a.a. 2011-2012
Corso di Storia moderna
Modulo 2
Re e regalità
nell’età moderna
3
La regalità Tudor
La dinastiaLa dinastia
Dinastia Tudor
Enrico VII (1485-1509)capostipite della dinastia reale, figlio di Edmund Tudor, gallese, discendente illegittimo
della regina vedova Caterina di Valois, e di Margaret Beaufort, della casata Lancaster / marito di Elisabetta di York, nipote dell’ultimo re plantageneto Riccardo
III di York
Enrico VIII (1509-1547)Enrico VIII (1509-1547)
Edoardo VI (1547-1553)Jane Grey
Maria I (1553-1558)
Elisabetta I (1558-1603)
Predecessori: Plantageneti [Angiò, 1154-1485]
Il re capo della Chiesa anglicana
Act of
Supremacy
1534
http://www.nationalarchives.
gov.uk/pathways/citizenship/
rise_parliament/docs/henry_
head.htm
Act of Supremacy (1534) Albeit the king's majesty justly and rightfully is and ought to be supreme headof the Church of England and so is recognised by the clergy of the realm intheir convocations; yet nevertheless for corroboration and confirmationthereof and for increase in virtue in Christ's religion within the realm ofEngland, and to repress and uproot all errors heresies and other enormitiesand abuses heretofore used in the same, be it enacted by authority of thispresent Parliament that the king our sovereign lord, his heirs and successorskings of the realm shall be taken, accepted and reputed the only supreme headon earth of the Church of England called Anglicana Ecclesia and shall have andenjoy annexed and united to the imperial crown of this realm as well the titleand style thereof, as all honours, dignities, pre-eminences, jurisdictions,and style thereof, as all honours, dignities, pre-eminences, jurisdictions,privileges, authorities, immunities, profits and commodities to the said dignityof supreme head of the same Church belonging and appertaining. And thatfrom time to time to visit, repress, redress, reform, order, correct, restrain, andamend all such errors, heresies, abuses, offences, contempts, and enormitieswhatsoever they be, which by any manner [of] spiritual authority orjurisdiction ought or may lawfully be reformed, repressed redressed, ordered,corrected, restrained, or amended, most to the pleasure of Almighty God theincrease of virtue in Christ's religion and for the conservation of the peace,unity, and tranquillity of this realm, any usage, custom, foreign laws, foreignauthority, prescription or any other thing or things to the contrary hereofnotwithstanding.
(inglese modernizzato)
Traduzione, 1
Quantunque la maestà del re sia e debba essere giustamente ein pieno diritto capo supremo della Chiesa d’Inghilterra, e siacosì riconosciuto dal clero del regno nelle sue convocazioni;nondimeno a corroborazione e conferma di ciò e a maggior virtùnella religione di Cristo praticata in questo regno, e perreprimere e sradicare tutti gli errori, eresie e altre enormità eabusi praticati in precedenza nello stesso regno, si ordina perautorità del Parlamento qui presente che il re nostro sovrano, iautorità del Parlamento qui presente che il re nostro sovrano, isuoi eredi e successori nel regno siano assunti, accettati ereputati come il solo capo sulla terra della Chiesa d’Inghilterra,chiamata Anglicana Ecclesia e che godano, annessi e uniti allaCORONA IMPERIALE DI QUESTO REGNO così il titolo di ciò, comegli onori, le dignità, le preminenze, giurisdizioni, privilegi,autorità, immunità, benefici e rendite appartenenti e spettantialla detta dignità di supremo capo della stessa Chiesa.
Traduzione, 2
E che all’occorrenza per verificare, reprimere,rettificare, riformare, regolare, correggere, limitare eespiare tutti quegli errori, eresie, abusi, offese,vilipendio e enormità di qualsiasi genere, che perqualunque via dell’autorità o giurisdizione spiritualedebbano o possano legittimamente essere riformate,debbano o possano legittimamente essere riformate,rettificate, regolare, corrette, limitate o espiate , per ilmassimo piacere di Iddio Onnipotente, l’incrementodella virtù nella pratica della religione di Cristo e perla conservazione della pace, unità e tranquillità diquesto regno, nonostante ogni uso, costume, leggiforestiere, autorità estera, prescrizione o ogni altracosa o cose contrarie a ciò.
Età elisabettiana
***
John Jewel,
Apologia della Apologia della
Chiesa
d’Inghilterra,
1562
http://anglicanhistory.org/jewel/apolo
gy/intro.html
Imperatore, re e riforma della Chiesa: le tesi di John Jewel
“Nei tempi andati erano gli imperatori cristiani che convocavano i concilii … Ci meravigliamo quindi ancor di più per l’irragionevole condotta del vescovo di Roma, il quale, ben conoscendo quale fosse il diritto dell’imperatore quando la Chiesa era bene ordinata, ben conoscendo per di più come questo sia oggi diritto comune a tutti i principi, in quanto che i re sono oggi in pieno possesso delle diverse più come questo sia oggi diritto comune a tutti i principi, in quanto che i re sono oggi in pieno possesso delle diverse parti dell’Impero, si arroghi senza considerazione alcuna tale carica, e ritenga sufficiente, nel convocare un concilio generale, rendere partecipe di tale decisione un uomo che è principe del mondo intero, non altrimenti che se egli fosse il suo servo”.
[John Jewel, Apology for the Church of England, 1562, cit. in Yates, Astrea, p. 52]
Imperatore, re e riforma della Chiesa: le tesi di John Jewel / 2
“Noi non lusinghiamo il nostro principe con qualche potere straordinario di recente invenzione: gli concediamo solamente quella prerogativa e quella preminenza che da sempre gli erano dovute per comando e parola di Dio; e cioè di essere il tutore della religione di Dio; di fare leggi per la Chiesa; di ascoltare e giudicare i casi e le questioni della fede, se ne sarà capace; o altrimenti di affidarli per la per la Chiesa; di ascoltare e giudicare i casi e le questioni della fede, se ne sarà capace; o altrimenti di affidarli per la sua autorità ai dotti; di imporre ai vescovi e ai preti l’adempimento dei loro doveri, e di punire coloro che non vi si attengano. Così il pio imperatore Costantino sedette per giudicare una causa ecclesiastica … Maggiore autorità di quanta ebbe e usò Costantino i nostri principi non la richiedono. Questa, io ritengo, non è certo una grande eresia”.
[John Jewel, Apology for the Church of England, 1560, cit. in Yates, Astrea, p. 53]
Tesi di Yates
“Non si insisterà mai troppo sull’importanza, per la comprensione del simbolismo Tudor e Stuart, del fatto che il diritto divino dei re al governo sulla Chiesa e sullo Stato derivava dalla pretesa degli imperatori romani ad essere rappresentati nei concili ecumenici” (p. 53)
In particolare questa pretesa fu avanzata dagli imperatori In particolare questa pretesa fu avanzata dagli imperatori d’Oriente, a partire dall’età di Costantino e di Licinio.
NB la relazione fra imperatore e concilio è asserita con maggiore energia da Enrico VIII Tudor piuttosto che da Carlo V, che si è subordinato in questo all’autorità papale.
La successione femminile
Atti (King-in-Parliament)
La successione femminile al trono di Inghilterra (così come di Scozia), non è esclusa dalle leggi inglesi al principio dell’età moderna. Tuttavia le figlie femmine sono seconde ai maschi.
Enrico VIII emana tre atti di successione, 1533, 1536, 1543. Il primo dichiara illegittima Maria. Il secondo dichiara illegittime sia Maria sia Elisabetta, riconoscendo a Enrico facoltà di designare l’erede in caso di assenza di discendenza legittima. Il terzo riammette le due caso di assenza di discendenza legittima. Il terzo riammette le due figlie alla successione, ma con precedenza per Edoardo e per gli eventuali figli di Enrico con la moglie Caterina Parr. Inoltre per le regine vige il vincolo del consenso del Consiglio privato al loro matrimonio.
Edoardo designa come erede la cugina Jane Grey.
Maria combatte contro i sostenitori di Jane e pretende l’applicazione dell’Atto del 1543.
Regalità femminile:
Elisabetta I come Astrea
Elisabetta come Costantino
John Foxe, Acts and Monuments, 1563 / dedica:
“Costantino, il grande e possente imperatore, figlio di Elena, una donna inglese, nata in questo vostro regno e paese, o cristianissima e gloriosa principessa regina Elisabetta”.
dedica nell’edizione 1570:dedica nell’edizione 1570:
“Cristo, principe di tutti i principi, che vi ha posto sul vostro trono di maestà, affinché sotto di lui governaste la Chiesa e il regno d’Inghilterra, conceda alla vostra altezza reale di restarvi a lungo, di regnare per molti anni su di noi …”.
Nella C della prima parola di entrambe le dediche è inserita una immagine della regina, seduta sul trono, con in mano la spada della giustizia, ai cui piedi sta il corpo del papa, con tiara e chiavi, queste ultime spezzate.
[Yates, Astrea, p. 54 e 55, immagine 5]
Immagine della C
Elisabetta come vergine
1. Matrimonio necessario. Opinione generale era che una regine dovesse essere sposata:
a. per la discendenza
b. perché si riteneva necessaria una guida maschile
2. Elisabetta, che non vuole maritarsi e che subisce pesanti pressioni dalla corte e dal Parlamento, valorizza sul piano simbolico la sua condizione di nubilesimbolico la sua condizione di nubile
3. Equazione nubile=vergine
4. La vergine Elisabetta come figura della Vergine Maria, madre di Cristo:
Elisabetta = vergine madre dei suoi sudditi
5. La vergine Elisabetta come incarnazione della vergine Astrea:
Elisabetta = vergine imperiale
Il simbolismo di Astrea viene utilizzato sin dall’inizio del regno, ma si fa più presente dopo la sconfitta dell’Armada[pace]
La vergine imperiale
Elisabetta è la vergine imperiale, Astrea rediviva:
- imperatrice del mondo
- restauratrice dell’età dell’oro
- riformatrice e guardiana della religione- riformatrice e guardiana della religione
- restauratrice della virtù
- portatrice di pace, di giustizia e di prosperità nazionale.
Fonti: particolarmente Edmund Spencer, Faerie Queene, 1590 – poema epico-allegorico
Elizabeth I when
Princess
1546
(attribuzione a
William Scrot)
Queen Elizabeth I
in her coronation robesin her coronation robes
1559
[negli abiti
dell’incoronazione]
copia del XVII secolo
The Hampden Portrait
1563
Steven van der Meulen
The Phoenix PortraitThe Phoenix Portrait
[il ritratto della fenice]
1575
(attribuzione a Nicolas
Hilliard)
The Pelican
Portrait
1575
Nicolas Hilliard
The Sieve Portrait
1583
[ritratto del setaccio /allusione
alla leggenda della vestale Tuccia,
ripresa nei Trionfi di Petrarca]
Quentyn Metsys il giovane
The Ermine Portrait
1585
(ritratto
dell’ermellino)
Nicholas Hilliard
Queen Elizabeth in
Parliament robesParliament robes
1585-90
autore incerto
The Armada Portrait, 1588
George Gower
The Ditchley Portrait
[ritratto di Ditchley - località]
1592
Marcus Gheeraerts the Younger
“Elisabetta per grazia di
Dio regina d’Inghilterra,
di Francia, d’Irlanda, di
Virginia, unica difesa
della fede cristiana”
IncisioneIncisione
1596
Crispin van de Passe
The rainbowThe rainbow
Portrait
1600 circa
Marchus Gheeraerts
the Younger o Isaac
Oliver
Allegorie e simboli
della iconografia
elisabettiana
Arcobaleno
Colonna / colonne
Corona chiusa
Enea
Ermellino / pelliccia di ermellino
Fenice
Giarrettiera
Globo
Feritoia (portcullis)
LibroLibro
Luna
Meteorologici, elementi
Occhi e orecchie
Pellicano
Perla
Rosa
Rubino Sfera celeste
Scettro Spada
Serpente Topazio
Setaccio Ulivo
Percezioni di Elisabetta
Mears:
- controversa la centralità della questione di genere nel dibattito politico allargato sulla regina
- ambivalenza di atteggiamento dei sudditi nei confronti della regina
- rilevanza del motivo religioso nell’orientare i giudizi: cattolici ostili e - rilevanza del motivo religioso nell’orientare i giudizi: cattolici ostili e insultanti; puritani insoddisfatti per l’assenza di una profonda riforma sotto aspetto ecclesiologico
- nondimeno ampia testimonianza della popolarità di Elisabetta presso la gentry inglese delle province, proveniente dalla ritrattistica diffusa nelle abitazioni: esistenza di una quota importante di “elisabettiani”.
Biblio/sitografia
F. Yates, Astrea (1975), Einaudi, Torino 1978
R.C. Strong, The Cult of Elizabeth: Elizabethan Portraiture and Pageantry, London 1986
R.C. Strong, Gloriana: the Portraits of Queen Elizabeth I, Thames and Hudson, New York 1987
J.N. King, Tudor royal iconography: literature and art in an age of religious crisis, Princeton University Press, Princeton 1989
N. Mears, Queenship and Political Discourse in the Elizabethan Realms, CUPress, Cambridge 2005
http://en.wikipedia.org/wiki/Portraiture_of_Elizabeth_I_of_England(con rif. bibliografici)
http://www.marileecody.com/eliz1-images.html