e persone in situazioni di disagio e al R.M.I. si stanno attuando i progetti:

POR Centro Servizi Inserimento Soggetti Svantaggiati (CESIL, ora verso intercomune)

P-O. Inserimento Sociale e Lavorativo di Persone con Disturbi Psichici Intercomunale (Capofila Cabras)

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P-O. Centro Aggregazione Intercomunale Persone Disabili (C.A.I.)Intercomunale (Capofila Cabras)

P-O. Centri di Aggregazione Socializzazione Adolescenti Intercomunale (Capofila Cabras)

P-O. Nuove droghe e Nuove forme di Tossicodipendenza Intercomunale (Capofila Cabras)

P-O. Educazione Alla Genitorialità (Capofila Comune Riola Sardo)

POR Orientamenti, Lotta Alla Dispersione Scolastica Interistituzionale (ATS Sovracom, Cap. Cabras)

COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI

Ufficio Servizi Socio-Assistenziali, Organico: 1 Sociologo, 2 Assistenti Sociali, 1 Amministrativo, 1 Autista; inoltre, in rapporto di convenzione a tempo parziale: 1 Ass. Sociale, 1 Pedagogista, 1 Psicologa, 1 Educatrice; CESIL: 1 Coordin. Scienze Politiche; 1 Ass. Sociale, 1 Psicologo, 1 Add. Amministrativo: Uff. Tecnico: Ingegnere e Geometri

9.1.a.6 Comune di Nurachi - Breve Presentazione del Soggetto

IL Comune di Nurachi attraverso l’ufficio servizi sociali ha come finalità la reimpostazione della politica sociale del settore improntata:

• nella creazione di sinergie sia con soggetti Pubblici che Privati:

- a livello comunale/locale con altri Servizi e Interventi del Comune, in primis nel settore sociale, creando collaborazione con tutti gli Uffici e Servizi, e cercando nuove forme di coordinamento ad hoc su Programmi e Progetti condivisi;

- a livello interistituzionale, con altri Soggetti dei più diversi settori: dalla Sanità all'Istruzione - primariamente per quelli già progettati ed altri che la Giunta Municipale deciderà di approvare;

- a livello territoriale, estendendo per quanto possibile i Servizi e Progetti a livello intercomunale, primariamente per quelli già ammessi a finanziamento ed altri che la Giunta Municipale deciderà di approvare;

• dare priorità alle emergenze sociali e ai Servizi rivolti ai soggetti più deboli (anziani non-autosufficenti, minorenni a rischio socio-educativo e familiare, portatori di handicap psico-fisici, persone sole/marginali/emarginate), fornendo un supporto alle persone in stato di bisogno offrendo mezzi e strumenti per sviluppare l'autonomia e la responsabilità individuale e familiare;

• promuovere la conoscenza delle strutture territoriali diurne, di tutela e prevenzione, dei Comuni dell’area e della A.S.L.5, con i portatori di handicap, i sofferenti mentali, integrando in questo modo l’azione dei Servizi S-A. con quelli Socio-Sanitari del Consultorio, del Centro di Salute Mentale, del Presidio Portatori di handicap e Servizio Materno Infantile.

I servizi erogati in corso d’anno sono i seguenti:

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE

1) Segretariato sociale: consulenza tecnico-giuridico-amministrativa, compilazione modulistica per istanze di pensione, invalidità, gratuito patrocinio;

2) Aiuto e sostegno psicologico a favore della multiutenza;

3) Rapporti con l’utenza in Ufficio e Visite Domiciliari;

4) Impostazione di programmi e di progetti obiettivo, organizzazione e gestione di interventi;

5) Rendicontazione progetti;

6) Coordinamento e supervisione dei servizi;

7) Rapporti con Enti e Istituzioni Pubbliche e private;

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8) Servizio di Assistenza Domiciliare: inserimento utenti, coordinamento e supervisione degli assistenti domiciliari, predisposizione modulistica, conteggio orario e predisposizione dei bollettini di c/c postale per contribuzione utenza, liquidazione fatture;

9) Predisposizione interventi alternativi al sussidio economico;

10) Predisposizione rendiconti alla R.A.S. rispetto alla L.R. 27/83, L.R.11/85,L.R.20/97, LR. 9/2004, L.R.7/91, L.R.8/99 art.11;

11) Rapporti col Tribunale dei Minori per indagini socio-familiari, elaborazione di relazioni e visite domiciliari, colloqui con i minori e i genitori;

12) Verifica e valutazione attinente n. 1 minore inserito in comunità educativa;

13) Contatti e visite presso la Comunità per minori;

14) Predisposizione interventi per soggetti portatori di handicap attraverso il servizio di assistenza scolastica, rapporti e incontri di verifica con gli insegnanti;

15) Programmazione e predisposizione P.P. L.162/98;

16) Impostazione e realizzazione delle attività educative e socio-culturali, individuali e di gruppo per i minori presi in carico al Servizio;

17) Predisposizione e realizzazione del P.O. in favore dei sofferenti mentali in collaborazione con l’educatore professionale;

18) Predisposizione pratiche per l’erogazione delle provvidenze ai sensi della L.448/98, L.431/98, D.Lgs.237/98, L.R.13/89, L.R.7/91;

Predisposizione deliberazioni e determinazioni inerenti il servizio

9.1.a.7 Comune di Ollastra Simaxis - Breve Presentazione del Soggetto

Il COMUNE DI OLLASTRA, è centro agricolo posto lungo la fertile valle del fiume Tirso , ha una popolazione residente di n. 1271 unità di cui n. 624 maschi e n. 638 femmine.

Il territorio comunale si estende per un superficie complessiva di Kmq 23,52 e dista Km 15 dal capoluogo Oristano .L’economia del paese è di tipo agro – pastorale .

Le problematiche maggiormente rilevanti dal punto di vista numerico sono legate soprattutto alla carenza di sbocchi occupazionali stabili riferita, in particolare, alla popolazione giovane in età immediatamente post-scolare che si trova priva di un’adeguata formazione professionale. La mancanza di opportunità lavorative colpisce inoltre numerosi nuclei familiari che si vedono impossibilitati o comunque estremamente limitati nel far fronte alle esigenze e necessità della vita quotidiana.

Questa problematica, a sua volta creata all’interno di un processo circolare, oltre a essere causa di difficoltà di natura economica crea stati di emarginazione ed esclusione sociale, disagi di natura culturale e di partecipazione alla vita politica, scolastica, educativa, ludico – ricreativa, sportiva della comunità, deficit di natura affettivo – relazionale e problemi di tipo sanitario.

In particolare le problematiche emerse riguardano:

minori inseriti all’interno di nuclei familiari multiproblematici;

Abbandono scolastico;

Alcolismo diffuso;

persone anziane non autosufficienti che necessitano di assistenza a domicilio, e persone parzialmente non autosufficienti con bisogni relativi all’assistenza di base ed al mantenimento di condizioni di vita

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accettabili;

Servizi programmati all’interno del Programma degli interventi socio assistenziali per il triennio 2006 – 2008 sono suddivisi in

Area Minori:

- affidamento familiare che è un sostegno economico a nuclei familiari affidatari

- Progetto Obiettivo intercomunale ( Comuni di Ollastra, Siamanna, Siapiccia, Villaurbana, Simaxis) - LUDOTECA per minori in età compresa tra i sei e i dieci anni.

- Inserimento minore in Comunità socio assistenziale.

- Servizio di assistenza educativa per minori con difficoltà di apprendimento scolastico

- Progetto Obiettivo intercomunale “Centro socio ricreativo” per gli adolescenti.

Area Anziani:

- il progetto obiettivo intercomunale con i Comuni di Siamanna, Siapiccia, Ollastra, Simaxis Interventi di promozione e prevenzione della “qualità della vita degli anziani”, rivolto agli anziani e prevede l’assistenza domiciliare e attività ricreative per gli anziani.

Area disagio socio economico:

- Contributi economici per nuclei familiari in difficoltà;

- Progetto di inserimento in attività di pubblica utilità per persone con particolari problematiche socio assistenziali.

9.1.a.8 Comune di Palmas Arborea - Breve Presentazione del Soggetto

In riferimento al patto sociale “FATTORIA DIDATTICA – COLTIVARE PER RINASCERE” le risorse di servizi che il Comune intende porre a disposizione sono:

• servizio di segretariato sociale.

• Operatori del CESIL (di cui il Comune di Palmas Arborea è ente capofila) in particolare un consulente di impresa e una psicologa del lavoro.

• Assistente sociale.

L’esperienza del comune di Palmas Arborea per quanto riguarda gli inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati, è avvenuta in passato con la gestione diretta del servizio da parte dell’Ente. Attualmente tali inserimenti lavorativi avvengono avvalendosi di Cooperativa Sociale di tipo B, che oltre a curare l’aspetto relativo alle assicurazione per infortuni, segue costantemente gli utenti inseriti avvalendosi della figura di un TUTOR.

9.1.a.9 Comune di Riola Sardo - Breve Presentazione del Soggetto

FINALITA’:

Le finalità del Comune, relativamente all’Area dei Sevizi Sociali e nell’ambito dell’inclusione sociale ( a partire dai fenomeni sociali che tendono ad emarginare/escludere i soggetti deboli) sono:

- Programmare e progettare nuovi e innovativi Servizi ed Interventi territoriali, con particolare attenzione alla creazione di nuove strutture di tutela e prevenzione, negli ambiti territoriali definiti dalla nuova L.R. 23/2005 e come verrà stabilito a livello distrettuale e provinciale secondo le direttive regionali;

- Creare sinergie, negli ambiti territoriali stabiliti, sia con il pubblico che con il privato integrando l’azione dei

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servizi comunale con quella degli altri Comuni del territorio, in particolare dell’Unione dei Comuni, del distretto e della Provincia, come da nuova legge sul SISP e nel PLUS distrettuale.

- Affrontare le questioni e problemi del settore socio assistenziale in un’ottima sistemica e strategica di prevenzione degli stati di bisogno – soprattutto in ambito minorile e giovanile e degli anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti – fondano i servizi e gli interventi su azioni sociali metodologicamente impostate sul lavoro di rete e mirando a dare autonomia ai cittadini soggetti- utenti, loro gruppi e alle forze sociali, integrando l’azione con altri servizi Socio assistenziali, socio sanitari, scolastici, socio culturali, sportivi locali e del territorio.

- Riqualificare e consolidare i servizi esistenti in un’ottica di sempre maggiore efficacia, qualità ed efficienza, verificando periodicamente e valutando puntualmente l’adeguatezza degli stessi alle domande/bisogni dei soggetti-utenti e le relative modalità di servizio, anche approntando un sistema di valutazione dei servizi, sulla base delle indicazioni del piano regionale vigente e procedendo a periodici corsi e/o incontri di aggiornamento organizzati e gestiti sia dal Comune che da altri soggetti pubblici o privati.

- Continuare nell’azione di ristrutturazione e riorganizzazione dei servizi Socio-assistenziali e Sociali attraverso la programmazione e progettazione di nuovi e innovativi servizi e interventi territoriali, con particolare attenzione alla creazione di nuove strutture territoriali di tutela e prevenzione, rivolgendo specifiche azioni alle emergenze sociali e ai servizi rivolti ai soggetti più deboli. Questo obiettivo vede nell’immediato futuro la possibilità di progettare sui bandi aperti dal POR Sardegna e da alcune altre misure, dai servizi socio-culturali a quelli socio-sanitari, da quelli volti alla prevenzione a quelli per il recupero di persone che sono dentro a processi di esclusione sociale.

- assicurare la continuità delle prestazioni di assistenza sociale, prioritariamente ai minori e loro famiglie, alle famiglie e persone svantaggiate in difficoltà psico-sociale e portatrici di handicap;

Sostenere e promuovere l’imprenditorialità sociale ricercando la maggiore condivisione possibile da parte dei gruppi/associazioni, anche promuovendo l’associazionismo ed il volontariato sia in ambito socio-assistenziale che culturale, sportivo e ambientale;

- promuovere l’inserimento/reinserimento sociale/lavorativo di persone a rischio, tossico dipendenti, portatrici di handicap e sofferenti mentale e/o in situazione di marginalità/emarginazione e offrire opportunità alternative agli interventi di assistenza economica a singoli o famiglie con redditi insufficienti a condurre una vita dignitosa, anche con inserimenti socio-lavorativi.

- Sensibilizzare alla collaborazione con i Servizi S.A fruendo delle specifiche professionalità del personale in organico, anche avvalendosi di altre figure professionali e/o esperti in particolari settori.

ESPERIENZE E ATTIVITA’ REALIZZATE:

Nell’ambito dell’inclusione sociale, i servizi sociali erogano servizi e interventi di assistenza economica ordinaria e straordinaria anche con inserimenti lavorativi temporanei per cittadini a rischio e in situazione di esclusione (sofferenti mentali, disabili, soggetti svantaggiati ecc.). Nel corso degli ultimi anni il Comune di Riola Sardo ha adottato metodologia di co-progettazione con i Comuni di Cabras, Baratili S. Pietro, Narbolia, Nurachi, Zeddiani, Milis, San Vero Milis, Cuglieri e altri attori del territorio. Da quasi tre anni Riola Sardo, nell’ambito di in POR del quale è capofila Milis, è anche sede di un CESIL (Job Center) che eroga interventi di informazione, supporto all’occupazione, orientamento, analisi dei bisogni ecc. Da alcuni anni sono attivi i Servizi-progetti:

1) Inserimento sociale e lavorativo di sofferenti mentali (capofila Cabras) nonché un progetto comunale nel quale attualmente sono inseriti n° 5 disabili mentali;

2) Centro di aggregazione Intercomunale per persone disabili finalizzato alla re-inclusione sociale di

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persone di diverse età con patologie fisiche (capofila Cabras);

3) Centri di aggregazione e socializzazione per adolescenti (capofila Cabras) con la finalità dell’inclusione sociale attraverso l’aggregazione;

4) Attività di prevenzione all’uso di nuove droghe e all’alcol con un P.O. intercomunale e interistituzionale (capofila Cabras);

5) Progetto intercomunale “Educare alla Genitorialità” (capofila Riola Sardo) rivolto a tutti i genitori e finalizzato al superamento dei contrasti genitori-figli e attività di consulenza specialistica;

6) Servizio di ludoteca in associazione con Nurachi ( capofila) rivolto alla fascia di età 6/113 anni;

7) Attività, in collaborazione con le Scuole e i Comuni del territorio, tese a contenere la dispersione scolastica (POR capofila Cuglieri);

8) Servizio educativo territoriale rivolto non solo a minori e adolescenti ma anche agli adulti (capofila Nurachi).

SERVIZI EROGATI:

servizio sociale di base che oltre a dare risposte ai bisogni manifestati da singoli o famiglie in situazioni di disagio anche mediante l’intervento economico e/o competenze ai sensi delle leggi di settore sono in fase di attivazione e/o espletamento i seguenti progetti:

POR “centro servizi per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate” Job Center (capofila Milis);

P.O. Inserimento lavorativo e sociale di sofferenti mentali (capofila Cabras);

P. comunale inserimento lavorativo e reinserimento sociale soggetti svantaggiati, disabili mentali e fisici;

P.O. Centro di aggregazione intercomunale disabili (capofila Cabras);

P.O. intercomunale Centro di aggregazione e socializzazione adolescenti (capofila Cabras);

P.O. Nuove droghe e nuove forme di tossicodipendenza intercomunale (capofila Cabras);

P.O. intercomunale “educare alla genitorialità” (capofila Riola Sardo)

P.O. in associazione con il Comune di Nurachi “Servizio di ludoteca” (capofila Nurachi);

P.O. Servizio Educativo intercomunale (capofila Nurachi);

POR Lotta alla dispersione scolastica (Capofila Cuglieri);

COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI

Ufficio di servizio sociale: n° 1 assistente sociale;

Servizio bibliotecario : n° 1 bibiotecaria archivista.

9.1.a.10 Comune di Samugheo - Breve Presentazione del Soggetto

Il Comune di Samugheo in attuazione delle norme costituzionali e nel quadro di un moderno sistema integrato, promuove interventi finalizzati alla prevenzione ,promozione sociale e informazione .

Attraverso interventi mirati e\o specifici si propone il raggiungimento degli obiettivi attraverso :

-servizio Sociale professionale;

-servizio informagiovani;

-assistenza domiciliare per adulti e portatori di handicap;

–servizio educativo -scolastico ed extrascolastico;

-attività di aggregazione nelle diverse fasce d’età;

-laboratori vari,attraverso un P.O intercomunale, finanziato in parte dalla Ras;

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-inserimenti lavorativi per alcuni portatori di disagio sociale;

Il servizio sociale Comunale costituisce infatti un momento di raccordo tra Ente Locale e cittadino.

L’Amministrazione Comunale di Samugheo intende finalizzare il proprio impegno affinché attraverso il progetto proposto “patto per l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati mediante inserimenti lavorativi” possa essere il presupposto di un processo di crescita ,che si traduce in pratica operativa,attivando opportuni interventi diretti,e creando per queste persone l’attivazione di percorsi di inserimento.

9.1.a.11 Comune di San Vero Milis - Breve Presentazione del Soggetto

Esiste, nel nostro territorio, una tendenza alle radicalizzazione del disagio sociale e della emarginazione da parte di alcuni cittadini, dovuto a molteplici fattori da ricercare in ambito relazionale, culturale, economico.

Il disagio sociale spesso espresso in maniera latente si acutizza quando inevitabilmente, ci si rapporta con le varie dimensioni sociali: la famiglia, la scuola, il gruppo con le sue dinamiche. Questa situazione complessa richiede un intervento multidisciplinare altamente professionale che partendo dalla costituzione di una RETE di grande impatto sociale e cioè che comprenda tutte le forme di associazionismo, singoli cittadini, servizi territoriali, parrocchia, gruppi spontanei, riesca a sorreggere e a proteggere i più deboli prevenendo comportamenti altamente lesivi per la società e per se stessi (alcool, droga,devianze, teppismo, bullismo, ecc).

Il raccordo tra associazioni, servizi e cittadino rappresenta il punto fondante per il programma che intendiamo attuare, in questa prospettiva è posto in essere la costituzione del FORUM delle ASSOCIAZIONI, organismo che coordinerà le singole iniziative proposte, al fine di “spalmarle” tra tutte le fasce sociali, impedendo la sovrapposizione con altri eventi rendendole quindi fruibili e visibili a tutta la popolazione, evitando la frammentazione delle stesse.

Particolare importanza è stata riservata agli inserimenti lavorativi di cittadini in situazione di palese disagio socio-economico, e agli inserimenti lavorativi di cittadini con disagio psico-fisico attraverso l’affidamento a cooperative sociali di tipo B.

A questo proposito è in itinere il progetto di costituzione di una cooperativa sociale di tipo B sanverese grazie alla collaborazione con alcune cooperative sociali di tipo B già operanti nel territorio oristanese. Si intende infatti intervenire per l’inserimento in cooperativa di alcuni cittadini con disagio mentale , (il progetto sarà presentato non appena ci sarà il via libera da parte dell’Assessorato come da comunicazione n. 6788 del 16-2-2006) a cui sarà affidata la gestione del verde pubblico e la pulizia di impianti sportivi e altre iniziative che si riterranno opportune per un efficace inserimento socio lavorativi degli stessi utenti, tenuto conto delle loro possibili e concrete capacità.

La complessità dell’azione sociale intrapresa non può non tenere conto della necessità di potenziare il Servizio Sociale comunale che attualmente dispone di un operatore sociale di base che spesso, oberato da un carico burocratico-amministrativo, non consente di esprimere al meglio il ruolo di raccordo e di analisi di situazioni sociali molto gravi e/o di casi drammaticamente urgenti, talvolta in completa solitudine senza avere la possibilità di confrontarsi con altre figure professionali. Si procederà pertanto all’implementazione del Servizio mediante il convenzionamento con una Ditta operante nel settore, che possa garantire le figure professionali necessarie di supporto per il servizio sociale di base.

Nella prospettiva di realizzazione di rete lo sport, per il suo alto valore culturale, sociale, educativo e di sviluppo psico-fisico deve rappresentare il collante per le attività sociali proposte dall’Amministrazione anche in considerazione del fatto che la sua azione attraversa e coinvolge tutte le fasce di età.

Le associazioni sportive devono poter esprimere non solo le potenzialità tecnico-agonistiche ma soprattutto i valori sociali e culturali insiti nel loro essere diventando alleati importanti per la costituzione

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della stessa.

Il mondo del volontariato esprime valori etici e morali alti capaci di permeare la rete di servizi caratterizzandola. In questa prospettiva è intendimento dell’Amministrazione attivarsi per il riconoscimento dell’Ente come sede per lo svolgimento del Servizio Civile.

Contestualmente si vuole dare continuità a tutti gli interventi realizzati nell’annualità 2005 e in modo particolare ai servizi intercomunali quali la socializzazione anziani, il Centro di Aggregazione Sociale per adolescenti/giovani rimodulando gli interventi in funzione della RETE di Servizi. Nel contempo si vuole dare rilevanza alla famiglia, nell’assolvimento primario del suo compito, sostenendo ed incentivando momenti ed attività (con il coinvolgimento dei genitori insieme ai loro figli) aggregative, di socializzazione e di supporto educativo e psicologico.

Infatti, valorizzare i servizi intercomunali significa rispondere in modo puntuale ai criteri di efficacia ed efficienza richiesti dalla Regione e contestualmente realizzare attività qualificate e di maggiore pregnanza sociale.

Pertanto, attraverso questo documento programmatorio, l’Amministrazione comunale, anche per l’annualità 2006, si pone obiettivi finalizzati alla promozione del benessere sociale e della prevenzione del disagio, dell’emarginazione e della devianza attraverso l’offerta di servizi funzionali e rispondenti ad ogni fascia d’età e tipologia di problema.

DATI SULLA POPOLAZIONE

Al 31.12.2005 i dati relativi alla popolazione residente nel comune di San Vero Milis sono i seguenti:

n. 2.499 abitanti di cui n. 1251 di sesso maschile e n. 1248 di sesso femminile.

Famiglie n° 980 di cui 295 con un solo componente.

RISORSE PRESENTI NEL TERRITORIO

Le risorse presenti nel Comune di San Vero Milis sono le seguenti:

finanziarie; di servizi, di strutture, di personale, di associazioni:

1) risorse finanziarie: leggi statali, leggi regionali, fondi bilancio ordinario, contribuzione utenza,

2) risorse di servizi:

servizio socio-pedagogico comunale;

servizio assistenza domiciliare;

Attività di animazione estiva per minori;

centro di aggregazione sociale;

a) servizio di socializzazione anziani

b) servizio minori adolescenti e giovani

3) servizi sanitari:

a) guardia medica

b) medicina di base

c) igiene pubblica

4) servizi e strutture culturali e del tempo libero:

a) biblioteca comunale

b) campo sportivo

c) palestra

d) salone parrocchiale

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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e) centro polivalente (in corso di ultimazione)

f) centro comunale associazioni volontariato (ex ESMAS)

g) forum delle associazioni (in fase di costituzione)

h) pro loco

SERVIZI COMUNALI

� Servizio sociale professionale

� SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE E SPORTELLO DI MEDIAZIONE (entrambi i servizi vengono garantiti dalla societa’ di servizi crea di oristano.)

� Assistenza economica

� Servizio INTERCOMUNALE IN ADESIONE CON IL COMUNE DI ZEDDIANI - Assistenza Domiciliare RIVOLTO A PERSONE ANZIANE

� Centro di Aggregazione Sociale - Servizi intercomunali Anziani, finanz. Progetto Obiettivo anno 2004

� INTERVENTI IN FAVORE DEI PORTATORI DI HANDICAP: Servizio di appoggio educativo domiciliare L.162/98, Servizio di assistenza domiciliare L.162/98

� Servizio Educativo Scolastico Intercomunale (Comuni Di Narbolia, San Vero Milis E Zeddiani)

� Centro Di Aggregazione Sociale - Servizio Per Minori/Adolescenti E Giovani - Finanziamento Progetto Obiettivo Anno 2004

� Appoggio Socio Educativo Rivolto A Famiglie Multiproblematiche Con Minori .

� Inserimenti Socio Lavorativi Attraverso Una Cooperativa Di Tipo “B”

� Appoggio Socio Educativo E Ricreativo Rivolto A Famiglie Multiproblematiche Con Minori.

� Servizio Di Animazione Estiva Di Socializzazione E Sportiva Rivolto Ai Minori.

� Inserimenti In Struttura Di Accoglienze Per Quei Minori Per I Quali È Stato Emesso Un Decreto Del Tribunale Per I Minori E Per I Quali Non È Ancora Stato Individuato Intervento O Servizio Alternativo.

� Progetto Intercomunale “Educare Alla Genitorialita’”

9.1.a.12 Comune di Siamaggiore - Breve Presentazione Del Soggetto

FINALITÀ DEL SOGGETTO

Le finalità del Comune relative ai Servizi Sociali e all’ambito dell’inclusione sociale (a partire dai fenomeni sociali che tendono ad emarginare/escludere i soggetti deboli), relativamente ai Servizi e Progetti sotto elencati – come da Programma S-A. Comunale - sono:

- Programmare e progettare nuovi e innovativi Servizi e Interventi territoriali, con particolare attenzione alla creazione di nuove strutture di tutela e prevenzione - negli “ambiti territoriali” definiti dalla nuova L.R. 23/2005 sul SISP e come verrà accordato a livello distrettuale e provinciale su specifiche della Regione, tenendo conto della partecipazione all’Unione dei Comuni;

- Creare sinergie sia con Soggetti Pubblici che Privati negli ambiti territoriali suddetti, armonizzando e integrando l’azione dei Servizi Comunali con quella degli altri Comuni del territorio – in particolare dell’Unione dei Comuni - del Distretto e della Provincia, come da nuova Legge Regionale sul SISP e nel PLUS distrettuale;

- Prevenire e concorrere a rimuovere i fattori di ordine relazionale e lavorativo che possono creare situazioni di svantaggio, disadattamento, marginalità, emarginazione, devianza…, promuovendo nuove relazioni tra cittadini della Comunità e le forze sociali del territorio… e affrontare le questioni e problemi del

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"Settore" socio-assistenziale in un'ottica sistemica e strategica di prevenzione degli stati di bisogno e integrando le risorse del settore Sociale con quello dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Cultura;

- Promuovere e sostenere progressivamente l’adozione di una metodologia di lavoro incentrata sul lavoro di rete e sulla valorizzazione delle risorse della comunità e non solo sull’offerta diretta di servizi;

- Sostenere, promuovere e sviluppare l'imprenditorialità sociale;

- Migliorare la qualità delle relazioni e vita sociale tra singoli e gruppi di minori/adolescenti - per classi d'età e di diverse età - in un'ottica di innovazione dei Servizi esistenti, loro integrazione e sviluppo in rete nella Comunità e nel territorio in un'ottica di prevenzione del disagio socio-relazionale adolescenziale.

PRINCIPALI ESPERIENZE E ATTIVITÀ REALIZZATE

I Servizi Sociali Comunali erogano Servizi e Interventi di assistenza economica ordinaria e straordinaria.

Dal 2001 Il Comune ha attivato un progetto denominato “collaborazione civica” . L’obiettivo di tale progetto è quello di sperimentare forme più efficaci di inserimento delle persone disabili e/o in stato di difficoltà e disagio nel mondo del lavoro, in una dimensione che vede il ruolo centrale dell’Ente Locale e dei Servizi sociali locali.

Il Comune ha sperimentato da diversi anni il lavoro in associazione con i Comuni limitrofi e altri (Bauladu, Solarussa, Tramatza, Zerfaliu) ( Simaxis e Ollastra), aderendo alle diverse progettazioni sia intercomunali che interistituzionali. In tal modo si è garantita la realizzazione dei seguenti progetti:

P-O. Adolescenti e giovani (Capofila Zerfaliu);

P-O. “Anziani” (Capofila Siamaggiore);

P-O. “Servizio Educativa territoriale” (Capofila Comune Tramatza);

P.O. “Assistenza domiciliare sociale a favore di persone non autosufficienti affette da gravi patologie” (Capofila Comune Solarussa);

Progetto POR “Interventi finalizzati alla prevenzione della dispersione scolastica e formativa”

(Capofila Comune Simaxis);

COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI

Ufficio Servizi Socio-Assistenziali, Organico: 1 Assistente Sociale, 1 Pedagogista

9.1.a.13 Comune di Siamanna - Breve Presentazione Del Soggetto

L’Amministrazione Comunale, in base all’art.13 del “T.U. delle Leggi sull’ordinamento del Enti Locali” approvato con D. Lgs.vo n°267/2000, è titolare delle funzioni amministrative che riguardano la popolazione e il territorio comunale e principalmente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto e utilizzo del territorio e dello sviluppo economico. Inoltre per delega statale ha compiti di gestione dei servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica.

Pertanto in riferimento alla organizzazione dei servizi alla persona e alla comunità, il Comune si avvale degli indirizzi specifici dettati dalla Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali n°328/2000 e dalla Legge Regionale di recente emanazione n°23/2005, oltre ad altri particolari funzioni demandate da specifiche normative di settore.

All’interno di questo quadro normativo, il Comune di Siamanna da diversi anni ha rivolto particolare attenzione allo sviluppo/realizzazione di servizi a favore delle cosiddette “fasce deboli” della popolazione quali: i minori, gli anziani, i diversamente abili ovvero per tutte quelle persone che hanno la necessità di un supporto socio-assistenziale o socio-relazionale o socio-sanitario per vedere migliorata la propria qualità di vita. Si ritiene comunque che per raggiungere al meglio questo obiettivo il Comune debba inserirsi nelle

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dinamiche sociali e nella rete dei servizi presenti o in via di costituzione del territorio.

In particolare, questo principio diventa importante, considerato che la proposta progettuale che segue si rivolge soprattutto all’inserimento e/o reinserimento sociale e occupazionale di persone svantaggiate.

9.1.a.14 Comune di Simaxis - Breve Presentazione Del Soggetto

Le finalità del Comune relative ai Servizi Sociali e all’ambito dell’inclusione sociale (a partire dai fenomeni sociali che tendono ad emarginare/escludere i soggetti deboli), relativamente ai Servizi e Progetti sotto elencati – come da Programma S-A. Comunale - sono:

- Programmare e progettare nuovi e innovativi Servizi e Interventi territoriali, con particolare attenzione alla creazione di nuove strutture di tutela e prevenzione - negli “ambiti territoriali” definiti dalla nuova L.R. 23/2005 sul SISP e come verrà accordato a livello distrettuale e provinciale su specifiche della Regione;

- Creare sinergie sia con Soggetti Pubblici che Privati negli ambiti territoriali suddetti, armonizzando e integrando l’azione dei Servizi Comunali con quella degli altri Comuni del territorio –- del Distretto e della Provincia, come da nuova Legge Regionale sul SISP e nel PLUS distrettuale;

- Prevenire e concorrere a rimuovere i fattori di ordine relazionale e lavorativo che possono creare situazioni di svantaggio, disadattamento, marginalità, emarginazione, devianza…, promuovendo nuove relazioni tra cittadini della Comunità e le forze sociali del territorio… e affrontare le questioni e problemi del "Settore" socio-assistenziale in un'ottica sistemica e strategica di prevenzione degli stati di bisogno e integrando le risorse del settore Sociale con quello dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Cultura;

- Promuovere e sostenere progressivamente l’adozione di una metodologia di lavoro incentrata sul lavoro di rete e sulla valorizzazione delle risorse della comunità e non solo sull’offerta diretta di servizi;

- Sostenere, promuovere e sviluppare l'imprenditorialità sociale;

- Migliorare la qualità delle relazioni e vita sociale tra singoli e gruppi di minori/adolescenti - per classi d'età e di diverse età - in un'ottica di innovazione dei Servizi esistenti, loro integrazione e sviluppo in rete nella Comunità e nel territorio in un'ottica di prevenzione del disagio socio-relazionale adolescenziale.

Da alcuni anni sono attivi i Servizi/Progetti di: A) “Inserimento Sociale e Lavorativo di Persone con Disturbi Psichici, volto a inserire nel mondo del lavoro produttivo persone con patologie; B) “Centro Aggregazione Intercomunale Adolescenti” (Capofila Siapiccia) è finalizzato promozione di attività e laboratori che coinvolgono adolescenti e giovani in situazione di disagio, per l’inclusione sociale attraverso l’aggregazione; Servizio Ludoteca Intercomunale (Capofila Villaurbana). Tra i Servizi di prevenzione vi sono Servizio Socio – Psico – Educativo minori in difficoltà e portatori di handicap realizzato a livello comunale e il Servizio Educativo Territoriale Intercomunale (Capofila Simaxis), Progetto Minori e Famiglia “itinerari di un percorso educativo e Lotta Alla Dispersione Scolastica Interistituzionale (ATS Sovracom, Cap. Simaxis).

. COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI - Ufficio Servizi Socio-Assistenziali, Organico: 1 Assistente Sociale, in rapporto di contratto a tempo parziale: 1 Psicologa, nonché tutti gli operatori che gravitano intorno ai diversi servizi i quali collaborano in equipe per la realizzazione delle diverse attività.

9.1.a.15 Comune di Tramatza - Breve Presentazione del Soggetto

Presentazione del Soggetto e sue finalità:

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Tramatza è situato a Nord di Oristano da cui dista 15 km e dal capoluogo di regione 105 km. Il territorio comunale ha una superficie di 1679 ettari. Tramatza ha una popolazione residente al 31.12.2005 è di 979 abitanti. I nuclei familiari sono n° 364, i nati nel 2005 sono stati n° 5, mentre i decessi sono stati n° 9 . Risultano residenti nel Comune n. 20 stranieri. E’ presente la Scuola Elementare con n° 46 iscritti e la Scuola Media Inferiore con n° 27 iscritti.

Bisogni e disagi

Il problema più pressante di Tramatza risulta essere quello della disoccupazione, causa di emigrazione, di giovani e di coppie che si trasferiscono nel Nord Italia al fine di reperire una idonea sistemazione occupazionale e abitativa. Il numero degli iscritti presso le scuole dell'obbligo risultano diminuiti rispetto all’anno scolastico 2004/2005. Il Comune di Tramatza è privo di un Asilo Nido , mentre i minori di età compresa tra i 3 e i 5 anni hanno la possibilità di frequentare la Scuola Materna e gli iscritti risultano n° 21. Le persone appartenenti alla terza età godono del beneficio della pensione, anche sé per alcuni soggetti, soprattutto quelli con patologie conclamate che necessitano di costanti cure mediche e frequenti controlli sanitari, la pensione risulta essere insufficiente. A Tramatza non ci sono casi di devianza giovanile conclamata. Il comportamento della fascia giovanile rientra nella normalità, ma inizia a manifestarsi con diversi indicatori di disagio.

I soggetti che necessitano di interventi socio-assistenziali possono essere raggruppati in due grosse aree di utenza: - utenza potenziale alla quale appartengono tutti i soggetti che non accedono ai servizi e per i quali occorre un appropriata indagine conoscitiva e la collaborazione con le diverse istituzioni presenti nel territorio e operanti nelle diverse aree sociali; - utenza accertata alla quale appartengono tutti i soggetti che usufruiscono di prestazioni secondo criteri di assistibilità della normativa e quindi: Soggetti che necessitano di assistenza economica per vari motivi; Minori a rischio di abbandono, devianza ed emarginazione; Anziani a rischio di isolamento ed emarginazione; Anziani non autosufficienti che usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare; Sofferenti mentali; Portatori di handicaps; Nefropatici; Talassemici; Immigrati; Emigrati di rientro; Giovani in attesa di occupazione e con problemi di inserimento sociale; Nuclei familiari multiproblematici ecc..

Non è possibile quantificare l’utenza in generale del Servizio Sociale in quanto il Servizio è pubblico e rivolto a tutti i cittadini. Il livello di vita della popolazione può essere considerato medio nonostante l’economia dominante risulti essere in crisi, soprattutto in questi ultimi anni determinando, talvolta, livelli di reddito insufficienti a coprire le spese di prima necessità per alcuni nuclei familiari. Fenomeni di criminalità non sono rilevanti, pertanto il problema più importante resta quello lavorativo. La carenza di sbocchi occupazionali e conseguenti redditi insufficienti determina in alcuni casi, oltre al problema economico, gravi situazioni di emarginazione e di disagio sociale, perché i problemi economici si intersecano con altri di natura psico sociale e personale.

Le persone appartenenti alla fascia d’età superiore ai 65 anni, usufruiscono della pensione erogata dall’I.N.P.S. per cui, almeno in parte, riescono a soddisfare le esigenze e i bisogni primari. Rilevante numericamente è la presenza di invalidi civili, che usufruiscono dell’assegno di invalidità, ad alcuni è stata assegnata l’indennità per l’accompagnamento.

La popolazione anziana assume particolare importanza numerica determinata dall'aumento progressivo dell'età media della popolazione. Conseguono problematiche inerenti il la non autosufficiente e l’eccessivo carico assistenziale per le famiglie che spesso non possono essere affrontate con il solo avvio di interventi di assistenza domiciliare. Si sente la necessità di dover garantire risposte socio-assistenziali di più ampio respiro valutando l’importanza di azioni integrate socio-sanitarie integrate in collaborazione con i servizi territoriali, in particolare per l’Assistenza domiciliare integrata.

Risorse

Strutturali: Centro di aggregazione sociale, per i servizi socio educativi e di aggregazione/

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socializzazione;

- Assistenza domiciliare, abitazione degli utenti; Ufficio comunale del servizio professionale; Biblioteca, affidata, ad una cooperativa esperta nel settore. Fa parte del Sistema Bibliotecario del Montiferru; Centro sociale; Multimediateca; Locali della scuola elementare; Casa catechistica; Spazi urbani di verde pubblico. Nell’ambito delle risorse strutturali si evidenzia l’intenzione dell’Amministrazione comunale di utilizzare una struttura attualmente in disuso (“Casa Enna”) per la quale si auspica che presto possa divenire un centro di natura semiresidenziale a favore delle utenze deboli. Si manifesta propositività circa la condivisione di tale risorsa nell’ambito della programmazione integrata dei servizi territoriali.

Personali: Servizio sociale professionale garantito dalla prestazione in ruolo dell’èquipe pluriprofessionale, istruttore direttivo, profilo pedagogista e assistente sociale. Nell’organico è presente 1 Istruttore Direttivo Area Amministrativa che ha la Responsabilità del servizio; assistenti domiciliari, attraverso una convenzione con cooperativa sociale, per la gestione del servizio di Assistenza domiciliare; figure professionali adeguate con competenza in ambito educativo, attraverso una convenzione con cooperativa sociale, per la gestione del servizio di Socio Educativo; animatrici attraverso convenzione con cooperativa sociale per la gestione del servizio di aggregazione minori giovani; educatore, per la gestione di interventi socio educativi, rivoli a soggetti diversamente abili, in regime di collaborazione diretta con l’Ente Comune.

Associazionismo e volontariato: Vari comitati presenti nel paese impegnati nell’organizzazione dei festeggiamenti civili in concomitanza con quelli religiosi e destinati a tutta la popolazione; La Parrocchia

ha un ruolo attivo nella vita sociale dei tramatzesi attraverso i suoi gruppi quali: l’Associazione Cattolica Ragazzi, e i catechisti e, in ragione di ciò, si intende favorire e consolidare un rapporto di fattiva collaborazione con la medesima; La Pro Loco collabora con l’Amministrazione Comunale e con le altre associazioni presenti nel territorio per la realizzazione di iniziative di carattere culturale e di partecipazione popolare. L’Associazione culturale “ Bideas”; I Servizi Sportivi sono gestiti dall’Unione Sportiva che opero attraverso l’organizzazione di tornei di calcio, utilizzando l’attrezzato campo sportivo comunale e dall’Associazione Bocciofila, che utilizza l’apposito campo ed ha organizzato nel 2004 il Campionato Italiano di Patanque; AVS con sede a S.Vero Milis; ACLI.

Risorse territoriali: Strutture Scolastiche: scuola materna, elementare e media; Servizi Socio-Sanitari: il territorio di Tramatza fa capo all’Azienda U.S.L. n. 5 di Oristano, distretto di Oristano – presente in paese con il servizio di Igiene Pubblica, per una volta alla settimana. È presente inoltre, il servizio Sanitario di base (due medici ed un pediatra) e la farmacia. Il servizio di Guardia Medica è ubicato a circa 5 Km nel paese di Milis. La popolazione utilizza la Struttura Ospedaliera di Oristano e i seguenti Servizi Territoriali Socio Sanitari: Consultorio familiare, Centro Igiene Mentale (CIM), Centro di Riabilitazione, Servizio Veterinario con sede ad Oristano;

Obiettivi prioritari per le azioni integrate territoriali

- migliorare la qualità dei Servizi e prestazioni ai Soggetti-Utenti e l'organizzazione dei Servizi in rete, locale e territoriale garantendo un servizio di trasporto che faciliti l’attivazione di interventi integrati;

- promuovere misure di contrasto alla povertà, di sostegno al reddito e di inclusione sociale

- assicurare la continuità dei Servizi di tutela e prevenzione ai cittadini-utenti in condizioni di bisogno, prioritariamente ai minori a rischio socio-affettivo e in difficoltà socio-educative/relazionali e agli anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti;

- assicurare la continuità di prestazioni di assistenza sociale, prioritariamente ai minori e loro famiglie, alle famiglie e persone svantaggiate in difficoltà psico-sociale e portatrici di handicap o che comunque necessitano di assistenza psico-sociale, alle famiglie con redditi sotto al minimo vitale;

- promuovere una nuova cultura dell’infanzia e adolescenza, in collaborazione con le agenzie educative della Comunità, le famiglie, le Scuole ed i Servizi Socio-sanitari del territorio;

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- sviluppare i Servizi volti al miglioramento della qualità della vita relazionale di bambini, adolescenti, giovani e anziani nel contesto comunitario/territoriale.

Obiettivo del Comune è quello di promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a maggior rischio di esclusione, tramite il rafforzamento dei servizi di cura alla persona e tramite azioni innovative per l’integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Tali azioni potranno essere realizzate riqualificando e sviluppando i Servizi socio assistenziali, dando nuovo impulso alla collaborazione sia interistituzionale che intercomunale per creare sinergie con gli altri soggetti Pubblici e Privati del territorio.

Principali esperienze e attività realizzate, servizi erogati:

- ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI. Il servizio di assistenza domiciliare mira a soddisfare i bisogni primari della persona (igiene, vestizione, somministrazione pasti e farmaci, cura dell’alloggio, ecc.). E’ rivolto principalmente agli anziani ed è gestito per conto del Comune da una Società Cooperativa;

- SERVIZIO DI PREMI DI LABORIOSITA’, per soggetti a grave rischio di marginalità/emarginazione ha ritenuto utile programmare, quale intervento adeguato, l’inserimento socio lavorativo, in alternativa al contributo economico, con l’obiettivo di attivare le singole risorse e motivare gli inseriti verso un processo positivo di inserimento/reinserimento sociale. Gli interessati sono impegnati in attività legate alla cura del verde pubblico e degli spazi urbani, nella pulizia dei locali comunali e chiusura e apertura del cimitero.

- PROGETTO OBIETTIVO INTERCOMUNALE ANZIANI. Il presente progetto è stato rielaborato dal Servizio Sociale del Comune di Tramatza e dal Servizio Sociale del Comune di Bauladu ed ha consentito di potenziare gli interventi finalizzati al mantenimento della persona nel proprio ambito familiare e di incentivare quei momenti che favoriscono la sua socializzazione e la sua partecipazione attiva nella comunità di appartenenza

- ANIMAZIONE LUDICO RICREATIVA. Il servizio è stato affidato a Coop. Sociale specializzata nel settore e le attività principali sono le giornate di Spiaggia Day ed i diversi laboratori.

- P.O. INTERCOMUANALE ADOLESCENTI. Per diverse annualità è stato portato avanti il progetto Intercomunale Adolescenti “ Centro Giovanile Multiculturale Autogestito” dai 5 Comuni di: Tramatza, Zerfaliu, Bauladu, Siamaggiore e Solarussa e finanziato dall’Assessorato Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale .

- PO INTERCOMUNALE SET. Servizio Educativo Territoriale, in attivazione, per minori, adolescenti e famiglie.

- JOB CENTER. Il Servizio, gestito in collaborazione con i Comuni di Milis, Bauladu, Riola Sardo e San Vero Milis, ha lo scopo di svolgere funzioni di animazione e di assistenza alle persone in cerca di occupazione e alle aziende.

9.1.a.16 Comune Villanova Truschdu - Breve Presentazione del Soggetto

Le norme nazionali e regionali vigenti affidano ai Comuni numerosi ed importanti competenze in materia di di servizi sociali e, a seguito delle riforme del Servizio Sanitario Nazionale (L. 833/78), D.Lgs 502/92, e s.m.i., della emanazione dell’Atto di indirizzo e coordinamento in materia di servizi sociosanitari, del D.Lgs del 1999 sui LEA – Livelli Essenziali di Assistenza, cui ha seguito la Legge quadro nazionale sul sistema integrato dei servizi alla persona, anche in materia sociosanitaria.

Le nuove metodologie di approccio alla “Persona”, impongono la presa in carico totale della medesima accompagnata da una valutazione multidimensionale allargata al contesto familiare e sociale in cui la stessa è inserita, effettuata in forma multidisciplinare, finalizzata alla erogazione di interventi mirati, coerenti sia con le risorse a disposizione che con i bisogni effettivi dell’Utente (individuazione degli obiettivi, modalità e strumenti, risorse attivabili, risultati attesi, valutazione dei risultati conseguiti, analisi di scostamento tra

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obiettivi previsti e risultati conseguiti).

Il Comune di Villanova Truschedu è un piccolo Comune della provincia di Oristano caratterizzato da un elevato indice di invecchiamento e da una popolazione prevalentemente anziana (oltre 65 anni), pari, nell’anno 2005, al 32% sul totale, a fronte di una popolazione giovanile (0-14 anni) pari al 7% ed una popolazione attiva (15-64 anni) pari al 62%.

Le problematiche principali riguardano, prioritariamente: i minori, numericamente sempre più esigui, con le difficoltà conseguenti alla promozione di attività socializzanti che li metta in relazione con un contesto sociale più ampio e, di conseguenza più ricco di stimoli; il settore dei giovani, costretti, per le carenze di sbocchi occupazionali, ad allontanarsi dal contesto familiare e sociale, andando ad aumentare, conseguentemente al loro allontanamento, il numero di anziani soli; gli anziani soli parzialmente e totalmente non autosufficienti.

Da qualche anno è stato attivato il Servizio di Assistenza Domiciliare di base insieme con il vicino Comune di Allai che evidenzia problematiche affini. Il servizio è rivolto a n° 5 soggetti anziani totalmente non autosufficienti. Uno solo dei 5 utenti abita con una figlia, coniugata e casalinga, mentre gli altri dimorano in casa di proprietà ma sono privi di una rete familiare e parentale adeguata essendo i figli emigrati, da anni, fuori regione.

Pur con notevoli difficoltà, e sentito l’unico familiare presente è stata fatta la scelta della permanenza nel contesto familiare e sociale, attivando nei confronti dei medesimi il servizio di assistenza domiciliare.

La totalità dei casi trattati richiede prestazioni continuative (7 giorni su 7) per almeno tre volte al giorno al fine di garantire le prestazioni essenziali relative all’igiene, medicazione di eventuali piaghe da decubito, alimentazione, igiene del/dei locali in cui vive il destinatario del servizio, somministrazione di farmaci e quant’altro. In media vengono svolte giornalmente 6 ore di assistenza su 24 durante l’intero arco del mese per ciascun utente.

Nonostante la richiesta dei finanziamenti previsti dalla L. 162/98 per la realizzazione dei progetti individuali, il servizio non è in grado di coprire le esigenze fondamentali (non viene curato il cambio postura e un regime alimentare specifico per soggetti allettati; le condizioni logistiche sono di frequente inadeguate; spesso, l’unico familiare presente, a distanza di anni, costretto dalla stessa situazione, vive a sua volta situazioni di disagio e di profonda depressione con ulteriori difficoltà di carattere psico-sociale, realizzando pericolose situazioni di reciproca dipendenza e di fenomeni di regressione e di simbiosi che sfiorano i confini patologici…).

Ma l’aspetto principale è la difficoltà per l’Ente Locale, di far fronte agli oneri sempre più elevati a fronte di risultati, sotto il profilo assistenziale e del miglioramento della qualità di vita, assolutamente inadeguati.

Quanto alle risorse professionali presenti in organico, per il settore sociale, il Comune dispone di una Assistente Sociale in ruolo, par-time.

L’azione che si intende proporre riguarda la realizzazione di un Centro Diurno Integrato annesso ad una piccola struttura residenziale (da 8 a 16 posti letto, in relazione al bacino di utenza e territoriale cui si rivolge), destinato ad ospitare, nel primo caso, soggetti parzialmente autosufficienti che dispongono di una rete familiare e parentale adeguata,che necessitano di costante supervisione e controllo oltre alle normali prestazioni socio-riabilitative (di mantenimento). Nel caso specifico il servizio ha carattere semiresidenziale e prevede il rientro a domicilio nelle ore pomeridiane. La finalità del servizio è di consentire ai familiari impegnati in attività lavorativa extradomestica, di garantire la permanenza a domicilio del parente non autosufficiente e, contestualmente, garantire al medesimo un’assistenza adeguata e appropriata sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo.

Al fine di garantire l’uso appropriato del servizio di cui trattasi, la richiesta per la fruizione del servizio verrà valutata dalla équipe pluridisciplinare facente capo al distretto sanitario competente per territorio che provvederà ad una valutazione multidimensionale dei bisogni dell’Utente e ad una valutazione del contesto

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familiare di riferimento allo scopo di individuare tutte le possibilità alternative assistenziali.

Il servizio dovrà rispondere, prioritariamente, ai bisogni dei piccoli comuni presenti nel territorio, che manifestano caratteristiche affini a quelle del presente Comune: elevato indice di vecchiaia, elevato numero di anziani soli, elevato rischio di spopolamento.

Si intende utilizzare allo scopo una struttura esistente da ristrutturare (ex scuola elementare) e adeguare alle finalità previste, alla realizzazione della quale il Comune ha destinato l’intero finanziamento della L.R. 37.

9.1.a.17 Comune di Villaurbana - Breve Presentazione del Soggetto

Ai sensi della legge regionale n. 23/05 “ Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della L.R. n. 4/88 Riordino delle funzioni socio – assistenziali” , e conformemente agli indirizzi del Piano regionale dei servizi sociali approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n° 4/21 del 10.02.05 , il Comune, in attuazione del principio di sussidiarietà, esercita le proprie funzioni amministrative concernenti la programmazione, realizzazione e valutazione del sistema integrato dei servizi alla persona.

Inoltre esercita le proprie funzioni in forma associata per l’attuazione , a livello di ambito territoriale omogeneo, di livelli di assistenza, nelle forme più funzionali alla gestione, alla razionale allocazione della spesa, alla semplificazione dell’accesso, alla efficace erogazione delle risposte.

Ai sensi della legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali , n. 328 dell’8.11.00 , l’Ente Locale provvede , nell’ambito delle proprie competenze, alla programmazione degli interventi e delle risorse del sistema integrato di interventi e servizi sociali secondo i principi di coordinamento ed integrazione con gli interventi sanitari e dell’istruzione nonché con le politiche attive di formazione , di avviamento e di reinserimento al lavoro.

Il Comune di Villaurbana, in associazione con altri quattro Comuni ha, da diversi anni, avviato una programmazione dei servizi socio-assistenziali secondo le indicazioni dettate dalla Legge n° 328/00 e da quest’anno dalla recente L.R. n. 23/05 attivando , nell’ambito dei servizi socio-assistenziali intercomunali, diversi Progetti Obiettivo .

Inoltre , con particolare riferimento agli obiettivi ed ai contenuti del Patto per il Sociale , il Comune di Villaurbana ha provveduto, in questi anni, a sostenere le persone con disabilità in un percorso d’inserimento socio - lavorativo attraverso specifiche misure di sostegno e anche di incentivazione ( Inserimenti socio – educativi- lavorativi di disabili ; interventi socio – assistenziali di utilità sociale per promuovere il reinserimento sociale delle fasce più deboli della popolazione che, per diversi fattori sociali e per particolari problemi psico - fisici, sono di fatto escluse dai processi lavorativi.

9.1.a.18 Comune di Zeddiani - Breve Presentazione del Soggetto

FINALITÀ DEL SOGGETTO - Le finalità del Comune relative ai Servizi Sociali e all’ambito dell’inclusione sociale (a partire dai fenomeni sociali che tendono ad emarginare/escludere i soggetti deboli), relativamente ai Servizi e Progetti sotto elencati – come da Programma S-A. Comunale - sono:

- Programmare e progettare nuovi e innovativi Servizi e Interventi territoriali, con particolare attenzione alla creazione di nuove strutture di tutela e prevenzione - negli “ambiti territoriali” definiti dalla nuova L.R. 23/2005 sul SISP e come verrà accordato a livello distrettuale e provinciale su specifiche della Regione, tenendo conto della partecipazione all’Unione dei Comuni;

- Creare sinergie sia con Soggetti Pubblici che Privati negli ambiti territoriali suddetti, armonizzando e integrando l’azione dei Servizi Comunali con quella degli altri Comuni del territorio – in particolare

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dell’Unione dei Comuni - del Distretto e della Provincia, come da nuova Legge Regionale sul SISP e nel PLUS distrettuale;

- Prevenire e concorrere a rimuovere i fattori di ordine relazionale e lavorativo che possono creare situazioni di svantaggio, disadattamento, marginalità, emarginazione, devianza…, promuovendo nuove relazioni tra cittadini della Comunità e le forze sociali del territorio… e affrontare le questioni e problemi del "Settore" socio-assistenziale in un'ottica sistemica e strategica di prevenzione degli stati di bisogno e integrando le risorse del settore Sociale con quello dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Cultura;

- Promuovere e sostenere progressivamente l’adozione di una metodologia di lavoro incentrata sul lavoro di rete e sulla valorizzazione delle risorse della comunità e non solo sull’offerta diretta di servizi;

- Sostenere, promuovere e sviluppare l'imprenditorialità sociale;

- Migliorare la qualità delle relazioni e vita sociale tra singoli e gruppi di minori/adolescenti - per classi d'età e di diverse età - in un'ottica di innovazione dei Servizi esistenti, loro integrazione e sviluppo in rete nella Comunità e nel territorio in un'ottica di prevenzione del disagio socio-relazionale adolescenziale.

PRINCIPALI ESPERIENZE E ATTIVITÀ REALIZZATE - I Servizi Sociali Comunali erogano Servizi e Interventi di assistenza economica ordinaria e straordinaria.

Un significativo intervento promosso negli ultimi anni è quello degli inserimenti socio – lavorativi. L’obiettivo è quello di contrastare processi di esclusione sociale e di migliorare le condizioni psico - fisiche di soggetti a rischio di emarginazione, attraverso l’impegno lavorativo che permetta, alle persone appartenenti alla cosiddetta "fascia debole" della popolazione, di mantenere un ruolo attivo all’interno del contesto sociale di appartenenza.

Il Comune ha aderito alla progettazione intercomunale in associazione con i Comuni di Riola, Baratili, Narbolia, Nurachi, Zeddiani, Cuglieri, San Vero Milis e altri Attori del territorio, per la gestione dei seguenti Progetti:

“Inserimento Sociale e Lavorativo di Persone con Disturbi Psichici, (Capofila Cabras), volto a inserire nel

mondo del lavoro produttivo persone con patologie;

“Nuove droghe e Nuove forme di Tossicodipendenza Intercomunale (Capofila Cabras), volto alla

prevenzione delle tossicodipendenze da alcool e droghe;

“Educazione Alla Genitorialità (Capofila Comune Riola Sardo), e Lotta Alla Dispersione Scolastica Interistituzionale (ATS Sovracom, Cap. Cabras).

È presente in sede locale un “Centro Servizi Inserimento Soggetti Svantaggiati”, CESIL , in associazione

con i Comuni di Ollastra, Palmas Arborea, Simaxis e gestito con i fondi POR. Questo Servizio eroga interventi di informazione, Segretariato, analisi delle situazioni di bisogno, orientamento e accompagnamento ai Servizi.

SERVIZI EROGATI:

P-O. Nuove droghe e Nuove forme di Tossicodipendenza Intercomunale (Capofila Cabras);

POR Centro Servizi Inserimento Soggetti Svantaggiati ;

P-O. Inserimento Sociale e Lavorativo di Persone con Disturbi Psichici Intercomunale (Capofila Cabras)

P-O. Centri di Aggregazione Socializzazione Adolescenti e giovani (Capofila Zeddiani);

P-O. “Anziani nella comunità locale” (Capofila Zeddiani);

P-O. Educazione Alla Genitorialità (Capofila Comune Riola Sardo);

COMPETENZE PROFESSIONALI DISPONIBILI - Ufficio Servizi Socio-Assistenziali, Organico: 1

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Responsabile del servizio , 1 Assistente Sociale, 1 Pedagogista

9.1.a.19 Casa Circondariale di Oristano - Breve Presentazione del Soggetto

L’Amministrazione Penitenziaria ha, tra i propri compiti istituzionali primari, quello di favorire, con azioni e interventi mirati, il reinserimento sociale delle persone ristrette in Istituto di pena a seguito di condanna penale definitiva.

Il tutto, chiaramente, nella logica e secondo i principi attinenti alla Legalità e Sicurezza.

Nel nuovo contesto normativo, ma anche socio economico, il carcere va assumendo una nuova connotazione: non più di mera esecuzione e custodia, bensì anche a valenza educativa, laddove, chiaramente, si riscontrano le condizioni ed i presupposti affinché si realizzi un percorso di recupero e reinserimento non solo nel contesto sociale di provenienza e appartenenza, ma anche economico e occupazionale, favorendo l’inserimento dei medesimi nel mercato del lavoro anche mediante l’attivazione di adeguati supporti di tipo formativo/professionale, e/o con la realizzazione di piccole e micro imprese o di attività parallele.

Accanto al ruolo primario dell’Amministrazione Penitenziaria rappresentate dalle due articolazioni principali:

- Case Circondariali o di reclusione e

- Area penale esterna,

La stessa ha anche il compito di favorire l’Inclusione Sociale degli stessi detenuti non solo attraverso la funzione di prevenzione generale alla quale contribuisce assicurando l’esecuzione penale stessa, ma anche attraverso la prevenzione speciale (riduzione della recidiva) mediante il recupero dei singoli condannati, funzione demandata a più soggetti e attori del settore pubblico e privato, sociale ed economico-produttivo.

Per poter assolvere a tale scopo e funzione è necessario che la Casa Circondariale si inserisca nelle dinamiche sociali del territorio e nella rete dei servizi presente o in via di costituzione al fine di realizzare, in forma integrata, i presupposti necessari ed essenziali al reinserimento sociale e occupazionale del detenuto, anche attraverso percorsi di formazione adeguati, interni ed esterni alla struttura detentiva, tenendo conto delle caratteristiche del singolo attraverso l’elaborazione di adeguati e appropriati strumenti condivisi di valutazione multidimensionale (VMD), oltre alla valutazione delle risorse presenti o attivabili sul territorio.

Tali aspetti sono presentati e meglio descritti nella parte dedicata all’esposizione dell’Azione/intervento che segue.

9.1.a.20 Università, Dipartimento Economia Cagliari - Breve Presentaz. del Soggetto

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA (UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

Viale S : Ignazio da Laconi,17 - 09123 CAGLIARI - Tel.070/66.09.11 Fax 070/660929

RISORSE UMANE

DIRETTORE - Prof. Francesco Mola

PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO - Giorgina BORRELLI

PROFESSORI ORDINARI

Prof. Francesco Mola Statistica

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Prof. Beniamino Moro Economia politica II

Prof. Romano PIRAS Economia politica

Prof. Gianfranco Sabattini Politica economica

ASSOCIATI

Prof.ssa Carla MASSIDDA Economia politica

Prof. Paolo MATTANA Economia politica

Prof.ssa Stefania Rossi Economia Internazionale

Prof. Beatrice VENTURI Matematica per le applic. Economiche

INCARICATI STABILIZZATI

Prof. Giuseppe LA SALA Diritto finanziario

ASSISTENTI ORDINARI

Prof. Antonio CATTE Scienza delle finanze

Prof. Giorgio COSSU Teoria sviluppo economico

RICERCATORI

Dott. Giovanni Bella Economia dell’Ambiente

Dott. Rinaldo Brau Economia Pubblica

Dott. Claudio Conversano Statistica

Dott.ssa Cinzia Ma ciocco Economia Monetaria

Dott. Vincenzo Merella Economia Politica

Dott. Stefano Matta Economia Politica

Dott. Alessio Moro Economia Politica

Dott.ssa Anna Maria Pinna Economia Applicata

Dott. Vittorio Pelligra Economia del Welfare State

Dott.ssa Gabriella Serra Economia politica

Attività di Ricerca (rilevante ai fini del progetto)

Dott. Rinaldo Brau (Ricercatore di Politica Economica)

a) Redazione di paper di ricerca sulla base del dataset dell’indagine sui sistemi di assicurazione integrativa

per l’assistenza di lungo periodo nella regione Emilia Romagna.

Pubblicazioni collegate:

Brau R, Fiorentini G, Lippi Bruni M, Pinna A M (2004), “La disponibilità a pagare per la copertura del rischio di non autosufficienza: analisi econometrica e valutazioni di policy”, Politica Economica, vol. 20(3), pp. 357-388.

Brau R, Lippi Bruni M, Pinna A M (2004), Public vs private demand for covering long term care expenditures, Contributi di Ricerca CRENoS 04/08

Brau R, Lippi Bruni M, Pinna A M, “Eliciting the demand for long term care insurance: a choice modelling

approach”.

Prof. Francesco Mola

L’attività di ricerca ha prevalentemente trattato argomenti legati alla Statistica Computazionale ed alla Statistica Applicata. Rientrano nel primo gruppo le ricerche relative alla problematica dell’outliers detection con tecniche robuste (forward search) con particolare riferimento agli alberi di regressione (regression

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trees). Sempre appartenenti al primo gruppo vanno segnalate le ricerche in campo di ottimizzazione matematica utilizzando gli algoritmi di tipo evolutivo; in particolare sono stati considerati gli algoritmi genetici e le ACO (Ant Colony Optimization). Sempre nel campo della Statistica Computazionale è stato ulteriormente aggiornato il software J-Fast sviluppato in ambiente Java e relativo alla Classificazione e Regressione ad Albero

Relativamente ai temi di Statistica Applicata, sono state condotte alcune ricerche sul campo:

- “Indagine sugli sbocchi professionale dei laureati in Economia e Commercio di Napoli,

- “La continuità della piccola e media impresa, CCIAA, ASSEFOR e DMS

- “Indagine campionaria sul territorio nazionale su: ‘legge sulla procreazione assistita’”, FIDAPA-Italia

- “Osservatorio sulla dispersione scolastica”, Comune di Napoli

- “definizione dei profili di salute distretti di Siniscola e Lanusei” nell’ambito della “sperimentazione regionale sul nuovo modello di welfare locale”, RAS.

Recenti pubblicazioni più significative e pubblicazioni in stampa:

• MOLA F,, MIELE R. (2005). Evolutionary Algorithms for Classification and Regression Trees. Relazione Invitata Cladag 2005.

• MOLA F. et al. (2005). La continuità come opportunità. Tilapia, Napoli.

• MASCIA, P., MIELE, R., MOLA, F. (2005). Outliers detection in Regression Trees via Forward Search. To appear in Proceedings of Cladag 2005.

• MIELE, R., MOLA, F., SICILIANO, R. (2005). J-FAST. To appear in Proceedings of Cladag 2005.

• MOLA, F- et al. (2005). La PMA: il punto di vista delle donne. Tilapia, Napoli

• PETRAKOS G., CONVERSANO C., FARMAKIS G., MOLA F., SICILIANO R. (2004). New Ways Of Specifying Edits. JOURNAL OF THE ROYAL STATISTICAL SOCIETY. vol. A.

Dott. Vittorio Pelligra (Ricercatore confermato economia politica)

Temi di ricerca

1) Teoria dai giochi

2) Esperimenti su rispondenza fiduciaria e credenze

3) Economia civile e non-profit

4) Economia dello stato sociale: Personalizzazione, cooprogettazione e user’s involvement nei servizi alla persona

Pubblicazioni rilevanti:

1) PELLIGRA, V., (2006), “Per un’Etica Pubblica della Cura: Vulnerabilità, Dipendenza e Reciprocità”, Nuova Umanità,164:181-203

2) PELLIGRA, V., (2006), “The Not-so-Fragile Fragility of Goodness” in Porta P.L. – Bruni L. (Eds.), Handbook of Happiness in Economics, Cheltenham: Edward Elgar – 2004

3) PELLIGRA, V., (2006), Il Paradosso della Fiducia, Bologna: Il Mulino

4) PELLIGRA, V., (2005), “Exit e Voice come forme di coinvolgimento dell’utente nella produzione dei servizi di cura: alcune note di natura economica”, Sociologia e Politiche Sociali, n.3

5) PELLIGRA, V., (2005), “Il coinvolgimento dell’utente nella progettazione, nella produzione e nella valutazione dei servizi sociali”,ImpresaSociale, n.2: 137-147.

6) PELLIGRA, V., (2005), "Under Trusting Eyes: the Responsive Nature of Trust" in R. Sugden – B. Gui, (Eds.) Economics and Social Interactions. Cambridge: Cambridge University Press

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7) PELLIGRA, V., (2004), “Un vecchio, un giovane e l’algoritmo di Zermelo: sulla relazione tra felicità e fiducia in economia” in Porta P.L. – Bruni L., (Eds.) I Paradossi della felicità in economia, Milano: Guerini

8) PELLIGRA, V., (2003), “Fairness out of Darwinian Dynamics? Evolutionary Game Theory and the Concept of Justice”, Annali della Facoltà di Economia dell’Università di Cagliari, Vol. XIV

9) Dott.ssa Pinna Anna Maria ( Ricercatore di Economia Politica)

Ricerche:

a) “Indagine sui sistemi di assicurazione integrativa per l’assistenza di lungo periodo nella regione Emilia Romagna” .

Progetto coordinato dal prof. Gianluca Fiorentini, Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Bologna, dal titolo “Le assicurazioni integrative per l’assistenza di lungo periodo ad anziani e disabili non autosufficienti”.

Pubblicazioni collegate:

Brau R., et al. (2004) La disponibilità a pagare per la copertura del rischio di non autosufficienza: analisi econometrica e valutazioni di policy , pubblicato su Politica Economica.

Brau R., et al (2004) Public vs private demand for covering long term care expenditures, inviato per pubblicazione al Journal of Public Economics

b) Attività di Ricerca legata al Rapporto di Previsione dell’Economia della Sardegna, CRENoS e Banco di Sardegna: XI° Rapporto sull’Economia della Sardegna. Analisi strutturale e previsioni 2002-2004.

9.1.a.21 Liceo De Castro, Oristano - Breve Presentazione del Soggetto

Il Liceo Ginnasio Statale "Salvator’Angelo De Castro” è ancora l'unico Liceo Classico autonomo della Provincia di Oristano anche dopo l’allargamento del territorio provinciale ai centri di Bosa e Laconi sedi di Istituti Superiori che comprendono, tra gli altri, anche l’indirizzo “Liceo Classico”.

Dal 1965 la sede è quella attuale di Piazza Aldo Moro, di fronte al Tribunale di Oristano.

Dall’anno scolastico 2000/2001 il Liceo Ginnasio “De Castro” è anche sede del Centro Territoriale Permanente per l’Istruzione degli Adulti per tutta la Provincia di Oristano.

Da Gennaio 2005 in questo Liceo, su provvedimento del Miur, è operativo il “Centro Polifunzionale di Servizio per il supporto all’autonomia, la diffusione delle tecnologie, la creazione di reti” nella Provincia di Oristano.

Centri Territoriali Permanenti per l’Istruzione e la Formazione in Età Adulta, meglio conosciuti come CTP, sono stati istituiti dal Ministero della Pubblica Istruzione con l’Ordinanza ministeriale 455/97. In provincia di Oristano esiste un solo CTP che ha sede a Oristano presso il Liceo Classico ‘De Castro’, Piazza Aldo Moro, 2.

CTP rappresentano l’evoluzione dei corsi "150 Ore" per il conseguimento della licenza di scuola media ma possono considerarsi anche i naturali eredi delle Società di Mutuo Soccorso.

Il Centro Territoriale Permanente è una struttura di servizio che:

• promuove, organizza e realizza attività di istruzione e formazione attraverso l’alfabetizzazione culturale e funzionale e il consolidamento di competenze di base rivolta agli adulti;

• si raccorda con le scuole, gli Enti pubblici ed i servizi competenti in materia di istruzione, formazione professionale e di politiche attive del lavoro;

• rileva i bisogni formativi attraverso attività di accoglienza per favorire la rimotivazione e il riorientamento,

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l’acquisizione e lo sviluppo di conoscenze e di competenze necessarie per il rientro scolastico, formativo e lavorativo;

si rivolge a giovani e adulti interessati a:

• conseguire un titolo di studio

• intraprendere un percorso che faciliti l’inserimento nella scuola superiore o nella formazione professionale;

• soddisfare interessi di natura culturale o professionale;

• avvicinarsi o rientrare nel mercato del lavoro.

Nel Centro Territoriale Permanente della Provincia di Oristano vengono attualmente realizzate le seguenti attività:

Corso di tipo A, finalizzati al conseguimento della licenza di scuola media (ex “150 ore”)

così come delineati nella O.M. 455/97e si svolgono dal lunedì al venerdì, per 16 ore settimanali presso il Liceo Ginnasio Statale “De Castro”, sede del Centro, presso Casa Circondariale di Piazza Mannu e nei paese della provincia che raccolgono almeno trenta iscrizioni.

Corso di tipo B, corso di Lingua Italiana per cittadini stranieri con certificazione finale rilasciata dal CTP in convenzione con l’Università di Roma Tre.

Corso di tipo C,

• corsi di alfabetizzazione informatica di 60/80 ore finalizzati al conseguimento dell'ECDL (patente europea dell'informatica di cui il Liceo Classico è Test Center).

• corsi di lingua inglese di 80/100 ore sul modello “Lingue 2000” presso il Liceo Ginnasio Statale 'De Castro', sede del Centro

I corsi di tipo C vengono normalmente realizzati con finanziamenti del Fondo Sociale Europeo per il Programma Operativo Nazionale «La scuola per lo sviluppo», Misura 6.1 e 7.3. Corso di tipo C,

• corsi di alfabetizzazione informatica di 60/80 ore finalizzati al conseguimento dell'ECDL (patente europea dell'informatica di cui il Liceo Classico è Test Center).

• corsi di lingua inglese di 80/100 ore sul modello “Lingue 2000” presso il Liceo Ginnasio Statale 'De Castro', sede del Corso di tipo C,

• corsi di alfabetizzazione informatica di 60/80 ore finalizzati al conseguimento dell'ECDL (patente europea dell'informatica di cui il Liceo Classico è Test Center).

• corsi di lingua inglese di 80/100 ore sul modello “Lingue 2000” presso il Liceo Ginnasio Statale 'De Castro', sede del Centro

I corsi di tipo C vengono normalmente realizzati con finanziamenti del Fondo Sociale Europeo per il Programma Operativo Nazionale «La scuola per lo sviluppo», Misura 6.1 e 7.3.

Nell’anno scolastico 2005/2006 due corsi di 200 ciascuno sono stati realizzati grazie ai finanziamenti del i dal POR Sardegna 2000/2006 – Misura 3.8 “Istruzione e formazione permanente” – Linea DIOGENE “Interventi di istruzione e formazione permanente legati ai nuovi contenuti dell’alfabetizzazione”.

Per l’anno scolastico 2006-2007 sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi con scadenza 26 agosto 2006 (le domande pervenute successivamente verranno accolte con riserva):

- Corso finalizzato al conseguimento della licenza media (ex 150 ore)

- Corsi di alfabetizzazione per il rilascio della licenza elementare rivolto a cittadini italiani e stranieri.

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- Corsi di Informatica per il conseguimento della patente Europea (ECDL).

- Corsi di lingua Inglese livello base e livello intermedio.

- Corso di Lingua Italiana per cittadini stranieri (con certificazione finale rilasciata dal CTP in convenzione dall’Università di Roma Tre).

Corsi tematici:

� lingua e cultura sarda

� laboratorio teatrale in lingua sarda

� Storia e archeologia della Sardegna

� Geografia ed ecologia dell’Oristanese

le iscrizioni si ricevono:

� presso la segreteria del Liceo Classico ‘De Castro’;

� presso le scuole elementari e medie della Provincia;

� presso i Comuni negli gli uffici dei servizi sociali;

� presso i Centri di Informa Città e Informa Giovani

� presso i Centri per l’impiego della Provincia.

Nell’anno scolastico 2005/2006 due corsi di 200 ciascuno sono stati realizzati grazie ai finanziamenti del i dal POR Sardegna 2000/2006 – Misura 3.8 “Istruzione e formazione permanente” – Linea DIOGENE “Interventi di istruzione e formazione permanente legati ai nuovi contenuti dell’alfabetizzazione”

9.1.a.22 Ente Foreste - Breve Presentazione del Soggetto

L’Ente Foreste della Sardegna gestisce un territorio straordinario di valore naturalistico-ambientale che si sviluppa dal mare alla montagna con rilevanti soluzioni di continuità, nei demani storici costituendo delle macroaree che abbracciano più Comuni e Province.Le stesse si interfacciano con aree protette terrestri e marine, ( Parchi Nazionali e Regionali, aree SIC e ZPS), l’insieme di questi fattori determina una ipotesi di gestione unitaria e integrata tra le zone costiere e il territorio interno.

Le suddette aree costituiscono ambiti preferenziali dove intervenire con ipotesi di qualità per una gestione integrata e sostenibile, valorizzando le risorse naturali e rendendo il patrimonio disponibile per lo sviluppo della Sardegna.

Gli obbiettivi del programma sono ricompresi nelle strategie generali di riqualificazione dell’Ente Foreste finalizzate alla valorizzazione delle risorse presenti nelle aree forestali, alla realizzazione di servizi ospitali comprensivi di aree e prodotti integrati che abbiano un riconoscimento da parte dei potenziali fruitori.

Lo scenario nel quale ci si vuole muovere è quello della promozione della cultura locale, fondata sulla naturalità e autenticità delle esperienze.

9.1.a.23 Enaip - Breve Presentazione del Soggetto

Enaip Sardegna fa parte del sistema nazionale ed internazionale ENAIP - Ente ACLI Istruzione Professionale - riconosciuto con D.P.R. del 5.4.1961, e ne rappresenta gli interessi a livello regionale.

A livello regionale, Enaip Sardegna nasce nel 1983 per operare nel campo dei servizi formativi e di consulenza, in conformità con gli indirizzi generali delle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) della Sardegna.

Enaip Sardegna non ha scopo di lucro, e opera nel campo dei servizi formativi, di orientamento

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professionale e di consulenza per la promozione morale, culturale e civile dei lavoratori e dei cittadini, per la valorizzazione di iniziative e interventi connessi alle politiche attive del lavoro e per lo sviluppo delle professionalità in tutti i settori delle attività produttive, sociali e ambientali.

Nello specifico della formazione svolge attività di formazione di base (qualificazione e specializzazione post-obbligo), formazione di secondo livello (specializzazione post diploma e post laurea), formazione per la qualificazione e specializzazione di adulti occupati.

Nell’ambito dei Servizi di Consulenza realizza per le Imprese, gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche, attività di ricerca, analisi socio – economiche e ambientali, modelli organizzativi e Sistemi Qualità, valutazione ed organizzazione del personale, creazione di nuovi servizi.

Nelle sue attività inoltre sostiene la promozione, lo sviluppo della persona ed il recupero delle fasce deboli della popolazione, progetta e realizza interventi di animazione, recupero e valorizzazione del territorio, delle risorse naturali, ambientali, storiche, archeologiche, artistiche e artigianali e sviluppa attività dedicate alla diffusione della information tecnology.

E’ partner di Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane, del Ministero del Lavoro, del Ministero per gli Affari Sociali e dell’Unione Europea, nella gestione di programmi innovativi e articolati a carattere regionale, nazionale e comunitario.

Enaip Sardegna è presente nell’intero territorio della Regione attraverso 11 Centri Servizi Formativi (C.S.F.): è inoltre presente con proprie strutture ed attività (formative e di consulenza ad organizzazioni imprenditoriali e governative) a Rio de Janeiro e Sào Paulo (Brasile) e Lima (Perù), ed è attiva con proprie sedi di rappresentanza a Buenos Aires (Argentina), Caracas (Venezuela), Montevideo (Uraguay) e Santiago (Cile).

Enaip Sardegna è presente a Bruxelles con uno sportello di consulenza , informazione sulle Iniziative Comunitarie, seminari formativi sulle politiche Europee, rivolta alle PP.AA della Sardegna.

Le sedi operative ed internazionali sono coordinate da una struttura direzionale e di servizio centrale, situata a Cagliari, nella quale hanno sede gli organi di governo e controllo ed alcune funzioni operative; tra le funzioni centrali rientrano quelle di indirizzo strategico, economico ed organizzativo, finalizzate ad assicurare coerenza e coordinamento tra le iniziative sviluppate a livello locale.

Presso la Direzione Regionale, in particolare, oltre agli organismi di governo, sono collocati i servizi informatici, l’amministrazione ed il controllo di gestione, la funzione commerciale, la Direzione del Personale ed un team di specialisti nell’area della progettazione che assicurano il rispetto degli standard di qualità delle proposte formative dell’Ente.

L’organico di Enaip Sardegna è attualmente composto da 21 funzionari con incarichi dirigenziali, 36 quadri dirigenti intermedi con funzioni amministrative e di gestione operativa, 18 progettisti, 102 docenti/tutor specializzati in aree formative differenziate, 55 operatori amministrativi, 22 operatori ausiliari e, per l’espletamento dei servizi, si avvale annualmente della collaborazione di oltre 250 esperti esterni.

Enaip Sardegna ha ottenuto il 16/12/1998, con certificato n. M030, la certificazione UNI EN ISO 9001 del proprio sistema qualità per i servizi di formazione (prima organizzazione in Sardegna), importante traguardo frutto del costante impegno dell’Ente verso l’offerta di servizi caratterizzati da una qualità sempre crescente.

Le attività prevalenti dell’Enaip Sardegna nell’ambito della formazione professionale, dell’orientamento e dell’erogazione dei servizi connessi, sono collocate nelle seguenti aree:

- Formazione di base “area Giovani” (qualificazione e specializzazione post- obbligo);

- Formazione di secondo livello (specializzazione post-diploma e post-laurea);

- Formative a cofinanziamento (qualificazione e specializzazione adulti occupati);

- Formazione nel settore agricoltura/ambiente;

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- Progettazione di interventi formativi “ad hoc” per PIM e imprese artigianali;

- Formazione consulenziale per Enti e Amministrazioni Pubbliche;

- Formazione rivolta agli Italiani residenti in paesi non appartenenti all’Unione Europea;

- Assistenza alla creazione d’impresa;

- Formazione negli istituti di prevenzione;

- Formazione nel settore sociale;

- Orientamento alla formazione ed al lavoro;

- Formazione per i Funzionari e gli Operatori delle Pubbliche Amministrazioni;

L’Enaip Sardegna, inoltre, è inserito in diversi partenariati regionali, nazionali e transnazionali per lo sviluppo e la realizzazione delle attività, ed opera, sin dalla loro istituzione, attraverso i Programmi di Iniziative Comunitarie, Euroqualification, Petra, Youthstart, Now, Horizon, Leonardo, Socrates, Adapt, EQUAL, P.O.M., in coerenza con gli orientamenti definiti nel contesto del Libro Bianco “Crescita, Competitività, occupazione” e del Libro Bianco “La politica sociale Europea”.

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ALLEGATO B 9.2. Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto

(Schede formulario agosto)

9.2.b.1 - Coop. Alle Sorgenti - Breve Presentazione del Soggetto

La Cooperativa Sociale “Alle Sorgenti”, nata come Cooperativa Sociale di tipo “B”, da anni si occupa del problema degli Inserimenti Socio-lavorativi di persone svantaggiate e del sostegno psico-socio-educativo agli utenti, essa è conforme alle leggi 381/’91 e 16/’97.

Uno dei nostri obiettivi è quello di promuovere occasioni e percorsi di inserimento lavorativo e di emancipazione sociale per soggetti provenienti da situazioni ed esperienze di difficoltà e di emarginazione. Proponiamo inserimenti lavorativi assegnando un forte valore al lavoro, nel rispetto delle normative contrattuali, previdenziali e assicurative, oltre a quelle per la tutela della salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Assegniamo molta importanza alla qualità degli inserimenti lavorativi; la qualità è data soprattutto dal clima e dalla bontà delle relazioni tra gli operatori e gli utenti e dalla qualità del progetto di inserimento lavorativo mirato ad una reale mansione. La formazione, l’informazione e la comunicazione trasparente sono strumenti importanti per rendere la nostra impresa un luogo per l'emancipazione, la crescita e la valorizzazione individuale, sociale e professionale. La nostra Cooperativa ha in gestione una comunità di Reinserimento per soggetti svantaggiati (ex tossicodipendenti, ex alcoolisti, soggetti in trattamento psichiatrico e in affidamento dai servizi sociali per adulti) ed una Casa Protetta per Malati Psichiatrici, "Betania".

Utilizziamo il metodo terapeutico dell’Ergoterapia o terapia del lavoro, a questo scopo sono nati dei laboratori artigianali, quali falegnameria, ceramica, corniceria e lavorazione dell’alluminio, completamente gestiti da ragazzi che hanno svolto un programma terapeutico comunitario ed hanno alle loro spalle un passato di tossicodipendenza e ad utenti in doppia-diagnosi, cioè con un problema di dipendenza da sostanza associato a problemi di tipo psichiatrico.

Attualmente, gli utenti che lavorano nei laboratori realizzano manufatti, destinati alla vendita a privati e a strutture pubbliche, al fine di favorire un contatto con la società esterna, di ripristinare le capacità di socializzazione e di responsabilità fondamentali per il recupero delle risorse di ogni singolo e di crearsi un’indipendenza economica.

La Cooperativa ha collaborato e collabora tuttora con alcuni Comuni della zona, gestendo progetti di intervento finalizzati al recupero socio-lavorativo di utenti con diverse problematiche.

Gli utenti dei Comuni vengono inseriti in progetti di Inserimento socio-lavorativo, seguiti dal Capocantiere e dall’Educatore-Pedagogista,

La Cooperativa grazie alla sua esperienza individua alcuni interventi, dà vita ad un servizio che sia in grado di attivare risorse, collegarle tra di loro, offrire spazi occasioni e strumenti di lavoro.

9.2.b.2 - Coop. Gli Scapigliati - Breve Presentazione del Soggetto

LA Coop. Gli Scapigliati viene fondata nell’Ottobre del ’95 da un gruppo di giovani di Cabras, tutti diplomati e formati da due corsi di animazione socio-culturale, promossi dal Comune di Cabras negli anni 1993 e 1995.

Nel 1996, la Coop. Ha gestito il Progetto Obbiettivo “Prevenzione Tossicodipendenza….”, che

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comprendeva la creazione e la gestione delle attività di Bibliomediateca e dei laboratori Artigianale Artistico, di Animazione Ambientale e di Animazione Ricreativa.

Dal Gennaio ’97 ad oggi, la Coop gestisce la Bibliomediateca, L’informacomunità, alcune attività di tipo sociale e numerose manifestazioni culturali e ricreative.

Quadro lavorativo è professionale del soggetto:

ATTIVITA’ REALIZZATE

Progetto Obiettivo “Prevenzione tossicodipendenza”,

presso il Comune di Cabras. Gennaio1996/Dicembre1999

• Gestione della Biblioteca Comunale di Cabras e sua trasformazione in Bibliomediateca (Multimedialità ed Internet).

• Creazione di tre laboratori:

1. Artigianale Artistico, che ha impegnato gli utenti in attività come il traforo e la creazione di svariati oggetti in legno, oltre alle attività di Murales, pasta salata, pittura, pittura su vetro e su stoffa;

2. Di Animazione Ambientale che ha coinvolto i ragazzi in attività escursionistiche e di gioco all'aperto oltre che di ricerca e studio sul territorio;

3. Di Animazione Ricreativa con attività di danza, recitazione e canto, scenografia, cineforum oltre alla realizzazione del Musical "Forza venite gente".

ATTIVITA’ CULTURALI

� Stagioni Cinematografiche "Cinema sotto le Stelle". Estate 1995, ‘96, ‘97, ‘98, ’99, ’00, ’01,

� Mostra fotografica "Cabras ieri e oggi". Ottobre 1995

� Commedia musicale "Forza Venite Gente”. Estate 1996

� Cineforum, visione e discussione di film a tema, con la collaborazione del SERT di Oristano. Ottobre – Dicembre 1996

� Rassegna Prodotti Agricoli “ Il MELONE”, in collaborazione con l’ERSAT, presso il Villaggio di

San Salvatore – Cabras. Agosto 1997

� Rassegna Cinematografica Estiva presso il Comunedi Seneghe. Estate 1998

� Organizzazione e logistica e coordinamento relativi al Seminario di Presentazione dell’Oasi “Pauli e Sali”

promosso dal Comune di Cabras, in collaborazione con il WWF Italia, la R.A.S. e la Provincia di Oristano; Luglio 1998

� Serata spettacolo a sfondo sociale “Rock e Dintorni”, con la partecipazione dei gruppi musicali locali

emergenti e la collaborazione del SERT di Oristano, presso il Comune di Cabras. Dicembre 1996 -1997

� Laboratorio di Murales, presso il Comune di Bonarcado. Agosto-Settembre 1997

� Realizzazione Campo Scuola per adolescenti presso la località Monte Maccione – Oliena (Nuoro). Novembre 1998

� Laboratorio di Murales, presso il Comune di Cabras, P.O. “prevenzione stati di disagio, rischio e devianza” DPR. 309/90. Anno 1998/1999

� Laboratorio di Danza, presso il Comune di Cabras- P.O. “prevenzione stati di disagio, rischio e devianza”

DPR.309/90. Novembre 1998/1999

� Laboratorio di Cinematografia e Teatro (attività per lo sviluppo delle capacità espressive e di

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drammatizzazione), P.O. “per minori e adolescenti a rischio”, Comune di Bonarcado. Anno 1999

� Laboratorio di Fotografia, Progetto Adolescenti, 1998/1999 L.216/91, Comune di Cabras. Luglio/Dicembre1999

� P.O. “prevenzione stati di disagio, rischio e devianza” D.P.R. 309/90, Comune di Cabras. Luglio1999/Dicembre 2000

� Gestione laboratori L.15/92, per l’inserimento di persone svantaggiate, Comune di Cabras. Anno 1998/1999/2000

� Coordinamento e realizzazione del periodico Locale d’informazione “IL MAESTRALE”, finanziato dal Comune di Cabras. Novembre 2001

� Laboratorio di Informatica, Progetto Adolescenti L.216/91, Comune di Cabras. Anno 2001/2002

FORMAZIONE DELLA COOPERATIVA

� Corso per intervistatore/rilevatore, promosso dal Comune di Cabras, gestito dal Centro Studi e

Ricerche Sociali Oristano. Anno 1993

� Corso per Operatore Sociale, promosso dal Comune di Cabras, gestito dal Centro Studi e Ricerche Sociali Oristano. Anno 1995

� Corso per Operatori di Strada, promosso dall’Istituzione dei Servizi Sociali presso il Comune di Cabras, realizzato dal Gruppo Abele Torino. Estate 1999

� Corso di “Action Learning per la Dirigenza e i responsabili di Uffici e Servizi Sociali dei Comuni, dell’A.S.L. e della Cooperazione Sociale finalizzato alla costruzione della Carta dei Servizi”; promosso dall’Istituzione dei Servizi Sociali e realizzato da DASEIN Torino. Febbraio 2001

� Corso Professionale per “Assistenti di Biblioteca”, Piano di Formazione 1997/1998 emanato dall’

Assessorato del Lavoro Formazione Professionale della R.A.S. L.R. 47/79, gestito dall’IRECOOP Sardegna, Anno 2000/2001

� Corso Professionale “Sulle Applicazioni Multimediali”, Piano di Formazione emanato dall’Assessorato del Lavoro Formazione Professionale della R.A.S. gestito dall’ ISFORAPI - Sardegna Per un totale di 220 ore. Anno 2003

SERVIZI ATTUALMENTE GESTITI E COLLABORAZIONI CON VARI ENTI

� Servizio di Bibliomediateca Gennaio 1996/ ad oggi

� Servizio di Informacomunità 1998 /1999 come volontariato 1999/ ad oggi

� Collaborazione con Centro Servizi Percorsi “Fondo Sociale Europeo, Misura 3.4 P.O.R. Sardegna 2000- 2006 (Inserimento e reinserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati)

9.2.b.3 Consorzio Koinè - Breve Presentazione del Soggetto

Il Consorzio Koinè è stato costituito nel Dicembre del 1997, originariamente da quattro Cooperative Sociali (di cui tre di tipo A e una di tipo B). Oggi raggruppa 5 Imprese Sociali distribuite e radicate in tutto il territorio della Provincia di Oristano

Il Consorzio Koinè, costituito ai sensi delle Leggi 8 Novembre 1991, n. 381 e 31 Gennaio 1992, n. 59 riguardanti il riconoscimento delle Cooperative di Solidarietà Sociale.

La creazione del consorzio è attribuibile all’azione coordinata di un gruppo di imprese sociali operanti nel settore socio assistenziale della Provincia di Oristano, ormai radicate nel territorio, che hanno visto nel “Consorzio” lo strumento importante per garantire (attraverso l’azione coordinata e la condivisione di servizi e obiettivi) la stabilità e lo sviluppo dell’impresa sociale.

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I risultati raggiunti in questi anni sono stati possibili grazie alla collaborazione e alle sinergie create dai diversi soggetti operanti nel territorio della Provincia di Oristano.

Elemento importante che caratterizza il Consorzio, anche grazie all’azione delle cooperative socie e in particolare della Cooperativa di tipo B, è l’attività finalizzata all’integrazione sociale e all’inserimento lavorativo delle persone disabili, nonché il complesso di iniziative messe in essere per favorire la promozione di opportunità per i disabili, i minori in difficoltà e gli anziani.

A tal fine è stato senza dubbio fondamentale il continuo rapporto tra famiglie, servizi sociali pubblici, ASL, Provincia, Enti Locali. I punti di forza sono rappresentati dalla vasta esperienza e professionalità delle Cooperative che compongono il Consorzio, nonchè dalla ricchezza, in termini di moderni e validi servizi sociali, promossi e messi in essere nei diversi comuni provinciali, in grado di permettere il buon esito del progetto e di garantire lo sviluppo innovativo di un moderno ed efficiente sistema organizzativo dei servizi sociali.

ATTIVITÀ REALIZZATE

1997- 2006: servizi di appoggio educativo e gestione centri di aggregazione e ludoteche per minori, educativa territoriale e assistenza ai portatori di handicap in diversi ambiti territoriali;

1997-2006: servizi di trasporto minori e persone svantaggiate:

1997- 2006 : servizi di assistenza domiciliare e aggregazione anziani nei diversi comuni del territorio;

1997- 2006 : gestione rivolti alla prima infanzia gestione asilo nido nel comune di Cabras

2000- 2006 : Gestione e realizzazione di servizi mirati all’ inclusione sociale e al reinserimento lavorativo di persone disabili psichici nel territorio di: Cabras, Palmas, Narbolia, Oristano, Simaxis, Cuglieri, Tramatza, Nurachi, Zeddiani, Siapiccia, Siamanna.

2001- 2006 : gestione di servizi di centro diurno socio -educativo per insufficienti mentali nel comune di Cabras

2005 – 2006 ; gestione di progetti per il reinserimento lavorativo di ex e tossicodipendenti per la provincia di Oristano

PERCORSI FORMATIVI

2002: corso di formazione continua per operatore dei servizi socio- assistenziali;

2002 corso di formazione continua per manager del no profit;

2002 corso di formazione continua per le nuove problematiche societarie della cooperativa;

2005 corso di formazione per tutor del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate;

2005 corso di pronto soccorso aziendale di D L.g.S 626/94

2005 corso di sicurezza aziendale D L.g.S 626/94

2005 corso di sicurezza aziendale antincendio D L.g.S 626/94

2006 formazione delle cooperative nel percorso qualità e legge sulla PRIVACY

9.2.b.4 Coop. Alle Sorgenti - Breve Presentazione del Soggetto

La Cooperativa Sociale “Alle Sorgenti”, nata come Cooperativa Sociale di tipo “B”, da anni si occupa del problema degli Inserimenti Socio-lavorativi di persone svantaggiate e del sostegno psico-socio-educativo agli utenti, essa è conforme alle leggi 381/’91 e 16/’97.

Uno dei nostri obiettivi è quello di promuovere occasioni e percorsi di inserimento lavorativo e di emancipazione sociale per soggetti provenienti da situazioni ed esperienze di difficoltà e di emarginazione. Proponiamo inserimenti lavorativi assegnando un forte valore al lavoro, nel rispetto delle

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normative contrattuali, previdenziali e assicurative, oltre a quelle per la tutela della salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Assegniamo molta importanza alla qualità degli inserimenti lavorativi; la qualità è data soprattutto dal clima e dalla bontà delle relazioni tra gli operatori e gli utenti e dalla qualità del progetto di inserimento lavorativo mirato ad una reale mansione. La formazione, l’informazione e la comunicazione trasparente sono strumenti importanti per rendere la nostra impresa un luogo per l'emancipazione, la crescita e la valorizzazione individuale, sociale e professionale. La nostra Cooperativa ha in gestione una comunità di Reinserimento per soggetti svantaggiati (ex tossicodipendenti, ex alcoolisti, soggetti in trattamento psichiatrico e in affidamento dai servizi sociali per adulti) ed una Casa Protetta per Malati Psichiatrici, "Betania".

Utilizziamo il metodo terapeutico dell’Ergoterapia o terapia del lavoro, a questo scopo sono nati dei laboratori artigianali, quali falegnameria, ceramica, corniceria e lavorazione dell’alluminio, completamente gestiti da ragazzi che hanno svolto un programma terapeutico comunitario ed hanno alle loro spalle un passato di tossicodipendenza e ad utenti in doppia-diagnosi, cioè con un problema di dipendenza da sostanza associato a problemi di tipo psichiatrico.

Attualmente, gli utenti che lavorano nei laboratori realizzano manufatti, destinati alla vendita a privati e a strutture pubbliche, al fine di favorire un contatto con la società esterna, di ripristinare le capacità di socializzazione e di responsabilità fondamentali per il recupero delle risorse di ogni singolo e di crearsi un’indipendenza economica.

La Cooperativa ha collaborato e collabora tuttora con alcuni Comuni della zona, gestendo progetti di intervento finalizzati al recupero socio-lavorativo di utenti con diverse problematiche.

Gli utenti dei Comuni vengono inseriti in progetti di Inserimento socio-lavorativo, seguiti dal Capocantiere e dall’Educatore-Pedagogista,

La Cooperativa grazie alla sua esperienza individua alcuni interventi, dà vita ad un servizio che sia in grado di attivare risorse, collegarle tra di loro, offrire spazi occasioni e strumenti di lavoro.

9.2.b.5 Coop. COAGI, Arborea - Breve Presentazione del Soggetto

MISSION ED ESPERIENZA DELLA COOPERATIVA

La Cooperativa Sociale CO.A.G.I. è nata nel 1986. I soci l’hanno fondata con l’intento di operare nei più diversi contesti: con i bambini e ragazzi della 1^ e 2^ infanzia, con adolescenti e giovani, con gli anziani, con i disabili e con chiunque altro si potesse trovare in situazioni, anche temporanee, di bisogno, rischio, disagio, emarginazione.

Il suo scopo è sempre stato quello di realizzare interventi per la promozione della Persona, dall’infanzia all’età adulta, conducendo interventi che rispettassero e valorizzassero gli utenti secondo una prospettiva per la quale ci relazioniamo sempre con PERSONE e non PROBLEMI.

Con la presente proposta la Cooperativa COAGI intende concretizzare l’esperienza di quasi 20 anni di gestione di servizi rivolti a minori della 1^ e 2^ infanzia, adolescenti e giovani, anziani, disabili e a chiunque altro si potesse trovare in situazioni, anche temporanee, di bisogno, rischio, disagio, emarginazione.

Oggi la Cooperativa CO.A.G.I. con i suoi oltre 34 soci lavoratori e 17 tra dipendenti e collaboratori, gestisce attualmente circa 10 servizi rivolti a persone bambini, ragazzi, disabili, anziani, pazienti psichiatrici.

SERVIZIO

Con il presente patto, la Cooperativa COAGI si propone per la gestione associata con la Comunità”Il Gabbiano” di Oristano di una casa famiglia per utenti disabili e di servizi e attività assistenziali, socio-

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ricreative ed educative per la stessa tipologia di utenza e per i loro familiari.

OBIETTIVI E ATTIVITA' DEL PRESENTE PATTO

I servizi suddetti andranno a coprire un’area nel territorio oristanese quasi del tutto sguarnita di strutture in grado di dare risposte molteplici rivolte alla disabilità .

La nostra esperienza nella gestione dei servizi rivolti alle persone disabili ci spinge sempre più a credere che una struttura di accoglienza come quella che stiamo presentando possa essere una opportunità di miglioramento e/o sviluppo di benessere individuale e sociale per tutti quei disabili che vivono in solitudine e sono privi di una rete amicale e sociale; per i loro familiari, per alleviare il loro carico psicologico e materiale, e per tutte quelle persone affette da disabilità che necessitano semplicemente di un luogo di accoglienza, di ascolto e di socializzazione.

La Cooperativa intende quindi promuovere da un lato il servizio di casa famiglia e dall'altra una serie di servizi e attività diurni per i disabili residenti nella provincia di Oristano e per le loro famiglie.

9.2.b.6 Coop. COSSAGI - Breve Presentazione del Soggetto

La Cooperativa Sociale CO.S.S.A.G.I. Società Cooperativa è stata costituita nell’anno 1985 ed ha sede legale in Arborea.

La Cooperativa CO.S.S.A.G.I. si è sempre distinta per il suo impegno nel sociale, sostiene attività ed iniziative rivolte a minori, giovani ed anziani, a sostegno del benessere condiviso della comunità.

Opera con successo nel territorio di Arborea dal 1986 a tutt’oggi nei seguenti campi di attività:

Gestione per conto del Comune di Arborea dei seguenti Servizi:

Servizio di Assistenza Domiciliare dal 1986 ad tutt’oggi.

Servizio Educativo ed Assistenza ai portatori di handicap nelle scuole dal 1994 a tutt’oggi.

Servizio Ludoteca dal 1994 al 2000 e dal gennaio 2006 a tutt’oggi.

Centro di Aggregazione Sociale per minori, giovani ed anziani dal 1994 a tutt’oggi.

Servizio mensa scolastica presso l’istituto comprensivo di Arborea dal 1989 a tutt’oggi.

Servizio pulizie stabili comunali dal 2000 a tutt’oggi.

Gestione per conto di altri Enti dei seguenti Servizi:

Servizio di pulizie per gli uffici SBS di Arborea da marzo 2005 tutt’oggi.

Servizio pulizie durante il congresso dell’ordine degli ingegneri presso il Centro Provinciale HORSE COUNTRY nei giorni 12, 13, 14. 15 e 16 settembre 2005.

Gestione in ATI con la Cooperativa CO.A.G.I. di Terralba il seguente Servizio:

Servizio Ludoteca nell’intercomune (5 comuni) con Comune capofila Villaurbana.

Gestione come privato, in convenzione con la Cooperativa 3A di Arborea, il seguente servizio:

Servizio “PORTE APERTE AD ARBOREA”: servizio di animazione al territorio lungo la filiera produttiva della Cooperativa 3A di Arborea, rivolto alle scuole della Sardegna, dal 2002 al 2004.

Nell’organico della Cooperativa Sociale Co.S.S.AG.I. prestano regolare servizio:

Animatori Socio-Culturali con qualifica regionale.

Ludotecari con qualifica regionale.

Educatori con diploma educativo.

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Educatori professionali con laurea in Scienze dell’Educazione.

Assistenti domiciliari e dei servizi tutelari con qualifica regionale.

Assistenti dell’infanzia con diploma triennale.

Esperti di laboratorio musicale, informatica e bricolage.

Assistenti ai portatori di Handicap con esperienza.

Operatori di pulizie.

Operatori mensa.

Responsabile hccp.

Responsabile sicurezza.

Responsabile qualità.

Responsabile progettazione.

1 bagnino con brevetto.

1 ragioniere.

1 infermiere.

Inoltre, la Cooperativa Sociale CO.S.S.A.G.I., attesta di aver ottenuto, nel mese di luglio 2005, la certificazione di qualità ISO 9001 2000, nel settore di accreditamento 38 F.

La Cooperativa, tenendo conto dei servizi già eroganti dall’ente in loco e avendo preso in esame la proposta della creazione di un “presidio territoriale integrato socio-sanitario”, mette a disposizione, per la creazione e la realizzazione di questa nuova struttura, tutte le figure professionali di cui essa dispone all’interno del suo organico.

I soggetti de-ospedalizzati, che verranno ivi ospitati, potranno godere dell’assistenza diurna e notturna di qualificati assistenti domiciliari e dei servizi tutelari, nonché dell’intervento di un infermiere.

Gli animatori e gli educatori cureranno specifiche attività che avranno l’obiettivo di favorire e promuovere la socializzazione, la comunicazione tra i vari soggetti presenti e l’integrazione di essi nel vicino centro di aggregazione sociale, dove potranno prendere parte a tutte le varie iniziative programmate e realizzate

La Cooperativa, grazie ad un’attenta conoscenza del territorio nel quale opera e grazie alle specifiche attività che da anni porta avanti, mette a disposizione della comunità la sua qualificata operatività, affinché si possa crescere avviando un efficace processo di comunicazione tra i diversi soggetti educativi; tale processo dovrà essere la base per un concreto intervento di prevenzione del disagio sociale.

Seguendo quest’ottica i destinatari di questo progetto saranno tutti gli appartenenti ad esso: i de-ospedalizzati, i loro familiari e i servizi del territorio che sono impegnati nella realizzazione dei diversi interventi. In sostanza, tutta la comunità può ritenersi destinataria di questo presidio in quanto beneficiaria direttamente dell’azione sociale proposta.

9.2.b.7 Coop. COMETE - Breve Presentazione del Soggetto

Co-Mete è una piccola cooperativa sociale di tipo B. Una azienda che vende servizi culturali e professionali alle amministrazioni locali e agli organismi del terzo settore. Una azienda che realizza l'inserimento lavorativo dei suoi soci svantaggiati inserendoli nei processi lavorativi che creano i servizi di formazione, supervisione, programmazione, ricerca nei servizi sociali,

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scolastico / formativi, educativi e socio sanitari che produce e vende. Co-Mete sostiene chi cura, assiste, forma. Co-Mete sostiene chi fa educazione.

I prodotto offerti sono:

Software di gestione dei servizi sociali e educativi

I software vengono incontro a bisogni di razionalizzazione delle informazioni, organizzazione del lavoro, produzione di conoscenza legati alla realizzazione di programmi e progetti in campo educativo, sociale e della formazione professionale.

Contenuti

• Banche dati

• Programmi per la stesura di PEI

• Sistemi di incrocio delle informazioni

• Produzione guidata di modulistica

• Sistemi di controllo delle procedure e valutazione

• Gestione amministrativa e contabile

A chi è rivolto:

• Imprese sociali

• amministrazioni pubbliche

• enti e organismi di formazione

Protocolli, liste di valutazione e procedure di gestione

Il prodotto è riferito a servizi in atto o in costruzione e prevede l'elaborazione delle linee guida per la gestione e l'automatizzazione del controllo attraverso sistemi di riferimento costante alla qualità.

Contenuti

• Elaborazione di liste di controllo

• Elaborazione di protocolli

• Elaborazione di sistemi di controllo

A chi è rivolto:

• Imprese sociali

• amministrazioni pubbliche

• enti e organismi di formazione

Ricerche tematiche

Le ricerche sono azioni di raccolta di informazioni nei campi principali di pertinenza della società.

È particolare oggetto di intervento il sistema dell'istruzione e della formazione e quello delle politiche sociali ed educative.

Contenuti

• Bibliografie

• Saggi

• Relazioni

• Riassunti

• Elaborazione di indicatori

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• Elaborazione di questionati e sistemi di rilevazione

• Elaborazione di schemi di interviste e sistemi di ricerca azione

• Stesura di rapporti

• Coordinamento di gruppi di ricerca azione

A chi è rivolto

• Operatori dei servizi sociali ed educativi

• Studenti

• Professionisti

• Imprese sociali

• amministrazioni pubbliche

• enti e organismi di formazione

9.2.b.8 Associaz. IPPOGRIFO - Breve Presentazione del Soggetto

Associazione ONLUS di recente istituzione: Le finalità dell’Associazione sono le seguenti:

- curare e favorire la promozione e la gestione di attività culturali, didattiche e formative rivolte a persone con disagio mentale, ai familiari, agli operatori e ai volontari;

- promuovere la formazione, l’avvio al lavoro e il reinserimento lavorativo di persone affette da disagio mentale;

- promuovere l’integrazione con la rete sociale;

- sviluppare una partneship con i servizi pubblici;

- contribuire alla costituzione di luoghi di incontro e luoghi abitativi per persone con problematiche più complesse;

- promuovere ogni genere di attività culturale e ricreativa tesa alla valorizzazione della persona e al suo inserimento nella collettività sociale;

- svolgere attività formative, aggiornamenti teorico-pratici, gruppi di studio su argomenti specifici, corsi di formazione al lavoro, corsi di avvio a cooperative di lavoro, corsi per la formazione di gruppi di auto aiuto.

9.2.b.9 Associaz. Mamutzones - Breve Presentazione del Soggetto

Max 2 pagine (fornire una breve presentazione delle finalità del Soggetto, delle principali esperienze e

attività realizzate, dei servizi erogati, delle competenze professionali disponibili con particolare riferimento

agli obiettivi ed ai contenuti del Patto per il Sociale proposto).

9.2.b.10 Coop. IL SEME - Breve Presentazione del Soggetto

LA COMUNITA’ IL SEME: “UN’ESPERIENZA DI RIABILITAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO ATTRAVERSO L’AGRICOLTURA SOCIALE”

“Coltivare per rinascere”, sembra riassumere molti tratti della ricca esperienza della Comunità Il Seme nell’ambito del “disagio mentale”.

E' ormai da venti anni che la Cooperativa Sociale "Comunità Il Seme" , composta in prevalenza da

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giovani diversamente abili, opera con l'obiettivo di realizzare possibili opportunità di integrazione della disabilità e di autonomia nella vita attiva, nel contesto sociale, produttivo e lavorativo. Ha rappresentato talvolta un porto franco per diverse centinaia di ragazze e di ragazzi in una realtà che, specie attorno alle politiche rivolte alla disabilità, è stata spesso assente, altre volte indifferente.

La Cooperativa Sociale "Comunità Il Seme" Onlus, costituita nell'anno 1985 per iniziativa di un gruppo formato da giovani disabili, da alcuni genitori e operatori sociali e tecnici agrari, anche a seguito di un'insieme di sinergie di azione con l'ASL 5, l'Ente Provincia e la Regione Autonoma della Sardegna, l'insieme dei servizi sociali Comunali e rapporti di collaborazione fattiva con altre imprese economico produttive, svolge un insieme di attività produttive nell'ambito del settore orto-floro vivaistico, culturali, sociali e di formazione professionale finalizzate prevalentemente all'integrazione sociale, alla formazione e sviluppo di autonomie tramite il lavoro, all'inserimento lavorativo di giovani diversamente abili e, in genere, di persone in condizioni di disagio. La Cooperativa originariamente (nel 1985) si è costituita come "Cooperativa integrata" nell'ambito del settore agricoltura, nel marzo 1992 ha adeguato il proprio statuto alla Legge 381/91 sul riconoscimento delle Cooperative Sociali, divenendo Cooperativa Sociale (con la duplice valenza “sociale “ e “agricola”). Le prime attività di agricoltura sociale sono state realizzate nell’ambito del centro aziendale San Martino (orto del vecchio ospedale di Oristano); centro che ha rappresentato (sino ad oggi) un’importante sostegno allo sviluppo del complesso di attività riabilitative, di integrazione e di inserimento lavorativo per tanti giovani diversamente abili della Comunità.

Le attività della Cooperativa coinvolgono mediamente 40 persone (quotidianamente) , di cui 25 disabili -soci e non- inseriti nelle attività della Cooperativa in parte per iniziativa congiunta con i Comuni e altri Enti e Istituzioni e direttamente per iniziativa della Comunità su richiesta delle famiglie (servizi svolti gratuitamente dalla Cooperativa). Gli operatori attualmente servizio presso la servizio presso la Cooperativa riguardo alla realizzazione dei servizi e delle attività produttive sono in numero di 9 (2 Educatrici prof.li , 1 Animatrice, 5 operati e 1 autista) oltre ai volontari ( soci e non) della Cooperativa (oltre 30). L'insieme dei componenti la Cooperativa e degli utenti delle attività, soci e non, provengono da 16 Comuni distribuiti in quasi tutta l'area territoriale della provincia di Oristano, di cui il più lontano dista dal centro aziendale circa 50 Km.. La Cooperativa, oltre all'insieme delle diverse attività, organizza quotidianamente il trasporto di tutti i partecipanti dalla propria residenza alla sede di lavoro. Relativamente al gruppo di giovani diversamente abili (con disabilità grave) fruitori quotidianamente dei servizi della Cooperativa e inseriti nell’ambito delle attività dell’azienda multifunzionale protetta “fattoria sociale”, alcuni sono inseriti attraverso un rapporto di convenzione con i rispettivi Comuni di residenza e altri attraverso servizi attuati gratuitamente dalla Cooperativa . Aspetto importante, e quindi di fondamentale importanza, che caratterizza la specificità della Cooperativa Sociale Comunità Il Seme, è “il lavoro in fattoria sociale” anche come valido mezzo di integrazione per le persone disabili e in genere in stato di disagio.

L'insieme di attività esterne che normalmente vengono promosse, a supporto del processo di integrazione sociale e di dei giovani diversamente abili, hanno l'obiettivo di permettere un realistico superamento di quelle barriere (in particolare culturali e relazionali) che separano la persona disabile "dall'altro" e che spesso impediscono il loro "sentirsi" pienamente utili e parte integrante e attiva della propria Comunità.

L'insieme di attività e i l Centro di Lavoro e di Vita Comunitaria “Luigi Garau” della Cooperativa si configura come luogo /lavoro protetto- fattoria sociale, con annesso fattoria didattica e ristorante agrituristico (Il primo in Italia ad essere gestito direttamente nelle diverse attività da diversamente abili – nello specifico in prevalenza da persone down)

La Comunità Il Seme in questi anni ha avuto il coraggio e, anche, la capacità di “osare”!

Forse è proprio questa continua ansia all’ “osare” che ha contribuito ad una situazione nel territorio che è certo cambiata, esistono nuove sensibilità e consapevolezze, specie in ambito rurale. La Comunità Il Seme in questi anni ha rappresentato un chiaro e valido riferimento culturale, solidale e di ricca iniziativa

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progettuale e di impegno concreto nell’area del disagio, della disabilità, del lavoro ( in particolare di quello agricolo) e della generalità dello sviluppo locale.

Vent’anni di sforzi tenaci, di impegno, di difficoltà per sopravvivere e imporsi. Ma anche di incontri e conoscenze nuove , consapevolezze e sensibilità nuove, di riconoscimenti veri e sinceri (perché vissuti e sentiti) e, talvolta, di soddisfazioni grandi. Oggi la Comunità Il Seme (pur essendo una realtà semplice e comunque piccola da un punto di vista economico) rappresenta un riferimento stabile per il territorio, per l’associazionismo, per la cooperazione e le Istituzioni pubbliche, per le Comunità locali e le persone che ci vivono e agiscono, ma soprattutto per la generalità delle persone in stato di disagio e per gli esclusi di sempre: i disabili.Da qui la sua importanza e il suo forte radicamento nel territorio rurale, elementi questi che ne fanno una importante e originale esperienza in termini di riabilitazione e integrazione delle persone disabili tramite il lavoro e in particolare l’agricoltura sociale.

In questi anni ha sempre mantenuto il suo carattere solidaristico, culturale, produttivo e solidale, attraverso il quale favorire il protagonismo delle tante ragazze e ragazzi diversamente abili, nella difficile costruzione di pari opportunità di vita. Dall’autonomia di vita alla vita attiva, dalla socialità al lavoro, da un’accoglienza “subita” a una vita comunitaria libera, sentita, voluta e in integrazione nella normalità di tutti.

Eppure, nonostante la condizione di forte svantaggio, si è riusciti ad essere un riferimento importante anche in termini di impresa sociale, in grado di promuovere sviluppo e occupazione, ed essere sponda e opportunità di inclusione sociale.

Il Seme è l’impresa sociale operante nel settore agricolo/sociale che più di altre, nella realtà territoriale sarda, ha saputo promuovere, diversificare, innovare le attività in funzione del protagonismo delle persone disabili. I percorsi di definizione, promozione e stabilizzazione della “fattoria sociale” come importante luogo e opportunità di riabilitazione e integrazione delle persone disabili tramite il lavoro rappresenta un importante risultato.

La Cooperativa, oltre a organizzare l'insieme delle diverse attività produttive della fattoria e le normali attività di carattere sociale, normalmente realizza attività di animazione e di iniziativa esterna, anche per permettere un salto di qualità degli interventi e per favorire una maggiore sensibilizzazione esterna sulle problematiche inerenti la disabilità, e nuove consapevolezze sulla non più rinviabile risposta ad una reale e visibile integrazione dei disabili nella realtà sociale, culturale ed economica.. L’attività di Fattoria sociale si sviluppa principalmente nell’ambito del Centro di lavoro e di vita Comunitaria Luigi Garau n Santa Giusta.

Nell'ambito del complesso delle attività della Cooperativa, parte rilevante occupano quelle relative allo sviluppo dei processi produttivi aziendali, finalizzati prevalentemente allo sviluppo dei normali percorsi di agroterapia e fattoria didattico solidale, elementi finalizzati all'integrazione sociale e allo sviluppo di autonomie di vita per i giovani diversamente abili (soci e non) della Cooperativa. Queste attività sono in parte realizzate in raccordo con le Istituzioni e i servizi sociali pubblici. La “fattoria sociale” è anche un importante luogo di Formazione Professionale.

La fattoria si caratterizza per la sua attività orto-floro-vivaistica, i diversi percorsi riabilitativi , artigianale-artistica, confezionamento e commercializzazione delle produzioni, i percorsi didattici e del gusto in fattoria solidale, la ristorazione e l’ospitalità agrituristica, le attività socio-educative e di formazione rivolte a giovani svantaggiati; le attività di giardinaggio e di manutenzione delle aree verdi in diverse Comunità locali, nonchè dei relativi interventi di integrazione sociale e sviluppo di autonomie di vita tramite il lavoro..

Attività di sensibilizzazione attorno ai temi legati alla disabilità e di divulgazione del modello Il Seme;

Attività interculturali e di scambio e cooperazione internazionale. (importanti le sue attività di “mobilità” per giovani disabili che la Comunità Il Seme realizza ormai da molti anni in diversi Paesi d’ Europa e l’insieme di attività di scambio e cooperazione con l’America latina (Argentina, Cile, Costa Rica, Messico),

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importante il rapporto con la rete di “Fattorie sociali” promosse e sostenute dal nobel per la pace A. Perez Esquibel.

L'insieme delle attività, rispetto al loro sviluppo processuale, oltre all’obiettivo primario del reddito e dell’economicità dell’impresa sociale e produttiva, sono finalizzate a creare reali opportunità di integrazione delle persone disabili, al favorire il reale inserimento lavorativo . L’insieme di attività produttive della Cooperativa finanziano buona parte dell’insieme di attività quotidiane di integrazione sociale rivolte a giovani diversamente abili residenti in diversi Comuni della provincia di Oristano.

Relativamente alle ultime iniziative realizzate, un intervento in termini di sviluppo di "Fattoria didattica" in azienda “protetta” oltre al favorire e a garantire un “turismo sociale” in azienda agricola, ha rappresentato e rappresenta un valido strumento di integrazione per le persone disabili protagoniste dell’impresa, nonché una formidabile opportunità di relazione con “l’altro” e occasione di dimostrazione dell’insieme di abilità.

Dal punto di vista produttivo negli ultimi anni si è proceduto ad una diversificazione delle attività agricole e artistico-culturali, in termini di azienda multifunzionale-fattoria sociale, opportunità e garanzia per favorire al meglio e promuovere parità di condizioni per le persone con disabilità.

Attraverso questi presupposti si è riusciti ad essere riferimento in importanti iniziative tese a combattere l’esclusione sociale e a favorire una migliore qualità della vita nelle comunità rurali dell’interno dell’isola.

L’obiettivo che ci si è posti in questo ricco lavoro di partenariato è rappresentato dal radicare nel territorio un modello di "economia solidale" capace non solo di diffondere il ricco messaggio di una nuova cultura della solidarietà o di mettere in campo interventi capaci di dare risposta, realmente e nel tempo presente, agli innumerevoli "bisogni" della realtà del bisogno, ma anche di innescare processi di sviluppo validi per le nostre comunità rurali.

La cultura solidale delle nostre comunità rurali, può infatti divenire uno dei pochi antidoti alla crescente omologazione della società di massa, nonché carta vincente di una proposta alternativa di sviluppo, anche economico, dei territori rurali.

9.2.b.11 Fondazione L’Albero Vita - Breve Presentazione del Soggetto

L'Albero della Vita è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) impegnata nella tutela e nella salvaguardia dei diritti dei bambini.

Realizza servizi di accoglienza, assistenza e prevenzione per bambini e adolescenti che vivono in condizioni di grave emarginazione sociale. Inoltre è costantemente impegnata in campagne di informazione e di sensibilizzazione a livello nazionale sulle tematiche del disagio minorile in Italia e nel mondo.

Il principale impegno dell'Albero della Vita è quello lavorare nelle aree geografiche con maggiori necessità, a fianco dei bambini e degli adolescenti più svantaggiati, con l'obiettivo di accoglierli ed aiutarli a sciogliere i nodi creati dalle esperienze più traumatiche e ricondurli ad una vita interiore, familiare e sociale ricca di opportunità, di affetto e di traguardi da raggiungere.

Realizza servizi per minori disagiati, attività di sensibilizzazione e raccolta fondi, beneficenza, programmi di Sostegno a Distanza per i bambini del Sud del mondo.

In Italia L'Albero della Vita realizza e gestisce case di accoglienza per bambini e adolescenti con diverse tipologie di problemi: neonati abbandonati o allontanati da famiglie con forti problematiche sociali, bambini provenienti da situazioni di incuria, abbandono o violenza, minori con problemi psichici, adolescenti che vivono in condizioni di marginalità sociale.

La caratteristica principale delle strutture, nelle quali lavorano equipe di esperti (educatori, psicologi,

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pediatri, etc.) e di volontari, è quella di accogliere un numero ridotto di bambini per poter offrire loro un ambiente sereno e familiare che favorisca il soddisfacimento di tutti i bisogni di base e (quando possibile) il recupero progressivo del legame con la famiglia d'origine.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si citano alcuni progetti attivi.

Comunità Alloggio Domu Mia Attilio Mazzella è una Comunità Alloggio Familiare per il reinserimento assistito dei minori in difficoltà, gestita da una coppia stabile residenziale e un'equipe di educatori professionali. La struttura può accogliere fino a 14 giovani sul territorio sardo, di età compresa tra 6 e 21 anni, che vivono condizioni di difficoltà, a rischio di marginalità e devianza sociale. Il progetto intende creare un contesto di accoglienza integrale per minori preadolescenti e adolescenti, offrendo loro un percorso che li accompagni nella crescita fino all’autonomia, attraverso occasioni concrete di sviluppo e professionalizzazione. In “Domu Mia” i bambini e i ragazzi partecipano ad attività educative, assistenziali, terapeutiche, socializzanti, ricevono una formazione professionale e vengono accompagnati in percorsi di autonomizzazione assistita e di inserimento lavorativo. “Domu mia” è situata presso il Comune di Tortolì (NU). Si tratta di un edificio di 500 mq., composto da due piani e dependance, circondato da 5000 mq. di giardino e affacciato sul porticciolo. La struttura include molti spazi comuni per attività e laboratori ed vicina a scuole e contesti aggregativi.

Comunità Psico -Terapeutica ECO è la prima struttura di questo tipo realizzata da L’Albero della Vita. La casa è situata a Oleggio (NO) e può accogliere fino a 10 ragazzi. La comunità accoglie minori allontanati dai nuclei familiari di origine, che necessitano interventi volti a curarne disturbi della personalità e psicosi.

La casa è collocata in un contesto che offre, al contempo, occasioni di socializzazione e integrazione sociale. Si tratta di struttura a misura d'uomo: un massimo di 8-10 posti, un clima familiare, la possibilità di svolgere un intervento riabilitativo individualizzato.

Il personale è composto da 4 equipe con competenze differenziate, in grado di seguire il progetto dallo startup alla gestione delle attività quotidiane, dalla formazione degli educatori alla ideazione e realizzazione di campagne di sensibilizzazione del pubblico e raccolta fondi per la realizzazione delle case.

Centro Diurno Vivi Ciò Che Sei di aggregazione giovanile rivolto a minori a rischio di marginalità sociale tra gli 8 e i 15 anni. I ragazzi sono seguiti assistiti da personale qualificato, coadiuvato da volontari che collaborano nelle varie attività educative e ricreative. Le aree periferiche dei maggiori centri urbani sono spesso caratterizzate da molteplici forme di disagio sociale: le prime vittime di questo contesto sono i bambini e gli adolescenti, che trasformano le condizioni ambientali sfavorevoli in gravi traumi personali, forti difficoltà psico-affettive e percorsi di devianza sociale. Il centro mira a dare un forte sostegno ai minori, offrendo loro concrete opportunità di accoglienza psico-affettiva e di socializzazione e collaborando con i servizi sociali di zona e con le famiglie di origine per una risoluzione delle situazioni di provenienza. "Vivi ciò che Sei" rivolge la sua attenzione a bambini e pre-adolescenti (dagli 8 ai 15 anni) della zona 6 di Milano. Si tratta di minori a rischio di marginalità sociale, con condizioni familiari e sociali di forte disagio.

Comunità Alloggio per minori La Bussola si trova in provincia di Pavia, accoglie nove bambini di età compresa tra 3 e 10 anni, provenienti da situazioni familiari caratterizzate da incuria, abbandono o violenza. Il servizio è diventato un punto di riferimento per gli enti e le istituzioni che in Lombardia si occupano di minori disagiati. Accoglienza del minore in un clima caldo e sereno che garantisca il soddisfacimento di tutti i bisogni di base. Normalizzazione socio-educativa, riabilitazione psico-motoria, adeguamento del bambino in tutti gli aspetti della sua vita affettiva, sociale ed interiore. Recupero progressivo, dove

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possibile, del legame con la famiglia d'origine.

Comunità Alloggio per minori ZeroTre, è una casa di accoglienza che ospita e assiste bambini da 0 a 3 anni di età, abbandonati alla nascita o provenienti da situazioni di grave degrado familiare e sociale, privi delle necessarie cure e talvolta vittime di violenze e di abusi.

Obiettivo del progetto è di accogliere il minore in un clima caldo e sereno che garantisca il soddisfacimento di tutti i bisogni di base ed una progressiva normalizzazione socio-sanitaria, riabilitazione psico-motoria, adeguamento del bambino in tutti gli aspetti della sua vita affettiva, sociale ed interiore. Per giungere a un recupero progressivo, dove possibile, del legame con la famiglia d'origine. Il progetto "La Rondine" prevede l'apertura di una serie di alloggi dedicati ad ospitare nuclei familiari in grave difficoltà, composti da mamma/bambino.

La finalità è quella di creare un servizio di "seconda accoglienza" per donne sole in difficoltà con figli piccoli, offrendo loro alloggio e assistenza materiale e sostenendo il loro reinserimento socio-lavorativo. La struttura può ospitare 2 nuclei familiari mamma-bambino contemporaneamente, per un totale di 4-5 utenti (2 madri e 2-3 bambini). Per ogni nucleo è prevista una permanenza breve, finalizzata al rapido reinserimento sociale e non all'inserimento prolungato nella struttura (che deve essere presto libera per l'accoglienza di una nuova famiglia), attorno mediamente ai 4-6 mesi (4-6 nuclei familiari assistiti in un anno).

Il progetto “MammAmica” prevede la gestione del problema delle donne che affrontano da sole la gravidanza e si devono occupare senza nessun aiuto dei propri bimbi nel momento più delicato - quello dei primi mesi di vita - diventa sempre più grave.

Per queste donne L'Albero della Vita ha realizzato il progetto "MammAmica" con l'obiettivo di sostenere le mamme in condizione di disagio, aiutandole ad affrontare le difficoltà iniziali della maternità e accompagnandole nell'educazione del loro bimbo.

Il Programma "Per un fratello in più" prevede una serie di incontri informativi e di sensibilizzazione a livello locale, fra cui l'apertura di appositi sportelli, per spiegare in cosa consiste l'affido familiare e sottolineare i requisiti necessari e l'importanza della preparazione per affrontare questa esperienza.

Quando un bambino deve essere temporaneamente allontanato dalla sua famiglia d'origine, l'affido familiare può essere la migliore soluzione per aiutarlo.

La famiglia che lo accoglie gli offrirà non solo ospitalità, ma anche attenzioni, cure, calore, amore: in casa diventerà un "fratello in più".

I genitori affidatari lo accompagneranno affettuosamente nella crescita per tutto il periodo necessario a risolvere al meglio la situazione di provenienza.

L'Albero della Vita sostiene anche progetti in diverse aree del mondo particolarmente povere. I principali beneficiari dei nostri interventi sono i bambini, ai quali viene garantita la frequenza scolastica, un pasto completo quotidiano nelle mense, le cure mediche necessarie e le vaccinazioni. I progetti includono anche interventi in favore delle famiglie e della comunità di appartenenza, così da offrire la possibilità a queste popolazioni di costruirsi un futuro migliore.

L'Albero della Vita collabora con operatori locali che, nei diversi paesi di intervento, lavorano da anni a contatto con problemi quali la povertà, le malattie, la mancanza di cibo o di infrastrutture: sono quindi esperti nel gestire le situazioni di disagio e nel creare le condizioni per un cambiamento. Il rapporto che L'Albero della Vita ha instaurato con loro è molto stretto, basato su una reciproca stima e fiducia, ma anche sull'impegno a rispettare accordi chiari e trasparenti.

Grazie a queste collaborazioni, L'Albero della Vita può garantire un sostegno alle comunità nel rispetto della loro dignità, cultura e tradizioni.

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9.2.b.12 Centro Studi di Lorenzo Scalia, Oristano - Breve Presentazione del Soggetto

Titolo di studio: laurea in Sociologia, conferitagli dalla Libera Università di Trento,

nell'anno accademico 1974/1975,

Esperienze di lavoro:

Docente di Discipline e Tecniche Aziendali: Turistiche e Commerciali, c/o l'I. T.C. Mossa e I.T.C. N.2 d'Oristano e Mogoro.

Coordinatore e direttore del Centro Studi e Ricerche Sociali,

Coordinatore, relatore, e/o docente per la realizzazione di:

� " Indagine socioeconomica motivazionale completa, commissionata dall'Amministrazione Comunale di S. Giusta Or, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 14 ai 35 anni;

� " Indagine socioeconomica motivazionale completa, commissionata dall'Amministrazione Comunale d'Arborea Or, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 14 ai 35 anni e dai 55 in su

� " Indagine socioeconomica motivazionale completa, commissionata dall'Amministrazione Comunale d'Ollastra Or, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 18 ai 40 anni;

� " Indagine socioeconomica motivazionale completa, commissionata dall'Amministrazione Comunale d'Austis Nu, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 55 anni in su;

� " Corsi di Formazione Professionale per "Intervistatori e Rilevatori" prima d'ogni indagine di cui sopra, riservati a giovani diplomati disoccupati, iscritti nelle liste di collocamento, commissionati dalle stesse Amministrazioni Comunali;

� " Indagine Socio/economica motivazionale completa, commissionata dalla Amministrazione Comunale di Marrubiu, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 14 ai 35 anni;

� " Indagine Socio economica motivazionale completa, commissionata dalla Amministrazione Comunale di Marrubiu, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 55 anni in su;

� " Indagine socioeconomica motivazionale completa, commissionata dall' Amministrazione Comunale di Villa S. Antonio, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 14 ai 35 anni e dai 55 anni in su;

� " Indagine socioeconomica motivazionale completa sulle persone che hanno conseguito la licenza dalla scuola media inferiore di Solarussa (Or) e Zerfaliu (Or) negli anni 80/90: progetto "Orientiamo la scelta";

� " Docenza di "Tecnica della Comunicazione" e di "Sociologia dell'Informazione" al Corso di Formazione Professionale per "Assistente di Biblioteca" coordinato e gestito dallo Ial-Cisl di Oristano (Nov.93)

� " Indagine socioeconomica completa motivazionale, commissionata dalla Amministrazione Comunale di Cabras Or, sugli abitanti del paese compresi nelle fasce d’età dai 15 ai 35 anni, quale prima fase del "Progetto obiettivo triennale - Prevenzione e Contrasto dei Processi che possono produrre tra Adolescenti e Giovani stati di Disagio, Rischio e Devianza" finanziato in gran parte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero Affari Sociali (Dic.93).

� " Ricerca-Indagine su 'La Donna ed il Lavoro', commissionata dal Comune di Oristano - Commissione per le pari opportunità - sulle donne occupate che operano in Oristano; Mag.94.

� " Docenza Corso biennale per Tecnici dei Servizi Sociali , settore Ritardo mentale e psicomotorio,

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progetto dell'Istituto Professionale Statale Servizi Sociali di Oristano 94/95.

� " Docenza Corso biennale per Tecnici dei Servizi Sociali , settore socio/culturale e disabilità, progetto dell'Istituto Professionale Statale Servizi Sociali di Oristano 96/98 .

� “ Coordinamento Indagine Campionaria Socio/Economico/Motivazionale sui Portatori di Handicap con particolare riferimento al Disagio Psichico” condotta dalle studentesse della 5a A IPS Tecnici per i Servizi Sociali di Oristano a. s. 95/96.

� “ Coordinamento e docenza, al Corso per tecniche e strumenti di comunicazione” all’interno del progetto “Comunicare per socializzare” commissionato dal Comune di Solarussa 96/97.

� “ Coordinamento Indagine Campionaria Socio/Economico/Motivazionale su Quale cultura attorno all’Handicap condotta dalle studentesse della 5a B IPS Tecnici per i Servizi Sociali di Oristano a. s. 97/98.

� “ Coordinamento Progetto Obiettivo Intercomunale per l'Integrazione Sociale e l’Inserimento Socio/Lavorativo di Giovani Disabili in Ambiente Protetto, su commissione della Cooperativa il Seme ente gestore di Oristano, Luglio 1998.

� "Collaboratore esterno per la docenza di Comunicazione Aziendale Tradizionale, nei corsi dell'Obbligo Formativo per Operatori di Computer addetti alla Segreteria d'azienda, al Turismo, alla Contabilità, su commissione dell'ANAP di Oristano e di Santa Giusta a. s. 2000/2001/2002".

� "Contratto di lavoro a progetto per la docenza relativa alla Organizzazione Aziendale per il corso di formazione per Tecnico superiore per la gestione di parchi naturali, marini e archeologici, con l'Irecoop s. c. r. l. Istituto Regionale per l'Educazione Cooperativa, per l'anno 2004.

� Attività di rilevazione e di monitoraggio per un percorso di valorizzazione delle risorse umane dell'ITC n. 2 di Oristano e di miglioramento dei servizi: "Gestire il cambiamento e non subirlo". Febbraio/Maggio 2004

� Frequenza corso formazione formatori, come da Progetto Formazione POR 2000/2006 Asse V Misura 5.3 G2 Area Tossicodipendenze, coordinato dalla ATS (Associazione Temporanea di Scopo) UMPARE, c/o Ial Sardegna Via Cagliari,24 Oristano Marzo/Giugno 2004.

� Ricerca/azione: indagine sociologica motivazionale sui comportamenti degli studenti dell'istituto tecnico commerciale n.2 di Oristano

9.2.b.13 Consorzio SIS Scarl - Breve Presentazione del Soggetto

Il Consorzio SIS - Sviluppo Impresa Sociale S.C.AR.L - nasce a Sassari il 9 settembre 2003, con l’obiettivo prioritario di sviluppare il Terzo Settore, nel cui ambito opera. Le quattro aree di attività del Consorzio SIS sono identificate in:

• Formazione: il SIS intende supportare il cambiamento in atto nelle politiche del lavoro; è promotore di attività di aggiornamento e riqualificazione destinate agli operatori del sistema scolastico e della formazione nonché di iniziative di formazione continua concepite per gli operatori delle imprese e per il personale degli enti pubblici. Nell’ambito dell’attività di formazione il Consorzio SIS sviluppa progetti di Formazione a Distanza (FaD) avvalendosi dell’ausilio di tecnologie avanzate; a tal fine elabora opportuni strumenti didattici multimediali. I corsi realizzati dal sistema formativo a distanza, i cui utenti sono assistiti e guidati da Tutor e Docenti qualificati, sono strutturati sulla base delle seguenti tematiche:

� Orientamento al Terzo Settore;

� Raccolta fondi;

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� Cooperazione Internazionale con i Paesi in Via di Sviluppo;

� Istituzioni Europee, Fondi Strutturali e Programmi comunitari;

� Marketing Sociale;

� Piani di Impresa Sociale

• Consulenza: il SIS si pone come partner delle organizzazioni del Terzo Settore cui offe consulenza ed assistenza per quanto concerne l’elaborazione di piani industriali, finanziari, economici ed organizzativi e per tutti gli altri aspetti che ne favoriscano lo sviluppo; presta inoltre la propria attività di consulenza a beneficio delle amministrazioni pubbliche, delle istituzioni scolastiche e delle imprese private.

• Ricerca: intendimento del Consorzio è sviluppare e promuovere metodologie didattiche innovative e linguaggi comunicativi multimediali nel campo dell’istruzione, dell’orientamento e della formazione per il Terzo Settore. Attraverso lo studio, la ricerca, la documentazione e l’attuazione di progetti concepiti a tal fine, il Consorzio si propone di tutelare i beni culturali e di incentivare le attività artigianali; per mezzo della ricerca inoltre si mira ad approfondire le tematiche relative all’orientamento ed alla formazione professionale. Impegno del SIS è quello di rendere disponibili i risultati di studi, ricerche, indagini e degli interventi di consulenza tramite proprie pubblicazioni monografiche o periodiche.

• Cooperazione Internazionale: il SIS si occupa di gestire interventi di cooperazione internazionale; nell’ottica di tale obiettivo promuove ed organizza incontri di studio finalizzati allo scambio di esperienze ed informazioni a livello internazionale (dal dicembre 2003 il SIS lavora ad un progetto di formazione a distanza sulle malattie enteriche, rivolto ai Paesi in Via di Sviluppo, sostenuto dalla Regione Sardegna ai sensi della legge 19/96).

Insieme al socio ACLI Provinciali di Sassari, il Consorzio Sis ha promosso, nel luglio del 2005, la costituzione del Forum del Terzo Settore della Provincia di Sassari che annovera tra i suoi associati oltre cinquanta organizzazioni appartenenti al mondo della cooperazione sociale, del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale.

Attività in corso

Il SIS fa parte della partnership di sviluppo dell’iniziativa comunitaria Equal Nuove Officine – La comunità

di pratica per l’economia sostenibile. Il progetto è finalizzato allo sviluppo di reti di economia sociale in Sardegna attraverso la promozione dell’imprenditorialità sociale e della finanza etica. Capofila del progetto è la Fondazione Culturale Responsabilità Etica (Fondazione della Banca popolare Etica) che opera in partenariato con: Consorzio SIS (Sviluppo Impresa Sociale), Studio Pegaso (Studio di Ricerca e Formazione), Consorzio Nova Onlus (Consorzio per l’Innovazione Sociale), Iares (Istituto Acli per la Ricerca e lo Sviluppo), Crenos (Centro Ricerche Economiche Nord Sud) e con la Cooperativa Sociale

Nuova Prospettiva.

Il Sis è inoltre partner del progetto SOFIA - Sardegna (che si è aggiudicato il bando regionale Università Telematica) il cui scopo risiede nella realizzazione dell’Università telematica in Sardegna. Al progetto il SIS ha partecipato, insieme al socio CAP-tel S.r.l., entrando a far parte del Consorzio UNITELSARDEGNA (costituito dai seguenti partner: Università di Sassari, Università di Cagliari, Tiscali Italia Srl, Giunti Interactive Labs Srl, Consorzio SIS SCARL, Tecnofor Scarl e Unist Srl). Il progetto è di durata triennale.

Il SIS è titolare del progetto “GEA”, volto alla promozione del turismo sociale nel territorio del Comune di Porto Torres e nell’area che comprende i comuni di Stintino, Sorso e Sennori, anche attraverso la realizzazione di un portale telematico, consultabile in diverse lingue, di promozione dell’offerta turistica del territorio del Nord Sardegna. Questa iniziativa è realizzata in convenzione con il Comune di Porto Torres.

Scheda sintetica associati Consorzio SIS

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1. ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani: promozione dei lavoratori in una società in cui sia garantito, secondo democrazia e giustizia, lo sviluppo integrale di ogni persona.

2. Coop. “Il mio mondo”: si adopera, nell’interesse generale della comunità, al fine di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini e di prevenire il disagio giovanile, l’emarginazione e l’abbandono scolastico.

3. Cooperativa Il Samaritano: integrazione lavorativa di persone socialmente svantaggiate, in particolare soggetti ammessi alle misure alternative alla detenzione, extracomunitari e senza fissa dimora.

4. Cooperativa Progetto H: inserimento nel campo del lavoro dei soci handicappati, altrimenti emarginati dalla produzione ed esclusi dal contatto sociale.

5. Coop. Edilarte: inserimento lavorativo soggetti svantaggiati, valorizzazione e tutela dell’ambiente e dei beni culturali; vendita di prodotti etici.

6. Cooperativa Lo Quarter: gestisce servizi socio-sanitari ed educativi, ed opera nell’ambito del inserimento sociale e lavorativo di soggetti socialmente svantaggiate nel tessuto della vita e nel mondo del lavoro.

7. Coop. San Lorenzo: promozione umana e integrazione sociale dei cittadini; inserimento lavorativo di persone svantaggiate; continuità di occupazione lavorativa e migliori condizioni economiche, sociali e professionali per i propri soci.

8. Consorzio SOLARIS: promuove la cooperazione sociale, progetta e gestisce attività di ricerca, orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro.

9. Centro di Servizio per il Volontariato SARDEGNA SOLIDALE: sostiene e qualifica l’attività delle organizzazioni di volontariato operanti in Sardegna; promuovere la cultura della solidarietà.

10. Enaip Sardegna: l'Ente delle Acli per l'Istruzione Professionale, fornisce servizi formativi a qualsiasi livello e risponde con rapidità alle evoluzioni del mercato.ACLI Sardegna;

11. Banco di Sardegna: società per azioni presente in tutta la Sardegna e nelle maggiori piazze della penisola con un totale di oltre 400 sportelli e 144 sportelli automatici;

12. Banca di Sassari S.p.A.: nata a Sassari nel 1888, è oggi proiettata, nell'ambito del processo di privatizzazione della Capogruppo Banco di Sardegna, nel Gruppo Bancario BPER.

13. Etimos: consorzio non profit di microfinanza, composto da coop. del Commercio Equo e Solidale, Ong, Associazioni, Fondazioni ed Enti Religiosi. Promuove programmi di microfinanza nel Sud del mondo.

14. Consulsarda: studi di fattibilità, servizi ad imprese industriali, commerciali, artigiane e turistiche; vendita strumenti topografici e computers, assistenza tecnica, elaborazione e vendita programmi.

15. CAP-TEL S.r.l.: progettazione Sistemi Informatici completi; soluzioni applicative INTERNET; gestione della sicurezza e della integrità dei dati; manutenzione hardware; soluzioni finanziarie personalizzate (noleggio, leasing, lease-back).

16. ISSA: studio dei sistemi ambientali e antropizzati; studio e progettazione nel settore dei beni culturali; ricerche su salubrità e sicurezza dell’ambiente di lavoro.

9.2.b.14 IARES - Breve Presentazione del Soggetto

IARES svolge studi e ricerche in ambito economico e sociale con particolare riferimento al Terzo Settore, alla Scuola, alla Formazione, al Mondo del Lavoro e dell' Esclusione Sociale.

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L'Istituto opera in collaborazione con enti e organismi, anche internazionali, su iniziative di sviluppo della persona volte all'integrazione sociale; progetta, promuove e realizza interventi innovativi e sperimentali nell'economia sociale e compie studi di fattibilità per lo sviluppo delle imprese no profit.

L'Istituto, costituito in forma di associazione nell'anno 1995, ha progressivamente sviluppato la propria attività e consolidato la propria struttura che attualmente presenta professionalità e competenze in grado di gestire diversi ambiti operativi.

Aree di produzione:

Monitoraggio della congiuntura dell’economia:

comprende la raccolta e l’osservazione dei dati di base e quantitativi si del terzo settore che dell’economia mercantile.

Ricerche e studi per l’analisi strutturale dell’economia sociale

Comprende gli studi scientifici e sociologici, soprattutto qualitativi, del terzo settore anche in confronto col settore profit.

Promozione e sviluppo dell’economia sociale.

Riguarda sia l’attivazione di seminari, dibattiti e convegni, sia la proposta di nuove iniziative culturali o di intrapresa socio economica.

Servizi progettuali e finanziari.

Consiste nel fornire consulenza e assistenza alle organizzazioni del terzo settore per la realizzazione di nuove iniziative, soprattutto imprenditoriali.

La struttura organizzativa dello IARES si articola su aree di lavoro distinte che concorrono tutte alla realizzazione delle attività dell’Istituto:

Area direzionale

composta da un direttore e coordinatore scientifico e da responsabili di area

Area progettazione e sviluppo.

Si compone di esperti di strumenti comunitari, di sviluppo locale e di cooperazione decentrata che elaborano ipotesi progettuali e attuano ricerche e studi.

Area ricerche.

Formata da ricercatori con esperienze e formazione differenti (sociologi, psicologi, esperti della comunicazione, delle relazioni industriali e dei sistemi scolastici), affiancati da collaboratori junior.

Area organizzazione e servizi generali.

Composta da professionalità che assicurano i supporti operativi, amministrativi e di appoggio alle attività dell’istituto.

Area documentazione

Affidata ad operatori esperti che acquisiscono dati e materiale, ordinano la documentazione e implementano le banche dati.

ATTIVITA’ SVOLTE

� “Indagine conoscitiva del territorio del Comune di Mandas – una ricerca sociale mirata alla conoscenza del territorio, all’analisi dei suoi bisogni e alla comprensione delle sue problematiche. Commitenza: Comune di Mandas – Assessorato ai Servizi Sociali. Gennaio

� “Inchiesta sugli esiti della formazione professionale nella provincia di Cagliari” Commitenza: Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato del Lavoro e della Formazione Professionale, Ottobre 1997.

� “Rapporto sulla povertà in Sardegna”. Committente: Regione Autonoma della Sardegna,Novembre 1998

� “Ricerca sulla imprenditorialità dei sardi in Brasile”. Committenza: Regione Autonoma della

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Sardegna – ENAIP Sardegna, Aprile 1999

� Convegno Regionale “Una riflessione sulla società italiana e sulla Sardegna” Organizzazione: IARES-Eurispes.

� “Ricerca-Studio del territorio di Guspini” nell’ambito del Programma Comunitario “Now - Impresa donna al servizio degli emarginati” Commitenza: ENAIP Sardegna Giugno 1999

� “Studio sui servizi per l’handicap mentale in quattro aree distinte della Sardegna” nell’ambito del Programma Comunitario “Occupazione – Horizon/ RADAR” Commitenza: ENAIP Sardegna Luglio 1999;

� “Ricerca sui bisogni culturali e formativi dei giovani adolescenti frequentanti la scuola media di primo grado della Provincia di Cagliari” Commitenza: Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Pubblica Istruzione, Settembre 1999.

� Ricerca sulla presenza e sulle caratteristiche dell’imprenditorialità femminile in Sardegna nell’ambito della programmazione negoziata” Committente: CSF Enaip di Nuoro (novembre 1999 – dicembre 2000).

� Ricerca “ 1° Rapporto sul Terzo Settore in Sardegna - Osservatorio del Terzo Settore” Committente: Consorzio SIS ( Sviluppo Impresa Sociale Sassari) (settembre 1999 – settembre 2000).

� Ricerca: “Prospettive occupazionali del Terzo settore nella provincia di Nuoro”.Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60 (gennaio 2000 – dicembre 2000).

� Predisposizione del Rapporto intermedio e finale di valutazione del “Progetto SIS (Sviluppo Impresa Sociale). Committente: Consorzio SIS (Sviluppo Impresa Sociale) Dicembre 2000.

� Ricerca: “Qualità della vita in Sardegna vista secondo la Teoria dei Funzionamenti di Amartya K. Sen ” (novembre 1999 – dicembre 2000). Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60.

� Realizzazione di uno studio di progettazione generale di una rete territoriale di sportelli di servizio delle imprese sociali. Committente: Consorzio SIS (Sviluppo Impresa Sociale) 2000

� Ricerca “ Monitoraggio congiunturale e tendenziale dell’economia sociale in Sardegna”.Committente: Consorzio SIS ( Sviluppo Impresa Sociale Sassari) (settembre 2000 – dicembre 2000 ).

� Collaborazione con le Acli della Provincia di Cagliari alla realizzazione del seminario di studi: il cattolicesimo democratico all’incontro con il multiculturalismo religioso di una società multietnica e multirazziale (1 Dicembre 2000). Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60.

� Predisposizione di materiali utili alla implementazione del portale del Terzo Settore.Committente: Enaip Sardegna maggio 2000 – dicembre 2000.

� Realizzazione di uno studio delle opportunità di integrazione degli immigrati dentro l’economia sociale. Committente: Consorzio SIS (Sviluppo Impresa Sociale) (luglio 2000 – luglio 2001).

� Ricerca: Il Telelavoro come nuova modalità di organizzazione dei tempi di vita nella Sardegna dell’epoca postmoderna: lavoro di studio sulla diffusione e l’uso della telematica nelle forme contrattuali del lavoro in Sardegna. Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60, 2001.

� Indagine: Studio sugli strumenti legislativi di incentivazione dell’occupazione giovanile in Sardegna. In particolare analisi sull’efficacia della legge 44/86 e della legge regionale 28/84. Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60, 2001.

� Ricerca: “Dinamiche relazionali tra volontari e lavoratori remunerati nelle organizzazioni non profit” 2001

� Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60

� Convegno di studio sul microcredito: “Credito ai senza credito” ( 7 dicembre 2001) Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art.

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60.

� “Bilancio Sociale ” Committente: Enaip Sardegna ( 2001)

� Progetto Equal: S.INT.O.N.I.A . Committente: RAS, Min Welf. e UE ( 2001-2004).

� Ricerca: PRIMO RAPPORTO“Progetto di ricerca per la creazione di un osservatorio sull’economia sociale della Sardegna” Committente: Fondazione Banco di Sardegna, 2002.

� Ricerca: SECONDO RAPPORTO“Progetto di ricerca per la creazione di un osservatorio sull’economia sociale della Sardegna” Committente: Fondazione Banco di Sardegna, 2003.

� Ricerca: TERZO RAPPORTO“Progetto di ricerca per la creazione di un osservatorio sull’economia sociale della Sardegna” Committente: Fondazione Banco di Sardegna, 2004.

� Ricerca: Giovani Argonauti. Ricerca Indagine sulle fasi di passaggio dall’età adolescenziali all’età adulta dei giovani in Sardegna. Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60, 2004.

� Ricerca: Ben-Essere. Ricerca sull’utilizzo e la diffusione delle tecniche dei linguaggi artistici volti al miglioramento della qualità della vita nell’ambito del disagio psico-fisico e sociale nei territori della sardegna. Committente: RAS – Assessorato Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo – L.R. 1/90 Art. 60, 2005.

� Quaderni IARES. Sono stati realizzati i seguenti quaderni di approfondimento su alcune tematiche del oggetto di studio dello Iares. Fra questi: Le povertà in Sardegna, Indagine sui comuni di Mandas e Guspini, Credito ai senza credito (atti del convegno),La qualità della vita in Sardegna secondo le teorie di Amartya Sen.

9.2.b.15 Congregazione Confezionisti - Breve Presentazione del Soggetto

La Congregazione dei Figli Dell'Immacolata Concezione già dagli anni ottanta ha attivato nella città di Oristano un centro diurno per disabili fisici, psichici, motori. Il centro lavora per tutto l’anno con una piccola pausa estiva ed ospita circa 30 utenti del territorio oristanese.

Le attività del centro

Laboratori di ceramica, cestineria, e arteterapia, didattica.

Le prestazioni

Training di sviluppo dell'autonomia personale e sociale

- Psicometricità e ginnastica di mantenimento

-Training di sviluppo delle abilità di comunicazione e relazione

- Promozione degli apprendimenti strumentali (lettura, scrittura, calcolo)

- Musica, canto, animazione, giochi ed escursioni

I servizi

Servizio di accompagnamento dal domicilio al centro, dal centro al domicilio, con mezzo omologato di proprietà

Servizio mensa

Servizio accompagnamento visite mediche periodiche

Servizio di accompagnamento piscina

Formazione

Incontri, seminari conferenze, corsi per genitori, operatori, scuole.

Accoglienza scolaresche per attività di formazione, tirocinio, stage.

In questi anni il centro è stato ristrutturato e adeguato alle esigenze dell’utenza. Attualmente è in corso una grande riflessione sia sui disabili che rimangono privi di genitori sia sui disabili che hanno bisogni temporanei di accoglienza.

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Il gruppo di lavoro è formato da: Direttore del centro, Coordinatore Pedagogico (laurea in pedagogia), educatori professionali, animatori, operatori generici, autista, cuoco, volontari, operatori del servizio civile.

9.2.b.16 Associaz. La Montina - Breve Presentazione del Soggetto

L'Associazione persegue i seguenti scopi:

- diffondere la cultura e le attività del turismo sociale;

- ampliare le opportunità e l’offerta di turismo sociale, attraverso contatti fra persone, enti ed associazioni;

- allargare gli orizzonti didattici di educatori, insegnanti ed operatori sociali, in campo di turismo sociale affinché sappiano trasmettere l'amore per la cultura del tempo libero come un bene per la persona ed un valore sociale;

- proporsi come luogo di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l'ideale dell'educazione permanente;

- porsi come punto di riferimento per quanti, svantaggiati o portatori di handicap, possano trovare, nelle varie sfaccettature del turismo sociale, un sollievo al proprio disagio.

- gestire strutture e promuovere attività atte al perseguimento degli scopi sociali;

- collaborare con Stato, Regioni, Province, Comuni ed associazioni per incrementare iniziative sociali per l’attuazione dei fini statutari, nonché aderire ad associazioni di promozione sociale.

Esperienze

Associazione senza scopo di lucro si occupa di promozione e gestione di Servizi per il Turismo Sociale, affiliata alle ACLI con cui condivide scopi e attività di promozione rivolte alle categorie svantaggiate.

Gestisce, in parternariato con la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (Confezionisti), il centro di Spiritualità Giovanile in località monte e s’ozzu Cuglieri adibendola a casa di vacanze per i soggetti e nei modi indicati nella scheda C.10

L’Associazione gestisce in maniera autonoma la struttura indicata nella scheda B.3 con gli stessi obiettivi e per le stesse attività della struttura precedente.

Il podere in località Tiria necessita di ristrutturazione e di adeguamenti indicati nella scheda C.10 - Inoltre, l’associazione nel perseguire le finalità di natura assistenziale potrà mettere in atto tutti quei servizi strettamente complementari che comportino anche la somministrazione di alimenti e bevande, anche di supporto fisiologico, e la organizzazione di viaggi e soggiorni turistici. A tal fine l’associazione già affiliata alle ACLI potrà godere dei servizi e della professionalità di tale Associazione e della Comunità il Gabbiano che da vent’anni opera nel territorio con un centro di aggregazione per disabili.

I tre soggetti in parternariato potranno quindi utilizzare le proprie risorse per il conseguimento degli obiettivi.

La Montina ha al suo interno varie professionalità specifiche del settore della gestione di strutture extra alberghiere e dell’animazione per minori ed anziani, inoltre può contare su uno staff composto da psicologi, sociologi esperti di progettazione e di formazione.

9.2.b.17 Associazione RES Villaurbana - - Breve Presentazione del Soggetto

Res Nova Servizi è una società cooperativa sociale di tipo A costituita nel settembre del 2005. E’ impegnata nel promuovere l’interesse della comunità alla promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, attraverso l’erogazione di servizi alla persona.

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La società, nel prossimo triennio, si pone l’obiettivo di garantire continuità occupazionale ai propri soci attraverso l’erogazione e il consolidamento di servizi di assistenza familiare e domiciliare per anziani, minori e disabili; di progetti innovativi nel campo della promozione della salute, dell’invecchiamento attivo.

Attualmente è impegnata nella gestione di una Comunità Alloggio per anziani nel comune di Serdiana (CA). La Comunità è una struttura residenziale destinata ad ospitare ed assistere anziani in condizioni di autosufficienza o parzialmente tali. Il servizio eroga prestazioni di prevenzione, prestazioni di sostegno alla vita di relazione e prestazioni alberghiere.

Nel campo culturale è attiva nella diffusione delle arti figurative ed espressive per minori, disabili ed anziani

9.2.b.18 Associazione LAS - Breve Presentazione del Soggetto

• Trasporto di ammalati e infortunati da e verso gli ospedali

• Primo soccorso negli incidenti stradali e non

• Supporto a manifestazioni sportive e varie

• Realizzazione di un progetto di Servizio Civile Nazionale con 5 ragazzi inseriti nel mondo del primo soccorso e assistenza alle fasce deboli

• Realizzazione di un progetto di Servizio Civile Nazionale con 2 ragazze che si occupano di integrazione scolastica e supporto a bambini con Handicap o disagio familiare e sociale

• Partecipazione attiva a manifestazioni culturali e di promozione in cooperazione con le altre associazioni del territorio

9.2.b.19 Pro Loco di Samugheo - Breve Presentazione del Soggetto

L’ass.ne Turistica Pro Loco di Samugheo è un’associazione no-profit che si occupa di promuovere e divulgare gli usi, tradizioni, costumi e il turismo nel proprio paese.

Si occupa dell’organizzazione di diverse manifestazioni che hanno per scopo la promozione dei prodotti tipici, la conoscenza dei suoi aspetti culturali e artigianali, attraverso la realizzazione in loco di mostre e spettacoli sulle tradizioni locali, nonché attraverso corsi di lingua, balli e musiche tradizionali rivolti ai giovani.

9.2.b.20 Associazione Comitato La Creta - Breve Presentazione del Soggetto

L’associazione “Comitato La Creta” , nata nel 1997 con la finalità di offrire ai genitori un punto di aggregazione per discutere delle tematiche legate all’istruzione e al processo formativo dei propri figli, ha costituito con la propria rappresentanza negli organi scolastici dell’Istituto Comprensivo di Samugheo un valido punto di riferimento per le famiglie degli studenti locali, promovendo azioni collettive di stimolo per il superamento di problematiche economiche ed organizzative che ostacolavano lo svolgimento di un programma scolastico coerente col progetto formativo della scuola medesima.

Ha promosso una serie di incontri tematici fra genitori e diverse figure professionali vicine al mondo della scuola per approfondire insieme i problemi legati alle varie fasi dell’età evolutiva in rapporto con l’ambiente scolastico e con le relazioni sociali e familiari.

Sono stati in tal modo evidenziati alcuni fattori caratteristici dell’ambiente sociale del nostro paese che possono costituire ostacolo per uno sviluppo sereno della personalità individuale di ogni bambino e di ogni giovane e pertanto richiedono l’attivazione di interventi correttivi adeguati.

Nel periodo estivo in particolare, terminato l’anno scolastico, si rende più evidente la mancanza di un ambiente in cui il bisogno dei piccoli e dei ragazzi di poter socializzare possa trovare risposta senza avere

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effetti collaterali.

Un ambiente aperto anche agli adulti ai quali viene affidato un ruolo di organizzazione delle attività ludiche dei piccoli, di correzione di eventuali comportamenti aggressivi, di incoraggiamento, collaborazione e supporto nella realizzazione dei progetti che i ragazzi individuano come attività realizzabili.

Un ambiente in cui coloro che hanno un figlio disabile possano sentirsi a casa loro per via dell’appartenenza all’associazione e dove il fattore comunità riduca progressivamente la disabilità fisica o psichica del piccolo o del giovane disabile dalla sensazione di “diverso” a quella di “ uno simile a me col suo handicap” che può, al di là dell’impedimento dovuto all’handicap, collaborare nella realizzazione di qualunque progetto.

Un luogo in cui il giovane possa far propria l’esperienza dell’adulto nell’organizzare il raggiungimento di un obiettivo dato, sia questo di natura semplice come l’organizzazione di un gioco di società, o più complesso come l’organizzazione di viaggio di gruppo, come gestire un corso di recupero o di approfondimento per i più piccoli, come organizzare un’attività teatrale o la pubblicazione di un periodico col quale rendere pubbliche le proprie considerazioni sulla realtà che lo riguarda , esercitare e migliorare le proprie capacità espressive, esplorare insieme coi suoi coetanei le diverse possibilità di inserimento lavorativo offerte dalla società in cui vive.

9.2.a.21 Costituenda Coop. Tipo B - Breve Presentazione del Soggetto

Costituenda Impresa di Cooperazione in ambito sociale.

L’obiettivo fondamentale dell’impresa, è quella di favorire processi di inclusione sociali mediante opportunità di inserimenti lavorativi tendenzialmente stabili, sviluppando capacità professionali sia in ambito socio educativo che tecnico produttivo. Per fare ciò in accordo programmato con il Comune di appartenenza, si individuerà un’area di interesse comunale locale, ove realizzare opere strutturali e infrastrutturali mirante ad attività plurime, strettamente legate alla cultura del mondo rurale e delle risorse di interesse naturalistico e ambientali. In questa direzione si individueranno momenti di processi laboratoriali, in ambito produttivo, strettamente agricolo, della commercializzazione di prodotti provenienti da tali attività, in una logia di post commercializzazione e di innesto di prodotti ecosolidali. Per fare ciò, si realizzeranno spazi comprendenti modelli diversificabili in modo infrastutturali fra questi. Strutture a molti tunnel, a pieno campo e di indirizzo didattico produttivo, riconducibili a un modello di fattoria didattica.

9.2.b.22 Costituenda Coop. L’Orto - Breve Presentazione del Soggetto

COSTITUENDA COOPERATIVA SOCIALE “L’ORTO DEI BAMBINI”

Nella provincia di Oristano i segni dell’esclusione sociale e del disagio sono evidenti. Il problema necessita di un approccio sistemico che coinvolga tutti gli operatori (pubblici e privati). La costituenda cooperativa “L’orto dei bambini” intende operare laddove l’esperienza dei soci è più forte, in un settore che ci vede in prima persona attivi da alcuni anni: il recupero dei minori.

Alcuni di noi lavorano nel mondo della scuola da oltre dieci anni, partecipando a diversi progetti PON Misura/Azione 3.1 finanziati dall’Unione Europea e finalizzati a contrastare la dispersione scolastica, hanno esperienze di affido e collaborano con i servizi sociali di Ales e Terralba e di neuropsichiatria infantile; sappiamo che bambini etichettati come “diversamente abili” sono spesso dei minori normalissimi che pagano situazioni di abbandono o di forte disagio familiare.

Vogliamo dare al nostro progetto di vita una connotazione per certi aspetti imprenditoriale (attraverso la costituzione di una cooperativa sociale) incentrata comunque sul ruolo imprescindibile e centrale della

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famiglia. La forma di impresa, in quanto tale, permetterebbe la creazione di nuove opportunità di lavoro.

La struttura produttiva si presenta come ente gestore di progetto pilota sperimentale per la Sardegna in relazione alla L. 184/83. Questa, per favorire la de-istituzionalizzazione, dispone che le strutture residenziali destinate all’accoglienza dei minori debbano essere organizzate esclusivamente nella forma di strutture comunitarie familiari, definendole “comunità caratterizzate da organizzazione e da rapporti interpersonali analoghi a quelli di una famiglia”.

Si propone un modello organizzativo, consolidato in altri ambiti territoriali regionali, che non ricalca la comunità alloggio dove l’equipe degli operatori si avvicenda, ma un servizio educativo sostitutivo della famiglia dove la coppia di adulti di riferimento, le figure genitoriali a tempo pieno, viva con i minori e sia coadiuvata nelle attività quotidiane da altro personale. Operatori residenti (presenza effettiva e permanente di una famiglia) affiancati da operatori non residenti.

Nell’ottica di una prospettiva di crescita, la cooperativa si propone di costituire il volano per altre piccole cooperative da consorziarsi, sempre allocate in zone semirurali dell’Oristanese, che gestiscano un analogo servizio socio-assistenziale anche misto (minori più un anziano) sostitutivo della famiglia, con la formula dell’orto/frutteto e dei piccoli animali da cortile.

Oltre ad aumentare l’offerta residenziale per i minori, insufficiente ai bisogni regionali, si contribuirebbe a migliorarla, valorizzando il ruolo sociale delle nostre campagne e creando lavoro.

Le comunità alloggio non sono sufficienti al fabbisogno e poche le famiglie che per spirito di servizio sono disponibili all’affido eterofamiliare. La proposta di cooperativa che gestisca un nucleo familiare affidatario professionale, perfettamente in linea con i principi della legislazione e attuata in altre regioni, andrebbe a collocarsi in un segmento di offerta ancor carente nella nostra Regione che invece, proprio per la peculiarità della semiruralità e insularità, potrebbe offrire i propri servizi anche a comuni del continente che debbano gestire la cura di minori bisognosi di particolare sicurezza/riservatezza (prostituzione, accattonaggio, ecc.)

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AllegatoC 9.3. Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto

(Schede formulario agosto) SOGGETTI INCLUSI A NOVEMBRE

9.3.1 - ACLI di Oristano - Breve Presentazione del Soggetto Le Acli in oltre 20 anni di attività hanno acquisito un'ampia esperienza nell’ambito della assistenza agli anziani disabili e non. Accanto alle attività nel campo della documentazione e dell'informazione, svolta perlopiù attraverso l’attività dei Patronati, le Acli di Oristano hanno sviluppato importanti progetti nell’ambito della promozione del ruolo delle persone anziani e disabili nelle comunità di appartenenza. L'impiego sinergico delle competenze in campo amministrativo e socio-assistenziale, consentono alle Acli di sviluppare progetti di ampio respiro, escludendo logiche prettamente settoriali. Le Acli possiedono i requisiti storici e di know how per potersi occupare della progettazione, organizzazione, e realizzazione di attività di assistenza e sostegno delle fasce deboli della società.

9.3.2 - AZIENDA AGHE DI S.V. MILIS - BREVE PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO

PROPONENTE

Aghe Benessere Possibile SNC è un’impresa che opera nella campagna di Milis (Or), a 20 minuti d’auto dal mare, svolgendo la propria attività in fabbricati storici completamente ristrutturati nel rispetto della tipologia costruttiva locale e dell’ambiente, circondati da agrumeto, macchia mediterranea, orto e frutteto. Segnaliamo la presenza di aiuole sopraelevate (gardening raised beds) per la coltivazione di piante aromatiche accessibile a persone con limitazioni motorie (anziani, persone in carrozzina, post-traumi).

Aghe offre ricezione, ristorazione, servizi accessori e organizzazione di eventi culturali con le seguenti caratteristiche:

1) turismo accessibile, attraverso l’offerta di accessibilità architettonica e la cura “dell’accessibilità umana” nei confronti del turista con esigenze speciali e della sua famiglia anche mediante l‘interazione tra l’ospite normodotato e l’ospite con esigenze speciali;

2) turismo responsabile, rispettoso dell’ambiente e orientato alla scoperta dei tesori dell’entroterra sardo oltre che della costa;

3) eventi culturali: giornate di studio, seminari, stage

La struttura di Aghe, che rispecchia la personalità e il “carattere” di chi l’ha voluta, comprende tre fabbricati contigui, collegati da pergolati adatti all’utilizzo anche da persone in carrozzina, e idonei a ospitare pranzi, buffet, occasioni di relax e di intrattenimento. L’ambiente è domestico e informale ma curato nei particolari.

L’attività di Aghe prevede, oltre all’offerta turistica estiva e a un pacchetto denominato “Turismo per tutti: turismo sostenibile e accessibile in Sardegna”, l’organizzazione e/o l’ospitalità, nelle stagioni intermedie, di eventi culturali, informativi, di sensibilizzazione attraverso seminari, giornate di studio, laboratori.

L’attività turistica è stata ufficialmente avviata nel gennaio 2006. La ricerca effettuata in precedenza ha dato conferma all’idea ispiratrice dell’impresa riguardo l’interazione tra ospiti turisti e cittadinanza in

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occasioni ludico culturali, l’interazione tra ospiti turisti normodotati e ospiti portatori di limiti; riguardo la cura e l’equilibrio delle proposte alimentari; riguardo le caratteristiche dimensionali e strutturali dell’impresa.

Intendiamo sviluppare, in particolar modo, l’offerta rivolta a turisti con esigenze speciali, aprendo il mercato locale a un potenziale bacino di utenza che nel nord Europa, negli Stati Uniti e in alcune località italiane è già ben presente e trova adeguato soddisfacimento e che potrebbe essere indirizzato anche in Sardegna.

Inoltre Aghe si propone di intrecciare l’attività di ospitalità turistica, con le caratteristiche sopra descritte, e la tensione culturale che la supporta e le ha dato origine, proponendo un progetto volto a diffondere e coltivare una cultura della diversità, del limite, della “mescolanza” nei tempi e con le persone del lavoro quotidiano sul territorio.

Riteniamo che fare inclusione presupponga fare cultura di “cittadinanza” oltre che lavoro di assistenza e protezione.

Aghe si propone, nei prossimi tre anni, di implementare la propria offerta di turismo accessibile attraverso servizi ad hoc per la fruibilità dei siti di maggiore interesse turistico e delle risorse del territorio.

Si propone altresì, nei prossimi tre anni, un progetto dal titolo “E l’uno e l’altro” in collaborazione con soggetti pubblici e privati interessati al Patto per il sociale, per organizzare occasioni di confronto, riflessione, scambio e formazione /autoformazione con protagonisti di esperienze d’eccellenza, alcune delle quali già facenti parte della nostra rete di relazioni umane e professionali con la quale cooperiamo:

Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile) di cui Aghe è socia;

Cerpa Italia (Centro Europeo Ricerca e Promozione dell’Accessibilità);

Studio Guglielma ricerca e creazione sociale – Verona;

Università degli Studi di Verona – Facoltà di Scienze della Formazione;

Settore Pari Opportunità e Cultura delle Differenze – Comune di Verona;

Servizi Sociali – Asl 20 Verona;

Ifold (Istituto Formazione Orientamento Lavoro Donna) – Cagliari;

Università degli Studi di Cagliari – Facoltà di Lettere;

Biosardinia – Nuoro;

Comune di Milis;

Comune di San Vero Milis;

Associazione ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi);

Movimento handicap – Verona;

FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap);

Associazione Centro Sperimentazione Autosviluppo Onlus – Iglesias;

Azienda Agricola Fenu – San Vero Milis;

Associazione La Ragnatela - Messina.

Organigramma:

- una responsabile della progettazione d’impresa, organizzazione, promozione e relazioni pubbliche;

- una responsabile delle attività agricole e della gestione dell’attività turistica;

- una responsabile delle “attività sostenibili di riciclo” (tecniche di compostaggio dei rifiuti, riutilizzo di materiali, confezionamento e riparazione di accessori come tendaggi, tovaglie, ecc)

Competenze:

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Aghe, nel tenere insieme attività d’impresa e interessi sociali, politici e culturali, esprime competenze che scaturiscono dai percorsi personali oltre che professionali delle persone a vario titolo partecipanti (socie e collaboratori). Per questo progetto, trasversale al turismo e all’inclusione sociale, possiamo contare pertanto sulle esperienze e competenze di: una mamma con figlio cerebroleso, un ragazzo disabile che fa uso di carrozzina, una animatrice, un medico interessato ai temi dell’accessibilità, una progettista sociale, due ricercatrici sociali, una pedagogista.

9.3.3 - Ass.ne AMAS di Abbasanta – Breve presentazione del soggetto Nel mese di marzo del 2000 un gruppo di familiari di malati e operatori sanitari dà vita all’Associazione Alzheimer con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie. Nel dicembre dello stesso anno l’associazione assume la denominazione AIMA (attualmente AMAS – Associazione Malattia di Alzheimer Sardegna) e si costituisce ufficialmente registrando lo Statuto presso l’Ufficio delle Entrate di Oristano. L’AMAS si prefigge di informare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla malattia di Alzheimer, sostenere i malati e i loro familiari, tutelarne i diritti e rappresentarne gli interessi presso le autorità ed enti, in sede sia legislativa che amministrativa. I differenti tipi di bisogni (sanitari, sociali, psicologici ed economici) dei malati e delle loro famiglie devono essere trasformati in domande da porre alle istituzioni al fine di ottenere risposte precise. E questo può essere fatto solo da associazioni. La strategia dell’AMAS in questi cinque anni è stata indirizzata al pieno riconoscimento della malattia di Alzheimer e del carer, all’informazione e formazione dei familiari e degli operatori, alla protezione legale dei malati e al raggiungimento della pari opportunità di accesso all’assistenza e al trattamento. Fino a cinque anni fa non esisteva nella provincia di Oristano alcun tipo di informazione sulla malattia d Alzheimer. Oggi se qualche piccolo passo avanti è stato fatto il merito va riconosciuto anche dell’Associazione, che fin dall’inizio si è posta i seguenti obiettivi:

1) preparare la famiglia ad affrontare con competenza il carico dell’assistenza;

2) aiutare e sostenere i familiari attraverso il notiziario e altre pubblicazioni,

3) comunicati stampa, conferenze e convegni;

4) organizzare corsi di formazione per familiari, volontari, operatori socio-sanitari,

5) infermieri, medici;

6) favorire la sperimentazione di modelli di assistenza domiciliare e centri diurni

Una indagine del CENSIS (La mente Rubata, Francoangeli- Milano, 2000), condotta intervistando un campione di 802 familiari di persone con diagnosi di Alzheimer residenti in famiglia, ha offerto un quadro dettagliato delle condizioni di vita dei malati, degli effetti psicologici e relazionali della malattia e del suo impatto economico e sulle attività lavorative. Da questo studio emerge con chiarezza l’effetto della malattia sulla qualità di vita del nucleo familiare e la molteplicità di bisogni, che vanno, secondo i casi, dall’esigenza di assistenza sanitaria generale e specialistica, per diagnosi, terapia e follow-up del malato, a quella di assistenza sociale e infermieristica, a quella di informazione e sostegno psicologico per i familiari. E’ apparso subito chiaro alla nostra associazione che, per soddisfare questi bisogni, occorresse realizzare una modalità di organizzazione in rete dei servizi sociali e sanitari, ad integrazione delle risorse familiari, con il coinvolgimento di tutti i soggetti sociali, individuali (famiglia, amici, collaboratori familiari) e collettivi (Associazionismo e Volontariato).

Sulla base di queste riflessioni l’AMAS ha attivato nel 2001 ad Abbasanta il Centro di Ascolto Alzheimer, operativo tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle 20.00, con l’intento di offrire a chi si prende cura del malato

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una opportunità mirata al miglioramento della qualità della vita, coniugando competenze specialistiche ed empatia, una opportunità che sia, in sintesi, centrata sulla persona: non semplicemente una occasione di informazioni e consulenze, ma soprattutto di riflessione sui propri bisogni e di riorganizzazione e valorizzazione delle proprie risorse.

9.3.4 - ASS.NE DI PROMOZOIONE SOCIALE ARTEMISIA DI S.V. MILIS - BREVE

PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO L’Ass.ne di promozione sociale che si intende costituire nasce con la finalità di costituire un’impresa con una connotazione prevalentemente di tipo sociale ma che attinga e si alimenti con risorse del mercato produttivo svincolandosi dall’intervento prettamente assistenziale. Per questo motivo l’ambito sul quale si configura l’intervento non è relativo esclusivamente all’inclusione sociale ma prevede inoltre, attraverso la rete di partenariato che si intende creare, azioni nell’ambito del turismo rurale e sostenibile e dell’agricoltura.

Attraverso la gestione di un’azienda agricola già esistente si intende creare una piccola impresa sociale che possa consentire ad un numero limitato di persone con personali situazioni di disagio di trovare un contesto produttivo che possa “autoalimentandosi” costituire una opportunità lavorativa.

La piccola società, costituta da non oltre cinque/sei soci, tra soci lavoratori e volontari, si avvarrà dell’esperienza lavorativa e personale dei soci promotori, titolari di competenze professionali in ambito sociale e culturale, nonché dell’apporto derivante dall’esperienza di collaborazioni con organismi operanti nel territorio nazionale, in particolare per l’attività sperimentale di “terapia orticolturale” .

L’ampliamento e il potenziamento dell’attività esistente nell’ambito dell’agricoltura costituirà pertanto il presupposto per lo sviluppo dell’attività turistica e dell’attività più specifica in ambito sociale.

L’intervento proposto si inserisce pertanto nell’obiettivo generale del patto sociale tematico che si intende definire tra i tre partner partecipanti e che può così essere sintetizzato:

- strutturare opportunità di inclusione sociale, per soggetti con maggiore difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro e con l’obiettivo manifesto di abbattimento di barriere visibili e non, che impediscono a molte persone, per motivazioni diverse, l’accesso a una società “normo-pensata” e pertanto esclusiva ed escludente

- avviare un sistema integrato di azioni che consenta di realizzare attraverso il settore turistico un’occasione per creare “occupazione” e inclusione sociale nonché una maggior fruibilità dei beni ambientali e culturali che vengono declinati attraverso la creazione di condizioni di accessibilità.

9.3.5 - Ass.ne D’ALTRA PARTE di Oristano - Breve Presentazione del Soggetto L’associazione opera, senza fini di lucro, per:

• favorire l’accesso al lavoro, alla vita sociale, alla fruizione di servizi da parte di coloro che oggi il mercato esclude;

• realizzare o gestire strutture di accoglienza per l’area del disagio sociale (minori, nomadi, tossicodipendenti, immigrati).

• creare opportunità di lavoro per queste persone

• favorire le attività ed i servizi sociali , culturali, turistici, ricreativi e mutualistici che favoriscono l’organizzazione del tempo libero e lo sviluppo di una intensa e democratica vita associativa delle

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persone.

Ha realizzato:

- il 25 aprile 2005 il convegno-dibattito sul 25 aprile con la presentazione del libro: “Libero” un partigiano sardo ed il suo tempo. Con l’autore Francesco Pranteddu e vari studiosi;

- il 18 dicembre 2005 il convegno dibattito su “Donne e migrazione” in compartecipazione con: La Cooperativa “IL SEME”, Il Comitato dei migranti, l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Oristano ed altre piccole realtà;

- il 14 gennaio 2006 la presentazione del libro “Il Mistero della Sinistra” di Massimo Bontempelli. Discussione su il presente come Storia: Neoliberismo, genesi, processo, realizzazione;

- il 25 aprile 2006 la festa di liberazione con dibattito pubblico, interventi poetici di varii autori, percorsi didattici dedicati ai bambini attraverso la fattoria della cooperativa “Il Seme”, laboratorio attivo di storia dell’arte per bambini e mini concerti e arte varia;

- 8 giugno 2006 partecipazione e illustrazione del progetto della “Casa della salute”, nonché illustrazione dell’emergenza infermieristica.

Abbiamo in fase di definizione la proposta di convenzioni con Aziende Sanitarie Locali, con i Servizi sociali dei Comuni e con altre associazioni attive nel settore socio-sanitario e culturale non-profit.

Le professionalità che gli associati a “D’Altra Parte” dispone sono di medio alta professionalità:

- per la salute, la sicurezza ed il pronto intervento in situazioni di criticità (medici e infermieri professionali in attività nel 118);

- per la cultura, il tempo libero, ed il sociale (professori e insegnanti di varie materie);

- per l’organizzazione (funzionari e impiegati dello Stato e del parastato); vi è inoltre un nutrito numero di associati con professionalità varie di ampia esperienza e soprattutto disoccupati neolaureati e diplomati che si occupano di musica, teatro, cinema ed attività di intrattenimento in genere.

9.3.6 - Associazione casa di riposo e. d’arborea - Breve Presentazione del Soggetto

La Casa di Riposo “Eleonora D’Arborea” di Oristano – O.N.L.U.S. – già denominata “Ricovero di Mendicità”, è stata fondata in data 13 luglio 1896. E’ stata eretta in Ente Morale con decreto del Re d’Italia Umberto I del 18 agosto 1899. A seguito della soppressione degli I.P.A.B. ha assunto la personalità giuridica di Ente Morale di diritto privato in forza del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 novembre 1985. E’ iscritta al n. 139 del registro delle persone giuridiche del tribunale di Oristano ed al n. 124675 del R.E.A. della Camera di Commercio di Oristano e al n. 429 del Registro Regionale delle Istituzioni ed Organismi Privati.

Lo scopo che ispirò alcuni benemeriti cittadini,in particolar modo il cavalier Vandalino Casu, a fondare l’istituto è stato quello di “bandire la vergognosa piaga dell’accattonaggio” che a quei tempi imperversava nella città di Oristano e di “offrire un pasto caldo ed un dignitoso rifugio alle persone indgenti”.

Oggi svolge la sua attività senza scopo di lucro nel campo dell’assistenza alle persone anziane. Come tale gestisce attualmente una Casa Famiglia per anziani autosufficienti per una capacità ricettiva di 70 ospiti maschi e femmine. Nel prossimo triennio è possibile ampliare la ricettività in concomitanza con l’ampliamento ed ammodernamento della struttura. La gestione della Casa Famiglia è affidata a quattro suore della Società San Vincenzo, convenzionate con l’Associazione, che, con la loro superiora, sovrintendono a tutte le incombenze che l’Associazione ha appaltato ad una cooperativa i cui soci sono

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costituiti da tutte le figure professionali richieste dalla vigente normativa regionale. Un dipendente a tempo indeterminato svolge le funzioni di applicato della segreteria. La contabilità è affidata ad altra cooperativa convenzionata e ad un commercialista ugualmente convenzionato.La Casa è dotata di una idonea cucina, di una infermeria, di sale di soggiorno con televisori, etc. – Sono osservate tutte le norme di sicurezza. E’ assicurata la figura di un cappellano per l’assistenza religiosa, assegnato gratuitamente dalla Curia Arcivescovile di Oristano. Lçe funzioni di segretario degli Organi sono svolte da un volontario. Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione prestano la loro opera come volontari.

9.3.7 - Azienda A.S.L. n. 5 di Oristano - Breve Presentazione del Soggetto L’Azienda Sanitaria è caratterizzata da una funzione pubblica che tutela la salute, nel rispetto dei bisogni e delle preferenze dei cittadini. Prevede il miglioramento continuo del benessere della comunità nel rispetto della priorità e dei vincoli stabiliti dalla normativa regionale e nazionale. Pone a fondamento del proprio operato il rispetto del principio di eguaglianza ed imparzialità, nei confronti di tutti gli utenti.

9.3.8 - Consorzio AGORA’ - BREVE PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO

Il Consorzio Agorà nasce nel 1997 dalla convergenza e sinergia d’intenti di alcune Cooperative Sociali operanti da diversi anni prevalentemente nel territorio della Provincia di Oristano. Attualmente risulta composto da tre Società Cooperative Sociali che gestiscono servizi di vario genere: Assistenza Domiciliare, Educativa, Scolastica, Ludoteche, Laboratori, Spiaggia Day, Centri di Aggregazione Sociale, Baby Parking, Case di Riposo, Mense, Servizi di Telesoccorso e di Assistenza Infermieristica e Fisioterapica. L’obiettivo principale che si è posto il Consorzio in questi anni è stato il raggiungimento di uno standard comune nell’erogazione delle prestazioni che qualificasse positivamente le Cooperative aderenti, non solo nel territorio dell’Oristanese, ma anche nelle altre province in cui esse operano. Al fine di raggiungere tale standard, il Consorzio, sin dalla sua costituzione, ha cercato di collegare in rete i servizi gestiti e di unire saperi ed esperienze di tutti gli operatori al fine di implementare le cognizioni e la professionalità di ciascuno, evitando la polverizzazione e la dispersione di preziose conoscenze.

Nel corso di questi anni, il percorso comune ha previsto la qualificazione e riqualificazione professionale del personale nonché l’acquisizione di nuove competenze comunicative necessarie per condividere intenti e favorire un arricchimento reciproco. Il passo successivo è stato quello di seguire un percorso sulla certificazione di qualità che dovrebbe condurre il Consorzio e le sue cooperative, a breve, ad ottenere la certificazione delle procedure dei servizi alla persona secondo la recente normativa ISO 9001:2000.

Il Consorzio persegue principalmente finalità mutualistiche espletando servizi a favore delle società cooperative socie, attraverso la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale, attraverso l’integrazione tra le cooperative e la collaborazione con le realtà, sia pubbliche che private, presenti sul territorio. In particolare il Consorzio intende svolgere in modo stabilmente organizzato e senza fini di lucro qualsiasi attività volta a favorire le cooperative associate nel raggiungimento dei loro scopi, nonché a promuovere l’affermazione dei valori morali e sociali della cooperazione all’interno del movimento cooperativo e della

società. Il Consorzio Agorà si impegna sui seguenti aspetti:

a) stimolare la collaborazione tra cooperative;

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b) gestire attività di ricerca e formazione per le singole associate;

c) attuare iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini;

d) creare rapporti e contatti significativi sul territorio con vari soggetti: enti locali; enti pubblici; terzo settore; privati; etc;

e) partecipare e gestire progetti comunitari, nazionali, regionali.

Missione.

Il Consorzio Agorà ha quali principi fondamentali della sua missione:

• Promuovere Il Potenziale Sociale Delle Persone ossia promuovere l'integrazione e l'inclusione sociale, coinvolgendo i diversi portatori di interesse del territorio nei servizi alla Persona ed alla Comunità;

• Sviluppare Il Principio Della Sussidiarietà ossia promuovere l'auto-organizzazione dei cittadini;

• La Promozione Dei Valori Sociali E Morali che sono alla base del Movimento Cooperativo e di quello della Solidarietà sociale in particolare:

la comunità come luogo in cui si situa l’azione della cooperazione sociale e che dà senso al suo agire, luogo dove le persone contano ed hanno la possibilità di sentirsi cittadini attivi e partecipi dello sviluppo comune;

il bene comune come interesse prioritario rispetto a quello delle singole organizzazioni e dei bisogni particolaristici;

l’economia etica intesa come l’uso degli strumenti dell’economia a fini di solidarietà sociale e di costruzione di un benessere comune e condiviso;

la cooperazione come modo organizzativo orientato a valori di democrazia e mutualità, che valorizza la partecipazione delle persone e le rende compartecipi dello sviluppo sociale e comunitario.

Ciò viene perseguito lungo linee direttrici che consentono di:

operare una presa in carico globale delle persone ed assicurare il presidio dell’intero ciclo di servizio, attraverso l’azione in rete e la connessione tra cooperative A e B; fornire pacchetti riabilitativi integrati, personalizzati e dinamici e non singole prestazioni; stimolare la partecipazione e il sostegno consapevole delle persone e delle loro famiglie; finalizzare l’azione riabilitativa e l’inserimento lavorativo all’emancipazione e all’inclusione sociale; assicurare sinergie di competenze, sistemi operativi, metodologie e opportunità di innovazione pur valorizzando le originalità territoriali.

Lo scopo del Consorzio Agorà è di fondere le conoscenze e le capacità, attingendo all’esperienza ed alle professionalità appartenenti a ciascuna cooperativa, in modo da arricchire ognuna di loro ed, allo stesso tempo, crescere in modo da divenire preparati ad offrire servizi più efficienti nel settore sociale.

9.3.9 - COOP. NOESIS DI ORISTANO - BREVE PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO

PROPONENTE La Cooperativa Sociale Noesis ha sede in Oristano, Via Milis n.6, C.F./P.IVA: 01075250959, Tel. 0783/73264 e si è costituita nel Gennaio 2005.

L’idea di costituire una cooperativa operante nel settore sociale ed assistenziale per l’infanzia è nata dal forte impegno dei soci nel campo socio-educativo che li ha portati ad investire le proprie risorse in un settore con grosse potenzialità, margini di espansione e discrete prospettive economiche, ma, dove la

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passione per i bambini e l’aspetto umano, vanno oltre qualsiasi idea imprenditoriale.

Il centro educativo ha come scopo sociale la realizzazione e lo svolgimento di attività adeguatamente programmate, che offrono ad ogni bambino la possibilità di sviluppare tutte le proprie potenzialità, sia da un punto di vista motorio che sensoriale e cognitivo, il tutto in un ambiente sereno e stimolante.

In questi spazi il compito degli educatori è quello di mantenere un ambiente ricco di stimoli, facendo attenzione alla modulazione dei suoni, dei colori, del tono della voce per evitare sdurastimolazioni e proporre racconti con musiche e filastrocche, canzoncine ed attività sensopercettive differenziate secondo l’età ed i bisogni dei piccoli.

Il servizio è particolarmente curato anche sul piano scientifico-pedagogico grazie alla collaborazione della pedagogista che si occupa del coordinamento delle attività dei bambini e del personale, dei colloqui individuali con i genitori e della predisposizione di percorsi individuali per i bambini che presentino particolari problematiche sociali.

Organigramma Societario:

• n.1 pedagogista, coordinatrice del servizio educativo.

• N.1 Consulente del Lavoro, responsabile dell’aspetto amministrativo/contabile.

• n.3 educatrici, in possesso di diploma di scuola media superiore di “assistente alla comunità infantile”.

• n.1 operatrice ausiliaria.

Sono inoltre notevoli le prospettive di crescita per il prossimo triennio dove la cooperativa sociale, grazie all’intervento richiesto con la presente domanda, prevede di realizzare una nuova infrastruttura localizzata nel Comune di Oristano con lo scopo di assumere nuovo personale da destinare all’attività educativa (e relativi servizi annessi: cucina, pulizia, trasporto, etc.) e di ampliare la tipologia di clientela organizzando dei corsi di recupero scolastico.

9.3.10 - Coop. SENECTA di Cagliari - Breve Presentazione del Soggetto Proponente

Il progetto di Telesoccorso-Teleassistenza è concepito come sostegno professionale operativo volto ad assicurare autonomia e vita indipendente alle scelte di permanenza al proprio domicilio delle persone anziane in condizioni di non autosufficienza e con limitata autonomia, sulla base della considerazione che il centro del sistema organizzativo resta l’individuo come persona degna di valorizzare i propri diritti di cittadino. Il servizio di teleassistenza si colloca fra le grandi possibilità offerte dalle nuove tecnologie di aumentare l’autonomia e la comunicazione delle persone anziane e disabili soprattutto se inserito in una adeguata politica sociale regionale e locale che tenga conto di queste potenzialità. Il servizio offre prestazioni relative all’intervento di telesoccorso e telecontrollo per il tramite di apparecchiature collegate a distanza. Predispone dunque attraverso il telesoccorso la garanzia di una risposta in tempo reale alle situazioni di emergenza sociale, salute, sicurezza, considerando tale ogni situazione di imminente pericolo per la persona; organizza col telecontrollo un sistema efficace ed efficiente sul piano di tele-monitoraggio delle situazioni che possono presentarsi. La teleassistenza garantisce la pianificazione e il coordinamento degli interventi effettuati in sinergia con la rete pubblica e privata dei servizi sul territorio adottando le soluzioni più appropriate per ogni tipologia di problema connessa al disagio sociale e alle precarietà di salute; si integra dunque con tutte le altre risorse massimizzandone l’efficacia e l’efficienza e operando sul territorio in un’ottica di rete. La fruizione del servizio di teleassistenza è rivolta prevalentemente alle persone anziane in particolare modo se affette da patologie che comportino uno stato di dipendenza o rischio fisico, alle persone che vivono in condizioni di solitudine o di emarginazione sociale e persone portatrici di handicap.

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• CRONOPROGRAMMA DI REALIZZAZIONE DELLE VARIE ATTIVITÀ

• Acquisizione Utenti su segnalazione dei Servizi Sociali [percorso dell’informazione: da settore commerciale settore operativo, settore tecnico];

• Predisposizione mappature servizi socio-sanitari e socio-assistenziali sul territorio;

• Formazione del personale;

• Compilazione scheda utente [dati anagrafici, sanitari, logistici, dati soccorritori istituzionali] inserimento dati utenti in data base e loro elaborazione;

• Installazione apparati a domicilio (modalità e tempistica), istruzione dell’Utente circa le modalità di utilizzo dell’apparato;

• Gestione servizio CENTRALE OPERATIVA UFFICIO TECNICO GESTIONE EMERGENZE TELECONTROLLO RIPARAZIONE GUASTI

COORDINAMENTO LOGISTICO SETTORI COMMERCIALE, OPERATIVO, TECNICO

L’attivazione del servizio è preceduta da una serie di attività preliminari quali la predisposizione delle mappature dei servizi socio sanitari e socio assistenziali presenti sul territorio oggetto di interesse a cui segue la formazione del personale dei settori operativo e tecnico che dovrà prendersi in carico la gestione operativa della teleassistenza agli utenti. La fase iniziale prosegue con la compilazione accurata della “scheda utente” contenente tutti i dati necessari all’espletamento delle attività operativo-tecniche. Le informazioni ricevute vengono inserite in un personal computer provvisto di software apposito di gestione di telesoccorso-telecontrollo.

In seguito, il Servizio comprende le seguenti prestazioni: fornitura in uso agli abbonati e installazione presso il domicilio degli stessi degli apparecchi periferici entro cinque giorni [o un tempo inferiore se richiesto] dalla comunicazione suddetta; Tutti gli utenti segnalati vengono collegati ad una Centrale operativa 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno. La centrale operativa fornisce la massima garanzia di ricezione dei segnali di allarme anche nelle ore in cui il traffico telefonico è più intenso. Nella centrale è sempre reperibile un responsabile di servizio o un adeguato interlocutore sostitutivo. Il servizio attivato comprende le seguenti prestazioni:

• Costituzione di tempestivo contatto telefonico con l’utente tramite il sistema “vivavoce” o se non si ottiene risposta attivazione con la massima rapidità del soccorritore di prima istanza.

• Qualora fosse necessario, attivazione dei competenti presidi assistenziali, sanitari e di sicurezza sulla base delle necessità emerse in capo all’utente oppure ai componenti del nucleo familiare stesso;

• Reperimento e attivazione del soccorritore di prima istanza –parenti, vicini, conoscenti- in caso di necessità;

• Segnalazione al medico di base degli interventi effettuati sugli utenti; ed attivazione del medesimo relativamente ai bisogni dell’utente;

• Segnalazione ai parenti, all’eventuale servizio sociale di riferimento e al soccorritore amico in caso di ricovero ospedaliero o di altri interventi attivati in favore dell’utente;

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TELECONTROLLO Effettuazione, tenendo conto anche del gradimento espresso dall’utente, almeno di una chiamata di

controllo settimanale per:

• Educare all’uso dell’apparecchio; verificare il buon funzionamento del sistema, le condizioni psicofisiche e sociali dell’utente, attuando, contestualmente sostegno relazionale, psicologico e di segretariato sociale;

• Mettere in atto il controllo e il monitoraggio costante della situazione di vita e dello stato di dipendenza, anche con la finalità di trasmettere alla rete i dati necessari ed aggiornati per l’attivazione di interventi mirati e personalizzati;

• Interventi in caso di “emergenza sicurezza” con l’attivazione dei presidi preposti; intervento in caso di “emergenza salute” attivando a seconda della necessità, il medico, l’ambulanza o gli altri soccorsi necessari tra quelli previsti.

MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’IMPRESA

PRESIDENTE

FUNZIONI DIRETTIVE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

RESPONSABILE DELLA PRIVACY

SETTORE AMMINISTRATIVO [respons. Settore amm.][laurea economia] [VI liv CCNL]

SETTORE COMMERCIALE [resp. Settore comm.] vicepresidente [VII liv CCNL]

[coordinatrice settore] [VII liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

SETTORE OPERATIVO [operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[operatrice di Teles.] [V liv CCNL]

[coordinatrice settore] [VII liv CCNL]

SETTORE TECNICO [tecnico] [V liv CCNL]

RESPONSABILE SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

[ex D. Lgs. 626/94]

[dipendente Cooperativa]

[ingegnere]

ADDETTO SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

[socio lavoratore Cooperativa]

ADDETTO SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

[dipendente Cooperativa]

ADDETTO SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

[socio lavoratore Cooperativa]

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER

LA SICUREZZA

[dipendente Cooperativa]

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L’obiettivo principale della Cooperativa, in una prospettiva di crescita economica, è quello di assicurare l’espansione del Servizio di Teleassistenza attraverso un progressivo aumento del numero degli Utenti nei prossimi tre anni, con l’auspicio di incrementare l’Utenza di 1800 unità nei primi due anni, al fine di:

� assicurare continuità al servizio già presente nel territorio dal 1996;

� estendere il servizio già attivo in alcune Province a tutte le Province sarde;

� assicurare continuità lavorativa agli operatori che già prestano servizio con rilevanza contrattuale dal 1999.

Per garantire la corretta erogazione del servizio di Teleassistenza la Cooperativa è dotata delle necessarie risorse tecnologiche, avendo a disposizione una sede operativa costituita da:

una centrale operativa, attiva 24 h/ 24, dotata dell’hardware e software opportunamente predisposti per la gestione del servizio; il tutto gestito da personale adeguatamente formato e qualificato e con almeno sei anni di esperienza lavorativa nel settore;

un ufficio tecnico attrezzato sia per la programmazione a monte degli apparecchi di T.S., sia per gli interventi di riparazione dei guasti;

Uffici vari: presidenza, amministrativo, commerciale, segreteria, etc.

a, trasporto, etc.)

9.3.11 - COOP. SERVIZI SOCIALI DI SOLARUSSA - BREVE PRESENTAZIONE DEL

SOGGETTO PROPONENTE La Cooperativa Soc. Servizi Sociali S.C.arl., nasce nel dicembre del 1988 per opera di tre socie fondatrici le quali dopo aver seguito un corso di formazione per il conseguimento della qualifica di “assistente geriatrica” promosso dal Comune di Solarussa ove ha sede la Cooperativa, decidono di dar vita e corpo alla Coop. La Cooperativa, senza fini di lucro in quanto a scopo mutualistico, ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione dei servizi socio-sanitari educativi rivolti a persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico e sociale, anziani e minori. In relazione a ciò la Cooperativa svolge oggi in modo continuativo e prevalente i seguenti servizi: a) assistenza qualificata a persone che per il loro grado di inabilità fisica e/o psichica, più o meno

temporanea, non possono far fronte in modo autonomo alle esigenze di tipo domestico, igienico sanitario, di rapporto sociale ecc.;

b) assistenza qualificata a domicilio e/o in strutture residenziali, semiresidenziali in case protette, in caso di degenza in ospedale o in case di cura;

c) servizi di integrazione scolastica a portatori di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado; 1) assistenza domiciliare agli anziani, a minori portatori di handicap, soggetti svantaggiati e non,

famiglie con particolare disagio sociale ecc.; 2) servizio di sostegno educativo scolastico; 3) servizio di trasporto nell’ambito dei servizi sociali alla persona.

Attualmente la Coop. opera su buona parte del territorio limitrofo al Comune di appartenenza qual’è appunto la cittadina di Solarussa; opera infatti nei Comuni di Zerfaliu, Villanova Truschedu, Mogorella, Tramatza, Santa Giusta, Palmas Arborea (Tiria). RAPPORTI DI COOPERAZIONE: la Cooperativa aderisce alla “LegaCoop- Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue”.

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E’ composta oggi da 13 soci tutti inquadrati come soci lavoratori, di cui 01 uomo e 12 donne; tutti i soci della Cooperativa sono così qualificati: n. 09 soci con la qualifica professionale di ADEST ( assistente domiciliare e dei Servizi Tutelari) ; n. 02 soci con la qualifica professionale di Assistente Geriatrica/o; n. 02 soci con la qualifica di ausiliari. Fra tutte queste figure professionali nel prossimo mese di luglio 2006 n. 05 soci lavoratori conseguiranno il titolo di OSS (Operatore socio sanitario) qualifica regionale a seguito di un corso promosso dalla Regione della durata di n. 400 ore.

assemblea dei soci c.d.a. presidente del C.D.A.

DIREZIONE OPERATIVA

GRUPPO ASSICURAZIONE QUALITA’ RESPONSABILE SICUREZZA AZIENDALE

FORMAZIONE PERMANENTE COORDINAMENTO GESTIONE AMMINISTRATIVA

COORDINAMENTO OPERATIVO SERVIZI OPERATORI REFERENTI DEI SERVIZI

OPERATORI DEI SERVIZI

9.3.12 - COOP. SIRIO DI ORISTANO - BREVE PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO La Società Cooperativa Sociale “ SIRIO ”, costituitasi nel Gennaio dell’anno 1999, svolge la propria attività nel settore dei servizi sociali. Servizi sociali che riguardano principalmente : Gestire centri di aggregazione sociale, case protette, comunità di alloggio per minori ed anziani; Gestione convenzionale di case di riposo effettuando: Servizi di pulizia, servizi di lavanderia, servizi di assistenza in genere, anche infermieristica in forma integrata. Preparazione e distribuzione dei pasti; Offerta di servizi socio-sanitari; Assistenza e/o gestione di strutture ospitanti anche tossicodipendenti, disabili con problematiche scolastiche, trasporto di inabili e handicappati su autoveicoli tecnicamente idonei ed attrezzati; Servizi di assistenza domiciliare rivolta oltre che ad anziani, anche ai minori e a quelle famiglie svantaggiate e carenti sotto il profilo socio-educativo; Servizio di assistenza educativa in genere; Servizi inerenti la terapia sportiva, riabilitativa da indirizzare a soggetti in fascia infantile ed anziani, nonché handicappati e paraplegici; Servizi inerenti la terapia sportiva e di mantenimento, ginnastica dolce e riabilitativa per tutte le età; Organizzare e gestire centri di aggregazione sociale, per giovani, diretti alla promozione di iniziative ed attività di aggregazione culturale, ricreativa, sportiva e di informazione, in particolare configurati come strutture di sostegno e di socializzazione comprendenti anche di segretariato sociale. Le prospettiva di crescita nel prossimo triennio, derivanti dall’attuazione del presente progetto integrato

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prevede: Allargamento della platea sociale con l’inserimento di nuovi operatori nella misura di numero 14 unità provenienti dalle liste speciali (personale svantaggiato); Previsione di incremento degli attuali costi del personale con una stima di circa il 48% sull’attuale (aumento del costo del personale previsto su base annuale , a seguito dell’assunzione delle 14 unità sopra indicate, pari a €. 182.910,00 ); Ricavi stimati in aumento a fronte dei nuovi servizi resi, con un incremento del 49% sull’attuale (pari a €. 202.668,00 su base annuale). Ad oggi e con decorrenza dal 26 Aprile 1999, la Società Cooperativa Sociale Sirio, svolge la sua attività presso la Casa di Riposo Eleonora d’Arborea, gestendone su convenzione i servizi. L’organigramma aziendale, riguardante gli operatori della Società Cooperativa Sociale Sirio è cosi ripartito: - operatori di sesso femminile numero 22; - operatori di sesso maschile numero 6.

9.3.13 - Coop. SOLIDARIETA’ ORISTANESE di Oristano - Breve Presentazione del Soggetto La Cooperativa Sociale “SOLIDARIETA’ SOCIALE ORISTANESE” nasce nel 1985 e cresce negli anni fino a raggiungere l’attuale numero di 67 soci, oltre a 22 collaboratori. L’attività è improntata a fornire servizi alle persone bisognose e svantaggiate, come l’assistenza domiciliare, baby parking, assistenza ai portatori di handicap e tutto quanto riguardi la qualità di vita delle persone. L’attività svolta ha permesso di conseguire, per l’anno 2005 un fatturato che ammonta a € 1.413.839,00. La cooperativa sociale “SOLIDARIETA’ SOCIALE ORISTANESE”, in linea con il proprio oggetto sociale, gestisce le attività impiegando nel servizio di assistenza sia i soci lavoratori della cooperativa, sia alcuni collaboratori esterni, al fine di rendere flessibile ed efficiente l’attività lavorativa, ricercando le migliori professionalità adeguate al servizio. Per quanto riguarda la struttura organizzativa che si utilizza per l’attività amministrativa, questa viene curata dai componenti del Consiglio di Amministrazione, che curano anche la gestione dei turni di lavoro degli addetti all’assistenza e agli altri servizi. I principali servizi gestiti sono relativi al Comune di Oristano, dove la cooperativa si occupa dell’assistenza domiciliare oltre a gestire una propria struttura adibita a baby – parking. Altri servizi importanti vengono gestiti presso diversi comuni della provincia, elencati nella sezione seguente, sempre nell’ambito dell’assistenza domiciliare e dei centri di aggregazione sociale. Il presente Progetto è finalizzato a ospitare gli anziani ultra sessantacinquenni mono-parentali senza alcuna rete familiare in strutture che siano alternative alle solite case di riposo o case protette e di dare la possibilità di dare occupazione a cooperative sociali di tipo “B” per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Per fornire i migliori servizi possibili la cooperativa può far leva sulle doti dei soci lavoratori e dei collaboratori che sono la professionalità e la gentilezza che conquistano l’assistito, in modo da donare alle persone bisognose il calore umano di cui necessitano, insieme alla dovuta assistenza socio-sanitaria che l’utente merita. La cooperativa aderisce al Consorzio Agorà di Oristano, tramite il quale sta concludendo il percorso che la porterà ad ottenere, entro la fine di giugno, la certificazione di qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2000 per il servizio di assistenza domiciliare. Gran parte dei soci hanno qualifiche legate all’assistenza domiciliare in generale, oltre a poter contare su persone con qualifica di pedagogista e qualifica di infermiere professionale. L’assistenza agli utenti, nell’ambito dei servizi è gestita con turni da parte dei soci.

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9.3.14 - COOP. ZEROCENTO DI NARBOLIA - BREVE PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO

PROPONENTE La cooperativa si è costituita l’8 gennaio 1993. Negli anni ha gestito e gestisce, in collaborazione con gli Enti Locali, Scuole e Istituzioni diverse, servizi distinti per tipologia quali: servizio sociale professionale, gestione e coordinamento di Centri di Aggregazione sociale per minori, giovani e anziani, gestione e coordinamento di Ludoteche (in corso la gestione di ludoteca a Seneghe), di Servizi di Appoggio Educativo Scolastico e Ricreativo, S.E.T. e Servizi per contrastare la dispersione scolastica, in collaborazione con le Scuole dell’obbligo (in corso il sevizio intercomunale Tramatza, Simaxis, solarussa e Zerfalui e in conclusione per Milis); attività di Animazione e laboratori (in corso un intercomunale con capofila Villanova Truschedu e per i comuni di Bauladu, Fordongianus e Milis), Servizio di Interscuola, interventi rivolti a minori a rischio, assistenza scolastica e domiciliare per portatori di handicap gravi, attività didattica per Enti di Formazione e Scuole; inoltre redazione di progetti e organizzazione di percorsi formativi.

Ha partecipato al corso di formazione “Action Learning per la Dirigenza e i Responsabili di uffici e Servizi sociali dei Comuni, A.U.S.L. e della Cooperazione sociale, finalizzata alla costruzione della Carta dei Servizi” condotto dalla Dasein Spa di Torino ed è in grado di predisporre “La linea del servizio” dei servizi che va ad erogare. Nel luglio 2005 ha conseguito la “Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001/2000

A partire da ottobre 1998, fino al 2002, la cooperativa sociale Zerocento ha operato all’interno del progetto PIA che ha interessato i Comuni di Cabras, Nurachi, Baratili e Riola Sardo, con quattro operatori (psicologa, pedagogista, assistente sociale e addetta al segretariato sociale) facenti parte dell’équipe territoriale con compiti di: coordinamento generale e di supporto psico-socio-pedagogico alle scuole dell’area; organizzazione di seminari e incontri di aggiornamento e facilitatori del confronto e coordinamento tra servizi delle diverse istituzioni coinvolte. Ha fornito anche la prestazione professionale di educatori/animatori per l’espletamento di attività di laboratorio concordate e condotte con le scuole dell’obbligo dell’area e per il servizio di appoggio educativo.

Nell’ambito del progetto sono stati realizzati:

- una Ricerca/azione, con somministrazione del questionario QUAFES sulla percezione della scuola agli studenti e del questionario QUEDIS sull’organizzazione e gestione della scuola ai docenti; un intervento di ORIENTAMENTO che ha coinvolto studenti, genitori ed insegnanti;

- un corso di formazione e aggiornamento professionale rivolto ai docenti della scuola dell’obbligo, all’équipe socio psico pedagogica, agli educatori e animatori operanti nel progetto e gruppi misti di operatori scolastici, sociali e socio sanitari proponendo la metodologia del C.I.S.D.I.G. attraverso input teorici, lavoro di gruppo con conduttore, intergruppo, simulazioni, studi di caso, role play, questionari, giochi relativamente agli argomenti: pedagogia del benessere, gruppi, apprendimento, empowerment, metodologia, rete, patto formativo, coordinamento gruppi, modelli relazionali, intelligenze multiple, intelligenze interpersonali, intelligenze emotive, cooperazione e condivisione.

La cooperativa nel 2002/2003 ha elaborato e gestito un PROGETTO P.O.R. Mis. 3.1, contro la dispersione scolastica denominato “Un passo avanti” , in collaborazione e attraverso la costituzione di un’ A.T.S. tra l’Istituto Comprensivo di Milis, Comuni di Milis, Bauladu e Tramatza, Coop. “Zerocento” di Narbolia.

All’interno dell’intero progetto la cooperativa ha realizzato diversi interventi come lo sportello di accoglienza/ascolto, percorsi di Orientamento, incontri con genitori per la sperimentazione attiva in gruppo di abilità relazionali e comunicative, curati dall’équipe psico pedagogica e diversi laboratori per le scuole

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elementari e medie, con finalità legate alla migliore gestione delle emozioni e all’ascolto, il recupero di abilità di base, in collaborazione con i docenti; animazione informatica.

Esperienze significative di aggregazione con adulti e anziani sono state: la gestione di un centro a Norbello e a Milis, attività tutt’ora in corso.

Tutti i soci e i collaboratori della Cooperativa provengono dalla formazione scolastica in ambito educativo. Nell’ambito professionale hanno acquisito esperienza con interventi rivolti ai minori che frequentano la scuola dell’obbligo, soprattutto nella gestione e conduzione di interventi programmati nelle aree a rischio di dispersione scolastica e devianza minorile.

Lo STAFF DIRIGENZIALE è costituito dal C.d.A. composto da 5 membri.. La carica di Presidente è assunta da una psicologa, quella di vice presidente da una educatrice, gli altri consiglieri sono una pedagogista e due animatrici/educatrici.

Lo STAFF OPERATIVO è costituito da soci con la qualifica di Psicologo, Pedagogista, Educatori, Animatori, Ludotecari ed Esperti. Una socia con diploma di ragioniera si occupa della parte amministrativa e della gestione dell’ufficio.

La cooperativa ha sempre dato priorità e importanza alla formazione dei propri soci e collaboratori e anche per i prossimi anni intende usufruire di tutte le opportunità che offrirà il territorio e si attiverà per organizzare al proprio interno i corsi che di volta in volta saranno utili per migliorare la qualità delle prestazioni.

La tendenza per il prossimo futuro inoltre è quella di progettare gestire, anche in maniera associata, servizi che garantiscono maggior continuità sia per l’utenza che per l’occupazione dei propri soci..

9.3.15 - FATTORIA SOCIALE LA HORMIGUITA DI SANTA GIUSTA - BREVE

PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO PROPONENTE La Fattoria Sociale – artistica La Hormiguita è una impresa di nuova costituzione, seppure la promotrice/titolare è da diversi anni che realizza importanti iniziative nell’ambito sociale e artistico (da diversi anni coordina le attività di animazione per giovani diversamente abili della Comunità il seme, in particolare le attività di fattoria sociale – didattico solidale : percorsi riabilitativi dfi arte terapia, pet terapia, aeroterapia).

E’ una iniziativa localizzata nel comune di Santa Giusta ed è caratterizzata infatti per l’offerta di prodotto /servizio artistico-sociale di tipo integrato.

La Fattoria sSociale infatti si basa su una attività agro-sociale-laboratorio/residenza artistica”, con una triplice funzione:

Artistica: realizzazione/offerta di un prodotto artistico (scultura-pittura) di alta qualità;

Sociale- Solidale: coinvolgimento di giovani diversamente abili (in particolare con sindrome down) nello sviluppo realizzativo dell’idea progetto, nella fruizione delle iniziative e la realizzazione di un servizio/attività di arte terapia e di agro terapia;

Agricola: attraverso la produzione di prodotti orticoli etico-solidali, e percorsi riabilitativi educativi rivolti a giovani disabili sul piano fisico e intellettivo, quali agro-orto terapia e Arteterapia.

L’iniziativa da un lato valorizza l’alta professionalità artistica acquisita dalla proponente nell’ambito della arti plastiche (Laurea in scultura e arti visive e professionalità riconosciuta anche grazie agli importanti successi conseguiti in importanti concorsi internazionali e nell’insieme di iniziative realizzate negli ultimi anni anche in Italia e in Sardegna e, nello specifico in provincia di Oristano) e quella sociale (specializzata in animazione sociale e con ampia esperienza di coordinamento in una delle principali fattorie sociali della

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Sardegna: la Comunità Il Seme).

Relativamente all’elemento solidale dell’iniziativa, tende a valorizzare l’importante professionalità acquisita in Sardegna in iniziative uniche di animazione-integrazione-riabilitazione di persone diversamente abili attraverso percorsi/attività di arte-terapia. Professionalità acquisita non solo in corsi di specializzazione ma, in particolare, grazie all’importante e meritoria attività svolta nella “Comunità Il Seme” di Santa Giusta.

L’idea progetto si inserisce anche nell’offerta “solidale/sociale del territorio potenziando un ulteriore fattore (artistico/solidale/agricolo) in grado di inserirsi nella composizione di un prodotto/servizio agro-sociale integrato.

Questa fattoria sociale si caratterizza per la sua “unicità” nel territorio sardo e per l’alto grado di “innovatività” dell’impresa e del prodotto/servizio proposto (sia su scala locale-provincia di Oristano, ma anche quello regionale-Sardegna).

Relativamente alle esperienze maturate in campo sociale sono da considerare la ricchezza e innovatività dei programmi promossi e realizzati dalla Comunità Il Seme di Santa Giusta (di cui è coordinatrice da 5 anni) i diversi rapporti di collaborazione avviati (sia a livello regionale che nazionale einternazionale). Relativamente ai rapporti di cooperazione e alle collaborazioni relativamente alla tematica proposta, Shkanely Ramos ha promosso e realizzato (dal 2001 a tutt’oggi) diverse iniziative importanti sia in ambito locale che regionale e internazionale ( fra questi meritano di essere citati gli scambi multilaterali per giovani con disabilità sulla base del programma U.E. “Gioventù”: Incontro multilaterale fra giovani disabili (Santa Giusta Arborea Aprile 2000 - luglio 2000) - Irlanda aprile 2001 - Messico (Aguas Calientes) febbraio/marzo 2004 incontro fra giovani europei con sindrome Down (Italia, spagna, Portogallo, messico, colombia, Honduras) coinvolti in Fattorie Sociali, Incontro multilaterale (12 Paesi U.E.) fra giovani diversamente abili sui temi della Pace e contro la guerra (Santa Giusta-Bonarcado aprile 2004), Area rurale di Madrid agosto 2004 incontro fra giovani europei con sindrome Down (Italia, spagna, Portogallo, Irlanda, Norvegia, finlandia, germania, slovenia, grecia) coinvolti in fattorie sociali/didattico solidali; Messico (Puebla) incontro internazionale gennaio 2005. Importanti inoltre le diverse iniziative “Disabilità/Lavoro” promosse e realizzate in raccordo e congiuntamente all’Agenzia Regionale del Lavoro e coordinate da Shkanely Ramos dal 2003 al 2005; nonché le importanti iniziative di scambio e Cooperazione con le esperienze di integrazione sociale per persone svantaggiate promosse da A. Perez Esquibel (Nobel per la Pace) e la ormai stabile iniziativa sulla Liberazione promossa dai ragazzi diversamente abili della Comunità Il Seme (coordinati da Shkanely Ramos) con la collaborazione e adesione dell’associazionismo e delle forze sociali e politiche della provincia di Oristano.

9.3.17 - I.A.C.P. di Oristano - Breve Presentazione del Soggetto

L'Istituto provvede:

a. alla realizzazione di programmi di intervento di Edilizia Residenziale Pubblica, di recupero e di nuova costruzione e relative infrastrutture, nonché all'acquisizione di immobili da destinare all'Edilizia Residenziale Pubblica;

b. alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria di programmi di Edilizia Sociale e delle relative infrastrutture, di ogni altro programma o iniziativa a carattere urbanistico ed edilizio, anche commesso da istituzioni pubbliche o da privati;

c. alla gestione di tutto il patrimonio pubblico residenziale esistente nell'ambito territoriale di competenza, comprese le unità immobiliari diverse e/o connesse allo stesso patrimonio, nonché ad eventuali altre gestioni affidate in base in base a convenzioni da Enti proprietari di immobili;

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d. alla gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà degli Enti Locali sulla base di apposite convenzioni;

e. all'espletamento di tutti gli altri compiti attribuiti dalla legge nonché quelli affidatigli dalla Regione e, qualora accettati, dagli Enti Locali e da altri soggetti pubblici e privati purché non in contrasto con i propri fini istituzionali;

f. all'espletamento su delega di ulteriori funzioni in materia di Edilizia Residenziale Pubblica fra quelle trasferite o delegate alle regioni ovvero trasferite agli Enti Locali ed in tal caso accettate;

g. svolgere attività di ricerca, studio e sperimentazione nel proprio ambito di attività

L'Istituto svolge i propri compiti istituzionali con piena autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa

e contabile.

9.3.18 - O.S.V.I.C. - Breve Presentazione del Soggetto Proponente L’OSVIC è un Organismo di Volontariato Internazionale, costituitasi in Sardegna nel 1981, è di ispirazione cristiana, non ha scopo di lucro e si mette a servizio delle popolazioni più bisognose. E’ una Organizzazione non Governativa, riconosciuta idonea dal 1986 dal Ministero degli affari Esteri, con decreto n° 1193 del 27/05/1986 (ai sensi della legge n.° 38/79) e riconfermato con decreto n° 1988/128/004187/2D del 14/09/1988 ai sensi della legge n. 49/1987.

Ha Sede legale ad Oristano, in via Goito 25, e aderisce alla FOCSIV, (Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario).

Le finalità principali dell’OSVIC sono:

- sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulle tematiche dello sviluppo integrale dei popoli ,sulla giustizia e sulla solidarietà tra i Paesi in via di sviluppo;

- realizzare programmi di promozione umana in Africa e in America latina;

- formare e inviare volontari nei PVS;

- promuovere lo scambio e la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.

Sul territorio regionale realizza incontri con gli studenti, con gruppi giovanili, operatori educativi e associazioni di volontariato locale ed extracomunitari, nella convinzione che il primo cambiamento va rivolto al proprio ambiente suscitando atteggiamenti e stili di vita che generano sentimenti di pace e di convivialità, di responsabilità e condivisione.

Per raggiungere tale finalità vengono effettuati Progetti di Informazione ed Educazione allo Sviluppo su tutto il territorio.

A livello Internazionale l’Osvic promuove Programmi di sviluppo umano organizzando Progetti di intervento, inviando volontari, che si impegnano con la loro opera alla crescita integrale dell’uomo, in Africa, Asia e America Latina.

Le attività svolte in tali Paesi mirano alla promozione di una effettiva partecipazione delle comunità di base dei Paesi in Via di Sviluppo, con progressiva assunzione di responsabilità nei vari settori.

Gli interventi si realizzano tramite Programmi multisettoriali che riguardano soprattutto il settore socio-educativo, sanitario e di risanamento ambientale. Un’attenzione particolare, inoltre, è rivolta alla promozione della donna curando l’alfabetizzazione, la protezione della maternità, la formazione e l’avviamento professionale.

Attualmente l’Organismo ha in corso progetti in Perù, Guinea Equatoriale, Marocco, Kenya, Argentina.

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L’organigramma dell’Osvic è composto di personale dipendente e personale volontario. Tra i dipendenti due contabili, una segretaria, un addetto al settore di informazione e di educazione allo sviluppo, un addetto alla progettazione. L’organo esecutivo è il Consiglio Direttivo, composto di sette membri ed eletto ogni 3 anni dall’Assemblea, costituita da tutti i soci dell’Organismo riuniti insieme ed è l’organo deliberativo.

Le risorse dell’Osvic risiedono nella professionalità del suo personale dipendente e in particolare del personale volontario. Si tratta infatti di insegnanti, docenti universitari, giovani laureati ricchi di preparazione, che si mettono al servizio del volontariato. Grazie al loro lavoro l’Osvic svolge ormai da venticinque anni attività culturali su tutto il territorio sardo e non solo, anche sul territorio nazionale e all’estero.

L’Osvic è un’Associazione di volontariato e quindi la tecnologia è essenziale, ma funzionale e al passo con le esigenze e i tempi. Alcuni volontari infatti sono tecnici e informatici, che aiutano l’Osvic ad esempio a curare tutti gli aspetti relativi all’allestimento del sito web.

Da sempre inoltre, l’Organismo collabora con altre associazioni anche a livello nazionale e internazionale. Citiamo qui solo le collaborazioni più recenti e significative: in Sardegna: la Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Oristano, Provincia di Cagliari, Comune di Oristano, Comune di Olbia (SS), Comune di Villaverde (OR), Associazione “Il Seme” di Oristano, Associazione “Cittadinanza Attiva” di Oristano, Liceo Scientifico “Mariano IV” di Oristano, Liceo Classico “S.A. De Castro” di Oristano, Istituto Magistrale “Benedetto Croce” di Oristano, Istituto Tecnico Commerciale “Mossa” di Oristano, Scuola Medie di Oristano, Scuola Media di S. Giusta (OR), Istituto comprensivo di Monti (SS), Scuola Media di Cuglieri (OR), Parrocchia di Mogoro (OR), Parrocchia di Monti (SS), Parrocchia di Villacidro (CA), gruppo Scout di Villacidro (CA), gruppo Scout di Mestre (VE), Università di Cagliari, Università di Sassari, Caritas regione Sardegna, Centro Missionario regione Sardegna, Parrocchie della Diocesi di Oristano; nella penisola: il Ministero degli Affari Esteri, l’Unione Europea, la Federazione di Organismi Cristiani Servizio Internazionale volontario – Focsiv e Ong associate, Ong Movimento Laici America Latina di Verona, Ong CVM di Ancona, Ong CEFA di Bologna, Ong PRODOCS e UCSEI di Roma, Ong Asal di Roma, Cooperativa S.O.S. Blu di Roma; all’estero: ambasciate italiane, Comuni, Municipalità di Tafrante in Marocco, Comune di Sidi Boumaidì in Marocco, Comune di Nanyuki in Kenya, Municipalità di Nkué in Guinea Equatoriale, MAGIS Ente regionale di Santa Fé in Argentina, Associazione ANDEA di Rhafsai in Marocco, Università di Rosario e di Cordoba in Argentina, Missione di Sicuani in Perù, Diocesi di Ebebiyin in Guinea Equatoriale, Diocesi di Nyeri in Kenya, Diocesi di Mbalmayo in Cameroun.

Infine, presentiamo qui una breve sintesi dei progetti realizzati dall’Osvic in Sardegna e nella penisola:

1) Campagna Europea sulla “Interdipendenza e solidarietà tra il Nord e Sud del mondo”. Anno 1988 ;

2) Collaborazione con il Centro di Iniziativa e documentazione anti-apartheid di Milano per la pubblicazione del libro “Sudafrica: lo stato di emergenza” di E. Pellegrini. Anno 1989;

3) Corso di aggiornamento per gli insegnanti “Interdipendenza Nord Sud e alfabetizzazione nel mondo” (1990);

4) Ciclo di conferenze su “La sfida europea: cultura, economia , società;” (1991);

5) Corso di aggiornamento docenti su “Interdipendenza planetaria: l’uomo nel villaggio globale” (1992);

6) Conferenze e seminari su “I 500 anni dell’America Latina” (1992);

7) Ciclo di incontri-dibattiti su “Insieme con gli extracomunitari”( 1992-1993);

8) Ciclo di conferenze- dibattiti su “Educare ai diritti dell’uomo e dei popoli”(1993);

9) Corso di educazione per docenti su “Educare ai diritti dell’uomo e dei popoli” (1994);

10) Convegno regionale “La dimensione umana del volontariato” (1994);

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11) Campagna a favore della scolarizzazione dei bambini profughi “Le radici da ritrovare” (1994);

12) Corso regionale di educazione allo sviluppo per docenti “Culture in dialogo” (1995);

13) Corso provinciale di aggiornamento per docenti su “L’educazione al servizio delle persone” (1995);

14) Corso di aggiornamento per docenti su “Educazione alla mondialità” (1995);

15) Ciclo di conferenze-dibattiti su “Popoli e culture in dialogo” (1996);

16) Corso di aggiornamento per docenti su “Le culture al servizio della pace e dello sviluppo” (1996);

17) Campagna di sensibilizzazione su “La fame nel mondo” (1996);

18) Campagna di sensibilizzazione su “A casa tua nel mondo” (1996/2000);

19) Convegno regionale su “Donne e sviluppo nei nuovi scenari del mondo” (1997);

20) Mostra sui diritti umani “Un viaggio nella coscienza umana” (1997);

21) Campagna di sensibilizzazione alla solidarietà su “Natale insieme” in favore dell’infanzia dei PVS (1997-2001);

22) Ciclo di conferenze e incontri nelle scuole su “le cause del sottosviluppo- la situazione della scuola nei PVS” anni 1997/1998;

23) Progetto EAS “Mediterraneo casa comune – un mare di identità e intercultura;

24) Progetto EAS “Globalizzazione e sviluppo locale” (2000);

25) Campagna Nazionale sul debito estero “Debitori di chi?” (2000);

26) Progetto EAS “A testa alta nel nuovo millennio – No alle nuove schiavitù” 2000;

27) Convegno Regionale “L’Islam: dialogo e confronto” (2001);

28) Progetto “L’Africa: dialogo e solidarietà tra Nord e Sud”. Anno 2002;

29) Convegno “I bambini lavoratori in Sardegna, in Italia e nel mondo”. Anno 2002;

30) Mostra “L’Africa:così vicina…così lontana”. Anno 2003;

31) Seminario “La cooperazione internazionale per uno sviluppo integrale e sostenibile” Anno 2003;

32) Progetto “Dalla parte delle bambine e dei bambini lavoratori del mondo”. Anno 2003/2004 Progetto consortile col MLAL Verona;

33) Progetto “Diritti umani e culture dei Popoli: risorse e speranze per un mondo migliore”. Anno 2003/2004;

34) Seminario “Condivisione delle responsabilità internazionali e sviluppo umano”. Anno 2004;

35) Convegno “Realtà a confronto: le donne nel mondo, in Marocco e in Sardegna”. Anno 2004;

36) Convegno “Acqua: diritto e risorsa insostituibile per l’umanità”. Anno 2004;

37) Seminario “La cooperazione e le dimensioni del volontariato internazionale cristiano” Anno 2004;

38) Convegno “Gli Obiettivi del Millennio o Target 2015: dimezzare la povertà nel Mondo”. Anno 2005;

39) Progetto “Alle radici”. Anno 2005;

40) Progetto Eas “Frontiere aperte – percorso interattivo su diritto, lingua e cultura italiana per stranieri” Anno 2005/2006;

41) Progetto Eas consortile “Programma di educazione sui temi dello sviluppo, delle povertà e della convivenza multietnica” Anno 2005/2006;

42) Progetto Eas “Educare alla pace: percorsi didattici attraverso il dialogo interculturale” Anno 2005/2006.

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9.3.19 - PROVINCIA di Oristano – breve presentazione del soggetto La Provincia, ai sensi dell’articolo 19 comma 2 del d.lgs.vo 267/2000, in collaborazione con i Comuni, promuove e coordina attività e realizza opere di rilevante interesse provinciale nei settori economico/produttivo, commerciale e turistico, sociale, culturale e sportivo, ed ha inoltre competenza in materia di raccolta ed elaborazione dati.

Per quanto più specificatamente riguarda i temi dell’inclusione sociale la Provincia eroga attualmente servizi nel campo della maternità dei minori e dei disabili sensoriali .Effettua inoltre un servizio di sostegno agli immigrati attraverso specifico ufficio di mediazione culturale. Le leggi regionali 20 e 23 del dicembre del 2005 riguardanti le tematiche del lavoro e dei servizi socio-sanitari, attribuiscono alla Provincia nuove competenze alcune delle quali attualmente in corso di definizione. In particolare l’ articolo 7 della Legge Regionale n. 23 del 23.12.2005 attribuisce alla Provincia il compito di concorrere alla programmazione locale e regionale del sistema integrato curando il coordinamento delle politiche di propria competenza con le politiche sociali e partecipando alla realizzazione del sistema informativo dei servizi sociali, attraverso la raccolta dei dati sui bisogni e le risorse disponibili, l’analisi dell’offerta di servizi, delle strutture e dei soggetti accreditati e il supporto tecnico e formativo di operatori e attori del sistema. Più specificatamente spettano alle Province le seguenti funzioni:

a) organizzazione e sviluppo, sulla base di indirizzi regionali, degli osservatori provinciali sulla rete integrata dei servizi e interventi sociali e monitoraggio dell’offerta e della spesa;

b) collaborazione con la Regione per lo svolgimento di analisi ed approfondimenti in ordine alle tematiche ed ai fenomeni sociali rilevanti in ambito provinciale, anche su richiesta dei comuni e degli enti interessati;

c) tenuta dei registri provinciali dei soggetti privati e sociali solidali e delle altre organizzazioni che partecipano alla realizzazione del sistema integrato, autorizzati dalla Regione all’esercizio delle attività;

d) attivazione di forme di promozione, anche finanziaria, delle attività relative ai servizi sociali ed al coordinamento operativo dei soggetti e delle strutture che agiscono nell’ambito dei servizi sociali, con particolare riguardo ai soggetti di cui all’articolo 10;

e) elaborazione, in collaborazione con i comuni degli ambiti coinvolti, di progetti relativi a problematiche sociali di interesse sovrazonale e collaborazione alla loro gestione sperimentale;

f) coordinamento delle politiche sociali con le politiche dell’istruzione e formazione e con le politiche attive del lavoro;

g) realizzazione, in collaborazione con i comuni e con la rete di servizi all’impiego, di interventi in materia di inserimento e accesso al lavoro a favore di soggetti deboli, in attuazione di quanto previsto nel piano locale unitario dei servizi;

h) sostegno e assistenza tecnica agli enti locali impegnati nella realizzazione del sistema locale dei servizi.

In materia di lavoro spettano alle Province le seguenti principali funzioni:

funzioni amministrative, di gestione, di controllo e di programmazione di livello provinciale, in materia di lavoro e di servizi per il lavoro;

funzione di garanzia della più ampia informazione in merito alla riforma sul collocamento introdotta dal decreto legislativo 19 dicembre 2002, n. 297;

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funzione di gestione ed erogazione dei servizi per il lavoro anche con riferimento dell’inserimento mirato dei diversamente abili.

La Provincia ha una dotazione organica di circa 300 unità ed è organizzata in 9 Settori :

Edilizia,Pianificazione Territoriale, Pubblica Istruzione Attività Culturali turistiche,Finanze E Bilancio, Lavoro Formazione Professional E Politiche Sociali, Segreteria affari Istituzionali e Generali, gestione Risorse Umane e Organizzazione, tutela Ambiente e Ecologia, Strade. E’ inoltre presente un Direttore Generale al quale sono affidate le competenze in materia di Programmazione, strategia e sviluppo di attività produttive, Il Bilancio Sociale e il controllo strategico. Al Segretario Generale sono affidate le competenze in materia di Giunta e Consiglio e Partecipazioni.

In particolare per quanto riguarda l’inclusione sociale il Settore competente è quello del Lavoro formazione Professionale e Politiche Socio Sanitarie, detto Settore è organizzato in tre servizi :Servizio Amministrativo e coordinamento e Formazione professionale, Servizio Coordinamento e Centri per l’Impiego, , Servizio Mirato Inserimento Diversamente Abili e attività Sociali e Socio- Sanitarie. Il Settore conta di 71 dipendenti a tempo indeterminato compresi i dipendenti operanti nei Centri dei Sevizi per il Lavoro. A seguito del finanziamento di un progetto sperimentale a valere sulla misura 3.1 del POR Sardegna 2000/2006 per la trasformazione dei Centri Servizio per il Lavoro collaborano con l’Amministrazione Provinciale 38 lavoratori con diverse qualifiche per l’attivazione dei nuovi servizi di : accoglienza, orientamento, incontro domanda offerta , collocamento mirato dei diversamente abili, autoimprenditorialità.

Il settore è dotato di, attrezzature informatiche, collegamento ad internet etc…, mentre avrebbe necessità di nuovi spazi per la gestione delle attività legate all’esercizio delle nuove competenze anche con riferimento alla progettazione integrata di sviluppo.

9.3.20 - BANCA POPOLARE ETICA – breve presentazione del soggetto

9.3.21 - COMUNITA’ IL SAMARITANO di Arborea – breve presentazione del soggetto

9.3.22 - CONSORZIO NOVA di Cagliari – breve presentazione del soggetto

9.3.22 - ERSAT di Oristano – breve presentazione del soggetto

Page 223: Wel fare Ter ritoriale - regione.sardegna.it · insieme condividono i problemi di esclusione sociale del territorio e li traducono in obiettivi specifici e operativi di inclusione,

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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