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Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 9 - PERIODICO Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB (Bergamo) notizie ZOGNO ZOGNO notizie INTERPARROCCHIALE ANNO 108 Dicembre 2018 Gennaio 2019 31 “La santità consiste nello stare sempre allegri!” (don Bosco)

ZOGNOnotizieDICEMBRE2018-GENNAIO2018 28/11/18 11.33 … · 20.30 Al Cinema Trieste recita di Natale dei bambini della Scuola Paritaria Cavagnis Sabato 22 20.45 In Parrocchia Concerto

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Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 9 - PERIODICOPoste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB (Bergamo)

notizieZOGNOZOGNOnotizieI N T E R P A R R O C C H I A L E

ANNO 108

Dicembre2018

Gennaio2019

31

“La santità consistenello stare sempre allegri!”

(don Bosco)

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Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 9 - Tel.: 0345/91083

Direttore responsabile: Paolo ColomboEditore: Don Angelo ViganiRegistrato al Tribunale di Bergamo il 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

Stampa: Tipografia Chiesa - Zogno

Numeri utili e indirizzoDon Angelo Vigani - PrevostoVia XI Febbraio, 9 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91083Mail: [email protected] Simone Pelis - Direttore OratorioVia XI Febbraio, 11 - 24019 Zogno (Bg)Tel. [email protected]. Giulio GabanelliVia XI Febbraio, 5 - 24019 Zogno (Bg)Tel. 0345.91972Don Giacomo Rota (Casa S. Giuseppe)Mons. Alessandro AssolariSuore Oblate di S. MartaV.le Martiri della Libertà, 6/A - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.60001Mail: [email protected] Pasquale BerettaPiazza Europa, 26 - 24019 Ambria di Zogno (Bg)Tel.: 0345.92795Mail: [email protected] Luciano EpisVia Pogliani, 3 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 3479842262Mail: [email protected] Umberto TombiniVia Grumello de’ Zanchi, 10 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91141Suore Scuola M. CavagnisVia Cavagnis, 4 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91246Mail: [email protected] di ClausuraVia XI Febbraio, 1 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.93280Mail: [email protected] di RomacoloVia Romacolo, 39 - 24019 Endenna di Zogno (Bg)Tel.: 0345.91091Mail: [email protected] Avogadro - SacristaVicolo S. Maria, 1 - 24019 Zogno (Bg)Cell.: 3388644024Mail: [email protected] Pesenti - SacristaVia Degli Alpini, 10 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.94372Casa Mons. Giuseppe SperanzaV.le Martiri della Libertà, 6 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.91029Mail: [email protected] S. Maria - LaxoloVia Ca Nöa, 8 - 24012 Laxolo di ValBrembilla (Bg)Tel.: 0345.53436Mail: [email protected] di Zogno - CentralinoPiazza Italia, 2 - 24019 Zogno (Bg)Tel.: 0345.55011

Orari S. Messe prefestive e festivedelle Parrocchie del Comune di Zogno

(dicembre 2018 - gennaio 2019)

AMBRIASabato ore 17.00 - Domenica ore 10.30

SPINO AL BREMBODomenica ore 9.00

GRUMELLO DE’ ZANCHIDomenica ore 10.00

STABELLOSabato ore 18.30 - Domenica ore 9.30

ENDENNASabato ore 18.00 - Domenica ore 10.00

Dalle Suore di Romacolo ore 7.00 (in settimana ore 7.15)

POSCANTESabato ore 17.00 - Domenica ore 11.00

MIRAGOLO S. MARCO e S. SALVATORE(periodo invernale)

Sabato ore 15.30 (pari) - Sabato ore 15.30 (dispari)Domenica ore 15.30 (dispari) - Domenica ore 15.30 (pari)

SOMENDENNADomenica ore 8.00

ZOGNO

SABATOClausura ore 7.30

Casa di Riposo ore 9.00Prefestiva

Ore 18.00 Parrocchia e Carmine Nuovo

DOMENICAParrocchia ore 9.00 - 10.30 - 18.00

Clausura ore 7.30Casa di Riposo Mons. Giuseppe Speranza ore 9.00

SANTE MESSE FERIALI(Lunedì-Venerdì)

Clausura ore 7.30 - Casa di Riposo ore 9.00Parrocchia ore 8.55

(in caso di funerale al mattino viene sospesa)

UNITÀ PASTORALE (pomeriggio - sera)vedi foglietto avvisi settimanale

Parrocchia San Lorenzo MartireVia XI Febbraio, 9 - 24019 Zogno (Bg)

Tel./fax: 0345.91083E-mail: [email protected]

PEC: [email protected] di San Lorenzo Martire di Zogno

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Avvento...Natale... Epifania

vvento... Natale... EpifaniaSono tutte parole che conosciamo e che ci dicono il tempo chestiamo per compiere, vivere, sperimentare, accogliere...Proviamo fratelli a non far scorrere senza fermarci un attimoqueste parole... compiere, vivere, sperimentare, accogliere...

Cosa significa per noi cristiani che vogliamo esserlo non soltanto di nome (se ciaccontentiamo del nome rischiamo di non vivere, ma di lasciar passare il tempo),questo tempo santo?Cosa significa ascoltare e partecipare al canto degli angeli la notte di Natale:Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama?Stiamo attenti a non fermarci alle sensazioni, alle abitudini, al solito, ripetitivoBuon Natale!Dove nasce Gesù quest’anno? Dove vuole nascere?In noi, in ognuno di noi!E noi? Cosa facciamo, come ci prepariamo, chi ci dà una mano per accoglierloe donarlo?Il tempo di Avvento è essenziale da vivere, nell’attesa, nel preparare le strade,nello scoprire la forza di Dio che si fa colui che salva, nella fede di Maria che ciguida a incontrare il Figlio fatto uomo e a dirci la grandezza della nostra umanitàpresa su di sé da parte di Dio.Come possiamo compiere, vivere, sperimentare, accogliere il Signore che viene?Riusciremo quest’anno a dire con franchezza: “Signore, noi crediamo, ma Tu au-menta la nostra fede, rendila simile a quella di Maria, rendici capaci di accoglierti,cercarti, aspettarti e riconoscerti presente nel nostro oggi, per comunicarti a chici sta accanto, sempre, ogni giorno nel bene compiuto”? Riusciremo a donare ilCristo a tutti i fratelli dopo averlo accolto?Mettiamoci in cammino e sentiamoci attirati dal progetto che Dio ha su ognunoper realizzarlo con prontezza e gioia.

Buon Avvento e Buon NataleA tutti

Angelo prete

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Calendario dell’Unità PastoraleDICEMBRE 2018Sabato 1 Catechesi 1ª elementare

15.30 A Zogno corso di preparazione al BattesimoDomenica 2 1ª DOMENICA DI AVVENTO - “A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido”

A Zogno - 10.30 S. Messa con tutti i bambini delle elementari - animata dalla 3ª elementareNuovo anno liturgico C - secondo il Vangelo di Luca

Lunedì 3 SAN FRANCESCO SAVERIO, SACERDOTE17.45 Gruppi eldorADO

Martedì 4 Ambria - Catechesi 1ª mediaMercoledì 5 Zogno - Catechesi medie (Ritiro 2ª media)

15.00 In Clausura catechesi adulti - 20.30 A Zogno CATECHESI D’AVVENTOGiovedì 6 SAN NICOLA, VESCOVOVenerdì 7 SANT’AMBROGIO, VESCOVO e DOTTORE DELLA CHIESA (Patrono della Lombardia) - Primo venerdì del mese

Zogno e Ambria - Catechesi elementariSabato 8 IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA - “Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie”

S. Messe festiveAd Ambria - 20.00 PRESEPIO VIVENTE per le vie del paese

Domenica 9 2ª DOMENICA DI AVVENTO - “Grandi cose ha fatto il Signore per noi”A Zogno - 10.30 S. Messa con tutti i bambini delle elementari - animata dalla 4ª elementare

Lunedì 10 17.45 Gruppi eldorADOMartedì 11 Ambria - Catechesi 1ª mediaMercoledì 12 Aspettando Santa Lucia - Per tutti i bambini delle elementari

Zogno - Catechesi medie15.00 In Clausura catechesi adulti - 20.30 A Zogno PREGHIERA VICARIALE in preparazione al Natale

Giovedì 13 SANTA LUCIA, VERGINE e MARTIREVenerdì 14 SAN GIOVANNI DELLA CROCE, SACERDOTE e DOTTORE DELLA CHIESA

Zogno e Ambria - Catechesi elementariSabato 15 15.30 A Zogno corso di preparazione al BattesimoDomenica 16 3ª DOMENICA DI AVVENTO - “Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele”Gaudete A Zogno - 15.00 Ritiro in Chiesa - 18.00 S. Messa animata dalla 5ª elementare

15.30 Scuola di Preghiera alla Casa San GiuseppeLunedì 17 Dal 17 al 24 Novena di preparazione al Natale

17.45 Gruppi eldorADOMartedì 18 20.30 A Zogno PREGHIERA VICARIALE in preparazione al NataleMercoledì 19 Zogno - Catechesi medie (Ritiro 3ª media)

20.30 Confessioni a RomacoloGiovedì 20 20° anniversario di morte di P. Ludovico Rinaldi

20.00 All’Oratorio di Zogno, cena per tutti i volontari dell’Unità PastoraleVenerdì 21 Zogno e Ambria - Catechesi elementari

20.30 Al Cinema Trieste recita di Natale dei bambini della Scuola Paritaria CavagnisSabato 22 20.45 In Parrocchia Concerto di Natale del Coro: JUBILATE DEO di ZognoDomenica 23 4ª DOMENICA DI AVVENTO - “Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi”

A Zogno - 10.30 S. Messa con tutti i bambini delle elementari - animata dalla 2ª elementareA Zogno - 20.00 PRESEPIO VIVENTE per le vie del paese

Lunedì 24 Zogno - 10.00 Disponibilità delle Confessioni al CarmineZogno - 15.00-17.30 Disponibilità delle confessioni in ParrocchiaGrumello - 15.00-16.00 Disponibilità delle ConfessioniAmbria - 15.00-17.30 Disponibilità delle Confessioni24.00 S. Messa di mezzanotte nelle Chiese dell’Unità Pastorale (22.00 in Clausura)

Martedì 25 NATALE DEL SIGNORE con Ottava - “Oggi è nato per noi il Salvatore”S. Messe festive

Martedì 26 SANTO STEFANO - PRIMO MARTIRES. Messe festive

Mercoledì 27 SAN GIOVANNI, APOSTOLO ed EVANGELISTA14° anniversario di morte di P. Cristoforo ZambelliDal oggi al 3, uscita Ado

Giovedì 28 Ss. INNOCENTI, MARTIRIVenerdì 29 9° anniversario di morte del Vescovo Roberto Amadei

16.00 Incontro ragazzi di 3ª media per AssisiDomenica 30 SANTA FAMIGLIA DI GESÚ, MARIA e GIUSEPPE - “Beato chi abita nella tua casa, Signore”

A Zogno - 20.30 Marcia di fine anno (da San Bernardino al Carmine)Lunedì 31 Nelle Parrocchie dell’Unità Pastorale, S. Messa prefestiva, canto del TE DEUM e ricordo dei defunti 2018

23.00 A Sant’Antonio Abbandonato, veglia di preghiera

Don Angelo, i sacerdoti dell’Unità Pastorale e le Rev.de Suore,augurano all’Unità Pastorale BUON NATALE e SERENO ANNO 2019

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Calendario dell’Unità PastoraleGENNAIO 2019Martedì 1 MARIA MADRE DI DIO (Ottava di Natale) - “Dio abbia pietà di noi e ci benedica”

52ª GIORNATA MONDIALE DELLA PACEAmbria - 52° anniversario di morte del parroco don Giuseppe Gabigliani

Mercoledì 2 Ss. BASILIO MAGNO e GREGORIO NAZIANZENO, VESCOVI e DOTTORI DELLA CHIESAZogno - 49° anniversario di morte del parroco Mons. Giuseppe SperanzaDa oggi al 5 uscita a Valors per ragazzi e famiglie con don Pasquale

Giovedì 3 Da oggi al 5 uscita spirituale ad Assisi per i ragazzi di 3ª mediaVenerdì 4 Primo venerdì del meseDomenica 6 EPIFANIA DEL SIGNORE - “Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra”

S. Messe festiveLunedì 7 17.45 Gruppi eldorADO

20.30 Incontro Equipe PastoraleMartedì 8 Ambria - Catechesi 1ª media

A Zogno - 20.30 CONSIGLIO PASTORALE dell’U. P.Mercoledì 9 Zogno - Catechesi medie

15.00 In Clausura catechesi adultiVenerdì 11 Zogno e Ambria - Catechesi elementariSabato 12 10.30 Festa della santa famiglia a Carubbo con S. Messa

Catechesi 1ª elementareDomenica 13 BATTESIMO DEL SIGNORE - “Benedici il Signore, anima mia”

Zogno e Ambria - 10.30 S. Messa con i bambini battezzati nel 2018Termina il tempo liturgico del Natale

Lunedì 14 DEDICAZIONE DELLA CATTEDRALE (1689)17.45 Gruppi eldorADO

Martedì 15 Ss. NARNO, VIATORE e GIOVANNI, VESCOVIAmbria - Catechesi 1ª media

Mercoledì 16 Zogno - Catechesi medie15.00 In Clausura catechesi adulti20.00 Fiaccolata a Piazza Martina e S. Messa

Giovedì 17 SANT’ANTONIO, ABATE15.00 Festa di Sant’Antonio a Piazza Martina con S. Messa

Venerdì 18 Da oggi al 25: SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÁ DEI CRISTIANIZogno e Ambria - Catechesi elementari

Sabato 19 Catechesi 1ª elementareDomenica 20 2ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore”

(Inizio settimana San Giovanni Bosco) - GIORNATA SULLA NEVE PER TUTTI15.30 Scuola di Preghiera alla Casa San Giuseppe

Lunedì 21 SANT’AGNESE, VERGINE e MARTIREZogno - ore 16.00 Festa posticipata di San Sebastiano con S. Messa17.45 Gruppi eldorADO

Martedì 22 SAN VINCENZO, DIACONO e MARTIREAmbria - Catechesi 1ª media

Mercoledì 23 SANATA PAOLA ELISABETTA CERIOLI, RELIGIOSAZogno - Catechesi medie15.00 In Clausura catechesi adulti

Giovedì 24 SAN FRANCESCO DI SALES, VESCOVO e DOTTORE DELLA CHIESAVenerdì 25 CONVERSIONE DI SAN PAOLO, APOSTOLO

Zogno e Ambria - Catechesi elementariSabato 26 Ss. TIMOTEO e TITO, VESCOVI

Catechesi 1ª elementareDomenica 27 3ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Le tue parole, Signore, sono spirito e vita”

Giornata mondiale dei malati di lebbra e 34ª Giornata mondiale della gioventù a PanamaLunedì 28 SAN TOMMASO D’AQUINO, SACERDOTE e DOTTORE DELLA CHIESA

17.45 Gruppi eldorADOMartedì 29 Ambria - Catechesi 1ª mediaMercoledì 30 Zogno - Catechesi medie

15.00 In Clausura catechesi adultiGiovedì 31 SAN GIOVANNI BOSCO, SACERDOTE

Festa del nostro Oratorio, festa dei nostri ragazziZogno - 20.30 S. Messa per tutta l’U. P. in Oratorio

Dal 20 al 31 gennaio SETTIMANA SAN GIOVANNI BOSCO

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Domenica 18 novembre 2018, nella cattedrale di Livorno, il nostro compaesano di Ambria, Matteo Giavazzi, èstato ordinato diacono per le mani del Vescovo Mons. Simone Giusti. A don Matteo il nostro sincero edaffettuoso augurio ad essere un vero Uomo di Dio a servizio dei fratelli e della Chiesa.

L’Unità Pastorale di Zogno

Domenica 18 novembre, nella cattedrale di Livorno hoassistito alla celebrazione solenne di ordinazione di sei

giovani: due preti e quattro diaconi, tra i quali c’era MatteoGiavazzi, un ragazzo di 28 anni che ha vissuto nella nostracomunità parrocchiale (Ambria-Spino) fino a qualche annofa. Io ho conosciuto Matteo quando era poco più di un bam-bino... e sin da allora mi colpiva il suo interesse verso la vo-cazione sacerdotale: mi pareva quasi troppo precoce! Poi,nel corso degli anni, il mio servizio da catechista e da fre-quentatrice degli ambienti par-rocchiali ha creato l’occasioneper stabilire con lui un legamedi amicizia e di affetto moltobelli. Sono stata quindi testi-mone di un punto fermo nellavita di Matteo: un forte desi-derio e una ferma convinzionedi dedicare la propria vita aGesù, fino al raggiungimentodi questo importante traguardo!Attualmente, nella diocesi diLivorno, Matteo presta il suoservizio nella parrocchia diSant’Anna, dedica il suo tempoalla casa-famiglia di Quercianella e al gruppo degli scout enel frattempo condivide la vita da seminarista con altri undicigiovani. Con la sua ordinazione diaconale egli ha confermatodefinitivamente la sua scelta di vita e insieme a tutta lacomunità mi fa immensamente piacere augurargli di proseguirequesto suo cammino, affinché lo porti a divenire in unprossimo futuro un buon pastore per il proprio gregge. Tuttociò può avvenire solo con l’aiuto del Signore, per cui non di-mentichiamoci di pregare per questo nostrocompaesano e anche perché possano na-scere nuove vocazioni sacerdotali nelnostro territorio.

Federica

“E Tu sei al primo posto in questa vitache mi sembra nuova, prima di ognicosa” (Fedez)Una vita nuova. Un dono immeritato e stu-pendo, che mi ha ricordato quanto preziososono agli occhi di Dio e amato da Lui. Questoho ricevuto domenica 18 novembre nella

Chiesa cattedrale di Livorno. Sono, infatti, stato ordinatoDiacono per l’Imposizione delle Mani e la Preghiera Consa-cratoria di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Simone Giusti, Vescovodi Livorno. Ho scelto, per sempre, di mettere il Signore alprimo posto della mia vita: prima di ogni cosa.Il primo sentimento che abita in me è la gratitudine. Senza lafede alla base, non c’è vita cristiana, né sacerdotale. Hoavuto la fortuna di essere battezzato nella fede, il 24 giugno1990, nella Chiesa di Sant’Alessandro martire in Spino al

Brembo, dal caro don Umberto.Sin da bimbo, sono cresciutoin mezzo a voi e, soprattutto,grazie a voi, spendendomi nellanativa parrocchia di Ambria.Qui ho sperimentato la bellezzadel sacerdozio. La fiammelladella fede, a volte robusta,mentre altre volte fioca e pau-rosa, ha continuato sempre ecostantemente a brillare nellamia vita. Io ho incontrato Dio.Davvero le mie mani hannotoccato il Verbo della Vita: neivolti dei fratelli, nella liturgia,

nel povero. Senza questa fede, alla base, non ci sarebbe statavita vera. Per questo ho deciso di giocarmi per Lui.Sebbene, come alcuni di voi sanno, il mio percorso sia statoin salita, dopo il Baccalaureato in Sacra Teologia, ho conosciutola realtà di Livorno, amando intensamente questa Chiesaparticolare, dove la Provvidenza mi ha condotto. In questianni, mi sto specializzando in Diritto Canonico presso la

Pontificia Università Lateranense in Roma, dovefrequento il terzo ed ultimo anno di Licenza.Nel frattempo, collaboro con la Cancelleria Ve-scovile di Livorno. Il Vescovo, poi, mi hainviato nella Parrocchia di Sant’Anna in Quer-cianella; qui già da un anno svolgo il mio ser-vizio pastorale. Ho anche avuto modo di viverela realtà dello scoutismo, accompagnando eaffiancando i lupetti del Livorno 10, che mihanno insegnato la bellezza del creato e dellacondivisione. Insieme, mi sono avvicinatoal Movimento di Comunione e Liberazione,dove ho trovato una compagnia di amici,che mi supportano ogni giorno. Infine, ho

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conosciuto la bellissima realtà di Casa Papa Francesco, unacasa famiglia, gestita dalla Caritas diocesana in sinergia conle Figlie di san Vincenzo, che è abitata da una decina dibimbi, in situazioni precarie: qui ho toccato con mano cosasignifichi spendersi, gratuitamente e con il cuore, sperimentandol’amore della paternità sacerdotale.Con questi sentimenti, domenica 18 novembre sono statoconsacrato diacono: ho scelto di donarmi per sempre a Lui,amandolo prima di ogni cosa. Per me tutto è cambiato: sonoora configurato per sempre a Cristo servo. Toccherà a me ilcompito di essere sostegno per i fratelli. A me, povero efragile uomo, toccherà essere roccia che sa dire no al male. Ame, toccherà portare Dio. A me, toccherà scegliere e privilegiareil povero. La grandezza e l’altezza del ministero del diaconatospaventa. Stare al posto di Dio: perdere me stesso e i mieigusti per lasciare emergere il Signore e i suoi progetti. Essere

pavimento: calpestato, per portare gli uomini a Dio. In questigiorni, mi stupisce molto il sentirmi chiamare “don”, il poterbenedire o proclamare il Vangelo. Mi rendo conto di esseresolo un uomo. Ma, insieme, anche un miracolo. “Miracolodelle nostre mani vuote”: mani povere e fragili, incapaci.Mani che, però, diventano strumento di salvezza, perché,seppur screpolate, possono portare Dio al mondo. Voglio spo-gliarmi di tutto per rivestirmi di Cristo: Lui è il mio Signore.So quanto Dio mi ama. So di essere prezioso ai suoi occhi. ALui solo voglio dare questa mia vita, che mi sembra nuova.Per sempre Lui, prima di ogni cosa. Per sempre Suo. Non im-porta quanto, purché sia tutto. In comunione di preghiera, viabbraccio, in attesa di incontrarvi.

Livorno, dal Seminario diocesano 21 novembre 2018

Don Matteo Giavazzi

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Anno speciale, di grandi passaggie scelte. Anno di crescita e cam-

biamenti fisici. Cosa farò l’anno pros-simo? Come saranno gli esami? Comesarò io? In tutto questo stiamo cammi-nando insieme perché crediamo cheanche Gesù può trovare spazio nellanostra esistenza, senza invadere, maproponendoci una via di felicità. “Fol-low me” - “Seguimi” è la richiesta checi fa Gesù, è la proposta che ci faGesù; non ci obbliga in questo, ma sipropone. Sarà un anno che ci porteràalla PROFESSIONE DI FEDE doveridiremo a Gesù il nostro desiderio diseguirlo. A gennaio ci recheremo adAssisi per incontrare una figura im-portantissima come Francesco d’Assisie capire che solo chi vive davvero puòtrovare felicità e senso nella vita.Insieme a noi stanno camminando inostri educatori, giovani che hannovoglia di stare ed essere con noi. Vi-vremo diverse attività ed esperienze,di cui potete ammirare già qualchefoto e immagine.

Follow meLa 3a media si prende sul serio

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Cibo e musica tipici, arredi bavaresi,buona birra tedesca per i più gran-

di. Mercoledì 31 ottobre è stata unabella occasione per crescere nell’ami-cizia e fare famiglia ricreando lo spiritotipico di questa bellissimatradizione della Ba-viera. I nostri chef,i volontari hannomesso molta fantasiae una bella carica dipositività. È stato stu-pendo vedere soprat-tutto le persone par-lare, ridere, scherzaretra loro e aver vogliadi passare del tempoinsieme. Ci ripromet-tiamo di poter vivere sempre più mo-menti come questi che ci aiutano acrescere nell’essere comunità partendodalle cose più semplici (ma a volte di-menticate!!!!): LO STARE INSIEMEe il SORRIDERE UN PO’.Grazie a tutti quelli che si sono adoperatiper l’ottima riuscita dell’iniziativa.

OktoberZògnFestUna bella serata di amicizia e compagnia

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Presentazione ragazzie ragazze che riceverannoil Sacramento della Cresima

Ogni impresa della storia, ha comportatouno sforzo notevole e non è mai derivatadal caso. Anche nella storia dell’alpinismole più grandi imprese (vedi le scalatedegli 8000 metri, ma anche delle vettepiù basse) sono state frutto di allenamento,passione, gruppo, tentativi, conquiste,sconfitte, gioie, crisi e talvolta anchesangue. Con l’immagine della scalata,abbiamo deciso di iniziare il percorso diquest’anno che porterà noi, ragazzi e ra-gazze di 1ª media a ricevere il prossimo2 giugno il Sacramento della Cresima.La scalata non è verso la Cresima, maquesto Sacramento è il “CONFERMARE”il “Sì!” pronunciato dai nostri genitori il

giorno del Battesimo e il ribadire a Gesù che ci stiamo allasua proposta e alla sua amicizia per la nostra vita. La suaamicizia e il suo aiuto saranno indispensabili per la SCALATACHE È LA NOSTRA VITA. Una vita che avrà momenti bellie meno belli, simpatici o meno, dolorosi o meno, ma se

vissuti con Gesù saranno meno solitari.Durante la celebrazione ci è stato conse-gnato un moschettone, segno del nostro“sì”, che abbiamo agganciato alla cordache ci permetteva di “stare in cordatacon Gesù” e con i nostri amici e amichecompagni di viaggio. La vita non si af-fronta da soli: sono indispensabili lenostre famiglie, la nostra comunità par-rocchiale, la scuola, le figure che si oc-cupano in campo sportivo o di altreattività della nostra crescita, gli amici.Vivremo nei giorni dopo Pasqua l’espe-rienza del Pellegrinaggio a Roma, doveincontreremo dei testimoni che hannodetto il loro “Sì” a Gesù e hanno aiutatomolti altri nel cammino della vita.

La scalata che è la vita

Presentazione bambinie bambine che riceverannola Prima Comunione

Ci sono cose per cui vale la pena iniziare un’avventura. Mol-tissimi, nella storia, si sono messi in viaggio alla ricerca “diun tesoro nascosto” o della “grande perla preziosa” e sapevanoche questa scoperta li avrebbe resi felici per sempre. AncheGesù nel Vangelo parla del tesoro e della perla preziosa eracconta di come chi li trova è disposto a lasciare tutto pur diaverli con sé.Noi bambine e bambini di 3 elementare, sappiamo che c’è UNA

PERLA, UN TESORO preziosissimo che si chiama GESÙ.Se troveremo Lui, la nostra perla preziosa, la nostra vita saràfelice, davvero felice. In questa avventura che ci guida all’in-contro con Lui (che vivremo in modo specialissimo il 19MAGGIO) abbiamo una “MAPPA” speciale che è la Paroladi Gesù e il nostro catechismo, e una BUSSOLA infallibilecome lo Spirito Santo che ci guida all’incontro con Gesù. Du-rante la Messa di presentazione alla comunità, abbiamo por-tato all’altare la MAPPA del nostro cammino e ci sono staticonsegnati una perla preziosa, per ricordarci l’immagine cheguida quest’anno avventuroso, e una preghiera da recitareogni volta per aumentare il nostro desiderio nel cuore.Chiediamo a tutti di accompagnarci nella preghiera fino aquesto incontro speciale.

Alla ricercadella perla preziosa

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Consiglio Pastorale ParrocchialeZogno, 10 settembre 2018

Alle ore 20,50 inizia la riunione con una preghiera dipapa Giovanni Paolo XXIII; don Angelo, nel presentare

brevemente don Simone, nuovo curato dell’oratorio, fapresente che da ora in poi il Consiglio Pastorale si riuniràsempre con la partecipazione dei membri della UnitàPastorale, ovvero anche con gli eletti-rappresentanti di Am-bia-Spino e di Grumello. Potrà apparire a volte una faticaulteriore e sicuramente coloro che ci avevano seguiti nellaformazione della Unità Pastorale, avevano ritenuto chel’attuale Consiglio Pastorale non avrebbe più avuto motivodi esistere; la disponibilità a proseguire nel migliore deimodi, cercando affiatamento e condivisione proprio nelconfronto, è risultata essere quella di tutti i presenti. Almenoquesto è quanto don Angelo si augura, anche nel ricordo didon Samuele che sta migliorando (a detta di Don DavidePelucchi, Vicario generale) e perché i dodici anni passaticon lui, in rispetto del suo impegno e del suo lavoro, nonvadano perduti!Don Simone prevede di incontrare a breve, nei modi e neitempi delle normali attività di ripresa dell’anno catechistico,tutte le persone presenti e quello che esse rappresentano. Nel frattempo, lui ha già stabilito che il Gruppo Ado dellunedì pomeriggio si riunirà a partire dal 22 settembre,con la conoscenza e la riorganizzazione dei vari gruppi-classe seguiti dagli adolescenti più grandi e dai giovani.La prima domenica di ottobre, coincidente con la festadella Madonna del Rosario, a Zogno ci sarà il pomeriggiodedicato alle iscrizioni a catechismo, la processione su per-corso breve e la santa Messa a seguire con i bambini e iragazzi delle medie, nonché con i catechisti e gli educatori.Lo stesso avverrà ad Ambria nella domenica 14 ottobre,sempre in onore a Maria del Rosario con processione alpomeriggio, e messa con i bimbi e il mandato agli operatoripastorali al mattino alle 10,30.La santa Messa del mattino alle 10,30 e i vespri con pro-

cessione solenne, sempre per la Madonna del Rosario, ver-ranno celebrate a Spino domenica 28 ottobre.Si cerca poi di ragionare su quelle che possono essere le di-verse proposte da mantenere o da cambiare, legate allevarie celebrazioni, agli orari, (ben definiti e possibilmentestabili) alle più o meno frequentate funzioni liturgiche,anche in base alla diversa popolazione parrocchiale di ognipaese e alla diversa risposta che arriva rispetto ad una “ca-tegoria” (passatemi il termine): per i più piccoli, per iragazzi, per le famiglie, per i giovani, per gli adulti, per gliammalati, ecc.Riguardo al Triduo dei Morti, facendo riferimento all’annoscorso, Don Angelo e gli altri sacerdoti della Unità Pastorale,hanno ritenuto di raggrupparlo in un unico periodo ma ren-dendolo ben articolato sulle 4 realtà presenti: durante l’ot-tavario dei Morti ogni comunità potrà partecipare ad unamessa al Cimitero sia di Ambria, che di Spino, che diGrumello e di Zogno ogni pomeriggio alle 15,00; e ad unamessa serale alle 20,30, a rotazione e concelebrata.Don Simone propone che le confessioni del 31 ottobrepreviste per i ragazzi del catechismo di Zogno, vengano an-ticipate a mercoledì 24 ottobre, per evitare di sovrapporretroppe celebrazioni essendo questa una giornata prefestiva.Don Giacomo ricorda che il 23 settembre prossimo rico-mincerà la Scuola di Preghiera con cadenza bimestrale e ilritrovo sarà alla chiesina di San Sebastiano sul Monte.Per tutto il resto faremo riferimento al foglio del calendarioparrocchiale di ottobre (in attesa di quello più preciso e de-finitivo di tutto l’anno liturgico) o, meglio ancora, al fogliodegli avvisi preparato da Giorgio sacrista, sempre moltopreciso e attento.Alle 22, 15 l’incontro termina con preghiera finale e l’arri-vederci a presto.

La SegretariaFulvia Ghisalberti

Coro JUBILATE DEO di Zogno Sabato 22 dicembre 2018alle ore 20.45 nella Chiesa Parrocchiale di Zogno

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Alle ore 20,45 inizia la riunione in aula 5, recitandoinsieme una preghiera per i Santi e l’Ave Maria; a

casa, nei prossimi giorni, chi vuole può leggere quella de-dicata ai Defunti, così come la Lettera Pastorale delVescovo, UNO SGUARDO CHE GENERA, che don An-gelo distribuisce a tutti i presenti.Ci addentriamo nella Revisione del nuovo anno catechi-stico, peraltro appena iniziato, ma tutti concordiamo neldire che la partenza è stata buona; tasto dolente invece,che ogni anno si ripresenta, la scarsa partecipazione dellefamiglie e dei ragazzi in generale, alla santa messa delladomenica. Le possibili cause? Defezioni che vengonodallo sport, dalle attività ludiche, dalla necessità di starecon i genitori e i fratelli per uscite domenicali che insettimana sono precluse... e allora dovrebbe esserci moltapiù partecipazione alla messa prefestiva! Vengono poinaturali i confronti con i nostri vecchi tempi, dove lafamiglia, ma ancor più il tessuto comunitario molto piùpraticante, non poneva nessun tipo di “alternativa” allasantificazione della domenica. Si ragiona per un bel po’,ipotizzando anche messe “dedicate”, ma questo pare esserepiù di facile realizzazione in comunità più piccole e menogeograficamente disperse, quali possono essere Grumelloe Ambria-Spino. Angeretti Giovanni (con il quale miscuso per averlo chiamato Alborghetti nel Verbale delCPP del 22 maggio 2018), rappresentante per il Corso Fi-danzati, per la Scuola Primaria e per le Famiglie, ci illustraun progetto appena nato, o meglio, ancora in fase di gesta-zione, appena abbozzato tra lui e don Simone, che preve-derebbe, a cadenza trimestrale (all’incirca in autunno, in-verno, primavera e fine scuola) un invito a pranzo inoratorio per giovani famiglie: oltre al cibo, si condividerannoun pomeriggio di gioco, con la sorveglianza per i piccoli,qualche momento di lavoro di gruppo, la visione di unfilm, una discussione o dibattito, una preghiera o ancheuna messa, ecc. Una idea tutta da pensare che Betty, diAmbria, approva e sostiene portandoci a conoscenza delfatto che, nella loro comunità, un progetto simile è giàpartito e già si attua: domenica 11 novembre, all’oratoriodi Ambria è prevista la FESTA di presentazione delleclassi di catechismo di tutti i sacramenti; si chiameràCONDIVISIONE e ogni famiglia è invitata a portarequalcosa da condividere appunto a tavola, dopo la messasolenne delle 10,30.Alla voce Avvento e Natale, don Angelo conferma iprevisti incontri vicariali serali in preparazione all’Avventoe al Natale e il momento delle Confessioni Vicariali a Ro-macolo a chiusura del percorso. Le Sante Messe dellanotte di Natale saranno garantite in tutte le chiese e per

tutte e le comunità: Suore di Clausura, parrocchiale,santuario del Carmine, Ambria, Spino, Grumello. Verrannovalutati gli orari più consoni per dare più opportunità atutti. La richiesta di don Angelo, a questo proposito, èquella di fare in modo di creare ponti e legami, non divi-sioni.Don Simone chiede a tutti di pensare a qualche piccologesto quotidiano da proporre ai bimbi delle elementari emedie nel periodo dell’Avvento, da compiere a casa, infamiglia, ad una determinata ora...per rendere tutti partecipidel tempo liturgico “forte” (da riproporre poi con la Qua-resima).Il calendario della Unità Pastorale non è ancora statoultimato e mancano ancora alcune conferme definitive; sirimanda di nuovo al foglietto settimanale distribuito inchiesa e alla consultazione on-line del sito parrocchialecon indirizzo: www.parrocchiazogno.itAlle 22, 15 l’incontro termina stabilendo il prossimo CPPil 7 gennaio 2019. Con l’orazione finale ci salutiamo.

La segretariaFulvia Ghisalberti

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Consiglio Pastorale ParrocchialeZogno, 29 ottobre 2018

PIERINA PELLEGRINILa mamma di don Santino, ha festeggiato i suoistupendi 95 anni lo scorso 25 ottobre, festeggiando inserenità con parenti e famigliari. Ci uniamo agli auguridei presenti, con la speranza che possa essere il faro el’esempio di vita per tutti noi.

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“G iorgio, mi puoi pubblicare questalocandina?”. “Sì, certo!... CHE

BELLO ESSERE SANTI! Áda teee...Ma don, in cosa consiste questa inizia-tiva?” “Consiste nel far vestire da santii nostri bambini”. “Bello don, bellissimaproposta!”Che bello per me vivere il “tempo del-l’attesa” di questa prima edizione dellainiziativa dal titolo “CHE BELLO ES-SERE SANTI”. E ancor più bello sentirein paese e in Oratorio il vociare deibambini che dicevano: io il 31 mi vestoda San Lorenzo! Oppure, io da SantaLucia! o ancora, io da Sant’Alessandro.Ancor più coinvolgente sentire i nonniaffrettarsi a preparare i vestiti dei santida far indossare ai propri nipoti, o lemamme accorrere a vedere se c’eranopossibilità di trovare alcuni costumialla sala dell’Oratorio. È proprio veroche basta poco per far diventare “matti”mamme, nonni, fratellini e sorelline,nella novità di una proposta che a me,poeticamente parlando, è sembrata por-tarli a “travestirsi” di preghiera!Diventare “matti”, lo intendo positiva-mente, anche nel ricordo delle cosebelle degli anni passati, e che ora sem-brano ritornare ai nostri giorni pur contutte le problematiche che il nostro oggicomporta.E così, tutti all’opera!... e nonostante ilpoco preavviso eccoci arrivare a mer-coledì 31 ottobre: intorno alle ore 16.00,sul sagrato, compare il primo papa Gio-vanni XXIII, il San Simone, il San Lo-

renzo, il Sant’Alessandro, la SantaLucia, il San Daniele Comboni, la SantaLucrezia, due vescovi in pompa magna,Santa Teresa di Calcutta, il re Davideaddirittura! Un gran bel numero di bam-bini e ragazzi si sono radunati in Chiesae come momento iniziale si è svolta lapresentazione singola di ciascun santoe santa. Poi, anche se il tempo non erapropizio, inizia la grande e attesissimasfilata per il centro del paese, con acapo il nostro don Simone, tutto sorri-dente e solare che invita a cantare, conla musica che li accompagna, canzonigioiose e festanti, nelle quali i bambinihanno profuso il meglio di se stessi.Grande allegria, per finire, con il canto“IO HO UNA GIOIA NEL CUORE” inChiesa, dove i nostri bambini e ragazzi,alzando le mani al cielo, hanno dato vi-talità e senso di appartenenza cristianaad una giornata che molti avrebbero

anche potuto declinare in quelle tradizionistraniere che non ci appartengono...Grazie a tutti voi, bambini e ragazzi,che ci avete dimostrato, come diceva ilnostro don Bosco, che “LA SANTITÀCONSISTE NELLO STARE SEMPREALLEGRI”: e ci avete fatto capire chela santità è alla nostra portata di mano,è stare insieme divertendosi, è esseresempre contenti e con un bel sorriso!Grazie a don Simone per aver pensatodi proporre questa bella iniziativa, nellasperanza che gli anni prossimi l’ideacontagi altri bambini e ragazzi e le lorofamiglie.Ops... Ragazzi: forse tanti zognesi nonlo sanno, ma mercoledì 31 ottobre lanostra Zogno è diventata tutta Santa!Grazie al vostro crederci, in paeseavete lasciato una scia del profumo disantità!

Giorgio sacrista

Che bello essere santiZOGNOnotizieDICEMBRE2018-GENNAIO2018 28/11/18 11.34 Pagina 14

Giovedì 25 ottobre, la nostra libreriaparrocchiale, dopo alcuni mesi di

chiusura, ha riaperto i battenti per lagioia dei lettori affezionati, grandi epiccoli!“Invitati speciali” al nostro pomeriggiodi festa, sono stati i bambini dello SPA-ZIOCOMPITI dell’oratorio: le due bim-be più piccole hanno tagliato il nastrodella tanto attesa riapertura e poi, insiemeal nostro Don Simone e alle volontariemamme e insegnanti che li accompa-gnavano, hanno preso posto sullesedie messe in cerchio sotto ilportico esterno del negozio di li-bri.Dopo un momento di lettura di unostralcio de Il Piccolo Principe, confogli e pennarelli colorati, hannodato vita ad una splendida serie(subito esposta !!!) di disegni bellis-simi e coloratissimi sul tema del rac-conto e seguendo la loro fantasia. Lamerenda, preparata per loro e per chi èpassato dallo SpazioVolontalibro a tro-varci, è stata condivisa in armonia escambiandoci pensieri e auguri per unabella ripresa dell’attività.I nostri volontari sono pronti per ripre-sentarsi nel locale ogni mattina dellasettimana e procurare per voi ogni titolodi libro che desideriate, sempre ordi-nandoli alla Buona Stampa-Qualcosain più di Bergamo.Spendiamo poche parole per dire che èdavvero prezioso il tempo che i nostrivolontari regalano a questa piccola

realtà culturale, così come quello ditutti i volontari in generale: dentro l’ora-torio e la parrocchia, nel cinema, nelle

chiesette, alla Casa di Riposo,alla biblioteca, nei nostri musei,nelle associazioni Onlus del paesee delle frazioni, e in tutti queiservizi alla persona che nem-meno conosciamo e immagi-

niamo ma che ci sono, silenziosi e di-screti...Tornando al VolontaLibro, ricordiamoa tutti che a breve ripartiamo anchecon il Circolo di Lettura R-Esistenza,dedicato quest’anno al tema della MadreTerra, tanto caro a papa Francesco: chivuole partecipare passi in libreria chericeverà ogni informazione più precisaal riguardo.Grazie mille per averci letto e graziemille per volerci seguire e sostenerenella bella avventura che è IL LIBRO:quando lo apriamo è una mappa deltesoro, quando lo chiudiamo è un for-ziere pieno di luce!

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Spazio Volontalibro

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Battezzati in Cristo

NICOLE OMACINI di Giuseppe e Monica Bellolinata il 5 aprile 2018 - battezzata il 23 settembre 2018

ANNA GERVASONI di Michele e Elena Zanchinata il 14 luglio 2018 - battezzata il 7 ottobre 2018

CESARE PAPIRO di Federico e Alessia Sonzogninato il 22 aprile 2018 - battezzato il 14 ottobre 2018

EMMA LOCATELLI di Graziano e Serena Zanchinata l’8 maggio 2018 - battezzata il 14 ottobre 2018

ANITA CAPELLI di Andrea e Silvia Milesinata il 30 agosto 2018 - battezzata il 28 ottobre 2018

GIULIO MARCONI di Giovanni e Pamela Zeddanato l’1 marzo 2018 - battezzato il 28 ottobre 2018

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Case in festa

L’AQUILA SUL MONTE DI ZOGNOA ricordo del 5° anniversario della posa dell’aquila sul monte di Zogno, presso l’abitazione di Giuseppe Pesenti (Bepo).Alla presenza di alcuni alpini, del Sindaco Giuliano e del Parroco don Angelo.

LA CLASSE DEL 1941, si è ritrovata sabato 13 ottobreper festeggiare le prime 77 primavere. Dopo la S. Messa inParrocchia, si è ritrovata presso la trattoria il Maglio(Andriolo) per vivere una serata in allegria. A loro i nostrivivi e sinceri AUGURI.

LA CLASSE DEL 1978, in festa per i primi 40 anni,celebrati sabato 10 novembre. Durante la celebrazione dellaS. Messa hanno ricordato i loro coscritti che ora vivononell’abbraccio del Padre. Alla Frasca di Almenno poi si èconclusa al meglio la serata speciale. AUGURI.

TERZA ETÀIl gruppo della terza età havissuto la sua settimana or-ganizzata con vari appun-tamenti.Domenica 30 settembre hapartecipato alla S.Messa del-le ore 10.30, ringraziandoil Signore per tutti i beneficiricevuti con l’auspicio diritrovarsi sempre sereni ein armonia.

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ARilima, il Centro S. Maria staavviando una serie di impegnativi

lavori per il recupero di nuovi spazi,sia per la degenza sia per gli uffici e imagazzini. La nostra Fondazione RI-LIMA AUGERE sostiene e contribuiscea questi lavori, fra i quali sono moltoimportanti:- il rifacimento della soletta sopra la

lavanderia e l’officina in cui si pre-parano le protesi, con l’obiettivo direnderla pedonabile e permettere quin-di l’utilizzazione dello spazio sopra-stante, che verrà utilizzato come uf-fici;

- la ristrutturazione della Casa SanGiuseppe, una costruzione adiacenteall’ospedale S. Maria vero e proprio,e che fino ad oggi ha ospitato dipen-

denti del Centro che abitavano lontanoda Rilima, oppure parenti che veni-vano a visitare i bimbi ricoverati.Con la ristrutturazione si creerannonuove camere di degenza e la CasaSan Giuseppe verrà collegata al CentroS. Maria con un percorso coperto.

Si tratta di lavori importanti, che ri-

chiedono molto materiale specifico.Per questo, in collaborazione con laFondazione Don Gnocchi - di cui siamopartner da molti anni nel Progetto delCentro S. Maria - stiamo allestendoun container di grandi dimensioni, chepermetterà di far giungere a Rilima le

lunghe travi in acciaio e le reti elettro-saldate necessarie per il rifacimentodella soletta; le grandi lastre di carton-gesso per i controsoffitti; tutto il mate-riale che servirà per la ricostruzionedell’impianto elettrico e dell’impiantoidraulico della Casa San Giuseppe.Il materiale, man mano le varie ditte

lo consegnano, viene raccolto a Bresciapresso i magazzini di Medicus Mundi,una onlus che si occupa di raccoglieree spedire materiale sanitario e diverso,agli ospedali dei paesi in via di sviluppoper conto delle associazioni umanitarieche sostengono questi ospedali. Medicus

Mundi si occuperà anchedell’imballaggio dei mate-riali, del riempimento delcontainer e della sua spedi-zione da Genova, da dove ilcontainer partirà all’incircanella prima quindicina di di-cembre, per arrivare a Rilimaverso la fine di gennaio ogli inizi di febbraio.Per quel momento alcunivolontari partiranno da Zo-gno e da Brescia sia per es-sere presenti alle operazionidi scarico, sia per avviare ilavori progettati. Il containerporterà a Rilima anchel’UPS, cioè un presidio elet-tronico necessario per sta-bilizzare il flusso dell’energiaelettrica e mettere al riparodagli sbalzi di tensione tuttol’impianto elettrico e tutte

le apparecchiature elettrico-sanitarie.

La Fondazione RILIMA AUGEREporge i propri auguriper un sereno Natale

e un 2019 denso di cose belle

Il CdA della Fondazione

Notizie dal Centro S. Maria - Rilima

Progettodi ristrutturazione

della CasaSan Giuseppe

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Quando pensi alle chiese dei nostripaesi, pensi ai luoghi dove i credenti

si raccolgono in preghiera o per le cele-brazioni delle messe. Una volta sembra-vano luoghi troppo piccoli perché le as-semblee che vi si radunavano quotidia-namente e nei giorni di festa erano nu-merose. Oggi, purtroppo, gli stessi edificisembrano diventati enormi e sproporzio-nati; l’affluenza è diminuita notevolmentee solo a Natale e Pasqua riusciamo ariempire le nostre chiese. Sembrano piùlocali riservati a raccogliere oggetti sacri,quadri o statue piuttosto che persone. Avolte stanno più a cuore agli uffici dellebelle arti che non alle comunità cristiane che le hanno costruitecon tanti sacrifici. E così, quando dal sud del mondo arrivanorichieste di comunità che chiedono aiuto per costruire chiese,sorridiamo e non ci sentiamo troppo coinvolti. Ci sembranorichieste anacronistiche e irrilevanti. Siamo più sensibili epronti ad aiutare quando ci viene chiesto di costruire unascuola, o un dispensario medico. Dimentichiamo che in molteparti del mondo, l’unico edificio che raduna le persone e aiutale comunità ad incontrarsi sono proprio le chiese. Sono spogliele chiese africane, non hanno decorazioni dorate o altari lateralio quadri o statue. Sono solo dei grandi edifici, spesso senzapanche o sedie, dove la gente si siede semplicemente per terrae insieme celebra la fede e la vita, discute, fa catechesi, piangenei giorni di lutto e balla e canta nei giorni di festa. Luoghipieni di vita. Nelle chiese, le comunità cristiane si incontranoe crescono. La chiesa è il luogo chelega e aggrega e dona senso di ap-partenenza. L’anno scorso da Mollen,una comunità cristiana della diocesidi Zomba in Malawi, mi è arrivatal’ennesima richiesta. Nel 2006, ave-vano tracciato le fondamenta sul terrenoe poi con pazienza e tenacia avevanocominciato la costruzione; la comunità,per più di dieci anni, ha lavorato conincredibile coraggio e dedizione allacostruzione della chiesa, ma un saccodi cemento in Malawi costa quanto 10giorni di lavoro di un operaio, e una la-miera ne vale il doppio. È stata un’im-presa immane arrivare al tetto, perché lecarestie e le alluvioni degli anni 2012/2014hanno rallentato i lavori e un po’ scorag-

giato i cuori di tanti. La richiesta non èstata “Costruiteci la chiesa”, ma “aiutatecia finire quello che abbiamo iniziato,perché da soli non ce la facciamo”.Quando son venuto a Zogno per la Gior-nata Missionaria l’anno scorso, ho portatocon me la richiesta dei cristiani di Mollen.Quello che serviva erano 5000 €. Condon Samuele e il gruppo dei giovani del-l’oratorio abbiamo dato il via a diverseiniziative, che han permesso di acquistareil cemento che serviva per finire gli into-naci e il pavimento. Poi, giovani volontarisi sono detti disponibili ad affiancare igiovani locali per finire i lavori e tinteg-

giare l’edificio. Così ad agosto un gruppo di giovani è andatoa Mollen per lavorare con i giovani di laggiù. Abbiamoacquistato i colori e insieme abbiamo finito la Chiesa dedicataa San Martino da Tour. Con i soldi avanzati, la comunitàlocale si è impegnata a costruire un piccola casetta accantoalla chiesa, che ospiterà il catechista della zona. Un ulteriorepasso avanti che assicurerà una presenza stabile e farà diquesta comunità il centro che coordinerà le comunità cristianein un raggio di circa 10 km. L’intera somma per i lavori fatti èstata donata dalla comunità di Zogno in poco più di qualchemese... che gara di generosità! Ero presente il giorno dellaconsacrazione della chiesa e a nome del vescovo di Zombamons. George Tambala, dopo solo un anno dalla giornata Mis-sionaria Mondiale del 2017, scrivo per ringraziare la comunità

di Zogno per la sua generosità e atten-zione. Missionari non significa solo par-tire per terre lontane, ma affiancare co-munità di persone e con loro andareverso lo stesso Padre, che riconosciamocome il centro della stessa fede che cilega e fa di noi una sola famiglia, al dilà dei colori, delle lingue e delle tradi-zioni. Con gioia, ogni domenica unacomunità cristiana si raduna nella sa-vana africana e ogni volta ringrazia eprega per una comunità di fratellimai incontrati della valle Brembana,che ha unito la loro generosità ailoro sforzi. Mi unisco a loro e dalprofondo del cuore dico grazie at-traverso queste poche righe.

Padre Vincenzo TrolettiMonfortano

Un luogo che raccoglie la comunitàche prega, celebra e rende speciali

i momenti significativi della vita

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Progetto San FrancescoVillaggio 59Carissimi lettori,la nostra Comunità Claustrale France-scana, ha la gioia di condividere convoi un progetto nato da un’ amiciziafiliale e spirituale con un giovane sa-cerdote proveniente dalla Tanzania:don Edward.L’incontro è avvenuto con una nostraMonaca in convalescenza presso unaComunità in cui lui prestava il suoservizio Ministeriale.Da questo incontro è scaturita una co-noscenza profonda umana e spiritualeche ha permesso di creare i presuppostidi una reciproca fiducia consolidandolanei successivi incontri.Questo ci ha portato a conoscenza deibisogni della sua Parrocchia tra i qualiè emerso il desiderio di completarel’opera della Chiesa dedicata a S. Ago-stino, nel suo paese natale.Come Comunità monastica ci siamolasciate interrogare da questa situazionedisagevole che i fratelli hanno nel ce-lebrare l’Eucarestia; il nostro monasteroinfatti ha come carisma non solo laconversione continua ma anche leOpere di Misericordia, ecco perchéabbiamo preso a cuore il desiderio didon Edward.

In questo progetto abbiamo già coin-volto una parrocchia della Brianza eci sembrava giusta questa condivisioneanche con voi Amici della Parrocchiadi Zogno.Lasciamo ora la parola a lui...

Le monache di Clausura

Carissimi...non occorre essere in tanti per realizzareun grande progetto, ma è necessaria lacondivisione di una comune fratellanza,che si fa carico anche delle personeche si trovano nel bisogno e nella dif-ficoltà.Gesù ce ne dà l’esempio con i Suoi in-segnamenti. Non si può dire di amareDio se non si amano i fratelli... porgendola propria mano e donando il proprio

cuore. Oggi siamo interpellati da unasfida che ci rivolge il villaggio nellamia lingua KIGANGO 59.La sfida che ci attende è sorprendente.Molti miei fratelli del luogo attendonoansiosi il momento in cui si possanoritrovarsi insieme a pregare e condivi-dere l’Eucarestia nel giorno del Signorema le condizioni disagevoli della chiesa,non rendono certo favorevole questaloro attesa.Questo villaggio fa parte dei tanti vil-laggi che formano la parrocchia, laparrocchia in cui si trova il mio villag-gio, si chiama ULYANKULU in Tan-zania. Il mio nome è Don Edward Ma-yunga, attualmente studio a Roma pres-so la Pontificia Università Urbanianain Roma. Ringrazio il Signore, la vostra

Il nostro Monastero di Clausuragetta un ponte con la Tanzania

Raccolta fondi per il completamento della Chiesa Parrocchiale di don Edward

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Siamo ormai entrati nell’atmosferaNatalizia e le vie dei paesi e delle

città iniziano ad illuminarsi con luci eaddobbi colorati, le campane suonanoa festa e la stessa natura sembra cam-biare “pelle” e l’animo delle personedovrebbe essere più sereno. Natale èla festa per eccellenza della bontà edella solidarietà. Nei nostri paesi, inquesto periodo, sono numerosi i progettidi solidarietà finalizzati a finanziare leiniziative benefiche che aiutano a viveremaggiormente il grande e profondomistero del Natale.Nella Chiesina della Confraternita sareteaccolti da un avvolgente atmosferaNatalizia e visitando la mostra dei Pre-sepi potrete contribuire attraverso lelibere offerte o l’acquisto di presepi eartigianato. Il ricavato verrà finalizzatoall’acquisto di protesi e medicinali de-stinati ai bambini e ragazzi del CentroS.ta Maria di Rilima in Rwanda.La mostra dei Presepi verrà allestitacon la collaborazione dei miei fratelliLorenzo e Saverio e di mio nipoteAlessandro, i quali non solo presen-zieranno durante l’apertura ma sonoanche loro artefici nella creazione deipresepi nei ceppi di ulivo. Rino

Gli orari di apertura:DICEMBRE 2018:8/9/16/23/25/26/30 dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.0015/22/29/31 dalle ore 16.30 alle ore 19.00GENNAIO 2019:6/13 dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.005/12 dalle ore 16.30 alle ore 19.00Un cordialissimo augurio a tutti di un FELICE e SERENO NATALE.

Natale 2018, la mostra dei presepi

Comunità parrocchiale con i suoi sa-cerdoti e il Monastero francescano peraver permesso di prendere in esamequesto progetto che si chiama: SanFrancesco villaggio 59. Il progetto con-siste nel completare la Chiesa nel suointerno. Siamo però ad un punto disvolta e solamente la condivisione, daparte Sua/Vostra potrà garantire la rea-lizzazione di un progetto di accoglienza,di fraternità e di amore. La Chiesa de-dicata a sant’Agostino, per essere ulti-mata, necessita di: una pavimentazionecementizia, 30 panche, la realizzazionedel portone principale e di 14 finestre,nonché dell’altare. Questi Fratelli po-tranno, così, incontrare Nostro Signorenella Sua Casa, nella gioia di vederla

bella e adorna, degna di Lui... per laSua Gloria! Vi invito dunque a colla-borare alla realizzazione del progettoe costruire così insieme un terreno co-mune per il bene di questi fratelli, edare loro voce con la vostra concretacollaborazione in risposta alle loro spe-ranze.In fede

don Edward Mayunga

Se vuoi fare la tua offerta:Istituto delle Suore Terziarie France-scane di S. M. AnnunciataProgetto: San Francesco Villaggio 59-IBAN: IT28C0311153790000000000693, o porta la tua offerta in ChiesaParrocchiale.

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Era l’autunno del 2017 quando, un pomeriggio inOratorio, parlando con Don Samuele su come aiutare i

bambini di Amatrice colpiti dal terremoto, si cominciò apensare (scherzando sulla “spartizione territoriale” tra SantaLucia e Babbo Natale) se fosse possibile inviare dei doni eda parte di chi.Allora come uomo del sud confermai che nel centro-sud“lavora maggiormente” Babbo Natale (compresa Amatrice),tranne alcune zone in cui solitamente arriva in aiuto laBefana. Cosa fare allora per dare un aiuto concreto?Giocattoli per i bimbi? Don Sa-muele realizzato che ilterremoto oltre ad averdistrutto le case e pur-troppo in troppi casi an-che le famiglie di questibambini, pensò bene chebisognava aiutare BabboNatale con qualcosa chepotesse dare subito confortoa quei bambini così sfortu-nati. Allora sentito il responsabile della Caritas a cuiafferisce Amatrice, Don Fabrizio a Rieti, si accordò sulfatto che Zogno, come Unità pastorale, avrebbe aiutatoquei bambini ed al più presto. Con il solito slancio con cuiho avuto il piacere e l’onore di condividere alcune belleiniziative (ne ricordo una tra tutte la promozione e larinascita della “Scuola di musica Val Brembana” di Zogno)Don Samuele partì con la promozione del progetto:“Aiutiamo Babbo Natale per l’acquisto di uno scivoloper il nuovo Centro accoglienza della Caritas ad Ama-trice”.Dopo una raccolta fondi durata per tutto il periodo natalizio,cui si aggiunsero alcune offerte raccolte durante le Messe equindi anche Grazie all’aiuto di tutta la Comunità, erariuscito a raggiungere quella consistente cifra per acquistareuno scivolo. Seguirono poi un po’ di problemi di burocrazia,l’acquisto, la spedizione e la consegna che loro avrebberovoluto fosse a Rieti. Per evitare di consegnare qualcosa chein un magazzino “lontano dagli occhi” avrebbe rischiato difar finire quella consegna così “preziosa” per noi, anche“lontano dal cuore”, come succede in Italia dopo le primepromesse spesso finite poi nel dimenticatoio.. facemmo ditutto per far consegnare il nostro dono direttamente adAmatrice da parte di un nostro corriere e così fu. A causa diuna forte nevicata che bloccò il centro-nord Italia agli inizidell’anno saltò la consegna ufficiale dello scivolo alla

Caritas di Amatrice da parte di 2 famiglie in rappresentanzadella nostra Unità pastorale che avrebbero dovuto presenziareufficialmente alla consegna e portare i saluti di tutta la Co-munità a Don Savino, parroco di Amatrice, partecipandoalla Messa domenicale.Oggi sappiamo tramite la Sig.ra Emma referente del centroCaritas di Amatrice che il “nostro” scivolo è stato installatoe molto apprezzato dai bambini di Amatrice. Speriamo per-tanto che qualche sorriso in più grazie al gioco possa dare,anche solo per un po’, sollievo alla loro sofferenza.Caro Don Samu possiamo quindi dire, Missione Amatrice(quasi) compiuta!Grazie per questo e per quanto ha fatto in questi anni pernoi, colgo quindi l’occasione per inviarle un caro saluto edun in bocca al lupo da parte mia e della mia famiglia.Speriamo possa presto avvenire una visita ufficiale perportare i saluti da parte di tutta la nostra Unità pastorale eapporre sullo scivolo la nostra targhetta ricordo.

Angelo Depino

Quell’aiuto a Babbo Nataleper Amatrice lo scorso anno

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NATALE. GESù TORNAA NASCERE PER NOI

SCUOLADELL’INFANZIAPARITARIACAVAGNIS

Eccolo finalmente il Bambino Gesù!! È tornato a nascereper noi, nonostante tutte le nostre mancanze d’amore,

la nostra indifferenza, i nostri peccati! E noi lo accogliamocon due occhi nuovi, due mani nuove, due orecchie nuove,una bocca nuova, un cuore nuovo? Sì, perché Natale èl’inizio del Nuovo, dell’UOMO NUOVO! Natale è la pri-mavera dello spirito. A Natale soffia il vento della Pace, ilvento della Gioia, il vento del-l’Amore. Natale (quello vero, nonquello melenso, non quello dellapanna montata, non quello edul-corato come la Festa di San Va-lentino) migliora la vita. Sì, questoBambino viene per insegnarci adimpegnare bene la vita, non a pa-sticciarla. Questo Bambino saràun vulcano, nei confronti delquale noi sembriamo tanti for-nellini a gas.Questo Bambino non dirà certecose ma cose certe... avrà sempresangue nelle vene, mai vaselina.Questo Bambino è venuto a scuo-terci, per ricordarci di nascereogni mattina con occhi, mani ecuore umani, perché questo Bam-bino ci fa CAMMINARE!!!!A Natale tutti si muovono. LaMadonna si muove in fretta perandare dalla cugina Elisabetta,San Giuseppe va da Nazareth aBetlemme per farsi registrare alcensimento, i pastori scendonoin fretta dai monti per andarealla grotta; e che dire poi dellacamminata dei Re Magi che at-traversano il deserto... e allora,se tutti si muovono, anche noidobbiamo muoverci. Vivere senza passi è morire da ognipunto di vista.Dal punto di vista fisico camminare fa bene al corpo,contrasta le malattie vascolari, previene l’obesità. Dal puntodi vista psichico muoversi fa bene all’umore, difende dallostress. Dal punto di vista spirituale camminare aiuta l’ispira-zione, quando il piede si ferma, il cervello smette di sussurrare.Insomma, “è meglio consumare suola che guanciali elenzuola”, come recita un proverbio toscano.Allora siamo pronti per camminare??? I nostri piedi sarannospinti dall’AMORE perché è proprio l’amore che ci fa cam-minare tutto il giorno senza stramazzare a terra. È l’amore

che batte tutto. ”La foresta non fa paura, se si ama chi si vaa trovare” ci dice ancora la sapienza africana.È l’amore... perché alla grotta, prima che con i piedi si vacol cuore!!!Camminare fa sempre rima con sudare e sovente con osare,lo notava Tonino Bello: “Stiamo troppo attaccati allo scoglio,alle nostre sicurezze. Ci piace la tana. Ci attira l’intimità

del nido. Ci terrorizza l’idea dirompere gli ormeggi, di avventu-rarci sul mare aperto!”. È Natale,liberiamoci dal complesso del-l’ostrica ben fissa nelle valve:rompiamo le scatole e muovia-moci.Scatola è l’automobile, scatola èl’ascensore, scatola è l’apparta-mento... rompiamo queste scatolee usciamo: sono migliaia coloroche aspettano il nostro sguardo, ilnostro sorriso, la nostra parola!Rompiamo le scatole e andiamoper rispondere alla richiesta diaiuto che ci viene da lontano.Rompiamo le scatole ed andiamoa comprare un regalo personaliz-zato per tutti i membri della nostrafamiglia. Anche questo devonofare i nostri piedi in questi giorni,perché c’è sempre più gioia neldare che nel ricevere, perché stiamoandando incontro a Colui che èvenuto per renderci felice la vita.Anche i nostri bambini della scuo-la dell’Infanzia venerdì 21 di-cembre, nella loro recita natalizia,parleranno di un Gesù che, stancodei nostri comportamenti, decidedi non tornare più a Natale; ma

poi, vista l’insistenza degli angeli e delle stelle che invitanotutti a chiedere a Gesù di tornare ancora per tutti coloro chehanno bisogno di un po’ di speranza, di un letto caldo e delcibo per sfamarsi, di un lavoro per far crescere i propri figli,di una pensione per campare da vecchi, decide di revocare ilsuo sciopero e di tornare anche quest’anno sulla terra e farfelici adulti e bambini.Ancora una volta Gesù vuol dimostrare il suo grande amoreper noi, ma noi siamo pronti ad accoglierlo!?!?!?!A tutti il mio augurio insieme alla mia comunità, perché pertutti voi sia un Natale di autentico amore.AUGURI!!!!! suor Nives

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Mi sono sempre domandato, allafine, a cosa serve tutto il lavoro

che una persona fa nella catechesi, oin un cre, o in un campo estivo... cosaresta di tante parole, iniziative, cosefatte... Non lo so...Faccio questa riflessione a cuore aperto,pensando ai tanti don di questa nostradiocesi e nel mondo, che in questa

estate hanno fatto tante iniziative pere con i ragazzi, adolescenti e giovani.Quanta passione, quanta buona volontàho incontrato anche qui!Noto che nella chiesa, a volte ci si do-manda sul senso di fare oratorio, diquale è lo specifico di noi preti cristiani,se tenere aperto uno spazio ricreativoè compito nostro oppure dobbiamomostrare l’aspetto più “confessionale”e liberarci da tutto quello che non sem-bra immediatamente “di Dio”.È un discorso molto ampio... che non

credo di avere le competenze per inta-volare. So però, che da diciotto annidi prete ho fatto catechesi, cre e attivitàoratoriane e quindi un po’ di avventurein questo senso le ho vissute e ancheun po’ di riflessioni le ho tentate.Mi resta però nel cuore un fatto...Quando passo nell’anonimato della cittàdove vivo e incontro qualche famiglia

a cui ho fatto catechismo o il cre e misalutano: è una cosa che mi colpisce.Ma non il fatto che siano i genitori asalutarmi (quello è forse più scontato),quando anche un ragazzino di sette,otto anni che mi dice ancor prima cheio lo riconosca: “ciao, don!” e mentrelo dice è molto contento di salutarmi,nella semplicità e nella verità di quellaetà. I ragazzi a quell’età non sanno an-cora cosa vuol dire salutare per oppor-tunismo, o per calcolo... Sono ancora“puri”.

E allora quel saluto mi basta per darmitutte le risposte di cui sopra. Perchéquel saluto so che è, sotto sotto, questomessaggio: “don, non mi ricordo lecose che mi hai detto al cre, non miricordo neanche tutte le prediche chemi hai fatto a catechismo, ma so chemi sono sentito amato, voluto bene eper questo sei un ricordo bello dellamia vita”.In un’epoca in cui, nel mondo deigrandi, essere preti significa qualcosatra essere pedofili o uomini a metà, ilsaluto di quel bambino o di quellabambina mi fa ben sperare.Quando sarà grande forse non si ricor-derà della mia faccia, o del mio nome(non è per nulla necessario questo,anzi!), ma si ricorderà che c’è stato untempo in cui ha potuto essere volutobene da una comunità cristiana senzaessere sporcato, ma stando bene congli altri e sentendo che il segreto ditutto questo che si fa, è amare un po’ ilDio di Gesù. Magari con tanti difetti,con tante cose che un educatore pro-fessionale poteva fare meglio, ma stadi fatto che un germe di bene è gettatoin quel cuore.E io credo che il saluto di un bambinobasta a ripagarti anche da tutte le delu-sioni, sconfitte, perplessità, critiche chetante volte la comunità adulta non ri-sparmia a chi crede ancora che si possaessere chiesa accudendo i più piccoli.Sono contento, al termine di un cre, acredere ancora a tutto questo. E quandosento che qualcuno si fa la domandase il cre “è una cosa di Dio o no”, iorispondo tra me e me che il vangelo diMatteo al capitolo 25 mi si dice cheogni volta che ho dato anche solo unbicchiere d’acqua nel nome di Gesùal più piccolo, l’ho dato a Cristo

E se il saluto di un bambinochiarisse tutti i dubbi...

Il privilegio di servire Cristo nei piccoli (Matteo 25)

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stesso. E in un cre, o in un campoestivo o in un anno di catechesi se nedanno di bicchieri d’acqua: quante oc-casioni che ci sono regalate per incon-trare e servire Cristo!E quindi sono contento perché hopotuto incontrare Gesù in quei piccoli,servendoli senza pretendere che Lo ri-conoscessero, mostrando loro un po’con la vita l’amore che Lui mi ha inse-gnato. Senza proclamarlo con chissàquali parole, ma con la vita.Forse in un cre o in un campo scuolacon i ragazzi arrivi a sera e ti addormenti

sul breviario, ma di certo è il tempo incui mi ricordo che prima dell’ordina-zione sacerdotale ho ricevuto quelladiaconale: e quindi anche pulire perterra o servire a tavola fa parte delle“cose di Dio”, se lo faccio “con Cristo,per Cristo e in Cristo”.E allora lascio agli altri il dubbio didelineare se un cre o un campo estivoè “di Dio o non di Dio”: sinceramentenon ho tempo per queste elucubrazionimentali. Ringrazio invece il Signoreperché ho avuto la grazia di ricordarmiche sono prete quando presiedo l’Eu-

carestia, ma sono diacono quando pu-lisco per terra o svuoto i cestini eanche questo devo fare e voglio fare,per amare Cristo che incontro nell’Eu-carestia e servo nei fratelli.E il saluto di quel bambino mi diceche fosse anche per uno solo, per averfatto stare bene una persona sola aquesto mondo, avendogli riempito unpo’ del suo tempo con cose belle e conil volto del Dio di Gesù, questo èbastato a dire che ne è valsa la pena ditutto.

don Francesco

TIZIANA BROZZONI e ANDREA COSTANZOsposati l’1 ottobre 2018 nella Chiesa di San Giorgio in Lemine

Almenno San Salvatore

Alcuni giorni insieme sulla neve per Genitori e Bambinida mercoledì 2 gennaio a sabato pomeriggio 5 gennaio 2019presso il Maso San Nicolò in località frazione Valors nel Comune di Proves - 39040 - provincia di Bolzano

Informazioni e iscrizioni presso don Pasquale telefono 0345 92975 oppure 338 7060655

Sposi in Cristo

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Pellegrinaggioa Lourdes 2018

Anche quest’anno Mario Riva ha organizzato, in colla-borazione con l’O.F.T.A.L. di Milano, il nostro pelle-

grinaggio a Lourdes che si è concluso ritrovandoci a Zognoil 7 di ottobre. Da tanto tempo era mio desiderio potercoinvolgere una figura sanitaria nel nostro gruppo equest’anno ne ho avuto l’occasione con Giulia, che allamia richiesta di provare questa esperienza a Lourdes mi harisposto con un sorriso: “Si.. ci vengo”! Non potete imma-ginare la mia gioia quando ha dato la sua disponibilità.Giulia si è ritrovata catapultata in un vortice di turni, nuovicolleghi infermieri e medici che le hanno creato non pochiproblemi, ma ha saputo tenere botta a tutte queste novitàgestendo con serenità il suo pellegrinaggio. La cosa bella èche nel frattempo continuava a dire: “mi sento coccolata”.L’O.F.T.A.L è una famiglia allargata per i pellegrini maanche per chi presta servizio per gli altri. La conferma ditutto questo è data dalla testimonianza del nostro barelliereValentino, che pur essendo rimasto a casa a settembre,durante tutto il pellegrinaggio ha tenuto i contatti con noiche eravamo a Lourdes. Un’altra amica si è aggiunta alnostro gruppo di volontari, Stefania. Una ragazza moltosocievole e simpatica che ha dato tanto a tutti noi. Perso-nalmente, il modo di affrontare le difficoltà che le si sonopresentate durante il pellegrinaggio mi ha fatto capire chenon conta quanti viaggi hai alle spalle, ma quanto sei di-sponibile verso gli ammalati nel momento del bisogno. Da

quest’anno abbiamo provato anche l’esperienza dell’aereo,che ha dato la possibilità ad alcuni pellegrini di Zogno dipoter raggiungere la nostra Madonna di Lourdes senza af-frontare il lungo viaggio in bus. Nel nostro cammino difede, abbiamo avuto la fortuna di incontrare tante personeche hanno saputo emozionarci, senza la pretesa di esserespettatori ma protagonisti di questo nuovo incontro aLourdes, dalla Madonna che ogni anno ci chiama a sè.

Di seguito trovate le testimonianzedelle nostre due nuove volontarie“La prima cosa che le persone mi chiedono è, come mai,proprio “io” abbia scelto di andare a Lourdes.“Io” che frequento poco la Chiesa e che prego il necessario.La mia decisione di partire è stata dettata un po’ dalla cu-riosità derivata dai racconti di chi era stato in pellegrinaggioin precedenza, e un po’ dalla voglia di intraprenderel’esperienza del volontariato. Sono partita “allo sbaraglio”,senza sapere bene quali fossero i compiti di una Dama equasi pensando come tante altre persone, sbagliando, chesi limitassero ad accompagnare i fedeli bisognosi al San-tuario. Fin da subito mi sono accorta che in realtà icompiti di una Dama non si fermano solo al semplice ac-compagnamento: la giornata inizia molto freneticamentealla mattina di buon’ora e continua nello stesso modofino a sera, in quanto la sua assistenza non si limita a

Bimbi oncologici con Flavia Cero 2018 del gruppo O.F.T.A.L di Zogno

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un’assistenza “fisica”, ma anchee soprattutto “mentale”, e inquesto modo ho potuto conoscerlidavvero uno ad uno e conoscereun pezzettino delle loro storie.Tutto questo potrebbe sembrarefaticoso, ma vi assicuro che lafatica svanisce nel momento stes-so in cui le persone che ti hannoaffidato ti sorridono e ti ringra-ziano per quei gesti che forse ainostri occhi risultano piccoli escontati, ma che ai loro, risultanograndi. La seconda cosa che le persone mi chiedono dopoquesto viaggio è se lo rifarei e, senza pensarci troppo, ri-spondo: SI”.

Stefania

“Perché un pellegrinaggio a Lourdes?Tutti in famiglia abbiamo sentito almeno una volta parlaredi Lourdes; infatti tutti o quasi, abbiamo avuto un parente(genitore, zio o amico) che a Lourdes c’è stato e ci ha rac-contato la propria esperienza, lasciandoci sempre quellafotografia di un luogo in cui nulla accade per caso, doveanche se non cerchi il miracolo o non lo ricevi, torni co-munque a casa con qualcosa dentro di te, certo che, ungiorno, non sai quando, non sai dove, si avvererà. Così èstato per me. Fin da piccola ho sentito spesso parlare diquesto luogo, complice mia mamma e le innumerevoli im-maginette sparse nella casa di mia nonna e mi sonosempre detta: “Prima o poi ci andrò”. L’occasione si èpresentata questa primavera, quando un’ amica, assiduavolontaria del gruppo OFTAL (Opera Federativa TrasportoAmmalati a Lourdes) di Zogno, mi ha strappato un “Sì, civengo” e non solo, lei ha aggiunto: “Sì... ma se ci vienidái una mano!”. Così è successo, mi sono ritrovata ad in-

contrare e soprattutto a cono-scere un gruppo fantastico, fattodi persone semplici con tantoentusiasmo che chiedono soltantodi mettersi a disposizione di co-loro che, anche con qualche dif-ficoltà, a Lourdes ci voglionoandare, là dove puoi trovare unpo’ di solidarietà e serenità, làdove nulla accade per caso. Dal13 al 18 settembre abbiamo ac-compagnato un gruppo di pelle-grini e ammalati a Lourdes. È

stata veramente un’ esperienza intensa, sia dal punto divista lavorativo (...) che dal punto di vista emotivo. Cisono stati momenti impegnativi ma molto gratificanti e al-trettanto riflessivi. A Lourdes vivi esperienze profonde,dovute al luogo in sè stesso, anche se per me l’emozionepiù grande è stata rimanere a contatto con persone speciali,che forse a Lourdes non cercano necessariamente ilmiracolo ma solo un luogo dove ogni gesto, ogni carezza,ogni emozione è data per spontanea; dove per cinquegiorni ti senti veramente coccolato, sia spiritualmente chefisicamente. Ecco, forse per me Lourdes è proprio questo:un luogo dove ti senti coccolato”.

Giulia

Ringrazio Mario il nostro capogruppo, Angelo, Mariolino,Giò, Angela, Flavia, Evi, Giulia e Stefania per avermi sop-portato e supportato durante tutto il pellegrinaggio.. siete lamia forza. Sono sempre alla ricerca di una figura spiritualeche voglia accompagnarci da Zogno verso la Madonna diLourdes.. sarà il mio obiettivo del pellegrinaggio a Lourdes2019. Rinnovo l’invito per partecipare al pellegrinaggiodel prossimo anno. Le iscrizioni si raccolgono a maggio.

A presto, Sely

Il gruppo alla S. Messa nella parrocchiale di Zogno,domenica 7 ottobre 2018, nella festa della Madonna del S. Rosario

In viaggio verso Lourdes

Auguri per l’anniversario di matrimonio di Angeloe Selina; Alberto e Giulia, Giovanni e Luisa

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Sabato 20 ottobre, presso la ChiesaParrocchiale di Zogno si è svolto

il concerto “Tre per un’armonia” dovesi sono esibiti il nostro Coro Fior diMonte e altri due cori, che in realtàerano tre: il Coro Presolana, il Quartetto

Armonie e il Coro Angelo di Villongo.Da parte del nostro coro, sono statieseguiti canti commemorativi moltoapplauditi, ma anche gli altri cori sisono fatti apprezzare dal numeroso

pubblico presente in Chiesa. Voglio ri-cordare un canto in particolare, senzanulla togliere agli altri brani: la NinnaNanna eseguita dalle bravissime coristedel Quartetto armonie, che ci ha fattorivivere la tragedia dei campi di ster-

minio nazisti nei confronti degli ebrei.Si poteva percepire tutto il dramma ela sofferenza delle mamme con i lorofigli andati incontro al loro tragico de-stino. Tra il cambio dei cori, grazie

alla preziosa collaborazione tra il pre-sidente Travi, il segretario Gotti e i co-risti, le associazioni promotrici del pre-mio, ovvero Avis, Aido, Alpini, la Par-rocchia di Zogno, e con il patrociniodel Comune di Zogno, ci siamo inseritinel programma della serata per la pre-miazione della persona meritevole delpremio intitolato alla memoria di “Bar-bara Aramini”. Barbara, prematuramentescomparsa nel 2009, è stata una figuramolto attiva sul nostro territorio; erapresente in molte realtà associative zo-gnesi ed ha lasciato un segno di soli-darietà molto importante a tutti noi.Le stesse associazioni, hanno istituitoquesto premio per continuare, nel ri-cordo, l’impegno di Barbara premiandochi sul territorio si prodiga per dare unaiuto agli altri con bontà, solidarietà esenza seconde finalità. Quest’anno lapremiata è Giuseppina Cattaneo, chemolti di noi conoscono; infatti il suo èun impegno costante, fin da giovane,nel volontariato Caritas e nel mondomissionario. Tra le sue mani passa tan-tissimo materiale, consegnato nellastruttura presso l’oratorio di Zognodalla popolazione zognese, ed è lei,con i suoi collaboratori, che lo selezionae dopo attenta valutazione lo distribuiscealle persone che sono in difficoltà sulnostro territorio. Il premio è molto sim-bolico, e consiste in una pergamena euna medaglia d’oro personalizzata. Percontinuare sono intervenuti con breviinterventi, il presidente Travi, che haricordato Carlo, il padre di Barbara,che ci ha lasciato quest’anno e che eraalpino e anche corista; don Simone; ilsindaco Giuliano Ghisalberti; il delegatoai servizi sociali e alla famiglia delComune di Zogno Claudio Sonzogni;il presidente della commissione FaustoCarminati. Tutti gli interventi hannoricordato la figura di Barbara e vertevanosulla solidarietà sostenendo i principimorali delle associazioni, sempre nellasperanza di un futuro collaborativo traesse. A chiusura della serata è interve-nuto don Angelo e l’assessore alla cul-tura Barbara Carminati che ha ricordato

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Premio Barbara Aramini

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l’impegno dell’amministrazione Co-munale verso tutte le associazioni ter-ritoriali. Dopo gli scambi di opered’arte fatte dal presidente Travi, targhee fiori, ci si è ritrovati presso l’oratorioper una conclusione della serata condegustazioni veramente squisite. Voglio

rivolgere un ringraziamento particolarea don Simone per l’accoglienza dataalle associazioni, all’amministrazioneComunale per la loro presenza, e ai fa-miliari di Barbara che hanno presenziatoalla premiazione. Grazie.

Amerigo Mazzoleni

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Permettetemi due parole per spiegare che la mia soli-darietà è legata alle attenzioni che il Gruppo Missionario

Parrocchiale ha cercato di vivere in questi quarant’anniinsieme alle persone che si sono dedicate a questo servizio.Penso che la solidarietà venga dal cuore e dal seme che ilseminatore ha gettato senza nessun merito nostro, e proprioperché è un dono, non avrebbe bisogno di riconoscimenti.Basterebbe la gioia di essere utili, compagni di viaggio dichi ci sta accanto. Mi sento comunque onorata di poterpartecipare a questa serata nel ricordo di Barbara e nel-l’esempio di chi ci ha lasciato, mettendosi a disposizionecon le tante capacità che aveva, al servizio della comunitàcon gioia e positività. Grazie Barbara. Grazie a tutti.

Il ringraziamento di cuore di Giuseppina Cattaneo

Il benvenuto di Grumello de’ Zanchi a don Simone

Domenica 30 settembre, abbiamo dato il festosobenvenuto anche noi grumellesi al carissimo

don Simone. Nonostante il tempo non sia stato deimigliori, questo non ci ha impedito di raccoglierciin Chiesa per la celebrazione della S. Messa e pervivere un momento conviviale e di allegria presso ilnostro Oratorio. Grazie don Simone per essere anchetu, pastore della nostra comunità parrocchiale e dellanostra Unità Pastorale. Insieme ai nostri ragazzi, ainostri anziani e alle nostre famiglie, il Signore ti be-nedica e ti custodisca!

Il parroco emerito don Umbertoe la Comunità Parrocchiale di Grumello de’ Zanchi

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MARINA ZAMBELLI

Apochi giorni dall’ottima provadella Nazionale di pallavolo fem-

minile, ad un soffio dalla conquistadel mondiale che ha fatto sognare tutti(appassionati e non), andiamo a pre-sentare una ragazza di Zogno che quellamaglia azzurra l’ha indossata, vincendopersino un Europeo Juniores. Lei èMarina Zambelli, classe 1990, centralestatuario che ha mosso i primi passinelle fila della Pallavolo Zogno: “Hoiniziato a giocare a pallavolo quandofrequentavo la terza media: tutte le mieamiche ci andavano e quindi volevoandarci anch’io, anche se prima misono divertita pure con altri sport. Miera sempre piaciuta la pallavolo, siamia madre che mio padre erano statiallenatori nella squadra di Zogno. Inquella squadra mi divertivo tantissimo,è stato un anno davvero spensierato “.Ma le grandi qualità di Marina non re-

stano inosservate a lungo, e dopo unsolo anno nella Pallavolo Zogno passaal Volley Bergamo (la “Foppa”) graziead un provino per la selezione provin-ciale andato male. Proprio così: “Io ealtre compagne non siamo state scelteper la selezione provinciale. Ma pensomi abbiano notato perché poi mi hannochiesto di fare un allenamento di provacon il Volley Bergamo, allenamentoandato bene visto che successivamenteè arrivata la richiesta di unirmi allasquadra in pianta stabile. È stato unsogno, ma allo stesso tempo si sonoinnescate una serie di reazioni a catenache mi hanno portato a cambiare vitatotalmente. Ogni giorno dovevo pren-dere il pullman da Zogno per andareagli allenamenti, poi i miei allenatori omia madre mi riportavano a casa. Seora posso dire di giocare in serie A,devo di certo ringraziare loro che hannocreduto in me e che ogni giorno mihanno permesso di allenarmi”. Dagli

allenamenti a Zogno alle giovanili dellaFoppa, in mezzo tanti anni di duri alle-namenti e sacrifici. Un impegno ripagatocon l’esordio in prima squadra in A1 asoli 19 anni nella stagione 2009/10:“Ricordo benissimo la sensazione discendere in campo in quel palazzettostorico (Palazzetto dello Sport di Ber-gamo ndr), che è la stessa che vivo an-cora oggi quando gioco lì”. La “Foppa”(ora Zanetti Bergamo), che lo scorsoanno rischiava di scomparire per man-canza di investitori che succedesseroalla Foppapedretti, è stata salvata daZanetti Formaggi, nuovo main sponsor.Zambelli, che al Volley Bergamo nonci gioca più dal 2013, ha ancora unbellissimo ricordo della Foppa e com-menta con parole al miele l’operazione:“La ‘Foppa’ non morirà mai - spiega -credo che sia importante per loro avertrovato nuovi fondi per continuare illoro percorso, ma le persone e la pas-sione che gira intorno a quella società

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Marina Zambelli, da Zogno alla serie A1 con la grinta di una vera brembana

Ai nostri compaesanicampioni - Augurissimi

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sarà la stessa indipendentemente dalnome sulla maglia”. Spesso la carrierasportiva può destabilizzare l’equilibriodi un ragazzo, e aspetti come amici estudio sono i primi a pagarne le conse-guenze: “In cinque anni ho frequentato4 licei diversi perché durante il percorsodi studi ho cambiato spesso squadra -spiega Marina Zambelli -. Non è statoper niente facile conciliare il tutto, per-ché l’indirizzo che avevo scelto nonera semplice, le ore in palestra eranotante ed il continuo cambiamento nonmi ha aiutato. Al mio fianco c’era peròsempre la famiglia, una presenza im-portantissima. Purtroppo ho dovuto ri-nunciare agli amici storici, ma il conti-nuo viaggiare mi ha anche permessodi fare nuovi incontri in Italia e nelmondo. Quindi non ho rimpianti”. Nonè una regola scritta, ma a volte lerinunce possono andare di pari passocon i risultati e le soddisfazioni sportive.E così nel 2008 Marina vince l’oroagli Europei con la nazionale Juniorese nel 2011 arriva anche una convoca-zione nella nazionale maggiore. “Potervestire la maglia azzurra ha rappresen-tato un altro coronamento di tutti glisforzi e di tutto l’impegno messo inquesto sogno, non solo da me ma ancheda tutti quelli che mi hanno aiutata emi sono stati vicini. Vincere l’EuropeoJuniores nel 2008 mi ha fatto capireche io c’ero! Che potevo far diventarequello che amavo la mia vita e il miolavoro! Non c’è niente di meglio”. Zo-gno, Bergamo, Club Italia a Roma, ilritorno a Bergamo e poi, dopo una pa-rentesi in Toscana al VB Santa Croce,tre anni all’estero, in Francia. “All’inizio,nonostante avessi uno staff totalmenteitaliano, è stato difficile - spiega Zam-belli - Non poter comunicare e soprat-tutto non poter capire nell’immediatoquello che ti viene detto in uno sportdi squadra come la pallavolo rendetutto più complicato. In poco tempoperò mi sono data da fare e, oltre a im-parare il francese, ho cercato di com-prendere lo stile di vita transalpino, equesto mi ha reso tutto più facile. Ilcampionato francese mi ha aiutato forsedi più a migliorare come persona, sonocresciuta mi sono aperta a moltissime

persone e ho imparato tantissimo daognuna di loro. Consiglio a tutti quelliche ne hanno la possibilità di fare unesperienza fuori dai propri confini per-ché ti fa crescere in poco tempo moltopiù di quanto si possa fare protettinelle proprie mura casalinghe”. Poi ilritorno in Italia lo scorso anno, con lacasacca del Casalmaggiore (Cremona),e quest’anno al Cuneo Granda: “Ora ilmio percorso mi ha portato qui a Cuneo,una società storica che ha avuto nelpassato una squadra di primo livellonella pallavolo maschile. A noi il com-pito di iniziare una nuova storia, manel femminile. Non penso sia semplicequando l’aspettativa è così alta, matrovo che sia una bella sfida per tuttele ragazze che sono qui e passerannodi qui. I presupposti ci sono tutti, perquest’anno l’obiettivo è mantenere lacategoria, ma non bisogna mai porsidei limiti. Siamo qui per lavorare epuntare più in alto possibile”. Da Zognoalla Serie A1 passando per un EuropeoJuniores e la Ligue A. Una carrieradavvero notevole quella di MarinaZambelli, e che può e deve essere allaportata di altre ragazze che, come lei,

vengono dalla Valle Brembana o dallaValle Imagna, dove “la pallavolo èconcreta e ben strutturata - spiega Zam-belli -. Penso si debba ringraziare chiusa il proprio tempo per far allenaretutti i bambini di questi paesi e gli per-metta ogni week-end di scendere incampo. Credo che non sia facile emer-gere in generale, perché oltre al talentoci deve essere una dose di fortuna,deve esserci in palestra qualcuno cheti noti e che decida di scommettere sudi te. Per quanto riguarda i nostri settorigiovanili credo si stiano adattando sem-pre di più, anche con la formazione digruppi A e gruppi B che, a volte fannostorcere il naso ai genitori, ma io pensosiano fondamentali per permettere atutti di esprimersi al meglio secondo illoro livello in quel momento. La cosapiù importante è avere la possibilità digiocare e di arrivare a esprimere il pro-prio massimo potenziale, e credo cheper questo le nostre società siano benattrezzate”.

Marco Locatelli

da: La Voce delle Vallifoto: Marco Collemacine - MC Fotoreporter

ELIA ORFINO (classe 2003) si è guadagnato il primo postonel campionato di bike trial categoria “minime” disputatosi su varie tappe

e conquistato poi il 30 settembre a Pozza di Fassa

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notizie32

Dicembre tempo di Natale. Anchequest’anno i mesi sono passati

in un baleno! Come vi abbiamo rac-contato in precedenza, siamo stati in-daffarati con la realizzazione di tantiprogetti natalizi, ma ora possiamo direche siamo in dirittura d’arrivo per ilcompletamento di una buona parte diessi. Come prima cosa, abbiamo ter-minato il nuovo calendario, e tema diquest’anno sono i “Giochi antichi”,realizzato e colorato, come sempredagli ospiti di Casa Santa Maria e

Casa Monsignor Speranza, in colla-borazione con i servizi animazionedelle due strutture. È un periodo digrande fermento, ognuno a modo suocontribuisce alla realizzazione di questipiccolo capolavori artistici, e ciascunopartecipa secondo le proprie disponi-bilità facendo sentire tutti parte inte-grante di questo progetto. Come diconsueto, c’è poi l’apertura del tradi-zionale mercatino di Natale: sarà inau-gurato verso fine Novembre e resteràaperto per tutto il periodo festivo. Vi

aspettiamo numerosi!!!! Ringraziamotutti per l’impegno e per il tempodonato per rendere le Festività del Na-tale sempre speciali a Casa SantaMaria. Buone feste a tutti!!!!

Le animatrici: Chiara,Grazia e Cinzia

“Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento.Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono.L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uominie le donne sembrano aprire consensualmente e liberamentei loro cuori, solitamente chiusi.”

(Charles Dickens)

Questo è lo spirito del Natale che ci piace... luci delicate, musichesommesse che permettono alle famiglie di riunirsi, agli occhi di

brillare di emozione. Ed è con questo spirito che, come ogni anno, durantei fine settimana di dicembre il servizio di animazione di Casa MonsignorSperanza organizza per gli ospiti e le loro famiglie spettacoli di musica, dibel canto, di danza classica; occasioni di incontro e di cultura che consentonodi sentire, ognuno con il proprio vissuto, questo clima di festa e condivisione.Questo è lo spirito che guida le menti creative e le abili mani delle nostre“api operaie” nel realizzare i raffinati manufatti del tradizionale mercatinodi Natale, allestito in casa di riposo già a partire da fine novembre.Il nostro augurio per tutti voi di un sereno Natale che scaldi il cuore e di unnuovo anno ricco di progetti e soddisfazioni.

le animatrici: Grazia, Valentina, Anastasia

CASA MONSIGNOR SPERANZA: ASPETTANDO NATALE

TEMPO Di ATTESA E PREPARATIVI

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Resoconto Settembre-Ottobre 2018ENTRATE OFFERTE

Per la Chiesa € 5.000,00

Per la Chiesa € 3.450,00

Per la Chiesa di Foppa € 150,00

Funerale Ines Volpi € 150,00

Battesimo € 100,00

Battesimo € 100,00

Battesimo € 200,00

Battesimo € 200,00

Battesimo € 100,00

Matrimonio € 100,00

35° di nozze € 40,00

Dagli ammalati € 335,00

Assicurazione e Acqua casa Marconi € 500,00

Vendita Zogno Notizie I. (agosto - settembre) € 262,50

Per le missioni € 100,00

M. A. e A. € 500,00

Festa Foppa (novena) € 1.138,60

Festa San Cipriano (17 settembre) € 276,00

Carmine N. (agosto - settembre) € 410,00

Classe 1941 € 105,00

Classe 1963 € 150,00

Gruppo O.F.T.A.L. di Zogno € 50,00

Giornata Missionaria Mondiale (21 ottobre) € 1.400,00

Giornata Missionaria MondialeAmbria e Spino (21 ottobre) € 312,00

Giornata Missionaria MondialeGrumello de’ Zanchi (21 ottobre) € 182,00

Elemosine 27 ago. - 25 settembre € 2.989,08

Elemosine 26 sett. - 28 ottobre) € 3.060,49

Totale € 21.410,68

USCITE SPESE ORDINARIE

Fiori (parrocchia) € 860,00

Fiori festa San Cipriano € 120,00

Fiori festa Foppa € 205,00

Posta € 87,99

Buona stampa € 70,00

Relatori corso fidanzati € 210,00

Cereria € 283,68

A gruppo missionario € 100,00

A missionario € 300,00

Ad Organisti € 650,00

Vic. Inteparr. (settembre - ottobre) € 120,00

Al centro missionario (Parrocchie U. P.) € 1.894,00

Totale € 4.830,67

Preghiamo con la Chiesa (L’Apostolato della preghiera)Le intenzioni devono essere precedute dalla recitadella preghiera riportata qui sotto:

Cuore divino di GesùIo ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucari-stico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenzedi questo giorno, in riparazione dei peccati e per lasalvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello SpiritoSanto, a gloria del Divin Padre.

UNIVERSALE - Perché il linguaggio del cuore e del dialogo pre-valgano sempre sul linguaggio delle armi.

DEI VESCOVI - Perché gli anziani, custodi e testimoni di una riccatradizione, possano vivere serenamente la loro età e siano aiutati adaffrontare i limiti che essa comporta.

MARIANA - Perché i cristiani avanzino nel cammino della Fede allascuola di Coeli che ascoltò e custodì fedelmente la Parola di Dio.

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I giorni 6/7 ottobre si èsvolta la tradizionale gita

Avis con meta Trieste eGrotte di Postumia.Partenza mattiniera, con ilmeteo molto incerto, matanta voglia di vivere al me-glio le giornate che ci siprospettavano davanti. Ar-rivati a Trieste, dopo l’in-contro con la guida, ci siamodiretti alla risiera di SanSabba, tristemente nota peressere stata un campo diprigionia degli oppositoridel regime nazi-fascista dellaseconda guerra mondiale.Senza entrare nei particolari,è certo che circa 5000 con-testatori dell’allora regimesiano stati torturati e rin-chiusi nelle anguste celle,per poi essere deportati versonoti lager nazisti. Dopo questa toccante visita, ci siamorecati presso la città alta, in quantoTrieste si è sviluppata sulle colline car-siche e su una di esse è stata costruitala Basilica di S. Giusto, patrono dellacittà. All’interno ci sono i bellissimimosaici bizantini in quanto la città èstata sotto la dominazione di Bisanzio,come Ravenna, e i mosaici ne sono te-stimonianza.Ridiscesi, sempre con le spiegazionidella guida su come Trieste era geopo-liticamente dislocata, ci siamo direttiverso la piazza della Borsa e piazzaUnità d’Italia, con i bellissimi palazzisede del comune e di assicurazioni na-zionali famose. Il lungomare comune-mente detto “le rive”, era tutto in fer-mento in quanto la domenica successivasi sarebbe svolta la famosa regata velicainternazionale chiamata “Barcolana”,alla sua 50ª edizione: quest’anno, inmodo particolare, sarà molto partecipata,con oltre 2500 velisti iscritti.Nel pomeriggio abbiamo visitato il bel-lissimo castello di Miramare, fatto co-struire a picco sul mare da Massimiliano

d’Asburgo nel 1855, come sua residenzain quanto sposato con Carlotta del Bel-gio. Devo dire che Massimiliano erafratello di Francesco Giuseppe, maritodi Elisabetta, meglio conosciuta comela principessa “Sissi”. Gli interni sonoconservati benissimo e i mobili sonoquelli originali dell’epoca; unica pecca,che lui non abbia potuto vedere compiutii lavori nè godere del castello, perchéeletto imperatore del Messico fu as-sassinato, quattro anni dopo, duranteuna rivolta popolare. Durante la visitasiamo riusciti, dopo varie telefonate,ad incontrarci con don Francesco Bigatti,sacerdote zognese, e con lui abbiamocondiviso il pomeriggio al castello e la

visita al parco. Ci ha inoltreillustrato le innumerevolibellezze della città, invitan-doci a fermarci anche perla sera, perché stavano al-lestendo spettacoli per l’im-minente regata... ma noi do-vevamo proseguire alla voltadi Portorose, dove avremmosuccessivamente pernotta-to.La domenica mattina ci sia-mo rimessi in viaggio allavolta di Postumia, per la vi-sita alle meravigliose Grotte.Il percorso delle stesse èfatto per mezzo di un treninoche entra proprio nelle vi-scere della terra per circa 2km, dopo di che si percor-rono, sempre accompagnatidalla guida, altri 2 km apiedi godendo di uno spet-tacolo mozzafiato, unico al

mondo, con stalattiti, stalagmiti, e con-crezioni di vari colori, dal rosa al biancocandido, che retro illuminate ci hannoestasiato. Tutti hanno scattato fotografiea iosa, perché lo spettacolo era vera-mente emozionante.In seguito siamo saliti sulla collina de-nominata Calvario, per poi ridiscenderetortuosamente come se stessimo per-correndo un girone infernale dantesco.Inoltre, sembrerà strano, ma ci sonoforme di vita nelle grotte, il famosoProteus, un anfibio senza occhi chepercepisce tutto attraverso l’udito el’olfatto ed è depigmentato, in praticanon ha colore, in quanto vive sempreal buio delle grotte.Il rientro è stato molto piacevole, trachiacchiere e canti e animati da lietipensieri di ritrovarci ancora al piùpresto nelle prossime gite, ci siamofermati a Sirmione per un pizzata tuttiinsieme rientrando in quel di casa alle22,30. Grazie a tutti per la bellissimacompagnia.

Il presidenteAmerigo Mazzoleni

Gita Avis a Trieste

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Addio alle ArmiNon voglio parlare di letteratura,

anche se il titolo mi aiuta ad in-trodurmi nell’argomento. Hemingway,scrittore americano, scrive questo suoromanzo dopo essere stato ferito sulPiave nel 1918. Vi si trovava a seguitodella Croce Rossa come volontario. Eproprio sui terreni in cui si svolse laprima guerra mondiale sono stata ametà ottobre di quest’anno. La valledel fiume Isonzo. Molto bella. Lesponde si ergono ripide ai lati del fiume.Vi regna un senso di pace, aiutato anchedai fitti boschi rivestiti dei colori au-tunnali. Sembra in alcuni tratti in cui ilfiume è più stretto di essere in valleBrembana. Poi man mano si sale lemontagne che si vedono in lontananzaappaiono d’alta quota, finché si giungein un’ampia e ridente vallata. Caporetto.E qui già non c’è più tanto da ridere. Ilpaesino è piccolo, e poco sopra si af-faccia l’imponente Sacrario. Si sale,consapevoli di camminare su un suolotestimone nel 1917 di un’immensa ca-tastrofe. Nel sacrario, che pur in territoriosloveno è affidato alle cure del governoitaliano, sono conservati i resti di 7.014soldati italiani. E già il numero ti pareorribilmente enorme. Al centro del sa-crario una chiesa dedicata a S. Antonioda Padova. Appendo ad una cancellatail gagliardetto degli alpini di Zogno.Si scende poi verso l’altipiano dellaBainsizza, seguendo il fiume Natisone.

Siamo a Oslavia. Sacrario dedicato aicaduti. Ma qui ti vengono le vertigini.I caduti di cui sono conservati i restisono 57.201 italiani e 539 austro-un-garici. Non ci sono parole. Percorroammutolita i corridoi e le scale, unen-domi alle preghiere di chi in quellamaledetta guerra ha perso i suoi cari.Tornata a casa dopo quel viaggio sfi-brante, ho cercato sui libri alcune notiziesulla prima guerra mondiale, dato chenella mia mente ricorreva continuamentela domanda “perché?” Perché quell’“inu-tile strage” come il Papa con paroleaccorate l’aveva definita? Nel 1914 inItalia inizialmente i non interventistihanno dalla loro parte la maggioranzadella popolazione. Giolitti con i Liberalipropende per una neutralità condizionatatendente ad ottenere Trento e Trieste

dall’Austria in cambio del non inter-vento. I cattolici in maggioranza sitengono distanti dagli slanci interventistiin coerenza con l’esplicita condannaespressa da Benedetto XV, ma sonogli ultimi arrivati sulla scena politica.La maggioranza dei socialisti si tienedistinta dagli slanci interventisti. Mail governo Salandra piega infine il Par-lamento alle proprie volontà. Il 24maggio 1915 l’Italia dichiara guerraall’Austria e nell’agosto del 1916 allaGermania. La guerra crea un poten-ziamento degli impianti industriali.Ciò comporta un’impetuosa crescitadell’industria metallurgica, chimicaecc..., con un massiccio ingresso delloStato quale principale cliente e fornitorea prezzi politici di materie prime. Leindustrie pesanti traggono grossi gua-dagni dalla guerra, aumentando in modoclamoroso i loro profitti. Sembra questoun girone infernale. Al fronte si muore,la popolazione soffre la fame, le industrieprosperano. Forse Dante avrebbe apertoun girone apposta. Da non dimenticareinfine che dopo la guerra in tutta Europauna forma violenta di influenza decimala popolazione civile, stremata da annidi denutrizione e disagi. È la famigerataSpagnola. Ecco spiegato quindi il titolodi questo breve ma sofferto articoloche termino con l’augurio e la speranzache in Italia e non solo dia definitiva-mente “ADDIO ALLE ARMI”.

Annalisa Gamba

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MARGHERITACARMINATI ved. Bossi† 14 settembre 2006

FRANCESCOBOSSI

† 26 dicembre 1992

BATTISTINA CARSANAved. Cattaneo

† 6 dicembre 2001

FRANCESCOSERAFINI

† 6 dicembre 2009

GIUSEPPESTUCCHI

† 11 gennaio 2004

ELENA PURICELLIved. Stucchi

† 24 settembre 2004

LORENZOCORTINOVIS

† 13 marzo 1951

CATERINA MAINIved. Cortinovis

† 31 gennaio 1989

SANTOCERONI

† 5 dicembre 1989

ANGELA GIMONDIved. Ceroni

† 5 agosto 2009

TERESINA PESENTIin Dolci

† 3 marzo 1963

MARCODOLCI

† 15 dicembre 1971

GIANPIETRODOLCI

† 27 febbraio 2007

CLARINA PESENTIin Pesenti

† 16 dicembre 1991

CIPRIANOPESENTI

† 22 gennaio 1992

SILVANASONZOGNI

† 11 novembre 2012

VIRGILIONOSARI

† 4 gennaio 1985

TINANOSARI

† 22 gennaio 2011

ANGELA TRESPIDIved. Nosari

† 4 novembre 1999

GIANNINOSARI

† 3 luglio 1993

ANGELOCERONI

† 8 gennaio 2014

VINCENZA RUBISin Boraschi

† 6 ottobre 1990

dott. TOMASOPESENTI

† 19 gennaio 1998

GIUSEPPEFERRARI

† 17 dicembre 2004

MARIA CARMINATIved. Sonzogni

† 7 novembre 2002

ANGELASCOTTI

† 30 gennaio 2003

ANDREAPESENTI

† 1 gennaio 2007

GINETTABREVI

† 6 gennaio 2011

BRUNOGHISALBERTI

† 18 novembre 2007

MARIORINALDI

† 15 dicembre 1991

ANGELOTROVATO

† 17 dicembre 2001

SANTOLOCATELLI

† 1 ottobre 1991

CARMELA CERONIved. Locatelli

† 6 aprile 2007

GIANCARLOLOCATELLI

† 16 dicembre 1991

MIRELLA LOCATELLIin Maffi

† 18 agosto 2006

SANDROLOCATELLI

† 7 dicembre 2015

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ANDREINA AZZOLAved. Sonzogni

† 28 dicembre 2007

GIOVANNISONZOGNI

† 11 dicembre 2016

ALESSANDROMAGONI

† 28 dicembre 2000

GIANFRANCOROTA

† 7 dicembre 2013

GUSTAVOLOCATI

† 14 gennaio 2009

ANGELORINALDI

† 18 dicembre 2009

BARBARA ARAMINIin Ferrari

† 21 dicembre 2009

BRUNOROTA

† 19 dicembre 2010

PAOLINA FUSTINONIin Fustinoni

† 2 dicembre 2013

CARMELOFUSTINONI

† 27 gennaio 2017

BATTISTASONZOGNI

† 17 dicembre 2012

GIOVANNA RUBISved. Rinaldi

† 30 novembre 2013

MARIOFUSTINONI

† 27 ottobre 2017

DOMENICOPOMPILII

† 31 ottobre 2017

ANGELORIVA

† 4 novembre 2016

FELICEPERICO

† 10 novembre 2016

DOMENICA MILESIved. Pellegrini

† 6 ottobre 2000

CAROLINA PELLEGRINELLIved. Ceroni

† 20 gennaio 2017

PIETROMAZZOLENI

† 19 gennaio 2017

GIOVANNIFARINA

† 14 novembre 2014

PAOLOPELLEGRINI

† 23 dicembre 2016

FRANCESCOMAZZOLENI

† 1 dicembre 1983

ROSA FUSTINONIin Belloli

† 12 settembre 2018

PIETROSONZOGNI

† 19 settembre 2018

TARCISIOSALVI

† 20 settembre 2018

GIANLUIGICHIESA

† 13 gennaio 2008

TINOBELOTTI

† 12 ottobre 2018

SEVERINOPESENTI

† 15 ottobre 2018

TERESINA RUGGERIved. Chiesa

† 9 ottobre 2018

ROSINA RUGGERIved. Ruggeri

† 21 ottobre 2018

INESVOLPI

† 21 ottobre 2018

ANITA VOLPIved. Vitali

† 10 ottobre 2018

FRANCOGHISALBERTI

† 14 settembre 2018

AIDA MARIA PERSICOved. Serafini

† 14 settembre 2018

Ambria - Spino

ROBERTORUCH

† 20 giugno 1983

MARIAMIGLIORINI

† 28 maggio 1987

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EMILIODONADONI

† 15 dicembre 1996

GINA SONZOGNIved. Donadoni

† 6 novembre 2018

GIANFRANCODONADONI

† 7 dicembre 2017

MARIOCERONI

† 22 dicembre 2001

VIRGINIOCERONI

† 8 gennaio 2017

ANDREARINALDI

† 11 gennaio 2012

MARCOPESENTI

† 9 maggio 2015

MARISA PROPERSIved. Pesenti

† 3 dicembre 2017

ROCCOBETTINELLI

† 7 gennaio 2016

FRANCESCORINALDI

† 26 dicembre 2017

ANNA RINALDIved. Rota

† 8 novembre 2018

Hanno raggiunto la Casa del Padre

42 - Rosa Maria Fustinoni in Belloli, di anni 83 il 12 settembre43 - Sr. Luisa Corlazzoli (al secolo Luigina), di anni 85 il 14 settembre44 - Pietro Sonzogni, di anni 79 il 19 settembre45 - Tarcisio Salvi, di anni 85 il 20 settembre46 - Teresina Ruggeri ved. Chiesa, di anni 89 il 9 ottobre47 - Anita Volpi ved. Vitali, di anni 92 il 10 ottobre48 - Costantino Belotti, di anni 79 il 12 ottobre49 - Severino Pesenti, di anni 66 il 15 ottobre50 - Ines Volpi, di anni 88 il 21 ottobre51 - Rosina Ruggeri ved. Ruggeri, di anni 92 il 21 ottobre52 - Gina Sonzogni ved. Donadoni, di anni 93 il 6 novembre53 - Anna Rinaldi ved. Rota, di anni 89 l’8 novembre54 - Mariella Ricci in Carminati, di anni 66 il 10 novembre

Ambria e Spino4 - Giorgio Sonzogni, di anni 59 l’11 settembre5 - Franco Ghisalberti, di anni 69 il 14 settembre6 - Aida Maria Persico ved. Serafini, di anni 75 il 14 settembre

Prossima uscita del Notiziario Interparrocchiale n. 32 (febbraio-marzo 2019)Per la pubblicazione di articoli e foto, entro e non oltre domenica 13 gennaio 2019

“siamo certe della vostra protezione.”

Manuela, Daniela e Chiara

“Coloro che ci hanno lasciatinon sono degli assenti,sono solo degli invisibili:tengono i loro occhi pieni di gloriapuntati nei nostri pieni di lacrime”(Sant’Agostino)

I tuoi cari

“Sempre per manoinsieme a vegliare su di noi...siete nei nostri pensieriogni giorno”

Non te ne sei mai andato,sei sempre con noi.Sei il nostro faro,la nostra guida.Oggi come allora,come sempre.

Cara mamma, hai donato così tanto amoreche questo amore è ancora vivo, emana ancoraun forte calore... hai lasciato in ognuno di noiun’impronta importante nel nostro cuore.Sei stata una donna, mamma, nonna e bisnonnaunica e molto speciale. Con la tua forza d’animohai sempre saputo mantenere movimento e amorenella tua famiglia, per questo senza di te sentiremoun vuoto insostituibile. Siamo sicuri peròche col tuo spirito e la mano di Dio tu sei qui vicinoa noi per proteggerci dal cielo.

I tuo cari

Continuaread amartiè la nostra forza

Il tuo ricordovivrà semprenei nostri cuoripiù forte diqualsiasi abbraccio.Più importantedi tante parolecon immensoamore.

La tua famiglia

Mons. GIUSEPPESPERANZA

† 2 gennaio 1970prevosto Zogno

1942-1969

P. LUDOVICORINALDI

† 20 dicembre 1998

P. CRISTOFOROZAMBELLI

† 27 dicembre 2004

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OMELIA (1Cor 11, 17ss; sl 33; Lc 7, 1-11)La parola di Dio tocca il male dell’uomo el’uomo guarisce. Gesù non ha toccato il servodel centurione, ma la fede di quest’uomo ha toc-cato il cuore di Gesù. Egli con la sua parola haoperato il miracolo. La fede di suor Luisa davantia un delicatissimo intervento: chiese al neuro-chirurgo di poter decideredopo un pellegrinaggio aLourdes. L’intervento ebbeluogo e suor Luisa continuòa servire la comunità. Gesùguarisca oggi i mali dei no-stri cuori, nelle famiglie,nelle comunità, affinché lamessa torni ad essere centrodi attrazione, principio diunità, e germe di vita eter-na.

IL CAMMINODI SUOR LUISAEra entrata nella comunitàdell’Opera ritiri nel 1960,a 27 anni. Aveva conosciutol’Opera dei Ritiri di Bottae il fondatore don Pietro Buffoni, durante uncorso di Esercizi Spirituali per ragazze, indirizzatea fare questa esperienza dal loro parroco donFrancesco Gelpi. Tre sue amiche sceglierannodi entrare nell’istituto delle suore di Maria Bam-bina. Suor Luisa lascia il suo paese, la mammavedova, sei fratelli... Il papà, emigrante minatore,era morto alcuni anni prima. La sua decisione èstata molto sofferta, essendo l’unica figlia inaiuto alla mamma. L’Amore vero ha sempre unpizzico di follia... reciproca, la chiamata del Si-gnore ha prevalso. Quando entra nella Comunità,sono gli anni fiorenti degli inizi, suor Luisa, ro-busta nel fisico nel carattere e nello spirito, sigetta con dedizione a intraprendere il suo camminodi formazione e professerà il “SI” per sempre alSignore. Svolge con generosità e disponibilitàle mansioni che le vengono assegnate, semprepronta al cambiamento. È stata responsabilecuoca, e chi ha visto la cucina e le pentole nellacasa di Botta si ricorderà le dimensioni... eranoproporzionate alla statura di suor Luisa; e noi,che a turni l’affiancavamo, sembravamo moscerinima non le davamo fastidio, anzi lei ci valorizzava

con vivace pazienza. Il suo apostolato di Oblatadi S. Marta lo ha svolto anche come autista.Mitica la sua 500 giallina con dentro il suo 1,90di altezza. Usciva per le spese, commissioni,pratiche burocratiche. E gli ospedali? In diverseoccasioni ne ha avuto bisogno lei e vi ha ac-compagnato e visitato le sue consorelle. La

visita e il contatto con gliammalati che incontravasono sempre stati una notaspeciale, si direbbe il suoterreno preferito d’incontrocon gli altri. Di carattereaperto e gioviale, suor Luisaera spontanea nell’intrec-ciare amicizie e anche nelfar passare l’invito di unritiro. Soprattutto nell’ascol-to delle persone, sapevagioire con chi gioisce epiangere con chi piange.Zelatrice del nostro semi-nario diocesano fin da ra-gazza, da suora, alla Botta,ha incontrato numerosi se-minaristi e sacerdoti: per

loro ha pregato, e da lei hanno ricevuto paroledi incoraggiamento e di fiducia nel portare avantila loro vocazione e il loro ministero. Don NicolaAti (allora confessore della comunità) la indirizzòa fare esperienza contemplativa nel MonasteroMatris Domini in città. Là, madre Valentina eradiventata la sua guida in quelle settimane. Nelsuo cammino non possiamo tacere una sua pas-sione per lo sport, specialmente il calcio, cheaveva coltivato fin da ragazza in famiglia. Nellastoria della vocazione di suor Luisa c’è statoanche il momento di rinunce costose: l’uso del-l’automobile e la dipendenza progressiva dalleconsorelle per il declinare della sua salute.Premure e cure che riceveva sempre con grati-tudine e pazienza. Per la cronaca registriamol’accorrere di gente a visitare la salma: da Bottae da altrove per salutare Sr Luisa e pregare perlei: lucciconi, preghiere e un continuo raccontareil mondo di Sr Luisa. Un grazie molto cordialeai fratelli, alle cognate, ai nipoti. E ai 12 sacerdotiche hanno concelebrato o hanno presenziatoalla messa delle esequie.

Sr Carla e Don Giacomo

Suor Luisa (Corlazzoli Luigina)(Bondo di Colzate 31-5-1933 / Zogno 14-9-2018)

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Invia la foto del tuo presepio a: [email protected] entro lunedì 24 dicembre 2018.Le foto poi, quest’anno, dal 26 dicembre al 6 gennaio 2019 verranno pubblicate in un album della paginafacebook della parrocchia chiamato: PRESEPIO 2018, e la foto che avrà ricevuto più MI PIACE, vinceràdue ingressi al nostro Cinema Trieste di Zogno.Pagina fb: Parrocchia di San Lorenzo Martire di Zogno

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