Cambiamento strutturale della manifattura in Lombardia e Toscana: l'effetto della grande recessione su modelli produttivi diversi
Tommaso Rondinella, Sabina Giampaolo, Alessandro Valentini
Ufficio territoriale per la Toscana e l’Umbria | Istat
ISTAT | MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015 Milano | 2 ottobre 2015 | Camera di Commercio di Milano - Sala Consiglio
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Caratterizzazione e dinamica strutturale (quote sul v.a.)
Nel 1995 la quota di valore aggiunto proveniente dall’industria escl. costruzioni era del 30,8% in Lombardia, del 28,0 in Toscana e del 23,9 in Italia. Quasi venti anni dopo tutti i territori hanno subito una progressiva terziarizzazione dell’economia: nel 2013 la quota lombarda è del 22%, la toscana del 18,7, l’italiana del 18,1.
La crisi del 2008 ha prodotto un’accelerazione di questo processo, soprattutto in Toscana.
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
Industria Toscana Servizi Toscana
Struttura della manifattura (quote sul v.a.)
Macchinari Macchinari
Prodotti in metallo
Metallurgia
Elettrodomestici
Gomma/plastica
Farmaceutica
Chimica
Alimentare
Prodotti in metallo
Pelle
Abbigliamento
Tessile
Alimentare
Minerali n.m.
Fonte: Istat, SCI-PMI
Le imprese lombarde sono più grandi in quasi tutti i settori economici con differenze a volte molto significative, ad es. Manifattura + 47,5% Commercio +22,8% Servizi alle imprese +35,7%
Le dimensioni d’impresa
Dimensione media delle Unità locali nella Manifattura - Addetti
Fonte: Istat, SCI-PMI
Lombardia Toscana
diff. %
Lom/Tos Lombardia Toscana
B - Estrazione 15,1 6,9 120,3 12,1 6,3
C - Manifattura 9,8 6,6 47,5 -1,1 -0,9
D - Energia 7,4 9,5 -22,0 -57,6 -57,0
E - Acqua e rifiuti 12,4 14,4 -13,5 9,9 3,4
F - Costruzioni 2,7 2,3 14,4 -7,6 -9,6
G - Commercio 3,4 2,7 22,8 1,8 0,2
H - Trasporto e magazzinaggio 7,0 6,5 8,0 6,3 3,7
I - Alloggio e ristorazione 4,3 4,1 6,1 3,6 -2,4
J - Informazione e comunicazione 5,2 3,8 38,4 1,3 4,9
L - Immobiliare 1,1 1,3 -11,5 -26,6 -15,7
M - Attività professionali 1,9 1,6 21,1 -4,6 -3,3
N - Servizi alle imprese 7,4 5,5 35,7 15,6 3,8
P - Istruzione 2,9 2,9 -0,2 1,2 4,6
Q - Sanità 2,7 2,6 6,2 4,6 -2,6
R - Intrattenimento 2,2 2,6 -15,2 -3,6 4,7
S - Altri servizi 2,3 2,3 -1,6 5,1 4,1
Dim 2012 2007-2012 %
Attraverso la crisi, la manifattura vede diminuire la dimensione media di circa l’1% in entrambe le regioni. Max Lombardia nel 2010, Max Toscana nel 2009
Dimensione media delle Unità locali - Addetti
Le dimensioni d’impresa - Manifattura
Fonte: Istat, SCI-PMI
Dim
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La Lombardia mostra un andamento migliore rispetto alla Toscana e alla media nazionale, in particolare durante gli anni della crisi e nel comparto dei servizi. In Toscana il settore dei servizi mostra minore dinamismo e il v.a. soffre del debole contributo della manifattura che subisce una prima rilevante crisi già nel 2002-2003, dove si perde quanto guadagnato alla fine degli anni ‘90.
Dinamica del valore aggiunto
Valore aggiunto a prezzi costanti, 1995=100
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
Totale attività
econ
om
iche
Man
ifattura
Servizi
Il vantaggio lombardo si deve alla buona performance dei Servizi in particolare nel 2008 (in grado di compensare il rallentamento della manifattura allo scoppio della crisi) e nel 2010. Mentre il 2009 presenta un contributo negativo di manifattura, servizi e costruzioni.
Dinamica del valore aggiunto
Contributi alla crescita del valore aggiunto
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
La performance dei servizi toscani è invece positiva nel 2009, limitando la forte caduta manifatturiera, energetica ed edile.
La manifattura lombarda soffre nel ’99 la caduta del tessile/abbigliamento e dell’elettronica, che però è trainante nel 2004 in un contesto di variazioni minime. La ripresa del 2006/07 è trainata dalla metallurgia. La crisi 2008/09 e il rimbalzo 2010 vedono un movimento sincrono in tutti i settori. La manifattura toscana è meno equilibrata e in balia delle alterne vicende del settore tessile (vd 1999, 2000, 2002, 2011). Il rimbalzo 2010 non è generalizzato come in Lombardia (e nella media Italia): nonostante l’ottima performance di Elettronica e Tessile – molto caduti nel 2009- continuano a frenare Alimentari, Chimica, Plastica, Mezzi di trasporto e Mobili.
Dinamica del valore aggiunto manifatturiero
Contributi alla crescita del valore aggiunto manifatturiero
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
Lombardia e Toscana rappresentano la prima e la quinta regione per valore di prodotti manifatturieri esportati all’estero.
Esportazioni Quota delle esportazioni nazionali - 2013.
Fonte: Istat, SCI-PMI e Statistiche sul commercio con l’estero
Espo
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5
• Il valore delle esportazioni lombarde è circa 3-4 volte superiore; • nel medio periodo mostrano una performance simile; • Le esportazioni toscane mostrano aggiustamenti più vistosi. • La recessione del 2009 è più profonda in Lombardia, che però nel 2013 si
mantiene in terreno positivo.
La Toscana ha incrementato fortemente la propensione all’export attraverso la crisi (da 39,3 a 53,1%). La Lombardia solo leggermente (da 37,2 a 39,7).
Propensione all’esportazione (export/fatturato)
Export su fatturato, anni 2008-2012
Fonte: Istat, SCI-PMI e Statistiche sul commercio con l’estero
Export su fatturato, totale 2008-2012
La Lombardia segna livelli di produttività più alti in tutti i settori sia dell’industria che dei servizi. Attraverso la crisi la produttività cresce quasi ovunque con eccezione di Costruzioni e Attività professionali.
Il divario aumenta nel Commercio e i Trasporti; Si riduce per Comunicazioni, Costruzioni, Energia e Manifattura.
Produttività a confronto: tutti i settori
Crescita della produttività per addetto 2008-2012.
Fonte: Istat, SCI-PMI
Valore aggiunto per addetto – migliaia di euro. 2012 (escl . Estrazioni ed energia)
• Bassa produttività del made in Italy (escl. Alimentari e Bevande). • Eccezioni di alta produttività toscana nei Macchinari e l’Elettronica.
• Maggiore aumento della produttività toscana attraverso la crisi (i.e. crollo
degli occupati).
Produttività a confronto: la manifattura
Crescita della produttività per addetto 2008-2012.
Fonte: Istat, Rapporto competitività: Rilevazione sulle piccole e medie imprese; Rilevazione sul sistema dei conti delle imprese
Valore aggiunto per addetto, 2012
Ma
de
in
Ita
ly
Scomposizione differenze del valore aggiunto
𝑌𝑡𝑇 − 𝑌𝑡𝐿 = 𝑌 𝑡−1 𝑇𝑠
𝑠
𝑔𝑡𝑇𝑠 − 𝑔𝑡𝐿
𝑠 + 𝑔𝑡𝐿𝑠
𝑠𝑌 𝑡−1 𝑇𝑠 − 𝑌 𝑡−1 𝐿
𝑠
Componente congiunturale Componente strutturale
Dove Y: Valore aggiunto q: Quota di v.a. sul totale s: Settore t: Periodo T: Toscana L: Lombardia
𝑆𝑒 𝑌0𝑇 = 𝑌0𝐿 = 1 𝑜 100 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑒 1995 = 100 ,
𝐶𝑜𝑚𝑝. 𝑐𝑜𝑛𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 = 𝑞0𝑇𝑠
𝑠
𝑔𝑖𝑇𝑠
𝑡−1
𝑖𝑔𝑡𝑇𝑠 − 𝑔𝑡𝐿
𝑠
𝐶𝑜𝑚𝑝. 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 = 𝑔𝑡𝐿𝑠
𝑠
𝑞0𝑇𝑠 𝑔𝑖𝑇
𝑠𝑡−1
𝑖− 𝑞0𝐿𝑠 𝑔𝑖𝐿
𝑠𝑡−1
𝑖
Isolando le variazioni legate alla componente strutturale (parità di tassi di crescita ma pesi diversi dei settori) e alla componente congiunturale (crescite diverse per lo stesso settore- «effetto bravura?») si nota che:
• gli effetti congiunturali caratterizzano le variazioni di trend, ma • gli effetti strutturali spiegano gran parte della differenza.
Differenza di V.A. = effetto struttura + effetto congiuntura
Valore aggiunto della MANIFATTURA e sue componenti.
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
La manifattura Toscana con la composizione lombarda e i tassi di crescita settoriali originali, mostrerebbe un andamento decisamente migliore (anche della «Lombardia originale»), mentre la Lombardia non potrebbe riportare il v.a. ai livelli del 1995.
Valore aggiunto MANIFATTURA a strutture invertite
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
Differenze in migliaia di euro (fake-originale)
Indici 1995=100 (originale e fake)
Per la Lombardia, si riduce il peso di settori a crescita più elevata e viceversa: Metallurgia: w dal 5% al 2% ĝ: +2,4% Elettronica: w dal 5% al 4% ĝ: +2,4% Tessile: w dal 4% al 7% ĝ: -2,0%
Pre-crisi. In Lombardia aumento di produttività sostenuto (6.8%) e input di lavoro in lieve flessione (-2.3% le ore lavorate). In Toscana la crescita della produttività è molto minore e solo compensa la riduzione di ore lavorate.
Crisi. L’impatto sulla manifattura toscana è molto più violento: la produttività aumenta di oltre l’8% in entrambe le regioni ma l’aggiustamento in termini di input di lavoro (sia in termini di ore che di occupati) è molto più consistente in Toscana.
Siamo in presenza di un cambiamento strutturale?
V.A. = produttività + input di lavoro + mix
MANIFATTURA
Valore aggiunto Produttività oraria
Ore lavorate Occupati Ore x Occupato MIX
2000-2008
Italia 3,8 6,6 -2,6 -0,5 -0,5 -0,2
Lombardia 4,4 6,8 -2,3 0,1 0,1 -0,2
Toscana 0,1 2,3 -2,1 -0,3 -0,3 0,0
2008-2011
Italia -8,6 5,6 -13,4 -9,1 -4,7 -0,7
Lombardia -4,8 8,4 -12,2 -8,3 -4,2 -1,0
Toscana -13,7 8,8 -20,7 -16,1 -5,5 -1,8
Scomposizione del valore aggiunto – variazioni percentuali
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
Prima della crisi la crescita è spiegata in buona parte dalle variazioni di produttività (con alcune eccezioni). La crisi porta un forte aggiustamento dell’input di lavoro che in Lombardia è almeno parzialmente compensato dalla crescita di produttività: completamente per Alimentari, Carta e Metallurgia.
V.A. = produttività + input di lavoro + mix
Scomposizione del valore aggiunto – variazioni percentuali
Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Conti economici territoriali
Nuove risorse qualificate Imprese attive con 3 e più addetti che hanno acquisito nuove risorse ad elevata qualifica professionale – 2011.
I driver della produttività: istruzione e formazione
Formazione professionale Imprese attive con 3-9 addetti che hanno svolto attività di formazione professionale – 2011.
Imprenditori istruiti Imprese manifatturiere con 3-9 addetti con imprenditore/titolare quale responsabile della gestione e titolo di studio – 2011.
Fonte: Istat, Censimenti economici 2011
Innovazione % imprese attive con 3-9 addetti che hanno introdotto innovazioni (Prodotto/servizio; processo; organizzativa; marketing)- 2011.
I driver della produttività: Innovazione
Fonte: Istat, Censimenti economici 2011
Ricambio generazionale imprese manifatturiere con 3-9 addetti interessate da ricambio generazionale- 2011.
Investimenti Le imprese Lombarde tendono ad investire più delle toscane, in particolare nei settori «pesanti» come macchinari e prodotti in metallo. Notevoli eccezioni sono nella metallurgia e la farmaceutica.
I driver della produttività: Investimenti
Fonte: Istat, SCI-PMI
Investimenti per addetto nei settori manifatturieri (escl.Coke etc.) - Migliaia di euro - Media 2008-2012
Fatturato Retribuzioni Consumi Investimenti
Arezzo -5,5 -14,2 -14,8 -0,8
Firenze -3,5 -3,3 -5,3 -8,8
Grosseto -5,1 -9,1 -6,1 -4,7
Livorno -6,1 -10,1 2,5 -11,9
Lucca -5,7 0,8 -8,7 41,3
Massa 3,1 4,2 -2,9 59,3
Pisa -4,4 -15,8 -2,5 3,7
Prato -9,7 -7,5 -10,6 3,3
Pistoia -0,9 2,5 -2,9 -11,9
Siena -2,0 3,8 -0,9 -3,1
Toscana -4,4 -5,1 -5,7 -1,9
Indicatori per territori – var. % 2014/13
Drill-in: la collaborazione con CNA e il progetto TREND
Indicatori trimestrali per area vasta–
2013T1=100
Confronto con la manifattura totale
Unità d’analisi: micro e della piccola impresa (fino a 10 addetti) attiva in costruzioni, settori tipici della manifattura toscana e un insieme significativo di servizi (escl. commercio e professioni).
La manifattura lombarda e quella toscana mostrano differenze significative in termini strutturali e di performance.
Struttura: • Diversa specializzazione settoriale: industria pesante vs tessile/abbigliamento, • Diversa dimensione d’impresa.
Performance: • Propensione all’esportazione più bassa ma stabile in Lombardia, • Maggiore volatilità del valore aggiunto toscano (dipendenza dalle alterne
vicende del tessile), • Produttività toscana più bassa (minore istruzione, formazione, innovazione e
investimenti).
Effetto della crisi: La manifattura toscana, più fragile, vede: • riduzione della dimensione media (in linea con la Lombardia), • aggiustamento occupazionale maggiore, • rafforzamento relativo dei settori tradizionali in termini di quote di v.a., • crescita della propensione all’export, • aumento (permanente?) della produttività.
Conclusioni
Sessione 3 | Regioni a confronto:
Cambiamento strutturale della manifattura in Lombardia e Toscana: l'effetto della grande recessione su modelli produttivi diversi.
Tommaso Rondinella, Sabina Giampaolo, Alessandro Valentini
Ufficio territoriale per la Toscana e l’Umbria | Istat
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015 Milano | 2 ottobre 2015 | Camera di Commercio di Milano - Sala Consiglio
Grazie per l’attenzione!
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