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C om’è giusto che sia, non sappia-mo cosa dirà Umberto Eco stase-ra in Aula Magna di Santa Lucia(ore 21) nel corso della sua lezio-

ne dal titolo Animal ex anima. L’anima de-gli animali, che inaugurerà il ciclo Anima-lia, organizzato dal Centro studi «La per-manenza del classico» di Ivano Dionigi.Sappiamo però che se Eco fosse un anima-le potrebbe essere un corvo, un coyote oun ragno. Questi infatti sono alcu-ni degli animali che nel corsodei millenni sono stati usa-

ti dalle mitologie di diversi paesi per rico-prire il ruolo dei cosiddetti eroi cultura-li-trickster, una tipologia di personaggiche a nostro avviso sono molto vicini allospirito e all’anima di Umberto Eco comemito intellettuale contemporaneo.

Gli eroi culturali sono quei personaggiche hanno scoperto il fuoco, insegnatoagli uomini l’agricoltura e l’allevamentodel bestiame, introdotto l’iniziazione e itabù. Sono insomma dei personaggi chesi profilano come i primi conquistatori

di un qualche costrutto cul-turale sconosciuto o ine-

sistente.

Umberto Eco viene spesso raccontatodai media come il primo a compiere unqualche tipo di azione, soprattutto in rela-zione agli studi scientifici sulla cosiddettacultura di massa (Apocalittici e integrati,1964), e così diventa un trasformatore

della vita culturale, un personaggio appar-tenente a un mondo alto, colto, erudito,che non teme di sporcare la propria supe-riorità e quella dei propri strumenti, appli-candosi a studiare cose basse come i fu-metti e le canzonette.

Il trickster (da trick, trucco) invece èun personaggio che agisce parallelamen-te all’eroe culturale e che, mettendo in at-to dei veri e propri stratagemmi, realizzauna sorta di parodia delle imprese seriedegli eroi culturali, producendone unaversione burlesca.

Da com’è stato raccontato nel corso deglianni, ci pare che Eco sia stato più che altro

un trickster di se stesso, avendo distrutto eparodiato le stesse cose nelle quali credevaprofondamente (un esempio su tutti il Dia-rio minimo del 1963) però con un fine nonpuramente distruttivo ma rigenerante e cre-ativo. Un trickster-eroe culturale che siamocerti eserciterà la propria vena corrosiva an-che stasera, quando attraverserà i tanti ar-gomenti che scienza, filosofia e teologiahanno utilizzato nei secoli per negare o giu-stificare la differenza tra uomo e animale, apartire dall’annosa questione se gli animaliabbiano o meno un’anima.

Il ciclo Animalia proseguirà, semprecon lo stesso orario, anche per i successivigiovedì di maggio.

Come di consueto ogni relatore sarà ab-binato a una serie di letture, tradotte ex no-vo per l’occasione e affidate ad attori noti.In particolare l’esordio, dopo la lezione diEco, vedrà un vero e proprio monologoscenico di Francesco Colella, diretto daFrancesco Lagi, tratto da L’asino d’oro diApuleio. Il 13 maggio Enzo Bianchi, prioredella comunità monastica di Bose, parleràdel rapporto uomini-animali fra Antico eNuovo Testamento, con letture di Mariate-resa Bax e Roberto Herlitzka. Il 20 maggioapproccio più scientifico con il genetistaGuido Barbujani e l’etologo Danilo Mainar-di a confronto sul tema dell’evoluzioni-smo, come conferma il titolo Mutata for-ma. Dall’animale all’uomo. Le letture, sultema della metamorfosi, saranno con Fa-brizio Gifuni e Sonia Bergamasco, la regìasempre di Claudio Borghi. In conclusione,il 27 maggio, Ivano Dionigi e Massimo Cac-ciari dialogheranno sul tema Res publicanaturalis. Animali politici, con le voci diUmberto Orsini e Valentina Sperli ad attin-gere dalle api di Virgilio e dagli uccelli diAristofane, da Eschilo, Fedro e Ambrogio,per domandarsi perché l’uomo continuiad utilizzare gli animali come simbolo del-la propria attività politica. Programma det-tagliato e informazioni su www.classi-cs.unibo.it/permanenza, dove sarà anchepossibile seguire le serate in streaming.

* Ricercatore e sceneggiatore. A giugno usci-rà un suo saggio «Scherzando sul serio. Inda-gine sulle origini del mito di Umberto Eco»

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CulturaLa rassegna

&Tempo libero

Sfidano Omero con UlisseFutura, un cortometraggioche parla di speculazione edili-zia e distruzione dell’ambien-te. Dei luoghi dove giocavanoda ragazzini, quei campetti diperiferia oltre il parco dellaChiusa di Casalecchio minac-ciati di cementificazione. Sonoun gruppo di giovani entusia-sti film-maker che guardano aGiorgio Diritti e al suo Uomoche verrà come un esempio,anche di clima lavorativo col-lettivo. Mettono insieme attoriagli inizi e nomi affermati co-me Ivano Marescotti: «Gli ab-biamo fatto leggere la sceneg-giatura, e lui ci ha detto: va be-ne, ditemi quando devo venirea girare». Iniziano le riprese sa-bato in via Zamboni, quelli del-l’associazione culturale Cauca-

so. Partono «dai palazzi aristo-cratici del centro, dove la sto-ria e il potere sono simboleg-giati dagli affreschi», per spo-starsi nella periferia, «sullosfondo di una Bologna checambia tumultuosamente con-notati, in un vortice di cantie-

ri, costruzioni, palazzi, strade,infrastrutture architettonichee paesaggistiche». Narrerannola vicenda del rampollo di unafamiglia nobile, Ulisse Fiora-vanti (interpretato da Bernar-do Bolognesi, un partigianonell’Uomo che verrà), che rice-

ve in eredità i terreni su cui sor-ge una fabbrica dismessa. Sitroverà a contrastare gli appeti-ti di uno speculatore, ex sociodel padre, affidato a Marescot-ti, con l’intervento di defunticapomastri, malavitosi prezzo-lati e compiacenti impiegati

del catasto. Nessuno degli au-tori raggiunge i trent’anni. Lasceneggiatura è di Stefano Mi-gliore, con la consulenza di Ta-nia Pedroni, un’altra dellasquadra di Diritti. Firmano laregia Enrico Masi e StefanoCroci. Hanno alle spalle due do-

cumentari: Khalid del 2009 eGiussano. A Blues for InstantNorth, una ricerca sui militan-ti della Lega Nord. Anche suUlisse Futura gireranno un do-cumentario, per fermareun’esperienza basata sulla col-laborazione convinta e amiche-

vole di singoli e istituzioni. Traqueste c’è il Media educatione-learning laboratorio della fa-coltà di Scienze della formazio-ne. Spiega il direttore RobertoFarnè: «Il Mela lavora su pro-dotti audiovisivi per l’educazio-ne. Il film ci è sembrato interes-sante perché mette cineasti gio-vani "a bottega" con altri già af-fermati». Sono coinvolti anchela Film Commission della Cine-teca, il Comune di Sasso Marco-ni e la produzione FilmPro diMatteo Passigato. «Mescolere-mo - sottolinea quest’ultimo -parti girate a 35 millimetri conaltre di repertorio o riprese conla camera digitale Red. Mi entu-siasma la possibilità di speri-mentare una tecnica mista, piùcoinvolgente perché simile alflusso di immagini diverse, an-che sporche come quelle scari-cate da internet, in cui siamoimmersi». Il film in autunno sa-rà pronto per essere presenta-to a vari festival.

Massimo Marino© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi lo studioso inaugurerà in Santa Lucia le lezioni del centro «Permanenza del classico»Nella mitologia gli eroi culturali, come il semiologo, sono associati a corvi, coyote e ragni

Le riprese Un gruppo di giovani filmaker sabato comincerà a girare un cortometraggio sulla speculazione edilizia

Immagini

«Musica a...», concerti tra Mozart e Monk lontano dalle città

Il ciclo «Animalia» di Dionigiproseguirà tutti i giovedì di maggioOspiti: Cacciari, Orsini, Bergamasco,mainardi, Bianchi, Herlitzka

L’anima dell’animale EcoDal vivo Il Quartetto Ensemble

Da Zocca a Castelbolognese, da Camugnano a Casola Valsenio, larassegna «Suoni dell’Appennino» quest’anno è inglobata nel più ampioprogetto «Musica a…», che da sabato al 10 ottobre racchiuderà decinedi appuntamenti di diverse rassegne musicali, come «Andar perSantuari» e «La pianura musicata». «Ognuno potrà decidere cosaandare a vedere - ha illustrato l’assessore provinciale alla CulturaMaura Pozzati - ascoltare le note di un’Ave Maria di una Serenata diMozart, un’improvvisazione di Monk, visitare una chiesa o unasantuario scoprendo i colori e il profumo dell’Appennino».L’inaugurazione è fissata per sabato alle 21, alla chiesa dei SantiSimone e Giuda di Lugo, con l’Ave Maria «Rallegrati piena di grazia»

eseguita dal soprano Claudia Garavini e dal pianista Walter Proni.L’appuntamento verrà replicato venerdì 14 al Giardino degli Angeli diCastel San Pietro. Si proseguirà poi per tutto maggio e giugno conconcerti di musica sacra e operetta, mentre per la prima variazionebisognerà aspettare il 9 luglio, quando al chiostro del comune di CastelBolognese il quartetto di fiati Diapason si produrrà in un omaggio aMorricone e Rota. «Musica a…» continuerà poi con ensemble cheriproporranno musiche di Gershwin, Monk, Mingus e brani resi famosiin film come «Indiana Jones» e «Il ponte sul fiume Kwai».

Andrea Rinaldi© RIPRODUZIONE RISERVATA

di MICHELE COGO*

I prossimi appuntamenti

«Ulisse Futura», via Zamboni diventa set con MarescottiDa sinistra, losceneggiatoreStefano Miglio-re, e i due registiEnrico Masi eStefano Croci;la fabbrica ab-bandonata exGrandi Lavori aBorgonuovo adestra IvanoMarescotti

GalleriaA fianco Umberto Eco, che stasera (ore 21) in Aula Magna di SantaLucia terrà una lectio magistralis dal titolo «Animal ex anima.L’anima degli animali», che inaugurerà il ciclo «Animalia» (sopra illogo) organizzato dal centro studi «La permanenza del classico»,diretto dal rettore Ivano Dionigi. In alto a destra un coyote

12 Giovedì 6 Maggio 2010 Corriere di BolognaBO

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