Zafra Benjamin - Il Segreto. La Verita Di Pepa

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  • 7/25/2019 Zafra Benjamin - Il Segreto. La Verita Di Pepa

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    Il libro

    Spagna, 1902. Una dama elegante affronta il sentiero accidentato e polveroso che conduce a Puente Il suo nome donna gueda e ha viaggiato a lungo per arrivare a quel piccolo villaggio. Sa che l si trpersona che da tempo sta cercando: Pepa, la giovane levatrice. C qualcosa che deve raccontarle, una che risale a ventanni prima, quando un uomo dal passato misterioso e dalle intenzioni inafferrabildallAmerica, dove si era distinto come eroe nella Guerra dei dieci anni, a Cuba. Il suo nome, Salvadorsarebbe rimasto impresso per sempre nella mente di coloro che incrociarono il suo cammino, pquelluomo enigmatico cambi il corso dellesistenza di molte persone. Tra queste, una giovanissima e i

    gueda, che a causa sua avrebbe provato per la prima volta la dolorosa amarezza del disincanto. Quelora la donna narra a Pepa una storia di passione, tradimento e segreti inconfessabili. Una storia che toc

    stessa Pepa molto da vicino: la verit sconvolgente sulle sue origini.Un appassionante romanzo che regala ai fan de Il Segreto qualcosa di nuovo e assolutamente ineUnoccasione unica per conoscere retroscena mai svelati nella serie tv.

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    Lautore

    Benjamn Zafra uno scrittore e sceneggiatore che ha legato il suo nome a famose serie tv spagcome El secreto de Puente Viejo. Dopo lo straordinario successo in patria, la soap ha conquistato lItalia, dove va in onda su Canale 5 (e in replica su Rete 4) con il titolo Il Segreto e un pubblico fedelisoltre tre milioni di spettatori ogni giorno.

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    I romanzi della serie TV Il Segreto

    IL SEGRETO

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    BENJAM N ZAFRA

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    IL SEGRETOLA VERIT DI PEPA

    Traduzione di Maxima Service A cura di Raffaella Vittori

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    PARTE PRIMA

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    ERA unimmagine sconcertante e senza dubbio strana. Non tanto perch apparisse anto perch era davvero insolito imbattersi in una figura femminile cos elegante smente inospitale. Il portamento aggraziato e labbigliamento impeccabile la rendevura irreale, in un simile contesto. Lei, invece, si muoveva con una naturalezza mbrava una di quelle persone in grado di comportarsi con disinvoltura in ogni luogo Non incespicava sui sassi, ma appoggiava sicura gli stivali sul terreno, con piede

    ottoli aguzzi e i resti scivolosi delle prime nevi. Sebbene fosse immersa in un quadro ofilo delicato dava un senso armonioso a quellangolo di campagna, tanto che la sua mbrava frutto del caso, ma piuttosto il prodotto della mano di un artista dalla squis

    e, con una combinazione perfetta, aveva introdotto le nitide pennellate blu zaffiro delntrasto con lo sfocato paesaggio ocra.Nulla sembrava trattenerla. Saliva pazientemente verso la sommit del pendio, a pic

    nza segni di stanchezza. Una volta in cima si ferm, prese fiato e contempl il frede si stendeva davanti ai suoi occhi.Era unimmagine incerta, che tentava di delinearsi attraverso il fumo degli innumer

    ella caotica scacchiera di tetti. Proprio l, davanti a lei, nascosto tra le montagne sazie alloblio del mondo, si ergeva Puente Viejo, immutabile e pietrificato, come non lla dalla prima e unica volta in cui, molti anni prima, lei laveva visitato.Donna gueda! Ehi, signora!Impieg un attimo a capire che si riferivano a lei. Il fascino delle pietre, luna diversaprivano quelle case primitive laveva trasportata in un altro tempo, in un altro viauni istanti prima di voltarsi e vedere che il suo domestico Jeromo la stava

    racciandosi, dai piedi del pendio.Donna gueda, torni indietro! Il cocchiere dice che ci vorr parecchio tempo per la In basso, inclinata in modo grottesco, unelegante carrozza le ricord da dove veniva

    ttura, il cocchiere si stava dando da fare per tentare di rimettere in asse la ruota, mene fino ad allora lo aveva aiutato, lasci perdere il faticoso compito per avvicinarsi allagiornarla sulla situazione.Donna gueda, disse il domestico ansimando, se me lo permettete, prendo un ca

    rso il paese a chiedere aiuto. Sar alquanto improbabile riuscire a riparare la ruota priggerisco di tornare alla carrozza e aspettare l il mio ritorno.Si avvicin a lei un po di pi per sussurrarle con discrezione: Considerate che q

    ogo adeguato dove una signora della vostra posizione possa passeggiare da sola. Vosare, non sappiamo quali conseguenze abbia recato lincidente alla vostra salute.Lei assent, non voleva discutere. Si limit a osservare Jeromo che scendeva il pen

    i il giogo al cavallo. Volse il suo sguardo con calma verso il lontano villaggio e diensieri. Ti fai desiderare, come sempre. Sapevo che non mi avresti reso facile il ritorhai fatto in passato e non sar diverso ora. Ma ormai ci sono quasi e lo sai. Ques

    trai scappare.

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    OLMO Mesa girava le pagine stropicciate di un giornale, seduto al tavolo di un locarere, non era altro che un tugurio malfamato. Guardava di tanto in tanto fuori, cercrdere nessun dettaglio delle attivit del villaggio. Attraverso la sudicia finestraravedeva la polverosa piazza di Puente Viejo.Non essendoci il mercato quel giorno, cosa piuttosto inusuale, il viavai era mino

    lito. Cerano solo alcuni paesani dagli abiti neri e consunti, che camminavanodendosi le ultime ore del pomeriggio prima di rientrare nelle loro case.Olmo si rimise a leggere, soffermandosi su un breve annuncio che segnalava la gran

    omento: un orologio da tasca con segnalatore acustico. A chi sarebbe potuto servire u

    nere a Puente Viejo, un villaggio della Castiglia dove il tempo era immobile? Nonessuno aveva il minimo rispetto per la puntualit e gli unici riferimenti temporali ano il canto del gallo e i rintocchi stanchi delle campane.Chiuse il giornale ed estrasse il suo orologio. Non era dotato di segnalatore acustic

    oprio bisogno, pens lui. Chi avrebbe dovuto comprarsene uno era Salazar, gi in ritora. La mancanza di interesse dei proprietari terrieri della zona per gli affari esaspeondo procedeva su una locomotiva a vapore mentre gli abitanti di quel paesino sembrostarsi a dorso di mulo. Un mulo vecchio e stanco, per giunta.Solo una persona sembrava sfuggire a questa regola, per gli era vietato concludere

    a non sono qui per fare commenti, pens, mentre terminava il caff misto a cicoriacale da cui Olmo si sarebbe volentieri dispensato. Tuttavia, se avesse chiamato la ragaeva servito e le avesse detto che lui era solito prendere il caff puro, avrebbe prllevato una curiosit indesiderata negli altri avventori, per non parlare della quaitazione della giovane cameriera. Inoltre, il sapore non gli dispiaceva. Perfino prrettamente bisogna avere buon gusto, concluse.Voleva punire il signor Salazar per il suo ritardo e non gli venne in mente modo

    dinare un altro caff, non senza aver prima spiegato alla cameriera che desiderava nonprecedente tazza. Nel mondo severo da cui proveniva Olmo, la presenza di due tazzeff su un tavolo avrebbe fatto s che il ritardatario si sentisse umiliato, nel vedere ttolineata la sua negligenza. La richiesta per non doveva essere stata abbastanza chiagazza sparecchi il tavolo rassicurandolo che non era un problema farlo.Sebbene Olmo si considerasse un uomo molto risoluto, in quellistante non trov nu

    meriera, che se ne and con la tazza; quella tazza che per lui era la testimonianza deesa.La sua frustrazione, per, non dur molto. Dalla finestra vide attraversare la piazza n

    gnor Salazar, ma qualcuno che, al contrario di questi, si presentava molto in anticianto sperato. Olmo si alz in fretta e, sotto lo sguardo attento dei pochi avventori deciso verso lelegante signora vestita di blu zaffiro che era appena comparsa a Puenteavvicinarla prima che la sua vistosa presenza richiamasse lattenzione. La prese per

    ndusse in fretta verso una via limitrofa, pi discreta, dove cerc di nasconderprensione. Si pu sapere cosa fate qui? Eravamo daccordo che non vi sareste fa

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    ese fino a che io non avessi giudicato che era il momento giusto. Vi avevo dettoviato un messaggio, quando fosse arrivato quel momento.Mi spiace che la mia visita sia cos inaspettata, ma la tua ultima lettera non enquillizzante, cos ho deciso di cambiare programma. Mi scuso per averlo fatto sen

    a converrai con me che le circostanze rendono necessaria la mia presenza.Cambiare programma?I piani di Olmo stavano andando in fumo. Non capiva come una leggera inquietu

    sere motivo sufficiente per presentarsi a Puente Viejo in quel modo. Erano mesi chrole, muovendosi con estrema discrezione, formando intorno alla propria persona lida e riservata, e linopportuna presenza di donna gueda minacciava di rovinarla.E la vostra carrozza? I vostri domestici?Olmo sembrava veramente in collera. Se quello che voleva era passare inosser

    mportamento stava ottenendo esattamente il risultato opposto. Pi di un passante sir seguire la discussione di quella strana coppia di forestieri. Tra questi Emilia Ulloae li guardava dalla finestra della taverna con una tazza di caff bollente in mano.Perbacco, non era nemmeno nei miei programmi venire fin qui a piedi, si difese da nostra carrozza ha avuto un piccolo contrattempo. Ho mandato Jeromo a chiedepo un po, visto che non tornava, non ho voluto perdere altro tempo rimanendo coano e ho deciso di farmela a piedi fino a qui.Olmo non credeva alle sue orecchie. Quanto aveva camminato? E perch avevurezza di una carrozza per inoltrarsi su strade inospitali dove, senza dubbio, il mino

    a quello di perdersi?Inoltre il cocchiere non mi sembrava una persona fidata. Donna gueda sembra

    posta per tutto. Credo francamente di essere pi al sicuro qui, con te.Il cocchiere? Olmo non capiva. Perch non siete venuta fin qui con la vostra carrProprio come hai detto tu, volevo fare le cose con la massima discrezione. Inol

    rrozza non sarebbe riuscita a passare attraverso queste strade cos strette. Sono tutti accessi al paese? Non so come faremo a far portare il resto del nostro bagaglio. S

    nna gueda sapeva come cambiare discorso per evitare discussioni pesanti. In vitai visto un terreno cos irregolare e pieno di buche. Le autorit dovrebbero occupama.Olmo era tentato di ribattere, ma subito si rese conto che, una volta ancora, donnva comportando come una bambina che cerca di sviare lattenzione dalle propriantenne il sangue freddo.Non vi sareste dovuta presentare al villaggio E tanto meno cos, senza carrozz

    esto modo. La festa di Ognissanti passata soltanto da due giorni. Non so se lo aveente Viejo un luogo estremamente allantica. Olmo cominci a parlare a voce mosguardi curiosi dei paesani che stavano loro intorno. In questi posti la gente

    accata alle tradizioni e senza dubbio considereranno il vostro aspetto come una provpito che la popolazione qui molto osservante e non mi meraviglierei se ritenessero a mancanza di rispetto per i loro morti.Questa lugubre allusione fece s che donna gueda cambiasse espressione. Se

    omento si era mantenuta sulla difensiva, quasi divertita dalla ricerca di argomenti peroprio comportamento, ora il tempo delle scuse sembrava essere finito. Fiss Olmonetrante e serio e gli parl molto lentamente, senza muoversi di un centimetro.Ti consiglio di non alterarti tanto, caro. Se sono arrivata in un giorno come questo

    r assaggiare il pane dei morti. Non sono una persona frivola e tu dovresti saperlo piro. Capisco questa gente molto pi di quanto tu possa immaginare. Di fatto, se sono r incontrare una persona che credevo morta.

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    Olmo serr le mascelle e si guard intorno. Dopo tanti anni, a volte gli era ancora ando donna gueda scherzava o parlava sul serio. Ma la sua espressione sembrava n

    dubbi: in quel momento le sue intenzioni erano serissime. Lo irritava che mettesse inpegno e che gli rammentasse i motivi per i quali si erano recati in quel luogo. Proprioto il suo segugio per anni e aveva trascurato aspetti essenziali della propria vita pesta ricerca spasmodica. E gli sembrava strano che ora, a un passo dal traguardo, leirdere lobiettivo tanto desiderato, esponendosi in quel modo.E invece donna gueda sembrava convinta di avere mille buone ragioni per essere l.Neanche a me piace perdere tempo. Dimmi dov e smettiamola di discutere qui, daOlmo torn a innervosirsi. Se cera una cosa che gli dava fastidio, era essere ripreso patto qualcosa di sbagliato. Ed era esattamente ci che stava per succedere.Il fatto che mi dispiace, signora, disse incerto, ma la verit che, da qualche paese.Cosa? ora donna gueda era veramente furiosa. Non capiva come mai Olmo ormata in proposito. Le conseguenze potevano essere gravissime.Non lavremo persa, dopo tanti anni?Olmo fece cenno di no con la testa.So perfettamente dove si trova. E se non siamo intervenuti fino a ora, perch p

    bbiamo studiare la situazione e valutare se convenga o meno presentarci a lei.Le parole di Olmo non tranquillizzarono assolutamente donna gueda. Quando parfaceva senza dubbio perch voleva rifuggire dalle proprie responsabilit. Stava

    alcosa di grave, visto che gli costava tanto rivelarlo.Niente di serio, aggiunse lui sulla difensiva. Sembra che le sia capitato qualco

    etta in pericolo la sua vita, di sicuro, per pare che a causa di questa fatalit abbissi indietro col nostro progetto.Smettila di fare giri di parole e raccontami una volta per tutte quello che accadutoOlmo deglut e si convinse finalmente a parlare.Sembra che sia rimasta molto sconvolta da un parto finito tragicamente. Sec

    ormazioni che ho raccolto, sia la madre sia il neonato sono morti.Santo Cielo. E lei dov, ora?Donna gueda era veramente angosciata. Lui fece il possibile per tranquillizzarla.

    irare lattenzione. sparita per qualche giorno. Ma ho svolto le mie indagini, naturalmente.Olmo sembrava davvero preoccupato per come la signora avrebbe reagito alle novit

    ntito queste voci, ho chiesto in giro e proprio oggi ho avuto la conferma che sontagne.Hai perso le sue tracce! Pretendi che io abbia fiducia in te ma, appena mi volto, tesotto il naso! La dolce signora che pochi minuti prima si era presentata sorridente a

    mbrava ora trasfigurata dalla rabbia. Cosa ti hanno confermato queste voci dosteria?Un pastore lha vista in mezzo a un sentiero, vicino al bosco. Olmo era un fQuelluomo, che si chiama Marcial, lha portata in uno dei capanni dove questa gente

    ddo dellinverno. un luogo inospitale, di difficile accesso, come ce ne sono tanti in Mi stai dicendo che finita in un luogo disperso tra le montagne in compagnia

    tico? Come puoi pensare che questo mi tranquillizzi? Santo cielo, la devo trovare. a disposta a partire immediatamente per cercarla. Guardava desolata da un lato allaltronza sapere quale direzione prendere.Dimmi che sai dov Pepa!Per un istante, Olmo si dimentic dei suoi modi impeccabili e la zitt con un trambi realizzarono che era quella la prima volta che donna gueda ne pronunciav

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    ando era arrivata. Negli ultimi mesi, Pepa era stata praticamente il suo uninversazione, ma nominarla l, dove tutti potevano conoscerla, sembrava tremendamer i suoi obiettivi. Anche donna gueda si rese conto che non avrebbe dovuto farlo. lla conversazione fu una benedizione per Olmo, che finalmente pot riorganizzare le pS, certo che so dove si trova, spieg con pi calma. Ho dato del denaro a quel paconducesse al suo rifugio. Ed effettivamente cera Pepa. Lui sussurr il nome. raccontato il pastore, era in uno stato pietoso da parecchi giorni. Mi ha assicurato cbere latte da uno straccio inzuppato, ogni volta che passato di l, e quando sono a

    eva un brutto aspetto. Sembrava mezza addormentata. Ma non era incosciente. Semva limpressione di non volersi svegliare.Oh, cielo. Donna gueda si sent mancare la terra sotto i piedi. Olmo la afferr dere, era un capogiro causato dallo scoramento che il racconto le aveva provocato.La situazione non mi sembrata tanto grave da richiedere un intervento. Per questo

    ertandovi, ma non presumevo di vedervi arrivare cos in fretta. Mi sarei aspettato untera, con dei consigli su come muovermi. Se la nostra nuova casa fosse pronta, sferita l, ma quel detestabile Salazar sono giorni che non si fa vedere, e portarla in pto tremendamente indiscreto.Al diavolo la discrezione, accompagnami l subito! ordin la signora.

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    L A donna camminava lungo la montagna con passo leggero. Come le aveva anticipttava di un luogo di difficile accesso, ma n la neve n la pendenza sembravano cont

    cedere veloce. Lo sforzo di trovare Pepa quanto prima imperlava la sua fronte nostante la febbre che sentiva dentro di s, le pareva che quel vento pulito e gelido o come tante lame affilate. Lurgenza di arrivare da lei le faceva sopportare il fattsso i suoi stivali sprofondavano sempre pi nella neve. Dietro a donna gueda, Olmstore, cercavano con fatica di starle dietro.La signora non star pensando che le abbia fatto del male, vero? Perch mi sono pcome meglio ho potuto, disse Marcial. Di fatto, se non fosse stato per me, sarebb

    ntiero dove lho trovata distesa a terra, magari irrigidita dal freddo o coperta di brcora divorata dai lupi.Olmo sopportava con pazienza le chiacchiere del pastore. Cercava di non allonta

    nto perch apprezzasse la sua compagnia, ma perch sapeva che era lui, non donnanoscere la strada che portava al bivacco.Mi darete qualche moneta quando arriveremo, vero? Marcial cercava di non perdetrarre beneficio dalla buona azione fatta giorni prima. Una cosa era essersi comportpa, che era sempre stata gentile con lui, unaltra era lasciarsi sfuggire lopportunit di le borse di quegli eleganti signori. Estranea alla conversazione, donna gueda si gunza perdere di vista la sua meta. Si ferm e si volt ansimante, gridando a uno dei dustavano seguendo: questo il bivacco, signor pastore?Marcial, mi chiamo Marcial, per servirvi, signora. Il pastore complet laesentazione con un grande sorriso sdentato. Il vostro domestico mi ha assicurato ca ricompensa, una volta che saremo arrivati. cos, vero, signora?Marcial corse verso di lei, lasciando indietro Olmo che, perplesso, si stava domand

    esse detto o fatto per essere scambiato per un semplice servitore.Donna gueda giunse alla soglia del capanno, preoccupata. Quel luogo non le piace

    co pi di una macchia in mezzo alla neve. Due enormi massi di pietra servivano dccola costruzione e un tetto di rami era il suo unico riparo. Si trattava di una montage sarebbe passata inosservata a chiunque non la stesse cercando attentamente.Non appena Marcial vide che la signora si apprestava a entrare, le si mise davanti

    ada, preoccupato di veder svanire la sua ricompensa una volta che donna gueda avto deprecabile dellinterno. tutto sporco e puzzolente, signora. Anche la ragazza lo , perch non nemmeno

    r i suoi bisogni.Donna gueda ignor le sue parole e mosse un passo. Una volta dentro, si irrigid

    netrante. Il pastore aveva mentito: quellodore non lo aveva provocato Pepa in qualcha l da anni. Era un odore rancido di putridume, una miscela intensa di sudore umaforzata dallaroma acido dei formaggi che erano stati l a stagionare. Era quasi un sol

    fumo asfissiante delle braci che si trovavano al centro. Almeno non morta di freddogueda.

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    Nonostante lo spazio ristretto, ci mise un po prima di localizzare la sua figura. Levanti rapidamente, osservandola preoccupata. Quello che aveva davanti a s era un mminile mal coperto, sporco e denutrito. La respirazione, rapida e ansimante, riuscivallevare il petto della giovane.Donna gueda temette il peggio. Santo cielo, sta morendo. Sta morendo davanti ai m

    n posso fare nulla per evitarlo. Si avvicin e le scost i capelli dal viso. Erano umido bollente. Era difficile identificare il viso sotto quello strato di fango, fuliggine nostante lo sporco, si intravedevano i tratti fini, scolpiti con una delicatezza che donneva ancora visto in nessun volto da quando era arrivata a Puente Viejo.Era lei, senza nessun dubbio. Pepa. La sua Pepa. Ma la felicit della scoperta non pollestrema urgenza. Le mise la mano sopra la fronte e si rese conto che, per fortuna, l

    a alta come pensava. Era chiaramente una ragazza molto forte. Fu in quel momentgueda riprese a respirare tranquillamente e a esaminare con attenzione il volto sastro, pens, notando le labbra screpolate, con il sangue scuro e rappreso ancora ardando gli occhi a mandorla coperti di sporche cispe che tradivano, insieme cavate, linimmaginabile quantit di lacrime che la poveretta aveva versato.Ma come hanno potuto tenerti cos? a donna gueda si spezzava il cuore nel ved

    ello stato, in mezzo a tutta quella sporcizia, vicino a recipienti con latte inacidito, buel ridicolo corno di mucca usato come oliera.Avrei voluto trattarla meglio signora, cerc di giustificarsi il pastore, non avrei d

    aNon sto parlando con voi, signor pastore! donna gueda cercava di controllare

    e le usciva dalla gola pieno di rabbia e di pena, ma non riusciva a nascondere di esseroppiare in lacrime.Marcial, signora, mi chiamo Marcial.State zitto, per favore, disse Olmo, sicuro di essere il destinatario dei rimproveri

    olto, madre.Il pastore si volt verso di lui, sconcertato nel venire a conoscenza del vincolo f

    iva quei due signori eleganti. Non lo avrebbe mai sospettato. La signora sembrava trr essere la madre del signore altero che lui aveva scambiato per un domestico.Vi assicuro che ho cercato di mantenere la situazione sotto controllo, diss

    ustificarsi, ma le sue scuse erano timorose. Vi ho gi spiegato perch non lho porti avete insistito perch le cose fossero fatte a modo vostro e si trovasse il momen

    esentarsi.Di sicuro Olmo aveva molto da dire, a tale proposito, ma la presenza del pastore lo iPer favore, se non vi dispiace lo invit ad andarsene.Come fa a non dispiacermi? Vivo qui.Non hai nessun diritto di mandarlo via. Se non fosse per lui, ora sarebbe morta,

    gueda. Tienilo a mente la prossima volta che i tuoi eccessivi scrupoli ti impedirrettamente. La sua vita poteva essere in serio pericolo e tu ti sei limitato a inviare un Olmo accett la critica senza ribattere. Avrebbe voluto dirle che, in fondo, il suo

    mpre stato quello di obbedire ai suoi ordini con tutto lo scrupolo possibile e che azione era sempre stata alquanto limitata. Glielo avrebbe voluto spiegare con tutto ilel momento era impossibile far ragionare donna gueda.A volte ho la sensazione, figlio mio, concluse con crudelt, che in realt tu n

    ramente voluto trovarla.Mi spiace molto, signora.Olmo ribolliva di rabbia. Perch lo trattava cos? Perch non voleva credere che avev

    monti per trovarla? Non sapeva che, nonostante la provvidenziale presenza del pas

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    sse stato per i suoi innumerevoli sforzi, lei non sarebbe mai riuscita a sapere dove gazza? Lunica spiegazione possibile era, una volta ancora, che donna gueda non ande considerazione.Indifferente allangoscia di Olmo, donna gueda cerc nella borsa una fiaschettvvicin alle labbra livide di Pepa, perch cercasse di bere almeno un sorso di liquor

    medi casalinghi e in quel momento la sua intenzione era di farle riprendere un po di cDai, bambina, dai!Lodore di alcol provoc una reazione rapida: Pepa si tapp il naso e chiuse la bo

    an parte del liquido si rivers sulla guancia. Si inarc con unespressione di disggueda cap che almeno una piccola parte del liquore la stava riscaldando.Bambina mia, reagisci, per favore. Prese le mani della ragazza, le strinse tra le sueofinarle energicamente. Il freddo nelle membra di Pepa sembrava preoccuparla. Smo disperata: Deve riprendere subito calore. Per favore, da dei soldi a questo pastoe vada al paese a cercare aiuto.Non vorr uscire, signora, disse Marcial. Ho gi provato ma stato tutto inutile.Donna gueda insistette.Allora prendi della legna per scaldare questo luogo. Non pu rimanere cos. D

    esto odore tanto sgradevole?La signora si guard intorno per cercare di capire lorigine del fetore. Veniva da

    dello imbrattato di cenere che pendeva da un gancio appeso al tetto.Cos quello? lo stomaco di un capretto da latte, rispose Marcial. Ho venduto la carne a

    profittato del fatto che era ancora lattante e ho preso il caglio per il formaggio.Il caglio per il formaggio? per Olmo era come se parlasse cinese.S, signore, vedrete che buon formaggio far con questo.Spero di no. Per favore, toglietelo di qui e fate quello che vi ha ordinato la signora

    Vi dar del denaro per il disturbo.Ma signore, se lo lascio fuori verranno le mosche.

    Vi ripeto che vi dar il denaro necessario. Uscite, per cortesia.La promessa di denaro fatta da Olmo calm le inquietudini di Marcial, che comincidello per portarlo fuori.Donna gueda non smetteva di strofinare freneticamente le mani di Pepa, come se

    stante potesse da solo garantirle la vita. Prese le dita magre della ragazza e le baciceva, una lacrima le scese sulle guance.Mio Dio, Alba, cosa ti successo?Questo sent il pastore, uscendo dal capanno. Non capiva perch la signora la chiam

    a Pepa, la levatrice del villaggio. Era tentato di intervenire, ma per paura di perdere lnto desiderata si comport con insolita cautela e non fece nessun commento.

    Quando Olmo rimase solo con le due donne, si rese conto che anche lui era di troppodonna gueda che strofinava le mani e le braccia della ragazza, cercando dispenimarla e farle riprendere calore, gli sembr una scena cos intima da non poterne fareSapeva che donna gueda aveva sognato questo momento per anni e che, come spe

    n le cose che uno desidera con tanto fervore, non era avvenuto nel modo sperato.gazza era ancora viva. Era il suo momento e lui era di troppo.

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    DONNA gueda non avrebbe saputo precisare quanto tempo fosse passato prima enzioni sortissero leffetto sperato e che Pepa si svegliasse. Non furono momenti ancontrario. Quando Olmo se ne fu andato e lei si trov sola con la ragazza, sent nquillizzando e cominciava a respirare con una cadenza pi rilassata. Non sembrav

    orte. La sua respirazione, per quanto debole, si manteneva costante e senza affanno.Era forte. Ce lavrebbe fatta.Cos, quando Pepa inizi a stiracchiarsi lentamente, girandosi da un lato allaltro mocchi, donna gueda comprese non tanto che il pericolo era passato, ma che quel perto tanto grave quanto lei aveva immaginato.

    Lasciatemi, non voglio uscirePepa non poteva aver gi capito le intenzioni di donna gueda, men che meno amera. Era ancora in uno stato di dormiveglia, aggrappata a un sogno cui si mischiavmmento di coscienza, quello in cui aveva lottato, a detta del pastore, per non esserl capanno.Lasciatemi in pace! Alz ancor di pi la voce, senza rendersi conto che erano

    indi non cera nessun bisogno di urlare.Shhh, replic donna gueda, dolcemente. Nessuno ti porta via di qui.La voce sconosciuta allarm Pepa. Smise di muovere la testa e si calm, battendo

    rplessa, mentre cercava di mettere a fuoco limmagine della persona che aveva di fronChi siete? Cosa volete?Shhh. riposa, sorrise donna gueda. Non voglio nulla. Solo aiutarti.Pepa si rilass. Il volto della signora che aveva davanti le sembrava benevolo. La

    ntigginosa indicava chiaramente che non era della zona, mentre i suoi occhi, grandi eccole rughe, le davano limpressione che si trattasse di una persona alla quale piacevo istinto le diceva che non aveva nulla da temere, ma la sua esperienza le consigpettarsi mai nulla di buono.Non ho bisogno dellaiuto di nessuno, andatevene.Aveva la voce impastata. Girandosi e raggomitolandosi di nuovo, diede a intendeico desiderio era quello di ricadere in un sonno liberatorio, senza pensare a nulla.Tuttavia, prima di riaddormentarsi, alz un sopracciglio e fece il possibile per guar

    lta la donna, di sbieco. Non voleva ripiombare nel sonno senza aver prima colto qche minimo, sulla persona che la vegliava. Labbigliamento della donna la insospett.Tra laltro, disse mezza addormentata, io non mi fido delle dame di carit.Shhh, sei ancora troppo debole per parlare.Essere stata scambiata per una di quelle donne da feuilleton fece sorridere donna

    iaro che la poveretta non si fidava di loro; e, nonostante ci, sicuramente non ncontrata una in vita sua.Sorrise nel vederla assopirsi di nuovo. Quello che, in un primo momento, le era

    eambolo di un male imminente ora pareva piuttosto unimmagine tranquillizzanteceva bene il riposo. Per questo si fece seria quando sent dei rumori provenienti da fu

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    e dava istruzioni a Jeromo e ad altri giovani, che doveva aver reclutato in piazza. Dva per uscire e chiedere di far silenzio, quando vide spuntare il gruppo allentrata del questa la ragazza che dobbiamo far scendere?I due giovani che Olmo aveva condotto fin l avevano un aspetto rude. Il corpo del p

    osso che praticamente riempiva luscio impedendo alla luce di entrare. Persino nellamensione delle sue mani attirava lattenzione: aveva grandi dita secche e logore comeppa.Con il vostro permesso, signoraCosa? donna gueda era sconcertata.Il sogno di Pepa si era interrotto del tutto. Il suo incubo era diventato realt e, per ertassero via dal bivacco, si era accucciata contro la parete, disposta a tirar calci a c

    sse avvicinato. Ora aveva gli occhi sbarrati e lo sguardo terrorizzato.Donna gueda si frappose tra lei e i rozzi giovani per proteggerla.Indietro, fuori!Ci hanno detto solo di venire qui, signora, e di portare questa ragazza sul carro.Quando fecero un passo avanti, Pepa cominci a scalciare freneticamente, lancia

    uto. I due giovani si immobilizzarono, perplessi di fronte alla reazione della ragazza.imo, appena il tempo necessario per recuperare la volont e lenergia necessarie pe

    gnora e afferrare quella belva dalle fattezze femminili.Non avete sentito? Andatevene di qui una volta per tutte!La voce di donna gueda si perdeva tra le urla di Pepa, che sbatteva la testa da una ppreda a un attacco di nervi.I due giovani allargarono le enormi braccia, formando una barriera dalla qualficilmente avrebbe potuto scappare.Prima che donna gueda se ne rendesse conto, si lanciarono su di lei e la preser

    rcando di domarla. Pepa si ribellava come un uccellino incastrato in una rete.Per favore, no, lasciatela!A donna gueda si spezzava il cuore nel vederla soffrire in quel modo. Non poteva s

    ei bruti le facessero del male. Non si rendevano conto che di l non si sarebbe mossa ontanea volont?Olmo, ferma tutto questo! Subito!Da quando era entrato nella baracca, Olmo aveva capito che, una volta ancora, le c

    uggite di mano. Corse dagli uomini e ordin loro di lasciar stare la ragazza. I giovaome avevano detto prima, erano l soltanto perch erano stati chiamati.

    Pepa, sebbene fosse stata liberata, si dibatteva ancora. Donna gueda non sapeva se sse meglio abbracciarla o lasciarla in pace. Intuiva che qualsiasi contatto fisico poteaggressione. Cominci allora a sussurrarle che il pericolo era passato.Shhh, tranquilla. Nessuno ti obbligher a uscire di qui.Lanci unocchiata di biasimo a Olmo. Non era il momento di rimproverarlo, ma rebbero dovuto parlare a fondo di questo suo nuovo grave errore. Se prima il gi

    agliato con la sua temeraria passivit, ora la sua iniziativa si era dimostraimperdonabile mancanza di sensibilit.Vai via, vattene! mormor tra i denti.Mentre lui faceva uscire i due braccianti dal capanno, donna gueda non pot

    nsiderare che, se Olmo era stato molto utile nel cercare e trovare la levatrice, mostrando un vero disastro. Si chiese se fosse stato cos efficiente in passato perch sasse complicato trovare Pepa, poi arriv alla conclusione che ci che creava grande anversi confrontare con la ragazza, ora che ce laveva davanti veramente.Non voglio che mi portino via di nuovo. Non voglio separarmi ancora da mio figlio

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    Anche se ora la ragazza sembrava vigile, le sue parole non avevano senso. Donnvvicin a lei preoccupata.Qui non c nessun bambino, PepaLei batt le palpebre e sembr dun tratto riconoscere le pareti sporche del capanno.Non so chi siate, disse scrutando il volto della donna, ma se quello che volete pqui, vi posso assicurare che non ve lo permetter. Vi avverto, piuttosto mi ammazzo.Nessuno tenter di portarti via di qui. Te lo prometto. Quanto successo ora sore, per io io scusa, non mi sono presentata: mi chiamo gueda, gueda de MAguamansas e ti assicuro che non voglio farti del male. Cercava di essere il pi d

    peva che la fiducia della ragazza dipendeva da quei primi istanti.Ora mi ricordo di voi. Siete la dama di carit che venuta prima. Era ovvio chpa confondeva il sogno con la realt. Vi ho gi spiegato che non ho bisogno neficenza. Qui ho tutto quello di cui ho bisogno.Lo so, lo so. Donna gueda le dava corda, misurando le parole per non es

    vadente e conquistare la sua fiducia. Qui si sta bene. Cos bene che, se non ti d fastimomento a riposarmi. Ho fatto parecchia fatica a venire fin qui e se non mi rimetto u

    edo di riuscire a tornare da sola al villaggio.Donna gueda sapeva che il suo discorso era inverosimile, ma Pepa non sembrava

    cida da rendersene conto; quello che realmente la preoccupava era come avrebbe reage si fosse ripresa dallo stato di torpore. Forse per questo tir fuori ancora una voltalla borsa e gliela offr, non prima di aver bevuto lei stessa un sorso, per dimosntenuto non era nocivo.Non pretenderete di ubriacarmi per allontanarmi da qui, vero?Non credo di poter far ubriacare una donna adulta come te solo con il contenu

    ttiglietta. Ma almeno questo ti riscalder un po. Fuori fa un freddo tremendo. Anchbbene sia ben coperta: non riesco a immaginare come possa stare tu.Per rendere pi evidente la situazione, cominci a sfregarsi le braccia per difendersi

    o unico obiettivo in quel momento era guadagnarsi la fiducia della giovane, che la

    cospezione. Ciononostante, Pepa prese la bottiglietta e bevve un piccolo sorso.Cosa ha condotto fin qui una signora come voi? Questo un posto ben lontano e la carit.Non sono venuta a fare beneficenza.Donna gueda maledisse la propria sorte. Aveva immaginato cos a lungo quel mom

    esso la situazione la obbligava a improvvisare.In verit, sto cercando una levatrice e ho sentito che il tuo lavoro.Pepa si sollev con fatica. La guard da capo a piedi e si schiar la voce prima di risp chiaro che non la state cercando per voi. Se avete bisogno di una levatrice per una

    mestiche, dovrete andare alla Puebla e chiedere di Lupe. Lei vi aiuter volentieri.Non ho nulla contro questa Lupe, per ho sentito che tu sei la migliore della zona. agerato un po. Stava cercando di colpirla nellorgoglio per tirarle fuori qualche paroPi che esagerare, vi hanno proprio mentito. Io non sono una levatrice. Pepa fec

    r convincersi di quello che stava dicendo. Lo ero, vero. Ma ora non pi. Mai pi.Donna gueda la guard sorpresa. Che cosa le era successo? Perch diceva questostessa? Forse era per lincidente a cui aveva accennato Olmo? Non cera dubbio che,ndizioni in cui si trovava, conservasse la forza della quale il figliastro le aveva parlatocorpo tanto fragile sembrava quasi non riuscire a contenere. un peccato che tu non lo sia, perch io cercavo la migliore. Se avessi potuto faa, non sarei venuta fin qui a cercarti. Ma disgraziatamente morta anni fa, almenramente brava.

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    E di certo la trattavano a pesci in faccia, comment Pepa, ironicamente. Tutte le ave, ma nessuna fa cos bene il proprio lavoro da essere accolta in una casa per semprescorrono la vita spostandosi di luogo in luogo e cos passano i loro giorni. O forse qi mi ha parlato morta in un letto caldo ricevendo lestrema unzione?Le parole amare di Pepa avevano colpito donna gueda, che decise di non rispon

    manda. Invece disse: Quello che posso assicurarti che in verit le volevamo beneivo alla nostra tenuta era sempre accolto con gioia dai bambini.Pepa, a quella frase, ebbe la tentazione di mettersi a ridere. Tuttavia not che lo

    gueda si era illuminato nel ricordare quel momento. Era chiaro che credeva fermameceva. Questo le sembr strano. Di quale tenuta parlate? Se come sostenete, miitarla prima o poi.Donna gueda dopo un attimo continu. a Sud, in Andalusia, in un luogo mol

    leggiato di questo. La mente di donna gueda vol verso quel luogo, allontanaante dal capanno sporco e dallodore della neve che lo circondava. L i bambini gioche in un autunno freddo come questo.Pepa si sofferm a guardare il lussuoso abito della signora. Quella macchia azzurrti i marroni spenti del capanno non le faceva venire in mente limmagine di una bimi campi e fa le giravolte, con i capelli pieni di erba. Donna gueda colse lo scetticismNon credere che io sia sempre stata una signora superba che fa opere di carit, sp

    ezzo sorriso. Quando ero alta un metro, giocavo esattamente come tutti gli altri bamn chiunque, senza badare alla classe sociale e al lavoro dei loro genitori. Sai, quaesta levatrice, disse scrutando la reazione di Pepa di fronte a quella parola, mi sedee lei, allombra, sempre con la sua borsa piena di tesori luccicanti, guardava i

    cevano il bagno nel fiume. E quelli giocavano ad avvicinarsi a lei alzando le camiciencia nel modo in cui solo i bambini sanno fare. A uno a uno, lei li passava in rassego, questo no, anche questo mio.Dopo unaltra pausa, donna gueda chiese: Sai come li riconosceva?Dallombelico, rispose prontamente Pepa. Aveva un suo modo particolare di f

    rdone ombelicale.In quel momento la ragazza si mise comoda e donna gueda prosegu: Immaginoa cosa nuova per te. In fondo sar cos per tutte le levatrici. Sicuramente anche llombelico i bambini che hai fatto nascere.Pepa, turbata, neg e allung la mano verso la fiaschetta della donna, in una sup

    rcando qualcosa che le facesse mantenere la calma che stava cominciando a perdgueda sapeva di essere molto vicina al suo obiettivo e, allungando la bottiglietta vmante, continu: Dopo aver riconosciuto tutti i bambini, la levatrice si girava ver

    zavo la mia camicia allaltezza della pancia. Lei, indicando il mio ombelico, dicevan mio. Era cos. Il mio ombelico non era suo. Quella levatrice era davvero brava.Come si chiamava? chiese Pepa, non del tutto sicura di voler sapere la risposta.Josefa Balmes, la Candelaria, rispose donna gueda. Quelle parole fecero incurva

    ggomitol nellangolino pi lontano come se avessero occupato tutto lo spazio del fMarcial. Donna gueda sapeva di aver fatto centro. Alla fine aveva conquistato Pepaparente innocenza: La conoscevi?Pepa abbass lo sguardo e, rannicchiandosi ancor di pi, come per sparire, risp

    vatrice era mia madre.La porta del capanno si apr improvvisamente e unaria gelida ma vivificante inva

    elloscurit, Olmo batteva i piedi a terra per togliersi la neve dagli stivali, mentre, igne era successo prima del suo arrivo, si lamentava che il carro non fosse riuscito a spnza preoccuparsi per quei dettagli, donna gueda chiese: Hai portato quello che ti h

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    Senza rispondere, Olmo si volt verso Jeromo, ordinandogli di scaricare quello rtato. Qualche coperta, una lampada a olio, miele, pane, formaggio e alcune mele.Sarebbe stato pi facile far scendere Pepa prima, quando sono venuti i due braccianVisto che il giovane non cessava di lamentarsi, donna gueda fece un respiro pro

    zienza gli spieg: Olmo, non tradir Pepa. Le ho promesso che non lavrei portata vfar. Non vedi che non ha abbastanza forze per affrontare il mondo?Limmagine di Pepa febbricitante, in posizione fetale con le spalle contro il muro, lo Veramente non so se potete lasciarla qui, fece notare Olmo.Ho pagato il pastore perch la lasciasse stare in questo capanno.Pagato? si indign Olmo. Questa baracca non appartiene a nessuno! su terno settimane che studio questa zona e so che cosa si pu comprare e che cosa nogione il capanno del pastore, la prossima sar di un altro. Avete pagato inutilmente.Gli ho dato del denaro anche perch ci porti ogni due giorni del latte fresco, formagatt donna gueda.Ci porti?Finch Pepa non si rimetter, rester con lei. Qui, disse convinta e consapev

    rebbe stata la reazione di Olmo.Dormire qui? chiese il giovane incredulo. Si accorse della presenza di Jeromo e,

    n la donna in un angolo, mormor: Una signora della vostra posizione non pu dgliericcio, in questo capanno, in queste condizioni. Madre, santo cielo! Riflettete!Ho dormito in posti peggiori, ti assicuro, rispose donna gueda con calma.Lo so. Conosceva le pene che aveva passato sua madre, tuttavia non desistet

    gionare. assurdo. Potreste dormire tutte due in un luogo caldo e comodo.Ho mandato a prendere delle coperte, ricordi?E se Pepa peggiorasse?Una donna della mia posizione pu prendere le sue decisioni, Olmo, e senza

    mand: Hai parlato con Salazar della questione di El Jaral?Olmo comprese che la questione era ormai chiusa e rispose: Lo stavo aspettando

    ivata. Lo vedr dopo.E quindi?Gli sto mettendo fretta. Voglio ottenere un buon prezzo per la casa, visto che dovr

    vori quando entreremo.Spero che la questione sia risolta prima che io esca di qui. Quello, evidentemente

    siderio ma un ordine. Stai tirando troppo per le lunghe. Dopo averlo spinto verso lagueda si gir verso Pepa, sprofondata in un sogno che ora era diventato inquieto. Olmentre prendeva una delle coperte e lappoggiava sul corpo della ragazza. Quando si vea gli ronzava in testa: non sarebbe venuto nulla di buono da tutto ci.

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    AL risveglio, tutti i sensi di Pepa, alcuni pi chiaramente di altri, percepirono dei calor marrone del capanno aveva lasciato posto a un giallo oro intenso: veniva da uepitava allegro nel focolare. Le sue mani non toccavano pi un suolo freddo e duroorbide dal profumo di mele che, insieme con laroma del latte caldo e miele, quasi adore acre di caglio. Stava sognando, forse? Osserv donna gueda. Protesa verso ilardando le fiamme.Siete una contessa? chiese senza alzarsi. Non voleva perdere il conforto di quelle cLa donna si gir verso di lei e, sorridendo dolcemente, rispose: Solo marchesa per dPrese una tazza di porcellana e la avvicin a Pepa. Lei si alz lentamente e la

    trambe le mani. Donna gueda la tenne mentre la ragazza beveva. Sapeva che aveva tutta notte e non era sicura che riuscisse a reggere la tazza, anche se pian piano, a rendeva le forze.Come avete conosciuto mia madre?Donna gueda avvicin uno sgabello e si sedette accanto a Pepa.Fu molto prima che tu nascessi. A quel tempo vivevo con mio padre nella tenuta di

    sefa veniva l soprattutto in primavera, quando le gestanti da assistere erano sempre te. Era una donna volonterosa e piena di energia, molto brava nel suo lavoropprezzava, le permetteva di fermarsi quanto voleva e le dava alloggio e un salario. M

    a orgogliosa e inquieta e non si fermava mai pi dello stretto necessario.Le levatrici non sono trattate bene, se non come uccelli migratori, ripet Pepa.Non lo credere, la interruppe gueda. Aguamansas, acque placide, faceva onore

    on era per nulla un luogo di patimenti. Mio padre si sforzava di trattare bene la gentodo coloro che vivevano con noi ed erano a nostro servizio. Per lui era una questionn di carit.Pepa non sembrava credere allesistenza del paradiso terrestre descritto dalla signo

    ve i bambini giocavano felici, tutti godevano di un equo trattamento e il padrone ono.Ovviamente tutti i bambini hanno unimmagine idealizzata dei propri genitori eno le persone migliori e pi giuste al mondo. Anchio, da bambina, consideravo mio

    oe. E anche oggi continuo a pensarlo. Donna gueda fece una piccola pausa e aggie fosse quello che mia madre aveva visto in lui. Ma non posso esserne certa, perch ma luce. Se Josefa fosse stata la mia levatrice, forse il mio primo giorno di vita non ltimo di mia madre. Forse avrei di mia madre qualcosa in pi del semplice ritratto appone.Mi dispiace, sussurr Pepa.Parli da amica o da levatrice che si rincresce per un errore professionale?Vi ho gi detto che non sono una levatrice, tagli corto Pepa. E nemmeno unamDonna gueda incass il colpo. La giovane le stava sfuggendo di nuovo, a mano

    cuperava le forze. Si riprese e prosegu con calma: Come ti stavo dicendo, mneroso. Trattava bene i suoi sottoposti.

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    Questa volta Pepa espresse ci che prima aveva solo pensato.Mi piacerebbe credervi, ma non ho mai conosciuto un signore o una signora

    mportati come lei sostiene con i propri lavoratori. E questi piedi hanno calpestato ni tipo di dimora.Beh, per mio padre non era come tutti gli altri signori. Te lo assicuro. E propri

    otivo and in rovina. E gli successero cose terribili.Forse non avrebbe dovuto dirlo. Guardando Pepa, si rese conto che non aveva av

    cile, di certo molto pi dura della sua. E, senza dubbio, era stato questo che lavepondere in maniera cos severa.Se fossimo amiche, in tutta confidenza, vi racconterei che brava persona fosse mgraziatamente non lho mai conosciuto e mia madre non mi ha mai parlato molto

    leva ancora una volta mettere in chiaro come la parola amica, in questo contestrtinente.Josefa Balmes non era una persona che amasse perder tempo in chiacchiere. Dova tentando di calmare il ciclone che si approssimava, ma Pepa glielo impediva.Da lei devo aver ereditato il carattere, senza dubbio. Non mi piacciono n le chia

    nfidenze. Ma sono una persona riconoscente e non intendo andarmene senza ringrastre attenzioni di questi giorni.Pepa cerc di alzarsi, ma era evidentemente ancora molto debole, tant che do

    vette sostenerla per evitare che cadesse.Sei ancora debole, disse aiutandola a sedersi sul pagliericcio. Non so in qua

    ando sei arrivata in questo posto, ma ti assicuro che ieri non stavi affatto bene probabile che tu ti sia ripresa del tutto. Devi riposarti. Dopo, potrai andare dove vorraQualcosa nei modi di donna gueda sorprendeva Pepa.Perch vi preoccupate cos tanto per me, mezza marchesa? Pepa recuperav

    maneva seduta cos da non dover utilizzare le sue scarse forze per tenersi in pieendere meglio.Chiamami gueda, lo preferisco.

    E io preferisco donna gueda, che non sta male a una mezza marchesa, scherzVoi potete continuare a chiamarmi Pepa, anche se mi chiamo Josefa, Josefa Balmes.Ogni volta che pronunciava il suo vero cognome, provava sempre la stessa sensa

    ano passati i tempi in cui temeva di farlo per paura di essere picchiata ma, come succrsone che mentono a lungo, le costava dire la verit e si sentiva unimbroglonunciava quel cognome. Non ne sentiva nostalgia. Per molti anni si era presentatguirre.

    Bene, donna gueda. Ora sappiamo tutte e due il nome dellaltra, ma continuo a otivo di tante attenzioni. Una volta ancora us lironia come difesa, rivolgendolmanda che le aveva fatto allinizio. Siete una di quelle mezze marchese che aiutrch, se cos, vi avverto che mi sono sempre guadagnata il denaro con il sudore deltorner a farlo. Non ho mai chiesto lelemosina e non lo far mai. Non sonoendicante. vero che collaboro con alcune opere di beneficenza, ma scovare levatrici in ca

    lla neve non rientra tra quelle.Donna gueda, in realt, cominciava a essere stanca di ricevere solo attacchi. Nemm

    nellino e Pepa laveva capito, anche se non voleva abbassare la guardia.Il vostro aiuto ha a che fare con mia madre? Con il fatto che lavete conosciuta? una storia lunga e tu non mi sembri in vena di chiacchiere.Pepa desiderava andarsene di l con tutte le sue forze. Ma non ne aveva a sufficien

    sse riuscita a uscire, sarebbe nuovamente caduta, subito fuori del capanno.

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    Non ho altro da fare, donna gueda. Non sono una di quelle pettegole donne didicano a parlar male dei vicini, questo certo. Ma non mi dispiacerebbe sentire la vosDonna gueda la ascoltava e pensava a quanto fosse orgogliosa quella giovane. P

    el momento fosse vulnerabile, continuava a essere incapace di riconoscere che si eteva distorcere una conversazione fino ad avere ragione. E questo, a donna gue

    olto se stessa. Esistono donne che, piuttosto che consegnare larma, consegnano la vitpartenevano a questo genere. Ma almeno stavolta lei aveva raggiunto il suo obiettivo.Mettiti comoda, le disse, mentre si sedeva.

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    PARTE SECONDA

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    ALONSO Molero, il padre di donna gueda, era un uomo dal temperamento artistictura e la politica e sicuramente, se le cose fossero andate in modo diverso, si sarebbeste. Da giovane era attraente, un ragazzo promettente e pieno di sogni, di quelli chessione quando parlano. Influenzato dal pensiero di Rousseau, era convinto che lesse venuto al mondo per renderlo migliore, e parlando riusciva a convincere chiuni.Fu sicuramente quella capacit oratoria a fare innamorare mia madre di lui. Dovev

    nna felice, al suo fianco, e lo incoraggiava sempre a cercare di diventare uno scrittorepolitico di peso, come Martnez de la Rosa o lvarez Mendizbal.

    Donna gueda raccontava tranquillamente i sentimenti di una madre che nonnosciuto.Ma tutto fin con la sua morte durante il parto. Mio padre faceva molta fatica ad a

    ssava da uno stato di allegria a uno di profonda depressione. In seguito mi disse ordavo troppo.Pepa percep la tristezza negli occhi della donna, ma la considerava fortunata per av

    uto un padre che le parlava della sua defunta madre.Tuttavia, la madre di donna gueda non era stata solo lappoggio spirituale di don

    ntonia, cos si chiamava, era cresciuta nella tenuta di Aguamansas. E gi da piccolao padre negli affari: sapeva trattare con gli operai, i fornitori, teneva i conti. Don Alonognatori, non era un buon amministratore e il suo impegno per un mondo pi giusto sse un uomo dolce con tutti.Essere buoni non rende e, dopo la morte della marchesa di Aguamansas, le casse

    minciarono a svuotarsi.Non c bisogno che mi dica da dove le vengono i due quarti del suo titolo, affermEffettivamente, mia madre era lerede del titolo del marchesato di Aguama

    atrimonio con mio padre non era ununione di persone della stessa classe sociale. La pose a questunione, ma mia madre insistette. Anche lei aveva un carattere decisorebbe stata felice accanto ad Alonso e lo fu fino allultimo dei suoi giorni.Il volto di donna gueda si rattrist di nuovo. La famiglia di mia madre, superiore

    ciale ed economica, fece venir meno il proprio appoggio e mio padre non aveva i mer il titolo di marchesato che, come ripeteva sempre, apparteneva legalmente a me.Quindi non laveva ereditato vostro padre? indag Pepa, senza capire bene

    llaristocrazia e dei suoi titoli.Lui non poteva ereditarlo. N io fino al compimento del mio diciassettesimo anno

    i cugini di mia madre, i Molero Menca, che avevano una villa sontuosa a La Mediurcia. Mio padre spese una fortuna in avvocati per reclamarlo. Aveva ereditatoguamansas ma voleva che io avessi il titolo di mia madre. Da parte mia, io non lavevn capivo quella disputa. A me bastava stare con lui.

    Agli occhi del resto del mondo, don Alonso era unanima candida che sprecava la pta in biblioteca. Ignoravano che in realt passasse gran parte del proprio tempo

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    trambi avevano un proprio angolo preferito in biblioteca. Era un mondo privato in cegnava ad gueda a leggere e dove lei apprendeva le prime nozioni di matematicaellangolo sarebbe diventato anche il rifugio di gueda nei momenti difficili.Per lei, quel luogo dove aveva vissuto con suo padre era intriso di magia, una mag

    arire qualsiasi ferita che il mondo esterno potesse infliggerle.Quando la giovane si stava per avvicinare alla maggiore et, don Alonso raddoppi

    cuperare il titolo nobiliare che le spettava di diritto. E questo fece s che prestasse pa propriet e meno a lei. Quellangolo divent soltanto di gueda, suo malgrado.La smania di mio padre per un titolo a cui io non tenevo per nulla si trasform

    nza fondo, che inghiott i nostri averi. Vendemmo la casa nel villaggio di Acatucia vere in una fattoria. Una volta l, il vortice si port via, poco a poco, la compagnia di n era pi in grado di istruirmi e nelle vicinanze non cera una scuola: decise quindi daestro. Io stavo per compiere tredici anni quando arriv don Andrs.Don Andrs non era solo linsegnante di gueda. Incoraggiato da don Alonso, ave

    vagna nel granaio, che era stato trasformato in aula per i numerosi bambini della fattoquelle lezioni si presentavano di solito dieci o quindici bimbi, che spesso erano costrefidenza dei genitori, i quali non capivano che valore pratico avesse per dei contad

    ggere e scrivere. Il padre, forse perch non riteneva opportuno che gueda studiassrse perch aveva la testa piena di libri che inneggiavano alla giustizia sociale, eromotore di quella scuola rurale.Anche se non lo comprendevano, tutti apprezzavano quel gesto e si consideravano

    vorare per Alonso de Aguamansas, invece che per Rafael, il figlio di quello delle ciano negli Alanos.Faccio fatica a immaginarmi un posto cos. Sembra quasi una favola. Sicuramen

    eva un atteggiamento diverso con voi. E anche il signore! interruppe Pepa, poco ince uguaglianze sociali.Ti sbagli. Mio padre mi voleva bene e si faceva in quattro per farmi felice, ma non

    adatta a curare il mio aspetto e il mio abbigliamento. Io ne approfittavo per vestirm

    aceva. Era Sara, la domestica, che mi rincorreva per i corridoi, e soprattutto nellorto, so o per convincermi a mettere abiti adatti a una signorina del mio rango. Tuttaviarmi sempre dietro e quindi, alla fine, in estate andavo in giro scalza come il resto dei

    verno avevo la faccia piena di fango come loro. Ero una bambina come unaltra, in uocciosi.Andavate a lavorare nei campi? Aiutavate vostro padre come facevano gli altri bam

    uola? Pepa voleva trovare, anche in quel luogo di cui stava ascoltando la storillingiustizia del mondo.Su questo hai ragione. Il mio grande privilegio era il tempo. Non dovevo aiutareo doveri. Gli altri bambini venivano in classe dopo aver trasportato sacchi nei campi no. Certi giorni erano molto faticosi, i lavori da svolgere molto duri e loro dovevano si, don Andrs era a mia completa disposizione.Il maestro era un grande appassionato di storia. E il tempo libero di gueda gli p

    rtarla con s in quelle che lui chiamava visite archeologiche. Don Andrs sostenevlla quale si trovavano fosse stata abitata dagli antichi romani e che fosse piena di reoprio il paese di Acatucia questo era noto a tutti era stato in passato un insediamiamato Acatucci, e di l era venuto il suo nome. Accanto a don Andrs, gueda giravi dintorni, cercando piccoli frammenti di vasellame che poi tentava di classificare.Il monte Saquer, a dieci chilometri dalla tenuta, era il suo santuario privato, rico

    Don Andrs sapeva che la maggior parte dei resti erano privi di valore, ma continuavaorni in cui gli aratri trainati dai buoi solcavano la terra, si alzava allalba per vede

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    vare qualche oggetto interessante.E avete mai trovato qualcosa di abbastanza grande? volle sapere Pepa.Donna gueda sorrise di fronte a quellaggettivo, che metteva in relazione le di

    mportanza del reperto archeologico.I suoi tesori pi preziosi erano una piccola scultura con una scritta in una lingua che

    co e la minuscola testa di un idolo, che lui sosteneva rappresentasse un dio dei sognn Andrs non sopportava era non essere presente nel momento in cui veniva scopertoportante. Era successo anni prima, quando era stata trovata una scultura di un togatndizioni abbastanza buone.Un togato? Pepa non conosceva quel termine.Una scultura di bronzo alla quale mancava la mano destra. Probabilmente eraperatore romano, vestito con una toga. Di qui il nome. Don Andrs diceva che potelle principali figure di bronzo scoperte in Spagna. Misurava circa un metro e mezzogueda, mettendo la mano a quellaltezza, e aveva un valore storico incalcolabileccontava che il proprietario fin per metterla tra i vasi del suo giardino, piegandosi oglie.Era alta come un uomo? chiese Pepa, sorpresa dalle dimensioni notevoli della s

    s grande, doveva essere una statua importante.Era una statua di uomo quasi a grandezza naturale. Donna gueda evit di spieg

    mpre le dimensioni di una scultura sono ci che la rendono importante.E prosegu: Ancora oggi ignoro se tutto ci che raccontava fosse vero o se lo

    molare nel mio cuore di bambina la voglia di imparare.Il maestro era una figura molto particolare. Non era della zona e non parlava q

    oprio passato. Alto, distinto e di bellaspetto, aveva molte ragazze che sospiravano pfaceva caso.In alcune occasioni anche mio padre era venuto con noi a fare delle ricerche. Si as

    mbravano nascondere un dolore nel passato di cui non amavano parlare. Per questardavano alla disciplina storica con grande interesse e rigore. Meno frequentemente d

    luto, mio padre invitava don Andrs a cenare con noi. In quei casi, la serata pblioteca fino alle ore piccole. Mio padre, poco abituato a proibirmi qualcosa, mi laso, sicuro che mi sarei addormentata, con la cantilena della loro conversazione a cullarPrima di piombare nel sonno, nella dimensione confusa del dormiveglia, gueda li temi affascinanti: dellantica Roma, di mitologia, delle ultime teorie sulla selezioteratura, politica e dellagognata giustizia sociale, nella quale sembravano sperare sso modo. Tutte quelle conversazioni aumentavano la magia del cantuccio di guedaCon don Andrs mio padre aveva una specie di complicit che non trov mai con

    turale, la persona pi vicina a lui: don Rafael Hernndez de Valderrama.Tutto il racconto, fino ad allora, era ammantato di una nostalgia e una tenerezza c

    mmaliato Pepa, ma donna gueda pronunci questultimo nome come se la sua vocidente sulla lavagna.Chi era? chiese la giovane, incuriosita dallimprovvisa angoscia della donna.Gli Hernndez de Valderrama controllavano tutta la regione. Erano i padroni di AcaCome donna Francisca di Puente Viejo. Pepa se ne intendeva di padroni.In modo diverso. Donna gueda riflett un istante. Anche se s, ripensandoci

    ernndez era esattamente uguale a donna Francisca Montenegro.

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    L A primavera era un periodo di attivit speciale nei campi e le tenute di don Rafael ncezione. Gli Hernndez de Valderrama lasciavano in quel periodo la loro lussuosa casferirsi in quella di campagna a El Sotillo. Quella residenza restava chiusa per la llanno e quindi, prima che i signori tornassero ad abitarci, venivano fatti dei lavori eutto non durava mai pi di una settimana.Don Rafael gestiva personalmente queste faccende e, dato che non era certo opportusua famiglia dormissero allaperto in quei giorni, mio padre li ospitava volentieri a

    ccont donna gueda. Don Rafael faceva spesso affari con mio padre, e sua figlia Ca compagna di giochi nei bei mesi estivi.

    Se gueda conviveva senza nessun problema con bimbi di classe inferiore, Catalinaempio di come doveva comportarsi una piccola dama.Contrariamente a me, lei rappresentava la vita borghese. Ed era felice di farlo.

    ondi erano sempre ben pettinati, i suoi vestiti eleganti, e non si sporcava mai. Donnaa pausa e aggiunse: Ciononostante era mia amica.Pepa sorrise, capendo che la donna le aveva letto nel pensiero.Quando Catalina arrivava, sembrava sempre felice di vedermi. Ci abbracciavamo im

    prendendomi per il braccio lei cominciava raccontarmi tanti pettegolezzi, mentre rso casa. Tutte quelle notizie provenivano da una cassa piena di riviste come Lpaola e altre, che lei si portava sempre dietro. Devi leggermi tutto, diceva appena aceva parlare del duello di Alfonso XII per la morte di Mara de las Mercedes o colavano sulla sue prossime nozze con una principessa dAustria. Me lo raccontava ista in questione e mi chiedeva di leggerle la pagina che, sul lato opposto, portava lcardinale che celebrava il matrimonio del re Alfonso e della sua sposa, sotto lo sgua

    o padre, don Francisco di Borbone.Ma come, una signorina cos raffinata non sapeva leggere? domand Pepa, sorpre

    orta di fame come me non abbia imparato a leggere e scrivere normale, ma una ona famigliaS, lo sapeva fare, la interruppe donna gueda. Durante la sua infanzia era anda

    gli Scolopi, il suo percorso di formazione comprendeva anche lezioni di pianofortea. La solita istruzione prevista per una signorina della sua posizione.E quindi? domand ancora Pepa.Un giorno, quando aveva tredici anni in classe stava leggendo un salmo della Bibb

    sue compagne videro che la sua mascella sembrava dislocarsi e i denti battevano, cogueda. Quindi fu presa da tremiti, la testa cominci ad agitarsi con movimenti nerve si estesero alle braccia, mentre le povera ragazzina tentava di continuare a leggere. va facendo lezione non fece nulla per contrastare la prima impressione delle altre alu

    a posseduta dal diavolo. Al termine dellepisodio ci furono orazioni e veglie in collchi giorni ebbe un altro attacco, questa volta mentre leggeva a voce alta una lezione

    onache smisero di pensare in termini di possessioni demoniache e compresero che, evragazza era malata. I medici conclusero, anche se i sintomi erano fuorvianti, che

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    acchi di epilessia con la strana particolarit che si verificavano solo quando leggevaando lo faceva a voce alta. Tuttavia, col tempo cominciarono a venirle questi atando leggeva in silenzio. Cos, sebbene non ci fosse una diagnosi precisa e i medici ti unidea certa sulla sua malattia, decisero di usare su di lei gli stessi metodi utpilessia. Bagni freddi e scarificazioni. I chirurghi amano usare i loro ferri del mestierlle, con o senza motivo.Pepa conosceva bene questi metodi. Ho visto i resti di mutilazioni di quel tipo, ma

    n fa cessare gli attacchi.Effettivamente no, non servono a nulla. Donna gueda le diede ragione. Ma la gboccare il vaso, per gli Hernndez de Valderrama, fu larrivo di un chirurgo francepanare il cranio di Catalina. Quando don Rafael comprese in cosa consistesse loperate le furie e cacci il chirurgo gridandogli che era un selvaggio, che non si permettesso grazioso di sua figlia. Se non leggeva, poteva comunque maritarla, ma non ci san una cicatrice che le deturpasse il viso.E cos fecero. Da allora Catalina smise di leggere.Don Rafael aveva intenzioni chiare. La giovane era la minore di quattro fratelli che

    eno il doppio della sua et. Una volta che fosse diventata maggiorenne, il padre avredit in vita, per evitare problemi successivamente. Ciascuno dei suoi figli avrebrzione considerevole di terra, ognuna con la sua imponente casa di campagna.Tutto questo patrimonio era stato accumulato da un nonno di Catalina, don Saturnin

    uello delle tenute perch in vita era riuscito a conquistare mezza regione grazie allemmerciali. Lampliamento delle terre da parte di don Rafael era stato irrisorio, rispeva ottenuto il padre, e cos Rafael era stato soprannominato il figlio di quello delleQualsiasi fosse la divisione del patrimonio famigliare, don Rafael aveva previsto u

    zze di sua figlia, inclusa la propriet di El Sotillo, confidando che Catalina, con lesse la possibilit di sposare un uomo ricco. Magari un nobile. Le nozze di mioarchesa di Aguamansas non avevano fatto che rafforzare in lui la convinzione cheraente e belle maniere, chiunque potesse ottenere un titolo nobiliare. Don Rafael, inta

    ente un candidato, Gonzalo Mesa. Non era nobile, ma pi ricco di lui. Era vedovo ea et, o proprio per quella, desiderava risposarsi. Il fatto che Catalina avesse diciasssembrava un problema. Ovviamente, per, don Rafael doveva nascondere il difetto fece. Si prese cura della sua bellezza. Si impegn nel rifinire i suoi modi e la trrfetta compagna di un nobiluomo. Per fortuna la malattia non le impediva la letturausicali n la pratica del pianoforte. Catalina educ la sua voce; suonava e cantava abba gradevole e dolce. Il suo unico difetto era che non poteva leggere libri n riviste.In realt molte persone non sanno leggere e non per questo la loro esistenza

    mment Pepa.No, no. Catalina non era per nulla triste, anzi era vivacissima. Ed era contenta

    ggere. Credo che allinizio della malattia avesse finto anche qualche attacco, purssibilit di tornare a leggere in futuro. In quel momento pareva pensare che fossedare la sorte. Per questo veniva da noi con le riviste accumulate durante tutto lannoto solo le foto e alcune brevi parti scritte. Portava con s anche alcuni romanzi damo

    o meno affezionata e che nutrivano il suo lato sognatore.Donna gueda abbozz un mezzo sorriso mentre raccontava: Dormivamo nella ste

    ssavamo le notti parlando fin quasi allalba. Beh, a dire il vero era Catalina quella chaddormentavo al suono della sua voce. Lei fantasticava sulle sue nozze con Gonzal

    nfrontarle con altre nozze altolocate. In particolare con quelle di don Alfonso XIIosa Mara Cristina, perch al pari del re, Gonzalo, che non aveva mai visto, era vedovQuesto quello che si definisce: avere molti grilli per la testa, scherz Pepa, c

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    recchio lontana da quei sogni da ragazzina borghese.Si esercitavano insieme al pianoforte. La madre di gueda era stata una grande

    usica, motivo per il quale avevano un bel pianoforte a coda rard con la cassa dilissandro. Suo padre le raccontava quanto gli piacesse ascoltare la moglie suonare e caPurtroppo io non possedevo quel dono, disse donna gueda.Nemmeno io, in questo ci assomigliamo. La donna pens che in realt si assomig

    anto Pepa potesse immaginare.Catalina suonava il piano molto meglio di me e cantava come un angelo, ri

    odestia. Preferiva esercitarsi in casa nostra perch le piaceva il nostro strumento, gliore del suo pianoforte verticale. Mio padre aveva ancora gran parte degli spartiti di passavamo ore intere a suonare e a cantare romanze dalle zarzuelas, le operetterbieri, Emilio Arrieta e Joaqun Gaztambide. Ricordo che Catalina cantava laria Undulce calma, della duchessa di Jugar con fuego. Era come laria della regina della no

    a accessibile dal punto di vista vocale e in una lingua comprensibile.Pepa non capiva a quale musica si riferisse donna gueda, ma ascoltava attentam

    cconto.Certe volte provavamo anche con lopera. In particolare con Regnava nel silenziommermoor di Donizetti. Ma un giorno arriv mio padre e, molto addolorato, ci req

    on tardai a comprendere che mia madre cantava quellaria, immagino meglio di meelodia rinfocolava in lui il suo ricordo. Cantavamo anche ballate medievali che eranomia madre. Le piacevano le canzoni dellalba. Questa espressione non significa iese donna gueda a Pepa, che neg con un cenno del capo.Sono canzoni dei trovatori che ricreano il momento in cui gli amanti si salutanomi raggi del giorno.Donna gueda ne canticchi una.

    Ay, luna que reluces,toda la noche malumbres!

    Ay, luna tan bella!1

    Conosco poche canzoni, la interruppe Pepa, tagliente.Oltre a essere la sua lettrice, ero anche la sua scrivana. Fin da piccola, l

    ntasticava su relazioni inesistenti. La visita di un ricco commerciante accompagnatoolescente si trasformava, nella sua testa, in una relazione romantica per la quale votere damore che toccava a me redigere.E voi non vi lasciavate influenzare da questo ambiente tanto ozioso?Io avevo i piedi ben piantati per terra. Donna gueda fece una pausa. Ma non ti

    esi una cotta per un ragazzo. Si chiamava Joaqun ed era il figlio pi giovane dei miglia che lavorava da anni nella nostra azienda agricola. Sara, sua madre, si era ocando ero piccola.Joaqun era uno di quei bambini con i quali gueda andava a scuola e con i

    orribande nei campi. I due erano cresciuti assieme e, giunto ai diciotto anni, il suo ochi si era trasformato in un ragazzo alto e slanciato.Lo amavate? quella storia incuriosiva Pepa.Non esattamente. Per me Joaqun era pi che altro un amico, confess donna talina, con le sue aspirazioni romantiche, mi diceva che dovevo innamorarmi. Mi sen

    endermi una cotta per qualcuno e scelsi lui, anche se nei suoi confronti non provavoande affetto; non posso negare, per, che quellaffetto si trasform in una certa attraztrambi fummo un po cresciuti.

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    Catalina rideva della sua attrazione per una persona di estrazione sociale cos diffeei momenti che gueda ricorreva alle idee egualitarie ascoltate nelle conversazioni din Andrs o lette nei libri del suo cantuccio in biblioteca.Pepa, da parte sua, vedeva con scetticismo le relazioni di quel tipo. Le tornava in m

    esso il suo rapporto fallito.Catalina, certo, viveva le emozioni con pi passione e intensit di me. Io non avr

    a lettera per Joaqun. Sarei morta di vergogna piuttosto che mettere per iscritto dei seppure comprendevo. Invece mi risultava estremamente facile scrivere per lei. Dnfess il suo trucco: In realt, mi limitavo a riproporre quanto avevo imparatomantici che leggevo per la mia amica. Quellestate, le lettere che dovevo scrivere eraonzalo Mesa. Ma, per la prima volta, il destinatario era reale. Il padre di Catalina nusiderio di unire la propria famiglia a quella dei Mesa e non gli importava la differomessi sposi.Certamente la lettera sarebbe potuta finire nelle mani sbagliate e quindi alle due raga

    ente di scrivere una poesia, che Catalina avrebbe potuto memorizzare e non leggere, pesenza di Mesa quando lo avesse conosciuto. Entrambe dedicarono molte ore a quea la giovane memorizz solo i primi versi. E il poema fin in un cassetto insieme age di Les Indes galantes. In ogni caso, la relazione tra gueda e Catalina era qualcella solita tra ragazzine che giocano a fantasticare su amori possibili o convenientieressi tra gli Hernndez de Valderrama e gli Aguamansas.1 Ahi, luna che brilli, / tutta la notte millumini! / Ahi, luna tanto bella!

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    COME ti ho detto, la smania di mio padre di ottenere il titolo nobiliare era un pozzo i avvocati stavano pignorando la nostra azienda agricola e don Rafael lo aiutava. Dque un momento e pens. In realt quello che faceva don Rafael non era precisame

    uto. Comprava le propriet di mio padre a basso costo per fargli finanziare con quel dr il marchesato. Aveva trovato il modo di trarre vantaggio dai prestiti che gli facevali avvocati, che lavoravano per farmi avere il titolo.I ricchi, sempre a trarre vantaggio, sospir Pepa.S, alcuni s. La donna decise di non includersi in quella categoria di ricchi di

    ovane e prefer continuare con il suo racconto. Don Rafael fu una delle cause dete

    rdita dei possedimenti di Aguamansas. Ma camuffava la sua truffa come aiuto. E raffessa in scena dando dei consigli a mio padre sulla gestione dellazienda agricola. bbi e ricorreva frequentemente a don Rafael per chiedergli consigli in proposito.Questa fiducia nelle opinioni di Hernndez de Valderrama non era del tutto ma

    ssedimenti di don Rafael e dei suoi figli, la situazione era molto differente daguamansas. I loro capomastri trattavano in maniera spietata i contadini, le gioerminabili e, come conseguenza di tutto questo, le entrate erano pi che accettabili.Mio padre era disposto a seguire tutti i consigli di don Rafael in quanto a prodotti

    onna gueda cominci a enumerare sulle dita: Cambi i ceci con la barbabietola quzuccherifici, il frumento con la segale per poter fare una maggiore rotazione

    rodusse le viti con dubbio successo e organizz molto seriamente un incremento prmero di ulivi a spese dei campi di girasoli, che producevano un olio di qualit peggie non tollerava era trattare male i propri contadini.Se era un uomo di principi, era questo il modo in cui lo dimostrava, fece notare PeLa gran parte dei consigli parevano sinceri, ma certo che i benefici, non cos num

    mava don Rafael, finivano nelle mani degli avvocati della capitale.Donna gueda aveva unespressione cupa, nel raccontare questa parte di storia.Quando mio padre aveva bisogno di soldi, compariva don Rafael che gli offriv

    ntante in cambio di qualche crinale, solitamente quelli confinanti con le sue terre. Dco portato a guardare le cartine; ma se lo avesse fatto si sarebbe reso conto che in pofael si era portato via pi di un terzo delle sue propriet. Non per niente era chiam

    uello delle tenute. In varie occasioni dissi a mio padre che a me non importava nbiliare. Lo dicevo ogni volta che sentivo le conversazioni tra lui e don Rafael, e vertivano quanto sarebbe costata quella battaglia, poich lui non era lerede legittnorenne. Mio padre rispondeva sempre la stessa cosa, che quel titolo mi appartenevrebbe permesso a nessuno di appropriarsene. Quindi si rivolgeva come sempre a drcare sostegno e questi glielo dava: Fate bene, don Alonso. Non solo un diritto, mvere, che otteniate per vostra figlia il titolo che le spetta. Gli diceva cos e alzava gnac per brindare al buon esito dellimpresa. Tutto ci avveniva mentre la servit pre

    campagna degli Hernndez de Valderrama per don Rafael e sua figlia, concluse orno della loro partenza verso casa, Catalina mi prendeva sottobraccio esattamente

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    to al suo arrivo e mi raccontava lultimo pettegolezzo. Quellultimo anno, mi chievarla a El Sotillo perch suo padre aveva invitato un uomo col quale voleva fare aviamente, incominci a fantasticare, dicendo che quel tipo era un eroe della Grande

    uba; avvicinandosi al mio orecchio, mi disse che si era sposato in seconde nozze,masto vedovo, e che aveva cresciuto un figlio da solo.

    Pepa ricord di nuovo il suo amore perduto, la cui ombra stranamente continuava lla conversazione. Da come lo raccontate, questo personaggio sembra affascinante, nnna gueda.A quanto pare questo signore una persona molto nota a Puente Viejo, suss

    gueda, e la giovane si irrigid alla sola idea del nome che stava per sentire: Era il tenstro.Pepa non riusc a sciogliere la tensione, anzi. Quel nome cadde su di lei come una

    go allinizio della primavera. E, allo stesso modo in cui la pietra spacca la lamina soe il sole inizia a sciogliere, lei si agit. Donna gueda se ne accorse e chiese: Lhai cNo, quando sono arrivata qui era solo un nome con una cattiva reputazione, mentSalvador Castro era infatti la causa di tutta la sofferenza di Pepa: lui era il marito

    ancisca Montenegro. Molto tempo prima di sapere di chi si trattasse, a poco pi di seeva avuto una relazione con suo figlio, Carlos Castro, persona che ora odiava profoerle portato via ci che lei amava di pi.So bene chi era Salvador a Puente Viejo, disse donna gueda interrompendo i

    gazza. So che era un tipo ambiguo e oscuro, che stabil un clima di oppressione nena e torment la sua stessa famiglia, rendendo la vita impossibile a tutti.Donna gueda aveva anche saputo che Tristn, laltro figlio, non aveva esitato a offr

    r la guerra di Cuba solo per fuggire da suo padre.So anche che nessuno parla bene di lui, ma io lho conosciuto prima che diventassalmeno, prima che ce ne rendessimo conto.Le labbra strette di Pepa la convinsero a continuare.La sera in cui mio padre e io arrivammo a El Sotillo fu la stessa in cui si pensava

    esentato anche Salvador. Come sempre, Catalina mi prese sottobraccio, ansiosa di raime novit sullospite tanto atteso. Era stata in cucina a origliare e aveva scopereressanti su di lui. Ma, proprio quando me le stava per raccontare, un rumore di zvano avvicinando rapidamente interruppe le sue confidenze.

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    PER prima cosa le due ragazze videro uno splendido cavallo nero che, una volta vicinpenn. Con la camicia e la casacca militare aperte, la chioma al vento e quel controle nitriva, scalciante con le zampe anteriori in aria, Salvador non ebbe bisogno di far risvegliare linteresse di Catalina. In nessun romanzo damore si poteva leggere dena altrettanto epica. E quella era reale.Ma larrivo di una carrozza piena di regali distolse lattenzione da Salvador. Non eraichiamare linteresse, quanto il cocchiere. Si trattava di Kairaba Kumoo, lesotico lvador. Se questi impression Catalina, la muscolatura e la pelle dello schiavo attirarogueda: era la prima volta che vedeva una persona di colore. Li aveva solo visti in d

    a il contrasto con la propria carnagione le sembr stupefacente. E non solo quello, anuardo e il portamento; anche il fazzoletto marrone che gli copriva la testa mendamente esotico.Tuttavia, quando Salvador si avvicin, la sua maniera di presentarsi a noi, il modo i

    ciamano e quello sguardo seducente fecero s che tutta la nostra curiosit tornasse agueda stava descrivendo un vero conquistatore.

    Pepa ricordava lo stesso comportamento affascinante nel figlio di lui, Carlos Castro,e gli si era presentata quale membro del personale di servizio. Carlos non le avrebbe mano, ma la giovane aveva avvertito quello sguardo seducente che le aveva tolto il respcuore.Questo nero che vi incuriosisce tanto, signorine, Kumoo, spieg Salvador sciente degli sguardi che il suo schiavo provocava. Appartiene alla trib dei malink

    rrevano nella savana a caccia di leoni. Quanto a lui, sebbene abbia trascorso antagioni di Cuba, parla appena la nostra lingua ed cresciuto con i suoi simili, edmpleto selvaggio e un pagano.Ma non battezzato? chiese Catalina.No, signorina, precis Salvador, ha deciso di andare direttamente allinferno.Catalina, spaventata, si port una mano alla bocca. Quello che interessava ad guedvezza dellanima di Kumoo, ma la sua solennit mentre ascoltava quello che si ramente non capiva nulla? Perch tutto faceva pensare cos. un pagano che adora i suoi idoli, prosegu Salvador, avvicinandosi a Kumoo

    egone capace di fare iettature. In ogni caso, ora il mio schiavo.E sar sicuro avere qui un selvaggio? chiese don Rafael.Non dar nessun problema, ve lo garantisco, afferm Salvador, beffardo. Do

    valli.Non avete paura che scappi? domand gueda, senza capire bene perch quel

    nza dubbio possedeva una forza fisica tremenda, sembrasse tanto sottomesso al suo paNon ha dove andare, li tranquillizz Salvador. Un malinke in questi campi no

    rto inosservato. Inoltre, gli schiavi sono codardi per indole.

    Salvador lo defin come una specie di bottino di guerra degli anni passati a combatgiunse gueda.

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    Ma la guerra di Cuba non pi recente? Pepa non capiva questo sfasamento tempoDonna gueda spieg di aver vissuto tre guerre di Cuba durante la sua vita. La pr

    ella in cui aveva combattuto Salvador: la guerra dei Dieci anni o Grande guerra, t78, che era iniziata quando lei era bambina; poi la Piccola guerra, che era durata soGuerra necessaria alla quale faceva riferimento la giovane. quella che ricordi sicuramente tu, Pepa. Ed quella che, per le sue conseguenze, p

    menticare le guerre precedenti.Donna gueda continu il racconto. I militari della Grande guerra tornarono in

    oi, nulla a che vedere con i poveri e laceri soldati che senza dubbio hai visto arrivalla guerra del 95.S, una volta ne ho scorto un gruppo, ricord con tristezza la giovane. Erano tornmelici e stavano facendo il bagno nel fiume, dopo chiss quanti giorni a cavallo. Uno sguardo che sembrava aver assistito a molti orrori. Lo ricordo ancora, aggiunseitando di dire che quello era lo sguardo di Tristn. Era stata la prima volta che si eranogueda aveva sentito suo padre discutere con don Rafael sulla guerra dei Dieci tanza pi che considerevole, don Alonso considerava legittime le proteste degli in

    aventosamente arretrata una societ schiavista, mentre don Rafael era dellopinione chpprimere qualsiasi tentativo di insurrezione delle colonie e incolpava di tutti i mavoluzione del 68, che, secondo lui, non aveva nulla di glorioso.Prima di entrare, Salvador mostr loro i regali che aveva portato con s. Dato che

    ssione di Catalina per la musica, le aveva portato un tamburo bat che a tutti sembrngo portafiori. A don Rafael offr una strana giara piuttosto larga decorata con coloroltre alcuni alimenti esotici, come per esempio i semi di cacao, che l nessuno aveva mnch se ne conoscesse bene lessenza, il cioccolato. Salvador sapeva come affasciercanzia offriva profumi nuovi e sconosciutiGli adulti si spostarono allinterno della casa per bere e ci lasciarono sole, disse dla mia amica esplose in una girandola di emozioni, infervorata dallaspetto di Salvad

    lle candida, naso fine, un bel profilo che contrastava con baffi e pizzo scuri e brillan

    ofonda, cos virile la mia amica gi sognava.Sembrava essersi dimenticata del suo Gonzalo Mesa, fece notare Pepa.Quasi. Ma sapeva che Salvador era sposato. Questo era quello che la affascinav

    osato in seconde nozze come Alfonso XII e come Gonzalo. Questa casualit mendamente eccitante.Questo era quello che Catalina aveva sentito nelle cucine. Salvador Castro era statoma con unasturiana dalla quale aveva avuto un figlio, Carlos, che doveva avere la

    gueda.Ti immagini se bello come lui? Sarebbe un buon partito per te, se ti scordi del t

    ceva Catalina. Quella testona non riusciva a smettere di architettare storie entagliandosi accaldata, aveva aggiunto: Con tutti questi pensieri, sar meglio che vevisto alla chiesa de los Remedios per confessarmi da padre Julio.Per quel che gueda sapeva di padre Julio, il parroco del villaggio, Catalina averesse a raccontargli le sue fantasie e lui a farla parlare per ascoltarla. Lei stessa era lle insistenze del prete perch gli raccontasse i suoi pensieri intimi. Naturalmente

    messo di visitare la chiesa de los Remedios e suo padre non glielo aveva rimproveeva ben poco da raccontare al prete. Fino ad allora non aveva mai provato nessun dei confronti di Joaqun.Avete incontrato Carlos, il figlio di Salvador? volle sapere Pepa.No, non ho mai avuto il piacere. E tu? chiese gueda, conoscendo gi la risposta.Pepa non sapeva se mentire o rimanere in silenzio. Perch avrebbe dovuto racconta

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    a a una che fino a poco prima era una completa sconosciuta? Laveva aiutata e le avel suo passato, ma questo non significava che anche lei dovesse farlo. Tuttavia, guardgueda, seppe con certezza che si sarebbe liberata di quel peso, se ne avesse parlato.

    Quando mia madre mor, cominciai a lavorare con Tefila, una levatrice molto giova madre aveva insegnato il mestiere, cominci a raccontare Pepa. Poco dopo anda casa nelle Asturie e io la seguii. Il proprietario di quella casa era Carlos Castro. a!Non esistono casualit, afferm donna gueda. Che a due persone succedano

    iega solo in un modo: la forza del destino. quella che stabilisce tali legami.Pepa non credeva fino in fondo a quello che donna gueda stava sostenendo, ma tacAllora non un caso che voi siate venuta qui, vero? in realt non chiedeva, c

    poste a cui stava pensando da un po. Smetter di accettare le vostre attenzioni, donon mi dite cosa volete e cosa abbia a che fare con me tutto questo.No, non un caso che io sia arrivata fino a te, rivel la donna senza smettere di gu

    leva perdersi nulla delle reazioni di Pepa di fronte a ci che le stava per riferire. In rse su di te. Di fatto, ti stavo cercando.Mi stava cercando? E perch?Ti ho detto prima che conobbi la Candelaria quello che non ti ho detto ancora saremmo qui, oggi, se non fosse per lei. Pepa tacque e la donna continu:

    ssavamo molte notti insieme a dormire allaperto. E mentre con Catalina le conversazgrandi amori romantici, quelle con lei erano sulla vita reale e dura. La sua. Finimmo

    olto bene, la Candelaria e io. Come gi sai, fece nascere molti bambini, andava plaggio in villaggio e ovunque si fermasse si lasciava dietro la fama di una che portarti pi complicati.La ragazza assent. Lo sapeva perch da bambina laveva seguita in ogni suo spostam

    e per ignorava era che, disgraziatamente, quando era molto giovane, aveva perso lio.Pepa fu sorpresa da questa rivelazione. Donna gueda fece un lungo respiro: quella

    ta lunica rivelazione.Era solo una ragazzina, una levatrice alle prime armi, quando si innamor di unditore ambulante che viaggiava su un carro con un gruppo di burattinai. Fu molti, pa. E so anche che, quando quel venditore ottenne da lei quello che voleva, la abbanrte. Ma lei lo segu, forse per amore o forse per rivelargli che aspettava un bimbo da nditore seppe che era incinta, la picchi quasi a morte: Josefa ebbe emorragie per giopratica tutto quello che sapeva per non perdere il bimbo. In un capanno, non moltesto nel quale siamo noi ora, si ripar dal freddo e si prepar una bevanda con vino bcipresso, uno dei rimedi segreti che aveva in borsa, che sapeva poter arrestare un ab

    a lemorragia non cessava. Nel giro di qualche giorno il sangue fluido si coagul e Joquel punto, non cera pi nulla da fare. Era la fine di tutto.Pepa pensava alle coincidenze. Sua madre e lei avevano affrontato da sole, nel rpanno, una un aborto e laltra un parto e, per una ragione o per laltra, nessuna descita ad abbracciare il proprio bambino. Non era una pazzia? La vita non avellumorismo un po troppo crudele?Josefa aveva salvato la vita a molti bambini, ma la sua abilit non serv a salvare il

    nna gueda. Quellaborto la port a non fidarsi pi degli uomini. Non riusc mai aofonda che le lacerava lanima, cos come non riusc a far cicatrizzare la ferita nelluomento divent sterile.Sterile? sbott Pepa. Ma assurdo! Allora io da dove vengo? Dallaria? La g

    vatrici sono sempre sulla bocca di tutti. Dicono, parlano, chiacchierano, ma sono

  • 7/25/2019 Zafra Benjamin - Il Segreto. La Verita Di Pepa

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    uesto un racconto da vecchie comari. Un pettegolezzo come tanti altri che nasconntane dei paesi e diventano pi grandi di bocca in bocca.Tuttavia, mentre pronunciava queste parole la giovane ricord di aver sempre pens

    adre era molto in l con gli anni, per averla partorita, e che non si assomigliavano per Lei stessa mi raccont tutto questo con le lacrime agli occhi, Pepa. Non sono pe

    rtile, afferm donna gueda, sicura. Josefa non era tua madre, credimi.E siete venuta fin qui per rivelarmelo? Come potete esserne tanto sicura? Pepa, f

    asi gridando, ma era atterrita. Vedeva quella sconosciuta distruggere pezzo per pondo, facendole dubitare delle poche certezze che aveva avuto fino ad allora.Donna gueda la prese per le braccia e la scosse, per calmarla e obbligarla a guardargiovane cap prima che la donna aprisse bocca.Pepa, sono io tua madre.

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    SENZA sapere n come n da dove le venissero le forze, Pepa si liber dalla strettgueda e usc dal capanno. Voleva fuggire da tutte quelle parole che le stavano facengione. Pensava che, se si fosse allontanata da l, quella verit non lavrebbe seguita e hiacciata. Corse o credette di correre, ma la forza della rabbia che covava dentro noe ginocchia cedettero e cadde sulla neve. Esausta. Sent una mano sul braccio, tent da la mano era pi forte di quella di donna gueda.Si gir e vide Olmo. Lui la sollev come se fosse una piuma e la fece sedere sop

    duto. Suppongo che tu non voglia ritornare al capanno, vero?Non voglio vederla, disse Pepa scuotendo la testa.

    Aspetta qui, allora. Vado a prendere qualcosa per coprirti. Si volt e and al capaglia cera donna gueda. Il giovane entr per prendere una coperta.Lhai lasciata sola? Se ne andr, Olmo