Arezzo, 16 giugno 2006
Marco ArmelliniPrato
Interventi preventivi nella prima infanzia
Arezzo, 16 giugno 2006
Lettera al British Medical Journal
L'evacuazione dei bambini piccoliDirettore,
L'evacuazione di bambini tra i 2 e i 5 anni genera gravi problemipsicologici; prima che i piani di evacuazione in via di progettazionesiano completati, desideriamo richiamare l'attenzione su questoproblema.
E' pericoloso interferire nella vita dei bambini piccoli; i pericolisono minori nel caso dei bambini più grandi. L'evacuazione di questiultimi è stata coronata da sufficiente successo e ora sappiamo chemolti bambini sopra i cinque anni possono sopportare la separazioneda casa e trame anche dei benefici. Da ciò non possiamo dedurre chel'evacuazione dei più piccoli, senza le loro madri, possa avere parisuccesso o essere esente da danni.
Arezzo, 16 giugno 2006
Tra i molti studi su questo soggetto, ricordiamo quellorecentemente condotto da uno di noi alla London ChildGuidance Clinic. La ricerca ha mostrato che fra le cause delperpetuarsi della delinquenza, un fattore esterno importante èla prolungata separazione del bambino piccolo dalla madre.Dal campione statisticamente valido di casi studiati, risulta chepiù della metà dei soggetti erano stati separati dalle loro madrie dall'ambiente familiare, per sei mesi o più, nei primi cinqueanni di vita. Studi di casi individuali confermano questo datostatistico; la separazione in questi casi è stata il fattoreeziologico preminente. Oltre questa grave anormalità delladelinquenza cronica, lievi disordini di comportamento,angoscia e tendenza a malattie fisiche non ben precisatepossono spesso essere fatte risalire a questo tipo di disturbidell'ambiente che circonda il bambino piccolo. La maggiorparte delle madri, consapevoli di ciò, sono riluttanti a lasciare iloro bambini, se non per periodi molto brevi.
Arezzo, 16 giugno 2006
E' molto probabile che un bambino, quale che sia lasua età, sia turbato e triste se deve lasciare la propriacasa, ma desideriamo fare presente che, nel caso di unbambino piccolo, un'esperienza di questo genere puòlasciare un segno che va molto al di là diun'esperienza di tristezza. Può equivalere a un black-out emotivo, che può facilmente instaurare un gravedisturbo dello sviluppo della personalità e persistereper tutta la vita. (Gli orfani e i bambini senza casavivono fin dall'inizio una tragedia, ma in questa letteranon affrontiamo i problemi legati alla loroevacuazione).
Arezzo, 16 giugno 2006
Gli operatori degli asili nido e delle case-famigliaspesso contestano questo punto di vista; a loro parere ipiù piccoli hanno una capacità straordinaria diabituarsi alle persone nuove e sembrano essere felici,mentre i più grandicelli mostrano frequenti segni dimalessere. Questo può essere vero, ma questa serenità,a nostro parere, può facilmente essere illusoria. Infatti,quando i piccoli tornano a casa, spesso non riescono ariconoscere le loro madri. Quando ciò accade siconstata che si è verificato un danno radicale e che ilcarattere del bambino ne è seriamente danneggiato. Lacapacità di fare esperienza e di esprimere la tristezzasegna una fase dello sviluppo della personalità delbambino e della sua capacità di intrattenere relazionisociali.
Arezzo, 16 giugno 2006
Se queste opinioni sono corrette, ne consegue cheI'evacuazione dei bambini piccoli senza le loro madripuò generare seri e diversi disordini psicologici.Potrebbe dare origine, ad esempio, ad un notevoleaumento della delinquenza giovanile nella prossimadecade. In base ai dati a noi noti su questo problema,ci sono molte altre cose da dire.
Con questa lettera desideriamo soltanto richiamarel'attenzione delle autorità competenti sull'esistenza diquesto problema.
Londra, 6 dicembre 1939D.W. Winnicott
John BowlbyEmanuel Miller
Arezzo, 16 giugno 2006
Tradizione: un neonato non vede, non sente, non riconosce, non soffre, vuole solo mangiare e dormire (per i filosofi, una “tabula rasa”)
Freud, Klein: un neonato è “un fascio di pulsioni” ha desideri, istinti e un mondo interno. L'istinto primario è quello orale, legato alla soddisfazione del desiderio del “seno”
Fairbairn,Winnicott, Bowlby, Bion: un neonato cerca qualcuno, una presenza umana, una “madre” che riconosca la sua dipendenza, che comprenda abbastanza bene i suoi bisogni e che trasformi la realtà in qualcosa di pensabile anche dal bambino
Infant Research: un neonato è biologicamente dotato di competenze per percepire, comunicare, stabilire legami, suscitare interesse, e il tipo di relazione che si instaura influisce sul suo sviluppo sociale, cognitivo, emozionale
Arezzo, 16 giugno 2006
Donald Woods Winnicott:
“There is no such thing as a baby”
non può esistere un neonato senza qualcuno che se ne occupi:
una teoria del contributo ambientale
DIPENDENZA ASSOLUTA
↓↓Dipendenza relativa
Preoccupazione materna primaria
Arezzo, 16 giugno 2006
DIPENDENZA ASSOLUTA
Spazio transizionale
↓Dipendenza relativa
Preoccupazione materna primaria
INTEGRAZIONE
diventare “uno”“io sono”
La madre “tiene”, accudisce,presenta il mondo
IL bambino crea la madre
Capacità di giocare
Arezzo, 16 giugno 2006
Stefano, 7 anni:
L'allattamento dei cani funziona così: il latte succhiato
dalla propria madre viene trasformato immediatamente
dentro il cucciolo in sangue buono e in quel momento i
cuccioli mettono dentro la madre il sangue cattivo che si è
formato dentro di loro. La madre dentro il corpo ha un
organismo per trasformare il sangue in latte e un
organismo per trasformare il sangue cattivo che prende dai
cuccioli in sangue buono.
BION: la madre è il contenitore che trasforma la realtàesterna e la realtà del bambino e la restituisce a luibonificata
Arezzo, 16 giugno 2006
Arezzo, 16 giugno 2006
essere uno: riconosco come miei desideri, emozioni,affetti, pensieri...
essere due: riconosco le tue emozioni, desideri,affetti, pensieri; li immagino (mi riconosco)
essere tre: riconosco che chi formava due con me forma un altro due con una terza persona: anche loro due condividono emozioni, desideri, affetti, pensieri, che non coincidono interamente con i miei e accetto, per qualche momento, di essere escluso dalla loro relazione
essere tanti: essere con i pari, creare amicizie, sopportare e affrontare rivalità, costruire alleanze, fare l'esperienza di essere gruppo............
SALUTE MENTALE NELLO SVILUPPOessere solo in presenza di...
Arezzo, 16 giugno 2006
John Bowlby
Un neonato è predisposto
biologicamente a ricercare sensazioni
di vicinanza e sicurezza nell'ambiente
umano che lo accoglie.
Tende a stabilire un LEGAME DI
ATTACCAMENTO
Arezzo, 16 giugno 2006
Attaccamento significa che il bambino:
●Cerca di rimanere nel raggio protettivo dei suoi genitori
●Cerca la loro vicinanza
●Se un genitore è disponibile, affidabile e stabile e risponde costantemente alla richiesta della vicinanza il bambino può avere FIDUCIA, lasciare la BASE SICURA e cominciare a giocare ed esplorare il mondo
●Se qualcosa minaccia l'accessibilità delle figure di attaccamento, il bambino protesta e cerca di evitare la separazione
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Caratteristiche del legame di attaccamento:
●emerge in situazioni di pericolo●è specifico●non è controllabile dalla coscienza●è persistente e non si attenua nel tempo●l'attaccamento persiste anche quando la figura di
attaccamento è inaffidabile, trascurata o maltrattante: i
sentimenti di attaccamento possono entrare in conflitto con altri
sentimenti (rabbia, delusione, ecc.). Ma nelle situazioni ritenute
di pericolo il bambino cercherà comunque la vicinanza della
figura di attaccamento
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I tipi di legame di attaccamento
Attaccamento sicuro (madre come base sicura):
Alla separazione sono presenti segnali di mancanza del
genitore.
Alla riunione sono contenti di rivederlo e, se tristi, possono
essere consolati e riprendono l'esplorazione
Modello operativo interno:
La figura di attaccamento è affidabile e pronta a intervenire
in caso di bisogno
Arezzo, 16 giugno 2006
I modelli atipici: l'attaccamento patologico.
Attaccamento Disorganizzato-Disorientato (tipo D)
Alla separazione e alla riunione comportamenti contraddittori,
privi di una motivazione intenzionale e di una progettazione.
Manifestazioni contraddittorie in sequenza o simultanee,
espressioni di saluto o protesta interrotte, mal dirette,
incomplete. Stereotipie, posture anomale, paura o ipervigilanza
nei confronti del genitore. Congelamento o immobilità.
Confusione e disorientamento
Modello operativo interno:
La figura di attaccamento è sentita come minacciosa
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I DISTURBI DELL'ATTACCAMENTO (DSM IV):
MODALITÀ DI INTERAZIONE E RELAZIONE SOCIALE DISTURBATE E INADEGUATE
(RISPETTO AL LIVELLO DI SVILUPPO) IN TUTTI I CONTESTI.
tipo inibito: incapacità persistente di dare inizio alla maggior parte delle interazioni
sociali o di rispondere ad esse in maniera adeguata al livello di sviluppo, con
risposte eccessivamente inibite, ipervigili, contraddittorie (ad esempio,
avvicinamento ed evitamento della tenerezza)
tipo disinibito: incapacità persistente di mostrare attaccamenti selettivi. Eccessiva
socievolezza e incapacità di differenziare le figure di attaccamento. Al
comportamento di socievolezza non fa seguito alcun legame stabile.
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I bambini vengono al mondo con un corredo di competenze che li orientano a stabilire relazioni con altri esseri umani.
Sono particolarmente sensibili al tono emozionale delle interazioni con chi si occupa
di loro.
Sono specificamente motivati a rispondere e comunicare con “i ritmi di interesse e di
sentimenti e affetti espressi da altri esseri umani” (Trevarthen & Aitken, 2001)
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Nelle prime settimane di vita avviene un processo di
SINCRONIZZAZIONE (Schore, 1994)
e
SINTONIZZAZIONE (Stern, 1995)
che rinforza l'efficacia della comunicazione, in cui i
ritmi di cura, i tempi e gli scambi di reciprocità, per
esempio attraverso lo sguardo
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●La consapevolezza iniziale degli stati affettivi è ristretta alla sensazione di stati edonici generali (positivi o negativi) di intensità variabile
●Non c'è consapevolezza di stati emozionali qualitativamente
differenti, discreti, categorizzabili
●Ad esempio, c'è uno stato generale di tensione, piuttosto che
sentirsi 'arrabbiato' nei confronti di x per il motivo y
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Il sistema attentivo è all'inizio orientato di preferenza verso l'esterno (Gergely & Watson, 1996)
Arezzo, 16 giugno 2006
Il bambino è orientato a cogliere e produrre
comunicazioni pertinenti
E' particolarmente sensibile alla contingenza,
cioè al rapporto di causalità tra le proprie azioni
e ciò che percepisce dall'ambiente
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Esiste cioè un meccanismo innato con la funzione di
scoprire il grado di influenza causale delle risposte
e delle proposte del bambino sull'ambiente sociale
La scoperta di alti livelli di controllo contingente
induce sensazioni positive di efficacia e accresce
l'attenzione e il livello di eccitazione creando
il senso di agire sul mondo (già intorno ai due mesi)
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il bambino diventa sempre più consapevole,
nei primi sei-otto mesi di vita, dei propri stati
interni, degli stati interni dei genitori, e
comincia a farne delle rappresentazioni.
Comincia a orientare anche l'attenzione verso
l'interno, e a esprimere consapevolmente
questi stati, aspettandosi una risposta
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Raggiunge una precisa rappresentazione della
risposta che può ottenere dai genitori, e
orienta la sua comunicazione di conseguenza
teoria della mente
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In tutto questo, ha un posto centrale la
capacità di rispecchiamento (funzione riflessiva) da
parte dei genitori
Nel rispecchiamento, il genitore accentua,
trasformandola,l'emozione o l'affetto che
il bambino esprime.
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Gioia “naturale” Gioia “marcata”
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Paura “naturale” Paura “marcata”
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Il rispecchiamento ha qualità di
●Non realismo●Contingenza●Disaccoppiamento (non è la VERA emozione della mamma)●Porta a una rappresentazione di secondo ordine●Porta all'internalizzazione degli stati affettivi attraverso l'ancoraggio a
sé●E' la base dei giochi di finzione
(Gergely & Watson, 2004)
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Nel rispecchiamento ha una parte importante l'accompagnamento “sonoro”, le produzioni vocali verbali, preverbali e non verbali, che accompagnano la mimica, e che formeranno una parte importante
della competenza comunicativa.competenza comunicativa.
Il rispecchiamento è anche la condizione della costruzione di un Il rispecchiamento è anche la condizione della costruzione di un alfabetoalfabeto degli affettidegli affetti e degli e degli stati del Séstati del Sé e potenzia l'efficacia degli e potenzia l'efficacia degli altri processi imitativi, che sono alla base dello sviluppo cognitivo.altri processi imitativi, che sono alla base dello sviluppo cognitivo.
Arezzo, 16 giugno 2006
Attraverso l'imitazione e la manipolazione si scoprono le dimensioni di uguale a e diverso da e si cominciano a costruire le categorizzazioni
e ad attribuire qualità (alla fine del primo anno di vita) ----> dentro, fuori, sopra, sotto, pesante, leggero, caldo, freddo, uno, due, morbido,
duro, bagnato, acqua...
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Lo sviluppo cognitivo procede insieme allo sviluppo emotivoe della capacità di regolazione
Arezzo, 16 giugno 2006
La qualità delle relazioni - e in particolare la possibilità di sperimentare contingenza, sincronia, sintonia,attaccamento sicuro, rispecchiamento, comunicazione, vicinanza, reciprocità, ricchezza emozionale - ha numerosi effetti sullo sviluppo cerebrale, e in particolare sull'organizzazione del sistema limbico e sulla simmetria dell'attività dei lobi frontali.
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In modo opposto, le esperienze traumatiche e di deprivazione /privazione, di assenza di “LIVE
COMPANIONSHIP”, soprattutto se prolungate e precoci, influenzano lo sviluppo cerebrale
RIFLESSIONE IMMAGINAZIONE EMPATIA CREATIVITÀ/GIOCO
↓▼↓
NEUROBIOLOGIA INTERPERSONALE DELLO SVILUPPO MENTALE
Model of interaction of environment, nutrition, parenting, and child characteristics on outcomes. : Lozoff et al., 1998.
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Quale predittività?
●A breve,●a medio●a lungo termine
Child-rearing related disorders
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Attaccamento disorganizzato- disorientato▼Disturbi di personalità, dipendenze(Karlen Lyons-Ruth, 2003)
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Depressione post-natale▼
Disturbo dello sviluppo cognitivoAttaccamento insicuro o ambivalente a 18 mesi con maggior
frequenza di disturbi del sonno, dell'alimentazione, della regolazione e dell'umore
Disturbi della condotta a 5 anni e nell'adolescenzaDifficoltà genitoriali da adulti
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Disturbi del Comportamento alimentare▼
Disturbo dello sviluppo cognitivoDisturbo dell'Attaccamento
Disturbo oppositivo in adolescenzaDifficoltà di gestione dei conflitti
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Il modello di cura sperimentato nell'infanzia tende a essere riprodottoal momento in cui il bambino diventerà
a sua volta genitore
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QUALI INTERVENTI?
PREVENZIONEIDENTIFICAZIONE PRECOCETRATTAMENTO
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PREVENZIONE:interventi universali
interventi sociali: riduzione dell'abbandono scolastico, della disoccupazione
educazione all'affettivita' e alla procreazione responsabile nell'adolescenza
gruppi di preparazione al parto
sostegno all'allattamento al seno
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PREVENZIONE:interventi miratiSostegno individuale, di coppia e di gruppo a popolazioni a rischio (in gravidanza):
➢Donne con gravi conflittifamiliari, esperienze di violenza, ecc.➢Famiglie o donne sole con gravi problemi economici➢Donne con problemi didepressionepsicosiDCAdipendenza da sostanze➢Diagnosi prenatale di difetti fetali➢Previsione di parto pretermine➢Parto pre-termine➢Genitori di Neonati con danni o difetti congeniti
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IDENTIFICAZIONE PRECOCE
Formazione specifica degli operatori●dei servizi di salute di salute mentale●dei servizi sociali●dei servizi dell'area materno infantile●dei servizi educativi per l'infanzia
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TRATTAMENTO:Solo gli interventi su due generazioni sono efficaci-sempre genitori e bambini insieme:
●Psicoterapia prenatale-postnatale (DPN)
●Interventi di counseling e visita domiciliare (DPN,DCA,altri problemi di salute mentale)
●Interventi di gruppo (psicoterapia di gruppo genitori-infanti e auto-aiuto)
● Psicoterapia genitore-infante basata su modelli interpersonali dinamici manualizzati
●Video feed-back
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TRATTAMENTOLe basi degli interventi che si sono dimostrati efficaci:●focus sulla dinamica della relazione nel momento●contatto emotivo con le esperienze di accudimento nell'infanzia del genitore●focus sulle sequenze di interazione positiva●focus su emersione di mentalizzazione e riflessività●Focus su capacità di riparazione degli errori di interpretazione delle comunicazioni dell'infante (goodenough parenting)
Arezzo, 16 giugno 2006
Arezzo, 16 giugno 2006
Arezzo, 16 giugno 2006